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Pantheon Lifestyle REL2

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Pantheon Lifestyle

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Show Room Frantoi Redoro - via Marconi, 30 - 37023 - Grezzana (VR) Tel. +39.045.907622 - Fax. +39.045.908048 - www.redoro.it - [email protected]

Info

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3 PantheonL I F E S T Y L E

EDITORIALE

Dal centro storico della città dell’amore per eccellenza, alle sponde del Lago di Garda che il mondo ci invidia, fino alle montagne della Lessinia ricche di fasci-no e panorami mozzafiato. Verona e la sua provincia, terre di storia, tradizioni e cultura, hanno sempre molto da offri-re a turisti e visitatori che ogni anno le scelgono come mete per le loro vacan-ze. È un territorio, il nostro, così vario e così ricco di eccellenze naturali, arti-stiche ed enogastronomiche, che non può rischiare di soccombere di fronte alle difficoltà economiche.Dall’esperienza di Pantheon, il magazi-ne di Verona e Lessinia, che Infoval edi-ta con successo dal 2008, nasce questo importante progetto, che condivide con il mensile un comune obiettivo: promuovere il territorio e le sue realtà, concorrere al suo sviluppo, creando le occasioni e le opportunità per farsi co-noscere. Sono sicuro che Pantheon Li-festyle porterà tante nuove possibilità per le attività della provincia scaligera: quelle già presenti che in questi anni hanno saputo interpretare i gusti dei loro ospiti, italiani e stranieri, creando percorsi e offerte tra wellness, gusto e sapori, e quelle che potranno nascere nel prossimo futuro, puntando sull’in-novazione e sulle tante strade aperte dalla tecnologia e dal digitale. È proprio

Care amiche, Cari Amici, Gentili Ospiti

il nostro territorio la nostra più grande ricchezza, e chissà che, oltre alla già amata e invidiata Verona, che accoglie ogni anno milioni di visitatori, non pos-sano anche la Lessinia, le colline con i loro vini, le loro ville e giardini, e la vasta pianura con tutte le sue partico-larità, essere più conosciute e divenire meta ambita di lontani viaggiatori.Con questo augurio, vi invito a visitare il nostro splendido territorio, accompa-gnati da questa utile rivista.

From the famous city of love, to the shores of Lake Garda, to the fascinating mountains of Lessinia. Verona and its surroundings, lands of history, tradi-tions and culture, have so much to offer that every year tourists and visitors choose them as destina-tions for their holidays. It is a land so varied and so full of natural, artistic and gastronomic excellences, that we cannot let it succumb to economic difficulties.Thanks to the experience of “Pantheon”, the maga-zine of Verona and Lessinia, published successfully since 2008, this new important project grew sha-ring a common goal with the magazine: to promo-te the area and contribute to its development by creating new opportunities to be known.I’m sure that Pantheon Lifestyle will bring lot of possibilities for the activities of Verona and its sur-roundings: from those already present in recent ye-ars that have been able to understand the wishes of their Italian and foreign guests, creating routes of wellness, tastes and flavors, to those that may arise in the near future, focusing on innovation, technology and digital.Our territory is our greatest treasure. Perhaps, in the future, in addition to the beloved and envied historic center of Verona, also Lessinia and the vast plain, with their wines, villas and gardens will beco-me most famous and visited by tourists.With this wish, I suggest you to visit our beautiful area, helped by this useful magazine.

Ivano FerrariPresidente Infoval Editrice

eD I T O R I A L E

Show Room Frantoi Redoro - via Marconi, 30 - 37023 - Grezzana (VR) Tel. +39.045.907622 - Fax. +39.045.908048 - www.redoro.it - [email protected]

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zione di Pantheon Lifestyle

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NATURALMENTE ITALIANOMarmi e travertini, soluzioni antiche e contemporanee per abbellire sia ambienti interni che esterni...

ANTIQUAREX DESIGN srlVia Cologne, 9 Stallavena di Grezzana (Verona)Phone: +39 045 8650433 - Fax: +39 045 908918www.antiquarex.com - [email protected]

Quando le idee diventano realtà, quando il classico diventa buon gusto, quando l’artigianalità diventa arte...

Infoval srl

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5 PantheonL I F E S T Y L E

EDITORIALE

Con la nascita di questo primo numero di Pantheon Lifestyle abbiamo cercato di sin-tetizzare in un unico periodico elementi di storia, di cultura, di ambiente e di benesse-re per dare più voce possibile e visibilità alle realtà e alle tradizioni di tutto il territorio veronese. Partendo dalla città scaligera e dal suo incredibile fascino storico e artisti-co, a cui seguono gli eventi e le rassegne che animano il centro nel periodo natalizio e in quello invernale, siamo passati alla pro-vincia, alle colline moreniche, ai comuni del Garda e del Monte Baldo, fino ai paesi della pianura e della la “Bassa Veronese” con le loro feste e le loro tradizioni enogastrono-miche. Un occhio di riguardo poi per le valli dei grandi vini e degli oli di ottima qualità a cui fa seguito una sezione speciale dedica-ta alla Lessinia.Il nostro è un territorio variegato ricco di paesaggi, di ambienti naturali e architet-tonici dal fascino senza tempo. Ogni anno sono molte le attività e le iniziative orga-nizzate che permettono di conoscere e vivere la nostra montagna in tutte le sue sfaccettature. Un discorso che potremmo tranquillamente estendere a tutte le real-tà della provincia veronese. La speranza è quella di promuoverle anche al di fuori di Verona, fare in modo che i turisti stranieri decidano di inserire nuove tappe nel loro itinerario quando visiteranno la romantica città scaligera.

Matteo BellamoliDirettore Editoriale

«Portare Verona nel mondo e il mondo Vero-na» è senz’altro un obiettivo ambizioso, ma siamo estremamente convinti che, in que-sto particolare momento storico, farsi cono-scere a un pubblico ampio come quello del-le migliaia di turisti che ogni anno affollano la nostra città e la nostra provincia sia fon-damentale per una crescita e uno sviluppo delle realtà e le attività del nostro territorio.Da direttore di Pantheon, uno dei sogni che ho sempre avuto è quello di vedere un gior-no dei turisti stranieri, magari americani, russi e giapponesi, quest’ultimi apparente-mente così lontani dalla nostra cultura e dal-le nostre tradizioni, seduti al tavolo di una delle caratteristiche malghe della Lessinia, a bere un buon bicchiere di vino e mangiare un piatto di “gnocchi sbatui” o un tagliere con salumi e formaggi locali, conscio delle potenzialità che proprio il turismo può far ricadere, in questo caso, sulla nostra monta-gna veronese. È da questo desiderio, condi-viso con i miei colleghi di redazione, che na-sce l’idea di Pantheon Lifestyle. Il semestrale tradotto in tre lingue, italiano, inglese e te-desco, tascabile, comodo da trasportare che ci auguriamo possa essere un bel biglietto da visita per coloro i quali si affacciano sul nostro territorio per la prima volta o per co-loro che vi ritornano con la voglia di scoprire ogni volta qualcosa di nuovo, di caratteristi-co, di piacevole.

Matteo ScolariDirettore Responsabile

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In the first edition of Pantheon Lifestyle we have summarized elements of history, culture, envi-ronment and wellness to promote culture and tra-ditions of Verona area. We have emphasized the unbelievable historic and artistic charm of Verona, followed by events and festivals that animate the city center during the Christmas period, without forgetting the surroun-dings which offer lot of possibilities: from the mo-rainic hills to Lake Garda and Monte Baldo, echoed by the villages of the plain and the “Bassa Veronese” with their culture and culinary traditions.We have paid attention to the excellent wines and oils, following with a special section dedicated to Lessinia. Our land is very varied, rich in landscapes, nature, environments and architecture. Every year, many activities are organized in order to allow you to know and live our mountain in all its facets.It is a feature that could easily be extended to all the realities of the surroundings of Verona. Our hope is to promote them outside of Verona, ensuring that, even foreign tourists decide to add new stages to their itineraries when they visit the romantic city of Verona.

Matteo BellamoliPublishing Director

“Take Verona in the world and the world in Verona” it is certainly an ambitious goal, but we believe that, in this particular period, to be known to a wider audience, like the thousands of tourists that flock to Verona, is essential for the growth and the deve-lopment of our territory.My dream is to see, in the near future, Americans, Russians and Japanese tourists sitting at a table, in an Alpine hut in Lessinia, drinking a good glass of wine and eating a plate of “gnocchi sbatui” or cold cuts and cheese. It is important to consider that tourism may create a new potential for Veronese Mountains.It is from this desire, shared with my colleagues, that the idea of Pantheon Lifestyle born. We hope that this magazine, which is pocket-sized and translated in three languages , Italian, English and German, will become a good guide for tourists who visit will visit our territory for the first time or for those who return come back again with the desire to discover every time something new.

Matteo ScolariManaging Editor

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theon Magazine

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6 PantheonL I F E S T Y L E

VERONA

VIVERE L’INVERNO

Verona città

La magia del Natale

Wellness

Storia della città

Eventi sotto la neve

Viaggi

PROVINCIA DI VERONA

BENESSERE

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INDICE

Lago di Garda

Monte Baldo

La Bassa VeroneseRisoBollito e PearàRadicchio di Verona

CollineIl vinoViniL’olioOlio extravergine colline venete

Un territorio da scoprire

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L’archittetura

La montagna

Vivere natura e paesaggio

Territorio

LESSINIA

ENOGASTRONOMIA

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Tradizioni

Gnocchi de Malga

Miele e ciliegie

Le cantine

Monte Veronese

Sopresse e insaccati

Castagne e Marroni80

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8182Bogoni

SPORT

APPUNTAMENTI

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96Ciaspolade

Trekking 9394

92Nordic walking

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8 PantheonL I F E S T Y L E

Un lungo corso di morbido asfalto, due imponenti archi e poi l’arrivo sull’anti-chissimo “sampietrino”: è questo l’in-gresso principale, questa la via che por-ta dritta al cuore della città di Verona. E lungo quelle strade in cui passeggiano ogni anno milioni di turisti, si sono fer-mati in passato i grandi protagonisti della nostra cultura e della nostra sto-ria. Su tutti Dante Alighieri, scrittore e poeta italiano che proprio a Verona, alla corte di Cangrande della Scala, scrisse “Il Paradiso”, terzo canto della sua “Divi-na Commedia”. A lui è dedicata anche l’antica Piazza dei Signori nel cuore del centro storico. Ma nella città scaligera soggiornarono anche il musicista au-striaco Wolfgang Amadeus Mozart, lo scrittore inglese Charles Dickens e Gio-suè Carducci.

STORIA,ARTE, CULTURA

NATURA E PAESAGGI

historyart, culture

natureand landscapes

Verona non è solo arte, storia e cultura. Grazie alla celebre opera “Romeo e Giu-lietta” di William Shakespeare è oggi per tutto il mondo la città dell’amore per eccellenza. «Non c’è mondo per me aldilà delle mura di Verona: c’è solo purgatorio, c’è tortura, lo stesso infer-no; bandito da qui, è come fossi bandi-to dal mondo, e l’esilio dal mondo vuol dir morte». Così scriveva il poeta ingle-se che mai nella sua vita visitò la città scaligera, ma che seppe farla rivivere ieri come ora nelle pagine della sua più grande tragedia.Immagini di ciò che fu e ricordi di tem-pi lontani si respirano in ogni angolo della città. Soprattutto là, in quelle vie dove l’asfalto non ha ancora preso il posto dei romani sampietrini e antiche case dai colori vivaci osservano silen-ziose lo scorrere continuo delle acque dell’Adige, secondo fiume italiano per lunghezza e terzo per ampiezza. Lungo le rive della sua ampia ansa sorsero in passato i primi insediamenti. Ma i ve-ronesi ringraziano quel fiume anche per la sua importanza e il suo ruolo di primo piano nell’avvio e nella ripresa delle attività commerciali e industriali nel difficile dopoguerra. E forse è proprio la sua straordinaria re-sistenza, la sua forza e la sua capacità

VERONA CITTÀ

VERONA

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VERONA

STORIA,ARTE, CULTURANATURA E PAESAGGI

Verona, a romantic city of love. Every year, millions of tourists walk down the streets where, in ancient times, famous artists and poets got their inspira-tion. Wolfgang Amadeus Mozart, Dante Alighieri, Charles Dickens and Giosuè Carducci are some of the most important people who came here.Verona is city of art, culture and history. It is still possible to see what the city was in the past and memories of bygone days in every corner. Here, asphalt has not yet taken the place of the Roman pavements called “sampietrini”. Thanks to its long tradition and the vital attachment to its history, Verona was designated World Heritage Site by UNESCO. «There is no world for me outside the walls of Ve-rona, except purgatory, torture, and hell itself. So to be banished from Verona is like being banished from the world, and being banished from the world is death. » William Shakespeare.

Verona, die Stadt der Liebe. Entlang der Straßen, wo die größten Künstler und Dichter der Welt gewirkt haben, wandern jedes Jahr Millionen von Touristen. Sie werden von der Schönheit der hi-storischen Gebäude, der klassischen Sehenswür-digkeiten, dem Empfang des Volkes verzaubert. Wolfgang Amadeus Mozart, Dante Alighieri, Char-les Dickens und Giosuè Carducci, um nur einige Größen zu nennen, haben hier gewirkt. Verona ist Kunst, Kultur und Geschichte. Die Bilder von einem vergangen Verona und die ferne Erinnerungen wer-den noch in jeder Ecke wahrgenommen. Sie sind in den kleineren Straßen versteckt und verborgen, wo der Asphalt das römische Pflaster “Sampietrini” noch nicht ersetzt hat. Dank seiner großen Tradi-tion, der lebenswichtigen Anlage mit seiner Ge-schichte, wurde diese Stadt zum Weltkulturerbe der Unesco ernannt.“Außerhalb von Veronas Mauern gibt es keine Welt, sondern Fegefeuer, Marter, Hölle selbst; Von hier verbannt ist aus der Welt verbannt und sol-cher Bann ist Tod. Drum gibst du ihm den falschen Namen. Nennst du Tod Verbannung, Enthauptest du mit goldenem Beile mich und lächelst zu dem Streich, der mich ermordet”. William Shakespeares Wort.

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Verona

Die stadt Verona

di innovarsi ciò che rende Verona così magica e particolare. Uno splendido esempio di integrazione fra elementi e strutture artistiche di epoche diverse che portano con sé l’architettura e la bellezza di quei momenti di storia ita-liana. Una città millenaria che nel 2000, a riconoscimento della sua importanza, è stata nominata patrimonio dell’uma-nità dall’UNESCO. Ma se queste sono le ragioni per cui il mondo conosce Verona, gli oltre 3 mi-lioni di turisti (quinta città italiana per visite turistiche annue) che ogni anno scelgono la città scaligera per le pro-prie vacanze, per un breve soggiorno o anche solo per trascorrere qualche ora nelle affollate vie del centro storico, lo fanno anche per ciò che il territorio circostante sa offrire. Un divertimento a tutto tondo, con un’ampia scelta di location e strutture. Dalle acque gla-mour del Lago di Garda, agli splendidi paesaggi delle colline moreniche, dalle verdi vallate, terre di vini e olio di prima qualità, al fresco rifugio sulle monta-gne della Lessinia.

Abitanti: 264158Superficie: 206,64 km2

Densità: 1278,35 ab/km2

Altitudine: 59 m s.l.mPatrono: San Zeno e San Pietro MartireGiorno festivo: 21 maggio e 29 aprile

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STORIA,ARTE ,CULTURA

NATURA E PAESAGGI

STORIA DELLA CITTÀ

straordinaria opera di pulizia che ha portato alla luce i colori originali, tra lo stupore dei turisti e degli abitanti vero-nesi.Risale al I secolo d.C anche il Teatro Ro-mano, un’altra delle opere millenarie che il mondo intero invidia a Verona. Posto alla base di colle San Pietro, il Tea-tro sorge nella parte settentrionale del-la città, al di là delle rive dell’Adige. Oggi sono visibili solo i resti dell’opera che non ha saputo resistere allo scorrere del tempo e, oltre alle conseguenze degli eventi naturali, ha subito anche la se-poltura al di sotto di edifici fatiscenti. In origine, si componeva di due parasceni laterali, di un muro dietroscenio e di un frontescena. Oggi rimangono la cavea, che con i suoi 105 metri di larghezza si appoggia proprio sul colle San Pietro, la gradinata, molte arcate di logge e resti della scena.Nonostante tutto, il Teatro Romano e l’Arena sono ancora, proprio come due-mila anni fa, i protagonisti indiscussi dell’estate teatrale veronese. Nelle se-rate estive, infatti, attori e orchestre del panorama artistico e musicale interna-zionale si esibiscono tra quelle mura e su quel palco che portano con sé suoni e voci di migliaia d’anni di spettacoli. La storia della città si unisce a quella di altri leggendari personaggi: re Teodo-rico il Grande la trasformò in un centro militare di primaria importanza, Longo-bardi e Carolingi nel 1136 diedero luce al primo Comune, Mastino I della Scala trasformò la città da Comune a Signo-

Le prime tracce di insediamenti nel ter-ritorio veronese risalgono al Neolitico, ovvero a più di 12mila anni fa, quando lungo il corso dell’Adige, culla della cit-tà, sorsero le prime abitazioni.Determinanti per lo sviluppo di Verona furono i rapporti tra gli abitanti della piccola città scaligera e il cuore del na-scente impero Romano: Roma. Docu-mentati a partire dal III secolo a.C., tali contatti permisero di fatto la trasfor-mazione di una piccola rurale cittadina in una grande e monumentale città. Quando infatti nel 174 a.C i Romani iniziarono la colonizzazione della pia-nura Padana si accorsero fin da subito dell’importanza strategica di Verona che, negli anni successivi, ottenne la cittadinanza romana sotto il nome di “Res Publica Veronensium”. Risale invece al I secolo d.C la costru-zione di una delle opere più maestose della storia dell’umanità: l’Arena. Co-struita per permettere ai 25mila abi-tanti dell’epoca di assistere alle cruente lotte tra i gladiatori, il grande anfiteatro romano sorveglia ancora oggi il centro della città scaligera. In realtà, il proget-to originale prevedeva che l’Arena fos-se strutturata su tre anelli concentrici. Dell’anello più esterno si conserva solo un piccolo tratto, la cosiddetta “ala”. È ancora integra la seconda cinta con tut-te le 72 arcate, le volte in calcestruzzo e le muraglie in sassi e mattoni. Tutta-via, negli ultimi anni l’intera struttura è tornata più bella che mai grazie a una

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Arco dei Gavi

VERONA

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Veduta del Teatro Romano e di Castel San Pietro

ria. Furono proprio gli scaligeri a garan-tire alla città uno dei maggiori periodi di espansione e Cangrande (Can Fran-cesco della Scala) fu il condottiero più valido. Alla sua morte la città rimase in balia degli eventi finché Venezia la mise sotto la propria ala protettrice.La peste del 1630 decimò la popolazio-ne da oltre 50 mila a poco più di 20 mila abitanti, ma nel secolo successivo la cit-tà si riprese e dopo una breve parentesi sotto il regime napoleonico passò per quasi un secolo nelle mani degli au-striaci diventando un’area importantis-sima del Quadrilatero asburgico. Solo a partire dal 1866 si può iniziare a parlare di Verona italiana grazie alla conquista del Veneto da parte dei Savoia a seguito della III Guerra di Indipendenza.

VERONA

First signs of human settlement in Verona go back to the Neolithic, more than 12,000 years ago, when the first houses were built along the river Adige. The relationships between inhabitants of the small scaligerian city and Rome, the heart of the nascent Roman Empire, were crucial to the development of Verona. The construction of Arena, one of the most magnificent buildings in human history, dates back to the first century BC. Built to allow 25 thou-sand people to be present during bloody battles between gladiators, the great Roman amphithea-ter is still dominating the center of Verona. The ori-ginal project, in fact, provided for the construction of three concentric circles, but the external circle was almost completely destroyed and now you can only see a small section called “wing”. Roman Theatre, together with Arena, was the undisputed protagonist of the artistic summer in Verona in the first century AC. After easy and difficult times, Vero-na has found the current stability only since 1866.

Die ersten Spuren menschlicher Besiedlung auf dem Gebiet von Verona stammen aus der Jung-steinzeit, d.h. vor mehr als 12000 Jahren. Seiner-zeit wurden die ersten Häuser entlang der Etsch, der Wiege von Verona, gebaut. Die Beziehungen zwischen den Bewohnern des kleinen Verona und Rom, Herz des entstehenden Römischen Reiches, waren entscheidend für die Entwicklung von Vero-na. Der Bau eines der beeindruckendsten Bauwer-ke in der Geschichte der Menschheit, die Arena, stammt aus dem ersten Jahrhundert n. Chr. Die Arena wurde gebaut, damit die 25.000 Einwohner an den blutigen Schlachten zwischen Gladiatoren teilnehmen konnten. Das große römische Amphi-theater überblickt noch das Zentrum von Verona. In der Tat war der ursprüngliche Plan, dass die Are-na in drei konzentrischen Ringen gebaut werden sollte. Leider blieb nur ein kurzes Stück des Außen-rings, das so genannte “Ala”, intakt. Auch das römi-sche Theater stammt aus dem ersten Jahrhundert n. Chr. Das Theater und die Arena sind zusammen die unbestrittenen Protagonisten des künstleri-schen Sommers in Verona. Im Laufe der Jahrhun-derte ging Geschichte von Verona durch einfache und schwierige Zeiten und erst seit 1866 hat es zur derzeitigen Stabilität gefunden.

History of the city Die geschicteder stadt

STORIA,ARTE, CULTURANATURA E PAESAGGI

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Porta Borsari

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STORIA,ARTE ,CULTURA

NATURA E PAESAGGI

LA MAGIA DEL NATALE

VIVERE L’INVERNO

Il caminetto acceso, l’albero addobba-to e i fiocchi di neve che si posano lievi sul davanzale della finestra appannata. È una magia che il mondo intero cono-sce ed apprezza, ma che a Verona ha un sapore tutto particolare. All’ombra dell’Arena le festività natalizie hanno il sapore di un’esperienza indimentica-bile. Dal gusto intenso della cioccolata calda sotto alla Stella, al sapore intimo dei baci illuminati dalle luminarie di Via Cappello o di Piazza delle Erbe. Uno scenario surreale e fiabesco di cui cu-stodire gelosamente il ricordo per un anno intero.Tra le tante iniziative che “accendono” il Natale veronese, impossibile non restare ammaliati dalle luminarie che per tutto il periodo delle feste inver-nali, inondano il centro storico di luci, ombre e riflessi fantastici. Una tradi-zione recente, che dopo aver ricevuto i complimenti anche dai più attenti osservatori, anche quest’anno rinnova la sua promessa. Accese fino alla metà di gennaio, saranno protagoniste sui principali monumenti, vie, piazze della città. D’impatto quelle sull’orologio di Piazza Brà, accese come da benvenu-

to a chiunque entri nel centro storico di Verona, ma ancora quelle di Palazzo Barbieri, di Corso Porta Borsari o di Via Cappello. Proprio qui, a ridosso di uno degli angoli più romantici della città, non resterà che fermarsi affascinati sot-to alla luce natalizia e davanti alle vetri-ne addobbate, nella speranza che qual-che fiocco di neve scenda silenzioso tra i baci degli innamorati.Certo è che il simbolo del Natale vero-nese è un altro: la Stella Cometa. È la testimonianza più tradizionale della città, installata per la prima volta oltre vent’anni fa per lanciare la Mostra Pre-sepi. Come la Tour Eiffel, venne proget-tata per essere montata solo in un’oc-casione, ma il fascino di un’opera così maestosa obbligò a studiarne un ritor-no stagionale. L’enorme archiscultura fu ideata da Rinaldo Olivieri, architetto e scenografo, e per montarla ogni anno viene utilizzata una delle gru più po-tenti d’Europa. L’immenso arco collega lo spazio areniano con quello urbano, un’idea di luce e acciaio che ha stupi-to alcuni degli uomini più potenti del mondo. Copie in miniatura della Stella sono state consegnate a Papa Giovan-ni Paolo II, a Michail Gorbatschow e a Ronald Reagan. Un’opera apprezzata particolarmente anche da tutti i bam-bini, che puntualmente, nonostante i divieti, scambiano le punte della stella per scivoli improvvisati su cui trascorre-re alcuni dei loro spensierati momenti di gioco.

historyart, culture

natureand landscapes

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eventi di Natale•

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VIENI A PROVARE LA MIGLIORE

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la sigaretta elettronica

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14 PantheonL I F E S T Y L E

Der Kamin angezündet, der Baum geschmückt und die Schneeflocken. Das ist eine Magie, die die gan-ze Welt kennt und schätzt, aber in Verona hat das ein ganz besonderes Aroma. Sie haben im Schatten der Arena der Ferienzeit den Geschmack eines un-vergesslichen Erlebnisses. Es reicht von dem star-ken Geschmack der Schokolade, unter den Stern getrunken, bis zum Geschmack des intimen Kusses unter dem Balkon von Julia. Aber das ist noch nicht alles. Weihnachten in Verona handelt von dem beeindruckenden Komet, der sich von der Arena auf dem Piazza Bra stürzt, oder von den Illuminationen, die die Stadt in ein Festival der Lichter und Farben verwandeln.Dieses Szenario ist surreal und märchenhaft. Es ist sehr einfach, diese Erinnerung für ein ganzes Jahr zu schätzen.

Di recente, si è andato ad aggiungere a tutte queste bellezze “passeggere” del Natale anche l’Alberone Bauli, installato da qualche anno all’ingresso di Corso Porta Nuova. Per tutti i turisti o i vero-nesi che arrivano dalle uscite dell’Auto-strada A4, il gigantesco Albero è effet-tivamente il primo segno tangibile del Natale che si incontra sulla strada per il centro storico. È solitamente la prima lu-minaria che viene accesa nel capoluogo scaligero nella seconda metà di novem-bre. Alto 20 metri, con una base di circa 10 metri di diametro, è il capofamiglia di altri quattro alberi che sono installati per le vie del centro: Piazza Erbe, Piazza dei Signori, Corso Porta Borsari e Piazza Brà. Provate ad immaginare cosa succe-derebbe se Babbo Natale decidesse di riempire l’albero di regali...

Fireplace lit, decorated trees and snowflakes: a sce-nery that the whole world knows and appreciates, but in Verona it is really different. Christmas holi-days, here, have the special flavor of an unforgetta-ble experience: intense fragrance of hot chocolate under the Star and romantic kisses under Juliet’s balcony. But that’s not all; Christmas in Verona range from the charming comet plunging directly in Piazza Bra, to the lights transforming the city center in a festival of color and light.A surreal and fairytale scenery which treasures the memories of the whole year.

Magic of Christmas

Zauber der weihnachtszeit

PATTINAGGIO IN BRÀUn po’ come pattinare nel Central Park di New York, una scena vista in tanti film, anche Verona regala questa emozione durante il periodo natalizio. Grazie all’impegno dell’associazione di pattinaggio dilettantistico Glacies Verona in collaborazione con il CSI, durante le festività torna per il sesto anno la pista di ghiaccio per il pattinaggio che sarà allestita proprio sotto all’Arena. Le atlete più grandi della Glacies saranno ogni giorno presenti per assistenza sulla pista, con suggerimenti al pubblico di “pattinatori”. Tutte le informazioni su www.glaciesverona.it

STORIA,ARTE, CULTURA

NATURA E PAESAGGI

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VIVERE L’INVERNO

CAPODANNO A VERONA “Verona è una città romanticissima, il Capodanno è stata un’esperienza indimenticabile”. È questo uno dei tanti com-menti che la rete restituisce alla voce “Capodanno a Vero-na”. La festa che apre al nuovo 2013 si consumerà come di consueto all’ombra dell’Arena. Spettacoli, musica ed intrat-tenimento nell’attesa che scocchi la mezzanotte e vengano accesi i fuochi d’artificio e le cascate di luce dall’anfiteatro. Uno show suggestivo e indimenticabile che farà da magico contorno al tintinnio dei calici di spumante.

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Zauber der weihnachtszeit

VIVERE L’INVERNO

STORIA,ARTE, CULTURANATURA E PAESAGGI

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EVENTI SOTTO LA NEVE

Quante sono le occasioni per vivere il Natale a Verona, sentirlo sulla pelle, re-spirarne la magia passo dopo passo?Banchetti di Santa LuciaAppuntamento tradizionale associato a una delle feste più attese dai bambini veronesi: Santa Lucia. Tradizione vuole che la santa arrivi a bordo di un carretto di legno nella notte fra il 12 e il 13 di-cembre, assieme al suo aiutante, il Ca-staldo, e all’asinello. Per i bambini buo-ni porta dolci e dolcetti, anche se con il tempo Santa Lucia si è aggiornata, e oggi carica il suo carretto con giochi, re-gali e tecnologia. Non è sempre così ai Banchetti, dove la tradizione ha mante-nuto il suo ruolo di protagonista. Oltre 300 banchi di venditori ambulanti affol-lano Piazza Bra e il Listòn tra dolci, pro-dotti tipici, articoli di regalo e souvenir etnici. Non c’è veronese che non associ ai Banchetti di Santa Lucia un ricordo, un aneddoto, oppure il sapore delle frittelle con la cioccolata. Quest’anno il tradizionale appuntamento si aprirà lu-nedì 10 fino a giovedì 13 dicembre.Mercatini di NorimbergaI sapori dei mercatini tirolesi tradizio-nali dentro al cuore di Verona. È dal 2009 che questo allestimento arric-chisce la cornice di Piazza dei Signori, conosciuta anche come Piazza Dante. Dal 23 novembre al 21 dicembre sa-ranno protagoniste le caratteristiche

casette di legno del “Christkindlmarkt”. Sessanta espositori disposti a cerchio, pronti ad accogliere tutti i visitatori tra profumi, sapori e colori. Prodotti tipici tradizionali, specialità gastronomiche, dolci natalizi, decorazioni e addobbi: dalle corone di vimini alle porcellane, legno e ceramiche. Visitare il Mercatino di Norimberga, là dove si sono svolte le vicende di Giulietta e Romeo, sarà par-ticolarmente romantico: immaginate il bacio scambiato sotto al vischio tenuto in mano dal Dante, che campeggia al centro della Piazza.Orari: dalla Domenica al Giovedì dalle ore 10:00 alle ore 21:30Venerdì, Sabato e prefestivi dalle ore 10:00 alle ore 23:00Rassegna PresepiSiamo arrivati quest’anno alla 29ma edizione della “Rassegna Internaziona-le del Presepio nell’Arte e nella Tradizio-ne”. La suggestiva cornice dell’Arena di Verona ospiterà le creazioni tradizionali di rappresentazione della natività. Circa 400 esemplari provenienti da tutto il mondo, “prestati” da alcuni dei musei internazionali più importanti sia da col-lezioni private. L’allestimento realizzato negli anfratti in cui un tempo si riscal-davano i gladiatori, rende per ciascuna installazione l’effetto e la magia che essa stessa vuole evocare. Ogni rico-struzione esplora la nascita di Gesù con occhi diversi, in ambienti suggestivi più

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Presepi di Verona•

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STORIA,ARTE, CULTURA

NATURA E PAESAGGI

VIVERE L’INVERNO

o meno tradizionali.La rassegna aprirà il 1 dicembre e re-sterà attiva sino al 20 gennaio con ora-rio continuato tutti i giorni (compresi i festivi) dalle ore 9:00 alle ore 20:00. Ingressi a 7€, ridotto a 6€ e speciale scuole a 4€. Verona in LoveVerona città dell’Amore non potrebbe essere tale senza il degno festeggia-mento per San Valentino festa di tutti gli innamorati. Da questa necessità romantica è nato “Verona in Love”, un evento che andrà in scena dal 14 al 17 febbraio 2013. “Se ami qualcuno porta-lo a Verona” recita il pay off, e in effetti chi non ha mai sognato di baciarsi nella città di Giulietta e Romeo. Gli amanti, gli innamorati, le coppie di novelli sposi e di fidanzatini fanno la fila per stringersi la mano lungo le vie del centro, mentre in Piazza dei Signori campeggia gigan-tesco il rosso cuore d’Amore simbolo della manifestazione. Dai menu speciali delle attività ristorative, alla possibilità di scambiare e lasciarsi messaggi inde-lebili, una serie di iniziative affascinan-ti e imprevedibili che coinvolgeranno tutti i presenti. Verona si trasforma in questi quattro giorni in un nido d’amo-re, una tappa irrinunciabile nei percorsi di coppia. Scambiarsi le promesse du-rante questo dolcissimo appuntamen-to potrebbe essere l’occasione giusta. Preparate gli anelli, Verona in Love vi aspetta...a braccia aperte.

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Winter eventsBanchetti di Santa Luciafrom Monday 10 to Thursday 13 December It is a traditional event associated with one of the most important festivals for Veronese children. Ac-cording to tradition, Santa Lucia arrives during the night between 12 and 13 December, on a wooden cart together with her aide, Castaldo, and a donkey. She takes sweets and biscuits to “good children”. This year, in Piazza Brà, 230 banquets will be pre-pared with desserts, typical products, gift items and ethnic souvenirs.Mercatini di NorimbergaFrom 23 November to 21 December 2012Timetable: Sunday to Thursday from 10:00 to 21:30Friday, Saturday and holiday eves from 10:00 to 23:00Since 2009, traditional Tyrolean street markets en-rich the landscape in Piazza dei Signori also known as Piazza Dante. Sixty exhibitors welcome all visi-tors in the characteristic wooden houses of “Chri-stkindlmarkt” between aromas, flavors and colors. Nativities exhibitionFrom 1 December 2012 to 20 January 2013Timetable: every day from 9:00 to 20:00The “ Rassegna Internazionale del Presepio nell’Arte e nella Tradizione “ is usualy hosted in the evocati-ve frame of Arena. About 400 models from all over the world, “lent” by some of the most important in-ternational museums and private collections. Any reconstruction of the Nativity recounts the birth of Jesus through different eyes in a charming and tra-ditional environment.Verona in LoveFrom 14 to 17 February 2012Verona could not be called “the city of love” without the celebration of Valentine’s Day; “If you love so-mebody bring him to Verona”; this is the slogan in the town of Romeo and Juliet. Who has never drea-med to kiss someone in the city of love? Lovers, new-lyweds and sweethearts are looking forward to join their hands along the streets of downtown, while in Piazza dei Signori the giant red heart stands as a love symbol of the event.

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Verona in Love•

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Veranstaltungen unter dem schnee

St. Lucia-BanketteVom Montag 10. Dezember bis Donnerstag 13. DezemberSanta Lucia: Traditionelle Veranstaltung und eines der am meisten erwarteten Festivals von Kindern. Überliefert ist, dass die Heilige zusammen mit ih-rem Gehilfen, Carr und Esel, an Bord einen hölzer-nen Wagen in der Nacht zwischen dem 12. und 13. Dezember ankommt. Für gute Kinder bringt sie Süßigkeiten und Leckereien. Auf der Piazza Brà werden dieses Jahr 230 Bankette mit typischen Produkten, Kuchen, Geschenkartikel und Souvenirs veranstaltet.Nürnberger MärkteVom 23. November 2012 bis 21. Dezember 2012Öffnungszeiten: Von Sonntag bis Donnerstag von 10:00 bis 21:30Fr, Sa und Feiertagen von 10:00 bis 23:00Die Aromen der traditionellen Tiroler Märkte im Her-zen von Verona. Seit 2009 verstärkt diese Inszenie-rung die Piazza dei Signori, auch bekannt als Piazza Dante. Die typischen Holzhäuser “Christkindlmarkt”, sechzig Aussteller im Kreis angeordnet, sind bereit, alle Besucher mit Düften, Aromen und Farben zu begrüßen.Krippen-AusstellungVom 1. Dezember 2012 bis 20. Januar 2013Öffnungszeiten: täglich von 9:00 bis 20:00Die Krippen-Ausstellung “Rassegna Internazionale

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NATURA E PAESAGGI

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VIVERE L’INVERNO

del Presepio nell’Arte e nella Tradizione” wird als Tra-dition in der eindrucksvollen Umgebung der Arena von Verona gehalten. Etwa 400 Exemplare aus aller Welt, “ausgeliehen” von einigen der bedeutendsten internationalen Museen und Privatsammlungen. Einige Rekonstruktionen der Geburt untersucht die Geburt von Jesus mit anderen Augen, in mehr oder weniger traditionellen, eindrucksvollen Umgebun-gen.Verona in LoveVom 14. bis 17.Februar 2012Verona, Stadt der Liebe, kann nicht so ohne eine würdige Feier für Valentinstag, Patron aller Lieben-den, sein. Aus dieser romantischen Notwendigkeit wurde Verona in Love geboren. “Wenn man jeman-den liebt, muss man hin nach Verona mitbringen” das sagt das Motto, und in der Tat: Wer möchte sich nicht in der Stadt von Romeo und Julia küssen. Liebende, Brautpaare und verlobte Paare drängten Hand in Hand in den Straßen des Stadtzentrums, während es in der Piazza dei Signori ein rotes Herz, Liebe -Symbol des Ereignisses, gibt.

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“Esiste uno studio che dice che mangiare divertendosi aiuta la digestione”...

Aperto Venerdì e Sabato ; è il ristorante del Berfi's Club, lo spazio polifunzionaleche si adatta quotidianamente alle esigenze del pubblico e dei clienti.

Lo storico locale veronese Berfi's Club nato per soddisfare le esigenze di un pubblico adulto si proponecon una veste estetica e contenutistica di classe.

Si presenta al venerdì e sabato con molteplici sfacettature in un'unica serata, tutte alla ricercadella qualità. Forti della professionalità, dell'esperienza, del gusto e dell'accoglienza delRISTORANTE LA COLONNA, all'interno del BAGORDO DINNER CLUB, cercheremo di viziarvifin dalla cena attraverso ottimi piatti raffinati e di qualità.La cena servita al tavolo prevede una serie di antipasti, bis di primi, secondo con lafamosa cotoletta della Colonna abbinata a contorni di stagione, acqua a volontà, una caraffa di vinoogni � persone, dolce e caffè.La cena al buffet consiste un mix di antipasti, bis di primi, secondi con contorni e una drink.La divertente situazione musicale accende il locale attraverso un'iniziale esibizione dei migliori gruppiLIVE seguiti dai nostri consolidati DJ SET.Deep club offre la possibilità di utilizzare la location durante tutti i giorni della settimana,poichè SPAZI e STRUTTURA sono adatti per la creazione di eventi come: CONVETION, MEETING,CORSI DI FORMAZIONE, CENE AZIENDALI. Il tutto integrabile con l'inserimento nei nostri canali dicomunicazione, che garantiscono un elevata visibilità, come mailing, monitor, locandine, flyers....ecc.Tutto autografato dalla direzione gestionale e artistica di DEEP CLUB, leader nelle pubbliche relazioni,negli eventi, nella gestione dei locali da più di �� anni.

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Citta’, ma non solo...Sarebbe sbagliato pensare alle struttu-re dedicate al wellness distribuendole solo nel centro città. La provincia di Verona è costellata di ambienti con-fortevoli per lasciarsi andare. Piscine termoriscaldate, impianti termali natu-rali, massaggi tradizionali o sfiziosi al cioccolato. Ma ancora impacchi d’argil-la, fino ai bagni di fieno che si possono trovare nelle montagne della Lessinia, dove l’intenso profumo dell’erba ap-pena tagliata impregna gli ambienti da secoli di lavoro.Non c’è che l’imbarazzo della scelta...

Vivere bio naturalmentePer chi vuol vivere gli straordinari pa-esaggi delle colline moreniche e delle montagne lessiniche, osservare e fo-tografare flora e fauna, rigenerarsi tra prati e boschi, tisane, massaggi ed erbe officinali, la collina e la montagna vero-nese si apre a una fitta serie di offerte. L’attenzione al bio e al green è molto sentita in queste zone, dove la passione e l’amore per la terra hanno dato origi-ne a prodotti di grande qualità. Agri-turismi sparsi in ogni angolo faranno assaporare gusti intensi e delicati, ine-briandovi dei sapori che le genti di Ve-rona governano con maestria. Cresco-no inoltre le strutture ricettive dedicate all’alimentazione bio naturale, da oggi sempre più diffusa e valorizzata.Viziarsi e coccolarsi a Verona. Momenti magici e unici, soprattutto nelle fredde

Passeggiate all’aria aperta, alimenta-zione sana e biologica, cura del corpo e dell’anima: è il mondo del wellness, il mondo del benessere, del relax, del volersi bene e del stare bene. Il mondo dei centri benessere specializzati, degli agriturismi, delle escursioni guidate nel verde delle montagne, che la città scaligera e la sua provincia offrono agli abitanti e ai turisti che le visitano. In questi ultimi anni si sono ampliate anche nel territorio veronese le offerte per gli amanti della “vita sana”. E così Ve-rona non è più solo arte e cultura, ma si è riusciti a trovare il giusto equilibrio anche con la natura e il benessere. All’ombra dell’Arena fioriscono i centri di cura del corpo ai quali è almeno con-sigliabile fare una capatina. Coccolarsi fra i bagni di cioccolato? Piscine termali e vasche colorate? Bagni di fieno e tisa-ne rilassanti?

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WELLNESShistory

art, culturenature

and landscapes

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giornate invernali, quando non c’è cosa migliore del rifugiarsi nelle calde acque degli splendidi centri termali sparsi nei dintorni di Verona o rilassarsi con una calda tisana nell’area relax di una del-le confortevoli Spa della Lessinia. Resi-

BENESSERE

STORIA,ARTE, CULTURANATURA E PAESAGGI

historyart, culturenatureand landscapes

COSSATERIridologicheNaturopaticheConsigli Alimentari

Tradizione - Innovazione

Consulenze

dence, ville e rustici immersi nel verde sono poi a disposizione di chi decide di trascorrere qualche giorno di tranquilli-tà nelle colline delle vallate ai piedi del-le montagne lessiniche.

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Wellness

Spaziergänge im Freien, gesund und organisch es-sen, Pflege von Körper und Seele: Das ist die Welt des Wellness, der Entspannung, Liebe und einem guten Gefühl. Im Schatten der Arena findet man die sehenswerten Körperpflege-Zentren. Verwöhnen Sie sich zwischen Schokoladenbädern, Thermal-bädern und farbigen Tanks, Heubädern und entspannenden Tees!Es wäre falsch zu glauben, dass die Strukturen, die dem Wellness-Raum gewidmet sind, nur in der In-nenstadt platziert sind. Wie Sie durch das Herun-terladen der Karte mit dem QR-Code dieser Seiten sehen können, ist der Provinz Verona voll von Well-ness-Umgebungen.

Wellness

Outdoor walks, healthy and biological food, care of body and soul: this is the world of wellness and relax. Verona offers many wellness centers where you can relax between chocolate or hay baths, swimming pools, colored bathtub and relaxing herbal teas.Special wellness spa do not concentrate only in the city center, but also in the surroundings of Verona with very comfortable places (as you can see by downloading the map attached to the QR code on these pages).

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VIAGGI

Raggiungere Verona e il suo magico territorio non è certo difficile. Grazie all’impegno e al lavoro profuso da tanti anni, la città vanta un sistema di mobi-lità all’avanguardia, tra cui spicca sen-za dubbio l’Aeroporto Valerio Catullo, 12km a Sud del centro città nei pressi di Villafranca. Il terminal opera in uno dei quadranti più importanti d’Europa ed è collegato quotidianamente con voli per le principali città italiane: da Roma a Palermo, da Napoli a Bari sino alle zone di villeggiatura come Catania, Olbia e Cagliari.Voli esteri partono da Verona per qua-si tutte le città europee: Amsterdam, Monaco, Londra e Parigi, Barcellona, Madrid, Varsavia, Praga, Mosca e San Pietroburgo. Oltre 3milioni i passegge-ri transitati fra questi chek in, il che fa dell’Aeroporto di Verona il secondo del-la speciale classifica italiana del traffico charter. Sono ben 24 le compagnie che operano il loro servizio sulla pista di Villafranca, trasformando Verona in un crocevia turistico. Dall’Aeroporto parto-no inoltre dei collegamenti bus navetta con il centro della città, consentendo anche delle visite “mordi e fuggi” che lasceranno comunque tanta voglia di fare ritorno nella città dell’Amore.

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NATURA E PAESAGGI

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TUTTE LE ROTTE PORTANO A VERONA

It is not difficult to reach Verona and his magic land. Thanks to efforts and hard work, the city now boasts a good transport system, including undoubtedly Va-lerio Catullo Airport, 12 km south of the city center, near Villafranca.The terminal operates in one of the most important transit point in Europe and it is the second in the special Italian ranking of charter traffic. A bus ser-vice connects the airport to Verona historical center.

All roads led to Verona

Verona und seine magischen Gebiete zu erreichen, ist wenig schwer. Dank der Bemühungen und der jährlichen Arbeit hat die Stadt ein innovatives Mobi-litätssystem: Unter diesen sehr wichtig ist der Valerio Catullo Flughafen, 12 km südlich des Stadtzentrums in der Nähe von Villafranca. Das Terminal ist mit dem wichtigsten europäischen Quadranten verbun-den und ist das zweite unter den besonderen italie-nischen Charter-Verkehr-Rankings. Die Verbindung ist schnell vom Flughafen zur Stadt, dank der Shut-tle-Bus-Verbindungen mit der Altstadt von Verona.

Alle wege führennach Verona

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Die provinzNicht nur die Stadt Verona fasziniert Touristen und Durchreisende. Auch die Provinz Verona ist sehr reich an Traditionen, Landschaften, Kulturen und wirklich bezaubernden Ecken. In dem riesigen Terri-torium, dass sich über Landschaft, Berge und Hügel erstreckt, stehen ohne Zweifel die blauen Lago di Garda als begehrtes Urlaubsziel, aber auch die Kampagnen der Tiefebene von Verona, der Hügel, ein Gebiet reich an Traditionen und Kulturen und Tor zum Naturparadies von Verona: Lessinia.

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UN TERRITORIO DA SCOPRIRE

Non è solo la città di Verona ad affasci-nare i turisti e i viaggiatori di passag-gio. La provincia della città scaligera è altrettanto ricca di tradizioni, paesaggi, culture e angoli davvero suggestivi.Nel vasto territorio che abbraccia cam-pagne, montagne e colline spicca senza dubbio l’azzurro Lago di Garda, ambita meta di vacanze. Più a sud le campagne della pianura veronese, dove sono colti-vate alcune delle specialità d’eccellenza che il fertile territorio veronese sa rega-lare se lavorato con perizia e pazienza: dal riso al radicchio, fino alle pesche e alle mele. Infine, non meno importante, la zona più ricca di tradizioni e culture: la collina. Le ville padronali, le carat-teristiche forme suggerite da vigneti ed oliveti, completano quell’orizzonte che ha caratterizzato Verona per mil-lenni. Eccezionali sono le cantine della Valpolicella e della Valpantena. Proprio quest’ultima è la porta di ingresso per il vero paradiso naturale di Verona: la Lessinia.

SurroundingsTourists and visitors are fascinated not only by the center of Verona, but also by the surroundings rich of traditions, landscapes, cultures and really char-ming corners.The wide Verona area embraces plain, countryside, mountains and hills up to the blue Lake Garda. Fur-ther north, however, we find the real natural para-dise of Verona: Lessinia.

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GEOGRAFIA DI UN TERRITORIO INDIMENTICABILELa Provincia di Verona, cardine della Regione Veneto, conta ad oggi 925.200 abitanti. Si estende su una superficie di 3121km2 e comprende 98 comuni. Confina a Nord con il Trentino-Alto Adige (Trento), con cui nella parte più alta condivide storia e tradizione; ad Est con la provincia di Vicenza e con la provincia di Padova, a Sud con la provincia di Rovigo, a Ovest e Sud-Ovest con la Lombar-dia (rispettivamente, Brescia e Mantova) che ne hanno influenzato lo sviluppo economico.

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LAGO DI GARDA

Parlando della splendida Verona non si può escludere il suo fiore all’occhiello: il Lago di Garda. Il Benaco, come veniva chiamato nell’antichità, ha segnato lo sviluppo e la storia della città, caratte-rizzandone il clima e la temperatura, garantendo freschi svaghi durante i mesi estivi, attirando turisti in ogni sta-gione. È il più grande specchio d’acqua d’Italia e fa da cerniera tra Trento, Bre-scia e, appunto, Verona. L’antico nome Benaco, che anche oggi si ritrova in mole località lungo le sue sponde, ven-ne abbandonato nel Medioevo a favore del nome romanico di Garda, derivante proprio dall’omonima cittadina posta sulla sponda veronese. La pace e la bel-lezza di queste acque ha stregato an-che illustri personaggi, fra tutti Johann Wolfgang von Goethe o l’italiano Ugo Foscolo, che si soffermarono nelle in-cantevoli ville e negli splendidi borghi cittadini che si affacciano ancora oggi sul Garda.Ricco di specialità ittiche, come la trota e la bottatrice, il lago è particolarmen- Lake Garda

Talking about Verona we have to consider the im-portance of Lake Garda called Benaco in ancient times. The lake has marked the development of all the town. Its climate and temperature, ensure fresh leisure during summer and attract tourists all year round. In winter, Lake Garda offers striking views and recreational opportunities such as Christmas markets like “ Natale fra gli Ulivi “, which take pla-ce in Garda from 23 November 2012 to 6 January 2013. Do not forget to visit theme parks: Gardaland for example is the number one in Italy, but also Par-co Natura Viva which is house of the most fascina-ting animals on the planet.

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te indicato anche per tutti coloro che amano la pesca o semplicemente a chi, privo di dimestichezza con ami e mu-linelli, preferisce sedersi al tavolo per degustare i sapori del piatto di pesce.Negli anni più recenti, il Lago di Garda ha anche legato il suo nome ai parchi tematici che sono stati costruiti. Primo fra tutti Gardaland, parco divertimenti numero uno in Italia, ma anche l’affa-scinante Parco Natura Viva, che ospita alcuni degli animali più affascinanti del pianeta.

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•Visit virtually the

Lake of Garda

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GardaseeWenn man über das schöne Verona redet, kann man nicht auch über seinen Gardasee sprechen. Die Benaco, wie es in alten Zeiten genannt wurde, hat die Entwicklung und Geschichte der Stadt geprägt , ebenso wie es das Klima und die Temperatur cha-rakterisiert: Die frische Unterhaltung während der Sommermonate zieht Touristen zu jeder Jahreszeit an. Aber Garda ist nicht nur im Sommer: Es bietet schöne Landschaft und Freizeitmöglichkeiten auch im Winter. Ein Beispiel ist “Weihnachten unter den Olivenbäumen”, auf der Bühne am Gardasee vom

NATALE TRA GLI ULIVIUn evento per godere del periodo invernale sul lago è senz’altro “Natale tra gli Ulivi”, in scena proprio a Gar-da dal 23 novembre 2012 al 6 gennaio 2013. In scena i mercatini di Natale più caratteristici della provincia che saranno ospitati sul lungolago, affacciati al pano-rama blu delle acque del Benaco. Dalla prima metà di dicembre sarà possibile ammirare il Presepe del Bor-go, allestito con maestria da un gruppo di artigiani gardesani. Numerosi poi gli eventi in cartellone: mo-stre, concerti musicali, cori. Non da ultimo il falò dell’E-pifania (6 gennaio) accompagnato dal caldo vin Brulè.Mercatino di Natale: mercoledì e giovedì ore 15.00-19.00 / venerdì ore 10.00-13.00 e 15.00-19.00sabato, domenica, festivi e prefestivi ore 10.00-20.00

PROVINCIA DI VERONA

23. November 2012 bis 6. Januar 2013 mit den typi-schsten Weihnachtsmärkten der Provinz am Seeu-fer.Vergessen Sie nicht die Themenparks, wie den Ver-gnügungspark Gardaland, Nummer eins in Italien, aber auch den Park Natura Viva: Hier kann man einige der faszinierendsten Tiere auf dem Planeten finden.

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MONTE BALDO

A picco sul Lago di Garda, stagliato sull’orizzonte della Val d’Adige, incan-tevole d’estate e d’inverno. È Il Monte Baldo (dal tedesco wald, ovvero bosco), il massiccio montuoso principe della provincia di Verona. La sua altezza mas-sima arriva sino ai 2218 metri, il che lo rende una delle montagne più alte di tutto il Nord Italia. Con il suo maestoso patrimonio floristico e la grande varie-tà di fauna selvatica, il Monte Baldo si è guadagnato l’appellativo di “Giardino d’Europa”. Sono infatti numerose le spe-cie animali presenti, soprattutto uccelli che sorvolano le creste del Baldo, fra cui, da qualche anno, è tornata anche la maestosa aquila reale.Fin dall’epoca romana la zona del Baldo si è caratterizzata per una consistente pastorizia ovina e caprina, ma a partire dal Medioevo fu l’allevamento bovino a farla da padrone. Nacquero così le prime malghe baldensi, edifici formati da un ovile, costruiti con muri a secco e rico-perti di paglia e canne. Nel Seicento fu-rono trasformate e migliorate al servizio dei turisti che si fermavano a trascorrere del tempo rilassandosi sulla montagna e mangiando i tipici prodotti caserec-ci. Oggi, l’elevata affluenza di visitatori ha indirizzato il Baldo verso un’innova-zione per l’accoglienza turistica. La più significativa è sicuramente la funivia che collega il monte con il paesino la-

Monte Baldo

Monte Baldo

Skifahren in der Nähe von Verona? Das ist möglich! Monte Baldo ist der geeignete Ort: Der Berg steht auf den Gardasee und befindet sich am Horizont der Val d’Adige. Diese Orte können mit der Seilbahn von der Stadt Malcesine erreicht werden und bie-ten 8 Km Pisten, die sich in einer außergewöhnli-che Landschaft befinden. Dieses Szenario hat eine außerordentliche Schönheit für Skifahrer: Sie sind damit nicht vertraut, während der Fahrten das Wa-sser eines Sees zu beobachten. Die Pisten sind schön und zugänglich für alle. Die maximale Höhe ist 1830 m, auf einem Höhenunterschied von 400mt. Die Eröffnung ist am Neujahrstag, dem 31. Dezember 2012, bis (wenn der Schnee es zulässt) zu den ersten Tagen des April.

Skiing two steps from Verona? You can! Monte Bal-do, overlooking Lake Garda and the horizon of Val d’Adige, is the right place. Accessible by cableway from the lakeside town of Malcesine, it offers 8 km of ski slopes in a very unusual landscape loved by skiers, used to observe mountains and not the water of lake during the descent. Slopes are good and ac-cessible, reaching the maximum elevation of 1830 mt and a different height of 400 meters. Opening expected: from December 31, 2012 up to the early days of April (snow permitting).

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custre di Malcesine. Costruita nel 1962 e poi interamente ricostruita nel 2002 a seguito di una lunga ed accurata fase di progettazione che ha impegnato la Facoltà di ingegneria dell’Università di Trento, la funivia è l’unica al mondo con cabine interamente rotanti. Un modo tutto nuovo di godere lo spettacolo del lago di Garda librandosi in volo verso la stazione a monte.Una volta arrivati sulla cima ci si può rilassare nei solarium, o rifocillarsi nei ristoranti che offrono servizi ricchi e piatti della tradizione veronese.

SCI SUL BALDOCerto è che durante l’inverno il Monte Baldo si apre anche alla vasta offerta sciistica. Il Monte Baldo offre infatti 8km di piste affacciate sul bellissimo Lago di Garda, uno scenario del tutto insolito ma dalla bellez-za straordinaria per gli sciatori, abituati ad osservare le montagne durante le discese e non l’acqua di un lago. Le piste sono belle e accessibili a tutti arrivando a 1830mt di altitudine massima su un dislivello di 400 metri. Apertura prevista proprio il giorno di capodan-no, 31 dicembre 2012, fino (neve permettendo) ai pri-mi giorni di aprile.

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NATURA E PAESAGGI

LA BASSA VERONESEA sud della città, nel cuore della Pianura Padana, si estende un panorama vastis-simo dominato dalle colture dei cereali e del riso. La pianura veronese, meglio nota come “Bassa veronese” racchiude testimonianze storiche, dalle pievi ro-maniche di Isola della Scala e Cerea fino alle fortificazioni scaligere, dove, su tutti, splendono i magnifici castelli di Villa-franca e di Bevilacqua. La pianura occu-pa più della metà del territorio veronese e propone itinerari a piedi, in bici o a ca-vallo dedicati alla scoperta dell’ambien-te e delle numerose oasi naturalistiche, tra cui svetta il Parco Giardino Sigurtà, vincitore del premio “Grandi giardini ita-liani” del 2011 e famoso in tutto il mon-do per la sua bellezza e le straordinarie fioriture, da quelle dei tulipani a quelle di migliaia di iris e rose. Ogni angolo di questo giardino ha una storia da rac-contare, quella di quasi quattro secoli di vita, in cui grandi personaggi, artisti e scrittori hanno visitato questo spicchio di mondo verde. La “Bassa veronese” è anche la terra dei castelli, sia scaligeri che medievali, che ancora oggi si conservano in tutto il loro fascino. É il caso del castello di Salizzo-le, quello di Sanguinetto, o della Torre Scaligera di Isola della Scala. Al XV se-colo risalgono invece la grandi ville con le annesse corti rurali, nate in principio all’interno delle aziende agricole come case dei signori e divenute poi dimore signorili, arricchite di affreschi, giardi-ni e statue. Circondate per lo più dalle vaste risaie, coltivazione prevalente in pianura, ville e corti si ergono imponenti portando sul fronte lo stemma della ca-sata. Tra tutte, si ricordano Villa Pellegri-ni e Villa Pindemonte a Isola della Scala, Villa Zambonina a Vigasio, Villa Dionisi a Cerea. Oltre a vari insediamenti archeo-logici all’aperto in corso di scavo, quale quello dell’Olmo di Nogara, varie raccol-te si vanno organizzando sotto forma di Musei. Si segnalano in particolare: Mu-seo Archeologico di Gazzo Veronese e quello di Isola della Scala; Museo della Civiltà Contadina a Bonferraro di Sorgà; Villa Vecelli Cavriani di Mozzecane.

Das tieflandvon Verona

Bassa veroneseThe Po Valley, a vast landscape dominated by crops of cereals and rice, is one of the less famous touristic areas in Verona, but actually, it encloses important historical gastronomic and cultural te-stimonies: from the wonderful castles of Villafran-ca and Bevilacqua to Park Garden “Sigurtà”, winner of the prestigious “Great Italian Gardens” in 2011. This large area, called “bassa”, occupies more than half of the Veronese territory. It offers itineraries on foot, on horseback or by bike through its artistic te-stimonies, jealously guarded for centuries, and its green meadows. A land to be discovered also for its culinary specialties: risotto al tastasal (spiced with sausage, cinnamon and spices), lesso con pearà (a sauce made with bread and pepper) and famous recipes with radicchio rosso di Verona.

Die Po-Ebene, eine weite Landschaft, geprägt von Getreide und Reis, ist als Touristenziel in Verona nicht sehr geprägt; es enthält aber hochwertige historische, gastronomische und kulturelle Zeu-gnisse. Hier gibt es wunderbare Schlössern von Vil-lafranca und Bevilacqua bis zum “Parco Giardino Sigurtà”, Gewinner des renommierten Preises “Die großen italienischen Gärten” im Jahr 2011. Die große Weite, die die Bewohner von Verona “niedrig” nennen, nimmt mehr als die Hälfte des Territoriums ein und bietet Touren zu Fuß, mit dem Fahrrad oder zu Pferd durch seine grünen Weiten und vielen kün-stlerischen Werke an, die seit Jahrhunderten veran-kert sind. Diese Orte sind wirklich interessant auch für die Gastronomie: Der Tastasàl Reis, gewürzt mit Wurst, Zimt und Gewürzen; Rindfleisch, gekochtem Fleisch mit Pearà, Brot-basierten Sauce und Pfeffer und die Rezepte mit der Radicchio von Verona.

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Prodotto tipico e base principale di mol-ti dei piatti della tradizione veronese, il Vialone Nano Veronese è il riso ottenuto da semi selezionati della specie japoni-ca della varietà Vialone Nano. Dal 1996 è l’unico riso d’Europa ad aver ottenuto il marchio IGP (Indicazione Geografica Protetta) dall’Unione Europea. Sulla pu-rezza della varietà, sui metodi di coltiva-zione, di lavorazione e di presentazione al consumo vigila il Consorzio per la Tutela del Riso Vialone Nano Veronese, che raggruppa aziende impegnate nel rispetto di un disciplinare di produzione approvato e registrato dalla Comunità Europea.Il Riso Vialone Nano Veronese deve infat-ti presentare delle particolari caratteri-stiche al consumo, tra cui il color bianco e l’assenza di striscia, segni dell’incon-fondibile purezza di questo prodotto. Per quanto riguarda la produzione, il riso grezzo viene prima asciugato e poi i gra-nelli vengono liberati dagli strati esterni; impurità e chicchi difettosi sono bloccati da griglie che li separano dal prodotto

RISOTTO ALL’ISOLANA … LA RICETTA UFFICIALEIngredienti: 1 Kg. di Riso Vialone Nano Veronese IGP 2 litri di ottimo brodo 200 g. di vitello magro 200 g. di lombata di maiale 150 g. di burro 140 g. di formaggio grana Pepe, sale, cannella e rosmarino (quanto basta)PREPARAZIONE: Tagliare la carne a dadini, condire con sale e pepe macinato fresco e lasciare riposare per un’ora. Fondere il burro, mettere un rametto di rosmarino, rosolare bene la carne. Cuocere a fuoco lento fino a completa cottura della carne, quindi togliere il rosmarino. Fare bollire il brodo, aggiungere il riso mondato, cuocere per 20 minuti a fuoco lento, fino a quando il riso avrà assorbito tutto il brodo. Unire al riso il condimento fatto in precedenza. Completare il risotto all’isolana con formaggio profumato alla cannella.

RISO STORIA,ARTE, CULTURANATURA E PAESAGGI

finito pronto al confezionamento. Grazie alla sua capacità di assorbire i condimenti, il Vialone Nano Veronese può essere preparato con sughi di carne, di pesce o di verdure. Re dei risi da risotto, è ancora oggi il protagonista indiscusso di una delle fe-ste più importanti della pianura: la Fiera del Riso, che si tiene ogni anno a Isola della Scala da metà settembre alla pri-ma settimana di ottobre. Interessante e curiosa è la storia della nascita di questa festa popolare, che oggigiorno richiama più di 150 espositori e oltre 500mila vi-sitatori provenienti da tutta Italia. Il riso all’isolana era infatti il piatto con il quale si festeggiavano le grandi occasioni sia di carattere pubblico che privato. La tra-dizione vuole che fosse il capo famiglia a cucinare, in quanto capace di prestare particolare attenzione ai criteri traman-dati di generazione in generazione. Le ricette, sebbene simili, variavano sem-pre in qualche gustoso dettaglio. Que-sto portò scontri “a colpi di cucchiaio” tra le diverse famiglie: dispute e litigi che si risolsero nel 1985 con un atto ufficiale del Sindaco che proclamò un’unica vera ricetta del risotto. Nel 1967 l’Amministra-zione Comunale istituì la Fiera del Riso. Giunta quest’anno alla 46a edizione, l’intera manifestazione ruota attorno alla distribuzione del riso Vialone Nano di produzione locale che viene esposto in un’area di circa 90mila mq. Grazie alle mostre, alle visite guidate sul territorio, alle manifestazioni folkloristiche e spor-tive e ai rinomati concorsi gastronomici, la fiera è diventata ormai un appunta-mento fisso.

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•Taste the typical Verona’s rice

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mare che, assieme al lesso, la pearà è stata a lungo il piatto principale delle famiglie povere. Nella seconda metà dell’Ottocento, quando anche sulle ta-vole delle famiglie più ricche i cibi pre-libati iniziano a scarseggiare, la pearà viene introdotta nel menu dei nobili, che la rendono una portata prelibata, destinata a diffondersi anche nelle cu-cine oltre il territorio veneto.La pearà preparata con tanto pepe, pane grattugiato, burro, midollo di bue e brodo di carne, è la salsa ideale per arricchire di sapore il lesso, solitamen-

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BOLLITO E PEARÀ

Un’antica leggenda narra che ad inven-tare la tipica salsa pepata veneta fu il cuoco del re longobardo Alboino. Se-condo la storia, il cuoco preparò questa salsa nutriente e saporita per ridare for-za e energia alla giovane sposa di Alboi-no che, disperata per la morte del pa-dre ucciso dal marito, si stava lasciando morire di fame. Evidentemente la pearà fece il suo dovere, dato che Rosamunda ed il suo amante Elmichi assassinarono Alboino.Se la storia dell’origine della pearà non è ancora certa, possiamo invece affer-

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LA RICETTA ORIGINALE DELLA PEARÀIngredienti:500 g. pane vecchio100 g. midollo di bue100 g. olio extravergine d’oliva100 cl brodo caldoSale, Pepe PREPARAZIONE:1. Grattuggiare il pane molto finemente, versare l’olio e il midollo di bue in una pentola.2. Cuocere a fiamma bassa, mescolando continuamente. Quando comincerà a soffriggere, cominciare a versare il pane grattugiato, poco alla volta, in modo da non formare grumi.3. Aggiungere il brodo caldo poco alla volta.4. Salare e pepare secondo il vostro gusto, poi coprire la pentola e lasciare cuocere a fiamma minima per almeno 2 ore, mescolando spesso.Alcune varianti della ricetta tradizionale, prevedono l’aggiunta a fine cottura del Parmigiano Reggiano o del Grana Padano per rendere ancora più gustoso questo delizioso piatto della tradizione popolare.

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te costituito da specifici tagli di carne, come lo scamone e il biancostato, altre carni di manzo, oppure lingua di bue, testina di vitello, gallina e cotechino. Ad accompagnare il ricco piatto, i corposi vini delle vallate veronesi, come il Val-policella e il Bardolino.Come ogni piatto della tradizione, an-che la pearà e il lesso sono protagonisti di vere e proprie feste a loro dedicate. Dopo aver deliziato i palati dei buon-gustai con centinaia di diverse ricette a base di riso, Isola della Scala diventa

nel mese di novembre la location della “Fiera del bollito con la pearà”, la sagra enogastronomica che porta in tavola, servita in piatti di ceramica, la salsa pe-pata e altre prelibate ricette della tra-dizione veronese, quali tagliatelle con i fegatini e i tortellini in brodo, castagne abbrustolite e i dolci di stagione.A marzo, a Cellore d’Illasi, è la “Festa della pearà” a festeggiare la celebre sal-sa veneta, investendo anche il “Cavalie-re della Pearà”.

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coltivazione è soprattutto nel cologne-se: da Legnago passando per Casaleone fino ad arrivare a Isola della Scala. Numerosi sono i piatti della tradizione culinaria veronese che prevedono l’uti-lizzo della speciale cicoria: dagli gnocchi al radicchio, al pasticcio o pasta fresca con il radicchio. Amati e rinomati sono anche i piatti di riso, con abbinamenti particolari e gustosi, come ad esempio il risotto con il radicchio e le mele. Ogni anno, nel mese di gennaio, a Ca-saleone, la “Fiera del Radicchio Rosso di Verona” propone speciali menu di degu-stazione di piatti della tradizione, tutti a

ll radicchio di Verona IGP è un ortaggio del gruppo delle cicorie definito in bo-tanica Cichorium Intybus. Differisce da-gli altri tipi di radicchio in quanto è più corto e più tondo. In base al periodo in cui avviene la raccolta può essere distin-to in “tipo precoce” o “tipo tardivo”. Per la varietà precoce la raccolta si effettua nei mesi di ottobre e novembre, mentre il tardivo viene raccolto da dicembre a febbraio. Dopo la raccolta le piante vengono am-massate in cumuli con le radici ricoper-te da un telo di plastica opaco per una quindicina di giorni. Ciò serve per raf-forzarne la maturazione e ottenere così foglie prive di colorazione verde. Oggi la

RADICCHIO DI VERONA

RISOTTO AL RADICCHIO ROSSO DI VERONA Ingredienti:300 g. radicchio rosso di Verona 300 g. Riso Vialone Nanouno spicchio d’aglio una noce di burro Grana Padano 640 dl. di brodo vegetale mezzo bicchiere di vino bianco olio extravergine d’oliva - sale – pepePreparazione:Far imbiondire l’aglio nell’olio con una noce di burro. Togliere l’aglio e aggiungere il radicchio lavato e tagliato a listerelle. Salare, versare il vino e lasciare evaporare. Quando il radicchio è stufato, gettare il riso e portarlo a cottura, unendo poco alla volta il brodo bollente, rimestando. Quando il riso è quasi pronto, spegnere la fiamma e mantecarlo con grana grattugiato, una noce di burro e un pizzico di pepe.

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base di radicchio. Un menu ricco, accom-pagnato da vini del territorio veronese, oltre che da tanta musica e spettacoli di intrattenimento. Dal successo della fiera, nasce poi “Ra-dicchio in Festa”, la speciale sagra che mira a valorizzare ulteriormente questo straordinario prodotto, attraverso un calendario ricco di appuntamenti eno-gastronomici, culturali, musicali, folklo-

ristici, sportivi e di animazione per bam-bini. Nel corso della festa che va in scena solitamente nei primi giorni di febbraio viene anche organizzato un mercatino di prodotti tipici con vendita di radic-chio veronese e articoli di artigianato locale. Appuntamenti culturali, conve-gni, dimostrazioni, degustazioni e tavole rotonde riempiranno queste giornate dedicate al gustoso radicchio veronese.

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COLLINESono senza dubbio la zona di maggiore tradizione enogastronomica e culturale. Le colline veronesi abbracciano un ter-ritorio molto vasto, dal lago alle monta-gne, dalle mura della città alla campa-gna.La fascia prealpina dei Lessini funge da protezione naturale alle coltivazioni di Valpolicella e Valpantena, creando in queste zone collinari dei climi unici che garantiscono ottime coltivazioni come in poche altre zone d’Italia. Verso Sud, i sedimenti di morene depositati dai con-tinui spostamenti dei ghiacciai che una volta dominavano il paesaggio, hanno dato vita alle colline moreniche. Apprez-zate fin da sempre dalle nobili famiglie venete, queste dolci alture si sono arric-chite di ville da favola, castelli e residen-ze signorili. Tra tutte spicca la leggenda-ria Villa Arvedi, a Grezzana, scelta anche da Hollywood come ambientazione per pellicole di fama internazionale. Anche la cultura e l’architettura religiosa han-no da sempre contribuito allo sviluppo sociale della collina veronese, regalando monumenti unici e affascinanti.Il tutto contornato da una serie di pro-dotti tipici tra i più famosi d’Italia, tra tut-ti i migliori oli e vini veneti che qui han-no radicato il segreto del loro successo.

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Die hügel

HillsVeronese hills are undoubtedly the area of greatest gastronomic tradition and culture. They cover a vast area, from lake to mountains, from town walls to countryside. They can be reached following Valpo-licella or Valpantena roads. Imposing seventeenth-century houses arise along these streets, such as the beautiful Villa Arvedi in Grezzana, chosen as loca-tion for several Hollywood movies.Along the valleys you can find several restaurants, pizzerias and cellars where you can taste delicious wines and oils (the map can be downloaded from QR code in these pages).

Die Hügel sind ohne Zweifel der Bereich der größten kulturellen und gastronomischen Traditionen. Die Hügel von Verona umfassen ein sehr breites Gebiet, vom See zu den Bergen, von den Mauern der Stadt bis zum Land. Diese Orte sind erreichbar von Vero-na entlang der Valpolicella oder der Valpantena. Entlang dieser Straßen gibt es stattliche Villen des 17. Jahrhunderts wie Villa Arvedi in Grezzana, die als Drehort für mehrere Hollywood-Filme gewählt wurde.Entlang der hügeligen Täler hält man sich auf, um die Weine und Öle zu schmecken. Diese typische Produkte finden Sie in den Restaurants, Pizzerien, und vor allem in den Weinkellern (Herunterladen der Karte mit der QR-Code dieser Seiten).

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Da oltre ottocento anni sorveglia sovrana la valle de-gli dei e conserva il fascino e lo splendore di secoli

di storia. L’ampio giardino all’italiana accoglie i visitatori, orientandoli subito in quella raffinata e rinascimentale atmosfera che si respira negli spaziosi saloni della villa. Arte ed eleganza: in due parole Villa Arvedi, la maesto-sa residenza di Cuzzano a Grezzana, sede prestigiosa per convegni, conferenze stampa, cene di gala, sfilate di moda, matrimoni, film e spot pubblicitari. Fiera della sua storia, la villa è un magnifico esempio di come un patrimonio storico e artistico possa valorizzare se stesso e l’ambiente nel quale è inserito, coniugando armoniosamente passato e modernità. «La nostra è stata una delle prime ville ve-nete ad essere aperta al pubblico. Già negli anni ‘60 mio padre Ottavio l’aveva resa disponibile per una cena del Ro-tary Club» racconta Paolo Arvedi, discendente del conte trentino Giovanni Antonio Arvedi che nel 1824 acquistò

Villa Arvedi

l’allora Villa Allegri. Se infatti l’esistenza della residenza è do-cumentata dal 1200 come casa di proprietà dei Della Scala, fu la famiglia Allegri, nel seicento, a ricostruirla e ampliarla secon-do le forme attuali.In questi anni, sono molte le aziende italiane ed estere che hanno scelto questa splendida cornice per manifestazioni, presentazioni di progetti e prodotti, così come molte sono state le occasioni che l’hanno vista location di videoclip musicali, servizi fotografici e film. Del resto, è difficile non rimanere affascinati dalla nobiltà e la bellezza evocata da ogni angolo della tenuta. All’ingresso, il vialetto alberato conduce allo splendido giardino, caratterizzato da disegni a duplice ventaglio realizzati con cespugli di bosso, in per-

Da 400 anni regina della Valpantena

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fetta armonia con la facciata dell’edificio. All’interno, al secondo piano, il suntuoso e lucente salone dei Tita-ni affrescato da Ludovico Dorigny riporta alla mente antiche storie e leggende: Perseo e Medusa, la lotta fra i Centauri e i Lapiti, i Titani che sorreggono i segni zo-

diacali, sono solo alcuni degli eroi dipinti a fresco sulle pareti. Al piano inferiore, nella sala dei Cesari, ci si im-merge in una atmosfera aristocratica e solenne: ampio e imponente ricorda il potere signorile della Repubblica Veneta. I due salotti ad esso adiacenti, invece, arricchiti di bellissimi soffitti lignei affrescati, richiamano mo-menti di vita familiare dei nobili di un tempo. Dietro la

villa il piccolo borgo e, come ogni residenza signorile che si rispetti, la cappella barocca dedicata a San Carlo Bor-romeo, in posizione sovraelevata rispetto alla villa. «Viste le diverse esigenze e richieste, anche altri spazi della vil-la sono stati destinati ad ospitare conferenze e convegni, cercando di mettere a disposizione degli ospiti ogni tipo di comfort» spiega Paolo Arvedi. «Molto suggestiva è per esempio la sala convegni, con soffitto a volta e pareti di pie-tra, mentre ideale per cene e serate di gala per piccoli grup-pi è il Ninfeo, struttura in stile barocco riccamente decora-to con conchiglie, mosaici e statue mitologiche, secondo la migliore tradizione seicentesca».La famiglia Arvedi, impegnata nella produzione dell’olio e nella gestione del complesso residenziale, ha recentemen-te deciso di aprire le porte anche ai matrimoni civili. Un modo nuovo per far rivivere con un pizzico di modernità l’arte e la storia della villa della Valpantena.

Da 400 anni regina della Valpantena

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zione di Origine Controllata e Garantita) per prodotti di eccellenza quali il Recioto di Soave e l’Amarone della Valpolicella. Proprio quest’ultimo è l’unico vino ita-liano in vendita nei duty free shops dei traghetti che salpano dalla Danimarca ogni giorno verso la Scandinavia.Alla fine degli anni Novanta, esattamen-te nel 1999, proprio la valle di Soave isti-tuì “l’Associazione Strada del Vino Soave” intuendo l’importanza di offrire un pac-chetto completo di proposte e servizi ai

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IL VINO

Il vino veronese è conosciuto in tutto il mondo, non ha bisogno di presentazio-ni. Le colline di Verona sono la culla di questo prodotto che ha ottenuto la sigla DOC (Denominazione di Origine Con-trollata) per la quasi totalità dei suoi pro-dotti, e addirittura la DOCG (Denomina-

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veronesi•

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Der wein

WineVeronese wine is known all over the world and it does not need any introduction. The hills of Verona are just the cradle of this product, which has now obtained the code DOC (Denomination of Control-led Origin) for nearly all of its products. Amarone della Valpolicella is the only Italian wine sold, for example, in duty-free shops of ferries sailing daily to Scandinavia.

Der Veroneser Wein ist weltweit bekannt und braucht keine Beschreibung. Die Hügel von Ve-rona sind die Wiege dieses Produkts, die jetzt die Qualitäts-Zertifizierung DOC (“Denominazione di Origine Controllata”, d.h. Ursprungsbezeichnung) erhalten hat. Der Wein Amarone von Valpolicella ist zum Beispiel der einzige italienische Wein, der in duty free Shops der Fähren, die täglich nach Skan-dinavien fahren, verkauft wird.Die Bewohner sind sehr gastfreundlich und haben viel Pflege der Familie Keller. Hier beginnt die Verar-beitung dieser außergewöhnlichen Weine. Diese Weine werden komplett im Haus und nur mit han-dwerklichen Methoden hergestellt. Eine einfache und unvergessliche Güte.

turisti, grazie alla collaborazione con più di cento soci tra cantine, agriturismi e hotel. Tre anni dopo è stata la volta della Valpolicella, che con l’omonima “Asso-ciazione Strada del Vino Valpolicella”, ha dato una scossa positiva al settore ter-ziario della vallata.La grande ospitalità degli abitanti è di-mostrata dalla cura con cui sono mante-nute le cantine di famiglia, da cui parte la lavorazione per ottenere questi straor-dinari vini. Vini fatti interamente in casa con metodi esclusivamente artigianali. Una bontà semplice ma al contempo in-dimenticabile.

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Valpolicella DOCuve: Corvina veronese (40-70%), Rondinella (20-40%), Molinara (5-25%)zona: Valpolicella e Valpantenaabbinamento: per ogni occasionegradazione: 11.0°Caratteristiche e curiosità: Secondo alcune accreditate ipotesi, il nome Valpolicella deriverebbe dalla contrazione del toponimo “Vallis polys cellae” ovvero “Valli dalle molte cantine”. Di vero c’è che la Valpoli-cella è un territorio dove storia e tradizione si sono fuse insieme da secoli, con radici saldamente fondate nei coltivatori che da sempre abitano queste terre. Le uve adoperate per questo vino presentano un livello zuccherino nella media e un’acidità variabile. I vini prodotti possono così risultare da mediamente alcolici a poco alcolici, a seconda della zona di produzione. È un vino di colore rosso, con un profumo vinoso, mandorlato e dal sapore fresco, piacevolmente vivace.

Recioto DOCuve: Corvina veronese (40-70%), Rondinella (20-40%), Molinara (5-25%)zona: Valpolicella, Valpantena, Soaveabbinamento: con dolci e dessert, in particolare la “sbrisolona”gradazione: 12.0°Caratteristiche e curiosità: È un prodotto molto particolare, in quanto è ottenuto dall’appassimento delle uve conservate in fruttai e da un arresto della fermentazione. Questo permette di conservare la percentuale di zucchero necessaria a garantire la struttura tipica di questo vino. Il colore che lo contrad-distingue è un rosso rubino intenso, con un profumo deciso di frutta passita e un sapore avvolgente, con una buona acidità totale.

Amarone DOCuve: Corvina veronese (40-70%), Rondinella (20-40%), Molinara (5-25%)zona: Valpolicella e Valpantenaabbinamento: carni alla griglia, arrosti con sughi saporiti, selvaggina da penna, formaggi a pasta duragradazione: 14.0°Caratteristiche e curiosità: La zona dell’Amarone della Valpolicella comprende 19 comuni della fascia settentrionale della provincia di Verona, da est a ovest. La storia di questo prodotto è particolare, ed uni-sce assieme tradizione e leggenda. Nasce nella metà dello scorso secolo, a causa di un errore nella pre-parazione del suo padre naturale: il Recioto. Oltre alla denominazione d’origine Valpolicella, è riservato l’uso della specificazione geografica “Valpantena” al prodotto ottenuto nei vigneti di questa particolare zona. Il colore è di un rosso rubino carico, con un sapore pieno e robusto.

Lessini Durello DOCuve: Durella, Pinot nero, Pinot bianco e Chardonnay (15% massimo) zona: monti Lessini, Comuni di Vestenanova, S.Giovanni Ilarione, Cazzano di Tramigna, Roncà, Montec-chia di Crosara e Badia Calavenaabbinamento: antipasti e piatti di pescegradazione: 10.0°Caratteristiche e curiosità: Nei decenni passati veniva bevuto al solo scopo di dissetarsi, magari in ag-giunta all’acqua. Oggi è un prodotto che si è raffinato e può essere proposto in tutta la sua eleganza. Ultimo dei vini ad aver ottenuto il riconoscimento DOC, il Lessini Durello è un vino di colore giallo pa-glierino, con un sapore asciutto, acidulo e un odore dai contorni morbidi e delicati.

Soave DOC uve: Garganega, Pinot bianco, Trebbiano di Soave e Chardonnay (30% massimo)zona: Val Tramigna, Val d’Illasi, Mezzane, Colline di Soave e Val D’Alponeabbinamento: a tutti i piatti, da il meglio con il pescegradazione: 10.5°Caratteristiche e curiosità: È un vino bianco ottenuto senza perdere né fragranza né leggerezza, ma ca-ratterizzato piuttosto da una vibrante vivacità. Può essere considerato il vino bianco italiano per eccel-lenza, grazie alla validissima esportazione all’estero. Di colore giallo paglierino, ha un profumo intenso e delicato. Il sapore è asciutto, leggermente amarognolo.

Vino Custoza DOCuve: Trebbiano (20-45%), Garganega (20-40%), Trebbianello (5-30%), Cortese/Malvasia/Pinot bianco (da soli o congiunti) 20-30%zona: colline moreniche e vigneti pede-colllinari a sud-ovest della provinciaabbinamento: antipasti leggeri, risotto, tortellini, carni bianchegradazione: 11.0°Caratteristiche e curiosità: Custoza, frazione di Sommacampagna, dà il suo nome al celebre vino bianco. La zona era un’antica “stazione di guardia e custodia” che controllava dall’alto delle sue colline i passag-gi sulla “via Postumia”. Di colore giallo paglierino, ha un sapore sapido leggermente amarognolo e un profumo vinoso penetrante.

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46 PantheonL I F E S T Y L E

STORIA,ARTE, CULTURA

NATURA E PAESAGGI

historyart, culture

natureand landscapes

Vino Bardolino DOCuve: Corvina 35-65%, Rondinella 10-40%, Molinara 10-20%, Negrara 0-10%zona: Gardesano-Veroneseabbinamento: a tutti i piatti, da il meglio con le carni bianchegradazione: 10.5°Caratteristiche e curiosità: L’area di coltivazione e produzione del vino Bardolino DOC si estende su una superficie di oltre 25mila ettari, compresi i sedici comuni dell’anfiteatro morenico orientale del Lago di Garda. Il vino si presenta di colore rosso rubino brillante, con un profumo fragrante, delicatamente fruttato e un sapore asciutto e morbido.

Enantio DOCuve: Labruscazona: Val D’Adige e Vallagarinaabbinamento: piatti a base di selvaggina, con la tipica “pastisada de caval” e con formaggi stagionatigradazione 14.0°Caratteristiche e curiosità: È il più importante vitigno a bacca nera della Terra dei Forti. Non ha caso è chia-mato “l’ambasciatore”. La sua storia è millenaria, infatti già al tempo dei romani si conoscevano queste uve prelibate. L’Enantio è un vino unico. Ha un colore rosso rubino intenso e i profumi di frutta matura sono molto penetranti.

Vini della Terra dei Forti Dal 2006 la “Terradeiforti” è una Denominazione di Origine Controllata. Comprende l’area collinare dei comuni di Rivoli, Brentino-Belluno, Dolcè e Avio, per una superficie totale di 1300 ettari. Sono poi sedici le cantine e più di ottocento i produttori impegnati nel garantire che la DOC “Terradeiforti” si contraddi-stingua esclusivamente per i vini di qualità, data proprio dalle splendide uve di questi territori. Siamo al confine con il Trentino Alto Adige, ma sempre di Lessinia si tratta.

PROVINCIA DI VERONA

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PROVINCIA DI VERONA

Un altro grande prodotto delle colline veronesi è l’olio extravergine d’oliva. Le forme morbide degli uliveti, e il colore verde tenue di queste maestose pian-te, sono tratti caratteristici della collina veronese. Laddove non sorgono le viti, sono gli ulivi a farla da padrone, così come è vero il contrario. Un binomio, quello tra uva e oliva, che ha fatto della provincia di Verona un marchio di quali-tà riconosciuto in tutto il mondo.La provincia veronese è la prima produt-trice veneta del settore, con oltre 4000 aziende sparse sul territorio, e può van-tarsi di due oli targati DOP (Denomina-zione di Origine Protetta): l’extravergine di oliva del Garda e quello della Valpoli-cella. Le diverse tipologie di olivi danno origine a oli con caratteristiche molto differenti. Si va dal verde e dorato olio valpantenate fino al brillante e intenso giallo gardesano, dai sapori delicati fino a quelli più accesi e stimolanti. Alla base

L’OLIO STORIA,ARTE, CULTURANATURA E PAESAGGI

della cucina italiana, da sempre l’olio d’oliva è il protagonista quotidiano delle nostre tavole. Ideale per piatti complessi e sofisticati, ma ugualmente corposo an-che con un semplice pezzo di pane.

historyart, culturenatureand landscapes

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48 PantheonL I F E S T Y L E

È nelle zone collinari della Valpantena, alle pendici dei monti Lessini che ha tro-vato i natali uno degli oli più particolari e gustosi dell’intera zona.La posizione, l’altitudine e la natura cal-carea, rendono questi terreni partico-larmente adatti alla cultura dell’ulivo. Il clima mite durante tutto l’arco dell’anno è ideale per la coltivazione di una pianta che non potrebbe riprodursi a soli pochi chilometri di distanza. Le olive destinate alla produzione dell’olio extravergine di oliva delle colline venete provengono da tipiche varietà della zona: Nostra-no, Favarol e Grignano. Tra queste, solo quelle di altissima qualità vengono raccolte a mano o per mezzo di pettini seguendo la più tipica delle tradizioni. Consegnate in giornata, le olive vengo-no selezionate e in seguito sottoposte a molitura secondo un processo di lavora-zione tecnologicamente avanzato.Le spremiture di massima qualità delle etichette più pregiate vengono invece spremute con le antiche macine in pie-tra e con il sistema della “spremitura a freddo”, che permette di ottenere un olio ancora più particolare sia nel colore che nel gusto.Quest’olio è stato il primo extravergine di oliva DOP in tutto il territorio veneto. L’inconfondibile profumo di questo pro-dotto vi farà “scivolare” nelle zone più verdi del territorio, intrappolandovi nel gusto e nella freschezza che solo qui po-trete trovare.

STORIA,ARTE, CULTURA

NATURA E PAESAGGI

OLIO EXTRAVERGINE COLLINE VENETE

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PROVINCIA DI VERONA

Olive oilExtra virgin olive oil is another famous Veronese product. The surroundings of Verona are the first oil producer in Veneto, thanks to its 4000 companies all around the country and they can boast of two oils with the DOP (Protected Designation of Ori-gin): extra-virgin olive oil from Garda and Valpoli-cella. Different types of olive oils originate various features: from the golden green Valpantena oil up to the intense yellow Gardense; from the delicate flavors up to the stronger ones. Oil is the daily star of Italian cuisine, perfect for complex and sophisti-cated meals but also with a simple piece of bread.

Das ölEin weiteres großartiges Produkt der Berglan-dschaft von Verona ist das Olivenöl. Die Provinz von Verona ist der erste italienische Hersteller von Öl, mit seinen 4000 Unternehmen im ganzen Land verstreut. Ein weiterer Stolz ist, dass Verona zwei Öle von DOP (geschützte Ursprungsbezeichnung) produziert: die Öle Extravergine di Oliva del Garda und Valpolicella. Die verschiedenen Arten von Oli-venöl beinhalten unterschiedliche Eigenschaften: Vom Grün und Golden des Valpantena Öl bis zu dem brillanten und intensiven Gelb des Gardasee, von zarte Aromen bis zu hellen und anregenden Aromen. Als Basis der italienischen Küche ist Öl der tägliche Protagonist auf unseren Tischen. Ideal für komplexe und anspruchsvolle Gerichte, aber auch vollmundig mit einem einfachen Stück Brot.

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50 PantheonL I F E S T Y L E

LESSINIA

STORIA,ARTE, CULTURA

NATURA E PAESAGGI

LA MONTAGNA

Parlare di Verona e della sua provincia, ci porta inevitabilmente a parlare delle sue splendide montagne, del verde, del panorama e dei paesaggi degli ampi spazi della Lessinia. Comunemente con Lessinia si intende la fascia montuosa a nord di Verona che si estende tra la Val d’Adige, la Valle di Ronchi (Vallar-sa, Trentino), il gruppo delle Piccole Dolomiti – Pasubio, la Valle dell’Agno Chiampo e l’alta pianura veronese dove diverse dorsali collinari si staccano dall’altopiano centrale per immergersi nei depositi alluvionali di pianura for-mando valli cieche quali Valpolicella, Valpantena, Val di Squaranto, Val d’Il-lasi, Val di Mezzane, Val d’Alpone, Valle del Chiampo, ecc.Visitare e conoscere la Lessinia, signifi-ca scoprire sempre qualcosa di magico e di nuovo. La sua storia, l’arte millena-ria e straordinaria nella sua semplicità, oltre alle tipiche strutture che si scor-gono qua e là tra boschi e verdi pascoli, conservano la cultura diffusa, le usanze e le tradizioni della popolazione di ori-gine cimbra che dal lontano XIII secolo la abita. E così le tipiche malghe, le pic-cole e isolate contrade testimoniano la

historyart, culture

natureand landscapes

presenza dell’uomo in quelle zone che a lungo sono rimaste disabitate e che fino al XIV secolo sono state utilizzate come aree di caccia per i signori vero-nesi. Ancora oggi sono la natura e gli ani-mali selvatici i veri protagonisti delle montagne lessiniche. Per questo, nel 1990 la parte alta dei Monti Lessini è stata dichiarata area protetta ed è stato inaugurato il Parco Naturale della Les-sinia. È la zona delle particolarità geo-logiche, un ambiente vario ed incante-vole, dove doline, grotte, ponti naturali,

Fotografa il codice QR con il tuo smartphone o tablet ed entra nel magico mondo del Parco Regioinale Naturale

della Lessinia•

Discover the Natural Park of Lessinia’s mountains

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51 PantheonL I F E S T Y L E

Wenn man über das schöne Verona und Provinz redet, muss man auch über seine Berge, das Grün, die Natur und Landschaft von Lessinia sprechen. Der Begriff Lessinia bezieht sich auf ein Gebirge nördlich von Verona, das ein sehr weites Gebiet einschließt, von der Grenze zwischen Veneto und Trentino-Südtirol. Lessinia zu besuchen und erfah-ren, bedeutet immer etwas Magisches und Neues zu entdecken. Seine tausendjährige Geschichte, Kunst und die typischen Strukturen, die hier und dort zwi-schen den Wäldern und grünen Wiesen verstreut sind, zu erleben. In diesem Gebiet werden die Kultur, Bräuche und Traditionen der Zimbrischen Bevölke-rung, die seit dem 13. Jahrhundert hier wohnt, bei-behalten. Die typischen Berghütten und die kleinen und isolierten Dörfer bezeugen die Anwesenheit des Menschen in diesen Bereichen, die für eine lange Zeit unbewohnt wurden und bis zum 14. Jahrhun-dert als Jagdgebiete der Herren von Verona verwen-det wurden. Noch heute sind Natur und wilde Tiere die eigentlichen Protagonisten der Lessinia-Berge: Im Jahr 1990 wurde der obere Teil des Monti Lessini zum Naturschutzgebiet erklärt und der Naturpark von Lessinia eröffnet.

Der berg

The surrounding of Verona is rich of beautiful mountains, green scenery and wonderful landsca-pes. Lessinia is the mountain range situated in the north of Verona, it covers a large surface area, between Veneto and Trentino Alto Adige. Visiting and learning about Lessinia you can discover so-mething magic and new: from its history to the millenary art. Typical structures can be seen throu-gh woods and green pastures: they preserve all the Cimbrian traditions related to the population who lived these places since the thirteenth century. The characteristic “malghe” and small and isolated ro-ads evidence human presence in those areas which long remained deserted and which were used by some gentlemen of Verona, as hunting areas, until the fourteenth century. Even today, nature and ani-mals are the real stars of Lessini Mountains. The Na-tural Park of Lessinia was inaugurated in 1990 and it was declared “protected area”.

Mountains

LESSINIA

affascinano scienziati e semplici visita-tori. Degni di nota sono gli spettacola-ri fenomeni di origine carsica come il Ponte di Veja, la voragine della Spluga della Preta e il Covolo di Camposilvano. I giacimenti fossiliferi di Bolca - Pesciara e Monte Postale hanno invece fornito reperti di specie vegetali ed animali degli ambienti lagunari e oceanici, oggi apprezzabili nel locale Museo dei Fossi-li. Di notevole interesse sono anche gli aspetti vegetazionali e faunistici visita-bili nei Musei della Lessinia e nel Cen-tro di educazione Ambientale di Malga Derocon.

STORIA,ARTE, CULTURANATURA E PAESAGGI

historyart, culturenatureand landscapes

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in cimbro (kam’Àbato). In alcune carte storiche risulta essere il secondo inse-diamento in Lessinia, risalente circa al 1333 come uno dei più numerosi.Di recente, Badia Calavena è diventato uno dei centri più celebri per l’installa-zione, sulla sommità del Monte Pecora, che domina la valle, di un rotore eoli-co. Dalle alture della Lessinia infatti, si riesce a scorgere la posizione di Badia proprio individuando la sagoma dell’e-norme elica.

Badia CalavenaElevation: 470 mt Area: 26.85 km2Distance from Verona: 32 kmIt is the second last municipality of Val d’Illasi, just before Selva di Progno. Although the Cimbrian tra-dition is very strong, Badia Calavena seems to have been Etruscan in the past. It has recently become one of the most famous centers in the surroundings of Verona thanks to the installation of a wind rotor on top of Monte Pecora.

Badia Calavena Höhe: 470mt ü.dMFläche: 26, 85 km²Entfernung von Verona: 32 km Es ist die vorletzte Gemeinde von Val d’Illasi vor Selva di Progno. Badia Calavena hat am ehesten etruskischen Ursprung, obwohl die zimbrische Tradition sehr stark ist. Vor kurzem wurde einer der berühmtesten Zentren für die Installation eines Wind-Rotors auf den Berg Pecora.

Bosco ChiesanuovaAltitudine: 1106mt s.l.m.Superficie: 64,66km2

Distanza da Verona: 27kmSenza dubbio il centro più famoso del-la Lessinia, oltre ad essere il più esteso dell’altipiano. Situato sulla dorsale tra il vajo Squaranto e quello dell’Anguilla, Bosco Chiesanuova ha saputo ritagliar-si la fiducia turistica grazie alle sue bel-lezze soprattutto paesaggistiche, che si estendono fino all’Alta Lessinia. Ha conosciuto il boom negli anni Settan-ta grazie al polo sciistico di Malga San Giorgio al quale lega profondamente la propria storia e tradizione. In epoca cimbra il centro era composto di due comuni: Frizzolana (l’attuale) e Valdi-porro, collocato più a nordest e ora so-lamente frazione. Lungo la provinciale

LESSINIA

STORIA,ARTE, CULTURA

NATURA E PAESAGGI

TERRITORIOLa particolarità della Lessinia è il suo territorio. Gli insediamenti abitativi del-le contrade sono sparsi su tutta l’area dell’altipiano e costituiscono una del-le più interessanti attrattive turistiche. Ovunque siate, qualsiasi percorso stiate percorrendo, prima o poi vi troverete davanti a una delle tipiche contrade lessiniche con i suoi sassi a vista, i muri a secco, i tetti in pietra e l’immancabile mandria al pascolo.

The special feature of Lessinia is undoubtedly its territory. We find interesting residential settlements scattered all around the area of the plateau. Don’t forget to walk along the typical “contrade Lessini-che” where you can see stone walls, roofs and herd grazing.

Die Besonderheit von Lessinia ist sein Hoheitsge-biet. Die Siedlungen der Bezirke sind auf dem ganzen Gebiet der Hochebene verstreut und sind eine der interessantesten Sehenswürdigkeiten. Wo immer Sie sind, auf jedem Weg, auf dem Sie reisen; früher oder später finden Sie sich vor einem typi-schen Lessinianischen Bezirk, mit seinen auffälligen Steine, Trockenmauern, steinernen Dächer und die allgegenwärtigen Herdeweiden, wieder.

Badia CalavenaAltitudine: 470mt s.l.m.Superficie: 26,85km2

Distanza da Verona: 32kmÈ il penultimo comune della Val d’Illasi prima di Selva di Progno. A 32km dal centro di Verona, Badia Calavena sem-bra essere di orgine etrusca, anche se la tradizione cimbra è molto forte, come dimostra anche la traduzione del nome

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natureand landscapes

Bosco Chiesanuova

Gebiet

RegionFotografa il codice QR con il tuo smartphone o tablet e scarica il video storico “La

bella dei Lessini”•

Download the historic video “La bella dei Lessini”

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Foto

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che conduce a Malga San Giorgio, altre contrade divenute mete turistiche d’ec-cezione, come Maregge, Griez e Bocca di Selva, da cui partono in inverno i lunghi anelli delle piste da fondo. E poi ancora i tanti rifugi, dal Monte Tomba a Castelberto, da Dossoalto fino al più raggiungibile Parparo, dove assieme all’indimenticabile landscape potrete anche sperimentare la tipica cucina di montagna.Oltre al palaghiaccio, alle nuove piscine e ai tanti percorsi di trekking e mtb, che ne fanno un centro indicatissimo per benessere e fitness, Bosco ha dato i na-tali ai campioni olimpici Fulvio e Sabina Valbusa e alla giovane Lucia Scardoni, che milita oggi nelle giovanili della na-zionale sci da fondo. Non dimentichia-mo che qui è nato anche Massimo Mo-ratti, attuale presidente dell’Inter.

Bosco ChiesanuovaElevation: 1106 mt Area: 64.66 km2Distance from Verona: 27kmBesides being the most extended, it is undoubtedly the most famous town of Lessinia. Located on the ridge between “Vajo Squaranto” and “Vajo dell’An-guilla”, Bosco Chiesanuova has been able to carve the confidence of tourists, thanks to its beautiful landscape that extend to High Lessinia. Bosco is land of champions: it is the birthplace of some fa-mous Olympic athletes like Fulvio and Sabina Val-busa.

Bosco ChiesanuovaHöhe: 1106mt ü.dMFläche: 64, 66 km²Entfernung von Verona: 27 kmOhne Zweifel ist dies die berühmteste und größte Gemeinde von Lessinia. Sie befindet sich auf dem Grat zwischen dem Vajo Squaranto und Anguilla. Bosco Chiesanuova ist ein wichtiges touristisches Zentrum, dank seiner besonderen Landschaf-tsschönheiten, die nach der oberen Lessinia füh-ren. Das ist auch das Waldland der Champions: die Olympiasieger Fulvio und Sabina Valbusa, die hier leben.

Cerro VeroneseAltitudine: 730mt s.l.m.Superficie: 10,17km2

Distanza da Verona: 25kmA soli 25km da Verona si trova Cerro Veronese, posto proprio sulla dorsale che divide il vajo di Squaranto con la Valpantena. Punto di passaggio sulla direttrice che sale a Bosco ha saputo svilupparsi turisticamente anche in questo senso. Deriva il nome dallo sto-

rico albero che sorge nella piazza del centro storico da oltre 1000 anni anche se è una curiosità che molti in Lessinia ignorano tutt’ora. Anche qui l’econo-mia si basa soprattutto sull’agricoltura e l’allevamento, tanto che al centro del paese sorge quello che un tempo fu il caseificio Plav, un’enorme struttura che fungeva da centro di raccolta per mez-za Lessinia. Originario di Cerro l’Airone più famoso d’Italia, Damiano Cunego, a cui è dedicata annualmente anche l’o-monima gran fondo.

Cerro VeroneseElevation: 730mt Area: 10,17km2Distance from Verona: 25 kmSituated between Vajo Squaranto and Valpantena, Cerro is a transition point to Boscochiesanuova. Tourism, here, has grown rapidly. Damiano Cunego, the famous Italian “Airone”, is native of Cerro and the race called “Gran Fondo” is dedicated to him.

Cerro VeroneseHöhe: 730mt ü.dMFläche: 10, 17 km²Entfernung von Verona: 25 km Es befindet sich direkt auf dem Grat, der die Squa-ranto-Vajo von der Valpantena trennt. Es ist ein Durchgang auf der Linie, die zum Bosco Chiesanuo-va führt: Das ist für die Gemeinde von Lessinia eine andere touristische Entwicklung. Damiano Cunego, der berühmteste italienische Radfahrer, kommt aus Cerro Veronese. Der jährliche gleichnamige Gran Fondo wird ihm gewidmet.

DolcèAltitudine: 115mt s.l.m.Superficie: 39,43km2

Distanza da Verona: 27kmSiamo nella parte orientale della Lessi-nia, praticamente in val d’Adige. Dolcè infatti confina con la Provincia di Tren-

LESSINIA

STORIA,ARTE, CULTURA

NATURA E PAESAGGI

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Vista da Erbezzo

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DolcèHöhe: 115mt ü.dMFläche: 39, 43 km²Entfernung von Verona: 27 kmEs liegt im östlichen Teil der Lessinia, praktisch im Etschtal. Dolcè grenzt an Trento: Bis 1915 war es die erste Italienische Gemeinde auf dem Brenner Pass. Dank eines geeigneten Klimas für die weißen Trau-ben des Pinot Grigio und Chardonnay, macht Dolcè etwa den 40 % der Produktion von Valdadige Doc aus.

ErbezzoAltitudine: 1118mt s.l.m.Superficie: 32,44km2

Distanza da Verona: 31kmAccarezziamo il cuore dell’alta Lessi-nia. Con i suoi 1118mt s.l.m. Erbezzo è il comune veronese più alto, e di-fatti poco sopra l’altipiano finisce per gettarsi nella Val d’Adige. È uno tra i più suggestivi dei 13 comuni cimbri, a partire dalla piazza della chiesa, che sembra proiettare in un altro mondo, popolato dai profumi e dalle emozioni della montagna. La parte nord, prati-camente immersa nel verde e priva di

to proprio lungo il corso del fiume che attraversa anche Verona. Fino al 1919 il territorio del comune era il primo ita-liano che si incontrava scendendo dal Brennero, il confine era ad Ossenigo. Il nome deriva da diverse voci, le quali convergono tutte sul significato di ca-stagneto. Tuttavia la coltivazione tipica è la vite, che qui costituisce il punto di riferimento dell’economia locale. Gra-zie ad un clima particolarmente adat-to per le uve bianche di Pinot Grigio e Chardonnay, il comune di Dolcè contri-buisce per circa il 40% alla produzione dei Valdadige Doc.

DolcèElevation: 115mt Area: 39,43km2Distance from Verona: 27 kmLocated east of Lessinia, near Val d’Adige, Dolcè borders Trento and, until 1915, it was the first Italian town that could be found descending the Brenner Pass. Thanks to a suitable climate for white grapes (Pinot Grigio and Chardonnay), the municipality of Dolcè contributes around 40% to the production of Valdadige Doc.

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LESSINIA

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paesaggi che si possono scorgere da qualsiasi angolo del territorio comuna-le. Ma l’eccellenza di Fumane, oltre che per il vino Valpolicella, passa per le sue bellezze naturali, che si trovano ben più in alto, ai margini settentrionali del suo territorio. L’antico borgo di Breonio (un tempo comune) offre una vista moz-zafiato su valli e alture circostanti. Ma sono il Parco delle Cascate di Molina e le grotte di Fumane a fare di questo ter-ritorio una vera perla da non perdere. Nel Parco delle Cascate di Molina la na-tura esplode in tutto il suo fascino. Vo-luto dal geologo Giuseppe Perin, attira infatti circa 50mila visitatori ogni anno e ha permesso alla piccola frazione di non spopolarsi nel corso del tempo.Le grotte invece, sono state scoperte nel 1962 dal geologo Giovanni Solinas e dal figlio Alberto. Qui pare vivessero tribù di uomini di circa 60mila anni fa (Uomo di Neanderthal) e 25mila anni fa (Uomo Sapiens) quando la grotta crollò a causa di una forte glaciazione. È con-siderato il sito più importante d’Europa per il lungo periodo di utilizzo.

FumaneElevation: 198 mt Area: 34,28km2Distance from Verona: 18 kmNear the center of Verona, the town of Fumane is one of the most northerly of Valpolicella. The soft lines of hills, covered with vineyards and olive trees, are the landscapes that you can see from any corner of the town. Here you can find many natural beau-ties. Not to be missed: the ancient village of Breonio, Molina Waterfall Park and Fumane cave.

FumaneHöhe: 198mt ü.dMFläche: 34, 28 km²Entfernung von Verona: 18 km In der Nähe von Verona ist die Gemeinde eine der nördlichsten des Valpolicella. Süße Weinreben und Olivenbäume sind entlang der Hügel gepflanzt und prägen die Landschaften, die Sie aus jeder Ecke der Stadt sehen können. Viele Naturschönheiten gibt es auch: Das alte Dorf Breonio, die Wasserfälle von Molina und die Höhle von Fumane machen dieses Gebiet zu einer echte Perle, die man nicht verpassen sollte.

GrezzanaAltitudine: 169mt s.l.m.Superficie: 52,01km2

Distanza da Verona: 10kmÈ il capoluogo della Valpantena, la valle che dalla città porta diretta all’altopia-no della Lessinia. Nella parte più set-

inquinamento luminoso, è perfetta per l’osservazione delle stelle durante il pe-riodo estivo e invernale. La sua storia è legata all’insediamento cimbro. I tzim-bar (Cimbri appunto) furono chiamati dal vescovo di Verona per disboscare le zone montuose del territorio con la pro-messa di offrire loro una dimora fissa se avessero svolto quel lavoro. Erbezzo fu una delle loro prime dimore.A pochi passi dal centro si imboccano sia la strada che sale al Passo Fittan-ze, sia al Rifugio Castelberto, una vera terrazza panoramica sulla Val d’Adige. Malga Derocon, invece, ospita il parco faunistico dove è possibile vedere, con un po’ di pazienza, la gran parte degli animali che popolano il Parco Naturale Regionale. Non da ultimo la tradizione culinaria. Gli gnocchi di malga, tipica pietanza lessi-nica, trovano a Erbezzo il fulcro del loro sapore, all’interno delle mura in sasso di Malga Lessinia, celebre proprio per la classicità e tradizione con cui ai suoi tavoli viene servito questo piatto.

ErbezzoElevation: 1118 mt Area: 32,44km2Distance from Verona: 31kmErbezzo is the highest Veronese municipality (1118 m asl) and just above the plateau we find Val d’A-dige. It is one of the most suggestive of the 13 Cim-brians municipalities. In Malga Lessinia, you can taste “Gnocchi di malga”, a typical alpine dish of Lessinia, served to your table in a very picturesque setting characterized by classic and traditional sto-ne walls.

ErbezzoHöhe: 1118mt ü.dMFläche: 32, 44 km²Entfernung von Verona: 31 kmErbezzo ist mit seinen 1118mt die höchste Gemeinde in Verona und in der Tat führt es direkt von der Ho-chebene ins Etschtal. Es zählt zu den eindrucksvoll-sten der 13 Zimbern Gemeinden, von der Piazza della Chiesa. Gnocchi di Malga, ein typisches Ge-richt von Lessinia, sind hier in Erbezzo wirklich le-cker. Dieses traditionelle Gericht wird innerhalb der Steinmauern der Malga Lessinia serviert.

FumaneAltitudine: 198mt s.l.m.Superficie: 34,28km2

Distanza da Verona: 18kmVicino al centro di Verona, il comune di Fumane è uno dei più settentriona-li della Valpolicella. Le linee dolci delle colline coltivate a vite e ulivo sono i

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Al centro della Lessinia è situata quella che può defi-nirsi una perla sportiva e turistica: il Centro Sportivo Turistico “Monti Lessini”, un impianto sportivo po-livalente gestito dall’ASD Sporting Club Lessinia. Al suo interno si possono trovare la piscina da 25 metri, la vasca didattica, la palestra per il fitness e la musco-lazione attrezzata Technogym oltre al campo polifun-zionale per il Calcio a 5 e la Pallavolo.Il Centro è un’importante risorsa per la Lessinia per-ché da una parte permette agli abitanti di svolgere svariate attività sportive organizzate, dall’altra con-sente di attrarre molti sportivi per periodi di allena-mento in altura.Il Centro Sportivo Turistico “Monti Lessini” è inter-connesso con altri impianti sportivi tra cui il campo da calcio a 11, il Palaghiaccio e gli impianti sciistici di San Giorgio. Il tutto permette di avere a disposizione svariate opportunità che si sommano a quelle offerte dalla natura.Infatti, il centro si trova in mezzo al Parco Naturale Regionale della Lessinia che si estende nel territorio dei Tredici Comuni Veronesi. Il Parco comprende una serie di riserve naturalistiche, come le cascate di Mo-lina, il Ponte di Veja e la foresta dei Folignani ed è gestito dalla Comunità Montana della Lessinia insie-me con i rappresentanti dei vari Comuni interessati. Lo scopo del Parco è quello di tutelare le particolarità naturalistiche e paesaggistiche della zona, pur con-sentendo e promuovendo la fruizione turistica della zona, soggetta a tutela in base alle norme del Piano Ambientale.Chi vuole usufruire dell’impianto, può farlo 7 giorni su 7 (lu-me-ve dalle 08.30 alle 22.00; ma-gi dalle 07.00 alle 22.00; sa-do dalle 09.00 alle 18.00).Il Centro Sportivo Turistico “Monti Lessini” è presen-te su facebook http://www.facebook.com/CSTMon-tiLessini, e on-line con il nuovo sito internet: www.cstmontilessini.com.Per info: [email protected] - Tel 045 6780159

CENTRO SPORTIVO TURISTICO “MONTI LESSINI”UNA PERLA SPORTIVA AL CENTRO DELLA LESSINIA

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tentrionale il territorio comunale entra all’interno del Parco Regionale Naturale.Numerose le attrattive turistiche a Grez-zana. Si va dal campanile romanico della pieve dedicata a Santa Elisabetta al mu-lino di Bellori (fraz. Lugo), dallo spetta-colare panorama del Monte Santa Viola sino al forte nascosto all’interno della medesima pineta (fraz. Azzago). Pro-prio qui è possibile godere del migliore panorama sulla città e sulla pianura, e nelle giornate in cui il cielo è azzurro e l’aria tersa, si distinguono nettamente le forme degli Appennini. Ma poi ancora l’antica torre del brigante Falasco (fraz. Stallavena) attorno a cui aleggia anco-ra oggi un alone di mistero e leggenda, fino all’incantevole cornice naturale del Vajo del Paradiso, che conduce sino ai piedi del già citato monte Santa Viola, dove in agosto va in scena la blasonata Festa Grande. La Valpantena di Grezza-na è poi celebre per vino e olio, dato che qui hanno sede alcune delle aziende più prestigiose a livello internazionale.A stupire i turisti di tutto il mondo è si-curamente Villa Arvedi, gioiello vero, si-tuato poco a sud del centro del paese in direzione di Verona. Maestosa e affasci-nante, la villa è stata utilizzata qualche anno fa come location per le riprese di “Letters to Juliet” celebre film hollywoo-diano che ha avuto un discreto succes-so al botteghino.GrezzanaElevation: 169 mt Area: 52,01km2Distance from Verona: 10 kmIt is the capital of Valpantena located along the val-ley that leads from Verona to the plateau of Lessini Mountains. In the north, the region enters the Regio-nal Natural Park. Not to be missed: the beautiful Ro-manesque bell tower of the church dedicated to St. Elizabeth, Mulino Bellori (Lugo), Monte Santa Viola and Villa Arvedi, the real jewel, situated just south of the town center towards Verona.

GrezzanaHöhe: 169mt ü.dMFläche: 52, 01 km²Entfernung von Verona: 10 kmGrezzana ist die Hauptstadt des Valpantena und des Tals, die von der Stadt in der Ebene der Lessinia führen. Im nördlichsten Teil des Territoriums betritt man den regionalen Naturpark. Es gibt auch ei-nen schönen, romanischen St. Elisabeth Glocken-turm. Verpassen Sie nicht die Windmühle Bellori (in Lugo), Monte Santa Viola und Villa Arvedi, ein Sch-muckstück. Es befindet sich südlich vom Zentrum des Dorfes, in Richtung Verona.

Marano di ValpolicellaAltitudine: 318mt s.l.m.Superficie: 18,64km2

Distanza da Verona: 18kmSiamo nel cuore della Valpolicella. Ma-rano si è sviluppato nel tempo attorno al monte Castelon dove, in epoca ro-mana, Caio Mario avrebbe fatto erigere una roccaforte per difendersi dai Cim-bri. Il nome, infatti, deriverebbe proprio dall’antico Marianu, che starebbe ad in-dicare proprio il console romano. Le fra-zioni di Marano sono piccoli gruppi di case con il tempo diventati più corposi, che si sono concentrate nei dintorni di vecchie chiese, traccia di una popola-zione prettamente agricola. Troviamo infatti numerose testimonianze di que-sta cultura agricola e religiosa: la chiesa di San Marco al Pozzo, la chiesa di Santa Maria in Valverde. Anche oggi, infatti, questo territorio è costellato di vigneti, ed è terreno ideale per la crescita della vite, anche se si possono trovare ulivi e ciliegi, un tempo coltivazione principa-li, oggi solo marginali.

Marano di ValpolicellaElevation: 318 mt Area: 18,64 km2Distance from Verona: 18 kmMarano developed around the Castelon Mountain where, in Roman times, Caio Mario built up a stron-ghold to defend against Cimbri. The church of San Marco al Pozzo and the Church of Santa Maria in Valverde are testimonials of the interesting religious culture in Marano.

Marano di ValpolicellaHöhe: 318mt ü.dMFläche: 18, 64 km²Entfernung von Verona: 18 km Marano entwickelte sich im Laufe der Zeit um den Berg Castelon. Während der römischen Zeit, hatte Caio Mario eine Festung errichtet, um sich gegen die Zimbern zu verteidigen. Interessante religiöse Zeugnisse sind die San Marco Kirche in Pozzo und die St. Maria Kirche in Valverde.

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Villa Novare (Negrar)

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NegrarElevation: 190 mt Area: 40,52 km2Distance from Verona: 15 kmNegrar is the most important town in Valpolicella. The hospital “Don Calabria”, the third largest struc-ture of Verona, is located in this area now. It was the preamble of San Raffaele Hospital construction in Milan.

NegrarHöhe: 190mt ü.dMFläche: 40, 52 km²Entfernung von Verona: 15 km Negrar ist die wichtigste Gemeinde von Valpolicella. Es gibt dort das drittgrößte Krankenhaus in Verona: “Don Calabria”. Gemäß diesem Beispiel wurde das Krankenhaus “San Raffaele” in Mailand gebaut.

Roverè VeroneseAltitudine: 843mt s.l.m.Superficie: 36,48km2

Distanza da Verona: 30kmÈ uno dei più caratteristici comuni del-la Lessinia collocato lungo la parte alta della Valsquaranto, che estende il suo territorio sino ai 1500mt. È la prima zona in cui si insediarono i cimbri nel veronese, provenienti dal vicentino, “assunti” come boscaioli da Bartolomeo della Scala. Tralasciando le complesse riletture cimbre del nome, essendo Ro-verè uno dei 13 comuni cimbri, il nome riflette il toponimo latino “Robur”, Quer-cia. In effetti i boschi che riempiono queste zone comprendono un’alta con-centrazione di querce, oltre che di pini e castagni. Proprio questi ultimi legano il loro nome a Roverè, dove ogni anno si tiene la celebre “Sagra dei Marroni”. Di recente anche il cinghiale si è reso pro-tagonista nel comune di Roverè, tanto che è stato uno dei pochi comuni in Ve-neto ad ottenerne il permesso di caccia.

Roverè VeroneseElevation: 843 mt Area: 36,48km2Distance from Verona: 30 kmIt is one of the most characteristics towns in Lessi-nia. Roverè is located along the upper part of Val-squaranto which extends its territory up to 1500 m. It is the first area in which Cimbri, coming from Vicenza, established when they arrived in Verona; they were “hired” by Bartolomeo della Scala as wo-odcutters.

Roverè VeroneseHöhe: 843mt ü.dMFläche: 36, 48 km²Entfernung von Verona: 30 km Dies ist einer der charakteristischsten Bereiche der Lessinia. Es befindet sich in dem oberen Teil von Val-squaranto, ein Gebiet, das 1500mt weit ist. Hier sie-delten sich die Zimbern, die aus Vicenza kamen. Sie arbeiteten als Holzfäller für Bartolomeo della Scala.

NegrarAltitudine: 190mt s.l.m.Superficie: 40,52km2

Distanza da Verona: 15kmCosì come Grezzana in Valpantena, Ne-grar è il comune principale della Valpo-licella. Dal centro del paese non è diffi-cile raggiungere la Lessinia: Sant’Anna d’Alfaedo dista pochi chilometri e la città è a meno di 15km di distanza. Una zona geograficamente importante che ha contribuito a fare di Negrar un centro agricolo rilevante. Vi sorge oggi anche la struttura ospedaliera “Don Ca-labria”, terza per grandezza della città di Verona, ma probabilmente la più fun-zionale, dalla cui esperienza è nata la volontà di costruire il San Raffaele di Mi-lano. Il piccolo torrente che attraversa il paese ha scavato il suo letto fin dalla preistoria. Questa zona, infatti, segnala la presenza di insediamenti fin dal Pa-leolitico e conserva ad oggi svariate tracce archeologiche di quei primissimi segni di vita. Fu dall’anno 1000 d.C. che Negrar iniziò ad assumere le sembian-ze con cui lo si riconosce anche oggi. Molte ville signorili, tra cui spicca sicu-ramente Villa Novare, e case padronali che stavano a guardia dei possedimenti coltivati a viti, ancora oggi protagonisti indiscussi di questo territorio.

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Tipica malga lessinica a Roverè

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San Giovanni IlarioneAltitudine: 194mt s.l.m.Superficie: 25,31km2

Distanza da Verona: 41kmTipico comune collinare frazionato in molte realtà differenti che, oltre al centro storico, costellano la zona circo-stante. Paradossalmente, è più vicino a Vicenza che a Verona, e questo ne ha fatto nel tempo un centro piuttosto sot-tovalutato della provincia di Verona. Il primo documento ufficiale che mostra l’esistenza di questo insediamento è del 1091, in cui si parla di “Sancto Joanne di Aronna” come zona assegnata al mo-nastero San Felice di Vicenza, il che te-stimonia una storia a cavallo tra le due provincie sin dall’inizio. Il nome è stato mutuato proprio da quel “Aronna” che indicava la “rogna”, una specie di grami-gna così chiamata volgarmente. Solo in seguito si è passati al toponimo Hilario-ne e quindi Ilarione, in seguito ad una bolla papale del 1685. Il passaggio defi-nitivo alla provincia di Verona, a seguito di aspre discussioni, avvenne nel 1923.

San Giovanni IlarioneElevation: 194 mt Area: 25,31 km2Distance from Verona: 41 kmIt is a typical hill municipality divided into many different parts splitted all around the center and the surrounding area. Paradoxically, it is closer to Vicenza than to Verona: this led to underestimate it through the years. The final transition to the district of Verona is result of a fierce debate which took pla-ce in 1923.

San Giovanni IlarioneHöhe: 194mt ü.dMFläche: 25, 31 km²Entfernung von Verona: 41 kmDieser typische, hügeliger Ort ist in viele verschiede-ne Gebiete aufgeteilt. Paradoxerweise ist es näher an Vicenza: Das ist so, weil es von der Provinz von Verona unterschätzt wurde. Es wird erst seit dem Jahr 1923, nach heftige Debatten, von der Provinz von Verona verwaltet.

Sant’Ambrogio di ValpolicellaAltitudine: 174mt s.l.m.Superficie: 23,51km2

Distanza da Verona: 21kmNasce all’incrocio delle strade che con-giungono Verona e Trento. Forse anche per la presenza di queste due importan-ti direttrici, Sant’Ambrogio si è presto

distinto per il commercio del vino tipi-co della Valpolicella, dal Classico all’A-marone e al Recioto. Economicamente è stata fiorente fino all’inizio della crisi del 2008 la produzione e lavorazione del marmo, che ha trovato ampia forza lavoro dai discendenti di quei paesani che nel corso dei secoli scesero dalle montagne per trovare abitazione in valle, in quello che oggi è il centro di Sant’Ambrogio. Proprio qui, infatti, sor-gono alcune delle aziende veronesi più famose del settore marmo, e fu proprio all’ombra del campanile dedicato a San Giorgio che iniziò l’avventura di Mar-momacc, la fiera dedicata al lapideo, ini-ziata nel 1961 e solo nel 1979 spostata nell’attuale sede della Fiera di Verona.

Sant’Ambrogio di ValpolicellaElevation: 174 mt Area: 23,51 km2Distance from Verona: 21kmIt is located at the intersection of the roads connec-ting Verona and Trento. Thanks to the presence of these two important cities, St. Ambrogio became famous for the trade of some typical wine like Val-policella, Amarone Classico and Recioto.

Sant’Ambrogio di ValpolicellaHöhe: 174mt ü.dMFläche: 23, 51 km²Entfernung von Verona: 21 km Es liegt an der Kreuzung der wichtigen Straßen zwi-schen Verona und Trento, da Sant’Ambrogio sehr wichtig für den Weinhandel ist. Der Ort exportiert den lokalen Wein, zum Beispiel Classico, Amarone und Recioto.

San Mauro di SalineAltitudine: 804mt s.l.m.Superficie: 11,09km2

Distanza da Verona: 26kmIl nome ripercorre il tradizionale “San Moro” mentre Saline fu il nome del comune sin al 1867. I terreni qui sono infatti piuttosto aridi, quindi probabil-mente intesi come ricchi di sale da chi visi stabilì in origine e iniziò ad indentifi-care questa zona con quel nome. Oggi sorge sulla direttrice che dalla Valle di Mezzane conduce direttamente in Les-sinia, a Velo Veronese, in una delle zone più caratteristiche e naturalisticamente suggestive dell’area prealpina. Bellissi-ma l’abbazia di San Leonardo, che sor-ge sul Monte Moro alle spalle del centro del paese, che a distanza di secoli con-serva ancora tutto il fascino medievale

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di cui i monaci francescani si sono fat-ti gelosi custodi. Altro grande pregio di San Mauro di Saline, è il marrone, al quale è dedicata la più celebre festa di castagne di tutta la provincia.

San Mauro di SalineElevation: 804 mt Area: 11,09 km2Distance from Verona: 26 kmThe name derives from the traditional “San Moro”, while Saline was the name of the town since 1867. Today it is located on the road which leads from the Valley of Mezzane up to Velo Veronese (Lessinia), in one of the most picturesque and naturalistic place in the Alps. Don’t forget the beautiful Abbey of San Le-onardo, which lies on Monte Moro behind the center of the country.

San Mauro di SalineHöhe: 804mt ü.dMFläche: 11, 09 km²Entfernung von Verona: 26kmDer Name folgt der traditionellen “San Moro”; Saline ist der Name der Gemeinde seit 1867. Heute befindet es sich auf der Hauptstraße, die von Mezzane direkt nach Velo Veronese (in Lessinia) führt. Das ist einer der charakteristischsten und schönsten Naturge-biete der Region. Hier befindet sich auch die schöne Abtei von San Leonardo, die auf dem Berg Moro, hin-ter dem Dorf steht.

Sant’Anna d’AlfaedoAltitudine: 939mt s.l.m.Superficie: 43,68km2

Distanza da Verona: 30kmNonostante la sua posizione indiscuti-bilmente montana, Sant’Anna d’Alfae-do vanta una superficie tutt’altro che limitata. È un comune della Lessinia che si affaccia però anche sulla Val d’A-dige. Sono moltissime le aree naturali-stiche importanti a Sant’Anna, a partire dal maestoso Corno D’Aquilio (1545mt s.l.m.) che domina la frazione di Fosse. Ma vanno ricordati anche la Spluga de la Preta, un insieme di grotte carsiche che arrivano ad una profondità esplora-ta di 1000mt, e il Ponte di Veja, un ponte naturale di pietra residuo di una lenta erosione. L’economia è ancora oggi pe-santemente agricola. L’allevamento dei bovini, qui gestito in modo massiccio, è passato da una fase di sussistenza a quella semi-industriale, e la devozione all’allevamento è dimostrata dal fatto che per un periodo il comune ha avuto la più alta produzione suina di tutto il Veneto. Nonostante questo, Sant’Anna e le sue frazioni hanno dato i natali a in-

discussi campioni dello sport. A Corru-bio è nato Ronnie Quintarelli, asso del volante, mentre proprio nel centro di Sant’Anna è nato e cresciuto Damiano Tommasi, celebre calciatore della Roma e della Nazionale Italiana.

Sant’Anna d’AlfaedoElevation: 939 mt Area: 43,68 km2Distance from Verona: 30 kmThere are many important naturalistic areas in Sant’Anna, like the majestic Corno d’Aquilio (1545 mt above sea level) which overlooks the village of Fosse. But it is also important to remember Splu-ga de la Preta, a group of karst caves that reach a depth of 1000 m, and Ponte di Veja, a natural stone bridge which is the result of slow erosion.

Sant‘ Anna d’AlfaedoHöhe: 939mt ü.dMFläche: 43, 68 km²Entfernung von Verona: 30 km Sant’Anna hat viele wichtige Naturgebiete: der herrliche Corno D‘Aquilio (1545mt ü.dM), der das Dorf Fosse beherrscht; Spluga De La Preta, ein En-semble von Karstgrotten, die 1000mt Tauchtiefe erreichen können; Ponte di Veja, eine natürliche Steinbrücke und Rest einer langsamen Erosion.

Selva di PrognoAltitudine: 570mt s.l.m.Superficie: 41,25km2

Distanza da Verona: 36kmPur essendo comune della Lessinia non molto alto, Selva di Progno è una delle zone più umide dell’altipiano. Sorge infatti nella parte finale della Val d’Illasi dove il sole si vede di rado e a farla da padrone è il torrente (“progno” nell’idioma locale) da cui deriva anche il nome del paese. Fortissima la tradi-zione Cimbra qui, tanto che a Giazza, frazione baluardo a Nord del comune, il Cimbro si parla ancora correttamente tanto da lasciare alcuni cartelli ancora in doppia lingua. Proprio a Giazza trova spazio il museo della cultura cimbra e ogni anno, il 23 giugno, va in scena la Festa del Fuoco in cui, in una suggesti-va aria di festa, si accendono i tredici braceri che simboleggiano i 13 comuni

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Ponte di Veja

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cimbri tra cui, appunto, Selva di Pro-gno. Il paese ha conosciuto la maggiore crescita demografica negli anni Venti (3151 abitanti), e si è poi via via spo-polato a causa dell’emigrazione verso la valle e verso la città. Ad oggi conta, frazioni comprese, 942 abitanti.

Selva di PrognoElevation: 570 mt Area: 41,25 km2Distance from Verona: 36 kmAlthough not being very high, Selva di Progno is one of the most humid areas on the plateau. It stands at the end of Val d’Illasi where the sun is seldom seen and the stream (“progno” in the local language) is the real lord giving its name to the country.Giazza, a stronghold village in the north of the town, maintains a strong Cimbrian tradition and, in the village of Sant’Andrea, snails are the typical dish.

Selva di PrognoHöhe: 570mt ü.dMFläche: 41, 25 km²Entfernung von Verona: 36 km Selva di Progno ist nicht sehr hoch, aber eines der feuchtesten Gebiete des Plateaus. Es befindet sich am Ende von Val d’illasi, wo die Sonne selten ge-

sehen wird. Hier fließt der Fluss (“Progno” im lokalen Dialekt): Er gibt die Gemeinde ihren Name. Die zim-brische Tradition ist hier sehr stark, so wie in Giazza. Das Gebiet von Sant’Andrea ist typisch für die Küche der Schnecken.

TregnagoAltitudine: 317mt s.l.m.Superficie: 37km2

Distanza da Verona: 31kmSe Grezzana è capoluogo della Val-pantena e Negrar della Valpolicella, Tregnago si gioca con Illasi il titolo di capoluogo della Val d’Illasi. La struttura del centro storico è ancora fortemente connotata a canoni medievali. L’antica via maestra, attualmente via Carlo Ci-polla, è l’unica via che attraversa il pa-ese, regalando scenari molto caratteri-stici con le case arroccate una sull’altra. Le abitazioni più antiche furono fatte costruire durante il XVII secolo, e alcune di queste oggi sono state trasformate in spettacolari cantine dove si respira tut-to il profumo del vino di queste colline. Fra le feste paesane più interessanti va

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Veronese, a cavallo tra il monte Stozè e il monte Purga sul quale sorge un ca-pitello meta di escursionisti in tutte le stagioni. Da non dimenticare le tante bellezze naturali che costellano questo territorio, dal Covolo di Camposilvano, una cavità naturale nata da un crollo che conserva all’interno un microclima, fino alla Valle delle Sfingi caratterizzata da circa un chilometro di suggestive rocce affioranti. Negli ultimi anni Velo ha acquisito grande popolarità artistica soprattutto per la nascita del gruppo teatrale “Le Falìe”, giostrate da Alessan-dro Anderloni. Questo gruppo ha por-tato in scena opere teatrali, ha girato dei lungometraggi, ha messo in piedi un festival teatrale tra i più seguiti di tutta la provincia. Il tema, forse superfi-ciale ricordarlo, la cultura e le tradizione della montagna veronese.

Velo VeroneseElevation: 1087 mt Area: 19,05km2Distance from Verona: 30 kmAfter Erbezzo and Bosco Chiesanuova, it is the third highest village in the surroundings of Verona. In the last few years it gained great artistic popularity especially for the creation of a theater group: “The Falìe”, directed by Alessandro Anderloni. The group, in the last few years, has created plays and shot fe-ature films, setting up a theater festival which is the most popular in the surroundings of Verona.

Velo VeroneseHöhe: 1087mt ü.dMFläche: 19, 05 km²Entfernung von Verona: 30 km Nach Erbezzo und Bosco Chiesaunova ist Velo Ve-ronese das drittehöchste Dorf in der Provinz. In den letzten Jahren wurde die Gemeinde sehr populär aufgrund der Theater-Gruppe “Le Falìe” von Ales-sandro Anderloni. Diese Gruppe spielt, inszeniert Spielfilme und hat das wichtigste Theaterfestival der ganzen Provinz eingerichtet.

VestenanovaAltitudine: 510mt s.l.m.Superficie: 23,94km2

Distanza da Verona: 47,5kmÈ il comune più distante della Lessinia rispetto al centro di Verona, e si trova infatti a cavallo tra i Monti Lessini, la Val d’Alpone e la Val Chiampo, quest’ultima in provincia di Vicenza. La sorgente del torrente Alpone, inoltre, è locata pro-prio in comune di Vestenanova. Famo-sissima l’area di Bolca, autonoma fino all’inglobamento con il comune attua-

sicuramente segnalata “Medievalia”, in scena a cavallo tra agosto e settembre, durante il quale il bellissimo castello che vigila sul comune prende vita gra-zie ai paesani che, vestiti in abiti medie-vali, fanno risorgere i mestieri e le arti di un tempo: dai duelli con le spade alla cucina tradizionale.

TregnagoElevation: 317 mt Area: 37 km2Distance from Verona: 31 kmTregnago and Illasi compete for the title of chief town of Val d’Illasi. The structure of the old town is still strongly medieval. The old main road is the only street that crosses the country, showing its fantastic scenarios of houses perched close to each other. Don’t forget to visit the castle which oversees the town from the top of the hill.

TregnagoHöhe: 317mt ü.dMFläche: 37 km²Entfernung von Verona: 31 kmTregnago konkurriert mit Illasi um den Titel der Val d’Illasi-Hauptstadt. Die Struktur der Altstadt hat noch mittelalterliche Normen. Die alte Straße ist die einzige Straße der Gemeinde und bietet viele cha-rakteristische Häusern, welche aufeinander gehoc-kt gebaut sind. Die Burg ist auch sehr schön, und überblickt die Stadt von einem Hügel.

Velo VeroneseAltitudine: 1087mt s.l.m.Superficie: 19,05km2

Distanza da Verona: 30kmDopo Erbezzo e Bosco Chiesaunova è il terzo comune più alto della provincia, protagonista indiscusso della Lessinia. Essendo uno dei “tredici” cimbri, deriva il nome da “Vellje-Feld” anche se non si conosce nel dettaglio il significato. Re-stano dubbi tra “suolo rivestito d’erba” e “vela”. Suggestiva la location di Velo

Velo Veronese

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le, dove si possono ammirare le tantis-sime specie fossili del museo dedicato e dove gli scavi archeologici al sito fossile chiamato “Pesciara”, continuano sen-za sosta tra una scoperta sensazionale e l’altra. Vista la posizione strategica, durante la Seconda Guerra Mondiale Vestenanova divenne uno dei terreni dove la guerra di Liberazione partigiana si fece più intensa. Proprio per questo è una delle città che sono state decorate con la medaglia al Valor Militare per la Liberazione per i sacrifici che dovettero affrontare le popolazioni nella lotta par-tigiana che esplose.

VestenanovaElevation: 510 mt Area: 23,94km2Distance from Verona: 47,5 kmIt is the most distant Lessinian country from the center of Verona, and it is located between Lessin Mountains, Val d’Alpone and Val di Chiampo; the latter situated in the district of Vicenza. Bolca is an important area where you can admire different types of fossil in the famous museum dedicated to them.

VestenanovaHöhe: 510mt ü.dMFläche: 23, 94 km²Entfernung von Verona: 47,5 kmDies ist das Stadtzentrum von Verona und befindet sich zwischen Val d’Alpone und Val Chiampo, (zwei Orte in den Berge Lessini, das letztere in der Provinz von Vicenza). Das Gebiet Bolca ist sehr berühmt: Man kann viele Arten von Fossilien im seinem Mu-seum sehen.

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and landscapes

In un territorio così esteso e caratteriz-zato, la Lessinia ha sviluppato nel corso dei secoli tante sfaccettature culturali differenti, spinte dalle realtà quasi in-dipendenti delle tante contrade mon-tane che ne identificano le alture. Dai picchi innevati sopra a Erbezzo fino alle parti collinari lungo la Valsquaranto e la Valpantena. È in questo variegato pa-norama, in questo orizzonte costellato di storie quasi intime, di confidenze personali, di mani rese callose dal lavo-ro nel campo e nei boschi che la Lessi-nia ha costruito la sua radice culturale, permeata da quello spirito cimbro arri-vato tanti anni fa ma ancora vivo, forse sopito, in ogni singolo abitante di que-sta zona. Tradizioni e usanze che hanno scandito il passare dei giorni creando, su questi verdi prati e sulle punte dei pini sempreverdi, un alone di mistero e di grande fascino.

Over the centuries, Lessinia has developed many different cultural aspects. Customs and traditions marked the course of time by creating an aura of mystery and great charm on the green fields and on the tips of evergreen pine trees.

Lessinia hat im Laufe der Jahrhunderte viele kultu-relle Facetten entwickelt, weil es viele verschiedene Orte enthält. Auf diesen grünen Wiesen und auf den Spitzen der immergrünen Kiefer schaffen Tradi-tionen und Bräuche eine Aura von Geheimnis und Faszination.

I CimbriSono la matrice attraverso cui leggere la storia culturale della Lessinia. Fu-rono un popolo di coloni provenienti da Baviera e Tirolo che si stanziarono

sui Monti Lessini veronesi a partire dal 1287. La loro stabilizzazione, un po’ atipica se pensiamo alla tradizione no-made che li contraddistingueva, fu det-tata dalla concessione di insediamento emanata dal Vescovo di Verona che li ammise come boscaioli nella zona di Roverè Veronese. Nel secolo successivo la popolazione cimbra si stabiliì sulle montagne con costanza formando al-tre comunità: Erbezzo, Frizzolana, Valdi-porro, Camposilvano, Velo, San Mauro di Saline, Tavernole, Badia Calavena, San Bartolomeo delle Montagne e Sel-va di Progno. Fu da quei primi proto comuni che nel corso del tempo nac-quero gli insediamenti che conosciamo oggi: Erbezzo, Bosco Chiesanuova, Cer-ro e Velo Veronese, San Mauro di Saline, Badia Calavena e Selva di Progno. Al centro di questi comuni spicca la fra-zione di Giazza (Ljetzan in cimbro) dove permane ancora oggi la cultura lingui-stica dei cimbri.A tutela dei 13 comuni e di questa lin-gua è stata istituita nel 1974 un’associa-zione culturale che si dedica alla con-servazione di questo anfratto culturale così prezioso, il Curatorium Cimbricum Veronense.

CIMBRIA population of colonists from Bavaria and Tirol set-tled in Lessin Mountains in 1287. The Bishop of Vero-na hired them as woodcutters in the area of Roverè Veronese. In the following century, the Cimbrian population continued to settle in the mountains, forming other communities which are represented today by the thirteen Cimbrian Municipalities.

DIE ZIMBERNSie waren ein Siedlervolk aus Bayern und Tirol. Sie siedelten seit 1287auf den Monti Lessini in der Nähe von Verona. Der Bischof von Verona stellte eine Gewährung der Siedlung aus: Sie konnten hier le-ben und arbeiten als Holzfäller in Roverè Veronese. Im folgenden Jahrhundert haben die Zimbern an-dere Gemeinden gebildet: Die dreizehn Zimbern-Gemeinden.

Traditionen

Traditions

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Il carboneMastri nel lavoro in natura e nella ge-stione dei boschi, gli abitanti della Lessinia hanno mantenuto nella loro indole quell’arte cimbra di cui sono fie-ri testimoni. In inverno molto tempo è trascorso fra le fronde degli alberi a fare legna sia per la vendita diretta, sia per trasformala in carbone. Proprio qui sta una delle tradizioni di queste monta-gne: la carbonara. Su una piazzola pia-neggiante e rotonda di circa tre metri di diametro, studiata su porzioni di cam-po selezionati con cura, il boscaiolo, da vita a quella che in cimbro è definita “koulgruabe”. La legna, accatastata per terra a formare un cono, viene poi ri-copertadi foglie e terra. Da sopra viene inserito un incavo apposito che funge da camino. Le braci accese all’interno, in circa 70 ore trasformano la legna in carbonella, eliminando un’alta percen-tuale del peso senza ridurne il potere di emanare calore. Una volta che le braci si sono spente all’interno si può trovare il prezioso carbone. Sono ancora pochi gli “artigiani” che oggi riescono in que-sta fabbricazione naturale, e gran parte di questi vivono nella zona di Giazza, vera culla della cultura cimbra.

COALLeaders in in forest management, the inhabitants of Lessinia have proudly maintained the Cimbrian art. In winter, time goes on producing wood for di-rect sales and for transformation into coal. One of the most important traditions, in these places, is the “carbonara”. The wood is stacked on a flat round area of about three meters in diameter, then it is placed on the ground to form a cone, which is then covered with leaves and dirt. The hot embers turn wood into charcoal, deleting a high percentage of weight without reducing their power to make heat.

DIE KOHLEDie Bewohner der Lessinia sind stolz auf die Kunst der Zimbern: Sie arbeiten in der Natur und verwal-ten die Wälder mit Bedacht. Im Winter gingen sie viel Zeit in den Wald, um Holz zu schlagen. Dann wird das Holz direkt verkauft und in Kohle verwan-delt. Genau hier ist einer der Tradition dieser Berge: la Carbonara. Auf einem flachen und runden Platz (Durchmesser von etwa 3 mt) wird das Holz auf dem Boden gestapelt, um einen Kegel zu bilden. Dann wird es mit Blättern und Erde bedeckt. Die Glut verwandelt das Holz in Kohle in etwa 70 Stunden: Das Gewicht verringert sich, aber nicht die Heizlei-stung.

La calcaraUn’altra attività decisamente fiorente nei mesi invernali è la “kàlakgruabe”, tradotta in italiano con “calcara”. Attra-verso questa lavorazione si riesce ad ot-tenere la calce, una componente essen-ziale per la vita di tutti i giorni. La sua applicazione va dalla disinfezione delle stalle o delle zone di allevamento, alla preparazione delle tinture per dipinge-re le abitazioni, fino all’applicazione per la costruzione di fabbricati. La procedu-ra è in questo caso diversa rispetto alla carbonara. Viene realizzato con pietre e massi un cilindro di circa due metri e mezzo di diametro delle sembianze di un pozzo. Raggiunto il metro di altezza, viene chiuso questo con una cupola di pietre e riempito con pietrame per cir-ca 100-150 quintali. Occorre lasciare un’apertura bassa, verso il terreno, da cui riuscire ad inserire un fuoco acceso che dovrà bruciare per tre giorni e tre notti circa ottomila fascine di legna. La temperatura all’interno del pozzo a cupola raggiunge così quasi i 1000°C trasformando le pietre in calce, seppu-re con una riduzione di peso di circa il 40% che viene vaporizzato in anidride carbonica.

CALCARAAnother very flourishing business, in the winter months, is the “kàlakgruabe.” Through this process we can obtain lime, an essential component in everyday life. It is produced with stones and rocks in a cylinder (about two and a half meters diameter, like a well). Inside, a fire burns, for three days and th-ree nights, about eight thousand bundles of wood. After that process, stones turn into lime.

DER KALKOFENEine andere sehr blühende Aktivität der Winter-monate ist der “Kàlakgruabe” (“Calcara” auf Italie-nisch). Durch diesen Prozess ist es möglich, Kalk zu produzieren, ein notwendiges Element des tägli-

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NATURA E PAESAGGI

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natureand landscapes

chen Lebens. Ein Feuer wird in einem Zylinder aus Steinen und Felsbrocken (ungefähr zweieinhalb Meter Durchmesser) angezündet. Es entzündet 8000 Bündel Holz und brennt für drei Tage und drei Nächte. Die Steine sind dann in Kalk verwandelt.

La ghiacciaiaUn’attività che fonda le sue origini nella primissima storia dei cimbri, è senz’al-tro quella di produrre e commerciare il ghiaccio. In zone di montagna come queste dove, soprattutto un tempo, la neve cadeva abbondante e le tempe-rature erano più rigide rispetto a quelle dei giorni nostri, gli antenati degli at-tuali abitanti individuarono il metodo per produrre il ghiaccio, indispensabile per la conservazione dei cibi. Le “giassa-re” o ghiacciaie, furono create proprio per quello. Dapprima solo in altura e vicino a grandi pozze d’acqua di for-ma cilindrica, in secondo luogo ven-nero fabbricate anche nelle case della Valpantena, per far sì che il ghiaccio in arrivo dalla montagna si conservasse anche a quote basse. Nei mesi invernali nelle “giassare” di montagna veniva im-paccata la neve che ghiacciava e quindi, divisa a lastroni con delle foglie, veniva venduta come ghiaccio durante i mesi più caldi ai macellai e pescivendoli, osti e persino agli ospedali. Una delle “gias-

sare” più tradizionali è oggi visibile in Loc. Grietz di Bosco Chiesanuova, men-tre a Grezzana in alcune delle abitazioni più storiche un tempo adibite a locan-de o osterie, si trovano ancora nelle cantine degli anfratti a forma conica in cui veniva conservato il ghiaccio.

GHIACCIAIAProduction and sale of ice is an activity that has its origins in the early Cimbrian history. The ancestors of the present inhabitants spotted the method to produce ice. The “giassare” were big stone rooms where snow was packed and sold once it became ice. One of the most important “giassare” is now vi-sible in Griez, near Bosco Chiesanuova.

DIE EISFACHDer Produktion und der Handel von Eis ist eine tra-ditionelle Aktivität der Zimbern. Die Vorfahren der heutigen Einwohner beschrieben die Methode, um das Eis zu produzieren. Die “Giassare” waren Räume aus Stein. Hier war das Schnee verpackt und ver-kauft als Eis. Einer der traditionellen “Giassare” ist in Grietz, in der Nähe von Bosco Chiesanuova.

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Il fascino, la magia, la bellezza della Les-sinia stanno sicuramente nella natura. Stareste ore a rimirare gli alberi mossi dal vento, la foglie colorate dell’autun-no che si staccano, la neve che cade e copre di bianco ogni cosa. La monta-gna veronese sa stupire semplicemen-te rimanendo sé stessa, ed è proprio questa la sua vera forza. Le tradizioni, la cultura, la società e gli sviluppi eco-nomici non sarebbero niente se non inseriti all’interno di un così importante contesto naturale, all’interno del qua-le l’uomo ha saputo stabilirsi come un ospite gentile, rispettoso. Un approccio indispensabile per farsi amica una così potente forza, mai stanca di insegnare segreti e mestieri per farsi comprende-re fino in fondo.

LESSINIA

STORIA,ARTE, CULTURANATURA E PAESAGGI

historyart, culturenatureand landscapes

VIVERE NATURA E PAESAGGIO

Veronese mountains surprise people by simply being itself, and this is its true strength. Traditions, culture, society and economic development would be nothing if not included in such an important na-tural context within which, people has been able to establish as polite and respectful guests.

Die Berge in Verona haben eine natürliche Schönheit: Das ist ihre Stärke. Die Traditionen, Kul-tur, Gesellschaft und wirtschaftlichen Entwicklun-gen werden in solchen natürlichen Umgebungen geschätzt. Hier leben die Einwohner als höfliche und respektvolle Gäste.

Natur und landschaft

Live in nature and landscape

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Ponte di VejaUn maestoso arco naturale situato al confine con il comune di Sant’Anna d’Alfaedo e all’incrocio degli impluvi delle vallette di Crestena e Fenile che si gettano in Valpantena. Un immenso arco di roccia che sovrasta una stretta valle e da l’impressione di reggersi solo grazie alla sua stessa forza. Un vero spettacolo, facilmente raggiungibile in ogni stagione, anche con la neve.È il Ponte di Veja, con al sua arcata di circa quaranta metri frutto dell’evolu-zione naturale del crollo di una grotta. In principio il corso torrentizio delle ac-que passava sopra il ponte formando una cascata. Con il passare degli anni si sono qui formate delle voragini at-traverso cui l’acqua è entrata all’interno della grotta scavando la parte più de-bole ma risparmiando l’arco del ponte. Attualmente il corso d’acqua scorre al di sotto, alimentato anche dalla sorgen-te della Grotta dell’Acqua. Ai lati della base del ponte vi sono alcuni anfratti abitati sin dal periodo preistorico. Si parla di una presenza umana risalente al Paleolitico superiore, più di 100mila anni fa. È molto probabile che gli abi-tanti del luogo fossero estrattori di sel-ci, utilizzate per costruire frecce, aghi e punte, dato che la zona è ricca di questi sedimenti. Tornando all’attrazione che rappresen-ta questa insolita struttura naturale, fa sempre piacere ricordare lo stupore che provò il Mantegna davanti al Ponte di Veja, tanto da decidere di riprodurlo all’interno del Palazzo Ducale di Man-tova fra gli affreschi della Camera degli Sposi.

PONTE DI VEJAIt is a majestic natural arch located near the Muni-cipality of Sant’Anna d’Alfaedo, at the intersection between the little valleys of Crestena and Fenile. A big rocky arch overlooking a narrow valley which gives the impression to stand on its own majesty. It is a real show, easily accessible all year round, even under the snow.

PONTE DI VEJAEs ist ein natürlicher Bogen an der Grenze mit der Ge-meinde Sant’Anna d’Alfaedo und an der Kreuzung der Täler von Crestena und Fenile, die nach Valpan-tena führen. Ponte di Veja überblickt das enge Tal. Es scheint, dass der Bogen aus Stein sich auf seine Kräfte stützt. Eine richtige Show, leicht zu erreichen in jeder Jahreszeit, auch bei Schnee.

Covolo di CamposilvanoÈ la più grande cavità carsica delle Pre-alpi venete. Si trova a 1157 metri di alti-tudine, in prossimità del comune di Velo Veronese, autentica perla della Lessinia. In questa grande ed affascinante cavi-tà si possono distinguere un “pozzo di crollo” e una “caverna residuale”. Il pri-mo, profondo 83 metri, si è originato in seguito a un susseguirsi di crolli verifica-tesi nella volta di un grandioso salone di oltre 250mila metri cubi di volume. La volta non crollò completamente, cosicché sotto la parte rimasta in pie-di rimase il vuoto: l’attuale caverna. La frana non solo colmò completamente il salone elevandosi anche di alcuni me-tri, ma nel suo assestamento laterale, riempì parzialmente anche la caverna. Al suo interno si è formato un microcli-ma di inversione termica cosicché oggi nel covolo è possibile avere delle vere e proprie “nevicate estive”. Da pochi anni fa parte di un percorso di visita annesso al Museo Geopaleontologico ed è vieta-to l’accesso al suo interno per questioni di sicurezza.

Covolo di Camposilvano

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COVOLO DI CAMPOSILVANOIt is the largest karst cave of the Prealps, the true pe-arl of Lessinia (1157 meters), near the town of Velo Veronese. In this great and fascinating cavity, a mi-croclimate produces temperature inversion so that today, in Covolo, it is possible to see real “summer snow”.

COVOLO DI CAMPOSILVANO Es ist der größte Karst-Hohlraum der veneziani-schen Voralpen. Diese Perle der Lessinia ist 1157mt hoch, in der Nähe von Velo Veronese. Hier gibt es ein besonderes Mikroklima (thermische Inversion): d.h. heute ist es in Covolo möglich ,”Sommerschneefälle” zu haben.

Foresta dei FolignaniÈ l’area boschiva più grande della Les-sinia centrale che proprio nel 2011 ha festeggiato i suoi primi cent’anni di vita. Chi visse qui, ha da sempre avuto un grande rispetto per questi boschi, per questi imponenti alberi. Malga De-rocon, per l’appunto, si situa proprio qui, in una piccola valle che confluisce nel Vajo dell’Anguilla, in prossimità del ponte stradale che collega Erbezzo con Bosco Chiesanuova. Questa area floro-faunistica ha un’estensione di circa cinquantacinque ettari e comprende un recinto faunistico di quasi 3 chilo-metri, habitat ideale di camosci, cervi e caprioli. L’itinerario botanico è perfetto per l’osservazione di oltre sessanta spe-

cie floristiche tipiche dei Lessini, tra cui spiccano un giardino roccioso e alcuni antichissimi faggi. Zona imperdibile an-che per gli amanti degli animali che tro-vano in questa foresta uno degli habitat più stimolanti per vita e riproduzione. Munitevi di pazienza e di una buona macchina fotografica e non resterete delusi.

FORESTA DEI FOLIGNANIIt is the largest wooden area of central Lessinia which celebrated its first centenary in 2011. It is the ideal habitat for chamois, deer and roe deer. Bring patience, a good camera and wait: you will not be disappointed.

WALD VON FOLIGNANIEs ist das größte Waldgebiet der Lessinia. Im Jahr 2011 feierte es seine ersten hundert Jahre. Es ist der ideale Lebensraum für Gämse, Hirsche und Rehe. Bringen Sie Geduld mit und eine tolle Kamera und Sie werden nicht enttäuscht sein.

Rifugio PrimaneveIl Rifugio Primaneve non è propria-mente un’opera naturale, ma la testi-monianza dell’insediamento estremo dell’uomo in montagna. Si trova infatti a 1766 metri s.l.m. e domina, dalla sua posizione, gran parte della Lessinia, tanto che è stato scelto anche per in-stallare un ripetitore radio che è servi-to a ripristinare i collegamenti in Emi-lia Romagna a seguito del terremoto del 2012. Costruito nel 1969, sorge sul Monte Tomba, monte che deve il suo nome all’antico proprietario, il Conte Tomba. Dal 2009 è stato rinnovato e ammodernato con l’installazione di una nuova stazione meteo che monitora e visualizza in tempo reale le condizioni climatiche della zona. Un caldo rifugio nelle giornate invernali, una pausa sul cammino durante le passeggiate estive.

Il Monte Tomba con il rifugio Primaneve

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LESSINIA

RIFUGIO PRIMANEVEThe Refuge Primaneve is not exactly a natural con-struction, but it is the testimony of the extreme hu-man settlement in mountains. It is located at about 1760 meters above sea level so it can dominate most of Lessinia. It represents a warm shelter on winter days or a break during summer walks.

PRIMANEVE HÜTTEDie Primaneve ist nicht gerade eine natürliche Hüt-te, aber das Zeugnis der Besiedlung des Menschen in den Bergen. Es befindet sich auf 1766mt ü.dM. und dominiert die Lessinia. Es ist eine warme Hütte in Wintertagen, aber auch eine Pause nach einem Spaziergang im Sommer.

Malga San GiorgioIl luogo migliore per vivere la Lessinia è probabilmente Malga San Giorgio, dove la natura è sicuramente protago-nista. Al di là delle piste da discesa che qui godono della loro fama, partono da Malga San Giorgio le numerose piste da fondo che attraversano tutta l’Alta Lessinia, così come i sentieri attraver-sando i quali si giunge direttamente sul Monte Carega, baluardo dell’escursione made in Lessinia. Da San Giorgio inoltre è possibile incamminarsi verso il Monte Tomba e il rifugio Primaneve, il Rifugio Podesteria e (per i più allenati) anche procedere in direzione di Bocca di Sel-va, terrazza naturale sulla Val D’Adige. In inverno gran parte di questi percorsi sono destinati allo sci da fondo, ma si trovano sempre dei percorsi alternativi dedicati agli amanti del trekking con o senza ciaspole.

MALGA SAN GIORGIOThe best place to live Lessinia is probably Malga San Giorgio, where nature is certainly the protagonist. In addition to the famous ski slopes, also several cross-country trails depart from Malga San Giorgio crossing the entire Upper Lessinia, as well as the paths through which you can reach directly Monte Carega.

MALGA SAN GIORGIOIn Malga San Giorgio kann man die wirkliche Les-sinia erleben. Die Natur ist der Protagonist mit berühmten Skipisten und Langlaufloipen und viele Wege, die direkt auf den Monte Carega führen.

Rifugio Bocca di SelvaAltro insediamento dell’uomo in Lessi-nia. È stato re-inaugurato nel dicembre 2009 dopo anni di abbandono. Il Ri-fugio Bocca di Selva si trova nel cuore vero del Parco Naturale Regionale, a 1550 metri di quota. La struttura, la cui

costruzione risale al Cinquecento, nac-que per ospitare i malghesi durante i mesi d’alpeggio e per la lavorazione del latte, di cui qui si vanta una lunga tra-dizione. Immediatamente riconoscibile con i suoi caratteristici muri in pietra, solai in legno e il tipico tetto in lastre di pietra della Lessina, per la cui lavorazio-ne è richiesta una speciale esperienza.Oggi è stato convertito in parte a rifu-gio, e dispone di solarium esterno, una piccola ma accogliente sala da pranzo, zona bar, e camere per il pernottamen-to. Anche da qui, come da Malga San Giorgio, partono numerosi sentieri per il Monte Tomba, Rifugio Podesteria e al-cuni degli scorci più suggestivi dell’Alta Lessinia.

RIFUGIO BOCCA DI SELVAIt was re-opened in December 2009 after years of abandonment. The Refuge Bocca di Selva is loca-ted in the very heart of the Regional Natural Park, at 1550 meters above sea level. From the structure, which dates back to the sixteenth century, you can choose many paths to reach some of the most pic-turesque landscape of the Upper Lessinia.

ZUFLUCHT BOCCA DI SELVADas ist eine andere menschliche Siedlung in Lessi-nia. Es war seit Jahren verlassen. Im Dezember 2009 wurde es wieder geöffnet. Die Hütte Bocca di Selva befindet sich im Herzen des regionalen Naturparks, 1550m hoch. Von der Hütte (aus dem Sechzehnten Jahrhundert) gibt es einige der eindrucksvollsten Aussichten von der hohen Lessinia.

I fossili di BolcaCirca 50 milioni di anni fa, durante il periodo Eocene, esisteva la Tetide, un vasto mare allungato le cui acque tra-sparenti, calde e poco profonde erano abitate da una grandissima varietà di pesci, molluschi, crostacei e alghe. Pro-prio lungo la linea di costa di questo an-tico mare si trovava il territorio di Bolca,

Fotografa il codice QR con il tuo smartphone o tablet e scopri lo sci a San Giorgio

•Let’s sky in Malga

San Giorgio

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oggi incastonato tra i Monti Lessini più ad Est. Per questo motivo, questa locali-tà è divenuta famosa per il ritrovamen-to di numerosissimi fossili riconducibili a quel periodo, che ne hanno fatto una meta importante per ricercatori e stu-diosi. Sono tre località rese celebri da questi ritrovamenti: la Pesciara, il Monte Postale e la Purga di Bolca-Vegroni. La Pesciara e il Monte Postale sono i più fa-mosi e importanti. Sono due giacimen-ti distanti poche centinaia di metri tra loro e con caratteristiche abbastanza si-mili. Tutti gli scavi del Ventesimo secolo hanno interessato quasi esclusivamen-te queste due località.La visita al museo dei fossili è un vero e proprio viaggio nel tempo e nello spa-zio. I principali protagonisti sono i pesci:

quelli vivi nuotano in due acquari, i fos-sili fanno bella mostra di sè nelle teche. Realizzato dalla Comunità Montana della Lessinia nel 1996, integra l’espo-sizione interna con le visite alla vicina area della Pesciara. Un ambiente affa-scinante in cui le gallerie si sviluppano all’interno dei calcari stratificati seguen-do l’inclinazione degli strati, e dove le colonne naturali in roccia sorreggono la volta delle gallerie. I fossili di Bolca costituiscono un patrimonio scientifico e culturale mondiale, tanto da essere disseminati nei musei e nelle collezioni private di tutto il mondo.

FOSSILI DI BOLCAThis place has become famous for the discovery of a large number of fossils and now it is an important destination for researchers and scholars. Three lo-cations became popular thanks to marvelous disco-veries: Pesciara, Monte Postale and Purga di Bolca-Vegroni. The visit to the museum of fossils is a real journey through time and space.

DIE FOSSILIEN VON BOLCADiese Stadt ist wichtig für die Entdeckung von vielen Fossilien: Es ist ein wichtiges Ziel für Forscher und Wissenschaftler. Es gibt drei Orte, die durch diese Funde berühmt geworden sind: Pesciara, Monte Postale und Purga von Bolca-Vegroni. Das Fossil-Museum besuchen bedeutet, eine Reise durch Zeit und Raum machen.

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L’ARCHITETTURAhistory

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and landscapes

IL MUSEO DELLA CONTRADAA Cenise di Sotto, in un gruppo di case tra Valdi-porro e Bosco Chiesanuova, è nato un luogo che raccoglie attrezzi e oggetti del “tempo che fu”. Una collezione di ricordi per far conoscere il passato alle nuove generazioni. All’interno si possono tro-vare oggetti di tutti i tipi: da contenitori di vetro per dosare i liquidi, fino ad arnesi usati per pulire la carne dei maiali. E ancora utensili che funzionava-no col calore delle braci (il ferro da stiro, ad esem-pio) e addirittura un calesse utilizzato per raggiun-gere i paesi vicini. Oggetti che ormai l’evoluzione tecnologica ha reso inutilizzabili, ma che, al solo sguardo, riportano alla mente il passato.

È senza dubbio l’architettura rurale tradizionale il miglior biglietto da vi-sita della Lessinia dopo la natura. Le malghe sono edificazioni che nascono principalmente dall’esigenza di vita in questi luoghi, e pertanto portano sulle loro spalle la durezza del lavoro che le ha viste nascere.Alla base dell’architettura spontanea lessinica sta la geologia del luogo. Due diversi tipi di pietra che hanno una con-formazione strutturale in comune: la Scaglia Rossa Veneta (nota come Pietra della Lessinia), e il rosso Ammonitico del Giurassico. Entrambi si presentano sotto forma di strati sottili e regolari, se-parati da un velo d’argilla che ne rende agevole lo scollamento.Per lavorare la pietra della Lessinia, an-cora oggi utilizzata per i tetti di molti nuovi fabbricati, occorrono un’espe-rienza e una sensibilità molto spiccate dato che un singolo colpo potrebbe rovinare il lavoro di intere settimane. Ecco perché solo gli abitanti hanno af-

finato la tecnica per la lavorazione della pietra, facendone un’arte prima che un lavoro.Sono le contrade della Lessinia il tem-pio di queste architetture: gruppi di abitazioni in pietra tra le cui mura si è conservata quasi intatta l’atmosfera del passato convivendo con le esigen-ze dell’età moderna. Nel solo comune di Bosco Chiesanuova se ne contano a decine: la contrada del Griez, quella dei Merli, Tinazzo e Zamberlini, Calavedo, Maregge, Coletta con la sua baita tradi-zionale per la produzione del formag-gio e Cenise di Sotto con il suo “Museo de la contrà”.

After nature, the traditional rural architecture is, wi-thout doubt, the best business card of Lessinia. The Alpine huts chiefly arise from the need to live in the-se places and they embody the hardness of the work required to build them.Stone is at the basis of the spontaneous architectu-re in Lessinia. It is required a long experience and a very strong sensitivity to work it, because a single shot could ruin the efforts of weeks. That’s why only the inhabitants have always refined this technique, considering it an art before a job.

Nach der Natur ist sicher die traditionelle ländliche Architektur die beste Visitenkarte der Lessinia. Die Hütten sind Gebäude, die Symbole der Härte der Ar-beit sind. An der Basis der Architektur steht der Stein. Man braucht Erfahrung und ein sehr starkes Gefühl, um den Stein zu arbeiten: Nur ein Einzelbild könn-te eine lange Arbeit ruinieren. Deswegen haben die Bewohner diese Technik verfeinert: Es ist Kunst, nicht nur Arbeit.

Die architektur

Architecture

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LESSINIA

Il tour delle contradeDifficile trovare una passeggiata che unisca natura e architettura, eppure un facile percorso i questo tipo esiste. Si parte da contrada Griez, poco sopra Bo-sco Chiesanuova sulla strada che porta a Malga San Giorgio. Qui si sale lungo un bosco dove sono frequenti le instal-lazioni delle carbonare durante il perio-do della loro accensione. Arrivati sulla sommità si prosegue per poi discen-dere in una valletta e attraversare le contrade Zamberlini e Tinazzo. Quindi il sentiero risale verso l’alto percorren-do un tratto del percorso europeo E5 e

quindi ritornare al punto di partenza. Se intrapreso nelle primissime ore del mat-tino può regalare incontri ravvicinati con alcuni degli animali che popolano queste radure, ma grande suggestione daranno anche i passaggi e gli scorci tra le contrade Zamberlini e Tinazzo, due delle più belle della Lessinia.

Eremo di San MoroLa chiesa di San Moro è nominata in un antico documento, datato 1145, dal quale si apprende che esistesse già allora una piccola comunità monasti-ca. L’attuale costruzione è del 1388, in stile romanico-gotico a tre navate con tre absidi. Si trova poco sopra San Mau-ro di Saline ai piedi del Monte Moro, e conserva sempre un silenzio irreale che avvicina alla natura ed alla contempla-zione.Entrando in chiesa si nota subito l’affre-sco “Madonna con devoti” mentre altri affreschi decorano le navate laterali. Nel

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Lessinia”•

Download the map of the “Magic Lessinia” trekking

route

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1967 la chiesa ha subito il furto di uno splendido polittico ligneo del Cinque-cento, composto di trentasette pezzi, raffigurante la Madonna e i Santi che proprio in questi mesi sta venendo ri-costruito da degli appassionati artigia-ni. Il modello è visibile nella Pizzeria “Al Gufo”, nel centro di San Mauro di Saline.

EREMO DI SAN MOROThe church of San Moro is mentioned in an ancient document, dated 1145, from which we learn that, in that place, there was a small monastic community. The current building, dated 1388, still preserves a surreal silence that brings people closer to nature and contemplation.

EINSIEDELEI ST. MORODie Kirche von St. Moro wurde in einem alten Doku-ment (datiert um 1145) erstmals benannt. Hier steht geschrieben, dass es damals eine kleine Kloster-gemeinschaft gab. Das heutige Gebäude wurde im Jahr 1388 gebaut und unterhalten immer eine unwirkliche Stille, die der Mensch mit der Natur und der Betrachtung verbindet.

Chiesetta del CrocifissoCostruita molto di recente, negli anni Sessanta, ai 1405mt di altitudine di Conca dei Parpari, la chiesetta del Croci-fisso è famosa per la scultura lignea del Crocifisso che occupa gran parte della parete inclinata di cemento armato. Ri-cavato interamente da un unico tronco di castagno, il Crocifisso fu realizzato dall’artista veronese Giulio Martinelli, e raggiunge una dimensione spettacola-re, bel 4,60 metri. La posizione da l’illu-sione che stia per cadere sulle teste dei fedeli. Un’opera assolutamente da non perdere.

CHIESETTA DEL CROCIFISSOChiesetta del Crocifisso was built in the sixties, in Conca dei Parpari (1405 mt above sea level). It is famous for the wooden sculpture of the Crucifix of 4.60 meters made by the Veronese Giulio Martinelli.

KIRCHE DES KRUZIFIXSie wurde in den 1960er Jahren, auf einer Höhe 1405mt, in Conca dei Parpari gebaut. Sie ist berühmt für das Schnitzen des Kruzifix, 4,60 mt. Giulio Martinelli, ein berühmter Künstler aus Vero-na, hat es realisiert.

Chiesetta di MareggeNon molto distante dal paese di Bosco Chiesanuova, in contrada Maregge, splende la chiesetta dedicata a San Mi-chele, che somiglia per struttura alle sorelle di Grezzana e Mizzole. Mentre quella di Grezzana è stata conservata e valorizzata nel tempo, quella di Mareg-ge ha mantenuto la sua struttura ori-ginaria, e porta sulle spalle tutti i suoi anni.Bellissimo effetto “montano” quello reso da patio in pietra della Lessinia po-sto all’ingresso. Da qui, proprio dietro alla chiesetta, partono una serie di sen-tieri che vi condurranno nella Lessinia più selvaggia.

CHIESETTA DI MAREGGEThe church, dedicated to St. Michael, shines in the district of Maregge, not far from the village of Bosco Chiesanuova. Just behind the church, several paths lead to the wildest Lessinia.

KIRCHE VON MAREGGENicht weit von Bosco Chiesanuova, hat Contra-da Maregge eine kleine Kirche, die San Michele gewidmet ist. Gleich hinter der Kirche beginnt eine Reihe von Wanderwegen, die in den wildesten Teil Lessinia führen wird.

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Micheletto a Grezzana•

Watch the video of San Micheletto church in Grezzana (Verona)

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LESSINIA

Villa ArvediÈ il gioiello architettonico della Valpan-tena. Si trova a Grezzana ai piedi dell’al-tipiano, lungo la provinciale che porta il Lessinia. La villa è documentata fin dal 1200 come casa di proprietà dei Della Scala. In seguito fu presa in possesso da Jacopo Dal Verme fino a quando, nel 1442 la Repubblica Veneta confisca la villa e la mette in vendita assieme alle rimanenti proprietà della famiglia Dal Verme. La proprietà passa nelle mani della famiglia Allegri che nel 1650 la fece ricostruire ed ampliare secondo le forme attuali. In seguito la dinastia de-gli Allegri vide diminuire la sua poten-za politica ed economica al punto da vendere la villa per poco più di 360mila lire austriache nel 1824. Da allora la fa-miglia Arvedi possiede la splendida di-mora. Villa Arvedi è famosa anche per il suo giardino all’italiana. Delimitato da un basso muro, si estende su un terrazza-mento che si affaccia sul fronte della villa; cespugli di bosco secolare dise-gnano il viale con una fontana al cen-tro. La bellezza del viale che conduce all’ingresso della proprietà è costituito

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da siepi accuratamente potate in forme geometriche prospettiche.È interessante far notare come la villa sia stata una delle prime ad essere aper-ta al pubblico. Già dagli anni Sessanta del secolo scorso infatti, Ottavio Arvedi l’aveva resa disponibile per una cena del Rotary club. Da quel momento la residenza è stata scelta da molte impor-tanti aziende, sia nazionali che estere, per le loro manifestazioni.

VILLA ARVEDIIt is the architectural jewel of Valpantena. It is lo-cated in Grezzana along the main road that leads to Lessinia. The villa has been documented since 1200 as a house owned by the Della Scala family. Villa Arvedi is also famous for its Italian garden sur-rounded by a low wall, which extends on a terrace overlooking the front of the villa. It is interesting to note that the house was one of the first to be opened to visitors.

VILLA ARVEDIEs ist das architektonische Juwel der Valpantena. Es liegt in Grezzana, entlang der provinziellen Straße, die nach Lessinia führt. In vielen Dokumenten des 13. Jahrhunderts steht, dass die Villa als Haus im Be-sitz der Herrn Della Scala war. Villa Arvedi ist auch berühmt für ihren Italienischen Garten, umgeben von einer niedrigen Mauer, die über eine Terrasse vor der Villa führt. Die Villa war einer der ersten, die der Öffentlichkeit zugänglich sein soll.

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Arvedi a Grezzana•

Visit Villa Arvedi officialwebsite

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Se il settore agricolo ha conosciuto, soprattutto nell’ultimo periodo, il pro-gresso e la meccanizzazione, c’è un settore, quello della produzione di prodotti tipici, che conserva processi e tecniche rimasti invariati nei corso dei secoli. Così, per esempio, la storia fa risalire all’anno 1100 le origini del for-maggio Monte Veronese DOP, prodotto con latte proveniente esclusivamente da allevamenti della Lessinia dove la fa-vorevole distribuzione altimetrica della zona, l’ottima composizione floristica dei prati e pascoli, che mantengono la loro naturale fertilità , unite a una tecn-logia di produzione tradizionale, con-feriscono al formaggio un gusto unico e speciale. Due le tipologie di Monte Veronese: a “latte intero”, a pasta semi-cotta prodotto esclusivamente con lat-te di vacca, salato a secco o in salamoia, usato da tavola con una stagionatura di 25/40 giorni; a “latte d’allevo”, semigras-so a pasta semicotta, prodotto esclu-sivamente con latte di vacca, salato a secco o in salamoia e viene usato da tavola o da grattugia con stagionatura minima di sei mesi (che può arrivare fino a due anni). Il Monte Veronese DOP si sposa bene con i numerosi e gustosi piatti della tra-dizione e costituisce uno degli alimenti fondamentali della cucina veronese. Dal semplice accostamento con la po-

Monte Veronese DOP

Monte Veronese DOP

According to history, the origin of Monte Veronese DOP cheese dates back to 1100. It is made from the milk obtained exclusively from farms in Lessinia. Monte Veronese goes well with many tasty dishes and it constitutes one of the basic foods of Veronese cuisine: from the simple juxtaposition with polenta, to the contrast with the sweet flavor of pears to the rich taste of walnuts. Rice, honey, dried fruit, jams and meats: Monte Veronese cheese enriches a lot of dishes thanks to its unique and special taste.

Der Monte Veronese DOP-Käse ist etwa im Jahr 1100 geboren. Er ist mit der Milch hergestellt, die aus den Lessinia-Farmen kommt: Das gibt dem Käse einen einzigartigen und besonderen Geschmack. Monte Veronese verbindet sich gut mit den vielen leckeren Gerichten der Tradition und bildet eines der grundle-genden Nahrungsmittel der Küche von Verona. Er schmeckt gut mit Polenta, mit süßen Birnen, dem intensiven Geschmack der Walnüsse und auch mit Reis, Honig, getrockneten Früchten, Marmeladen und Wurst. Dieser Käse von Lessinia bereichert den Gesch-mack der Speisen von Verona.

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MONTE VERONESE

RISOTTO AMARONE E MONTE VERONESEIngredienti: 320 g. di Vialone Nano Formaggio Monte Veronese Stagionato 60 g. cipolla tritata finemente 40 g. di burro 35 g. di midollo di bue, in alternativa, 50 g. di olio extravergine d’oliva. 1 lt di brodo di carne 1/2 bottiglia di Amarone della Valpolicella. PREPARAZIONE:1. Riscaldare l’Amarone in una casseruola con metà burro, il midollo, o l’olio, far rosolare la cipolla.2. Quando la cipolla prende un bel colore dorato, aggiungere il riso e farlo tostare a fiamma media per alcuni minuti continuando a mescolare energicamente. Salare e pepare leggermente. 3. Aggiungere lentamente l’Amarone e portare a termine la cottura a fiamma viva, aggiungendo il brodo caldo poco alla volta. 4. Regolare di sale se necessario. La cottura dipende dai gusti, ma il chicco dovrebbe mantenere una certa consistenza. Spegnere il fuoco e mantecare mescolando con vigore e aggiungendo il burro restante e il Monte Veronese a pezzi o grattugiato.

lenta, al contrasto di sapori con il dolce delle pere e il gusto intenso delle noci. E poi risotti, miele, frutta secca, confetture e salumi: è il formaggio della Lessinia ad arricchire di sapore i piatti dei veronesi.

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maggio Monte Veronese•

Taste the Monte Veronesetypical cheese

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Fossils evidence that the presence of chestnut in Lessinia dates back to twenty-three million years ago. Growing from 330 up to 1200 meters of ele-vation, chestnuts, for many centuries, have been a staple food for the survival of entire populations who have created delicious dishes with the brown fruit. The Chestnut Festival in San Mauro di Saline, attracts fans every year towards the end of October.

Fossilien zeigen, dass die Kastanienbäume schon vor 23 Millionen Jahren in Lessinia waren. Die Ka-stanien werden ab 330mt bis auf 1200mt über dem Meeresspiegel angebaut. Die Kastanien waren ein Grundnahrungsmittel für das Überleben der gesamten Bevölkerung. Die Marroni (eine Art von Kastanien) finden ihre beste Präsentation während des Festes von San Mauro di Saline. Das Festival findet jedes Jahr Ende Oktober statt. Es ist eines der am meisten erwarteten Festivals von Liebhaber der Kastanien.

Chestnuts

Kastanien und Marroni

CASTAGNE E MARRONI

Reperti fossili testimoniano che risale a ventitré milioni di anni fa la presenza del castagno in Lessinia. Coltivati dai 330 fino ai 1200 metri di altitudine, i frutti del castagno hanno rappresenta-to per molti secoli un alimento fonda-mentale per la sopravvivenza di intere popolazioni che hanno dato vita a gu-stosi piatti che ne prevedono l’utilizzo. Oggi, a causa anche della diminuzione della sua produzione, la castagna è di-venuta un prodotto di élite. In partico-lare, è necessario distinguere la norma-le castagna dal più pregiato “marrone”. Prodotto delizioso e saporito, noto per essere una sorta di “grossa castagna”, il marrone trova la sua miglior vetri-na nella Sagra di San Mauro di Saline, che ogni anno verso la fine del mese di ottobre richiama gli amanti di questo speciale frutto. Non richiedendo alcun trattamento antiparassitario, il marrone è al 100% genuino, può essere cotto sia sulle braci che al forno e viene ancora oggi utilizzato nella preparazione delle più svariate ricette: primi piatti di zup-pe o di pasta fresca, dolci, frittelle, mar-mellate e marron glacé.

MINESTRONE DI MARRONIIngredienti:100 g. di patate80 g. di sedano80 g. di carote100 g. di cipolla100 g. di verza50 g. di fagioli200 g. di Marroni Uno spicchio d’aglioQualche rametto di rosmarino2-3 croste di formaggio granaOlio extravergine d’oliva, sale e pepe. Preparazione:1. Pelare i marroni e cuocerli in acqua salata aromatizzata con poche foglie di salvia, tenendoli poi da parte.2. Versare poco olio sul fondo di una pentola, scaldarlo e soffriggervi il rosmarino e l’aglio schiacciato. Togliere gli aromi e aggiungere i fagioli e tutte le verdure tagliate a pezzi non troppo grossi e più o meno uguali.3. Coprire d’acqua, salare e fate cuocere a pentola scoperta schiumando quando necessario.4. Verso fine cottura unire anche i marroni lessati e le croste di formaggio. Regolare di sapore e completare la cottura. 5. Servire la zuppa in ciotole individuali, condita con olio extravergine e pepe macinato al momento.

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Nel paese di Sant’Andrea, nel comu-ne di Badia Calavena, si festeggia ogni anno negli primi giorni di dicembre la “fiera dei bogoni”, una delle feste più antiche della Lessinia, dove protagoni-sta assoluta è la “chiocciola opercolata” (bokon snekan nella parlata locale), me-glio nota come “bogone”. La festa po-polare si sviluppa in una vera e propria mostra mercato, convegni, artigianato, ma soprattutto tanta gastronomia per mostrare e far assaggiare le ricette tipi-che preparate con la piccola chiocciola: dai classici “Bogoni alla Veronese” agli sfiziosi “Bogoni fritti”.

Snails

Schnecken (Bogoni)

Every year, in November, we celebrate the “festival dei Bogoni” in the village of St. Andrea, in the mu-nicipality of Badia Calavena. It is one of the most ancient festivals in Lessinia, where the absolute protagonist is snail. The festival develops into a real trade show with meetings, handcrafts, but also a lot of foods prepared to taste the recipes with snails.

Im Dorf Sant’Andrea ( in der Gemeinde Dovadola) findet die “Fiera dei Bogoni”, eines der ältesten Feste der Lessinia, statt: Der absolute Protagonist ist die Schnecke ( “Bogone“ im lokalen Dialekt) und das Fest wird jedes Jahr in den letzten Tagen des Novem-ber gefeiert. Das Volksfest entwickelte sich zu einer vollwertigen Ausstellung: Konventionen, Kunsthan-dwerk, aber vor allem viele typische Rezepte, die Leu-te probieren können.

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BOGONIBOGONI ALLA VERONESEIngredienti :1 Kg. di chioccioloni (chiusi già spurgati)80 g. di olio50 g. di burro1 grossa cipolla50 g. di prezzemolo2 spicchi di aglio1 limone1 bicchiere di vinosalePREPARAZIONE:1. I chioccioloni ben spurgati e schiumati, con paziente lavoro di leggere bolliture in acqua e sale e acqua e bicarbonato, lavati sotto acqua corrente e mondati della parte nera, vengono disposti in una pentola, in abbondante olio, con tutto il prezzemolo ben tritato e la cipolla e l’aglio tagliati a fettine sottilissime.2. Salare il giusto e aggiungere la scorza di limone grattugiata in forno a media temperatura, e cuocere mescolando di tanto in tanto. 3. Aggiungere qualche spruzzata di vino e qualche fiocco di burro e tenere sempre coperto con il coperchio. 4. Cuocere per almeno quattro ore, divenuti teneri, servirli bollenti assieme alla polenta appena versata, abbastanza tenera, e accompagnati da un buon vino.

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Sant’Andrea•

Taste the typycal snailsof Sant’Andrea (Verona)

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Soppresse, salami, mortadelle, cotechi-ni, speck e prosciutti abbondano sulle tavole dei veronesi, dei ristoranti con cucina tipica e su quelle di malghe e ri-fugi dei Monti Lessini. Prodotti tipici di alta qualità, la loro produzione appar-tiene ad una tradizione ultra-secolare, sviluppatasi con l’intento di conservare la carne e prolungarne la disponibilità nel tempo. Nel periodo invernale, nei piccoli borghi della Lessinia, la lavo-razione del maiale era un evento che coinvolgeva l’intera comunità, raduna-ta per l’evento nelle corti pubbliche o in quelle private.Tutti insieme attorno a un tavolo, con-versando piacevolmente con amici e parenti, e magari sorseggiando un

Sopresse e insaccatiSoppressa, salami, mortadella, pork sausages, ba-con and ham abound in Veronese cuisine. You can find them in rustic restaurants and mountain huts of Monti Lessini. Being typical products of high quality, their production is part of an ultra-secular tradition, developed with the aim to preserve meats and pro-long their conservation time.

SOPRESSE E INSACCATI

Soppresse und würstchen

Soppresse, salami, mortadelle, cotechini, speck e pro-sciutti abbondano sulle tavole dei veronesi, dei risto-ranti con cucina tipica e su quelle di malghe e rifugi dei Monti Lessini. Prodotti tipici di alta qualità, la loro produzione appartiene ad una tradizione ultra-seco-lare, sviluppatasi con l’intento di conservare la carne e prolungarne la disponibilità nel tempo.

buon bicchiere di vino, si produceva-no prosciutti e salami. Questa antica tradizione particolarmente diffusa nel nostro territorio è andata però via via scemando. Anche se sono ancora nu-merosi gli allevamenti di maiali situati nel territorio, sono infatti poche le fa-miglie che oggigiorno conservano le usanze di una volta, mantenendo viva quella fama di “mastri insaccatori”, che gli storici abitanti della Lessinia hanno saputo conquistarsi con passione e de-dizione. Menzione speciale meritano i prodotti che si fregiano del marchio “Parco del-la Lessinia”, tra cui il “lardo alle erbe del paroletto”, il salame al tartufo e la pan-cetta alle castagne.

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“Gnocchi di malga”, also known as “gnocchi sbatui” are simple poor dishes but their flavor is very taste-ful. According to the history, “gnocchi di malga” come from an ancient tradition when shepherds, during the summer pastures, used to mix few sim-ple ingredients like flour, milk, water, as well as salt and butter.

Eine sehr gute Speise der Berge von Verona sind Gnocchi di Malga (auch bekannt als “Gnocchi Sbatui”), ein einfaches Gericht, aber sehr lecker. Die Geschichte besagt, dass der Gnocco di Malga aus einer alten Tradition kommt: Während der Sommer-Weiden mischten die Hirten nur ein paar einfache Zutaten wie Mehl, Milch, Wasser und Salz, zusammen mit Butter und geräucherter Ricotta, zum Würzen.

Gnocchi di malga

Gnocchi di malga

GNOCCHI DE MALGA

Piatto poverissimo delle montagne ve-ronesi, gli gnocchi di malga, conosciuti anche come “gnocchi sbatui”, sono un piatto semplice ma ricco di gusto. La storia vuole che lo gnocco di malga nasca da un’antica tradizione dei pasto-ri, che durante l’alpeggio, infatti, erano soliti miscelare pochi e semplici ingre-dienti come farina, latte o acqua e sale, oltre a burro e ricotta affumicata per il condimento.Nella sua semplicità, questo piatto po-vero conquista ancora oggi il palato di visitatori e veronesi che lo possono de-gustare con un buon bicchiere di vino nelle tipiche malghe e osterie della Les-sinia. LA RICETTA ORIGINALE

Ingredienti:600 g. di farina 001 l di latte oppure di acqua20 g. di sale circa Preparazione:1. In una terrina disporre la farina a fontana, salare e versare lentamente il latte oppure l’acqua.2. Amalgamare gli ingredienti mescolando con un cucchiaio di legno, quindi seguitare a mescolare energicamente. L’impasto dovrà risultare molto morbido, e sarà pronto quando alla fine di ogni “sbattuta” si formeranno in superficie delle vistose bolle d’aria.3. Fare bollire in una pentola una quantità d’acqua sufficiente, salarla con un cucchiaio di sale grosso e poi, servendosi di una forchetta o di un cucchiaio, versare nell’acqua bollente delle piccole porzioni dell’impasto.Questa operazione richiede una certa abilità, in quanto dovrà essere eseguita il più rapidamente possibile in un modo da ottenere una cottura omogenea. 4. Quando gli gnocchi affioreranno in superficie, lasciarli cuocere per 6-7 minuti, quindi pescarli con una schiumarola scolandoli dall’acqua di cottura.5. Condire gli gnocchi con burro fuso e ricotta affumicata grattugiata.

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Da sempre terra di api e di produzione di miele, la Lessinia ha saputo trasfor-mare nei secoli una produzione per lo più limitata ad un consumo locale in un prodotto di nicchia d’eccellenza, con mieli apprezzati e conosciuti anche al di fuori della provincia veronese. Ogni anno vengono raccolti diversi tipi di miele: dal tarassaco di color giallo ac-ceso al nero castagno, dal più comune millefiori fino al raro e particolare cilie-gio. Non tragga in inganno la diversa denominazione: sono tutti mieli tipici della Lessinia, genuini e dallo straordi-nario sapore.

Terra di coltivazione dei ciliegi, terza a livello nazionale, la Provincia di Verona ha saputo creare con il tempo un vero e proprio mercato intorno al dolce frutto dal colore rosso acceso.La “Ciliegia delle colline veronesi” si distingue per la sua forma sferoidale, la buccia notevolmente resistente ed una polpa succosa ad elevatissima con-sistenza e conservabilità. Proprio per questo, la ciliegia ha dato vita ad una serie di ricette tipiche che ne prevedo-no l’utilizzo e ne esaltano la dolcezza. In primis, è tipica usanza locale quella di conservare le ciliegie “sotto spirito”, cioè nella grappa con aggiunta di zucchero, per poterle così gustare nelle fredde giornate invernali.

HoneyLessinia, land of bees and honey production, has managed to transform a local restricted production in niche products of excellence, thanks to its famous honey appreciated and well known even outside the district of Verona.

Kirschen Als Land des Anbau von Kirschen (der drittgrößte Produzent von Kirschen in Italien ), ist die Provinz Verona ein echter Kirschen-Markt. “Die Kirschen der Hügel von Verona” werden für ihre kugelige Form, ihre harte Haut und ein saftiges Fruchtfleisch, hohe Textur und Haltbarkeit geschätzt.

HonigAls Land der Bienen und Honig-Produktion, hat Lessinia, im Laufe der Jahrhunderte, eine lokale Pro-duktion mit einem super Nischenprodukt: Der Honig ist heute auch außerhalb der Provinz Verona sehr bekannt.

CherriesThe district of Verona is the third land in the world for the cultivation of cherry trees. It has been able to create a real market around the sweet red fruit. The Cherry of Veronese Hills is characterized by a spheri-cal shape, a very durable skin and a consistent juicy pulp.

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Il profumo del mosto in fermentazione, il colore cangiante dei bianchi e il viola perlato rubino dei rossi, le sagome in-confondibili dei baric e il rumore della bottiglia finalmente stappata. Sta tutta qui l’arte vitivinicola degli agricolto-ri veronesi, che da tempo immemore hanno trasformato l’attività di sussi-

LE CANTINE, TRADIZIONE VINICOLA

stenza nel campo in una vera e propria professione d’eccellenza. Lo testimo-niano, sparse sul territorio come tanti piccoli acini a formare un unico grap-polo, le Cantine Sociali che tramandano negli anni il valore, la fatica e il successo del vino scaligero.

Weinkeller, eine tradition

Der Geruch der vergorenen Maische, die weiße, lila, Perle und rubinrote Farbe des Rotweins, die unverwe-chselbaren Formen der „baric“ und der Klang der entkorkten Flasche. In Verona ist der Wein Kunst: Von einer Erwerbsmittel Tätigkeit ist es heute einen echten Beruf geworden.

Wine cellarsThe fragrance of fermenting must, the bright color of white wine, the purple ruby pearled color of the red one, the unmistakable form of barrels and the sound uncorked bottles: this is the Wine art of far-mers who have turned the livelihood activities in a real profession of excellence.

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Cantina Sociale Valpantenaanno di fondazione: 1958ubicazione: Via Colonia Orfani di Guer-ra, 5/b – Quinto di Valpantena, VeronaNata come associazione cooperativa tra alcuni viticoltori veronesi, la Cantina raggruppa oggi circa 300 aziende agri-cole, che coltivano complessivamente seicento ettari del territorio collinare veronese. Nel 2003 vi è stata una fusio-ne con le oltre 150 aziende produttrici di olio, dando così vita a una nuova real-tà oleovinicola nella Valpantena. Dall’in-verno 2011 è in progetto l’espansione della struttura.

Cantina Sociale ValpantenaYear of foundation: 1958Location: Via Colonia Orfani di Guerra, 5/b – Quinto di Valpantena, VeronaCreated as a cooperative association between some Veronese winemakers, the winery includes today approximately 300 farmers, who cultivate a total of six hundred hectares of hilly land in Verona.

Cantina Sociale ValpantenaGründungsjahr: 1958Standort: Via Colonia Orfani di Guerra, 5/b-Quinto di Valpantena, VeronaGeboren als kooperative Bindung zwischen einigen Winzer von Verona, sammelt der Keller heute über 300 Bauernhöfe und 600 Hektar hügeliges kultivier-tes Gebiet in Verona.

Cantina di Soaveanno di fondazione: 1898ubicazione: Viale Vittoria, 100 – Soave, VeronaCon i suoi 6mila ettari di vigneto e gli oltre 2mila soci, oggi è una delle realtà vitivinicole più interessanti del panora-ma enologico veronese, e non solo. L’a-zienda è riuscita a creare nel tempo un mosaico di cantine e vigneti capaci di andare ben oltre al territorio di Soave, toccando le terre del Garda e le colline della Valpolicella. Dal 2009 è presente una struttura commerciale negli Stati Uniti: Cantina di Soave USA, nata dalla volontà di essere presenti direttamente nel mercato americano con i prodotti tradizionali del territorio veronese.

Cantina di SoaveYear of foundation: 1898Location: Viale Vittoria, 100 – Soave, VeronaWith its 6 thousand hectares of vineyards and over 2 thousand members, it is now one of the most inte-resting wine farms in Verona. In addition, since 2009 there is a commercial organization in the United States.

Cantina di SoaveGründungsjahr: 1898Standort: Viale Vittoria, 100-Soave-VeronaMit seinen 6.000 Hektar Weinbergen und mehr als 2000 Mitglieder ist dies heute einer der interessan-testen Weinanbaugebiete, und nicht nur das: Seit 2009 gibt es eine kommerzielle Struktur in den USA.

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Cantina Sociale Colognola ai Collianno di fondazione:ubicazione: Via Montanara, 5 – Colo-gnola ai Colli, VeronaUnita sotto il nome di “Collis-Veneto Wine Group” dal giugno del 2008, que-sta cantina lavora quasi 50mila tonnel-late di uva l’anno grazie anche alla stret-ta collaborazione con aziende private molto rinomate. Da quest’anno è nata la proposta della “vendemmia nottur-na”. Questo particolare metodo sfrutta l’escursione termica tra il giorno e la notte. Le uve vengono raccolte proprio durante le più fresche ore notturne evi-tando così fermentazioni indesiderate durante il trasporto e ottenendo un buonissimo risparmio energetico.

Cantina Sociale Colognola ai ColliYear of foundation:Location: Via Montanara, 5 – Colognola ai Colli, VeronaUnder the name of “Collis-Veneto Wine Group”, this winery works almost 50 thousand tons of grapes per year, since June 2008, thanks to the close collabora-tion with very popular private companies.

Cantina Sociale Colognola Ai ColliStandort: Via Montanara, 5-Colognola Ai Colli-VeronaSeit Juni 2008 unter den Namen “Collis-Veneto Wine Group” vereint, verarbeitet dieses Weingut fast 50 Tausend Tonnen Trauben pro Jahr, auch durch die enge Zusammenarbeit mit privaten Firmen.

Cantina Valpolicella Negraranno di fondazione: 1933ubicazione: Via Cà Salgari, 2 – Negrar, VeronaÈ una cooperativa situata nel cuore della Valpolicella Classica, terra stori-camente destinata alla viti-vinicoltura. Ha un patrimonio territoriale di quasi seicento ettari di vigneto, coltivati dai 220 soci seguiti quotidianamente da uno staff di professionisti all’interno dell’azienda. La ricerca è uno dei fatto-ri di forza di questa cantina, in quanto permette di innovare la produzione pur mantenendo invariato l’antico sapore dei propri prodotti.

Cantina Valpolicella NegrarYear of foundation: 1933Location: Via Cà Salgari, 2 - Negrar, VeronaIt is a cooperative located in the heart of the Valpoli-cella zone. This land, historically used for vines and wine production, has a territorial heritage of nearly six hundred hectares of vineyards, cultivated by 220 members.

Cantina Valpolicella NegrarGründungsjahr : 1933Standort: Via Cà Salgari, 2-Negrar, VeronaDie Genossenschaft befindet sich im Herzen der Valpolicella Classica, ein historisches Wein-Land. Es hat fast 600 Hektar Weinberge, kultiviert durch 220 Mitglieder.

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QUINTO DI VALPANTENA Via Colonia Orfani di Guerra, 5/b

Tel. 045/550032 - Fax 045/550883Orari: Lu-Ve 8.00-12.00 14.00-18.00

Sa 8.00-12.00

VERONA Viale Manzoni, 11 (Borgo Milano)Tel. 045/8186086Orari: Lu 15.00-19.30

Ma-Sa 9.00-12.30 15.00-19.30

S. GIOVANNI LUPATOTO Via Garofoli, 177/aTel /Fax 045/545488

Orari: Ma-Sa 8.30-12.30 15.00-19.30

www.cantinavalpantena.it [email protected]

Gli ampi punti vendita propongono una ricca gamma di vini e oli della nostra tradizione veronese.

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Dalla fredda Finlandia, arriva in alta Les-sinia il Nordic Walking. Praticato dagli amanti della montagna, questo sport consiste in una camminata veloce uti-lizzando appositi bastoncini, ovvero bastoni molto simili a quelli usati nel-lo sci da fondo. Rispetto alla normale camminata, Nordic Walking (chiamato anche pole walking, o camminata con bastoncini) comporta l’applicazione di una forza ai bastoncini a ogni pas-so. Ciò implica l’uso dell’intero corpo (con maggiore intensità) e determina il coinvolgimento di gruppi muscolari del torace, dorsali, tricipiti, bicipiti, spalle, addominali e spinali, assente nella nor-male camminata. Ai benefici fisici, si ag-giunge la possibilità di ammirare luoghi e angoli difficilmente raggiungibili con qualsiasi mezzo di trasporto. In partico-lare, in Lessinia sono due i percorsi che meritano di essere visitati: il “Giro delle Malghe” e “La foresta Folignani”. Il pri-mo è un percorso di otto chilometri che si snoda tra le antiche contrade della Lessinia, che permette al nordic walker di visitare e conoscere parte della storia di queste zone, respirando colori unici e profumi magici. Il secondo invece, è un tratto di dieci chilometri circa, che partendo dalla località Bocca di Selva, raggiunge malga Folignani, scende per il Vajo dell’Anguilla e risale verso Podesteria. Questo percorso dà modo di passare in rassegna le meraviglie dell’antica terra appartenuta ai Cimbri.

Volersi bene significa anche tenersi in forma, magari approfittando di pas-seggiate e attività sportive all’aria aper-ta. Una valida alternativa alla palestra potrebbero essere infatti alcuni degli sport che, con il cominciare dell’inver-no, è possibile praticare soprattutto sulle montagne innevate. Non solo lo sci nordico, lo sci alpino e lo snowboar-ding che tutti conoscono e molti prati-cano, ma anche quelli meno conosciuti o forse poco considerati, come il nordic walking, il trekking e le ciaspolade.

Wellness also means to take care of your body, perhaps by walking or practicing outdoor activities. Some of the sports, that you can practice in winter in the snowy mountains, could be a good alternati-ve to the gym.

Sport machen bedeutet, sich selbst zu lieben. Wan-derungen und Aktivitäten im Freien sind eine tolle Alternative zum Fitnessstudio. Mit dem Beginn des Winters, ist es möglich viele besondere Sportarten auf den schneebedeckten Berge zu machen.

The sport of Nordic Walking arrives from Finland. Practiced by mountain lovers, this sport consists of a brisk walk using special poles, similar to those used in cross-country skiing. Compared to regu-lar walking, Nordic Walking (also called walking pole, or walk with sticks) involves the application of a force to the sticks at each step. This implies the use of the entire body (with greater intensity) and determines the involvement of chest muscles: lats, triceps, biceps, shoulders, abs and spinal, absent in a normal walk.

Nordic Walking ist aus dem kalten Finnland nach Lessinia gekommt. Von Liebhabern des Ber-ges praktiziert, besteht dieser Sportart in einem schnellen Spaziergang mit speziellen Stöcken (sehr ähnlich denen im Skilanglauf benutzt). Im Vergleich zu regelmäßigen Spaziergängen, wird es beim Nordic Walking (bekannt auch als Pole Walking oder Spaziergang mit Stöcken)notwendig, das An-wenden einer Kraft den Stöcken bei jedem Schritt anzuwenden. Dies impliziert die Verwendung des gesamten Körpers (mit größerer Intensität) und die Einbeziehung von Gruppen von Muskeln der Brust, Rücken, Trizeps, Bizeps, Schultern, Bauch und Wir-belsäule: Das ist nicht vorhanden bei einem norma-len Spaziergang.

NORDIC WALKING

SPORT

Sport

Nordic walking

Sport

Nordic-walking

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STORIA,ARTE, CULTURANATURA E PAESAGGI

In meadows and woods like those of Lessinia, it is impossible not to be attracted by excursions born and organized from the desire to spend some time with friends and breathe fresh clean air. Trekking, allows you to spend some time surrounded by na-ture, where the only sounds you can ear are: rustle of leaves, storms and cows grazing. You need just a pair of comfortable shoes and a bit of good will to change a boring day in a fascinating and amazing nature experience.

Durch die Wiesen und Wälder von Lessinia ist es möglich, Touren zu organisieren. Entweder dies , oder auch nur einige Zeit zusammen mit Freun-den zu verbringen und frische, saubere Luft zu atmen. Beim Wandern, jetzt bekannt als trekking, kann man einige Zeit in der Natur verbringen. Hier sind die einzigen Geräusche nur das Rauschen der Blätter, der Lärm des Sturms in der Ferne, und der weidenden Kühen. Nur mit einem Paar bequemer Schuhe und einer Prise guten Willen ändert dies ei-nen monotonen Tag in der Stadt in eine faszinieren-de Reise ins Grüne der Monti Lessini.

SPORT

TREKKINGIn luoghi, prati e boschi come quelli della Lessinia, diventa impossibile non lasciarsi attrarre dalle escursioni, sia or-ganizzate sia nate dalla semplice voglia di passare un po’ di tempo in compa-gnia e respirare aria fresca e pulita. L’e-scursionismo, oggi meglio noto come trekking, permette di passare un po’ di tempo immersi nella natura, dove il fru-scio delle foglie, dei temporali in lonta-nanza, delle mucche al pascolo sono gli

unici suoni a tenervi compagnia. Basta-no un paio di scarpe comode e un piz-zico di buona volontà per cambiare una monotona giornata cittadina in un’af-fascinante e incredibile esperienza nel verde dei Monti Lessini. Dalle escursio-ni panoramiche a quelle enogastrono-miche, lungo i sentieri che collegano i diversi rifugi, ecco il modo migliore per imparare a conoscere e vivere la Lessi-nia anche nel periodo invernale.

TrekkingTrekking

Fotografa il codice QR con il tuo smartphone o tablet e scopri lo sci a San Giorgio

•Let’s sky in Malga

San Giorgio

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SPORT

STORIA,ARTE, CULTURA

NATURA E PAESAGGI

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CIASPOLADE Se per i nostri antenati le ciaspole erano un mezzo di trasporto indispensabile per muoversi nella neve, oggi caratte-rizzano un affascinante sport invernale. Racchette da neve, o meglio, ciaspole ai piedi, ed ecco che la lessinia diventa un luogo magico per sportivi e semplici escursionisti che, in questo modo, rie-scono a scoprire spazi incontaminati difficilmente raggiungibili anche con gli sci. Varie associazioni locali organiz-

If for our ancestors, snowshoes were a necessa-ry means of transport to move in the snow, today they represent a fascinating winter sport. Lessinia becomes a magical place for simple sportsmen and trekkers, who discover uncontaminated spaces, dif-ficult to reach even with skis.

Für unsere Vorfahren waren Schneeschuhe ein un-verzichtbares Transportmittel, um sich im Schnee zu bewegen. Heute ist eine faszinierende Winter-sportart. Mit Schneeschuhen wird die Lessinia ein magischer Ort für Sportler und Wanderer. Sie kön-nen einfach viele Plätze erreichen, die auf Skiern schwierig zu erreichen sind.

zano così nei mesi invernali camminate diurne e notturne a cui possono parte-cipare sia adulti che bambini proprio per l’estrema facilità con cui possono essere indossate. Sotto il chiaro delle stelle o i riflessi del sole sui paesaggi innevati, potrete scoprire un nuovo af-fascinante sport e tutta la magia dell’in-verno in alta montagna.

Ciaspolade

Schneeschuhwandern

Fotografa il codice QR con il tuo smartphone o tablet e scarica la mappa del percorso a piedi “Magia in

Lessinia”•

Download the map of the “Magic Lessinia” trekking

route

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STORIA,ARTE,CULTURA

NATURA E PAESAGGI

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NATALE IN MONTAGNA

APPUNTAMENTI

16, 23, 26, 30 DICEMBRE 2012 – GREZZANAAUGURI MUSICALI TRA LE VIE DI GREZZANAGrezzana – Vie del paese (mattinata)La Banda augura le Buone Feste per le vie del pa-ese. Domenica 16: zona Industriale; domenica 23: Piazza Carlo Ederle e zona Borgo; domenica 26: Stallavena; domenica 30: zona Cavolo.Info: www.bandagrezzana.it

DALL’8 DICEMBRE 2012 AL 13 GENNAIO 2013 – BADIA CALAVENA7^ RASSEGNA PRESEPI NATALE IN BADIAOratorio Abbazia – weekend e festivi 14:30 / 18:30La rassegna presepi più bella della provincia. Pur non essendo paragonabile per spazi alla Rasse-gna internazionale in Arena, è sicuramente la più suggestiva del territorio. Entrando vi sembrerà di essere tornati indietro nel tempo, fra i merli e gli archi dell’Abbazia di Badia Calavena. Non perdetela.Info: 349.1358797 / www.badiacalavena.eu

9 DICEMBRE 2012 – GREZZANALA COPERTA DI NATALECinema Teatro Valpantena (Grezzana) – Ore 16:00Ultimo appuntamento del teatro per ragazzi a Grezzana. La “Coperta di Natale”, rappresentata dalla fondazione AIDA, proietterà tutti nelle festi-vità natalizie prossime con emozioni per grandi e piccoli. Ingresso €5, ridotto €4.Info: 045.8650169 / [email protected]

11 DICEMBRE 2012 - GREZZANAINCONTRO CON L’AUTOREBiblioteca Grezzana – Ore 20:45Lorenzo Carpanè presenta il libro “Due ragazzi per strada”. Interventi musicali offerti dal due composto da Lorenzo Marcolongo (clarinetto) e Matteo Rigotti (chitarra).Info: 045.8650169 / [email protected]

13 DICEMBRE 2012 - GREZZANADOCUMENTARI DI VIAGGIOBiblioteca Grezzana – Ore 20:45Mario Piazzola e Gianni Avesani presentano due documentari di viaggio. Il primo “Colori di un giorno di festa” ci porterà ad Ortisei, il secondo in Romania.Info: 045.8650169 / [email protected]

14 DICEMBRE 2012 - CORRUBIO DI GREZZANALA “STELLA” CHE CAMINA PAR LA CONTRÀ Corrubio di Grezzana – Ore 20:45Corrubio spegne tutte le luci della frazione e re-gala lanterne a tutti i partecipanti. Un affascinan-te passeggiata notturna tra le quattro contrade più belle della frazione allietati dalle melodie natalizie del coro “Voci di San Carlo”, “La Sengia della Lessinia” e “Alpini Quinto di Valpantena”. Non mancheranno brulè e the caldo per tutti i partecipanti.Info: [email protected]

15 DICEMBRE 2012 - MALGA SAN GIORGIOCIASPOLADA IN NOTTURNAMalga San Giorgio – Ore 19:00Percorso a piedi in notturna con ciaspole, aperi-tivo on snow, cena a Malga Malera. Un percorso emozionante nel vallone del Malera, con Spritz’n ice, aperitivo on snow e cena in rifugio tipico.Percorso: Valon del Malera + Malga Malera. Target partecipanti: 60 - 70 persone.(in caso di avverse condizioni meteo la ciaspolada si svolgerà il 5 marzo 2013).Info e prenotazioni: www.pmeventi.com

16 E 23 DICEMBRE 2012 - SANT’ANNA D’ALFAEDOMERCATINI DI NATALE E PRESEPE VIVENTEFrazione di RonconiAppuntamento da non perdere in Lessinia. A Ronconi (fraz. di Sant’Anna d’Alfaedo) tornano i mercatini di natale con le casette in legno che ospiteranno i prodotti del territorio. Non manche-rà il presepe vivente, i cori, i laboratori artigiani con vere e proprie opere d’arte.Info: [email protected]

18 DICEMBRE 2012 - GREZZANAASSAGGI MUSICALIBiblioteca Grezzana – Ore 16:00La scuola media G. Pascoli di Grezzana presenta una serie di spettacoli musicali e letture di bra-ni scelte dai ragazzi e dagli alunni dell’indirizzo musicale della scuola secondaria di primo grado (scuole medie).Info: 045.8650169 / [email protected]

DAL 21 DICEMBRE 2012 AL 2 GENNAIO 2013 – MEZZANE DI SOTTOGRANDE PRESEPE DI MEZZANEChiesa ParrocchialeAllestimento del presepe da parte del “Gruppo presepe” di Mezzane di Sotto, una delle realizza-zioni più apprezzate dell’intera provincia. Orari di apertura: festivi dalle 15:00 alle 17:00 e un’ora prima delle celebrazioniInfo: 045.8880100 / 347.9006269

23 DICEMBRE 2012 - SOAVENOTE DI NATALEAuditorium Rocca Sveva – Ore 20:45Concerto del corpo bandistico “Monsignore Lo-dovico Aldrighetti” diretto dal Maestro Paolo Me-nini. La banda presenta un vasto repertorio dal genere classico, al moderno sino allo swing.Info: 045.6081295 / [email protected]

24 DICEMBRE 2012 - QUINTO DI VALPANTENAIN NOME DELLA MADREChiesa parrocchiale – Ore 22:00Riduzione teatrale del libro omonimo di Erri de Luca, racconta le tre declinazioni di un amore im-menso e viscerale.Una piece perfetta per la notte della Vigilia.Info: 338.4848860 / www.gadart.it

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STORIA,ARTE,CULTURANATURA E PAESAGGI

NATALE IN MONTAGNA

APPUNTAMENTI

DAL 24 AL 26 DICEMBRE 2012 – CAMPOFONTANAPRESEPE VIVENTEContrada Roncari – dalle 21:00 (ogni sera)Bellissima realizzazione nella contrada Ronca-ri (Campofontana, comune di Selva di Progno) con il tradizionale presepe vivente promosso dal Gruppo Giovani. La notte della vigilia, Santa Messa alle ore 21:00 con arrivo poi di Giuseppe e Maria sull’asinello. Il 25 dicembre, giorno di Natale, sfilata dei pastori (ore 21:00) mentre il 26 dicembre arriveranno i Re Magi. The caldo e vin brulè offerto per tutti i presenti. Consigliamo di fare una visita anche per apprezzare la bellezza di questa contrada tipica della Lessinia.Info: www.comuneselvadiprogno.it045.6513014 (Comune) / 045.6510083 www.presepecampofontana.it

26 DICEMBRE 2012 - S. MARTINO BUON ALBERGOCONCERTO DI NATALEChiesa di San Martino Vescovo – Ore 16:30Arie e melodie del Natale nel segno della tradizio-ne come oramai di consueto a San Martino.Info: www.agcverona.it

26 DICEMBRE 2012 CERRO VERONESEMIRACLES IN THE NIGHT CHRISTMASTeatro – Ore 20:30L’appuntamento più atteso della musica natali-zia in Lessinia. A Cerro Veronese arriva il Gospel statunitense con un concerto che vi farà tremare le gambe, salire la febbre, brividi ad ogni nota. Non esageriamo, il concerto gospel voluto dalla Contrada dei Miracoli ha in se qualcosa di magico, di affascinante che davvero non potete perdere. Quest’anno ospiti della serata Monica Lisa Ste-venson, dall’Alabama e nove artisti di fama inter-nazionale che la accompagneranno in esclusiva per Verona e provincia. Costo del biglietto intero € 13,00 ridotto bambini € 9,00.Info: 348.2502992 / www.teatrocerro.it

26 DICEMBRE 2012 - SOAVEMELODIE DI SANTO STEFANOAuditorium Borgo Rocca Sveva – Ore 18:00La banda di Soave, diretta dal Maestro Paolo Me-nini allieterà il pomeriggio di Santo Stefano nel tradizionale concerto. Il corpo bandistico presen-terà un vasto repertorio aperto al genere classico, moderno e con swing. Ovviamente protagonisti i brani natalizi per eccellenza.Info: 045.6190773 / www.bandasoave.com

27, 28, 29 DICEMBRE 2012 - LESSINIAAVVENTURE BIANCHELessinia (struttura ospitante convenzionata)Un viaggio di tre giorni dedicato ai bambini dai 6 agli 11 anni. Un camposcuola invernale in Les-sinia che si svilupperà tra escursioni, laboratori, scoperte, e interessantissime attività.Info: Spazio Culturale “La Foglia e il Vento”333.7175790 (Gianluca) – [email protected]

6 GENNAIO 2013 - GREZZANABRUSEMO LA STRIAPiazza Carlo Ederle – Ore 18:00Folklore tipico per questo appuntamento che il 6 gennaio illumina le piazze di tutta Italia.Info: Facebook/proloco.grezzana

6 GENNAIO 2013 - GREZZANACONCERTO D’EPIFANIACinema Teatro Valpantena – Ore 20:45Tipico concerto e tradizionale appuntamento con la musica della Banda Cittadina di Grezzana, nell’evento che apre i festeggiamenti nel 90° An-niversario della Banda.Info: www.bandagrezzana.it

DAL 10 AL 13 GENNAIO 2013 ROVEREDO DI GUÀ FESTA DEL RADICCHIO DI VERONA IGPZona IndustrialeIl rinomato radicchio di Verona si prepara a fe-steggiare la sua festa più attesa, quella di Rove-redo di Guà. Piatti tipici preparati con questa particolare verdura, festa, assaggi gastronomici e tanto altro, compresi i formaggi della Lessinia e i vini di Valpolicella e Valpantena.Info: 0442.86014 / www.comuneroveredo.vr.it

19 GENNAIO 2013 - MALGA SAN GIORGIOCIASPOLADA IN NOTTURNAMalga San Giorgio – Ore 19:00Percorso a piedi in notturna con 2 gruppi, uno sul Monte Tomba e uno sul Monte Gaibana, con lancio di lanterne cinesi, cena e guida. Due rifugi, due percorsi, due menù tipici, due gruppi nella notte e tante lanterne cinesi lanciate in contem-poranea nel cielo stellato della Lessinia.Percorso: Monte Tomba + Cima Gaibana. Target partecipanti: 140 - 200 personeInfo e prenotazioni: www.pmeventi.com

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