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IL CENTRO TROMBOSI IDEALE
Sophie Testa Centro Emostasi e Trombosi
Laboratorio Analisi Chimico- Cliniche e Microbiologia Istituti Ospitalieri, Cremona
MALATTIE DA TROMBOSI • Infarto del miocardio
• Ictus cerebri
• Trombosi arteriose
• Trombosi venosa profonda
• Embolia Polmonare
- Rappresentano oggi la principale causa di morte nel mondo occidentale.
- Si stimano circa 1.000.000 di morti all’anno, di cui 160.000 individui di eta’ compresa tra i 35 e i 64 anni, cioe’ un morto ogni 30 secondi (CDC)
LE DIMENSIONI DEL PROBLEMA SANITARIO (I)
TROMBOSI VENOSA PROFONDA: 1.49 /1000 anno
EMBOLIA POLMONARE: 1/1000 anno
- Embolia polmonare è la terza malattia cardiovascolare più
frequente dopo IMA e stroke, con un tasso di mortalità superiore a IMA.
- TEV e’ causa del 12% dei decessi ( Francia, Italia, Spagna, Germania, Svezia, UK)
• Il 93% dei casi di morte per embolia polmonare fatale, si associa a mancata diagnosi, mancato trattamento/profilassi.
Anderson FA, 2007; Cohen AT 2007,2008; Goldhaber SZ 2012;
LE DIMENSIONI DEL PROBLEMA SANITARIO (II)
• In Italia si stimano 1.000.000 di persone in trattamento anticoagulante cronico (1,6% della popolazione generale). Ben superiore il numero di soggetti in terapia antiaggregante.
• L’incidenza di complicanze emorragiche maggiori in terapia anticoagulante varia da 1.25 a 3.5 per 100 anni-paziente = 17.000-35.000 eventi/anno
• Le complicanze tromboemboliche in corso di terapia anticoagulante cronica sono circa 3.5 per 100 anni-paziente = 35.000 eventi/anno.
• Chirurgia/manovre invasive sono 4 volte piu’ frequenti negli anziani che nella popolazione piu’ giovane. • Si stima che il numero di interventi crescera’ del 25% entro il 2020 e che nello stesso periodo la popolazione anziana sara’ cresciuta del 50%.
CONDIZIONE CLINICA FREQUENTE
Douketis JD et al, 2012
LE DIMENSIONI DEL PROBLEMA SANITARIO (III)
LE ESIGENZE SANITARIE
• Prevenzione • Diagnosi • Terapia : fase acuta intra-ospedaliera e la fase cronica
ambulatoriale • Gestione dei trattamenti antitrombotici nelle diverse
condizioni cliniche • Gestione dei pazienti da sottoporre a chirurgia e manovre
invasive • Gestione delle complicanze emorragiche e tromboemboliche
IL CONTESTO SANITARIO ITALIANO OGGI
L’ambito sanitario relativo alla PREVENZIONE, DIAGNOSI e TERAPIA E GESTIONE delle malattie tromboemboliche non è (ancora oggi) in Italia un’attività strutturata a livello istituzionale.
MA…
• “Centri Trombosi” in Italia nascono inizialmente come Centri per il monitoraggio delle terapie anticoagulanti alla fine degli anni 80
• Fino al 2005 i Centri, prevalentemente ospedalieri e aderenti a FCSA, si occupano quasi esclusivamente di gestione del paziente in terapia con farmaci AVK
LE COMPLICANZE in AVK: EMORRAGIA e TROMBOSI
• Fattori che possono influenzare il rischio di complicanze: – Livello di anticoagulazione – Patologie concomitanti – Farmaci concomitanti – Qualita’ del “management” – Eta’>70aa
Palareti G et al, 1996,1997
ISCOAT Italian Study on Complications of Oral Anticoagulant
Therapy
Reference Haemorrage (percent p-y)
Thrombosis (percent p-y)
ISCOAT 1.35 3.5
Observational Study
5.7 2.3-9.5
Experimental Study
2.8 -
Palareti et al 1996, 1997
WICH DRUG CAUSE PREVENTABLE ADMISSIONS TO HOSPITAL? A SYSTEMATIC REVIEW
Howard RL et al. Brit J Clin Pharmacol 2006
GESTIONE DEL PAZIENTE AVK: cosa significa?
• 1° visita e successivi controlli clinici e di laboratorio : Indicazioni , Controindicazioni, range terapeutico, durata ottimale del trattamento, ricerca delle cause associate all’evento
• Follow up clinico e di laboratorio • Gestione Emergenze/Urgenze • Preparazione del paziente ad intervento chirurgico o altra manovra
invasiva • Corsi di istruzione per pazienti e personale sanitario • Consulenze e stesura di linee guida per la propria Azienda
Ospedaliera e per la medicina generale
Nel 2005 FCSA ha allargato la propria attivita’ a tutti gli aspetti connessi con la patologia trombotica (diagnosi strumentale e di laboratorio, sorveglianza di tutte le terapie antitrombotiche) denominandosi FEDERAZIONE CENTRI PER LA DIAGNOSI DELLA TROMBOSI E LA SORVEGLIANZA DELLE TERAPIE AANTITROMBOTICHE
A tale atto ha fatto seguito il riconoscimento di FCSA da parte di
FISM (Federazione Italiana Società Medico Scientifiche)
FCSA: ASPETTI CLINICI RILEVANTI - Gestione del paziente chirurgico (i bridging…) - Durata ottimale dei trattamenti anticoagulanti (Prolong e
Dulcis) - La terapia anticoagulante orale cronica nei grandi anziani
(Epica) - La gestione delle complicanze emorragiche maggiori in
anticoagulazione (“ i reverse” , utilizzo di emoderivati e antifibrinolitici)
- La diagnostica di laboratorio ( INR e non solo…) - Gestione dei Pazienti in trattamento con altri farmaci
antitrombotici (pazienti in duplice/triplice terapia antitrombotica)
- …
• Promuovere ed adottare percorsi diagnostico-assistenziali • Privilegiare la costituzione o il consolidamento di reti diagnostico-
terapeutiche regionali e/o interregionali, che permettano l’integrazione dei Centri Trombosi con i MMG, specialisti di settore e le strutture territoriali
• Adottare procedure di accreditamento delle strutture che erogano terapie anticoagulanti
• Attribuire ai Centri sia funzioni di sorveglianza epidemiologica, che di riferimento per i pazienti
• Promuovere la partecipazione dei Centri al monitoraggio della fase di introduzione dei nuovi farmaci anticoagulanti e alla relativa farmacovigilanza
www.statoregioni.it
FINALITA’ • Favorire prestazioni assistenziali di elevata qualità
• Fornire un modello di riferimento alle Istituzioni Sanitarie
• Implementare un sistema dinamico in grado di evolversi in funzione delle realta’ locali e del progresso medico-scientifico (miglioramento continuo della qualità)
• Favorire il confronto dei Centri a livello gestionale, organizzativo, dell’attività clinica, terapeutica e di laboratorio
• Rafforzare il ruolo di FCSA come soggetto piu’ qualificato per promuovere il miglioramento di:
- cure al paziente - competenze dei professionisti, - organizzazione nell’ambito delle terapie antitrombotiche
RUOLO FUTURO CENTRI TROMBOSI ACCREDITATI
DA CENTRI PER IL”MONITORAGGIO” DELLA TERAPIA CON AVK (= centri specializzati nell’adeguamento posologico)
CENTRI PER LA DIAGNOSI/TERAPIA DELLA TROMBOSI E GESTIONE DEI PAZIENTI IN
TERAPIA ANTICOGULANTE
PUNTO DI RIFERIMENTO PER LA GESTIONE INTEGRATA
INTRA/EXTRA OSPEDALIERA
POSITION PAPER ON LABORATORY TESTING FOR PATIENTS TAKING NEW ORAL
ANTICOAGULANTS Consensus Document of
FCSA, SIMeL, SIBioC and CISMEL
LE NECESSITA’ SANITARIE DEL PAZIENTE IN TERAPIA CON AVK O DOAC
AVK IL PAZIENTE DOAC
Si Visita di prescrizione (anamnesi, condizioni cliniche, assetto emostatico,
funzione epatica e renale)
Si
Si Giusta indicazione e dose (o range terapeutico di INR)
Si
Si Informazione/Educazione completa Si
Si (12-15/anno) Monitoraggio
Routinari prelievi ematici per controlli di lab. No? (3-4/anno) Controllo
Si Aggiustamenti “esperti” delle dosi No
No Controllo compliance/aderenza Si
Si Guida per condizioni a rischio/complic. Si
No (routine) Controlli clinici periodici Si
LE NECESSITA’ SANITARIE DEL PAZIENTE IN TERAPIA CON AVK O DOAC
AVK DOAC Si Preparazione interventi chirurgici/manovre
invasive (tempi di sospensione e/o eventuale bridging therapy)
Si
Si Gestione delle complicanze maggiori Si
Si Gestione delle complicanze minori Si
Si Rivalutazione clinico/terapeutica in caso di cambiamenti dello stato di salute
Si
IL CENTRO TROMBOSI IDEALE …
Dall’utilizzo di un farmaco AVK
alla gestione del paziente: - con patologia trombomebolica - in terapia anticoagulante (“emofilia farmacologica?) - delle complicanze indotte dalle terapie
…E’ UN CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI
IL CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI IDEALE
• Diagnosi e Terapia delle Malattie Tromboemboliche • Diagnosi e Terapia delle Malattie Emorragiche * • Gestione dei pazienti in trattamento con farmaci antitrombotici • Gestione delle complicanze • Attività di consulenza intra/extra ospedaliera • Stesura e condivisione delle LG • Attività formazione del personale • Corsi di formazione per pazienti e familiari • Individuazione dei percorsi assistenziali concordati tra struttura
ospedaliera e territorio • Implementazione dei programmi di prevenzione • Farmacovigilanza *Accordo Stato-Regioni 66 /CSR 13.03.2013
LE NECESSITA’ DI UN CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI IDEALE
1. PERSONALE = èquipe specialistica multiprofessionale (medici ospedalieri, infermieri, biologi, tecnici) 2. SPAZI ADEGUATI = ambulatori, segreteria, laboratori
3. ATTREZZATURE = laboratori e strumenti diagnostici
(ecografia) 4. FORMAZIONE SPECIALISTICA (clinica , di laboratorio,
diagnostica, assistenziale)
• I Centri Emostasi e Trombosi sono strutture sanitarie ospedaliere che gestiscono a vari livelli di integrazione con il territorio, pazienti affetti da Malattie tromboemboliche, pazienti affetti da Malattie emorragiche e pazienti in terapia antitrombotica.
• I CET operano in modo multidisciplinare con lo scopo di ridurre l’incidenza e l’impatto sociale e economico delle malattie emorragiche e tromboemboliche nella popolazione generale e nella popolazione ospedalizzata.
Luglio 2014: Proposta di Attivazione della RETE DEI CENTRI EMOSTASI E TROMBOSI della Regione Lombardia
CONCLUSIONI
• Il CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI IDEALE rappresenta una risposta concreta alle esigenze sanitarie dei pazienti (ospedalizzati e ambulatoriali)
• Il lavoro di FCSA è indispensabile per favorire la crescita formativa dei professionisti coinvolti
• La sensibilizzazione e il coinvolgimento delle istituzioni è necessario per potere realizzare questa organizzazione sanitaria.
IL CENTRO TROMBOSI …
Dall’utilizzo di un farmaco AVK
alla gestione del paziente con patologia trombomebolica
UTOPIA O REALTA’?
AVK
• Gestione clinica del paziente condotta in base al controllo dei livelli di anticoagulazione
• Il controllo e’ espressione dell’entita’ dell’anticoagulazione e guida le necessita’ posologiche relative alla correzione emostatica
• Reverse efficace e sicuro con CCP+vit K • Possibilita’ di intervenire con livelli di anticoagulazione PT INR
< 1.5 (cut off di intervento)
NEUTRALIZZAZIONE DELLA TAO CON AVK
– Vitamina K1 ev: 10 mg in 100 mL fisiologica in 30 min
– Complesso protrombinico:
• INR <2.0 20 U/kg
• INR 2.0-4.0 30 U/kg
• INR 4.0-6.0 40 U/kg
• INR > 6 50 U/kg
– Verificare l’avvenuta correzione (ripetere PT-INR dopo 5 min dopo l’infusione e a distanza di 12 ore)
– Se INR < 1.5 il reverse e’ giudicato concluso
– Se INR > 1.5 infondere CCP al dosaggio corrispondente INR