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Sabato 1 febbraio 2014 Anno 4 n 3 TECNO MOTORS SPA Corso Novara, 135 27029 Vigevano (PV) 0381-326978 TECNO MOTORS SPA Via Don Minzoni, 24 21053 Castellanza (VA) 0331-426711 TECNO MOTORS SPA Via Renè Vanetti, 66 21100 Varese (VA) 0332-335588 TECNO MOTORS SPA Via Ippolito Nievo, 5 20011 Corbetta (MI) 02-97270960 AUTORIZZATA FLEET BUSINESS CENTER TECNO MOTORS SPA www.stadio5.it [email protected] COPIA OMAGGIO Milan Torino Parola al Baffo Cara Inter ti scrivo Un Toro da domare per Il commento della bandiera interista Sandro Mazzola pag 4 LA PARTITA L’INTERVISTA Il PUNTO PALLA ALL’ONOREVOLE Andrea Anelli pag 2 E. Tramacere pag 4 Severa Bisceglia pag 8 Lara Comi intervista Stefano Maullu IN SEEDORF LA SPERANZA trovare fiducia e punti Beppe Dossena “Attento Milan, la crisi non è finita” “Seedorf fa bene a rischiare” pag 8 Il Milan ci crede al Pazzo i gol

N 5 2014 milan torino

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Page 1: N 5 2014 milan torino

Sabato 1 febbraio 2014 Anno 4 n 3

TECNO MOTORS SPACorso Novara, 135

27029 Vigevano (PV) 0381-326978

TECNO MOTORS SPAVia Don Minzoni, 24

21053 Castellanza (VA)0331-426711

TECNO MOTORS SPA Via Renè Vanetti, 6621100 Varese (VA)

0332-335588

TECNO MOTORS SPAVia Ippolito Nievo, 5 20011 Corbetta (MI)

02-97270960

AUTORIZZATA FLEET BUSINESS CENTERTECNO MOTORS SPA

www.stadio5.it [email protected] COPIA OMAGGIO

Milan Torino

Parola al BaffoCara Inter ti scrivo

Un Toro da domare per

Il commento della bandiera interista

Sandro Mazzola pag 4

LA PARTITA

L’INTERVISTA

Il PUNTO

PALLA ALL’ONOREVOLE

Andrea Anelli pag 2

E. Tramacere pag 4

Severa Bisceglia pag 8

Lara Comi intervistaStefano Maullu

IN SEEDORF LA SPERANZAtrovare fiducia e punti

Beppe Dossena“Attento Milan, la crisi non è finita”

“Seedorf fa bene a rischiare” pag 8

Il Milanci crede

al Pazzo i gol

Page 2: N 5 2014 milan torino

sabato 1 febbraio 20142

AllenatoreClarence Seedorf

MILAN (4-2-3-1)

M i l a n To r i n oIn Casa

Ultima Vittoria 26/1/14Torino-Atalanta 1-0

Ultimo Pareggio 12/1/14Torino-Fiorentina 0-0

Ultima Sconfitta 29/9/13Torino-Juventus 0-1

Fuori CasaUltima Vittoria 19/1/14

Sassuolo-Torino 0-2Ultimo Pareggio 1/12/13

Genoa-Torino 1-1Sconfitta 6/1/14

Parma-Torino 3-1

In CasaUltima Vittoria 19/1/14Milan-Verona 1-0Ultimo Pareggio 15/12/13Milan-Roma 2-2Ultima Sconfitta 3/11/13Milan-Fiorentina 0-2

Fuori CasaUltima Vittoria 26/1/14Cagliari-Milan 1-2Ultimo Pareggio 8/12/13Livorno-Milan 2-2Ultima Sconfitta 12/1/14Sassuolo-Milan 4-3

Allenatore Giampiero

Ventura

(3-5-2) TORINO

Amelia;

De Sciglio, Bonera, Rami, Emanuelsson; De Jong, Montolivo;

Kaka, Honda, Robinho; Pazzini.

Padelli;

Maksimovic, Glik, Moretti; Darmian, Brighi, Vives, Farnerud, Masiello;

Cerci, Immobile.

Pensiero Stupendo...

di Beppe Vigani

STADIO MEAZZA ORE 20.45

QUASI TRENT’ANNI FA L’ULTIMA VITTORIA GRANATAL’anno scorso decise Balotelli a sei minuti dalla fine

SeveraBisceglia

statisticheguarda la squadra ospite, la mi-glior vittoria fu registrata alla 26ª giornata della stagione 1941-1942, il match finì 2-5 con tri-pletta di Menti e gol di Petron e Ossola per i granata, mentre per i “Casciavit” segnarono Meazza e Cappello. In Milan-Torino, sono stati realizzati 168 gol, di cui 120 a favore dei rossoneri, contro 48 degli ospiti. Nella prima frazio-ne di gara Milan e Torino han-

Milan-Torino, è un match che rientra nei classici

del nostro campionato. Quel-la di stasera è la 68ª sfida tra le due squadre a Milano. Padroni

Il trend non è cambiato: una Milano che ride e l’altra che

piange. Le lacrime non sono per la sconfitta dell’Inter, ma per una crisi che ormai sta diven-tando sempre più profonda. Il Catania, aveva perso tutte le tra-sferte di questo campionato, ma al Meazza è riuscito a resistere agli assalti dei Mazzarri-boys e a portare via un punto miraco-loso. Ora sono solo 5 i punti dai rossoneri, che sempre nell’ul-tima giornata sono riusciti a espugnare il Sant’Elia negli ulti-mi tre minuti. Se l’Inter domani cadrà al cospetto della Juventus (cosa molto probabile) i punti di vantaggio, in caso di vittoria dei rossoneri, diventerebbero solo due su di loro, mentre Par-ma e Verona potrebbero puntare all’aggancio o addirittura al sor-passo. Anche il Torino potrebbe raggiungere i nerazzurri qualo-ra pareggiasse. Insomma, dalle retrovie minaccia uno tsunami pronto a risucchiare l’Inter in una zona pericolosa, lontana dell’Europa. La cura Seedorf forse è già in circolo o, forse, è solo un caso. Ma la voglia sem-bra cresciuta e la speranza cre-sce. Il match di stasera è di quel-li intriganti: il Torino al Meazza non vince da quasi trent’anni, ma quello visto in questa sta-gione fa impressione. E’ in se-sta posizione a un solo punto dall’Inter, vince da due partite consecutive e ha subito cinque sconfitte: una in casa e quattro in trasferta. Quest’ultimo dato è una notizia positiva per il Mi-lan che è tornato alla vittoria in trasferta dopo sei partite. La ca-bala aiuta i rossoneri, anche se c’è poco da fidarsi. La classifica, però, fa meno paura adesso e se le cose dovessero andare bene, stasera potrebbe succedere qualcosa d’interessante in clas-sifica. Il campionato è ancora lungo, per qualcuno addirittura interminabile. Là davanti solo Juventus e Roma sono inarresta-bili, mentre Napoli e Fiorentina appaiono un po’ più umane. La zona Champions è troppo lonta-na, ma l’Europa è ancora acces-sibile. La doppia sfida Milano-Torino lascerà qualche vittima, ma la Serie A è talmente impre-vedibile che pensare di chi sarà il cadavere è prematuro. Anche se l’uomo saggio fa di tutto per non avere sorprese, mentre allo sciocco piacciono. Di solito fun-ziona così.

di casa nettamente in vantaggio nel computo totale delle vitto-rie: 39 contro 11, i pareggi sono 17. La prima partita tra le due squadra è datata 2 febbraio 1930 quando i granata sbancarono il campo del Milan per 2-1 grazie ai gol di Masetto e Domingo Ferraris, mentre per i padroni di casa segnò Santagostino. La vittoria più larga dei rossone-ri risale alla 27ª giornata della stagione 1949-1950: si concluse con un clamoroso 7-0. Poker di Nordhal, doppietta di Burini e gol di Liedholm. Per quanto ri-

no segnato complessivamente 74 gol, nel secondo tempo 94. Nel primo tempo il Milan è an-dato a segno 58 volte, contro 16 degli avversari. Nella ripresa i rossoneri hanno gonfiato la rete in 62 occasioni contro 32 del Torino. L’ultimo successo dei granata risale alla 23ª giornata della stagione 1984-1985 e finì con il punteggio di 0-1 con rete di Schachner. L’ultima vittoria di Milan, invece, risale alla 35ª giornata della stagione scorsa e terminò 1-0 con rete di Balotelli al 39’ della ripresa.

SuperMario segnò il gol vittoria della passata stagione

AndreaAnelli

la partita

ALLA RICERCA DELLA CONTINUITA’Un Toro da domare per trovare fiducia e punti

Non c’è due senza tre. A dire la verità fino alla scorsa

giornata non c’era nemmeno il “due”, ora però si cerca una vit-toria casalinga che possa rega-lare punti, fiducia e continuità. Non era mai successo in tutto il campionato che i rossoneri infi-lassero sei punti in due giornate, la cura Seedorf ha portato dei benefici, non del tutto meritati a onor del vero, ma non è certo il momento di fare gli schizzi-nosi. Peccato per quella brutta parentesi con l’Udinese in Cop-pa Italia che ha visto svanire un

in poche parole acquisire pian piano la mentalità del suo nuovo allenatore. Temperature polari dividono i rossoneri dal terzo posto (-16) ma la quinta piazza per un biglietto di Europa Lea-gue è a cinque lunghezze, asso-lutamente abbordabile con un girone di ritorno quasi tutto a disposizione. E allora un gradi-no alla volta. Il mercato di gen-naio ha portato dei rinforzi in tutti i reparti stimolando anche chi pensava di aver conquistato buone chance ma è servito anche a salutare giocatori che alla cau-sa non potevano più dare nulla. Entusiasmo dei nuovi e voglia di rivincita dei “vecchi” un mix che

a far sognare Cairo e i granata c’è la coppia Cerci-Immobile che con dieci reti a testa sono riusciti a far fare un bel salto di qualità all’undici di Ventura. Sarà molto interessante capire come decide-rà di affrontare questa gara il tec-nico olandese che sta cercando di plasmare la sua idea di gioco su un 4-2-3-1 ma l’arrivo di Es-sien dal Chelsea potrebbe anche cambiare le carte in tavola. De-cisivo lo stato di forma del gha-nese che, se accettabile, potrebbe anche entrare nell’undici titolare e costringere appunto Seedorf a una revisione del modulo o un avanzamento di Montolivo nella linea dei tre dietro l’unica punta. Quest’ultimo ruolo citato sarà ricoperto certamente da Pazzini che ha timbrato a Cagliari e con lo Spezia dimostrando una fame da professionista vero. Non sarà della gara Mario Balotelli che dovrà scontare un turno di squa-lifica e questo non farà piacere al tecnico, il numero 45 nelle ultime tre uscite di campionato ha sempre lasciato il segno. Ros-soneri dunque disperatamente costretti a vincere, a sfruttare il fattore campo e fare il pieno di fi-ducia per presentarsi al meglio al prossimo appuntamento al San Paolo di Napoli. Via dunque le ciabatte e il costume, per scala-re il K2 ci vuole coraggio e testa, stiamo a vedere!

Seedorf deve riuscire a sfruttare per centrare la terza vittoria di fila. Fa impressione pensare che la Juventus sia a quota diciotto vittorie contro le sette del Milan al netto però di un ottavo di fi-nale di Champions League che si sta avvicinando. L’avversario di turno questa sera è il miglior Torino dai tempi di Marchegia-ni, Martin Vazquez e Lentini, ora

obiettivo stagionale concreto e soprattutto propedeutico all’in-gresso in Europa la prossima stagione. Ora serve l’impresa e guardando la classifica sembra quasi di dover scalare il K2 con le ciabatte e il costume ma il cal-cio è fatto anche di belle favole da raccontare ai nipoti davanti al camino e a questo Milan ser-ve iniziare a pensare in grande,

MARCATORI GolMario Balotelli 9Kaká 5Sulley Muntari 4

Gol MARCATORI10 Alessio Cerci 10 Ciro Immobile 3 Alexander Farnerud

Page 3: N 5 2014 milan torino

3sabato 1 febbraio 2014

LA CLASSIFICA TURNO ODIERNO

PROSSIMO turnoclassifica marcatori

MIGLIOR ATTACCO

Miglior DIFESA

Sabato 1 Febbraio 18:00 Cagliari-Fiorentina Stadio Sant’Elia, Cagliari18:00 Bologna-UdineseStadio Dall’Ara, Bologna20:45 Milan-Torino Stadio Giuseppe Meazza, MilanoDomenica 2 Febbraio 12:30 Genoa-SampdoriaStadio Luigi Ferraris, Genova15:00 Catania-LivornoStadio Angelo Massimino, Catania15:00 Chievo-Lazio Stadio Marc Antonio Bentegodi, Verona15:00 Sassuolo-VeronaStadio Città del Tricolore, Reggio Emilia15:00 Atalanta-NapoliStadio Atleti Azzurri d’Italia, Bergamo15:00 Roma-ParmaStadio Olimpico, Roma20:45 Juventus-InterJuventus Stadium, Torino

Fiorentina-AtalantaUdinese-ChievoNapoli-Milan Torino-Bologna Lazio-RomaSampdoria-CagliariParma-CataniaLivorno-Genoa Verona-Juventus Inter-Sassuolo

Pos. Squadra P.ti G V N S Gf Gs +/-1 Juventus 56 21 18 2 1 51 15 362 Roma 50 21 15 5 1 45 11 343 Napoli 44 21 13 5 3 44 23 214 Fiorentina 41 21 12 5 4 40 23 175 Inter 33 21 8 9 4 38 24 146 Torino 32 21 8 8 5 34 27 77 Parma 32 21 8 8 5 32 27 58 Verona 32 21 10 2 9 35 34 19 Milan 28 21 7 7 7 34 31 310 Lazio 28 21 7 7 7 27 29 -211 Genoa 27 21 7 6 8 23 27 -412 Atalanta 24 21 7 3 11 21 30 -913 Sampdoria 22 21 5 7 9 25 32 -714 Cagliari 21 21 4 9 8 20 31 -1115 Udinese 20 21 6 2 13 20 32 -1216 Chievo 18 21 4 6 11 16 27 -1117 Bologna 18 21 3 9 9 20 36 -1618 Sassuolo 17 21 4 5 12 22 46 -2419 Livorno 16 21 4 4 13 19 37 -1820 Catania 14 21 3 5 13 13 37 -24

Pos. Giocatore Gol Squadra1. Giuseppe Rossi 14 Fiorentina2 Domenico Berardi 12 Sassuolo3 Carlos Tévez 11 Juventus4 Alessio Cerci 10 Torino4 Gonzalo Higuaín 10 Napoli4 Arturo Vidal 10 Juventus4 Ciro Immobile 10 Torino4 Rodrigo Palacio 10 Inter9 Éder 9 Sampdoria9 Mario Balotelli 9 Milan9 José Callejón 9 Napoli9 Fernando Llorente 9 Juventus9 Luca Toni 9 Verona

22ª Giornata

23ª Giornata

Pos. Squadra Gol fatti1 Juventus 512 Roma 453 Napoli 444 Fiorentina 405 Inter 386 Verona 357 Milan 347 Torino 349 Parma 3210 Lazio 2711 Sampdoria 2512 Genoa 2313 Sassuolo 2214 Atalanta 2115 Udinese 2015 Cagliari 2015 Bologna 2018 Livorno 1919 Chievo 1620 Catania 13

Pos. Squadra Gol subiti1 Roma 112 Juventus 153 Fiorentina 233 Napoli 235 Inter 246 Chievo 276 Genoa 276 Parma 276 Torino 2710 Lazio 2911 Atalanta 3012 Cagliari 3112 Milan 3114 Udinese 3214 Sampdoria 3216 Verona 3417 Bologna 3618 Catania 3718 Livorno 3720 Sassuolo 46

EnzoOcchiuto

bioritmiBIORITMI SUPER PER CERCIMilan con qualche chance in

più per la gara di stasera col Torino. La squadra di See-dorf, reduce dalla rocambolesca vittoria del Sant’Elia col Cagliari, non è sicuramente guarita, però i segni, seppur deboli di ripre-sa, sembrano regalare un legge-ro ottimismo in prospettiva dei prossimi impegni. Con i grana-ta di Ventura il vecchio Diavolo dovrebbe, salvo rivoluzioni di formazione, mettersi in tasca al-tri tre punti che vorrebbero dire rilancio in grande stile verso i

piani alti della classifica. Il Milan per questa sfida registra, infatti, un leggero vantaggio bioritmico rispetto all’avversario grazie alla quota totale che segna 6,07 con-tro 6,05 di Cerci e compagni. Per quanto riguarda i giocatori nel-le file rossonere prevale Honda che registra, come intelletto, un quoziente attorno al 6,50 men-tre sul piano fisico le lancette si fermano a 6,32. Stanno bene an-che Montolivo e Mexes con un valore di 6,31 mentre Kakà non va oltre il 6,10. Idem Pazzini col

suo 6,08 con De Sciglio fermo a 6. Riguardo gli allenatori trovia-mo Seedorf, pure lui, con 6 netto contrapposto da Ventura a 5,98. Leggera differenza. In merito ai giocatori granata, su tutti Cerci che vanta un bel 6,47. Il portie-re Padelli segna 6,10 ma un bel gradino più in su c’è Maksimo-vic con 6,41, seguito a ruota da Immobile e Glik con 6,30. Meg-giorini ha 6,10, alla pari con Darmian.

MILAN-TORINO IL GOL NEL DESTINOSeedorf imbattuto in campionato contro i lanciatissimi granata di Ventura

PinoSardiello

scommesse

22° turno della Serie A e Mi-lan che torna a San Siro

dopo il successo di Cagliari per affrontare l’ottimo Torino tar-gato Ventura che, recentemen-te, ha dichiarato che - è motivo d’orgoglio presentarsi a Milano avendo 4 punti in più ma è an-che una responsabilità poiché tutti si aspetteranno di vedere un grande Toro - e noi ci aspettiamo una gara importante dei granata contro i rossoneri che sembrano aver tratto beneficio, nella testa, al momento, più che nel gioco, dalla cura Seedorf e il succes-so in rimonta a Cagliari, dopo il tremendo ko di coppa Italia con l’Udinese, avrà sicuramen-te cementato un gruppo prece-dentemente smarritosi. Partita aperta ad ogni risultato con at-

tacchi potenzialmente pericolosi (stesso numero di gol 34) e con difese non proprio blindate (27 i gol subiti dal Toro, 31 dal Mi-lan) tanto che la soluzione “Gol” offerta oltre l’1,80 sembra una proposta davvero interessante in base alle possibilità d’uscita. Non dimenticatevi che scommette-re Live su questo evento è pos-sibile, basta scaricare una delle tante applicazioni dei maggiori concessionari italiani dal vostro Smartphone, Iphone o Tablet ed entrare nel mondo della gio-cata durante lo svolgimento del match. Scommettete Live sul-la vostra squadra del cuore ed esultate il doppio, ma ricordatevi di farlo con RESPONSABILI-TA’. Ora uno sguardo al derby Genoa-Sampdoria e alla sfida infinita Juve-Inter entrambe in programma domani: partiamo dall’inedito lunch match della

lanterna che vede di fronte due squadre in un buon momento di forma anche grazie ai 2 tecnici, con Gasperini tornato alla corte di Preziosi e Mihajlovic appro-dato in blucerchiato, che han-no ridato motivazioni e gioco (all’andata in panchina Liverani e Delio Rossi poi esonerati). Par-tita che, come di consueto, sarà agonismo allo stato puro con il rischio cartellino rosso sempre in agguato ed allora ve la but-tiamo lì...”Espulsione Si”...offer-ta intorno al 2,90 e non appena l’arbitro sventola un rosso ad un giocatore urlate “Cassaaaaa!!”. Infine Juve – Inter, sfida infini-ta, recentemente inaspritasi per i noti screzi sul mercato, che a vedere il momento sembra non avere pronostico, con i bianco-neri strafavoriti e forti di 10 vit-torie in altrettanti incontri allo Juventus Stadium mentre l’Inter è reduce da un solo successo nel-le ultime 8 giornate. Lo scorso anno l’Inter di Strama violò per la prima volta la casa bianconera fermando la lunghissima striscia positiva della Juve di Conte ma quest’anno, con i bianconeri visti all’Olimpico con la Lazio in infe-riorità numerica, non sembrano esserci possibilità per Palacio e soci; 1+ Gol è la nostra soluzio-ne di giocata, eventualità offerta mediamente intorno a 3 volte la posta. In bocca al lupo.

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sabato 1 febbraio 20144

CARA INTER TI SCRIVO

Ragazzi dove siamo finiti. Con il pareggio di San Siro

col Catania la squadra neraz-

Stranezze del calcio. Comunque la vita va avanti. Personalmente mi aspetto una bella reazione con la Juventus. Se non arriva difficilmente Mazzarri potrà continuare a lavorare con sereni-tà, anche perché a questo punto l’Europa League diventerebbe un miraggio pure quest’anno. Non stanno bene, logicamente, anche

che tocca e il Milan non dovrà distrarsi. Col Verona ho visto una bella Roma, con un grande carattere, capace di qualsiasi im-presa. La Juventus deve stare at-tenta perché sei punti di distacco non sono molti. Il Napoli, da parte sua, deve invece solo tene-re le antenne alzate perché, al di la del risultato di domani con l’A-

SandroMazzola

zurra, penso, abbia toccato il fondo. E non è finita perché domani sera a Torino con la Juventus non immagino pro-prio cosa possa succedere. Un vero peccato perché l’Inter era partita col piede giusto. Ancora adesso mi chiedo come abbia potuto vincere 7-0 col Sassuolo, mentre il Milan con i neroverdi emiliani ci ha lasciato le penne.

i cugini che per poco non cade-vano col Cagliari. Seedorf dovrà mettercela tutta per rimettere in sesto la baracca. Stasera col To-rino vedremo come andrà a fi-nire. Non sarà una partita facile per i rossoneri perché la squadra di Ventura sta attraversando un momento magico. Colleziona ri-sultati importanti, ha quel Cerci che trasforma in oro ogni palla

talanta, la Fiorentina non molla malgrado il pareggio col Genoa. Un bel Genoa che sicuramente metterà alla frusta la Sampdoria nel derby della Lanterna di do-menica a mezzogiorno.

EmanueleTramacere

intervista

BEPPE DOSSENA: ATTENTO MILAN, LA CRISI NON È FINITA“Con Seedorf i rossoneri torneranno grandi’’

Grande visione di gioco, ca-pacità di gestione della

manovra e di innescare i com-pagni davanti alla porta. Beppe Dossena nasce regista ma presto diventa un jolly di centrocampo capace di ricoprire ogni ruolo della mediana. Cresce con la ma-glia del Torino, club in cui ritor-nerà nel corso della sua carriera, nonostante sia nato a due passi da San Siro. Il suo palmares van-ta 1 scudetto, 1 Coppa Italia, 1 Supercoppa italiana, ma soprat-tutto una Coppa delle Coppe con la maglia della Sampdoria e quell’oro con la nazionale italia-na del 1982 che tanto ha fatto sognare il popolo italiano. Appe-se le scarpe bullonate al fatidico chiodo si è dedicato al ruolo di dirigente, ma soprattutto di al-lenatore con formazioni estere come Al-Ittihad o, addirittura la nazionale albanese. Giunto a un passo dalla panchina della Lazio scende di diventare opinionista televisivo, ruolo che tuttora ri-copre per la Rai al seguito della nazionale.Che partita si aspetta? Non sarà una partita semplice perché c’è una squadra che sta evidente-mente molto bene che è il Torino e l’altra che fino a poco tempo fa era in piena crisi, è uscita dalla Cop-pa Italia e quindi al di là delle due vittorie consecutive non è ancora tornata alla serenità. Io credo che oggi più che mai il Torino possa

aspettarsi di poter vincere questa partita anche se il Milan ha gran-de talento.Milan in ripresa, soprattut-to nella condizione mentale e nella fiducia. Cos’è cambiato dall’arrivo di Seedorf? Ma in re-altà io credo che non sia cambiato granché. E’ chiaro che Clarence Seedorf ha esperienza, ha tanta personalità, appeal a livello in-

ma per ora credo possa dare mol-to molto di più.Il Torino, invece, dopo un ini-zio di stagione non brillante ha trovato un modulo ed una con-dizione strepitose. Dove può arrivare?L’Europa è certamente un sogno che potrebbe concretizzarsi. Cer-to, deve continuare con questo strepitoso rendimento e con que-sta concretezza e non è facile. Ma se il Torino non ci dovesse credere oggi, arrivati a questo punto, non penso possano esserci premesse migliori.Cerci è il talento più in luce di questa squadra. L’Italia ai Mon-diali dovrebbe puntare su di lui? Cerci ovviamente in questa squadra ci mette del suo, perché è il giocatore di maggior talento e di prestigio all’interno della rosa. Però quando si va avanti in que-sto modo è perché tutto il gruppo sta rendendo. Ventura sta avendo il massimo sia da chi ha qualità, sia da chi ne ha meno. Cerci è già in Nazionale, non so quan-to Prandelli poi voglia puntarci. Credo semplicemente che Cerci ai Mondiali possa dare una grossa mano all’Italia.Qual è il rinforzo di mercato più importante fatto dal Milan?Ma non credo ci sia un singolo in-nesto che sia da considerare sopra il livello degli altri. Sicuramente sono stati presi giocatori impor-tanti, con operazioni importanti spendendo molto poco. Ora, però, bisogna vedere se questi giocatori sapranno integrarsi al meglio nel-la squadra. Come detto sono gio-catori importanti, quindi credo che per il Milan ci siano grandi speranze.

ternazionale e questo nel medio-lungo periodo potrà certamente venire fuori. Però nessuno ha la bacchetta magica e anche nella sfida contro il Cagliari in realtà la partita non è stata completamen-te positiva.Balotelli ha ritrovato con co-stanza la via del gol, ma per un gesto stupido non sarà della partita. Sarà mai un campione completo o quanto accade fuori dal campo continuerà a condi-zionarlo?Io non voglio parlare di Balotel-li fuori dal campo di gioco. Lui è un ottimo talento, questo è certo, ma ancora non sta dando quanto potrebbe. Il suo mestiere è fare il calciatore, ha tutte le potenziali-tà per diventare uno dei più forti,

Page 5: N 5 2014 milan torino

5sabato 1 febbraio 2014

AlessandraCaronni

l’ospite

PUNTA E A CAPOAl mercato adesso non ci pensa

Alessio Cerci spesso è il migliore del Toro.

Spazza via le polemiche, fuga ogni dubbio. A volte è un personaggio anche un po’ scomodo, perché dice quello che pensa. Vuole re-stare in maglia granata, no-nostante le avance di tante società, tra cui la Juventus.

campionato. “In futuro? Si vedrà, non sono uno di quei calciatori che promet-tono amore eterno ai tifo-si”. Certe voci di corridoio potrebbero solo disturba-re il clima della compagi-ne guidata da Giampiero Ventura. Certo, arrivasse qualche rinforzo di quali-tà tutti sarebbero contenti, Cerci in primis. Acquistato in comproprietà dal Torino il 23 agosto 2012, Cerci è un uomo da 2,5 milioni di euro. A Torino ha ritrovavo Ventura, che lo aveva già

2012 contro il Pescara e il 30 dello stesso mese è sta-to un vero protagonista del 5-1 finale contro l’Atalanta. Ha segnato la sua prima rete col Toro il 25 novem-bre realizzando la prima marcatura della sfida con la Fiorentina, finita 2-2. Il 13 gennaio dello scorso anno ha messo a segno il suo secondo gol stagiona-le nell’impegno casalingo contro il Siena e vinto per 3-2. Si è ripetuto la giorna-ta successiva segnando il secondo gol nella trasferta di Pescara, vinta dal Tori-no per 2-0. Ha segnato la sua quarta rete in maglia granata il 17 febbraio con-tro l’Atalanta (2-1). Il 17 marzo, la grande soddi-sfazione: la convocazione in azzurro. La chiamata di Prandelli gli cambia la vita. Il 20 giugno intanto il Tori-no ha riscattato l’altra metà del cartellino (di proprietà della Fiorentina): 3 milioni e 800mila euro (nella stessa operazione rientra anche la metà di Marko Bakić, pas-sato ai viola).

Cerci dice che il Toro gli ha dato tantissimo e che si deve solo concentrare sul

allenato a Pisa. Ha esordi-to in maglia granata il pri-mo giorno di settembre del

Chi è Alessio CerciNato a Velletri il 23 luglio dell’87, Alessio Cerci è un mancino naturale, dotato di ottima tecnica e note-vole rapidità, gioca preva-lentemente come esterno offensivo. Può giocare su entrambe le fasce, ma pre-dilige quella destra, dal-

IL SEGNO DEL TOROGiovanniLabanca

gli ospiti

Non gli è capitato spesso di trovarsi in una situazione

di classifica da cui abbia potuto guardare il Milan dall’alto in bas-so. Deve essere una bella soddi-sfazione, che va provata intensa-mente, fino all’ultima stilla, come aveva fatto solo il Toro del lonta-nissimo scudetto. Oggi la bella combinazione si ripete, come il passaggio di una bella chiomata cometa, e depone a favore della squadra granata, cui l’attentissi-mo presidente Cairo ed il mister Ventura hanno dedicato pazien-za e tante cure per portarla ver-so approdi più sicuri, proprio al contrario dei milanesi, che sono

invischiati in paludose acque in-festate da caimani pronti a divo-rarli. Il Toro è al top con i suoi 32 punti, maturati in partite vigo-rose, giocate con intelligenza dai suoi ragazzi con Cerci a fare da funambolico dalle mille risorse, ben plasmato dalla calma olim-pica dal tecnico ligure. Costui è l’uomo giusto, di ghiaccio, che sa trasmettere la carica adatta per gli impegni più difficili, proprio come quello di questo invernale pomeriggio sansiriano. Qui, tutti i granata ne sono consapevoli e, quindi, non possono e non deb-bono sbagliare, come sanno che il dirimpettaio rossonero, con il cambio del mister e con non poca fortuna, ha inanellato due preziose vittorie che, uguali a sei punti, lo fanno respirare e lo ten-gono lontano dagli inferi di Lu-cifero. I Torinesi, orgogliosi figli di Superga, proveranno a stacca-

re il tubicino della bombola di ossigeno cui si è disperatamen-te aggrappato. Comunque sia, oggi vedremo scintille, di quelle vere, perché nel Diavolo non c’è più il remissivo corpo di Alle-gri, ma l’anima e il corpo di un certo Seedorf, che le sembianze del Diavolo le sa portare assai bene. Il Milan non si fermerà di certo al cospetto di un Torello vanitoso che, scalciando a più non posso in un angolo dell’er-boso manto di San Siro, non vede l’ora di scendere nell’arena, preparato a dovere anche dalle provocanti banderillas. Milan–Torino per questo non sarà una semplice partita, perché alla fine, pur essendo sempre questione di corna, siamo sicuri che molto evidente e doloroso sarà solcato sul groppone rossonero il terri-bile segno del Toro. Fino a prova contraria.

la quale può accentrarsi e andare al tiro. Da qualche mese è impiegato in modo continuativo come seconda punta.

DERBY D’ITALIA: CI VUOLE CORAGGIO!Emanuele

Tramacere

i cugini

Rapporti tesi e ambiente furente. Mazzarriè pronto a rischiare il tutto per tutto

Arriva il derby d’Italia, la partita delle partite, quella

che tutti i tifosi, a prescindere da come finirà la stagione, segnano sul calendario con la matita ros-sa perché è la gara che nessuno vuole perdersi, ma soprattutto che nessuno vuole perdere. Ju-ventus-Inter non è mai una sfida banale, capace di dare o togliere lo slancio necessario al proseguo di una stagione, capace di far

emergere al ruolo di eroe colui che la decide o di far crollare ne-gli inferi il malcapitato colpevole di una sconfitta. Se a queste pre-messe, inoltre, si aggiunge il fat-to che in questo particolarissimo mercato di riparazione, Inter e Juventus siano arrivate così vici-ne a stringersi la mano, tanto da far esplodere una contestazione ed un caos su scala nazionale da parte dell’intera tifoseria interi-sta si può ben immaginare come il clima che si respira ad Appia-no Gentile in vista di questo in-contro sia tutt’altro che idilliaco. Una situazione di classifica che va sempre più peggiorando, un

deficit in zona gol ed una len-tezza nel proporre le proprie manovre offensive che preoccu-pa un maestro delle ripartenze e della concretezza come Wal-ter Mazzarri e, infine, la scarsa capacità di reazione di fronte alle difficoltà hanno costretto il tecnico toscano a variare i pro-pri programmi di allenamento, a considerare l’opportunità di un cambio radicale nelle pro-prie convinzioni tattiche e ri-valutare al 100% il successo dei propri approcci psicologici nei confronti della squadra. Per for-tuna, a questo punto, arriva la Juventus, una squadra che sep-

pur priva del proprio portiere ti-tolare è in grado di rigenerare lo spirito agonistico di qualunque calciatore. Conte potrà contare sulla formazione tipo, ad ecce-zione dello squalificato Buffon e su una cerniera di centrocampo in grado, grazie alle prestazioni di Vidal e Pogba, di spostare da sola gli equilibri di un incontro che vede i bianconeri altamente favoriti. Proprio a centrocam-po, per Walter Mazzarri arriva la sfida più grande da affrontare nelle più importanti fra le partite stagionali. Per la prima volta da inizio stagione, infatti, l’allena-tore di San Vincenzo dovrà fare a meno dell’unico uomo sceso in campo sempre in tutti gli in-contro stagionali. Esteban Cam-biasso ha subito un infortunio

alla coscia che lo terrà a lungo lontano dai giochi e dal sostituto del capitano nerazzurro si capirà quanto Mazzarri abbia scelto di cambiare e di rischiare per il pro-prio futuro. Due le possibili so-luzioni: la scelta della continuità con il passato, inserendo Javier Zanetti nel ruolo di incontrista oppure un netto distacco, con

lo schieramento nel suo ruolo naturale, quello di regista bas-so, di Mateo Kovacic dal primo minuto. Due scelte opposte, ma che potranno far capire quanto il tecnico toscano abbia preso in mano la situazione. Contro la Juventus, infatti, non è vietato sbagliare; è vietato perdere senza il coraggio di rischiare.

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sabato 1 febbraio 20146amarcordGianluca Pessotto, icona juven-tina, ha indossato, giovanissimo, anche la maglia granata nella stagione ‘94-’95

Christian Abbiati al Milan, con cui ha debuttato in Serie A, nelle stagioni 1998-2005, e torna a proteggere la porta rossonera dal 2008. In totale è sceso in cam-po per 255 partite incassando 243 gol

Christian Abbiati ha difeso anche la porta del Torino in 36 incontri, nella stagione 2006-2007, incassando 42 reti

Francesco Coco cresce nelle giovanili del Milan con cui esordisce da professionista nell’agosto del 1995, resterà in rossonero anche l’anno successivo. Torne-rà al Milan nella stagione ‘98-’99 e 00-01.jpg

Gianluca Pessotto è cre-sciuto nelle Giovanili del Milan (1987-1989)

Christian Vieri, l’attacante con la valigia sempre pronta, al Milan nel campionato 2005-2006, solo otto presenze e 1 gol.psd

Un giovanissimo Christian Vieri al suo esordio da professionista con la maglia del Torino nel campionato 90-91, 1 rete in sette partite giocate

André Alves da Cruz ha giocato anche con la maglia del Torino (1999-2000), una rete in 13 partite giocate

Il difensore André Cruz anche con il Milan (‘97-’99) ha giocato 13 partite e segnato 1 rete

Il difensore Giu-seppe Pancaro al Toro nelle stagioni 89-91 e 2006-2007 totalizzando solo 10 presenze

Giuseppe Pancaro al Milan dal 2003 al 2005, scen-de in campo 39 volte e segna anche due reti

Francesco Coco con i Gra-nata, sul finire della stagione 2006-2007, disputa solo tre partite

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7sabato 1 febbraio 2014

GiovanniLabanca

i club

Milan Club Stornarella

In provincia di Foggia, Storna-rella è uno dei quattro paesi

nati per decreto reale nel 1774. E’ fatta di gente semplice e la-boriosa, con tanta sana passione per le cose belle. Una di queste è quella per il calcio ed in modo particolare per il Milan, che conta moltissimi supporter che danno vita ad un Milan Club,

tra i più attivi del Tavoliere. Le attività di cui sono protago-nisti vanno dal campo sporti-vo a quello sociale, collegati in perfetta sinergia. Quelle di cui vanno maggiormente fieri è la magnifica squadra di calcio, la Realsiti, che milita con onore nella Prima Categoria ed attual-mente è quarta nella Coppa di Puglia. Questi i giocatori che la compongono: Renna, Lacerenza, Montemorra, Moretti, Feninno, Lasalandra, Gentile, Giuliano, Borgia, Pelullo, Caputo, Moriel-lo, Ferrara, Kopie e Monaco.Lo scopo di questo impegno di non

poco conto, lo spiega il presiden-te Mario Fiordalisi. “Abbiamo formato questa squadra come simbolo di aggregazione per tutta la popolazione, senza distinzione della parte calcistica, perché a Stornarella non esistono divisio-ni. Condividiamo felicemente le non poche spese e trascorriamo la domenica in comune serenità at-torno a questi formidabili ragaz-zi. Nel nostro paese, cosa di cui andiamo fieri, esiste il dovere ed il piacere dell’ospitalità più ampia che ci viene riconosciuta, anche con atti ufficiali, dalle squadre ospitate”. È poco contento Fior-

dalisi , invece, del suo Milan: “non mi convince l’operazione Seedorf, anche se abbiamo vinto due partite. La Società ha biso-gno di ben altro per uscire dalle secche della bassa classifica. Noi, comunque, siamo molto fiducio-si.” È il pensiero, in fondo, di tut-ti i soci che seguono il Diavolo nelle trasferte meridionali, con qualche capatina anche Milano, per le partite più importanti. E per quella con l’Atletico Madrid hanno già i biglietti prenotati. Questo è tifo e Stadio5 è ben feli-ce di darne il giusto risalto, con i migliori auguri.

il presidente Mario Fiordalisi

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sabato 1 febbraio 20148

IL MILAN CI CREDESeveraBisceglia

il punto L’INTER E’ PERSAIl Milan ha dimostrato di cre-

derci ancora, ha saputo tene-re duro e soprattutto ha saputo crederci fino al triplice fischio finale. Balotelli, prima, e il Pazzo poi, tutto in due minuti, conqui-stano tre preziosi punti. Contro il Cagliari, si sapeva, non sarebbe stata una partita facile, ma recu-perare e vincere in rimonta da maggiore carica ai protagonisti. Vittoria si, ma il Milan mette in campo comunque tutti i suoi li-miti . La cura Seedorf non è poi così miracolosa. La difesa con-

tinua a fare acqua e, nonostan-te un certo Mario Balotelli e il ritorno al gol di Pazzini, anche l’attacco non è poi così sincro-nizzato. I rossoneri non riescono ad ingranare la marcia. Honda non sembra essere entrato anco-ra in partita, qualche colpo di te-sta, nulla di speciale. Il Milan ha bisogno di risolvere i suoi pro-blemi sia in difesa che in attacco, i suoi campioni giocano senza idee e continuità. Tre punti, con-quistati solo grazie a due episodi, utili soprattutto al morale. See-dorf dovrà lavorare duro. Sull’al-tra sponda del naviglio c’era una

volta una squadra che faceva sognare i suoi tifosi che vede-vano tutto e solo nerazzurro. Il disastro Inter non è, purtroppo, neppure commentabile. Il pareg-gio in casa con l’ultima squadra in classifica, con tutto il rispetto per il Catania, parla da solo. E da solo si commenterà il risultato dell’incontro di domani con-tro la Juventus. In due giornate l’Inter si gioca la faccia con l’ul-tima e con la prima della classe. Non basteranno le contestazioni dei tifosi né l’eventuale arrivo di qualche rinforzo dell’ultima ora, l’Inter ha bisogno molto di più di qualche rinforzo. Questa squadra è da sventrare e rico-struire. Via l’allenatore, via tutti calciatori “vecchi” e demotivati, via l’intera dirigenza che ha fal-lito su tutti i fronti. L’unico che dovrebbe, contrariamente al re-sto del gruppo, invece arrivare è il presidente Thohir. Non si può acquistare una squadra come la Beneamata e non conoscere nep-pure tutti i nomi dei propri cal-ciatori. Questo è il primo segnale fallimentare.L’inutile incitamento di Mazzarri ai suoi ragazzi

Lara Comi europarlamentare

intervista a Stefano Maullu amministratore delegato di Tem ed ex assessore della Regione Lombardia“Seedorf fa bene a rischiare, serve vincere e convincere”Se Berlusconi in futuro dovesse cedere la società spero rimanga in famigliaDue vittorie su due in campio-nato col minimo scarto, ma il Milan a Cagliari se l’è cavata per il rotto della cuffia. Per ora il “calcio champagne” può at-tendere? “Beh, il Milan che mi ha dato più entusiasmo è stato quello di Rijkaard e Gullit che faceva un

calcio spettacolo. Ma per ritorna-re a quel passato servono investi-menti”.Ma non è troppo rischioso gio-care con una punta e tre mezze punte? “Seedorf vuole vincere e convincere e forse anche compia-cere il Cavaliere che è un noto

Seedorf è l’allenatore giusto per aprire un ciclo? “È giovane, è stato un grande calciatore, certo non ha esperienza come tecnico, questo sì. Ora lo aspetta la prova del nove: può entrare nel circuito degli allenatori veri o rivelarsi un buco nell’acqua. Per lui è una sfi-da straordinaria”.Balotelli con il nuovo tecnico metterà la testa a posto?“Balotelli è geniale ma va coltiva-to con attenzione, ha bisogno di essere coccolato. Seedorf, col suo carisma, può saper toccare le cor-de giuste ed essere il suo miglior tutor”.

conti con i… conti. O si rispettano gli equilibri di bilancio o si finisce come l’Inter che è stata costretta a chiamare un presidente dall’altra parte del mondo”.Se un giorno Berlusconi ce-desse la società? “Spererei in un passaggio dinastico, che rimanga tutto in famiglia. Il Milan è ormai legato a Berlusconi che gli ha dato una dimensione internazionale facendolo diventare uno dei club più titolati al mondo”.Oggi il Milan è l’unica squa-dra che rappresenta l’Italia in Champions. Ma il prossimo anno rischia di uscire dall’Eu-

gine, e non solo, è troppo impor-tante”.Il Milan è stata superato dal-la Juve in quanto a ricavi ed è lontano da Real, Barcellona e Bayern che incassano di più. Cosa dovrebbe fare la società? “Il Milan sta già facendo molto con il merchandising. Il brand è straordinario, è legato alla città di Milano e con una squadra vin-cente, in chiave Expo, potrebbe es-sere valorizzato e sfruttato ancora meglio. Magari con uno stadio di proprietà da utilizzare per eventi diversi”.Guardando alla classifica il cal-

amante del bel gioco. Senza sco-modare Nereo Rocco, bisogna fare, e per fare serve rischiare”.

È arrivato Essien. Soddisfatto del mercato di gennaio o si do-veva fare meglio? “Si poteva fare meglio ma poi tutti devono fare i

ropa. “Spero che ciò non accada, essere in Europa è fondamentale e lo è sempre stato nella filosofia della società: il ritorno di imma-

cio milanese è in crisi. Perché? “Questione di cicli che nascono e si chiudono. Poi bisogna esser bravi a ripartire e reimpostare la società, rinnovare, inserire gio-vani. In quest’ottica la scelta di Barbara Berlusconi come ammi-nistratore delegato va nella giusta direzione”.Il Milan affronta un Torino che in classifica è più avanti e ha punte insidiose. Rischia?“Milan-Torino ha il sapore di vecchie sfide, ma i rossoneri ce la faranno. La squadra viene da due vittorie in campionato e non c’è il due senza il tre, no?”.

L’INTER CON LA JUVENTUS SI GIOCA TUTTOLaura

Tangari

campionato

La Juventus ha franato con la Lazio ma il comando della

classifica resta saldamente in suo pugno grazie alla serie positiva di dodici vittorie consecutive messe a segno nelle ultime dodi-ci gare. Domani sera allo Juven-tus Stadium la Vecchia Signora farà le prove con l’Inter in quel derby d’Italia che potrebbe tra-

sformarsi in veleno per l’undici di Mazzarri in caso di sconfitta. La Beneamata col pareggio ca-salingo con il Catania è entrata in crisi e a fine partita è stata ferocemente contestata dai tifo-si. Un nuovo passo falso la fa-rebbe precipitare nel limbo del campionato accendendo nuove polemiche che metterebbero in discussione allenatore e presi-dente (Thohir). Per quanto con-cerne la squadra di Conte dopo il pareggio con la Lazio non può assolutamente distrarsi perché la Roma, col 3-1 conquistato col

Verona al Bentegodi, ha ridotto il ritardo in classifica portandolo da otto a sei punti. La Roma di Gervinho, grande prestazione la sua con i veneti, affronterà do-mani pomeriggio all’Olimpico quel Parma rilanciato da Amauri che aspira al sorpasso dell’Inter grazie al successo con l’Udinese della scorsa settimana. Al sor-passo della Beneamata sta facen-do un pensierino anche il Torino chiamato stasera a San Siro a misurare la pressione del Milan rientrato da Cagliari col fiato-ne però con in tasca i tre punti fondamentali per la risalita della corrente dopo lo spavento per la sconfitta in Coppa Italia con l’Udinese. Seedorf dovrà lavo-rare parecchio per rimettere in piedi la baracca e non si accon-tenterà sicuramente degli ultimi minuti di fuoco come è accadu-to al San’Elia una settimana fa. Domani a mezzogiorno, tra l’al-tro, andrà in onda il derby della Lanterna col Genoa gasato per il pareggio del Franchi con la Fio-rentina e con la Sampdoria infu-riata per l’1-1 incassato in pieno recupero dal Bologna a Marassi. Da seguire il Napoli impegnato a Bergamo con l’Atalanta e Sassuo-lo-Verona con gli emiliani pronti ad azzannare Mandorlini dopo il cambio di panchina.la grinta del capitano

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9sabato 1 febbraio 2014

MILAN-CHIEVO SFIDA D’ALTA CLASSIFICADaniel

Rizzo

primaveraI nerazzurri di Cerrone, invece, se lavedranno con il fanalino di coda Cittadella

L’Inter, dopo un inizio anno nerissimo nel quale hanno

collezionato tre ko consecuti-vi tra Tim Cup e campionato,

rompe l’incantesimo vincendo a Brescia 2-1 e conquistando cosi il primo successo di questo 2014. A decidere la gara, come sempre, ci ha pensato il solito Bonazzoli, il quale all’89’ ha trovato il guiz-zo vincente sotto porta. Il tecni-co dei baby interisti, dopo que-sta vittoria, si augura che i suoi ragazzi ritrovino lo stesso passo dell’andata e che possano ritro-vare quell’armonia affinché tor-nino presto al comando. A co-minciare dal prossimo turno in

campionato contro un avversario sulla carta per niente irresistibile ovvero il Cittadella. La squadra allenata da Luigi Capuzzo, infat-ti, è la cenerentola del campio-nato con appena soli 2 punti e in

casa ha pareggiato solo due volte perdendo le restanti. Un avver-sario che cade a pennello per la squadra nerazzurra, poiché il blasone della squadra veneta non metterà troppe pressioni alla truppa allenata da Cerrone. Il Milan di Inzaghi, invece, sfide-rà davanti al proprio pubblico il Chievo Verona. La sfida si gio-cherà di domenica mattina, alle ore 11.30. Per il Milan, dopo il ko con la capolista Atalanta, un’altra sfida ad alta tensione. I clivensi,

infatti, dopo aver travolto l’Inter a domicilio due settimana fa (1-4), si ritrovano secondi in classi-fica a soli 4 punti dall’Atalanta, e a + 6 dai rossoneri. Una sfida assolutamente da non perdere

per Pippo Inzaghi, soprattutto se vuole che la sua squadra resti agganciata al treno Final Eight. Dal fronte mercato, intanto, il Milan ha deciso di sfoltire la rosa a disposizione di Pippo Inzaghi. Raouf Compaore, terzino destro, è stato ceduto in prestito in Serie D all’Inveruno. Mentre l’attac-cante Yaffa, classe ‘96, sarebbe vicino al Bologna, così come i centrocampisti Medhoun e Ben-de Bende, entrambi in procinto di trasferirsi allo Spezia.

LuigiSada

mercato

IL PSG OFFRE 55 MILIONI ALLA ROMA PER PJANIC

Cala il sipario sul calcio mer-cato. Mentre il nostro gior-

nale va in stampa a Milano si siglano gli ultimi passaggi, poco clamorosi per via della scarsità di quattrini messi a disposizio-ne dalle società. A tenere banco

cambio, più un certo conguaglio, i rossoneri offrono Saponara, te-nuto in naftalina da Allegri per troppo tempo malgrado l’infor-tunio patito a inizio stagione. Il Napoli ha preso il brasiliano Henrique Capous sistemando la difesa che sembra un colabrodo dopo la partenza di Campagnaro e l’out di capitan Cannavaro. Fu-mata nera, per il momento, per Constant in cambio di Armero

ste per Vucinic. La bomba del mercato resta invece la richiesta del Psg per Pjanic dove la Roma ha sparato la cifra di 55 milioni per far partire il suo fuoriclasse. Longo intanto è passato al Rayo Vallecano mentre il laziale Floc-cari è finito al Sassuolo. Sempre l’Inter pare sia su Lamela che vuol lasciare il Tottenham men-tre la Milan potrebbero arrivare i due parmensi Parolo e Paletta.

l’offerta dello Guangzhou per Diamanti. Lo vuole fortemente Marcello Lippi che in Cina sta facendo molto bene con la sua squadra. L’offerta solletica l’appe-tito perché al Bologna andrebbe-ro circa 22 milioni. Il Milan, nel frattempo, è sul torinista Cerci che piace parecchio a Seedorf. In

mentre Vidic sembra vicino al Milan. L’Inter è tentata da Nani dello United e da Hernanes del-la Lazio. Ma l’addio del Profeta potrebbe far scattare la conte-stazione al presidente Lotito. La Benemata insiste per Osvaldo in concorrenza diretta con la Juve che ha avuto parecchie richie-

Intanto a Linate giovedì e sbar-cato Adel Taarabt, giovane attac-cante marocchino del Fulham acquistato dal club rossonero. Taarabt si è messo subito a di-sposizione di Seedorf ma difficil-mente scenderà in campo contro il Torino oggi a San Siro. Resterà in prestito fino a giugno.

il trequartista del Bologna Alessandro Diamanti

Balotelli è passato dai gestacci ai tifosi del Cagliari alla rissa in disco con dj Francesco. Contento Seedorf che aveva detto: “Voglio giocatori che reagiscano sempre”

Domenica Buffon, squali-ficato, salterà la sfida con l’Inter., Ma avrà un incontro ancora più duro: spiegare alla Seredova della D’Amico

Crisi Inter. Il presidente Thohir è tornato a Milano per mettere a segno alcuni grossi colpi di mercato. Il primo potrebbe essere il ritorno di Moratti

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sabato 1 febbraio 201410

POMERIGGI LENTI E UN POCO ASSONNATIFiore

Marro

giù al nord “Facite na scemità, faciteve cumpagne a nuje”

Comincia la fase scontata del-la noia del campionato pre-

mondiali. Una delusione dopo l’altra accompagna questo scor-cio di campionato, sia per noi del cuore azzurro napoletano che per quel che riguarda la Milano da bere di fede rossoneroazzur-ra. Certo noi a  Napoli  il mister di San Vincenzo, di stanza a San Siro  sponda  Inter, abbiamo im-parato a conoscerlo, con tutte le sue peculiarità ma anche con le sue carenze tecnico psicologiche, quelle capaci di trasformare una gara del tipo:  Napoli – Giarre, in una partita difficilissima … I tecnici ce li siamo scambiati con  Milano, il  don Rafè  arri-vato da noi ha da subito legato

comunque ai tempi di Trapatto-ni e Bianchi, partite noiosissime, che però almeno portavano nelle casse punti per vincere qualcosa di concreto, una coppa europea, un campionato. Qui al massimo si vincerà la  Coppa del Nonno. Su tutto ciò però c’è un appunto che per un “terrone”   come me è molto apprezzato, l’emigrazio-ne c’è stata e ci sarà sempre; non solo nord chiama sud, come in questo caso, ma finalmente un interscambio quasi alla pari. Ed in questo caso non si può non sottolineare che è uno dei po-chissimi parametri che tiene unito questo paese alla deriva. I nostri  Ferrara,  Cannavaro,  Di Natale,  Cassano,  Abate,  Noceri-no,  Immobile, tutti figli del sud che hanno calcato e calcano fie-

fare il pallone, la sua frase, ac-compagnata dalla gioia di avere vinto uno scudetto a Napoli, è un manifesto, un documento nota-rile che andrebbe fatto sentire in tutti gli stadi del nord: “Le sensa-zioni sono incredibili, incredibili perché vedere tutta questa gente con cui abbiamo sofferto assie-me in questi anni, questa vittoria penso sia il minimo, quello che abbiamo fatto oggi e quest’an-no è una soddisfazione unica perché vincere qui non è come farlo a Milano o a Torino, uno scudetto a Napoli ne vale dieci in altri posti”. Moreno Ferrario uno di noi. Accade allo stadio, era il lontano 1986, che un tifoso del Napoli cercò di farsi amico anche il difensore dell’Inter Giu-seppe Baresi, eravamo sugli spal-

con l’ambiente, con gli habitué del  San Paolo, anche con quelli diffidenti come me, che al mo-mento del suo ingaggio hanno sollevato le perplessità del tor-neo fatto con l’Inter, quello che alla fine del campionato, portò i nerazzurri a sfidarsi con gli altri, schierando, per i troppi infortuni e per completare gli undici in campo, Natalino e Bia-biany, due diciottenni. La cosa comunque si è ripetuta anche a Napoli, sarà colpa della prepa-razione che attua lo spagnolo? Una noia meschina ci accompa-gnerà tragicomicamente fino ai mondiali. Sembra essere tornati

ramente i campi delle squadre del nord, facendo in modo, tra l’altro, di zittire qualche volta beceri slogan razzisti, eclatante e magnifico quello di Totò Di Na-tale che si apprestò sotto la sua curva, che inveiva contro Napo-li, e con il dito indice intimò ai suoi fans di zittirsi e come per miracolo così avvenne. Storie di uomini duri, storie di campioni, storie di calcio vero. Un contri-buto personale va dedicato ad un meneghino di  Lainate,  Mo-reno Ferrario, scuola calcio  Va-rese    migrante al contrario, 300 partite con la maglia del Ciuccio, un grande esempio di cosa può

ti della famosa Curva B, la gara era Napoli–Inter, un caldo asfis-siante e una partita tediosa , cosa che solo il Trap poteva essere ca-pace di regalare oltre ai titoli vin-ti. Mancavano dieci minuti alla fine, eravamo tutti spazientiti per come si giocava, ad un trat-to si alza un tipo magro, piccolo con una vocina flebile ed urla: - Barè, fatte cumpagne a nuje, fa na scemità! (Baresi, diventa ami-co nostro, fai una sciocchezza, magari un autogol), ma quella volta l’alchimia non funzionò, niente gemellaggio e niente in-croci nord-sud, finì italicamente 0-0. Forza e onore

IL REAL BATTE DUE COLPIestero BARCA E ATLETICO

RISPONDONO BENE

E’ Barcellona-Valencia la gara di cartello che va in onda

oggi nel 22esimo appuntamen-

con i pareggi col Siviglia e Vil-lareal. Non molla l’Atletich Bil-bao, quarto posto grazie all’1-5 rifilato a Pamplona all’Osasuna. Sempre più staccatissimo nei

Bundesliga, dove si è ripreso a giocare dopo la pausa inverna-le, comanda sempre il Bayern Monaco che con Gotze e Muller stende il Borussia Monchen-

to della Liga spagnola. I catalani hanno passeggiato con il Malaga (3-0, Piquè, Pedro e Sanchez) nell’ultimo turno riguadagnan-do la testa della classifica insie-me all’Atletico Madrid andato a segno con un poker nel derby col Rayo Vallecano (grande Turan) dopo le due zampate vincenti del giorno prima di Cristiano Ronaldo e Benzema con il Gra-nada. Zampate che per una notte hanno ricollocato le Merengues al comando delle operazioni dopo un lungo inseguimento. La squadra di Ancelotti, comunque, grazie a un bel filotto di parti-te, è rientrata in gioco facendo sentire il proprio fiato all’undi-ci di Simeone e Tata Martino frenanti nelle ultime settimane

piani bassi il Betis fatto fuori dal Celta Vigo di Luis Enrique nello scontro salvezza. In Ligue 1 bat-tuta d’arresto della capolista Psg in casa del Guingamp in vantag-gio con un gol di Yatabare e rag-giunto a tre minuti dalla fine da una rete di Alex. Il Monaco non sta a guardare e batte col classi-co punteggio di 2-0 il Marsiglia nel derby della Costa Azzurra. La squadra di Ranieri, orfana di Falcao che probabilmente salte-rà i mondiali, è ora a meno tre in classifica dai parigini, oggi in campo contro il Lorient. Si fer-ma il Lille col pareggio casalin-go col Rennes e finisce a gambe all’aria il Saint Etienne battuto dal Bordeaux, ora al quinto po-sto in compagnia del Lione. In

gladbach e si ripete vincendo a Stoccard. Perde il Leverkusen ad opera del Friburgo mentre il Borussia Dortmund è costretto al pareggio col modesto Augu-sta. In Premier l’Arsenal (Giroud e Cazorla) ferma la sua marcia con il pareggio (2-2) imposto dal Southampton e il City fa polpette del Tottenham con una cinquina (Aguero, Tourè, Dzeko, Jovetic, Company)passando al comando della classifica. Frena con un pa-reggio anche il Chelsea nel derby di Londra con il West Ham men-tre il Liverpool, nell’altra sfida cittadina con l’Everton, vince per 4-0. Risorge lo United che supe-ra i gallesi dello Swansea. In Por-togallo vanno sempre a Bracietto Benfica e Porto.

IL NAPOLI PARTE PER L’OLIMPICO

Passa il turno anche il Napoli in Coppa Italia battendo la

Lazio al San Paolo con un gol di Higuain e Benitez tira un bel sospiro di sollievo. Si, perchè la squadra di Reja, imbottita di ri-serve, malgrado questo handi-cap ha ribattuto colpo su colpo all’undici partenopeo sfiorando addirittura la vittoria a metà ri-presa. Poi ci ha pensato Higuain a 8’ dalla fine a rimettere le cose a posto battendo di rimbalzo-col tacco l’incolpevole Berisha. Ora il Napoli affronterà la Roma all’Olimpico mercoledì 5 nella prima delle due gare valide per le semifinali della Tim Cup edi-zione 2014. I giallorossi di Rudi Garcia, gasati per il successo conquistato con la Juventus la scorsa settimana, sono pronti allo scontro e non nascondono le loro ambizioni sapendo che, in caso di vittoria, nella finalissima

di maggio, potrebbero magari affrontare l’Udinese, se i friulani riuscissero a compiere un altro colpaccio come quello messo a segno alla grande contro Inter e Milan negli ottavi e nei quarti disputati a gennaio. Ma la Fio-rentina non resterà certamente a guardare. Guidolin, sulla gra-ticola per la crisi attraversata in campionato dalla sua squadra, si giocherà una percentuale altis-sima del suo futuro nella prima sfida in programma martedì 4 al Friuli. L’Udinese negli ultimi anni ha abituato i propri tifosi a

respirare aria europea e sicura-mente non vorrà perdere l’occa-sione per continuare la bella av-ventura in campo internazionale. La Fiorentina, per il momento, pare abbia assicurato un posto in Europa stando alla classifica che la vede alle spalle del Napoli, però un successo in Coppa Italia metterebbe Montella in una bot-te di ferro in prospettiva futura, considerando il biglietto che hanno già praticamente in mano per la Champions sia la Roma che il Napoli grazie all’attuale posizione in classifica.

SeveraBisceglia

coppa Italia

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11sabato 1 febbraio 2014

BeppeVigani

intervista

CONIFA, SI PENSA EUROPEOL’associazione non governativa stalavorando per varcare nuove frontiere

Il mondo dello sport italiano, e non solo, a breve troverà nella

vita di tutti i giorni CONIFA, un ente non governativo, che lavora parallelamente a FIFA, che però per strutture, difficoltà econo-miche o poco interesse non par-tecipano a campionati mondiali FIFA. Per questo motivo vi sono delle regioni o zone che attraver-

so questa organizzazione vedono una possibilità di promuovere il proprio territorio. Per fare de-gli esempi Occitania (sud del-la Francia), Galizia (nord della Spagna), la stessa Padania o il Quebec (il mondo francofono canadese). Alberto Rischio, di-rettore europeo di CONIFA, sta introducendo, questo ente in giro per l’Europa. Un viaggio che porterà benefici al movimento sportivo, culturale e sociale.Quali sono i vostri progetti? Nel 2014 è il Mondiale lappone a Östersund a dodici squadre in cui sono rappresentati i cinque continenti. Si giocherà dall’1 al 8 giugno.Chi vi parteciperà? Zanzibar (Tanzania), Lapponia (Russia, Svezia, Norvegia e Finlandia), il Tamil (Sri Lanka, India e Ma-

lesia), Kurdistan (territorio tra Iran, Iraq, Turchia e Siria), Pa-lau (Micronesia), Quebec (zona francofona del Canada), la nostra Padania, Cipro Nord (la parte più povera dell’omonima isola), Franconia (zona nord-ovest della Germania) e Isola di Mann (ter-ra gaelica, isola tra l’Inghilterra e l’Irlanda del Nord), Darfour in Africa, tra il Sudan e il Ciad) e infine l’Aramea (territorio vicino a Israele).Quali sono le altre iniziative di questa organizzazione non go-vernativa? Stiamo pianificando un Challenge Cup di calcio a 11, in preparazione al campionati eu-ropeo del 2015, questo a livello di attività sportiva...C’è dell’altro? CONIFA, trami-te una collaborazione con FIFA, sta organizzando la possibilità

di poter creare anche allenatori di calcio, con tanto di patentino. Su mia iniziativa sono riuscito a introdurre un ruolo a livello euro-peo come quello del manager per squadre di calcio disabili. L’idea mi è venuta organizzando tornei e stando a contatto con alcune realtà, tra cui quelle con i diversa-mente abili. Soprattutto per quelli affetti da problemi psico-fisici. Non molti lo sanno ma squadre prestigiose come Torino, Barcel-lona, Everton, per fare qualche esempio, annoverano nelle pro-prie fila squadre di questo tipo.Un vostro sogno nel cassetto? Nel giro di cinque mi piacerebbe che CONIFA diventasse una real-tà solida su due fronti: uno quello di avere la possibilità di struttu-rare al completo una federazione per il calcio e per altri sport, se-

condo che sia quindi un’alterna-tiva alle solite federazioni ago-nistiche (FGCI, FIPAV, FIP). In definitiva una Federazione che viva parallelamente con le altre realtà. Ma anche essere un buon partner per le istituzioni, inerente

agli eventi sportivi.Avete un progetto? Verrà creato un villaggio culturale in cui uno dei programmi sarà incentrato anche sulle realtà giovanili. La sede sarà proprio quella dei Mon-diali, cioè a Östersund.

Ivan Orsi, Presidente Nazio-nale Calcio Padania Football

Association via dei Ciclamini 8 Milano, tende a precisare che l’associazione, a differenza del passato, non è legato pretta-mente al partito politico e con-tinua a promuovere sul territorio padano le discipline non solo calcistiche.Come mai questa scelta?Abbiamo ritenuto, trattandosi di sport e quindi promotori di sana ‘cultura’, negativo il legame stret-to alla politica, che a volte non risulta particolarmente sana . Comunque un particolare rin-graziamento va agli organizza-tori del precedentemente proget-

to, portato avanti egregiamente, senza il quale non esisterebbe la nostra associazioneQuali sono i territori o le zone che fanno parte della Padania?PadaniaSports raccoglie sull’inte-ro territorio padano undici regio-ni sportive da noi così suddivise: Insubria, Orobia, Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Veneto, Trenti-no, Friuli, Venezia Giulia, Medio Padano (tra Piacenza e Bologna compreso Mantova) e Romagna. Perché è così suddivisa?Nel rispetto del territorio, per sal-vaguardare la cultura linguistica, gli usi e le tradizioni tipiche del territorio di appartenenza. Quali sono gli obiettivi dell’as-

sociazione?Promuovere la formazione di club e attività sportive come campio-nati interregionali che metteran-no in luce i talenti degni della Na-zionale Padana.Quali sono per questione di nu-meri e movimenti le più attive tra le undici regioni sportive padane?Sicuramente Liguria, Veneto, Pie-monte e OrobiaDei tanti progetti quale consi-dera prioritario?L’azione dell’associazione si di-vide principalmente in due fasi, una a breve e una a medio lun-go termine. La prima fase volge alla formazione della squadra che

prenderà parte ai mondiali lap-poni (Svezia) 2014 e contempo-raneamente la candidatura all’or-ganizzazione degli europei 2015. Quella a medio lungo termine: vuole far crescere dalla base un movimento sportivo che non re-sti legato unicamente agli eventi importanti. E’ nostro interesse promuovere e creare varie attivi-tà di base, tipo mini campionati interni, quelli che noi chiamiamo zonali, coinvolgendo anche dei settori giovanili che valutiamo grazie anche alla collaborazione attiva dei vari istituti scolastici.Consiglio direttivo dell’associa-zione:

[email protected]@conifra.org

Ivan Orsi presidente Franco Degiorgio consigliereMissagia Patrizia segretariaFabio Raboni vicepresidente Marco Marsili tesoriere

PADANIA FOOTBALL ASSOCIATION

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sabato 1 febbraio 201412

Beppe Vigani

basket

PROVE DI VOLOMilano, prima in classifica, spera in un passo falso di Brindisi e Cantù

L’Armani vola anche sul par-quet di Masnago e aggancia

al primo posto Brindisi e Can-tù. A Varese la squadra di Luca Banchi si è imposta 76-71, con Keith Langford primattore con 16 punti (mentre Banks è co-munque arrivato a 20). In cam-pionato i milanesi non sembra-no trovare più ostacoli. L’anno scorso con Varese (allenati da

Serie A, Oltralpe no. Ma questo è un discorso che si vedrà poi, intanto accontentiamoci di quel-lo che c’è. Parlando del match di domenica al Forum di Assago, c’è Caserta: decima in classifica, domenica scorsa ha superato Pesaro per 100-88. Il quintetto di Emanuele Molin è guidato in regia da Stefhon Hannah: 28 anni, nato a Chicago è il play titolare. Discreta mano da due (46.4%), mentre da tre è abba-

sia in prima squadra. L’Olimpia l’ha anche consacrato come uno dei migliori play-guardia degli anni 2000. Non ha percentuali stratosferiche, ma se è in trance agonistica è capace di fare serie terrificanti da tre (30.8% al mo-mento la percentuale). Smazza anche 2.5 assist a partita. Chris Roberts è il numero 2 della squa-dra, ovvero la guardia tiratrice: 51.2% da due e 33.3% Jeff Brooks è l’ala cui Molin si affida a campo aperto: percentuale sufficiente da tre (appena oltre il 33%), ma ottima da due (60%). L’uomo di Lousville è incline al rimbalzo con 6.5 palloni catturati a parti-ta. Tony Easley non è un centro purissimo, ma ha una precisione chirurgica da due (76.8%), men-tre sotto le plance non è proprio un giaguaro (4.1 rimbalzi di media). Molto spazio anche per Claudio Tommasini, play bo-lognese e sostituto di Hannah e Mordente, che tira da due con il 44.1%, Altro italiano di Caserta e vecchia conoscenza dell’Olimpia è Andrea Michelori, cresciuto nelle giovanili delle “scarpette rosse” che è il marines di Molin. Gladiatore in difesa, è molto ri-soluto anche da due con il 61.4%. Molto produttivo a rimbalzo, con 4 palle catturate a partita in soli 9 minuti disputati di media. Da non sottovalutare Carleton Scott: ala di Homestead che tira da due con il 63.8% e cattura 3.5 rimbalzi a partita.

Frank Vitucci) gli uomini griffati Armani presero bastonate a de-stra e manca. Quest’anno la mu-sica sembra cambiata. In Europa sono obbligatori gli straordinari, mentre in Italia solo passeggiate di salute. Samuels e Lawal, i due centri dell’Olimpia, bastano in

stanza tiepido (27.5%), mentre è un buon passatore (4.6 assist a partita) e si fa valere anche sot-to canestro (3.3 rimbalzi a par-tita). In alternativa, sempre in cabina di regia, Molin può con-tare anche su Marco Mordente, ex di Milano sia tra le giovanili

DeboraCheli

IL BATTESIMO DELLA F14 TPresentata la nuova monoposto della Ferrari

Con l’avvio della prima ses-sione di test della stagione é

finita l’attesa per vedere le mono-posto delle scuderie di punta, an-che se all’appello mancano anco-ra diversi team. La Ferrari é stata fra le prime squadre a togliere il velo per presentare la nuova vet-tura davanti alla consueta platea di giornalisti provenienti da tut-to il pianeta. Il bolide, concepito interamente a Maranello, si chia-ma F14 T e il nome é stato scelto dai tifosi intervenuti sul sito uffi-ciale del team. Frutto di un lun-go lavoro incominciato due anni fa, la monoposto del Cavallino non ha nulla a che vedere con la versione precedente. Già a livel-lo aerodinamico c’é un radicale cambiamento nell’estetica, dal

dal motore, un V6 Turbo che ha obbligato gli ingegneri ad una revisione radicale del sistema di raffreddamento, della frizione e dei freni. A causa della maggiore potenza, si é dovuto affrontare il problema dell’accumulo del calore con la necessità di imple-mentare il carico aerodinamico. Anche il sistema frenante ha su-bito importanti modifiche, con l’introduzione del «brake-by-wi-re», un dispositivo che consente di ottimizzare la modulazione del pedale e il bilanciamento durante le operazioni di frena-ta. Per quel che concerne la tra-smissione é previsto il limite di 8 marce: la sfida é stata domare i picchi di energia generati dal propulsore con l’affidabilità, ma

del finlandese ha fatto di nuo-vo capolino in tarda mattinata, poi ha effettuato qualche torna-ta nel pomeriggio, per un totale di 31 giri, segnando fra l’altro il miglior tempo della giornata. Nemmeno gli altri team hanno fatto eccezione. Martedi mattina infatti é stato il turno delle pre-sentazioni, in quanto sia la Red Bull che la Mercedes hanno sve-lato le rispettive vetture a pochi minuti dall’inizio della sessione. La RB10 di Sebastian Vettel e di Daniel Ricciardo é stata accolta dai media a margine del circui-to spagnolo, saltando la prima giornata di prove libere. La nuo-va Mercedes-AMG W05 invece ha subito assaggiato l’asfalto (e le barriere) grazie a Lewis Hamil-ton, il quale ha voluto essere il primo pilota a percorrere il trac-ciato andaluso, salvo poi uscire di strada dopo una ventina di giri. Fra i pochi team a rispetta-re i tempi e a scendere in pista ci sono la Force India e la Toro Rosso, mentre la Caterham ha presentato la macchina martedi nel pomeriggio. La Lotus invece ha diffuso qualche foto in rete, ma non si é presentata a Jerez: una decisione che non stupisce nessuno alla luce delle dimissio-ni lampo di Eric Bouiller, ormai ex team principal della scude-ria inglese. Il manager francese é stato assunto dalla McLaren, fresca di ritorno dello storico patron Ron Dennis, deciso a ri-portare le Frecce d’argento agli antichi fasti.

musetto al telaio, molto più bas-si, fino all’ala anteriore ridotta di 75 millimetri secondo le diretti-ve del nuovo regolamento: poco ma sufficiente a costringere la scuderia a riprogettarla da zero per recuperare carico. Non é sta-to facile racchiudere tante nuove componenti in un peso massimo di 691 kg, pilota compreso, limi-te imposto dal nuovo codice. Ma la vera rivoluzione si cela all’in-terno della carrozzeria. A partire

il risultato si vedrà solo nel corso del campionato. Nel frattempo, l’esordio su pista durante il pri-mo giorno di test a Jerez de la Frontera é stato difficile. Duran-te il primo giro, Kimi Raikkonen é stato invitato dai meccanici a spegnere il motore per rien-trare d’urgenza ai box. Ragioni precauzionali. La monoposto

SI RICOMINCIAdi Toni Morandi

rugby

Finalmente è arrivato il mo-mento di ributtarsi in mi-

schia, pensando al risultato. Domenica infatti, dopo oltre un mese di sosta, ritorna il cam-pionato di Serie B. Inizia il gi-rone di ritorno e Rugby Grande Milano riparte dal quarto posto con l’obiettivo di consolidare i progressi fatti nella prima parte del torneo. La zona play off è un po’ troppo lontana, per pensare ad una rimonta, soprattutto per-ché bisognerebbe avere un po’ la complicità di chi sta davanti: “E’ una stagione che si sta profilan-do come l’avevamo immaginata - attacca il ds Antonio Raimondi - tra partenze e ritiri per noi era un anno di forte rinnovamento e l’abbiamo fatto puntando sui gio-vani del vivaio. Dopo il girone di andata, possiamo essere soddi-sfatti di come si sono integrati i giovani e di come siamo cresciuti come squadra. Per noi significa gettare le basi per la prossima

stagione, costruendo giorno per giorno”. Il girone di ritorno ri-partirà per RGM da Biella: “Non è stato facile - dice il direttore tecnico Gianluca Ragusi - gestire questo mese e mezzo senza par-tite. I ragazzi, senza lo stimolo del match della domenica tendo-no a rilassarsi. Per questo motivo abbiamo organizzato degli alle-namenti congiunti con squadre della zona, sia partecipanti al progetto RGM, sia esterne. Biella è una trasferta tradizionalmente difficile e sicuramente è strano vedere la squadra che ha vinto il campionato lo scorso anno, lottare nella parte bassa della classifica. Dovremo essere bravi e concentrati, anche per soppe-rire a qualche assenza di troppo. Iniziare bene ci ripagherebbe dei tanti sacrifici”. Sicuramente i pie-montesi sono avversari che val-gono più del quartultimo posto ed hanno bisogno di una vittoria

per non trovarsi trascinati nella lotta per non scendere in serie C: “Dobbiamo essere pronti - con-tinua Raimondi - per affrontare la loro aggressività. Soprattutto, dobbiamo prendere il controllo delle fasi statiche e in particolare della mischia ordinata. La par-tita è in gran parte in quell’area del gioco. Il nostro coach Mauro Vaghi ha fatto un gran lavoro e dopo l’inizio faticoso, siamo riu-sciti a macinare molti avversari. Se tutto va bene là davanti, poi il risultato arriverà”. In attesa del ritorno del campionato, in Rug-by Grande Milano si sta lavoran-do alacremente alla terza edizio-ne di Rugby nei Parchi. Presto la società potrà comunicare le date 2014 e le ragazze e i ragaz-zi di Milano potranno tornare a cimentarsi con la palla ovale in alcuni parchi milanesi. Lo scorso anno furono oltre duemilacin-quecento nelle quattro tappe.

Passata la sosta invernale RGM insegue i play off

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13sabato 1 febbraio 2014

FESTE INTERNAZIONALI PER SINGOLIRiccardoSada

A cinque mesi dall’uscita di “Royals” (6 milio-

ni di download in tutto il mondo e primo posto della classifica ufficiale america-na dei singoli più venduti), singolo certificato Platino in Italia, che ha portato Lorde ai primi posti delle classifiche di tutto il mon-do facendole ottenere ben 4 nomination ai Grammy Awards di quest’anno, arri-va ora il nuovo brano della cantautrice neozelandese. Si tratta di “Team”, il cui video disponibile su Vevo ha già superato 9 milioni di visualizzazioni. È la con-ferma del successo di Ella Yelich O’connor (questo il vero nome dell’artista) che a soli 17 anni può vantare numeri da star. Il suo pri-mo album, “Pure Heroine”, ha raggiunto il primo posto della classifica dei dischi più venduti in America e il Time l’ha inserita nella lista dei 16 teenager più influen-ti degli Stati Uniti.

“Team”, ecco il nuovo di Lorde “Symphonica”, un lavoro pieno d’amore per George MichaelUscirà il prossimo 18 mar-zo “Symphonica”, il sesto album solista di George Michael, un nuovo tassello della straordinaria carriera della superstar mondiale. Registrato durante l’omoni-mo tour 2011/2012 e pro-

dotto dal leggendario Phil Ramone insieme allo stes-so George, uscirà in edi-zione hardback deluxe a 17 tracce, in standard edition a 14 tracce, in Blue Ray e in digitale per Virgin EMI/Universal Music Group.

Preordinando l’album su iTunes, si potrà scaricare subito il brano “Wild is the wind”. Sul sito www.geor-gemichael.com invece sarà possibile scaricare gratui-tamente un altro brano del disco “Praying For Time”.

“Carelessly Yours”, perché Ola non si ferma maiIl talentuoso artista svedese Ola, che in Italia ha raggiunto la no-torietà grazie al brano “I’m in Love”, tormentone dell’estate 2013, che con gli oltre 80mila download certificati ha con-quistato un disco multiplatino, dopo l’eco di “Jackie Kennedy” si prepara a conquistare tutti con “Rich & Young”, terzo singolo estratto dall’album “Carelessly Yours”, uscito in questi giorni

in Italia su Do It Yourself Mul-timedia in collaborazione con Sony Music Italy. Prodotto con Klas Åhlund (Teddybears Sthlm, Robyn), Schellback (Maroon 5, Pink, Usher), Patrik Berger (Ico-na Pop, Robyn), Martin Sköld, Kristofer Östergren e i membri della band Urban Cone, il pezzo è contaminato dalla prima house francese e dal più classico British pop.

Grammy Awards, ecco la compilationA ridosso della 56 edizione dei Grammy Awards che si sono te-nuti domenica scorsa allo Staples Center di Los Angeles, Atlantic Records pubblica quest’anno il ventesimo capitolo nella serie degli album “Grammy® Nomine-es”, la compilation che racchiude i migliori brani degli artisti in gara nel premio musicale più fa-moso e conosciuto al mondo. La tracklist è composta dagli artisti e dai brani di successo nominati nelle categorie principali: Record Of The Year, Album Of The Year, Song Of The Year, Best New Ar-tist, Best Pop Solo Performance e Best Country Album. Tra que-sti, Bruno Mars, Macklemore & Ryan Lewis ed Ed Sheeran.

Nuova edizione di “The Italian DJ Contest”È finalmente in arrivo il contest più atteso dai dj di tutta Italia. A un anno dalla celebrazione del giovanis-simo dj Antonio Roma-no, in arte Tony Ro, torna “The Italian DJ Contest” di Pioneer, per scoprire e ce-lebrare ancora una volta il più talentuoso dj del nostro paese. Mancano solo pochi giorni all’apertura ufficia-le del contest che ha negli anni raccolto centinaia di tracce audio, presentazio-ni, video di aspiranti dj con un sogno in comune: fare della propria passione un lavoro. The Italian DJ Contest rappresenta infatti un’importante occasione per entrare in contatto con i professionisti della musi-ca ed esibirsi in club esclu-sivi. Riconfermato il coin-volgimento del pubblico da casa, che, con i propri voti, contribuirà a selezionare i finalisti dell’edizione 2014. Ma tante nuove sorprese saranno svelate a partire da lunedì 3 febbraio.

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sabato 1 febbraio 201414

L’INVIS

IBILE N

ON È M

ISTERO

arte

di Marby La visione matematica e flessibile di GrignaniFantasiose eliche e spirali, gio-

chi di linee e superfici che si rincorrono in uno spazio senza tempo. L’occhio scivola curioso sulle superfici bianco e nere e cerca altre soluzioni visive per-ché non si guarda solo con gli occhi ma con la mente illusoria

e ingannevole che gioca all’in-finito. La galleria del Credito Valtellinese a Milano presenta l’opera di Franco Grignani, ar-chitetto e design promotore delle teoria della Gestaltpsichologie, conosciuta in Italia negli anni Cinquanta ma già molto speri-mentata in Germania dagli anni

Trenta per opera del “Bauhaus”, la scuola tedesca nata dall’impe-gno dell’architetto Walter Gro-pius, dove artisti, design, grafici e architetti potevano sperimen-tare le nuove idee sul modo di comunicare che daranno il via all’arte astratta.  Franco Grigna-

ni nasce a Milano nel 1908 ed è uno dei primi a perimentare le ricerche sulla percezione visiva. Dopo le sue brevi incursioni nel-lo studio dell’arte futurista che è la paladina della grande rivo-luzione artistica italiana e che attraverso i suoi autori mette in scena lo spettacolo della velo-

cità rompendo gli schemi con quello che erano le linee guida del concetto di immagine fis-sa e in movimento, studia l’arte cinetica, e la sua opera diverrà parte di quel movimento inter-nazionale chiamato Optical art, che studia in modo rigoroso il

nostro modo di osservare. Infatti quello di cui si occupano gli ar-tisti optical è lo studio rigoroso della nostra percezione visiva, di cui vengono analizzati gli aspetti psicologici e fisici. Questi artisti così attenti alle leggi fisiche e

Grignani possiamo anche diver-tirci, muoverci, e capire che data una forma geometrica ne nasce un’altra perché è il nostro occhio che interpreta, scruta e annota altre possibilità. A questo pro-posito l’artista pavese dice che l’immagine raggiunge la sua di-namica unità per mezzo di vari livelli di integrazione: tensione, ritmo, e armonia matematica. La figura di Grignani è comunque conosciuta al grande pubblico per la sua attività di grafico e pubblicitario. Il suo lavoro più noto è il marchio Pura Lana Ver-gine da lui creato nel 1964. Per

1972 il Premio della Biennale di Venezia. Muore a Milano nel 1999, ma le sue opere continua-no ad essere esposte e ammirate nei musei di tutto il mondo. Un ampio catalogo bilingue (italia-no/inglese) seguirà la cronologia della mostra dando ampio rilie-vo ad ogni fase creativa di Gri-gnani. Dai primi anni del suo la-voro nel 1929 sino alla data della sua scomparsa. Un importante saggio del Prof. Giovanni An-ceschi ed un ricordo dell’amico Gillo Dorfless accompagneran-no la fortuna critica del volume.

matematiche mettono in scena lo spettacolo della nostra possi-bilità di vedere non solo con gli occhi ma anche con la mente. Nella mostra, attraverso la visio-ne dei grandi pannelli di Franco

il suo modo eclettico di lavorare e di esprimersi viene riconosciu-to a livello internazionale e nel 1959 riceve la Palma d’Oro del-la Pubblicità, la medaglia d’oro della Triennale di Milano e nel

Info: Galleria Gruppo Credito Valtellinesecorso Magenta 59 – Milanodal 23 gennaio - 15 marzo 2014da lunedì a venerdì 10.00 - 19.30sabato 10.00 - 18.00Ingresso libero

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15sabato 1 febbraio 2014

E’ risaputo che Giorgio Mastrota sia il re delle

televendite, che presenta quotidianamente su varie reti televisive nazionali, ma non molti sanno che è anche un grande appassionato di sport ed in particolare di calcio. Lo racconta lui stesso ai lettori di Stadio5.Va allo stadio? “Sono sempre andato al Meazza a vedere il Milan. Ho iniziato da bambino con mio padre. Negli ultimi anni, ci sono andato poco. Secondo me, gli stadi italiani andrebbero ammodernati e resi un luogo d’incontro per amici o famiglie. Gli stadi inglesi e tedeschi sono molto meglio organizzati, con negozi e ristoranti di qualità in cui passare il tempo prima o dopo la partita. In Italia, il più bello è quello della Juventus. Non a caso, è sempre pieno. Il Meazza è bello, ma offre solo la partita. Infatti, gli spettatori arrivano mezz’ora prima dell’inizio e se ne vanno un minuto dopo la fine. Inoltre, è troppo grande: 80.000 spettatori si vedono una volta all’anno. E

“VEDO ROSSONERO”Il re delle televendite adora Pirlo, ma ha il Milan nel cuoreLuca De Franco

non è detto che anche con una squadra vincente gli spettatori aumentino. I motivi sono quelli che sanno tutti: il prezzo dei biglietti, la possibilità di vedere la partita in diretta in televisione, i tafferugli sugli spalti, la crisi economica… Allo Juventus Stadium la capienza è di 41.000 posti anche se i bianconeri hanno milioni di tifosi.”Chi è il suo campione preferito? “Andrea Pirlo, mi piaceva quando giocava nel Milan e continua a piacermi anche adesso che milita nella Juventus. Pirlo fa la differenza, fornisce continuità alla squadra.”Crede che la Juve vincerà il campionato? “Non c’è alcun dubbio, lo vincerà a mani basse. Ha campioni veri e una grande organizzazione societaria (che alla lunga paga). La sua rinascita è nella logica delle cose, come lo è la crisi del Milan. Nessuna squadra rimane al vertice per sempre. L’importante è che sappia superare i momenti bui. Lo ha fatto la Juve e sono sicuro che lo farà anche il Milan. Ho molta

fiducia in Clarence Seedorf perché lo conosco, so che possiede una grande personalità e saprà riportare in alto la squadra. Certo, non ha a disposizione un grande organico, ma saprà ottenere il massimo dai suoi giocatori.” Secondo lei, Cristiano Ronaldo meritava il Pallone d’Oro? “Certo, è un grande campione. Forse Leo Messi ha qualcosa in più a livello tecnico, ma Cristiano Ronaldo e uno dei primi due o tre calciatori al mondo. Nessuno si è scandalizzato perché ha vinto il Pallone d’oro.”

spettacolo

IL TRAFFICO A MILANO: C’È UNA SOLUZIONE?Marco

Papetti

teatro

In settimana si giocano le se-mifinali di Coppa Italia ma le

milanesi hanno salutato la com-petizione da un pezzo perden-do un’occasione importante per guadagnare un posto in Europa per il prossimo anno. E allora in attesa di Sanremo in tv, il teatro Carcano di Milano propone una serata per tutti coloro che quoti-dianamente si muovono in città dal titolo: Muoversi meglio a Milano e in Lombardia. L’appun-tamento è fissato per la serata di giovedì 6 febbraio e verterà sul tema della mobilità dato che da studi e ricerche, ma anche da semplici sensazioni, in Lombar-dia c’è la massima concentrazio-ne nazionale di traffici. Inoltre il trasporto è la seconda più pe-sante voce di spesa del bilancio regionale, dopo la sanità. E cer-care di razionalizzare meglio i

flussi di traffico significa non solo vivere meglio una città affa-scinante come Milano ma anche risparmiare sul bilancio cittadi-no e magari destinare quelle ri-sorse per altre attività. Affronta-re i problemi del settore significa far crescere la regione e aiutare il

economista ambientale, presi-dente di MilanoSiMuove, già as-sessore al Traffico del Comune di Milano; Dario Balotta, responsa-bile dei trasporti di Legambien-te; Mario Zambrini, esperto di sostenibilità ambientale e am-ministratore unico di Ambiente

Paese perché la mobilità, il traf-fico e l’inquinamento incidono sulla qualità della vita dei citta-dini e in particolare del milione di pendolari che ogni giorno si spostano per lavoro. Al dibattito parteciperanno Edoardo Croci,

Italia; Eugenio Galli, presidente di Ciclobby. L’ingresso è gratuito ma si consiglia la prenotazione e l’inizio della discussione è fissato per le ore 20.30. Non arrivate in ritardo e soprattutto non accam-pate la solita scusa del traffico!

*** GIANLUIGI BUFFON sarebbe infatuato, o innamora-to della bella giornalista di Sky Ilaria D’Amico. Come se non bastasse, Alena Seredova, moglie del ‘portierone’ italiano, sarebbe, invece, invaghita di un uomo che di professione farebbe il ma-cellaio, questa una delle tante voci che gira. Tutto questo per una conferenza stampa tenutasi a Milano lo scorso ottobre per promuovere il loro encomiabile impegno a favore dell’associa-zione “Amo la vita onlus”. Noi di stadio5 non conosciamo i retro-scena di questi pettegolezzi né se hanno un fondamento di verità, ma una considerazione ci sov-viene spontanea: Proprio vero, vai a fare del bene!

*** Michael Schumacher, in coma farmacologico, alme-no secondo la versione ufficiale, da oltre 20 giorni e dopo due interventi chirurgici per ridur-re gli ematomi, non da ancora segnali di ripresa. La situazione resta stabile, ma, contrariamen-te a quello che si vorrebbe cre-dere, non sembrerebbe positiva la stabilità, anzi. Alcuni neuro-logi, non dell’ospedale in cui è ricoverato il sette volte campio-ne del mondo, si sbilanciano e considerano negativo il man-cato risveglio dopo tanti giorni

e ogni giorno che passa riduce le possibilità di miglioramento. Secondo il professore di neuro-logia all’Università di Bordeaux e direttore della Federazione di neuroscienze Jean Marc Orgo-gozo, è essenziale che Michael si svegli, se ciò non avviene signi-fica che le lesioni sono ampie, diffuse e hanno poche chance di regredire. E’ essenziale svegliare il ferito, sostiene il neurologo, altrimenti non c’è più speranza. Dopo tre settimane non avere riscontri positivi è inquietante e bisogna essere consapevoli che un grave trauma cranico con

edemi diffusi è complicato qua-lunque cosa si faccia. Il professo-re di neurologia sostiene anche che Schumacher non possa re-cuperare senza conseguenze, ma non impossibile. Dal momento che il campione di Formula1 ha iniziato in questi giorni la deli-cata fase di risveglio, noi sportivi ci teniamo stretti al “non impos-sibile” perché vorrebbe dire che potrebbe anche essere possibile un recupero, seppur lungo, to-tale. All’uomo, al marito, al papà Michael Schumacher auguriamo di tornare presto all’affetto della sua famiglia. Tieni duro campio-ne e metticela tutta.

*** Andrea Pirlo sempre in regia. Sembrerebbero conferma-te le voci che vorrebbero il cen-trocampista bianconero in crisi con la moglie Deborah Roversi. L’amante dello juventino sareb-

be Valentina Baldini, Torinese. Il regista della nostra Nazionale ha definitivamente rinunciato, ovviamente ci riferiamo alla co-stante presenza, alla famiglia?

*** Mario Balotelli attende l’esito del DNA, previsto presu-mibilmente per maggio venturo, per decidere se fare il padre. Ipo-tizzando l’esito positivo, viene naturale chiedersi come e quan-do pensa l’ipotetico padre di recuperare l’anno perso. Come pensa di vivere per la prima vol-ta l’emozione dei primi sorrisi o delle prime parole della bambi-

na. Certo, SuperMario ha tutto il tempo, vista la giovanissima età, di fare altri figli, ma i primi momenti di crescita della piccola Pia li ha persi comunque senza una seconda possibilità. Ci chie-diamo, a fronte delle emozioni che la nascita di un figlio può dare, ne è valsa la pena perdere momenti così importanti ed irri-petibili?

*** Wanda Nara e Mauro Icardi, la nuova coppia del gos-sip nostrano. San Siro, soprattut-to quando gioca l’Inter, diventa la passerella dei personaggi illu-stri in tribuna. Non sono certo i nerazzurri a catalizzare l’atten-zione, visto il gioco espresso fin qui. In occasione di Inter-Cata-nia il premio di consolazione, al pareggio che odorava di sconfit-ta, per tutti gli spettatori è stata la vista della bionda sudamerica-na. L’argentina ha assistito al suo personalissimo derby del cuore, da una parte la squadra del suo ex compagno e padre dei suoi figli e dall’altra l’attuale calciato-

re del cuore. Una partita che ha, però, deluso Wanda che non ha avuto il piacere di vedere in cam-po nessuno dei suoi uomini la-sciati fuori dal match. Ha dovuto accontentarsi di vedere il grande amore del momento, sponda ne-razzurra, in panchina per tutti i novanta minuti.

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