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di PAROLE GIORNALE DELLA COMUNITÀ PARROCCHIALE DI CASTELLO GIORNALE DELLA COMUNITÀ PARROCCHIALE DI CASTELLO GIUGNO 2012 N. 02 GIUGNO 2012 N. 02 La famiglia: il lavoro e la festa.

Parole di Vita - Giugno 2012

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“Parole di Vita” è il giornale della Parrocchia di Castello, pubblicato per tutti i membri della comunità parrocchiale.

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La famiglia:il lavoro e la festa.

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Contributi per terremotatiLe modalità per sostenere ed aiutare le persone che sono state colpite dal terre-moto sono molteplici. La nostra parrocchia mette in particolare evidenza la Rete Caritas. Quindi:

- I contributi che verranno raccolti in Parrocchia o consegnati in Casa Par-rocchiale saranno versati sul Conto Corrente della Caritas Ambrosiana.

- Tramite carte di credito: dona ora on-line (transazione sicura) oppure fai una donazione telefonica chiamando il numero 02.76.037.324 in orari di uffi cio

- Donazione diretta presso l’Uffi cio Raccolta Fondi in via S.Bernardino, 4 a Milano (orari: dal lunedì al giovedì dalle ore 9.30 alle ore 12.30 e dalle ore 14.30 alle ore 17.30 e il venerdì dalle ore 9.30 alle ore 12.30)

- Conto corrente postale n. 13576228 intestato a Caritas Ambrosiana Onlus

- C/C presso il Credito Artigiano, intestato a Caritas Ambrosiana Onlus IBAN: IT16P0351201602000000000578

- C/C presso la Banca Popolare di Milano, intestato a Caritas Ambrosiana Onlus IBAN: IT51S0558401600000000064700

- C/C presso Banca Prossima, intestato a Caritas Ambrosiana Onlus IBAN: IT97Q0335901600100000000348

- C/C presso IW Bank, intestato a Caritas Ambrosiana Onlus IBAN: IT81D0316501600000701002700

Causale: Terremoto Emilia Romagna - 2012L’offerta è detraibile/deducibile fi scalmente.

FESTA del CROCIFISSOsabato 15 settembre - ore 21

Concerto d’organo del maestro Marco Dell’Oro

domenica 16 settembre - ore 10S. Messa solenne con la presenza del Card. Tettamanzi

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CARISSIMI PARROCCHIANI,

quanti pensieri attraversano il nostro cuore in questi giorni segnati dalla sofferenza di molti nostri fratelli a motivo del terremoto.Tuttavia ci sono anche eventi gioiosi.

Sono giorni in cui si sta concludendo l’anno sociale: le scuole chiudono i battenti ed anche le normali atti-vità pastorali della parrocchia sono giunte alla conclu-

sione; si pensa all’estate e alla programmazione del nuovo anno 2012-2013. Anche l’oratorio è pronto ad accogliere tanti bambini e ragazzi che trascorreranno le loro giornate fra le molte attività proposte da giovani ed adulti generosi.

Vorrei in particolare fare qualche rifl essione sulla straordinaria Giornata Mondiale delle Famiglie vissuta domenica 3 giugno all’aeroporto di Bresso attorno al nostro amato Papa Benedetto XVI.Quella giornata è stata la degna conclusione di un cammino che per un anno intero ci ha portato a rifl ettere ed a capire la straordinaria importanza della famiglia non solo nella chiesa, ma anche nella società civile.Quella domenica mattina, dopo essere arrivati a Milano, per un’ora e mezza a piedi abbiamo attraversato le vie della città ancora addormentata, per raggiungere l’immen-so prato dell’aeroporto; tutti in cammino verso il centro di quella Giornata Mondiale, verso il Papa per ascoltare parole ferme sulla bellezza della famiglia e per gioire del dono che il Signore fa ancora al mondo di tante stupende famiglie.Anche la nostra comunità cristiana era là presente con un bel gruppo di famiglie.Idealmente c’era tutta la nostra parrocchia, perchè anche noi amiamo la famiglia, sappiamo apprezzare il valore di una famiglia unita e bella, sappiamo comprendere il dramma e l’angoscia di chi non ha più una famiglia come luogo di pace e di amore.La nostra esperienza dice che la consolazione più bella dei genitori è poter vedere i propri fi gli formare una famiglia, crescere dei fi gli, vivere in armonia ed affrontare la vita con senso di responsabilità.E allora ben vengano queste manifestazioni che sono una forte testimonianza, per gridare a tutti che di gente che ama le cose belle della vita, ce n’è ancora e non sono quattro poveretti, ma sono milioni.Ho potuto leggere su questo tema anche la testimonianza di Suor Chiara Beatrice, nata a Castello ed ora felice suora clarissa nel monastero di Gorla a Milano.Anche queste suore hanno vissuto con entusiasmo l’evento mondiale della famiglia e dice: “ La nostra comunità - siamo in ventitrè - è una famiglia. Vive dinamiche simili a quelle delle famiglie cristiane, nelle gioie e nelle fatiche della nostra relazione frater-na. Vita fraterna e povertà sono i cardini della nostra spiritualità. Questo ci fa sentire compagne di strada delle famiglie del mondo”.E noi prendiamo questa occasione per mandare a suor Beatrice i nostri più cordiali saluti.

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Ma poi l’altra novità di cui ho già scritto qualcosa sul notiziario domenicale, è il nuovo Vicario episcopale, - Mons. Maurizio Rolla - che succede a Mons. Bruno Molinari e svolgerà il suo ministero pastorale nella Zona III di Lecco.Mons. Maurizio Rolla è nato a Pessano con Bornago il 29 gennaio 1953. Ordinato sacerdote l’11 giugno 1977, è dal 2012 responsabile della Comunità pastorale “Cro-cifi sso Risorto” di Saronno.Con il 1 luglio sarà nostro parrocchiano e verrà ad abitare nella nostra Comunità di Castello, in una abitazione della parrocchia.Per noi è un onore avere in parrocchia il Vicario episcopale della Zona di Lecco, anche se i suoi impegni, “come parroco della Zona III di Lecco”, lo porteranno con frequenza a visitare e a dare un sostegno spirituale alle 181 parrocchie della sua Zona. Tante parrocchie che vanno dall’alto Lario, a Primaluna, a Porlezza, a Lecco, a Canzo-Asso, a Erba, a Oggiono, a Missaglia, a Merate sino a Brivio. Sin d’ora gli auguriamo tanto bene spirituale, un profi cuo lavoro pastorale e tanta cordiale amicizia.Da ultimo mentre si chiude un anno di attività pastorali in cui l’attenzione è stata so-prattutto rivolta alle famiglie, ora ci stiamo preparando per il nuovo anno pastorale che sarà dedicato al tema della fede.Con la lettera apostolica “Porta fi dei” dell’11 ottobre 2011, il Santo Padre Benedetto XVI ha indetto un anno della fede. Esso avrà inizio l’11 ottobre 2012, nel cinquante-simo anniversario dell’apertura del Concilio Ecumenico Vaticano II e terminerà il 24 novembre 2013, solennità di Cristo Re.Il prossimo anno quindi sarà l’occasione perchè possiamo riscoprire il fondamento della nostra fede, cioè l’incontro con il Signore Gesù.A tutti un cordiale saluto. don Egidio

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[...] Cari sposi, nel vivere il matrimonio

voi non vi donate qualche cosa o qualche attività, ma la vita intera. E il vostro amore è fecondo innanzitutto per voi stessi, perché desiderate e realizzate il bene l’uno dell’altro, sperimentando la gioia del ricevere e del dare. E’ fecondo poi nella procreazione, generosa e responsabile, dei fi gli, nella cura premurosa per essi e nell’educazione attenta e sapiente. E’ fecondo infi ne per la società, perché il vis-suto familiare è la prima e insostituibile scuola delle virtù sociali, come il rispetto delle perso-ne, la gratuità, la fi ducia, la responsabilità, la solidarietà, la cooperazione.Cari sposi, abbiate cura dei vostri fi gli e, in un mondo dominato dalla tecnica, trasmettete loro, con serenità e fi ducia, le ragioni del vive-re, la forza della fede, prospettando loro mete alte e sostenendoli nella fragilità. Ma anche voi fi gli, sappiate mantenere sempre un rap-porto di profondo affetto e di premurosa cura verso i vostri genitori, e anche le relazioni tra fratelli e sorelle siano opportunità per cresce-re nell’amore.Il progetto di Dio sulla coppia umana trova la sua pienezza in Gesù Cristo, che ha elevato il matrimonio a Sacramento. Cari sposi, con uno speciale dono dello Spirito Santo, Cristo vi fa partecipare al suo amore sponsale, ren-dendovi segno del suo amore per la Chie-sa: un amore fedele e totale. Se sapete ac-cogliere questo dono, rinnovando ogni giorno, con fede, il vostro «sì», con la forza che viene dalla grazia del Sacramento, anche la vostra famiglia vivrà dell’amore di Dio, sul modello della Santa Famiglia di Nazaret.Care famiglie, chiedete spesso, nella preghie-ra, l’aiuto della Vergine Maria e di san Giusep-pe, perché vi insegnino ad accogliere l’amore di Dio come essi lo hanno accolto. La vostra vocazione non è facile da vivere, specialmen-te oggi, ma quella dell’amore è una realtà me-

ravigliosa, è l’unica forza che può veramente trasformare il cosmo, il mondo.Davanti a voi avete la testimonianza di tante famiglie, che indicano le vie per crescere nel-l’amore: mantenere un costante rapporto con Dio e partecipare alla vita ecclesiale, coltivare il dialogo, rispettare il punto di vista dell’altro, essere pronti al servizio, essere pazienti con i difetti altrui, saper perdonare e chiedere per-dono, superare con intelligenza e umiltà gli eventuali confl itti, concordare gli orientamenti educativi, essere aperti alle altre famiglie, at-tenti ai poveri, responsabili nella società civile. Sono tutti elementi che costruiscono la fami-glia. Viveteli con coraggio, certi che, nella mi-sura in cui, con il sostegno della grazia divina, vivrete l’amore reciproco e verso tutti, diven-terete un Vangelo vivo, una vera Chiesa do-mestica. Una parola vorrei dedicarla anche ai fedeli che, pur condividendo gli insegnamenti della Chiesa sulla famiglia, sono segnati da esperienze dolorose di fallimento e di sepa-razione. Sappiate che il Papa e la Chiesa vi sostengono nella vostra fatica. Vi incoraggio a rimanere uniti alle vostre comunità, mentre auspico che le diocesi realizzino adeguate ini-ziative di accoglienza e vicinanza. [,,,]Famiglia, lavoro, festa: tre doni di Dio, tre dimensioni della nostra esistenza che devono trovare un armonico equilibrio. Armonizzare i tempi del lavoro e le esigenze della famiglia, la professione e la paternità e la maternità, il lavoro e la festa, è importante per costruire società dal volto umano. In questo privilegiate sempre la logica dell’essere rispetto a quel-la dell’avere: la prima costruisce, la seconda fi nisce per distruggere. Occorre educarsi a credere, prima di tutto in famiglia, nell’amore autentico, quello che viene da Dio e ci unisce a Lui e proprio per questo «ci trasforma in un Noi, che supera le nostre divisioni e ci fa di-ventare una cosa sola, fi no a che, alla fi ne, Dio sia “tutto in tutti”.

3 giugno: dall’omelia di Benedetto XVI

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All’aeropor-to di Bresso con la pre-senza del Pontef ice: un evento al

quale la nostra famiglia pensava e si pre-parava da tempo.Quando nostra fi glia ha rotto un piede abbiamo temuto di dover rinunciare all’in-contro; ci avevano informato che il tragit-to da percorrere a piedi era lungo (e non scherzavano), ma per noi era un incontroimportante e un piede rotto non ci potevafermare… Ci siamo procurati una carroz-

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zina e siamo partiti. Al parcheggio dei pull-man con gli altri pellegrini della parrocchia di Castello ci siamo inseriti in un fi ume fe-stoso e colorato che “correva” in una sola direzione e con un grande obiettivo: l’in-contro e la S. Messa con il Santo Padre. Ad ogni incrocio migliaia di persone, adul-ti, anziani, bimbi provenienti da più di 150 Paesi confl uivano e tutti insieme siamo giunti all’aeroporto di Bresso: un’immensa spianata dove un milione di fedeli erano radunati. Nella Santa Messa il Papa Benedetto XVI ha sottolineato che la famiglia è un’im-magine espressiva della Chiesa, una e

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universale, fondata sul matrimonio, sul-l’amore autentico, sul lavoro, una realtà meravigliosa, l’unica forza che può vera-mente trasformare il mondo in una grande famiglia.Il Pontefi ce ha affi dato il compito di edifi -care comunità ecclesiali che siano sempre più famiglia, capaci di rifl ettere la bellezza della Trinità e di evangelizzare non solo con la parola, ma con la forza dell’amore vissuto.

Il Santo Padre ha caldeggiato la solidarie-tà verso le famiglie che in questo momento vivono nella diffi coltà (causa la crisi eco-nomica e sociale o il recente terremoto).Non dimenticheremo mai questa giornatapiena di emozioni che abbiamo condiviso con la comunità parrocchiale e con tutte le persone che hanno partecipato a questo bellissimo evento, che ci ha fatto sentire fi gli di un’unica grande famiglia: la Chiesa.

Cristina e Beppe

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Un gruppo di 18 tra ragazzi e ragazze si è trovato sabato mattina sui binari della sta-zione di Lecco pronto per una due giorni in-tensa di strade percorse ed emozioni. Tutti carichi d’animo, qualcuno anche di bagagli sono saliti sul treno in direzione Milano. Arri-vati nella città meneghina hanno assaporato subito in una piazza Duomo gremita di giova-ni volontari lo spirito gioioso del FamilyDay.Un veloce pranzo e subito a camminare per le vie della metropoli tra vetrine, improbabili massaggi indiani alla testa e incontri di tutti

i tipi. Come non citare una famiglia con ma-gliette degne di una squadra da calcio con numero e nome e i due genitori contras-segnati dalle scritte “Mamma/Papà”: uno splendido nucleo familiare con ben sei fi gli al seguito. Il nostro gruppo di baldi giovani si è poi diviso: una parte è andata a rilassarsi all’ombra degli alberi del Castello Sforze-sco e l’altra ha raggiunto il Palazzo Stelline dove ha visitato la mostra “La vita condivisa. I gesti della famiglia nell’immagine dell’ar-te”. Opere che vanno dal Rinascimento al-l’epoca moderna e ritraggono scene di vita quotidiane, di accoglienza e relazione. Ri-congiuntosi il gruppo, si parte per Bresso.Scesi dal metrò, si sono uniti nella folla di pellegrini che affollava la cittadina. Attraver-sate le vie e i sentieri del parco, sono entrati nella grande area aeroportuale, facendosi strada tra le persone e cercando di entrare nel primo settore libero. Com’è stato bello fi nalmente sedersi e riposare, improvvisare partite con carte ricavate dalle cartine, in-contrare amici e volontari e per qualcuno fare anche un giro andando a sbirciare i set-tori più “fortunati”, per intenderci quelli più vicini al palco. L’arrivo del Papa ha sbalordi-to un po’ tutti, come per gli spettatori a casa, se lo sono ritrovati anche loro direttamente sul palco senza nessuna entrata trionfale. La serata è stata scandita dalle testimonian-ze sia di famiglie che di fi danzati e di bambi-ni. Il Papa ha raccontato un piccolo episodio di vita quotidiana, il trascorrere della dome-nica insieme alla sua famiglia e l’accostarsi alla liturgia della Messa; ha dato speranza e conforto alle famiglie coinvolte nella crisi e nella tragedia del terremoto; ha avuto paro-le di solidarietà e tenerezza nei confronti dei divorziati e ha sottolineato l’importanza del-

“Privilegiate sempre la logica dell’Essere rispetto a quella dell’Avere:la prima costruisce, la seconda fi nisce per distruggere.”

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la domenica, giorno del Signore e di festa. Ballate le ultime danze, il nostro gruppo ha raggiunto Monza, ospitati da don Roberto, dove ha trascorso le poche ore di sonno del-la nottata. Sonnecchianti per la sveglia alle 5, eccoci lì di nuovo sul prato (qualche setto-re più avanti!) in attesa dell’arrivo del Santo Padre. Tutti vicini alle transenne, all’orizzon-te si intravede una macchia bianca, eccolo, sempre più vicino! Al grido di “Benedetto, Benedetto!” i ragazzi hanno salutato il Papa,

un’emozione che li ha travolti da dentro. Scombussola il tuo io partecipare ad un evento del genere, si è un minuscolo perso-naggio all’interno della folla, ma vuoi gridare la tua gioia. Oltre l’importante testimonianza del Santo Padre, i ragazzi e le ragazze ricor-deranno questi due giorni come esperienza dell’imparare a stare insieme, a mettere da parte un po’ di se stessi per il bene del grup-po. “Compatti” nel cammino e nella fede!

Francesca

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C’erano anche Samuel e Mary Kamara, nell’oceano di folla a Bresso, il 3 giugno scorso, alla Messa solenne di chiusura del VII Incontro mondiale delle famiglie: una coppia africana - 46 anni lui, 40 lei, genitori di 7 fi gli - proveniente dalla Sierra Leone. Alle spese del viaggio ha contribuito, in parte, anche un bel gruppo di giovani e di famiglie di Castello. In aprile, infatti, si è tenuto un “happy hour” al Barbatrucco che ha coinvolto una sessantina di persone e che ha fruttato quasi 200 euro. Il 13 maggio, poi, in occasione della Festa della mamma, sono state vendute torte per un totale di circa 400 euro. A ciò vanno sommate una serie di offerte di singoli e famiglie, nonché il contributo del gruppo missionario della Parrocchia dei Frati (300 euro). Insomma, alla fi ne abbiamo raggranellato circa 1100 euro, che abbiamo fatto pervenire a padre Antonio Guiotto, missionario saveriano, per oltre trent’anni attivo in Sierra Leone, che ha organizzato il viaggio della famiglia africana. In termini assoluti possiamo dire di aver supportato un quarto circa delle spese totali; ma, al di là dell’importo in sé, è stato bello mobilitarsi per una causa così signifi cativa, ovvero dare la possibilità a una famiglia povera di esserci all’Incontro Mondiale delle Famiglie. Purtroppo non c’è stato modo – nei giorni concitati dell’evento – di incontrarsi e conoscerci, ma padre Antonio mi ha scritto ringraziando calorosamente, a nome di Samuel e Mary tutti coloro che hanno dato una mano. E io ben volentieri, dalle colonne del Bollettino, estendo il suo grazie a tutti.

Ma chi sono coloro che abbiamo aiutato? Samuel e Mary erano nati e cresciuti in una

famiglia musulmana e si chiamavano Sheku e Kumba. «Quando ho conosciuto Sheku aveva 26 anni ed era un insegnante della nostra scuola media di Kabala - spiega padre Guiotto - . Nonostante la diversità di credo, si è stabilita subito una bella amicizia fra noi e un grande rispetto delle convinzioni religiose di ciascuno».La svolta nella vita della famiglia Kamara avviene nel pieno della guerra civile. Nel 1998 padre Guiotto e un confratello, costretti ad abbandonare la missione, si rifugiano nella foresta per un mese. Tornati alla missione, e trovatala devastata, vengono ospitati in casa Kamara. La testimonianza di fedeltà dei due missionari colpisce i due sposi, i quali avvicinano padre Guiotto chiedendo di iniziare un cammino di fede, insieme con i fi gli, perché «toccati dal modo di vivere dei cristiani». Tornata la pace nel Paese, l’allora vescovo di Makeni, Giorgio Biguzzi, ha voluto il marito come collaboratore nell’amministrazione della diocesi e la moglie come insegnante in una scuola. La famiglia Kamara è così diventata ben presto un punto di riferimento e ha aiutato molte coppie a superare i loro problemi e scoprire un modo nuovo di vivere la vita familiare e la fede cristiana.

Gerolamo

A Bresso dalla...

Sierra Leone

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E’ stato un anno intenso, faticoso, anche piovoso…

ma ricco di sorprese e di divertimento.Durante l’Anno della Famiglia, in Orato-rio abbiamo lanciato il “Torneo delle Fa-miglie”, nel quale grandi e piccini hanno potuto sfi darsi in tanti giochi e riscoprire il valore dello stare insieme, in famiglia.In queste domeniche abbiamo capito che stare insieme è un po’ faticoso e bisogna impegnarsi e ascoltarsi, ma che è davve-ro bello giocare e trovarsi con gli altri. E abbiamo anche potuto cogliere i limiti e i difetti di ognuno, ma anche i tanti talenti che ciascuno possiede.E non posso fare altro che ringraziare chi ha deciso di condividere i propri talenti con gli altri, donandoli a tutti. Ringrazio tutte le famiglie che, con la loro presenza, ci hanno spronato a fare sempre meglio e ci hanno accompagnato con il loro entu-

siasmo. Ringrazio anche don Paolo, suor Victorine e Massimiliano per l’aiuto e per aver creduto anche loro in questa festa. Un grazie anche ai miei compagni di cam-mino, Nicola e Riccardo. Infi ne, un grazie sincero agli animatori sempre presenti, sempre disponibili e in-stancabili, che ci hanno permesso di por-tare a termine questa sfi da.Insomma, grazie a tutti coloro che hanno partecipato e creduto in questo “Torneo delle Famiglie 2011-12”. E questo ringraziamento abbiamo volu-to “fotografarlo” nei puzzle, premi di questo Torneo, che rappresentano una piccola parte della nostra comunità e che ora abbelliranno le case di tutte le famiglie che hanno deciso di mettersi in gioco du-rante queste domeniche di festa.Grazie (l’ho già detto?!) davvero a tutti!

Elisa

UN ANNO IN FAMIGLIA

Torneo delle Famiglie 2011-12

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Ecco i vincitori del torneoEcco i vincitori del torneo

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UN ANNO IN FAMIGLIA

Torneo delle Famiglie 2011-12

E ora, dopo una breve pausa, l’11 Giugno è incominciato l’Oratorio Estivo, che quest’anno è aperto anche al mattino per accogliere tutti i bambini dalla prima elementare fi no alla terza media.Noi siamo in oratorio e ci stiamo divertendo un mondo, e tu? Sei dei nostri? ... Noi ti aspettiamo!

ElisaFino a venerdì 29 giugno

ore 8.00 apertura - pranzo - ore 17.30 chiusuramartedì: gita in montagna - giovedì: in piscina

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Al momento in cui scriviamo queste righe gli occhi e le orecchie sono an-cora pieni della passione, della folla, dei giovani che hanno fatto da cornice alla giornata conclusiva della settima Giornata Mondiale della Famiglia che ha avuto il suo epilogo con l’incontro, presso il Campo Volo di Bresso, con il Santo Padre.Il Palladium, anche in questa occasio-ne e grazie all’impegno e alla dedizio-ne dei suoi volontari, ha voluto fornire il suo contributo all’importante manifesta-zione. Otto fi lm, divisi in due cicli, han-no fornito spunti di rifl essione e parlato, sotto vari aspetti ed angolature, della famiglia. Del primo ciclo, concluso a di-cembre dello scorso anno, vi abbiamo già parlato e, ora, vorremmo soffermar-ci, sui quattro titoli del secondo ciclo, conclusosi a fi ne marzo.Abbiamo voluto iniziare con l’italiano “Io sono con te”, proiettato in occasione della Giornata della Donna e che ci ha fornito una nuova prospettiva di Maria, la madre di Gesù; si è proseguito con il toccante “Another year”, il visionario e particolarissimo “The tree of life” e fi nito con il controverso e provocatorio “Cor-po celeste” di Alice Rohrwacher.Non saremo presuntuosi se affermiamo di aver fornito un piccolo contributo alla discussione e rifl essione sul ruolo del-la famiglia ai nostri giorni, da sempre

discussa e in continua mutazione, ma che ri-mane la pietra miliare sulla quale si fonda la nostra società e l’edu-cazione dei cittadini del futuro. Con gli otto titoli pensiamo, altresì, di aver dato l’occasione per otto giovedì di assistere a prodotti culturali certamente discutibili e opinabili, ma si-curamente di alta qualità. Nelle serate il dibattito fi nale è stato anche l’occa-sione di partecipare e di confrontarsi sul tema.Ma, archiviata l’edizione 2011/2012, si pensa già alla futura edizione del Cine-forum, un appuntamento che, anche a livello di territorio, rimane un punto fer-mo per fornire proiezioni di spessore e fi nalizzate alla crescita sociale e cultu-rale, un ruolo ineliminabile per una sala della comunità come la nostra.

Claudio

CINEFORUM– Seconda parte -

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Di mese in mese, capito-lo per capitolo, abbiamo termi-

nato la lettura del libro di Rut, che ci è stato proposto all’inizio di quest’anno pastorale come tema dei gruppi d’ascolto. Come tutti gli anni, come tutte le volte che guardiamo ad un’attività che si conclude, ci ritroviamo con noi stessi a chiederci: e ora, che cosa è rimasto dentro di me? che cosa, al di là delle parole lette, pronunciate ed ascoltate, forse anche meditate e pregate? Alla prima apparenza il libro di Rut è un racconto con uno sviluppo lineare e ben strutturato: c’è un antefatto, un inizio vero e proprio, una vicenda che si svolge attraverso azioni e dialoghi, un epilogo. Insomma, si presenta come un libro chiuso in se stesso. Eppu-re… l’inserimento così profondo nella storia del popolo d’Israele, i frequenti rimandi, più o meno espliciti, ad altri libri della Bibbia, lo stesso linguaggio, che non si compren-de davvero se non lo si raffronta con parole ed espressioni utilizzate in Genesi, in Eso-do, nel Deuteronomio… ci hanno aiutato ad andare oltre il libro che leggevamo e il nostro sguardo si allargava verso questo o quell’altro libro della Bibbia. Tutto questo fa crescere in noi la consapevolezza che più si procede nella lettura e nella comprensio-ne guidata del testo sacro, più si colgono le connessioni interne, per cui ogni parte della Bibbia ci aiuta a capire e a penetrare le altre parti. Per questo il libro di Rut mi sembra un libro aperto: aperto verso gli altri libri del-la Bibbia, verso cui ci rivolge. Ma non solo. Dietro l’apparente semplicità del racconto vi sono molti temi coinvolgenti, che ci hanno fatto pensare e discutere: temi sociali (cri-si economica ed emigrazione, lavoro, pro-

mozione ed assistenzialismo, il ruolo della donna) che abbiamo cercato di affrontare, attualizzandoli, alla luce della Parola di Dio; temi universali (la giustizia: che cos’è? qua-le rapporto tra giustizia e legge?); temi eti-co-religiosi (il caso e la Provvidenza; la pre-senza di Dio nella storia di tutti e nelle storie personali; le scelte umane e l’intervento di Dio)… possiamo dire di aver esaurito tutto quanto si poteva pensare e dire su questi temi? Forse non ci siamo dati tante risposte quante sono le domande che ancora riman-gono sospese. D’altra parte, l’intera Scrittu-ra non è permeata di quel senso di mistero, che ci orienta sempre al di là del visibile, verso una verità per noi non raggiungibile in questo mondo?Quanto il cielo sovrasta la terra, tanto le mie vie sovrastano le vostre vie, i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri. (Isaia 55,9)Ora vediamo come in uno specchio, in modo oscuro; ma allora vedremo faccia a faccia. (1Cor 13, 12)Da Isaia a San Paolo, è tutto un ricordarci che la Verità è sempre oltre; non perché, rassegnati alla nostra impotenza, ci conten-tiamo di lasciarci vivere, ma proprio perché anche nella quotidianità complicata e a volte davvero diffi cile delle nostre storie, persona-li e delle comunità in cui viviamo, possiamo cercare senza mai sentirci sazi di risposte.Il Libro di Rut fi nisce con la nascita di un bimbo e con l’apertura verso una discen-denza, che arriva fi no al re Davide: l’aper-tura, cioè, verso la venuta del Messia, che porta speranza e salvezza.Ecco perché non è una fi ne, non è una vera conclusione. Ecco perché ci lascia questo senso di apertura, che ci porta a guardare avanti, a non fermarci.

Giovanna

IL LIBRO DI RUT: un libro aperto

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I ragazzi di prima media hanno voluto chiu-dere il loro ciclo catechistico offrendo a tutti i bambini della iniziazione cristiana, un momen-to simpatico al Palladium, giovedì 17 maggio, in occasione del termine degli incontri.Un gruppo di ragazzini ha sceneggiato un racconto di Bruno Ferrero intitolato “La storia di pezzettino”. E’ una storia con il ‘nocciolo’ (come dice l’autore) proprio perchè è desti-nata a diventare un seme che può crescere in chi l’ascolta. Siamo in una classe, ci sono dei contrattem-pi, delle incomprensioni e la maestra raccon-ta una storia, appunto la storia di pezzettino, un pezzetto di puzzle, che vuol capire a chi

appartiene e la propria identità. Incontra indi-vidui chiusi ad ogni rapporto, relazioni soffo-canti, persone che amano pungere, amicizie pericolose, fi n quando trova un puzzle col pezzetto mancante e comprende che insie-me si può costruire qualcosa di bello, ognuno con le proprie qualità.Un altro gruppo di ragazzini ha cantato e bal-lato il canto dei 100 giorni che servirà ad ac-cogliere il Papa a San Siro quando col cardi-nale incontrerà tutti i cresimandi della diocesi il 2 giugno.L’incontro si è concluso con una preghiera ed il saluto di don Egidio.

Maria

LA STORIA di pezzettino

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“Gesù è il vostro più grande Amico. Non di-menticatelo mai! Gesù vuole essere il vostro compagno di strada. Certamente avete tanti amici, ma non potete stare sempre con loro e non sempre essi possono aiutarvi, ascoltarvi e consolarvi… Gesù vi conosce uno per uno, personalmente, conosce il vostro nome, vi se-gue e vi accompagna, cammina con voi ogni giorno. Partecipa alle vostre gioie e vi consola nei momenti della tristezza. Gesù è l’amico di cui non puoi fare a meno.”

Beato Giovanni Paolo II

Mercoledì 25 aprile alle ore 10 abbiamo pre-sentato al nostro Parroco don Egidio i nostri bambini, perché ricevessero la Prima Comu-nione. Davanti alla comunità riunita abbiamo

confermato insieme ai loro genitori il desiderio ed il proposito di continuare il cammino della fede iniziato qualche anno fa. Vogliamo aiutarli ad essere cristiani e a crescere fedeli all’incon-tro con Gesù.Egli è entrato nel loro cuore, ha fatto visita a ciascuno di loro. E con loro rimane. Questo è un dono che vale più di tutti quelli che la vita ci può dare.Siamo certe che questo Sacramento è l’inizio di un’amicizia grande con il Signore, che dura per tutta la vita. I nostri bambini probabilmente non hanno compreso il Mistero che li ha rag-giunti, ma hanno fatto esperienza di vera gioia e si sono accorti che un nuovo Amico è entrato a far parte della loro esistenza.

Le catechiste

Il vostro più grande grande AMICO

PAROLE DI VITA 2012 N. 218

VI TA PARROCCH IALE

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Martedì 8 maggio si è svolto il terzo incontro del Consiglio Pastorale Parrocchiale e la riunione si è aperta su un tema, introdotto da Don Paolo, a tutti caro: il nostro oratorio!Erano presenti i responsabili, i quali hanno esposto una rifl essione sull’anno appena trascorso, sulle tante iniziative proposte, dal Torneo delle famiglie alle domeniche animate dai ragazzi dell’Azione Cattolica e non sempre accolte dai bambini e dai genitori con la partecipazione! I ragazzi chiedono suggerimenti, idee per migliorare e sorge una domanda: Occorre rivedere la domenica in oratorio?Da parte di tutti un ringraziamento ai responsabili e agli animatori per tutto il lavoro fatto e un grande “non scoraggiatevi”! Il tema merita un approfondimento e allora si decide di allargare a tutte le persone interessate all’oratorio che vogliono proporre idee e analizzare il vissuto, di trovarsi venerdì 22 giugno ore 21.00, prima di pro-grammare il prossimo anno oratoriano.

Si è poi passati a parlare di una bella realtà voluta dai giovani della nostra parroc-chia: il bar del Barbatrucco! Adolescenti e giovani si ritrovano alla domenica sera per passare una serata tra una partita alla tv, un torneo di calciobalilla e uno di car-te, a condividere un momento di aggregazione che, attraverso il passaparola, ha varcato la nostra parrocchia e coinvolge altri ragazzi!

Don Egidio ha poi introdotto il tema del prossimo Anno Pastorale indetto da Bene-detto XVI con la Lettera apostolica “Porta fi dei” l’11 Ottobre scorso e sarà l’Anno della Fede.Siamo chiamati a rispondere a una domanda ben precisa: la Chiesa è ben consa-pevole dei problemi che oggi la fede deve affrontare e sente quanto mai attuale la domanda che Gesù stesso ha posto: ‘’Il Figlio dell’uomo, quando tornerà, troverà ancora la fede sulla terra?”.L’inizio dell’Anno della Fede l’11 Ottobre 2012 coincide con il ricordo riconoscente di due grandi eventi: il cinquantesimo anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II voluto dal beato Giovanni XXIII e il ventesimo anniversario della promulgazione del Catechismo della Chiesa Cattolica del beato Giovanni Paolo II.Su questo argomento si è incominciato a rifl ettere su dei possibili temi da trattare a livello parrocchiale e si è pensato di privilegiare tre categorie: i Missionari, i Martiri e i Convertiti. Tematiche che con altre proposte verranno analizzate da una commissione.

Per quanto riguarda la Quaresima 2012 si sono sottolineate le tante proposte fatte dalla parrocchia per poter vivere al meglio la Settimana Santa.

Infi ne il Family 2012 che ormai è alle porte e che la nostra parrocchia ha accolto con la partecipazione di due pulman di pellegrini alla Santa Messa del 3 Giugno e i nostri giovani con una due giorni da Don Roberto Spreafi co.

DAL CONSIGLIO PASTORALEdi martedì 8 maggio

PAROLE DI VITA 2012 N. 2 19

VI TA PARROCCH IALE

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Quest’anno, noi ragazzi di terza media, cisiamo preparati per affrontare la profes-sione di Fede e a questo proposito, dal 9all’11 aprile, abbiamo fatto un pellegrinag-gio a Roma, capitale della religione catto-lica e città dove ha sede il Papa. Durante questo pellegrinaggio abbiamo anche vi-sitato i monumenti più importanti e signifi -cativi, ma non ci siamo dimenticati il moti-vo per cui siamo arrivati a Roma: la nostra fede. Infatti siamo stati nelle catacombe e nella Basilica di San Paolo fuori le mura e abbiamo assistito alla Messa celebrata al-l’interno della basilica di S. Pietro. Presie-

deva Mons. Comastri arciprete della Basi-lica ed eravamo insieme a moltissimi altri ragazzi della diocesi di Milano che riempi-vano la chiesa e che, come noi, erano a Roma per la professione di fede. L’ultimo giorno abbiamo ascoltato e visto il Papa Benedetto XVI in piazza S. Pietro duran-te l’udienza generale. È stato incredibile vedere persone da tutto il mondo venute lì, in quella piazza per ascoltare le parole del Santo Padre. Questo mi fa capire che la fede è così forte e profonda, che sono fi ero di professarla.

Simone

Il fi lo rosso del pellegrinaggio che i ragazzi di terza media hanno compiuto a Roma, è stato la fede e la scoperta del proprio credere e della propria vocazione. La prepara-zione è avvenuta durante il cammino di catechesi, rifl ettendo e analizzando il senso del Credo Apostolico e prendendo ispirazione dalle fi gure imponenti di Pietro e Paolo, illustri rappresentanti della fede nel Signore Gesù ed esempi di umanità molto tangibile e vicina alla situazione comune a tutti noi. Massimiliano

a Roma per La fede

Ecco i protagonisti che, in prima persona, hanno vissuto questi giorni...

PAROLE DI VITA 2012 N. 220

ORATOR IO

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C’eravamo anche noi dal Papa, in piazzaSan Pietro, fra migliaia di ragazzi quattor-dicenni della Diocesi di Milano. Abbiamo portato la nostra fede, le nostre urla di entusiasmo e soprattutto la nostra gioia di esserci. Durante l’incontro, l’emozione di vedere il Papa davanti a noi, è stata in-contenibile. Il suo messaggio l’abbiamo portato nel cuore nei momenti di preghie-ra e anche di divertimento.

Luca

Roma è stata una bellissima esperienza che ci ha rafforzato nella fede. Un mo-mento particolare che ci ha colpite è sta-ta l’omelia di Mons. Comastri, durante la celebrazione del martedì nella Basilica di San Pietro insieme a tutti i nostri coetaneidella diocesi, dove, con semplici parole, ci ha spiegato e illustrato attentamente la grandiosa vita di Giovanni Paolo II. Un esempio per tutti noi.

Chiara, Giada, Simona, Giulia

PAROLE DI VITA 2012 N. 2 21

ORATOR IO

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Nella vita conosciamo continuamente nuo-vi individui, persone che alle loro spalle hanno una vita intera da raccontare, o han-no davanti a loro una vita intera da vivere. Nel nostro cammino di catechismo, nell’af-frontare il tema della famiglia, abbiamo cercato di conoscere più a fondo la vita di alcuni di loro e ad ascoltare cosa si aspet-tano nel proprio futuro. Camminiamo per la città continuamente, senza accorgerci che ogni singola persona che noi superia-mo sul marciapiede o che in macchina ci sfreccia da parte, ha tutta la sua storia che lo accompagna.

Noi abbiamo cercato di ascoltare alcune di queste voci. Sedendoci comodamente sul-le sedie, davanti a un tavolo, dentro una stanza, tra una risata e qualche lacrima di commozione, noi, diciottenni e dicianno-venni crediamo di essere cresciuti molto di più che in qualsiasi altra occasione. Abbia-mo raccoltole loro testimonianze.

Il primo incontro è stato quello con la cop-pia novella Paolo e Claudia. È stato molto interessante e comico sentire cosa aveva-

no da dire. L’inizio della vita a due, ci han-no raccontato, è molto diffi cile. Ognuno si deve adeguare alle esigenze dell’altro ed evitare di cadere nella noia, nell’abitudine, cosa che fa paura a qualunque coppia. Loro la vincono cercando di sorprendersi a vicenda, con piccoli regali e uscite serali, per coronare ogni giorno il loro amore. Ci ha sorpreso particolarmente un’afferma-zione fatta da Claudia. “Nei fi lm si vede spesso che la sposa, o lo sposo, arrivano incerti al matrimonio. Nella vita reale non è così. Per noi non è stato così. Penso che chi arrivi al giorno del suo matrimonio insi-curo, pieno di dubbi, non ami veramente la persona che gli sta accanto”.

Successivamente la discussione è evoluta in qualcosa di più vissuto, grazie a Paolo ed Elena, con alle spalle quattordici anni di vita coniugale. Loro hanno messo al centro la preghiera, come fondamento del loro amore, che li ha aiutati più di una volta a superare le diffi coltà sul loro cammino. Ora si stanno impegnando nell’educazio-ne dei propri fi gli, ritrovandosi a vivere una nuova esperienza. La fatica è costante, ma nessuno di loro vuole arrendersi. Grazie a Paolo abbiamo capito il vero senso del battesimo, che non è un obbligo, come noi

18-19 enni... in ascolto

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giovani possiamo pensare, ma un vero e proprio dono che noi, tranquillamente, pos-siamo decidere di accogliere o no.

In seguito, rimanendo sullo stesso tema, si sono presentati Ottavio e Nadia, raccontan-doci i loro trentaquattro anni di matrimo-nio, partendo dal loro primo incontro negli anni della loro adolescenza, in oratorio. È stato particolarmente romantico conoscere a fondo la loro vita di coppia, iniziata quasi all’età che abbiamo noi ragazzi adesso, se non prima. Il discorso si è poi focalizzato per lo più sui fi gli e sulle loro scelte. Per Ottavio e Nadia è stato, per quanto ci han-no raccontato, molto arduo accettare tutte le decisioni prese da loro, perché così fa-cendo avevano completamente stravolto il “progetto” che si erano immaginati. In se-guito hanno compreso le loro scelte, quasi con gioia, vedendoli così felici e gratifi cati, aiutandoli per quanto potevano.

Si è poi arrivati a parlare con Mariolina, una donna che ha messo la sua vita a servizio della comunità. Dio l’ha portata a dedicarsi al prossimo, tra una “coincidenza” e l’altra, scegliendo così una vita da single, che

l’ha portata a far parte di una famiglia più grande. Soddisfatta delle decisioni prese, Mariolina è felice della vita che Dio le ha donato.

L’ultimo incontro è stato forse quello più toccante e complementare agli altri. Nes-suno di noi sa cosa ci aspetta in futuro. Tutti dobbiamo essere in grado di adattarci a ciò che ci si presenta davanti, se non si vuole affogare alla vita. Beppe e Orietta ci hanno raccontato di come il loro progetto coniugale è stato spezzato, senza che nessuno di loro avesse fatto qualcosa per meritarselo. Con l’aiuto degli amici, dei pa-renti, ma soprattutto dei fi gli sono riusciti a riparare questo “progetto” e rimodellarlo di nuovo, facendo pace con quel Dio che “gli aveva portato via” un pezzo di loro. Loro sono stati in grado, tra le varie diffi coltà che hanno dovuto affrontare, a essere le perso-ne forti e coraggiose che noi oggi conoscia-mo. Tra una lacrima e l’altra, di noi ragaz-zi, siamo riusciti a raccogliere la cosa più buona che potevamo apprendere: l’amore di Dio è qualcosa di meraviglioso, e il progetto di Dio lo è ancora di più. E’ im-possibile cercare di comprenderlo ad ogni costo, specie quando ci pro-pone delle si-tuazioni tristi, ma dobbiamo fare di tutto per viverlo il me-glio possibile.

Questi incontri sono stati preparatori a una vita che ci aspetterà, esemplari a qualsiasi scelta noi andremo incontro. Speriamo noi tutti, un giorno, di ritrovarci dopo tanti anni, ed essere appagati come ognuno di loro.

Chiara

PAROLE DI VITA 2012 N. 2 23

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ADO 2011-12: CREANDO E IPER/STRA/SUPERFAMIGLIANDO

Un altro anno, bello e intenso, si sta ormai chiudendo anche per il gruppo adolescenti della nostra Comunità, che ha saputo que-st’anno “crearsi e ricrearsi” (cit. tema anno oratoriano 2011-12) secondo forme nuove di venerdì in venerdì, lungo gli ultimi otto in-tensissimi mesi. Ovviamente, il tema princi-pale che è stato snocciolato durante questi incontri è stato quello della famiglia, contri-buendo così a percorrere le vie e le temati-che suggerite dalla nostra Diocesi, che ha ospitato lo scorso 2-3 giugno il VII Incontro Mondiale delle Famiglie, al quale abbiamo partecipato con gioia in conclusione di que-sto intensissimo anno catechistico. Tre in particolare le macrotematiche affron-tate durante l’anno: la famiglia tradiziona-le, la famiglia contemporanea e la fami-glia distrutta. Tanti gli incontri e i momenti che rimarranno certamente nei nostri cuori, vissuti insieme ai ragazzi sia all’interno che all’esterno del nostro oratorio ogni venerdì:

le serate di cena in famiglia, i fi lm, le testi-monianze, gli scambi di rifl essione, le visite ad alcune persone. Quello che si è esplo-rata quest’anno è stata la famiglia come nucleo fondamentale del vivere cristiano. Una realtà bella, ma al tempo stesso mes-sa in crisi, problematica per via dei tempi che cambiano e che spesso e volentieri cercano di minarne le fondamenta. Proprio per questo si è voluto fare un percorso par-tendo dalle origini, leggendo e rileggendo le tematiche della Creazione (nascita, festa e lavoro, rapporto uomo/donna), per ar-rivare a defi nire l’idea classica di famiglia e cercando di vedere quali derive contem-poranee stiano sorgendo nella nostra so-cietà (convivenze, adozioni, coppie omo-sessuali), per terminare con uno sguardo sulle scelte diverse dalla famiglia come il sacerdozio (con una serie di incontro in Avvento proprio con alcuni sacerdoti), l’es-sere single o il rimanerlo con dei fi gli a cari-

co. Un percorso carico di incontri con diversi parrocchiani, che ci hanno a più riprese ospitato o fatto visita, ma anche di scoperte di persone che hanno fatto alcune esperienze singolari e che hanno uno sguardo più largo su vita e famiglia. Uno sguardo più ampio che, nelle nostre intenzioni, spe-riamo di aver trasmesso ai ragazzi lungo questo anno e che abbiamo portato con noi anche a Milano, nei due giorni di uscita di gruppo a Monza e a Bresso insieme a Papa Benedetto XVI.

I catechisti

PAROLE DI VITA 2012 N. 224

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Primavera al BarBatruccoBarbaquiz

Ben otto squadre si sono sfi date a colpi di ingegno, capacità visive, conoscenze chespaziavano dalla storia alla musica, dalla geografi a alle caratteristiche degli animali.La sfi da é stata agguerrita fi no all’ultimo, nessuno ha perso la concentrazione.Ed ecco a voi la foto dei vincitori:

BarBaClosing Party

Sembra ieri, invece sono passati quasi sei mesi dalla serata di apertura del BarBa-trucco... siamo partiti tra amici, e ora il bar straripa di gente proveniente da Lecco e non solo, che soddisfazione! Per ringra-ziare gli avventori del nostro Bar abbiamo organizzato una festa di chiusura della stagione invernale.Sul palco si sono avvicendati i DJ Pest&Bugnez con special guest di Turrella e la valletta Smartuz. Grande musica e di-vertimento hanno caratterizzato la serata.

Resto di stucco, che bel logo il Barbatrucco!

Come forse qualcuno sa, a partire da gen-naio noi dello staff del bar abbiamo lanciatoun concorso molto originale per la creazione del nuovo logo del Barbatrucco. Esso con-sisteva nella realizzazione di un massimo di tre loghi grafi ci da inviarci tramite e-mail en-tro metà aprile: dobbiamo dire con piacere che abbiamo ricevuto ben 15 loghi!Durante la settimana della Fiera, abbiamo allestito una mostra nel quale sono state esposte le stampe dei loghi in concorso, corredate da targhetta con informazioni sul-l’autore e spiegazione dell’opera. Abbiamo dato la possibilità al pubblico sia di votare in “diretta” alla mostra, sia sui nostri canali multimediali e per i più creativi disegnare il proprio logo.Domenica 27 maggio a conclusione del-la settimana fi eristica abbiamo decretato il vincitore: Luca Fazzini! Gli altri loghi dei partecipanti saranno usati come copertina della nostra fan page su Facebook “BarBa-trucco”.Ringraziamo il caloroso pubblico per l’af-fl uenza e la partecipazione!

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Assalto al CastelloAria di rinnovamento in Fiera! Entrando i pri-mi giorni avrete notato nel campo di calcio un castello! Proprio così: abbiamo deciso di rifarci a questa costruzione medievale simbolo di antichi e leggendari tornei tra ca-valieri per animare con un tocco di novità la nostra festa. Freccette, minibasket, mini-calcetto, minigolf e tiri dei barattoli erano le specialità verso cui i prodi partecipanti han-no dimostrato le loro capacità. Chi più e chi meno ha dimostrato destrezza e qualcuno è pure riuscito a conquistare i succulenti tesori!

Francesca

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fi era fi era didi

CastelloCastelloPAROLE DI VITA 2012 N. 2 27

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Eccoci qui! Ormai manca poco…Tutto è pronto per ridar vita alla “Sgambata de Ca-stel”, la corsa del nostro rione, ormai messa nel dimenticatoio dal 1991. La meravigliosa idea dell’organizzare una gara all’interno della Fiera è venuta a Gio, quando per caso ha ritrovato una coppa della Sgambata del 1991 sulla mensola di camera sua. Così mi ha lanciato la proposta ed ho iniziato a pre-parare il percorso. Dopo più di due mesi di organizzazione (un grazie a tutti) fi nalmente siamo pronti per iniziare: volontari, fotografi … PRONTI VIA!!! I nostri speaker (Pippo e Riki) iniziano il conto alla rovescia per dar inizio alla gara e i circa 150 partecipanti (po-chi di meno) si preparano allo scatto iniziale. È incredibile vedere quante persone hanno aderito ed è bellissimo vedere che ognuno partecipa nel modo in cui vuole: chi si tiene a mano e cammina lungo il tragitto, chi spin-ge il passeggino, chi corre “per davvero” e chi semplicemente ci prova. Insomma una

grande festa per tutti! Per i concorrenti della 3 km che devono compiere solo un giro del percorso la fatica è relativamente poca e in-fatti dopo soli 10’ 45’’ ecco arrivare il primo classifi cato Christian…Per vedere tagliare il traguardo alla prima donna dobbiamo aspettare altri 3 minuti con l’arrivo di Venturina che chiude in 13’ 35’’. I circa 70 concorrenti della gara da 9 km (me compreso) proseguono nella fatica e il cli-ma non certo freddo non aiuta molti di noi, con qualcuno che perde terreno dopo un giro, vero Billa? e qualcuno che si ritira per uno stiramento (Oscar). Per fortuna tutto ha una fi ne e dopo 30’ 59’’ riesco a tagliare il traguardo, seguito a ruota da Felice. Per le donne invece grande successo per Michela che taglia il traguardo in soli 37’ 04’’ distac-cando di ben 8 minuti Francesca, giunta seconda. Che dire? Sono stato contento di aver contribuito con gli altri (Luigi, Giovanni, Francesco, Paolo e tutti i volontari) ad or-ganizzare questa splendida gara che quasi certamente ripeteremo l’anno prossimo.Quindi….iniziate a correreeeee!!!!!!!!!!!!

Marco

Iniziate a correreeeee!!!!!!!

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Di uscite con il Gruppo Chierichetti ne ho fat-te davvero tante: sono “in attività” da ormai più di 10 anni e di ritiri, feste, uscite, viaggi a decine,… non le conto più! Quest’anno però la consueta due giorni chierichetti è stata per me veramente diversa dalle altre, è stata la mia prima come cerimoniere del gruppo, sembra niente ma mi sono accorto che è cambiato tutto! Per la prima volta ho visto tut-to con occhi diversi e ho avuto la bellissima possibilità di vedere davvero la forza e l’unità di questo gruppo di ragazzi. Quest’anno ab-biamo infatti scelto Sueglio come meta per il nostro ritiro annuale di due giorni: località immersa nella Val Varrone, con bellissima vista sul nostro lago. Il treno non ci arriva-va neanche, così abbiamo dovuto prendere pure il pullman! Non mi ero mai reso con-to di quante cose andavano preparate e di quanti momenti avremmo vissuto in quei soli due giorni! Siamo partiti da Lecco saba-to 21 aprile, una trentina di ragazzi e tanta voglia di divertirsi e stare insieme: sebbene si sia trattato solo di un week-end abbiamo passato tanti momenti importanti insieme, a partire dal gioco dentro e fuori dalla casa

(vicino c’era un fantastico campo di calcio!), i momenti di ritiro e rifl essione, il tgchieri, la serata organizzata dai mitici Confra e tanto altro! Quest’anno il cammino formativo che abbiamo condiviso e portato avanti ha avuto come slogan “Accendi il dono”: ogni mese, in occasione della riunione mensile, abbia-mo cercato di scoprire poco alla volta ciò che ci è stato donato e a farne tesoro. In questa due giorni chierichetti ho capito che il dono più bello che ho ricevuto non è dentro di me ma è la fortuna di essere in mezzo a que-sti ragazzi, per cui tanto diamo ma ancora di più riceviamo. Voglio solo ringraziare tutti i ragazzi che hanno condiviso con me i bei momenti passati insieme e i miei “compagni di viaggio” Stefano e Matteo, con cui ho pas-sato ogni singolo momento di questa bellis-sima esperienza.

Francesco

Accendi il dono

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CH IER ICHETT I

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Giovedì 17 maggio, sotto il tendone che ospi-ta la Fiera di Castello, la ASD ”O.ZANETTI” ha festeggiato con atleti, dirigenti e allenatori delle squadre di calcio, pallavolo e ginnasti-ca artistica, la conclusione dell’intensa sta-gione sportiva 2011/2012.La prima squadra di calcio, classifi catasi al quarto posto del campionato di Seconda Categoria, sfi orando gli spareggi per la pro-mozione, ha confermato tutto il suo valore malgrado fosse una matricola in questa diffi -cile competizione. L’impegno e la dedizione di mister Cirillo sommati alla capacità di mo-tivare il gruppo e al talento dei suoi ragazzi, hanno dato buoni frutti: a lui e al suo staff un ringraziamento speciale da parte di tutti, con l’invito alla società a condividere con le altre squadre l’esperienza e la preparazione che ha reso grande la prima squadra.Anche le ragazze della Ginnastica Ritmica, allenate da Mara Miggiano e le sue istruttrici, hanno emozionato gli spettatori, intervenuti numerosi per assistere all’esibizione di sa-bato 27 maggio al Palazzetto del Bione. I fi lm più celebri, Grease, Ghostbusters, Titanic ed altri ancora hanno fatto da sfondo alle magni-

fi che evoluzioni di gruppo, a coppie o in sin-golo delle trenta giovani atlete perfettamente affi atate. Pienamente soddisfatta l’allenatri-ce che annuncia già l’apertura delle iscrizio-ni ai corsi a numero chiuso per il prossimo anno, con una limitata disponibilità di posti.A proposito di anticipazioni per la prossima stagione, va sicuramente ricordata l’elezione a nuovo Presidente dell’Ass. Dilettantistica O. Zanetti, di Giancarlo Barindelli. L’incarico è già uffi ciale, G. Barindelli fi no a poco tem-po fa segretario del gruppo sportivo, sostitui-sce il presidente uscente Don Egidio.Con i migliori auspici per una stagione ricca di conferme e nuovi successi, porgiamo a lui e a tutti i volontari che animano la Zanetti un caloroso augurio di buon lavoro.P.S. Per il prossimo anno, Il gruppo della Gin-nastica Ritmica, necessita di nuove istruttrici che abbiano un minimo di esperienza nel-la ginnastica ritmica o artistica. Chi volesse proporre la propria candidatura, si metta in contatto con Mara Miggiano:cell. 3487365096 oppuree-mail [email protected], grazie.

Umberto

Novita e conferme per un anno di nuovi successi

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,

ZANETT I

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Anche quest’anno scolastico sta per volgere al termine, è stato un anno molto intenso ma ricco di gioie e soddisfazioni! Una soddisfa-zione che può provenire solo dal sorriso deinostri bambini, un sorriso sempre più gran-de, consapevole e sicuro; un sorriso che con noi è cresciuto, si è trasformato e che ora ci colma il cuore di gioia!Ogni anno per noi è faticoso salutare i nostri “grandoni” ma è il gesto di amore più grande che ogni maestra deve saper fare, sicure diaver contribuito a quel sorriso e con la spe-ranza di essere portate nel cuore.Raccontare tutto questo anno scolastico sa-rebbe troppo lungo ed articolato, ci piace-rebbe però porre l’accento sulle feste, che quest’anno hanno spopolato. Per renderci conto di quanto siano importanti questi mo-menti per i bambini, abbiamo voluto dedica-re alle feste molta più attenzione. E’ così che nido e materna, quest’anno, hanno dedicato una festa tutta per i nonni, una tutta per le mamme ed una interamente per i papà; tut-ti si sono dovuti cimentare in gare di ballo, giochi campestri e corse, ma anche nella realizzazione di lavori fatti in collaborazione

con i propri bambini e grandi merende!Inutile raccontarvi l’emozione dei bambini ma anche la gioia dei genitori e nonni e so-prattutto l’importanza per i bambini di vede-re la complicità e compartecipazione della scuola e della loro famiglia in un momento così speciale di festa. Anche la festa di fi ne anno ha avuto un pizzico di originalità, tuttoè stato svolto all’esterno, nel nostro bel giar-dino, lo spettacolo, i giochi, … in un meravi-glioso e caldo pomeriggio di maggio.Ora che mancano solo pochi giorni di giochi e scoperte insieme, cominciamo già a senti-re la mancanza dei nostri bambini, ci conso-la il fatto che sia solo un arrivederci!Arrivederci bambini, non crescete tropposenza di noi!

Le vostre maestre

ARRIVEDERCI

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SCUOLA DELL ’ INFANZ IA

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PAROLE DI VITA 2012 N. 2 35

SCUOLA DELL ’ INFANZ IA

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Per descrivere tutti i luoghi, le rifl essioni, e i giorni trascorsi in Israele, non basterebbe il Giornale intero, ma momenti di fortissima emozione e commozione meritano di esse-re ricordati.Israele è uno Stato bellissimo. Ci sono an-goli di una bellezza che toglie il fi ato. Ogni sasso, ogni albero, ogni strada, profuma di santità.A Nazareth, in Galilea visitiamo la Chiesa con la grotta dell’Annunciazione di Maria. Don Egidio concelebra la Santa Messa di un’intensità unica solo al pensiero di esse-re lì dove l’Angelo è apparso alla Madonna. A Cana di Galilea rinnoviamo le promesse Matrimoniali con tante altre coppie del no-stro gruppo. Il nostro Parroco rende questo momento unico. Ci benedice e ci incoraggia a guardare avanti con Gesù. Qui le lacrime scendono da sole senza riuscire a fermarle, si respira Gesù presente. Meravigliosa l’at-traversata del Lago di Tiberiade o Mare di Galilea. La grande barca di legno sulla qua-le saliamo è una riproduzione dell’originale. Il paesaggio è molto suggestivo. Questo lago è circondato da verdi colline. In mezzo al lago, a motore spento, Don Egidio, leg-ge e medita il brano di vangelo di Luca e

preghiamo con il canto: “Pietro, vai, fi dati di me”. Poi il silenzio. Lo sguardo si perde in quel meraviglioso paesaggio identico a 2000 anni fa. Il cuore, gli occhi, gli orecchi, contemplano, meditano, respirano Gesù sul lago con i discepoli.A Cafarnao, seconda città di Gesù, dopo Nazareth, visitiamo il Santuario del Primato di Pietro. C’è la roccia chiamata Mensa Chri-sti dove Gesù ha preparato la mensa per i discepoli. Qui il vangelo ricorda la pesca miracolosa dopo la Resurrezione di Gesù. Qui Gesù cancella l’oppressione di Pietro per la triplice negazione. È col perdono che Gesù riconferma Pietro al suo servizio nella chiesa. Questo luogo è di vera e profonda contemplazione sul perdono che guarisce e la riconferma che santifi ca.Lasciamo la Galilea e andiamo verso Geri-co. La ricca vegetazione verde con agrumeti ben coltivati (famosi sono i pompelmi di Jaffa così grossi, succosi, dolci e freschi, spremu-ti al momento quasi ovunque) lascia il posto a distese di frutti tropicali come bananeti e palme da dattero e a zone desertiche. Non manca la parte storica culturale nel deserto. Masada, antica fortezza famosa per l’asse-dio dei romani nella prima guerra giudaica e la sua tragica conclusione. Situata a 440 mt sopra il livello del Mar Morto e 50 mt sopra il livello del Mar Mediterraneo, offre una vista mozzafi ato: distese desertiche che si perdo-

Il nostro viaggio in Terra Santa

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Il nostro viaggio in Terra Santa

VI TA PARROCCH IALE

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no a vista d’occhio e il Mar Morto con le sue coste bianche di sale.Prima di rientrare in albergo, ci fermiamo a celebrare la S. Messa nel deserto. Una roc-cia, una tovaglietta bianca, due bicchierini per le ostie e per il vino. Nient’altro. Don Egidio ci dice che non abbiamo bisogno di nient’altro. Abbiamo tutto quello che ci ne-cessita. Ha ragione. Il deserto al tramonto ha un fascino esclusivo. C’è silenzio. Puoi ascoltare la tua anima. Il deserto così arido sembra secco e senza vita. Ma il deserto è vivo. Il cuore respira, piange, gioisce, ride, prega canta, ringrazia la pienezza della vita. Le emozioni più intense e autentiche affi o-rano. Ci si accorge che tutto il tuo profondo viene scosso. Riaffi ora alla mente la frase: “Perciò ecco l’attirerò a me, la condurrò neldeserto e parlerò al suo cuore”. (Os. 2,16)L’Eucarestia con pane e vino è accompa-gnata da una leggera brezza che si alza proprio in questo momento.A Betlemme alla chiesa della Natività c’è la grotta. La commozione è tanta. Il cuore bat-te forte, e si contempla la sublime nascita di Gesù, e la nostra nascita. Il grazie immenso per il grande dono della nostra vita, e quella dei nostri fi gli.A Gerusalemme iniziamo la nostra Via Cru-cis. Percorriamo la Via Dolorosa. Questa via che profuma di spezie, si snoda all’interno di Gerusalemme antica e passa attraverso il suk, mercato con negozietti dove ci sono musulmani ed ebrei. Ognuno di noi porta la croce. Tra una stazione a l’altra recitiamo il Santo Rosario. Riviviamo la passione di Gesù. La croce non pesa anzi non si vor-rebbe lasciare. La portiamo con amore, con dolore, la sentiamo addosso, appartiene a noi. Accarezzandola chiediamo al Signore perdono e misericordia. Alla Basilica del Santo Sepolcro, ci siamo inginocchiati e abbiamo toccato la roccia del Calvario, at-traverso un’apertura nel disco d’argento, sotto l’altare, nel foro in cui fu impiantata la

croce di Gesù. Questo è un altro luogo dove le emozioni sono molto intense. Si arriva ad avvertire un dolore fi sico come di con-divisione con Cristo, e nasce una grande luce e speranza. Si avverte nel profondo del proprio cuore che questo luogo è testimone della grandezza della “Gloria di Dio in Gesù Cristo”. Le parole non escono. Ascolti il tuo cuore.Il giorno seguente è dedicato alla visita del monte degli Ulivi e, di fronte all’orto degli Ulivi, alla Basilica della Dormizione di Ma-ria e del Cenacolo. Fra i tanti luoghi sacri abbiamo visitato la chiesa di San Pietro in Gallicantu, luogo di residenza del sommo sacerdote Caifa, dove Pietro rinnegò tre volte Gesù. Qui fu condotto il Cristo, nella sua ultima notte, per essere giudicato dal Sinedrio. Scendiamo la scala e arriviamo in fondo al pozzo dove è stato calato Gesù la notte della Sua prigionia.Qui Don Egidio ci legge il Salmo 88. Non si può non rifl ettere su questo luogo e sul sal-mo. Si rivive il grido di un uomo nel dolore, nell’angoscia, nella disperazione, nell’ab-bandono, nella solitudine, un grido di sup-plica a Dio e pensi: quante volte ci siamo rivolti anche noi con lo stesso grido? Padre allontana da me se puoi questo calice! Vi-cino a questo luogo passa la scala romana che dava accesso al monte Sion. Sostiamo in preghiera vicino a questa gradinata su

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VI TA PARROCCH IALE

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cui il Signore è passato la sera del Giovedì Santo e ammiriamo il magnifi co panorama che da qui si gode. In questa terra Santa e contrastata, abbiamo ripercorso con Gesù tutte le tappe della Sua Vita e della nostra vita. Abbiamo lasciato tutto di noi e abbiamo affi dato tutto al Signore.Un grazie immenso:- al meraviglioso gruppo con cui abbiamo condiviso questi giorni. Abbiamo riso, pian-to, pregato, meditato insieme. Siamo partiti quasi sconosciuti e siamo tornati amici;- alla nostra guida cristiano maronita Fadhi, per la sua notevole preparazione sia storica che biblica;- alla nostra guida spirituale, Don Egidio. Uno di noi. Allegro, scherzoso, simpatico,

profondo, umano. Col suo modo di fare, che talvolta può sembrare disinteressato e lon-tano, ha saputo essere partecipe, attento e vicino ad ognuno di noi. Uno per uno. Con la sua discreta presenza ci ha trasmesso sem-pre il suo affetto e la sua fede ed è sempre riuscito ad incoraggiarci.Questo viaggio resterà indelebile nei nostri cuori. E’ stato un ritorno alle radici, alle origi-ni della nostra fede. E’ stato scoprire l’amo-re di Dio e ripartire da e con Gesù Cristo. A questo proposito vogliamo citare una frase di S. Agostino: “Uno ama, quando si sente amato”. E ci siamo sentiti amati. Qui popoli di ogni razza, cultura e religione si ritrovano. Ci è sembrato di essere al centro del mondo con il mondo. La fatica più grande è stata la tensione interiore per immagazzinare quan-te più informazioni, ed emozioni possibili e capire di più.L’unica cosa che non volevamo era tornare solo con qualche foto, qualche regalo e solo ricordi. Siamo contenti che così non è stato. Siamo tornati più ricchi che mai. È stato il nostro viaggio di nozze ed il viaggio della nostra vita. Grazie a Dio di averci permesso tutto questo.Shalom.

Marco e Laura

PAROLE DI VITA 2012 N. 238

VI TA PARROCCH IALE

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Mauri RobertoSpreafi co AureliaMarchio GiuseppeVenini AnnaGottifredi ContardaTronconi VannaRossini AnnamariaVaccaro MariaTesta LucianoPirola EnrichettaRosa SavastanoGabelli FedeleValsecchi UmbertoDe Iulio VittorioInvitti CherubinaBancheri ErmannoPomoni Raffaele

Bianchi Emma Maria di Andrea e Sannito LauraScola Riccardo di Mauro e Sala BarbaraSchiesaro Marta di Paolo e Nava PaolaSchiesaro Tullio di Paolo e Nava PaolaSpreafi co Camilla di Luca e Cappelletti LauraFerroni Giacomo di Paolo e Napolitano GiuliaTavola Giulia di Mauro e Giudici GabriellaMolteni Alessandro Giuseppe di Maurizio e Crivelli Silvia Emilia

Maggi Enrico e Casalone Maria Grazia

di anni 76di anni 87di anni 64di anni 79di anni 79di anni 74 di anni 59di anni 70di anni 53di anni 82di anni 94di anni 77di anni 66di anni 87di anni 64di anni 89di anni 74

Offerte per le celebrazioni delle S. Messe, dei Battesimi, dei Matrimoni e dei Funerali: € 7.500,00Offerte per la Prima Comunione: € 990Contributo per il Giornale della Comunità € 4.160,00GRAZIE

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Orari S.Messe vigiliari e festive in Lecco

10.00 S. Nicolò - Castello* - S. Francesco -Olate - Acquate - Germanedo - Santuario dellaVittoria

10.30 S. Giovanni - Laorca - Bonacina -

Belledo - Castello+

11.00 Pescarenico - S. Carlo al Porto -Caleotto - Chiuso - Santuario della Vittoria -

Piani d’Erna+ - Rancio+

11.30 S. Nicolò - Castello* - S. Francesco**

16.00 Cappella Ospedale

17.00 Rancio* - PIME

18.00 S. Nicolò - Pescarenico - S. Giovanni -Laorca* - Acquate - Bonacina - Germanedo -Maggianico - Santuario della Vittoria

18.30 Castello - S. Francesco - Belledo*

19.00 S. Nicolò - Cappella Ospedale

21.00 S. Francesco

* S. Messa sospesa luglio e agosto** S. Messa sospesa agosto+ S. Messa solo luglio e agosto

Mercoledì ore 15.00 Liturgia dei doni presantificatiSabato ore 15.00 VesperiSabato e Domenica ore 10.00 Divina liturgia

CHIESA RUSSO ORTODOSSA p.zza XXV Aprile - ORARI DELLE CELEBRAZIONI

S. MESSE VIGILIARI

16.00 Cappella ospedale

17.00 Rancio - Chiuso - PIME

17.30 Germanedo - Bonacina

18.00 San Giovanni - Pescarenico - Olate -Acquate - Caleotto - San Carlo al Porto -Santuario della Vittoria

18.30 S. Nicolò - Castello - S. Francesco -Maggianico

20.30 Belledo

S. MESSE FESTIVE

7.30 S. Nicolò** - Acquate* - Maggianico

7.45 Cappella Ospedale

8.00 Castello - S. Francesco* - Pescarenico

- Laorca - Acquate+ - Germanedo* - Santuariodella Vittoria

8.30 S. Nicolò - Olate - Belledo - Chiuso

9.00 Caleotto

9.30 Maggianico

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La redazione

Don Egidio Casalone, Santo Caruso, Francesca Galli, Stefano Ghislanzoni, Paolo Longhi, Mariolina Mauri, LauraPanzeri, Chiara Pizzi, Matteo Possenti, Umberto Riva.

Si ringraziano tutti coloro che hanno collaborato alla stesura dei testi e alla distribuzione del Giornale della ComunitàParrocchiale.

Sabato : ore 18.30 (vigiliare)Domenica : ore 8.00 - 10.00 - 11.30 - 18.30

I Sacerdoti sono normalmente disponibili per le Confessioni prima delle S. Messe.

Parroco (don Egidio)Don MarioDon ContardoDon PaoloScuola MaternaAbitazione Suore Betlemite

Indirizzi E-mail: [email protected] - [email protected] Internet: www.parrocchiadicastello.it

- Tel. e Fax 0341.36.41.38- Tel. 0341.36.89.21- Tel. 0341.28.55.57- Tel. 339.5629229- Tel. e Fax 0341.36.93.37- Tel. 0341.28.37.24

Per problematiche familiari, assistenza alimentare, richieste di lavoro, patronato sociale,servizio medico, consulenza giuridicaMartedì ore 9.30 - 10.00 e Giovedì ore 14.30 - 15.30 in casa parrocchialeServizio medico, consulenza giuridica: solo su prenotazione

S. MESSE FERIALI

S. MESSE FESTIVE

BUONA STAMPA

da Lunedì a Venerdì: ore 8.30 - 18.30

Sabato dalle ore 19.00 alle ore 19.30Domenica dalle ore 8.30 alle ore 12.30

SEGRETERIA PARROCCHIALE

SERVIZIO SEGRETARIATO SOCIALE

da Lunedì a Venerdì ore 16.00 - 17.00

PER EVENTUALI OCCORRENZE

SAN VINCENZOMercoledì ore 9.30 - 10.30 in oratorio

Martedì - Giovedì: ore 18.30Lunedì - Mercoledì - Venerdì: ore 8.30

dal 02/07 al 31/08 ORARIO ESTIVO

dal 24/06 al 31/08 ORARIO ESTIVO

Domenica: ore 8.00 - 10.30 - 18.30

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SOMMARIO

GIO

RN

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ITÀ

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RR

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HIA

LE D

I CA

STE

LLO

GIUG

NO

2012

N

. 02

EDITORIALE .01 Carissimi parrocchiani

CHIESA

.03

3 giugno dall’ omelia di Benedetto XVI

.04

A San Siro con i Cresimandi

.06

VII Incontro mondiale delle famiglie

.08

“Privilegiate sempre la logica dell’Essere rispetto a quella dell’Avere”A Bresso dalla... Sierra Leone

VITA PARROCCHIALE

.10

.11 Un anno in Famiglia – Torneo delle Famiglie 2011-12

.13 Passpartù - oratorio feriale

.14 Cineforum - seconda parte

.15 Il libro di Rut: un libro aperto

.16 La storia di Pezzettino

.18 Il vostro più grande grande Amico

.19 Dal Consiglio pastorale

.27 Fiera 2012

.30 Iniziate a correre

.36 Il nostro viaggio in Terra Santa

ORATORIO

.22 18 - 19 enni... in ascolto

.24 Ado 2011-12: Creando e ricreando e iper/stra/superfamigliando

.20 A Roma per la fede

.25 Primavera al Barbatrucco

.26 Assalto al Castello

CHIERICHETTI.32 Accendi il dono

ZANETTI.33 Novità e conferme per un anno di nuovi successi

SCUOLA DELL’INFANZIA.34 Arrivederci

.39 Anagrafe Parrocchiale

.40 Orari S. Messe vigiliari e festive in LeccoOrari parrocchia di Castello

In copertina: il Papa a Bresso, durante il VII incontro Mondiale delle famiglie