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ACCORDO DI PROGRAMMA TRA MINISTERO DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE E REGIONE LOMBARDIA PER LA MITIGAZIONE DEL RISCHIO IDROGEOLOGICO CONVENZIONE TRA COMMISSARIO STRAORDINARIO, REGIONE LOMBARDIA DG TERRITORIO E CONSORZIO PARCO DEL LURA CONVENZIONE TRA REGIONE LOMBARDIA DG AMBIENTE E CONSORZIO PARCO DEL LURA OPERE PER LA RIDUZIONE DEL RISCHIO IDRAULICO, LA LAMINAZIONE CONTROLLATA DELLE PIENE E LA RIQUALIFICAZIONE AMBIENTALE DEL TORRENTE LURA NEI COMUNI DI BREGNANO E DI LOMAZZO 5 Aprile 2017 Comune di Lomazzo Comune di Bregnano V.Mezzanotte A.Sferruzza Coop. Koinè CONSORZIO PARCO DEL LURA ARCH. FRANCESCO OCCHIUTO

OPERE PER LA RIDUZIONE DEL RISCHIO IDRAULICO, LA ... · delle formazioni, specie caratteristiche e specie indicatrici. Particolare riguardo alla valutazione della presenza di specie

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ACCORDO DI PROGRAMMA TRA MINISTERO DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE E REGIONE LOMBARDIA

PER LA MITIGAZIONE DEL RISCHIO IDROGEOLOGICO

CONVENZIONE TRA COMMISSARIO STRAORDINARIO, REGIONE LOMBARDIA DG TERRITORIO E CONSORZIO PARCO DEL LURA

CONVENZIONE TRA REGIONE LOMBARDIA DG AMBIENTE E CONSORZIO PARCO DEL LURA

OPERE PER LA RIDUZIONE DEL RISCHIO IDRAULICO, LA LAMINAZIONE CONTROLLATA DELLE PIENE E LA

RIQUALIFICAZIONE AMBIENTALE DEL TORRENTE LURA NEI COMUNI DI BREGNANO E DI LOMAZZO

5 Aprile 2017

Comunedi Lomazzo

Comunedi Bregnano

V.Mezzanotte

A.Sferruzza

Coop. KoinèCONSORZIO PARCO DEL LURA

ARCH. FRANCESCO OCCHIUTO

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IL PROGETTO

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Su impulso e condivisione dei Comuni, dellaRegione Lombardia e del CommissarioStraordinario, è stata sviluppata una progettazionepreliminare, congiuntamente a Lura Ambiente spa,distinta per Lotti funzionali alle necessità dilaminazione delle piene del torrente Lura e delleacque conseguenti alla realizzazione dell’autostradaPedemontana:- il LOTTO 1A, relativo alle opere connesse allarealizzazione delle aree di esondazione controllata 1e 2 in sponda destra del torrente Lura, distinte in unI° stralcio funzionale riguardante la realizzazione didue invasi in grado di contenere, senza regolazione,le acque del Torrente, ed un II° stralcio funzionalefinalizzato al completamento strutturale epaesaggistico del primo stralcio attraverso larealizzazione di opere di regolazione, viabilità, ecc.;- il LOTTO 1B, relativo alle opere connesse allarealizzazione dell’area di esondazione 3 in spondasinistra del torrente Lura e delle opere dialimentazione della stessa sino all’uscita dei pozziche dal terrazzo di Bregnano recapitano le acque alfondovalle.Tale progetto preliminare ha inteso coordinare leopere fluviali con quelle autostradali, garantendo unnotevole risparmio di suolo ed economico, oltrechémaggior efficacia data da un sistema unitario.

PROGETTAZIONE PRELIMINARE INTEGRATA

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LE OPERE PREVISTEIl sistema di laminazione di progetto risultacomposto da 3 aree di esondazionecontrollata delle piene: le prime 2 (in spondaidraulica destra in territorio di Lomazzo), percomplessivi 340.000 m3 di invaso, destinatealla laminazione fluviale del Lura, la 3a (insponda sinistra in Comune di Bregnano) da180.000 m3 destinata sia alla laminazionedelle acque provenienti dal sistemaviabilistico pedemontano e di scorrimentosuperficiale a nord del collegamentoautostradale sia all’eventuale soccorsoaggiuntivo alle 2 aree in sponda destra,attraverso la connessione idraulica data daapposito ponte-canale.Il sistema idraulico è progettato (obiettiviiniziali AdBPo) per:

• la riduzione delle portate di piena in arrivoalla sezione LU 80 verso il sistema di vallefino ad una portata pari a 20 m³/s

• generate da un evento meteorico diprogetto con tempo di ritorno T=100 anni

• considerando il bacino del Lura a montedella S.P. 32 Novedratese completo delleopere di laminazione previste dal PianoAdBPo (2004)

VERIFICA DEI MANUFATTI A 500 ANNI

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OPPORTUNITA’ DI DIFFUSIONE CULTURALEIl sistema delle aree di laminazione è concepito come opportunità per valorizzareambiente e paesaggio, con l’ambizione di promuovere una cultura nuova nellarealizzazione delle opere di diesa del suolo, che generi ricadute positive e durevoli sulterritorio innervando di qualità il territorio interessato, promuovendone caratteriambientali e paesaggistici.Una progettazione attiva e integrata, con un processo trasparente orientato ad unaprogettazione di qualità, che tenga conto delle esigenze locali garantendo risultaticoncreti. Pertanto le trasformazioni del territorio possono essere considerateoccasione per la creazione di ‘nuovi paesaggi’, che valorizzino le risorse esistenti erivitalizzino i paesaggi della quotidianità.

OBIETTIVO BIODIVERSITÀ ED INTEGRAZIONE NEL PAESAGGIO AGRICOLOLe opere si collocano in un’area definita prioritaria per la biodiversità: un sitoimportante per la salvaguardia di ambienti e specie della pianura lombarda. Il luogoconserva risorse naturali e paesaggistiche che, adeguatamente tutelate e valorizzate,possono contribuire allo sviluppo integrato del territorio, favorendo la auto-valorizzazione delle risorse naturali esistenti. Un sistema di fasce a bosco qualehabitat in grado di costituire e rinforzare l’importanza ecologica del fiume.La salvaguardia degli ambiti agricoli opportunamente gestiti in equilibrio con lafunzione primaria del manufatto idraulico e contestualmente gli habitat realizzatipotranno far prendere coscienza al cittadino della bellezza del paesaggio agricolo efluviale restituendo dignità alle singole componenti naturali ed antropiche dei luoghi inun’ottica ‘paesaggistica’ integrata.

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TIME LINE DELL’ITER PROCEDURALE

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LO STATO DI ATTUAZIONE DEI LAVORI

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STATO DI AVANZAMENTO DEL PROCEDIMENTO

Fase Stato di avanzamento

Stralcio 1:area di laminazione

Lavori in corso 60%

Stralcio 2: riqualificazione fluviale e

rimboschimentoLavori in corso

90% riqualif. fluviale10% rimboschimento

Stralcio 3: Preparazione suoli boscati

Lavori terminati 100%

Stralcio 4: Porta di accesso da Lomazzo A1,

centro di biodiversitàLavori terminati 100%

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STRALCIO 4: PORTA DI ACCESSO DA LOMAZZO A1, CENTRO DI BIODIVERSITÀ

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STRALCIO 3: PREPARAZIONE SUOLI BOSCATI

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Riutilizzo del legno in loco a servizio del cantiere e a

livello provinciale (biomassa)

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STRALCIO 2: RIQUALIFICAZIONE FLUVIALE E RIMBOSCHIMENTO

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Messa a dimora di oltre 8000 arbusti e salici, 500 piante e

seminati oltre 0.3 ha

Su colmata e aree ripariali

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STRALCIO 1: AREA DI LAMINAZIONE - M1: MANUFATTO DI PRESA

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STRALCIO 1: AREA DI LAMINAZIONE - M2: MANUFATTO TRA VASCA 1 E 2

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STRALCIO 1: AREA DI LAMINAZIONE - M3: MANUFATTO DI RESTITUZIONE AL LURA

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STRALCIO 1: AREA DI LAMINAZIONEARGINATURE E MOVIMENTO TERRA

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STRALCIO 1: AREA DI LAMINAZIONEMODELLAZIONE DEL RILEVATO

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STRALCIO 1: AREA DI LAMINAZIONEAREA LAGHETTO (POZZO) E FITODEPURAZIONE

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Livello statico della falda 55 mPortata in uso 3-5 l/s

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STRALCIO 1: AREA DI LAMINAZIONECANTIERE

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M1

Area baracche

Vista da drone (sopralluogo del 23/03/2017)

Area fitodepurazione

M2

M3

Laghetto

Pozzo

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STRALCIO 1: AREA DI LAMINAZIONECANTIERE

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Sistema monitoraggio delle portate nel torrente Lura

Sistema di telecamereSistema di lavaggio e controllo delle polveri

Sistema di controllo e prove

dei materiali

A

B

CONFIGURAZIONE A

Continuità ciclo -pedonale garantita

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QUADRO ECONOMICO DI PROGETTO

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CONVENZIONE Regione Lombardia DG Territorio del 15/09/2011 (CUP E43B11000200002)

LOTTO 1A – CUP E43B11000200002 - DG Territorio

Importo lavori € 3'075'576.46

Importo somme a disposizione € 5'424'423.54

Totale LOTTO 1A I stralcio € 8'500'000.00

CONVENZIONE Regione Lombardia DG Ambiente del 28/01/2013 (CUP E43B13000090002)

LOTTO 1A – CUP E43B13000090002 - DG Ambiente

Importo lavori € 2'724'423.54

Importo somme a disposizione € 1'313'268.46

Totale LOTTO 1A I stralcio € 4'037'692.00

REALIZZAZIONI AUTOSTRADA PEDEMONTANA LOMBARDA S.p.A. (DA PROGETTO DEF.)

Importo lavori € 5‘024'877.33

Importo somme a disposizione € 4'331'603.68

Totale realizzazioni APL € 9'356'481.01

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IMPORTI CONTRATTUALI

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Importo opere di progetto Importo opere contrattuale

Ribassi

Stralcio 1:Area di laminazione € 5’100’000.00 € 3’697’389.44 -29.53%

Stralcio 2: Riqualificazione fluviale e rimboschimento € 330’000.00 € 235’055,39 -30.72%

Stralcio 3: Preparazione suoli boscati € 210’000.00 € 199’727.63 -5.10%

Stralcio 4: Porta di accesso da Lomazzo - Centro di

biodiversità€ 160’000.00 € 146’511.06 -8.43%

Di cui oneri della sicurezza € 350’213.00 Non soggetti a ribasso

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IL MONITORAGGIO AMBIENTALE

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T. Lura

Vasca di laminazione 1

Area di fitodepurazione

Rilevato rimboschito

Riqualificazione alveo e corridoio fluviale

Vasca di laminazione 2

Tratto sotteso del Lura

Luretta (rio che attraversa le aree di laminazione)

Specchio d’acqua permanente

ASPETTI AMBIENTALI OGGETTO DEL MONITORAGGIO

Bregnano

Lomazzo

Monitoraggio trimestrale della funzionalità delle opere riguarda anche lo stato della vegetazione nelle diverse «unità» di gestioneSulla base dei risultati dei monitoraggi effettuati saranno dateindicazioni su come effettuare i controlli della vegetazione edi altre componenti per la verifica dell’efficacia ambientaledell’interventi di riqualificazione.

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1. Monitorare gli eventuali impatti (previsti ed imprevisti) e rilevare le alterazioni ambientali che potrebbero manifestarsi

2. Indirizzare le scelte di realizzazione del progetto per ottimizzare l’efficacia degli interventi e minimizzare gli impatti

3. Valutare i miglioramenti ambientali derivanti dalla realizzazione del progetto sia alla scala dell’area di intervento sia a quella di area estesa

4. Predisporre piano di monitoraggio a medio e lungo termine, identificando gli indicatori più idonei

SCOPO DEL MONITORAGGIO

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� Ambienti dell’area estesa (ambiti forestali, ambiti prativi, ambienti agricoli)

� Ambiti perifluviali lungo il corridoio fluviale del Lura � Ambienti di acque lotiche

Lura (ambito acquatico) e Luretta ( che attraversa le vasche 1 e 2)� Ambienti di acque lentiche ed palustri di neoformazione � Ambienti di neoformazione non acquatici

Comparti ambientali

Componenti ecosistemiche indicatrici• Stato fisico-chimico, chimico e microbiologico delle acque

(macrodescrittori, E. coli, metalli)� Tossicologia dei sedimenti� Comunità indicatrici delle acque correnti

(macrofite, macroinvertebrati, ittiofauna)� Integrità idromorfologica del corso d’acqua e dei suoi habitat� Cenosi vegetali ed habitat, fluviali e terrestri� Specie vegetali indicatrici� Comunità di Odonati, Anfibi e Uccelli

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Ambienti dell’area estesa (ambiti forestali, prativi, agricoli)ASPETTI AMBIENTALI: rimboschimenti, realizzazione vasche (rilievi annuali)

• USO DEL SUOLO: rilievi per la redazione di carte di dettaglio (4° livello di CLC) e valutazione di Naturalità, Rilevanza per la conservazione e Funzionalità ecologica

• CENOSI VEGETALI: rilievi della vegetazione presente nell’area, con particolare riguardo alla valutazione dell’efficacia degli interventi, all’eventuale presenza di habitat (sensuDirettiva Habitat), e alla presenza di specie aliene invasive.

� ORNITOFAUNA: rilievi con metodica di punti a ascolto

Ambiti perifluviali lungo il corridoio fluviale del LuraASPETTI AMBIENTALI: Interventi di Riqualificazione fluviale (rilievi annuali)

• CENOSI VEGETALI: rilievi della vegetazione presente nell’area, con particolare riguardo alla valutazione della naturalità, all’eventuale presenza di habitat (sensu Direttiva Habitat), e alla presenza di specie aliene ed aliene invasive.

• COMUNITA’ DI ODONATI E ANFIBI: valutazione dell’evoluzione dell’integrità degli ambienti acquatici e degli ambienti circostanti (importanza larve).

• INDICE DI FUNZIONALITA’ FLUVIALE (IFF). Rilievi secondo il protocollo 2007• INDICE DI QUALITA’ MORFOLOGICA DI MONITORAGGIO (IQM_m)

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Ambienti di acque lotiche: Lura (ambito acquatico, 4 stazioni) Luretta (corso d’acqua che attraversa le vasche, 2 stazioni) ASPETTI AMBIENTALI: Riqualificazione fluviale, Realizzazione Luretta, Fitodepurazione,

Sottensione tratto di Lura� ANALISI FISICO-CHIMICHE, CHIMICHE e MICROBIOLOGICHE

Prelievi mensili per l’analisi di Macrodescrittori, Metalli ed E. coli.Scelta delle sostanze da ricercare in base ai risultati dei monitoraggi pregressi (in particolare ARPA).

� COMUNITA’ DI ACQUE CORRENTIMACROFITE E MACROINVERTEBRATI 2 (3) campionamenti per anno ITTIOFAUNA: analisi della comunità ittica. Rilievi annuali

� MORFOLOGIA ED HABITAT: Applicazione del metodo CARAVAGGIORilievi annuali su morfologia, idraulica, granulometria ed altre caratteristiche che definiscono gli habitat acquatici, come la vegetazione, il cui rilievo sarò svolto in modalità più specifica per la caratterizzazione degli habitat vegetali.

� TOSSICOLOGIA DEI SEDIMENTI rilievi annualiTest di tossicità cronica (e acuta) su organismi bersaglio (protocolli UNI/ISO)Test di germinazione su una batteria di specie vegetali

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Ambienti di acque lentiche ed ambienti palustri di neoformazione (1 e 2 staz.)ASPETTI AMBIENTALI: Impianto di Fitodepurazione e laghetto -POST OPERAM

� ANALISI FISICO-CHIMICHE, CHIMICHE E MICROBIOLOGICHE: rilievi stagionali, quando possibile in corrispondenza dei rilievi biologici.

� CENOSI VEGETALI: rilievi della vegetazione presente, allo scopo di valutare l’efficacia ecologica dell’impianto (anche in CORSO d’OPERA). Valutazione delle formazioni, specie caratteristiche e specie indicatrici. Particolare riguardo alla valutazione della presenza di specie aliene.

� COMUNITA’ DI ODONATI: rilievi sulle specie in riproduzione e osservazione degli adulti per la valutazione dell’evoluzione dell’integrità degli ambienti acquatici e degli ambienti circostanti.

� ANFIBI: rilievo della comunità di anfibi (effettuato anche lungo i corsi d’acqua)

Ambienti di neoformazione non acquatici ASPETTI AMBIENTALI: Realizzazione vasche di laminazione

� CENOSI VEGETALI: rilievi della vegetazione presente nell’area, con particolare riguardo alla valutazione della naturalità, all’eventuale presenza di habitat (sensuDirettiva Habitat), e alla presenza di specie aliene ed aliene invasive.

� ORNITOFAUNA: rilievi con metodica di punti a ascolto ricadenti anche nelle vasche

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Sono state censite 55 specie ornitiche (43 con i punti di ascolto e 40 con i transetti)

STATO ANTE- COMUNITA’ FAUNISTICHE ESAMINATE: uccelli, anfibi, odonati

Avvantaggiate Indifferenti o leggermente avvantaggiate /

svantaggiate

Temporaneamente

svantaggiate

Svantaggiate

Airone cenerino

Germano reale

Gallinella d’acqua

Sparviero,Colombaccio,Rondone,Picchio

rosso maggiore, Storno, Gazza

Ghiandaia Canapino Cinciarella,

Cinciabigia,Rampichino,Verzellino

Poiana

Gheppio

Quaglia

Tortora

Picchio verde

Scricciolo,Usignolo

Tra Guanzate e Rovellasca sono stateavvistate libellule di 11 generi e 17 specie diverse

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19542012

(Dusaf 3)

STATO ANTE- USO DEL SUOLO

Robinia pseudoacacia Phytolacca americana Sycios angulatus

STATO ANTE- CENOSI VEGETALI Specie aliene e/o invasive

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Campagne di analisi (Studi e monitoraggio ARPA)da fine anni ’90 per:-macrodescrittori (O2, pH, Cond, T, COD, P, NO3

-, NH4+,...)

-metalli (Ni, Cr, Cd, Cu, Pb, Hg …)

-pesticidi -IPA

scarsa /cattiva qualità delle acque determinata da :- Limitatissima portata naturale- Urbanizzazione diffusa- Apporto da depuratori- Apporto da scolmatore di piena del depuratore- Apporto da scarichi irregolariTENDENZA A LIEVE MIGLIORAMENTO NEGLI ULTIMI ANNI

- Miglioramenti ai sistemi di depurazione- Interventi su scolmatori di piena- Minore attività industriale- Riduzione dilavamento di sostanze trattenute nel suolo

STATO ANTE- ANALISI FISICO-CHIMICHE e CHIMICHE

TOSSICOLOGIA su acqua, sedimenti e suoli circostanti (2006)Test Luminescienza su Vibrio fischeri per tre possibili fonti di tossicità :

�sostanze idrosolubili �sostanze solubili in alcool metilico (organici)

FUNZIONALITA’ FLUVIALEIn tutto il tratto tra Cadorago e Rovellasca, l’indice IFF assume valori corrispondenti adun giudizio di funzionalità MEDIOCRE con alcuni tratti in situazioni anche peggiori.

Assenza di tossicità in acquaTossicità solo da metalliin sedimenti e terreno

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MACROINVERTEBRATIRilievi stagionali dal 2001 � comunità molto povere, tipiche di ambienti lotici in stato ecologico mediocre e scarso (2013)(in particolare per la cattiva qualità delle acque: forte presenza di taxa a respirazione aerea)

MACROFITERilievi dal 2011 � comunità molto povera, risultati dell’indice IBMR_RQE restituiscono stato ecologico cattivo

FAUNA ITTICAIndagini 2011 � rilevata comunità povera, con due specie (vairone e sanguinerola) di cui solo una con popolazione sufficientemente ben strutturata.(verificate molte morie generalizzate)

STATO ANTE- COMUNITA’ BIOINDICATRICI DI ACQUE CORRENTI

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UN PERCORSO RICCO DI DIALOGO E PARTECIPAZIONE

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+ o - Modalità di trattazione

Gruppo di accompagnamento alla progettazione

• Nell’intesa preliminare per la realizzazione del progetto è stato previsto un Gruppo di Accompagnamento alla Progettazione che si riunisce regolarmente per monitorare e indirizzare il procedimento. E’ composto da: il Commissario Straordinario, Regione Lombardia DG Territorio, Regione Lombardia DG Ambiente, Comune di Lomazzo, Comune di Bregnano, RUP, Progettisti; allargato al Comune di Cermenate e Comune di Rovellasca;

• Il RUP relaziona il C.d.a. del Consorzio Parco del Lura sull’andamento del procedimento

Diffidenza rispetto alla realizzazione dell’opera da parte della cittadinanza

• Petizione popolare in merito al progetto • Strumentalizzazione e richieste di coinvolgimento • Eventi ed iniziative rivolte alla popolazione• Incontri di presentazione del progetto preliminare• Percorso strutturato di accompagnamento alla progettazione• Incontro di presentazione del progetto esecutivo• Messa a disposizione di dati e informazioni sulla storia dell’intervento, sulle tavole

progettuali, sull’iter espropriativo e sulla procedura di gara

Sensibilizzazione sul tema acque, sicurezza idraulica ed invarianza

• Messa a disposizione di documenti e atti (accordi di programma, deliberazioni e verbali relativi al procedimento)

• Messa a disposizione di materiali prodotti durante il processo partecipativo• Sito dedicato: www.laminazionelura.it• Inserimento della tematica delle problematiche legate alla gestione del corso

d’acqua nel programma di educazione ambientale rivolto alle scuole • Coinvolgimento delle scuole primarie di Bregnano e Lomazzo per la realizzazione

del video «Il Parco di tutti».• Organizzazione di visite sul cantiere (sia per le scuole, sia per i cittadini)• Apertura tutte le domeniche del Centro biodiversità da Aprile a Ottobre –infopoint

aree di laminazione e laboratori • Mostra itinerante sulle aree di Laminazione• Convegni rivolti ai professionisti ed eventi per cittadini e scuole

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+ o - Modalità di trattazione

La trasformazione degli habitat e il monitoraggioante/post opera

- Attraverso il monitoraggio ante, in corso e post operam sarà possibile verificare lo stato degli habitat alterati dalle trasformazioni in corso.Sulla base dei risultati dei monitoraggi effettuati saranno date indicazioni su come effettuare i controlli della vegetazione e di altre componenti per la verifica dell’efficacia ambientale dell’interventi di riqualificazione.- Inserimento di una pagina dedicata al piano di monitoraggio, suddivisa in due parti: un’introduzione che spieghi di cosa si tratta e perché sia necessario attuarlo, e una seconda parte che ne illustri sinteticamente i contenuti, suddivisi per ciascuna delle tre fasi (ante operam, in corso d’opera, post operam)

Gli espropri e il rapporto con gli agricoltori

- Incontri tra Associazioni di categoria, Regione Lombardia DG Agricoltura, Provincia di Como Settore Agricoltura per affrontare i temi di progetto e di gestione- Gestione del procedimento espropriativo con la massima capillarità e celerità di liquidazione degli indennizzi dovuti alle proprietà ed ai conduttori

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INCONTRI DI PREVENZIONE “Io non rischio” 7-18 ottobre 2015“Io non rischio” 15 -16 ottobre 2016Saronno, Piazza della libertà Giornate informative sul rischio alluvione grazie all’impegno dei volontari della Protezione Civile di Saronno e dall’Associazione Nazionale Carabinieri. Con l’occasione è stato illustrato, attraverso il supporto di pannelli divulgativi, l’intervento delle aree di laminazione del torrente Lura a Bregnano e Lomazzo.

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LA FUTURA GESTIONE

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� NECESSITA’ DI definire gli indirizzi e le azioni da inserire NEL PIANO DI GESTIONE , nonché di evidenziare le modalità di coinvolgimento delle aziende agricole locali

� Regione Lombardia sta valutando di disciplinare questo aspetto attraverso la stipula di convenzioni | concessioni con le aziende agricole (distretti agricoli).

� le aree sono condotte per la maggior parte da aziende cerealicole, dopo la realizzazione dell’intervento si ipotizza possano essere mantenute le attuali colture (cereali o prato). Alla luce di questa considerazione, si potrebbe pensare che, a fronte di una riassegnazione dei terreni agli agricoltori e quindi della possibilità di tornare a svolgere la loro attività agricola, essi possano contribuire gratuitamente (o a fronte di un minimo indennizzo) alle manutenzioni.

� Il rischio di danno potrebbe disincentivare gli agricoltori a lavorare questi terreni, con la conseguenza che contemporaneamente si perderebbe la loro eventuale disponibilità a svolgere gratuitamente la manutenzione delle opere. Per evitare ciò, quando si verifica il danno si potrebbe corrispondere all’agricoltore un riconoscimento economico a fronte dell’attività manutentiva svolta durante i periodi di magra.

� valutare una seconda possibilità, ovvero quella di poter pagare l’attività manutentiva, invece di riconoscere un corrispettivo per il danno subito

� Il Consorzio Parco del Lura evidenzia l’opportunità di avere un interlocutore unico, o un numero limitato di agricoltori, a cui fare riferimento sul tema delle manutenzioni, come del resto si sta ipotizzando a San Vittore Olona dove Regione Lombardia si trova a interfacciarsi con il già esistente “Distretto agricolo della valle del fiume Olona”.

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TAVOLO DI LAVORO SU “PIANO DI GESTIONE E MANUTENZIONE”

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Con il disciplinare la Regione Lombardia affida all’Ente Gestore le attività di esercizio, manutenzione e vigilanza ai sensi della l.r. 23 marzo 1998, n. 8 del bacino per la laminazione delle piene, ivi compresi la custodia dell’opera di regolazione, dello sbarramento e dell’alveo compreso nei limiti del bacino, le cui caratteristiche si intendono perfettamente note. Allegato al disciplinare vi è uno specifico documento tecnico - progetto/piano di manutenzione dell’opera e delle sue parti. L’Ente è direttamente responsabile delle attività di vigilanza, manutenzione ed esercizio dello sbarramento del bacino e delle opere annesse e in particolare:� della corretta utilizzazione dell’opera e delle sue parti costituenti;� della corretta manovra degli organi di regolazione (se presenti);� della tempestiva segnalazione alla Regione di anomalie nell’opera e nelle sue parti costituenti;� della salvaguardia da manomissioni o manovre anche involontarie di terzi;� della garanzia dell’efficienza degli scarichi, degli organi di manovra e della strumentazione di controllo;� altro.

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DISCIPLINARE PER L’ESERCIZIO, LA MANUTENZIONE E LA VIGILANZA DELLE OPERE DI LAMINAZIONE DELLE PIENE DEL TORRENTE LURA IN COMUNE DI LOMAZZO E BREGNANO

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L’Ente si impegna alla vigilanza, manutenzione ed esercizio dell’opera, in particolare mediante lo svolgimento delle seguenti attività:custodia delle opere, manutenzione e gestione della strumentazione di monitoraggio installata nonché degli eventuali sistemi di teletrasmissione dei dati ovvero della trasmissione degli stessi secondo modalità concordate con la Unità Organizzativa Protezione Civile e/o ARPA;assicurare la trasmissione dati secondo le modalità consentite dal sistema installato e degli allarmi al Centro funzionale regionale che assicurerà la visibilità delle stesse informazioni al sistema di protezione civile e agli uffici regionali interessati;vigilanza in condizioni ordinarie, vigilanza rinforzata o in condizioni di allarme (artt. 10, 11, 12 e 13);manutenzione ordinaria e straordinaria delle opere e delle strade di accesso;sfalcio dell’erba sui paramenti dello sbarramento e sulla strada di coronamento;sfalcio del prato della cassa di laminazione;rimozione tronchi e materiale grossolano accumulato contro le paratoie;rimozione e smaltimento di eventuali rifiuti accumulatesi nella cassa di laminazione;verniciatura cancelli, parapetti e parti metalliche degli organi di manovra (se presenti);esame e controllo di eventuali stati fessurativi delle opere in c.a. e, se necessario, del loro monitoraggio;altro.

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ALLARME DI TIPO 1 (PERICOLO)La fase di allarme di tipo 1 è attivata al verificarsi delle seguenti condizioni: il livello delle acque, sulla base dei dati forniti dal sistema di controllo, superi la quota di m…. (come individuate nello specifico documento tecnico allegato al progetto);perdite, movimenti franosi nelle aree circostanti l’invaso o sui versanti incombenti lo sbarramento, e ogni altra manifestazione che faccia temere la compromissione della funzionalità dello sbarramento.L’allarme di tipo 1 comporta per il ……… la sorveglianza attiva e permanente e la messa in atto di tutti i provvedimenti necessari per contenere gli effetti del fenomeno in atto.Al …….. è riservata la facoltà di attivare le procedure necessarie stabilite dal Piano di Protezione Civile (ovvero segnalando agli enti preposti).Al raggiungimento della quota di m ….. (+ …. sulla quota di fondo) l’operatore, che si trova già in sito, opera le azioni in dettaglio riportate nel documento “(documento tecnico allegato al progetto)” redatto da (studio di progettazione).ALLARME DI TIPO 2 (COLLASSO)La fase di allarme di tipo 2 è attivata al verificarsi delle seguenti condizioni: apparire di fenomeni di collasso, parziale o totale, dell’opera di ritenuta; verificarsi di fenomeni che inducano ragionevolmente ad ipotizzare l’imminenza di un evento di collasso.Al verificarsi della fase di allarme di tipo 2, il ……….., o chiunque constati lo stato di pericolo imminente o di collasso in atto, avvisa, nel più breve tempo possibile il …….., la Prefettura, la Stazione dei Carabinieri e i Vigili del Fuoco.Il Sindaco attiverà le procedure necessarie stabilite dal Piano di Protezione Civile.

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Mi LEGO al Territorio è un progetto di iniziativa studentesca, pensato da un eterogeneo gruppo del Politecnico di Torino nell'ambito della protezione del territorio e della comunicazione del rischio alluvionale. L'idea nasce dalla consapevolezza di quanto sia importante diffondere cultura e informazione tra i più giovani, affinché tutta la popolazione sia preparata ad affrontare al meglio gli eventi meteorici di grande entità

CONSORZIO PARCO DEL LURALargo Clerici n. 1 22071 – Cadorago (Co)[email protected]