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POF PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA A.S. 2014/2015

POF...11. Monitoraggio e valutazione del POF 31 12. Autovalutazione d’Istituto e valutazione di sistema 32 13. Obbligo scolastico e certificazione delle competenze 32 Allegato A

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POF

PIANO

DELL’OFFERTA

FORMATIVA

A.S. 2014/2015

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Indice Pagina

1. Il Piano dell’Offerta Formativa 1

Premessa 1

Introduzione del Dirigente Scolastico 2

L'identità del Liceo "Virgilio" 3

Le linee guida 4

2. Scelte educative 5

Finalità educative generali 6

Finalità specifiche 6

Obiettivi educativi e formativi 7

Obiettivi didattici trasversali 7

Gli obiettivi didattico-educativi trasversali del biennio 8

Gli obiettivi didattico-educativi trasversali del triennio 8

Gli obiettivi cognitivi comuni a tutte le discipline 9

3. Offerta formativa curriculare 9

Liceo Classico 9

Liceo Scientifico 11

4. La didattica 12

Metodologie didattiche 12

La valutazione 13

Valutazione della condotta 16

Validità dell’anno scolastico 17

Il credito scolastico e il credito formativo 17

Potenziamento, recupero e didattica integrativa 20

Inclusione e supporto per alunni BES 21

5. L’orientamento 22

Orientamento in entrata 22

Orientamento post-diploma 22

6. Ampliamento dell’offerta formativa 22

Progetti: obiettivi 22

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Manifestazioni e concorsi 23

Scuola e ambiente 23

Conoscere le Istituzioni 23

Educazione alla solidarietà 23

Didattica della storia 23

Sport e benessere 23

Progetto orientamento 23

Formazione docenti 23

Attività laboratoriali 23

Viaggi d’istruzione e uscite didattiche 24

7. Rapporti scuola-famiglia 24

8. Organizzazione del servizio scolastico 25

La Dirigenza 25

Il Consiglio d’istituto e la Giunta 25

Il collegio dei Docenti 25

Il Comitato didattico 25

Le Funzioni strumentali al P.O.F. 26

I Dipartimenti per materie affini 26

Le Commissioni e i Gruppi di lavoro 26

Gruppo di lavoro per l’inclusione d’istituto GLI 27

Gruppo di lavoro per l'handicap operativo (GLHO) 27

Sicurezza 27

Informatizzazione delle procedure – registro on line 27

I Consigli di Classe 27

Direttore dei servizi generali e amministrativi e personale ATA 28

Genitori e alunni 28

Organigramma 28

Informazioni 29

9. Buone pratiche 30

Flipped classroom 30

Consultazione sulla “Buona scuola” 30

Alternanza Scuola-Lavoro 30

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Lectio magistralis 30

10. Aggiornamento e piano di formazione docenti ed ATA 31

11. Monitoraggio e valutazione del POF 31

12. Autovalutazione d’Istituto e valutazione di sistema 32

13. Obbligo scolastico e certificazione delle competenze 32

Allegato A Griglie di valutazione 36

Allegato B Patto di corresponsabilità 42

Allegato C Certificato delle competenze 46

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1. Il Piano dell’Offerta formativa

Premessa

Il Liceo Classico “Virgilio” è il più insigne Istituto superiore del Gargano Nord. E’ impegnato sempre

più in una azione di potenziamento generale della qualità dei servizi erogati per soddisfare le esigenze

formative degli allievi, delle famiglie e del territorio. Il POF del Liceo “Virgilio” è un progetto realistico

e funzionale al miglioramento degli esiti del processo di insegnamento/apprendimento, che pone al

centro la didattica. Esso è sostenuto dal consenso e dalla condivisione perché deve interpretare le attese

legittime e i bisogni reali e diversificati delle famiglie e degli studenti. Nell’ambito dell’offerta

formativa, il progetto deve attivare necessari rapporti con gli enti locali e con le diverse realtà

istituzionali, culturali e sociali operanti sul territorio. Il POF è per sua natura dinamico e dialettico. La

sua costruzione prevede la partecipazione e la responsabilità del Dirigente Scolastico e della comunità

scolastica con le sue varie componenti, come anche dei soggetti rappresentativi l’ambiente esterno

(stakeholders) in cui la scuola vive ed opera. E’ la sintesi di diversi bisogni, interessi , attese,

responsabilità, perciò richiede la partecipazione di tutti i soggetti interessati e coinvolti nella sua

realizzazione.

A fondamento del POF del Liceo “Virgilio” vi è una filosofia condivisa che si propone:

un’ampia formazione di base fondata soprattutto sulle discipline umanistiche e scientifiche;

un arricchimento del curriculum attraverso un insieme di attività extra-curriculari ben

integrate nello stesso;

una didattica non più centrata soltanto sulla lezione frontale e sulla trasmissione-

assimilazione-restituzione del contenuto disciplinare, ma che faccia della classe un attivo e

consapevole gruppo di ricerca e di scoperta delle varie discipline e delle loro peculiarità.

A fondamento del POF del Liceo “Virgilio” vi è la constatazione che “i percorsi liceali forniscono allo

studente gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà, affinché

egli si ponga, con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico, di fronte alle situazioni, ai

fenomeni e ai problemi, ed acquisisca conoscenze, abilità e competenze coerenti con le capacità e le

scelte personali e adeguate al proseguimento degli studi di ordine superiore, all’inserimento nella vita

sociale e nel mondo del lavoro” (art. 2, comma 2, del regolamento recante “Revisione dell’assetto

ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto legge

25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133”).

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Introduzione della Dirigente al POF del Liceo “Virgilio”

L’azione propulsiva di tutti gli operatori della scuola volta a stimolare la partecipazione e la

collaborazione della realtà interna ed esterna alla scuola, si concretizza nel POF che è strumento per

avvicinare il luogo dei bisogni a quello delle risposte, l’area delle proposte a quella delle decisioni.

Testimonianza di una scuola sempre più vicina ai bisogni dell’utenza, il POF è documento di erogazione

di servizio, atto dichiarativo di intenti verso la comunità da portare a conoscenza di alunni e famiglie,

da pubblicizzare e sponsorizzare nel territorio, uno strumento fondamentale di comunicazione interna

ed esterna che apre la strada al concetto di “partecipazione informata” in un contesto in cui la scuola si

configura come organizzazione complessa e vitale, flessibile e aperta, come comunità che collabora e

apprende. Per costruire un POF, la scuola deve acquisire la mentalità della ricerca e puntare sulla

condivisione. Tale necessità di esplicitare con chiarezza le azioni e le scelte, la coerenza tra il pensato

e l’agito ha costituito il criterio guida della mia Dirigenza. Intenzionalità educativa, fattibilità,

collegialità, decisionalità, controllabilità e flessibilità risultano essere i principi di riferimento con cui

il collegio dei docenti che mi onoro di presiedere, ha predisposto tale piano, in relazione alle finalità e

scelte, e alla visibilità della “mission” nei confronti dell’utenza. Agli insegnanti spetta, infatti, il

compito di mettere a punto e garantire la realizzazione del progetto nei suoi aspetti didattici e formativi,

sulla base degli indirizzi forniti dal Consiglio d’Istituto. Spazi partecipativi vanno assegnati ai genitori

per stabilire il patto educativo tra scuola e famiglia, al cui interno a ciascuno viene riconosciuta dignità

pedagogica e funzione educativa senza confusione e sconfinamento di ruoli. Non basta in un POF

affermare che la scuola assicurerà il successo formativo: bisogna chiarire con quali modalità, tempi,

strategie, attività, compiti reali, questo sarà realizzato. Passare cioè dalla cultura della genericità e

dell’astrattezza di idee ad una sostanzialità organizzativa che lo rende un documento concreto e

operativo. Il POF viene utilizzato dal D.S. in fase iniziale, per orientare le nuove iscrizioni; nella

gestione delle relazioni con gli Enti Locali per stabilire rapporti istituti giuridici di collaborazione; nella

gestione delle riunioni collegiali, negli incontri con le RSU e le rappresentanze sindacali, con i genitori

e gli studenti in altri momenti della vita e dell’interazione scolastica. Di contro, anche le altre

componenti lo utilizzano nei momenti di relazione con il D.S. in quanto rappresentante legale

dell’istituzione scolastica. Il POF è uno strumento di negoziazione e, quindi, può essere usato come

mezzo per esercitare controllo o per attivare processi di valutazione e autoanalisi. La fattibilità di un

POF non può prescindere dalla valorizzazione e aggiornamento della professione docente e

l’importanza della sua progettualità è meritevole nella misura in cui viene sostenuta dagli esiti

conseguiti dalla popolazione scolastica. L’autonomia, infine, trova in questo documento terreno fertile

per la disseminazione dei suoi principi culturali e conta sulle energie professionali del D.S. per potere

attecchire con il meglio delle sue proposte normative in grado di qualificare il servizio offerto, ed

individuare nella affidabilità, nella rendicontazione e nella responsabilità gli atteggiamenti necessari

per la costruzione di un sistema scolastico efficacemente duttile in grado di fronteggiare e risolvere

problemi. Il Piano dell’offerta Formativa deve essere il velivolo pedagogico chiamato ad attraversare i

cieli dell’ammodernamento e della qualificazione del sistema scolastico. Noi, operatori della scuola,

che lo abbiamo predisposto, abbiamo il dovere di difenderlo, migliorarlo, pubblicizzarlo, considerarlo

l'humus con il quale le nostre idee crescono rigogliose, si intrecciano e si confrontano, si innestano e

creano nuovi germogli di conoscenza. Il POF è il nostro progetto, è il Progetto di tutta la comunità e

del territorio, è lo strumento per permetterci di percorrere strade sconosciute, di raggiungere mete

impensabili perché solo a chi si predispone alla possibilità di nuove cose si aprono i sentieri di una vera

e imprevedibile conoscenza. Ringrazio quanti hanno collaborato affinché ciò che abbiamo progettato e

condiviso si realizzi per il bene dei nostri ragazzi e del loro futuro che potremo così contribuire a

migliorare aprendo loro cieli nuovi ed orizzonti da esplorare luminosi.

Con profonda stima professionale e umana.

Maria Carmela Taronna

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L’identità del Liceo “Virgilio”

Il Liceo “Virgilio” nasce nell’a.s. 1968/69 come sede staccata del Liceo Ginnasio Statale “M. Tondi”

di San Severo.

I primi passi non sono facili e la prima sede è in via Monte Tabor nei locali dei Frati Cappuccini; ma la

scuola è destinata a crescere e nell’a.s. 1975/76 ottiene l’autonomia da San Severo.

Il Liceo Classico di Vico del Gargano è uno dei primi Istituti di Scuola Secondaria di secondo grado

istituiti nel territorio del Gargano Nord ed opera in un bacino d’utenza che comprende i Comuni di Vico

del Gargano, Carpino, Ischitella, Rodi Garganico, Peschici, Cagnano Varano.

Col passare degli anni il Liceo si afferma sempre più nel territorio, cresce e si rinnova sotto la spinta di

un’utenza che continua ad aumentare. Il continuo incremento degli iscritti fa sì che il Liceo si ponga

sempre più come istituzione che dialoga con il territorio, che sperimenta nuovi percorsi e che opera per

dotarsi di strumenti tecnologici.

Dall’a.s. 1992/93 al Liceo Classico di Vico del Gargano viene annessa la sezione staccata del Liceo

Scientifico di Carpino (nato nell’a.s. 1973/74 e annesso al Liceo Scientifico di Vieste).

Nell’a. s. 2005/06 il Liceo si trasferisce nella nuova sede in Contrada Maddalena.

Il Liceo Classico “Virgilio” funziona come:

Centro Risorse contro la Dispersione Scolastica e l’Esclusione Sociale (Gargano), con

l’attuazione corsi formativi per adulti nell’ambito dei progetti PON cofinanziati

dall’Unione Europea;

Scuola Polo per l’integrazione degli alunni diversamente abili (Gargano nord e comuni

di Lesina, Torremaggiore, San Severo, Apricena, San Giovanni Rotondo, San Marco

in Lamis, Serracapriola, Casalnuovo Monterotaro, San Paolo di Civitate);

Centro Risorse Territoriale per la Formazione e l’Aggiornamento del personale

scolastico (Gargano nord);

Scuola Polo per la didattica della storia del ‘900 (Gargano nord).

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Le Linee guida

L’Istituto pone al centro dell’azione didattico-educativa gli studenti, pertanto l’ impegno sarà come

sempre quello di formare un cittadino consapevole dei diritti e dei doveri per il vivere sociale, sensibile

alle problematiche socio-culturali oggi sempre più presenti in un mondo globalizzato. A tale proposito

la nostra scuola promuoverà iniziative di accoglienza e di integrazione per dare a tutti pari opportunità

di successo. Particolare attenzione verrà posta alla formazione per migliorare la preparazione del personale con

conseguenti ricadute positive sul Piano dell’Offerta Formativa che l’Istituto intende fornire. Per il corrente anno scolastico il Liceo “Virgilio” individua e fa proprie le seguenti linee guida:

1) Predisporre il piano di aggiornamento/formazione di tutto il personale.

2) Ampliare l’offerta formativa con progetti curricolari ed extracurricolari.

3) Potenziare i progetti in rapporto con il territorio.

Reperire fondi regionali e/o europei o altri Enti e Istituzioni per il finanziamento dei progetti curricolari

e/o extracurricolari; cooperare con le Istituzioni Scolastiche più vicine in un’ottica di collaborazione e

mutuo scambio di professionalità, favorendo accordi di rete.

4) Valorizzare l’area di alternanza scuola-lavoro.

Valorizzare questo aspetto cruciale del curricolo dell’Istituto, puntando sulla realizzazione di stage in

azienda in Italia ed all’estero, di alternanza scuola-lavoro e su tutte quelle attività che arricchiscono il

curricolo professionale dello studente (incontri con esperti esterni, conoscenze delle nuove tecnologie

di informazione e comunicazione, visite in azienda, visite e viaggi all’estero, ecc.).

5) Prevenire l’insuccesso scolastico.

Organizzare attività di recupero, organizzare i progetti “Diritti a scuola” e prevenire ogni forma di

disagio scolastico.

6) Consolidare e potenziare l’informatizzazione dei servizi al personale, agli studenti e alle famiglie.

7) Perseguire la visibilità dell’Istituto all’esterno.

8) Ampliare le opzioni metodologiche e valorizzare le differenze, al fine di incrociare i diversi stili

cognitivi degli studenti; accogliere e dare sempre maggiore spazio al principio della didattica in

“situazione”; potenziare il principio che non si apprende solo in classe e solo attraverso la lezione

frontale; potenziare le “uscite” delle classi e/o di singoli studenti in adesione a progetti, eventi,

manifestazioni esterne.

9) Educare alla convivenza civile e all’inclusività.

Intervenire, con strumenti specifici, sul rispetto del regolamento scolastico, sul rispetto delle diversità

e la valorizzazione delle differenze, sull’aiuto ai più deboli, sul rispetto degli ambienti e delle situazioni

di convivenza nei contesti quotidiani.

10) Adottare un sistema di valutazione ed autovalutazione dell’istituzione scolastica.

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2. Scelte educative

Il Liceo Classico “Virgilio” nell’ambito del suo compito istituzionale mira a favorire la promozione del

successo formativo (cfr. D.P.R. 275/99, artt. 1-2) di tutti gli alunni iscritti e si ispira ai principi della

Costituzione della Repubblica Italiana in tema di istruzione, educazione e rispetto della persona.

Particolare cura viene dedicata alla costruzione di un clima positivo di accoglienza continua, di

comunicazione e di dialogo che coinvolge tutta la comunità scolastica, nella convinzione che

l’esperienza scolastica debba essere sempre attenta alla personalità dello studente e alla relazione

formativa.

Il Piano dell’Offerta Formativa del Liceo “Virgilio”, nel valorizzare nuovi saperi e più efficaci forme

di organizzazione, costituisce un modello concretamente realizzabile ed efficiente finalizzato a:

formare l’uomo e il cittadino al più alto livello possibile;

promuovere nel Profilo Educativo, Culturale e Professionale degli studenti a conclusione

del percorso liceale, una formazione umana ed una competenza critica che favoriscano

l’acquisizione di “un orizzonte di senso”, per una partecipazione attiva e costruttiva alle

dinamiche della società contemporanea;

favorire il massimo raccordo, in ingresso, con le finalità e gli obiettivi propri della Scuola

Secondaria di I grado e, in uscita, con le finalità e gli obiettivi delle varie facoltà

universitarie, al fine di fornire agli alunni un impianto sistemico di conoscenze, di

promuovere, sviluppare e consolidare le abilità, di formare le competenze in modo che

siano funzionalmente spendibili.

Coerentemente con questo impegno, i criteri fondamentali che insieme ispirano ed implementano

l’azione formativa del Liceo Classico “Virgilio”, restano, pur nella continuità, la flessibilità e la

diversificazione, l’organicità e l’integrazione, la responsabilità e la qualità, come di seguito esplicitato.

Il Liceo “Virgilio”, al fine di perseguire una pedagogia ispirata alla centralità degli alunni e al loro

pieno successo formativo, si impegna a dare carattere di flessibilità e diversificazione all’attività

formativa nei confronti degli studenti, in modo da permettere a ciascuno di essere condotto, sulla base

delle proprie attese, dei propri interessi, delle proprie attitudini e dei propri ritmi di apprendimento, su

un percorso formativo individualizzato che renda possibile l’acquisizione di conoscenze, competenze e

abilità al più alto livello raggiungibile.

Il Liceo “Virgilio” si impegna a lavorare in direzione di una proposta formativa che abbia il carattere

della organicità, affinché le attività curriculari e quelle extracurricolari si integrino in maniera armonica

e coerente e offrano allo studente la possibilità di allargare i propri orizzonti culturali e, quindi, di

valorizzarne le potenzialità, anche attraverso opportune forme di integrazione tra Scuola e Istituzioni ai

vari livelli e tra le diverse agenzie educative del territorio.

Il Liceo “Virgilio” si assume la responsabilità del conseguimento degli obiettivi di seguito indicati,

questo implica l’attivazione di procedure sistematiche di verifica e di valutazione interna ed esterna, in

modo da essere pronto a dar conto delle scelte operate, a modificarle, ad integrarle, in un processo

continuo di ottimizzazione dell’offerta formativa e di garanzia di qualità.

Profondo e condiviso è l’impegno per il rinnovamento continuo della didattica e per la valorizzazione

di tutte le opportunità di apprendimento formali e non formali, condizione necessaria per un qualificato

processo educativo volto a promuovere l’acquisizione di conoscenze, abilità e competenze che siano:

significative, capaci cioè di coinvolgere gli studenti sul piano cognitivo ed affettivo-

motivazionale; i contenuti, quindi, sono mediati in un contesto di didattica attiva e di

apprendimento cooperativo fondato sull’epistemologia di ogni disciplina;

consapevoli, interiorizzate cioè attraverso un percorso formativo che insegna ad

apprendere;

sistematiche, ovvero capaci di strutturare reticoli di conoscenze pertinenti entro cui

organizzare dati, informazioni, esperienze acquisibili in qualunque contesto educativo o

di vita;

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stabili, aventi, quindi, la forma di strutture cognitive e di coordinate culturali utili a

comprendere e a interpretare il nuovo e il complesso per affrontare la sfida

dell’espansione incontrollata del sapere;

utilizzabili per acquisire ulteriore sapere e per imparare a progettare e a progettarsi

nell’ottica dell’apprendimento per tutta la vita.

Il Liceo Virgilio, riconoscendosi in una scuola “inclusiva” in cui ogni studente cresce come persona,

come cittadino e come futuro professionista, dedica particolare attenzione agli alunni che presentino

bisogni educativi speciali. La disabilità, la provenienza da contesti migratori, i DSA (disturbi specifici

di apprendimento: dislessia, discalculia, disgrafia e disortografia), sono considerati come risorsa e

arricchimento umano, uno stimolo continuo alla formazione culturale e didattica del personale docente

e non docente. Per rispondere alla complessità dei contesti della modernità è fondamentale porre al

centro dei processi formativi competenze significative, stabili e utilizzabili per imparare a progettare

nell’ottica del long life learning; competenze chiave di cittadinanza, che mettano in grado i cittadini di

imparare ad imparare per tutta la vita e che rappresentano l’obiettivo dell’obbligo scolastico (come

indicato nell’allegato 2 al D.M. 139/2007), e competenze più specifiche come indicato nel D.P.R. 89/10

sui Licei e nella Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006.

Finalità educative generali

Educare alla legalità, all’osservanza delle pari opportunità, alla democrazia, all’esercizio della

cittadinanza responsabile e consapevole a livello locale, nazionale, europeo;

Promuovere il senso di responsabilità verso se stessi, verso l’ambiente naturale e verso la

società, favorendo la maturazione di una forte identità individuale e sociale per la costruzione

del personale progetto di vita;

Sviluppare una cultura volta alla valorizzazione delle identità e delle differenze, all’integrazione

delle diversità intese come risorse, alla mediazione dei conflitti, all’apertura al dialogo

collaborativo.

Finalità specifiche

Favorire e promuovere l’unitarietà del sapere, pur nella multiformità delle discipline del

curricolo;

Elevare la qualità della formazione degli studenti sul piano delle conoscenze, delle competenze

e delle abilità, promuovendo nel loro profilo culturale in uscita una crescita umana e una

competenza critica che favoriscano l’acquisizione di un orizzonte di senso, per una

partecipazione attiva alle dinamiche della società contemporanea;

Orientare l’azione formativa verso i nuovi orizzonti culturali e occupazionali europei;

Costruire un rapporto sinergico e permanente tra scuola e territorio.

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Obiettivi educativi e formativi

Sviluppare la capacità di imparare ad imparare, per essere in grado di autoorientarsi, di gestire

in modo autonomo e responsabile il proprio percorso di studio, di lavoro, di relazione in una

società complessa;

Sviluppare la capacità di comprendere sé, gli altri, il mondo ed interpretare criticamente testi,

fatti e messaggi comunicati attraverso una molteplicità di linguaggi e di codici, sulla base di un

personale patrimonio di valori e di un personale progetto di vita;

Fornire agli alunni un impianto sistemico di conoscenze, promuovere, sviluppare e consolidare

le abilità, formare le competenze in uscita in modo che siano spendibili nell’istruzione

universitaria;

Favorire la socializzazione e l’integrazione di ogni studente all’interno della comunità

scolastica, sempre accogliente e collaborativa;

Favorire il benessere degli studenti a scuola attraverso la promozione di condizioni che

consentano lo sviluppo di relazioni e la libera espressione;

Garantire il diritto-dovere dell’individuo all’educazione e all’istruzione, aiutando e sostenendo

gli studenti a superare eventuali difficoltà di apprendimento;

Garantire l’equità e la trasparenza dei processi valutativi;

Utilizzare in modo consapevole ed adeguato le nuove tecnologie informatiche e multimediali,

trasversalmente rispetto alle discipline di studio;

Favorire il potenziamento del pensiero divergente;

Promuovere nei docenti una cultura professionale motivata e aperta alla ricerca, alla

progettazione e alla sperimentazione;

Favorire l’acquisizione di una mentalità che valorizzi sul piano culturale, storico, sociale ed

economico il proprio territorio, non per se stesso, ma in una dimensione europea;

Favorire nell’alunno la consuetudine a motivare un’opinione espressa; educarlo al senso della

tolleranza, all’abitudine all’ascolto di posizioni e giudizi diversi dai propri, per allontanare il

rischio di posizioni dogmatiche e/o acritiche;

Attivare un’accurata e sistematica iniziativa di scambi culturali e di stage.

Obiettivi didattici trasversali

Dare a ciascun allievo secondo i propri bisogni, cioè partire dalle conoscenze e dalle abilità di

base rilevate e indurre la costruzione di nuovi bisogni, cioè quelli connessi all’offerta formativa

dell’Istituto, adottando una didattica individualizzata per ciascuno, che rispetti i ritmi di

apprendimento, favorisca l’esaltazione delle potenzialità ed insegni ad organizzare i saperi;

Consolidare l’interazione tra gli aspetti teorici dei contenuti (sapere) e le loro implicazioni

operative e applicative (saper fare);

Considerare la classe come gruppo-classe, prevedendo, perciò, un’articolazione flessibile e

dinamica;

Favorire in ciascun alunno l’espressione dell’attività critica e creativa, dell’originalità,

favorendo l’attività euristica e la problematizzazione;

Promuovere una progettazione unitaria e integrata di tutti i momenti dell’attività scolastica;

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Formare la capacità di individuare nei contenuti e in ogni disciplina ciò che resta e ciò che viene

superato;

Far emergere nella pratica multidisciplinare e interdisciplinare le specificità di ciascun indirizzo

curricolare;

Comprendere il senso del mondo come villaggio globale anche attraverso l’uso consapevole di

Internet;

Far emergere gli aspetti universali della cultura delle varie Civiltà;

Riconoscere in ogni studente e tra gli studenti il valore dell’individuo come persona, portatore

di cultura e di diritti da rispettare in assoluto.

Gli obiettivi didattico-educativi trasversali

Il Collegio dei Docenti individua obiettivi didattici trasversali alle discipline, distinti per il biennio e

per il triennio, in base alla richiesta di specifiche conoscenze, competenze e capacità e recepisce,

allegandole, le indicazioni ministeriali relative alle competenze di base a conclusione dell’obbligo di

istruzione.

Gli obiettivi didattico-educativi trasversali del biennio

Nel biennio si perseguono i seguenti obiettivi didattico-educativi trasversali:

1. Comportamentali: a) acquisire un metodo di studio valido per organizzare al meglio i contenuti;

b) socializzare, valorizzando la propria e l’altrui presenza a scuola.

2. Cognitivi:

a) individuare gli elementi significativi di ogni comunicazione;

b) esprimersi in modo chiaro e corretto arricchendo il proprio vocabolario con

l’acquisizione progressiva del lessico specifico di ogni disciplina;

c) comprendere le relazioni e le connessioni esistenti nelle varie discipline.

Gli obiettivi didattico-educativi trasversali del triennio

Nel triennio si perseguono i seguenti obiettivi didattico-educativi trasversali:

1. Comportamentali:

a) acquisire una coscienza democratica come condizione di vero pluralismo

ed autentica tolleranza;

b) maturare un’opportuna scelta post-diploma.

2. Cognitivi:

a) comunicare in maniera organica le strutture delle varie discipline;

b) rielaborare le conoscenze acquisite nelle varie discipline;

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c) documentare in modo adeguato il lavoro svolto;

d) giungere a consapevoli valutazioni.

Gli obiettivi cognitivi comuni a tutte le discipline

Conoscenza: intesa come capacità dello studente di richiamare alla memoria dati, fatti, strutture,

principi, leggi;

Comprensione: intesa come capacità di conoscere in modo logico e non meccanico ciò che viene

appreso;

Abilità/Competenza: intesa come capacità di applicare e utilizzare le conoscenze con

riferimento a casi particolari e contesti concreti;

Espressione: intesa come capacità di comunicare correttamente utilizzando un linguaggio chiaro

ed appropriato;

Analisi: intesa come procedimento volto a rendere esplicito quanto vi è di implicito in una

comunicazione;

Sintesi: intesa come capacità di rielaborare dati, di interpretare e collegare le conoscenze e di

contestualizzarle;

Valutazione: intesa come capacità di organizzare ed esprimere giudizi critici e consapevoli.

3. Offerta formativa curriculare

Il Liceo Classico “Virgilio” è organizzato su due sedi: quella di Vico del Gargano, presso la quale sono

istituiti gli indirizzi di Liceo Classico e di Liceo Scientifico, e la sezione staccata di Carpino, presso la

quale è istituito l’indirizzo di Liceo Scientifico.

Nel corrente anno scolastico sono attivate 10 classi di Liceo Classico e 9 classi di Liceo Scientifico

presso la sede di Vico del Gargano; invece, presso la sede staccata di Carpino sono attivate 10 classi di

Liceo Scientifico.

Liceo Classico

“Il percorso del liceo classico è indirizzato allo studio della civiltà classica e della cultura umanistica.

Favorisce una formazione letteraria, storica e filosofica idonea a comprenderne il ruolo nello sviluppo

della civiltà e della tradizione occidentali e nel mondo contemporaneo sotto un profilo simbolico,

antropologico e di confronto di valori. Favorisce l’acquisizione dei metodi propri degli studi classici e

umanistici, all’interno di un quadro culturale che, riservando attenzione anche alle scienze matematiche,

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fisiche e naturali, consente di cogliere le intersezioni tra i saperi e di elaborare una visione critica della

realtà. Guida lo studente ad approfondire ed a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le

competenze necessarie” (art. 5, comma 1, del regolamento recante “Revisione dell’assetto

ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto legge

25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133”).

Quadro orario

1°biennio 2°biennio

Tipo

di

prove

Anno I II III IV V

LINGUA E LETTERATURA ITALIANA 4 4 4 4 4 S.O.

LINGUA E CULTURA LATINA 5 5 4 4 4 S.O.

LINGUA E CULTURA GRECA 4 4 3 3 3 S.O.

LINGUA E CULTURA STRANIERA 3 3 3 3 3 S.O.

STORIA 3 3 3 O.

STORIA E GEOGRAFIA 3 3 O.

FILOSOFIA 3 3 3 O.

MATEMATICA* 3 3 2 2 2 S.O.

FISICA 2 2 2 O.P.

SCIENZE NATURALI* 2 2 2 2 2 O.

STORIA DELL'ARTE 2 2 2 O.

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 2 2 2 2 2 O.P.

RELIGIONE CATTOLICA ATTIVITA'

ALTERNATIVE 1 1 1 1 1 O.

TOTALE ORE SETTIMANALI 27 27 31 31 31

* con Informatica al primo biennio

** Biologia, Chimica, Scienze della Terra

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Liceo Scientifico “Il percorso del Liceo scientifico è indirizzato allo studio del nesso tra cultura scientifica e tradizione

umanistica. Favorisce l’acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri della matematica, della fisica

e delle scienze naturali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità, a

maturare le competenze necessarie per seguire lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica, per

individuare le interazioni tra le diverse forme del sapere, assicurando la padronanza dei linguaggi, delle

tecniche e delle metodologie relative, anche attraverso la pratica laboratoriale” (art. 8, comma 1, del

regolamento recante “Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei ai sensi

dell’articolo 64, comma 4, del decreto legge 25/06/2008, n. 112, convertito dalla legge 06/08/2008, n.

133”).

Quadro orario

1°biennio 2°biennio Tipo di

prove

Anno I II III IV V

LINGUA E LETTERATURA ITALIANA 4 4 4 4 4 S.O.

LINGUA E CULTURA LATINA 3 3 3 3 3 S.O.

LINGUA E CULTURA STRANIERA 3 3 3 3 3 S.O.

STORIA E GEOGRAFIA 3 3 O.

STORIA 2 2 2 O.

FILOSOFIA 3 3 3 O.

MATEMATICA* 5 5 4 4 4 S.O.

FISICA 2 2 3 3 3 S.O.

SCIENZE NATURALI** 2 2 3 3 3 O.

DISEGNO E STORIA DELL'ARTE 2 2 2 2 2 O.P.

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 2 2 2 2 2 O.P.

RELIGIONE CATTOLICA ATTIVITA'

ALTERNATIVE 1 1 1 1 1 O.

TOTALE ORE SETTIMANALI 27 27 30 30 30

*con Informatica al primo biennio;

** Biologia, Chimica, Scienze della Terra

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4. La didattica

All’inizio dell’anno scolastico, nell’ambito delle attività di accoglienza, i docenti espongono agli allievi

la parte fondante della loro programmazione didattico-educativa ed esplicitano:

gli obiettivi didattici ed educativi della disciplina di insegnamento inquadrati nel contesto

dell’intero curricolo scolastico;

le proprie scelte adeguatamente motivate riguardo alla definizione dei contenuti, ai percorsi che

intendono svolgere, ai temi che prevedono di sviluppare;

le modalità con cui intendono instaurare la relazione educativa.

Nella stesura della programmazione, inoltre, i docenti dichiarano:

le strategie e le metodologie con cui intendono insegnare la disciplina e promuovere gli

apprendimenti;

gli strumenti di verifica e i criteri di valutazione per scandire l’iter formativo dell’allievo in

termini di conoscenze, abilità e competenze;

le tipologie, le forme e la natura delle prove di verifica.

Metodologie didattiche

Le metodologie didattiche riguardano i metodi d’insegnamento che si possono utilizzare per

raggiungere gli obiettivi previsti. Si svilupperanno in:

lezioni frontali, anche con ICT

esercitazioni in classe e lavori di gruppo

esperienze di laboratorio

uscite didattiche, conferenze

cooperative learning

peer-education

problem solving

flipped classroom

All’inizio dell’anno sarà dato sufficiente spazio al ripasso dei pre-requisiti in modo da chiarire eventuali

dubbi e colmare eventuali lacune.

Durante le lezioni si cercherà di sollecitare l’intervento dei ragazzi attraverso domande, esempi ed

esercizi, così da poter verificare subito e costantemente la comprensione dei concetti introdotti.

Saranno assegnati compiti da svolgere a casa in modo da favorire uno studio autonomo e approfondito.

I ragazzi saranno inoltre stimolati ad adottare un metodo di studio basato più sul ragionamento che sulla

memorizzazione.

Sarà data notevole importanza sia al libro di testo sia, ove previsto, al quaderno di lavoro, il quale servirà

per prendere appunti, per schematizzare e per svolgere gli esercizi.

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La valutazione

La valutazione tiene conto di vari fattori:

il raggiungimento degli obiettivi,

l’impegno nello studio, anche domestico

la partecipazione al dialogo didattico-educativo,

partecipazione alle iniziative di recupero – sia antimeridiane (durante la didattica curricolare)

che pomeridiane e superamento dei debiti pregressi

la frequenza alle lezioni.

Punto di riferimento principale è il D.P.R. n.122 del 22 giugno 2009 nel quale si afferma che “ la

valutazione è espressione dell’autonomia professionale propria della funzione docente, nella sua

dimensione sia individuale che collegiale, nonché dell’autonomia didattica delle istituzioni scolastiche.

Ogni alunno ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva (art. 1, comma 2). La valutazione ha

per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo

degli alunni. La valutazione concorre, con la sua finalità anche formativa e attraverso l’individuazione

delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni

medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo (art. 1, comma 3, idem).

Il collegio dei docenti definisce modalità e criteri per assicurare omogeneità, equità e trasparenza alla

valutazione, nel rispetto del principio della libertà d’insegnamento (art. 1, comma 5, idem). La

valutazione, periodica e finale, degli apprendimenti è effettuata dal consiglio di classe (art. 4, comma

1, idem) a cui, ai sensi dell’art. 6 dell’O.M. n. 92/2007, “il docente della disciplina propone il voto in

base a un giudizio motivato desunto dagli esiti di un congruo numero di prove effettuate durante l’ultimo

quadrimestre e sulla base di una valutazione complessiva dell’impegno, dell’interesse e della

partecipazione dimostrati da ciascun alunno durante l’intero percorso formativo. La proposta di voto

tiene altresì conto delle valutazioni espresse in sede di scrutinio intermedio, nonché dell’esito delle

verifiche relative a eventuali iniziative di sostegno e a interventi di recupero precedentemente

effettuati”. La valutazione periodica e finale del comportamento degli alunni […] concorre alla

determinazione dei crediti scolastici e dei punteggi utili per beneficiare delle provvidenze in materia di

diritto allo studio (art. 4, comma 2, idem). I periodi di apprendimento mediante esperienze di lavoro

fanno parte integrante dei percorsi formativi personalizzati (art. 4, comma 4, idem). Sono ammessi alla

classe successiva gli alunni che in sede di scrutinio finale conseguono un voto di comportamento non

inferiore a sei decimi e […] una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina (art. 4,

comma 5, idem). Nello scrutinio finale il consiglio di classe sospende il giudizio degli alunni che non

hanno conseguito la sufficienza in una o più discipline, senza riportare immediatamente un giudizio di

non promozione. A conclusione degli interventi didattici programmati per il recupero delle carenze

rilevate, il consiglio di classe, in sede di integrazione dello scrutinio finale, previo accertamento del

recupero delle carenze formative […], procede alla verifica dei risultati conseguiti dall’alunno e alla

formulazione del giudizio finale che, in caso di esito positivo, comporta l’ammissione alla frequenza

della classe successiva e l’attribuzione del credito scolastico (art. 4, comma 6, idem). Gli alunni che,

nello scrutinio finale, conseguono una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina […]

e un voto di comportamento non inferiore a sei decimi sono ammessi all’esame di Stato (art. 6, comma

1, idem). A decorrere dall’anno scolastico di entrata in vigore della riforma della scuola secondaria di

secondo grado (a.s. 2010-2011, n. d. r.), ai fini della validità dell’anno scolastico, compreso quello

relativo all’ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta

la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato (art. 14, comma 7, idem)”.

La valutazione degli apprendimenti si articola in tre momenti basilari:

1. valutazione iniziale, che si colloca nella prima fase dell’anno scolastico ed ha una funzione di

natura diagnostica circa i livelli cognitivi di partenza e le caratteristiche affettive d’ingresso degli

alunni;

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2. valutazione in itinere, che si attua nel corso degli interventi didattici e ha valore formativo

fornendo a docenti ed allievi le informazioni necessarie per la regolazione dell’azione didattica

e dell’applicazione allo studio;

3. valutazione finale che si situa al termine di frazioni rilevanti del lavoro scolastico e ha funzione

di carattere sommativo consentendo di redigere un bilancio complessivo dell’apprendimento.

La valutazione è principalmente formazione, sia per l’insegnante sia per l’allievo. E’ questo il senso

della valutazione formativa, distinta ma non separata da quella sommativa che ne è il logico corollario.

Il suo carattere formativo implica la corresponsabilità dello studente riguardo alla definizione dei

contenuti e degli obiettivi, alla programmazione dei tempi, alle modalità di svolgimento. La valutazione

formativa è, così, di per sé sempre trasparente; essa ripudia l’improvvisazione, la genericità, l’oscurità

della materia, degli obiettivi, degli stessi suoi criteri. Essa è sempre motivante, volta ad accrescere

l’autostima con l’apprezzamento dello sforzo compiuto da chi ha affrontato un compito con serietà e

impegno. Effettuata in itinere, consente di fornire all’allievo indicazioni relative al grado di

raggiungimento degli obiettivi ed eventualmente di suggerire il ricorso ad attività di recupero e sportello

didattico. All’interno di essa è prevista la comunicazione intermedia alle famiglie.

La valutazione sommativa prevede almeno tre prove scritte (due in casi eccezionali) e almeno due prove

orali a quadrimestre per ogni disciplina.

Per quanto riguarda la valutazione nei singoli insegnamenti, i docenti utilizzano i criteri comunicati alle

classi sulla base delle differenti tipologie di prove delle griglie di valutazione dei singoli dipartimenti

disciplinari.

La valutazione sommativa sarà finalizzata al controllo del raggiungimento da parte degli studenti di:

specifiche competenze, attraverso verifiche mirate;

obiettivi trasversali e competenze stabilite dal C. d. C. secondo le indicazioni del Collegio dei

Docenti e in relazione al curricolo degli studi.

Diversificate sono le tipologie e gli elementi di verifica funzionali alla valutazione delle conoscenze,

abilità e competenze individuali che possono comunque classificarsi in due tipi fondamentali:

colloqui, verifiche orali o questionari per l’attribuzione del voto orale;

prove scritte e pratiche.

Le prove scritte a loro volta potranno essere:

prove strutturate e semi-strutturate

temi, secondo le tipologie dell’Esame conclusivo del corso di studi

questionari

analisi del testo

relazioni scritte

saggio breve

traduzioni

esercitazioni pratiche

esercizi di problem solving

Sono previste almeno due prove di simulazione dell’Esame di Stato per le classi quinte liceali.

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Con riferimento al D.M. n. 139 del 22.08.2007, Regolamento recante norme in materia di adempimento

dell’obbligo di istruzione, ai sensi dell’art. 1, comma 622 della L. 27 dicembre 2006, n. 296 (G.U. s.g.

n. 202 del 31.08.2007), intendiamo per

• Conoscenze: il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento, ovvero

l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio o di lavoro. Nel contesto del

Quadro Europeo delle Qualifiche le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche.

• Abilità: le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e

risolvere problemi. Nel contesto del Quadro Europeo delle Qualifiche, le abilità sono descritte come

cognitive (comprendenti l'uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) o pratiche (comprendenti l'abilità

manuale e l'uso di metodi, materiali, strumenti).

• Competenze: la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o

metodologiche in situazioni di studio o di lavoro e nello sviluppo professionale e/o personale. Nel

contesto del Quadro Europeo delle Qualifiche, le competenze sono descritte in termini di

responsabilità e autonomia.

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Valutazione della condotta

Il Decreto Legge n. 137/08 convertito nella Legge 169/08, art. 2 introduce la votazione sul

comportamento degli studenti, espressa in decimi e attribuita dal Consiglio di Classe come elemento

che concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non

ammissione al successivo anno di corso o all’Esame conclusivo del ciclo.

Il voto di comportamento è attribuito dall’intero Consiglio di Classe secondo la seguente tabella di

valutazione:

Indicatori

Voti

Vivo interesse e partecipazione attiva alle attività scolastiche

Regolare e serio svolgimento delle consegne scolastiche

Rispetto degli altri e dell’istituzione scolastica

Ruolo propositivo all’interno della classe e della scuola

Scrupoloso rispetto del regolamento scolastico

Ottima capacità di socializzazione e collaborazione

10

Costante interesse e partecipazione alle attività scolastiche Costante adempimento delle consegne scolastiche Rispetto degli altri e dell’istituzione scolastica Ruolo positivo e collaborativo all’interno della classe Rispetto del regolamento scolastico

9

Interesse e partecipazione alle attività scolastiche Adempimento delle consegne scolastiche Equilibrio nei rapporti interpersonali Rispetto del regolamento scolastico Ruolo nel complesso positivo e collaborativo

8

Limitato interesse e partecipazione discontinua alle attività scolastiche Adempimento non puntuale delle consegne scolastiche Episodi di mancato rispetto del regolamento scolastico Disturbo della lezione segnalato da qualche annotazione sul registro di classe Ruolo poco collaborativo

7

Disinteresse per le varie discipline Comportamento scorretto nel rapporto con insegnanti e compagni Scarso adempimento delle consegne scolastiche Frequente disturbo della lezione segnalato da annotazioni sul registro di classe Frequente mancanza di rispetto del regolamento scolastico con conseguenti

ammonizioni scritte o sanzioni disciplinari

6

Atti puniti con la sanzione dell’allontanamento dalla comunità scolastica per un

periodo (singolo o cumulativo) uguale o superiore 15 giorni 5

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Validità dell’anno scolastico

Circa la validità dell’anno scolastico, si ricorda che, ai sensi dell'art. 14 comma 7 del DPR 122/09

(Regolamento sulla valutazione), per la valutazione degli studenti è richiesta "la frequenza di almeno

tre quarti dell'orario annuale personalizzato".

La circolare 20 del 4 marzo 2011 del MIUR ha fornito le indicazioni per una corretta applicazione della

normativa relativa alle assenze. Le norme prevedono quindi che, ai fini della validità dell'anno, per la

valutazione degli allievi è richiesta "la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale

personalizzato". Per il calcolo del monte ore, quello annuale di riferimento è quello complessivo e non

quello delle singole discipline; l'orario di riferimento è quello previsto dagli ordinamenti della

secondaria di II grado (DPR 89/10 per i licei); devono essere considerate, a tutti gli effetti, come

rientranti nel monte ore annuale del curricolo di ciascun allievo tutte le attività oggetto di formale

valutazione intermedia e finale da parte del consiglio di classe.

Il Collegio dei docenti, in relazione a ciò, ha stabilito le seguenti deroghe per assenze dovute a:

gravi motivi di salute;

particolari degenze ospedaliere;

motivi familiari gravi;

esonero parziale per alunni diversamente abili;

natura particolare espressa nella diagnosi per il sostegno;

donazione di sangue;

partecipazione ad attività sportive organizzate da federazioni riconosciute dal CONI;

adesione a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese che considerano il sabato

come giorno di riposo;

partecipazione ad altre attività scolastiche e formative.

Il credito scolastico e il credito formativo

Premessa ministeriale

Il credito scolastico tiene conto del profitto strettamente scolastico dello studente, il credito formativo

considera le esperienze maturate al di fuori dell’ambiente scolastico, in coerenza con l’indirizzo di studi

e debitamente documentate.

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Credito scolastico

Il credito scolastico è un punteggio che si ottiene durante il triennio della scuola secondaria di II grado

e che dovrà essere sommato al punteggio ottenuto alle prove scritte e alle prove orali per determinare il

voto finale dell’esame di stato.

Nell’attribuzione del credito scolastico si tiene conto delle disposizioni vigenti per gli alunni

regolarmente frequentanti il 5° anno; nei casi di abbreviazione del corso di studi per merito, il credito è

attribuito, per l’anno non frequentato, nella misura massima prevista per lo stesso dalla tabella A, in

relazione alla media dei voti conseguita nel penultimo anno. Ai fini dell’attribuzione concorrono: la

media dei voti di ciascun anno scolastico, il voto in condotta, l’assenza o presenza di debiti formativi.

Il punteggio massimo così determinato è di 25 crediti.

Per i candidati interni l’attribuzione si basa sulla seguente tabella:

I candidati esterni sostengono l’esame preliminare in presenza del Consiglio di classe, il quale

stabilisce preventivamente i criteri di attribuzione del credito scolastico e formativo.

Credito formativo

E’ possibile integrare i crediti scolastici con i crediti formativi, attribuiti a seguito di attività

extrascolastiche svolte in differenti ambiti (corsi di lingua, informatica, musica, attività sportive); in

questo caso la validità dell’attestato e l’attribuzione del punteggio sono stabiliti dal Consiglio di classe,

il quale procede alla valutazione dei crediti formativi sulla base di indicazioni e parametri

preventivamente individuati dal Collegio dei Docenti al fine di assicurare omogeneità nelle decisioni

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dei vari Consigli di Classe, e in relazione agli obiettivi formativi ed educativi propri dell'indirizzo di

studi e dei corsi interessati. Il riconoscimento dei crediti formativi viene riportato sul certificato allegato

al diploma.

Riferimenti normativi:

- DPR 22 giugno 2009, n. 122, art. 6. comma 2;

- Decreto Ministeriale 16 dicembre 2009 n. 99;

- Decreto Ministeriale 24 febbraio 2000 n. 49;

- Decreto Ministeriale 10 febbraio 1999, n. 34, art. 1.

Attribuzione del Credito scolastico – formativo

Il CREDITO SCOLASTICO, da attribuire nell’ambito di oscillazione indicata dalla tabella allegata al

D.M. 99 del 16 dicembre 2009, va espresso in numero intero e deve tener in considerazione, oltre la

media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale anno scolastico, anche da:

Assiduità della frequenza scolastica;

1. Interesse, impegno e partecipazione al dialogo educativo ;

2. Interesse e partecipazione alle attività complementari e integrative gestite dalla scuola e certificate

(vedi nota 1);

3. Eventuali crediti formativi derivanti da attività non gestite dalla scuola e certificate (vedi nota 2)

Vista l’OM 42/2011 del 06/05/2011 i criteri di cui sopra sono integrati dai seguenti :

1. ART 8 c.5 I docenti di Religione Cattolica partecipano a pieno titolo alle deliberazioni del consiglio

di classe concernenti l’attribuzione del credito scolastico agli alunni che si avvalgono di tale

insegnamento, esprimendosi in relazione all’interesse con il quale l’alunno ha seguito

l’insegnamento e al profitto che ne ha tratto;

2. ART 8 c.13 Negli istituti professionali, per gli Esami di Stato 2010/2011, la valutazione delle attività

svolte nell’area di professionalizzazione e delle esperienze condotte in alternanza scuola-lavoro

concorre ad integrare quella delle discipline alle quali tali attività ed esperienze afferiscono e

contribuisce in tal senso alla definizione del credito scolastico.

Attribuzione del CREDITO SCOLASTICO e del CREDITO FORMATIVO a seguito della

realizzazione delle seguenti attività complementari e integrative: Credito Formativo: DPR 24 Febbraio

2000 N ° 49

1. Le esperienze che consentono di accedere al credito formativo sono acquisite fuori dalla scuola di

appartenenza (art. 1 D.M. 49/2000). Tale credito si somma al credito scolastico, fermo restando la

banda di oscillazione.

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2. Esperienze di stage lavorativi qualora dall’attestato rilasciato da chi di competenza risulti che

l’attività svolta dallo studente sia coerente con il curricolo ed abbia avuto la durata complessiva di

almeno 2 settimane con orario completo;

3. Attività concorsuali, partecipazioni a manifestazioni artistiche certificate;

4. Corsi di integrazione curricolare gestiti da Enti esterni in collaborazione con l’istituzione scolastica;

5. Attività sportiva a livello agonistico (partecipazione a campionati federali;

6. Attività qualificanti per lo sviluppo della persona, solo in caso di attività non episodiche ma svolte

in modo consistente e continuativo quali attività di volontariato all’interno di organismi riconosciuti

e regolarmente iscritti al Registro del Volontariato (ADVAR, CRI; Protezione Civile; Scoutismo,

etc.);

7. Attività artistico-espressive quali:

1. studio di uno strumento musicale all’interno di una scuola di musica o corso documentato da

superamento di esame, attività in gruppi corali, formazione musicali o bandistiche;

2. scuola di recitazione o appartenenza ad una compagnia teatrale;

3. appartenenza a compagnie di ballo o gruppi folkloristici;

4. frequenza di un corso di formazione nelle arti figurative (pittura, scultura, fotografia) per almeno

30 h.

5. conseguimento finale ECDL, EIPASS.

8. Donazione del sangue.

Precisazioni insegnamento religione cattolica, attività tenute da personale esperto e studio

individuale

I docenti che svolgono l’insegnamento della religione cattolica partecipano a pieno titolo alle

deliberazioni del consiglio di classe concernenti l’attribuzione, nell’ambito della banda di oscillazione,

del credito scolastico agli alunni che si avvalgono di tale insegnamento, esprimendosi in relazione

all’interesse con il quale l’alunno ha seguito l’insegnamento e il profitto che ne ha tratto (art. 6, comma

3 del D.P.R. n. 122/2009). A norma dell’ art. 4 comma 1 del D.P.R. n. 122/2009, il consiglio di classe

tiene conto, altresì, degli elementi conoscitivi forniti preventivamente dal personale docente esterno e

dagli esperti di cui si avvale la scuola, che svolgono attività o insegnamenti per l’ampliamento e il

potenziamento dell’offerta formativa, ivi compresi i docenti incaricati delle attività alternative

all’insegnamento della religione cattolica sull’interesse manifestato e sul profitto raggiunto da ciascun

alunno. Sempre ai fini dell’attribuzione del credito scolastico nell’ambito della banda di oscillazione il

consiglio di classe tiene conto anche dell’interesse manifestato e del profitto raggiunto dagli alunni che

hanno seguito attività di studio individuale, traendone un arricchimento culturale o disciplinare

specifico, certificato e valutato dalla scuola secondo modalità deliberate dalla istituzione scolastica

medesima. Nel caso in cui l’alunno abbia scelto di assentarsi dalla scuola per partecipare ad iniziative

formative in ambito extrascolastico, potrà far valere tali attività come crediti formativi qualora

presentino i requisiti previsti dal D.M. n. 49 del 24-2-2000.

Potenziamento, recupero e didattica integrativa

Al fine di garantire a ciascun allievo del Liceo “Virgilio” ogni azione tesa al soddisfacimento dei suoi

bisogni formativi, nel rispetto delle sue attitudini e potenzialità, il Collegio dei Docenti ha programmato

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attività di potenziamento e di recupero in orario antimeridiano e pomeridiano, in relazione ai bisogni

formativi della classe e corsi di recupero per il superamento delle carenze formative per gli studenti

che, in sede di scrutinio intermedio e finale, presentino insufficienze in una o più discipline (O.M. del

5 novembre 2007, n. 92). Nel corso dell’anno saranno attivati corsi di potenziamento per le materie

indicate per l’Esame conclusivo del ciclo. Durante tutto l’anno scolastico, ogni volta che si presenterà

la necessità, sarà fornito un supporto agli alunni (soprattutto a quelli del biennio a rischio dispersione)

per i quali saranno segnalati insuccessi con corsi basati sulla didattica laboratoriale. Anche il progetto

“Diritti a scuola” che prevede interventi di potenziamento didattico in Italiano e Matematica servirà per

prevenire la dispersione e favorire il successo scolastico. Sarà attivato, inoltre, uno sportello di ascolto

e orientamento scolastico e socio-lavorativo per gli studenti appartenenti alle categorie svantaggiate e

per le loro famiglie.

Inclusione e supporto per alunni BES

La nuova normativa Ministeriale invita ogni Istituzione scolastica a formulare un Piano Annuale per

l’Inclusione. Il Piano per l’Inclusione del Liceo Virgilio prevede sia formazione dei Docenti sulle

tematiche proprie dell’Inclusione sia sostegno ai gruppi classe, con l’aiuto di esperti psicologi. Il Piano,

rivolto agli studenti con Bisogni Educativi Speciali è redatto dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione

(GLI). Bisogni educativi speciali possono nascere da Disabilità, da Disturbi Evolutivi Specifici (ad

esempio i Disturbi Specifici dell’apprendimento) e dallo Svantaggio (socio economico; linguistico-

culturale; relazionale; comportamentale). Per tutti gli studenti che vivono uno di questi particolari

bisogni, il GLI, il Consiglio di Classe e il Docente referente del Progetto Inclusione, attivano una

didattica Personalizzata. I Piani Didattici Personalizzati per gli studenti con Disturbi Evolutivi Specifici

e per studenti che vivono una situazione di svantaggio sono redatti nella prima parte dell’anno scolastico

in raccordo con le famiglie e con i medici che hanno stilato le certificazioni; i Piani Educativi

Individualizzati per gli studenti con disabilità vengono, invece, stilati dai Gruppi di Lavoro

sull’Handicap dedicati ai singoli studenti. L’integrazione scolastica degli alunni con disabilità

costituisce un punto di forza del sistema educativo italiano. Il Liceo Classico “Virgilio”, infatti, vuole

essere una comunità accogliente nella quale tutti gli alunni, a prescindere dalle loro diversità funzionali,

possano realizzare esperienze di crescita individuale e sociale. La piena inclusione degli alunni con

disabilità è un obiettivo che la scuola dell’autonomia persegue attraverso una intensa e articolata

progettualità, valorizzando le professionalità interne e le risorse offerte dal territorio. Accogliere gli

alunni disabili significa fare in modo che essi siano parte integrante del contesto scolastico, assieme

agli altri alunni, alla pari degli altri alunni, senza discriminazione alcuna. L’integrazione, e quindi

l’accoglienza, non riguarda solo gli alunni in situazione di handicap, ma tutti gli alunni, in quanto

riconosciuti e valorizzati nella loro diversità, nella irripetibile, unica, singolare personalità che

costituisce il valore di ogni persona umana. Il Liceo “Virgilio”, quindi, non può non riconoscere tutti

nella loro diversità, facendosi scuola per tutti, scuola su misura dei singoli alunni, quali che siano le

loro possibilità formative, che nessuno può diagnosticare in termini assoluti, perentori, definitivi, né per

l’alunno in situazione di handicap, né per gli altri alunni. Pertanto, l’accoglienza non può essere intesa

come benevolenza, generosità, filantropia, ma come riconoscimento del valore della persona del

disabile che, come tutti gli altri alunni, va accolto per le sue possibilità, per i potenziali valori umani di

cui è portatore. In tale prospettiva, l’accoglienza si configura, non come un generico atteggiamento di

disponibilità umana, ma come impegno forte di conoscenza e di valorizzazione della realtà personale,

umana, sociale, familiare di ogni alunno, e quindi anche del disabile. Affinché un percorso possa dirsi

integrato è necessario che il soggetto possa arricchirsi dello stimolo/degli stimoli forniti dall’ambiente

che quindi devono essere fruibili ma nel contempo arricchenti. Lo stimolo individuale ha indubbiamente

un valore positivo perché consente la strutturazione di percorsi attraverso linguaggi e strumenti

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prossimali a quelli utilizzabili e noti all’alunno, ma non può essere considerato esaustivo se non

permette all’alunno di farne uso in un contesto allargato, il più possibile assimilabile al contesto socio–

ambientale che l’alunno può incontrare all’esterno della struttura scolastica.

5. L’ORIENTAMENTO

L’orientamento è un nodo fondamentale della formazione in tutto l’itinerario scolastico ed è una finalità

comune a tutte le discipline; si attua prima di tutto attraverso gli insegnamenti e si consegue attraverso

una programmazione adeguata che presenta obiettivi chiari agli studenti, rende esplicite le fasi del

percorso, le metodologie adoperate e le modalità della valutazione, rende chiaro che orientamento

significa auto-orientamento. L’obiettivo è che l’alunno si orienti, cioè prenda consapevolezza delle sue

capacità personali e delle sue aspirazioni, sia informato sulle possibilità che gli si aprono davanti, sia in

campo scolastico che in relazione al mondo del lavoro.

Orientamento in entrata

L’orientamento in entrata viene attuato attraverso i percorsi di accoglienza e continuità studiati in modo

particolare per le classi prime. Si realizzano, in particolare, incontri con gli alunni che frequentano la

terza media sia presso il liceo sia presso gli istituti di istruzione secondaria di primo grado del nostro

bacino d’utenza per illustrare l’offerta formativa.

Orientamento post-diploma

L’orientamento in uscita è rivolto agli studenti delle quinte liceali per la scelta della facoltà universitaria

o per l’ingresso nel mondo del lavoro. Prevede lezioni illustrative da parte di docenti universitari a

scuola e la partecipazione degli studenti alla XXVI edizione del Salone dello Studente di Bari.

6. Ampliamento dell’offerta formativa

Progetti

I progetti approvati dal Collegio Docenti per l’a.s. 2014-2015 sono stati scelti secondo criteri di:

● coerenza complessiva del progetto;

● attinenza alle scelte formative e strategiche dell’Istituto;

● qualità degli apprendimenti.

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Manifestazioni e concorsi Laboratorio di teatro

“Newspapergame”: laboratorio di giornalismo (sede di Vico del Gargano)

Laboratorio di teatro e taranta carpinese.

Settimana dell’educazione

Progetto Miur-Unesco “Historia magistra vitae”

Scuola e ambiente Ricicliamo

Progetto in rete sulla Biodiversità del Gargano: conoscerla e tutelarla

Conoscere le Istituzioni “Il consiglio regionale si fa conoscere”

Articolo 9 della Costituzione

Visita al Quirinale

Educazione alla solidarietà Progetto “Io sono solidale” : esperienza di clown terapia (sede di Carpino)

Progetto di clown terapia (sede di Vico del Gargano)

“Verso una scuola amica”

Didattica della storia Pietre della memoria

La storia in dimensione europea

Sport e Benessere Attività sportive extracurriculari e campionati studenteschi

Sportello d’ascolto psicologico per la prevenzione del disagio

Dal palcoscenico alla realtà: a scuola di prevenzione

Insieme per la sicurezza. Moltiplicatori dell’azione preventiva nella prevenzione degli incidenti

stradali.

Progetto Orientamento Continuità con le scuole secondarie di I grado

Orientamento e preparazione ai test per facoltà con accesso a numero programmato

Test…..iamoci

Salone dello studente

Formazione docenti Let’s start Clil

Attività laboratoriali Laboratorio di lingua inglese

Recupero di conoscenze di base di matematica

Matematica per il cittadino

ECDL@liceocarpino

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Artisticando, arte a scuola.

Da cosa nasce cosa

Imparare con la LIM

Grafica computerizzata

Laboratorio di storia delle tradizioni e del dialetto carpinese

Potenziamento e recupero di lingua e letteratura latina e greca

Potenziamento per la seconda prova degli Esami di Stato

Matematica

La radio che fa scuola

Giornalino d’istituto

Viaggi d’istruzione e uscite didattiche Ad integrazione dell’offerta formativa, all’interno della programmazione didattica annuale, i Consigli

di classe possono programmare viaggi di istruzione, visite guidate e uscite connesse ad attività sociali

e culturali.

La programmazione e la realizzazione di tali iniziative, funzionali alle attività didattiche rientra

nell’autonomia decisionale e nella responsabilità degli organi collegiali della scuola.

Le uscite sul territorio e le visite guidate sono quelle comprese nel normale orario di lezione e da

completare nell’arco dell’orario scolastico, presso località d’interesse storico-artistico, mostre,

monumenti, musei, gallerie, spettacoli teatrali, etc.

I viaggi d’istruzione sono attività che si svolgono in più giornate oltre il normale orario scolastico.

7. Rapporti scuola-famiglia

Nell’arco dell’anno scolastico i genitori vengono ricevuti dai docenti durante l’ora di ricevimento

settimanale, durante i colloqui pomeridiani collettivi oppure vengono convocati tramite lettera o

telefonata dal Coordinatore di classe in presenza di problemi.

I Consigli di Classe sono il luogo istituzionale dove si realizza l’interazione scuola-famiglia.

Un incontro con i genitori viene organizzato all’inizio dell’anno scolastico per le Elezioni scolastiche.

I genitori riceveranno anche nel mese di dicembre e nel mese di aprile la comunicazione intermedia,

come strumento di valutazione intermedia.

Il Liceo Classico “Virgilio” ha stilato, inoltre, tra tutte le componenti della comunità scolastica il Patto

educativo di corresponsabilità (in sintonia con quanto stabilito dal regolamento delle studentesse e degli

studenti) che viene riportato (Allegato B). L’introduzione del registro elettronico e il nuovo sito web

dell’Istituto serviranno a migliorare il rapporto scuola-famiglia.

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8. Organizzazione del servizio scolastico

L’Istituto articola la sua organizzazione interna nel modo seguente:

Dirigenza

Consiglio di Istituto e Giunta

Collegio dei Docenti

Comitato didattico

Funzioni strumentali

Dipartimenti per materie affini

Commissioni e Gruppi di lavoro

Consigli di Classe

DSGA e personale A.T.A.

Genitori e alunni

La Dirigenza

Il Dirigente Scolastico svolge le proprie funzioni in ossequio alla normativa vigente, con il supporto

dello staff di direzione composto da due Collaboratori, da un fiduciario della sede staccata e dalle

funzioni strumentali.

Il Consiglio di Istituto e la Giunta

Il Consiglio di Istituto è un organo elettivo, formato da docenti, genitori, studenti, personale Ata e dal

Dirigente Scolastico quale membro di diritto. È presieduto da uno dei rappresentanti dei genitori e ha

tra i suoi compiti quello di deliberare le proposte della giunta. Il Consiglio elegge tra i suoi membri

una Giunta esecutiva che è formata da tutte le componenti della scuola. Entrambi gli organi durano

in carica tre anni. Solo la componente studentesca viene rinnovata annualmente.

Il Collegio dei Docenti

Il Collegio Docenti è composto dai docenti in servizio nell’istituto ed è presieduto dal Dirigente

Scolastico:

cura la programmazione didattico-formativa

definisce e convalida il progetto Educativo d'Istituto.

Queste attività trovano la loro piena espressione nel Piano dell’Offerta Formativa (POF) che

annualmente viene deliberato dal Collegio. Il Collegio per poter esplicare le sue funzioni si articola

in Commissioni e in Consigli di classe.

Il comitato didattico

È un organo di consulenza tecnica dell’istituto, nominato su proposta del Dirigente Scolastico, dal

Collegio dei Docenti. È composto dal DS, dallo staff di presidenza, dai coordinatori di dipartimento,

dai docenti incaricati di funzione strumentale e da eventuali esperti del mondo del lavoro.

Il CD ha funzioni consultive nei processi decisionali, con particolare riferimento alle aree di indirizzo

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e alla programmazione degli spazi di autonomia e flessibilità. Ha funzioni di raccordo tra gli obiettivi

formativi della scuola e le esigenze del territorio .

Le funzioni strumentali al P.O.F.

Sono individuate ed attribuite a docenti dell’Istituto le seguenti funzioni strumentali:

Funzione strumentale nell’area 1 e 2 – gestione del piano dell’offerta formativa e sostegno al lavoro

dei docenti: coordinamento del P.O.F. e progettazione d’istituto: prof.ssa Claudia Pasquarelli.

Funzione strumentale nell’area 3 – interventi e servizi per gli studenti: la scuola a dimensione

europea: prof.ssa Isabella Damiani e prof. Lucio Pacilli.

Funzione strumentale nell’area 2 – sostegno al lavoro dei docenti: aggiornamento e innovazione

didattica: prof.ssa Elena Guerra e prof.ssa Anna Carnevale.

Funzione strumentale nell’area 2 – sostegno al lavoro dei docenti: comunicazione, innovazione

didattica ed aggiornamento sulle nuove tecnologie: prof.ssa Carmenlinda Augelli.

Funzione strumentale nell’area 3 – interventi e servizi per gli studenti: inclusività e benessere a

scuola: prof.ssa Letizia Matassa.

Funzione strumentale nell’area 2 e 3 – sostegno al lavoro dei docenti e interventi e servizi per gli

studenti: rapporti e coordinamento con enti, istituzioni ed imprese: prof. Nello Biscotti.

Funzione strumentale nell’area 2 e 3 – sostegno al lavoro dei docenti e interventi e servizi per gli

studenti: rapporti e coordinamento con enti, istituzioni ed imprese: prof.ssa Rachele Leo.

I Dipartimenti per materie affini

delineano la programmazione disciplinare (standard di disciplina, obiettivi generali):

fissano, sulla base delle indicazioni generali del P.O.F. e dei curricoli nazionali delle singole

discipline, per ogni livello di classe, entro l’inizio di ogni nuovo anno scolastico:

- obiettivi minimi di apprendimento in termini di sapere e saper fare;- contenuti

irrinunciabili; - scansione di massima dei contenuti durante l’anno scolastico;- metodi

d’insegnamento da applicare;- strumenti e materiali da utilizzare;- numero e tipo di

verifiche per quadrimestre- criteri di valutazione (coerenti con le indicazioni del POF);

- proposte di eventuali percorsi interdisciplinari e/o aree di progetto;- stabilire i test

d’ingresso;- scegliere i libri di testo;- costituire e curare un archivio di materiale didattico

- fare proposte per l’aggiornamento disciplinare ed interdisciplinare ;- fare proposte per il

POF.

Le Commissioni e i Gruppi di lavoro

Il Collegio dei docenti si articola in Commissioni (e in gruppi di lavoro) che organizzano e

realizzano le attività relative al settore al quale sono preposte.

Ogni Commissione è presieduta dal DS o un suo delegato.

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Gruppo di lavoro per l’inclusione d’istituto (GLI)

Visti i riferimenti normativi in materia di integrazione ed inclusione scolastica degli alunni portatori

di handicap è costituito, un gruppo di studio e di lavoro (GLI) composto dal Dirigente Scolastico,

dal Docente funzione strumentale e/o un docente curriculare referente, dai docenti di sostegno dei

consigli di classe interessati, da operatori dei servizi territoriali socio-sanitari , da due rappresentanti

dei genitori con il compito di collaborare alle iniziative educative e di integrazione predisposte dal

P.O.F. d’Istituto e in stretta collaborazione con le risorse del territorio. Tale gruppo ha anche il

compito di approfondire le tematiche sui DSA, fare informazione e formazione agli altri docenti,

predisporre il Piano Didattico Personalizzato, ecc.

Gruppo di lavoro per l'handicap operativo (GLHO)

Per ogni alunno svantaggiato, all’inizio dell’anno scolastico viene costituita un’equipe di lavoro,

composta dal Dirigente, da almeno un rappresentante degli insegnanti di classe, dall’insegnante

specializzato sul sostegno, dall’assistente educatore eventualmente presente, dagli operatori della

ASL che si occupano del caso (l’Unità multidisciplinare di cui all’articolo 3 del Decreto del

Presidente della Repubblica 24 febbraio 1994), dai genitori o dai facenti funzione e da qualunque

altra figura significativa che operi nei confronti dell’alunno. Tale gruppo elabora il Profilo Dinamico

Funzionale ;elabora il Piano Educativo Individualizzato o almeno individua e coordina le "linee di

fondo" del PEI; verifica in itinere i risultati e, se necessario, modifica il PEI e/o il PDF.

Sicurezza

L’Istituto si propone di diffondere il rispetto delle norme di sicurezza all’interno della scuola

mediante la vigilanza e l’individuazione tempestiva di situazioni di rischio o di pericoli, sia di ordine

organizzativo che strutturale ;oltre al RSSP (professionista in possesso delle prescritte abilitazioni e

certificazioni previste dalla normativa in tema di sicurezza sui luoghi di lavoro) tra il personale

scolastico sono presenti diverse figure, tutte formate, atte a garantire sicurezza, ed in particolare

quelle cosiddette figure sensibili (addetti al primo soccorso e all’intervento antincendio) e dei

preposti.

Informatizzazione delle procedure – registro on line

Da quest’anno l’istituto ha investito risorse per migliorare la comunicazione scuola –famiglia e

rendere trasparente il rapporto con i docenti. Il registro elettronico REGISTRO ONLINE consente

alle famiglie di accedere quotidianamente alle informazioni su assenze, ritardi, uscite e sul profitto

scolastico degli alunni. I genitori e gli studenti riceveranno a breve una password per l’accesso al

pannello personale che può essere consultato tramite internet.

I Consigli di Classe

armonizzano il lavoro in modo che possano trovare applicazione le linee d'intervento adottate

dal Collegio dei Docenti;

avanzano proposte di tipo disciplinare, interdisciplinare, di sperimentazione, ecc.;

verificano periodicamente l'efficacia formativa delle strategie del pensiero attivate e delle

metodologie didattiche adottate e seguite;

programmano le iniziative riguardo alle attività integrative finalizzate allo sviluppo, al

sostegno e al recupero degli handicap;

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curano i comportamenti degli alunni;

attuano la partecipazione dei genitori e degli studenti alla vita della comunità scolastica

attraverso lo scambio di informazioni, esperienze, opinioni.

Ogni Consiglio di Classe è presieduto da un Coordinatore nominato dal Dirigente Scolastico.

Direttore dei servizi generali e amministrativi e personale ATA Il DSGA sovrintende con autonomia operativa ai servizi generali e amministrativo-contabili e ne

cura l’organizzazione svolgendo funzioni di coordinamento del personale A.T.A., che è posto alle

sue dirette dipendenze ed opera a supporto della didattica e della gestione amministrativa

dell’istituto.

Genitori e alunni

Entrambe le componenti attivano la vita della scuola attraverso la partecipazione diretta o attraverso

l’elezione di propri rappresentanti al Consiglio di Istituto, alla Giunta, ai Consigli di classe, alle

assemblee e al comitato studentesco. Anche la Consulta degli studenti è organismo istituzionale di

rappresentanza studentesca su base provinciale.

Organigramma

Consiglio di Istituto

Dirigente Scolastico

Prof.ssa M. C.

Taronna

Giunta esecutiva

Staff di presidenza

Collaboratori del D.S.

Funzioni Strumentali

D.S.G.A.

Personale A.T.A.

Commissioni Collegio Docenti Dipartimenti

Consigli di Classe

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Informazioni

Calendario Scolastico

Inizio attività didattica: 15 settembre 2014

Termine attività didattica: 9 giugno 2015

Festa di tutti i Santi: 1 Novembre 2014

Vacanze natalizie: dal 22 dicembre 2014 al 6 gennaio 2015

Ricorrenza del Santo Patrono: 14 febbraio 2015 ( sede di Vico del Gargano)

Carnevale: 17 febbraio 2015

Vacanze pasquali: dal 2 aprile 2015 al 7 aprile 2015

Festa del lavoro: 1 e 2 maggio 2015

Festa nazionale della Repubblica: 1 e 2 giugno 2015

Orario delle lezioni:

1^ ora 08,00 09,00

2^ ora 09,00 10,00

3^ ora 10,00 10,55

intervallo 10,55 11,05

4^ ora 11,10 12,00

5^ ora 12,00 13,00

6^ ora 13,00 14,00

Orario di apertura degli uffici e di ricevimento

Dirigente Scolastico: previo appuntamento, lunedì, mercoledì, giovedì dalle 10,30 alle 12,30 (sede di

Vico del Gargano); martedì e venerdì dalle 10,30 alle 12,30 (sede di Carpino).

Docenti: previo appuntamento

Uffici di segreteria: tutti i giorni dalle ore 10,30 alle ore 12,30.

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9. Buone pratiche

Flipped classroom

La flipped classroom è una metodologia che nasce dalla necessità di rendere il tempo scuola più

produttivo e funzionale alle esigenze di un mondo della comunicazione radicalmente mutato in pochi

anni. Il Liceo “Virgilio” sempre attento alle esigenze degli alunni propone per l’anno 2014/2015 di

sperimentare la metodologia flipped classroom per una scuola più coinvolgente per gli studenti e

meno frustrante per gli insegnanti. Un nuovo modo di fare lezione che sia più efficace per il

raggiungimento degli obiettivi didattici e più efficiente nella gestione del carico cognitivo e delle

energie di tutti.

Consultazione sulla “Buona scuola”

Il Liceo “Virgilio” prende parte alla consultazione pubblica sul Piano “la Buona Scuola”, presentato

lo scorso 3 settembre dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi e dal Ministro Stefania Giannini.

“La Buona Scuola” è un documento per rimettere al centro del dibattito nazionale l'istruzione, vista

come investimento di tutto il Paese e come leva strategica per tornare a crescere. La sensibilizzazione

ha coinvolto gli studenti, il personale della scuola e i genitori.

Alternanza Scuola-Lavoro

In piena coerenza con il regolamento dei licei in cui, all’art. 2, comma 7, si afferma che

l’approfondimento delle conoscenze, delle abilità e delle competenze “può essere realizzato anche

nell’ambito dei percorsi di alternanza scuola-lavoro di cui al decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 77”

è in atto la sperimentazione del Progetto di Alternanza Scuola-lavoro rivolto agli alunni che si trovano

nella fascia d’età che va dai 15 ai 18 anni. L’obiettivo è quello di formare giovani capaci di presentare

le risorse del territorio ed in grado di rapportarsi, con intelligenza critica e creativa, al mondo del

lavoro, interagendo con esso, forti dell’esperienza degli studi classici e scientifici.

Lectio magistralis

Il progetto è destinato agli alunni del triennio, classico e scientifico, e vuole offrire agli stessi

l’opportunità di misurarsi con le loro capacità di ascolto, per guidarli dai saperi scolastici a quelli

della ricerca teorica ed applicata con Lectio magistralis sui saperi disciplinari universitari.

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10. Aggiornamento e piano di formazione docenti ed ATA

Lo sviluppo professionale del personale docente e non docente deve essere inteso come un processo

sistematico e progressivo di consolidamento e aggiornamento delle competenze, che permetta di

realizzare il miglioramento dell’istituzione scolastica nel suo complesso e, quindi, dei risultati degli

studenti. Nel corso dell’anno scolastico sono previste attività sulle seguenti tematiche:

● CLIL

Come previsto dal regolamento di riordino dei nuovi Licei (DPR 89/2010), nell’a.s. 2014/2015

vengono attivati nelle classi quinte del liceo classico e del liceo scientifico insegnamenti di discipline

non linguistiche in modalità CLIL (Content and Language Integrated Learning).

● Formazione scuola polo sull’inclusività

● Sicurezza sui luoghi di lavoro

●Piano strategico Regionale per la promozione della salute nelle Scuole 2014/2015

●Scambio culturale

●LLP Erasmus

●Flipped classroom

●Utilizzo del registro elettronico

●Aggiornamento autonomo-Erickson “Supereroi fragili” e “Autismi”

11. Monitoraggio e valutazione del POF

In coerenza con l’art. 4 del D.P.R. n. 275 dell’8 marzo 1999 (Regolamento recante norme in materia

di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell’art. 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59) che

recita “ le istituzioni scolastiche individuano […] i criteri per la valutazione periodica dei risultati

conseguiti […] rispetto agli obiettivi prefissati” si ritiene di dover identificare i bisogni reali e

potenziali di studenti e docenti a livello organizzativo, il bisogno informativo e formativo di studenti

e docenti, il grado di soddisfacimento della domanda da parte di docenti, studenti e famiglie. La

valutazione, infatti, serve per verificare l’efficacia e l’efficienza del servizio erogato e per apportare

quelle modifiche indispensabili per migliorarne la qualità. Nel corso dell’anno scolastico saranno,

quindi, predisposti strumenti di rilevamento e indagine per docenti, studenti, genitori e personale

ATA, i cui risultati saranno utilizzati per elaborare i correttivi per il POF dell’anno seguente. Le

attività proposte saranno monitorate in itinere ed al termine dell’anno scolastico e valutate in relazione

ai seguenti indicatori:

Indicatori di efficacia e di raggiungimento degli obiettivi:

● esiti dell’apprendimento;

● clima interno all’istituzione e nei rapporti con le famiglie;

● livello di qualità dei servizi.

Indicatori di efficienza:

● Livello di partecipazione;

● rispetto delle scadenze;

● tempestività e chiarezza delle comunicazioni;

● funzionalità della segreteria;

● funzionalità delle attrezzature;

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● agibilità degli spazi.

La valutazione complessiva del POF, a livello d’Istituto, è formulata alla luce dei risultati scolastici

annuali, degli esiti delle attività di sostegno e recupero e di valorizzazione delle eccellenze, dei dati

acquisiti attraverso le diverse attività di monitoraggio e di verifica.

12. Autovalutazione d’istituto e valutazione di sistema

Coerentemente con le più recenti direttive ministeriali, il Liceo “Virgilio” promuove iniziative volte

alla verifica degli esiti e dei processi, considerando la scuola come un sistema complesso costituito

da settori operativi interconnessi che necessitano di efficienza e sinergia per migliorare il proprio

rendimento. La scuola si pone, quindi, come servizio in continuo miglioramento ed accoglie iniziative

volte alla pianificazione e al monitoraggio in una logica di autoriflessione e di condivisione dei

risultati. A tal fine, il Liceo “Virgilio” propone progetti di autovalutazione che coinvolgano tutte le

componenti della comunità scolastica (docenti, studenti, genitori, personale ATA) ed incentiva la

propria collaborazione a progetti mirati ad uscire dalla propria autoreferenzialità, favorendo la cultura

della trasparenza e traendo profitto dalla comparazione con realtà educative paragonabili alla propria.

13. Obbligo scolastico e certificazione delle competenze di base Il 1° settembre 2007, in base alla Legge 26 dicembre 2006, n. 296, art. 1, comma 622 e al relativo

D.M. 22 agosto 2007, n. 139 (Regolamento recante norme in materia di adempimento dell’obbligo di

istruzione) è stata elevata a 10 anni la durata dell’obbligo di istruzione. “L’introduzione del nuovo

obbligo d’istruzione si colloca nel quadro delle norme vigenti sul diritto/dovere all’istruzione e alla

formazione, in base alle quali nessun giovane può interrompere il proprio percorso formativo senza

aver conseguito un titolo di studio o almeno una qualifica professionale entro il diciottesimo anno di

età” ( lettera del Ministro Fioroni del 03/08/2007).

Alla fine del percorso di istruzione obbligatoria, i Consigli di classe, su modello predisposto dal

MIUR (che di seguito si riporta per comodità di lettura), certificano i livelli di competenze raggiunti

dagli studenti (D.M. 27 gennaio 2010, n. 9) in relazione agli assi culturali (dei linguaggi, matematico,

scientifico-tecnologico, storico-sociale), entro il quadro di riferimento rappresentato dalle

competenze chiave di cittadinanza, seguendo le indicazioni dell’Unione europea, con riferimento al

Quadro Europeo dei titoli e delle qualifiche (EQF).

L’asse dei linguaggi (allegato 1, D.M. 139/2007)

L’asse dei linguaggi ha l’obiettivo di fare acquisire allo studente la padronanza della lingua italiana

come ricezione e come produzione, scritta e orale; la conoscenza di almeno una lingua straniera ; la

conoscenza e la fruizione consapevole di molteplici forme espressive non verbali; un adeguato

utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. La padronanza della lingua italiana

è premessa indispensabile all’esercizio consapevole e critico di ogni forma di comunicazione; è

comune a tutti i contesti di apprendimento ed è obiettivo delle discipline afferenti ai quattro assi. Il

possesso sicuro della lingua italiana è indispensabile per esprimersi, per comprendere e avere

relazioni con gli altri, per far crescere la consapevolezza di sé e della realtà, per interagire

adeguatamente in una pluralità di situazioni comunicative e per esercitare pienamente la cittadinanza.

Le competenze comunicative in una lingua straniera facilitano, in contesti multiculturali, la

mediazione e la comprensione delle altre culture; favoriscono la mobilità e le opportunità di studio e

di lavoro. Le conoscenze fondamentali delle diverse forme di espressione e del patrimonio artistico e

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letterario sollecitano e promuovono l’attitudine al pensiero riflessivo e creativo, la sensibilità alla

tutela e alla conservazione dei beni culturali e la coscienza del loro valore. La competenza digitale

arricchisce le possibilità di accesso ai saperi, consente la realizzazione di percorsi individuali di

apprendimento, la comunicazione interattiva e la personale espressione creativa. L’integrazione tra i

diversi linguaggi costituisce strumento fondamentale per acquisire nuove conoscenze per interpretare

la realtà in modo autonomo.

Competenze di base a conclusione dell’obbligo di istruzione

Padronanza della lingua italiana:

Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione

comunicativa verbale in vari contesti;

Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo;

Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi.

Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi.

Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e

letterario.

Utilizzare e produrre testi multimediali.

L’asse matematico L’asse matematico ha l’obiettivo di far acquisire allo studente saperi e competenze che lo pongano

nelle condizioni di possedere una corretta capacità di giudizio e di sapersi orientare consapevolmente

nei diversi contesti del mondo contemporaneo. La competenza matematica, che non si esaurisce nel

sapere disciplinare e neppure riguarda soltanto gli ambiti operativi di riferimento, consiste nell’abilità

di individuare e applicare le procedure che consentono di esprimere e affrontare situazioni

problematiche attraverso linguaggi formalizzati. La competenza matematica comporta la capacità e

la disponibilità a usare modelli matematici di pensiero (dialettico e algoritmico) e di rappresentazione

grafica e simbolica (formule, modelli, costrutti, grafici, carte), la capacità di comprendere ed

esprimere adeguatamente informazioni qualitative e quantitative, di esplorare situazioni

problematiche, di porsi e risolvere problemi, di progettare e costruire modelli di situazioni reali.

Finalità dell’asse matematico è l’acquisizione al termine dell’obbligo di istruzione delle abilità

necessarie per applicare i principi e i processi matematici di base nel contesto quotidiano della sfera

domestica e sul lavoro, nonché per seguire e vagliare la coerenza logica delle argomentazioni proprie

e altrui in molteplici contesti di indagine conoscitiva e di decisione.

Competenze di base a conclusione dell’obbligo di istruzione

Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto

forma grafica.

Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni.

Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi.

Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio

di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte

da applicazioni specifiche di tipo informatico.

L’asse scientifico-tecnologico

L’asse scientifico-tecnologico ha l’obiettivo di facilitare lo studente nell’esplorazione del mondo

circostante, per osservarne i fenomeni e comprendere il valore della conoscenza del mondo naturale

e di quello delle attività umane come parte integrante della sua formazione globale.

Si tratta di un campo ampio e importante per l’acquisizione di metodi, concetti, atteggiamenti

indispensabili ad interrogarsi, osservare e comprendere il mondo e a misurarsi con l’idea di

molteplicità, problematicità e trasformabilità del reale.

Page 38: POF...11. Monitoraggio e valutazione del POF 31 12. Autovalutazione d’Istituto e valutazione di sistema 32 13. Obbligo scolastico e certificazione delle competenze 32 Allegato A

34

Per questo l’apprendimento centrato sull’esperienza e l’attività di laboratorio assumono particolare

rilievo.

L’adozione di strategie d’indagine, di procedure sperimentali e di linguaggi specifici costituisce la

base di applicazione del metodo scientifico che ha il fine anche di valutare l’impatto sulla realtà

concreta di applicazioni tecnologiche specifiche.

L’apprendimento dei saperi e delle competenze avviene per ipotesi e verifiche sperimentali, raccolta

di dati, valutazione della loro pertinenza ad un dato ambito, formulazione di congetture in base ad

essi, costruzioni di modelli; favorisce la capacità di analizzare fenomeni complessi nelle loro

componenti fisiche, chimiche, biologiche.

Le competenze dell’area scientifico- tecnologica concorrono a potenziare la capacità dello studente

di operare scelte consapevoli ed autonome nei molteplici contesti, individuali e collettivi, della vita

reale e a far acquisire una visione critica sulle proposte che vengono dalla comunità scientifica e

tecnologica, in merito alla soluzione di problemi.

Obiettivo dominante è, infine, rendere gli alunni consapevoli dei legami tra scienza e tecnologie, della

loro correlazione con il contesto culturale e sociale con i modelli di sviluppo e con la salvaguardia

dell’ambiente, nonché della corrispondenza della tecnologia a problemi concreti con soluzioni

appropriate.

Competenze di base a conclusione dell’obbligo di istruzione

Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e

riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità.

Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a

partire dall’esperienza.

Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in

cui vengono applicate.

L’asse storico-sociale

L’asse storico-sociale si fonda su tre ambiti di riferimento: epistemologico, didattico, formativo.

Le competenze relative all’area storica riguardano, di fatto, la capacità di percepire gli eventi storici

nella loro dimensione locale, nazionale, europea e mondiale e di collocarli secondo le coordinate

spazio-temporali, cogliendo nel passato le radici del presente.

Se sul piano epistemologico i confini tra la storia, le scienze sociali e l’economia sono distinguibili,

più frequenti sono le connessioni utili alla comprensione della complessità dei fenomeni analizzati.

Comprendere la continuità e la discontinuità, il cambiamento e la diversità in una dimensione

diacronica attraverso il confronto fra epoche e in dimensione sincronica attraverso il confronto fra

aree geografiche e culturali è il primo grande obiettivo dello studio della storia.

Il senso dell’appartenenza, alimentato dalla consapevolezza da parte dello studente di essere inserito

in un sistema di regole fondato sulla tutela e sul riconoscimento dei diritti e dei doveri, concorre alla

sua educazione alla convivenza e all’esercizio attivo della cittadinanza.

La partecipazione responsabile – come persona e cittadino – alla vita sociale permette di ampliare i

suoi orizzonti culturali nella difesa della identità personale e nella comprensione dei valori

dell’inclusione e dell’integrazione.

La raccomandazione del Parlamento e del Consiglio europeo 18 dicembre 2006 sollecita gli Stati

membri a potenziare nei giovani lo spirito di intraprendenza e di imprenditorialità. Di conseguenza,

per promuovere la progettualità individuale e valorizzare le attitudini per le scelte da compiere per la

vita adulta, risulta importante fornire gli strumenti per la conoscenza del tessuto sociale ed economico

del territorio, delle regole del mercato del lavoro, delle possibilità di mobilità.

Competenze di base a conclusione dell’obbligo di istruzione

Page 39: POF...11. Monitoraggio e valutazione del POF 31 12. Autovalutazione d’Istituto e valutazione di sistema 32 13. Obbligo scolastico e certificazione delle competenze 32 Allegato A

35

Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso

il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e

culturali.

Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei

diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente.

Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto

produttivo del proprio territorio.

Competenze chiave di cittadinanza da acquisire al termine dell’istruzione obbligatoria (all.2,

D.M. 139/2007)

L’elevamento dell’obbligo di istruzione a dieci anni intende favorire il pieno sviluppo della persona

nella costruzione del sé, di corrette e significative relazioni con gli altri e di una positiva interazione

con la realtà naturale e sociale.

Imparare ad imparare: organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed

utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale e

informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo

di studio e di lavoro.

Progettare: elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio

e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le

relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e

verificando i risultati raggiunti.

Comunicare: comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico,

scientifico) e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale,

matematico, scientifico, simbolico, ecc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici e

multimediali); rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure,

atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico,

scientifico, simbolico, ecc.) e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti

(cartacei, informatici e multimediali).

Collaborare e partecipare: interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, imparando

ad ascoltare, valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo

all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei

diritti fondamentali degli altri.

Agire in modo autonomo e responsabile: sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita

sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui,

le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità.

Risolvere problemi: affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi,

individuandole fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni

utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline.

Individuare collegamenti e relazioni: individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni

coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a

diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica,

individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro natura

probabilistica.

Acquisire ed interpretare l’informazione: acquisire ed interpretare criticamente l’informazione

ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone

l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni.

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36

Allegato A Griglie di valutazione

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLE VERIFICHE ORALI Livelli Giudizio Conoscenze Abilità e Competenze

Non adeguato

Non classificabile

Assenza di indicatori gnoseologici

(verifiche scritte/orali).

Comportamento basato soltanto sull’istintività;

continue distrazioni, impegno inesistente.

Non Adeguato Gravemente

insufficiente

(voto 1-3)

Non conoscenza dei contenuti, uso

completamente assente del linguaggio

specifico.

Impegno scarso o saltuario, scarsa capacità di

ascoltare e disinteresse verso le attività.

Non Adeguato

Insufficiente

(voto 4)

Lacune nella conoscenza dell’argomento

richiesto; uso improprio del lessico

specifico.

Assenza di pensiero critico e disinteresse nei

confronti delle attività; partecipazione sporadica

e saltuaria; spesso pone domande e fa

osservazioni fuori luogo; non riesce a lavorare in

gruppo.

Non Adeguato Mediocre

(voto 5)

La pur sufficiente conoscenza dei

contenuti viene inficiata da incertezze

espressive e scarso uso del lessico

specifico

Mediocre capacità di lavora in team,

partecipazione passiva; poche domande ed

osservazioni; pensiero ripetitivo ed assegna di

metacognizione; procede soltanto se guidato.

Base

Sufficiente

(voto 6)

Sufficiente conoscenza dei contenuti ed

uso del linguaggio specifico.

Sa gestire l’impulsività; si impegna dimostrando

accuratezza, ma procede soltanto se guidato; si

accoda ai lavori di gruppo e non assume

iniziative; la metacognizione risulta assente, ma

sa ascoltare le risposte a domande pertinenti.

Intermedio

Discreta

(voto 7)

Dimostra conoscenza sicura dei contenuti,

uso del lessico proprio della disciplina e

scioltezza espressiva nella lingua italiana.

L’alunno pone domande pertinenti e sa ascoltare

le riposte, riesce a raccogliere informazioni da

varie fonti ed interviene criticamente; collabora

con gli altri e comunica i processi e i risultati

anche se con poca efficacia.

Intermedio

Buona

(voto 8)

Dimostra conoscenza approfondita e

comprensione dei contenuti a ogni livello

nonché padronanza espressiva.

Buona capacità di comunicare con chiarezza e

precisione, di raccogliere informazioni anche

indirettamente attraverso domande ed interventi

pertinenti; non ben sviluppata la metacognizione

e ciò non permette di lavorare per prove ed errori

e di persistere in caso di insuccesso.

Superiore

Ottimo

Eccellente

(voto 9-10)

Se alla conoscenza e comprensione dei

contenuti fa seguito la rielaborazione

critica effettuata con padronanza del

lessico.

L’alunno è in grado di muoversi autonomamente

selezionando opportunamente diverse fonti, di

applicare le vecchie conoscenze a situazioni non

note e quindi di pensare in modo flessibile,

creativo e innovativo; si accompagna a ciò una

buona capacità di collaborare con gli altri

guidando, se necessario il gruppo.

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37

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DI ITALIANO

TIPOLOGIA A

INDICATORI DESCRITTORI PUNTEGGIO PUNTEGGIO

ATTRIBUITO

Comprensione

globale

1. Comprensione del testo completa e

dettagliata 2. Comprensione nel complesso

esauriente

3. Sostanzialmente adeguata,

nonostante imprecisioni

4. Testo complessivamente frainteso

max 2

max 1,5

max 1

0-0,5

2

Contestualizzazione

1. Significativa ed adeguata

2. Nel complesso

corretta,sebbene non

particolarmente approfondita

3. Poco significativa ed adeguata 4. Assente o fuorviante

max 2

max 1,5

max 1

0-0,5

2

Analisi ed

interpretazione

1. Analisi rigorosa e completa; interpretazione esauriente

2. Analisi soddisfacente;

interpretazione nel complesso

adeguata

3. Analisi incompleta;interpretazione

imprecisa

4. Analisi carente; interpretazione

inadeguata

max 2

max 1,5

max 1

0,5

2

Correttezza

morfo –sintattica e

lessicale

1. Forma totalmente corretta e scorrevole; lessico ricco e preciso

2. Forma corretta e scorrevole,

nonostante qualche

imprecisione;lessico appropriato 3. Presenza diffusa di errori;lessico modesto e non sempre appropriato 4. Numerosi e gravi errori; lessico

poveroed inappropriato

max 3

max 2

max 1

0,5

3

Approfondimento

critico

1. Elaborazione critica valida e significativa

2. Giudizi critici adeguati e abbastanza

chiari 3. Considerazioni generiche

4. Approfondimento critico inesistente

max 1

max 0,5

0,25

0

1

VOTO 10

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38

TIPOLOGIA B/C/D

INDICATORI DESCRITTORI PUNTEGGIO

PUNTEGGIO

ATTRIBUITO

Rispondenza alla traccia e

alla tipologia

1.Argomenti selezionati con efficacia

2. Pertinenza abbastanza corretta e

puntuale

3. Pertinenza parziale ed approssimativa

4. Presenza di inutili divagazioni

max 2 max 1,5

max 1

0,5

2

Contenuti

1. Corretti

2. Nel complesso corretti,sebbene non

particolarmente approfonditi

3. Manualistici ed imprecisi

4. Errati e confusi

max 2 max 1,5

max 1

0,5

2

Coerenza logica ed

argomentativa

1. Sviluppo rigoroso;argomentazione

efficace ed originale 2. Sviluppo nel complesso lineare;

argomentazione ben articolata

3. Sviluppo disorganico;argomentazione

generica e banale

4. Sviluppo contorto;argomentazione incoerente

max 2

max

1,5

max

1

0,5

2

Correttezza morfo-

sintattica e lessicale

1. Forma totalmente corretta e scorrevole; lessico ricco e preciso

2. Forma corretta e scorrevole,

nonostante qualche imprecisione;

lessico appropriato

3. Presenza diffusa di errori;lessico

modesto e non sempre appropriato

4. Numerosi e gravi errori; lessico povero ed inappropriato

max 3

max 1,5 max 1

0,5

3

Approfondimento critico

e/o elementi di originalità

1. Piena ed esaustiva elaborazione critica 2. Giudizi

3. Considerazioni generiche e

approfondimento critico inesistente

max 1 max 0,5

0,25

1

VOTO

10

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39

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLE PROVE SCRITTE DI LATINO E

GRECO

INDICATO

RI

Eccellente

Ottimo

Buono

Discreto

Sufficiente

Mediocre

Insufficiente

Del tutto

insufficiente

TOTALE

:

3

10

9

8

7

6

5

4

3 - 1

Conoscenze

grammatica

li e

sintattiche

Capacità di

analisi del

testo

Competenze

nell’interpre

tazione e

nella resa

espressiva

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40

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI INGLESE

DESCRITTORI VOTI

IN 10’

COMPRENSIONE CORRETTEZZA

MORFO –SINTATTICA

PROPRIETA’

LINGUISTICA

Totale/3

Gravemente

insufficiente

1 - 3

Mancata comprensione del

testo

Gravi e ripetuti errori, anche di

morfologia di base

Bagaglio lessicale sostanzial-

mente insufficiente per ela-

borare un testo

Insufficiente

Mediocre

4 - 5

Comprensioneapprossimativa

del testo

Saltuari, anche se gravi, errori

dimorfologia e/o di sintassi

Improprietà lessicali;

comunicazione parziale del

messaggio

Sufficiente

Discreto

6 -7 Comprensione complessiva

del significato del testo

Individuazione e corretta

interpretazione delle strutture

morfo –sintattiche usuali

Ricodificazione sostanzial-

mente corretta, anche se con

lievi incertezze lessicali

Buono

Ottimo

8 -9 Comprensione puntuale del

testo

Individuazione e puntuale

interpretazione delle strutture

morfo –sintattiche meno usuali

Ricodificazione corretta e

scelta lessicale generalmente

coerente

Eccellente 10 Comprensione rigorosa del

significato del testo

Individuazione e rigorosa

interpretazione delle strutture

morfo –sintattiche

Ricodificazione attenta e

scelta lessicale appropriata

Valutazione: _________

Valutazione: _________

Valutazione: _________

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41

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI MATEMATICA

DESCRITTORI

VOTI

IN

10’

CONOSCENZE

SPECIFICHE COMPETENZE

NELL’APPLICAZIONE

DEI CONCETTI E

DELLEPROCEDURE

CAPACITÀLOGICHE

E

PROPRIETA’ DI

LINGUAGGIO SPECIFICO

Gravemente

insufficiente

1 -3

Conoscenza nulla o

gravemente lacunosa

dell’argomento

Competenze inesistenti o

molto limitate

Capacità logiche e proprietà

di linguaggio specifico scarse

Insufficiente

Mediocre

4 -5

Conoscenza

superficiale e lacunose

dei contenuti

Competenze modeste e

insicure

Capacità logiche e proprietà

di linguaggio specifico

modeste

Sufficiente

Discreto

6-7

Conoscenza adeguata

negli elementi di base

Competenze essenziali ed

efficaci

Capacità logiche e proprietà

di linguaggio specifico

apprezzabili

Buono

Ottimo

8-9

Conoscenza completa e approfondita

dell’argomento

Competenze autonome e

sicure

Capacità logiche e

proprietà di

linguaggio specifico ottime

Eccellente

10

Conoscenza solida ed organica

dell’argomento

Competenze puntuali ed

originali

Capacità logiche e

proprietà di

linguaggio specifico eccellenti

Valutazione: ______

Valutazione: ______

Valutazione: ______ Totale/3

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42

Allegato B

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ

Approvato dal collegio dei docenti nella seduta del 24/09/2014

Approvato dal consiglio di istituto nella seduta del 26/09/2014 (Art. 3 D.P.R. 21 novembre 2007, n.

235)

La scuola offre percorsi formativi che, in ottemperanza ai principi costituzionali, mirano ad avviare

il giovane a diventare maturo, autonomo e responsabile.

A tale scopo, la scuola è “ambiente educativo” e le attività che arricchiscono l’offerta formativa

danno modo agli studenti di approfondire tematiche attuali e vicine ai loro interessi, ma anche di

particolare valore culturale e sociale, per preparare cittadini maturi e consapevoli.

La condivisione ed il rispetto delle regole del vivere e del convivere sono fondamentali ed

irrinunciabili per realizzare gli obiettivi precipui della scuola.

Per tale motivo, il rapporto scuola-alunno-famiglia costituisce il fondamento che governa l’impegno

formativo e che consente la realizzazione di una relazione educativo-didattica positiva. Da ciò ne

consegue che i rapporti sono costruiti sulla scorta della reciprocità dei diritti e dei doveri.

Carta dei servizi, Regolamento d’istituto, Piano dell’Offerta Formativa contengono riferimenti

espliciti al sistema di diritti e dei doveri dei soggetti coinvolti nel rapporto educativo.

Il genitore, sottoscrivendo il presente patto, assume impegni specifici rispetto alla necessità di

osservare le disposizioni contenute nel presente patto di corresponsabilità e di sollecitarne

l’osservanza da parte dello studente.

Il genitore, inoltre, nel sottoscrivere il presente patto è, altresì, consapevole che le infrazioni

disciplinari da parte dello studente possono dar luogo a sanzioni così come delineate nel vigente

regolamento di istituto.

Il dirigente scolastico, in quanto legale rappresentante dell’istituzione scolastica e responsabile

gestionale, assume l’impegno affinché i diritti degli studenti e dei genitori richiamati nel presente

patto siano pienamente garantiti.

La Scuola si impegna a:

creare un clima sereno e corretto, necessario per favorire lo sviluppo delle conoscenze e delle

competenze, la maturazione dei comportamenti e dei valori, il sostegno alle diverse abilità,

l’accompagnamento nelle situazioni di disagio, la lotta ad ogni forma di pregiudizio e di

emarginazione;

dare attuazione ai curricoli nazionali e alle scelte progettuali, metodologiche e pedagogiche elaborate

nel Piano dell’Offerta Formativa, tutelando il diritto ad apprendere di ciascuna alunna e di ciascun

alunno;

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43

procedere alle attività di verifica e di valutazione in modo congruo ai programmi e ai ritmi di

apprendimento, chiarendone le modalità e motivandone i risultati che saranno utilizzati per il

miglioramento del servizio;

comunicare costantemente con le famiglie sui risultati, sulle difficoltà, sui progressi nelle discipline

di studio oltre che sugli aspetti inerenti il comportamento e la condotta;

prestare ascolto e attenzione ai problemi degli studenti, così da favorire l’interazione con le famiglie.

Il Dirigente Scolastico si impegna a:

garantire l’attuazione del piano dell’offerta formativa, ponendo studenti, genitori, docenti e personale

amministrativo-tecnico-ausiliario nella condizione di adempiere nel modo migliore ai propri compiti;

garantire a ogni componente scolastica la possibilità di esprimere e valorizzare le proprie potenzialità;

garantire e favorire il dialogo, la collaborazione e il rispetto tra le diverse componenti della comunità

scolastica;

coordinare le attività necessarie a conoscere le esigenze formative degli studenti e della comunità in

cui la scuola opera per ricercare risposte adeguate;

garantire a tutti gli alunni e alle famiglie la possibilità di accedere alle informazioni necessarie alla

fruizione del servizio scolastico;

operare per il miglioramento della qualità del servizio scolastico.

I docenti si impegnano a:

informare studenti e genitori degli obiettivi educativi e didattici, dei tempi e delle modalità di

attuazione della propria programmazione e della valutazione dei livelli di apprendimento degli

studenti;

contribuire a realizzare un clima scolastico positivo fondato sul dialogo e sul rispetto; favorire la

capacità di iniziativa, di decisione e di assunzione di responsabilità; incoraggiare gli studenti ad

apprezzare e valorizzare le differenze;

pianificare il proprio lavoro, in modo da prevedere anche attività di recupero e sostegno il più

possibile individualizzate;

contribuire alla efficienza ed alla efficacia del lavoro collettivo e alla funzionalità dell’organizzazione

del servizio scolastico;

vigilare sulla sicurezza degli alunni e contribuire alla crescita della cultura della sicurezza nella scuola

e sul lavoro.

Il personale Amministrativo-Tecnico-Ausiliario si impegna a:

collaborare alla attuazione del Piano dell’Offerta Formativa della scuola;

garantire il necessario supporto alle attività didattiche;

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44

contribuire ad un clima di collaborazione e rispetto tra tutte le componenti presenti e operanti nella

scuola;

contribuire al miglioramento del servizio ed allo sviluppo dell’ innovazione dell’organizzazione e

delle tecnologie.

Le studentesse e gli studenti si impegnano a:

essere puntuali alle lezioni e frequentarle con regolarità;

non usare in classe il cellulare e dispositivi elettronici non didattici;

lasciare l’aula solo se autorizzati dal docente ;

intervenire durante le lezioni in modo ordinato e pertinente;

conoscere l’offerta formativa presentata dagli insegnanti;

rispettare i compagni, le diversità personali e culturali, la sensibilità altrui, il personale della scuola;

conoscere e rispettare il regolamento di disciplina di istituto e i regolamenti dei laboratori;

rispettare gli spazi, gli arredi ed i laboratori della scuola;

rispettare le norme di sicurezza e partecipare alla crescita della cultura della sicurezza nella scuola e

sul lavoro;

partecipare al lavoro scolastico individuale e/o di gruppo, svolgere regolarmente i compiti assegnati

e sottoporsi regolarmente alle verifiche previste dai docenti;

contribuire all’affermazione di modelli di comportamento improntati alla convivenza civile;

favorire la comunicazione scuola/famiglia.

La famiglia si impegna a:

instaurare un dialogo costruttivo con i docenti, rispettando la loro libertà di insegnamento e la loro

competenza valutativa;

tenersi aggiornata su impegni, scadenze, iniziative scolastiche, controllando costantemente il libretto

personale e le comunicazioni scuola-famiglia (circolari cartacee o sul sito web della scuola), e

partecipare con regolarità alle riunioni previste;

far rispettare l’orario d’ingresso a scuola, limitare le uscite anticipate, giustificare le assenze (con la

necessaria certificazione medica dopo le malattie superiori a cinque giorni); verificare attraverso un

contatto frequente con i docenti che lo studente segua gli impegni di studio e rispetti i regolamenti,

prendendo parte attiva alla vita della scuola; partecipare al risarcimento dei danni provocati dalla

alunna/o servizi della scuola, arredi, attrezzature e materiale didattico;

controllare che l’alunna/o non faccia uso di cellulari in classe o di altri dispositivi elettronici o

audiovisivi, consapevole che la violazione di tale disposizione comporterà il ritiro temporaneo del

cellulare se usato durante le ore di lezione e la denuncia alle autorità competenti nel caso in cui

venissero diffuse riprese non autorizzate e lesive dell’immagine della scuola e/o della dignità di altri

soggetti;

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45

dare il proprio contribuito alla vita della scuola ed al miglioramento della qualità del servizio

scolastico attraverso la partecipazione alle riunioni degli organi collegiali e alle valutazioni del

servizio proposte.

Firma di uno dei genitori:……………… Firma dello studente/studentessa:……………………..

Firma del Dirigente Scolastico

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46

Allegato C

MINISTERO DELL’ISTRUZIONE

DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA (*)

Unione Europea

LICEO CLASSICO STATALE “Virgilio”

con Sezione staccata Liceo Scientifico Statale in Carpino

Cod. Mecc.: FGPC090002 www.liceovirgilio.it Cod. Fisc. 84006070712 Contrada Maddalena, s. n. – 71018 VICO DEL GARGANO (FG)

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CERTIFICATO delle COMPETENZE DI BASE

acquisite nell’assolvimento dell’obbligo di istruzione N° ……

IL DIRIGENTE SCOLASTICO Visto il regolamento emanato dal Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca (ex Ministro della Pubblica Istruzione) con decreto 22 agosto 2007, n. 139; Visti gli atti di ufficio;

certifica (1) che l… studente/ssa cognome ………………………………… nome …………………………………... nato/a il ……/……/……, a ………………………… stato ………………………... iscritto/a presso questo Istituto nella classe …………… sez. ……… indirizzo di studio …………………………………………………………….. nell’assolvimento dell’obbligo di istruzione, della durata di 10 anni,

ha acquisito le competenze di base di seguito indicate.

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Le competenze di base relative agli assi culturali sopra richiamati sono state acquisite dallo studente con riferimento alle

competenze chiave di cittadinanza di cui all’allegato 2 del regolamento citato in premessa (1.imparare ad imparare; 2.

progettare; 3. comunicare; 4. collaborare e partecipare; 5. agire in modo autonomo e responsabile; 6. risolvere problemi;

7. individuare collegamenti e relazioni; 8. acquisire e interpretare l’informazione).

Lì…………………..il………………….

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

……………………………………….

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(1) Il presente certificato ha validità nazionale.

(2) Livelli relativi all’acquisizione delle competenze di ciascun asse:

Livello base: lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere

Conoscenze ed abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali

Nel caso in cui non sia stato raggiunto il livello base, è riportata l’espressione “livello base non

raggiunto”, con l’indicazione della relativa motivazione

Livello intermedio: lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni note,

compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilita acquisite

Livello avanzato: lo studente svolge compiti e problemi complessi in situazioni anche non note,

mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità. Sa proporre e sostenere le proprie

opinioni e assumere autonomamente decisioni consapevoli

(3) Specificare la prima lingua straniera.