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N. 2 - 2010 Giornale della Comunità Parrocchiale PARROCCHIA di CASTELLO sopra Lecco

Parole di Vita - Marzo 2010

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“Parole di Vita” è il giornale della Parrocchia di Castello, pubblicato per tutti i membri della comunità parrocchiale.

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N. 2 - 2010

Giornale della Comunità Parrocchiale

PARROCCHIA di CASTELLO sopra Lecco

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SETTIMANA SANTA 2010

DOMENICA 28 marzo*ore 9.45 Benedizione degli ulivi nel cortile della scuola

dell’infanzia e processione alla chiesa parrocchiale*ore 10.00 S. Messa

MERCOLEDI’ 31 marzo*ore 15.30 Confessioni per tutti

GIOVEDI’ SANTO*ore 8.30 Celebrazione della Parola*ore 16.00 S. Messa con la lavanda dei piedi*ore 21.00 S. Messa nella Cena del Signore

VENERDI’ SANTO*ore 8.30 Via Crucis*ore 15.00 Celebrazione della Passione del Signore*ore 21.00 Celebrazione della deposizione del Signore

SABATO SANTO*ore 8.30 Celebrazione della Parola*ore 15.00 Confessioni per tutti*ore 21.00 Solenne VEGLIA PASQUALE

con l’amministrazione dei battesimi

DOMENICA 4 aprile PASQUA di RESURREZIONE*SS. Messe nell’orario festivo*ore 10.00 S. Messa solenne

LUNEDI’ dell’AngeloSS. Messe ore 10.00 e 18.30

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CARISSIMI AMICI,dopo il cammino quaresimale siamo giunti ormai alla settimanapiù sacra per noi cristiani, la settimana santa che si conclude conla Pasqua del Signore.E' proprio su questo giorno della Pasqua che è doveroso fermarela nostra riflessione.

1. Giorno della risurrezione di Cristo."Fin dalla sua prima origine, la comunità cristiana ha indivi-duato un giorno come suo proprio e lo ha chiamato "giorno del

Signore" (Ap 1,10).Questo primo giorno dopo il sabato ebraico era tenuto in grande considerazione dalle prime comunitàcristiane, perché era il giorno della risurrezione del Signore Gesù. I Vangeli ci ricordano che le apparizioni del Risorto avvengono tutte al primo giorno della settimana. Questo ritmo settimanale, dato da Cristo, porta le prime comunità cristiane a ricordare "il primogiorno dopo il sabato" come il giorno del Signore, giorno in cui il Risorto è apparso alla suaChiesa, giorno in cui la Chiesa si incontra con il Risorto e ripete questo appuntamento ogni ottogiorni.Per le comunità cristiane diventa quindi essenziale celebrare il fondamento di tutta la fede, che è larisurrezione del Signore, in questo giorno; il nome pagano "giorno del sole", attribuito al primo gior-no della settimana, sarà sostituito proprio con il nome di "giorno del Signore" (da "Dies Domini"), ladomenica.

2. Giorno della PasquaLa fedeltà delle comunità alla celebrazione della domenica porterà ad una maggiore comprensione delsignificato di questo giorno. In esso Cristo è risorto dai morti e con la sua risurrezione fa nuove tutte le cose. La Pasqua è così ilcompimento pieno di quella creazione che il Padre aveva iniziato "al primo giorno della settimana".Nel primo giorno del mondo la luce vince le tenebre ed è l'inizio della creazione; al "primo giornodopo il sabato" la luce di Cristo che risorge glorioso vince e disperde le tenebre del peccato edella morte ed ha inizio una nuova creazione in Cristo.

3. Giorno della ChiesaA fondamento della sua fede e della centralità della risurrezione di Cristo nella vita dei cristiani, laChiesa non potè e non potrà mai tralasciare la celebrazione della domenica; per essa è un giorno irri-nunciabile!Il Signore ha promesso di essere con noi tutti i giorni fino alla fine del mondo, ma ha promesso diessere presente dove due o più sono riuniti nel suo nome. È importante perciò che i cristiani si radunino, per esprimere pienamente l'identità stessa dellaChiesa, l'assemblea convocata dal Signore risorto, il quale ha offerto la sua vita "per riunireinsieme i figli di Dio"Ecco allora carissimi amici alcuni spunti di riflessione che troviamo nella celebrazione della Pasquae nella celebrazione dell'Eucaristia domenicale, piccola Pasqua settimanale.

A noi riscoprire le motivazioni per vivere in pienezza anche la Pasqua di quest'anno, per la quale,anche a nome di tutti i sacerdoti, porgo a tutti voi l'augurio più bello.

don Egidio

ED I TOR I A LE

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Quest'anno lo slogan che accompagnai ragazzi dell'iniziazione cristiana duran-te il cammino quaresimale è "CONDIVI-DIAMO SE…".Con al centro la Parola della domenicasono state individuate delle frasi chevengono spiegate durante l'omelia dellaSanta Messa delle ore 10, ed espostecon a fianco la raffigurazione del branodi Vangelo letto.Così, di domenica in domenica, i ragaz-zi scoprono che "condividiamo se…"- non diciamo solo “è mio”- ci lasciamo amare da Gesù- rimaniamo fedeli alla Parola- vediamo i bisogni degli altri- crediamo nella vita- accogliamo Gesù.

Sotto l'altare una grande spiga vieneriempita, ogni domenica, da una classealla volta, con un simbolico chicco digrano con scritto l'impegno preso.Il primo giovedì di quaresima è statoconsegnato ad ogni bambino un vaset-to ed un salvadanaio.Il vasetto, contenente un seme, dovràessere coltivato per far crescere la pian-tina ed offerto durante la celebrazioneeucaristica del Giovedì Santo.Nel salvadanaio ognuno mette le pro-prie rinunce che saranno destinate aduna adozione a distanza, gesto concre-to di condivisione.I ragazzi sono inoltre invitati a parteci-pare alla Via Crucis del venerdì pome-riggio, preparata da alcune catechiste.

Durante la quaresima, inoltre, le cate-chiste sono state invitate a partecipare illunedì alla S. Messa delle 18,30.

Maria

QUARESIMA - CAMMINO dei RAGAZZI

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Quaresima è sinonimo di preghiera, di si-lenzio, di contemplazione, di rinunce e disinceri gesti di carità. In questa logica si èinserito l'itinerario del quaresimale, mo-mento comunitario che ci prepara ad esul-tare per il grande evento pasquale. Le cinque serate sono state ispirate ai "per-sonaggi" che hanno condiviso con Gesù ilcammino sulla via della croce: Maria,Simone di Cirene, Giovanni e il buonladrone.Maria, donna del silenzio,madre di Gesù e della Chie-sa, ci invita a guardare oltre lacroce e a saper leggere, congli occhi della fede e dellasperanza, la presenza di Dio.Simone di Cirene, colui cheda una costrizione, quella diportare la croce di Gesù, haincontrato e ha imparato adamare Gesù, ci invita a riflet-tere sulla grandezza del donodi contribuire alla salvezzadell'umanità.Giovanni, colui che contempla in Cristo l'a-more di Dio, ci richiama a fermarci sul fon-damento della nostra fede: la resurrezionedi Gesù.Il buon ladrone, malfattore, ma consape-vole delle sue colpe, ci conduce a spogliar-ci dei nostri peccati e a confidare nell'infini-ta misericordia di Dio.A metà percorso del quaresimale si è inse-rita la via Crucis, svolta al Santuario maria-no di S.Martino a Valmadrera. A partire dalcammino di Gesù verso il Calvario si è po-sta l'attenzione su eventi contemporaneiispirati a testimonianze provenienti dai la-ger tedeschi e sovietici, dalla Romania, dal-la Cambogia, dalla Bosnia e dal Ruanda.Gli incontri sono stati caratterizzati dall'at-

tualità del Vangelo, dalla lettura-visione difatti quotidiani, dalla preghiera e dal canto:grazie a questa semplicità si può respirareil profumo della presenza di Dio all'internodella Chiesa. Le riflessioni proposte ci aiu-tino a ritornare alle radici della nostra fedee a riscoprire la bellezza del perdono e del-l'amore.

Gabriela

PreghieraPer la prima volta, a faccia aperta,davanti a te crocifisso, ho fissatoin volto il mio male.Ha il tuo volto, o Cristo crocifisso:il volto di chi si è fatto uomo,uomo di dolore, uomo coperto di peccatoperchè lo potessi finalmente vedere.

E tu hai pietà di me, di chi va e di chi rimane.Hai pietà di questa selva di crocifissiche cammina!Crocifissi come te.Ma tu, dall'alto della croce, invochi perdono; noi, dalla nostra croce, odiamo.

Tu, sulla croce, sei nudo, sei l'uomo;noi siamo obbligati a portare la maschera dell'uomo forte, dell'uomo grande,dell'uomo implacabile... fin sulla croce.

Signore, toglimi questa maschera:lascia che mi mostri come sono, come siamo,così da avere almeno pietà gli uni degli altri. Tu ci hai comandato di amarci gli uni gli altri, come tu ci ami. Temo che quel giornosia ancora molto lontano, troppo lontano.

Almeno potessimo arrivareAd avere pietà gli uni degli altri!A vivere e a morire da uomini come siamo,in pace con noi stessi!

Primo Mazzolari

QUARESIMA - CAMMINO degli ADULTI

IN CAMMINO SULLA VIA DELLA CROCE

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Come molte altre anche la parrocchiale di SanMartino sorge in posizione panoramica, sopraun promontorio sulla destra del torrente In-ferno. Le sue origini possono farsi risalire alprimo Medioevo, quando l'edificio aveva moltoprobabilmente funzioni militari d'avvistamentoanziché religiose, in quanto permetteva il con-trollo della strada che attraverso Garlate e Gal-biate portava da Bergamo a Como. Fu trasfor-mata in luogo di culto verso la fine del XIII se-colo e, nei primi decenni del Cinquecento allachiesa venne attribuito il titolo di parrocchiale,poi trasferito da San Carlo Borromeo nel 1566alla chiesa di Sant'Antonio Abate, collocata nelcentro del paese e quindi più facilmente acces-sibile. Il santuario è raggiungibile tramite unascalinata cadenzata dalle cappelle della ViaCrucis la cui costruzione iniziò nel 1745. Tuttele cappelle sono costituite da un architrave, dauna volta e da un vano interno, con piccolevarianti architettoniche che le distinguono l'unadall'altra. La decorazione fu affidata ai fratelliTorricelli, la cui firma, sebbene incompleta èancora leggibile sull'affresco della IV Stazione,insieme alla data d'esecuzione (1747). La chie-sa presenta unastruttura archi-tettonica sem-plice, caratteriz-zata da una na-vata unica co-perta con voltea botte, sullaquale si apronodue cappelle la-terali. La navataè separata dalpresbiterio ret-tangolare da un

arco trionfale. L'impianto architettonico dellachiesa è romanico, modificato poi alla metà del'400 con alcuni interventi tra cui l'allungamen-to della navata, la formazione di una cappella anord, come base del campanile, e l'innalza-mento del tetto su arconi trasversi. Nel 1521 ilfrate valmadrerese Matteo Polvara fece erigerela cappella meridionale e, nel corso del XVIIsecolo fu aperta la sacrestia e ricostruito il pre-sbiterio. Intorno al 1729 si sistemò il piazzaled'accesso e si realizzò l'atrio a cupoletta che

serve l'antica portad'ingresso sul latomeridionale. All'interno sono visibi-li alcuni affreschi risa-lenti al '500, in parteattribuiti a TommasoMalacrida, membro diuna famiglia d'artistimolto attiva nel terri-torio lariano. Nel cor-so dei restauri del1943-45 l'affrescoquattrocentesco della

Mentre eravamo peccatori, Cristo è morto per noiRaccogliendo in un abbraccio di carità senza confini, tutti gli uomini che vivono e soffrono sullaterra, riprendendo alcuni dolorosi momenti della nostra povera storia di uomini, venerdì 12 marzoal santuario di San Martino a Valmadrera, abbiamo ripercorso il cammino della croce per giun-gere a vedere con lo sguardo della fede la vittoria della gioia sull’angoscia, dell’amore sull’odio,della Vita sulla morte.Completiamo l’esperienza di quella sera con alcuni cenni storico-artistici del santuario.

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Madonna del latte originariamente collocato sulpilastro destro dell'arco trionfale, fu staccato e col-locato sull'altare maggiore. Il culto per la Madonnadel latte è ancora oggi vivo nella comunità valma-drerese e la festa della Madonna di San Martino,istituita nel 1780, viene celebrata con grande solen-nità la seconda domenica di ottobre. Durante i dueconflitti mondiali il Santuario è stato meta di coloroche vi si recavano a pregare per i loro cari impe-gnati al fronte.

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5Giornale della Comunita Parrocchiale di CASTELLO 2010 N. 2

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Sacramento della Ri-conciliazione diventia-mo sempre più capacidi fare della nostra esi-stenza una "esistenzapasquale", un viverenon più per sé ma per colui che ha dato sestesso per noi.A livello comunitario: la lamentosità sultempo presente ci impedisce troppo spessodi vedere l'azione benevola di Dio che siriversa con abbondanza anche oggi, in que-sti nostri anni che ci sembrano così difficilie oscuri. La conversione pastorale, come ladefinisce il Cardinale, ci chiede di "diventa-re una Chiesa della speranza e della gioia edi coltivare la qualità evangelica delle rela-zioni personali, nello stile dell'accoglienzacordiale, della gratuità sincera e della gra-titudine" per imparare a riconoscere in ogniuomo e donna che bussa alla nostra porta oche incontriamo nelle nostre giornate una"visita del Signore, un invito e un appellodella grazia di Dio".

Noi impariamo da questa donna l'importanza di quella parola dell'Apostolo: "Madove sovrabbondò il peccato, ha sovrabbondato la grazia".

(Sant'Ambrogio)

A Vézelay, nella Borgogna, sono custoditele reliquie di Santa Maria Maddalena, as-sociata dalla tradizione alla peccatrice per-donata. Da questo luogo il nostro Arcive-scovo prende spunto per invitarci ad uncammino di conversione e di redenzionepersonale e comunitario.L'itinerario spirituale di Maria di Magdala èuno splendido esempio di questo percorso.La conversione le chiede di dimenticare lapropria fragilità, di non fermarsi al propriopeccato ma di "immergersi nel mistero d'a-more di Colui che è misericordia infinita".La Maddalena scopre così la realtà dellaredenzione: essere liberata dal male, volutabene proprio nella sua debolezza, abbraccia-ta dall'Amore. La sua storia viene finalmen-te unificata da questo amore e trova il suocentro. E diventa un'icona per ogni cristiano.Innanzitutto a livello personale, in cui cia-scuno di noi può ritrovarsi ripensando alleproprie infedeltà e resistenze di fronte all'a-zione della Grazia; il perdono del Signore cirende veri, liberi, capaci di amare, come èavvenuto per Maria di Magdala. Siamo

chiamati all'Amore, ma solo da-vanti all'Amore possiamo co-

noscerci veramente e prende-re coscienza dei "germi di

morte" che so-no in noi e che

avvelenanola nostra vi-

ta. Attraverso il

Lettera da Vézelay

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Tornando a casaCome ogni sera sono rientra-to a casa con un fardello diincontri e di domande chehanno affollato la mia gior-nata. So già che non ce lafarò a tenerle fuori dalla

porta, o a lasciarle cadere. Capita a me quello checapita a tutti: i volti e le voci che popolano le ore delgiorno riemergono all'imbrunire con un'intensitàmaggiore. Il buio della notte, spesso, conferisce lorouna luminosità particolare: dettagli che sembranoprivi di rilievo rivelano un'importanza insospettata,parole trascurate o dimenticate tornano a rubarti l'at-tenzione e ti costringono a rileggere ogni istante tra-scorso sotto una luce nuova.Non mi sono ancora presentato, scusami. Sono unprete, un prete qualunque. Vivo in una grande cittàdell'Italia, ma questo conta poco: potrei andare ad abi-tare altrove - che so - in un luogo di villeggiatura o inuna periferia degradata, in qualche villaggio dall'altraparte del mondo o in una ricca e operosa cittadina diprovincia... Ovunque c'è qualcuno da incontrare e acui affezionarsi; dappertutto ci sono uomini e donne acui voler bene, con la pochezza della mia esistenza ela fierezza di portare "un grande tesoro in vasi dicreta", come scrive san Paolo in una sua lettera: iltesoro del vangelo di Gesù, di una speranza che nonmuore.Tante domande (e fragili risposte)Al termine di un giorno come questo - uno tra i tanti- sento di avere il cuore gonfio di domande e di atte-se; le custodisco inquieto e commosso mentre rileggocon pazienza le parole e i silenzi, gli abbracci e gliscontri, le ferite e le grazie dello scorrere del tempo.In tanti oggi mi hanno chiesto un parere, mi hannodomandato una parola, un suggerimento, un'indica-zione. C'è chi implora un aiuto, chi mi rimprovera, chireclama il mio intervento in qualche questione, chiattende una mia risposta, chi mi sollecita un favore...Io provo a dare e a dire qualcosa a tutti, così comesono capace, ma spesso finisco col ritrovarmi nella

frase del profeta Geremia, che guardando sconsolatole vicende del suo popolo ferito scrive: "Anche il pro-feta e il sacerdote si aggirano per il paese e non sannocosa fare". Ci sono nella vita di ciascuno di noi pro-blemi e fatti che domandano di essere portati più cherisolti. Non è vero che c'è sempre una soluzione atutto; non nell'immediato, per lo meno. Anche "il pro-feta e il sacerdote", a volte, proprio loro che dovreb-bero - secondo alcuni - avere la soluzione a tutto, siaggirano per il paese senza sapere bene che cosa fare.Forse è proprio questo ostinato aggirarsi, questatestardaggine con la quale continuano a frequentare lavita della gente e a condividerne le ansie e le paure,che fa di loro ancora, nonostante tutto, persone affi-dabili e credibili, in grado di regalare sorprese e spe-ranze.Dire parole in un mondo stanco di paroleForse mi sto spingendo troppo lontano con queste mieriflessioni. Ma è proprio da pensieri così che nasce ilmio desiderio di scrivere. Non pretendo di offrireparole risolutive per la tua vita. Sarebbe già molto riu-scire a restituirci il dono di una sintonia comune chea volte non crediamo possibile, aiutarci a rileggerequalche capitolo dell'esistenza che ci inquieta o ci fasoffrire, rallegrarci per una gioia nascosta da condivi-dere, sentirci fratelli nella speranza. Anche se spesso"non so bene che cosa fare", sento di poterti regalarealmeno qualche parola. Non è vero che il mondo èstufo di parole. È stanco di ascoltare parole false,vuote, retoriche, che non nascono dal cuore e nonhanno attraversato la purificazione del dolore, dellaprova, del fallimento. È stufo di parole di menzogna,di divisione, di inganno, di frasi dette senza pesarnel'importanza e la verità e prontamente smentite setorna comodo, di promesse non mantenute, di solennidichiarazioni cui non seguono i fatti. Ma quando unuomo o una donna sentono l'eco di una parola viva,sofferta, che desidera lanciare segnali di bene, capacedi condurre ad un incontro dei cuori, allora si metto-no in ascolto, e di buon grado esercitano l'arte pazien-te di chi prova ad intendersi, a comprendere, a capire.

Dall’introduzione dell’autore

CONFESSIONI DI UN PRETEdi don Davide Caldirola

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Carissimi, mancano ormai pochimesi all'ordinazione sacerdotale didon Roberto e mia. A questo propo-sito mi è stato chiesto di scrivere duerighe sul mio paese natale.Lasnigo è un piccolo paese di 420 abi-tanti posto nel cuore della Vallassinaalle falde del monte Oriolo. Le sue ori-gini sono antiche e le testimonianzeromane pervenuteci, quali epigrafi etombe, sono tra le più importanti dellazona assieme a quelle conservate adAsso.Di particolare pregio è la chiesa di S.Alessandro, posta fuori dall'abitato oltre laprovinciale. E' uno degli edifici religiosi piùinteressanti di tutta la Vallassina per la suaposizione, per il caratteristico campanileromanico e per i pregevoli affreschi realizzati

da Andrea De Passeri.Fu edificata tra la fine dell'XI e l'inizio del XIIsecolo; si trattava di una piccola chiesa in stileromanico, ampliata verso la fine del Quattro-cento.Nel 1912 la chiesa di S. Alessandro vienedichiarata monumento nazionale e tuttora

Don Paolo ci presenta il suo paese

MMeerrccoolleeddìì 55 mmaaggggiioo don RobertoMMeerrccoolleeddìì 1122 mmaaggggiioo don EgidioMMeerrccoolleeddìì 1199 mmaaggggiioo don PaoloMMeerrccoolleeddìì 2266 mmaaggggiioo don Egidio

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SABATO 12 GIUGNO alle ore 9.30 nel Duomo di Milano

ORDINAZIONE SACERDOTALEdi

don Roberto Spreafico e don Paolo Ventura

Don Roberto e don Paoloci aiuteranno, insieme a don Egidio,

a meditare i misteri del SANTO ROSARIOdurante i mercoledì del mese di MAGGIO

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viene utilizzata dalla popolazione di Lasnigo,in particolare il 26 agosto in occasione dellaricorrenza del Martirio del santo patrono e perla celebrazioni di numerosi matrimoni.La chiesa parrocchiale, dedicata alla Presen-tazione di Maria Vergine, fu aperta al cultonell'anno 1641.La prima pietra fu posata nel 1630, l'ultima-zione dei lavori avvenne cinquant'anni dopo ecioè nel 1680 anche se il culto divino si offi-ciava già dopo solo 11 anni.Vi si conserva un dipinto ritenuto della scuoladel Luini risalente al 1470 raffigurante GesùBambino e la Madonna, San Giovanni Battistae San Pietro con le chiavi.Accanto a queste due chiese, ci sono poi lachiesa dell'Addolorata (antica sede della con-fraternita del Santissimo Sacramento), la chie-sa dedicata a San Giuseppe, sposo della BeataVergine Maria, meglio conosciuta come chiesadei Morti di Valmorana, che sorge sul terrenocintato di un preesistente Lazzaretto, detto diValmorana, dove vennero sepolti i morti dellapeste del 1630.Essa venne fatta costruire nel 1757 in ringra-ziamento per uno scampato pericolo di vita.Dal 1903, ogni anno alla prima domenica disettembre si celebra la sagra dei Morti diValmorana.Infine la piccola chiesa dedicata a Sant'An-

tonio abate inlocalità Megnadove risiede laComunità "In-contro" di donGelmini per ilrecupero deitossicodipen-denti.Un piccolo pae-se con una sto-ria religiosa ecristiana note-vole sempre

alimentata da figure di santi parroci che inquesti anni si sono avvicendati. Dal 1995Lasnigo costituisce unità pastorale con la vici-na parrocchia di Asso.Visitato per ben 4 volte dal Cardinale Martini eper ben 3 volte dal Cardinale Tettamanzi, oltreai numerosi sacerdoti e Vescovi che ogni hannopassano per ammirare la stupenda chiesa roma-nica, quest'anno la parrocchia di Lasnigo ha lagioia grande di celebrare a distanza di ben 51anni l'ordinazione sacerdotale di un suo figlio,che fa così salire a due i sacerdoti nativi di que-sto piccolo paese.Non voglio annoiarvi di più! Colgo l'occasionedi chiedervi umilmente di accompagnare donRoberto e me in questi mesi con la preghiera eancora una volta ringrazio il Signore Gesù convoi e per voi a motivo della gioia e dell'affettodi cui mi sento circondato e che a mia voltadesidero appassionatamente contraccambiare.

Don Paolo

INCONTRO per

ADOLESCENTI E GIOVANI con

don ROBERTO e don PAOLO

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PRIMA COMUNIONEE' bello per noi adulti vivere con loro l'attesadi quel giorno. Attesa che è preparazione nonsolo nel senso di percorso che permette aibambini di comprendere il significato e l'im-portanza di ciò che stanno vivendo, ma anchenel senso di cammino che bambini, famiglie ecomunità fanno insieme al Signore Gesù. E'un tempo di grazia e di conversione. Si stacercando di fare comprendere la centralitàdell'Eucaristia nella vita della Chiesa e quindil'importanza della partecipazione alla Messadomenicale. Numerosi incontri di catechesisono stati dedicati alla spiegazione delle varieparti della Messa e alcune testimonianze per-metteranno ai bambini di vedere concreta-mente come la forza trasformante dell'Euca-ristia cambi la vita delle persone facendonascere vive risposte d'amore.Consapevoli che questi bambini stanno acuore a tutta la comunità, siamo certi che ciaccompagnerete con la vostra preghiera.

Una catechista

sabato 1 maggiodurante la

S. Messa delle ore 10.00,i bambini e le bambinedi quarta elementare

riceverannola PRIMA COMUNIONE

GRAZIE GESU’Signore, grazie per il tuo amore,per la mano che continuamente

ci tendi;grazie perché ci ami

nonostante le nostre miseriee la nostra ingratitudine;

grazie perché continui ad amareanche quando rifiutiamo il tuo amore.Grazie per tutti i tuoi doni, gli affetti,

la musica, le cose belle.Grazie per il dono

del tuo Figlio Gesù,che si è fatto uomo

per ridarci la tua amicizia,grazie perché Egli è rimasto con noi

nel sacramento dell'Eucarestia.Grazie per la vita eternache hai seminato in noi,

grazie per tutti i doni, Signore.

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10 Giornale della Comunita Parrocchiale di CASTELLO 2010 N. 2

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Con l'inizio della Quaresima i ragazzi che sipreparano a ricevere la Cresima hanno inco-minciato il "Cammino dei 100 giorni", un itine-rario co-mune a tutti i cresimandi della Diocesiche quest'anno ha il titolo "in onda con loSpirito".Già domenica 7 febbraio i ragazzi, accompa-gnati dai loro genitori, presenti in numero signi-ficativo, hanno trascorso un'intera giornata inoratorio.Mentre i primi erano occupati in attività prati-che, nella realizzazione di cartelloni legatiall'attività caritativa e al tema del "Camminodei 100 giorni", gli adulti incontravano il parro-co che richiamava l'importanza del Sacra-mento della Cresima come momento di cresci-ta e di "lancio" verso una fede più adulta econsapevole.Dopo il pranzo insieme, grazie anche ad unosplendido sole e a due papà davvero coinvol-genti, i ragazzi hanno giocato e gareggiato fraloro. Nel pomeriggio, un semplice filmato, rea-lizzato durante i normali incontri di catechi-smo, ha ripercorso varie tappe del nostro itine-rario e presentato l'importante cammino dei100 giorni. Il momento di preghiera guidato dadon Paolo ha chiuso la giornata.Per quanto riguarda la preparazione dei 100giorni, i ragazzi dovranno essere come unatroupe televisiva in cerca di testimonianze divita quotidiana che, alla luce del Vangelo egrazie al dono dello Spirito Santo, diventano

e c c e z i o n a l iesempi di vo-cazione. Scopr i rannocosì che perandare "in on-da con lo Spi-rito" occorrefar parte di unp r o g r a m m aben più ampioche si chiama

"Chiesa". Dentro la comunità cristiana vengo-no trasmessi i doni necessari per crescerenella fede: l'ascolto e il consiglio, la preghiera,la condivisione, la perseveranza e la gioia.Attraverso le persone della nostra comunitàpotranno scoprire il valore della vocazione,qualunque essa sia, e di una vita piena e felicevissuta "in onda con lo Spirito".Al termine del cammino, allo stadio di SanSiro, mercoledì 2 giugno, i cresimandi incon-treranno il Cardinale. Come gesto di solidarietàsaranno chiamati a sostenere una micro realiz-zazione per la creazione di una radio per ladiocesi di Kindu in Congo.

Le catechiste di I media

Da quest’anno i ragazzi riceveranno ilSacramento della Cresima all’iniziodella seconda media.Questo cambiamento è stato decisoper favorire la continuità nella cate-chesi anche dopo il cammino dell’Ini-ziazione Cristiana. Nella preadolescen-za, prosegue infatti, il percorso di ap-profondimento verso la maturità dellafede.

sabato 16 ottobrealle ore 15.30mons. Molinari

amministrerà il Sacramento

della CRESIMA

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"in onda con lo Spirito"

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FIERA di Castello 2010dal 21 al 30 maggio

PESCA DIBENEFICENZA

Gli oggetti premio destinati allaPESCA DI BENEFICENZA

potranno essere consegnati presso la

SEGRETERIA DELL'ORATORIOMASCHILE

Da MARTEDI’ 8 APRILE a 13 MAGGIO

DOMENICA: ore: 14.00-18.00

MARTEDI' E GIOVEDI': ore: 9.30-11.0015.00-16.30

- Verranno ritirati solo oggetti puliti e in buono stato.- Non saranno accettati oggetti con immagini sacre.

VI TA PARROCCH I A LE

12 Giornale della Comunita Parrocchiale di CASTELLO 2010 N. 2

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13Giornale della Comunita Parrocchiale di CASTELLO 2010 N. 2

LA VITA E’ SEMPRE BELLAParole sopra parole. Le parole non servono piùa niente quando davanti agli occhi ti si presen-tano situazioni indescrivibili. Più o meno è quel-lo che ho provato nel momento in cui ho vistoAndrea Gentileschi, giovane trentenne dellanostra parrocchia con problemi di disabilità chelo costringono a stare perennemente su unacarrozzina elettrica, durante l'incontro-testimo-nianza tenutosi qualche venerdì sera fa al po-sto della normale ora di catechismo.Incontrarlo è stato un po' come aprire gli occhie capire che qualcosa per cui lottare esiste,davvero. E non lo dico così tanto per dire, maperché questa forza e questa voglia di combat-tere traspare dalla vita di Andrea, che ha sem-pre cercato di non arrendersi davanti a niente.Credo che se la sua storia continua a interes-sare le persone è semplicemente per questomotivo.Lo ringrazio (anche da parte delle persone pre-

senti) per essersi aperto in modo così sponta-neo con noi e averci mostrato una persona pie-na di determinazione e di ironia, nonostante tut-te le cose negative che gli sono successe.Vogliamo inoltre stargli vicino ora più che mai aseguito delle triste perdita della mamma, per laquale preghiamo insieme a lui.

Elisa

ORATOR IO

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Sabato 6 marzo ci siamo recati con il nostrogruppo di catechismo di seconda media e conquello delle altre parrocchie di Lecco a Mi-lano, presso la basilica di Sant'Ambrogio, perun ritiro spirituale.Qui abbiamo infatti potuto ascoltare la testi-monianza di Biagio Pizzi, arciprete della basi-lica, che ha parlato ai ragazzi della vita delsanto al quale essa è dedicata, Sant'Ambro-gio, e del suo cammino spirituale, che lo haportato a essere vescovo e patrono della cittàdi Milano.Dopo una visita dell'interno, abbiamo parteci-pato ad un breve momento di preghiera nellacripta, che ha visto come gesto simbolico larecita del Credo e la consegna di un'immagi-netta a ciascun ragazzo da parte di noi cate-chisti, a simboleggiare la nostra volontà dicontinuare a crescerli ed educarli tutti i giornisecondo l'insegnamento di Gesù.Prima di rientrare a Lecco, un'oretta di tempoda passare in compagnia per il centro Milano,con tappa al Duomo seguita anche da unabella merenda al McDonald!

CON SANT’AMBROGIO PER INCONTRARE GESÙCredo che questa giornata sia stata moltoimportante per i ragazzi e per noi stessi cate-chisti per dare ancora maggior valore al per-corso educativo e spirituale che stiamo se-guendo, non solo durante la tradizionale oradi catechismo del giovedì pomeriggio, maanche in altre giornate come questa, durantela quale abbiamo così modo di stringere anco-ra di più amicizia con Gesù e con i nostri stes-si amici.

Francesco

ORATOR IO

14 Giornale della Comunita Parrocchiale di CASTELLO 2010 N. 2

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AFFETTIVITÀ E SESSUALITÀuna lettura del nostro corpo nell'ottica dei Tempi Forti

Approfittando della preziosa presenza di donPaolo, durante i Tempi Forti (Avvento e Qua-resima) quest'anno la catechesi adolescen-ti ha preso una direzione molto diversa daquella degli scorsi anni. Al posto delle classi-che tappe di avvicinamento alla due maggio-ri festività cattoliche, il tema affrontato è piùampio, trasversale, collegato alla vita stessadel Cristo che è nato e poi si è sacrificato pernoi: l'affettività e la sessualità. Questo tema,che può sembrare fuorviante, è di fatto inve-ce portante, perché nello scoprire il propriocorpo come un dono e non come un sempli-ce insieme di stimoli, muscoli, pulsioni, èpossibile intravedere quella dimensione d'A-more che Gesù ha saputo trasmetterci nellasua esperienza umana. Grazie all'ausiliodella Scrittura, ma anche di testi più moder-ni come immagini, film, canzoni, testimonian-ze, la speranza è che gli adolescenti di que-sta Comunità imparino a comprendere che lapropria vita non è da buttare, così come il

proprio corpo, emblema stesso del Cristopresente in noi, e che, contrariamente a ciòche i più fanno passare, è più bello e più pre-zioso un "per sempre" con la persona che siama, un donarsi reciproco che sia totale,senza cadere nella trappola dell'emozione.La riscoperta, insomma, della Passione, che,come guidò Gesù all'Amore totale perl'Umanità, così deve essere, oggi, per noi.

Gli educatori

ORATOR IO

15Giornale della Comunita Parrocchiale di CASTELLO 2010 N. 2

2 turni di campeggio

• 11/07 - 16/07 dalla IV Elementare alla III Media• 16/07 - 21/07 dalla I alla V superiore

Quota di partecipazione: 260 euro escluse attività sul postoCaparra da versare all’iscrizione: 50 euro

Per iscrizioni telefonare a: 0341364138

TI ASPETTIAMO!!

CAMPO VACANZA ESTIVA 2010MARANZA - 11-21 LUGLIO

CAMPO VACANZA ESTIVA 2010MARANZA - 11-21 LUGLIO

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Il S.O.LE (Sistema degli Oratori Lecchesi) ènato a Lecco nel giugno dello scorso anno comenuova modalità, incoraggiata dal nostro CardinaleArcivescovo, per cercare di costruire piano pianola pastorale oratoriana unitaria delle parrocchiedella città, per dare nuova linfa alla realtà del-l'Oratorio.La proposta, per questo primo anno di lavoro, èun vero e proprio Torneo degli Oratori, in cui iragazzi, divisi in 2 grandi fasce di età (Elementarie Medie), sono chiamati a sfidarsi in quelli chesono i tradizionali giochi oratoriani: Palla Battaglia(chiamata anche Palla Prigioniera o Palla duefuochi), Bandiera Mista e Castellone. Alla fine del-la giornata di torneo, dopo un momento di pre-ghiera e la merenda, è prevista una mega-sfidaper tutti a Palla in Campo (o 4 Caselle).Il torneo, che si disputa nell'arco di 4 domeniche,si svolge in quegli oratori che si sono resi dispo-nibili ad accogliere gli altri oratori della città e adanimare la domenica: la prima giornata, vinta perla cronaca dall'Oratorio di Chiuso con un risicatis-simo margine proprio sull'Oratorio di Castello, si èsvolta domenica 7 marzo all'Oratorio di SanNicolò.È stata una domenica un po' diversa dalle solitee, nello stesso tempo, molto divertente e parteci-pata da parte di tutti i ragazzi che, dai vari orato-ri della città, sono accorsi per sfidarsi e conten-dersi l'ambito trofeo: un kit per il gioco di Palla inCampo!!Anche il nostro Oratorio, insieme agli Oratori diSan Nicolò, Malgrate Porto, Maggianico e Chiu-so, ha partecipato con una buona compagine nu-merica. Nell'ultimo giocone, la mega-sfida a Pallain Campo, (destinato a tutti i ragazzi e agli ani-matori presenti), ciascuno cercava di difendere ilblasone del proprio oratorio e di accaparrarsi ipunti in premio. Solamente per un abbinamento

sfortunato, il nostro oratorio non è arrivato allaconquista del trofeo!La seconda giornata di torneo, svoltasi domenica14 marzo nel nostro oratorio, ha avuto ancorauna grande presenza di bambini e ragazzi che sisono dati battaglia per la conquista dell'ambitotrofeo; purtroppo per il nostro oratorio, si è con-clusa in modo pessimo dal punto di vista del risul-tato: San Giovanni con Rancio ha fatto man bas-sa di tutti i punteggi, stravincendo grandemente lagiornata e infliggendo a tutti gli altri una clamoro-sa batosta!!I riscontri emersi dai ragazzi e dagli animatori pre-senti in merito a queste prime due giornate insie-me sono stati tutti molto positivi. Speriamo che siacosì anche per i prossimi appuntamenti di aprile.

Don Paolo e Massimiliano

ORATOR IO

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CARNEVALE 2010

ORATOR IO

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CARNEVALE 2010

SCUOLA DELL ’INFANZ I A

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Via Fiumicella, 12, 23900 Lecco (LC) Tel.: 0341.361533 - Fax: 0341.361533

SITO INTERNET: www.cinemapalladium.com E-mail: [email protected]

SPETTACOLI CINEMATOGRAFICIVENERDI' spettacolo unico ore 21.00

€ 5.50 (ridotto € 4.00)

SABATO due spettacoli con inizio alle ore 20.00 circa€ 6.50 (ridotto € 4.00)

DOMENICA spettacoli pomeridiani e serali continuati€ 6.50 (ridotto € 4.00)

LUNEDI' spettacolo unico ore 21.00€ 4.00

MARTEDI' spettacolo unico ore 21.00€ 5.50 (ridotto € 4.00)

PALLAD IUM

19Giornale della Comunita Parrocchiale di CASTELLO 2010 N. 2

Dopo il grande successo di“Anastasia il Musical” e di “Aladdinil Musical”, ecco un nuovo lavoroche verrà messo in scena proprioin occasione dell'ordinazionesacerdotale di don Roberto e didon Paolo.Come si può intuire, il titolo saràun insieme, un incatenarsi di musi-cal di epoche diverse, ma legati daun filo conduttore. Infatti questanuova esibizione è caratterizzatada una sequenza di diversi musicaldisneyani molto famosi, fra cuiAladdin e il Gobbo di Notre Dame,per citarne solo alcuni e non svela-re i restanti. Questa rappresenta-zione risulterà diversa dalle prece-denti anche perché verrà realizza-ta da un gruppo più numeroso.Mosaicol prevederà, infatti, l’usodi un corposo coro, sempre forma-to da ragazzi e adolescenti dellaCompagnia della parrocchia. Sul nuovo sito della Compagnia(www.compagniadeldomani.it) sipossono trovare maggiori informa-zioni.

La “Compagnia del Domani”

presenterà

il 12 giugno 2010al Cineteatro Palladium

un nuovoshow musicale:

“Mosaicol”

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ORATOR IO

20 Giornale della Comunita Parrocchiale di CASTELLO 2010 N. 2

Anche questa sera mi trovo, davanti al mio com-puter e sfoglio un po' annoiato alcune pagine suinternet… mi capita allor, di entrare nel sito delnostro gruppo chierichetti e quella che mi trovodavanti è una grande foto di noi, davanti allafacciata del Santuario della Madonna di Tirano.Vi starete probabilmente chiedendo cosa ci fac-ciamo lì! Beh, come forse avrete avuto modo dileggere nei precedenti numeri del bollettino, cistiamo preparando al pellegrinaggio a Romaal quale parteciperemo in agosto, facendo delleuscite domenicali col nostro gruppo e questavolta, domenica 28 febbraio, è toccata proprio aTirano! Abbiamo servito alla Santa Messa domenicaledelle 11.00 (in rito romano). Il Rettore, poi, ciha spiegato la storia del Santuario dedicato allaMadonna e ci ha raccontato delle apparizioni edei pellegrinaggi che i fedeli fanno, anche apiedi, per onorare Maria in occasione della festadella Madonna di Tirano, a settembre. DonPaolo, invece, ci ha fatto riflettere sul vangelodella Samaritana che sarà il tema dell'incontrodi Roma. Abbiamo avuto anche tanto tempo pergiocare e stare insieme, grazie ai mitici Confrache hanno organizzato il giocone! Bisogna dav-vero dire che ci siamo fatti tante risate in questabreve mezz'ora! Dopo la riunione finale era giàora di partire… qualche bella foto-ricordo, etutti via di corsa per il ritorno a Lecco!Ed anche la seconda uscita del nostro gruppochieri è ormai andata. Dopo anni di gite e pelle-grinaggi la cosa che probabilmente ricorderò diquesti ragazzi è la loro semplice voglia di stareinsieme e di divertirsi, essendo però semprecapaci di vivere tutti i momenti proposti nelmodo migliore: quelli di svago come quelli dipreghiera e riflessione.Un arrivederci quindi al 18 aprile, terza tappaprima del grande pellegrinaggio a Roma…!

Francy il Confra

Sabato 20 Marzo al collegio A. Volta ha avutoluogo il ritiro per ragazzi e genitori del gruppochierichetti, che si sono, così, trovati per pas-sare insieme un sabato diverso, all' insegnadella preghiera, ma anche del divertimento. Ilpomeriggio si è aperto con la riunione mensiledel gruppo, durante il quale sono stati annun-ciati data e programma dell'attesissima VIIIfesta del chierichetto che si terrà il 17-18 Apri-le. Il pomeriggio è proseguito con del tempolibero durante il quale abbiamo potuto giocarechi a calcio chi nella splenda sala giochi delcollegio Volta. Nel frattempo i confratelli, dinascosto, hanno preparato la gustosissimamerenda a base di pane e molta nutella, chenoi ragazzi, affamati e stancati dai giochi,hanno molto apprezzato. Verso le ore 17.00 igenitori ci hanno raggiunti e abbiamo iniziato laparte più seria della giornata, infatti Don Paoloha presieduto un momento di preghiera in pre-parazione alla V domenica di avvento. Per con-cludere la giornata in bellezza siamo andati aMessa al santuario della Vittoria dove, siamostati accolti con grande gioia da Don Enzo, ilrettore del santuario e un buon numero di noiha servito la celebrazione. La giornata, a cui siaragazzi che genitori hanno aderito con entusia-smo, non sarebbe potuta andare maglio dicosì. Riccardo

Ritiroper ragazzi e genitori

Pellegrinaggio al Santuariodella Madonna di Tirano

Waiting for Roma 2010…

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fondata sul nuovo e vero umanesimo che vieneda Cristo (Paolo VI) che per l'umiltà che loaccompagnava nel fare sempre la volontà delSignore.L'uomo emancipato e moderno fatica a fare spa-zio nel suo piccolo cuore al grande amore diDio.

Matteo

UNA VITA PER I LEBBROSIUNA VITA PER I LEBBROSI

CH I ESA

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Sabato 13 marzo si è tenuto al Teatro Sociale diLecco un convegno in memoria di padreCesare Colombo.Mons. Roberto Busti, padre Piero Gheddo esuor Maria Viganò hanno ricordato quest'uomoche fa onore alla nostra terra, alla nostra uma-nità e alla nostra fede.La cosa peggiore che può capitare ad un missio-nario è essere costretto ad abbandonare la pro-pria missione, la propria terra e, soprattutto, lapropria gente, ma è anche la grazia più grandeche può capitare nella sua vita di fede, perchéquesta prova gli permette di aderire a quel pro-getto imperscrutabile che è la volontà di Dio.Padre Cesare Colombo, nato il 30 marzo dicento anni fa ad Acquate e missionario delPIME in Birmania, ha sperimentato di personaquesto insegnamento e l'ha condiviso con i fra-telli e le sorelle nella fede. Pioniere nell'introdu-zione di nuovi modelli umani e sociali nella curadei lebbrosi, diventò medico egli stesso perpotersi occupare sotto ogni aspetto delle animeche Dio gli affidava ogni giorno. Le grandiopere compiute in 30 anni di missione a Keng-tung, dal 1936 al 1966, con l'intervallo dellaguerra mondiale e del rientro in Italia, nel 1953,per completare gli studi, non sono bastate agarantirgli la permanenza nel paese, dopo l'a-scesa al potere dei comunisti.Il suo esempio e la sua testimonianza sonoattuali ancora oggi, a 30 anni dalla morte, siaper lo stimolo ad una rinnovata missionarietà

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Carissimi amici,a Port au Prince la vita sta cominciando a rientrarenella quotidianità di sempre anche se le macerie checoprono ancora migliaia di morti ricordano a tutti latragedia che pochi secondi di caos hanno generato.Una tragedia che segnerà la storia di Haiti per i pros-simi anni.Il caos degli aiuti continua isterico, pesante, appari-scente e rumoroso: il traffico è triplicato, lo smog

anche, soldati dappertutto che distribuiscono con i carri armati il cibo alla gente, code infiniteintorno alle autobotti che portano acqua.Tutto ciò stanca: stanca gli haitiani che a un mese dal terremoto ancora non capiscono cosa ne saràdi loro, stanca noi che siamo costretti a tempi lunghi e ad organizzazioni formali.A Waf la vita continua. L'ambulatorio pediatrico San Franswua lavora tutti i giorni con una pedia-tra spagnola, Blanca e tre suore sudamericane giunte in mio aiuto offertemi da differenti congrega-zioni. Sono diventata amica dei nostri della Protezione Civile e dei soldati della Cavour. Ho chie-sto loro di darmi una mano mettendo un'altra tenda accanto alla mia e di mandarmi medici che pos-sano fare visite agli adulti così possiamo arrivare veramente a tutti. In appoggio la nave Cavourprende a bordo chi necessita di cure particolari o esami specifici: è una festa per tutta Waf vederela lancia dei soldati ripartire da uno sgangherato molo fatto di copertoni (il molo vero è andatodistrutto dal terremoto, Waf è l'unico punto dove si è formata una profonda spaccatura che oggi l'im-mondizia sta piano piano tappando) con a bordo qualche bimbo haitiano che per un momento sisente la persona più importante del mondo!! I ragazzi della protezione civile ci danno una mano peraiutarci a ricostruire Waf. Con le scavatrici hanno spianato un'area togliendo macerie e immondi-zia e con le macerie stanno creando un muro che circoscriva l'area, hanno cominciato a posiziona-re alcune tende. Se avremo lo spazio ne metteremo 200. In tre tende inizieremo dei centri bambinicon attività ludico-educative, una tenda sarà sostegno ai bimbi denutriti con cui abbiamo ricomin-ciato il nostro programma "Una speranza per Job", una tenda sarà il refettorio perché da lunedìprossimo inizieremo un servizio mensa per i bimbi della baraccopoli. Tanti amici ci stanno aiutan-do e si comincia a trovare cibo da acquistare all'unico supermercato che ha riaperto. Trenta donnedi Waf cucineranno riso e fagioli, poi inizierà la distribuzione alla lunga fila di bimbi che ogni gior-no ci chiedono da mangiare. Nella zona più vicina a mare cominceremo a ricostruire casette sem-

Ultime da HAITIMONDO

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plici, fatte di due stanze. Piano piano le famiglie potrannoricevere una casa e lasceranno la tenda ad un'altra famiglia.E così via.Da due settimane stiamo anche portando tre autobotti diacqua al giorno da distribuire gratuitamente alla gente: l'as-sociazione italiana CESVI ci sostiene come anche ci assicu-ra alimenti per sostenere 500 famiglie. Ringrazio tutti gliamici di sempre o sconosciuti perché se oggi possiamorispondere al bisogno di questa gente è perché in tanti cidanno fiducia e ci aiutano a rendere più leggera la quotidia-nità dei nostri amici haitiani.Oggi poi abbiamo cominciato a distribuire cibo a 100 fami-glie. Dopo tre distribuzioni fatte per l'emergenza, siamofinalmente riusciti ad organizzarci ed a far capire alla genteche aiuteremo tutti per cui non c'è bisogno di litigare per ricevere il pacco settimanale. Le primecento famiglie sono state scelte tra chi ha perso tutto e sta vivendo in strada, ha bimbi piccoli odonne gravide. Hanno ricevuto una tessera e questa mattina, pagando ognuno pochi gourdes, hannoaffittato due grossi camion che li hanno portati alla missione... Non vedendoli arrivare avevo pen-sato che forse eravamo troppo lontani perché venissero fino a qui... ed invece verso le dieci eccocomparire il viso allegro di Alex alla mia finestra che, fiero per l'organizzazione riuscita, mi dice"Mamer...nu tout là .... Ci siamo tutti!!! Le suore della missione erano allibite dall'ordine: tutti giùdai camion seduti all'ombra con la loro tessera in mano in attesa di essere registrati e di ricevereun pacco di alimentari ricco: riso, pasta, fagioli, tonno e carne in scatola, latte, succo di frutta, olio,salsa di pomodoro, biscotti, omogeneizzati. A tutti pane appena sfornato (alla missione abbiamoricevuto dalla Regione Lombardia farina e lievito e le donne della missione preparano ogni giornoil pane da distribuire alla gente) ed una sacca di acqua potabile da 5 litri.Sono contentissima perché la gente sta costruendo con noi il suo futuro.Un caro abbraccio a tutti e buon cammino di Quaresima.

suor MarcellaPort au Prince, 20 febbraio 2010

La somma raccolta con la vendita del pane è stata di € 1.480,00 giàspediti, tramite bonifico, a Suor Marcella.

MONDO

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Ogni martedì ore 9.30-10.00 Richieste di lavoro

Ogni martedì ore 15.00-16.00 Medico per consulenza sanitaria

Ogni mercoledì ore 9.30-10.00 S. Vincenzo per assistenza famiglie

Ogni giovedì ore 15.00-16.00 Patronato sociale

Ogni venerdì ore 15.30-16.30 Avvocato per consulenza giuridica e/o fiscale

Ogni venerdì ore 15.30-16.30 Consulenza per mediazione dei conflitti familiari

La vocazione della Chiesa locale è quella di essere radicata nel ter-ritorio in cui è inserita, favorendo così ogni forma di solidarietàsociale in modi consoni ai tempi e ai bisogni, avendo cura soprat-

tutto "degli ultimi" per un'attenzione reale alla persona.Per questo la parrocchia ha attivato, a partire dal 1 marzo, un progetto di"Servizio di Segretariato Sociale", attraverso il quale alcuni volontari mettonoa disposizione il loro tempo e la loro professionalità per offrire un servizio diascolto e di orientamento a chi vi accede.

Servizio di segretariato sociale

Questo anno 2010, proclamato dal Parlamento e dalla Commissione europea"Anno europeo di lotta alla povertà e all'esclusione sociale", sia anche per lanostra comunità di Castello un occasione per riflettere e portare avanti azioniper la difesa dei diritti legati ai temi della povertà e dell'esclusione sociale.

Il servizio viene svolto gratuitamentein un locale dell'oratorio (via Fogazzaro, 36)

nei giorni e negli orari sotto indicati

Telefono : 3349793759 - 0341364138

CAR I TAS

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RACCOLTA INDUMENTI USATI

1. La Raccolta Indumenti usatiIn questi anni la tradizionale Raccolta di indumenti usati ha avuto una funzione pedagogica di sensibiliz-zazione e di educazione alla solidarietà nella quotidianità e nella normalità della vita.La raccolta, promossa dalla Caritas e dalla Pastorale Giovanile è giunta, quest'anno, alla sua 25a edizione.Lo scorso anno il ricavato, un totale di 64.000,00 euro, è stato suddiviso tra le sette zone pastorali dellaDiocesi e a sostegno di un progetto internazionale: "Verso l'indipendenza" rivolto a ragazze tra i 16 e i 18anni, senza reti famigliari, dimesse dagli orfanotrofi statali, in Moldova.Per la zona di Lecco, gli 8.000 euro sono stati destinati a finanziare progetti a sostegno di donne traffi-cate, abusate, maltrattate ospitate in strutture di accoglienza della Caritas.L'iniziativa, in programma il prossimo 8 maggio 2010, come ogni anno è di carattere commerciale: tutto ilmateriale raccolto viene venduto ad una ditta specializzata nel settore che ne recupera il 95%. Solamenteil 5% risulta totalmente inutilizzabile (es. cerniere, bottoni…) e perciò destinato alle discariche autorizzate.Il ricavato della raccolta 2010 andrà a sostenere progetti sul territorio legati al tema HIV-AIDS: per la zonapastorale di Lecco si intende sostenere il lavoro e l'attività svolta dal Centro "don Isidoro Meschi" di Tabiagodi Nibionno, che da oltre 20 anni accoglie, ospita e segue persone sieropositive o con Aids conclamato.

2. Il cassonetto gialloIl cassonetto giallo offre l'opportunità di raccoglie-re abiti usati, che vengono selezionati e quindivenduti a ditte specializzate o rimessi in circuiti distrutture sociali. Molto più che l'esito economicodell'iniziativa è importante sottolineare che la coo-perativa sociale che la gestisce offre "attraversoquesta realtà" un posto dilavoro a persone in gravedisagio, con storie di sof-ferenza psichica o didipendenza, dando lorouna possibilità di riscattopersonale.Il semplice gesto di getta-re un abito diventa quindiuna ricchezza per molti…

3. Il guardaroba della caritas di LeccoIn Via San Nicolo, a Lecco è attivo da molti anni ilservizio guardaroba, gestito da un gruppo di volon-tarie che tre pomeriggi la settimana - lunedì, merco-ledì e venerdì dalle ore 15 alle 17 - raccolgono eoffrono gratuitamente abiti usati, scarpe e borse,puliti ed ordinati, a chi ne ha veramente bisogno.Per accedere al servizioguardaroba è indispensa-bile fare un colloquio alCentro di Ascolto della Ca-ritas decanale, aperto, inun locale attiguo al guar-daroba, negli stessi orari.Sono particolarmente utilivestitini per bambini e ca-pi per adulti.

La Caritas suggerisce, da molti anni, modalità intelligenti per riciclare indumenti usati. Nel nostroterritorio sono almeno 3 le opportunità per "ridare vita" ad un capo smesso: consegnarlo nelsacco giallo alla raccolta annuale di maggio, metterlo nel cassonetto giallo, portarlo al guarda-roba della Caritas di Lecco.

Nella nostra parrocchia i sacchi per la raccolta si potranno ritirare domenica 2maggio presso la "Buona Stampa" (p.zza Dell'Oro) e dovranno essere restituitisabato 8 maggio, entro le ore 11, per essere caricati su un mezzo messo adisposizione dal gruppo "Amici del Sidamo".

RACCOLTA INDUMENTI USATICAR I TAS

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A.S.D. O. ZanettiPallavolo femminile - Atlete Under 14

Tutto è nato quando ci è stato chiesto di "dareuna mano" alla Zanetti.Dietro anche alle insistenze di nostra figliamaggiore è iniziata questa avventura.E' stata una decisione presa a caldo, solleci-tata dai ricordi ancora vivi nelle nostre menti diquando anche noi partecipavamo alla Zanetti,circa 20 anni fa, come allenatore e giocatrice.Siamo sposati da 16 anni e abbiamo duefiglie: una di 12 anni, che appunto gioca nellasquadra, e una di sei anni, che ne è invece lamascotte.L'impegno con l'Under 14 coinvolge tutta lafamiglia per due volte la settimana e, a setti-mane alterne, una terza volta per la partitafuori casa.Effettivamente si tratta di una grande avventu-ra che incide anche sul menage famigliare.Essendo entrambi impegnati con la squadradobbiamo far quadrare ed incastrare la routi-ne giornaliera: dagli impegni famigliari, a quellilavorativi, a quelli scolastici e… tanti altri anco-ra. Alcune volte è veramente difficile!Stare con le nostre ragazze ci coinvolge moltoe ci sentiamo responsabili per loro, per la loro

ZANETT I

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crescita fisica e per quella sportiva. Non cistanchiamo mai di comunicare loro che la pal-lavolo nella Zanetti ha molteplici valori: diverti-mento, allegria ma anche crescita nel rispettodelle regole sportive, degli allenatori e delleproprie compagne di gioco, non dimentican-doci che la Zanetti nasce in un contesto lega-to alla parrocchia.Il nostro rapporto con le ragazze va ancheoltre la pallavolo: ci raccontano le loro emo-zioni, le loro avventure, le loro aspirazioni, illoro andamento scolastico. L'approccio conloro è sempre dosato tra dolcezza e fermezza,perché alcune volte sono veramente "toste".Siamo però fortunati perché abbiamo il sup-porto di fantastici genitori sempre presenti eche ci aiutano. Siamo riusciti addirittura acoinvolgere un genitore come nostro "segnapunti" ufficiale: grazie papà Giuseppe per latua disponibilità!Nostro desiderio è di riuscire a creare un grup-po affiatato, ricco di allegria e di voglia di gio-care. I risultati sportivi tardano un po' a con-cretizzarsi, ma gli stimoli sono ancora tanti e lavoglia di vittoria non manca.

Annalisa e Paolo

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Nelle carte familiari dei marchesi Locatelli confluitenel fondo Casati Stampa presso l'Archivio di Stato diMantova, si conserva diversa documentazione relativaa monsignor Giuseppe Locatelli (1713-1763), fratellodel marchese Giacomo che tra il 1762 e il 1772 fececostruire l'odierno Palazzo Belgiojoso. Figlio diMarc'Antonio Locatelli e di Orsola Gazzari, Giusep-pe nacque e fu battezzato a Castello sopra Lecco il 7gennaio del 1713. Allievo della prestigiosa PontificiaAccademia di Roma dal 1734, fu avviato a rapida efortunata carriera ("Uomo di dolci costumi e di placi-da indole, entrato in prelatura mostrò non ordinariaperizia nelle faccende dello Stato"), culminata nellanomina, voluta da Papa Clemente XIII, ad arcivescovodi Cartagine e a Nunzio Apostolico di Napoli, caricaquest'ultima che resse dal 1760 al 1763 (anno in cuimorì, venendo poi sepolto nella chiesa napoletana diS. Maria degli Angeli a Pizzofalcone). Come ricordaNicola Capece Galeota nel volume Cenni storici suiNunzi apostolici residenti nel Regno di Napoli (Napoli1877, p. 74), Giuseppe Locatelli, da buon pratico lec-chese, fece "pulizia" nel disordine materiale e spiritua-le della nunziatura di Napoli, rendendosi inviso a partedel clero e della nobiltà partenopea. Divenne tuttaviafin da subito amico del celebre architetto Luigi Van-vitelli, che del prelato lecchese (da lui invitato piùvolte a visitare il cantiere della Reggia di Caserta)parla diffusamente nelle sue lettere conservate allaBiblioteca Palatina di Caserta. In una di queste (n. 784,1760 agosto 30) Vanvitelli narra di un gustoso episo-dio di cui fu protagonista proprio il Locatelli:"Accadde l'altro giorno un fatto grazioso, dal quale siconosce l'indole del Paese e della Nobiltà senza edu-cazione. L'ottimo Monsignore Nunzio gentilissimo,siccome egli va la sera in giro per le conversazioni […]si portò a quella della Signora Contessa di Palenad'Aquino, ove si trattenne fin'alle 3 e più della notte.Questa Signora è solita, verso mezza notte, di far veni-re una piccola cenetta, ove quelli della conversazionedomestica mangiano un boccone e poi se ne vanno.Essendovi il Nunzio, persona di soggezzione e non diconfidenza, non ordinò la cena all'ora solita. Monsignore, che non sapea nulla della cena, si andava

trattenendo per uscire con gli altri della conversazione,ma vedendo che si allungava finalmente se ne partì.Dopo di ciò venne la solita cena e cenarono tutti. Ilgiorno seguente Monsignore andiede a visitare laPrencipessa di Campo Reale e la nuora, che giocavanocon altri Cavalieri. Stando così in conversazione,sopraggiunse il Contino D. Luigi d'Aquino, figliodella Contessa di Palena, senza badare a niuno, ma soltanto alle Dame che giocavano, si pose presso di loroa sedere e parlare. Queste l'interrogavano come stavaegli, la Contessa madre, etc. Rispose: Stiamo bene disalute, come Dio vole, perché ieri sera ci accadde unadella maggiori disgrazie del mondo a noi tutti di Casa,perché quel grandissimo seccatore di pretazzolo dicampagna […] non voleva partirsene da noi e nonpotevamo cenare e tutti erano seccati per aspettareche se ne andasse al diavolo. Chi? Chi? dissero leDame. Eh, quando vi dico quel pretazzolo di campa-gna, quel seccatore, chi mai volete che s'intenda senon il Nunzio nuovo, parendoli avere detto cose spiri-tose. Rivoltando il capo, dove non aveva ancora guar-dato, riconobbe esservi il Nunzio presente, il qualeaveva sentita l'energia del suo spiritoso discorso. IlContino rimase attonito e muto, impallidì e gli venneuno svenimento così forte, che convenne ricorrere aspiriti et acque, ma seguitando, mi si dice che si arrivòalla sanguigna, la Dama giovane incominciò a venirligli effetti di utero e scontorcersi, la vecchia deliquò, insomma si pose la casa sotto sopra. Monsignore in que-sto sconvolgimento, alla francese lento pede se nepartì. Credo che vi siano passate delle scuse o altro chenon so, ma il fatto è così passato".

Francesco

Napoli, Locatelli e Vanvitelli KK

AR C H I V I O PA R R O C C H I A L E

27Giornale della Comunita Parrocchiale di CASTELLO 2010 N. 2

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CELEBRAZIONI Offerte per Battesimi, Matrimoni, Funerali € 3.955,00

Ringraziamo tutte le persone che hanno dato illoro contributo per il Giornale della Comunitàparrocchiale. Sono stati raccolti 4.800,00 euro.

BATTESIMIMariani Luigi di Giovanni e Silvana Mangola

FUNERALIPoletti Alessandro di anni 89Nicolini Pierina di anni 95Frigerio Ortenilla di anni 99Ferreri Leone di anni 93Pandiani Giuliana di anni 65Battelli Francesco di anni 78Tavola Francesca di anni 83Ceppi Giuseppina di anni 96Perri Carmine di anni 83

MATRIMONIAgostoni Luca e Tamagnini Martina

AN AG R A F E PA R R O C C H I A L E

OF F E R T E

28 Giornale della Comunita Parrocchiale di CASTELLO 2010 N. 2

Mercoledì ore 15.00 Liturgia dei doni presantificatiSabato ore 15.00 VesperiSabato e Domenica ore 10.00 Divina liturgia

CHIESA RUSSO ORTODOSSAORARI DELLE CELEBRAZIONI

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PARROCCHIA diCASTELLO sopra LeccoGiornale della Comunità Parrocchiale

2a cop. - Settimana Santa 2010

pag. 1 - Carissimi parrocchiani...

pag. 2 - Quaresima - Cammino dei ragazzi - Condividiamo se...pag. 3 - Quaresima - Cammino degli adulti - In cammino sulla

via della crocepag. 4 - Mentre eravamo peccatori, Cristo è morto per noi pag. 6 - Lettera da Vézelaypag. 7 - “Confessioni di un prete” di don Davide Caldirola pag. 8 - Ordinazione sacerdotale

- Rosario mese di maggio - Don Paolo ci presenta il suo paese

pag. 10 - Prima Comunionepag. 11 - “In onda con lo Spirito”pag. 12 - Fiera di Castello 2010

pag. 13 - La vita è sempre bella- Centro di aiuto alla vita

pag. 14 - Con Sant’Ambrogio per incontrare Gesù pag. 15 - Affettività e sessualità

- Campo vacanza estiva 2010pag. 16 - Torneo degli oratori lecchesi 2010pag. 17 - Carnevale 2010

pag. 18 - Carnevale 2010

pag. 19 - Musical “Mosaicol” - Orari spettacoli

pag. 20 - Waiting for Roma 2010... Pellegrinaggio - Ritiro

pag. 21 - Una vita per i lebbrosi

pag. 22 - Ultime da Haiti

pag. 24 - Servizio di segretariato Socialepag. 25 - Raccolta indumenti usati

pag. 26 - A.S.D. O. Zanetti - Pallavolo femminile - Atlete Under 14

pag. 27 - Napoli, Locatelli e Vanvitelli

pag. 28

3a cop. - S. Messe

N. 2 - 2010

so

mm

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io

EDITORIALE

VITA PARROCCHIALE

ORATORIO

SCUOLA DELL’INFANZIA

PALLADIUM

CHIERICHETTI

CHIESA

MONDO

CARITAS

ZANETTI

ARCHIVIO PARROCCHIALE

ANAGRAFE PARROCCHIALE

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