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#22 Linux in università EDIZIONE POLITECNICO Aprile 2007 Intervista a Tito Boeri Bookcrossing Calcutta Village Project LANTERNA PERIODICO UNIVERSITARIO DEI GRUPPI STUDENTESCHI DI SINISTRA /politecnico/cattolica/bicocca/bocconi/statale I successi dopo la vittoria di Maggio Olanda e Italia

Lanterna 22

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Il numero 22 del Lanterna, il giornalino universitario de La Terna Sinistrorsa!

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#22

Linux in università

EDIZIONE POLITECNICO

Aprile 2007

Intervista aTito Boeri

Bookcrossing

Calcutta VillageProject

LANTERNAPERIODICO UNIVERSITARIO DEI GRUPPI STUDENTESCHI DI SINISTRA /politecnico/cattolica/bicocca/bocconi/statale

ALAL

I successi dopola vittoria di Maggio

Olanda e Italia

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OPINIONI

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Immatricolarsi presso una prestigiosa Università, considerata una delle migliori d’Europa. Magari venire da fuori, in città, stabilendosi in un clima invivibile. Seguire le lezioni, studiare e dare (in

casi fortunati) tutti gli esami. “Andare in tesi” con un Prof., con la certezza che, se non sei proprio brillante, costui ti dimenticherà il giorno dopo, e che per lui non sei più di un contratto a termine. Lavorare notte e gior-no sulla tesi, convinti di perseguire lo scopo della vita, realizzare la propria leggenda personale.

Perché è questo quello che buona parte di noi vuo-le: costruire qualcosa nella vita – e per farlo crediamo serva un “certificato” riconosciuto da qualcuno. Ma nessuno mai si chiede qual è il valore dell’at-testato... Se questo è vero valore o è qualcosa di artificiale, se solo al di là di esso ne vada ricercato il significa-to. Nella società, nell’economia, chissà dove. Nessuno si chiede mai chi asse-gna il valore alle cose del mondo.Che valore ha il certificato che rice-veremo? Un valore economico-forma-le o un attestato di cultura? Il valore di qualcuno esperto in un’infinitesima branca di sapere tecnico ma mal-in-formato sui fatti storico-economici che rendono possibile quella tecnica? Un attestato del reale valore della perso-na o la promessa che il detentore sarà per un’azienda un preferibile mezzo di profitto?

Sarebbe, un’Istituzione Universitaria, ben concepita se invece di occuparsi in primis della crescita individuale e poi della preparazio-ne tecnica, tralasciasse quella parte e educasse l’in-dividuo in modo da renderlo una forma di vita adatta

Domande sul valore della laurea e della cultura tecnocentrica del Poli

di Simone Salmistrato

LANTERNA #22 - POLITECNICO

Pensieri per scaldarsi la mente

all’economia vigente?Se la tecnica si insegna in modo a-storico è forse pos-sibile creare Ingegneri in grado di discernere tra la via di applicazione genuina della loro tecnica e la via sbagliata e dannosa? E se queste due vie esistono, sarebbe possibile, così, poter perseguire la via saluta-re evitando quella cancerosa?Se l’Istituzione tralascia l’insegnamento del Diritto e dei princìpi della Politica, ignora un insegnamento adeguato dell’Economia, è forse possibile creare Ing. in grado di agire e scegliere con coscienza nel mondo in cui si trovano a vivere?

È probabile che questi nel mondo sapranno diventare gestori oppure è più probabile che verranno tenuti ad occupare il ruolo di “mezzi”, abboniti nella coscienza, imbambolati da cinque o più anni di in-fondata edu-cazione?

“Cos’è il Lanterna? Cosa sono queste pagine che scorrono tra le vostre mani?“

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INIZIATIVE

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I l Bookcrossing è una nuova forma di scambio cul-turale che sta prendendo velocemente piede in Europa ed in Italia. L’idea si deve a Ron Hornbaker che la

concepì nel marzo 2001. Il sito web diven-ne accessibile circa un mese dopo, il 17 aprile 2001. Ora si è sviluppato in un mo-vimento globale che conta oltre 530.000 membri e oltre 3.600.000 libri registrati.L’idea è riassumibile nel motto “ se ami un libro, lascialo libero” e promuove una libera ed ampia condivisione di testi. Una nuova forma di arricchimento culturale e di comunicazione di emozioni, completa-mente plurale e gratuita, basata sul con-cetto di comunità e di condivisione: chiun-que può prendere o donare un libro senza alcun vincolo. L’occasione che ci si presenta è quella di incentivare una forma autogestita e au-toconsistente di circolazione di idee, rivalutando un mezzo che garantisce un elevato grado di approfondi-mento e spunti di riflessione.

Modello libero e gratuito di diffusione della cultura

di Francesco Mazzotta

LANTERNA #22 - POLITECNICO

Bookcrossing

Il movimento italiano conta già numerosi iscrit-ti (ma non è mai abbastanza!) e numerosi pun-ti di scambio ufficiali; un riferimento è il sito www.bookcrossing-italia.com: qui si può trovare, oltre ad informazioni e riferimenti utili costantemente ag-giornati, uno spazio forum per entrare in contatto con le numerose realtà locali. Se la semplice partecipazione non riesce a sedare la vostra voglia di condivisione, c’è la possibilità per chiunque di aprire un OCZ (Official Crossing Zone); in fondo basta poco: un locale con un gestore accon-discendente, due mensole, un cartellone che chiari-sca il significato dell’iniziativa e dell’importante idea di fondo, e un po’ di tempo libero. Successivamente l’impegno si limiterà nel registrare i libri che non pos-seggono un proprio codice BCID; ogni libro sarà quin-di associato alla vostra zona di scambio, che avrà un suo nome utente e una password.Seguendo la spinta innovativa, anche il nostro ateneo presto verrà dotato di punti di scambio ufficiali grazie al lavoro congiunto di rappresentanti degli studenti e amministrazione. Ora sta a noi trasformare una bella idea in una real-tà e non perdere questa opportunità per contribuire a fornire possibilità di formazione più ampia e non solo accademica all’interno del Poli.Buon Bookcrossing a tutti!

Il motto: “Se ami un libro lascialo libero”

“...anche il nostro ateneo presto verrà dotati di punti di scambio ufficiali...“

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RAPPRESENTANZA

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Maggio forse è il mese migliore di tut-ti, quello dove la primavera finisce di esplodere, il mondo diventa più grande, perché piacevole da abitare anche al-

l’esterno. L’anno scorso al Poli c’erano anche le elezioni studentesche e tutta la Terna era impegnata a vo-lantinare, banchettare, parlare, convincere che era meglio votare di qua che di là. E alla fine, se abbia-mo vinto le elezioni, qualcuno dovremmo pur averlo convinto. Certo, non siamo diventati i governatori dell’Uni-versità, ma abbiamo tante possibilità di mettere becco nelle scelte, non sempre piacevoli per noi, dei veri poteri del Poli. Poi portiamo tante propo-ste, raccogliamo idee e le portiamo ai piani alti per vedere cosa se ne può fare. Vediamo, in breve, le cose fatte a livello “centrale” più significative.

SEGRETERIA: in Leonardo, la vecchia segreteria sarà trasferita: abbiamo presentato una lista di ri-chieste per la nuova segreteria (da un sistema di biglietti per ordinare le code, ad una macchina per le fototessere, alla possibilità di prendere appun-tamenti…) che sono state accolte dal rettorato!!! Ora la battaglia si sposta sugli spazi della vecchia segreteria: chiederemo che vengano realizzate aule studio e spazi riservati agli studenti, che al Poli mancano. Sarà una dura battaglia perché i prof vogliono per loro quello spazio!

TASSE Ci siamo opposti ad un corposo aumento delle tasse presentando una dettagliata proposta alternativa, studiandoci tutto il bilancio e capendoci più di molti altri!

VALUTAZIONE DELLA DIDATTICA abbiamo pro-posto la pubblicazione dei risultati dei questionari al Rettore e al Ministero, per far sì che le nostre

di Carlo [email protected]

LANTERNA #22 - POLITECNICO

Cosa abbiamo fatto dopo 9 mesi

opinioni sui corsi vengano tenute in conto; potete vedere la proposta dettagliata (che vuole migliora-re il questionario e la sua erogazione, oltre a tene-re conto dei risultati, sul nostro sito)

CONFERENZE Abbiamo già realizzato 3 conferen-ze: “Kosmo”, “Professione Ingegnere” e “Software Libero”, e ne stiamo preparando molte altre, tra cui “Professione Architetto”, una sulla distribuzione dell’acqua e altre su temi di “politica” universitaria e sui giovani nel mercato del lavoro. Puoi seguirle tutte visitando spesso il nostro sito.

VIAGGI Amsterdam, Biennale di Venezia, Tosca-na... e ne prepariamo altri!

EVENTI A-Way: benvenuto alla matricole di archi-tettura, la mostra Serendipity in architettura, stia-mo organizzando il Polisuona e uno spazio book-crossing!

CINEFORUM si è svolto quello di Dicembre e ce ne sarà un altro in primavera: partecipa!

Ma questa è solo la punta del famoso iceberg. Poi c’è tutto il lavoro nelle facoltà e tante altre “piccole” cose. Tieniti aggiornato sul sito www.ternasinistror-sa.it, nella home trovi sempre no-tizie aggiornate e nella sezione “Organi Centrali” c’è il link al Blog che vi racconta quotidianamente le peripezie dei rappresentanti.

I successi ottenuti dalla Terna dopo la vittoria alle elezioni di Maggio 2006

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ROMA

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Nella seduta di febbraio del Consiglio Nazio-nale degli Studenti Universitari è stata appro-vata con i voti della maggioranza di centro-sinistra una bozza di Statuto dei diritti degli

Studenti, che è ora nelle mani del Ministro Mussi e, in particolare, del Sottosegreta-rio Dalla Chiesa, delegato per il Diritto allo Studio. Lo Statuto è una carta che richiama diritti generali, pre-senti nella nostra Costituzione, armonizzandoli con le necessità degli studenti universitari iscritti dopo l’en-trata in vigore della riforma Berlinguer (Nuovo ordina-mento) Si parte,quindi, da un richia-mo alla pari dignità di tutti gli studenti senza distinzione di sesso, etnia, opinione reli-giosa o politica, condizione sociale, orientamento sessuale. Su una solida base come questa vengono inseriti principi che hanno una valenza più pratica per garantire lo studente nell’at-traversamento della giungla universitaria e soprattutto nei rapporti con alcuni docenti.Per ciò che concerne gli esa-mi, ad esempio, si inseriscono il diritto ad essere esaminati dal docente titolare del corso, il diritto ad avere un numero di appelli minimo, il diritto a non essere costretti a comprare testi per sostenere l’esame, il diritto a non presentare libret-to o analogo prima di avere ricevuto la valutazione finale.Altri punti importanti sono quelli che riguardano la valu-tazione (si prevede di rendere pubbliche le valutazione delle

Lo Statuto dei Diritti degli Studenti

di Alessio Campi

LANTERNA #22 - CENTRALE

Ottime novità dal CNSU

schede compilate dagli studenti) e gli studenti a tem-po parziale o lavoratori cui vengono concessi diritti ad oggi non contemplati. Tra questi a fronte di un apposi-to riconoscimento, l’esonero dall’obbligo di frequenza, la possibilità di godere di un’ora di ricevimento ap-

positamente fissata dal docente, la possibilità di godere di appositi appelli di esame.Ulteriori articoli sono de-

dicati agli studenti stranieri, agli studenti disabili, ai tirocinanti e ad altri soggetti “a rischio”.In concomitanza con la seduta di febbraio il CNSU è stato coinvolto anche nell’importante dibattito sul

futuro del nostro sistema pensionistico. A seguito di diversi interventi televisivi e giornalistici che richia-mavano il Governo a con-

siderare il parere dei giovani a monte degli interventi che si prevedono necessari, il ministro dell’Economia Tommaso Padoa Schioppa ha convocato l’organismo

per sondare l’umore delle giovani generazioni e capi-re le loro richieste per ciò che concerne le modifiche previdenziali che, per dirla chiaramente, incideranno soprattutto sull’entità della nostra pensione. L’incon-tro è stato positivo, tanto da garantire un secondo ascolto questa volta alla presenza del ministro per il Lavoro Cesare Damiano.Per leggere l’intervento e ulteriori documenti è pos-sibile visitare i siti www.studentistatale.it o www.studentipolitecnico.it .

“...il diritto ad essere esaminati dal docente titolare del corso...“

“...il diritto a non essere costretti a comprare libri di testo...“

“...il diritto a non presentare il libretto prima della valutazio-ne...“

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8 gennaio 2007. Iniz io del secondo seme-stre al l ’Erasmus School of Economics di Rotterdam, nonché data del mio pr imo ap-proccio diret to con quel lo che è i l s istema

universi tar io olandese.I l termine “diret to” non è assolutamente un ter-mine casuale. Pochi giorni pr ima, infat t i , avevo potuto gia constatare un’ar ia di forte di fferenza al

ESTERO

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Due sistemi universitari agli antipodi

di Daniele Perotti [email protected]

LANTERNA #22 - CENTRALE

Olanda e Italia

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“...la quasi assoluta liberta nella formazione del piano di studi...“

docente di c iò che i l p iù del le vol te può essere r i t rovato sui l ibr i d i testo, bensì un luogo di forte interazione e di discussione, dove, appena possi-bi le, s i cerca di mostrare un’appl icazione prat ica degl i assunt i teor ic i precedentemente anal izzat i , at t raverso casi inerent i a l le tematiche trat tate du-rante la lezione.Un ruolo fondamentale nel l ’appl icazione di que-sto metodo è dato al lavoro a casa, s ia sotto for-ma di preparazione al la lezione (dal la quale uno studente non può prescindere), s ia sotto forma di “assignments”, brevi lavor i d i gruppo da prepara-re, generalmente, in gruppi di due o tre persone. Di al t ret tanta importanza è senza dubbio la qua-si assoluta l ibertà nel la formazione del piano di studi , che innalza, a dir poco la mot ivazione de-gl i student i present i a i corsi f requentat i . I l p iano di studi r isul ta totalmente f lessibi le: non solo vi è un’assenza di un vincolo di scel ta ex ante, ma addir i t tura, in i t inere, lo studente può scegl iere di abbandonare un corso scel to e di iscr iversi ad un al t ro di suo maggior gradimento. Un sistema quindi non incentrato sul la burocrazia come av-viene nel nostro paese, bensì sul l ’eff ic ienza, che, t rova nel le ICT i l suo apice. Tutte le procedure infat t i possono essere effet tuate at traverso i l s i to internet www.myeur.nl dal quale lo studente ha la possibi l i tà di accedere al la sua pagina personale, a quel la degl i esami frequentat i , e al la propr ia ca-sel la di posta elet tronica. Inut i le speci f icare che questa eff ic ienza non sia assolutamente f ine a se stessa, bensì parte di un meccanismo gia pr ima ci tato: nei giorni precedent i la lezione, vengono car icat i tut t i i “papers” inerent i , e, sovente, pro-pr io questa ser ie di art icol i o saggi cost i tu iscono i l vero e propr io mater iale di testo per sostenere in seguito l ’esame. Inol tre qualsiasi spostamento o annul lamento di lezioni v iene sempre segnalato in tempo ut i le, come ho potuto fortunatamente ve-r i f icare io stesso, r isparmiando mezz’ora di t ram per raggiungere l ’universi tà.

momento del la r icezione degl i orar i uff ic ial i del-le lezioni : una lezione sett imanale per ognuno dei due corsi da me frequentat i i qual i , tengo a speci f icare, entrambi da sei credi t i . Questa diversi tà è dovuta pr incipalmente a una conce-zione assolutamente dissimi le r ispetto al nostro sistema, del le ore di lezione: non un momento di ascol to passivo e di spiegazione da parte del

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8LANTERNA #22 - CENTRALE

Un’al tra caratter ist ica completamente opposta a quel la dei più grandi atenei i ta l iani infat t i è data dal posizionamento per i fer ico del la maggior parte del le facol tà, peral t ro r iuni te in grandi macrocom-plessi . Scoprire l ’aula del la mia pr ima lezione e l ’uff ic io scambi i l pr imo giorno è stata quasi una piccola impresa, ma effet t ivamente, al l ’ interno di questo grande complesso, uno studente può trova-re tut to quel lo di cui possa necessi tare, nonché un ambiente pol icul turale molto st imolante.I l s istema universi tar io olandese infat t i è molto adatto agl i student i stranier i , poiché perfet tamen-te bi l ingue, come del resto i l paese stesso. Lo stato inol t re si dimostra ampiamente partecipe in questo si -stema: gl i student i infat t i usufrui-scono di innumerevol i vantaggi qual i t rasport i gratui t i s ia urbani che ex-tra-urbani at traverso la l inea ferro-viar ia, e di una sovvenzione premio, al la quale ogni studente ha dir i t to nel momento del l ’ iscr iz ione, con l ’unico vincolo di rest i tuzione nel caso in cui non r iesca a conseguire la laurea in tempi adeguat i . In ul t imo, per inquadrare anche quel la che può essere la “cul tura” universi tar ia locale, faccio un breve cenno al la brochure trovata nel k i t post- iscr iz ione che tanto ha scate-nato i lar i tà t ra noi student i i ta l iani ,

greci e spagnol i : spiegava i l perché fosse sbagl ia-to copiare e le eventual i sanzioni per chi fosse col to in fal lo. Ciò che invece dovrebbe scatena-re tut t ’a l t ro che i lar i tà t ra noi c i t tadini del l ’Europa mediterranea, bensì un velo di preoccupazione, è dato dal fat to che molt i d i quest i student i , dopo un mese, st iano gia pensando di abbandonare i r i -spett iv i paesi per f requentare gl i u l t imi due anni di special ist ica propr io qua in Olanda.Che questo sia un model lo a cui avvic inarsi? Per-sonalmente penso di s i .

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SATIRA

Quasi un anno fa Leti-zia Moratti diventava sindaco. La cultura del “fare” era stato il

suo cavallo di battaglia in cam-pagna elettorale. Tra il dire e il fare però, si sa, c’è di mezzo il mare: in questo caso dev’esse-re bastato il naviglio.

A fine estate, sull’onda del-la paura per alcuni episodi di violenza capitati in agosto, il sindaco propone misure con-crete in difesa delle donne. Te-lecamere dappertutto, centrali operative e soprattutto l’idea geniale di installare pul-santi antistupro ai semafori e nelle pensiline dei mezzi pubblici. “Pronto? Senta, credo mi vogliano stuprare” “Resti in linea” “Ok, mi faccia sapere”.

E non se ne è più saputo più nulla, ovviamente. Anche se quando si preme il pulsante del semaforo e il verde non scatta c’è chi dice di sentire, in lontananza, la sirena di una pattuglia antistupro in arrivo…Al ritorno della primavera, però, dopo mesi di letargo in cui il consiglio comunale è rimasto paralizzato in assenza di delibere da votare, il sindaco si risveglia e decide che la sicurezza è la vera emergenza di Milano. Ap-pena approvato un bilancio che riduce i fondi a polizia e vigili, ecco che chiede altri 500 agenti al ministero dell’Interno. Anzi, li pretende! Una specie di rapina a mano disarmata. La sicurezza è la nostra priorità, quindi lo stato ci dia i soldi. Bizzarro, certo, ma mai quanto vedere un sindaco che indice una manifesta-zione (26 marzo) contro il governo e chiede ai suoi cittadini di mobilitarsi, fiaccole e forconi, per chiede-

di Mauro Bertolotti

Governare con Letizia... ...e non concludere niente

re più sicurezza nella città che lei stessa amministra. Mah…

Non è stato l’unico exploit del sindaco in questi mesi. C’è stato per esempio il grande progetto, ereditato dalla giunta precedente, delle Olimpiadi del 2016. Pre-sentato in pompa magna, il piano prevedeva di portare avanti la candidatura di Milano per scucire al governo qualche centinaio di milioni di euri necessari a co-struire le più basilari strutture sportive moderne di cui la nostra città è miseramente priva da anni. Quando però tutto è saltato, si è deciso di cambiare obiettivo e puntare sull’Expo2015. Non si è ancora ben capito di cosa si tratti: pensavamo che le Esposizioni Universali fossero passate di moda verso fine Ottocento…Invece pare di no, se anche una metropoli come Izmir, Tur-chia fa concorrenza a Milano per questo grande even-to. Buona fortuna!

A meno di un anno dall’elezione, dal sindaco Moratti molte (più o meno) belle idee, ma pochi fatti

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ECONOMIA

Il tema delle pensioni è tornato di forte attualità in que-ste settimane da quando il governo ha deciso di agire operando alcune correzioni al sistema per garantire la stabilità finanziaria del sistema. Pubblichiamo un’in-tervista a Tito Boeri, Professore ordinario di economia del lavoro all’Università Bocconi di Milano, rilasciata al forum degli studenti e pubblicata sul sito lavoce.info di cui lo stesso Prof. Boeri è coordinatore.

I giovani avranno la pensione? E se sì, a che con-dizioni la avranno?

Per effetto delle riforme pensionistiche dell’ultimo decennio, per i giovani i tassi di rimpiazzo (ovvero il rapporto tra prima prestazione pensionistica e ultimo salario) delle generazioni che vanno in pensione ora sono irraggiungibili. Questo perché la pensione pub-blica offrirà un rimpiazzo del reddito da lavoro del 35-40 per cento nei casi migliori, contro l’attuale 65-70 per cento. (1) L’unica via per coprire questo “buco” pensionistico è garantire, specialmente ai giovani, rendimenti più elevati all’accantonamento ora versato al trattamento di fine rapporto.

Il rischio è che un giovane che oggi entra nel mercato del lavoro finisca, anche dopo 45 anni di lavoro (otto anni in più in media di chi va in pensione ora), per ricevere una pensione inferiore al minimo sociale. È una questione di equità intergenerazionale e soste-nibilità allo stesso tempo. L’aliquota di equilibrio (il contributo che dovrebbe essere pagato per azzerare

da lavoce.info

Pensioni: quanto ci riguardano?Intervista a Tito Boeri

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il deficit dell’Inps) è oggi vicina al 45 per cento. Come si può a chiedere a qualcuno di trasferire quasi il 50 per cento del proprio salario a chi va in pensione a 57 anni, dopo 35 di lavoro, sapendo che lui stesso percepirà una pensione, in rapporto all’ultimo salario, del 20-30 per cento inferiore a quella del beneficiario del suo trasferimento? Quindi per i giovani deve es-sere incentivato al più presto il trasferimento del Tfr ai fondi pensione. Il sindacato ha un ruolo fondamen-tale da giocare in questo quadro. I giovani sono spes-so occupati in piccole imprese, soggetti alle pressioni (se non al ricatto) dei datori di lavoro che chiedono di mantenere il Tfr presso l’azienda. Per evitare le pressioni e i ricatti, bisogna che la scelta su cosa fare del Tfr sia coordinata fra i lavoratori. Di qui il ruolo insostituibile del sindacato, che però sulla questione ci sembra molto distratto.

Coefficienti di trasformazione? Quali vantaggi o svantaggi per i giovani da un’eventuale riforma? Quali vantaggi o svantaggi, inoltre, dalla rimozio-ne dello scalone?

Partiamo dai coefficienti di trasformazione. Quando si va in pensione, i coefficienti convertono il montan-te di contributi accumulati durante la vita lavorativa in quiescenza annuale. Il coefficiente tiene conto di due aspetti: è graduato sulla base degli anni di an-ticipo rispetto ai 65 anni (cresce al crescere dell’età di pensionamento) ed è calibrato sulla speranza di vita, perché una vita attesa più lunga implica che le prestazioni devono essere versate per un numero maggiore di anni. I coefficienti attualmente variano da un minimo del 4,720 per cento (a 57 anni di età) a un massimo di 6,136 (a 65 anni di età). Ciò significa che chi, a 65 anni di età, avesse accumulato un mon-tante per 100mila euro, si vedrebbe riconosciuta una pensione di 6.136 euro all’anno.

Senza revisione dei coefficienti, il sistema contributi-vo non sarebbe sostenibile e non avrebbe più ragion d’essere. La variazione dei coefficienti di trasforma-zione è parte integrante della riforma Dini e costitui-sce uno dei capisaldi della equità intergenerazionale. Quando la longevità aumenta, le pensioni devono essere adeguate a questo cambiamento, altrimenti la generazione che va in pensione otterrà più risorse di quelle preventivate, facendo pagare “il regalo” alle generazioni presenti e future attraverso un aumento dell’imposizione fiscale. Non modificare i coefficienti di trasformazione equivale ad aumentare la generosi-

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12LANTERNA #22 - CENTRALE

tà delle pensioni per quelle generazioni che andranno in pensione prima della prossima riforma. Infatti senza aggiustamento dei coefficienti il sistema sarà presto insostenibile e bisognerà intervenire di nuovo, aumen-tando ulteriormente i contributi sociali per i lavoratori oppure l’età di pensionamento o riducendo il reddi-to pensionistico per le future generazioni. Quindi, il mancato aggiustamento oggi dei coefficienti, aumenta anche il “rischio politico” di vedersi cambiate ulterior-mente le regole previdenziali a proprio svantaggio in futuro (più contributi mentre si lavora, meno trasferi-menti da pensionati e maggior età di pensionamento) e aumenta l’incertezza nel pianificare il proprio futuro previdenziale.

Per ridurre il rischio politico di nuove riforme, biso-gnerebbe rendere gli aggiustamenti dei coefficien-ti automatici in base agli aggiornamenti delle tavole di mortalità compilate dall’Istat, come già avviene in Svezia. La revisione automatica eviterebbe di interve-nire sempre in ritardo (e con processi decisionali che finiscono inevitabilmente per non garantire i lavoratori più giovani) nell’adeguare il sistema previdenziale alla dinamica demografica.

Come mostra il grafico, tratto da un rapporto della Ra-gioneria Generale dello Stato, senza l’aggiornamento dei coefficienti, la spesa pensionistica aumenterebbe di circa due punti di Pil. Da notare che il quadro previ-sionale offerto dalla Ragioneria potrebbe radicalmente cambiare ove insorgessero resistenze alla caduta ten-denziale delle coperture al pensionamento così come di quelle successive. Se i coefficienti non fossero ag-giornati e fossero introdotte, anche con cadenza irre-golare, forme di perequazione delle pensioni superiori all’inflazione, il profilo della annunciata ‘gobba’ sareb-be diverso, fino a portare la spesa ben oltre il 20 per cento del Pil (anziché al 16 per cento). Per contro, la

revisione indurrà i lavoratori a elevare spontaneamen-te l’età media di pensionamento. E, dal punto di vista macroeconomico, ciò conterrà la crescita dei pensio-nati liberando le risorse necessarie a preservare al meglio le pensioni e a garantire un reddito minimo a tutti, giovani e anziani, come misura di contrasto alla povertà.

Riguardo allo scalone, abbiamo espresso più volte le nostre perplessità su questa misura perché riteniamo che siano preferibili interventi che mantengano flessi-bilità e libertà di scelta su quando andare in pensio-ne. Dal punto di vista dei giovani, tuttavia, l’abolizione dello scalone senza alcuna misura che contenga la spesa pensionistica (tipo riduzioni attuariali delle pen-sioni per chi va in pensione prima dei 65 anni), signi-ficherebbe dover sobbarcarsi quasi 9 miliardi in più di tasse per pagare le pensioni di chi si sta ritirando dalla vita attiva con quiescenze ben più alte di quelle cui i giovani avranno diritto domani. La rimozione dello scalone senza interventi sostitutivi sarebbe dunque un nuovo schiaffo all’equità intergenerazionale.

Che cosa vuol dire per voi impostare la riforma delle pensioni nell’ottica della solidarietà tra le ge-nerazioni?

Vuol dire anticipare l’entrata in vigore delle nuove re-gole previdenziali, come avvenuto in Svezia, dove il sistema contributivo è stato adottato subito per tutti, tranne per chi aveva più di 62 anni, anziché essere circoscritto ai più giovani. La comparazione fra Italia e Svezia, si veda il grafico qui sotto, è un chiaro esem-pio di come i giovani siano da noi sotto-rappresentati nel processo politico. Bene che oggi facciano sentire di più la loro voce.

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13 LANTERNA #22 - POLITECNICO

INTERNI

L’evoluzione di Linux ha visto sin dalle prime fasi come ambiente principale di sviluppo il mondo dell’università.Forse non tutti sanno che fu proprio uno stu-

dente universitario finlandese, tale Linus Torvalds, a sviluppare per la prima volta il kernel Linux, nucleo centrale del sistema operativo.

Da allora sono stati fatti enormi passi avanti, lo svilup-po di Linux è cresciuto così come i suoi utenti.Alla luce di questa realtà la Terna Sinistrorsa in colla-borazione con il Poul (Politecnico Open Unix Labs) ha organizzato nel mese di Dicembre la conferenza “Sof-tware libero e libero pensiero”, iniziativa che ha visto la partecipazione attiva di moltissimi studenti.

Nel corso della manifestazione si è puntato l’accento sui vantaggi nell’utilizzo di Linux, un sistema operativo gratuito, sicuro, leggero, liberamente scaricabile da Internet, supportato da una vasta comunità di utenti. Tutte queste caratteristiche lo hanno reso indispen-sabile in ambienti a budget ridotti, quali le nostre uni-versità.

Accade infatti di incontrare sempre più spesso studen-ti universitari che utilizzano Linux sui loro portatili così come reti informatiche dei vari centri di calcolo gestite da questo sistema operativo.Del resto gli strumenti offerti a favore degli studen-ti sono molteplici e completamente gratuiti: si spazia dalla suite Open Office, comprensiva di fogli di calcolo ed elaboratori di testo, a web browser quali Mozilla Firefox e Opera, a client di posta elettronica come Mozilla Thunderbird, a programmi di foto ritocco quali The Gimp.

I vantaggi di un OS libero e gratuito visti alla conferen-za sul software libero. Prossimamente si replica!

di Luca Endrizzi [email protected]

Linux in università!

Questi ultimi software nati per sistemi Linux sono successivamente migrati ad altri sistema operativi e tuttora sono disponibili sul web gratuitamente anche per Microsoft Windows.

Inoltre per gli studenti più esigenti ed esperti Linux mette oggi a disposizione tutti i linguaggi di program-mazione prodotti, come Fortran, C, C++, oltre a lin-guaggi più specificamente orientati alle reti. Diversi software largamente impiegati nell’ambito matematico quali Matlab sono disponibili in versioni compatibili con questa piattaforma, molto spesso con prestazioni decisamente superiori rispetto ad instal-lazioni su altri OS.

Non esiste quindi alcun vincolo all’utilizzo di Linux in università deve esserci solo la volontà di farlo!Per questo motivo vi invito a scaricare dalla rete una qualsiasi distribuzione Linux ed a partecipare libe-ramente alla seconda conferenza “Software libero e libero pensiero” in programma per il mese di Aprile presso la sede Bovisa del Politecnico di Milano.

“...un sistema operativo gratuito, sicuro, leggero, liberamente sca-ricabile da Internet“

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ESTERO

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Arrivi in India e senti il suo odore: nuovo, pe-netrante, disfatto, di spezie e di decompo-sizione. L’aria umida e pesante ti si attacca addosso e lì rimane, finché non te ne vai, e

anche dopo.Calcutta è una città con 14 milioni di abitanti, caotica, sporca, inquinata e povera, terribilmente povera. Una miriade di persone si muove a fatica tra i cumuli di immondizia, per strada come nelle baracche le con-dizioni igieniche sono pessime. Le vacche sacre, da tutti rispettate e da nessuno nu-trite, girano da un vicolo all’al-tro, si insinuano tra le tante bot-teghe che fanno di Calcutta un grande e pove-ro bazar. I ven-ditori ambulanti su un vecchio straccio fanno mostra dei loro timidi tesori: qualche banana o qualche or-taggio, oppure pesci del Gange coperti dalla mi-riade di mosche che ci svolazza-no sopra, libri di terza mano, og-getti di bigiotte-ria, stoffe varie. E intorno le urla dei venditori, che si trasformano in commercianti abi-lissimi con te, bianco che hai i soldi. Durante la notte, quegli stessi marciapiedi che di giorno ospitano ban-carelle, si trasformano in dormitori pubblici, sui quali

Un aiuto dal Politecnico

di Elisa Boccalini ([email protected])e Enrico Agnoli ([email protected])

LANTERNA #22 - POLITECNICO

Calcutta Village Projectfile di uomini e bambini immobili dormono accasciati.C’è in ogni cosa un’aria di fatiscenza e rassegnato abbandono: il viaggiatore europeo non può non es-sere colpito dall’immane miseria che pervade ogni angolo di questa città, miseria a cui gli indiani sem-brano ormai essere amaramente indifferenti. Eppure ciò che sconvolge non è né la puzza, né la sporcizia, ma la pienezza che si percepisce ovunque: i colori, gli odori, i volti, i riti, le contraddizioni, la spiritualità rendono questo posto squallido e sublime, sofferente e affascinante; ogni fatto insignificante porta su di sé l’emozione della novità.Siamo due studenti di ingegneria informatica, appro-dati in questo mondo così diverso grazie a uno stage del Politecnico di Milano che ha iniziato una proficua

“...e intorno le urla dei venditori che si trasformano in commer-cianti abilissimi con te, bianco, che hai i soldi...”“

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c o l l a b o r a z i o n e con l’Associa-zione Calcutta Onlus.Lavoriamo per la IIMC, che ogni anno accoglie volontari da tutta Europa, studenti di medicina che offrono il loro ser-vizio alle cliniche di questa ONG.Occupiamo le stanze di una modesta ma ac-cogliente Guest House, situata in un quartiere re-sidenziale a sud della città e ogni giorno usciamo da Calcutta per rag-giungere un piccolo villaggio che ospita la sede della IIMC. Qui tentiamo di risolvere i tanti problemi che le apparecchiature informatiche, per noi ormai obsolete, presentano e forniamo supporto tecnico. Dopo esserci interessati direttamente all’acquisto di dieci computer, finanziati dalla Regione Lombardia, li abbiamo instal-lati in alcune scuole dell’IIMC situate nei villaggi intor-no a Calcutta. Qui abbiamo iniziato a fare corsi base di informatica ai bambini, la quasi totalità dei quali non ha mai visto un computer prima e non ha mai sentito parlare di inter-net. È incredibile vedere come apprendono in fretta e con quale gioia ed entusiasmo partecipano alle nostre lezioni. Il limite principale è la lingua: solo i bambini più grandi infatti capiscono abbastanza bene l’ingle-se, per cui c’è sempre bisogno di un professore che traduca in bengala.Ed è proprio in questi villaggi, immersi in pianure scon-finate, tra le case costruite con fango e paglia e senza acqua corrente, tra gli occhi scintillanti e nel sorriso di bambini che non hanno niente, che si svela l’anima dell’India. È qui che è nata la nostra curiosità e il pro-fondo interesse per questo paese così complesso, ed è qui che si è sviluppata la profonda consapevolezza che ognuno di noi può portare il suo, seppur piccolo, contributo. Per questo motivo ci auguriamo che le no-stre impressioni sull’India si tramutino in una spinta a vivere questa esperienza così intensa e carica di significati.

Associazione Progetto Calcutta Onlus

Associazione Progetto Calcutta Onlus nasce nel 1993. Sostiene l’ONG Institute for Indian Mother and Child con attività di autosviluppo nella zona rurale di Calcutta. L’obiettivo è garantire adeguata assistenza sanitaria alla popolazione e promuove-re lo sviluppo locale con iniziative gestite da india-ni, progetti specifici e il coordinamento di volontari da tutto il mondo. Ad oggi il Progetto Sanitario garantisce assisten-za di base in 5 ambulatori, mentre quella specifica è assicurata in una clinica con 20 posti letto. Il Progetto di Adozioni a Distanza consente a 1.700 bambini di andare a scuola. Con i contributi sono coperti i costi della retta scolastica, la cancelleria, un pasto al giorno e un check up medico. Sono state costruite 22 scuole frequentate da 2.500 bambini. Grande successo riscontra anche il Pro-getto di Microcredito, che ha erogato 3.000 prestiti a donne in 36 villaggi.

Associazione Progetto Calcutta - ONLUSwww.calcuttaproject.orgVia Angera, 320125 Milanotel.0236552292fax:[email protected]

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22REDAZIONE POLITECNICOSimone SalmistratoElisa BoccaliniEnrico AgnoliLuca EndrizziFrancesco MazzottaCarlo PretaraREDAZIONE CENTRALELuca de VecchiEmanuele CrespiDaniele ElleroLorenzo Spinazzi

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Lanterna è solo una delle tante iniziative e produzioni de “La Terna Sinistrorsa”: il gruppo dei rappresentanti degli studenti del Politecnico di Milano che riunisce tutti gli studenti di sinistra che vogliono vivere l’università in modo attivo e propositivo; se vuoi collaborare contattaci!

[email protected]. 02.2399.2639

RIUNIONILEONARDO: tutti i mercoledì alle 18 in interfacoltà (1°piano pad.Nord)

BOVISA-LAMASA: il martedì alle 18 in L02

BOVISA-DURANDO: il giovedì alle 17.30 nell’auletta vicino l’ovale

www.ternasinistrorsa.it

grafica: [email protected]: [email protected]