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NETWORK ITALIA ITALIANI NEL SUD-EST ASIA RETE DI CULTURA, INFORMAZIONE, AMICIZIA E-MAIL [email protected] NEWSLETTER N. 038 19 agosto 2012 Filename: [S-4.5.5_1.9.2.9-120819-networkITALIA-038-acapm.doc @ INTRODUZIONE Questa Newsletter e’ ottimizzata per la visione su monitor Stampare su carta vuol dire tagliare alberi: cercate di farne a meno. THALES ALENIA - ROMA TEST LABORATORIO SPAZIALE Care amiche, cari amici, questa newsletter e’ dedicata alla programmazione . Programmare vuol dire prevedere, ma anche immergersi nella vita, prendere parte, decidere. I paesi saggi sono in grado di programmare a lungo termine... Il Sud-Est Asia (SEA) risulta una delle zone a piu’ alto rischio del mondo sia per i disastri naturali che per il Cambio Climatico , provocato dalle attivita’ umane. Un rapporto del centro studi Maplecroft ltd. lancia un campanello d’allarme. La rubrica “TUTTIFRUTTI” intervista Sabiana PAOLI , gallerista d’arte a Singapore . Sabiana ha saputo creare un’isola di arte italiana nel cuore del SEA . [http://www.sabianapaoliartgallery.com]. La rubrica “Avventura ITALIA” ci racconta di un grande architetto ed artista italiano alla corte del Re del Siam: Ercole MANFREDI. Molte sue opere fanno oggi parte del patrimonio storico/artistico della Thailandia : visitatele, se potete. Continua l’affascinante narrazione di Angela GIUDICI nella rubrica “VIETALIA ”, Un diario , ma anche preziosi consigli ed un mini-dizionario di lingua IT/VN . Le “Buone Nuove ” rendono omaggio ad uno studio di SYMBOLA ( Fondazione per le qualità italiane) e Unioncamere sull’Italia che verra’. Analisi, Strategie e Progetti sull’Italia futura. In Copertina : una foto che ci ricorda una delle grandi eccellenze dell’Italia: le ricerche aerospaziali. In Controcopertina : una foto “olimpica”. Lo sappiamo che non e’ molto attinente con la newsletter, ma la foto e’ cosi’ poetica che... Cari saluti, Amedeo Cilento HTTP://WWW.TRIENNALE.IT UN-GIORNO-5-ANNI-NELLA-VITA-DELL’ITALIA

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Newsletter degli Italiani e simpatizzanti dell’Italia nel Sud Est Asia Newsletter of Italians and enthusiasts of Italy in South East Asia

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NEWSLETTER N. 038 19 agosto 2012

Filename: [S-4.5.5_1.9.2.9-120819-networkITALIA-038-acapm.doc

@ INTRODUZIONE

Q u e s t a N e w s l e t t e r e ’ o t t i m i z z a t a p e r l a v i s i o n e s u m o n i t o r S t a m p a r e s u c a r t a v u o l d i r e t a g l i a r e a l b e r i : c e r c a t e d i f a r n e a m e n o .

THALES ALENIA - ROMA TEST LABORATORIO SPAZIALE Care amiche, cari amici, questa newsletter e’ dedicata alla programmazione. Programmare vuol dire prevedere, ma anche immergersi nella vita, prendere parte, decidere. I paesi saggi sono in grado di programmare a lungo termine...

Il Sud-Est Asia (SEA) risulta una delle zone a piu’ alto rischio del mondo sia per i disastri naturali che per il Cambio Climatico, provocato dalle attivita’ umane. Un rapporto del centro studi Maplecroft ltd. lancia un campanello d’allarme.

La rubrica “TUTTIFRUTTI” intervista Sabiana PAOLI, gallerista d’arte a Singapore. Sabiana ha saputo creare un’isola di arte italiana nel cuore del SEA. [http://www.sabianapaoliartgallery.com].

La rubrica “Avventura ITALIA” ci racconta di un grande architetto ed artista italiano alla corte del Re del Siam: Ercole MANFREDI. Molte sue opere fanno oggi parte del patrimonio storico/artistico della Thailandia: visitatele, se potete.

Continua l’affascinante narrazione di Angela GIUDICI nella rubrica “VIETALIA”, Un diario, ma anche preziosi consigli ed un mini-dizionario di lingua IT/VN.

Le “Buone Nuove” rendono omaggio ad uno studio di SYMBOLA ( Fondazione per le qualità italiane) e Unioncamere sull’Italia che verra’. Analisi, Strategie e Progetti sull’Italia futura.

In Copertina: una foto che ci ricorda una delle grandi eccellenze dell’Italia: le ricerche aerospaziali. In Controcopertina: una foto “olimpica”. Lo sappiamo che non e’ molto attinente con la newsletter, ma la foto e’ cosi’ poetica che...

Cari saluti, Amedeo Cilento HTTP://WWW.TRIENNALE.IT UN-GIORNO-5-ANNI-NELLA-VITA-DELL’ITALIA

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2 ORGANIZZAZIONE

2.1 10 REGOLE DI “NETIQUETTE” DELLA NEWSLETTER

1. L’accesso alla Newsletter e’ aperto a tutti: Privati, Enti, Aziende, Istituzioni.

2. La Newsletter e’ rivolta agli italiani ed ai simpatizzanti dell’Italia nel Sud Est Asia (SEA)

3. La lingua ufficiale della Newsletter e’ l’italiano, ma contributi straordinari in altre lingue sono ben accetti.

4. Sono bandite: le volgarita’, le polemiche personali, le polemiche politiche e tutte le tesi non provate.

5. Sono particolarmente apprezzate le testimonianze fotografiche dell’Italia e del SEA (ed ogni bella foto).

6. Tutte le foto ed i documenti sono pubblicati sulla Newsletter sotto: “Creative Commons Attribution Non-Commercial Share-Alike License” [http://creativecommons.org].

7. Qualunque documento viene pubblicato sotto piena e completa responsabilita’ di chi lo invia.I documenti inviati devono sempre citare autori, fonti esterne e pagine web di riferimento.

8. La Newsletter e’ opera di solo volontariato e segue la piu’ rigorosa etica no-profit. Nessun contributo verra’ richiesto e verra’ pagato.

9. La Newsletter e’ mensile, con edizione nella seconda Domenica del mese.

Venezia – Gondole... volanti Photo Andrea DAGASSO, 2011

10. Iniziative ed annunci vengono pubblicati se inviati con almeno 5 giorni di anticipo sulla pubblicazione.

INVIATECI I VOSTRI PROGETTI E SAREMO BEN LIETI DI PROMUOVERLI E VEICOLARLI NELLA COMUNITA’ ITALIANA 

2.2 Struttura di questa newsletter

Amedeo CILENTO Editor, rubriche “TuttiFrutti”, “Avventura ITALIA” [http://www.aca.eu.com]

Andrea DAGASSO contributi fotografici [http://www.studiodag.vn/]

Angela GIUDICI Autrice del Diario “VIETALIA” [[email protected]]

Andy HOOPER contributi fotografici [http://www.andyhooper.co.uk ]

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3.7 IL MONDO INTORNO SUD-EST ASIA (SEA)

SEA: ATLANTE DEL RISCHIO

L’analisi e gestione del rischio e’ un’attivita’ altamente sofisticata e sviluppata, sia in campo Geopolitico, che di Portfolio Management. Molte ditte che vogliono investire in un paese, cercano analisi del rischio e soluzioni per mitigare/neutralizzare le incertezze.

Maplecroft ltd. ha recentemente tracciato un atlante mondiale del rischio, che tiene in considerazione molte variabili tra cui:

1. Il rischio di disastri “naturali”: terremoti, tifoni, inondazioni, etc.

2. I rischi relativi al Cambio Climatico per le zone piu’ sensibili (uno

stesso paese puo’ avere sub-aree con rischi molto diversi);

3. La vulnerabilita’ del paese in termini di topografia, infrastrutture,

urbanistica, etc.

4. La capacita’ di reazione di un paese in termini di prontezza,

logistica, mezzi tecnici, preparazione del personale, etc.

5. La solidita’ finanziaria a medio/lungo termine.

Ovviamente l’analisi del rischio incrocia le variabili in matrici complesse, per ogni singolo paese, cosi’ come e’ ovvio che un paese che ha avuto un lungo e caotico sviluppo edilizio, sara’ piu’ debole di fronte a rischi tutto sommato contenibili come le alluvioni fluviali. Per questo preferiamo indicare la parola “naturali” tra virgolette. Le calamita’ naturali sono sempre esistite (anche se vi e’ il forte sospetto che nell’ultimo secolo le attivita’ umane abbiano intensificato i fenomeni), ma la capacita’ di reazione dei vari paesi e’ enormemente differente. Comparate le conseguenze di due terremoti simili (7.0 Richter): Haiti-2010 (316.000 morti) con Kobe-1995 (6.434 morti). Ancora: un paese con le finanze disastrate avra’ grandi difficolta’ a reperire fondi per riparare ai danni o, in misura ancor piu’ critica, a programmare misure strutturali che riducano/eliminino il rischio per il futuro, entrando in una spirale viziosa di calamita’ / deficit / calamita’.

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SOURCE HTTP:// maplecroft.com

PHOTO HTTP://WWW.PIXIMUS.NET

La mappa di MAPLECROFT ltd., indica come verde le aree a minor rischio, scurendosi fino al rosso intenso per le zone a piu’ alto rischio. Non si puo’ non notare come Paesi quali il Giappone, la China o Taiwan abbiano molte aree del territorio in rosso scuro. Eppure, l’incorcio tra diverse variabili ci rivela come questi paesi abbiano adottato, nel passato, contro-misure efficaci (costruzioni anti-sismiche, gestione del suolo e delle risorse idriche, Organismi di emergenza adeguati, etc.) che diminuiscono il rischio-paese. Nel SEA vi sono molti paesi a forte rischio: Nord e Centro delle Philippine, Mekong (Laos, Cambogia, Viet Nam), Area metropolitana di Bangkok (Thailandia), Java e Sumatra (Indonesia), rischio aggravato dalle debolezze strutturali di detti paesi.

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4.4 TUTTIFRUTTI... GLI ITALIANS SI RACCONTANO

In questo numero Sabiana PAOLI

Gentile Sabiana, grazie per aver accettato questa intervista. Regalaci una breve introduzione... Sabiana PAOLI - 2012 – Wine & Chocolate

Mi sono laureata in Lettere e filosofia, storia dell’arte contemporanea a Firenze. Sono originaria di vicino Bassano del Grappa, ma ho vissuto a lungo in Toscana e poi mi sono trasferita a Venezia per motivi di lavoro. Quale e’ stata la tua formazione educativa? Ho avuto la fortuna di specializzarmi in storia dell’arte contemporanea e di scrivere diversi cataloghi. L’ultimo saggio è stato pubblicato da Edifir, riguardante i mosaici di Gino Severini a Cortona. L’arte è la mia passione e da diversi anni mi dedico non solo alle gallerie, ma all’organizzazione di mostre e scrivo cataloghi, oltre ad aver tenuto conferenze ed attualmente mi dedico alla divulgazione dell’arte italiana a Singapore... Da quanto tempo ti sei trasferita in Singapore? Mi sono trasferita due anni fa. Avevi avuto esperienze in altri paesi del mondo, ovvero sei passata dall’Italia a Singapore direttamente? Ho sempre amato viaggiare e di conseguenza ho avuto modo di conoscere altri paesi, anche solo per brevi periodi. Cosa conoscevi di Singapore prima di trasferiti, ovvero come hai approcciato il paese? Sono venuta a Singapore per la prima volta tre anni fa, per motivi di lavoro. Quale e’ l’immagine che si ha in Italia di Singapore e come coincide/collide con la realta’? A mio avviso in Italia, almeno per quanto concerne le mie conoscenze, Singapore è un paese alquanto poco conosciuto.

Come coltivi la passione per la lingua italiana?

Mi dedico alla lettura di testi in italiano e guardo vecchi film degli anni ‘60 in lingua italiana.

Negli ultmi due decenni vi e’ stata una grande evoluzione culturale a Singapore. E’ anche questo frutto di una valutazione economica, o c’e’ un cambio antropologico? Singapore, essendo un paese nuovo, ha la fortuna di potersi aprire ed evolvere nel modo più consono alla cultura locale. E’ una società poliedrica e multinazionale e multirazziale e per questo estremamente affascinante. La mia galleria è la prima ed unica che promuove l’arte del mio paese e per questo sono una pioniere, ma è l’aspetto più eccitante e, anche se comporta fatica, perlomeno ho la possibilità di condividere idee nuove ed orginali.

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Vi e’ sperimentazione artistica? Vengono esplorate nuove tecniche, metodologie, oppure si lavora con metodi piu’ tradizionali (pittura, scultura, etc.)? Certo, le istituzioni si stanno dedicando massivamente all’evoluzione nell’ambito artistico, supportando giovani artisti, scuole, centri culturali, ecc. Come e’ connessa la produzione artistica con le strutture educative? Spesso gli studenti che frequentano le accademie, hanno la possibilità di esporre le loro opere presso musei e gallerie. Che ruolo svolgono i grandi sponsor pubblici? E quelli privati? Vi e’ mecenatismo? Di che tipo (commerciale, personale, etc.) Gli sponsor pubblici valutano i vari progetti presentati da enti pubblici e privati ed eventualmente sostengono l’idea che appare più originale o in sintonia con alcuni loro programmi. Lo stesso vale per i privati, mi sembrano piuttosto meritocratici. Il mecenatismo esiste, ma non è sempre palpabile.

Regalaci una breve storia della galleria... Ho aperto la mia galleria 10 mesi fa e la mia inaugurazione ufficiale è avvenuta con una personale di Danilo Bucchi. Ho avuto la possibilià di dirigere diverse gallerie importanti e dopo dieci anni ho deciso di dedicarmi esclusivamente alla mia passione: l’arte in tutte le sue forme, compresa la scrittura.

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The Dolls – Exhibition – 2012 - Danilo BUCCHI

Che tipo di opere esponete nella Galleria? Quali gli artisti principali? Espongo alcune opere storiche da Perilli a Dorazio, Bonalumi per arrivare ad artisti più o meno conosciuti. La maggior parte sono italiani, poiché ho deciso di promuovere l’arte italiana, ma non voglio fossilizzarmi, per cui se ritengo un artista valido sono disponibile ad esporre le sue opere, ma senza perdere la mia identità italiana.

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Come si sta modificando il gusto dei collezionisti di Singapore? Cosa piace / non piace? Il gusto dei collezionisti si sta modificando sulla base di un interesse diffuso e generale per quanto concerne l’arte, non solo asiatica. Le gallerie di Singapore sono specializzate in arte asiatica, ed io sono l’unica e la prima galleria italiana a Singapore.

Ludmila KAZINKINA – MIRRORING MARGARITA - 2011 Quale e’ il rapporto con le opere degli artisti regionali (Indonesia, Viet nam, Thailand, etc.)? La maggior parte delle gallerie qui esistenti, si occupa di arte asiatica. Mentre la mia galleria si occupa specificamente di arte italiana. In che parte di Singapore vivi? Come e’ la qualita’ della vita? Per quello che riguarda la Sanita’, a Singapore vi e’ un sistema sanitario di ascendenza anglossassone, quindi non è uno stato assistenzialista, ma la qualità dei servizi è eccezionale. Io vado a lavorare in taxi, anche perché porto con me la bassotta che ho preso qui a Singapore ed in bicicletta è abbastanza difficile…

Singapore e’ una citta’ efficiente, pulita e ben amministrata... quasi perfetta. Ma si riesce a trovare un difetto? In ogni luogo, in ogni parte del mondo esistono sfaccettature positive e negative, è importante come si sente una persona all’interno di un certo habitat, ed io mi sento estremamente a mio agio.

Come vivi la citta’? Quali angoli sconosciuti coltivi? Hai un angolo dove rifugiarti? Vi sono zone di Singapore fuori dai grandi flussi?

Marco LODOLA CUORICINO - 2009

Ci sono zone di Singapore che non sono affatto turistiche, che sono rimaste intatte e vengono preservate dal resto della città. Amo rifugiarmi sulla spiaggia, dipende dalle zone, ma per me è sempre una ricarica di energia. Esiste un centro culturale Italiano? Avete collaborato, come galleria? Esiste un centro culturale italiano, ma siamo ancora una comunità piuttosto ridotta, quindi le possibilità di collaborazione sono ridotte.

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Come viene vista l’Italia dai cittadini di Singapore? Luoghi comuni? Conferme/smentite... I cittadini di Singapore adorano l’Italia e molti di loro programmano vacanze in Europa regolarmente.

La Galleria Sabiana PAOLI - 2012

Chi sono i tuoi amici? Sei riuscita a fare amicizie con cittadini di Singapore? Esiste un “glass ceiling”? Io non amo molto identificarmi in un gruppo, per cui le mie amicizie sono diversificate ed ho la fortuna di avere molte amiche di Singapore, ma sono tendenzialmente un essere libero ed indipendente. Quali hobbies coltivi a Singapore? E’ facile difficile coltivare i tuoi hobbies? Riesco a coltivare tutti gli hobbies che avevo in Italia, ed in più ho la possibilità di “praticare” la mia religione buddista. Adoro andare in bici, nuotare, danzare e leggere...

MADE IN ITALY – Antonella DA LIO - 2009

Progetti per il futuro? Sto organizzando una mostra di Ludmila Kazinkina per novembre. E’ un’artista russa che vive in Italia ...e poi una con Antonella Da Lio... Potete trovare molte immagini relative alle mostre presenti e future nel mio sito WEB...

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CHI

Sabiana PAOLI

Studiosa e Scrittirce d’Arte, Gallerista

http://www.sabianapaoliartgallery.com

Email : [email protected]

Mobile: +65 9093 5128

Indirizzo: Tanglin Shopping Centre Unit 01-25/26 Tanglin Road 19 Singapore 247909

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6.9 AVVENTURA ITALIA I GRANDI ITALIANI NEL MONDO

Ercole Pietro MANFREDI 1883 ~ 1973 ARCHITETTO, ARTISTA, alla corte del Re del Siam (Thailandia)

Alla fine del XIX sec. un vasto gruppo di architetti, ingegneri ed artisti Italiani inizia a trasferirsi alla corte del Re del Siam (oggi Thailandia). Vari monarchi stanno perseguendo un progetto di “consolidamento” dell’immagine del paese, attraverso una fusione di tratti culturali Siamesi ed Occidentali. Dopo la rivoluzione del 1932, crescenti sentimenti nazionalisti portano ad una sostanziale riduzione del numero dei consulenti stranieri impiegati dal Governo. Manfredi e’ uno dei pochi a rimanere in Thailandia (insieme a Corrado Feroci). Prende nome Thailandese (Ekkarit Manfendi – Thai: เอกฤทธิ ์หมัน่เฟ้นด)ี, e riceve la nazionalita’ nel 1943.

Molti valenti professionisti si trasferiscono in Indocina: Carlo Allegri (1862-1938), Ingegnere; Giorgio Berlingeri (1922-1981), Ingegnere ed uomo d'affari; Cesare Ferro (1880-1934), Pittore; Corrado Feroci (1892-1962), Padre dell'Arte moderna Thailandese; Annibale Rigotti (1870-1968), architetto; Carlo Rigoli (1883-1962). Pittore; Ercole Manfredi (1883-1973), Architetto; Galileo Chini (1873-1956). Artista; Mario Tamagno (1877-1941), architetto; Vittorio Novi (1866-1955) scultore; Alberto Nazzari (1883-1919), musicista; Col. Gerolamo Emilio Gerini (1860-1912). Istruttore militare; Luigi Riganti, maestro orafo; Giovanni Gollo, ingegnere.

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UNA BREVE BIOGRAFIA

Ercole Pietro MANFREDI (2 Luglio 1883 ~ 9 Giugno 1973) e’ stato un architetto Italiano che visse e lavoro’ dall’inizio del XX sec. in Siam (oggi Thailandia). Nato a Torino, frequento’ l’Accademia Albertina di Arti, prima di trasferirsi a Bangkok, dove divenne uno dei numerosi consulenti occidentali del Governo Siamese, tra cui molti Italiani. MANFREDI ebbe una carriera di successo alla corte del monarca Vajiravudh, ma lascio’ gli uffici pubblici per lavorare privatamente, dopo che i cambiamenti politici condussero all’abolizione della monarchia assoluta, portando ad un progressivo allontanamento del personale straniero. MANFREDI divenne comunque cittadino thailandese, sposando una donna thai e stabilendosi permanentemente nel paese. MANFREDI rimase una figura rispettata nel panorama dell’architettura Thai, e divenne insegnante all’Universita’ Chulalongkorn. I suoi lavori includono numerose residenze reali ed edifici pubblici, con uno stile molto eterogeneo, che ben rappresenta l’evoluzione del gusto nei primi decenni del XX sec.: da un Neo-Gotico Veneziano, al modernismo di ispirazione Bauhaus. Rimangono molti edifici che portano la sua firma, ma purtroppo le tracce grafiche del suo lavoro sono scarse.

Palazzo Mrigadayavan (Thai: พระราชนเิวศนม์ฤคทายวนั), Residenza Reale - Cha Am, Provincia di Phetchaburi, Thailandia

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Il Palazzo del Governo (Thai: ทาํเนยีบรฐับาล) in Bangkok, ospita gli uffici del Primo Ministro di Thailandia e dei Ministri incaricati. Contiene anche sale da conferenza ed e’ usato per funzioni di ricevimento di dignitari stranieri. Il complesso si compone di numerosi palazzi indipendenti, su una superficie complessiva di 45.000 m2. Re Vajiravudh (Rama VI) incarico’ l’architetto Italiano Annibale RIGOTTI di disegnare il palazzo principale, nel 1923. ma I lavori si interruppero per la morte del monarca nel 1925. Il successivo completamento fu opera dell’Architetto Ercole MANFREDI e dello scultore/pittore Corrado FEROCI. Il progetto si ispiro’ alle facciate della Ca’ d’Oro, in Venezia, seguendo uno stile eclettico di Neo-gotico Veneziano.

PALAZZO DEL GOVERNO (Villa Norasingh) Architetti: A.Rigotti, E.Manfredi, M.Tamagno

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Opere attribuite a MANFREDI

- Casa Chakrabongse (1909–1910): residenza del Principe Chakrabongse Bhuvanath, situata sulla strada Maha Rat (con tardi contributi di Edward Healey); - Palazzo Maliwan (1917): residenza del Principe Naresra Varariddhi, oggi sede FAO (Sede Regionale); - Villa Pibultham (c.1920): residenza di M.R. Pum Malakul, Ministro delle residenze Reali. - Palazzo Sa Pathum Palace; - Edificio principale dell’Universita’ Silpakorn; - Ristrutturazione della Sala Borom Phiman (Residenza Reale per Re Rama V e successori); - Ristrutturazione del soffitto della Sala Dusit Mahaprasad nel Grand Palace; - Ponte e cancelli dell’entrata Ufficiale del Palazzo Chitralada; - Residenza del Direttore della Banca dell’Indochina su Via Sathon; - Restauro del Palazzo Bang Pa-in; - La Prima piscina in Thailandia, al Royal Bangkok Sports Club. GRAND PALACE PHRA THINANG - BOROM PHIMAN

Manfredi partecipo’ a numerose organizzazioni culturali ed umanitarie. Fu membro della Croce Rossa Italiana e di quella del Siam; dell’Associazione degli Insegnanti del Siam; dell’Automobile Club del Siam e dell’Alliance Française. Coltivo’ anche le radici culturali Italiane, come valido membro dell’Associazione Dante Alighieri, dell’Istituto Coloniale Italiano e del Touring Club Italiano.

SOURCE http://www.ambasciatabangkok.org/Thailandia/relazioni_storiche_italo_thailan.htm SOURCE http://en.wikipedia.org/wiki/Ercole_Manfredi PHOTO FLICKR; Author: TwoStepsBehind

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8.3 http://www.youtube.com/watch?v=N-qMyiLFt1g] VIETALIA di Angela GIUDICI

chợ (Il mercato)   

Il mercato é l’anima della comunità, centro sociale dei quartieri nelle grandi città e di villaggi e paesi. Vi sono diversi tipi di mercato; alcuni sono all’aperto, altri coperti, un pó come i nostri mercati comunali, certi minuscoli ed ordinati altri immensi e caotici. Qualunque sia la dimensione o l’unbicazione del mercato c’é sempre un’atmosfera di trovarsi in un mondo a parte.  

Prima di addentraci  in alcuni di questi mercati é necessario munisri di un consiglio  utile:  l’arte  del  contrattare.  Prima  di  tutto  bisonga  sapere  bene quello che si vuole, intuire il valore reale dell’oggetto o del cibo che si vuole acquistare  e  sapere  esattamente  quanto  si  sia  disposti  a  spendere.  In secondo  luogo  si  deve  essere  svegli  abbastanza  per  capire  l’onestà  del venditore, ma di solito é abbastanza chiara.  In ultimo si puó contrattare  il prezzo  conversando  cordialmente  ma  in  modo  sicuro  e  svelto  con  il venditore e concludere l’acquisto. Ho notato che le migliori venditrici e le migliori a contrattare sono le donne. Le donne non hanno tempo da perdere, sanno se vogliono comprare e come acquistare  in  poco  tempo;  le  venditrici  capiscono  immediatamente  a  chi rivolgere l’attenzione per concludere una buona vendita. Di frequente si vedono venditrici ed acquirenti in azioni di copravendita cosí abili da eseguire sempre  la stessa parte  in modo  impeccabile e veloce con un susseguirsi di botta e risposta degni di una commedia shakespeariana.

Chợ Bến Thành ad Hồ Chí Minh city.  Chợ Bến Thànhé il piú grande mercato al coperto del Việt Nam. Qui i locali e i turisti stranieri si incontrano in terra franca. In questo mercato viene convogliato l’artigianato e i prodotti alimentari di tutto il paese. Per i meno esperti é consigliabile dare un’occhiata per tutto il mercato ma finalizzare i propri acquisti tra le bancarelle gestite dal governo. Esse delimitano tutto il perimetro del mercato, ed il rapporto qualità/prezzo é quasi sempre ragionevole e corretto.  Tuttavia, l’anima di questo mercato si trova al suo interno. In una giornata di pioggia  si puó apprezzare un pomeriggio al coperto,  inziando con un gustoso pranzo a base di pesce  fresco nel centro del mercato.  I vostri sensi poi si apriranno tra le spezie, i té al loto ed al gelsomino, sgranocchiando semi di girasole e carne essicata, provando ao dai e sandali di legno coloratissimi, perdendosi tra le sete leggere e fluttuanti e scoprendo oggetti di legno e madre perla di mille forme e dimensioni che scintillano tra la folla. 

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IL MERCATO DI QUARTIERE  Un ragazzo in motorino passa veloce tra i vicoli e senza scendere si ferma a comprare delle madeline preparate con cura nella cucina di una famiglia che vive in due stanze ai bordi della strada.   Una donna anziana cammina tranquilla riparandosi dal sole con un cappello di paglia. Un uomo apparentemente americano fa la spesa portando a passeggio il proprio cane. Girato l’angolo, un venditore fa una pausa bevendo una bibita fresca allo zucchero di canna mentre qualcuno sceglie tra le diverse qualità di riso nei sacchi di corda vendute a peso.  La  campana della piccola e vermigna pagoda al di  là della  strada  rintocca  le nove del mattino. Bancarelle di  frutta e verdura  si  stendono  copiose disegnando una tavolozza con infinite tonalità di verde. Durian, mango, papaya, pomelone, jack fruit, agrumi tropicali, noci di cocco fresche e verdi; questi sono i frutti tra i quali si puó scegliere. Schiamazzi e chiacchiere di persone fanno da coro a questo paesaggio. Qualche pollo ruspante corre tra la gente sperando forse di sfuggire al proprio padrone. E poi ancora: fagioli, legumi, frutta candita, pesce e carne secca dal profumo salmastro e peperoncini essicati appesi alle bancarelle. Lumache, cozze, vongole e gamberetti fanno venire  l’acquolina  in bocca. Pesci e rane cosí freschi da sembrare ancora vivi mentre scodinzolano e saltellano nelle bacinelle di metallo aspettando di essere venduti. Poi verso mezzo giorno torna la quiete e la cofusione del mercato scema lentamente in attesa di una nuova giornata piena di nuovo fermento. 

Tạm biệt (A presto), Angela

Vocabolario:  Đi chợ = andare al mercato 

Chợ = mercato 

Bao nhiêu tiền = Quanto costa ....? 

Thích = piacere 

Bán = vendere 

Mua = comprare 

Frutta = trái cây 

Rau = verdura  

Cá = fish 

Thịt = carne; thịt bò = manzo; thịt lợn/heo = maiale 

gà = pollo 

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9.1 BUONE NUOVE CULTURA E PIL (Prodotto Interno Lordo)

Il settore “cultura” in Italia produce il 5,4% della Ricchezza

ITALIA CHE VERRÀ - RAPPORTO 2012 – FONDAZIONE SYMBOLA - UNIONCAMERE

Sacrificata spesso sull’altare della riduzione del debito pubblico, la cultura dimostra non solo di poter ‘sfamare’ il paese, ma di ‘far mangiare’ già oggi quasi un quinto degli occupati italiani. Eccola la risposta a chi sostiene che la cultura non produce PIL, ecco la via italiana per combattere la crisi...

TREIA (MC), Frutta al Paese il 5,4% della ricchezza prodotta, equivalente a quasi 76 miliardi di euro, e dà lavoro a un milione e quattrocentomila persone, ovvero al 5,6% del totale degli occupati del Paese. Superiore, ad esempio, al settore primario, oppure a quello della meccanica. E allargando lo sguardo dalle imprese che producono cultura in senso stretto – ovvero industrie culturali, industrie creative, patrimonio storico-artistico e architettonico, performing arts e arti visive – a tutta la ‘filiera della cultura’, ossia ai settori attivati dalla cultura, il valore aggiunto prodotto dalla cultura schizza dal 5,4 al 15% del totale dell’economia nazionale e impiega ben 4 milioni e mezzo di persone, equivalenti al 18,1% degli occupati a livello nazionale. È quanto emerge dal “L’Italia che verrà: Rapporto 2012 sull’Industria culturale in Italia” elaborato da Symbola e Unioncamere con la collaborazione e il sostegno dell’Assessorato alla cultura della Regione Marche presentato oggi a Treia, durante la prima giornata del Seminario estivo della fondazione. Si tratta del primo rapporto in Italia a quantificare il peso della cultura nell’economia nazionale.

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“L’Italia deve fare l’Italia. È necessario fronteggiare la crisi finanziaria e il debito pubblico senza lasciare indietro nessuno, ma per risanare l’economia serve un’idea di futuro. Non possiamo che puntare su innovazione, ricerca, green economy, e incrociarle con la forza del made in Italy, con la qualità, con la bellezza. La cultura è l’infrastruttura immateriale fondamentale di questa sfida” Ermete Realacci presidente di Symbola - Fondazione per le qualità italiane

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Con risultati, spiegano Symbola e Unioncamere, “che smentiscono chi la descrive come un settore non strategico e rivolto al passato, e la inquadrano invece come fattore trainante e di rilancio per molta parte dell’economia italiana, sicuramente una delle leve per ridare ossigeno ad un Paese messo a dura prova dalla perdurante crisi”. Basti guardare la tendenza del quadriennio 2007-2011: la crescita nominale del valore aggiunto delle imprese del settore della cultura è stata dello 0,9% annuo, più del doppio rispetto all’economia italiana nel suo complesso (+0,4% annuo). Dato che si riflette anche sulla caparbia tenuta occupazionale dell’industria culturale, nonostante la crisi: nel medesimo periodo gli occupati nel settore sono cresciuti dello 0,8% annuo, a fronte della flessione dello 0,4% annuo subita a livello complessivo.

Ancora: il saldo della bilancia commerciale del sistema produttivo culturale nel 2011 ha registrato un attivo per 20,3 miliardi di euro che ha permesso alla cultura di contribuire alla ripresa, seppur contenuta, del PIL tra il 2010 e la prima parte del 2011. A livello di economia complessiva, invece, la bilancia indicava -24,6 miliardi. L’export di cultura vale oltre 38 miliardi di euro e rappresenta il 10% dell’export complessivo nazionale; l’import è pari a 17,8 miliardi di euro e costituisce il 4,4% del totale. Interessante anche la capacità attrattiva della cultura sul turismo: fatta cento la spesa turistica sul territorio italiano nel 2011, la componente attivata dalle industrie culturali è quantificabile nel 33,6% del totale, equivalente a 23,3 miliardi di euro.

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Una definizione ‘trasversale’ e ‘profonda’ di cultura. Il cuore della ricerca sta nel non limitare il campo d’osservazione ai settori tradizionali della cultura e dei beni storico-artistici, ma andare a guardare quanto contano cultura e creatività nel complesso delle attività economiche italiane, nei centri di ricerca delle grandi industrie come nelle botteghe artigiane, o negli studi professionali. Attraverso la classificazione in 4 macro settori: industrie culturali, industrie creative (architettura, comunicazione e branding, artigianato, design, made in Italy), patrimonio storico-artistico architettonico, e, infine, performing art e arti visive. Al corpo centrale della ricerca, inoltre, è stata affiancata anche un’indagine su tutta la filiera delle industrie culturali italiane, ovvero quei settori che non svolgono attività culturali, ma che sono altresì attivati dalla cultura. Una filiera articolata e diversificata, della quale fanno parte: attività formative, produzioni agricole tipiche, attività del commercio al dettaglio collegate alle produzioni dell’industria culturale, turismo, trasporti, attività edilizie, attività quali la ricerca e lo sviluppo sperimentale nel campo delle scienze sociali e umanistiche. Allargando lo sguardo alla filiera delle industrie culturali, come anticipato in apertura, il valore aggiunto prodotto dalla cultura cresce dal 5,4 al 15% del totale dell’economia nazionale e lievita anche l’occupazione, il settore allargato infatti impiega ben 4 milioni e mezzo di persone, equivalenti al 18,1% degli occupati a livello nazionale. Monitorato anche il turismo alimentato dalla cultura. Il rapporto Unioncamere e Fondazione Symbola - realizzato con la supervisione del Prof. Pierluigi Sacco e con il coinvolgimento di oltre 20 esperti che hanno dato un contributo importante per individuare le esperienze più avanzate e le tendenze emergenti di ogni settore -, è quindi un viaggio tra cultura, creatività, tradizione, innovazione, genio, ingegno e saper fare che passa per un milione e mezzo di realtà e va dal biocarburante di seconda generazione del Piemonte alle sartorie tradizionali di Ginosa di Puglia, dalla Brianza del mobile all’occhialeria di Belluno; dall’Emilia dei motori alle ceramiche di Deruta, dall’arredo casa del Friuli Venezia Giulia al cashmere dell’Umbria; dall’Abruzzo dell’alta sartoria e della pasta alle calzature marchigiane fino a Napoli, dove si concentrano le migliori sartorie di capospalla del mondo; dalla Toscana del vino e del marmo di Carrara, del tessile di Prato e della nautica di Lucca, alla nascente filiera dell’animazione fortemente votata all’export.

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“In risposta alle sfide dell’economia si sta affermando progressivamente un nuovo modello di sviluppo – aggiunge Ferruccio Dardanello, Presidente di Unioncamere -, in cui è crescente l’interesse verso la valenza strategica della cultura e della creatività quali fattori decisivi per una nuova politica dell’innovazione, della qualità, del benessere e della sostenibilità. Le imprese figlie di quei ‘saperi’ propri del nostro territorio sono le protagoniste di questo modello. Esse, attraverso i loro prodotti, contribuiscono alla diffusione dei valori e significati che caratterizzano la società italiana e, per questa via, alla ricchezza del Paese”.

I settori “trend” sono: mass-media, architettura, made in Italy, design e performing arts il motore propulsore della stagione culturale italiana 2011. Se la dinamica migliore riguarda performing arts e arti visive, cresciute dell’1,3% in termini di valore aggiunto e del 3,6% in termini di occupazione, le industrie creative (architettura, design, Made in Italy e comunicazione e branding) contribuiscono per il 47,1% del valore aggiunto prodotto dal macrosettore ‘cultura’. Risultati analoghi per le industrie culturali (mass-media, musica, videogiochi) che rappresentano il 46,5% della ricchezza della cultura. Decisamente più contenuto il prodotto delle imprese legate al patrimonio storico-artistico, che incide per l’1,4% del valore aggiunto del settore.

SOURCE http://www.symbola.net/html/press/pressrelease/ItaliacheverraRapporto201

PHOTO FLICKR_Ho Visto Nina Volare - 2006

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