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Comunicati - News - Marketing: Sito web: Contatti [email protected] www.golfoedintorni.it : 328 0442468 Anno I - Numero 2 - Giugno/Luglio - Copia Gratuita - Distribuito nei comuni di: FORMIA - GAETA - MINTURNO - ITRI - SPIGNO SATURNIA - CASTELFORTE - SANTI COSMA E DAMIANO LA VERA STORIA DELLE OLIVE DI GAETA La riscostruzione della vocazione olivicola della città “La città non si risollevò più, perché i danni peggiori vennero dopo i bombardamenti. Per scaldarsi dal freddo, i piemontesi avevano abbattuto centomila olivi e carrubi, patrimonio della zona.” a pag.5 SALVIAMO LA “CASA DEL POETA” DI CRISTOFORO SPARAGNA, APPELLO ALLE ISTITUZIONI Le parole di Vincenzo Sparagna che invita enti pubblici e privati a farne un museo. a pag.11 on è un caso se al termine del processo di smantellamento della Centrale Nucleare la Nstruttura che avvolge il reattore dell'impianto del Garigliano rimarrà in piedi. La sfera bianca che calamìta l'attenzione nel fazzoletto di territorio compreso tra Sessa Aurunca e la riva laziale del fiume Garigliano rappresenta un unicum... a pag.10 LA CENTRALE DEL GARIGLIANO UN PEZZO DI STORIA DEL NOSTRO TERRITORIO lavori di ricostruzione di Formia nel dopoguerra erano in avanzato stato, quando nel mese di marzo Idel 1947, viene inaugurato il grande albergo Miramare, "una sorpresa nel campo dell'ospitalità". La vita turistica nella città tirrenica era ripresa con ritmo frenetico e personaggi politici, dello sport e dello spettacolo frequentavano le... IL GRANDE ALBERGO MIRAMARE IERI E OGGI, UN PEZZO DI STORIA FORMIANA a pag.2 a pag.23 a pag.22 l pomodoro denominato “spagnoletta” è un frutto (non una verdura) appartenente alla famiglia delle ISolanaceae. E' caratteristico per la sua forma a spicchi e per le piccole dimensioni, ha sapore acre, con una consistenza più acquosa di altri pomodori ma decisamente più sapido, soprattutto in relazione... POMODORO SPAGNOLETTA DEL GOLFO DI GAETA E DI FORMIA: UN PATRIMONIO DA SALVAGUARDARE agliamo il melone creando una sorta di manico ed eliminiamo tutti i semini all'interno. Con Tl'aiuto di uno scovolino ricaviamo delle palline sia di melone che di cocomero e riempiamo il cestino. Aggiungiamo alcuni pezzetti di cocco e tagliamo finemente l'insalata per metterla come base al cestino di frutta. IL CESTINO DI FRUTTA DEL GOLFO pronto in soli 5 minuti Il grande albergo Miramare La centrale nucleare del Garigliano Il cestino di frutta del Golfo La Dott.ssa Chiara Pirolozzi OMICIDIO PICCOLINO: UNA FERITA DA RIMARGINARE SCOPRI LA NOSTRA CARD SCOPRI LA NOSTRA CARD Resta sempre aggiornato SCARICA GRATIS L’APP SCOPRI LA NOSTRA CARD SCARICA GRATIS L’APP E’ ancora vivo il ricordo della fiaccolata che al ritmo del tuo nome ha attraversato le strade della nostra città. Una intensità ed emozione che meritano il tuo sorriso. T i aspettiamo Andrea per riviverle insieme. ’eco del proiettile che ha freddato Mario Piccolino Lè giunto sino alle porte della Gran Bretagna, dove il giornale “The Indipendent” ne ha proposto una ricostruzione. Mafia o non mafia è l’enigma sul quale si stanno concentrando gli investigatori ai quali va il nostro supporto, nella convinzione che solo quando sarà assicurato alla giustizia il responsabile di questo vile assassinio sarà possibile rimarginare la ferita che ha colpito la comunità formiana.

Golfo e dintorni Magazine Italia

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Questa l'edizione Giugno / Luglio di Golfo e dintorni Magazine Italia edito da A3S Italia, buona lettura!

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Comunicati - News - Marketing: Sito web: [email protected] www.golfoedintorni.it : 328 0442468

Anno I - Numero 2 - Giugno/Luglio - Copia Gratuita - Distribuito nei comuni di:FORMIA - GAETA - MINTURNO - ITRI - SPIGNO SATURNIA - CASTELFORTE - SANTI COSMA E DAMIANO

LA VERA STORIA DELLE OLIVE DI GAETALa riscostruzione della vocazione olivicola della città

“La città non si risollevò più, perché i danni peggiorivennero dopo i bombardamenti. Per scaldarsi dal freddo,i piemontesi avevano abbattuto centomila olivi e carrubi,

patrimonio della zona.” a pag.5

SALVIAMO LA “CASA DEL POETA”DI CRISTOFORO SPARAGNA,APPELLO ALLE ISTITUZIONILe parole di Vincenzo Sparagnache invita enti pubblici e privati

a farne un museo. a pag.11

on è un caso se al termine del processo di smantellamento della Centrale Nucleare la Nstruttura che avvolge il reattore dell'impianto

del Garigliano rimarrà in piedi. La sfera bianca che calamìta l'attenzione nel fazzoletto di territorio compreso tra Sessa Aurunca e la riva laziale del fiume Garigliano rappresenta un unicum...

a pag.10

LA CENTRALE DEL GARIGLIANOUN PEZZO DI STORIA

DEL NOSTRO TERRITORIO

lavori di ricostruzione di Formia nel dopoguerra erano in avanzato stato, quando nel mese di marzo Idel 1947, viene inaugurato il grande albergo

Miramare, "una sorpresa nel campo dell'ospitalità".La vita turistica nella città tirrenica era ripresa con ritmo frenetico e personaggi politici, dello sport e dello spettacolo frequentavano le...

IL GRANDE ALBERGO MIRAMAREIERI E OGGI, UN PEZZO DI STORIA FORMIANA

a pag.2

a pag.23a pag.22

l pomodoro denominato “spagnoletta” è un frutto

(non una verdura) appartenente alla famiglia delle ISolanaceae. E' caratteristico per la sua forma a

spicchi e per le piccole dimensioni, ha sapore acre, con

una consistenza più acquosa di altri pomodori ma

decisamente più sapido, soprattutto in relazione...

POMODORO SPAGNOLETTA DEL GOLFODI GAETA E DI FORMIA:

UN PATRIMONIO DA SALVAGUARDARE

agliamo il melone creando una sorta di manico ed eliminiamo tutti i semini all'interno. Con Tl'aiuto di uno scovolino ricaviamo delle palline

sia di melone che di cocomero e riempiamo il cestino. Aggiungiamo alcuni pezzetti di cocco e tagliamo finemente l'insalata per metterla come base al cestino di frutta.

IL CESTINO DI FRUTTA DEL GOLFOpronto in soli 5 minuti

Il grande albergo Miramare La centrale nucleare del Garigliano

Il cestino di frutta del Golfo La Dott.ssa Chiara Pirolozzi

OMICIDIO PICCOLINO:UNA FERITA DA RIMARGINARE

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E’ ancora vivo il ricordo della fiaccolata

che al ritmo del tuo nome ha attraversato

le strade della nostra città. Una intensità ed emozione

che meritano il tuo sorriso.

Ti aspettiamo Andrea per riviverle insieme.

’eco del proiettile che ha freddato Mario Piccolino Lè giunto sino alle porte

della Gran Bretagna, dove il giornale “The Indipendent” ne ha proposto una ricostruzione. Mafia o non mafia è l’enigma sul quale si stanno concentrando gli investigatori ai quali va il n o s t r o s u p p o r t o , n e l l a convinzione che solo quando sarà assicurato alla giustizia il responsabile di questo vile assassinio sarà possibi le rimarginare la ferita che ha colpito la comunità formiana.

SGUARDO SUL TERRITORIO

Golfo e Dintorni Magazine Giugno - Luglio 2015 92.100 - 93.500 - 107.00 FM2

Golfoedintorni Magazine ItaliaAnno I N. 2

Giugno - Luglio 2015

Editore e ProprietàAssociazione socio-culturale

“3 Esse Italia”Via degli Archi, 1 - 04023 Formia (LT)

[email protected] www.a3sitalia.it Direttore Responsabile

Raffaele Vallefuoco

Impaginazione Grafica

StampaCentro Offset Meridionale srl

Via Nuova Poggioreale 80146 NAPOLI

Hanno collaborato a titolo gratuito:Margherita Di Girolamo

Concetta ForcinaRenato MarcheseMarcello Caliman

Chiara Pirolozzi

Testata GiornalisticaReg. Tribunale di Cassinon° 1/2015 del 20/03/2015

Testi, foto ed ogni altro materiale, anche se non pubblicati, non verranno restituiti. I materiali pervenuti e le collaborazioni prestate si intenono esclusivamente a titolo gratuito.E’ vietata la riproduzione, anche parziale, effettuata a qualsiasi titolo, senza avere ottenuto prima l’autorizzazione della proprietà della testata. Tiratura: 10.000

IL GRANDE ALBERGO MIRAMAREIeri e Oggi, un pezzo di storia formiana

dopoguerra erano in avanzato Istato, quando nel mese di marzo del 1947, viene inaugurato il grande albergo Miramare, "una sorpresa nel campo dell'ospitalità".La vita turistica nella città tirrenica era ripresa con ritmo frenetico e personaggi politici, dello sport e dello spettacolo frequentavano le nostre spiagge e i nostri alberghi. La felice posizione nel centro del golfo, le s t u p e n d e te r ra z ze s u l m a re , l'eccellenza dei servizi offerti diventarono la carta di identità del Grande Albergo Miramare, che divenne il fiore all'occhiello del turismo formiano.Al Miramare spettava l'importante compito di iniziare la stagione estiva a Formia. Era, infatti, l'unico ritrovo danzante che rallegrava le serate estive formiane. Era detto comune che l'estate a Formia cominciava e finiva al Miramare; l'inizio e il termine delle serate danzanti coincideva con l'apertura e la chiusura della stagione balneare. L 'a lbergo Miramare contr ibuì tantissimo a far conoscere Formia come città ospitale. Personaggi come Totò (che qui girò il film “Totò terzo uomo”), Tyrone Power, Macario, Sophia Loren, Silvana Pampanini, Silvana Mangano, Alberto Sordi, Vittorio De Sica, Gino Cervi, Aldo Moro e tanti altri si fermavano volentieri a Formia per lavoro o per riposo, scegliendo per il proprio soggiorno il Grande Albergo Miramare. Per molti anni Angelo Celletti ha condotto egregiamente questo complesso alberghiero che tanto lustro ha dato alla nostra Città, c o l l o c a n d o l a a l l ' a p i c e d e l l ' imprenditoria turistica nazionale.Angelo Celletti nasce a Grotte Santo Stefano in provincia di Viterbo il 15 maggio 1922. Negli anni '50 si trovò a gestire il complesso alberghiero, “G ra n d e A l b e rg o M i ra m a re ”, acquistandone in seguito la proprietà. Nel 1953 il regista e sceneggiatore

lavori di ricostruzione di Formia nel

Cartolina d’invito all’inaugurazione

Cell. 348 4981225

Cartoncino pubblicitario dell’albergo

Panoramica dell’albergo con veduta del Golfo

cinematografico Francesco De Robertis (1902 - 1959), volle girarvi un film intitolato “Mizar”. Una storia ambientata in piena seconda guerra mondiale. Lo specchio d'acqua innanzi a l Grande Albergo s i t r a s f o r m ò i n u n o s c e n a r i o mediterraneo, dove era affondata una nave inglese insieme a materiale bellico e documenti segreti; l'interno dell'Albergo divenne una cittadina del nord Africa, dove si intrecciavano intrighi politico-bellici tra ambasciate, consolati e spie internazionali. Il film rigorosamente in bianco e nero, aveva come protagonisti Paolo Stoppa, Franco Silva, la bellissima Dawn Addams e Antonio Centa.Angelo Celletti, dopo aver maturato negli anni una cultura alberghiera con

passione e professionalità, scomparve prematuramente nel 1982 a soli 60 anni, lasciando ai figli Antonio e Carla l'oneroso compito di proseguire sulle orme paterne.Il Ministero della Pubblica Istruzione, a dieci anni dalla scomparsa, con Decreto del Provveditorato agli Studi di Latina, n. USP 36031 del 11.5.1992 ha stabilito che l'Istituto Alberghiero di Stato di Formia, ubicato in località Gianola, venisse intitolato ad Angelo Ce l lett i , r i conoscendogl i cos ì ufficialmente le doti e l'impegno profusi nel fare del Grande Albergo Miramare il fiore all'occhiello del settore alberghiero del basso Lazio.

RENATO MARCHESE

Locandina del film “Mizar” e alcuni fotogrammi tratti dalla pellicola

Lo spledido arenile a servizio dell’albergo

Angelo Celletti riceve l’onorevole Aldo Moro

Chiuso in redazione il 10-06-2015

92.100 - 93.500 - 107.00 FM Giugno - Luglio 2015 Golfo e Dintorni Magazine3

DENTRO LA STORIA

Il Presidente del Consorzio Maurizio Simeone

4Golfo e Dintorni Magazine Giugno - Luglio 2015 92.100 - 93.500 - 107.00 FM

IL MARCHIO DOP PER TUTELARE L’OLIVA DI GAETA SUL MERCATO INTERNAZIONALEIn porto in questi mesi l’iniziativa del Consorzio per la tutela e valorizzazione

l'annuncio il Consorzio per la Tutela e la FValorizzazione che è titolare dell'iter che, grazie all'asse Commissione Europea e Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, fissa, da oggi, paletti chiari per fregiarsi della denominazione d'origine protetta. A chiarirci la portata dell'iniziativa è Maurizio Simeone, presidente del Consorzio e titolare dell'Azienda Agricola 'Gli Archi' di Formia. Ci spiega: “La Denominazione di origine protetta avrà numerose conseguenze. In primo luogo determinerà l'impossibilità di vendita di olive che non rispondono ai requisiti del Disciplinare, ovvero lo strumento che, alla luce degli usi leali e costanti, stabilisce la modalità di produzione dell'Oliva di Gaeta. Quindi – riflette Simeone - si è aperto un nuovo scenario, tipico di ogni DOP. Da una situazione di incertezza, di mancanza di tutela, passiamo ad un sistema strutturato di controllo, che garantirà il nome “Oliva di Gaeta” solo a quelle colte da pianta itrana con particolari caratteristiche di maturazione e che sono parte di un processo di

inalmente l'Oliva di Gaeta dop. A darne trasformazione che prevede l'utilizzo di acqua e sale in particolari condizioni per effetto delle quali l'oliva si presenta nella sua conosciuta forma e colore”. Caratteristiche inconfondibili che sono valse la conquista di una fetta importante del mercato agro – alimentare, non solo europeo. “Fino ad oggi – ricostruisce Simeone - eravamo danneggiati dalla diffusione di rilevanti fenomeni imitativi, che hanno finito per comprimerne il mercato. Con la Dop, invece, saremo in grado di assicurare tutela e qualità del prodotto”. Non solo, ma anche respiro ad un mercato che vanta un fatturato annuo di 50 milioni di euro e che coinvolge 44 comuni e quattro province: quelle di Caserta, Latina, Frosinone e Roma. Ad affiancare Simeone nel Consorzio Domenico Franchi per la Unagri, ovvero l'associazione Ovicoltori, nella veste di vicepresidente, attorno ai quali si è costituito il cda del Consorzio, del quale fanno parte, tra le altre, la Romeo Ficacci S.r.l. di Castel Madama, l'Azienda Agricola Alfredo Cetrone di Sonnino, la Soc. Coop. Unagri arl di Itri, le Aziende Agricole Valle d'Itri e D'Urso Flaminio

di Itri e l'Azienda Agricola Gli Archi S.r.l. di Formia. Una notizia che avrà certamente ripercussioni positive per tutto il territorio coinvolto e garantirà la sopravvivenza di una tradizione secolare.

RAFFAELE VALLEFUOCO

LA DUPLICE VOCAZIONE DOP DELL’OLIVA DI GAETA, LE COLLINE PONTINE

OLIVA ITRANA: LE CARATTERISTICHECHE L’HANNO RESA FAMOSA

vocazione DOP. Della prima ve ne Labbiamo già abbondantemente parlato. La seconda, invece, è legata all'olio extravergine e in particolare alla “ C o l l i n e Po nt i n e D o p ” l a c u i valorizzazione è merito dell'Aspol, acronimo per Associazione Provinciale Produttori Olivicoli Latina. La zona DOP, in particolare, occupa la fascia di territorio pedemontano e collinare che s i estende con cont inu i tà ed omogeneità alle spalle dell'agro pontino dal comune di Roccamassima a quello di Minturno con la caratteristica di svilupparsi parallelamente al mare da Nord a Sud della provincia mediante i sistemi contigui dei monti Lepini, Ausoni ed Aurunci. Parliamo di una vera e propria terrazza inclinata che corre parallela al mare per oltre 100 Km, caratterizzata dalla presenza massiccia

'oliva di Gaeta ha una duplice

degli oliveti, di cui almeno il 50% del tipo di oliva di Gaeta. E rimanendo ancora in tema di percentuali va rilevato che il 50% di olive di Gaeta prodotte viene destinata proprio alla produzione del caratteristico olio extravergine che s i fregia del la summenzionata Denominazione di Origine protetta.

RAFFAELE VALLEFUOCO

Una panoramica di parte del territorio pedemontanoe collinare su cui insistono gli uliveti

Oliva Itrana, detta anche oliva Trana, è

una pianta molto vigorosa e rustica, che

p ro d u c e u n f r u t t o d a l g u s t o

inconfondibile. L'infiorescenza è nella

media sia in lunghezza che per numero

di mignole. Una sua peculiarità è la

maturazione decisamente tardiva:

febbraio - marzo. Persino su Wikipedia

è scritto “commercializzata da anni con

la denominazione di Oliva di Gaeta

perché Gaeta, grazie al suo porto, era il

principale luogo di esportazione del

prodotto. Gran parte della produzione

viene fornita da Itri, paese in leggera

collina, a circa cinque km dal mare, e da

molti altri comuni che sono sul dorsale

marittimo dei monti Lepini”. In altro

servizio si chiarisce perché questo

assioma va sfatato. Ritornando

sull'Oliva Itrana va detto che essendo

autosterile, sfrutta il Leccino e il

Pendolino come impollinatori. Il frutto

prodotto è adatto sia per la produzione

di olio che per la consumazione a

tavola. Del c

pomodoro

MARCELLO CALIMAN

olore giallo-verde, ha un

sapore intenso, fruttato, lievemente

amaro e piccante; note di

verde ed erbacee. Oleosità media: 19%.

Olive Itrane

... ALCUNI CONSIGLI SULL’ OLIO DI OLIVA

freschi e a temperatura costante, ma Lsoprattutto al riparo dalla luce. E’

l’ideale condimento per le verdure sia crude

che cotte, per il pesce, sia di mare che

d’acqua dolce, per le carni bianche, per il

pollame, per il maiale, per carni ovine e

caprine, per le uova. Molti latticini sono

ottimi se conditi con l’olio crudo

’olio d’oliva si conserva in ambienti (mozzarella, marzolina). Va bene per i

soffritti, gli arrosti, per i risotti a base di

pesce, molluschi, crostacei (gamberi,

canocchie) e per quelli con le verdure.

Anche le frittate ne guadagnano. E’

esclusivo con le insalate, potendo scegliere

quelli delicati per l’indivia, la lattuga, quelli

fruttati ed aromatici per radicchio, cicoria,

rucola, carciofi, finocchi, patate e fagiolini.

FOCUS SUL GOLFO

92.100 - 93.500 - 107.00 FM Giugno - Luglio 2015 Golfo e Dintorni Magazine5

LA VERA STORIA DELLE OLIVE DI GAETALa riscostruzione della vocazione olivicola della città

Una distesa di olivi

o storico, giornalista e opinionista Giordano Bruno Guerri nel suo libro “Il sangue del Sud - Lantistoria del Risorgimento e del Brigantaggio”,

edito nel 2010 da Mondadori, a pagina 66, parlando dell'assedio subito dalla città e dal territorio di Gaeta con novanta giorni di spietato bombardamento, dal 13 novembre 1860 al 13 febbraio 1861, giorno della capitolazione, scrive testualmente: “La città non si risollevò più, perché i danni peggiori vennero dopo i bombardamenti. Per scaldarsi dal freddo, i piemontesi avevano abbattuto centomila olivi e carrubi, patrimonio della zona. Poi, visto che non c'erano più olivi, smontarono i frantoi per portarli al nord. Il commercio marittimo venne annichilito: dalle paranze dei pescatori, ai bastimenti, ai cantieri navali. Gran parte della popolazione fu costretta a emigrare e oggi, sostiene il sindaco, ci sono più gaetani in Massachusetts che a Gaeta.” I piemontesi, in tre mesi di assedio, avevano distrutto centomila piante di olivo e carrube. Noi dobbiamo imparare a non guardare il passato con gli occhi di oggi, la Gaeta del 2014 non è quella che nell'autunno 1860 fu cinta d'assedio dall'esercito di Vittorio Emanuele II re di Sardegna. Noi continuiamo a dire “le Olive Itrane dette di Gaeta perché dal porto gaetano venivano trasportate in tutto il mondo” e diciamo solo una piccola verità, tanto piccola da apparire, in fondo, una grande corbelleria. Il territorio di Gaeta è stato caratterizzato per secoli dalla presenza di vaste estensioni di uliveti, da tantissimi frantoi in esercizio, da un consumo alimentare elevato di olio, da un commercio di olive e olio verso terre anche lontane. E tutto questo è dichiarato non da “partigiani” della supremazia gaetana, ma dai documenti che sono pervenuti sino a noi. Chi scrive incontra presso il Bar La Villetta a Gaeta il titolare Luciano Ciaramella, un simpatico autodidatta, degno della massima stima e considerazione. Ci sediamo a un tavolino all'aperto, è una bella giornata primaverile e giunge sino a noi una piacevole brezza marina, ai nostri lati alcuni spettatori estremamente interessati che assentono alle dichiarazioni che vengono annotate sulla carta. Sul tavolino si ammassano un poco alla volta una decina di volumi di ogni grandezza ed epoca. Sono i documenti con i quali viene illustrato al sottoscritto che non è una leggenda o un'usurpazione di denominazione il termine “Olive di Gaeta” ma il risultato di una produzione costante nel tempo. L'indimenticabile Mons. Paolo Capobianco nell'agosto 1994 pubblica “Gaeta con le sue olive nei tempi”, una minuziosa ricerca sul legame indissolubile tra la coltivazione degli uliveti e la comunità gaetana. In un voluminoso libro di 522 pagine nel 2010 Antonio Cesarale, Pasquale Di Ciaccio e Carlo Magliozzi grazie alla Provincia di Latina e al Consiglio regionale del Lazio

AGENZIA DI FORMIAAGENTE GENERALE

PIERLUIGI SCHIAPPELLI

Via G. Paone, 8 - FORMIA (LT) Tel/Fax 0771 22418

alla Provincia di Latina e al Consiglio regionale del Lazio pubblicano il “Catasto Onciario di Gaeta”, sottotitolo: la vita della città e circondario alla metà del XVIII secolo. E ancora Cesarale e Magliozzi l'anno precedente avevano pubblicato per Edizioni del Comune di Gaeta “L'Amministrazione Civica di Gaeta del suo Territorio e Distretto negli anni 1538 – 1553” attraverso la lettura delle deliberazioni del Consiglio della sua Università. E si rimane affascinati nel riscontrare – dati alla mano – quanto fossero state vaste le coltivazioni di ulivi sul territorio comunale. Distese a perdite d'occhio dove ora esistono quartieri cittadini, il sistema viario, terreni abbandonati o convertiti ai consumi familiari. Nicola Magliocca nel suo “Usi e costumi del popolo gaetano” scrive: “Un tempo la coltura dell'olivo era essenziale per l'economia del paese. Ad essa si dava grande importanza, divideva il primato con la vite, il carrubo e gli ortaggi. D'altro canto la natura stessa del terreno prevalentemente collinoso e il clima temperato favorivano il suo sviluppo. La produzione era abbondante, soddisfaceva il consumo locale e inoltre si esportava sotto forma di olio e di olive in salamoia. I documenti del Codice Diplomatico Gaetano spesso trattano di vigneti e di oliveti, le colture più diffuse nel nostro territorio. La protezione e la salvaguardia delle piante di olivo erano talmente considerate di pubblico interesse che appositi articoli degli Statuti della Università di Gaeta erano chiamati a garantirle. I nemici principali erano il fuoco e le capre”. Era proibito alle capre di poter entrare, stare o passare per il territorio di Gaeta da antichissimi tempi, per cui, oltre alle ammende, ogni cittadino di Gaeta poteva impunemente ammazzarle dovunque le trovasse per difendere la città e il suo territorio, i suoi uliveti, quindi “pro bene pubblico”. E gli Statuti erano rigorosi anche quando affermavano che senza l'autorizzazione del

Balio nessuno poteva togliere dai suoi fondi un solo ulivo. E neppure cavare i ceppi degli olivi stessi, tale competenza era affidata soltanto al Consiglio della Città con l'obbligo per il proprietario di piantare in breve tempo nuove piante di ulivo. Quando pensiamo a Gaeta dobbiamo immaginarla in tutto il suo splendore, una città cara ai sovrani napoletani, ricca di caserme, di monasteri e conventi, di numerose Chiese e popolata da abitanti laboriosi e viaggiatori in transito. Tutti i militari che alloggiavano nella città – fortezza e i sacerdoti, i frati, le suore, gli abitanti e i viaggiatori consumavano moltissime derrate alimentari e tra queste in grande quantità l'olio che pr ima, ancor p iù d i og g i , era a l la base dell'alimentazione tradizionale. Ad esempio quando si mangiava la tiella l'olio doveva colare sino ai gomiti del consumatore. Ebbene l'Olio e le Olive di Gaeta trovavano già nel consumo interno la loro prima destinazione e solo dopo iniziavano le esportazioni. Itri, con il suo territorio limitato e il disagevole sistema viario di allora, quanto olio poteva far pervenire al porto marittimo gaetano? E d'altronde era solo una delle fonti di rifornimento in quanto intorno a Gaeta vi erano tutte le altre località produttrici, da Maranola a Traetto, da Fondi a Lenola, solo per fare qualche esempio. Gaeta ha il diritto storico di fregiarsi, tra i tanti, del titolo di “Olive di Gaeta”; ad altri il loro legittimo riconoscimento ma quando ragioniamo storicamente dobbiamo avere la capacità di guardare in alto e lontano e vedere dinanzi a noi un altro panorama, molte volte perduto per sempre. Eppure quegli ulivi piantati attualmente dal Comune nei giardini pubblici che si ammirano entrando in città sono il più nobile monumento a una storia già narrata da Virgilio oltre duemila anni or sono.

MARCELLO CALIMAN

6Golfo e Dintorni Magazine Giugno - Luglio 2015 92.100 - 93.500 - 107.00 FM

COMUNE DI GAETAPagina Ufficiale del Comune - con il patrocinio del Comune di Gaeta

ZTL IN VIA INDIPENDENZA:Attivi i varchi elettronici per il controllo degli accessi

per un periodo di 30 giorni, i Avarchi elettronici di controllo

degli accessi alla Zona a Traffico Limitato

di Via Indipendenza, nelle seguenti strade

e p i a z z e : P i a z z a C a l e g n a ; V i a

Indipendenza intersezione Salita delle

Bigne; -Via Indipendenza intersezione

villa delle Sirene; Via Indipendenza

intersezione vico 6 Sirene; Via

Indipendenza intersezione via Nettuno; -

Piazza Mare all'Arco; - Via Indipendenza

intersezione Piazza Mazzoccolo; Via

Indipendenza intersezione Piazza della

Libertà.

Scaduti i 30 giorni di pre -esercizio, ai

trasgressori saranno comminate le

sanzioni previste. Ai fini dell'applicazione

della regolamentazione della ZTL, Via

Indipendenza è stata divisa in due

comparti caratterizzati da peculiarità

d iverse. I l comparto A , che va

dall'ingresso di Piazza della Libertà fino a

Salita delle Bigne, con circolazione a senso

unico da Piazza della Libertà e uscite a

ttivi in modalità di pre - esercizio,

Il Comune di Gaeta

Piazza Mare all'Arco, Via Nettuno e Salita

delle Bigne. Il comparto B, che va dalla

Salita delle Bigne fino a Via Calegna, con

circolazione a senso unico da Via Calegna

e uscita a Salita delle Bigne. Il comparto A

raccoglie soprattutto commercianti i quali

necessitano di particolari orari di accesso

per lo svolgimento delle loro attività.

Mentre il comparto B si compone in

particolare di residenze. Da queste

differenze si è partiti per definire la

seguente regolamentazione della ZTL,

valida tutto l'anno: nel comparto A, é

consentita la circolazione ai veicoli

autorizzati dalle ore 6.00 alle ore 9.00,

dalle ore 13 alle ore 16 e dalle ore 21 alle

ore 22.30, salvo particolari deroghe

debitamente autorizzate dal responsabile

della Polizia Locale; nel comparto B è

consentita la circolazione ai veicoli

autorizzati dei residenti e dimoranti dalle

ore 00 alle ore 24, e per le altre categorie

dalle ore 6.00 alle ore 9.00 e dalle ore 13

alle ore 16 e dalle ore 21 alle ore 22.30,

salvo particolari deroghe debitamente

autorizzate responsabile della Polizia

Locale.

Per il Sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano "La

ZTL risponde ad una storica istanza della

popolazione, rimasta fino ad oggi

inascoltata. Tutela della salute pubblica,

dell'ambiente e del patrimonio storico -

culturale, sicurezza della circolazione

veicolare e pedonale, unitamente a

questioni di ordine pubblico, sono a

fondamento dell'istituzione di questa

zona a traffico limitato. Un importante

recupero che consentirà la riduzione dei

costi del servizio di igiene urbana, e di

conseguenza, la riduzione delle tariffe a

partire dal 2016. L'obiettivo della nostra

Amministrazione è far pagare meno, ma

far pagare tutti".

APPROVATO BILANCIO CONSUNTIVO: raggiunti gli obiettivi del 2014,riduzione delle tasse dal 2016

b i l a n c i o c o n s u n t i v o : Al'Amministrazione Mitrano porta a

termine tutti gli obiettivi prefissati nel bilancio di

previsione 2014. In particolare:

Sostegno all'occupazione, con risorse pari a

100.000 euro, una somma rilevante è stata

investita a testimonianza del deciso impegno del

governo cittadino a far da volano dell'economia

pprovato dal Consiglio Comunale il incentivando imprese che assumono;

Cura del territorio, con la manutenzione e

valorizzazione del patrimonio comunale, la

ridefinizione ed ottimizzazione di spazi ed aree

pubbliche, la realizzazione di nuovi luoghi di

gioco, sport e socializzazione (tra cui

riqualificazione e sistemazione Villa Traniello a

Gaeta Medievale, Via Firenze);

Pianificazione ambientale e ad una coraggiosa

ecosostenibilità che si è sostanziata, tra l'altro,

nell'estensione della raccolta dei rifiuti urbani

porta a porta, nella progettazione e avvio della

r e a l i z z a z i o n e d e l l e p i s t e c i c l a b i l i ,

programmazione e attivazione del bike sharing

(a breve l'installazione del servizio in quattro

punti della città);

Welfare sociale, attraverso il rafforzamento dei

servizi alle persone e alle famiglie a partire dal

fronte educativo e sociale, per non lasciare solo

nessuno, e con il potenziamento della Family

Card, da usare anche per attività ludico, motorie

e ricreative di bimbi e ragazzi.

Altri dati rilevanti del rendiconto di esercizio

finanziario 2014: il mantenimento degli

standard qualitativi e quantitativi dei servizi al

cittadino e della spesa sociale, nonostante i

notevoli tagli dello Stato ai finanziamenti dei

Comuni; il recupero dell'evasione fiscale per

circa un milione di euro. "Un importante

risultato che consentirà la riduzione dei costi del

servizio di igiene urbana, e di conseguenza, la

riduzione delle tariffe a partire dal 2016"

comunica il Sindaco Cosmo Mitrano.

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COMUNE DI FORMIAPagina Ufficiale del Comune - con il patrocinio del Comune di Formia

FORMIA - VELA, ARCHEOLOGIA E NATURA:Grandi numeri per la seconda edizione di “Un’aula tra storia, vento e mare”

ltre un mese di attività: sport, archeologia, natura. 780 ragazzi, Ola gran parte di Roma e provincia

(erano 120 nell'edizione 2014). E ad ottobre nuovo blocco di arrivi con un gruppo di studenti proveniente da Berlino. Numeri importanti per la seconda edizione di “Un'aula tra storia, vento e mare”, il progetto di turismo scolastico sportivo promosso dal Circolo Windsurf Formia con il patrocinio dell'Assessorato al Turismo del Comune e la collaborazione di Guardia Costiera e Parco regionale “Riviera di Ulisse”.L'offerta è variegata tra sport acquatici (windsurf e sup), divertimento (parco sospeso), archeologia, riscoperta del patrimonio naturalistico e paesaggistico di Formia. Gli studenti hanno alloggiato presso l'Hotel Bajamar di Santo Janni, svolgendo le attività previste tra la spiaggia antistante l'albergo, il parco di Gianola e il centro di Formia. La pratica del windsurf e del sup è stata curata dal team del Circolo Windsurf Formia; la visita al "Parco sospeso" e l 'escurs ione stor ico-naturalistica all'interno del parco “Riviera di Ulisse” sono state invece seguite dai

I ragazzi ospiti sulla spiaggia di Gianola

FORMIA: SENZA FISSA DIMORAVia libera al rilascio della residenza

all'Anagrafe. Cittadini-fantasma. FSenza un tetto, privi di documenti, impossibilitati a chiedere l'aiuto delle Istituzioni. Sfrattati, clochard, vagabondi. La gran parte di loro ha perso i rapporti con la famiglia. Vagano per le strade, dormono dove si può. L'Amministrazione di Formia ha deciso di restituire loro la dignità di cittadini dando il via libera al rilascio della residenza fittizia per le persone senza fissa dimora. Nello specifico, la delibera n. 120 varata dalla Giunta comunale istituisce una nuova area di circolazione comunale

ino ad ora erano sconosciuti

FORMIA: SMART CITIES, IL PROGETTO FORMIA AL FORUM “TECHNOLOGY FOR ALL”Digitalizzazione processi amministrativi, partito il conto alla rovescia

Marciano è intervenuto a “Technology for LA l l ” , i l f o r u m i n t e r n a z i o n a l e dell'innovazione in corso a Roma dedicato al tema delle Smart City. Nel corso della conferenza cui hanno preso parte anche amministratori di Torino, Venezia e Gallipoli, Marciano ha illustrato il progetto di Formia, in particolare due iniziative che porteranno particolari benefici alla città: lo sportello telematico e il cruscotto degli indicatori. “Il primo – spiega Marciano – consentirà ai cittadini di compiere online molte pratiche amministrative, dai tributi all'edilizia, dal commercio ai rifiuti. Il secondo, su cui stiamo ancora lavorando in termini di progettazione, conterrà dati importanti sulle performance della città, dalla sicurezza all'inquinamento. Non appena avremo le bozze definitive di entrambi gli strumenti, avvieremo una consultazione sia con il personale comunale sia con i cittadini, perché saranno loro a doverli utilizzare, ed è giusto che i n t e r v e n g a n o a n c h e n e l l a f a s e d i progettazione”.Nel frattempo, è partito il conto alla rovescia per la realizzazione degli interventi di digitalizzazione dei processi amministrativi, previsti dai piani “PLUS – Appia via del mare”. Nel giro di breve tempo, il cittadino avrà accesso a

'Assessore alle Smart Cities Claudio

convenzionale e territorialmente non esistente che sarà denominata col toponimo “Via delle Stelle”. Vi saranno iscritti con numero progressivo dispari sia i “senza tetto” che i “senza fissa dimora”. I numeri progressivi pari saranno utilizzati qualora dovesse presentarsi la necessità per casi simili al di fuori delle casistiche definite. Nei casi di impossibilità a contattare le persone che saranno iscritte anagraficamente in “Via delle Stelle”, ogni atto o notizia che li riguarderà sarà notificata mediante la pubblicazione di un av v i s o a l l ' a l b o p reto r i o o n l i n e

istituzionale. Nelle certificazioni rilasciate ai soggetti domiciliati in “via delle Stelle”, sarà inserita la “denominazione viaria territorialmente non esistente”.“La delibera – spiega il Delegato agli Affari Generali Luigi De Santis - individua queste persone, dà loro visibilità e la facoltà di iscriversi all'anagrafe, con una carta di identità e la possibilità di partecipare all'erogazione dei contributi che il Comune riserva agli indigenti. La legge prevede che le persone senza fissa dimora si considerino residenti nel Comune dove hanno stabilito il proprio domicilio o la

sede principale dei propri affari e interessi. Il Ministero dell'Interno ha istituito un apposito registro nazionale delle persone senza fissa dimora e i Comuni sono tenuti ad alimentare il sistema telematico attraverso l ' interscambio dei dati anagrafici. Il provvedimento della giunta – conclude – mira a rendere queste persone visibili e, soprattutto, a restituire loro i propri sacrosanti diritti di cittadini”.

rappresentanti dell'associazione “Equilibri naturali”. La visita guidata al Museo archeologico comunale di Formia e i laboratori con i quali i ragazzi sono stati coinvolti nell'apprendimento della tecnica di scrittura sulle tavolette di cera e dei combattimenti dei gladiatori dell'antica

“Il successo dell'iniziativa – commenta

l'Assessore al Turismo Eleonora Zangrillo –

conferma che la strada è quella giusta. Il

turismo ha bisogno di idee, oltre che di

risorse. Una mentalità nuova, il coraggio di

mettersi in gioco e puntare sul patrimonio

che questa città ha e che il mercato le

riconosce: il mare, le montagne, la storia,

l'archeologia. Ringraziamo le realtà

associative e produttive che hanno

scommesso su questo progetto,

consapevoli che per entrare nel giro dei

tour operator e portare Formia nella rete

del turismo che conta serve progettualità,

c o s t a n za , a f f i d a b i l i t à e a m o r e .

L'Amministrazione lavora per mettere tutti

nelle condizioni di raccogliere i frutti del

proprio lavoro. Abbiamo in piedi altri

progetti, ugualmente validi, che mirano

alla valorizzazione della montagna e del

mare. La collaborazione tra pubblico,

associazionismo e privati – conclude

l'Assessore - è la formula su cui

continueremo a puntare per dare a Formia

un'industria turistica degna delle sue

bellezze e della sua storia”.

Roma, hanno v isto protagonista l'associazione culturale "Lestrigonia" “Mountain Bike Formia”. Il progetto si avvale anche della collaborazione di importanti tour operator che hanno scommesso su Formia e sulla validità del progetto.

importanti servizi senza bisogno di raggiungere fisicamente gli uffici del Comune. Ecco il prospetto completo delle soluzioni:E-government o amministrazione digitaleComune sarà dotato di una piattaforma web che consentirà a cittadini, imprese e professionisti di dialogare con l'Amministrazione. Grazie al sistema della firma digitale si potranno richiedere certificati, permessi ed autorizzazioni che fino ad oggi richiedevano la presenza fisica dell'utente presso gli uffici competenti. Il flusso di atti garantirà l'erogazione di servizi h24 e il conseguente snellimento delle procedure di accettazione. SUAP - Sportello Unico Attività Produttive. Sarà possibile espletare online le pratiche relative a: Occupazione di suolo pubblico, Autorizzazione Unica Ambientale (AUA) e SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività). SUE - Sportello Unico per l'Edilizia. I servizi on line coinvolgeranno settori ed ambiti diversi: dalla segnalazione di abusi edilizi alle autorizzazioni paesaggistiche, dalle pratiche per insegne e mezzi pubblicitari alla procedura e verifica di VIA. Attraverso la piattaforma digitale il settore Edilizia erogherà anche servizi per la Comunicazione di inizio attività edilizia libera (CEL), per la Procedura abilitativa semplificata

. Il

(PAS) per fonti energetiche rinnovabili (FER), la Comunicazione di inizio attività edilizia libera (CIA o CIL), la Dichiarazione di agibilità per attività economiche, l' Occupazione di suolo pubblico (cantieri, ponteggi, traslochi, scarico merci). Sarà inoltre integrato il sistema online per: richiesta “Passo carrabile”, permessi a costruire, Certificato di agibilità e Certificato di idoneità alloggiativa. Lavori pubblici. Sulla piattaforma E-Gov saranno disponibili le informazioni relative ad esecuzione di opere pubbliche, espropri e programmazione. Patrimonio. Si potranno avere info utili sulla Gestione dei beni immobili del Comune, dei beni culturali e del demanio oltre che sulla Gestione delle concessioni demaniali. Ambiente e rifiuti. Sul sistema potranno essere consultate le comunicazioni in materia ambientale (autorizzazione generale per le emissioni in atmosfera, comunicazione/nulla osta inquinamento acustico e comunicazioni per rifiuti), esposti ambientali (abbandono rifiuti, scarichi idrici, inquinamento dell'aria, molestie olfattive, inquinamento acustico, presenza di amianto), le Autorizzazioni paesaggistiche e di accertamento di compatibilità paesaggistica, oltre alle informazioni relative a isole ecologiche, raccolta differenziata e rifiuti speciali.

Servizi cimiterialigarantirà una serie di servizi ed informazioni relative a lampade e luci votive presso il cimitero, concessioni cimiteriali e dichiarazioni di decesso.Sicurezza e Protezione Civile. Si potranno reperire online le procedure di emergenza e la gestione del piano di Protezione civile e ci si potrà informare sui rischi ambientali ed antropici, su segnaletica pubblicitaria, esazione e gestione d'imposta di pubblicità e sulla gestione degli accertamenti.Urbanistica. Tante le innovazioni in arrivo. La condivisione degli strumenti di pianificazione urbanistica, del piano attuativo, degli interventi di manutenzione e segnaletica stradale, così come del certificato di destinazione urbanistica e della valutazione d'incidenza, renderà il servizio più snello e diretto.Anagrafe Stradale. Sarà presente sul nuovo sistema la Gestione del grafo stradale della toponomastica e della numerazione civica in relazione al catasto e al database geotopografico.Viabilità e trasporti. Il sistema garantirà la consultazione del piano di Trasporto merci o alimenti.

. La piattaforma digitale

NOTIZIE DAL GOLFO

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essere raccontata. Di rado la vita appare tanto Lturbolenta come si è manifestata in questo giovane

del Togo. Ma una incrollabile fiducia, mista ad un pizzico

di generosità (ricevuta) e un po' di fortuna la rende degna

di un vero lieto fine. A condizionare i primi anni di vita di

Felix c'è un padre dai metodi educativi eccessivamente

severi, dai quali fugge a 18 anni. Comincia la sua

peregrinazione. Da prima dorme presso amici o

conoscenti, per poi ripiegare al Nord del Togo dove per

mesi lavora e dorme. Turni stremanti e l'erba per

giaciglio. Un periodo di vita che lascia alle spalle

riparandosi in un campo di rifugiati del Ghana, dove viene

adottato da alcuni parenti. Poi la decisione di raggiungere

Accra, la capitale del paese africano. Qui trova lavoro.

Una sistemazione dignitosa sulla quale, però, interferisce

quello che viene considerato un colpo di fortuna: la

partenza per l'Europa, il paradiso nell'immaginario di

Felix. La proposta gli viene formulata dall'allora datore di

lavoro, che aveva l 'obiett ivo d i introdurre

clandestinamente nel Continente alcuni lavoratori. Felix,

armato di passaporto falso, un visto e tanta speranza,

accetta. In pochi giorni viene catapultato a migliaia di

chilometri da casa. “Ma non avevo nulla da perdere”

ricorda. A quel punto, giunto in Italia viene ospitato da

una donna, contatto diretto con l'Africa, ma estranea al

traffico di uomini orchestrato dal datore di lavoro.

Purtroppo il soggiorno dura poco. Esce di casa. Raggiunge

la Francia (di cui conosce la lingua), ma non c'è feeling.

a parabola esistenziale di Felix Adado merita di

Felix nel corso di una presentazione delle sue poesie. A sinistra Sandra Cervone

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DA CLANDESTINO A POETA. LA PARABOLA ESISTENZIALE DI FELIX ADADOLa fuga dall’africa e la vita in strada prima della redenzione

Quindi ritorna in Italia. Ma l'eccitazione dei primi

momenti si esaurisce. Comincia per Felix l'inferno in

paradiso. Con la richiesta di rifugiato politico non gli viene

riconosciuto un letto dove stare. La strada diventa la sua

stanza. Disperato sull'asse Roma – Napoli resta

prigioniero della sua precarietà. Non basta l'aiuto della

Chiesa Avventista, del quale è fedele. Felix si ritrova

sempre in strada. Ma non si perde nell'alienante

frustrazione della solitudine. La vita in quei mesi è fatta di

alti e bassi, ma Felix resta a galla. Lavora. Costretto a turni

massacranti, ma sopravvive. Così tira avanti, finché la vita

inizia a mostrargli la piega giusta. Gli viene assegnato un

posto in un centro per rifugiati. Non è molto, ma è la

prova generale della sua serenità. I giorni passano. Poi

un'occasione imperdibile. Una scuola di formazione per

arti e mestieri. Per Felix arriva la buona notizia: sarà un

saldatore. E, in effetti, acquisisce dimestichezza nella

nuova mansione. E' bravo, fino al punto da acquisire la più

elevata qualifica nel campo. Non a caso nella Yamaha lo

notano e lo assumono. Finché qualcosa cede nella sua

quotidianità. Troppo delicate la fondamenta della nuova

esistenza. Basta un diniego nel riconoscimento dello

status di rifugiato a travolgere come in un effetto domino

una dopo l'altra le pedine della serenità conquistata. Un

buco nero che finisce per centrifugare quanto di buono

costruito. Ma Felix non si perde d'animo e bussa alle

porte del Consiglio italiano per i Rifugiati. Qui riceve

aiuto. Riceve assistenza. C'è chi lo capisce e supporta. Tra

queste persone c'è una giovane avvocatessa, Stefania,

che lo sostiene con quella empatia che si trasforma in

amore. Per Felix il destino comincia a mostrargli il lato

migliore, tant'è che ne nasce una professionalità.

Qualcuno nota la velocità con la quale ha appreso

l'italiano. Troppo bravo. Così prima il corso per interpreti,

poi, la sua nuova attività al fianco di coloro dei quali ha

condiviso peripezie e disgrazie. Diventa mediatore

culturale. Ma c'è ancora qualcosa da mettere a posto, il

suo status e una passione da disvelare: la Poesia.

Nell'inchiostro Felix ha finora condensato dolore, rabbia,

sconforto. Ne escono versi così profondi da conquistare

Sandra Cervone, la giornalista e poetessa che lo sostiene,

nelle sue pubblicazioni, e che ha conosciuto a Gaeta,

dove nel frattempo si è stabilito con Stefania. E' qui che ha

piantato le sue nuove radici. E' qui che vuole far

germogliare i semi dell'integrazione attingendo alla sua

esperienza, interpretando il mondo con i suoi occhi,

raccontando l'esistenza con la sua vena poetica.

RAFFAELE VALLEFUOCO

Lampedusa, il Sindaco Sandro Bartolomeo chiamò la sua Icollega isolana offrendole la disponibilità di Formia ad ospitare un gruppo di superstiti. Bambini che nel naufragio avevano perso genitori, fratelli, tutto. Era il 2013. Pochi mesi dopo arrivò una nuova ondata di sbarchi. Un gruppo di naufraghi salvati dalla Marina Italiana approdò a Formia, grazie al progetto promosso dal GUS – Gruppo Umana Solidarietà in convenzione con la Prefettura di Latina. Il Comune rispose presente. Il 13 maggio 2014 furono presi in carico i primi 24 ragazzi africani, eritrei e bengalesi. A un anno di distanza l'esperienza continua ed anzi si arricchisce. La presenza di queste persone, in Italia con lo status di richiedenti asilo, è diventata parte della realtà cittadina, anche grazie alle numerose attività di integrazione promosse nei quartieri. Tanti i ragazzi ospitati. Difficile tenerne il conto, impossibile seguire le storie di ognuno. Oggi sono circa cinquanta, quindici dei quali alloggiati presso la struttura dell'Enaoli messa a disposizione dal Comune. Il resto vive in abitazioni prese in fitto dal Gus. Tutti seguono correttamente le procedure che li porteranno ad essere esaminati dalla Commissione territoriale per il rilascio

niziò tutto con una telefonata. All'indomani della tragedia di

FORMIA - RICHIEDENTI ASILO, UN ANNO DI SOLIDARIETA’ E INTEGRAZIONE

del Diritto d'asilo. La Commissione valuterà i casi uno per uno, decidendo se sussistono o meno i requisiti per concedere una tra le varie forme esistenti di protezione internazionale. Il traguardo che, finalmente, darà loro la possibilità di tentare un inserimento pieno e legale nel mondo del lavoro.In attesa che arrivino le convocazioni, proseguono le iniziative di integrazione, tra corsi d'italiano, seminari di cucina, attività sportive e semplici chiacchierate con i residenti nei quali il dialetto di Mola e Castellone si alterna, quasi si mescola, con l'italiano incerto di questi ragazzi, infarcito di suoni lontani, lingue misteriose che vengono da altre porzioni di mondo (bambarà, wolof, mandinga, hindi, angla e altre). Storie, culture, valori diversi che, dialogando, imparano a conoscersi e ad apprezzarsi per quanto di buono producono. Senza differenze di colore, religione, nazionalità. C'è il mondo ed entra a Formia anche grazie ad una serie di realtà associative e a singole persone accoglienti ed aperte, come la comunità del villaggio Don Bosco, l'associazione Bertolt Brecht, l'associazione Insieme, le parrocchie e le scuole che ospitano le attività didattiche, la Cooperativa Herasmus, e molti altri che nell'ultimo anno hanno collaborato col Gus e l'Amministrazione

comunale alla buona riuscita del progetto. “Chi ha capito che queste persone sono una risorsa – commenta il delegato agli Affari Generali Luigi De Santis - e che la loro presenza non è un fatto sporadico ma un cambiamento profondo, storico, progressivo, ha certamente una marcia in più. Le ere hanno conosciuto spostamenti di popoli in viaggio verso condizioni di vita migliori. Non c'è nulla di strano in tutto questo. La fame, le guerre, le persecuzioni. C'è una storia di sofferenza in ognuna di queste persone e dobbiamo rispettarla. L'integrazione è possibile, in un quadro di regole. Le procedure propedeutiche al rilascio del diritto all'asilo vanno avanti. Nel frattempo, sono certo che la città continuerà a dare il suo contributo di solidarietà e apertura”. R.V.

Luigi De Santis e Alessandro Dessì del Gus alla festa indetta per la settimana contro il razzismo

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DISTACCAMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO A CASTELFORTE:IL SI DELLA REGIONE LAZIO

Donazione Organi sulla carta d’identità

Esco a fare due passi... La Via Francigena del Sud:Concluso il progetto di promozione della Via Francigena nelle scuole cittadine.

COMUNE DI CASTELFORTEPagina Ufficiale del Comune - con il patrocinio del Comune di Castelforte

S i n d a c o Pa t r i z i a G a e t a n o - p e r El ' inser imento del Distaccamento permanente del Vigili del Fuoco di Castelforte nel Piano triennale per il soccorso e le attività di prevenzione e lotta agli incendi boschivi nel Lazio. La conferma ufficiale giunge dal Consiglio Regionale del Lazio dove l'assessore alle Infrastrutture, Politiche Abitative e Ambiente, Fabio Refrigeri ha assicurato che la sede di Castelforte sarà rifinanziata e sarà sede definitiva. Si tratta -prosegue il Sindaco Gaetano- di un grande successo per il nostro territorio reso possibile anche grazie al sostegno dei colleghi sindaci di Minturno, Santi Cosma e Damiano e Spigno Saturnio che insieme a me e a chi mi ha preceduto si sono impegnati. Quando il territorio si organizza e si unisce poi i risultati arrivano. Decisivo è stata anche la disponibilità del nostro Comune ad individuare e mettere a disposizione del Ministero un terreno di oltre 4000 metri quadri dove sorgerà il distaccamento permanente. Altrettanto importante il ruolo recitato dall'attuale Comandante Regionale Di Grezia e dal Comandante Provinciale Liberati e quello dei precedenti che hanno sostenuto il progetto. Va sottolineato anche il ruolo dei

sprimo grande soddisfazione -dice il

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parlamentari regionali e nazionali della provincia di Latina e le forze sindacali del territorio che si sono prodigate per chiedere che il distaccamento venisse realizzato e rispondere nel miglior modo possibile alle necessità di una sempre migliore sicurezza del territorio. Infine comunico che sono già stati effettuati gli opportuni e necessari sopralluoghi e che a breve sarà installato nell'area ove è attualmente ubicato il distaccamento un container per la sistemazione a norma della struttura sulla quale sono stati eseguiti di recente una serie di lavori necessari”.Il distaccamento dei vigili del fuoco ubicato nel Comune di Castelforte è attualmente ubicato all'interno di una struttura di proprietà comunale concessa in comodato d'uso gratuito al Ministero dell'Interno ed è collocata in posizione baricentrica rispetto ad un'area territoriale di grande rilevanza la cui popolazione residente ammonta a circa 40.000 abitanti che in estate aumenta fino a toccare punte tra gli 80.000 e i 100.000 abitanti. Ebbene da 1997 il distaccamento dei Vigili del Fuoco di Castelforte, svolge in questo territorio, una funzione essenziale e di straordinaria necessità e di utilità. Questo distaccamento, infatti, è diventato un vero e proprio servizio essenziale la

cui presenza è stata apprezzata per la notevole mole di interventi eseguiti. I fattori di rischio esistenti, infatti, sono tantissimi. Solo per citarne alcuni:- il pericolo di frane e smottamenti lungo la provinciale via delle Terme che minaccia sia la viabilità che le abitazioni poste lungo l'intero asse viario;- il pericolo derivante dalle inondazione e dalle piene del fiume Garigliano e da alcuni rii di raccolta delle acque piovane (es. il Rio Grande, l'Ausente, ecc.) che spesso allagano non solo i campi ma anche i piani bassi di molte civili abitazioni ed impianti produttivi;- il pericolo derivante da potenziali incidenti di varia natura alle industrie esistenti nel territorio dei quattro Comuni (solo a titolo di esempio si cita l'incendio avvenuto qualche settimana fa presso la ex Prima Iver di Minturno scongiurato solo grazie al pronto intervento dei Vigili del Fuoco);- il pericolo potenziale derivanti anche dall'esistenza dell'impianto dismesso della ex Centrale Nucleare del Garigliano dove sono in corso importanti operazioni di decommissiong;- tutti gli altri pericoli derivanti da tutta un'altra serie di situazioni di varia natura sui quali le squadre in servizio presso il distaccamento di

castelforte sono intervenute con assoluta prontezza, efficienza ed efficacia.Merita, inoltre di essere sottolineato che il distaccamento più vicino è quello di Gaeta che dista più di 35 chilometri dai quattro comuni e il cui intervento è reso ancora più disagevole da una viabilità estremamente carente che non consente un rapido, efficace e ed efficiente intervento nei luoghi dove questo viene richiesto con gravissimi danni che facilmente se ne possono immaginare. Inoltre va ricordato che il recente progetto di riordino del Ministero dell'Interne prevede l'apertura della sede di Castelforte h24 con personale permanente anche grazie all'impegno profuso dalle nostre Amministrazioni Comunali.

l 'attivazione nel Comune di LCastelforte delle procedure per consentire l'espressione della volontà di donare gli organi con la conseguente indicazione sulla carta di identità. L'innovazione è consentita dall'art. 3, comma 8 bis, del D.L. 194/2009 convertito in legge 25/2010.A mettere in atto le procedure sarà, come è ovvio, il Servizio Demografico del Comune ed in particolare l'ufficio Anagrafe. Sarà proprio quest'ultimo a comunicare contestualmente alla scadenza della carta di identità o in sede di richiesta della carta di identità da parte dell'utente, informazioni dettagliate sulla possibilità di esprimere la propria volontà di diventare donatori di organi;L'attivazione di questa possibilità era stata richiesta anche dal capogruppo di minoranza Giancarlo Cardillo. “La donazione di organi e dei tessuti -dice il Sindaco Patrizia Gaetano-

a Giunta Comunale ha deliberato

rappresenta un atto di grande solidarietà verso il prossimo, un segno di civiltà, di rispetto per la vita e di maturazione culturale di un Paese, nonché costituisce un'efficace terapia per alcune gravi malattie e l'unica soluzione per patologie non altrimenti curabili”.Con questa importante decisione il Comune di Castelforte aderisce alla campagna di sensibilizzazione promossa dal ministero e, quindi, attiverà il servizio di acquisizione della dichiarazione (facoltativa) della volontà alla donazione di organi e tessuti da parte dei cittadini nel momento in cui richiedono il rilascio o il rinnovo della propria carta d'identità.

Giornata Ecologica:la forte collaborazione dei cittadini

Suio, -esordisce il Sindaco Patrizia DGaetano- il vice presidente del Consiglio Comunale Vincenzo Gagliardi e la delegata Filomena Gagliardi che insieme hanno organizzato una giornata ecologica per pulire i campetti di Suio paese. E' stata una iniziativa molto bella e partecipata, un modo di collaborare con l'Amministrazione Comunale nel mantenere l'ambiente pulito e ordinato. Sono queste le iniziative -prosegue il primo cittadino- che aiutano la Comunità cittadina a crescere sviluppando in c iascuno i l senso c iv ico e d i appartenenza”.L'iniziativa è stata molto bella e partecipata e ha consentito all'Amministrazione Comunale di affrontare l'emergenza della pulizia di questo importante spazio sportivo pubblico. Non è la prima volta che, soprattutto negli ultimi tempi, la collaborazione tra Comune, cittadini e associazioni riesce a dare frutti importanti per la vita cittadina. Altro esempio da sottolineare è quello dell'organizzazione

esidero ringraziare i cittadini di

dell'evento sportivo che ha portato a Castelforte la nazionale attori. Anche in questo caso la collaborazione è stata importante e significativa e ha coinvolto, come ho già avuto modo di dire, un folto gruppo di giovani che si sono impegnati per rendere possibile l'importante evento di solidarietà.“Sono proprio felice -conclude il Sindaco Gaetano- che gli esempio di collaborazione vadano crescendo. E' un segnale davvero importante. Grazie a chi ha collaborato e anticipatamente lo voglio dire a tutti gli altri che vorranno farlo anche in futuro. Credo che questo sia il modo migliore per la vivibilità nella nostra Comunità”.

iniziativa promossa dal Presidente del SConsiglio Comunale e delegato alla Cultura Angelo Felice Pompeo nelle scuole cittadine. Si tratta del Progetto “Esco a fare due passi: La Via Francigena nel Sud”. I ragazzi partecipanti, cioè tutti coloro che frequentano le scuole elementari e medie del Comune di Castelforte, sono stati coinvolti in una serie di incontri dialogati e guidati dai giovani che hanno aderito al programma “Torno Subito” della Regione Lazio e hanno frequentato il Master in Puglia. “Il progetto -ha spiegato il Presidente del Consiglio Comunale Angelo Felice Pompeo- aveva l'obiettivo, servendosi della tematica degli itinerari Culturali Europei, di proporre quei valori decretati dal Consiglio d'Europa

i è appena conclusa una riuscitissima come fondamentali per rafforzare la consapevolezza della cittadinanza nei giovani: diritti dell'uomo, democrazia culturale, diversità e identità culturale europea, dialogo, scambio e arricchimento reciproco”. Il progetto che ha visto l'entusiastica partecipazione dei ragazzi delle scuole medie ed elementari dell'Istituto Comprensivo di Castelforte é stato curato dai giovani di “Torno Subito”che stanno prestando il loro “lavoro” nei due comuni aurunci. Marco De Luca e Sara Santilli hanno proposto un'attività formativa per sensibilizzare all'accoglienza di un prevedibile flusso turistico di pellegrini / c a m m i n a t o r i c h e s i d e t e r m i n e r à progressivamente nel tempo anche a seguito delle iniziative promozionali in via di realizzazione e sponsorizzate dal Consiglio

d'Europa che estenderà la certificazione di Itinerario Culturale Europeo alla via Francigena che da Roma percorre tutto il sud Italia fino ad arrivare ai maggiori punti d'imbarco per la Terra Santa (Bari, Brindisi, ecc.). “Il comune di Castelforte -fa notare il Sindaco Patrizia Gaetano- ritiene che questo sia un obiettivo strategico per lo sviluppo dell'intero comprensorio e in questo quadro va letta la valorizzazione dell'itinerario francigeno che percorre la direttrice Appia – Latina e già inserito nel Master Plan presentato al Consiglio d'Europa. Queste iniziative servono a creare cultura e a far maturare nelle persone quanto sia importante e decisivo per noi tutti curare l'accoglienza anche semplice dei pellegrini”.

Gli incontri proposti ai ragazzi hanno messo al centro la storia della Via Francigena e hanno offerto una panoramica sugli itinerari culturali oggi, tra i quali il Cammino di Santiago.Marco De Luca e Sara Santilli che hanno tenuto gli incontri hanno mostrato slide, immagini e video-racconti e i ragazzi hanno fatto tante domande mostrando grande curiosità.

Il gruppo del progetto

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NOTIZIE DAL GOLFO

CENTRALE DEL GARIGLIANO

del nostro territorioUn pezzo di storia

processo di smantellamento della NCentrale Nucleare la struttura che avvolge il reattore dell'impianto del Garigliano rimarrà in piedi. La sfera bianca che calamìta l'attenzione nel fazzoletto di territorio compreso tra Sessa Aurunca e la riva laziale del fiume Garigliano rappresenta un unicum dal valore storico e architettonico che il Ministero per i Beni e le Attività Cultura ha deciso di salvaguardare. Ed io stesso ho potuto sperimentare l'effetto calamita. Non conoscevo la strada per arrivare alla Centrale, col rischio di giungere in ritardo all'Open Gate, organizzato al fine di permettere ai cittadini di varcare per la prima volta le cancellate dell'impianto. Ma mi è bastato prendere l'Appia perché potessi scorgere il pallone bianco e disperdere la tensione che avevo accumulato nell'incertezza del viaggio. Così pur mi pare lentamente avviarsi a ricucitura la ferita inferta alle comunità locali dall'avventura nucleare di cui è stata protagonista l'Italia post – bellica. Uno s f o r z o r e s o p o s s i b i l e a n c h e dall'operazione trasparenza messa in atto dall'attuale cda di Sogin, che ha scelto di avvicinare i cittadini, con le giornate di “Open Gate”, spiegando, assicurando e mostrando la quotidiana attività di messa in sicurezza e decommissioning della Centrale del Garigliano. Serviranno ancora anni prima che lo smantellamento sia concluso. Ma certamente pare esaurirsi la sensazione quotidiana di convivere con un gigante sopito. Infatti tutti i giorni, un pezzo per volta, c'è chi lavora per declinare al passato la presenza della Centrale nella nostra vita.

on è un caso se al termine del

La riproduzione in scala della Centrale del Garigliano

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LA CENTRALE DEL GARIGLIANO IN DECOMMISSIONING,L’AVANZAMENTO DEI LAVORI

Porte aperte ai cittadini per scoprire le fasi di smantellamento dell’impianto nucleare

16 e 17 maggio 2015, aperta ai cittadini Naccreditatisi, la Sogin, la società pubblica

responsabile del decommissioning degli impianti nucleari

italiani e della gestione dei rifiuti radioattivi, ha permesso

la visita delle strutture e centrali di cui si occupa. Tra

queste l'impianto nucleare "Garigliano" che ho visitato.

Sita nel Comune di Sessa Aurunca, la struttura, reattore di

prima generazione, inizia l'attività nel 1964, dopo quattro

anni di lavoro. Nel '78 va prematuramente in pensione,

stroncata dal Referendum sulla localizzazione delle

Centrali nel territorio nazionale, che si aggiunse al guasto

tecnico ad un generatore di vapore secondario che ne

aveva condizionato la prosecuzione, senza contare la

rivalutazione sismica della zona a seguito del terremoto

dell'Irpina. Ad oggi la Sogin ha spuntato molte delle

attività che doveva svolgere all'indomani del Decreto

Bersani che, segnando un cambio di strategia nazionale,

ha dato vita alla Società e imposto un'accelerazione nelle

attività di smantellamento che dovranno concludersi,

almeno per la centrale del Garigliano, nel range di tempo

compreso tra il 2024 e il 2028. Tanto tempo direte? Si, ma

inevitabile se considerate quanta prudenza e diligenza

s e r v o n o p e r o t t e m p e r a r e a l p r o c e s s o d i

decommissioning. Parte importante del lavoro è riservata

alla conservazione dei rifiuti a medio e basso livello di

radioattività che ciascuna Centrale ospita, in attesa della

realizzazione del Deposito Nazionale e del Parco

Tecnologico che ospiterà tutti i rifiuti prodotti negli anni.

Stiamo parlando di una struttura che vanterà barriere

ingegneristiche e naturali poste in serie e progettata sulla

base delle migliori esperienze internazionali e secondo i

più recenti standard dell'agenzia internazionale

dell'energia atomica. Una struttura che consentirà la

ell'ambito dell'iniziativa "Open Gate", tenutasi il

sistemazione definitiva di circa 75 mila metri cubi di rifiuti

ad alta attività. Al Deposito nazionale saranno, poi,

conferiti nel tempo circa 90 mila metri cubi di rifiuti

radioattivi. Tale quantitativo tiene conto sia dei rifiuti

derivanti dall'esercizio e dallo smantellamento degli

impianti nucleari sia di quelli prodotti, e che si stima si

continueranno a produrre nei prossimi 50 anni,

dall'industria e nel campo medicale. In termini

percentuali il 60% deriverà dalle operazioni di

smantellamento degli impianti nucleari, mentre il

restante 40% dalle attività di medicina nucleare,

industriali e di ricerca. Il trasferimento dei rifiuti

radioattivi in un'unica struttura, assicurano dalla Sogin,

garantirà una gestione efficiente e razionale, permetterà

di terminare il decommissioning degli impianti nucleari e

di rispettare le norme europee, allineando l'Italia ai Paesi

che da tempo hanno in esercizio sul loro territorio

depositi analoghi. La domanda che maliziosamente

"sorge spontanea", per citare Lubrano, ha a che fare con la

localizzazione del Deposito nazionale. Per questo il dlgs

31/2010 ha disegnato un processo partecipativo. L'iter di

individuazione del sito si fonda su tre principi

fo n d a m e nta l i : i n fo r m a z i o n e , t ra s p a re n za e

coinvolgimento. Sulla base di questi principi Sogin

svilupperà attività volte a dare voce e ascolto ai bisogni e

alle proposte delle comunità locali e a stimolare le

manifestazioni di interesse delle istituzioni dei territori

individuati dalla Carta Nazionale delle Aree

Potenzialmente Idonee ad ospitare il Deposito Nazionale

e Parco Tecnologico. La Carta, la cui pubblicazione è attesa

per giugno, individuerà tra gli altri, i criteri di esclusione,

ovvero quelle caratteristiche territoriali incompatibili con

una simile struttura. Ma c'è ancora tempo per tutto

questo. La priorità è la dismissione delle Centrali, pezzo

per pezzo, obiettivo per obiettivo. Il 2024 non è poi così

lontano.

RAFFAELE VALLEFUOCO

Un momento dell’Open Gate alla Centrale del Garigliano

@Ravallefuoco

FOCUS SUL GOLFO

11

La Casa del Poeta a Minturno

per una questione anagrafica. Cristoforo ESparagna era il 'Minturnese' non tanto perchè,

come scrive Mario Rizzi, in "Cristoforo Sparagna,

l'itinerario umano ed artistico", “Minturno gli ha dato i

natali, o perché qui è vissuto ed è morto il 10-12-1983,

quanto perché ha legato il suo genio artistico alle

condizioni ambientali della zona aurunca e del popolo

minturnese”. Ora, però, Minturno rischia di vederne

evaporare la memoria. Perché? Lo ricostruisce

Monica Penitenti che, in un articolo del mensile 'La

città del Golfo', diretto da Marcello Caliman, raccoglie

le parole di Vincenzo Sparagna, figlio d'arte del

maestro minturnese, che racconta la difficoltà di

mantenerla. Spiega Sparagna: “Il Rifugio o Casa del

Poeta o Villa del Paracelso, come la definì mio padre, è

una casa capolavoro. È la sua unica opera

architettonica (e anche muraria, avendola in gran

parte fatta materialmente con le sue mani), una

costruzione in cui si fondono in modo originale il gusto

ra conosciuto come il 'Minturnese'. Non solo

92.100 - 93.500 - 107.00 FM Giugno - Luglio 2015 Golfo e Dintorni Magazine

SALVIAMO LA “CASA DEL POETA” DI CRISTOFORO SPARAGNA,APPELLO ALLE ISTITUZIONI

Le parole di Vincenzo Sparagna che invita enti pubblici e privati a farne un museo

romanico con echi saraceni e bizantini. Sembra il

monumento di chissà quale passato, ma in realtà è

un'opera contemporanea, pensata come sfida alla

modernità volgare. È come la grande pittura di mio

padre, certamente classica ma oltre qualunque

schema accademico, piena di energia, che contiene

dentro di sé tutta l'arte contemporanea anche nel

modo dell'impasto. Dopo la morte di mio padre ho

seguito io le sorti della casa, riuscendo, dopo oltre

venti anni, ad acquistarla dai miei parenti. Ne ho

restaurato le parti cadute in abbandono, ho

completato il tetto ecc. Ma ora, vivendo a Frigolandia,

in Umbria, non posso più mantenerla e vorrei

venderla a chi, enti pubblici o soggetti privati, volesse

conservarne l'identità artistica e magari farci un

museo, al quale sarei felice di donare le sue opere”.

Noi ne raccogliamo l'appello fiduciosi che, così, il

genio artista del 'Minturnese' resterà scolpito nel Dna

della comunità minturnese.

RAFFAELE VALLEFUOCO

SANTA CROCE, IL COMITATO CHIEDE SICUREZZA E VALORIZZAZIONEDal quartiere formiano l’appello alle istituzioni

Santa Croce. Numerose le istanze Tda porre all'attenzione delle

istituzioni. Valorizzazione del quartiere

formiano e messa in sicurezza della zona,

le principali richieste che raccogliamo da

Leonardo Saltarelli, che da anni è

impegnato a far rilevare le annose

criticità che affliggono Santa Croce. Dopo

aver ottenuto la realizzazione della

rotonda che, oggi regola il traffico della

zona, ne chiedono la ultimazione. Ampi

tratti dell'opera appaiono al palo, con

gravi ripercussioni per la quotidianità di

chi, a Santa Croce, ci vive. In secondo

luogo, e qui parliamo di valorizzazione, il

Comitato lamenta una scarsa pulizia e

orna a farsi sentire il Comitato zone in completo abbandono. “In alcuni

tratti del quartiere – rileva Saltarelli –

l'erba è cresciuta sino ad un metro e

mezzo”. Una situazione che gli abitanti di

Santa Croce sopportano con malcelata

rassegnazione. Ma è sicuramente il

c a p i t o l o s i c u r e z z a q u e l l o c h e

maggiormente preoccupa il quartiere. Il

Comitato di quartiere, interpretando le

preoccupazioni dei residenti, chiede la

costruzione di un grigliato pedonale che

corra parallelo alla strada, mettendo al

sicuro i pedoni che passano sull'Appia.

Una necessità, affermano, resa

m a n i f e s t a d a l q u o t i d i a n o

attraversamento del tratto stradale. A

questo, poi, va aggiunta la richiesta di

previsione di adeguati sistemi di

sicurezza che permettano di abbattere la

velocità delle auto che transitano in quel

tratto. Si aggiunga, quindi, e ancora per il

capitolo sicurezza, la richiesta di

dispositivi di sicurezza che permettano il

sicuro attraversamento del sottopasso

della linea ferroviaria. “I pedoni sono

continuamente esposti ai pericoli”

insiste Saltarelli che, invoca la maggiore

presenza delle istituzioni nel quartiere.

Una richiesta che prenderà le mosse di

future mobilitazioni che a Santa Croce

stanno già programmando.

R.V.Il tratto di Via Appia sul quale il comitato chiede un intervento di messa in sicurezza

FORMIA - RIUNIONE CONGIUNTA TRA GLI OSSERVATORI REGIONALI E COMUNALEIl presidente della struttura regionale, Gianpiero Cioffredi, a Formia per programmare interventi

e Sicurezza della Regione Lazio e l'Osservatorio per Rla Legalità e la lotta alle mafie del Comune di Formia. La riunione, convocata in formazione allargata, è andata in scena quest'oggi, martedì 26 maggio 2014, al secondo piano del Comune di Formia, alla presenza di Gianpiero Cioffredi, presidente dell'Osservatorio regionale e dei componenti dell'Osservatorio comunale. Un atto col quale si è ufficialmente aperta una parentesi di collaborazione tra i due sodalizi. Un asse diretto a creare un rapporto privilegiato tra le due strutture, ponendo così le premesse per una proficua collaborazione. Sullo sfondo la necessità di integrare le attività di supporto alle a m m i n i s t ra z i o n i p e r a r g i n a r e i l fe n o m e n o dell'infiltrazione mafiosa. Sul piano concreto, invece, la ricerca di strategie. Diversi le opportunità vagliate: in primo luogo la creazione di protocolli interistituzionali per assicurare la salubrità degli interventi in ambito urbanistico e produttivo. Quindi la necessità di integrare

iunione congiunta tra l'Osservatorio per la Legalità

gli interventi in campo anticorruzione. Questo il parere della segretaria comunale, Rita Riccio, la quale partecipando alla riunione in formazione allargata ha registrato la condivisione e il supporto della struttura di osservazione regionale. Soddisfazione è stata espressa, a margine dell'incontro, dai presenti, tra i quali la Delegata alla Legalità del Comune di Formia, Patrizia Menanno, la quale non ha mancato di evidenziare come “L'Osservatorio si stia mostrando pienamente operativo”. Un incontro che apre, così, nuovi scenari per l'attività della struttura che acquista, così, nuovi partner e alleati.

Una fase della riunione

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coincide con lo sfondamento della Linea Gustav e i mesi Idi aprile e maggio 1944 i più duri e tragici per la città. A

ricordarne l'intensità Giovannino Bove, che nel suo lavoro

“Io c'ero” ricostruisce quei momenti. “I bombardamenti

aero – navali avevano assunto una violenza ciclonica e gli

obici da 240 mm bersagliavano sempre più Formia, Trivio e

Maranola. Castellonorato già da tempo, ridotta in un

ammasso informa di calcinacci, venne bombardata

selvaggiamente nei giorni 13, 14, 15 maggio. Solo poche

decine di giovani soldati tedeschi, pestati dalla fatica, con le

mani e il viso bruciacchiati dal fuoco della battaglia,

caparbiamente resistevano nel le fort i f icazioni

semidistrutte. Non c'era più riposo né tregua per nessuno,

ormai. Martedì 18 aprile, alle ore 12 circa, un intenso

cannoneggiamento dal basso Garigliano colpì la zona di

Rialto. Morirono 26 uomini, quasi tutti adolescenti che

stavano lavorando al ripristino del ponte sull'Appia. Dall'11

al 18 maggio, giorno della liberazione di Formia, il fuoco si

intensificò su tutta la linea “Gustav” e il cannoneggiamento

da terra e da mare non ebbe più sosta. Era l'operazione

“Diadem” che porterà allo sfondamento delle difese di

Cassino. La popolazione, ridotta a larva umane, pur di

allontanarsi da quei luoghi d'inferno, faceva ressa intorno ai

camion tedeschi che, nottetempo, caricavano nei pressi

della “Tomba di Cicerone”, a Trivio, a Itri, centinaia di

persone rassegnate ad evadere per ignote destinazioni.

Mariti separati dalle mogli, bambini staccati dai genitori,

famiglie smembrate. Poterono riunirsi e abbracciarsi solo

dopo ore di pericoloso ed estenuante viaggio, nei tetri

l “25 aprile” formiano, ovvero la sua liberazione,

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LA LIBERAZIONE DI FORMIA,GLI ATTIMI CHE PRECEDETTERO L’ARRIVO DEGLI AMERICANI

Il racconto di Giovannino Bove, storico e testimone degli ultimi frangenti di guerra

campi di concentramento di Ferentino, di Cesano di Roma,

della Breda. A fine aprile gli sfollati furono circa 4.500,

disseminati nelle varie città del centro e del nord Italia. Nella

seconda metà di maggio del 1944, dopo un inumano

spargimento di sangue, gli alleati sfondarono la linea

“Gustav” e i tedeschi della X Armata incominciarono ad

abbandonare il fronte di Cassino, lasciando migliaia di morti

nelle trincee, nei bunker, tra le macerie. Delusi, disorientati

e avviliti, molti di essi passarono sui nostri monti, davanti

alle nostre “mandre”, inseguiti da marocchini, algerini,

tunisini del Gen. A. Juin. Successivamente arrivarono gli

Americani della 88ma divisione del Gen. John E. Sloan,

accolti clamorosamente degli uomini e dal pianto di gioia

delle nostre donne. Eravamo, finalmente, liberi! Il 18

maggio 1944, Formia ebbe il suo ultimo bombardamento

che annientò le residue resistenze della 94ma divisione

“Panzergrenadier” tedesca che fronteggiava gli americani

con eroico accanimento. L'olocausto di Formia si era

compiuto! Quando le prime pattuglie della 85ma divisione

della 5° Armata americana del Gen. John B. Coulter

entrarono nella città, trovarono enormi cumuli di macerie

disseminate di mine, bombe inesplose, strade scomparse

sotto montagne di calcinacci ancora fumanti, ponti crollati,

corpi di soldati tedeschi insepolti, carogne di animali, carri

armati sventrati. Per liberare l'Appia ingombra di macerie,

di travi contorte e per colmare le numerose buche per

permettere il transito delle truppe e dei mezzi corazzati,

furono impegnati poderosi bulldozer. Dopo qualche giorno,

gli esuli formiani incominciarono a scendere dalle

montagne e a ritornare a piccoli gruppo. Ma quale

raccapricciante spettacolo si presentò ai loro occhi Tutto era

stato distrutto: case, industrie, acquedotto, scuole, chiese,

cliniche, barche da pesca, velieri da carico, carri, camion. Per

ritornare a vivere bisognava fare tutto daccapo. Armati di

pale e picconi, tutti uomini, donne e ragazzi, senza

abbandonarsi al pianto e alla disperazione, incominciarono

a rimuovere le macerie e a dare sepoltura ai morti per

restituirli al pianto dei congiunti; ad accantonare pietre,

mattoni, travi; a dissodare le zolle arse dal fuoco della

guerra; a rifare la vita. La ricostruzione di Formia era

incominciata!”. Una testimonianza di straordinaria

importanza che ci parla del sacrificio dei nostri nonni e dei

nostr i gen i tor i . Rad ic i v ive d i memor ia che

accompagneranno il futuro di Formia.

RAFFAELE VALLEFUOCO

La devastazione di Formia nel libro di James Holland

Formia nel corso della seconda Lguerra mondiale è scolpita nella memoria dei più anziani. Secondo quanto riportato da Alessia Isernia, ne il suo “Formia tra fascismo e democrazia” il patrimonio urbano risultava nella quasi totalità raso al suolo. Risultava distrutto il 98% degli edifici e delle opere pubbliche, tra porto, chiese, acquedotto, strutture sanitarie. Nondimeno quello privato: non c'era stato scampo per l'80% degli edifici privati. Per non parlare del sacrificio umano. Formia ha contato 954 morti. Numero al quale non è inclusa la conta dei dispersi. Insomma, una catastrofe

a devastazione che ha colpito che lo scrittore e documentarista inglese James Holland ha ricostruito nel suo “ I ta ly ' s sorrow ”, c ronaca dell'ultimo anno di guerra. E a Formia è dedicata proprio la copertina del lavoro dello storico inglese. Uno scatto che impressiona la presenza delle truppe della 5° Armata tra calcinacci e desolazione. Una scelta che così ha c o m m e n t a t o H o l l a n d , d a m e contattato: “Si tratta di una scena di completa devastazione che sembra incarnare l'immagine della inutilità di questo disastroso periodo di storia ital iana”. Insomma, un tributo carissimo che la città serba a memento nel suo Dna. R.V.

Gaeta e Itri, la dura conta dei danni

ridosso di Montecassino, sprigiona Ltutta l'energia delle divisioni della 5° Armata raccolte all'ombra dell'Abbazia. Con l'avanzata cadono Formia, Gaeta, Itri e il resto delle città pontine. Formia viene liberata il 18 maggio 1944. Per le altre è inevitabile l'effetto domino a causa della repentina ritirata delle truppe naziste. Gaeta viene liberata l'indomani. Il 19 maggio 1944 i gaetani possono rimpadronirsi della città e riprendere la vita di tutti i giorni tra calcinacci e distruzione. Anche Itri subisce gravi perdite. Come ricordano gli storici, l'antico gioiello abbarbicato sulla montagna era stato completamente strappata dal fianco del monte e ridotta in briciole. Una devastazione che rese impossibile individuare persino i

o sfondamento della “Linea Gustav”, a

resti del monumento più celebre: il monastero di San Martino, letteralmente scomparso. Ma la presenza degli americani restituiva una briciola di serenità. Aveva inizio la ricostruzione. R.V.

Gaeta Vecchia liberata

La copertina del libro

Automezzi militari alleati lungo la Via Appia a Formia

Lungo la Via Appia, oggi Via Vitruvio

nell'area archeologica appena fuori l'abitato di Scauri Ie in prossimità del ponte sul Garigliano. Il cimitero si presenta con un corridoio largo coperto da un "prato inglese" curatissimo e delimitato da alberi di pino alti e maestosi. Sulla parte sinistra, dietro il recinto, mentre ci si dirige verso l'area dove sono le tombe, si può ammirare l'ampia area archeologica romana e vedere così l'anfiteatro. Arrivati in fondo al viale, un altare invita a ricordare per sempre ciò che è accaduto e il sacrificio di quei soldati. Più in fondo, una croce con una spada sembra voler fare da guardia alla comunità sepolta nelle tombe tutto intorno. Infatti le lapidi bianche e arrotondate con la croce in mezzo sono schierate alle due ali del corridoio centrale che va dall'altare alla croce. Da una parte e dall'altra ci sono quattro aree di lapidi ciascuna composta di 10 filari di 25 lapidi ciascuna per un totale di 1000 tombe. Infatti il cimitero accoglie 2.041 tombe di cui 2.001 inglesi, 33 del Canada, 4 dell'Australia, 2 del Sud Africa e 9 Pioneer Corps dell'Africa del Sud. Di questi 97 sono ignoti. Ogni lapide, porta il nome, il ruolo e

l cimitero inglese di Minturno si trova sulla via Appia,

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SCAURI, RICORDI DI GUERRA: LA CAPRA DI NINO E LA “LINEA GUSTAV”La guerra raccontata nel libro di Aurelio Carlino

“Tremensuoli, Amore di una terra-Storia Fede Costumi”

campagna aurunca, attraversata dalla famigerata E“Linea Gustav”. Sul versante campano si attestano i francesi ed anglo-americani, su quello laziale stazionano polacchi e tedeschi. Tremensuoli, frazione collinare di Minturno, inizia a svuotarsi: la gente cerca riparo sui monti Aurunci, il cibo scarseggia, interi nuclei familiari fuggono portando dietro le poche masserizie. Gli uomini non arruolati si nascondono per paura di essere deportati dai nazisti che non si stancano di passare la zona al setaccio. Anche la famiglia Forte vive questo esodo. Dopo aver festeggiato un Natale profeticamente ecumenico, insieme ad un nucleo protestante, si avventura sulle montagne di Spigno Saturnia alla ricerca di un rifugio in cui trascorrere la rigida stagione. “Carrube e verdura di campo – ricorda oggi Gilda Forte che all'epoca aveva 24 anni – erano gli unici cibi reperibili, affiancati talvolta da tozzi di pane di crusca. Degli stenti risentivano soprattutto i bambini, ai quali spesso veniva a mancare il latte”. Ma la guerra che crea invasori e sudditi, talvolta riesce a offrire squarci di umanità, accomunando tutte le persone. “Un soldato polacco – ricorda Gilda – consegnò a mia sorella Maria, allora ventottenne, una capra (requisita a Tremensuoli) al fine di poter assicurare al figlio Nino, di appena due anni, la razione giornaliera di latte. Fu una vera salvezza per il piccolo. E' in effetti L'animale a essere protagonista in quei difficili momenti. La famiglia Forte, nel pomeriggio del '44,

' l'inverno del 1943. Aspri combattimenti scuotono la quando gli alleati riescono a neutralizzare la “Gustav“ ed a liberare il Sud-Pontino, è costretta ad abbandonare la capanna di Spigno ed a lasciare la capra al suo destino. Dopo una breve permanenza presso il campo - profughi di Capua, il nucleo fa ritorno a Scauri, nell'abitazione attigua al vecchio mulino dei Carafa. E' il 4 giugno: gli americani stanno entrando trionfalmente a Roma. “Mia madre – dice Gilda Forte – insieme a mio cugino Pasqualino tornò al rifugio di Spigno nella speranza di recuperare gli oggetti nascosti prima della fuga verso Capua. Quando arrivarono in montagna non trovarono nulla ma, con grande sorpresa, tra i cespugli, scorsero la capra che pascolava tranquillamente nel bosco. La portarono con loro in paese: ormai era dei nostri”. Arriva l'estate: è tempo di macinare il grano. Molti contadini raggiungono il mulino di Scauri ( l'unico funzionante perché mosso dal rio Capodacqua). Una mattina la capra comincia a belare senza sosta. Riconosce la vecchia padrona tra le persone giunte da Tremensuoli per consegnare grano al mugnaio. Ritrova colei che l'aveva allevata prima dell'arrivo dell'arrivo dei polacchi. E' così, la bestiola torna tra le braccia di Violanda D'Acunto, ignara del grande merito di aver aiutato un bimbo a sopravvivere agli stenti di guerra.

RAFFAELE VALLEFUOCO

IL CIMITERO INGLESE DI MINTURNOTratto da “La città Museo” della SER.A.L.

l'età del militare sepolto. Oltre alla croce centrale, ogni lapide porta scolpita in alto l'immagine della milizia di appartenenza. Di fronte ad ogni filare di lapidi c'è un piccolo spazio per accogliere piantine e fiori come a portar conforto ai morti. Nelle corsie laterali bellissimi alberi di magnolie stanno a guardia dell'area e nelle corsie più

interne salici piangenti sembrano pregare per i caduti lì sepolti. In un piccolo edificio sulla destra dell'area delle tombe c'è una targa che ricorda la campagna d'Italia degli inglesi e una locandina scritta in inglese ricorda che almeno 1.700.000 uomini e donne del Commonwealth sono morti durante la seconda guerra mondiale. Uscendo, sulla destra, una piccola costruzione con un altare, contiene una porticina in ottone con una maniglia per le registrazione delle visite. Dentro un libro riporta l'elenco dei militari sepolti e un altro contiene le firme dei visitatori e i loro commenti. Ritornando indietro, tra i pini e le alte colonne dell'ingresso spunta la linea inconfondibile della città di Minturno con le cime dei Monti Aurunci che gli fanno da cornice. Qui viene da pensare: quanta storia e quanti morti contiene questa terra! Dai tempi prima di Roma, quando qui c'era la Pentapoli. Una terra dunque bella e ricca, tra il mare, il fiume e i monti, teatro di guerra tra tutti coloro che l'hanno voluta possedere e difendere.

R.V.

L’ingresso del Cimitero Inglese di Minturno

14Golfo e Dintorni Magazine Giugno - Luglio 2015 92.100 - 93.500 - 107.00 FM

“Campogiovani 2015" - Nota informativa dell’Assessorato alle Politiche Giovanili

di Minturno comunica quanto segue. Anche Lquest'anno riparte l'iniziativa "Campogiovani

2015" promossa dalla Presidenza del Consiglio dei

Ministri, Dipartimento della Gioventù e del Servizio

Civile, in collaborazione con la Marina Militare

Italiana, il Comando Generale del Corpo delle

Capitanerie di Porto-Guardia Costiera e la Croce Rossa

italiana. È un'opportunità che coinvolgerà circa 2000

ragazzi, di età compresa tra i 14 e i 22 anni, che

frequentino gli istituti superiori o siano iscritti ai primi

anni del ciclo universitario. I corsi sono tutti gratuiti e

hanno una durata minima settimanale.

Marina Militare:

Sono istituiti 5 corsi velici della durata di 10 giorni,

rivolti a 300 giovani nati negli anni 1998, 1999 e 2000.

'Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune

COMUNE DI MINTURNOPagina Ufficiale del Comune - con il patrocinio del Comune di Minturno

Si svolgeranno presso l'Accademia Navale di Livorno,

la Scuola Sottoufficiali di La Maddalena e la Scuola

Navale Morosini di Venezia.

Guardia Costiera:

Sono previsti 152 corsi della durata di 7 giorni, rivolti a

851 giovani, al fine di avvicinarli al mare attraverso la

partecipazione attiva. Saranno alternati momenti di

formazione teorica ad attività pratiche e di

simulazione, insieme ad esperienze ricreative.

Croce Rossa Italiana:

Sono previsti 38 corsi residenziali della durata di 7

giorni, rivolti a 825 giovani di età compresa tra i 14 e i

20 anni, al fine di avvicinare i giovani alle tematiche

dell'educazione alla salute, alla pace e al servizio verso

la propria comunità.

Per ulteriori informazioni si possono consultare i

bandi pubblicati sui siti:

http://www.gioventù.it/

http://www.campogiovani.it/

http://www.marina.difesa.it/

http://www.guardiacostiera.it/

http://www.cri.it/

L’Area Archeologica di Minturnae

divide il Lazio dalla Campania, Nsorgono i rest i del l 'ant ica

Minturnae. In seguito alla costruzione

dell'Appia (Regina Viarum), voluta nel 312

dal censore Appio Claudio Cieco, la città

iniziò a risorgere. Nel 296 a.C. fu ripopolata

con la deduzione di una colonia romana. Altri

coloni giunsero successivamente, ai tempi di

Cesare e di Augusto. Centro commerciale di

rilievo, Minturnae assolse (soprattutto in

epoca imperiale) la funzione di controllo

della “strada fluviale” (l'antico Liris, oggi

Garigliano) e del pons Tirenus, menzionato

da Cicerone. Il Comprensorio Archeologico di

Minturnae racchiude, oggi, gran parte dei

resti della città-porto. Spicca il maestoso

Teatro Romano, costruito verso il I sec. d.C.

Diviso nei tre settori caratteristici (scaena,

orchestra, cavea), accoglieva oltre 4 mila

spettatori. Ogni estate, l'antica struttura

ospita una prestigiosa Stagione di spettacoli,

inaugurata nell'agosto del 1960 dall'attrice

Emma Gramatica, protagonista de “Le

t r o i a n e ” d i E u r i p i d e .

All'interno dell'area sono visibili un tratto

originale della via Appia (Decumanus

Maximus), costruito in blocchi di lava

basaltica; i resti del Foro Repubblicano (II sec.

a.C.), del Capitolium (dedicato a Giove,

ei pressi del fiume Garigliano, che

Giunone e Minerva), del Foro Imperiale, del

Macellum (mercato), delle Tabernae, del

complesso termale (II sec. d.C.). Negli spazi

sottostanti alla càvea è situato il Museo che

accoglie statue acefale, sculture, ex voto,

epigrafi, monete (ripescate nel vicino fiume)

e numerosi reperti, rinvenuti nel secolo

scorso a Minturnae, nel centro urbano di

Scauri e nella zona di Castelforte.

Il moderno tracciato dell'Appia si interseca

con numerose ed imponenti arcate

dell'Acquedotto Romano, un tempo lungo

circa 11 chilometri. Verso la foce del

Garigliano si trovano, poi, le rovine di un

antico luogo sacro, il Tempio della ninfa

Marica, divinità delle acque. A pochi metri

dal Comprensorio sorge il Ponte Borbonico

(1832), con tiraggi a catene di ferro, il primo

realizzato in Italia, restaurato alcuni anni fa.

Minturno - Via Appia

Testimonianze Ausoni e Romanea Scauri Vecchia

p o p o l a z i o n e o s c a , Gindoeuropea. Giunta in Italia

intorno al 1000 a.C., si stanziò nel

territorio a cavallo dei fiumi Liri e

Volturno. Le città di Minturnae, Ausona,

Vescia, Suessa, Sinuessa formarono la

famosa "Pentapoli Aurunca", annientata

dai Romani nella II Guerra Sannitica

(314. a.C.). Tracce dell'antico popolo

restano ancora vive nella tradizione e

nelle testimonianze ancora visibili in

zona. A Scauri vecchia, nei pressi del

Monte d'Oro, sorgono imponenti

vestigia, identificate da vari esperti

come talune rovine della città ausone di

Pirae. L'insediamento preromano diede

vita ad un attivo scalo marittimo ed

attraversò un periodo florido forse tra il

VII-VI secolo a.C., gestendo rapporti

politico-economici con le vicine città. Fu

distrutta totalmente dai Romani fra il

358 ed il 337 a.C. Infatti, lo scrittore

latino Plinio il Vecchio, vissuto nel I sec.

d.C., evidenziò nella Naturalis Historia:

fuit oppidum. Della città si conservano

un tratto, lungo oltre 120 metri, della

cinta poligonale in blocchi di calcare (le

Mura Megalitiche) ed una porta ad ogiva

tronca del VII-VI sec. a.C.. Tali

l i A u r u n c i f u r o n o u n

Il Monte d’oro

giornata importante per gli Iamanti della Pallacanestro. E'

stato ricordato, a dieci anni dalla sua

scomparsa, il N. 4 del Basket Scauri

Gigi Ranieri. Un'intera giornata a lui

dedicata per ricordarlo nel migliori

dei modi.

La giornata è iniziata alle 10,30 con il

convegno “Lo Sport per la Vita, Una

Vita per lo Sport”, qui i relatori, Dott.

La Mura Amato, Dott. Coletta

Damiano ed il Dott. Coletta Emiliano

l 30 Maggio 2015 è stata una

Nel ricordo di Gigi Ranieri

Nella foto: a sinistra Gigi Ranieri, a destra l’arbitro Giliano Ciano

testimonianze sono racchiuse in

proprietà private, ma sono inserite

nell'area del Parco Regionale Riviera di

Ulisse.

Il toponimo di Scauri deriva, secondo gli

studiosi, da Marco Emilio Scàuro (162-

90/89 a.C.), console nel 115, princeps

senatus, politico romano legato a Caio

Mario ed alla potente famiglia dei

Metelli. A lui si attribuisce la villa

romana, i cui resti sono racchiusi oggi in

proprietà private, nell'antico rione, ma

nell'area del Parco Regionale Riviera di

U l i s s e . A l t r e t e s t i m o n i a n z e

archeologiche sono venute alla luce, nel

tempo, in diverse zone di Scauri: nel

quartiere Sant'Albina, in via Fusco, in

località Faraone, in via Capolino, in

contrada Vaglio.

hanno incentrato l'attenzione

sull'importanza della Medicina e

Prevenzione nello Sport. A seguire è

avvenuta la presentazione del libro a

cura del Direttore di Basket

Magazine Mario Arceri dal titolo

“Luigi Ranieri, Quegli anni ruggenti a

S c a u r i ” c h e , r a c c o g l i e n d o

testimonianze di amici ed atleti,

traccia il profilo di Gigi con un unico

filo conduttore: amico sincero,

giocatore di alto livello, ma

soprattutto amante dello Sport e del

suo Basket Scauri. Grazie alla

distribuzione ed alle offerte per il

ritiro del libro stesso sarà data

attenzione alla ricerca scientifica,

infatti l'intero ricavato è stato

devoluto all'Associazione Italiana

per la Ricerca sul Cancro. Il momento

sportivo è iniziato alle ore 19,30 con

l'incontro di Pallacanestro tra la

Nazionale Italiana Basket Master

Over 45/50 e una rappresentativa

del Golfo.

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COLONIE ESTIVE 2015Pubblicato L’avviso

alle Colonie estive riservate ai ragazzi Pdelle Scuole Elementari e delle Scuole Medie per l'anno in corso. A darne la comunicazione è l'Assessore ai Servizi Sociali, nonché Vice Sindaco, Vincenzo Petruccelli, il quale rende noto che sono aperte le iscrizioni per i ragazzi che intendessero partecipare ai rispettivi cicli delle colonie previste a seconda della classe di appartenenza. Il primo ciclo va dal 15 al 26 giugno 2015 (esclusi, ovviamente, sabato e domenica) ed è riservato agli alunni che frequentano le classi III, IV e V della Scuola Primaria, mentre il secondo ciclo che va dal il secondo ciclo va dal 1° che va dal 29 giugno al 4 luglio è riservato ai ragazzi che frequentano le scuole medie. I ragazzi saranno accompagnati con gli scuolabus comunali ed assistiti da idonei accompagnatori che animeranno anche le giornate facendo delle colonie oltre che un piacevole soggiorno estivo, anche un momento di aggregazione, integrazione e socializzazione per tutti i ragazzi del piccolo centro aurunco. Per u l te r i o r i i n fo r m a z i o n i , re l at i ve a l l a presentazione della domanda e alla quota da

ubblicato l'avviso per la partecipazione

NUMERAZIONE CIVICANuovi numeri civici per tutto il comune

civica giunge a conclusione; ciò Iconsente da un lato la soluzione di un annoso problema, quale quella della numerazione civica, la cui assenza notevoli disagi ha causato alla popolazione locale, con riferimento soprattutto al recapito postale ed al soccorso sanitario che soprattutto in alcune zone più periferiche faceva difficoltà spesso all'individuazione delle abitazioni, mentre da un lato rappresenta il compimento di un altro dei punti che facevano parte del programma elettorale di questa legislatura e che viene portato a termine”. A dichiararlo è l'Assessore alla Toponomastica, nonché Vice Sindaco Vincenzo Petruccelli, il quale rassicura che con quest'ultima rilevazione tutto il territorio comunale avrà la sua numerazione civica. Il sistema adottato, come si sa è quello metrico, tranne che per i centri storici, o v e è s t a t o a d o t t a t o q u e l l o tradizionale. Tale operazione non comporta alcun costo per il cittadino in quanto viene realizzata a totale carico del bilancio comunale,e pertanto a questo titolo, il cittadino non è tenuto a versare alcuna somma di denaro né nessuno è autorizzato a riscuoterne a tal fine. Inoltre anche tutte le variazioni l e ga t e a l c a m b i a m e n t o d e l l a numerazione civica relative ai vari enti pubblici con i quali ogni cittadino

l rifacimento della numerazione

COMUNE DI SANTI COSMA E DAMIANOPagina Ufficiale del Comune - con il patrocinio del Comune di Santi Cosma e Damiano

Il Litorale

pagare, determinata in base alla situazione ISEE secondo le fasce prestabilite, è possibile c o n s u l t a r e i l s i t o c o m u n a l e www.comune.santicosmaedamiano.lt. it oppure rivolgersi presso gli uffici scuola e cultura del Comune nei giorni di apertura al pubblico oppure telefonare ad uno dei seguenti numeri: 0771607834 oppure 0771607822, oppure inviando un'e-mail all'indirizzo di posta [email protected]. lt . i t . “Le colonie est ive rappresentano ormai una p iacevo le consuetudine nell'ambito dei servizi sociali comunali perché oltre rivestono una funzione

di carattere sociale, consentendo a tutte le famiglie di poter garantire il soggiorno marino ai propri figli, oltre a svolgere una importante e fondamentale funzione di integrazione e socializzazione dei ragazzi che frequentano le varie classi del ciclo scolastico. Nonostante i continui tagli operati dal Governo Centrale e solo grazie agli sforzi operati con il bilancio comunale e con il sacrificio, lo sforzo e la collaborazione delle famiglie di questo paese, si riesce ancora una volta a garantire un servizio che ha una fondamenta ed importante, come già ribadito, valenza sociale”.

SCUOLA ELEMENTARE DI GRUNUOVOStanziati Un Milione di Euro

elementare di Grunuovo. UQuesto l'importo concesso dalla Regione Lazio a favore del Comune di Santi Cosma e Damiano nell'ambito degli interventi straordinari di edilizia sco last i ca pubbl i ca . A dare la comunicazione il delegato ai Lavori Pubblici, Emanuele Viccaro, che ha voluto evidenziare l'importanza di questo finanziamento “che consente di s istemare una delle scuole più importanti del territorio per numero di alunni frequentanti. Risultato raggiunto grazie alla collaborazione dell'Ufficio Tecnico ed alla sinergia posta in essere con il tecnico che ha realizzato il progetto. Con questo intervento, inoltre,” ha voluto sottolineare Viccaro, “si va a realizzare uno dei punti più importanti del programma elettorale di quest'Amministrazione, ossia la messa in sicurezza degli edifici scolastici. Esso, infatti, va ad aggiungersi agli interventi che partiranno a breve sulla scuola elementare e materna Pilone oltre a quelli in fase conclusiva che stanno interessando l'Istituto Comprensivo

n milione di euro per la scuola Guido Rossi, già iniziati da tempo.” L'intervento previsto dal progetto approvato dalla Regione Lazio, la cui graduatoria è stata resa nota con Bollettino Ufficiale n. 37 del 7 maggio 2015, prevede la messa in sicurezza dell'edificio adibito a scuola elementare con la realizzazione di opere di adeguamento sismico e efficientamento energetico, oltre alla riqualificazione dell'area attigua alla scuola stessa. Tali opere contribuiranno a dare un volto nuovo a questo plesso che, come detto, gravita nell'aria più popolata della c i ttad ina aurunca e , pertanto, inev i tab i lmente t ra que l le p iù frequentate e con maggior numero di alunni. “La scuola,” ha concluso il Sindaco Di Siena “è stata una priorità di questa legislatura e gli interventi che si stanno concentrando in quest i p o c h i s s i m i a n n i n e s o n o l a dimostrazione. Voglio unirmi ai ringraziamenti nei confronti della Regione Lazio per la sensibilità e la disponibilità dimostrata in questa come in altre circostanze verso la comunità sancosmese” .

La scuola elementare di Grunuovo

interagisce quotidianamente (Inps, Motorizzazione, Asl, Inail, Centro Impieghi, locale Istituto Comprensivo, ecc.), nonché le principali aziende erogatrici di servizi (Italgas, Enel, Telecom, Acqualatina, Consorzio di Bonifica e via di seguito), oltre che ovviamente alla Società Poste Italiane s.p.a. sono a carico degli Uffici Comunali preposti. Soddisfazione per questo obiettivo che viene così portato a compimento viene espressa dal Sindaco, Vincenzo Di Siena, il quale ha tenuto a sottolineare l'impegno di quest'Amministrazione a risolvere problemi concreti ai cittadini, problemi che sembrano piccoli ma diventano vitali nel volgere della normale vita quotidiana, e nello stesso tempo a mantenere gli impegni presi in campagna elettorale, di cui i l rifacimento della numerazione civica rappresenta uno dei principali.

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Raccolta Differenziata: Al via la distribuzionedei sacchetti per il conferimento dei rifiuti.

Il simbolo della Protezione Civile

COMUNE DI SPIGNO SATURNIAPagina Ufficiale del Comune - con il patrocinio del Comune di Spigno Saturnia

ESERCITAZIONE DELLE ASSOCIAZIONI DI PROTEZIONE CIVILEDEL SUD PONTINO

coinvolte. Sono i numeri della maxi Vesercitazione svoltasi a Spigno Saturnia che ha

impegnato i volontari della protezione civile di tutto il sud

pontino. Per la prima volta le associazioni del Golfo

(Angeli dell'Ambiente di Spigno Saturnia, Coi di Minturno,

Aego di Castelforte, Gari '88 di Santi Cosma e Damiano,

Ver di Formia, Eri di Itri, Fenice di Gaeta, Ecs di Scauri)

hanno operato in sinergia durante un'esercitazione che

ha impegnato un vasto spiegamento di forze in campo in

diversi scenari, alcuni molto impegnativi, con

simulazione di situazioni emergenziali di Rischio

Idrogeologico e Alluvionale.

I volontari sono stati impegnati fin dalle prime luci

dell'alba per un avviso di allerta meteo con uno stato di

preallarme per forti precipitazioni previste nel sud della

provincia di Latina. E ancora, evacuazione dei bambini

dalle scuole, che sono stati molto diligenti e ordinati con

alloggiamento temporaneo nelle tende.

Impegnativa anche la situazione di ostruzione, causata da

recente frana nel canale di raccolta delle acque piovane,

provenienti dalle montagne circostanti. Le squadre

hanno montato un campo d'accoglienza composto da

enti automezzi, 87 persone, 8 le associazioni quattro tende pneumatiche, una sala operativa di

coordinamento, un posto medico e una sala radio.

Diversi gli scenari con i quali le squadre miste dei volontari

si sono confrontati: il risanamento e ripristino fluidità del

canale di scolo, utilizzando un'idrovora; una funivia

montata sulle due sponde per permettere il trasbordo di

materiali e persone rimaste isolate; messa in opera di

idrovore e motopompe al fine di rallentare e scaricare il

flusso di scolo, confluendo le acque in un canale

adiacente; ricerca e recupero di una persona sepolta

sotto un deposito agricolo a seguito del crollo dovuto ad

uno smottamento, mediante rimozione a mano dei

detriti e sollevamento delle parti pesanti tramite mezzi

meccanici e puntellature.

Sul posto è stato presente anche il sindaco di Spigno

Saturnia,Salvatore Vento, anch'egli impegnato nelle

operazioni di soccorso. “E' stata un'esperienza forte – ha

dichiarato il primo cittadino –Vedere tutti questi volontari

alle prime luci dell'alba impegnati con spirito di

abnegazione è stato molto emozionante. Hanno

dimostrato tutti molta esperienza, serietà e competenza.

Ringrazio in particolare gli Angeli dell'Ambiente per avere

portato questa prima esercitazione estesa a tutte le

associazioni del sud pontino qui a Spigno Saturnia. Un

modo per stringere sinergie e fare squadra. Anche i

cittadini spignesi hanno accolto i volontari molto bene,

mettendosi a disposizione”.

Da rimarcare che, nonostante siano stati invitati tutti i

sindaci dei Comuni del sud pontino dai quali provengono

le varie associazioni di protezione civile, non c'è stata la

presenza di nessun rappresentante.

Anche alcune ditte locali hanno dato una mano: la Maso

Srl ha fornito un trattore con rimorchio per trasportare i

detriti, l'Autodemolizioni Zegarelli una vecchia Fiat Panda

che è stata utilizzata per essere sepolta durante una

frana; e infine un privato cittadino ha messo a

disposizione un terreno per compiere alcune simulazioni.

Continuano i lavori di manutenzione cimiteriale.

distribuzione ai cittadini dei Èsacchetti per il conferimento del

rifiuto umido e dell'indifferenziato. I kit,

composti da 50 sacchetti per ogni

tipologia, potranno essere ritirati, in via

eccezionale, al terzo piano della casa

comunale presentando la ricevuta di

versamento della TARI 2014. La

d istr ibuz ione a l terzo p iano è

momentanea, in quanto per il completo

iniziata lunedì 25 maggio la

assemblaggio dei kit, circa 1300, occorre

notevole tempo, dunque in attesa di

posizionare il punto di ritiro al pian

terreno, si è deciso di procedere all'inizio

della consegna. Il punto è aperto il

lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore

9.00 alle ore 12.30.

dell'ultimo lotto dei loculi Ncimiteriali, l'amministrazione

comunale ha deciso di intervenire in

opere di raccordo tra la nuova area e la

vecchia, al fine di intervenire per

abbattere alcune situazione di barriera

architettonica. Per questo motivo, non

r a c c o g l i e n d o l a d i s p o n i b i l i t à

dell'impresa appaltatrice ad eseguire

questi ulteriori lavori, per la somma di

ell'ambito della realizzazione euro 5000,00 l'incarico è stato affidato

alla ditta Abbatiello di Spigno Saturnia. I

lavori consistono nella realizzazione di

un passaggio idoneo tra le due aree

cimiteriali, attualmente in stato poco

s i c u ro, e p i c co l i i nte r ve nt i d i

manutenzione. È previsto inoltre, si sta

p r o c e d e n d o a l l ' i n d i v i d u a z i o n e

dell'impresa, il taglio di diversi cipressi

secchi che rappresentano un pericolo.

Piazza Mercato Nuova:I lavori procedono nei tempi previsti

i n t e r r u z i o n e , g l i u l t i m i Di n t e r v e n t i r i s a l g o n o a l

dicembre dello scorso anno, l'uffcio

tecnico comunale è riuscito a risolvere

alcune questione burocratiche che

hanno ritardato, complice anche le

avverse condizioni metereologi che

registrate nei mesi scorsi e la chiusura

degli impianti di bitumazione, la

realizzazione dei lavori per la messa in

opo circa cinque mesi di

procedono nei tempi dettati dalla SRegione Laz io, i lavor i d i

riqualificazione dell'area comunemente

definita del “mercato nuovo” a Spigno

Saturnia Nuovo Centro. I lavori circa

220.000 ottenuti grazie al programma

comunitario P.I.T., serviranno a creare

tredici piazzole attrezzate per la vendita

dei prodotti ortofrutticoli locali e a

riqualificare l'intera area del nuovo

centro.

ono iniziati a fine aprile e

Via Provinciale Turrimai: riprendono i lavori.

sicurezza della strada provincia Via

Turrimai. Finalmente nelle scorse

settimane, i lavori sono ripresi attraverso

la posa dell'asfalto restituendo ai

cittadino una viabilità nuovamente

sicura dopo mesi di disagi e sofferenze

per gli automobilisti. Il Comune di Spigno Saturnia

ASSOCIAZIONE CONSUMATORI

19

UN ANNO AL FIANCO DEI CONSUMATORI DEL GOLFO:è tempo di bilanci

territorio, un gran numero di cittadini Nsi sono rivolti allo sportello della nostra Associazione dei consumatori Asso.Cons.Italia Formia. Il nostro sito e la pagina Facebook sono stati visitati da migliaia di persone con circa 2000 contatti sul social network, usato sia per campagne di sensibilizzazione e promozione, sia per garantire agli interessati un aggiornamento costante e in tempo reale sulle novità normative e regolamentari, sia per informare sull'attività dei presidi territoriali. Una parte davvero notevole dei casi di consulenza ha riguardato il settore delle telecomunicazioni (20%) con reclami su disservizi, recessi e servizi non richiesti. Nelle consulenze seguono i servizi finanziari (12%) con casi di consulenza debiti, ricorsi avverso cartelle equitalia, anatocismo, recupero crediti, proposte saldo e stralcio, ricalcoli e cessioni del quinto. Tanti grattacapi anche per i proprietari di case o appartamenti in condominio (10%). In continuo aumento le consulenze nel settore energia e gas (19%) ed i numerosi reclami contro il gestore del servizio idrico, conclusi positivamente in camera di conciliazione con storni e rateizzazioni nella maggior parte dei casi. Altro settore in aumento sono le pratiche di infortunistica stradale e da inadeguata manutenzione del suolo pubblico (12%) che l'associazione svolge gratuitamente al fine di ottenere il giusto risarcimento ed il (7%) di richieste di risarcimento danni per casi di malasanità. Gli importi recuperati a favore dei consumatori segnano un bilancio molto positivo, compresi anche i risparmi ottenuti dalla comparazione tra le tariffe delle compagnie assicurative per l'Rc auto. Infine, nel settore relativo alla tutela del lavoro e della previdenza (20%), ci siamo occupati di invalidità civili, handicap-legge104, vertenze in sede sindacale, conciliazioni, pratiche di regolarizzazione e gestione rapporto di lavoro colf e badanti e pratiche di disoccupazione, a dimostrazione del difficile periodo di difficoltà economica che sta attanagliando il Sud Pontino. In linea generale, abbiamo constatato che i consumatori del Golfo si sono trovati alle prese con gravosi e numerosi problemi: perdita del potere d'acquisto, aumento dei costi, mancanza di trasparenza, aumento di modelli commerciali aggressivi e scorretti nonché crisi economica, sempre incombente e minacciosa, tanto per citarne alcuni. Le liberalizzazioni e privatizzazioni hanno portato più concorrenza in alcuni settori, nuovi operatori sul mercato e maggiore offerta di prodotti e servizi. Per i consumatori e le consumatrici questo significa sì opportunità di poter disporre di maggiori

el corso del primo anno di attività sul

Associazione Consumatori

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offerte di beni e servizi, ma anche maggior rischio di effettuare scelte errate. Vista la complessità dei contesti, una prima consulenza oppure una lettera-tipo, quale strumento di auto-aiuto, spesso non bastano per far valere in modo efficace i propri diritti. In particolare, constatiamo che il controllo del mercato da parte delle Autorità preposte ( in particolare Antitrust, Autorità Garante per l'Energia Elettrica e il Gas, Autorità Garante per le Telecomunicazioni, Banca d'Italia, Consob, Camere di Commercio, Sistema giustizia, ecc.) sembra non funzionare a dovere, e proprio le istituzioni che avrebbero il compito di tutelare le parti deboli del mercato risultano spesso assenti. Quale Associazione di tutela dei consumatori cerchiamo di compensare questo deficit. Dato sicuramente positivo è che solo nel 20% dei casi è stato necessario l'intervento legale in sede

giudiziaria per il riconoscimento delle proprie ragioni. Possiamo concludere, che questo primo anno di presenza nel territorio del Golfo, è stato sicuramente positivo. Nonostante, infatti, l'unica nota negativa rappresentata dalla rassegnazione e dal disfattismo della cittadinanza che si sente impotente di fronte ai poteri forti ed alla crisi economico sociale, riteniamo di dover fare un appello a tutti i cittadini affinché supportino con la loro adesione l'associazione per dare voce ai propri diritti. Pertanto, vogliamo festeggiare il nostro primo anno di attività proponendo, a tutti i lettori del magazine Golfo e dintorni, uno sconto sul tesseramento del 50% (10 euro anziché 20). Per aderire, basta ritagliare il coupon e presentarlo presso la sede Asso.Cons. di Formia, in Via Appia Lato Napoli, 43, entro il 30 luglio.

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RUBRICA DELLA SALUTE

21

SLEEVE GASTRECTOMYa cura del Dott. Stefano Chiappalone

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(SGL) è un intervento di tipo restrittivo in Lcui lo stomaco viene resecato in maniera verticale e cioè tubulizzato. La SGL è stata originariamente sviluppata in Inghilterra e successivamente adottata negli Stati Uniti, Germania e Belgio. L' intervento è eseguibile con tecnica laparoscopica e prevede l'asportazione di una gran parte dello stomaco tramite una resezione, realizzata con l'ausilio di suturatrici meccaniche. La parte di stomaco rimanente ha un aspetto tubulare di volume drasticamente ridotto, con una capacità di circa 100/150 ml. Questa procedura non è reversibile in quanto una parte dello stomaco viene asportata. Durante l'alimentazione il cibo entra nello stomaco tubulizzato e lo riempie per impilamento venendo trattenuto dal piloro . Il riempimento del tubulo gastrico determina un'importante l imitazione meccanica all'assunzione di ulteriore cibo, associato ad un senso di sazietà. Alcuni studi hanno dimostrato che la porzione di stomaco che viene asportata, il fondo in particolar modo, produce la Grelina, uno degli ormoni responsabili del senso della fame. La riduzione dei livelli di questo ormone che si osserva dopo l' intervento, determina un calo dell'appetito. La perdita dell'eccesso di peso arriva ad una media di riduzione del 60 %, con risultati duraturi nel tempo in base alla compliance del paziente.Nei pazienti con BMI (Indice di massa corporea e cioè rapporto tra peso e altezza) basso (35-45), la SGL è stata adottata come unica procedura in quanto si è dimostrata essere efficace ai controlli eseguiti a 5 anni. Potrebbero giovarsi di questa procedura quei pazienti con un basso BMI (35-45) che presentato anemia, oppure sono affetti da malattia di Crohn o hanno subito precedenti grossi interventi di chirurgia addominale o ancora pazienti che necessitano di terapia anti-inf iammatoria prolungata in quanto solitamente questi farmaci dovrebbero essere evitati dopo un intervento di By Pass Gastrico. Nei pazienti con un BMI alto (> 50-60) risulta più difficoltoso eseguire un By Pass Gastrico o una Duodenal Switch. La Sleeve Gastrectomy

a Sleeve Gastrectomy Laparoscopica

Medici in sala operatoria, Casa del Sole - In primo piano il Dott. Stefano Chiappalone

(Resezione gastrica verticale) è una ragionevole soluzione a questo problema in quanto efficace nella riduzione iniziale di peso. Una volta che il BMI del paziente si è ridotto, è possibile eseguire come seconda procedura un By Pass Gastrico, un mini-By-pass gastrico o una Duodenal Switch per ottenere, qualora indicato, una ulteriore riduzione del peso. Questa tecnica di chirurgia bariatrica può risultare semplice e veloce da eseguire, tuttavia non è reversibile come il Bendaggio Gastrico ed i risultati a lungo termine sono meritevoli di ulteriori studi. I vantaggi di questa procedura sono cosi elencati: nessun impianto di materiale protesico come negli interventi di bendaggio gastrico; viene eliminata la porzione di stomaco che produce l'ormone che stimola l'appetito (Grelina); minimo rischio di ulcera; minimo rischio di ostruzione intestinale, anemia, osteoporosi e deficit proteico e vitaminico; alta efficacia come primo tempo in paziente con alto BMI (>50-60), risultati buoni come singola procedura in pazienti con BMI basso(35-45); indicazione chirurgica per pazienti con anemia , malattia di Crohn e numerose altre condizioni che rendono alto il rischio per l'intervento di By Pass Gastrico inoltre può essere convertito in un altro intervento, ad esempio un By Pass gastrico, un mini-by pass gastrico o una Duodenal Switch (Diversione bilio-pancreatica). Per ciò che concerne gli svantaggi, come in tutte le procedure di chirurgia bariatrica si può assistere, dopo un iniziale calo ponderale, ad

un successivo recupero del peso; nei pazienti che assumono cibi liquidi e molto calorici, possiamo assistere ad una mancata perdita di peso, come in tutti gli interventi di tipo restr itt ivo; l ' intervento chirurgico è irreversibile, perché una parte dello stomaco viene definitivamente rimossa. Le complicanze si stimano tra il 5% ed il 10%. Oltre alle complicanze generali quali la tromboflebite, l'embolia polmonare, la polmonite e l'insufficienza respiratoria acuta segnaliamo le complicanze intraoperatorie. Tra queste vanno annoverate la perforazione accidentale di un viscere cavo, emorragie (1-3%) in seguito a lesione di vasi arteriosi (vasi brevi), di organi vicini (milza e fegato) o lungo la sede di sutura dello stomaco. Tra le complicanze post-operatorie precoci segnaliamo la fistola lungo la linea di sezione (2-5%) che risulta una complicanza strettamente correlata a questo tipo di procedura: nell'80% dei casi è sufficiente una nutrizione per vena e semplice attesa della completa rimarginazione della fistola, nel restante 20% può essere necessario un reintervento chirurgico. Tra le complicanze post-operatorie tardive si annovera la fistola gastrica tardiva e il reflusso gastro-esofageo con esofagite trattato farmacologicamente, una eccessiva dilatazione dello stomaco residuo che comporterebbe l'opzione di un reitervento.Il tasso di mortalità operatoria è basso, 0.25%.I risultati di questa tecnica chirurgica innovativa sono confortati da una perdita di peso entro i 3 anni che oscilla tra il 50% e l'80%.

2022

LE RICETTE DEL GOLFO

La Bavaresedel Golfo

Il Cestino di Fruttadel Golfo

Ricetta per 4 Persone:

700 g. di fragole, 5 decilitri di panna da montare,

250 g. zucchero a velo, 30 g. gelatina in fogli,

½ limone, menta fresca.

Frulliamo le fragole in una ciotola fino ad ottenere una purea. Immergiamo la gelatina in acqua fredda per 5 minuti dopodiché la stizziamo, scoliamo e la adagiamo in una ciotola con qualche cucchiaio di acqua bollente messa precedentemente a riscaldare. Mescoliamo la gelatina fino a scioglierla e la aggiungiamo al composto di fragole con lo zucchero a velo, ½ limone premuto e mischiamo il tutto per ottenere un composto omogeneo. Mettiamo la panna fresca in una ciotola e in freezer per qualche minuto prima di montarla e successivamente la aggiungiamo al composto di fragole. Versiamo un terzo del composto in uno stampino e lo inseriamo in frigo per qualche minuto al fine di far raffermare la nostra bavarese del golfo. Una volta che il nostro composto è sodo inseriamo 3 fragole al centro e versiamo nello stampino la rimanente parte del composto. Ricopriamo lo stampino con una pellicola e lo lasciamo riposare in frigo per 4 ore. Una volta che il nostro composto è sodo lo mettiamo a bagno in acqua calda (al fine di rendere facile la fuoriuscita della bavarese del golfo) e lo adagiamo in un piatto circolare da portata, decorandolo con alcune foglioline di menta.

1h e 20'

Tempo di preparazione

5'

Tempo di preparazione

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Golfoedintorni Ricette

Golfo e Dintorni Magazine Giugno - Luglio 2015 92.100 - 93.500 - 107.00 FM

Ingredienti:

1 melone, del cocomero,

alcuni pezzetti di cocco e 1 foglia d’insalata.

Tagliamo il melone creando una sorta di manico ed eliminiamo tutti i semini all'interno. Con l'aiuto di uno scovolino ricaviamo delle palline sia di melone che di cocomero e riempiamo il cestino. Aggiungiamo alcuni pezzetti di cocco e tagliamo finemente l'insalata per metterla come base al cestino di frutta.

RUBRICA ALIMENTARE... La salute vien mangiando!

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POMODORO SPAGNOLETTA DEL GOLFO DI GAETA E DI FORMIA:UN PATRIMONIO DA SALVAGUARDARE

u n f r u t t o ( n o n u n a v e r d u r a ) Iappartenente alla famiglia delle Solanaceae. E' caratteristico per la sua forma a spicchi e per le piccole dimensioni, ha sapore acre, con una consistenza più acquosa di altri pomodori ma decisamente più sapido, soprattutto in relazione alla zona di produzione quando l'acqua di irrigazione è salmastra.È infatti una tipica produzione delle zone sabbiose del Golfo di Formia e di Gaeta.Il pomodoro è composto principalmente da acqua (94%), apporta pochissime calorie (circa 20 Kcal per 100 g) con ridotto contenuto di proteine (1 %) e grassi (0,2%).Ha un discreto contenuto vitaminico (vitamina C, carotene, vitamina D e vitamina E) che assicura al pomodoro le note proprietà antiossidanti e vitaminizzanti, ed una cospicua componente minerale (ferro, zinco, selenio, fosforo e calcio associati a citrati, tartrati e nitrati, agiscono in sinergia assicurando proprietà rimineralizzanti ed antiradicaliche).Modico anche il contenuto di acidi organici, utili per favorire la digestione salivare e gastrica (soprattutto degli amidi). Proprio per questo motivo, però, il pomodoro è sconsigliato a chi soffre di irritazione gastrica o bruciore di stomaco.Nell'alimentazione, i pomodori sono la principale fonte di un pigmento rosso, chiamato licopene, che ha proprietà antiossidanti e anticancerogene (in particolare per il cancro alla prostata).Il pomodoro ha proprietà diuretiche e lassative, è un ottimo rinfrescante e depurativo, utile ad eliminare le scorie in eccesso.Per le sue proprietà medicamentose, il

l pomodoro denominato “spagnoletta” è

Per domande o per appuntamento potete contattarmi al 345.0670117,oppure recarvi presso lo studio sito

in Via Solaro n.1, Formia.Dott.ssa Chiara Pirolozzi

Biologo Nutrizionista e Consulente di Igiene e Sicurezza degli Alimenti.

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La Dott.ssa Chiara Pirolozzi

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pomodoro è consigliato ai costipati (essendo un buon stimolante intestinale), ai diabetici (per la povertà in zuccheri), agli ipertesi (per la scarsa quantità di sale), a chi è in sovrappeso, ai malati di gotta e di reumatismi.Seppur in grado di espletare notevoli proprietà benefiche, il pomodoro è conosciuto anche per i suoi difetti. Come s o p ra c c en n ato, i l f ru tto ro s s o è controindicato a chi soffre di acidità di stomaco, ma non è tutto: il pomodoro è ricco di istamina, una molecola che può scatenare reazioni allergiche, talvolta anche gravi. Inoltre i pomodori non maturi hanno anche un discreto contenuto di acido ossalico, che può contribuire a favorire la formazione di calcoli, e di solanina, sostanza naturale tossica responsabile di mal di testa, dolori addominali e gastrici.Le raccomandazioni dietetiche nazionali e internazionali consigliano di aumentare il consumo di frutta e verdura fino a mangiarne almeno cinque porzioni al giorno. I pomodori sono eccezionali sia per uno spuntino veloce, sano e nutriente, che come ingrediente per la preparazione di ricette in cucina, proprio grazie alla sua versatilità e alla capacità di associarsi a numerosi altri alimenti quali il formaggio, le uova, la carne e una grande varietà di erbe aromatiche.Molto ricercato ed apprezzato per il suo sapore, il pomodoro spagnoletta viene utilizzato allo stadio di maturazione rossa per la preparazione di sughi freschi in particolare a base di pesce, in insalate se raccolto a metà maturazione, e per ottenere pomodori secchi. A causa della sua consistenza acquosa non è invece adatto per le conserve.Come per le altre varietà locali, purtroppo la coltivazione del pomodoro spagnoletta è in

forte declino; è tuttavia vivo sul territorio l'interesse per la salvaguardia e la valorizzazione di questo prodotto.

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