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La sicurezza La sicurezza alimentare“ alimentare“ Claudia Stefanutti, A.S.S. n°4 ”Medio Friuli” Udine, aprile 2011 Corso per addetti alla somministrazione pasti Piano della formazione aziendale biennio 2011-2013

La sicurezza alimentare Claudia Stefanutti, A.S.S. n°4 Medio Friuli Udine, aprile 2011 Corso per addetti alla somministrazione pasti Piano della formazione

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““La sicurezza alimentare“La sicurezza alimentare“““La sicurezza alimentare“La sicurezza alimentare“

Claudia Stefanutti,

A.S.S. n°4 ”Medio Friuli” Udine, aprile 2011

Corso per addetti alla somministrazione pastiPiano della formazione aziendale biennio

2011-2013

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Parleremo diParleremo di ……

• Sicurezza alimentare• Igiene degli alimenti• Principali malattie trasmissibili dagli

alimenti• Igiene della persona• Piano di autocontrollo di una struttura

che somministra pasti veicolati

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Perché “Sicurezza Alimentare”?

• “L’obiettivo….. è quello di garantire un elevato livello di tutela dei consumatori….”considerando n° 7 del reg.852/04

• Perché esiste il regolamento CE 852/04

• Perchè esistono delle pratiche di prevenzione e di controllo dei rischi (piano di autocontrollo aziendale)

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Sicurezza Alimentare

Contesto legislativoContesto legislativo• Regolamento CE N. 178/2002 • (principi generali)• Regolamento CE N. 852/2004

“sull’ igiene dei prodotti alimentari”(Regione F.V.G. in vigore dal 01.02.07 con Del. 22-12-2006)

• D.Lvo 6.11.07 n° 193 prevede le sanzioni per le violazioni al reg. 852/04

• Linee guida F.V.G. “Formazione del personale finalizzata alla prevenzione e al controllo delle malattie trasmesse da alimenti”(prot. n° 9916/SPS-VETAL del 12.05.2008 )

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La sicurezza degli alimenti è ilrisultato di diversi fattori:• la legislazione che ha il compito di

fissare i requisiti minimi d’igiene;• il controllo ufficiale;• l’autocontrollo.

Sicurezza Alimentare Regolamento CE 852/2004Regolamento CE 852/2004

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Reg. CE 852/04 (art. 1 comma 1 punto a):

“La responsabilità principale per la sicurezza degli alimenti incombe all’ operatore del settore alimentare. (O.S.A.)”

Sicurezza Alimentare Le Responsabilità

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“la persona fisica o giuridica responsabile di garantire il rispetto delle disposizioni della legislazione alimentare nell’impresa alimentare posta sotto il suo controllo”

Sicurezza Alimentare Chi è “l’Operatore del settore

alimentare”?(OSA)

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Sicurezza Alimentare cosa si intende per alimento

sicuro? alimento

che non causa danni al consumatore

quando è preparato e/o

consumato

secondo l’uso a cui è destinato

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Sicurezza Alimentare cosa si intende per “IGIENE ALIMENTARE”?

INSIEME DI CONDIZIONI E MISURE

NECESSARIE A GARANTIRE LA SICUREZZA

E L’IDONEITA’ DEGLI ALIMENTI IN OGNI

FASE DELLA CATENA ALIMENTARE

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NECESSITA’ DI UN METODO EFFICACE

DI GARANZIA DELLA SALUBRITA’ DEGLI

ALIMENTI

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Sicurezza Alimentare Com’ è possibile garantire la “SICUREZZA ALIMENTARE”?

Con il piano di autocontrollo basato sul metodo “HACCP”

• garante della sicurezza alimentare• identifica cio’ che si deve fare per produrre

alimenti sicuri• garantisce che quanto è stato pianificato

viene correttamente applicato

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H.A.C.C.P.

PREREQUISITI G.H.P./G.M.P.

Requisiti strutturali

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Molti contaminanti entrano nei prodotti alimentari attraverso la catena alimentare

Igiene degli alimenti

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L’effetto dannoso dei microrganismi si ha quando:

Contaminano l’alimento

Si moltiplicano e sopravvivono

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CHE COSA SONO I BATTERI?

• INVISIBILI AD OCCHIO NUDO

Organismi unicellulari didimensioni estremamente piccole come tutti gliesseri viventi :• SI NUTRONO • CRESCONO • SI RIPRODUCONO• SI MUOVONO• MUOIONO

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RiproduzioneRiproduzione- Scissione binaria

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vivono e si moltiplicano in modo variabile

temperatura

temponutrimento

ossigeno

umidità

acidità

12

3

6

9

I MICRORGANISMI

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TEMPERATURA

i microrganisminon si moltiplicano

i microrganismicrescono e

si moltiplicano

ZONA PERICOLOSA

La temperatura influisce in maniera determinante sulla velocità di crescita batterica

i microrganismimuoiono

100 °C603750-15-18 80

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psicrofili (ottimale 20 °C)

mesofili (ottimale 30÷37 °C)

termofili (ottimale 50÷55 °C)

TEMPERATURA

N.B.

I batteri si moltiplicano più lentamente a temperature inferiori alla loro preferita

ma non sono uccisi dalle basse temperature (neanche dalla

surgelazione)

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TEMPOIn condizioni favorevoli i microbi

raddoppiano ogni 20 minutiDa un microbo si ottiene in 8 ore 30’ la popolazione della Lombardia

Dopo soltanto 9 ore 20’ da un microbo si ottiene la popolazione dell’Italia

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I batteri si distinguono in:

– aerobi :sopravvivono e si moltiplicano solo in presenza di ossigeno

– anaerobi solo in assenza

– microaerofili ambiente con poco ossigeno

OSSIGENO

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UMIDITA’L’acqua è un elemento

necessario per la crescita dei batteri

Ogni elemento possiede uno specifico contenuto d’acqua

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I microrganismi si moltiplicano meglio in

alimenti con un contenuto di acqua maggiore dell’80%

I microrganismi non si moltiplicano in alimenti con un contenuto di

acqua inferiore al 20%:

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NUTRIMENTOI microrganismi per

moltiplicarsi hanno bisogno di

PROTEINE E ZUCCHERI ad

esempio CARNE e PESCE

prodotti a base di UOVA

LATTE e suoi derivati

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GRADO DI ACIDITA’

Acidità/basicità di una sostanza si misura in valori di pH

(il pH si riferisce alla concentrazione di ioni di ossigeno in una sostanza)

8721 1243 65 109 11

acido basicopH = 7 neutropH inferiore a 7acidopH superiore a 7basico

pH

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Albume d’uovo pH 9,6Pesce pH 6,8Manzo,pollo,maiale pH 6,4Latte, burro pH 6,5

Pane pH 6,5

Patate pH 6,2

Pomodori pH 4,9

Uva pH 4,5

Mele pH 3,3

Limoni pH 2,4

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La maggior parte dei microrganismi cresce meglio in alimenti non troppo acidi né troppo alcalini (pH tra 6,5 e

7,5)

In generale un pH acido inferiore a 4,2 è in grado di impedire la moltiplicazione

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SOPRAVVIVENZA E MOLTIPLICAZIONEGli alimenti possono essere

considerati in generale un ottimo terreno per la crescita e la

moltiplicazione dei microrganismi, ma non sono tutti

uguali!

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In sintesi i fattori che favoriscono la moltiplicazione

batterica sono:

Elevato contenuto di sostanze organiche (proteine, zuccheri …)

pH leggermente basico

Elevata concentrazione d’acqua

Temperatura e tempi scorretti di conservazione

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• gli utili• i deterioranti• i pericolosi

…la pericolosa cosca dei batteri!!!

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UTILIUTILIGrazie al loro lavoro di distruzione dei principi nutritivi degli alimenti si ottengono cibi dai particolari sapori, odori e consistenza.

Microbiologia degli alimenti

senza batteri - niente salame

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I DETERIORANTII DETERIORANTISono i batteri che demoliscono le proteine, i grassi ed i carboidrati conferendo al cibo sapore ed odore sgradevoli

Tipici batteri deterioranti sono i coliformi

Microbiologia degli alimenti

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Microbiologia degli alimenti

I PERICOLOSI…I PERICOLOSI…

Sono i batteri responsabili di malattie di origine alimentare.Normalmente non alterano i caratteri organolettici dell’alimento

• Infezione alimentare malattia causata dalla

presenza del microrganismo

• Intossicazione alimentare malattia causata dalla presenza della tossina

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CONTAMINAZIONE

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RISCHI• Piu’ i cibi sono manipolati o

composti da molti ingredienti

• Piu’ elevato e’ il numero di batteri che contengono

• Maggiore e’ il numero di microorganismi

• MINORE E’ LA SICUREZZA!

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0 °C

- 18 °C

65 °C 60 °C

4 °C

75 °C

5 °C

PERICOLO! I BATTERI SI

MOLTIPLICANO RAPIDAMENTE E ALCUNI

POSSONO PRODURRE TOSSINE!

IN QUESTA ZONA LA RIPRODUZIONE DEI

BATTERI È BLOCCATA

TEMPERATURA DI MANTENIMENTO

DEI CIBI DA CONSERVARE E

CONSUMARE CALDI

TEMPERATURA DI RINVENIMENTO

LE TEMPERATURE ELEVATE UCCIDONO LA MAGGIOR

PARTE DEI BATTERI

ALCUNI BATTERI

SOPRAVVIVONO ALLA CONGELAZIONE,

SENZA MOLTIPLICARSI

LA ZONA PERICOLOSA!

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Salmonelle e Coliformi

Agenti più comuni: – S. enteritidis – S. typhimurium Alimenti maggiormente

a rischio:– pollame, uova, creme,

latte, frutti di mareIncubazione: 6-72 h

Sintomi: – gastroenterici, febbre

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Prevenzione:• acquisto di prodotti

sicuri!• completa cottura

dei cibi• evitare le

contaminazioni crociate

• mantenimento della catena del freddo

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Stafilococcus. aureusLa tossina è termostabile

Alimenti maggiormente a rischio:

creme all’uovo, maionese, latticini, gelati, carni, prodotti ittici

Incubazione: 1-7 h

• Sintomi: – gastroenterici,

abbassamento di pressione

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Prevenzione:• acquisto di prodotti sicuri!• completa cottura dei cibi• corretta manipolazione del

cibo• scrupolosa igiene

personale degli alimentaristi

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• Alimenti maggiormente a rischio:– piatti a base di carne e

pollame lasciati raffreddare lentamente a temperatura ambiente

• Incubazione: 8-22 h• Sintomi: gastroenterici

Clostridium perfringens

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Bacillus cereus

• Alimenti maggiormente a rischio:– piatti a base di riso o

patate lasciati raffred-dare lentamente a temperatura ambiente

Si può presentare in due forme:

– diarroica (8-22 h)– emetica (1-5 ore)

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Listeria monocytogenes

• Alimenti maggiormente a rischio:– latte crudo, formaggi

freschi, gelati, carni e pollame poco cotti, ortaggi, ecc.

Incubazione: 1-2 sett.

Sintomi: gastroenterici febbre, spossatezza

Sono particolarmente a rischio bambini, anziani e donne gravide aborto

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ESCHERICHIA COLI ESCHERICHIA COLI

O:157 H7O:157 H7

Enteroemorragico

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Clostridium botulinumagente eziologico del botulismo

• Alimenti maggiormente a rischio:– conserve casalinghe– insaccati artigianaliIncubazione: 12-96 h

Sintomi: neurologici (vertigini, emicrania, disturbi visivi e della deglutizione), spesso è mortale

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Tossina letale a basse dosi viene prodotta se il batterio, resistentissimo alle alte temp., trova le condizioni ideali per vegetare senza ossigeno e con pH >4,6

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Microbiologia degli alimenti

Prevenzione:

• Acquisto di prodotti sicuri!

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PREREQUISITI• Pulizia e disinfezione • Controllo di potabilità delle acque • Controllo animali infestanti• Gestione dei rifiuti e sottoprodotti di o.a.• Formazione ed igiene del personale • Definizione della conservabilità dei prodotti• Controllo temperature e gestione degli

strumenti di misura • Gestione analisi di laboratorio• Rintracciabilità, ritiro/richiamo del prodotto

alimentare e selezione dei fornitori • Manutenzione locali, impianti ed

attrezzature

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Riassunto dei fattori che contribuiscono all’insorgenza di malattie alimentari

0% 10% 20% 30%

2%

8%

8%

9%

9%

12%

12%

14%

26%

Tempo eccessivo tra preparazione e consumo

Provenienza incerta dell'alimento

Cottura inadeguata

Consumo di cibo crudo

Cattiva igienedell'alimentarista

Scorretta temperaturadi conservazione

Utensili contaminati

Contaminazione di cibi cotti da cibi crudi

Alimentarista portatore di agenti patogeni

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Igiene del personale

Curare l’igiene della persona

Più miglioriamo la nostra igiene

e meno batteri portiamo a spasso

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Igiene del personale

LE MANI: PRIMO STRUMENTO DI LAVORO

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Igiene del personale

Per lavare correttamente le mani:- lavabi con comandi non manuale- sapone liquido- asciugamani a perdere

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Igiene del personaleLavarsi le mani frequentemente e sempre :- dopo aver usato i servizi igienici- alla ripresa del lavoro- dopo aver manipolato rifiuti

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Igiene del personaleMantenere le unghie corte e pulite e senza smaltonon indossare bracciali, orologi, anelli coprire tagli infezioni, scottature

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Igiene del personale

Dopo aver toccatoimballaggi, superfici o utensili sporchidopo aver toccato alimenti crudi dopo aver fumato, mangiato, tossito, starnutito

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Igiene del personale

Tenere la divisa e le calzature in ordine e puliteindossare gli indumenti protettivi le calzature solo sul luogo di lavororaccogliere tutti i capelli in un copricaponon indossare orecchini e collane

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Igiene del personale

Riferire al responsabile:problemi intestinali o vomitoforti raffreddori e tosse e mal di golatagli e infezioni cutanee

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GrazieGrazie

T.d.P. Claudia STEFANUTTI

Dipartimento di Prevenzione

Via Chiusaforte, 2

33100 Udine

[email protected]