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012 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 9, numero 28 dal 3 al 9 settembre 2012 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona 28 2 ONAOSI L’Onaosi potrebbe essere presto autorizzata dal Ministero a rinuncia- re alla riscossione dei crediti risa- lenti al periodo 2003-2007. La so- luzione del contenzioso in un de- creto del Ministro Renato Balduzzi. VACANZE Secondo un sondaggio di TripAdvi- sor, condotto su oltre 1.000 viag- giatori proprietari di animali, il 66% degli italiani incontra difficoltà nel trovare una struttura ricettiva ani- mal-friendly per le vacanze. Il Vete- rinario in loco è considerato un re- quisito “pet friendly”. IZS Nel corso dell'ultima Sessione Ge- nerale dei Delegati OIE, sono stati designati due nuovi Laboratori di Referenza OIE presso l’Izs della Lombardia e dell’Emilia Romagna: il Laboratorio di Referenza per la Myxomatosi e il Laboratorio di Re- ferenza per l'Influenza suina. WDN Seconda positività alla febbre del Nilo occidentale riscontrata que- st'anno nel Nord dell'Isola. L'episo- dio è stato accertato dall’Izs della Sardegna nell’ambito del Piano straordinario di controllo della WND. 31 DICEMBRE Scadranno a fine anno gli attuali or- gani collegiali del Ministero della Salute, fra i quali il Consiglio supe- riore di sanità, il Comitato nazionale per la sicurezza alimentare e la Commissione consultiva del farma- co veterinario. Possibile rinnovare i componenti, ma senza accrescer- ne il numero. NON C’È ALTERNATIVA A PAGINA 3 IL CONSIGLIO DI STATO DICE SÌ ALLE AMBULANZE A PAGINA 4 A PAGINA 6 A PAGINA 8 A PAGINA 15 A PAGINA 27 AUTONOMIA DECISIONALE DEL DIRETTORE SANITARIO UNA DATA IMPORTANTE PER LA SICUREZZA PATOLOGIE E QUALITÀ IN ACQUACOLTURA I RISULTATI DEL MONITORAGGIO SUL PIANO RESIDUI DPR IN VIGORE BREVI ORGANO DI INFORMAZIONE DELL ’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. la PR O FESSI O NE VETERINARIA Una riforma senza cambiamento Dal 15 agosto le professioni sono ufficialmente riformate. Per chi? L’ANMVI E LA FNOVI AL TAVOLO TECNICO CONVOCATO OGNI AN- NO DAL MIUR SONO RIUSCITE AD OTTENERE ANCHE PER L’ANNO ACCADEMICO 2012/2013 UNA RIDUZIONE del numero programmato di iscritti ai Corsi di Laurea in Medicina Veterinaria limitandolo a 918 posti. Un ulteriore passo avanti che negli ultimi anni ha visto una continua diminuzione del numero degli iscritti che cinque anni fa era di circa 1500. 918 sono co- munque troppi se pensiamo che questo significa che fra 5/6 anni avremo sul mercato almeno 800 nuovi laureati, un mercato che già da tempo evidenzia forti tensioni occupazionali che hanno portato quasi trecento colleghi a can- cellarsi dall’Ordine nel solo 2011 e molti altri a chiudere la loro attività ambula- toriale. Al tavolo del Ministero c’erano quindi da un lato l’ANMVI e la FNOVI che facendo presente con dati reali la situazione di forte crisi del settore, con- fermata anche dalle indicazioni molto contenute, a parte l’inspiegabile 200 del- la Campania, delle regioni, sostenevano la richiesta di un taglio drastico degli i- scritti non superiore ai 4/500, e dall’altra le Università che per difendere la stes- sa sopravvivenza dei loro Corsi di Laurea in Medicina Veterinaria chiedevano di tornare sopra quota 1000. Il problema di fondo è purtroppo questo, il merca- to del lavoro nei prossimi anni sarà forse in grado di assorbire 2/300 laureati o- gni anno ma d’altra parte ulteriori tagli al numero degli iscritti porterà la mag- gior parte dei Corsi di Laurea a non essere più in grado di mantenersi econo- micamente. La soluzione? Quella che sosteniamo da tempo: il numero dei Cor- si di Laurea in Medicina Veterinaria è troppo elevato, andrebbe ridotto come negli altri paesi europei, sostenendo con fondi adeguati quelli rimasti, i migliori. L’EQUIVOCO BUONISTA DEL PRINCIPIO ATTIVO IN RICETTA L’indicazione del principio attivo in ricetta corrisponde esclusiva- mente ad una rigorosa politica di ri- sparmio della spesa pubblica. La spending review ha costretto a tagliare anche la spesa farmaceutica, perciò il SSN rimborserà solo i farmaci che hanno il prezzo più basso e chi vorrà farmaci più costosi pagherà la diffe- renza. La precedenza forzata, accor- data al medicinale equivalente, non esclude la possibilità per il medico di indicare come “non sostituibile” il me- dicinale non generico e nemmeno la libertà del paziente di chiedere al far- macista un medicinale, equivalente o di marca con lo stesso principio at- tivo, più costoso. Il SSN però non si accollerà la differenza. Tutti contenti? Nessuno. I medici di fa- miglia dicono di non avere mano libera, i consumatori di non essere affatto cer- ti che il generico sia davvero equiva- lente, i pazienti che vorranno restare fe- deli al proprio farmaco (è il caso di mol- ti anziani ad esempio) sanno già di do- ver mettere mano al portafoglio. Di- ciamo allora che, con la svolta del prin- cipio attivo, il Tesoro ha fatto il proprio interesse, ma non sempre quello del singolo cittadino. In campo veterina- rio dove i farmaci non sono rimborsati dal SSN, il prezzo non è “politico”, ma libero, o meglio condizionato da fattori diversi, come i costi di produzione e di Fondo Sanitario A.N.M.V.I. Salute risparmio e immissione in commercio e l’esiguità del mercato di riferimento. Lo sappia- mo e lo diciamo da tanto tempo, ma non siamo ancora intervenuti a suffi- cienza sulle leve della semplificazione e dell’allargamento del mercato del far- maco veterinario. Non siamo ancora abbastanza maturi per considerare la dispensazione diretta come fattore di rivitalizzazione del settore. Quanto ai ge- nerici, gli analisti del settore, suggeri- scono che sarebbe più corretto fare un confronto del costo del ciclo terapeu- tico (calcolo in funzione della durata del trattamento per le diverse specie tar- get) fra i medicinali per uso umano e veterinario, piuttosto che dei mg. di principio attivo contenu- to nel medicinale anche in considerazione della va- riabilità delle taglie degli animali. A differenza del farmaco veterinario i cui costi sono sopportati solo dai soggetti della filiera dal produttore all’utente fi- nale - il prezzo del farmaco umano rim- borsato dal SSN è spalmato su tutti i cittadini. Anche su noi veterinari dun- que, anche sui cittadini che non ne fan- no uso. Costa davvero meno? La- sciamo volentieri a chi non ha alcuna nozione di farmacologia - né senso del- lo Stato né del mercato - parlare a van- vera di “generici” e di insinuare, alla lun- ga, che in veterinaria le veci del SSN le si debba fare noi, accollandoci noi, per il cliente, la spesa. Carlo Scotti A.N.M.V.I

Professione Veterinaria anno 2012 n° 28

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012SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 9, numero 28 dal 3 al 9 settembre 2012Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona28 2

ONAOSIL’Onaosi potrebbe essere prestoautorizzata dal Ministero a rinuncia-re alla riscossione dei crediti risa-lenti al periodo 2003-2007. La so-luzione del contenzioso in un de-creto del Ministro Renato Balduzzi.

VACANZESecondo un sondaggio di TripAdvi-sor, condotto su oltre 1.000 viag-giatori proprietari di animali, il 66%degli italiani incontra difficoltà neltrovare una struttura ricettiva ani-mal-friendly per le vacanze. Il Vete-rinario in loco è considerato un re-quisito “pet friendly”.

IZSNel corso dell'ultima Sessione Ge-nerale dei Delegati OIE, sono statidesignati due nuovi Laboratori diReferenza OIE presso l’Izs dellaLombardia e dell’Emilia Romagna:il Laboratorio di Referenza per laMyxomatosi e il Laboratorio di Re-ferenza per l'Influenza suina.

WDNSeconda positività alla febbre delNilo occidentale riscontrata que-st'anno nel Nord dell'Isola. L'episo-dio è stato accertato dall’Izs dellaSardegna nell’ambito del Pianostraordinario di controllo dellaWND.

31 DICEMBREScadranno a fine anno gli attuali or-gani collegiali del Ministero dellaSalute, fra i quali il Consiglio supe-riore di sanità, il Comitato nazionaleper la sicurezza alimentare e laCommissione consultiva del farma-co veterinario. Possibile rinnovare icomponenti, ma senza accrescer-ne il numero.

NON C’È ALTERNATIVA

A PAGINA 3

IL CONSIGLIO DI STATO DICE SÌ

ALLE AMBULANZE

A PAGINA 4 A PAGINA 6 A PAGINA 8 A PAGINA 15 A PAGINA 27

AUTONOMIADECISIONALE DEL

DIRETTORE SANITARIO

UNA DATAIMPORTANTE

PER LA SICUREZZA

PATOLOGIE E QUALITÀ IN

ACQUACOLTURA

I RISULTATI DELMONITORAGGIO

SUL PIANO RESIDUI

DPR IN VIGORE

BREVI

ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

laPROFESSIONE VETERINARIA

Una riformasenzacambiamentoDal 15 agosto le professioni sonoufficialmente riformate. Per chi?

L’ANMVI E LA FNOVI AL TAVOLO TECNICO CONVOCATO OGNI AN-NO DAL MIUR SONO RIUSCITE AD OTTENERE ANCHE PER L’ANNOACCADEMICO 2012/2013 UNA RIDUZIONE del numero programmatodi iscritti ai Corsi di Laurea in Medicina Veterinaria limitandolo a 918 posti. Unulteriore passo avanti che negli ultimi anni ha visto una continua diminuzionedel numero degli iscritti che cinque anni fa era di circa 1500. 918 sono co-munque troppi se pensiamo che questo significa che fra 5/6 anni avremo sulmercato almeno 800 nuovi laureati, un mercato che già da tempo evidenziaforti tensioni occupazionali che hanno portato quasi trecento colleghi a can-cellarsi dall’Ordine nel solo 2011 e molti altri a chiudere la loro attività ambula-toriale. Al tavolo del Ministero c’erano quindi da un lato l’ANMVI e la FNOVIche facendo presente con dati reali la situazione di forte crisi del settore, con-fermata anche dalle indicazioni molto contenute, a parte l’inspiegabile 200 del-la Campania, delle regioni, sostenevano la richiesta di un taglio drastico degli i-scritti non superiore ai 4/500, e dall’altra le Università che per difendere la stes-sa sopravvivenza dei loro Corsi di Laurea in Medicina Veterinaria chiedevano ditornare sopra quota 1000. Il problema di fondo è purtroppo questo, il merca-to del lavoro nei prossimi anni sarà forse in grado di assorbire 2/300 laureati o-gni anno ma d’altra parte ulteriori tagli al numero degli iscritti porterà la mag-gior parte dei Corsi di Laurea a non essere più in grado di mantenersi econo-micamente. La soluzione? Quella che sosteniamo da tempo: il numero dei Cor-si di Laurea in Medicina Veterinaria è troppo elevato, andrebbe ridotto comenegli altri paesi europei, sostenendo con fondi adeguati quelli rimasti, i migliori.

L’EQUIVOCO BUONISTA DEL PRINCIPIO ATTIVO IN RICETTA

L’indicazione del principio attivoin ricetta corrisponde esclusiva-mente ad una rigorosa politica di ri-sparmio della spesa pubblica. Laspending review ha costretto a tagliareanche la spesa farmaceutica, perciòil SSN rimborserà solo i farmaci chehanno il prezzo più basso e chi vorràfarmaci più costosi pagherà la diffe-renza. La precedenza forzata, accor-data al medicinale equivalente, nonesclude la possibilità per il medico diindicare come “non sostituibile” il me-dicinale non generico e nemmeno lalibertà del paziente di chiedere al far-macista un medicinale,equivalente o di marcacon lo stesso principio at-tivo, più costoso. Il SSNperò non si accollerà ladifferenza. Tutti contenti? Nessuno. I medici di fa-miglia dicono di non avere mano libera,i consumatori di non essere affatto cer-ti che il generico sia davvero equiva-lente, i pazienti che vorranno restare fe-deli al proprio farmaco (è il caso di mol-ti anziani ad esempio) sanno già di do-ver mettere mano al portafoglio. Di-ciamo allora che, con la svolta del prin-cipio attivo, il Tesoro ha fatto il propriointeresse, ma non sempre quello delsingolo cittadino. In campo veterina-rio dove i farmaci non sono rimborsatidal SSN, il prezzo non è “politico”, malibero, o meglio condizionato da fattoridiversi, come i costi di produzione e di

Fondo Sanitario A.N.M.V.I.

Salute risparmioe

immissione in commercio e l’esiguitàdel mercato di riferimento. Lo sappia-mo e lo diciamo da tanto tempo, manon siamo ancora intervenuti a suffi-cienza sulle leve della semplificazionee dell’allargamento del mercato del far-maco veterinario. Non siamo ancoraabbastanza maturi per considerare ladispensazione diretta come fattore dirivitalizzazione del settore. Quanto ai ge-nerici, gli analisti del settore, suggeri-scono che sarebbe più corretto fare unconfronto del costo del ciclo terapeu-tico (calcolo in funzione della durata deltrattamento per le diverse specie tar-

get) fra i medicinali peruso umano e veterinario,piuttosto che dei mg. diprincipio attivo contenu-to nel medicinale anche inconsiderazione della va-

riabilità delle taglie degli animali. A differenza del farmaco veterinario i cuicosti sono sopportati solo dai soggettidella filiera dal produttore all’utente fi-nale - il prezzo del farmaco umano rim-borsato dal SSN è spalmato su tutti icittadini. Anche su noi veterinari dun-que, anche sui cittadini che non ne fan-no uso. Costa davvero meno? La-sciamo volentieri a chi non ha alcunanozione di farmacologia - né senso del-lo Stato né del mercato - parlare a van-vera di “generici” e di insinuare, alla lun-ga, che in veterinaria le veci del SSNle si debba fare noi, accollandoci noi,per il cliente, la spesa. Carlo Scotti

A.N.M.V.I

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Dpr 137/2012 Attualità 3VETERINARIA 28| 2012PROFESSIONE la

te all’esercizio dell’assicurazione per danni de-rivanti dall’attività medico professionale, senti-te le Federazioni nazionali degli ordini e dei col-legi delle professioni sanitarie; b) prevedere chei contratti di assicurazione debbano essere sti-pulati anche in base a condizioni che disponganoalla scadenza la variazione in aumento o in di-minuzione del premio in relazione al verificarsi omeno di sinistri e subordinare comunque la di-sdetta della polizza alla reiterazione di unacondotta colposa da parte del sanitario; c) in-dividuare parametri oggettivi per il risarcimentodel danno biologico.Per i professionisti del SSN, i contenuti e le pro-cedure inerenti ai contratti assicurativi si riman-da alla Conferenza Stato-Regioni, ma resta co-munque esclusa a carico degli enti del Serviziosanitario nazionale ogni copertura assicurativadella responsabilità civile ulteriore rispetto a quel-la prevista, per il relativo personale, dalla nor-mativa contrattuale vigente.Non da ultimo, si prevede che i consulentitecnici d’ufficio devono essere aggiornati concadenza almeno quinquennale, “al fine di ga-rantire, oltre a quella medico legale, una ido-nea e qualificata rappresentanza di espertidelle discipline specialistiche dell’area sanita-ria, anche con il coinvolgimento delle societàscientifiche”. ■

vedimenti legislativi. Uno di questi è il maxi-de-creto Balduzzi, presentato in bozza alle Regio-ni il 24 agosto. Al suo interno si tratta di re-sponsabilità professionale dell’esercente le pro-fessioni sanitarie per mettere qualche paletto allaportata del danno e del risarcimento.

CONDIZIONIPER IL RISARCIMENTO

Per esempio si prevede che “l’esercente la pro-fessione sanitaria che, nello svolgimento dellapropria attività si attiene a linee guida e buonepratiche accreditate dalla comunità scientifica na-zionale e internazionale, risponde dei danni de-rivanti da tali attività solo nei casi di dolo e col-pa grave. Per scongiurare situazioni speculati-ve e agevolare l’accesso alla copertura assicu-rativa agli esercenti le professioni sanitarie,sono disciplinati le procedure e i requisiti mini-mi e uniformi per l’idoneità dei relativi contratti,in conformità ai seguenti criteri: a) determinarei casi nei quali, sulla base di definite categoriedi rischio professionale, prevedere l’obbligo, incapo ad un Fondo appositamente costituito, digarantire idonea copertura assicurativa agliesercenti le professioni sanitarie. Il fondo verrebbefinanziato dal contributo dei professionisti chene facciano espressa richiesta e da un ulterio-re contributo a carico delle imprese autorizza-

scita, a cominciare da una riforma fiscale che ri-pensi radicalmente la portata sanitaria e pro-duttiva delle prestazioni medico-veterinarie. Almomento la riforma per il professionista è un co-sto: la polizza RC e l’aggiornamento su tutti. Ilpeso addossato al professionista non è statocontrobilanciato da misure di liberalizzazione delmercato delle prestazioni veterinarie, sempre piùstrangolate dal peso di un’aliquota IVA vertigi-nosa e da irrisorie detrazioni che non incorag-giano la domanda di salute veterinaria.

PUBBLICITÀFra le disposizioni che trovano immediata at-tuazione in campo medico-veterinario ci sonoquelle sulla pubblicità "informativa". Le violazionicostituiscono illecito disciplinare e di legge. I pro-fessionisti che esercitano una professione re-golamentata fanno "pubblicità informativa". Lecondizioni valide per tutte le categorie sono con-tenute nell'articolo 4 del DPR 137/2012, il de-creto che ha suggellato il processo di riordinoavviato dal Governo Monti e che si concluderàentro l'anno con un atto di delegificazione, valea dire con l'abrogazione di tutte le leggi con-fliggenti con i principi liberalizzatori. La pubbli-cità informativa è strettamente legata ai com-portamenti propri della libera concorrenza, per-tanto le violazioni costituiscono non solo un il-lecito disciplinare, ma anche una violazione delCodice del Consumo (D.Lvo 206/2005) e del-le norme europee sulla pubblicità ingannevole(D.Lvo 145/2007). È ammessa con ogni mez-zo la pubblicità informativa avente ad oggetto l'at-tività delle professioni regolamentate, le spe-cializzazioni, i titoli posseduti attinenti alla pro-fessione, la struttura dello studio professionalee i compensi richiesti per le prestazioni. Inoltre,la pubblicità informativa dev'essere funzionaleall'oggetto, veritiera e corretta, non deve viola-re l'obbligo del segreto professionale e nondev'essere equivoca, ingannevole o denigrato-ria. In fatto di attività pubblicitaria dei professionisti,fermo restando l'assoggettamento del medicoveterinario anche alle specifiche norme di pub-blicità sanitaria, il Legislatore delinea un quadrocoerente con i principi di liberalizzazione e di con-correnza, che assoggetta il messaggio pubbli-citario a criteri di veridicità e correttezza propridel Codice del Consumo, a tutela del cliente-consumatore e, in larga parte, già coerenti conil Codice Deontologico del Medico Veterinario.

POLIZZA RCÈ stato stabilito l’obbligo di assicurazione del pro-fessionista a tutela del cliente, ma rinviandolo diun anno. Lo slittamento sul termine originario del13 agosto: “limitatamente agli esercenti le pro-fessioni sanitarie” l’obbligo di stipula si applica“decorso un anno dalla data di entrata in vigo-re del decreto del Presidente della Repubblica”,cioè al 15 agosto 2013. Per allora l’obbligo saràvigente e con esso quello di comunicare al clien-te di essere in possesso di coperture adegua-te ai rischi professionali. La riforma però dice qual-cosa di più riguardo al termine del 15 agosto2013: “e comunque non oltre l'entrata in vigo-re di specifica disciplina riguardante la respon-sabilità civile e le relative condizioni assicurati-ve degli esercenti le professioni sanitarie". Infatti,la questione della copertura RC per le profes-sioni medico-sanitarie, oltre che essere al cen-tro di polemiche ad opera soprattutto della Fe-derazione dei Medici, è allo studio di altri prov-

La riforma delle professioni è invigore dal 15 agosto, a segui-to della pubblicazione in Gaz-zetta Ufficiale, ma la veterina-ria non se ne è accorta. Il De-creto del Presidente della Re-

pubblica che riforma gli ordinamenti professio-nali - a norma dell’articolo 3, comma 5, del de-creto-legge 13 agosto 2011, n. 138, converti-to, con modificazioni, dalla legge 14 settembre2011, n. 148 - riguarda tutte le professioni or-dinistiche, ma la veterinaria - come tutta la sa-nità- resta espressamente esclusa da una buo-na parte del provvedimento: dalle nuove rego-le sulla formazione continua, dal tirocinio pro-fessionale e dal procedimento disciplinare. La vera novità - che trova attuazione anche incampo medico-veterinario - riguarda l’obbligodi assicurazione per danni a terzi derivanti da re-sponsabilità civile professionale. Per certi versi,anche le norme sulla pubblicità informativacontengono aspetti innovativi, ma - nel com-plesso - il nostro ordinamento professionale re-sta ciò che è diventato nel 2007, in seguito aduna autoriforma dettata in parte dell’Antitrust. Ba-sta leggere il Codice Deontologico per ritrovar-ci principi che, cinque anni dopo, la riforma delGoverno Monti estende a tutte le professioni. Cisarebbe un’altra novità a ben guardare: le tarif-fe diventano parametri.

PARAMETRI TARIFFARIIn sede di liquidazione giudiziaria, infatti, se il clien-te e il professionista non si sono accordati sul-la parcella, il giudice farà riferimento ai parametristabiliti dal Ministero vigilante. La Fnovi ha già pro-dotto lo Studio indicativo dei compensi del me-dico veterinario, in seguito all’istruttoria avviatadal garante della concorrenza a carico del no-stro ordinamento; tutto lavoro già fatto (a suotempo con il parere favorevole persino delConsiglio Superiore di Sanità) e già pronto pervarare il decreto sui parametri tariffari dellaprofessione veterinaria. Il Ministero della Salutepuò contare addirittura su un “tariffario” adeguatoall’ISTAT. Non resta che adottarlo formalmentee possibilmente utilizzarlo per scopi istituziona-li, cioè fuori dalle leggi di mercato, ogni volta chele Pubbliche Amministrazioni devono indirebandi o gare d’appalto. I parametri non rap-presentano un prezzo imposto, come un tem-po la tariffa minima obbligatoria, ma possonoorientare il consumatore-cliente della prestazione.È appunto il consumatore-cliente il destinatariodella riforma delle professioni. È nel suo interesseche viene introdotto l’obbligo di polizza assicu-rativa per danni causati nell’esercizio profes-sionale. È nel suo interesse che si disciplina lapubblicità informativa e si vietano le tariffe-car-tello. Il professionista contrae una serie di obblighi,ma non è un soggetto beneficiario di questa rifor-ma. Nell’interesse del professionista servono benaltri provvedimenti, soprattutto di rilancio e di cre-

Una riforma che non serve alla nostra professioneTutele per il cliente e costi per il professionista: nessuna politica di sviluppo e di rilancio

In quanto "consumatore", il destinatariodel messaggio pubblicitario del profes-sionista può anche ricorrere all’Autorità

Garante della Concorrenza. Infatti, il pro-fessionista, in quanto "operatore pubblici-tario", secondo le norme antitrust, è sog-getto al Regolamento istruttorio pubblica-to a fine agosto in Gazzetta Ufficiale dal-l’Autorità Garante della Concorrenza e delMercato. Il regolamento stabilisce le pro-cedure che l’Autorità avvierà ogni volta chevenga richiesto il suo intervento per pub-blicità ingannevole o illecita ai sensi di leg-ge. Se ci saranno i presupposti, l’Autorità

NON SOLO ALL’ORDINE. IL PROFESSIONISTARISPONDE ANCHE ALL’ANTITRUST

potrà invitare il professionista, per iscritto,a rimuovere i profili di possibile inganne-volezza o illiceità di una pubblicità ovverodi possibile scorrettezza di una pratica com-merciale (moral suasion). È pubblicità in-gannevole, ai sensi di legge, "qualsiasi pub-blicità che in qualunque modo, compresala sua presentazione, è idonea ad indurrein errore le persone fisiche o giuridiche allequali è rivolta o che essa raggiunge e che,a causa del suo carattere ingannevole, pos-sa pregiudicare il loro comportamentoeconomico ovvero che, per questo motivo,sia idonea a ledere un concorrente".

Con l’obbligo di RC si fa concreto ilrischio di speculazione ai dannidel professionista. In una lettera

al ministro della Salute, il presidente dellaFNOMCEO, Amedeo Bianco, ha rincaratola dose di critiche verso gli spot, trasmes-si anche dalle reti RAI, di “Obiettivo Risar-cimento”. Siamo di fronte a, “una perver-sa deriva culturale e sociale che minac-cia ed erode il rapporto fiduciario medi-co-paziente". L’Ordine dei Medici si dicemolto preoccupato per il proliferare di i-niziative, anche mediatiche, che hanno ilchiaro scopo di incrementare a dismisurail contenzioso in ambito sanitario, indu-cendo l’opinione pubblica a ritenere che,sempre e comunque, alla base di ogni e-vento imprevisto ci sia, o non si possa e-scludere, una colpa del medico e/o dellastruttura sanitaria verso cui esercitare a-zione di risarcimento”. Per la Fnomceo,gli spot veicolano un messaggio inganne-

OBIETTIVO RISARCIMENTO?

vole “orientato ad affermare il principioche ogni esito indesiderato o presunto ta-le di una prestazione sanitaria possa es-sere considerato oggetto di una procedu-ra risarcitoria”. “Questa perversa derivaculturale e sociale - si legge ancora nellalettera - minaccia ed erode il rapporto fi-duciario medico-paziente disorientando iprofessionisti che sono, in tal modo, in-dotti a vedere nel paziente non solo unapersona da assistere quanto piuttosto unsoggetto potenzialmente ostile da cui di-fendersi”. Una situazione che “crea insi-curezza nel professionista e mette in crisila libertà e l’indipendenza di giudizio cuideve ispirarsi l’esercizio professionaledel medico”. Le iniziative commercialisembrano invece “guardare più al ristorodegli apparati di contenzioso che alle vit-time del danno, con le note ricadute suicosti della sanità e sulle deficienze di e-quità di accesso alle tutele”.

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4 Attualità Soccorso animali VETERINARIA 28 | 2012PROFESSIONE la

zione e l’aggiornamento delle relative carte dicircolazione. L’allegato contiene l’elencazionedelle caratteristiche tecniche delle autoambu-lanze veterinarie. Sullo schema di regolamentosi sono espressi favorevolmente il Ministerodell’interno, il Ministero dell’ambiente e dellatutela del territorio e del mare e, con osserva-zioni recepite nel testo, il Ministero della salute.L’ANMVI si riserva di esprimere un parere all’e-manazione del testo definitivo a cura del Mini-stero delle Infrastrutture e dei Trasporti. ■

zia stradale di verificare, anche successiva-mente, il legittimo utilizzo dei dispositivi sup-plementari di allarme e di segnalazione visiva aluce lampeggiante blu.L’articolo 8 contiene norme di chiusura, rin-viando alla competenza della Direzione Gene-rale per la Motorizzazione l’individuazione delleprocedure e della documentazione tecnico-amministrativa occorrente per l’immatricola-zione dei veicoli previsti all’articolo 2, comma1, nonché i criteri e le modalità per la compila-

lanze veterinarie, classificate quali veicoli peruso speciale a norma della direttiva2007/46/CE, ai veicoli adibiti alle attività di vigi-lanza zoofila svolte da soggetti pubblici e pri-vati nell’adempimento di servizi urgenti di isti-tuto ed ai veicoli in disponibilità degli enti pro-prietari e concessionari delle autostrade, al fi-ne di consentire il recupero di animali la cuipresenza possa costituire elemento di pericoloper la circolazione stradale. Quanto al traspor-to di animali in stato di necessità effettuato daprivati, esso viene sottoposto, in analogia conle prescrizioni contenute nell’articolo 156c.d.s. per il trasporto di persone ferite o grave-mente ammalate, alla sola esenzione dall’ob-bligo di osservare divieti e limitazioni sull’usodegli ordinari dispositivi di segnalazione acu-stica, con divieto di installazione e di utilizzo didispositivi supplementari di cui all’art. 177c.d.s.L’articolo 2 individua le tipologie dei veicoli dicui all’art. 1, comma 1, indicando le caratteri-stiche tecniche e l’equipaggiamento delle au-toambulanze veterinarie, dei veicoli adibiti alleattività di protezione animale o di vigilanza zoo-fila, nonché dei veicoli in disponibilità degli entiproprietari e concessionari delle autostrade, ri-conducibili alle categorie internazionali M1 oN1 (rispettivamente, veicoli destinati al tra-sporto di persone ed aventi al massimo ottoposti a sedere oltre a quello del conducente eveicoli destinati al trasporto di cose, aventimassa massima non superiore a 3,5 t.)L’articolo 3 definisce le modalità ed i criteri diimmatricolazione.L’articolo 4 definisce i criteri di utilizzo dei vei-coli da parte dei soggetti pubblici e privati.L’articolo 5 disciplina l’utilizzo dei dispositivisupplementari di allarme e di segnalazione vi-siva a luce lampeggiante blu, individuando lecircostanze e le condizioni dei servizi urgenti diistituto inerenti il soccorso od il trasporto di ani-mali in stato di necessità.L’articolo 6 individua gli stati patologici in pre-senza dei quali un animale è da considerare instato di necessità.L’articolo 7 individua la documentazione ne-cessaria al fine di consentire agli organi di poli-

Il soccorso agli animali, dopo dueanni di norme incomplete, sta peressere disciplinato. Il Consiglio diStato ha approvato lo schema di re-golamento del Ministero dei Tra-sporti. Otto articoli per mettere su

strada le ambulanze veterinarie e i mezzi disoccorso. L’obbligo è pienamente vigente e sanzionabi-le, come dimostrano le cronache, ma attendedi essere perfezionato con l’emanazione delprevisto decreto attuativo. A luglio di quest’an-no, l’ufficio legislativo del Ministero dei Tra-sporti ha trasmesso a Palazzo Spada unoschema di regolamento da emanarsi in attua-zione dell’articolo 177, comma 1, del Codicedella strada, come modificato dalla legge 29luglio 2010, n. 120. Secondo la bozza ministeriale, per le attività disoccorso agli animali potranno essere utilizza-te:• le autoambulanze veterinarie, classificate

quali veicoli per uso speciale a norma delladirettiva 2007/46/CE

• i veicoli adibiti alle attività di vigilanza zoofilasvolte da soggetti pubblici e privati nell’a-dempimento di servizi urgenti di istituto

• i veicoli degli enti proprietari e concessionaridelle autostrade, al fine di consentire il recu-pero di animali la cui presenza possa costi-tuire elemento di pericolo per la circolazionestradale.

Per quanto concerne l’uso dei veicoli privatiper il trasporto degli animali in "stato di neces-sità", previsto dallo stesso articolo 177, questosarà disciplinato in analogia con le prescrizionicontenute nell’articolo 156, comma 4 del codi-ce della strada per il trasporto di persone feriteo gravemente ammalate, prevedendo l’esen-zione dall’obbligo di osservare divieti e limita-zioni sull’uso degli ordinari dispositivi di segna-lazione acustica, fermo restando il divieto di in-stallazione e di utilizzo di dispositivi supple-mentari di cui all’articolo 177 del codice dellastrada. Esso consta di otto articoli e di un alle-gato tecnico.L’articolo 1 definisce l’ambito di applicazionedel regolamento, in riferimento alle autoambu-

Il Consiglio di Stato dice sì alle ambulanze veterinariePronto il regolamento che attua il Codice della Strada

L’Associazione Nazionale Medici Ve-terinari Italiani (ANMVI) consideranecessaria la proroga, disposta in

questi giorni dal Ministero della Salute,dell’ordinanza che obbliga all’identifica-zione con microchip dei cani e alla regi-strazione nell’anagrafe canina regionale.Ma altrettanto necessaria, secondol’ANMVI, è una nuova normativa (peraltropreannunciata nel provvedimento di pro-roga sotto forma di un nuovo AccordoStato-Regioni) che armonizzi le anagraficanine regionali, oggi troppo diverse e inalcuni casi non pienamente implementa-te. “Ogni Regione - dichiara in un comu-nicato stampa Marco Melosi, PresidenteANMVI - ha sistemi informativi a se stan-ti e regole proprie che in alcuni casi nonpermettono una piena accessibilità almedico veterinario che ha inoculato il mi-crochip, né in fase di implementazionené in fase di consultazione del data ba-se. Inoltre - aggiunge Melosi - da una Re-gione all’altra il dato identificativo del ca-ne si perde, perché non sempre viene ri-versato in tempo reale nell’anagrafe ca-nina nazionale del Ministero della Salute,dove è invece necessario che tutti i cit-tadini abbiano libero accesso e che sa-rebbe buona cosa mettere in collega-mento diretto con i data base regionaliattraverso modalità di aggiornamentoautomatico, anziché attendere che i datisiano riversati dalle singole amministra-zioni regionali”.Ci sono tre buoni motivi per l’Anagrafecanina più efficiente ed uniforme su tuttoil territorio nazionale, secondo il Presi-dente ANMVI: 1) abbattere i rischi sanita-ri, attraverso il controllo della popolazio-ne canina; 2) tutelare i cani attraverso lacertezza della proprietà, sia in caso diabbandono che di smarrimento; 3) ridur-

ANAGRAFE CANINA: TROPPO COSTOSA E FEDERALISTA

re la spesa pubblica che finanzia le ana-grafi canine regionali. A quest’ultimoproposito Melosi osserva che “la consi-stenza numerica degli animali sul territo-rio nazionale rappresenta un criterio diriparto dei fondi nazionali contro il ran-dagismo”. Dal 2007, infatti, la Legge Fi-nanziaria destina fondi alle Regioni ap-positamente per implementare le ana-grafi canine regionali. “Ci domandiamo -conclude Melosi - se l’attuale situazionecon 20 sistemi informativi regionali, nonimplementati in tempo reale, sia al passocon l’agenda digùitale del Paese e con laspending review.” Secondo i più recentidati ufficiali del Ministero della Salute icani registrati all’Anagrafe Nazionale de-gli Animali di Affezione sono 5.877.262.Secondo dati di mercato, i cani nelle ca-se italiane sono almeno un milione in più(6 milioni e 951 mila- fonte: Rapporto As-salco - Zoomark, 2012).

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Dopo attenta lettura del Ma-nuale ANMVI sul DirettoreSanitario (supplemento PVn. 41, 2011), un paio di Col-leghi ci hanno mandato unaserie di interessanti quesiti.

Girati i lusinghieri complimenti all’autore Gior-gio Neri, ci sembra utile condividere con i let-tori le problematiche sollevate. Si tratta, inparticolare, dell’autonomia del Direttore Sani-tario e delle sue competenze, in alcuni casispecifici. Giova premettere, attingendo al Ma-nuale, che “il titolare della struttura è il sog-getto a cui compete la definizione delle politi-che aziendali” e che il Direttore Sanitario “hatitolo per rappresentare la struttura nei rap-porti professionali e commerciali con gli uten-ti e i fornitori”. Inoltre, il Direttore Sanitario “e-sercita il suo potere direttivo esigendo il ri-spetto di leggi e regolamenti, definendo indi-rizzi, stabilendo procedure, emanando diretti-ve, dando ordini ed indicazioni che rappre-sentano un po’ il tessuto connettivo su cuideve svilupparsi l’attività sanitaria (…) le suecompetenze non si limitano a tale attività pro-positiva”.

I Colleghi si chiedono se la definizione dellepolitiche aziendali debba essere esercitatatramite strumenti formali (es. documenti, re-golamenti, ecc.) e se nella definizione dellestesse rientrino scelte economiche rilevanti(es. assunzioni/licenziamenti di personale, ac-quisti di attrezzature, collaborazioni esternecon sanitari, ecc.). Queste decisioni possonoessere assunte autonomamente dalla figuradel Direttore Sanitario, senza l’approvazionedel Titolare? Il Direttore sanitario rappresentala Struttura dando concreta effettuazione allepolitiche aziendali ed emanando direttivecoerentemente con le stesse, in quanto è co-lui che fornisce “supporto tecnico al Titola-re”? E ancora: la redazione del bilancio eco-nomico di esercizio spetta al Titolare dellastruttura o al Direttore Sanitario? Nel caso incui il Titolare della struttura riscontri una noncoerenza tra politiche aziendali ed operatodel Direttore Sanitario ciò attiene al campodella deontologia medica? Nel caso in cui u-na Struttura Sanitaria non abbia un ammini-stratore unico ma la Titolarità sia relativa a piùsoci, ognuno con lo stesso peso in quote del-la Società, e ad uno dei quali è stato affidato

il compito di Direttore Sanitario, quale è il cor-retto funzionamento? Esistono normative oindirizzi nazionali di riferimento che disciplina-no tali ambiti di competenza? Di seguito le risposte dell’autore del Manua-le.

a cura di GIORGIO NERIPer dare una chiave di lettura a tutta la mate-ria che si riferisce al Direttore Sanitario in Ve-terinaria conviene cominciare rispondendo al-l’ultima delle domande che i colleghi formula-no: “Esistono normative o indirizzi nazionali diriferimento che disciplinano tali ambiti dicompetenza?”. La risposta è negativa, se sieccettuano alcuni ambiti in cui la figura del Di-rettore Sanitario (non necessariamente vete-rinario) è specificatamente investita di com-petenze da precise norme di legge: per e-sempio i rifiuti sanitari, i requisiti minimi dellestrutture veterinarie, il Codice Deontologico,la pubblicità sanitaria (quanto meno finché lalegge 17571992 non è stata abrogata) ecc.Il titolare della struttura definisce e rende notele politiche aziendali nei termini e con i mezziche ritiene più idonei ed opportuni (con do-

cumenti scritti, con mezzi verbali o semplice-mente con i fatti). Nulla toglie peraltro che e-gli decida di tenere riservate alcune questio-ni, oppure che decida di delegarle a terzi.Certamente tra le politiche aziendali rientranoanche la definizione quali-quantitativa del per-sonale, delle attrezzature, l’individuazionedelle prestazioni che verranno effettuate ecc.La competenza anche in questo caso è ascri-vibile al Titolare della struttura che tuttaviapuò, come detto, delegare a soggetti terzi (equindi anche al Direttore Sanitario), che ri-sponderanno comunque delle loro scelte alTitolare stesso.Per quanto riguarda la redazione del bilancioeconomico, trattandosi di attività amministra-tivo-contabile, la competenza è riferibile al Di-rettore Amministrativo, qualora previsto, op-pure ad una persona terza (per esempio uncommercialista), sempre e comunque perconto del Titolare (o eventualmente del suolegale rappresentante) che naturalmente, selo ritiene, può svolgere anche tale funzione inprima persona. Non compete invece tale o-nere al Direttore Sanitario il quale ha compe-tenza solo relativamente alla gestione dell’at-tività sanitaria.L’applicazione delle politiche aziendali (perquanto di propria competenza) da parte delDirettore Sanitario non si attua nella sua fun-zione di supporto tecnico, quanto in quella diOrgano esecutivo delle politiche sanitarie nelrispetto delle disposizioni di legge e regola-mentari.Un mancato rispetto delle politiche aziendalio delle attività delegate da parte del DirettoreSanitario non ha rilievo in campo deontologi-co (a meno che naturalmente il suo operatocomporti una violazione del Codice Deonto-logico, il che peraltro, in caso di cattive politi-che aziendali, potrebbe essere causato pro-prio da un’imprudente osservanza da partedel Direttore Sanitario, di indicazioni contrariealla deontologia), bensì al rapporto contrat-tuale tra i soggetti in questione. Infine, non esiste alcuna differenza tra la fatti-specie in cui il Direttore Sanitario sia anchesocio/associato e quindi contitolare dellastruttura veterinaria rispetto a quando non losia. Infatti le due figure hanno ambiti di com-petenza completamente diversi e che non sisovrappongono mai, nel senso che ancorchévengano svolti dalla stessa persona, ciò av-viene, a seconda dei casi, in quanto DirettoreSanitario piuttosto che in quanto Titolare.Pertanto, in questo caso, un medesimo sog-getto avrà contemporaneamente attribuzionie competenze proprie di ognuno dei ruoli chedistintamente ricoprirà, rispondendo del suooperato in termini di responsabilità al sogget-to che ha titolo per chiedergliene conto a se-conda che si tratti di competenze attribuiteglidalla legge oppure di natura contrattuale. ■

Le politiche aziendali e l’autonomiadel Direttore SanitarioLa struttura, il titolare, il direttore sanitario. Chi decide cosa?

laPROFESSIONE VETERINARIA 29 | 20116 Anmvi Servizi Competenze

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Scatterà infatti dal 1 gennaio 2013 l’obbligodella produzione del documento di valutazio-ne dei rischi (DVR) e del DUVRI (documentounico di valutazione dei rischi interferenti). Ilprimo è il documento nel quale verranno a-nalizzati tutti i possibili rischi e quindi i peri-coli presenti nell’ambiente di lavoro, docu-mento che conterrà la descrizione di un pia-no programmatico cioè tutto quanto sarà ne-cessario attuare per ridurre il più possibile leprobabilità che quel determinato rischio rap-presenti un pericolo. Dovranno essere valu-tati il rischio fisico, legato al rumore e alle vi-brazioni, nonché ai campi elettromagnetici ealla radiazioni ottiche artificiali, il rischio infor-tuni, il rischio chimico, il rischio legato all’usodi sostanze con potenzialità cancerogena emutagena, il rischio biologico, il rischio da ra-diazioni ionizzanti, il rischio da movimentazio-ne manuale dei carichi, il rischio da videoter-minali, il rischio stress lavoro correlato e il ri-schio incendio. Il documento, come era giàper l’autocertificazione, dovrà avere “datacerta” che dimostri così l’avvenuta redazionenei limiti di data imposti dalla normativa. Lacertificazione della data può essere ottenutaseguendo varie modalità come richiederlapresso lo sportello di un qualsiasi ufficio po-stale oppure autospedendosela presso la ca-sella di posta elettronica certificata.La valutazione dei rischi interferenti dovrà es-sere invece eseguita, sempre da parte del ti-tolare, nel caso in cui siano presenti colleghiche frequentano la struttura per eseguireconsulenze o che occasionalmente sianochiamati per collaborazioni. Saranno daprendere in esame quelle situazioni di even-tuale rischio che si vengono a creare durantequesta collaborazione, sia per il tipo di ma-nualità adottata sia per il tipo di strumentarioo strumentazione o macchinario utilizzati.Anche questa seconda valutazione dovrà

scaturire in un documento che potrà costitui-re parte integrante del DVR oppure, nel casoin cui non ci sia l’obbligo della redazione delDVR mancando la figura del lavoratore, saràuna semplice stesura riguardante esclusiva-mente quei rischi da interferenza professio-nale con il consulente/collaboratore.

IL PERSONALEUna seconda scadenza da non trascurare eper rispettare la quale sarà importante orga-nizzarsi e agire per tempo, è quella legata al-la formazione del personale. Nel mese di di-cembre del 2011 la Commissione perma-nente per i rapporti tra lo Stato e le Regionie Province autonome di Trento e Bolzano ha

prodotto un documento contenente indica-zioni riguardo la formazione per i lavoratori,formazione da eseguire entro appunto il 31di dicembre 2012. Questa formazione potràsvolgersi presso un Ente organizzatore, po-trà essere seguita con la metodica e-lear-ning oppure potrà essere organizzata diret-tamente nell’ambiente di lavoro dove il do-cente potrà anche essere l’RSPP interno apatto che abbia esperienza nel campo dellaformazione o almeno 3 anni di titolarità nel-l’incarico di RSPP. I contenuti dei corsi sonoprevisti nello stesso documento approvatodalla Conferenza Stato Regioni e anche ladurata, stabilita in almeno 8 ore da ripeterepoi ogni 5 anni. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 29 | 20118 Anmvi Servizi D.Lvo 81

di CARLO PIZZIRANI

Ammesso che non arriviall’ultimo minuto un De-creto Milleproroghe, co-me ormai siamo abituatia registrare negli ultimianni alla vigilia di sca-

denze attuative, il 31 dicembre 2012 sarà unmomento molto rilevante per diverse situa-zioni che riguardano la sicurezza e la salutein ambienti di lavoro.

DVR E DUVRILa prima cosa importante da ricordare è chenon sarà più possibile che il titolare di una at-tività, quindi anche una struttura veterinaria,dove sono impiegati fino a dieci lavoratori,possa dichiarare l’avvenuta valutazione dei ri-schi con una semplice autocertificazione.Questo privilegio era già stato previsto chedecadesse il 30 giugno 2012 ma tale sca-denza è stata poi differita al 31 dicembre.

31/12/2012: data importante per gli obblighi di sicurezza sul lavoroStop all’autocertificazione dei rischi. Formazione anche per il personale

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“AGGIORNAMENTI SULLA SICUREZZA DEL LAVORO”

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OBIETTIVI DELLA GIORNATA - Le strutture veterinarie, equiparate ai luoghi di la-voro, ricadono sotto la disciplina del Decreto Legislativo 81/2008. Aggiornarsi sullenovità introdotte dal Testo Unico sulla sicurezza del lavoro è utile e raccomandato atutti i medici veterinari. Per i datori di lavoro che hanno già conseguito la previstaformazione l’aggiornamento è obbligatorio. L’aggiornamento è rivolto in particolareai Colleghi che hanno già conseguito la qualifica di RSPP e ad essi verrà data laprecedenza in fase di raccolta delle adesioni. Info: 0372-403536

Devi aggiornare la tua qualifica di RSPP?

A.N.M.V.I.ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

Nella foto Carlo Pizzirani, docente ai corsi per la sicurezza sul lavoro che si svolgonoa Palazzo Trecchi. Prossime date di ottobre: www.anmvi.it

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La detenzione e l’impiego dimedicinali veterinari appar-tenenti alla categoria degliAlfa-2 adrenergici o Alfa-2agonisti (xilazina, clonidina,romifidina, detomidina, me-

detomidina, dexmedetomidina, mivazerol,ecc.) è di esclusiva competenza del medicoveterinario e vanno dispensati con ricettamedico-veterinaria non ripetibile in triplice co-pia. Il Ministero della Salute ha disposto che le a-ziende titolari delle AIC modifichino di con-seguenza gli stampati entro il 31 gennaio2013, inserendo la dicitura: “La sommini-strazione e detenzione del medicinale deveessere effettuata esclusivamente dal medicoveterinario”. La Direzione Generale della Sanità Animalee dei Farmaci Veterinari motiva la modifica inragione del fatto che agli effetti sedativi/ane-stetici si accompagnano importanti effetticardiocircolatori che si aggravano all’aumen-tare della dose (ipertensione, bradicardia, a-ritmie cardiache ed ipotensione) e con l’ac-cidentale somministrazione endovenosa sidetermina una concentrazione plasmaticapicco eccessivamente alta, con effetti cliniciimprevedibili fino al decesso. Per queste ragioni, viene richiesta la presen-za di un medico veterinario per la sommini-strazione di un farmaco antagonista specifi-co ed adeguate terapie di supporto, oltre al

monitoraggio clinico e strumentale. Nono-stante vengano identificati come ipnotici esedativi, questi medicinali comportano unadepressione dose dipendente del SNC (tran-quillizzazione - sedazione profonda - aneste-sia generale). ■

La SIVAL ha ricevuto una no-ta ministeriale di chiarimentisulla detenzione di medici-nali stupefacenti ad uso ve-terinario. La comunicazione,indirizzata a tutti gli addetti

ai lavori, è firmata dalle Direzioni Generali deiDispositivi Medici e dei Farmaci Veterinari. LeDirezioni forniscono alcune precisazioni aglioperatori sanitari che detengono medicinalistupefacenti ad uso veterinario, per gli scopiprevisti dal Decreto Legislativo 116/1992,che disciplina la protezione degli animali uti-lizzati a fini sperimentali o ad altri fini scientifi-ci.La nota premette che - anche per gli scopiprevisti dal Decreto Legislativo n. 116/1192 -ci si deve rifare all’articolo 84 del Codice delFarmaco Veterinario e all’art. 42 del Testo U-nico degli Stupefacenti (DPR 309/190), perchiarire che "a parere dell’Ufficio CentraleStupefacenti, i medici veterinari responsabilidel benessere animale possono avvalersi dicollaboratori qualificati per la tenuta del regi-stro corona previsto dal comma 3 del citatoart. 42, predisponendo una procedura scrittae condivisa". Inoltre, ai sensi dall’art. 85 del DLvo193/2006, relativo alle scorte di medicinali,ivi inclusi quelli previsti dal comma 1 del-

l’art. 84, "possono essere detenute, previaautorizzazione rilasciata dal servizio veteri-nario della ASL competente per territorio,sotto la diretta responsabilità del medicoveterinario". "Pertanto - chiarisce la nota ministeriale- ladetenzione di medicinali stupefacenti ad usoveterinario, da somministrare per gli scopiprevisti dal Decreto Legislativo 116/92, nonnecessita di autorizzazione ministeriale daparte dell’Ufficio Centrale Stupefacenti"."Il medico veterinario responsabile del be-nessere animale - si legge - detiene le scortedei medicinali che ritiene necessari ai sensidell’art. 84 del decreto legislativo 193/2006,in locali autorizzati, ivi inclusi i medicinali ve-terinari contenenti stupefacenti, e tiene un re-gistro di carico e scarico dei medicinali ac-quistati, ai sensi dell’articolo 42 del Dpr390/190".La nota conclude ricordando che "i medici-nali stupefacenti inclusi nella Tabella II sezio-ne A devono essere conservati in armadiettochiuso a chiave non asportabile".L’Ufficio Centrale Stupefacenti autorizza l’ap-provvigionamento non in forma di medicinalee non per gli scopi previsti dal Decreto 116,"solo nei casi in cui le suddette sostanze sia-no impiegate per ricerca scientifica e speri-mentazione". ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 28 | 201210 Osservatorio farmaco Stupefacenti

Novità per gliAlpha 2adrenergici oAlpha agonisti Riservata al veterinario la detenzione e l’impiego.Ricetta non ripetibile in triplice copia

Detenzione distupefacenti nellasperimentazioneanimaleChiarimenti su registro e scorte dall’UfficioCentrale Stupefacenti

Iprodotti già sul mercato restano com-mercializzati fino al 31 dicembre 2014.Lo prevede il maxi-decreto per la sa-

nità che il Ministro Renato Balduzzi pre-senterà al Consiglio dei Ministri dellaprossima settimana. La condizione per ilmantenimento in commercio è che entrosei mesi dalla data di entrata in vigore del

GLI OMEOPATICI VETERINARI RESTANO IN COMMERCIO FINO AL 2014

presente decreto sia presentata una do-manda di registrazione semplificata o diautorizzazione. Per i medicinali omeopa-tici, anche veterinari, presenti sul merca-to italiano alla data del 6 giugno 1995, re-sta fermo quanto previsto dalla normati-va vigente. Tali prodotti sono soggetti al-la procedura semplificata di registrazio-ne. In alternativa, le aziende titolari pos-sono presentare una dichiarazione auto-certificativa sottoscritta dal legale rap-presentante dell’azienda medesima, re-cante: a) elementi comprovanti la sicu-rezza del prodotto, avendo riguardo allasua composizione, forma farmaceutica evia di somministrazione; b) i dati di ven-dita al consumo degli ultimi cinque anni;c) le eventuali segnalazioni di farmacovi-gilanza. Non sono ricompresi nell’auto-certificazione i medicinali omeopatici diorigine biologica o preparati per uso pa-renterale o preparati con concentrazioneponderale di ceppo omeopatico. All’arti-colo 24 del decreto legislativo 6 aprile2006 le parole “31 dicembre 2011” sonosostituite dalle seguenti: “31 dicembre2014”.

Non dovrà più essere controfirmatadal medico veterinario la dichiara-zione sui trattamenti effettuati su-

gli animali nei 90 giorni precedenti l’avvioalla macellazione. L’adempimento è sop-presso dalla bozza del Decreto-Balduzzi,che, all’articolo 21 sulle sostanze ad azio-ne ormonica, recita: All’articolo 15, com-ma 6, lettera d) del decreto legislativo 16marzo 2006, n. 158 <http://www.parla-mento.it/parlam/leggi/deleghe/06158dl.htm> le parole: «nel caso in cui sianostati effettuati tali trattamenti la dichiara-zione deve essere controfirmata, sul retrodella stessa, al momento della prescrizio-ne o dell’invio degli animali allo stabilimentodi macellazione, dal medico veterinario cheha prescritto i predetti trattamenti» sonosoppresse. Il Decreto Legislativo 16 mar-zo 2006, n. 158 attua la direttiva 2003/74/CE,concernente il divieto di utilizzazione di ta-lune sostanze ad azione ormonica, tireo-statica e delle sostanze beta-agonistenelle produzioni animali. Per effetto della modifica della bozza-Bal-duzzi, quando approvata e in vigore, la di-chiarazione del titolare dell’allevamento diorigine, dovrà contenere le seguenti indi-cazioni: a) numero, specie e categoria de-gli animali; b) ubicazione dell’allevamento

LA CONTROFIRMA DEI TRATTAMENTI NON SI FARÀ PIÙ

di provenienza; c) che gli animali non sonostati trattati o alimentati con sostanze di cuiè vietato l’impiego; d) eventuali trattamen-ti effettuati sugli animali, nei novanta gior-ni precedenti l’avvio alla macellazione, conle sostanze di cui agli articoli 4 e 5, nonchécon alimenti medicamentosi e specialità me-dicinali; e) che sono stati osservati i previ-sti periodi di sospensione per i trattamenticon i prodotti di cui alla lettera d).

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laPROFESSIONE VETERINARIA 28 | 201212 Legale Sentenze

le dello studio diretto dal professionista “incri-minato” sia stata gestita in totale autonomia dalfranchisor, che addirittura il professionista si fos-se raccomandato di osservare le norme deon-tologiche. Troppo poco per la Cassazioneche avrebbe apprezzato prove documentali delgiusto scrupolo del professionista, prove soloaddotte e non prodotte, e quindi la SupremaCorte ha confermato i due mesi di sospensionedecisi dall’Ordine. Tanto più che il direttore sa-nitario in primis ha riconosciuto il tenore illeci-to del messaggio pubblicitario.

Anche se l’ideazione del messaggiopubblicitario non è del professio-nista ma della società a cui risulta

affiliato in franchising, la responsabilità disci-plinare non ricade mai su quest’ultima. L’ha sta-bilito la Cassazione che il 31 luglio ha confer-mato la sospensione disciplinare comminatadall’Ordine ad un dentista iscritto per messaggiopubblicitario non rispondente alle norme di leg-ge e alla deontologia. Il messaggio pubblicita-rio - è la tesi di nuovo orientamento giurispru-denziale - deve essere sempre verificato dal pro-fessionista responsabile dell’attività: disinte-ressarsi della campagna informativa e delmessaggio pubblicitario ideato dal franchisorrappresenta una forma di responsabilità deon-tologica. Si tratta di “omessa verifica” da par-te del direttore sanitario. La Cassazione non haminimamente considerato la dichiarazione dellegale rappresentante della società affiliante cheattesta come tutta la campagna promoziona-

Il direttore sanitario è sempre responsabile della pubblicitàDeve sempre controllare la rispondenzadeontologica del messaggio

nista che ha bollato come "anacronistica" lanorma deontologica, utilizzata invero cometentativo "surrettizio" di vietargli l'iniziativapubblicitaria.Il richiamo all'applicazione dei minimi tariffari,ancorché abrogati, viene giustificato dallaCorte: "Non si vede come quel richiamo, chenecessariamente presuppone piuttosto chesmentire il carattere orientativo della tariffa,possa confliggere con la trasparenza e la ve-ridicità della comunicazione". Né rileva più ditanto la "genericità della promessa riduzione,in quanto non riferita a singole prestazioni,potendo incidere solo sulla capacità di per-suasione del messaggio che è profilo certa-mente estraneo alla sfera di intervento degliorgani disciplinari".E ancora: "la riaffermazione dei poteri di veri-fica degli Ordini professionali (...) è del tutto i-nidonea a giustificare la decisione: quei po-teri, la cui sopravvivenza è fuori discussione- osserva la Corte - sono funzionali alla verifi-ca della trasparenza e della veridicità delmessaggio, ma si è già visto che le ragioniaddotte dalla Commissione a sostegno dellanegativa valutazione formulata al riguardo so-no giuridicamente scorrette e logicamente i-nappaganti". ■

pubblicizzate le prestazioni offerte dalla srldella quale era direttore sanitario. Sospesoper un mese dall'Ordine, il medico ha impu-gnato il provvedimento davanti alla Cepps fi-no ad ottenere soddisfazione in Cassazione.La contestazione deontologica verteva sulconcetto di "dignità e decoro professionale"che l'iniziativa di volantinaggio avrebbe in-franto, perché "ispirata a realtà di esclusivanatura commerciale". L'Ordine contestava anche la falsità del mes-saggio per il richiamo ad una tariffa minimanazionale "ormai abrogata" e su quest'ultimopunto la Commissione Centrale Esercenti leprofessioni sanitarie si è schierata con l'Ordi-ne: il richiamo ai minimi in un contesto nor-mativo in cui essi sono abrogati è "indice dimancanza di trasparenza del messaggio". Ilvolantino, infatti, secondo la Commissione sirichiamava ai minimi per indicare una riduzio-ne generalizzata delle tariffe, non riferita allesingole prestazioni e dunque "in contrastocon il principio di correttezza". Per il profes-sionista, il richiamo all'applicazione dei mini-mi voleva essere "meramente parametrico",per far comprendere il grado di riduzione deisuoi prezzi (anche di 2/3 inferiori).La Cassazione ha dato ragione al professio-

Ha vinto il dentista. Con unnuovo orientamento giu-risprudenziale la Corte diCassazione gli ha ricono-sciuto non solo la legitti-mità dei volantini, ma

anche il fatto che la pubblicità si richiamasseai minimi tariffari. Non importa che siano statiabrogati, nella finalità del professionista sani-tario, che li ha citati sul suo volantino, aveva-no un significato parametrale per far capire alcliente il livello di convenienza dei prezzi ap-plicati ai servizi.Il 12 luglio scorso, i Giudici della SupremaCorte hanno sconfessato il procedimento di-sciplinare dell’Ordine professionale che nonaveva apprezzato il volantino sul quale erano

Lo dice anche la Cassazione: i tariffari servonoLecito citare le tariffe minime per dare un parametro di convenienza

Con un orientamento nuovo, laCassazione Penale ha conferma-to il sequestro di beni usati da

parenti del professionista. Il sequestroera stato disposto per abuso di profes-sione sanitaria, in violazione dell’artico-lo 348 del Codice Penale, in uno studioodontoiatrico dove lavorava, senza tito-lo professionale, la figlia del dentista ti-tolare. Ma il Tribunale di Termini Imere-se aveva poi disposto la restituzionedelle attrezzature. La confisca oggi è"facoltativa", ma la Cassazione, consentenza del 17 luglio, ha ribadito che laformale titolarità di un bene in capo adun estraneo al reato non è sufficiente adescludere la confisca: chi ne è proprie-tario deve anche fare in modo che nonse ne faccia un uso indebito. La Supre-ma Corte ha quindi dato ragione al Pro-curatore della Repubblica di Termini I-merese che aveva impugnato la senten-za di restituzione. Il conclamato asser-vimento delle attrezzature alla illecitaattività professionale svolta denota ilnegligente comportamento del proprie-tario. Tutte le attrezzature utilizzate in a-buso di professione restano confiscate.Al dentista che ha permesso l’esercizioabusivo è stata comminata una multa di344 euro.

SEQUESTRABILI LEATTREZZATURE USATE

DAL FAMILIARE ABUSIVO

La Corte di Cassazione (sentenza n. 14304 dell’8 a-gosto 2012) ha respinto il ricorso dell’amministra-zione finanziaria sentenziando che il professioni-

sta che si avvale del lavoro altrui solo per qualche ora asettimana non paga l’Irap. La sezione tributaria dellaSuprema Corte ha confermato la decisione della Com-missione tributaria regionale dell’Abruzzo fondata sul-l’assunto che usufruire dell’attività lavorativa di terzi so-lo per alcune ore a settimana (dieci nel caso di specie)

non è abbastanza per far scattare il presupposto impo-sitivo della autonoma organizzazione. L’imposta regio-nale sulle attività produttive è stata istituita dal d.lgs.446 del 1997 ed è una delle imposte più discusse, per-ché giudicata un doppione dell’IVA. Ma la Corte di Giu-stizia Europea l’ha salvata. È l'unica imposta a caricodelle aziende che è proporzionale al fatturato e non ap-plicata all'utile di esercizio. Trova imposizione anche suilavoratori autonomi e sui professionisti (eccetto chi op-

ta per il regime dei minimi) quando sussiste il presup-posto dell’autonoma organizzazione: ovvero l’attivitàproduce, grazie alla presenza di beni strumentali cheeccedono il minimo indispensabile, anche in assenzadel professionista. La presenza di un dipendente (anche part-time) per laCassazione determina un’autonoma organizzazionedell’attività professionale. L’IRAP finanzia il 40% dellaspesa sanitaria italiana.

IL COLLABORATORE A ORE NON FA SCATTARE L’IRAP

Azzannata alviso dal canedell’albergatore

Le lesioni provocate dal suo cane sen-za museruola alla figlia del clientevanno risarcite. Per la Cassazione

(sentenza 12157 del 16 luglio 2012) è “incon-cludente”, la tesi secondo cui l’animale si tro-vava in un luogo non aperto al pubblico. Il tri-bunale di Cagliari aveva ritenuto penalmente re-sponsabile il gestore condannandolo, nei con-fronti della parte civile, al risarcimento deldanno. La Corte d’appello di Cagliari aveva ri-conosciuto anche il concorso di colpa dei ge-nitori, non rinnovato poi in Cassazione essen-do nel frattempo divenuta maggiorenne la vit-tima. La Cassazione ha rigettato in toto il ricorsodell’albergatore, risultando infatti «generica, ol-tre che smentita dalla sentenza impugnata, l’al-legazione, volta a contrastare l’obbligo della mu-seruola per il cane, secondo cui l’incidente sa-rebbe avvenuto in una zona della struttura al-berghiera che non sarebbe adibita né a “localepubblico”, né a “pubblica via” e nemmeno a“luogo aperto al pubblico”». L’albergatore ha dovuto pagare anche le spe-se di giudizio.

Professione Veterinaria 28-2012:ok 3-09-2012 16:17 Pagina 12

Page 13: Professione Veterinaria anno 2012 n° 28

laPROFESSIONE VETERINARIA 28 | 2012 Eventi Veterinari 13

C’È UN RETTILE IN SALA D’ATTESA! Lecce - Domenica 16 Settembre 2012

RELATOREPaolo SelleriDelegato Regionale Sandra Rapino

OBIETTIVIIntroduzione alle basi della medicina e chi-rurgia dei rettili, con particolare attenzione aicheloni, estremamente diffusi nei cortili del-la Provincia e sempre più numerosi nelle sa-le d’attesa dei veterinari Pugliesi.

PROGRAMMA SCIENTIFICO8.30 Registrazione dei partecipanti e veri-

fica presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente,

presentazione del relatore ed iniziodei lavori

9.30 Conoscere i rettili e Riconoscere lespecie. Necessità ambientali e fisio-logiche

11.00 Pausa

11.30 Standard appropriati di allevamento,alimentazione e cure generiche co-me prevenzione di patologie gestio-nali

13.00 Spazio per eventuale relazione com-merciale (nel caso non si svolga larelazione il programma nel pomerig-gio sarà anticipato di mezz’ora)

13.30 Pausa14.30 Anche i rettili possono essere visitati:

come si fa e cosa si fa in una visita dicontrollo

15.30 Pausa16.00 Casi clinici riguardanti le più frequen-

ti patologie osservabili in ambulato-rio

17.00 Discussione finale17.30 Consegna degli attestati di parteci-

pazione e termine della giornata

SEDEHilton Garden Inn Lecce - Via Cosimo DeGiorgi 62 - 73100 Lecce

ISCRIZIONEL’incontro è gratuito per tutti i soci SIVAE eSCIVAC in regola con l’iscrizione 2012. Nonè richiesta la preiscrizione. Gli interessati de-vono registrarsi direttamente in sede d’in-contro presentandosi alle ore 08.30 pressola segreteria.

SEGRETERIA SIVAEElisa Tel: 0372/40.35.00E-mail: [email protected]

In collaborazione con l’Ordine Medici Vet. di LecceIn collaborazione con l’Ordine Medici Vet. di Taranto

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI ESOTICI

INTERNATIONAL COURSE DENTISTRY AND OROFACIALSURGERY OF PET RABBITS AND RODENTS

October 30th - November 2nd, 2012

COURSE DIRECTORVITTORIO CAPELLO, DVM Dipl ECZM(Small Mammal), Dip ABVP-Exotic Compa-nion Mammals (Milano, Italy)

SPEAKERS AND INSTRUCTORSVITTORIO CAPELLO, DVM Dipl ECZM(Small Mammal), Dip ABVP-ECM (Milano,Italy)MARGHERITA GRACIS, DVM Dip AVDC,Dipl EVDC (Milano, Italy)

VENUEPalazzo Trecchi, Via Trecchi 20, Cremona,ItalyMAX NUMBER OF PARTICIPANTS: 30DEAD LINE FOR REGISTRATIONSeptember, 20th 2012LANGUAGE: EnglishLECTURES: 13.5 hours - PRACTICALLECTURES/LABS: 14 hoursREGISTRATION FEE: SIVAE/SCIVAC Members and Foreign Ve-terinarians 1000,00 € + VAT 21% for non members 1250,00 € + VAT 21%

REGISTRATION FEE INCLUDES• Paper Handouts • 4 Lunches breaks • 8 Coffee breaks

FOR MORE INFORMATION AND FORON LINE PRE-REGISTRATION

E-mail: [email protected] Website: www.sivae.it

In collaboration with SCIVAC- SIODOCOV

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI ESOTICI

Per aggiornamenti scientifici sui temi consulta le schede disponibili su www.vetpedia.it

A.N.M.V.I.

RELATORITom A.E. Stout Marco LiviniMarta Villani

PROGRAMMA SCIENTIFICOChairman: Denis Necchi8.30 Registrazione dei partecipanti9.20 Saluto del Presidente SIVE9.30 Introduzione al Colour Doppler e

Doppler pulsato9.45 Valutazione ecografica ed EcoDop-

pler della fattrice durante il ciclo 10.15 Valutazione ecografica ed Eco-Dop-

pler della fattrice gravida e del feto:PARTE 1

11.00 Coffee break11.30 Valutazione ecografica ed EcoDop-

pler della fattrice gravida e del feto:PARTE 2

12.15 Valutazione ecografica ed EcoDop-pler dello stallone

13.00 Pausa Pranzo

Chairman Marco Livini14.00 Il mancato concepimento nella fat-

trice: possibili cause e trattamenti14.45 Laparoscopia dell’apparato ripro-

duttore: focus su anomalie ovarichee criptorchidismo

15.30 Coffee break16.00 Endometrite infettiva micotica: ag-

giornamento su diagnosi e terapia16.45 Endometrite infettiva batterica: ag-

giornamento su diagnosi e terapia17.30 Discussione18.00 Termine del Seminario

SEDEPalazzo Trecchi - Via Trecchi 20 26100 Cremona

L’iscrizione dà diritto a:• Cd degli atti• Pausa pranzo• Traduzione• Attestato di partecipazione

PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONISegreteria SIVE (Monica Borghisani) Via Trecchi, 20 - 26100 CremonaTel. 0372 403502 - Fax 0372 457091 E-mail: [email protected] Web: www.sive.it

RELATORITom A.E. Stout, Marco Livini, Marta Villani

PROGRAMMA SCIENTIFICO(NON è prevista la Traduzione) 8.30 Registrazione dei partecipanti9.00 Introduzione ai workshop: Eco-Dop-

pler nella fattrice durante il ciclo e lagravidanza e nello stallone

9.45 Divisione dei partecipanti in 3 grup-pi: A, B e C

10:00 Gruppo A: Workshop 1 - la Fattricedurante il Ciclo (Tom Stout): valuta-zione dell’attività del corpo luteo, va-lutazione di anomalie uterine e ova-riche, visualizzazione dell’arteria u-terina e dell’arteria ovaricaGruppo B: Workshop 2 - la FattriceGravida (Marco Livini): valutazionedello sviluppo e del benessere feta-le, sessaggio fetale, valutazione del-la funzionalità placentareGruppo C: Workshop 3 - lo Stallone(Marta Villani): valutazione del testi-colo, epididimo, funicolo spermaticoe ghiandole accessorie. Ricerca deitesticoli inguinali/intra-addominalinegli stalloni criptorchidiDopo una breve dimostrazione te-nuta dall’istruttore tutti i partecipantiavranno a turno tempo sufficienteper praticare le diverse tecniche di-mostrate.

11.00 Coffee break11:30 Gruppo A: Workshop 2

Gruppo B: Workshop 3Gruppo C: Workshop 1

12.30 Pausa Pranzo 13.30 Gruppo A: Workshop 3

Gruppo B: Workshop 1Gruppo C: Workshop 2

14.30 Coffee break15:00 Casi Clinici (Marco Livini, Tom Stout

e Marta Villani)16.30 Termine del Workshop

SEDE DEL WORKSHOPCrema Centro Ippico

PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONISegreteria SIVE - Monica BorghisaniPalazzo Trecchi, Via Trecchi 20 - 26100CremonaTel. 0372 403502 - Fax 0372 403530E-mail: [email protected]

SEMINARIO: RECENTI SVILUPPI NELLA RIPRODUZIONE DEGLI EQUINI

Palazzo Trecchi - Cremona - 12 Ottobre 2012

WORKSHOP: ECO-DOPPLER IN RIPRODUZIONE EQUINA

Crema - 13 Ottobre 2012

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER EQUINISOCIETÀ FEDERATA ANMVI

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER EQUINISOCIETÀ FEDERATA ANMVI

CON

TRAD

UZIONE

(MAX 15 PARTECIPANTI)

Professione Veterinaria 28-2012:ok 3-09-2012 16:17 Pagina 13

Page 14: Professione Veterinaria anno 2012 n° 28

laPROFESSIONE VETERINARIA 28 | 201214 Eventi Veterinari

❑ Corso per Addettiall’antincendio, attività a rischiobasso

20 Ottobre 2012

VERSANDO LA QUOTA DI € 110,00 (IVA inclusa)

❑ Corso per datore dilavoro in strutturaveterinaria

18-19 Ottobre 2012

VERSANDO LA QUOTA DI € 185,00 (IVA inclusa)

❑ Corso per addetti al primo soccorso

20-21 Ottobre 2012

VERSANDO LA QUOTA DI € 160,00 (IVA inclusa)

VERSANDO MEDIANTE(è possibile effettuare un unico versamento per più corsi)

❑ vaglia postale intestato a EV Soc. Cons. a r.l. - Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona(si prega di indicare la causale del versamento. Allegare fotocopia del versamento)

❑ tramite carta di credito (non si accettano carte elettroniche)

❍ Carta Sì ❍ Mastercard ❍ Visa

Intestata a ……………………………………………………………………………………

Numero della carta

(3 numeri sul retro) Scadenza (mese e anno)

FATTURAZIONE

La fattura dovrà essere intestata a: ……………………………………………………………

Domicilio fiscale …………………………………………………………………………………

PARTITA IVA

CODICE FISCALE(solo se non in possesso di Partita IVA)

DATA …………………………… FIRMA ………………………………………………………

SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORODa inviare in busta chiusa ad ANMVI - Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona oppure alfax 0372-457091 entro il 12 Ottobre 2012, allegando l’attestazione di versamento

IL SOTTOSCRITTO

COGNOME ………………….............…………………………………………………………

NOME ……………………………………………………………………………………………

VIA ………………………………………………………………………………………………

CAP, CITTÀ E PROVINCIA ……………………………………………………………………

TELEFONO …………………………………… CELL. ………………………………………

EMAIL ……………………………………………………………………………………………

CODICE FISCALE ……………………………………………………………………………

ORDINE DEI VETERINARI DI ………………………………………………………………

TESSERA N. ……………………………………………………………………………………

CHIEDE DI ISCRIVERSI AL(spuntare il corso o i corsi prescelti)

AVVERTENZEAgli iscritti verrà inviata una comunicazione solo in caso di mancata accettazione.Le richieste di rinuncia verranno totalmente rimborsate solo se pervenute entro 10 ggdalla data di inizio del corso.

Ai sensi del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (G.U. 29 luglio 2003, Serie generale n. 174, Supple-mento ordinario n. 123/L), il sottoscritto acconsente al trattamento dei dati sopra indicati, consapevole che l’e-secuzione dei servizi richiesti non può avere luogo senza le comunicazioni dei dati personali all’ANMVI e/o aisoggetti a cui la stessa deve rivolgersi.

FIRMA …………………………………………………………………

CORSI A.N.M.V.I.

RELATORIMARCO VIOTTIDVM, Presidente SIMVLaureato a Torino nel 1994 con una tesi sperimentalesull’embriogenesi cardiaca, si occupa esclusivamentedi piccoli animali. Ha frequentato numerosi corsi di ag-

giornamento Scivac, nonché congressi e seminari. Attualmentecoordinatore SIMV (Società Italiana di Management Veterinario),si occupa esclusivamente di Medicina Interna e Practice Manage-ment.

BARTOLOMEO BORGARELLODVM, Internet e social network SDA BocconiLaureato in Medicina Veterinaria nel 1989, da sempresi occupa di chirurgia ed ortopedia e coltiva una pas-sione per il web. Ha approfondito lo studio dei sistemi

informatici e ha frequentato diversi corsi di web-marketing tra cui

“Internet & social media per la comunicazione corporate e dimarketing” presso SDA Bocconi. Relatore in diversi congressi conargomenti legati all’informatica ed al Web. Componente delBoard della SIMV.

MASSIMILIANO SERRERIDVM, MET BocconiLaureato in medicina veterinaria nel 2000. Master in e-conomia del turismo all’Università Bocconi conseguitonell’anno 2008 e Master Sole 24Ore Management &

Leadership nell’anno 2009. Consulente per il gruppo vetservice &cinoservice della Sardegna; consulente per Gruppo “Martini Hol-ding“ Gruppo Alberghiero; consulente del Consorzio Costa Sme-ralda per servizi veterinari della Costa Smeralda; consulente delgruppo L&D grossa Distribuzione Business Advisor per R&S vet ma-nagement. Componente del Board della SIMV.

CORSO BASE DIMANAGEMENT VETERINARIO

“SOCIETÀ ITALIANA MANAGEMENT VETERINARIO ANMVI”

CREMONA, 16-17 NOVEMBRE 2012

In collaborazione con

A.N.M.V.I.ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

PRIMO GIORNO - VENERDÌ 16 NOVEMBRE 201214.30 Registrazione dei partecipanti15.00 Saluto partecipanti e presentazione del corso

dott. M. Viotti15.15 Principi fondamentali del marketing - dott. M.

Serreri16.00 Il web e le nuove frontiere della

comunicazionedott. B. Borgarello

16.30 Pausa17.00 Cultura e strategia d’impresa… innovativa

dott. M. Serreri17.45 La comunicazione verso l’esterno - dott. B.

Borgarello18.15 Discussione e chiusura lavori della prima

giornata

SECONDO GIORNO - SABATO 17 NOVEMBRE 201208.30 Verifica delle presenze09.00 Sistemi Informatici: pacchetto office e

pacchetti gratuiti; sistemi gestionali; nuove

tendenze dell’informatica - dott. B. Borgarello09.30 Esercitazione pratica: creazione di un minisito

dott. B. Borgarello10.30 Pausa11.00 Organizzazione e raccolta dati di una struttura

veterinaria - dott. M. Viotti11.30 Cultura e strategia d’impresa… innovativa

dott. M. Serreri12.00 Basi del marketing dei servizi e sue

applicazione ai settori medici - dott. M. Serreri12.30 Discussione13.00 Pausa pranzo14.30 Impostazione di un bilancio base - dott. M.

Viotti15.00 Pricing in una struttura veterinaria

dott. M. Viotti15.30 Pausa16.00 Discussione sui temi trattati durante il corso

dott. Borgarello, Serreri e Viotti17.00 Termine del corso e rilascio attestati

PROGRAMMA

Gli organizzatori si impegnano a rispettare il programma pubblicato, che rimane tuttavia suscettibile di variazioni per cause di forza maggiore.

A CHI È RIVOLTO: A tutti i giovani che intendono aprireuna nuova struttura o a coloro che intendono radical-mente rinnovare la propria.

NUMERO PARTECIPANTI: Massimo n. 40.

OBIETTIVI DEL CORSO: Fornire degli strumenti pratici epraticabili di organizzazione aziendale da applicare allastruttura veterinaria.

INFORMAZIONI GENERALI: Si consiglia ai partecipanti dimunirsi di un proprio PC per le esercitazioni.

IL CORSO DA DIRITTO A:• Atti• Attestato di partecipazione• Pausa pranzo• Assistenza remota post corso per 6 mesi gratuita.• Partecipazione gratuita alla giornata SIATAV/SIMV

di Domenica 18 Novembre 2012.

SEDE DEL CORSO: ANMVI - Palazzo Trecchi Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona

CONTATTI CON LA SEGRETERIA DEL CORSOTel. 0372/[email protected] - www.anmvi.it

Professione Veterinaria 28-2012:ok 3-09-2012 16:17 Pagina 14

Page 15: Professione Veterinaria anno 2012 n° 28

di MAURIZIO MANERADVM, MS, PhD

Dipartimento di Scienze degli AlimentiUniversità degli Studi di Teramo

ANMVI Abruzzoe di PIERINA VISCIANO

DVM, PhDDipartimento di Scienze degli Alimenti

Università degli Studi di Teramo

Il passaggio dalla tipologia di uomo “rac-coglitore-cacciatore”, legato ai capricci del-le stagioni e alla capacità di carico degliecosistemi naturali per il proprio sosten-tamento, alla tipologia di uomo “agricol-tore-allevatore” ha rappresentato un even-

to di notevole portata storica. Grazie all’au-mentata e sicuramente meglio prevedibile di-sponibilità di cibo, l’umanità ha conosciuto gliincrementi numerici che sono stati alla base del-la nascita delle grandi civiltà del passato. In cam-po ittico tale passaggio non è ancora avvenu-to o, più precisamente, è in corso di accadi-mento. A tal proposito è esplicativo il grafico ela-borato da dati FAO (Fig. 1), riferiti all’ultimo tren-tennio e al prodotto ittico totale e frazionato (cat-tura, allevamento). Per quanto riguarda l’allevamento e ragionan-do in termini “sistemici” questo può essere de-finito come un processo attraverso il quale ri-sorse non direttamente sfruttabili dall’uomo e/odi scarso valore commerciale, sono trasformatein risorse direttamente sfruttabili dall’uomo e/odi maggior pregio commerciale. Il “trasforma-tore” per eccellenza, nell’ambito dell’acqua-coltura, è rappresentato dall’organismo ittico al-levato. In tale situazione la patologia, intesa insenso lato, assurge al ruolo di perturbazione del-l’azione di trasformazione propria dell’alleva-mento con pesanti ricadute in termini quantitativie qualitativi sul prodotto finito. Le patologie, in-fatti, oltre a causare danni apprezzabili anato-micamente e/o funzionalmente agli organismi,sono in grado di influire sul metabolismo per iltramite del sistema endocrino (es.: cateco-lammine, glucocorticoidi, eicosanoidi) e immu-nitario (es.: interleuchina 1, tumor necrosis fac-tor) secondo schemi non del tutto noti e co-munque spesso autopotenziantisi. L’equilibriometabolico è quindi indirizzato in senso cata-bolico, per il mutato assetto neuro-endocrinoe immunitario, per far fronte alle mutate condi-zioni ambientali e per ripristinare l’omeostasi(equilibrio dei parametri organici). In riferimen-to alle ricadute della patologia sull’organismo al-

levato, inteso come prodotto da destinarsi alconsumo umano, sono noti la perdita parzialeo totale del prodotto (mancata produzione, se-questro e distruzione), la perdita delle proprietà“tecnologiche” (es.: consistenza, ritenzione diliquidi), lo scadimento delle proprietà organo-lettiche e nutrizionali, con diminuzione della shelflife, e l’accelerazione dei fenomeni cadaverici.In riferimento a quest’ultimo aspetto, e a titolodi esempio, giova ricordare come alcuni siste-mi enzimatici (es.: catepsine, calpaine, colla-genasi), implicati nei fenomeni autolitici, primefasi degradative dei prodotti ittici, siano impli-cati in diversi fenomeni patologici. In particola-re è stato riportato, in bibliografia, l’aumento del-l’attività cateptica in carpe in corso di aeromo-nosi e in salmoni nel periodo della migrazioneriproduttiva.

ESPERIENZE PERSONALIAlla luce di quanto riportato si è inteso ap-profondire le conoscenze circa le ricadute di al-cune patologie riscontrabili in maricoltura me-

diterranea sulla qualità nutrizionale del prodot-to. A tal proposito sono stati campionati oratee branzini (Figg. 2-3) presso allevamenti opresso grossisti e sono stati sottoposti a inda-gini biometriche, parassitologiche, citologiche,istologiche, ultrastrutturali. La parte edibile è sta-ta altresì processata per la determinazione del-la composizione centesimale e del profilo aci-dico. La scelta è caduta sulle suddette specieittiche poiché esse rappresentano le specie pio-niere della maricoltura mediterranea ed hannovisto, in passato, il nostro paese svolgere il ruo-lo di leader nella messa a punto delle tecnichedi allevamento e per le quantità prodotte.

WINTER SYNDROMELa winter syndrome o winter disease è una pa-tologia multifattoriale, a eziopatogenesi non an-cora del tutto chiarita, causa di notevoli perdi-te nel bacino del Mediterraneo in occasioned’improvvisi sbalzi di temperatura (temperatu-re attorno a 11-12 °C). Sembrerebbero impli-cati l’alimentazione eccessivamente ricca in gras-si dal profilo acidico scorretto, un consequen-ziale disturbo del metabolismo energetico eun’immunodepressione. Le orate presenti in unallevamento intensivo a terra nazionale mani-festavano inappetenza, scarsa reattività agli sti-moli, nuoto scoordinato, sul fianco o con l’ad-

dome, quest’ultimo modicamente aumentatodi volume, rivolto verso la superficie (Fig. 4). Leorate campionate manifestavano inoltre esof-talmo e panoftalmite mono o bilaterale (Fig. 5).All’esame necroscopico le orate mostravano unfegato steatosico significativamente più volu-minoso rispetto ai soggetti non affetti dalla pa-tologia in questione. Si riscontravano inoltre fo-colai di necrosi disseminata a carico della mil-za. Sono state contate le cellule granulari eo-sinofiliche nel rene, nella milza e nel fegato, insoggetti affetti da winter syndrome e in soggettisani. Il numero di tali cellule è apparso signifi-cativamente superiore nella milza e nel rene(Figg. 6-7) nei pesci affetti da winter syndrome.Il fatto che tali cellule siano riscontrate anche nel-la muscolatura laterale in soggetti colpiti da win-ter syndrome e che, per analogia con i masto-citi dei mammiferi, siano verosimilmente ricchein sostanze di natura enzimatica, vasoattive eproinfiammatorie, lascia aperta una serie di in-terrogativi sulla conservabilità del prodotto e sul-le potenziali ricadute sul consumatore.

CROSTACEI COPEPODI PARASSITITra i crostacei parassiti i copepodi rappresen-tano il raggruppamento tassonomico più rap-presentativo sia in termini di numero di specie(più di mille specie conosciute) che di danni pro-vocati alle filiere ittiche. L’azione patogenaesercitata dai crostacei copepodi è rilevante siaa livello locale (sede di impianto del parassita),sia a livello generale (risentimento organico ge-neralizzato). L’azione patogena e le ricadute sul-la qualità del prodotto sono state purtroppo in-dagate prevalentemente in pesci di acqua dol-ce e nei salmoni, mentre scarse o assenti sonole informazioni sui pesci di maricoltura medi-terranea. Alcuni esemplari tra i branzini cam-pionati presentavano parassiti, identificati comeLernanthropus kroyeri, localizzati a carico de-

Patologie e qualità del prodotto in acquacoltura

Nel comparto ittico, differentemen-te dalle produzioni terricole, è an-cora in itinere il passaggio dalla ti-

pologia di uomo raccoglitore-cacciatorea uomo coltivatore-allevatore. In terminiecologici, di processo, l’attività di alleva-mento è assimilabile a un’attività di tra-sformazione di prodotti non direttamen-te utilizzabili dall’uomo, o di scarso valo-re commerciale, in prodotti direttamenteutilizzabili dall’uomo e/o di elevato valo-re commerciale. In tale contesto la pato-logia assurge al ruolo di azione perturba-trice la predetta azione trasformatrice diallevamento. Per approfondire la cono-scenza circa le ricadute sulla qualità delprodotto legate ad alcune patologie ri-scontrabili in pesci di maricoltura medi-terranea, sono stati campionati esempla-ri di branzini e orate presso allevamentie grossisti. I pesci sono stati sottoposti aindagini biometriche e chimiche per ladeterminazione di alcuni parametri qua-litativi nutrizionali (composizione cente-simale e profilo acidico dei grassi). Da ta-li indagini sono emerse pesanti ripercus-sioni sulla qualità del prodotto a causadelle patologie riscontrate.

RIASSUNTO

Fig. 1. Incidenza dell’allevamento sul totale del prodotto ittico nel corso dell’ultimo tren-tennio. Valori espressi in tonnellate.

Fig. 3. Branzino di allevamento intensivogreco in gabbia galleggiante. Si noti ladeformazione della regione sottomandi-bolare imputabile alla presenza in cavitàorale di una femmina adulta matura dicrostaceo isopode Cymothoidae.

Fig. 2. Orata di allevamento intensivo aterra nazionale. Si noti l’ipogenesia del-l’opercolo destro.

Fig. 4. Orate in vasca affette da wintersyndrome. Si noti la postura, anomala,sul fianco o con l’addome rivolto versol’alto.

Fig. 5. Orata affetta da winter syndrome.Si noti l’esoftalmo e la panoftalmite.

Fig. 6. Rene di orata affetta da wintersyndrome. Preparato citologico per ap-posizione colorato con la metodica May-Grünwald Giemsa. Si noti l’abbondanzadi cellule granulari eosinofiliche (cellulevoluminose con il citoplasma completa-mente riempito da granuli rossi).

laPROFESSIONE VETERINARIA 28| 2012 Comparto ittico Focus 15

Professione Veterinaria 28-2012:ok 3-09-2012 16:17 Pagina 15

Page 16: Professione Veterinaria anno 2012 n° 28

gli archi branchiali in numero variabile da 1 a 24parassiti per ospite (media ± errore standard,10.86 ± 3.19). I parassiti aderivano, con la por-zione cefalica (2° paio di antenne modificate),alla base della lamella primaria tra le due emi-branchie (Figg. 8-9). Ne derivavano erosioni edemorragie nel sito di attacco e ipersecrezionemucosa nelle restanti porzioni lamellari.

CROSTACEI ISOPODI PARASSITIIn riferimento ai crostacei isopodi parassiti nonvi sono le informazioni disponibili per i copepodi,

nonostante possano svolgere un’azione pato-gena di rilievo e rappresentino la classe di cro-stacei parassiti dominanti nelle aree tropicali. Inriferimento ai pesci di maricoltura mediterraneasono stati descritti crostacei isopodi parassiti del-la cavità orale dei branzini allevati in gabbie gal-leggianti a causa della promiscuità con esem-plari selvatici. Tali parassiti sono in grado di espli-care una notevole azione patogena con mor-talità e risentimento sulle curve di accrescimento.Tuttavia non sono state adeguatamente inda-gate le ricadute sulla qualità del prodotto. Alcunibranzini, fra quelli campionati, presentavano evi-denti deformazioni a carico della regione sot-tomandibolare (Fig. 10) causate dalla localiz-zazione a livello orale, sulla lingua, di femmineadulte mature di crostacei isopodi Cymothoi-dae (Fig. 11). A livello di cavità branchiale, su-gli archi branchiali, sono stati repertati alcuniesemplari di maschi causa di erosione dell’e-pitelio lamellare (Fig. 12).

DATI BIOMETRICI CUMULATIVIL’analisi dei dati biometrici riferiti ai soggetti cam-pionati evidenziano le pesanti ricadute delle pa-tologie studiate sulle performance di allevamento

(condition factor: branzini sani, 1.90 ± 0.50;branzini infestati da Lernanthropus sp., 1.66 ±0.12; Anova, p< 0.05; orate sane, 3.11 ± 0.07;orate affette da winter syndrome, 2.27 ± 0.28;Anova, p< 0.01). In modo particolare l’aumen-to dell’indice epatosomatico riscontrato nelle ora-te affette da winter syndrome (sane, 1.86 ± 0.1;winter syndrome, 3.30 ± 0.35; Anova, p<0.01) indirizza verso uno squilibrio del meta-bolismo epatico dei grassi. A tale proposito èbene ricordare come i pesci magri presentinofisiologicamente un accumulo di grassi in sedeepatica e come questo accumulo degeneri insteatosi propriamente detta nei pesci in alle-vamento intensivo a causa di una partizione aci-dica dei grassi alimentari non adeguata ai fab-bisogni propri della specie.

ASPETTI QUALITATIVI NUTRIZIONALI

Dall’analisi dei dati di composizione centesimalee del profilo acidico emerge chiaramente l’in-fluenza delle patologie sulle caratteristiche nu-trizionali del prodotto con particolare riguardoalla componente proteica (branzini sani, 20.42± 0.50; branzini infestati da Lernanthropus sp.,18.44 ± 0.19; Anova, p< 0.01) e lipidica (bran-zini sani, 2.65 ± 0.59; branzini infestati da Cy-mothoidae, 1.04 ± 0.17; Anova, p< 0.05), que-st’ultima apprezzata per la valenza nutriziona-le attribuitale. Secondo le patologie, si assistea una significativa influenza sulla frazione aci-dica n-3, con particolare riguardo all’acido ei-cosapentanoico e docosaesanoico, le cui virtùnutraceutiche sono da tempo riconosciute edapprezzate.

CONCLUSIONII risultati ottenuti confermano l’effetto perturba-tore sull’azione di trasformazione di allevamen-to esercitato dalle patologie. Ancor più interes-santi e meritevoli di approfondimento per i risvoltipratici sono stati i risultati inerenti le ricadute del-le patologie sulla qualità nutrizionale dei pesci og-getto della ricerca. In conclusione emerge un chia-ro segnale agli operatori del settore: l’acquacolturain virtù della natura stessa del prodotto di alle-vamento e del contesto di allevamento, non è as-similabile, né in termini zootecnici, tanto menoeconomici e sanitari, a nessuna tipologia di al-levamento di specie terricole, necessitando daparte dei tecnici di un approccio multidisciplinaree integrato a totale garanzia della qualità di un pro-dotto contraddistinto da superiori proprietà nu-trizionali, ma anche da una elevata deperibilità esensibilità alle pratiche gestionali.

BIBLIOGRAFIA ESSENZIALEHorton T. & Okamura B. (2001) Cymothoid isopod

parasites in aquaculture: a review and casestudy of a Turkish sea bass (Dicentrarchus labrax)and sea bream (Sparus aurata) farm. Diseases ofAquatic Organisms, 46, 181-188.

Kabata Z. (1970) Crustacea as enemies of fishes. In:Diseases of fish, Book I (Sniezko S.F. & AxelrodH.R., editors), pp 1-171. New Jersey. T.F.H.Publications.

Kabata Z. (1979) Parasitic copepoda of British fish-es. London. Ray Society.

Kestin S.C. e Warriss P.D. (2001) Farmed fish qual-ity. Oxford. Blackwell Science.

Manera M. & Dezfuli B.S. (2003) Lernanthropus kroy-eri infections in farmed sea bass Dicentrarchuslabrax: pathological features. Diseases of Aquat-ic Organisms, 57: 177-180.

Manera M. & Visciano P. (2003) La “Winter Syn-drome” dell’orata: riflessi qualitativi. Large AnimalsReview, 9(5): 75-78.

Manera M., Visciano P., Losito P. & Ianieri A. (2003)Farmed fish pathology: quality aspects. VeterinaryResearch Communications, 27(S1): 695-698.

Manera M., Visciano P., Martino G., Ianieri A., Dez-fuli, B.S. (2002) Infestazione da Lernanthropus sp.in branzini di allevamento: aspetti patologici e ri-svolti qualitativi. Atti del 4° Congresso Naziona-le SIVAR. Cremona. 31 Maggio – 02 Giugno: 116.

Ulbricht T.L., Southgate D.A. (1991) Coronary heartdisease: seven dietary factors. Lancet, 338,985-992.

Visciano P., Martino G., Manera M., Olivieri V., IanieriA. (2002) La parassitosi da crostacei isopodi Cy-mothoidae in branzini d’allevamento: riflessi qua-litativi. Atti del XII Convegno Nazionale AIVI (As-sociazione Italiana Veterinari Igienisti). Cison di Val-marino (TV). 13 – 14 Settembre: 211-215. ■

Fig. 7. Valori medi e intervalli di confidenza al 95% del numero di cellule granulari eosi-nofiliche in tre organi di orate sane e affette da winter syndrome (Manera & Visciano,2003, modificato).

Fig. 8. Arco branchiale di branzino. Imma-gine al microscopio elettronico a scansio-ne (SEM). Si notino le femmine di Ler-nanthropus spp. localizzate tra le due emi-branchie (Immagine fornita cortesementedal Dott. B.S. Dezfuli del Dipartimento diBiologia dell’Università di Ferrara).

Fig. 9. Lamella branchiale primaria dibranzino. Sezione istologica coloratacon la metodica Azan Mallory. Si noti l’e-stremità cefalica del parassita (in alto asinistra) che aderisce alla lamella prima-ria per il tramite del secondo paio di an-tenne uncinate, coadiuvato dai piedi ma-scellari, e il danno erosivo conseguente(al centro).

Fig. 12. Branzino. Archi branchiali. Si notila pressoché completa erosione dell’epi-telio lamellare causata dall’azione pato-gena dei maschi del parassita.

Fig. 10. Branzino. Si noti la deformazionedella regione sottomandibolare.

Fig. 11. Branzino. Cavità orale. Si noti lafemmina del parassita posizionata sullalingua dell’esemplare.

laPROFESSIONE VETERINARIA 28 | 201216 Focus Comparto ittico

Professione Veterinaria 28-2012:ok 3-09-2012 16:17 Pagina 16

Page 17: Professione Veterinaria anno 2012 n° 28

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Professione Veterinaria 28-2012:ok 3-09-2012 16:17 Pagina 17

Page 18: Professione Veterinaria anno 2012 n° 28

di MARIA GRAZIA MONZEGLIOMed Vet PhD

Uno studio cross-sectionalha determinato la forzadella relazione tra respiroparadosso (PB) e malattiapleurica spontanea nei cani(n = 195) e nei gatti (194)

dispnoici. I cani e i gatti venivano divisi in duegruppi in base alla presenza o assenza di PB.

Si effettuava un’analisi stratificata per specie. Siregistravano il segnalamento degli animali affettie lo sviluppo di PB. Si analizzava il rapporto traPB e malattia pleurica nei cani e gatti dispnoi-ci. L’analisi multivariata evidenziava una forte cor-relazione tra PB e malattia pleurica. La preva-lenza del respiro paradosso nei cani e gatti di-spnoici era rispettivamente del 27 e 64%. Lo svi-luppo di malattia pleurica nei cani e gatti dispnoicicon e senza PB era rispettivamente del 49 e 9%nel cane e del 66 e 13% nel gatto. La sensibi-lità e specificità del PB come fattore predittivodi malattia pleurica erano rispettivamente pari a0,67 e 0,83 nei cani dispnoici e 0,90 e 0,58 neigatti dispnoici. I valori predittivi positivi e nega-tivi del PB erano pari a 0,49 e 0,91 nei cani di-spnoici e 0,66 e 0,87 nei gatti dispnoici. Età, ses-so, razza felina e morfotipo canino nei pazienticon PB non mostravano differenze significativerispetto a quelli di altri animali dispnoici. Il PB era fortemente associato alla malattia pleu-rica nei cani e gatti dispnoici, concludono gli au-

tori. La presenza di questo sintomo dovrebbeindurre il clinico ad attuare le appropriate pro-cedure di emergenza e guidarne la strategia dia-gnostica. “Relationship between paradoxical breathing and

pleural diseases in dyspneic dogs and cats: 389cases (2001-2009)” Le Boedec K, Arnaud C,Chetboul V, Trehiou-Sechi E, Pouchelon JL, Gou-ni V, Reynolds BS. J Am Vet Med Assoc. 2012May 1;240(9):1095-9. ■

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laPROFESSIONE VETERINARIA 28 | 201218 Vet Journal Attualità scientifica o

Il respiro paradosso è associato alla malattia pleuricaIn uno studio, forte correlazione tra il segno clinico e le pleuropatie

Professione Veterinaria 28-2012:ok 3-09-2012 16:17 Pagina 18

Page 19: Professione Veterinaria anno 2012 n° 28

Uno studio ha valutato icampioni biologici di 18criceti siberiani (Phodo-pus sungorus) (12 femmi-ne, 6 maschi) di una colo-nia di soggetti anziani

(17-27 mesi). Si determinavano i valori delCBC e i parametri biochimici sierici e si effet-tuava una valutazione patologica macrosco-pica e microscopica. I valori di azotemia era-no significativamente superiori nei maschi(54,2 ± 14 mg/dl) rispetto alle femmine (35,3± 22 mg/dl) ed erano istologicamente corre-lati a una maggior incidenza di glomerulone-fropatia cronica nei maschi (5 su 6 maschi; 0su 12 femmine).

Tutti i 18 criceti avevano evidenza istologicadi infestazione da acari follicolari. La metà(6/12) delle femmine presentava cisti della re-te ovarii. Altri reperti istologici includevano ci-sti branchiali timiche o tiroidee (3/18), enteri-te focale (2/18) e singoli casi di emangiosar-coma epatico, adenoma renale, mastocito-ma sottocutaneo, tricofolliculoma cutaneo,papilloma squamoso dello stomaco nonghiandolare, colesteatoma epididimale, pio-metra e ciste ipofisaria craniofaringea.Il presente studio, concludono gli autori, ri-porta per la prima volta i valori ematologici ebiochimici sierici di una popolazione di cricetisiberiani ed è il primo studio a segnalare unapossibile predisposizione dei maschi alla glo-merulonefropatia progressiva cronica e unapossibile predisposizione delle femmine allecisti della rete ovarii. (M.G.M.)Hematologic, serologic, and histologic profileof aged Siberian hamsters (Phodopus sun-gorus)” McKeon GP, Nagamine CM, RubyNF, Luong RH. J Am Assoc Lab Anim Sci.2011 May; 50 (3): 308-16. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 28 | 2012 Attualità scientifica Vet Journal 19o

Aspetti ematologici,ematochimici eistologici del cricetosiberianoPossibile predisposizione dei maschi allaglomerulonefropatia progressiva cronica e dellefemmine alle cisti della rete ovarii

Eritema multiforme e linfoma Tepiteliotropo delcavo orale del caneComune la stomatite ulcerativa. Istologia non sempre diagnostica

Uno studio retrospettivoha descritto i segni clini-ci, i principali aspetti dilaboratorio, le procedurediagnostiche e l’esitodell’eritema multiforme e

del linfoma T epiteliotropo del cavo orale in14 cani. Era frequente la stomatite ulcerativacon alterazioni non significative o soltanto mi-nori dei parametri ematologici e biochimici

sierici. In 7 casi gli aspetti istologici erano dia-gnostici. L’immunoistochimica distingueva ledue malattie in altri tre casi. In 4 casi, la dia-gnosi rimaneva dubbia e il test di clonalità perla catena gamma del recettore dei linfociti Tera utile per confermare l’eritema multiformein un caso.Il follow-up clinico rivelava l’eritema multifor-me in due e il linfoma T epiteliotropo in unodei rimanenti casi dubbi.L’eritema multiforme e il linfoma T epiteliotro-po possono interessare la cavità orale del ca-ne ma sono raramente limitati ad essa, e sipresentano in genere sotto forma di stomati-te. I soli aspetti istologici non sono semprediagnostici. L’immunoistochimica e il test diclonalità possono essere utili per la differen-ziazione tra le due condizioni ma nei casi am-bigui sono essenziali la ripetizione della bio-psia e il follow-up clinico. (M.G.M.)“Erythema multiforme and epitheliotropic T-cell lymphoma in the oral cavity of dogs:1989 to 2009” Nemec A, Zavodovskaya R,Affolter VK, Verstraete FJ. J Small AnimPract. 2012 Jul 11. ■

Professione Veterinaria 28-2012:ok 3-09-2012 16:17 Pagina 19

Page 20: Professione Veterinaria anno 2012 n° 28

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Page 21: Professione Veterinaria anno 2012 n° 28

Uno studio ha valutato losviluppo sessuale e lafunzione riproduttiva di22 tori Angus × Charolaise 17 tori Angus tra i 6 e i16 mesi d’età. Si determi-

navano le associazioni tra accrescimentogiornaliero medio (ADG) e peso corporeo edetà alla pubertà e alla maturità (qualità del se-me soddisfacente), circonferenza scrotale,volume e peso delle coppie di testicoli, dia-metro del cono vascolare e spessore delgrasso testicolare, temperatura dello scroto,produzione e morfologia degli spermatozoi eistologia testicolare.Non vi erano correlazioni significative tra l’ac-crescimento giornaliero medio cumulativo egli end point valutati. Il peso corporeo a diver-se età era negativamente correlato all’età al-la pubertà e alla maturità nei tori Angus ×Charolais, positivamente correlato al pesodelle coppie di testicoli nei tori Angus × Cha-rolais e Angus e positivamente correlato alvolume dei tubuli seminiferi nei tori Angus. Laqualità del seme migliorava gradualmentecon l’età e l’intervallo tra pubertà e maturità(media ± SD; 309,4 ± 29,7 e 357 ± 42 giornidi età) era di circa 50 giorni. L’età, il peso cor-poreo, la circonferenza scrotale e il volumedelle coppie di testicoli erano tutti buoni fat-tori predittivi di pubertà e maturità, con unasensibilità e specificità da moderata a eleva-ta (71,6% - 92,4%). Riassumendo, il tasso di crescita tra i 6 e i 16mesi di età non influenzava lo sviluppo ses-suale e la funzione riproduttiva nei tori da car-ne. Tuttavia, pesi corporei superiori alle diver-se età erano associati a un’età inferiore alla

pubertà e alla maturità e a testicoli di dimen-sioni maggiori a 16 mesi di età, indicandoche una maggiore alimentazione può esseredi beneficio ma solo quando offerta prima dei6 mesi di età. Un accrescimento medio gior-naliero di circa 1-1,6 kg/die non determinavaun eccessivo accumulo di grasso dello scro-to, un aumento della temperatura scrotale euna riduzione della produzione di spermato-zoi e della qualità del seme, concludono gliautori, e può essere considerato un obiettivo“sicuro” nei tori da carne in accrescimento.(M.G.M.)“Effect of growth rate from 6 to 16 months of a-ge on sexual development and reproductivefunction in beef bulls” F C Brito; A D Barth; A DBarth; R E Wilde; J P Kastelic; J P Kastelic.Theriogenology. April 2012;77(7):1398-405. ■

Uno studio ha valutato lapresenza del Virus dell’e-patite E (HEV) nella cate-na produttiva del suinonella Repubblica Ceca, inItalia e in Spagna durante

il 2010. Si sottoponevano a PCR quantitativareal-time per HEV 337 campioni di feci, fegatoe carne di suini al macello. Nel complesso, lapresenza di HEV era maggiore in Italia (53%) eSpagna (39%), rispetto alla Repubblica Ceca(7,5%). Il virus veniva identificato più frequen-temente nelle feci in Italia (41%) e Spagna(39%) e nel fegato (5%) e nella carne (2,5%)nella Repubblica Ceca. Su 313 salsicce testa-te durante la processazione e al punto di ven-dita, HEV veniva identificato solo in Spagna(6%). Il sequenziamento di HEV confermavasolo i ceppi g3. Il virus indicatore (Adenovirussuino) era ubiquitario nei campioni fecali, as-sente nei campioni epatici e veniva identificato

in un campione di carne al macello. Al puntodi vendita si identificava Adenovirus suino nel-le salsicce (1–2%). La possibile disseminazio-ne di HEV e di altri virus fecali attraverso la ca-tena produttiva del suino richiede misure dicontenimento, concludono gli autori. (M.G.M.)“Hepatitis E virus in pork production chain inCzech Republic, Italy, and Spain, 2010”. DiBartolo I, Diez-Valcarce M, Vasickova P, KralikP, Hernandez M, Angeloni G, et al. Emerg In-fect Dis [serial on the Internet]. 2012 Aug. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 28 | 2012 Attualità scientifica Vet Journal 21o

Tasso di crescita e funzioneriproduttiva dei tori da carneUn’aumentata alimentazione può essere dibeneficio ma solo quando offerta prima dei 6 mesidi età, secondo uno studio

Virus dell’epatite Enella catenaproduttiva del suinoUno studio analizza la presenza di HEV in feci,fegato e carne di suino in Italia, Spagna eRepubblica Ceca

Vet Journal è un periodico di informazio-ne scientifica di proprietà di E.V. srl iscrit-to nel Pubblico Registro della Stampa pe-riodica presso il Tribunale di Cremona aln. 396 dal 18.12.2003. È diretto dal dot-tor Enrico Febbo e dalla dottoressa MariaGrazia Monzeglio. Fornisce un flussoinformativo continuo sugli eventi della me-dicina veterinaria e sul mondo delle bio-scienze, con tre edizioni alla settimana.

Le notizie di Vet Journal sonoconsultabili on line

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Professione Veterinaria 28-2012:ok 3-09-2012 16:17 Pagina 21

Page 22: Professione Veterinaria anno 2012 n° 28

di MONICA VILLA

Aluglio, oramai da 2 anni,SCIVAC sposta la pro-pria macchina organiz-zativa in Sicilia per ilcongresso annuale. Do-po il successo di Medici-

na Felina nel 2011, quest'anno è stato il tur-no degli Anestesisti a coinvolgere una nume-rosa ed attenta platea di Soci Scivac a Giar-dini Naxos (ME)Nella splendida cornice dell'Hotel Hilton sisono, infatti, susseguite relazioni sempre effi-caci ed estremamente coinvolgenti, trattan-do gli ultimi aggiornamenti in tema di aneste-sia veterinaria e coinvolgendo anche la figuradel cardiologo. Relatori di queste due giornate, gratuite per isoci SCIVAC, il Dr Federico Corletto (Dipl EC-

VAA), il Dr Paolo Franci (Dipl ECVAA) il Dr Die-go Sarotti e il Dr Roberto Rabozzi che ha“duettato”, in una relazione davvero pratica estimolante, con il Dr Luca Ferasin Cardiologodiplomato ECVIM-CA. A sugellare l’importanza di questo Congres-so il saluto del prof Vincenzo Chiofalo, Presi-de della Facoltà di Veterinaria dell’Universitàdi Messina, che durante il suo breve interven-to ha ribadito la necessità di organizzare e-venti formativi di alto livello scientifico solleci-tando i veterinari a supportare la formazionecontinua.Moderatore dei lavori il Dr Ernesto Turlà, Pre-sidente della Delegazione Regionale Sicilia,che con il suo entusiasmo e la sua indefes-sa volontà di far crescere la formazione nellasua meravigliosa isola supporta da anni l’atti-vità di SCIVAC. Doveroso ringraziare l’impegno delle aziende

che, in questo momento economicamentedifficile per tutti, sono state presenti e nume-rose.Elanco e Royal Canin, i due sponsor, hannoinoltre deliziato i congressisti offrendo la clas-sica e sempre apprezzata granita siciliana. A distanza di un mese, lette le schede di va-lutazione dei partecipanti e consapevoli delfatto che non è facile trovare la quadraturadel cerchio per tutti, il nostro pensiero guar-da a quel fine settimana come un evento in-dubbiamente 'vincente' per la formazione el'aggiornamento dei medici veterinari sociSCIVAC. Così rinnoviamo questo appunta-mento alla prossima estate, con lo stessospirito positivo e costruttivo e con l’ONCO-LOGIA come tema del Congresso. ■

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L’Ente Nazionale della Cinofilia Italiana (ENCI) e l’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (ANMVI)

organizzano il primo Master per l’allevatore cinofilo, suddiviso in tre moduli formativi.

PRIMO MODULO FORMATIVO RIPRODUZIONE, GENETICA E LIBRO GENEALOGICO - Milano Sede ENCI, 13-14 Novembre 2012

SECONDO MODULO FORMATIVO PEDIATRIA E MALATTIE DELL’ACCRESCIMENTO, ATTIVITÀ SPORTIVA E SALUTECremona Palazzo Trecchi, Sede ANMVI, 19-20 Febbraio 2013

TERZO MODULO FORMATIVO GESTIONE PROFESSIONALE DELL’ALLEVAMENTO CANINO COMPORTAMENTO, EDUCAZIONE ED ADDESTRAMENTO - Milano Sede ENCI, 7-8 Maggio 2013

Il MASTER PER L’ALLEVATORE CINOFILO è destinato in particolar modo ai sociallevatori dell’ENCI, ai soci dei Gruppi Cinofili riconosciuti dall’ENCI, ai soci delleAssociazioni Specializzate di razza riconosciute dall’ENCI, ai titolari di Affisso rico-nosciuto FCI, ma tutti possono partecipare. Requisito necessario è la sottoscrizio-ne del codice etico degli allevatori di cani allegato alle Norme Tecniche del Librogenealogico del cane di razza (D.M. 21203 del 08.03.2005).Il MASTER PER L’ALLEVATORE CINOFILO si articola in tre moduli formativi, delladurata di due giorni ciascuno. Il corso n° 1 avrà per tema gli aspetti della riproduzione, della genetica e dell’im-portanza del Libro genealogico.

Il corso n° 2 avrà per tema gli aspetti della pediatria e dell’accrescimento del cane.Il corso n° 3 avrà per tema la gestione nell’allevamento (igiene, cura delle malattie,aspetti comportamentali dei cani, aspetti fiscali, aspetti normativi, etc).L’avvenuta partecipazione a ciascun corso sarà certificata da un diploma siglatodai presidenti di ENCI e ANMVI. L’allevatore che abbia effettuato il percorso di aggiornamento sopra menzionato ri-ceverà il diploma di MASTER PER L’ALLEVATORE CINOFILO siglato dai presidentidi ENCI e ANMVI e avrà diritto, da quel momento, alla menzione del conseguimen-to del Master sul libro genealogico on-line.

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Dott. Ernesto Turlà

Professione Veterinaria 28-2012:ok 3-09-2012 16:17 Pagina 22

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Il 1 ottobre, a tracciare l’attualità e leprospettive di controllo dell’Ane-mia Infettiva degli Equini sarannol’IZS Lazio e Toscana e il Ministerodella Salute. A parlare di gestione delrischio interverrà Paola Gulden (SIVE)

che focalizzerà sulla partecipazione attiva delveterinario libero professionista e del veterina-rio aziendale nella epidemiosorveglianza dellemalattie diffusive degli equini.Il convegno, presso la sede ministeriale di ViaRibotta, sarà anche l’occasione per presen-tare l’applicativo web realizzato dalI’IstitutoZooprofilattico del Lazio e della Toscana, di-sponibile per la consultazione da parte deiveterinari e degli operatori del settore ai finidell’aggiornamento rispetto alla situazione e-pidemiologica.In Italia, l’infezione si è imposta all’attenzionedelle autorità sanitarie nel 2006. Il convegnointende rappresentare l’evoluzione della si-tuazione epidemiologica nazionale a seguitodei Piani di controllo, con riflessioni sia sugli

aspetti legati alla realizzazione delle azioni sulterritorio, sia sulla sensibilità del sistema dia-gnostico che possono aver contribuito a ri-durne l’efficacia. L’esposizione dei risultatidella ricerca condotta nel corso degli ultimianni intende sensibilizzare gli operatori delsettore rispetto alla necessità di adottare undifferente approccio diagnostico e, insieme,rivalutare l’importanza di una corretta imple-mentazione di azioni di biosicurezza finalizza-te a mitigare il rischio di diffusione, "rispon-dendo a quanti, nel tempo, siano stati condi-zionati da movimenti d’opinione, piuttostoche da evidenze scientifiche". Le nuove pro-spettive di controllo si basano su valutazionidel rischio che tengono conto della situazio-ne epidemiologica delle differenti aree del ter-ritorio nazionale e dei fattori ritenuti respon-sabili del mantenimento e della diffusione del-l’infezione. (Nella foto Rocket, cavalla sotto-posta a sequestro sanitario per AIE e divenu-ta caso-simbolo, in seguito agli accertamentidiagnostici con il test di Coggins). ■

Sei anni disorveglianza AIE: la SIVE al convegnodell’IZSLT Diagnostica, risultati, gestione del rischio e nuoveattività di controllo

Il 31 agosto, con l’apertura del Presi-dente SIVE, Giorgio Ricardi, Horse-power 2012 fa tappa alla Facoltà di

Medicina Veterinaria di Pisa. Horsepowerraccoglie proventi e donazioni per SPA-NA (Society for the Protection of AnimalsAbroad, associazione benefica fondatada alcuni ippiatri del Regno Unito), perl’assistenza a cavalli da lavoro in Africa.Con eventi itineranti, sei bikers specializ-zati in medicina per equini (Josh Slater,Derek Knottenbelt, John Burford, Jessi-ca Kidd, Caroline Hahn, e Mike Hewet-son) percorrono in moto l’Europa persensibilizzare, attraverso seminari multi-tematici, sulle cure veterinarie agli equinidel Continente Nero. Quest’anno si ritro-veranno al Dipartimento di Clinica Vete-rinaria di Pisa per quattro ore di docenzegratuite, in cambio di donazioni in favore

LA SIVE CON I BIKERS DI HORSEPOWER 2012dell’assistenza veterinaria agli equidi e laformazione medico-scientifica nelle dueuniche cliniche per cavalli della Maurita-nia e del Mali. È possibile donare in oc-casione dei seminari itineranti e attraver-so le attività permanenti di SPANA:http://www.justgiving.com/HORSE-POWER2012

SIVE Dalle Associazioni 23VETERINARIA 28| 2012PROFESSIONE la

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Il 7 agosto 2012 è entrato in vigoreil il decreto di riorganizzazione de-gli enti vigilati dal Ministero dellasalute (Decreto 28 giugno 2012, n.106). Fra questi gli Istituti Zoopro-filattici Sperimentali, che rappre-

sentano - per ammissione dello stesso Mini-stro Balduzzi - il lato più delicato del riordino.

Lo testimonia la sofferta transizione dal vec-chio al nuovo regime che, per alcuni IZS, puòsignificare la fine di un lungo periodo di com-missariamento. In caso di mancata costitu-zione degli organi, il decreto 106/2012 pre-scrive che gli organi in carica alla data del 7agosto, siano prorogati sino all'insediamentodei nuovi.

“Venti di Guerra”, come ha spesso titolato lastampa, sono soffiati sul riordino, per esem-pio, tra Liguria e Piemonte per la nomina deldirettore generale dello Zooprofilattico di To-rino, dove è ad interim Maria Caramelli, no-me che questa primavera era stato scelto dalMinistro della Salute per l’Istituto dell’Abruz-zo e del Molise. Non che a Teramo le cose

siano andate senza strascichi polemici, mal’Istituto ha proceduto alla nomina dei proprivertici, dopo il “gran rifiuto” di Caramelli. Quigli organi direttivi si sono insediati: FernandoArnolfo, medico veterinario, è il nuovo Diret-tore generale dell'Istituto G. Caporale, nomi-nato con Decreto Ministeriale del 31 luglio2012. Arnolfo, già Direttore Generale dell'Isti-tuto Zooprofilattico Sperimentale del Pie-monte, Liguria e Valle d'Aosta ha assunto ladirezione dell'Istituto lo scorso 3 agosto.Successivamente, il 6 agosto 2012, si sonoinsediati anche i cinque componenti del Con-siglio di Amministrazione: Dott. Nicola Ciaral-lo, Dott. Nicola D'Alterio, Dott. Aldo Grassel-li, Dott. Giovanni Presutti, Prof. Santino Pro-speri ed i tre componenti del Collegio dei Re-visori nelle persone dei dottori FrancescoLuigi De Robertis, Giovanni Gattucci, PieroPetrecca. Santino Prosperi e Nicola D’Alteriosono i due membri nominati dalla Regione A-bruzzo, preside della ex Facoltà di Veterina-ria di Bologna il primo e dirigente della sicu-rezza alimentare della Asl di Lanciano, il se-condo. È il primo consiglio dell'Izs dopo l’en-trata in vigore del decreto di riordino, che im-pone alle Regioni di ridefinire gli assetti degliIstituti zooprofilattici nazionali e, di fatto, haposto fine al commissariamento dell'Izs tera-mano che perdurava da oltre venti anni. Il decreto 106/2012 è solo un primo passoper la riorganizzazione, dato che le modalitàgestionali, organizzative e di funzionamentodegli Istituti saranno definite dalle leggi regio-nali: entro novanta giorni dalla loro entrata invigore il Cda di ciascun Istituto provvederà al-la revisione dello statuto e del regolamento.A coordinare gli Istituti nascerà un Comitatodi supporto strategico presso il Dipartimentoper la sanità veterinaria, della sicurezza ali-mentare e degli organi collegiali per la tuteladella salute del Ministero della salute. Quan-to al Direttore generale, che inizialmente sipensava fosse medico veterinario, in base aldecreto 106 è nominato dal Presidente dellaRegione dove l'Istituto ha sede legale sentitoil Ministro della salute, ed è scelto tra perso-ne munite di diploma di laurea magistrale oequivalente, di comprovata esperienza nel-l'ambito della sanità pubblica veterinaria na-zionale e internazionale e della sicurezza de-gli alimenti. Il rapporto di lavoro del direttoregenerale è regolato con contratto di dirittoprivato, non superiore a cinque anni, rinno-vabile una sola volta. Se professore o ricer-catore universitario, è collocato in aspettati-va. Il direttore generale è coadiuvato da undirettore amministrativo e da un direttore sa-nitario medico veterinario. ■

• Il corso è l’unico in Italia a far parte del programmaper la certificazione di qualità degli standard europei,ha frequenza obbligatoria e prevede circa 300 ore dilezioni teoriche e 250 ore di tirocinio pratico pressole strutture veterinarie

• Ha durata di due anni• È articolato secondo il programma formativo

europeo del dossier delle competenze di ACOVENE(The Accreditation Committee for Veterinary NurseEducation) ed è realizzato attraverso l’insegnamentodi veterinari e di docenti che operano nel settorepubblico e privato

• Requisito di ammissione preferenziale richiesto è ildiploma di scuola secondaria

• È previsto un colloquio pre-iscrizione• Il termine delle iscrizioni è il 28 Settembre 2012

CremonaEV, Palazzo Trecchi, Via Trecchi 20

RomaAbivet, Via Gennargentu 20

Per informazioni sul corso e per appuntamenti:Cremona: Sofia Bassanini - [email protected] Tel: 0372-403515 Dal lunedì al venerdì dalle 08:30 alle 12:30 e dalle 13:30 alle 17:00

Roma: Marina Marsili - [email protected]: 06-87182658 Dal lunedì al giovedì dalle 12:00 alle 13:30 e dalle 14:30 alle 17:30

INFORMAZIONIMODALITÀ D’ACCESSO

SEDI CONTATTI

Eventi Veterinari

Un tecnico che lavoraal nostro fianco:

da oggi si può

Un tecnico che lavoraal nostro fianco:

da oggi si può

Teramo esce dal commissariamento.A Torino tutto da rifare? La Legge sul riordino è in vigore. Ma l’attuazione è in mano alle Regioni

24 Info Regioni IZS VETERINARIA 28 | 2012PROFESSIONE la

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Èufficiale e pubblicato sul-la GUCE: il posto di ispe-zione frontaliero di Tori-no-Caselle resta operati-vo. Ma l’Italia sospendeLinate. Modificato l’elen-

co dei PIF. Sulla chiusura del PIF piemontese c’era stataanche una interrogazione parlamentare a cu-ra dell’Onorevole Gianni Mancuso che neigiorni scorsi non aveva ottenuto le atteserassicurazioni dal Ministero della Salute,diffondendo un comunicato di rammarico perle parole del Sottosegretario Adelfio Elio Car-dinale: "La scelta della misura di sospensio-ne temporanea, in alternativa alla chiusuradel PIF, è stata effettuata con l’intento di ga-rantire alla Società di gestione dell’aeroportodi Torino Caselle un ulteriore periodo utile permettere in atto tutte le azioni ritenute oppor-tune per la realizzazione di un flusso consoli-dato di traffici commerciali di merci d’interes-se veterinario in provenienza da Paesi terzi.Qualora nel corso del 2012 venisse eviden-ziata l’effettiva e documentata possibilità dinuovi e adeguati traffici commerciali da Paesiterzi, si potrà immediatamente procedere al-la revoca della sospensione che, sulla basedella normativa comunitaria di riferimento,non prevede un’ulteriore missione in loco daparte della Commissione europea".

Con la pubblicazione sulla Gazzetta UfficialeEuropea del 27 luglio, il Governo italiano ef-fettivamente cambia idea e revoca la sospen-sione. "L’Italia - si legge nella Decisione di Esecu-zione della Commissione Europea del 27 lu-glio 2012 - ha comunicato che occorre revo-care la sospensione temporanea del postod’ispezione di Torino-Caselle”. Alla notizia diuna possibile chiusura del PIF di Caselle edell’interessamento da parte del Consigliereregionale Eleonora Artesio, il Ministero dellaSalute aveva inviato una precisazione [email protected] la stessa decisione sospende tem-poraneamente il posto d’ispezione frontalierodell’aeroporto di Milano-Linate. "È quindi op-portuno modificare di conseguenza le vocirelative a tale Stato membro elencate nell’al-legato I della decisione 2009/821/CE". "L’Ita-lia ha comunicato - si legge infatti nella Deci-sione in GUCE - che occorre sospenderetemporaneamente il posto d’ispezione fron-taliero dell’aeroporto di Milano-Linate".I posti di ispezione transfrontaliera (PIF) sonodegli uffici veterinari, riconosciuti su base co-munitaria, che effettuano i controlli igienicosanitari su animali vivi e prodotti di origine a-nimale, provenienti da Paesi extracomunitarie destinati sia all’Italia che all’Unione euro-pea, o anche solo in transito. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 28| 2012 Piemonte / Lombardia Info Regioni 25

Torino-Casellenon chiude,sospeso LinateIl Posto di ispezione piemontese aveva rischiatola chiusura

L’Ordine dei Medici Veterinari dellaprovincia di Padova organizza il Cor-so di formazione "Il Veterinario e le

Api: tutela della salute e salvaguardia del-l'ambiente" , che si svolgerà a Padova nel-le giornate del 29 settembre - 20 ottobre e27 ottobre 2012 e presso l'Abbazia di Pra-glia - Teolo (PD) nella giornata del 13 ot-tobre 2012.L'evento, organizzato dall'Ordine dei Me-dici Veterinari della Provincia di Padova,

IL VETERINARIO E LE API

con il patrocinio della FNOVI - Federazio-ne Nazionale Ordini Veterinari Italiani,degli Ordini dei Medici Veterinari dellaProvincia di Belluno, Rovigo, Treviso, Ve-nezia, Verona e Vicenza e della SIMeVeT,è rivolto ai Medici Veterinari di tutte leprofessioni.Per maggiori informazioni contattare laSegreteria Organizzativa tel. 049.8724952- fax 049.8735534 - mail [email protected]

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Page 26: Professione Veterinaria anno 2012 n° 28

INFORMAZIONISegreteria iscrizioni al Congresso: Tel. 0372 403508 - Fax 0372 403512 - E-mail: [email protected] - Website: www.scivac.it

Segreteria scientifica ed organizzativa: Tel. 0372 403504 - E-mail: [email protected]

A SANOFI COMPANY

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Page 27: Professione Veterinaria anno 2012 n° 28

Il Ministero della Salute ha pubbli-cato i risultati del Piano Residui-Anno 2011. Sorveglianza e monito-raggio di residui di sostanze chimi-che che potrebbero essere danno-se per la salute pubblica.

In attuazione del Piano Nazionale per la ricer-ca di Residui del 2011 sono state effettuate38.882 analisi, di cui 17.651 per le sostanzeappartenenti alla categoria A - Sostanze adeffetto anabolizzante e sostanze non autoriz-zate (pari al 45,4% del totale delle analisi) e21.231 per la ricerca di sostanze apparte-nenti alla categoria B - Medicinali veterinari eagenti contaminanti (pari al 54,6%).

L'attività è risultata superiore del 142,7% ri-spetto al numero minimo di animali e prodot-ti di origine animale da campionare ai sensidell'allegato IV della direttiva 96/23/CE e del-la decisione 97/747/CE (27.241) e del111,3% rispetto alla programmazione predi-sposta dal Ministero (34.920).Sono state riscontrate 75 non conformità,pari allo 0,19% del totale dei campioni ana-lizzati, di cui 35 per presenza di residui di so-stanze appartenenti alla categoria A (46,7%)

e 40 per residui di sostanze appartenenti allacategoria B (53,3%). Confrontando tale datocon quelli degli anni precedenti si evidenziauna diminuzione dei casi non conformi(0,22% nel 2009; 0,26% nel 2010) a fronte diuna più intensa attività di monitoraggio del2011 (33.552 analisi effettuate nel 2009 e38.116 nel 2010).Il gruppo B1 (sostanze antibatteriche, com-prese sulfamidici e chinolonici) rappresentala principale causa di non conformità (34%).

A seguire, gli steroidi (A3) con il 31% e le al-tre sostanze e agenti contaminanti per l'am-biente (B3) con il 17%.Il Ministero della salute, Direzione Generaleper l'igiene e la sicurezza degli alimenti e lanutrizione rappresenta l'Autorità competentedesignata alla predisposizione annuale delPiano, in collaborazione con Regioni e Pro-vince Autonome, Laboratori Nazionali di Ri-ferimento per i residui e Istituti ZooprofilatticiSperimentali (II.ZZ.SS.). ■

Residui: i risultati del monitoraggio 2011In lieve diminuzione la percentuale dei campioni irregolari rispetto agli anni precedenti

laPROFESSIONE VETERINARIA 28| 2012 Epidemiosorveglianza Attualità 27

Sono stati pubblicati dal Ministerodella Salute i risultati delle attività disorveglianza nazionale sulle popo-

lazioni animali allevate in Italia. Analizzati i dati relativi al patrimonio zoo-tecnico registrato nella BDN dell'anagra-fe zootecnica e i dati sulle notifiche dei fo-colai di malattie animali registrati dai ser-vizi veterinari nel SIMAN. Scopo delle attività è di valutare l'anda-mento delle malattie infettive degli animalisottoposti a piani di controllo o eradica-zione in Italia nel 2010. Inoltre, i dati regi-strati nel sistema per la notifica dei dati uti-lizzato per la rendicontazione all'UE delleattività eseguite nell'ambito dei program-mi cofinanziati, sono impiegati con lo sco-po di verificare lo stato delle attività svol-te dai servizi veterinari del sistema sanitarionazionale nell'ambito dei Piani di eradica-zione e sorveglianza e dei piani soggetti acontributo comunitario.Nell'ambito dei programmi di sorveglian-za è previsto un insieme di attività, in par-ticolare: l'esecuzione di esami diagnosti-ci, l'individuazione e rimozione degli ani-mali infetti e/o sieropositivi, operazioni dipulizia e disinfezione degli allevamenti, laconcessione di indennizzi agli allevatori, lavaccinazione protettiva. Con Decisionedel Consiglio 2009/470/CE del 25 maggio2009, la Comunità Europea ha stabilito lapossibilità di un contributo finanziario co-munitario per le attività di sorveglianza, mo-nitoraggio ed eradicazione delle malattieanimali. Ciò al fine di contribuire all'eradi-cazione quanto più rapida possibile dimalattie contagiose gravi e prevenire e ri-durre, mediante misure di controllo ap-propriate, la comparsa di zoonosi chepossono mettere in pericolo la salute del-l'uomo.La relazione presenta il sistema informa-tivo nazionale per la notifica delle malat-tie animali (SIMAN), il sistema informativosanità animale: (SANAN) e la Banca DatiNazionale, oltre ad una rendicontazione sulpatrimonio zootecnico nazionale (bovini,ovi caprini, equidi, suini, avicoli) con rela-tiva rendicontazione sanitaria e tavole direndicontazione per singola specie. Un ca-pitolo è dedicato alle zoonosi, con parti-colare riferimento alla rabbia silvestre.La situazione sanitaria, analiticamentedescritta, è corredata di riferimenti legi-slativi sia comunitari che nazionali.

LA SITUAZIONESANITARIA DEGLIANIMALI ALLEVATI

IN ITALIA

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Secondo una nuova ricercapubblicata su PNAS, unaproteina, la NGF (NerveGrowth Factor) scoperta daRita Levi Montalcini insiemecon lo scienziato statuni-

tense Stanley Cohen nei primi anni ’50, e perla quale ricevettero il premio nobel nell’86, haun ruolo importante nella ricerca sulla fertilità.

Un team internazionale di scienziati guidato daGregg Adams, presso l’Università di Saskat-chewan, ha scoperto che una proteina con-tenuta nello sperma agisce sul cervello fem-minile provocando l’ovulazione, ed è la stessamolecola che regola la crescita, le funzioni e lasopravvivenza delle cellule nervose. I mammi-feri maschi hanno ghiandole sessuali accessorieche contribuiscono al liquido seminale, ma il

ruolo di questo fluido e le ghiandole che lo pro-ducono non erano ben compresi. “Dai risulta-ti della nostra ricerca, ora sappiamo che que-ste ghiandole producono grandi quantità di unaproteina che ha un effetto diretto sulle femmi-ne”, dice Adams, professore di scienze bio-mediche veterinarie presso la Facoltà di Me-dicina Veterinaria dell’Università di Saskat-chewan.

Il team ha caratterizzato la proteina, chiama-ta fattore che induce l’ovulazione-(OIF), cheè stata trovata nello sperma di tutte le speciedi mammiferi analizzate finora. Ricercandoquesta proteina la squadra ha isolato l’OIF inmezzo a migliaia di altre proteine, tra cui il fat-tore di crescita nervoso (NGF) che si trovaprincipalmente nelle cellule nervose di tutto ilcorpo. “Con nostra sorpresa, abbiamo sco-perto che sono la stessa molecola”, ha spie-gato Adams. “Ancora più sorprendente è chegli effetti dell’NGF nella femmina non sianostati rilevati in precedenza, dal momento cheè così abbondante nel plasma seminale.”L’OIF / NGF potrebbe funzionare in modo di-verso da animale ad animale, ma è presentein tutti i mammiferi studiati fino ad ora, dai la-ma, ai bovini e ai koala, ai suini, conigli, topi,e agli esseri umani. Ciò implica che abbia unruolo importante nella riproduzione in tutti imammiferi. Proprio il funzionamento, il suoruolo in diverse specie, e la sua rilevanza cli-nica nella sterilità umana sono alcune delledomande che rimangono senza risposta.L’OIF / NGF nel seme maschile agisce comeun segnale ormonale, operando attraversol’ipotalamo del cervello femminile e la ghian-dola pituitaria. Questo stimola il rilascio di al-tri ormoni che segnalano alle ovaie di rilascia-re un ovulo (o gli ovuli a seconda della spe-cie). In questo ultimo studio, il team ha esa-minato due specie: i lama e i bovini. Nei lamal’ovulazione è indotta cioè avviene soloquando le femmine sono state inseminate.Le mucche - e gli esseri umani - sono “ovu-latori spontanei”, il che significa che un accu-mulo di ormoni regolare stimola il rilascio diun ovulo. “L’idea che una sostanza nel liqui-do seminale di un mammifero abbia un effet-to diretto sul cervello femminile è nuova”,spiega Adams. “Quest’ultima scoperta am-plia la nostra comprensione dei meccanismiche regolano l’ovulazione e solleva alcunequestioni interessanti sulla fertilità.” (fonte:www.abruzzoweb.it/www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed) ■

Dagli studi su lama e bovinipassi avanti contro l’infertilitàLa ricerca veterinaria statunitense si è basata sulla scoperta della Montalcini

28 Attualità Ricerca VETERINARIA 28 | 2012PROFESSIONE la

La teramana Angela Di Cesare havinto lo Young scientist award. IlConsiglio europeo dei parassitolo-

gi ha premiato le sue ricerche. Il “Premiogiovane scienziato” in Basic Parasitologyle è stato attribuito in occasione della XIedizione dell'Emop, l'European multicol-loquioum of Parasitology per lo studioNew insights into the neglectedlungworm Capillaria aerophila affectingpets, wildlife and humans, (Nuove acqui-sizioni su Capillaria aerophila, parassitapolmonare degli animali da compagnia,della fauna selvatica e degli esseri uma-ni), frutto delle ricerche svolte nell'ambi-to del Corso di Dottorato. Lo YoungScientist Award è un premio istituito dal-l'European federation of parasitologistscome riconoscimento del valore scienti-fico di giovani parassitologi che lavoranoin ambito umano e veterinario in istitu-zioni europee. Si tratta di uno dei sei ri-conoscimenti del Council of the euro-pean federation of parasitologists (Con-siglio della federazione europea dei pa-rassitologi), assegnati ogni quattro anniin occasione dell'Emop, che quest'annosi è tenuto dal 25 al 29 luglio a Cluj-Na-poca, in Romania. Angela Di Cesare èdottoranda in Epidemiologia e diagnosti-ca avanzata in patologia comparatapresso il dipartimento di Scienze biome-diche comparate dell'Università di Tera-mo.

PREMIO YOUNGSCIENTIST

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annunciato la donazione di ulteriori Euro 2.000all’associazione VAB (Vigilanza Anticendi Bo-schivi), fortemente impegnata nelle zone terre-motate dell’Emilia dove l’operato dell’unità cinofilasi è dimostrato di fondamentale importanza nel-la ricerca di persone scomparse e travolte dal-le macerie. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 28| 2012 Dalle Aziende 29

Parco Sempione, a Milano, èstato letteralmente “presod’assalto” dai cani e dai lorofedeli padroni che numero-sissimi hanno partecipato il 10giugno scorso ad Advantix

Running 2012, la mini maratona non com-petitiva pensata da Bayer proprio per gli ami-ci a 4 zampe. Francesco Facchinetti e Daniele Chiefacon il suo amatissimo Scott sono stati i testimonialdi questa edizione 2012 partecipando alla minimaratona insieme a tutti gli altri concorrenti che,guinzaglio alla mano, si sono addentrati nel sug-gestivo parco milanese per correre, passeggia-re e divertirsi insieme ai loro fedelissimi compa-gni di vita.“Forse non tutti sanno del mio grande amore pergli animali e per i cani in maniera particolare. Èstato per me un vero piacere poter essere oggitestimonial di questa fantastica manifestazionepensata per i nostri amici a 4 zampe” ha dichiaratoFrancesco Facchinetti - “Mi ha colpito, inol-tre, vedere quante persone abbiano deciso di par-tecipare a riprova del fatto che eventi di questotipo hanno un grande richiamo ma soprattuttoche l’amore per i nostri fedeli compagni è dav-vero smisurato”.Anche Claudia Ciotti, Responsabile Ufficio Di-ritti Animali della Provincia di Milano che ha pa-trocinato l’evento ha dichiarato: “Siamo moltocontenti di aver appoggiato Advantix Running.Impegnati ogni giorno e in prima linea nella lot-ta in favore dei diritti degli animali, ritengo che ini-ziative come questa siano molto importanti persensibilizzare l’opinione pubblica sull’importan-za di prendersi cura della salute e del benesse-re degli amici a 4 zampe oltre che per suggeri-re un corretto e sano rapporto uomo/cane”.Cinque i chilometri percorsi, di oltre 400 par-tecipanti, 30 commissari di percorso, circa4.000 visitatori e 11 premi assegnati: un suc-cesso incredibile anche quest’anno a dimostra-zione di quanto questa manifestazione si sia or-mai guadagnata il consenso di tutti coloro cheamano prendersi cura dei propri fedeli compa-gni, praticare uno sport come la corsa e voglio-no riscoprire la bellezza e il valore degli spazi ver-

di, anche in città. Ad animare la giornata anche i cani di ArmenKhatchikian, fondatore della prima scuola italia-na di Sleddog, i cani di VAB, Vigilanza AntincendiBoschivi, con le loro dimostrazioni e di SICS Scuo-la Italiana Cani Salvataggio, partner della mani-festazione.

Grazie alle numerosissime iscrizioni è stato pos-sibile raccogliere Euro 2.065 donati alla SICS.Il ricavato verrà utilizzato per l’acquisto di una re-scue acquabike, mezzo molto importante per l’at-tività di sorveglianza di una zona del Lago d’Iseoda parte della Scuola e dei suoi coraggiosissimicani. Inoltre Bayer, durante la manifestazione, ha

Parco Sempione a Milano per la mini maratona beneficaAdvantix Running 2012: anche Francesco Facchinetti ai nastri di partenza insieme alle numerosecoppie di cani e padroni

Francesco Facchinetti testimonial dellamanifestazione e Silvana Bonelli uno deiMedici Veterinari addetti alla postazioneANMVI.

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laPROFESSIONE VETERINARIA 28 | 201230 Calendario attività Dal 21 settembre al 21 ottobre

Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi

21 - 23 SETCONGRESSO NAZIONALE SIDEV 1° CONGRESSO NAZIONALE SIDEV - ATTUALITÀ IN DERMATOLOGIA - Hotel Serena Majestic, Montesilvano IN COLLABORAZIONE CON SCIVAC (PE) - Viale Carlo Maresca 12 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Se-

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23 SETINCONTRO SICARV I BIOMARKER IN CARDIOLOGIA VETERINARIA - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto

accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372403509 - E-mail: [email protected]

25 - 26 SETCORSO SIVAR LE VERIFICHE ISPETTIVE UFFICIALI SECONDO IL PACCHETTO IGIENE E LA NORMATIVA VIGENTE - Pa-

lazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 15 Crediti - Per informazioni: PaolaOrioli - Segreteria Organizzativa, Scientifica e Marketing - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected]

30 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC TRENTINO ALTO ADIGE PROFESSIONE: ONCOLOGO - Bolzano - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Monica Bor-

ghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

30 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC PIEMONTE IL PANCREAS ENDOCRINO - Hotel Campanile - Rivoli (TO) - C.so Allamano 153 - ECM: No crediti - Per informazioni: IN COLLABORAZIONE CON SOVEP Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 -

E-mail: [email protected]

5 - 6 OTTCORSO SIVE CORSO PRATICO. “SEMEIOTICA ANESTESIA DIAGNOSTICHE” - Polo Universitario di Lodi - Via Dell’Università

6 - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

5 - 7 OTTCORSO REGIONALE SCIVAC PUGLIA - CORSO REGIONALE DI ORTOPEDIA TRAUMATOLOGICA - Trani- Hotel San Paolo al Convento - Via

Statuti Marittimi 111 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Monica Borghisani - SegreteriaDelegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

6 - 7 OTTCORSO INTRODUTTIVO SCIVAC CORSO INTRODUTTIVO ALLA MEDICINA D’URGENZA - Crowne Plaza Hotel, Padova - Via Po 197 - ECM: Ac-

creditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Se-minari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

7 OTTINCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC LIGURIA ARGOMENTI DI CHIRURGIA NEL CONIGLIO E NEI RODITORI - “Sala polivalente” Via Ippolito D’Aste a Recco

- ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500- E-mail: [email protected]

7 OTTINCONTRO REGIONALE SCIVAC CAMPANIA LA TANTO TEMUTA NEUROLOGIA NEL GATTO - Napoli - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per infor-

mazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372403506 - E-mail: [email protected]

7 OTTINCONTRO REGIONALE SCIVAC MARCHE QUANDO L’ECOGRAFIA È URGENTE: L’ECOTOMOGRAFIA NELLE SITUAZIONI DI EMERGENZA - Hotel Klass,

Castelfidardo (AN) - SS Adriatica 16, Km 317 - ECM: Accr. ECM non previsto - Per info: Monica Borghisani - Se-greteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

7 OTTINCONTRO REGIONALE SCIVAC FRIULI VEN. GIULIA IL PAZIENTE È ANEMICO E ADESSO? UNA GUIDA SEMPLICE ALL’APPROCCIO DELLE ANEMIE NELLA PRA-

TICA AMBULATORIALE - Hotel Franz - Viale Trieste 45 - ECM: Accr. ECM non previsto - Per info: Monica Borghisani- Segr. Del. Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

8 - 9 OTTCORSO SCIVAC CORSO AVANZATO - CITOLOGIA LINFONODALE E DI ALTRI ORGANI LINFOPOIETICI. DALL’INTERPRETAZIONE ALLA RE-

FERTAZIONE, DALLA DESCRIZIONE ALLE CONCLUSIONI - II EDIZIONE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM:10 Crediti - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

12 - 13 OTTSEMINARIO SCIVAC / SISCA SEMINARIO SISCA - LA SINDROME DA PRIVAZIONE SENSORIALE NEL CANE, DALLA DIAGNOSI ALLA TE-

RAPIA - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni:Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

12 - 14 OTTCORSO REGIONALE SCIVAC LAZIO - CORSO REGIONALE DI CITOLOGIA - Roma, Appia Park Hotel - Via Appia Nuova 934 - ECM: No credi-

ti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel.+39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

12 OTTSEMINARIO NAZIONALE SIVE SEMINARIO NAZIONALE “RECENTI SVILUPPI NELLA RIPRODUZIONE DEGLI EQUINI” - Cremona, Palazzo

Trecchi - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento non richiesto - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SIVE- Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

13 - 14 OTTINCONTRO SIONCOV / SIODOCOV HEAD AND NECK CANCER - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM

- Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

13 OTTCORSO SIVE CORSO PRATICO: “ECO-DOPPLER IN RIPRODUZIONE EQUINA” - Crema - ECM: Non richiesto accreditamento

ECM - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

14 OTTINCONTRO SISCA ELEMENTI TEORICI SU ANSIA E FOBIA NELL’UOMO. CO-MORBILITÀ NELLA TRATTAZIONE DELLA PATOLOGIA

IN UMANA. CONTRIBUTO TEORICO-PRATICO - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accr.ECM - Per info: Erika Taravella - Segr. Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

14 OTTINCONTRO REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNA RIPRODUZIONE NEI PICCOLI ANIMALI - Bologna, Hotel Savoy - Via del Pilastro, 2 - ECM: No ECM - Per infor-

mazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372403506 - E-mail: [email protected]

15 - 17 OTTINTERNATIONAL COURSE SCIVAC AO MASTERCLASS COURSE ON PATELLAR LUXATION TREATMENT - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via

Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC -Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

16 OTTCORSO AIVEMP IN COLLABORAZIONE CON INFEZIONI DA E.COLI VEROCITOTOSSICI: L’IMPORTANZA DEL CONTROLLO IN ALLEVAMENTO NELLA ISTITUTO ZOOPROFILATTICO DEL MEZZOGIORNO PREVENZIONE DEL RISCHIO DI TRASMISSIONE ALIMENTARE - Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzo-

giorno, Portici (NA) - ECM: Rich. Accr. - Per info: Segr. AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected]

17 - 20 OTTITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 4° IT. ORTOPEDIA: III PARTE - OSTEOSINTESI INTERNA AOVET BASE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via

Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 29,5 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCI-VAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

18 - 19 OTTCORSO ANMVI CORSO PER DATORI DI LAVORO RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE - Cen-

tro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Se-greteria ANMVI - Tel. +39 0372 403537 - E-mail: [email protected]

20 OTTCORSO ANMVI CORSO DI FORMAZIONE PER ADDETTI ALLA PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO E GESTIO-

NE DELL’EMERGENZA - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accre-ditamento - Per informazioni: Segreteria ANMVI - Tel. +39 0372 403537 - E-mail: [email protected]

20 - 21 OTTCORSO ANMVI CORSO PER ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 -

ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Segreteria ANMVI - Tel. +39 0372 403537 - E-mail: [email protected]

21 OTTINCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA DALLA DIAGNOSI VISIVA SEMPLICE A QUELLA IMPOSSIBILE IN DERMATOLOGIA DEL CANE E DEL GAT-

TO - NH Hotel Assago-MilanoFiori- ECM: No ECM- Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria DelegazioniRegionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

2. Nella terapia comportamentale del gatto che cosa s’in-tende con il termine arricchimento ambientale?

a Un corretto numero ed una corretta disposizione dei punti cibo e dei luoghidi isolamento.

b Un corretto numero ed una correttadisposizione delle cassette igieniche e deigraffiatoi.

c Un corretto numero ed una correttadisposizione di giochi in elevazione, scatole,tappetini interattivi, e così via.

d Tutte le risposte precedenti.

1. In quali delle seguenti razze si può verifi-care sia la mancata unione del processo an-coneo (UAP) che la frammentazione del pro-cesso coronoideo mediale dell’ulna (FCP)?

a Pastore tedesco

b Golden retriever

c Dobermann

d Buldog QUIZ 1Risposta corretta: a)

Incontro SIOVET: “Ortopedia etraumatologia pediatrica” –Cremona, 1-2 Marzo 2008

QUIZ 2Risposta corretta: d)

Incontro del Gruppo di Studiodi Fisioterapia e riabilitazione:

“Ciò che ruota intorno allafisioterapia” - Cremona,

Febbraio 2010

SOLUZIONI

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