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EPIDEMIOLOGIAEPROFILASSIDELLEMALATTIEINFETTIVE
GENERALITÀSULLEMALATTIEINFETTIVE
Unamalattiainfettivaèunapatologiacausatadaagentimicrobicicheentranoincontattoconunindividuo,siriproduconoe
causanoun’alterazionefunzionaleLa malattia è quindi il risultato della complessa interazione tra il
sistema immunitario e l'organismo estraneo
I germi che causano le malattie infettive possono appartenere a diverse categorie e principalmente a
VIRUS, BATTERI O FUNGHI
LEMALATTIEINFETTIVERAPPRESENTANOLAPRIMACAUSADIMORBOSITÀEMORTALITÀ
NELMONDO
GENERALITÀSULLEMALATTIEINFETTIVE
Batteri: • Microrganismi unicellulari procarioti; • Riproduzione per divisione cellulare; • Singola molecola di DNA circolare a
doppio filamento; • Dimensioni 0,2 – 30 µm
Virus: • Parassiti obbligati;
• DNA o RNA; • Dimensioni 10 – 450 nm (10-9 m).
GENERALITÀSULLEMALATTIEINFETTIVE
Funghi: • Microorganismi eucarioti
• Riproduzione sessuata mediante fusione di cellule parentali aploidi
(spore sessuate o perfette) o asessuata mediante divisione mitotica (spore asessuate o
imperfette) • Patogeni opportunisti
Protozoi • Microorganismi eucarioti
• Dimensioni da 2-3 a 50-60 µm • Parassiti
LemalaFeinfeFve
RAPPORTO OSPITE - PARASSITA
Agente infettivo: organismo in grado di produrre una malattiainfettiva.
Sorgente dell’infezione: personao animale, oggetto o sostanzadacuil’agenteinfettivopassaall’ospite.
Individuoinfetto:chialbergaunagenteinfettivo(puòpresentarelamalattiainformamanifestaoinapparente).
Portatore:chialbergaunagenteinfettanteinassenzadimalattia.Malattiacontagiosa:malattiadovutaadunagenteinfettantechesi
trasmettedaunapersonainfettaadunospitesuscettibile.
STORIACLINICADELLEMALATTIEINFETTIVE
SORGENTE DI INFEZIONE:
UOMO E ANIMALE
(MALATO O PORTATORE)
VIE DI ELIMINAZIONE
SECRETI ESCRETI
VIE DI PENETRAZIONE
CUTE MUCOSE
UOMO SANO E RECETTIVO
TRASMISSIONE DIRETTA
TRASMISSIONE INDIRETTA
SERBATOIO
INCUBAZIONE
Rapportoospiteparassita
SORGENTE DI INFEZIONE:
UOMO E ANIMALE
(MALATO O PORTATORE)
VIE DI ELIMINAZ. SECRETI ESCRETI
VIE DI PENETRAZ.
CUTE MUCOSE
UOMO SANO E RECETTIVO
VERTICALE
PARENTERALE INAPPARENTE
SESSUALE
Lo scambio ematico
Il contatto
TrasmissionedireJa
Pediculosi HIV
Scabbia
Il ruolo delle mani
SORGENTE DI INFEZIONE:
UOMO E ANIMALE
(MALATO O PORTATORE)
VIE DI ELIMINAZIONE
VIE DI PENETRAZIONI
UOMO SANO E RECETTIVO
VEICOLI
VETTORI
TrasmissioneindireJa
Sorgente di infezione: uomo e animale (malato o portatore)
Aria Nuclei di Goccioline
Vie respiratorie Uomo sano e
recettivo
Goccioline
Polveri
Respiratory droplets (> 5 microns)
Airborne droplet nuclei (≤ 5 microns)
TrasmissioneaJraversol’aria
SORGENTE DI INFEZIONE:
UOMO E ANIMALE
(MALATO O PORTATORE)
VEICOLI
ALIMENTAZ.
UOMO SANO E RECETTIVO
SUOLO
FAVORENTI OSTACOLANTI INDIFFERENTI
EFFETTI DI USO
ACQUA
ALIMENTI
ARIA
IlruolodeimezziinanimaM
TRASMISSIONE PARENTERALE
(dispositivi medici)
SORGENTE DI INFEZIONE:
UOMO E ANIMALE
(MALATO O PORTATORE)
VETTORI UOMO SANO E RECETTIVO
MECCANICI
INSETTI EMATOFAGI OBBLIGATI
ALIMENTI CONTAMINATI
MOSCHE BLATTE
IlruolodeimezzianimaM
MALARIA
Trasmissionefecale-orale
Sorgente di infezione: uomo e animale (malato o portatore)
Vie di eliminazione
Feci
Enterobatteri Enterovirus
Parassiti intestinali
Alimentazione
Uomo sano e recettivo
Trasmissione diretta/ indiretta
Mani
Trasmissione indiretta
Veicoli Vettori
Malattie veicolate da alimenti Tossinfezioni alimentari
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Ilivellidellaprevenzione
• PRIMARIA
• SECONDARIA
• TERZIARIA-RIABILITAZIONE
Insieme di misure tendenti ad evitare l’insorgenzadella malattia agendo sulle cause e sui fattori dirischio;consistenellapromozioneenelmantenimentodellasaluteattraversointerventiindividualiocollettivieffettuatisullapopolazionesana.
PrevenzionePrimaria
È un atto clinico-diagnostico che ha lo scopo diidentificare precocemente un processo morboso perun immediato intervento terapeutico che neinterrompaonerallentiildecorso.
Prevenzione Secondaria
È l’insieme dellemisure da attuare nel periodo post-clinico dellamalattia al fine di prevenire l’insorgenzadi complicanze, cronicizzazione e disabilitàcontribuendo ad allungare la sopravvivenza emigliorarelaqualitàdellavita.
Prevenzione Terziaria
E’ un insieme di provvedimenti atti a prevenirel'insorgenza della malattia e ad impedirne laprogressione per mezzo di interventi sullapopolazione,nell'ambientedivitaelavoro.
ProfilassidellemalaFeinfeFve
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Quale difesa?
Profilassi generale o Prevenzione primaria
Diretta
Indiretta
Specifica
Notifica/Isolamento Disinfezione
Disinfestazione
Igiene Ambientale Promozione Salute
Vaccini Immunoglobuline Chemioprofilassi
Ò NotificaÒ AccertamentodiagnosticoÒ IsolamentoÒ DisinfezioneÒ Sterilizzazione
Mira ad impedire insorgenza e diffusione di malattieinfettiveecomprendeiseguentimomenti:
ProfilassidireJadellemalaFeinfeFve
Ò È l’atto obbligatorio con cui il medico informal’autorità sanitaria di casi di malattie infettive eparassitarie, a carattere diffusivo, di cui è venuto aconoscenza.
Ò Essa va effettuata, anche al solo sospetto, per lemalattie elencate dal TU delle leggi sanitarie (1934)aggiornato con successivi DM (norma attualmente invigore:DM15dicembre1990).
NoMfica(denuncia)
Ò Iclasse:malattiediinteresseparticolareosoggettealRegolamentosanitariointernazionale
Ò II classe: malattie rilevanti perché ad elevata frequenza e /opassibilidiinterventidicontrollo
Ò III classe: malattie per le quali sono richieste particolaridocumentazioni
Ò IVclasse:malattieperlequaliallasegnalazionedelsingolomedicodeve seguire la segnalazione da parte dell’USL solo quando siverificanofocolaiepidemici
Ò V classe: malattie infettive e diffusive notificate e non compresenelleclassiprecedenti,zoonosi(regolamentopoliziaveterinaria)
ClassidinoMfica
ICLASSETetano,tifo,influenza,colera,botulismoIICLASSEEpatite,varicella,meningite,morbillo,scarlattinaIIICLASSEAIDS,TBCIVCLASSEPediculosi,scabbiaVCLASSEZoonosi
ClassidinoMfica–alcuniesempi
Obiettivi:-identificareilmicrorganismoresponsabile-effettuareuntrattamentoterapeuticoadeguato-programmaremisureprofilatticheadeguate
AccertamentodiagnosMco
Diagnosieziologicadiunamalattiainfettivamedianteidentificazionemicrobiologica.
Ò Metododiretto:isolamentodelmicrorganismoÒ Metodoindiretto:indaginiimmunologiche
AccertamentodiagnosMco
Consiste nell'isolamento dell'agente che deve essereidentificato,dasangue,feci,urine,escreatoetc.
Per ISOLAMENTO si intende la SEPARAZIONE del soggetto da tutte le altre persone, AD ECCEZIONE del personale sanitario di
assistenza.
Alcune patologie quali peste, colera, tifo esantematico…richiedono uno stretto isolamento
fisico e funzionale dei pazienti in reparti specializzati.
L’isolamento va messo in atto non appena vi sia il SOSPETTO di una di queste patologie.
In alcune malattie infettive si attua la CONTUMACIA, ovvero l’obbligo di permanere,
per il soggetto, presso l’ospedale o presso il suo domicilio, per il periodo prescritto, osservando
delle precise norme igienico sanitarie.
Il soggetto dovrà avere un bagno proprio e dovrà essere assistito solo da un infermiere o da
familiari opportunamente istruiti. Tutto ciò con cui il paziente viene in contatto va disinfettato. Ovviamente vanno evitati contatti con altri
soggetti suscettibili.
L’isolamento va mantenuto per il periodo strettamente necessario di effettiva contagiosità della patologia. Spesso anche prima della guarigione può essere
interrotto: per molte patologie dopo 24-48h di terapia antibiotica il paziente non è più contagioso.
In altri casi, quali per esempio febbre tifoide e paratifoide, nel soggetto, anche se guarito può persistere lo stato di portatore. In questi casi è necessario avere risultati di laboratorio che attestino che il soggetto ha eliminato definitivamente il microorganismo (ad esempio tre
coprocolture eseguite in successione negative). Se lo stato di portatore persiste, sarà necessario istruire il
paziente affinchè non infetti altri soggetti, quindi si può interrompere l’isolamento.
L’isolamento non si attua mai per i soggetti conviventi del paziente.
Eventualmente, se ad elevato rischio contagio, vanno predisposti controlli a intervalli stabiliti.
Solo in casi particolari si richiede la contumacia anche per i conviventi (per esempio in caso di SCARLATTINA)
Ò Levieditrasmissionedellemalattieinfettivesono:1VIAAEREA2DROPLET3PERCONTATTO
Per ognuna ci sono una categoria di isolamento e specialiprecauzioniinaggiuntaallestandard
Modalitàdiisolamentoinospedale
(1) Richiestaesame:es.emocoltura,colturacateteriartero-venosi,colturaaerobi-anaerobinellesuppurazioni,raccoltamateriale;(2) Prelievo ed invio campione: con contenitori di materialeidoneo,nelrispettodeitempiprevisti,correlatodadatianagraficidel paziente, unità di degenza, data e ora del prelievo, sospettodiagnostico,terapiaantibioticainatto;(3) Procedure analitiche: scelta di precise tecniche colturali perisolaretuttiipossibilipatogeni;(4) Refertazione ed interpretazione: con descrizione eidentificazione flora batterica, carica batterica, eventualeantibiogrammaedosservazioni.
Diagnosimicrobiologica
Sono applicate su tutti i pazienti,indipendentementedallostatoinfettivo:simettono in atto per sangue, secrezioni,escrezioni,cutenonintegraemucose.
ESEMPILavaggiodellemaniUtilizzoguantiUtilizzoaltriDPIControllopuliziaambientaleEvitarespandimenti
Leprecauzionistandard
IL LAVAGGIO DELLE MANI MISURA PRINCIPALE NEL CONTROLLO DELLE INFEZIONI
La popolazione microbica staziona sia sulla superficie epidermica che all’interno dei follicoli e delle ghiandole sebacee e sudoripare, alimentata dai secreti epidermici e protetta dal film idrolipidico.
FLORA TRANSITORIA 80 - 90%
FLORA RESIDENTE 10 - 20%
FLORA MICROBICA PRESENTE SULLE MANI
FLORA RESIDENTE • microrganismi normalmente presenti
• scarsamente patogeni a meno che non vengano introdotti nell’organismo con procedure invasive o in pazienti gravemente compromessi
• previene la colonizzazione da parte dei microrganismi più patogeni
• per la sua rimozione non è sufficiente il lavaggio, ma va utilizzato un antisettico
FLORA TRANSITORIA • microrganismi che provengono dall’ ambiente
• vengono acquisiti con il contatto
• sono frequentemente patogeni e antibiotico-resistenti
• sono facilmente rimovibili con il lavaggio
Il lavaggio delle mani rappresenta da solo il mezzo più importante
ed efficace per prevenire la trasmissione delle infezioni. Serve ad allontanare fisicamente lo sporco e la maggior
parte della flora transitoria della cute.
Il lavaggio delle mani si distingue in: sociale antisettico chirurgico
LAVAGGIO SOCIALE
SCOPO: eliminare lo sporco dalle mani e la flora microbica transitoria
TEMPO: 30 sec-1 minuto
• Inizio e fine turno lavorativo • Prima della distribuzione del vitto • Uso dei servizi igienici • Uso di padelle, pappagalli, contenitori vari • Dopo il rifacimento letti, distribuzione farmaci • Dopo tutte le manovre che prevedono un contatto non a
rischio con il paziente • Quando le mani sono visibilmente sporche • Dopo aver portato le mani al naso e alla bocca
Quando eseguirlo
• Prima e dopo l’esecuzione di medicazioni di ferite • Prima di procedure invasive • Prima dell’assistenza a neonati • Prima di assistere pazienti immunodepressi. • Dopo il contatto con pazienti o materiali infetti o presunti tali
Quando eseguirlo
LAVAGGIO ANTISETTICO
TEMPO: 2 minuti
SCOPO:rimuovere la popolazione microbica transitoria e ridurre a livelli accettabili quella residente
• Prima di interventi chirurgici • Prima di procedure invasive (es. procedure di emodinamica) • Prima di indossare quanti sterili
LAVAGGIO CHIRURGICO
TEMPO: 5 minuti
Quando eseguirlo
SCOPO: distruggere tutta la popolazione microbica transitoria e la maggior parte di quella residente, cercando di inibire a lungo lo sviluppo
COME LAVARSI LE MANI CON ACQUA E SAPONE
Ò Verifica dell’adozione di corrette procedure igieniche da parte delpersonale, per la prevenzione del rischio di contaminazione; inoltre,l’effettuazionedi campionamentiprimaedopo il corretto lavaggiodellemani rappresenta un utile strumento formativo per coinvolgere ilpersonalesull’importanzadell’applicazionedelleprocedurenei luoghidilavoro.
Ò Siutilizzanopiastreda84-90mmriempiteconterreninutritiviadattiallaricerca dei parametri desiderati (ad esempio, carica totale batterica efungina).
Ò Si fannoadagiare epremeredelicatamente sul terreno,per 10 secondi, ipolpastrellidiunamanodellavoratore.
Ò IrisultatisonoespressiinterminidiUFC/5polpastrelli.
Campionamentosullavoratore
Sanificazione[lat.Sanus+facere]
Processoattoarenderesano,nonnocivo
Disinfezione: intervento che ha lo scopo di eliminare tutte leformepatogenee ilmaggiornumeropossibiledimicrorganismipresentisuunsubstrato,adeccezionedelleformemicrobichediresistenza(spore);Sterilizzazione: interventovolto a eliminareogni formavivente,patogena e non, da un substrato, include anche l’eliminazionedelleformamicrobichediresistenza;Disinfestazione: intervento cheha lo scopodi eliminare insetti,roditori e altre forme animali capaci di trasmettere malattieinfettive.
Disinfezione-tempoDisinfezione continua: si effettua in modo sistematico su tutti imateriali biologici del paziente e su tutti gli oggetti da questoutilizzati(trattamentochesiattuaallettodelmalato);Disinfezione periodica: si pratica a intervalli regolari di tempo.Trattamento di locali dove si possono accumulare microrganismipatogeni:salediattesa,localipubblici,ospedali;Disinfezione occasionale: in occasione di particolari eventi(disinfezionediunascuoladopouncasodimalattiacontagiosa);Disinfezione terminale: si pratica in un ambiente in cui abbiasoggiornato unmalato affetto da unamalattia infettiva contagiosacausata da un microrganismo particolarmente resistenteall’ambienteesterno.
COME AGISCONO DISINFETTANTIE ANTISETTICI?
Agisconosulleproteinedimembranaedenzimi
essenzialiperlasopravvivenzadeimicrorganismi
• l’insieme delle misure attuate per ridurre a livello di sicurezza, il numero dei microrganismi in fase vegetativa, capaci di provocare malattia, presenti su una superficie inanimata o strumento
• si ottiene impiegando i disinfettanti, prodotti chimici dotati di attività antimicrobica
La disinfezione può essere distinta in tre diversi livelli
DISINFEZIONE DI BASSO LIVELLO
Distruzione della maggior parte dei batteri, virus e alcuni miceti ma non i batteri tubercolari né le spore.
DISINFEZIONE DI LIVELLO INTERMEDIO
Eliminazione di tutti i batteri in fase vegetativa, la maggior parte dei virus e dei miceti, inattivazione del Mycobacterium tuberculosis.
DISINFEZIONE DI ALTO LIVELLO
Eliminazione tutti i microrganismi ad eccezione di un elevato numero di spore batteriche.
DISINFEZIONE
LIVELLO DI ATTIVITA’ DEI DISINFETTANTI
DISINFEZIONE DI BASSO LIVELLO
• Composti di ammonio quaternario • Clorexidina
DISINFEZIONE DI LIVELLO INTERMEDIO
• Alcoli (etilico, isopropilico) 70-90% • Composti fenolici • Iodio e Iodofori • Composti del cloro • (Ipoclorito di sodio al 5% alla diluizione di 1:50, con 1000 ppm di cloro libero)
DISINEZIONE DI ALTO LIVELLO
• Glutaraldeide 2% • Acido peracetico 0,2% • Perossido d’idrogeno 6%
CLASSIFICAZIONE DI SPAULDING E RELATIVI TRATTAMENTI
I presidi medico-chirurgici vengono distinti secondo la classificazione di Spaulding in critici, semicritici e non critici in relazione al loro livello di invasività ed al rischio di infezione connesso al loro uso, pertanto dopo la decontaminazione e la pulizia si sceglie il trattamento più idoneo tra i seguenti
CRITICI
Interrompono la continuità della superficie corporea e sono
introdotti direttamente nel sangue o in aree normalmente sterili
(es.strumenti chirurgici, pinze, cateteri endovasali)
STERILIZZAZIONE
SEMICRITICI
Entrano in contatto diretto o indiretto con mucose integre e non interrompono la continuità
delle superfici corporee (es. endoscopi, maschere per aerosol)
ALMENO UNA DISINFEZZIONE
DI ALTO LIVELLO
NON CRITICI
Entrano in contatto con la sola cute integra
(es.sfigmomanometro, fonendoscopi,)
E’ SUFFICIENTE UNA
DISINFEZIONE DI LIVELLO MEDIO-BASSO
CATEGORIE DEFINIZIONI TRATTAMENTI
Distruzione di ogni forma vivente, siamicrorganismi patogeni che saprofiti,compreselespore.
Il livello di sicurezza si sterilità è il SAL (Sterility AssuranceLevel) che deve corrisponde alla PROBABILITÀ teoricainferiore ad uno su un milione di trovare un microrganismosopravviventeall'internodiunlottodisterilizzazione.
Sterilizzazione(disinfezioneassoluta)
COMPOSTO CHIMICO Concentrazione Temperatura °C Umidità % Tempo
Ossido di etilene 700-1000 mg/l 30-60 30-60 1,5-24 ore
Perossido di idrogeno 4 mg/l 35 > 80 1 min
Gas plasma 10% 10% < 50 > 80 1 min
Formaldeide 300 µg/l 20 100 1,5 ore
Biossido di cloro 20 mg/l 27-50 80-90 23,6 ore
Ozono 8% 25 + 2 85 + 5 4 min
Concentrazione Temp pH Tempo
Glutaraldeide 2% 20 7,9 10-12 ore
Acqua ossigenata 3%
25,6%
37
24
4,3
3,8
1440 min
7,3 min
Ac. Peracetico 0,2% 50-56 c.a. 6,5 12 min
Sterilizzazioneconmezzichimici
Sterilizzazioneconmezzifisici
Radiazioni:- ultraviolette;- ionizzanti(raggiγ);
Incenerimento;Ariacalda(stufeasecco);Vapore(autoclave).
FILTRAZIONE
ARIA CALDA
VAPORE FLUENTE
• L’OMS definisce la sterilizzazione: “ un processo chimico o fisico, che porta alla distruzione di tutte le forme di microrganismi viventi, comprese le spore”
• La norma UNI EN 556 stabilisce il livello di sicurezza di sterilità che deve corrispondere alla probabilità inferiore a 1 su un milione di trovare un microrganismo vivente all’interno di un lotto di sterilizzazione
STERILIZZAZIONE
L’apparecchiatura è costituita da una camera di sterilizzazione, avvolta da un’intercapedine (nella quale circola il vapore) e da una pompa aspirante (per rimuovere l’aria inizialmente presente nella camera). Questo metodo utilizza vapore saturo (senza aria) sfruttando la conduzione di calore in ambiente umido per permettere agli oggetti di raggiungere le temperature in tempi rapidissimi.
Parametri da controllare
Ø tempo di esposizione Ø temperatura Ø pressione I cicli utilizzati in ospedale sono: a 121° (1 atm) per materiali in gomma e plastica a 134° (2 atm) per tutto il materiale resistente al calore (strumentario, teleria)
STERILIZZAZIONE A VAPORE SOTTO PRESSIONE
Permonitorare i valori raggiuntidaiparametrifisicinel corsodellevariefasidelciclodisterilizzazione.S i effet tuano a t t raver so s t rument i ( t e rmometr i ,manovuotometri, registratori su carta, avvisatori elettrici edacustici)installatisullesterilizzatrici.Indicano il raggiungimento o meno dei parametri necessariall’efficaciadelprocesso
Provaditenutadellacameradisterilizzazione
BowieDick Provadell’umiditàresidua
Controllifisici
Sibasanosull'usodisostanzechimichechereagisconoadunostimolofisicocambiandodicoloreodiconsistenza.Talecambiamentoavvienecompletamentesoloselecondizionivengonomantenuteperuncertotempo.INDICATORE CHIMICO DI PROCESSO (viraggio acontattocontemperatura)INDICATORECHIMICODISTERILIZZAZIONE(viraggioacontattocontemperatura,tempoevapore)
Controllichimici
Si effettuano mediante preparati standardizzati costituiti dasporedimicrorganismialtamenteresistenti,inpraticaciòcheviene misurata è l’effettiva distruzione di microrganismialtamenteresistentiall'agentesterilizzante.SporediBacillusstearothermophilus
Controllibiologici
STERILIZZAZIONE A GAS PLASMA
• non è indicato per la sterilizzazione di materiali che svolgono azione assorbente nei confronti del perossido di idrogeno quali teleria, altri materiali cellulosici, polveri e liquidi • al termine del processo nessun residuo tossico rimane nei materiali trattati; gli oggetti da sterilizzare sono confezionati in carte “speciali” (Taiveck), con l’indicatore chimico di processo; • la camera viene chiusa e si crea il vuoto; • viene iniettata e vaporizzata una soluzione acquosa di perossido di idrogeno; • viene generato il “gas plasma” utilizzando l'energia di frequenze radio (RF) per creare un campo elettrico.
• Questa nuova metodologia è particolarmente adatta per la sterilizzazione di strumenti sensibili al calore, poiché la temperatura di processo non supera i 50° C., in ambiente praticamente secco, in un tempo di 75’
• Disinfettante di alto livello in soluzione allo 0,2% diviene sterilizzante in sistema chiuso in associazione con trattamento termico (50-55°) (Steris System) • sistema per la sterilizzazione rapida, a bassa temperatura, di articoli immergibili • può presentare tossicità per gli operatori esposti, pertanto il metodo viene condotto mediante un’apparecchiatura a circuito chiuso riservata soprattutto agli endoscopi • Il ciclo dura complessivamente 40’ a 50-55° • tempo di esposizione e sterilizzazione: 12’ • Il ciclo comprende 4 risciacqui con acqua sterile e una fase di preasciugatura • gli strumenti alla fine del ciclo devono essere utilizzati subito perché non sono confezionati, oppure stoccati per poche ore all'interno della macchina sterilizzatrice.
STERILIZZAZIONE ACIDO PERACETICO
DisinfestazioneinSanitàPubblica:lottacontroivettorieiserbatoianimalidimalattiaDisinfestazioneinterminipiùampi:lottacontroectoparassitieanimalinociviomolestiDisinfestazioneinaltrisettori:lottacontroiparassitianimaliedellepiante
Le malattie infettive possono essere trasmesse all’ospite umano davettori, apartireda sorgentio serbatoidiorigine. Inmoltediquestemalattiel’uomorappresentalasorgented’infezione,mentreperaltreilserbatoioèrappresentatodall’animaleinfetto.
Disinfestazione
Vettoricausadiinfezioninell’uomo:-ZANZARE(FebbreGialla,Dengue,Malaria…)-FLEBOTOMI(Leishmaniosi)-ZECCHE(Borrelliosi)-PIDOCCHI(Tifoesantematico,Febbrericorrente)-PULCI(Peste,Tifomurino,FebbreQ)-RATTI(Leptospirosi)-SCARAFAGGI(Reazioniallergiche)
Gli interventi sull’ambiente hanno da sempre rappresentato il metodo piùefficacenellaprevenzionediquestemalattie.Essisipossonosuddividerein:•interventisullecondizioniigienichecomplessivedellapopolazione•interventifinalizzatiallalottaaivettori;•interventidibonificadeiserbatoi.
Disinfestazione
Profilassispecifica
Caratteristiche di un vaccino
• S P E C I F I C I T A ’ :SidevonoindividuaredeterminanManMgenicispecifici.
• PROTEZIONE:IdeterminanManMgenicidevonoindurreimmunitàproteFva.• IMMUNOGENICITA’EMEMORIAIMMUNOLOGICA: La formulazione deve indurre il sistema immunitario a
montare una risposta effeJrice e a cosMtuire una memoriaimmunologicadilungadurata.
• SICUREZZA
COSTITUZIONE DEI VACCINI
• MicrorganismiviviaJenuaM• Microrganismiuccisi• Frazionidimicrorganismi• AnMgenimicrobicipurificaM• Anatossine(otossoidi)• VaccinidamanipolazionigeneMche
CONTROINDICAZIONI ASSOLUTE AI VACCINI Malattie acute febbrili in atto Immunosoppressione o disordini immunitari
VACCINI E GRAVIDANZA Il vaccino combinato per difterite, tetano, pertosse e il vaccino anti epatite B sono SICURI. Da evitare sono invece quelli costuiti da virus vivi attenuati (morbillo, parotite e rosolia)
MA I VACCINI SONO SICURI??
I vaccini sono assolutamente sicuri. Le reazioni avverse più comuni sono dolore in sede di inoculo, febbre <38°C, nausea, irritabilità, cefalea o anoressia. Tutte reazioni lievi e di scarsa importanza Reazioni avverse più importanti, ma più rare, possono essere necrosi o ascessi locali in sede di inoculo, lesioni di tronchi nervosi, grave indurimento del muscolo, oppure febbre alta, convulsioni... I vaccini costituiti da virus vivi attenuati quali morbillo, parotite, rosolia possono portare a gravissime reazioni avverse quali encefaliti o paralisi flaccide. Sono situazioni gravissime e potenzialmente mortali, ma molto rare (nell’ordine di 1/100000 o anche 1/10000000 di dosi). Situazioni molto più rare di queste stesse patologie che possono essere conseguenti alle stesse patologie. Pertanto il rapporto rischio/beneficio resta sempre e comunque a favore dei vaccini.
La realtà dei fatti è ben diversa, infatti non è stata documentata alcuna associazione tra vaccini e autismo.
FALSO!!