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www.stadio5.it [email protected] COPIA OMAGGIO Sport & Spettacolo domenica 13 dicembre 2015 anno 5 numero 45 Milan Verona SANTA LUCIA, ILLUMINA IL CAMMINO ROSSONERO

N 45 2015 milan veronaweb

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www.stadio5.it [email protected] COPIA OMAGGIOSport & Spettacolodomenica 13 dicembre 2015 anno 5 numero 45

Milan

Verona

S a n ta L u c i a ,i L L u m i n a i L c a m m i n o r o S S o n e r o

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domenica 13 dicembre 2015 www.stadio5.it2

MILAN Arbitro: Paolo Valeri di Roma 2

M i l a n Verona

Allenatore A

llena

tore

VERONADonnarumma

Abate , Alex, Romagnoli, De Sciglio;Niang, Kucka, Montolivo, Bonaventura;

Bacca, Luiz Adriano

GolliniSala, Moras, Bianchetti, Pisano;Wszolek, Viviani, Greco, Ionita;

Toni, Siligardi

(4-4-2) (4-4-2)

ForSe queSto è L’anno buono

Sandro Mazzola

STADIO MEAZZA ORE 15.00

SinisaMihajlovic

LuigiDelneri

Il brodino di Modena è rimasto sullo stomaco

al Milan, che ora è a -9 dall’Inter che, invece, col suo ottavo 1-0 ritorna in testa da sola in classifica. Un Naviglio a colori da una parte, in bianconero dall’altra, che respira solo nebbia e che non riesce ad avere luce abbastan-za. Il pareggio col Carpi ha fermato la rincorsa dei rossoneri, interrotta con la Juventus e ricominciata con la Sampdoria. Contro gli uomini di Castori tutte le grandi hanno sofferto: Inter e Fiorentina hanno vinto senza grande meri-to, il Napoli ha pareggiato. Magra consolazione che non può essere una giusti-ficazione. Ora, c’è il Verona che arriva da quattro scon-fitte consecutive. Al “Me-azza” gli scaligeri avranno la disperazione negli occhi, quel che è peggio anche la rassegnazione. Un punto in più per il Milan che com-metterà peccato mortale se non riuscirà a portare via la vittoria. Nella trasfer-ta emiliana, poche notizie positive, a parte la crescita di Donnarumma, la solita continuità di Bonaventura e la maggior confidenza di Niang. Proseguono le con-testazioni contro Galliani, che continua la sua avven-tura rossonera e, soprat-tutto, che prova a studiare un modo per trovare solu-zioni tecniche. Mihajlovic non convince Berlusconi, ma le scelte vanno difese e difficilmente il serbo sarà allontanato. L’Europa è l’o-biettivo minimo, ma chissà se riuscirà a placare la sete dei tifosi, che sono stanchi di non lottare, ormai da anni, per il titolo. Non ul-timo la possibilità di finire per l’ennesima volta dietro i detestati cugini, che sono messi meglio non solo in classifica. Si fanno i conti anche di cassa e i novanta milioni spesi per portarsi a casa Bertolacci, Romagno-li, Luiz Adriano e Bacca non sono bastati per fare una squadra da titolo. Da almeno dieci anni il club rossonero non investiva così tanti soldi, ma alcu-ni giocatori (soprattutto tra i veterani) sembrano involuti o sopravvalutati. Indossare per anni la ma-glia del Milan non signifi-ca molto, se in campo non si dimostra di essere da Milan. Forse le parole di Paolo Maldini sono arri-vate nel momento giusto. A volte le orecchie servono più della lingua.

L’Inter ringrazia il Bo-logna che ha fermato il Napoli, permetten-doci di restare soli al

comando della classifica del campionato. Come al solito, con il Genoa abbiamo sof-ferto parecchio, ma alla fine siampo riuscitia chiudere in cassaforte tre preziosi punti che ci hanno rilanciato dopo lo stopo del San Paolo con il Napoli. Neppure ieri sera ad Udine contro la squadra di Colantuono è stata una pas-seggiata, perchè i nostri av-versari sono arrivati alla sfida con il dente avvelenato per la pesamte sconfitta rimediata la scorsa settimana con la Fio-

rentina. Di buono c’è che la Viola questo pomeriggio avrà un compito molto difficile a Torino con la Juventus e se i bianconeri ci daranno una mano battendola, saremmo i primi a ringraziarli.Il Napoli non avrà vita facile anche lui, dovendo ospitare

al San Paolo la Roma reduce dalla la sfida con il Batebori-sov. Per quanto riguarda i piani alti della classifica, l’attenzio-ne è concentrata su queste due sfide, quella di Napoli e quella di Torino. Da qui, l’In-ter, avendo fatto risultato ad

Udine, potrebbe avvantag-giarsene non poco. Per quan-to riguarda i cugini del Milan, la partita di San Siro con il Verona sarà molto impor-tante per capire qualre ruolo potranno recitare i rossoneri quest’anno.Il Verona è messo malissimo,

ha faticato a battere per 1-0 il Pavia, in Coppa Italia, mentre quattro giorni dopo è capito-lato in casa con l’Empoli. Del-neri ha veramente una brutta gatta da pelare, anche se lui si dice ottimista, per aver visto i gialloblu in ripresa contro i toscani. Tornando al Milan è bene ricordare che la squadra di Mihjalovic contro il Carpi ha segnato il passo, rischioan-do addirittura la sconfitta.Attenzione al Sassuolo che se batterà il Torino (partita rin-viata per nebbia) si colloche-rà in piena zona Europa con prepotenza. Ieri, infine, prova del nove superata dal Bologna a Marassi con il Genoa. La squadra di Donadoni è cam-biata di sicuro e radicalmente, rispetto al lavoro fatto da De-lio Rossi.

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3domenica 13 dicembre 2015 www.stadio5.it

Santa Lucia pensaci tula partita

*

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rcatori

LA C

LASS

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A

32

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27

19 18 6

Éder Citadin Martins

10

36

16

28

16

242431

1819

26

Gonzalo Higuain

14

22

Nikola Kalinic

9

Lorenzo Insigne

71 partita in più

21

10

Paulo Dybala

7 7

Miralem Pjanic

Difficile pensare ad un Milan fuori dalla grande con-fusione in cui si è

impantano. Priva di gioco, di idee e di leader che può cari-care a dovere la squadra e ma-gari gonfiare quanto basta la rete avversaria per far tornare il sereno e, quindi, il sorriso. Difficile anche comprende-re dove sta l’ingorgo. Sinisa Miajlovic pare averle prova-te tutte: dal 4-3-1-2 al 4-4-2, non senza provare anche il 4-3-3, ma la squadra non de-colla e il gioco latita. Qualche raggio di sole nella nebbia più fitta, Lazio e Sampdoria, han-no fatto ben sperare illuden-do i più accaniti sostenitori rossoneri per poi fare i conti con la realtà: due vittorie con due compagini in piena cri-si. Manca il gioco, manca la squadra e manca il bomber. Da oltre un mese latita anche

Bacca (30 milioni di euro che rischiano una svalutazione di non poco conto), e le speran-ze puntano tutte al mercato di riparazione di gennaio. L’en-nesimo cambio di allenatore ed un investimento di oltre 80 milioni di euro hanno porta-to a zero, questo Milan è nelle stesse condizioni dello scorso campionato. Possiamo consi-derare abortita anche lambi-zione del 3° posto oltre al nau-fragio della promessa fatta dal

tecnico serbo di piazzare la propria squadra nelle prime tre posizioni a dicembre per festeggiare in modo sereno il Natale. 24 punti, al pari del-lAtalanta e solo 8 punti rac-colti nelle 8 trasferte, che la collocano in ottava posizione a -7 dalla terza piazza, fin qui nulla di preoccupante. Devo-no, però, impensierire, e non poco, i nomi delle squadre che la precedono, non tanto la Roma precipitata al quarto

posto con i suoi risultati bal-lerini, quanto il Sassuolo che non è più una sorpresa per nessuno e va avanti come un treno senza nessuna riverenza nei confronti delle avversarie. Vogliamo fare i conti con la Juventus? Meglio di no, il re-cupero della squadra di Alle-gri, ormai uscita dal reparto di terapia intensiva, è sotto gli occhi di tutti. Resta da capire chi fra Inter, Fiorentina e Na-poli sarà disposta a lasciare il

In questo momento, il Milan è come le luci dell’albero di Natale. Si accende e si spe-gne ad intermittenza. Alle

convincenti e vittoriose prove contro Lazio, in trasferta (3-1) e Samp in casa (4-1), nell’arco di un mese o poco più, hanno fatto riscontro due pareggi senza reti contro Atalanta, più di un mese fa tra le mura amiche, e Carpi domenica scorsa al Braglia di Modena; risultato quest’ultimo che, diciamolo francamente, per quello che si è visto, anzi non si è visto in campo, ha veramente lasciato tanto amaro in bocca al

miLan, non ti reSta che vincere

passo ai rossoneri. Mihajlovic ha problemi seri. Non può contare sul gioco di squadra perché priva dello stesso gio-co ed affidarsi ai guizzi indivi-duali di Bacca, non pervenuto da un mese, e Giacomo Bona-ventura che prova a salvare la partita saltando l’uomo. Con-tro il Verona, con ogni proba-bilità, vedremo confermato il 4-4-2 con Bacca e Luiz Adria-no che tornerebbero a giocare in coppia dal primo minuto,

Niang esterno a centrocampo e Alessio Cerci che si riac-comoda in panchina. Lo 0-0 di domenica scorsa contro il Carpi ha confermato, se mai ce ne fosse stato bisogno, tutti i limiti di questo Milan che nel pomeriggio, seppur al Meazza e contro un Vero-na ormai agonizzante, deve iniziare a dimostrare di avere una testa, per la coda c’è an-cora un pochino di tempo, ma non troppo.

popolo rossonero che, logica-mente, si aspettava una vittoria dalla sua squadra contro una neopromossa, che in casa non è certamente imbattibile. Nel frat-tempo sta per concludersi il giro-ne d’andata. Dopo Natale e con l’inizio dell’anno nuovo salteran-no fuori i veri valori delle con-tendenti che formano il gruppo di testa. Il Milan finora non è riu-scito a spiccare il volo. Il bilancio dei rossoneri con le altre “gran-di” negli scontri diretti in questa prima parte del campionato è allarmante. Contro Fiorentina, Inter, Napoli e Juve, la squadra di Mihajlovic non solo non è ri-uscita ad ottenere punti, ma non

ha realizzato reti, nonostante la presenza in attacco di giocatori di indubbie qualità come Bacca ed Adriano in primis che sono partiti bene all’inizio di stagione e che ora, proprio loro, sembra-no pagare le conseguenze nega-tive di un organico inadatto per la conquista di grandi traguardi. A centrocampo, nonostante i ripetuti cambi di modulo (ulti-mo il 4-4-2) i problemi restano, anche perchè manca soprattut-to il “metronomo” lì in mezzo al campo, cioè un giocatore di personalità in grado di dettare tempi ed offrire palloni veloci in attacco. Sconcertanti ed impieto-si sono i confronti tra il tecnico

Sinisa Mihajlovic con il Milan di Inzaghi: dopo 15 gare di cam-pionato le prestazioni del Milan con il tecnico serbo in panchi-na in quanto a gioco e punti conquistati in classifica sono gli stessi rimediati da Pippo allena-tore. Dunque, contro il Verona, questo pomeriggio al “Meazza,” occorre assolutamente vincere per riprendere la scalata per un posto in Europa, dando cosi an-che serenità all’ambiente e al suo allenatore, sempre nell’occhio della critica. In attacco, Mihajlo-vic conferma naturalmente Bac-ca, desideroso di tornare al gol, dopo 371 minuti di astinenza, insieme a Adriano, con la spe-

ranza che i due tornino a gonfia-re le reti, come è capitato nelle sei precedenti occasioni in cui i due bomber hanno giocato in-sieme, collezionando tre vittorie contro Empoli, Palermo in cam-pionato, Perugia in Coppa Italia e tre sconfitte di fronte a squadre di rango come Fiorentina, Inter e Napoli. Nel frattempo Sinisa, già dalla sfida di questo pomeriggio con il Verona, ripresenterà molto probabilmente Balotelli in pan-china, ormai guarito dalla pu-balgia e Bertolacci, due alterna-tive di lusso di questo Milan che cerca ancora la sua vera identità in un campionato mai cosi incer-to negli ultimi anni.

Luigi Rubino

Severa Bisceglia

** **

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domenica 13 dicembre 2015 www.stadio5.it4

Ferdinando Coppola

MichelangeloAlbertazzi

GiampaoloPazzini

Giampaolo Pazzini cresce nelle giovanili del Montecatini, dopo una parentesi nel

Margine Coperta viene acquistato dall’Ata-lanta militando nelle giovanili con Riccar-do Montolivo. Nel gennaio del 2005 passa alla Fiorentina e nel 2009 alla Sampdoria. Nel gennaio del 2011 si trasferisce a Mila-no, passando dall’Inter, e si accasa al Milan il 22 agosto 2012 nello scambio di Antonio

Cassano più 7,5 milioni per la società nerazzurra. Con il Milan firma un con-tratto triennale da 2,7 milioni di euro a stagione. Con la maglia numero 11 esordisce il 26 agosto successivo ed il 1° settembre firma una tripletta in casa del Bologna. La stagione successiva, dopo 37 presenze e 16 reti all’attivo, è costretto a fermarsi sei mesi per un intervento al gi-nocchio destro. Farà ritorno in campo nel match che vale un campionato, il derby perso per 1-0 contro l’Inter. In rossonero totalizzerà 74 presenze e 21 gol. Rimasto svincolato, l’11 luglio 2015 firma il con-tratto con l’Hellas Verona e fa il suo esor-dio ufficiale con gli Scaligeri nella partita vinta in casa per 3-1, in rimonta, contro il Foggia, gara valevole per il turno elimi-natorio di Coppa Italia. Con i gialloblu è sceso in campo 11 volte ed una sola rete segnata.

Michelangelo Albertazzi viene acquistato giovanissimo dal Milan, metà del cartellino in comproprietà col Bologna. Sarà aggrega-

to alla Primavera rossonera solo l’anno successivo e vincerà la Coppa Italia Primavera 2009-2010 e il Campionato Berretti. Dopo una breve parentesi al Getafe e subito dopo al Varese, fa ritorno al Milan con cui esordisce il 27 gennaio 2015 in una gara di Coppa Italia contro la Lazio. Il 30 luglio 2015 torna all’Hellas Verona a titolo definitivo firmando un contratto triennale. In questa stagione ha disputato solo due partite.

Ferdinando Coppola fa ben quattro apparizio-ni nella società rossonera in tre tempi diver-

si e senza mai scendere in campo: nelle stagioni 2006, 2010, 2012-2013 e 2013-2014. Il 17 luglio 2015, svincolato dal Bologna, firma per l’Hellas Verona con cui, però, non è ancora sceso in cam-po.

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5domenica 13 dicembre 2015 www.stadio5.it

I Cugini

Severa Bisceglia

Roberto Mancini a Udi-ne non vuole lasciare nulla al caso e soprat-tutto non vuole lascia-

re punti preziosissimi per strada, con questa nebbia rischierebbe di non trovarli più. Il tecnico je-sino sorprende ancora una volta mandando in campo un inedito 4-2-4 con Persic e Ljajic a porta-re acqua dall’esterno alla coppia Jovetic-Icardi. Squadra attenta, sicura e convinta quella vista al Friuli contro l’Udine. Pronti via, si parte: Persic, Jovetic, Ljajic e Icardi, meglio di così! L’Inter pu-nisce Toto Di Natale e compagni alla prima distrazione difensiva, al 23’ Icardi anticipa Domizzi e di destro insacca la rete difesa da Karnezis che arriva a sfiora-re la palla solo di piede. Meno di dieci minuti e, ancora su errore

L’inter a udine caLa iL poker, ora vince e convinceTorna a segnare la coppia più attesadi Domizzi che sbaglia un pas-saggio, ad approfittarne questa volta è Jovetic che torna final-mente al gol, al 7’ si è mangiato una grande palla gol ricevuta da Perisic, con un bel colpo sotto la traversa. All’83’ ci pensa an-cora Maurito Icardi a mettere al sicuro il risultato e convincere, finalmente, coloro che vedono questa inter vincere senza con-vincere. L’argentino intercetta un retropassaggio di Lodi e calcia di potenza sul primo palo infilan-

do ancora Karmezis e firmando, così, la doppietta. Come se non bastasse, solo due minuti dopo, ci mette lo zampino anche Mar-celo Brozovic, entrato al 61’ in sostituzione di Jovetic, che sigla il definitivo 0-4, gol stupendo il suo, dal vertice sinistro dell’area rientra sul destro e segna con uno splendido tiro nel sette. L’U-dinese ci ha provato a contenere l’ira funesta nerazzurra, ma gli ospiti sono stati concreti e cini-ci, non hanno lasciato scampo.

I bianconeri non passeranno un felice Natale, troppa poca roba messa in campo dal buon Stefa-no Colantuono nonostante le in-discusse qualità di Lodi e Bruno Fernandes. Sul versante neraz-zurri ancora qualche errore di troppo. Il festival dei capricci lo apre Murillo già al 2’ sbagliando il disimpegno, Montoya non ag-gancia in area un filtrante di Mi-randa. Al 35’ sarà Murillo a pec-care di presunzione lasciandosi superare in velocità da Thereau che però deve fare i conti con Handanovic. Anche Felipe Melo si fa notare in negativo com-mettendo un errore clamoroso in disimpegno a tu per tu con Widmer. Decisivo Handanovic al 14 minuto del primo tempo a dire no a Thereau e al 92’ con la parata fendomenale su Aguirre. Nonostante gli errori commes-si e nonostante l’Udinese cerchi di dettare, almeno nel primo tempo, il ritmo e prendere alta l’Inter, è la squadra di Mancini a segnare (aspettando l’avversario per poi colpire in contropiede),

vincere e credere nello scudet-to. Ora la squadra nerazzurra, sempre più cinica e con 4 punti di vantaggio sulla Fioentina, si mette alla finestra ad osservare cosa succede al San Paolo, dove il Napoli ospita una Roma sem-pre meno convinta delle pro-

prie possibilità, e allo Juventus Stadium, la Juventus incrocerà le armi con una Fiorentina che difficilmente vorrà mollare il terreno all’Inter per accaparrarsi il primato in classifica al primo errore dei nerazzurri.

Luigi Rubino

L’Inter, per la prima vol-ta in questo campionato realizza quattro gol in trasferta, annientando

l’Udinese. La vittoria nerazzur-ra vale molto. Mancini ha infatti ritrovato il vero Icardi, autore di due gol, uno dei quali veramen-te d’autore. La sua squadra, nel

inter inarreStabiLe

Il grande ritorno di Mauritofrattempo, può allungare in clas-sifica. Ennesima sorpresa di Mancini che per la prima volta schiera in campo l’oggetto misterioso Mon-toya come esterno basso di de-stra. Fuori Medel, dentro Guarin a centrocampo con Telles schie-rato terzino sinistro. In attacco il trio Ljajic Jovetic Perisic, a sup-porto di Icardi.L’Inter inizia con il piglio giusto.

Al 7’ grande occasione per i ne-razzurri per sbloccare il match. Perisic da sinistra mette a cen-tro per Jovetic che dal dischetto di rigore batte in porta. Salva sulla linea Domizzi. La risposta dell’Udinese non si fa attendere. Al 14’ Thereau dal limite costrin-ge Handanovic alla deviazione.

L’Inter rischia cinque minuti dopo, quando Ljajic commet-te un fallo di mani al limite su giocata di Di Natale. Inevitabile l’ammonizione del serbo. Al 23’ c’è il vantaggio nerazzurro con Icardi che intercetta un passag-gio errato di Fernandes, evita Domizzi e di destro in diagonale batte Karnezis. Il gol di Maurito non frena l’Udinese che è mol-to pericolosa con Di Natale che

costringe Handanovic ad alzare sopra la traversa. Al 31’ l’Inter raddoppia: errore di Domizzi che svirgola il pallone, Jovetic si inserisce in area e con un tocco sotto fa secco il portiere friula-no. I padroni di casa però non si perdono d’animo. Thereau tenta il tiro dal limite, pronta la rispo-

sta di Handanovic che manda in angolo, sopra la traversa. Nei mi-nuti finali è però l’Inter a sfiorare il tris con un insidioso cross di Montoya, salvato quasi sulla li-nea da Widmer, su preciso assist di Jovetic. Secondo tempo: L’Udinese prova a portarsi in avanti. Al 49’ There-au segna un gol inutile. Netto il suo offside. Al 52’ Inter perico-losa con Guarin che serve Icardi,

che mette in mezzo di tacco, rin-via con difficoltà Domizzi. L’U-dinese è viva, ma è imprecisa nei passaggi. L’Inter si distende bene. Ljajic da favorevole posizione manda fuori dopo una sponda di Icardi. Al 69’ friulani pericolosi con Widmer che mette al centro, Handanovic respinge, riprende Iturra che da posizione favorevo-le manda fuori. L’Inter è sempre insidiosa nelle ripartenze. Al 76’ azione personale di Murillo che si invola verso la porta avversa-ria e di sinistro impegna Karne-zis. I padroni di casa ci provano poi con un destro da lontano di Marquinho. Para Handanovic. Passa un minuto e l’Inter va an-cora in gol con un potente de-stro di Icardi. Il bottino aumenta

poi tre minuti dopo con Brozo-vic che dal vertice dell’area con un destro a giro indirizza il pal-lone all’incrocio dei pali.

Udinese–Inter 0-4Marcatori: 23’ Icardi (I), 31’ Jo-vetic (I), 83’Icardi (I), 86’ Brozo-vic ( I)

Udinese: (3–5-2) Karnezis, Wa-gue, Domizzi, Piris, Widmer, Iturra, (70’ Perica) Lodi, Fernan-des, (56’Marquinho) Edenilson, Thereau, Di Natale.(79’ Aguirre) All: Stefano ColantuonoInter: (4-2-3-1) Handanovic, Montoya, Miranda, Murillo, Tel-les, Guarin, Melo, Ljajic,(Juan Jesus), Jovetic, (61’ Brozovic) Pe-risic, Icardi.(90’ Manaj)All: Roberto ManciniArbitro: Massa di ImperiaNote: ammoniti: Perisic (I), Tel-les (I), Ljajic (I), Fernandes (U), Domizzi (U), Marquinho (U).

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domenica 13 dicembre 2015 www.stadio5.it6

Antonelli e Bertolacci, inve-ce, sono sulla via del pie-

no recupero. Nè il difensore né il centrocampista sono ancora scesi sui campi di Milanello ad allenarsi con i compagni, ma potrebbero farvi ritorno già la prossima settimana. L’auspicio del tecnico rossonero è di averli in rosa almeno per la trasferta ligure contro il Genoa.

Jeremy Menez

Continuano i problemi per Je-remy Menez legati alla schiena.

Non è bastato un periodo di riposo e recupero di due mesi dopo l’ultimo intervento. L’incontro in Coppa Ita-lia disputato dai rossoneri contro il Perugia ha risvegliato i vecchi do-lori costringendo ancora una volta il francese al riposo forzato. La spe-ranza di Sinisa Mihajlovic è di ri-averlo a Milanello almeno fra una decina di giorni. L’attaccante, an-cora a Montecarlo, sta terminando il periodo di riabilitazione. Presto per ipotizzare quando Menez potrà scendere in campo ad allenarsi con i compagni ma allenamenti indivi-duali sono ipotizzabili già fra dieci giorni come anzidetto.

Luca Antonelli

Diego Lopez

Diego Lopez dovrebbe essere prossimo al rientro. La sua tendinopatia rotulea ha

dato al giovanissimo collega Gianluigi Don-narumma l’occasione di mettere in mostra le proprie capacità. Il portierone dovrà riconqui-starsi la maglia titolare.

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7domenica 13 dicembre 2015 www.stadio5.it

Giovanni Labanca

Vita di CLUB miLan cLub SaLuZZo

Una serata veramente spe-ciale quella del 4 dicembre

scorso per il Milan Club Saluzzo. I soci si sono ritrovati in un ma-

gnifico locale di Pietro Sassone per la cena annuale di fine anno, ricorrenza ormai storica per lo scambio degli auguri natalizi e per fare il punto sulla vita stessa del Club, con un occhio partico-lare anche alle alterne vicende della squadra. Il presidente ha accolto gli ospiti d’onore Tizia-no Crudeli, Agostino Malavasi ed Italo Galbiati, noti milanisti e giornalisti di Telecity 7 Gold. E’ toccato a Tiziano Crudeli, ac-clamato come una vera e propria star, parlare del Milan Club di questo antico marchesato pie-montese, mostrando foto e fil-mati che hanno ben sottolineato l’operosità che anima i program-mi del Club, che riguardano, ol-tre a quelli strettamente sportivi, anche gli aspetti sociali ed edu-

cativi del sodalizio. Il presidente non ha nascosto la sua elusione per l’andamento del campiona-to che, ancora una volta, vede il Milan non ancora all’altezza del-le aspettative dei tifosi e in una posizione non consona alla sua storia. Al tempo stesso, però, ha ribadito la sua fiducia nei ragaz-zi e nella società, interpretando anche il pensiero dei soci. Tra le mete raggiunte quest’anno dal

Club, è stata ricordata la vittoria da parte della squadra del Mi-lan Club, con l’aggregazione di giovani di quello di Cuneo, del-la Coppa Italia “Nereo Rocco”, il torneo dedicato ai ragazzi del 2000 di tutti i Club d’Italia. Un bel risultato che ha inorgoglito, giustamente, tutto lo staff dei dirigenti e della stessa cittadi-nanza. La cena è stata suntuosa e, nell’occasione, oltre al rituale scambi di doni, una speciale tor-ta è stata dedicata, con affetto, al sempre ben accetto Tiziano Crudeli, per la sua innata sim-patia e competenza che, in tutti momenti, sa tenere alto il nome del Milan. Questo il direttivo del Milan Club, cui Stadio5 augu-ra ogni bene, con l’impegno di seguirne le numerosi iniziative

già elaborate e da concretizzare nel prossimo 2016: Presidente, Armando Lenardi; Vice presi-dente, Beppe Supertino; Addetto Stampa, Alessandro Bonardo; Revisori conti, Giorgio Tonoli e Emanuele Cortassa; Direttore sportivo, Ivan Carraretto; Con-siglieri, Rudi Lenardi e Amedeo Pastorino; Segretario, Mauro Gualdi.

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domenica 13 dicembre 2015 www.stadio5.it8

Giovanni Labanca

Ospiti

GiuLietta,

Giovanni Labanca

Vita di CLUBOspiti in tribuna

In occasione di Mi-l a n - S a mp d or i a ,

come avviene del re-sto ogni domenica, la Società ha ospitato in tribuna i Milan Club Sassari “Franco Bare-si” e Busto Garolfo.

Milan Club Busto Garolfo

Milan Club Sassari “Franco Baresi”

In questa fredda giornata milanese, si troverebbe bene solo William Sha-kespeare che avrebbe a

sua disposizione un doppio soggetto per scrivere una nuova tragedia fatta solo di pallone e non di amore. Nien-te balcone, che poi non c’era, se non fosse stato per l’intu-izione di un certo Zeffirelli che tanti soldi sta portando nella casse comunali della cit-tà scaligera. Il Verona, quella famosa antica Hellas di nobili natali, oggi, come non mai, rappresenta il più classico esempio di tragedia calcistica che si snoda sulle placide ac-que dell’Adige, se si considera la pessima situazione di clas-sifica in cui versa, dopo bril-lanti anni giocati a buon livel-lo, con il canuto Mandorlini in panchina. Lo hanno allon-tanato senza tener conto della sua buona conduzione tecni-ca, che avrebbe potuto ripe-tersi, se solo si avesse avuto pazienza nei piani alti della società. Invece no. Urge un ricambio, una scossa, come si dice, all’ambiente per salva-re una brutta stagione che si

prevede assai dolorosa. Ecco il nuovo condottiero, Gigi Delneri, da Chievo, chiamato al capezzale della grande ma-lata, ritenuto medico capace di risollevare le sorti della bel-la Giulietta, adulata sempre meno dai Romeo di turno. Il Gigi, che tanto bene ha fatto in passato sull’altra sponda, non promette miracoli poco credibili con i tempi che cor-rono, ma dà fiducia e ci prova, nonostante la mazzata avuta tra capo e collo proprio in casa dall’Empoli. La fortuna, se così possiamo chiamarla, è dalla sua, perché avrà di fron-te un Milan, un povero diavo-lo che non incute più timore e, quindi, abbordabile. Che la riscossa parta proprio da San Siro? “Si potrebbe verificare, se la squadra troverà la giusta serenità e gli stimoli forti che debbono avere i giocatori se vogliono salvare la barca che affonda, ci dice il nuovo mi-ster veronese. Io ho avuto poco tempo per cambiare le cose,ma era scontato, anche se non ave-vo previsto il brutto scivolone interno. Per fortuna, come dice lei, affronteremo un Milan in crisi, ma proprio per questo è da temere di più, perché non può lasciare punti per la stra-da, e poi proprio davanti ai suoi tifosi deve cercare un im-mediato riscatto dopo la gara con il Carpi. Io ho fiducia nei miei uomini e ce la giocheremo alla pari fino alla fine”. E’ pro-

prio quello che il presidente Setti voleva sentire dal suo nuovo stipendiato, con la spe-ranza che non si tratti delle dolite frasi di circostanza, per evitare il patibolo. “La Giu-lietta, come lei chiama la no-stra squadra, tornerà ad essere bella come prima ed amma-lierà nuovi seduttori, perché è la storia stessa che lo vuole, come lo vuole tutta la città. Ho tanta fiducia in Del Neri, che saprà tirarci fuori da queste acque limacciose in cui siamo cascati. E’ un ottimo tecnico e con lui torneremo ad essere il Verona di qualche tempo ad-dietro”. Quante belle parole per nascondere una crisi pro-fonda la cui colpa non può essere addossata solo al pove-ro Mandorlini, cosa risaputa. Il calcio è crudele, ma non dovrebbe esserlo a tal pun-to da dannarsi l’anima e non sapere aspettare che la piena passi, piegati come giunchi. Al balcone veronese si sta af-facciando una nuova affasci-nante giovincella dalle trecce assai lunghe e poderose, tutto somigliante ad una trappola amorosa che potrebbe tradire il Diavolo, lo stesso di quella famosa domenica di maggio del 73, giorno in cui una stella già appuntata, cadde mala-mente dal cielo. Oh benedetta Capuleti, ne hai di coraggio, però. Vedremo più tardi se ri-mandare il drammaturgo lon-dinese al di là della Manica.

una traGedia annunciataContinua la collaborazione tra CUS Milano e Inter!

Per tutti i tesserati CUS Milano (fino al compimento del 28° anno d’età) sono previste agevolazioni per acquistare biglietti delle partite casalinghe a San Siro!

Per Inter-Lazio (domenica 20 dicembre alle ore 20.45) sono molte le opportunità che vi offriamo:– Biglietto di Secondo Anello Blu a 10 €– Un settore riservato a tutti gli studenti– Il racconto della storia dell’Inter e di San Siro direttamente da un rappresentante del Club– Visita al nuovo San Siro Store, con i suoi 1000 mq di pura passione calcistica– Incontro con chi ha vissuto l’Inter e la sua storia: le leggende di Inter Forever– Il saluto di tutto lo stadio al tuo arrivo sugli spalti e il racconto della serata sui social media nerazzurriVi ricordiamo che per Inter - Lazio, l’iniziativa è valida nei

CUS Point (con TESSERA CUS E DOCUMENTO D’IDENTITÀ VALIDO):- Città Studi (Via Golgi, angolo Via Pascal)- Università degli Studi (Via Festa del Perdono 7)- Bicocca (Piazza dell’Ateneo Nuovo) - Cattolica (Largo Gemelli)- IULM (Via Carlo Bo 1)

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9domenica 13 dicembre 2015 www.stadio5.it

Siamo Stati re per una notte, voGLiamo continuare a SoGnare

Abbiamo conosciuto la vetta e siamo stati “Re per una notte”. Di sicuro nessuno di

noi, a inizio stagione, si sareb-be minimamente immaginato di giungere lì dove siamo stati; di sicuro nessuno di noi avreb-be minimamente sognato di ritrovarsi nelle posizioni finora raggiunte. Ora, però, ci siamo fermati! Alla diciottesima partita stagionale, dopo una miriade di gol fatti, dopo una lunga corsa fatta di azioni d’attacco, schemi, calcio champagne, siamo caduti alla fine contro un Bologna toni-co e rimesso in piedi da Roberto Donadoni, che si ricorda di esse-re un allenatore solo quando ci deve affrontare: scommetto che una partita del genere da parte degli emiliani,  la rivedremo tra qualche mese, al San Paolo. Nes-sun dramma, nessuno sconforto, siamo ancora in piena corsa in tutte le competizioni che ci  ri-guardano, siamo tra le migliori squadre del torneo, con un su-percannoniere a farci da pilo-ta.  Grande Gonzalo Higuian,

il nostro Fra Diavolo: nessuno come lui finora. In questi giorni cade il suo genetliaco: tanti au-guri grande Pipita e grazie per le quattordici gemme balistiche che ci stai donando. Affrontare la Roma al San Paolo è diven-tato, da qualche anno, uno dei momenti più importanti della nostra intera stagione calcistica. Come la squadra dei Lupi siamo, immodestamente, anche noi nel-la elite del campionato nostrano,  la qual cosa dovrebbe inorgo-glirci, facendoci sentire fieri della nostra squadra, soprattutto pensando da dove siamo partiti e a dove siamo arrivati. In mol-ti, tra cui il sottoscritto, portano nel cuore l’orgoglio per l’unica squadra che, nel calcio italiano, da oltre sei anni, partecipa inces-santemente a tornei europei per club, che ha battuto la Juventus in una competizione ( Supercop-pa Italiana),che ha vinto titoli più di tutti gli altri club italici, bian-coneri a parte, risultati ottenuti negli ultimi cinque anni. Un lun-go, gioioso, fiume azzurro cielo, una gioiosa macchina da guerra che sta continuamente scrivendo pagine incancellabili di storia del football. Grazie Napoli. Anche la

partita con la Roma, come con tutte le altre squadre in questa stagione, dovremo affrontarla con la tensione e la concentra-zione di una finale. In questo caso, però,  mi auguro di vede-re una partita diversa da quella fatta con l’Inter, perché quella gara è stata, si, la partita che ci ha proiettati primi dopo venti-cinque anni, ma ha pure aperto, nella mente dei nostri calciatori dubbi su loro stessi. Infatti, dopo la gara Napoli-Brugge, nella te-sta dei nostri beniamini si era andata formando l’idea di essere dei supereroi, mentre  la  partita con l’Inter, nonostante il risul-tato, ha ricondotto  gli azzurri con i “piedi per terra”, in Emilia erano svaniti, scomparsi, polve-rizzati. Il Bologna e Destro oltre all’arbitro Mazzoleni hanno fatto il resto.  Paolo Silvio Mazzoleni quando arbitra le nostre partite, infatti, ben che ci vada, riesce ad inventarsi  qualche espulsione o qualche gol in fuorigioco da accordare ai nostri avversari di turno; di sicuro è uno che por-ta sfiga. Azionerò una petizione popolare per chiedere alla FIGC e all’AIA di evitare di farlo arbi-trare ancora il Napoli. Manco in

Napoli in allenamento per la sfida contro la Roma

amichevole lo vogliamo. Scon-giuri. Napoli - Roma è stato da sempre considerato il derby del Sole, o anche come il derby del Sud, (anche se con quest’appel-lativo vengono definiti numerosi altri confronti). E’ la partita di calcio che riguarda due socie-tà italiane, la Roma e il Napoli, cioè i primi due sodalizi dell’Ita-lia centro-meridionale ad essere stati ammessi alla Lega Calcio, all’epoca denominata Direttorio Divisioni Superiori, nella stagio-ne 1926-27; la prima attraverso le squadre di Alba e Fortitudo, che in seguito alla fusione del 1927

con il Roman Football Club da-ranno vita alla Roma, la secon-da sotto il nome di Associazio-ne Calcio Napoli. L’appellativo viene riferito in particolare agli incontri tra le due squadre du-rante gli anni settanta e ottanta, quando regnava tra la tifoseria giallorossa e quella azzurra un gemellaggio. Con la rottura del gemellaggio tra le tifoserie il 25 ottobre 1987, il match ha perso il suo originale concetto, tra-sformandosi in una sfida spesso segnata dai toni aspri tra le due squadre e le rispettive tifoserie. La fine del gemellaggio ha fatto

da apripista a situazioni incre-sciose come la morte del nostro giovane tifoso Ciro Esposito, ma questo non è più calcio e non è più tifo, semplicemente trattasi di violenza gratuita, sfogatoio di falliti, come quell’ emerito idio-ta di Gastone al secolo Daniele De Santis, assassino ancora in-giudicato, che, smorzando una giovane vita, ha aperto un solco, oramai difficile da chiudere, tra le due tifoserie. Proseguire in direzione sarriana è per tutti un dovere, dalla squadra, alla socie-tà, alla stampa napoletana e per i tifosi partenopei .

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La juve vuoL canceLLare con La Fiorentina iL FLop di SiviGLia

Dietro front della su-per Juve di Allegri dopo lo stop con il Si-viglia in Champions

Legue. La Vecchia Signora, in Spagna, ha deluso e stasera allo Stadium è attesa con i fucili pun-tati dalla Fiorentina, che aspetta solo un passo falso dell’Inter ad Udine per il sorpasso dei neraz-

zurri. Paulo Sousa sa benissimo che non sarà facile fare risulta-to con i bianconeri, però lui ci prova, sapendo che gli avversari hanno un pò di ruggine negli ingranaggi, dal momento che se non segna Divala, non segna nessuno, visto che a Siviglia Mo-rata si è mangiato un paio di gol a porta vuota. Per la Juventus, comunque, sarà una gara molto importante che potrebbe rilan-ciarla definitivamente nei piani alti della classifica, addirittura ad un solo punto dai toscani, in caso di vittoria. Riflettori puntati anche al San Paolo con il Napoli che riceve una Roma disorienta-

ta per la sconfitta con l’Atalanta e con la gara nelle gambe nello scontro con il Batevolisov.Per i partenopei, che devono cancellare l’opaca prestazione costata la sconfitta con il Bolo-gna, c’è la possibilità di ritornare in testa alla classifica se l’Inter non riuscirà a vincere al Friuli con l’Udinese. Oggi pomerig-gio un occhio di riguardo anche per il Milan, apparso abulico ed inconcludente con il Carpi, una settimana fa.I rossoneri saranno chiamati a cancellare ogni dubbio contro un Verona con, ormai, un piede in serie B. Non vincere per Don-

narumma e compagni, vorrebbe dire addio a tuttte le speranze di un rilancio in campionato, dopo una prima fase davvero sconcer-tante. Due partite da seguire con attenzione la sfida di Marassi tra il Genoa ed il Bologna e quella di Reggio Emilia tra il Sassuolo ed il Torino. Domani, infine, scon-tro all’Olimpico tra due squadre in crisi profonda, cioè Lazio e Sampdoria. I biancocelesti di pioli hanno racimolato un solo punto nelle ultime dei partite, mentre la Sampdoria con Mon-tella è stata battuta per tre volte consecutive, incassando dieci gol.

In attesa di Sassuolo-Torino, rinviata per nebbia, concentria-mo la nostra attenzione sulla seconda partita più interessante dell’anticipo di questa giornata, andando oltre il match di Udine, Bologna-Genoa. Piccola paren-tesi per il Palermo che torna a vincere in casa contro il Frosino-

Bologna alle stelleGenoa all’inferno

Le Altre

Marjlja Bisceglia

ne per 2-1. Torniamo alla partita del Marassi per sottolineare an-cora una volta la crisi del Genoa, ormai in terapia intensiva, anche se non in classifica, e mettere in risalto una volta per tutte la ri-nascita della squadra emiliana. Rossettini, al 92’, mette a tacere tutti siglando lo 0-1 che frutta tre punti alle casse emiliane e butta ancora più nel baratro i Lanter-nini. Genoa ormai all’inferno ed il Bologna sempre più cari-co con la nuova targa-gestione Donadoni. Un bel bottino, 13 punti in sei partite. Si vince an-

che in pieno recupero e dopo un cartellino rosso che vede gli avversari, ottava espulsione sta-gionale, in inferiorità numerica, espulso Perrotti per aver preso a gomitate Diawara. Il giocatore dei liguri rischia di saltare anche il derby dell’Epifania contro la Sampdoria. Peccato per l’epiloco. I padroni di casa, ormai in pie-na crisi, hanno sprecato almeno un paio d’occasioni nella prima frazione di gioco, grazie anche a due parate decisive di Mirante su Pandev e De Maio. Sull’altro ver-sante una squadra che mostrava

di voler fare propria la partita, pur mostrandosi poco incisiva, ma che non riusciva a concre-tizzare. Donadoni non riesce a trovare il corridoio giusto, nono-stante l’assenza di Pavoletti che ha penalizzato l’undici guidato da Gasperini. Dopo l’espulsione del giocatore argentino, la squa-dra emiliana ce l’ha messa tutta ed è riuscita ad avere la meglio su un Genoa ormai stremato. Ha ragione il presidente Preziosi, se vuole vincere ancora una partita gli conviene andare al Santuario della Madonna della Guardia…La testata vincente di Rossettini

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Estero

EuropaLeague

Il tecnico Sarri aveva espressamente chiesto un risultato storico : “Voglia-mo essere la squadra con i

migliori numeri in Europa. Per questo teniamo molto a Napo-li - Legia”. La partita finisce 5 a 2 e mai nessuno sino ad ora nei gironi UEL aveva segnato quanto gli azzurri: 22 gol. Con

primi neL Girone d a punteGGio pienoazzurri, unici in UEL a termi-nare  a punteggio pieno; polve-rizzando tantissimi record, tra cui il record di gol in stagione , riguardo le competizioni eu-ropee in corso; tra l’altro nell’u-nica coppa Uefa vinta dai par-tenopei , i gol di Maradona e Co.(anno 1988-89), furono 18; ancora di più fa notizia il re-cord di Maurizio Sarri, che ha esordito nel campionato Uefa e in sei gare disputate, come alle-natore, ha uno score formida-bile, sei gare, sei vittorie. Com-plimenti al Mister. I gol  al 32° segna Nathaniel  Chalobah: gol bellissimo del giovane mediano pronto a sfruttare alla perfezio-ne il geniale assist di tacco di Omar Ei Kaddouri. 39° gol di Lorenzo  Insigne, bravo a sfrut-

5-1 lo segna ancora il belga, al 92°. Una magia di Mertens .  Ma  tra le tante cose eccellen-ti, viste stasera   fatta ma Mer-tens vale la pena ricordare oltre ai gol, due perle, una al 70°: azione da applausi del San Pa-olo. Una magia di çdries_mer-tens14 , che salta tre difensori e tenta un pallonetto che viene salvato sulla linea da un polac-co, e poi all’85° quando il belga prova una spettacolare sforbi-ciata volante. Non trovando  il gol e rialzandosi   con qualche difficoltà, facendo tremare i ti-fosi, per fortuna nulla di grave. Da sottolineare le belle prove di El Kaddouri e di Ivan Stri-nic,  risultando ottimi calciato-ri e veri professionisti: entram-bi saranno ancora molto utili nel corso della stagione. Ma di sicuro, quelli che hanno per l’ennesima volta dimostrato di meritare il ruolo da titolarissi-mi sono stati Vlad Chiriches e il funambolico Dries Mertens. Per entrambi partita perfetta. Siamo tutti   felici e soddisfatti per essere stati gli unici a chiu-dere il girone a punteggio pie-no, tifoseria in festa,  fino a do-mani, quando si penserà solo a Napoli - Roma. Una per volta, per carità. Pensierino della sera per Boniek, che   all’andata in Polonia, avvisò  i tifosi napole-tani a comportarsi bene, pena la carcerazione, perché nel suo paese non sono ammesse vio-lenze, tutto giusto, tutto vero, ma cosa dobbiamo fare adesso con i suoi conterranei che si sono comportando da schifo a Napoli?

tare un’indecisione della difesa polacca portando il risultato sul 2-0. Al 57° segna Josè Cal-lejon da solo 2 minuti suben-trato a Insigne, rete su magni-fico assist di Dries Mertens. 65° realizzazione di Dries Mertens, segnando il suo quarto gol in questa edizione della UEL. Il

questi numeri gli azzurri risul-tano quindi il migliore attacco tra Uefa League e Champions League. Napoli -Legia 5-2, fi-nisce così il match, l’ultimo dei sei incontri che gli azzurri han-no affrontato e vinto nel girone D della Uefa League! Si è chiu-sa con un largo successo degli

ChampionsLeague

Luigi Sada

Prove di aggancio per il Real Madrid, oggi po-meriggio , al Bernabeu contro il Getafe. La

squadra di Benitez spera in un regalo di Natale del Valencia, che ospita il Barcellona capoli-sta in una partita sicuramente tiratissima. Lo 0 - 4 incassato dal Real Madrid dai blugrana di Luis Enrique pesa ancora come un macigno, ma tutto somma-to il campionato rimane ancora molto aperto. Resta alla finestra, per vedere cosa succede, anche l’Atletico Madrid, impegnato sul difficile campo del Granada,

iL reaL madrid con iL GetaFe tenta L’aGGancio aL barceLLonamentre il Malaga, ultimo in clas-sifica, gioca una partita dispe-rata a Bilbao contro l’Athletich. In Francia, continua il dominio del Paris S.G. Alle spalle di Ibra e compagni tiene banco il neo promosso Caen, che affronterà , davanti al proprio pubblico , il sempre più deludente Lilla, men-tre per la zona Champions sfida ad alto livello tra l’altra sorpresa del campionato Angels, in tra-sferta contro il Lione, un gradino più basso in classifica. Il redivivo Marsiglia, domani, al Velodro-me, ospiterà il Montpellier. In Bundes Liga difficile compito per la super capolista Bayern Mona-co che andrà a far visita al Borus-sia Moenchegladbac, in grande ripresa dopo un avvio disastro-so in campionato. Altro scontro al vertice da seguire è quello tra il Wolfsburg e il Borussia Dortmund, secondo in classifi-

ca con undici punti di distacco dalla capolista di Guardiola. Al-tra sfida di assoluto riguardo è quella di Berlino, tra Hertha Ber-lino ed il Bayer Levercusen. In Inghilterra, il Manchester City, tornato al comando della classi-fica, affronterà in trasferta lo Sto-ke City. La squadra di Pellegrini avrà un occhio particolare per i cugini dello United, chiamati a respingere l’assalto dei londinesi dello Westahm. Il Laicester di Ranieri andrà, invece, in Galles per affrontare la Swansea. L’Arse-nal, quarta forza del campiona-to, riceverà, invece, all’Emirates Stadium il Sunderland, mentre il Celsea di Mourinho, sempre in crisi profonda, affronterà, fra òle mura amiche, il pericolante Bournemouth. In caso di man-cata vittoria, il “number one” potrebbe lasciare la panchina dei blues.

Luigi Sada

A Nion, domani, Juventus e Roma rischiano gros-so, dopo la sconfitta di

Siviglia dei bianconeri ed il pa-reggio dell’Olimpico col Bate Bo-risov. Le due italiane pottrebbero affrontare Real Madrid, Man-chester City, Bayern Monaco o Celsea, senza contare l’Atletico Madrid e Zenit San Pietroburgo,

juve e roma promoSSe con iL Fiatone

pure loro inserite nella fascia nu-mero uno per quanto concerne il sorteggio. E’ un bene ricordare che entrambe le squadre di Al-legri e Garcia hanno gettato alle ortiche la possibilità di essere teste di serie, soprattutto la Ju-ventus, se avesse almeno pareg-giato con il Siviglia. Il pareggio dell’Olimpico tra Roma e Bate Borisov ha permesso ai giallo-rossi di passare agli ottavi, solo in virtù dell’1-1 del Barcellona a Leverkusen e della migliore situazione negli scontri diretti con il Bayer. Per la cronaca, Rudi Garcia ha tagliato per la prima volta nelle sua carriera di alle-natore il traguardo della fase a gironi, anche se poi all’Olimpico sono stati salutati con fischi so-nori. La Juventus, dal canto suo, avrebbe potuto uscire almeno con un pareggio dallo stadio di Siviglia, se Morata non avesse gettato al vento due occasionis-sime da gol e centrato l’incrocio

dei pali con Dybala.passno iol turno anche il Bayern Monaco ch epasseggia a Za-gabria con la Dinamo, mentre compie il miracolo l’aggancio agli ottavi l’Arsenal che espugna Atene con una tripletta di Gi-roud che stende l’Olympiacos. Impresa per la Dinamo Kiev che ringrazia il Celsea di Mourinho, vincitore con il porto. Nessun problema , in quanto qualificate già in anticipo,il PSG ed il Real Madrid, con quest’ultimo che seppellisce con otto gol il mal-capitato Malmoe. Clamoroso nel gruppo B è il KO del Manchester United per opera del Volsburg, che costringe la squadra di Van Gaal all’Europa League. Promos-so anche il Gent, insieme allo Zenit San Pietroburgo, battuto dai belgi in pieno recupero.Agli ottavi anche il Benfica , seb-bene battuto dall’Atletico Ma-drid, terminato al primo posto nel gruppo C.

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Alessandro Castelli (CUS Milano), Rodolfo Pesati (PwC) e Dalila Setti

Il pubblico in sala

Nominati e atleta dell’anno, da destra a sinistra Giada Cecchetto, Filippo Corti, Alessandro Preti e Giulia Riva.

Grande succes-so alla sede del “Gruppo 24 Ore” per la

serata di premiazione dei talenti sportivi dell’annoLunedì 30 novembre si è svolta presso la sede del “Gruppo 24 Ore” la sera-ta di premiazione “Il Volo Dei Talenti 2015”. L’evento, organizzato da PwC Italia e CUS Milano, ha celebrato e premiato il talento sportivo dei ragazzi universitari che hanno fatto parte della vit-toriosa spedizione ai Cam-pionati Nazionali Universi-

Il Volo Dei Talenti 2015

tari 2015 di Salsomaggiore. Durante la serata sono state anche premiate le vittorie e la costanza delle Sezioni Federali del CUS Milano.In una sala gremita in ogni ordine di posto, a fare gli onori di casa è stato Fran-cesco Ferrara, Brand & Communication Leader di PwC, che ha sottolineato come siano i giovani il vero motore di tutto, e proprio per questo si è detto “con-tento che la partnership con il CUS Milano vada avanti più spedita che mai”. Proprio per l’ente sportivo

milanese ha preso parola il Presidente Alessandro Ca-stelli, che ha ringraziato gli atleti e ricordato l’impegno che tutti quanti mettono quotidianamente nell’atti-vità agonistica.Lo spettacolo, condotto per l’occasione da Dalila Setti, è stato organizzato, come di consueto, in collaborazio-ne con Asseprim, Experis - Società del Gruppo Man-power - e Telethon. Serata di talenti, non solo stret-tamente sportivi. C’è stato subito spazio infatti per il Business Game “Virtual Talent 2015”, introdotto da Umberto Bellini, presiden-te di Asseprim, e Antonio

Angioni, Talent & Organi-sation Director di Manpo-wer Group.È stato poi il momento dei premiati dei CNU di Salso-maggiore 2015. Sul palco sono saliti i medagliati d’o-ro delle università milanesi, in rigoroso ordine crescen-te: dalla IULM alla NABA, dall’Università Vita e Salu-te San Raffaele all’Universi-tà Bocconi, dall’Università Bicocca all’Università Cat-tolica, fino al Politecnico e all’Università degli Studi, “regina” del medagliere.Le premiazioni sono conti-nuate poi con le eccellenze federali del CUS Milano. Sono stati premiati gli atle-

ti e le squadre migliori del-le Sezioni Federali di golf, scherma, vela, taekwondo, triathlon, canoa, canottag-gio, pallavolo, nuoto, pal-lanuoto, syncro, rugby e atletica.La serata è giunta così al termine, con il momento più atteso: le premiazioni per atleta e tecnico dell’an-no. Per gli atleti, il “piatto” di riconoscimento è anda-to a Filippo Corti, oro alle Universiadi di Gwangju con la nazionale di Calcio a 11. Il tecnico dell’anno è stato invece Antonio Cec-coni, coach di punta dell’at-letica del CUS Pro Patria Milano.

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buco NERO

Luigi Sada

finestra sul mondo e dintorni

Giovanni Labanca

Attualità

Undici minuti di ap-plausi, ovazioni, ri-chiami e lancio di fiori hanno sancito

il trionfo di Giovanna d’Arco di Verdi, nella Prima di Sant’Am-brogio, dopo centocinquant’an-ni. Hanno vinto, ancora una volta, l’arte, la musica, la maesto-sità del Teatro lirico più famoso al mondo. Ha vinto, alla pari, la gente, il pubblico, come pure la città di Milano che ha sconfitto le paure, allontanato, almeno per una memorabile serata, lo spettro del terrorismo. Hanno vinto proprio tutti, a tal punto che qualche giornale ha scritto, esagerando, che Verdi ha battu-to l’ISIS. Magari fosse vero, nel senso che i terroristi, quelli bru-tali di oggi, se vogliono colpire, lo possono fare in ogni modo e non basterebbero certo seicento poliziotti ben armati ed eccel-lentemente addestrati a fermare l’ondata di odio. Limitiamoci a dire che almeno la paura, quella si, è stata superata alla grande, con tanta gente allegra ad affol-

ScaLa, iL trionFo è per tutti

Offensiva russa contro l’ISIS con il lancio di missili da crociera partiti da un sotto-

marino nucleare stazionato al largo della Siria. Putin si augura che non sia necessario usare le testate nucleari installate su altri sommergibili in avvicinamento alle zone di guerra. Il presidente russo in un incontro con il mini-stro della difesa Shoigu ha detto che i missili usati si sono dimo-strati moderni ed altamente effi-caci. Possono centrare l’obbietti-vo con grandissima precisione e diconeguenza sembra scartata la possibilità di impiegare mis-sili atomici. E’ stata nuovamente bombardata Rakka e mandati

La ruSSia aLL’attacco deL caLiFFatoall’altro mondo un’infinità di combattenti della milizia del Ca-liffato. Putin e il ministro degli esteri Lavrov hanno confermato che il problema dell’ISIS può es-sere risolto (velocemente). Se si sommano le potenzialità della coalizione di Russia e Stati Uniti con le forze di terra.Sta recuperando terreno anche l’esercito di Assad che ha conqui-stato importanti città avvicinan-dosi ad Aleppo. Intanto, prose-gue la polemica fra la Turchia e l’Irak. Quest’ultimo accusa An-kara di aver invaso la parte nord dell’Iraq, tentando la conquista di Mosul, attualmente occupa-ta dall’ISIS. Insomma, un ping pong che non fa sicuramente

che deriva, in buona parte, dagli attentati del 13 novembre scorso. Applaude Matteo Salvini che in settimana ha incontrato Marine Le Pen (nella foto).

bene alla coalizione, soprattut-to se alimentata dai russi che giustamente stanno attendendo ancora le scuse della Turchia per l’abbattimento del Sukoi. A Mosca, intanto, bomba ad una fermata di autobus che ha ferito tre persone. L’allerta è alta, anche in Germania, dove tre militanti islamici sono stati arrestati con l’accusa di aver pianificato atten-tati a Berlino. Il primo attacco doveva colpire la capitale tede-sca, mentre uno dei tre arrestati avrebbe svolto attività si recluta-mento per l’attività terroristica. In Francia, nel frattempo, la de-stra di Marine Le Pen ha conqui-stato con il Fronte Nazionale sei regioni su dodici. Un risultato

lare non solo il centro, ma quasi tutta la città che, dopo l’EXPO, si è ritrovata ancora una volta al centro dell’attenzione mondiale per una ulteriore prova di ma-turità e di pragmatismo che ha saputo superare brillantemente. In questa occasione i protagoni-sti di Sant’Ambrogio vanno mes-si sullo stesso piano dell’elogio incondizionato anche se, a parte una paterna tiratina di orecchie alla CGIL, ci sembra doveroso, citare le maestranze della Sca-

la, nessuno escluso, dal primo inserviente al grande maestro Chailly. Questi hanno lavorato sodo per due mesi, per dimo-strare al modo intero quanta sia grande la nostra professionalità, perchè qui non si tratta solo di Milano, vista in tante occasio-ni come parte staccata dal resto del Paese, come estranea alla vita politica, economica e sociale del-la Nazione, ma di tutto il sistema Italia che nella città meneghina trova, attualmente, la sua mas-

sima ed eccellente espressione, anche se, a torto, deve fare i con-ti con la sempre presente stri-sciante e sottile vena di invidia che rispunta in ogni occasione in cui è chiamata a cimentarsi.La Scala, oltre ad essere il pal-coscenico più ambito dai grandi artisti, va segnalata, nel conte-sto nazionale, come l’Ente che meglio sa offrire un prodotto di altissima qualità e che riesce ad effettuare ben duecentocinquan-ta alzate di sipario in un anno,

quando altri omologhi teatri di altre città non superano la metà del Piermarini, compreso il caso di alcuni che, una volta intascato il contributo statale, si limitano allo stretto necessario per non perdere il diritto all’accesso al FUS, il Fondo Unico dello Spet-tacolo che distribuisce i soldi a sostegno della cultura. Non ci sembra giusto ed è un bene che si sappia, che questi fondi vengono assegnati non tanto in base alla redditività che

è fatta di rappresentazioni e nu-mero di spettatori paganti, quan-to più alle simpatie politiche che portano, inevitabilmente, alla dispersione a pioggia di denari pubblici anche per i non merite-voli. Ultimamente, tanto per fare un pratico esempio, ha suscitato tanto clamore quanto è successo all’Orchestra Sinfonica laVerdi di Milano. Questa, dopo essere stata promossa sul campo, tra le prime sei in Italia, con tanto di decreto del ministro France-schini, si è vista, subito dopo, de-classata dal direttore della com-missione spettacolo dello stesso ministero dei beni culturali a semplice complesso strumenta-le, con l’immediata conseguenza della perdita dei contributi asse-gnati, a larga mano, a formazioni bandistiche di ogni tipo e senza i requisiti necessari previsti dal-la apposita legge. Il fatto ha su-scitato, ovviamente, malumore negli ambienti interessati, tanto che ne è seguita querela, cosa che ha costretto Renzi stesso a spostare il suo “protetto” ad al-tro importante incarico presso la sua segreteria, anziché al suo allontanamento.Non è stato un bell’esempio per il mondo dello spettacolo, soprat-tutto se pensiamo alla grande prova offerta dalla Scala a tutto il mondo, grazie anche al prege-vole ed ammirevole, finalmente, servizio della nostra amata RAI, che ha trasmesso sul digitale RAI 5 la straordinaria Giovanna d’Ar-co, la pulzella di Orleans, fulgi-do esempio di virtù ed eroismo, cosa che non sarebbe male te-nere presente nella quotidianità politica ed amministrativa della nostra cara Italia.

Giuseppe Verdi, Giovanna d’Arco – Teatro alla Scala, Milano 2015 –

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Anastasia Mazzia

Cinema

Christian De Sica ritorna sul grande schermo con “Va-canze ai Caraibi”,

il nuovo cinepanettone, insie-me a Massimo Ghini e Luca Argentero, dal 16 dicembre nelle sale. Il film, diretto da Neri Parenti, segue il solito format dei cinepanettoni: si articola in tre episodi e trova il suo filo conduttore nella commedia degli equivoci, tra gag a sfondo sessuale e battu-te volgari.Protagonisti della pellicola sono Christian De Sica e Mas-

vacanZe ai caraibisimo Ghini, il primo un ricco romano sull’orlo del crack finanziario, l’altro uno squat-trinato cacciatore di dote. Il secondo episodio vede pro-tagonisti Fausto (Luca Ar-gentero), un filologo noioso e Claudia (Ilaria Spada), una borgata romana chiassosa. Tra i due, inspiegabilmente, scoppia un’irresistibile attra-zione sessuale nonostante le insormontabili diversità. Nel terzo episodio, infine, c’è il soliloquio di Dario Bandiera: un technological addict che si ritrova naufrago su un’isola deserta con l’i-phone senza campo.Il regista Neri Parenti ritorna così a dirigere il classico film natalizio, rievocando un po’ le commedie trash delle origini come “Vacanze di Natale” e “Vacanze di Natale ’95”.Mattatore indiscusso della pellicola è sicuramente De Sica, che con “Vacanze ai Ca-raibi” firma il suo sedicesimo cinepanettone. L’attore, in re-altà, risulta abbastanza ridi-colo: alla sua veneranda età ancora gioca con parolacce e

doppi sensi!. Mediocre risulta essere anche l’interpretazione del sex symbol Luca Argen-tero, che poco convince nel suo personaggio. Bandiera, il noto comico siciliano, inve-ce, riesce a strappare qualche sorriso con il suo monologo bizzarro.A differenza degli ultimi ci-nepanettoni, sicuramente “Vacanze ai Caraibi” risul-ta essere più sobrio: le figu-re femminili, che in genere mostrano generosamente le loro nudità, sono abbastanza coperte. Allo stesso tempo il film si caratterizza anche per la sua critica verso le nuove generazioni web addicted, che in caso di necessità, man-cano totalmente di pragmati-smo e socialità.Del cast fanno parte, oltre a Christian De Sica e Massimo Ghini, anche Angela Finoc-chiaro, Luca Argentero, Ilaria Spada e Dario Bandiera.“Vacanze ai Caraibi” è il tipi-co cinepanettone che sicura-mente conquisterà il suo tra-dizionale pubblico con il suo stile di equivoci e doppi sensi.

Veninci Sonnun o n s o l o c a l c i o

Suoni eSapori

Dolce ninna nanna in dialetto calabrese riarrangiata in chiave moderna

Veninci Sonnu ‘nta sta naca d’oruDuci s’addurmentau Ge-suzzu bonuVeninci sonnu ‘nta sta naca i argentuDuvi s’addurmentau Gesù ‘nnocenti.Tu voi la ninna ed eu la ninna te cantucu la madonna mu te faci nu santu;Tu voi la ninna ed eu la ninna te dicucu la Madonna santa te be-nedicu.Para, Madonna mia, para ‘ssu mantumu ti ce jettu stu palumbu santu.Para, Madonna mia, para ‘ssu sinuMu ti ce jettu stu caru bam-binu.

Vienigli   sonno in questa culla d’oroDove si addormentò il buon GesùVienigli   sonno in questa culla d’argentoDove si addormentò Gesù innocente.Tu vuoi la ninna e io la nin-na ti canto.Con la Madonna che ti fece santo;Tu vuoi la ninna e io la nin-na ti dicoCon la Madonna Santa ti benedico.Stendi, Madonna mia, stendi questo mantoper donare a te questo pa-lombo santoStendi, Madonna mia, stendi questo mantoper donare a te questo caro bambino

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17domenica 13 dicembre 2015 www.stadio5.it

Musica

Riccardo Sada

La Spagna domina in tut-ti gli sport, dal calcio al motociclismo, senza di-menticare basket e ten-

nis? Anche per quanto concerne dance e clubbing si colloca senza dubbio in posizioni di vertice. Basti pensare all’accoppiata for-mata da Hector Couto & Cuar-tero, ospiti speciali dell’ultimo sabato 2015 dell’Amnesia Mila-no, maestri assoluti della tecnica b2b e reduci da un’annata asso-

Sabato 19 dicembre Amnesia Milano presenta Hector Couto, Cuartero e Mirko Di Florio

Hector Couto & Cuartero

lutamente stratosferica. Entram-bi sono ad esempio in prima fila nelle nomination per l’edizione 2015 dei Vicious Music Awards, “Los Premios Nacionales de Música Electrónica” organizza-ti dal gruppo editoriale Vicious Media; per quanto concerne il fronte discografico, Hector Couto si sta distinguendo grazie alle produzioni con la sua label Roush, che punta esclusivamen-te sulla cosiddetta “Good Under-ground Music”. Cuartero non è da meno, come dimostra il suo recentissimo remix di “Hanns Trippy” di Darius Syrossian, brano di debutto dell’etichetta Do Not Sleep del dj anglo-ira-niano - altra vecchia conoscenza dell’Amnesia Milano - un auten-tico inno ibizenco che quest’esta-te ha esaltato le dancefloor come poche altre tracce al mondo. Dj e produttori che sono sempre sul pezzo. Come l’Amnesia Mi-lano. Sabato 19 dicembre Couto & Quartero sono affiancati da Mirko Di Florio, negli ultimi

anni protagonista di un’ascesa inarrestabile, come dimostrano le sue serate al Vista Club e allo Space di Ibiza e come dimostra-no i suoi ep Head Up e That Pla-

ce, quest’ultimo uscito sulla label D-Floor di Leon, altra gradevole conoscenza dell’Amnesia Mila-no. Sabato 19 dicembre A.Lab (Amnesia Milano second room)

diventa Fall Out. In consolle Andrew Pave, Roberto Enfasi, Gabriele Poletti, Andrea Ziffa b2b Luca Salerno.

Amnesia Milano - via Gatto an-golo Viale Forlanini infoline 348/7241015www.amnesiamilano.com

Electric Elephant today an-nounces its first wave of

acts for 2016, bringing together many of the leading names in House, Disco and Electronica for 5 days at the stunning Gar-den Tisno site in Croatia. Kerri Chandler will make his Elec-tric Elephant debut in 2016! A supreme producer and flawless selector, King Kerri’s impressi-ve discography, infectious deep house grooves and riveting DJ sets have seen him remain at the forefront of the scene since the mid 90’s. Stepping up for a Kaoz Theory vs 2020 Vision takeover, The DC10 regular and New Jer-sey originator is sure to impress with his first appearance at Elec-tric Elephant. Another house maestro who needs little by way of introduction is Todd Terry. The man who defined New York house during the ‘80s and ‘90s is guaranteed to get the dancefloor ‘Jumpin’. Completing this rather fine trio of US House luminaries is Chicago’s Boo Williams. Fol-lowing in the footsteps of other Windy City greats like Lil’ Louis and Ron Hardy, Williams make

ELECTRIC ELEPHANT 2016First wave of acts announced for Croatia’s Electric Elephant festival, including Kerri Chandler,

Todd Terry, Steffi, Bicep, Boo Williams, Laura Jones, Jacques Renault and Psychemagik

7-11 July 2016Tisno, Croatia

Early Bird Tickets from £90www.electricelephant.co.uk

his name as one of the second wave of Chicago producers. With almost three decades of dance music under his belt we can’t wait to see what he has in store for our Adriatic adventure.Moving from the birthplace of house music to the home of electronic music today - Berlin, Berghain and Panorama Bar residents Steffi, Virginia, Nick Höppner and Margaret Dygas are all confirmed for EE16. All four acts have honed their sound in a club that celebrates and puts the focus on its residents, and their subsequent releases on Ostgut Ton and other imprints have won many an admiring fan. With a shared love for discove-ring new music and performing, Irish duo Bicep’s DJ and produc-tion skills have seen them rise to prominence in recent years, culminating in a top 20 posi-tion in RA’s 2015 DJ poll. The

Belfast boys are set to play the annual handover party between Love International and Electric Elephant on Weds 6th July as well as a special Hot Tub Jamz party later in the week. Next, a man who is no stranger to Cro-atia, Disco royalty Mr Greg Wil-son . Celebrating 40 years as a DJ this month, Wilson’s sets are as powerful as ever, romping through an array of timeless di-sco and electro-funk cuts, the perfect soundtrack to sunkissed days and balmy nights in Tisno.Laura Jones, Maribou State, Mister Saturday Night and Psy-chemagik also star, along with Let’s Play House founder Jac-ques Renault, Aus music label head Will Saul, Auntie Flo, Jane Fitz and Austrian electronic duo HVOB (live). And it wouldn’t be Electric Elephant without welcoming back festival friends and favourites like ALFOS with Andrew Weatherall and Sean Johnston, Low Life with Bill Brewster andFrank Broughton, Unabombers, Justin Robertson and Optimo. With acts including Christian Löffler, Nightmares

On Wax, Ralph Lawson, Pede-strian, Tristan Da Cunha, Vo-yeur, Youandewan and The Wa-rehouse Project resident Krysko also confirmed, along with new club partners including Bugged Out and Electric Chair, plus lots more still to be announced, it’s shaping up to be one of the big-gest line-ups to date. Set in a ma-gnificent natural amphitheatre with gently rolling hills leading down to a private bay, a shimme-ring sandy beach and crystal cle-ar waters, Electric Elephant of-fers the perfect fusion of holiday and festival. With three stages, daily boat parties and the breath-taking Barbarella’s Discotheque, the festival offers a sublimely di-verse range of sounds across the electronic spectrum. Boutique accommodation, luxury Shikar

tents, apartments and villas are available on site, with the coastal village of Tisno offering further options and a host of restaurants and cafes, all within easy reach of the festival. A limited number of early bird tickets are now availa-ble, priced at £90. Book your pla-ce now atwww.electricelephant.co.ukELECTRIC ELEPHANT 2016 LINE-UP

1ST TIERAndrew Weatherall / Auntie Flo / Bicep / Boo Williams / Chri-stian Loffler / Greg Wilson / HVOB (live) / Jacques Renault / Jane Fitz / Justin Robertson / Kerri Chandler / Krysko / Lau-ra Jones / Low Life: Bill Brewster & Frank Broughton / Margaret Dygas / Maribou State / Mister

Saturday Night / Nick Hoppner / Nightmares On Wax / Opti-mo / Pedestrian / Psychemagik / Ralph Lawson / Sean Johnston / Secretsundaze / Steffi / Tristan Da Cunha / Todd Terry / Una-bombers / Virginia / Voyeur / Will Saul / Youandewan2ND TIERBlackhall & Bookless / Bobby Pleasure / Brothers of Jah / Ca-dillac Soundsystem / Chris Du-ckenfield / Chris Massey / Dan Jordan / Disco Deviance: Dicky Trisco & Pete Herbert / Down To The Sea and Back: Balearic Mike & Kelvin Andrews / eLDOKO / Hamish Cole / Hugh Bailey / Ja-mie Bull / Jonny Tawn / Krywald & Farrer / Lemmy Ashton / Ma-deira Verde / Real Nice / The Hat / Winston, Pipes & The FMG / Will Tramp!

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Registrazione del Tribunale di Milano: n° 446 del 3 agosto 2011