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007 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 4, numero 38 dal 29 ottobre al 4 novembre 2007 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona 382 ORGANO DI INFORMAZIONE DELL ’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. CLAIMS Il Regolamento (CE) 1924/2006 sulle indicazioni nutrizionali e di salute for- nite sui prodotti alimentari prevede che gli Stati membri entro il 31/01/2008 inviino alla Commissione europea la lista delle indicazioni di salute già approvate a livello nazio- nale, ai fini della compilazione, dopo la valutazione scientifica dell’EFSA, di elenchi validi a livello comunitario. I claims per i quali si richiede l’inseri- mento nella lista nazionale possono essere inviati a: [email protected] ECM È ripartita l’indagine sull’aggiorna- mento professionale in sanità e sulla formazione continua. La Commissio- ne d’inchiesta del Senato ha chiesto l’intervento del Ministro della Salute per far luce sui costi dell’aggiorna- mento, sulla sua efficacia e per un confronto con le norme sulla forma- zione in Europa. AVIARIA (1) Con la bambina morta di aviaria il 23 u.s. in Indonesia sale a 204 il numero delle vittime che la malattia ha fatto in più di dieci anni. Il dato è dell'Orga- nizzazione Mondiale della Sanità: se- condo le statistiche dell'agenzia Onu proprio la nazione asiatica è la più colpita, con 89 vittime. In tutto il pia- neta i casi umani accertati finora so- no 332. AVIARIA (2) Per la FAO, "il virus dell'influenza a- viaria H5N1 potrebbe diventare en- demico nei polli e nelle anatre e nelle oche domestiche". L'agenzia ha sot- tolineato che anatre ed oche dome- stiche sane potrebbero trasmettere il virus ai polli e avere un ruolo più im- portante di quanto non si sia pensato sinora.” Il commento della FAO se- gue la scoperta, da parte di ricerca- tori tedeschi, del virus in giovani ana- tre domestiche che, nonostante l'as- senza di sintomi clinici, erano venute in contatto col virus. OGM La Commissione Ue ha autorizzato tre nuove varietà di mais e una di bar- babietola da zucchero geneticamen- te modificati. Sono destinate all'ali- mentazione umana e animale. Po- tranno essere importati, ma non colti- vati su territorio europeo. Il sottose- gretario alla Salute Gian Paolo Patta si è detto contrario ed ha espresso "preoccupazione”. DIMISSIONI Dimissioni “sofferte” ma “maturate nell'impossibilità di gestire l'Istituto da un punto di vista finanziario”. Così il direttore dell'Istituto nazionale per la fauna selvatica (Infs), Silvano Toso, dopo le dimissioni dall’incarico il 22 ottobre. Secondo Toso servirebbero 5 milioni di euro circa “per una ge- stione decente del personale, delle spese generali e per un incremento dell'attività istituzionale”. Brevi Lotta all'abuso di professione la PR O FESSI O NE VETERINARIA www.vet.journal.it vet.journal - aggiornamento I Colleghi d’Europa partono avvantaggiati Sul riconoscimento della qualifica di medico veterinario in Europa, a seguito del recepimen- to della Direttiva Zappalà, il Presidente del- l’ANMVI, Carlo Scotti ha chiesto un incontro al Ministro per le Politiche Europee, Emma Bo- nino. “La preoccupazione di chi scrive - si leg- ge nella nota - è che i medici veterinari italiani non riescano a beneficiare appieno dei van- taggi del recepimento della Direttiva 2005/36/CE, nonostante la forte esigenza di un mercato professionale al- largato (in Italia ben 26mila veterinari sono iscritti all’Ordine, un numero so- vradimensionato rispetto alla domanda nazionale)”. Secondo il presidente dell’ANMVI sulla professione italiana pesano alcune penalizzazioni fra cui la scarsa competitività europea del titolo conseguito in Italia e, soprattutto, l’inquadramento fiscale delle prestazioni veterinarie, gravate da un’IVA al 20%.” Nessun Governo nazionale è mai intervenuto con una riduzione per- centuale che sollevi le cure veterinarie dallo stesso gravame fiscale a cui si sottopongono i beni di lusso - rimarca Scotti - Adesso crediamo che la libe- ra circolazione dei professionisti e le sollecitazioni della Corte di Giustizia Europea non consentano di continuare a sottovalutare la questione. La Cor- te di Giustizia Europea ha stigmatizzato la necessità di pervenire ad una applicazione uniforme dell’imposta sul valore aggiunto. L’assunto è che se si vuole instaurare una reale libera circolazione dei beni, dei servizi, dei cit- tadini e delle professioni intellettuali è indispensabile che si creino le condi- zioni comuni per non falsare le condizioni di concorrenza”. Nella lettera, il Presidente dell’ANMVI ritiene che “il rilievo dei giudici euro- pei dovrebbe suggerire una riflessione non solo sull’IVA applicata alla salu- te degli animali, ma anche sul rapporto socialmente rilevante di tante fami- glie con il loro animale e sui costi di cui è stato gravato: l’alimentazione de- gli animali da compagnia (pet food) sopporta anch’essa un’IVA del 20%”. E sul via libera del Consiglio dei Ministri alla Direttiva Ue per il riconosci- mento delle qualifiche professionali, si registra il parere favorevole del Sot- tosegretario alla Salute Patta, secondo il quale il recepimento “mette il no- stro paese all'avanguardia in Europa”. In questo modo, ha commentato, ''le professioni sanitarie italiane si impongono come l'avanguardia di un pro- cesso di valorizzazione unico”. Il Sottosegretario sostiene che “la formazione universitaria dei nostri pro- fessionisti unita alla crescente assunzione di responsabilità anche dirigen- ziali pone i nostri operatori sanitari come un esempio e un obiettivo da rag- giungere per tutti i colleghi europei”. “Con il Decreto di recepimento viene assicurata la libera circolazione di tutti i cittadini europei - spiega ancora Patta - superando facili tentazioni corporative di chiusura, senza, tuttavia, dare spazio a figure ambigue o, peggio, all'esercizio abusivo delle profes- sioni sanitarie. Il Ministero della Salute continua ad essere la garanzia per- manente per i professionisti e per gli utenti, attraverso i procedimenti am- ministrativi di riconoscimento dei titoli esteri, effettuati dagli Uffici con rigore e competenza utilizzando le medesime modalità oggi in vigore”. L’igiene dentale è una nostra competenza I legali dell'ANMVI non hanno dubbi. La giurisprudenza ci viene in soccorso nell'individuare le prestazioni riservate A PAG. 3 Sono veramente tanti, troppi, quelli che si prendono competenze veteri- narie, spesso convinti di poterlo fare per disinformazione o comunque certi di non correre rischi. L'abuso di professione nel nostro settore è dila- gante e toglie spazi occupazionali importanti. Purtroppo ci sono anche molti tentativi da parte di gruppi po- litici o enti istituzionali di riconoscere ad altre figure professionali compe- tenze esclusivamente nostre: pen- siamo ad esempio alla nuova figura professionale dello Zoonomo, ad al- tri titoli proposti da Corsi di Laurea brevi o al Master in Medicina Com- portamentale riconosciuto dalla Fa- coltà di Pisa a non Medici Veterinari. Basta andare in una azienda zootec- nica per vedere come il nostro ruolo e le nostre competenze siano poco rispettate: microchip, prelievi di san- gue, vaccinazioni, ecografie, ecc. quante volte sono effettuate solo dal veterinario? Non è stato facile per l'anagrafe equina far riconoscere, contro le pressioni del mondo alleva- toriale, che il microchip è un atto me- dico e quindi può essere gestito so- lo da un Medico Veterinario. Quante volte capita che il farmacista si sosti- tuisca al veterinario anche solo per cambiare la prescrizione di un far- maco che al momento non ha dispo- nibile? Quante volte l'allevatore ce- de cuccioli, già da lui vaccinati, con- sigliando all'acquirente di non por- tarlo subito dal veterinario per evita- re che possano emergere problemi sanitari a lui contestabili? Quante volte i negozianti che gestiscono prodotti o animali da compagnia si sostituiscono al veterinario ritenen- dosi più esperti e preparati? Poi ci sono: l'educatore cinofilo, l'adde- stratore, il fisioterapista, il chiroprati- co, l'odontotecnico, l'omeopata, l'a- gopuntore, ecc. Tutte figure profes- sionali più che rispettabili ma che per operare sugli animali devono es- sere Medici Veterinari o lavorare in stretta collaborazione con il veterina- rio, e non sostituirsi a lui. Purtroppo non è così. Abbiamo molti educatori che "prescrivono" farmaci, fisiotera- pisti che fanno diagnosi o omeopati che indicano cure senza alcuna pre- parazione. Spesso siamo noi i colpe- voli di queste situazioni: per interes- se, per connivenza, per non aver grane o, semplicemente, per super- ficialità. PRIMA IL MEDICO VETERINARIO

Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 38

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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007SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 4, numero 38 dal 29 ottobre al 4 novembre 2007Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. srl - Cremona 382ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

CLAIMSIl Regolamento (CE) 1924/2006 sulleindicazioni nutrizionali e di salute for-nite sui prodotti alimentari prevedeche gli Stati membri entro il31/01/2008 inviino alla Commissioneeuropea la lista delle indicazioni disalute già approvate a livello nazio-nale, ai fini della compilazione, dopola valutazione scientifica dell’EFSA,di elenchi validi a livello comunitario.I claims per i quali si richiede l’inseri-mento nella lista nazionale possonoessere inviati a: [email protected]

ECMÈ ripartita l’indagine sull’aggiorna-mento professionale in sanità e sullaformazione continua. La Commissio-ne d’inchiesta del Senato ha chiestol’intervento del Ministro della Saluteper far luce sui costi dell’aggiorna-mento, sulla sua efficacia e per unconfronto con le norme sulla forma-zione in Europa.

AVIARIA (1)Con la bambina morta di aviaria il 23u.s. in Indonesia sale a 204 il numerodelle vittime che la malattia ha fatto inpiù di dieci anni. Il dato è dell'Orga-nizzazione Mondiale della Sanità: se-condo le statistiche dell'agenzia Onuproprio la nazione asiatica è la piùcolpita, con 89 vittime. In tutto il pia-neta i casi umani accertati finora so-no 332.

AVIARIA (2)Per la FAO, "il virus dell'influenza a-viaria H5N1 potrebbe diventare en-demico nei polli e nelle anatre e nelleoche domestiche". L'agenzia ha sot-tolineato che anatre ed oche dome-stiche sane potrebbero trasmettere ilvirus ai polli e avere un ruolo più im-portante di quanto non si sia pensatosinora.” Il commento della FAO se-gue la scoperta, da parte di ricerca-tori tedeschi, del virus in giovani ana-tre domestiche che, nonostante l'as-senza di sintomi clinici, erano venutein contatto col virus.

OGMLa Commissione Ue ha autorizzatotre nuove varietà di mais e una di bar-babietola da zucchero geneticamen-te modificati. Sono destinate all'ali-mentazione umana e animale. Po-tranno essere importati, ma non colti-vati su territorio europeo. Il sottose-gretario alla Salute Gian Paolo Pattasi è detto contrario ed ha espresso"preoccupazione”.

DIMISSIONIDimissioni “sofferte” ma “maturatenell'impossibilità di gestire l'Istitutoda un punto di vista finanziario”. Cosìil direttore dell'Istituto nazionale perla fauna selvatica (Infs), Silvano Toso,dopo le dimissioni dall’incarico il 22ottobre. Secondo Toso servirebbero5 milioni di euro circa “per una ge-stione decente del personale, dellespese generali e per un incrementodell'attività istituzionale”.

Brevi Lotta all'abuso di professione

laPROFESSIONE VETERINARIA

www.vet.journal.it vet.journal - aggiornamento

I Colleghi d’Europa partono avvantaggiatiSul riconoscimento della qualifica di medicoveterinario in Europa, a seguito del recepimen-to della Direttiva Zappalà, il Presidente del-l’ANMVI, Carlo Scotti ha chiesto un incontroal Ministro per le Politiche Europee, Emma Bo-nino. “La preoccupazione di chi scrive - si leg-ge nella nota - è che i medici veterinari italianinon riescano a beneficiare appieno dei van-taggi del recepimento della Direttiva

2005/36/CE, nonostante la forte esigenza di un mercato professionale al-largato (in Italia ben 26mila veterinari sono iscritti all’Ordine, un numero so-vradimensionato rispetto alla domanda nazionale)”. Secondo il presidentedell’ANMVI sulla professione italiana pesano alcune penalizzazioni fra cuila scarsa competitività europea del titolo conseguito in Italia e, soprattutto,l’inquadramento fiscale delle prestazioni veterinarie, gravate da un’IVA al20%.” Nessun Governo nazionale è mai intervenuto con una riduzione per-centuale che sollevi le cure veterinarie dallo stesso gravame fiscale a cui sisottopongono i beni di lusso - rimarca Scotti - Adesso crediamo che la libe-ra circolazione dei professionisti e le sollecitazioni della Corte di GiustiziaEuropea non consentano di continuare a sottovalutare la questione. La Cor-te di Giustizia Europea ha stigmatizzato la necessità di pervenire ad unaapplicazione uniforme dell’imposta sul valore aggiunto. L’assunto è che sesi vuole instaurare una reale libera circolazione dei beni, dei servizi, dei cit-tadini e delle professioni intellettuali è indispensabile che si creino le condi-zioni comuni per non falsare le condizioni di concorrenza”.Nella lettera, il Presidente dell’ANMVI ritiene che “il rilievo dei giudici euro-pei dovrebbe suggerire una riflessione non solo sull’IVA applicata alla salu-te degli animali, ma anche sul rapporto socialmente rilevante di tante fami-glie con il loro animale e sui costi di cui è stato gravato: l’alimentazione de-gli animali da compagnia (pet food) sopporta anch’essa un’IVA del 20%”.E sul via libera del Consiglio dei Ministri alla Direttiva Ue per il riconosci-mento delle qualifiche professionali, si registra il parere favorevole del Sot-tosegretario alla Salute Patta, secondo il quale il recepimento “mette il no-stro paese all'avanguardia in Europa”. In questo modo, ha commentato, ''leprofessioni sanitarie italiane si impongono come l'avanguardia di un pro-cesso di valorizzazione unico”.Il Sottosegretario sostiene che “la formazione universitaria dei nostri pro-fessionisti unita alla crescente assunzione di responsabilità anche dirigen-ziali pone i nostri operatori sanitari come un esempio e un obiettivo da rag-giungere per tutti i colleghi europei”. “Con il Decreto di recepimento vieneassicurata la libera circolazione di tutti i cittadini europei - spiega ancoraPatta - superando facili tentazioni corporative di chiusura, senza, tuttavia,dare spazio a figure ambigue o, peggio, all'esercizio abusivo delle profes-sioni sanitarie. Il Ministero della Salute continua ad essere la garanzia per-manente per i professionisti e per gli utenti, attraverso i procedimenti am-ministrativi di riconoscimento dei titoli esteri, effettuati dagli Uffici con rigoree competenza utilizzando le medesime modalità oggi in vigore”.

L’igiene dentale è una nostracompetenzaI legali dell'ANMVI non hanno dubbi. La giurisprudenza ci viene in soccorsonell'individuare le prestazioni riservate

A PAG. 3

Sono veramente tanti, troppi, quelliche si prendono competenze veteri-narie, spesso convinti di poterlo fareper disinformazione o comunquecerti di non correre rischi. L'abuso diprofessione nel nostro settore è dila-gante e toglie spazi occupazionaliimportanti. Purtroppo ci sono anchemolti tentativi da parte di gruppi po-litici o enti istituzionali di riconosceread altre figure professionali compe-tenze esclusivamente nostre: pen-siamo ad esempio alla nuova figuraprofessionale dello Zoonomo, ad al-tri titoli proposti da Corsi di Laureabrevi o al Master in Medicina Com-portamentale riconosciuto dalla Fa-coltà di Pisa a non Medici Veterinari.Basta andare in una azienda zootec-nica per vedere come il nostro ruoloe le nostre competenze siano pocorispettate: microchip, prelievi di san-gue, vaccinazioni, ecografie, ecc.quante volte sono effettuate solo dalveterinario? Non è stato facile perl'anagrafe equina far riconoscere,contro le pressioni del mondo alleva-toriale, che il microchip è un atto me-dico e quindi può essere gestito so-lo da un Medico Veterinario. Quantevolte capita che il farmacista si sosti-

tuisca al veterinario anche solo percambiare la prescrizione di un far-maco che al momento non ha dispo-nibile? Quante volte l'allevatore ce-de cuccioli, già da lui vaccinati, con-sigliando all'acquirente di non por-tarlo subito dal veterinario per evita-re che possano emergere problemisanitari a lui contestabili? Quantevolte i negozianti che gestisconoprodotti o animali da compagnia sisostituiscono al veterinario ritenen-dosi più esperti e preparati? Poi cisono: l'educatore cinofilo, l'adde-stratore, il fisioterapista, il chiroprati-co, l'odontotecnico, l'omeopata, l'a-gopuntore, ecc. Tutte figure profes-sionali più che rispettabili ma cheper operare sugli animali devono es-sere Medici Veterinari o lavorare instretta collaborazione con il veterina-rio, e non sostituirsi a lui. Purtropponon è così. Abbiamo molti educatoriche "prescrivono" farmaci, fisiotera-pisti che fanno diagnosi o omeopatiche indicano cure senza alcuna pre-parazione. Spesso siamo noi i colpe-voli di queste situazioni: per interes-se, per connivenza, per non avergrane o, semplicemente, per super-ficialità.

PRIMA IL MEDICO VETERINARIO

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R isale a poche settimanefa l’ennesima segnala-zione dell’ANMVI ai pro-

pri legali di fiducia per un presun-to caso di esercizio abusivo dellaprofessione veterinaria conferma-tosi poi tale. Si trattava di un ser-vizio di igiene dentale per cani egatti, offerto da una operatricenon risultante iscritta ad alcun Or-dine provinciale. L’evidenza dicircostanze penalmente rilevanti,confermate dall’avvocato MariaTeresa Semeraro (v. box), haquindi indotto l’ANMVI a valutarele modalità e le possibilità di suc-cesso di un esposto alla Procuradella Repubblica. Il parere dell’avvocato Semeraroarriva in un momento in cui la pro-fessione avverte come improcra-stinabile la definizione per leggedelle proprie competenze riser-vate ed esclusive. A ricordarciche non esiste un sostegno nor-mativo alle nostre rivendicazioniè tornato recentemente anche ilMinistero della Salute, con unanota di chiarimento inviata alla F-NOVI sui sistemi di identificazio-ne animale. Tuttavia, il parere del-l’avvocato dell’ANMVI, che invi-tiamo i Colleghi lettori a leggereattentamente, ci dice che nonsiamo del tutto privi di tutele: lagiurisprudenza ci viene in aiuto,anticipando il Legislatore, e il pa-rallelo con la medicina umanapuò, in alcuni casi, offrire unasponda.

Invasioni di campo“Il fenomeno dell’abuso di profes-sione in medicina veterinaria èpurtroppo consistente- osserva ilPresidente dell’ANMVI CarloScotti- e si traduce in episodi di il-legalità diffusa, maltrattamento a-nimale e pregiudizio della sicu-rezza degli alimenti di origine a-nimale”. “ L’ordinamento attuale -aggiunge - non consente alla pro-

fessione medico-veterinaria distabilire il confine fra l’esercizio a-bilitato dallo Stato e quello abusi-vo. Lo scenario del rapporto uo-mo-animale è mutato rapidamen-te e oggi il medico veterinario nonè più quello di vent’anni fa. Oggiil medico veterinario è un profes-sionista della salute animale edella sicurezza degli alimenti,che si muove in un contesto so-ciale radicalmente mutato, siasotto il profilo della sensibilità a-nimale che sotto quello economi-co-produttivo. Serve una ricogni-zione delle sue competenze difatto e una legge che, formaliz-zandole, contribuisca a tutelarle”.Un decreto del ministero dellaSalute consentirebbe di arginareindebite invasioni di campo daparte di figure che, senza avernetitolo, si comportano da veterina-ri. Uno dei settori più esposti èquello della medicina comporta-mentale.

ProspettiveL’ANMVI ha informato di quantoprodotto dai propri legali la Dire-zione Generale della Sanità e delFarmaco Veterinario, sollecitandoun atto normativo che definisca lecompetenze veterinarie: possia-mo lavorare sulla Legge 175 (v.Professione Veterinaria n.37/2007) che non è stata abroga-ta nella parte in cui contrasta l’e-sercizio abusivo della nostra pro-fessione; possiamo contare su unimminente rafforzamento dellecoperture sanzionatorie se - co-me auspicabile - si arriverà allaconfisca per legge delle attrezza-ture utilizzate per l’esercizio abu-sivo di professione sanitaria; pos-siamo contare su sollecitazionieuropee a stabilire una volta pertutte cosa si debba intendere per“veterinary Act”, stante che l’in-certezza della definizione non èsolo un problema italiano; possia-

mo, non da ultimo, contare supreziosi pareri prodotti dal Mini-stero della Salute che ha più vol-te sancito la riservatezza esclusi-va di nostre competenze. Possiamo, soprattutto, contareanche su tutti i Colleghi che nonlasceranno cadere l’invito del-l’ANMVI a segnalare casi certi opresunti di violazione del CodicePenale. Un apposito modulo èstato redatto dall’Associazione,con la collaborazione dei proprilegali, e può essere richiesto [email protected] Tale modulo garan-tisce l’anonimato del segnalante.La segnalazione risulta tanto piùefficace quanto più risulterà com-provabile il reato. Ai fini della suaefficacia rileva anche il numero disegnalazioni da parte di segna-lanti diversi su uno stesso caso.Ad oggi, il numero di segnalazio-ni pervenute è decisamente spro-porzionato rispetto alla portatadel fenomeno.

L’inoculazione è riservata“Arduo operare una chiara deli-mitazione su alcuni specifici atti eprocedure” dato che “allo statoattuale nel nostro paese mancauna specifica regolamentazioneche definisca le competenze e-sclusive del medico veterinario”.La Direzione Generale della Sa-nità Animale e del Farmaco Vete-rinario conclude con queste pa-role le argomentazioni sulla com-petenza veterinaria in fatto di i-dentificazione animale. In una no-ta inviata alla FNOVI il 24 ottobre,la competente Direzione del Mini-stero della Salute inizialmentescrive che ”allo stato attuale, l’i-noculazione del transponder, omicrochip, negli animali non puòche essere considerata come unatto di esclusiva competenza ve-terinaria. Infatti solo conoscenzecertificate di anatomia, anatomiatopografica, medicina operatoria,igiene, ecc. possono consentiredi effettuare tale inoculazione inmodo corretto, con tutte le garan-zie possibili sia dal punto di vistadella salute animale, ivi compre-sa la tutela del benessere, sia daquello della sicurezza alimenta-re”. Il Ministero ha anche però e-videnziato che queste considera-zioni “se da un lato inducono ine-quivocabilmente ad attribuire al-l’inoculazione del transponder u-na valenza specificatamente sa-nitaria, dall’altro non si prestanoad una generalizzazione applica-bile all’intero settore dell’identifi-cazione e registrazione degli ani-mali”. La Direzione Generale ri-corda infatti specifiche normativeche attribuiscono anche al sem-plice detentore degli animali ilcompito e la responsabilità dellaloro identificazione (come nel ca-

so di bovini, bufalini, ovicaprini esuini), o assegnano ad organismidella filiera zootecnica, o del

mondo sportivo, la gestione delsistema di identificazione e regi-strazione (ad es. degli equidi). La

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Segnalazione dell’ANMVI ai suoi legali sul caso di una “dentista fai da te”

Igiene dentale: se non la fa il veterinario è abuso di professione Se la legge non definisce le competenze, entra in gioco la giurisprudenza

laPROFESSIONE VETERINARIA 38/2007

L’attività di igiene dentale è da considerarsi atto riservato

al medico veterinario?di Maria Teresa Semeraro, Avv. Bologna

L’attività di igiene dentale è da considerarsi atto riservato al medi-co veterinario?Commette il reato di esercizio abusivo di professione chi effettua atti-vità di igiene dentale senza essere medico veterinario? Come precisa-to in occasione di precedenti pareri da me resi sull’argomento, il reatodi esercizio abusivo di una professione (punito dall’art.348 c.p.) consi-ste nel compimento di uno o più atti riservati in modo esclusivo alprofessionista che abbia quella determinata e specifica abilitazio-ne a compiere l’attività in parola, non ricorrendo invece alcuna ipotesidelittuosa nel caso di atti che che, mancando di tale tipicità, possonoessere compiuti da chiunque, anche se abbiano qualche connessionecon quelli professionali (Cass. 7/7/1999 n.7023, in Mass. Giur. It. 1999).Di conseguenza, alcune prestazioni possono essere effettuate esclusi-vamente dal medico veterinario (interventi chirurgici, diagnosi ecc.),laddove altre attività, pur in mancanza di figure propriamente qualifica-bili come personale infermieristico, non si possono configurare comeprestazioni riservate al veterinario. Ci riferiamo alle attività che esulanodall’ambito strettamente medico (ad esempio iniezioni, somministrazio-ni del farmaco ecc.), e che pertanto possono essere effettuate anchedal non veterinario.Riguardo alla professione veterinaria sappiamo tuttavia che non si

rinviene, nel nostro ordinamento, una legge che espressamente de-termini quali sono le attività “riservate” a tale professione.Ciò significa che, per determinare se un atto si possa configurare co-

me atto strettamente medico-veterinario, occorre effettuare un’opera-zione di interpretazione delle norme vigenti, ed è necessario altresì fareriferimento alle sentenze pronunciate in relazione a fattispecie integran-ti l’esercizio abusivo della professione veterinaria, ma anche alla pro-fessione medica in umana, sempre che, naturalmente, si tratti di situa-zioni analoghe.Giova evidenziare al riguardo che recentemente la Corte di Cassazio-

ne ha configurato il reato di esercizio abusivo della professione nel ca-so di una assistente di poltrona di medico dentista che aveva effettuatooperazioni di detartarizzazione, considerando l’igiene dentale qualeatto riservato al medico dentista, attesa l’invasività dello stesso e ladelicatezza dell’operazione, in ragione degli esiti (infezioni, guasti)che possono derivare da una effettuazione inesperta (Cass. pen.24.04.2007 N°16527).Precisiamo, per completezza di informazioni, che i fatti di causa si so-

no verificati prima del 1999, quando è stata creata la figura dell’igieni-sta dentale, la quale oggi è l’unico soggetto che può effettuare le pre-dette operazioni in luogo del medico dentista, in quanto munita di un ti-tolo abilitante.Trasponendo i suddetti principi alla medicina veterinaria possiamo af-

fermare - alla luce della cit. sent. Cass. pen N° 16527/2007 - che il sog-getto che effettua operazioni di detartarizzazione su animali senza es-sere medico-veterinario commette il reato di cui all’art. 348 c.p., tantopiù che le operazioni di igiene dentale richiedono spesso l’effettuazio-ne dell’anestesia, non solo su animali quali i cavalli, ma anche su ani-mali d’affezione. A sostegno di tale affermazione ricordiamo inoltre che, come hanno

precisato altre pronunce della Corte di Cassazione, “l’atto medico” èl’atto ancorato non soltanto alla diagnosi e alla terapia ma anche alla“profilassi e prevenzione degli stati morbosi” (Cass. pen., sez. VI,25/01/1996, N°524, in Riv. giur. Polizia, 1997, 234), posto che l’attivitàmedica consiste “nella formulazione di diagnosi, nell’indicazione di pro-gnosi, in relazione a malattie o disfunzioni in atto o prevedibili, nonchénella prescrizione di terapie e pratiche di prevenzione, con eventualeprescrizione di farmaci, nella manipolazione del corpo umano, sem-pre a scopo curativo o preventivo, nella prescrizione ed applicazionedi protesi o nell’utilizzazione di qualsiasi altro diverso strumento cu-rativo o preventivo” (Cass. pen., 20/12/1995, n.3403, in Cass. Pen.,1996, 3301).

ANMVI INFORMA

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FNOVI ha risposto con una circo-lare agli Ordini che, divulgandola nota ministeriale, precisa l’im-portanza del ruolo veterinario an-che in assenza di apposite di-sposizioni di legge. Nella circola-re, il Presidente della FNOVI,Gaetano Penocchio, sviluppaalcune considerazioni, in partico-lare precisa “che pur in assenzadi una esatta e puntuale indivi-duazione e determinazione dellecompetenze esclusive del veteri-nario - assenza tra l’altro più vol-te segnalata ai competenti ufficiministeriali - la Federazione hasempre difeso l’opportunità dicertificare solo gli atti medici insenso stretto (ad es. l’inoculazio-ne del microchip o la sommini-strazione del bolo endoruminale)e non il lavoro fatto da terzi in as-senza del veterinario o, quantomeno, senza una sua diretta sor-veglianza, rivendicando così lanatura di atto medico anche aquegli atti che integrano tutte leattività espletabili per l’identifica-zione degli animali”. In conclu-sione, Penocchio conferma che“l’impegno della Federazionesarà sempre orientato nel perse-guire una politica volta a garanti-re l’identificazione e la tracciabi-lità degli animali attraverso un si-stema oggettivo, affidabile e dif-ficilmente violabile, governatodai medici veterinari”.

La conferma di Livia Turco Se il Ministero delle Politiche Agri-cole lo afferma a denti stretti, ilMinistro della Salute Livia Turconon ha dubbi: l’identificazione èun atto medico veterinario, di e-sclusiva competenza della Cate-goria. Una presa di posizione ine-quivocabile, che risale allo scor-so mese di giugno, nella quale sicommenta la circolare del Mipaafsulla gestione temporanea esemplificata dell’anagrafe equinacome un provvedimento concor-dato con il Dicastero della Salutee che “non introduce alcuna inno-vazione” rispetto a quanto giàstabilito dal decreto interministe-riale del 5 maggio 2006 sulle Li-nee guida dell’anagrafe equina. Il Ministro scrive: “si precisa chela posizione del Ministero dellaSalute in seno al Comitato tecni-co di coordinamento per l’ana-grafe degli equidi incaricato dellaredazione del Manuale operativoè stata sempre ferma nel ribadirel’esclusiva competenza del medi-co veterinario in merito all’inocu-lazione del transponder negli ani-mali”. Diverso rispetto al Mipaafanche l’approccio del Ministerodella Salute nei riguardi dell’ema-nando regolamento comunitario:se il Capo Dipartimento per loSviluppo del Mipaaf scrive cheaccanto al veterinario ci potranno

essere altre professionalità, il Mi-nistro Livia Turco - perfettamentein linea con quanto più volte rile-vato da ANMVI e da FNOVI - os-serva: “l’ultima versione della pro-posta di regolamento della Com-missione Europea demanda aivari Stati membri la definizionedella qualifica minima richiestaper espletare la pratica dell’ino-culazione dei transponder ovverola designazione della persona oprofessionista incaricato di dettamansione. Tale formulazione con-sentirà agevolmente di poter af-fermare - conclude il Ministro del-la Salute - nel testo del manualeoperativo l’esclusiva competenzadel medico veterinario in merito atale pratica professionale, alme-no fin quando rimarrà immodifica-to l’attuale quadro normativo di ri-ferimento”. La precisazione è d’obbligo inquanto a livello Europeo sono ri-conosciute figure ausiliarie delmedico veterinario e pertanto ilRegolamento comunitario devetenere conto dei diversi ordina-menti della professione veterina-ria fra i vari Stati membri. Com’ènoto, in Italia, la figura dell’“infer-miere” o ausiliario veterinarionon costituisce profilo sanitariogiuridicamente riconosciuto.Due eccezioni: il maniscalco e ilcastrino.

Il prelievo di sangue è attoveterinarioIl prelievo di sangue in autocon-trollo è atto veterinario, i laborato-ri devono essere indipendenti e iServizi Veterinari devono intensi-ficare i controlli sugli allevamenti.È stata questa, in sintesi, la rispo-sta della Direzione Generale del-la Sanità Animale su un problemaannoso sollevato più volte dallaCategoria. Il prelievo dei campio-ni di sangue in fase di autocon-trollo è dunque inequivocabil-mente “atto medico” e “l’unicaprofessionalità abilitata” a com-pierlo “è il medico veterinario”.Altrettanto frequentemente, icampioni di sangue vengono fattianalizzare da laboratori annessiai mangimifici o presenti in altrestrutture commerciali. Anchequesta circostanza, più volte de-nunciata, viene bocciata dal Mi-nistero della Salute perché vienemeno “il principio di indipenden-za del laboratorio” sancito dalleregole ISO e da specifico Accor-do Stato Regioni per i requisiti mi-nimi dei laboratori d’analisi ai finidell’autocontrollo. Inoltre, i ServiziVeterinari competenti sono richia-mati “ad una più efficace attivitàdi vigilanza sui laboratori nonchéad una intensificazione dei con-trolli sugli allevamenti al fine dellaverifica della validità dei piani diautocontrollo”. ■

D ell’esigenza di una di-sciplina relativa alla me-dicina trasfusionale in

campo veterinario si era parlato unanno fa al Convegno dell’ANMVIsul farmaco. In quella occasione,la Direttrice Generale della SanitàAnimale e del Farmaco VeterinarioGaetana Ferri aveva annunciatol’imminente definizione dei requisi-ti minimi igienico sanitari dei dona-tori, delle strutture, del trasporto edella conservazione del sangue a-nimale per uso trasfusionale. Dopo alcuni mesi di lavoro, la la-cuna normativa verrà presto col-mata: sono infatti al vaglio dellaConferenza Stato Regioni le Lineeguida relative all’esercizio delle at-tività sanitarie riguardanti la medi-cina trasfusionale in campo veteri-nario. Sul documento, che ha giàsuperato la prima valutazione tec-

nica da parte delle Regioni, ha la-vorato un gruppo di lavoro, di livel-lo nazionale. Le linee guida si ap-plicano al sangue intero di origineanimale prelevato da animali diproprietà di persone giuridiche e/ofisiche per lo scopo trasfusionale.Non si applicano invece ai prodot-ti derivati dal sangue, regolati daldecreto legislativo del 6 aprile2006, n. 193. Sulla questione, “ilMinistero della salute è in fase ma-tura”- aveva dichiarato GaetanaFerri - perché si sono registrati re-centemente casi di anemia infetti-va equina per i quali esiste il so-spetto che la malattia sia stata vei-colata da sacche di sangue”. Le Linee Guida disciplinano gli e-sami obbligatori ad ogni donazio-ne di sangue (cane, gatto e caval-lo), l’idoneità alla donazione disangue e procedura di raccolta

del sangue, i criteri di esclusionepermanente e temporanea dell’a-nimale candidato donatore ai finidella protezione della sua salute, icriteri di esclusione permanente etemporanea dell’animale candi-dato donatore ai fini della prote-zione della salute dell’animale ri-cevente, la preparazione e con-servazione del sangue e infine l’etichettatura del sangue intero. Ilprelievo di sangue intero deve es-sere effettuato da un medico ve-terinario, attuando una metodicache garantisca asepsi, con un si-stema a circuito chiuso, compati-bilmente con la specie animale, econ dispositivi non riutilizzabili.Preliminarmente al prelievo è ne-cessario ispezionare le saccheper verificare l’assenza di even-tuali difetti, la scadenza, la corret-ta quantità di anticoagulante inesse contenuta ed il suo aspetto.0Dopo ciascun prelievo, i conte-nitori e le sacche debbono esse-re accuratamente ispezionati perverificare l’assenza di qualsiasidifetto. Debbono essere inoltre a-dottate misure volte ad evitare o-gni possibilità di errore nell’eti-chettatura della sacca e dellecorrispondenti provette. Ad ognidonazione l’animale donatore de-ve essere sottoposto obbligato-riamente agli esami di laboratoriovolti ad escluderne gli stati pato-logici e la positività degli indica-tori delle malattie trasmissibili,nonché ad individuarne le princi-pali caratteristiche immunoema-tologiche. ■

4 laPROFESSIONE VETERINARIA 38/2007ANMVI INFORMA

Presto le Linee Guida per la medicinatrasfusionale in campo veterinario

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L a FNOVI ha aperto un con-fronto con il Ministero del-la Salute sulla questione

delle incompatibilità nella gestio-ne di scorte del farmaco veterina-rio. Le incompatbilità sono previ-ste dall’articolo 81 del D.Lvo24/07/07 n. 143. (“DisposizioniCorrettive ed Integrative del De-creto Legislativo 6 Aprile 2006n.193 Concernente il Codice Co-munitario dei Medicinali Veterina-ri, in Attuazione della Direttiva2004/28/CE” - Gazzetta Ufficialen. 206 del 05 Settembre 2007). In particolare, l’annunciato con-fronto verte sull’incompatibilitàdella gestione delle scorte con“incarichi di dipendenza o colla-borazione presso enti o strutturepubbliche, aziende farmaceuti-

che, grossisti o mangimifici”. LaDirezione della Sanità animale edel farmaco veterinario del Mini-stero della Salute - riferisce unanota pubblicata su fnovi.it - “si èdetta disponibile a valutare il pro-blema ed a meglio definire i limitidelle sopraccitate incompatibi-lità”. Il nuovo articolo 81 (Modalitàdi tenuta delle scorte negli im-pianti di allevamento e custodia dianimali destinati alla produzionedi alimenti) del Codice del farma-co veterinario così recita: Nel caso di impianti di allevamen-to e custodia di animali destinati al-la produzione di alimenti, autoriz-zati alla detenzione di scorte dimedicinali veterinari, un medicoveterinario è responsabile dellacustodia e dell’utilizzazione delle

stesse e della tenuta di un apposi-to registro di carico e scarico; lostesso potrà individuare uno o piùmedici veterinari autorizzati ad o-perare in sua vece presso l’impian-to di allevamento e custodia. I no-minativi dei medici veterinari re-sponsabili delle scorte devono es-sere indicati nella domanda di au-torizzazione alla quale deve esse-re allegata dichiarazione scritta diaccettazione da parte degli stessicon l’indicazione delle ulterioristrutture presso le quali risultano e-ventualmente responsabili dellestesse mansioni. Il medico veteri-nario responsabile ed i suoi sosti-tuti non possono svolgere altresìincarichi di dipendenza o collabo-razione presso enti o strutture pub-bliche, aziende farmaceutiche,grossisti o mangimifici. La sommi-nistrazione agli animali dei medici-nali veterinari costituenti le scortedeve avvenire nel rispetto degliobblighi di registrazione previstidall’articolo 15 del decreto legisla-tivo 16 marzo 2006, n. 158. ■

Peste suinaclassica, subito500mila dosi di antigene

S i è reso necessario “unostanziamento d’emergenza

per l’acquisto di 500.000 dosi di

antigene, immediatamente tra-sformabile in vaccino”, una quan-tità indicata dall’Istituto zoprofilat-tico sperimentale dell’Umbria edelle Marche, sede del Centro direferenza nazionale per le pestisuine. Negli ultimi anni, infatti, “lacifra a disposizione per l’acquistodi antigene del virus della pestesuina classica e di vaccino per af-frontare eventuali situazioni di e-mergenza, si è andata sempreprogressivamente riducendo alpunto da non coprire più la som-ma necessaria all’acquisto delledosi di vaccino necessarie a fron-teggiare un’eventuale emergen-za, in rapporto al patrimonio sui-nicolo nazionale”. Il Ministero del-la Salute ha così emanato il de-creto 22 agosto 2007 (GU n. 249del 25-10-2007) Produzione, ac-quisto e distribuzione di vacciniper la profilassi immunizzante ob-

bligatoria degli animali e per inter-venti di emergenza, in base alquale si costituiscono scorte divaccino contro la peste suinaclassica e si dà incarico all’IZS diPerugia di produrre il vaccino, perun numero complessivo di374.900 dosi. Il quantitativo divaccino verrà ottenuto trasfor-mando 203.000 dosi di antigenevirale e 171.000 dosi di antigenevirale già acquistatI dal Ministerodella salute nel 2005 e nel 2006.L’onere derivante dall’acquistograva sul bilancio del Ministerodella salute per l’anno 2007. ■

6

Codice del Farmaco

Gestione delle scorte in allevamento: valutare le incompatibilità

laPROFESSIONE VETERINARIA 38/2007OSSERVATORIO FARMACO

a cura di Aldo Vezzoni

Farmaci senza ricetta: via libera dalla Stato-Regioni

I l 18 ottobre scorso la Conferenza Stato Regioni ha espresso pa-rere favorevole sullo schema di decreto del Ministro della salute

“Recepimento della direttiva 2006/130/CE, che attua la direttiva2001/82/CE, concernente la fissazione dei criteri per l’esenzione dal-l’obbligo della prescrizione veterinaria vigente per taluni medicinalidestinati ad animali da produzione alimentare”. Il provvedimento co-munitario, il cui termine di recepimento è scaduto a giugno, stabiliscei criteri in base ai quali si può derogare alla norma generale, sancitadal Codice Comunitario del Farmaco Veterinario, che prevede la pre-scrizione veterinaria per la fornitura al pubblico dei medicinali veteri-nari destinati ad animali da produzione alimentare. Tali criteri di dero-gabilità, conformi al parere del comitato permanente per i medicinali,sono stati individuati nella necessaria sussistenza delle seguenti con-dizioni: a) la somministrazione dei medicinali veterinari è limitata apreparati che non richiedono alcuna conoscenza o competenza par-ticolare per l’utilizzo; b) il medicinale veterinario, anche se non som-ministrato correttamente, non presenta alcun rischio diretto o indirettoper l’animale o gli animali trattati, la persona che lo somministra ol’ambiente; c) il riassunto delle caratteristiche del medicinale veteri-nario non contiene alcuna avvertenza riguardo a possibili gravi effetticollaterali derivanti dall’utilizzo corretto; d) il medicinale veterinario oqualsiasi altro medicinale contenente la stessa sostanza attiva nonsono stati, in precedenza, oggetto di frequenti segnalazioni di gravieffetti collaterali; e) il riassunto delle caratteristiche del medicinalenon contiene controindicazioni connesse con altri medicinali veteri-nari utilizzati comunemente senza prescrizione; f) il medicinale veteri-nario non richiede condizioni di conservazione particolari; g) non esi-ste alcun rischio per la sicurezza dei consumatori in riferimento ai re-sidui presenti nei prodotti alimentari ottenuti da animali trattati, nem-meno in caso di utilizzo scorretto dei medicinali veterinari; h) non esi-ste alcun rischio per la salute umana o animale in riferimento allo svi-luppo di resistenze a sostanze antimicrobiche o antielmintiche, nem-meno in caso di utilizzo scorretto dei medicinali veterinari contenentitali sostanze.

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È pubblicato sulla Gazzet-ta Ufficiale il decreto chestabilisce le linee guida

per l’istituzione e l’attivazione, daparte delle Università, dei corsi distudio. Agli Atenei vengono forni-te le indicazioni necessarie al pro-cesso di revisione dei corsi di stu-dio, medicina veterinaria compre-sa, “in stretta aderenza agli obiet-tivi di razionalizzazione e di com-plessiva riqualificazione dell’offer-ta formativa delle università”. La revisione degli ordinamenti di-dattici si avvale di appositi criterie requisiti di idoneità delle struttu-re, inclusa la docenza universita-ria, per assicurare una maggiorequalità dell’offerta didattica in sin-tonia con gli impegni sottoscritti insede comunitaria. Le linee guida raccomandano di“correggere le tendenze negati-ve” e di “spostare la competizio-ne dalla quantità alla qualità”.L’Allegato 3 riporta quindi la nu-merosità di riferimento e le massi-me teoriche di immatricolati per ivari raggruppamenti dei corsi dilaurea magistrale a ciclo unico:

per quanto riguarda la laurea LM-42 in medicina veterinaria (Grup-po A.1) la numerosità massima èindicata nel numero di 50/60. Nella riprogettazione viene consi-derato anche il nodo, “sicuramen-te delicato”, della limitazione de-gli accessi, non escludendo “op-portuni ulteriori interventi normati-vi oltre alla revisione delle proce-dure di selezione uniformate a li-vello nazionale, nel caso in cuinon risultino soddisfacenti”. AgliAtenei si raccomanda di astener-si dal fissare “limitazioni degli ac-cessi che non risultino pienamen-te motivate da ragioni e vincolioggettivi”. Si raccomanda inoltredi “istituire un rapporto costantecon il mondo del lavoro”. Nella prospettiva di un progressi-vo miglioramento della qualità,l’ANVUR, l’Agenzia di valutazionecreata dal Ministro Mussi, indivi-duerà “nuove e più articolate for-me di valutazione per l’accredita-mento dell’offerta didattica degliAtenei”. Per il Ministero dell’Uni-versità si tratta di “un’ occasioneda non perdere”.

Tre buone ragioni pernon abolire il numeroprogrammato

I vincoli euro-pei che richie-dono il nume-ro program-mato in alcunicorsi di laurea(fra cui veteri-naria), il fattoche la Costitu-

zione non esclude selezioni aicorsi e la necessità di guardareagli sbocchi occupazionali. L’in-tervento del Sottosegretario all’U-niversità Nando Dalla Chiesa (fo-to), in Commissione Cultura, èstato all’insegna della prudenzae del buon senso. Le proposte di legge per l’aboli-zione del numero programmatoai corsi di laurea, ha esordito,“pongono questioni piuttostocomplicate”: se è vero che “negliultimi anni vi è stato un eccessoper quel che riguarda il ricorsoallo strumento dell’accesso pro-grammato”, dall’altro “occorre fa-re attenzione ai vincoli posti dal-l’ordinamento comunitario”. Il rappresentante del Governo“non ritiene peraltro che vi sia unproblema di costituzionalità di-scendente dalla previsione di testdi accesso alle facoltà, in quantola Costituzione non esclude che vipossano essere selezioni per quelche riguarda i singoli corsi univer-sitari”. L’analisi di Dalla Chiesa hainoltre riportato la discussione par-lamentare sul piano degli sbocchioccupazionali, riconoscendo lavalenza del numero programmatoin relazione alla effettiva sistema-zione lavorativa: parlando di me-dicina ha infatti osservato che “ènecessario mantenere il numerochiuso in quanto in tale settore siregistrano evidenti difficoltà dalpunto di vista della situazione la-vorativa degli aspiranti medici”.Secondo il Sottosegretario, il pro-blema va piuttosto affrontato con“una coerente e completa attivitàdi orientamento svolto da partedel Ministero, attività che dovreb-be avere come obiettivo non soloquello di specificare che lo stu-dio di determinate materie all’u-niversità deve essere compatibi-le con il percorso di studi segui-to, ma anche quello di indicare inmodo esatto gli sbocchi profes-sionali di ogni singolo corso dilaurea”. La principale critica al si-stema dei test da parte di DallaChiesa “è che spesso non costi-tuiscono un mezzo attraverso ilquale è possibile effettivamenteverificare l’attitudine dello stu-dente nei confronti di una deter-minata facoltà, in quanto gli stes-si spesso contengono domandeche rappresentano una specie diduplicazione dell’esame di matu-rità già svolto”. ■

7ATTUALITÀ

Esubero di lauree in veterinaria

Il Miur fissa una “massimateorica”di 50/60 immatricolati

laPROFESSIONE VETERINARIA 38/2007

Previdenza in bilico tra pubblico e privato

Il Ministro Cesare Damiano ha illustrato alla Commissione parla-mentare di controllo sull’attività degli enti previdenziali, la bozza di

decreto che definisce i nuovi criteri di redazione dei bilanci tecnici. Il Mi-nistro ha affrontato il nodo dell’autonomia degli enti previdenziali in rela-zione alla doppia previsione attuariale: a trent’anni per legge, a cin-quant’anni per suggerimento del Governo. In Commissione non sonomancate le obiezioni di chi ritiene che le proiezioni a cinquant’ anni nonsiano scientificamente utili e di chi teme che possano scattare delle mi-sure restrittive dell’autonomia delle casse. Il Ministro ha sottolineato che“l’ampia autonomia, anche normativa, è invero bilanciata dalla previsionedi specifiche procedure e di peculiari controlli al fine di assicurare la le-gittimità formale e sostanziale dell’operato degli enti, nonché di garantirela buona gestione in relazione alla situazione attuale e alle prevedibili ne-cessità di bilancio degli anni futuri”. Gli enti di previdenza privati - ha ag-giunto Damiano - “sono tenuti ad adottare i provvedimenti necessari perla salvaguardia dell’equilibrio di bilancio i quali, pur nel comprensibile in-tento di valorizzare le proprie specificità, comunque indirizzati a sceltegestionali sempre a beneficio e a tutela della categoria assicurata. A piùdi dieci anni dalla riforma della previdenza obbligatoria dei liberi profes-sionisti - ha aggiunto - il legislatore richiede di fatto che i liberi professio-nisti si misurino adesso con la necessità di tutela previdenziale delle ge-nerazioni più giovani”. La Presidente della Commissione, On. Elena Em-ma Cordoni (foto), ha ricordato che sul doppio binariodelle proiezioni “non si applicano le sanzioni o comun-que le norme che stabiliscono che, se il bilancio tecnicoa trenta anni non dà l’idea di pareggio, si devono opera-re degli interventi di correzione”. Elena Emma Cordoniha inoltre sollecitato un chiarimento netto sulla posizionedelle casse tra pubblico e privato “perché stare nel mez-zo le sottopone ad uno stato di incertezza”.

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È una nuova tendenza del-la ricerca scientifica, so-prattutto negli Stati Uniti

e nel Regno Unito, quella che ve-de la collaborazione tra ricercatoriumani e veterinari per studiare eindividuare nuove terapie per alcu-ne malattie che affliggono sia l’uo-mo sia gli animali. In questo spiritosi è tenuta la prima conferenza in-ternazionale sulla fibrosi polmona-re idiopatica dell’uomo e del cane(“Human/Canine Idiopathic Pul-monary Fibrosis Conference; 9-10ottobre 2007, Purdue University,Lafayette, Indiana), cui hanno par-tecipato ricercatori di istituzionimediche, medico-veterinarie e ac-cademiche. Le similitudini tra la fi-brosi polmonare umana e quellacanina sono profonde. Il cane piùfrequentemente affetto dalla ma-lattia, caratterizzata da flogosi e fi-brosi estesa e progressiva del tes-suto polmonare, è il West High-land White Terrier, ma si ritiene cheanche altri terrier siano predispo-sti alla malattia. Nel cane la malat-tia non è frequente, ma è general-mente fatale. La malattia dei We-sties appare molto simile alla for-ma che colpisce mortalmente cir-

ca 4000 persone ogni anno negliUSA. I sintomi sono molto similinell’uomo e nel cane (intolleranzaall’esercizio, difficoltà respiratorie,tosse ecc). Non si consoce la cau-sa, né esiste un trattamento ap-provato per la forma umana e ca-

nina della malattia. Attualmente, ladiagnosi accurata della malattia ri-chiede la biopsia polmonare e leopzioni terapeutiche sono limitateall’alleviamento dei sintomi e alcontrollo della polmonite concomi-tante. La conferenza si è posta l’o-

biettivo di determinare quanto ledue forme di malattia, umana ecanina, siano comparabili e quan-to i due aspetti della ricerca pos-sano essere di beneficio recipro-co. I progetti includono la pubbli-cazione del primo articolo sulla fi-

brosi polmonare umana e canina,la creazione di linee guida diagno-stiche e di standard di cura per glianimali, oltre alla creazione di unabanca di tessuti animali per stu-diare la patologia ed epidemiolo-gia della malattia. ■

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Medici e veterinari insieme per studiare la fibrosi polmonare umana e caninaBenefici reciproci dallo studio comparato di una malattia molto simile nelle due specie

laPROFESSIONE VETERINARIA 38/2007LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

di Maria Grazia Monzeglio

www.vetjournal.it

Un’associazionetra collasso

della trachea e bronchiectasia

I l collasso della trachea è co-mune nei cani toy o miniatu-

ra di età media. La malattia è ca-ratterizzata da difetti della carti-lagine considerati una forma dicondromalacia. Oltre alle modifi-cazioni cartilaginee della tra-chea, nei cani affetti da collassotracheale sono state identificateconcomitanti modificazioni in-fiammatorie delle vie aeree infe-riori che possono portare allosviluppo di bronchiectasie. Unostudio ha valutato la prevalenzadelle bronchiectasie nei canicon pregressa diagnosi radio-grafica di collasso tracheale. Sono state valutate le radiogra-fie toraciche di 60 cani con col-lasso tracheale. Di questi, 18(30%) presentavano evidenza dibronchiectasia, in tutti i casi conmorfologia cilindrica. La presen-za di bronchiectasia in questogruppo (18 cani) affetti da col-lasso tracheale era sei voltemaggiore della prevalenza atte-sa in un campione random dellapopolazione canina (tre cani). Irisultati di questo studio, conclu-dono gli autori, forniscono l’evi-denza di un legame tra collassodella trachea e bronchiectasia. Ilreperto di bronchiectasia asso-ciata al collasso tracheale do-vrebbe stimolare l’ulteriore valu-tazione del paziente per even-tuali patologie croniche delle vieaeree inferiori.

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S ul fenomeno delle mortidi animali domestici eselvatici causate da e-

sche avvelenate che nella Regio-ne Basilicata è sempre più fre-quente, il consigliere regionaledell’Udc - Agatino Mancusi - hapresentato una proposta di legge.Mancusi, si legge in un comunica-to stampa della Regione, sostieneche gli avvelenamenti di animalidomestici e selvatici sono legati“agli eventi criminosi connessi al-l’attività venatoria, all’attività di ri-cerca dei tartufi (ad esempio, l’uc-cisione del cane del rivale perprocurarsi la zona migliore), aidissidi condominiali o tra vicina-to”. “L’incremento dell’uso di so-stanze tossiche e velenose im-messe all’interno delle proprietàprivate o nelle aree pubbliche del-le città - continua Mancusi - è unfenomeno di rilevante pericolo-sità, non solo per gli animali maanche per le persone e bambini.L’uso dell’avvelenamento con e-sche, per il controllo dei cosiddet-ti “nocivi” (volpi, mustelidi, uccellirapaci, corvidi) provoca gravidanni negli ambienti naturali, datoche questi predatori sono fonda-mentali per l’equilibrio degli eco-sistemi. A tal proposito, la leggequadro nazionale n. 157 del11/02/92 - norme per la protezio-ne della fauna selvatica omeoter-ma e per il prelievo venatorio - al-l’articolo 1 comma 2 afferma che:“L’esercizio dell’attività venatoriaè consentito purché non contrasticon l’esigenza di conservazione

della fauna selvatica e non arrechidanno effettivo alle produzioni a-gricole”. “Spesso - sottolineaMancusi - l’avvelenamento colpi-sce anche gli animali domestici,verso i quali molte persone prova-no sentimenti molto profondi. Perle esche si usano sostanze comela stricnina, che diffondono l’avve-lenamento nella catena alimenta-re”. Per l’esponente dell’Udc, “u-na possibilità concreta per cerca-re di evitare questo triste fenome-no è quella di proporre una nor-mativa simile a quella degli incen-di boschivi”. “Come vi è il divietodi edificabilità nelle aree forestaliche sono state percorse dal fuo-co - conclude il consigliere - cosisi può pensare di vietare la cac-cia e la raccolta dei tartufi (o le at-tività cinofile legate a tali pratiche)in tutte le situazioni in cui sia di-mostrato che gli avvelenamentisono conseguenti a tali attività e-sercitate in modo “patologico”. ■

Il 18 ottobre scorso ANMVIBasilicata ha incontrato l’As-sessore alla Salute Dott. An-

tonio Potenza, per discutere del-le problematiche che investono ilmondo della veterinaria a livelloregionale. A renderlo noto con uncomunicato stampa, è il dott. Fe-lice Lisanti - Segretario ANMVIBasilicata che insieme al Vice-Presidente - Dott. Antonio Agosti-nacchio ha partecipato all’incon-tro. Numerosi i punti esposti dairappresentanti dell’ANMVI, inparticolare: l’annoso problemadelle strutture veterinarie. Nono-stante un accordo Stato - Regio-ni del 28 agosto 1997, in cui sistabiliscono i requisiti minimi e sidisciplinano le stesse, la Regio-ne fino ad ora non ha recepitoquesto accordo, risultando unadelle ultime a non aver ottempe-rato nel merito. ANMVI Basilicataha suggerito all’Assessore di re-cepire tale e quale l’accordo, e-

vitando di normare sulle attrezza-ture - ipotesi portata avanti da al-cune strutture regionali -, cosache, secondo Lisanti, “danneg-gerebbe di molto la già precariasituazione di molti giovani veteri-nari nella regione oltre che influi-re sugli studi di settore fiscale”. Èstato inoltre presentato il proget-to LeaVet (Livelli essenziali di as-sistenza veterinaria) per gli ani-mali da compagnia, ovvero unprogetto relativo ad una Medici-na Veterinaria di base convenzio-nata del cane e del gatto, conl’intento di prevenire le zoonosi(malattie trasmissibili dagli ani-mali all’uomo) e monitorare atten-tamente la popolazione animaleche vive a stretto contatto conl’uomo. In questa maniera ver-rebbero erogate prestazioni vete-rinarie di base in regime di con-venzioni con liberi professionistipresenti sul territorio, anche nel-l’ambito di piani di lotta al randa-

gismo. Il progetto andrebbe adeterminare un risparmio da par-te della Regione per le spese in-vestite nella lotta al randagismoe per la cura delle persone checontraggono zoonosi, mentre nelcontempo si avrebbe un control-lo sanitario della popolazione a-nimale, attuando una tutela dellasalute e del benessere degli ani-mali da compagnia.Altro punto al centro del collo-quio sono state le problematichedel settore zootecnico ed in par-ticolare, di una mancata normati-va regionale in merito ad alcunemalattie del bestiame (IBR - Ri-notracheite Infettiva Bovina), alcentro di un convegno nello scor-so anno a Matera, nel quale è e-merso, spiega Lisanti, “che afronte di una incidenza del 50%di infezione nelle aziende lucane,al momento non è stata emanataalcuna legge in materia, tale daconsentire un risanamento. Infat-

ti nel settore alcune regioni delNord Italia, avendo legiferato inmerito, da tempo obbligano i no-stri allevatori a munirsi di apposi-to certificato sanitario sulla ma-lattia in atto, per la partecipazio-ne a fiere e mostre”. Ne è emersa la necessità che ilDipartimento della Salute Regio-nale si appresti a redigere unpiano di risanamento al fine di e-vitare che associazioni di cate-goria del mondo zootecnico ef-fettuino dei piani che mirano allatutela di pochi eletti e non affron-tino il problema nel suo insieme.Infine un ultimo argomento chesi è voluto sottolineare nel corsodell’incontro, scrive Lisanti, “èstato quello di una maggiore ar-monia di azione tra il Dipartimen-to della Salute, dove fanno capoi veterinari ASL e il DipartimentoAgricoltura che finanzia le APAdelle due province dove opera-no oltre 1/3 dei veterinari liberi

professionisti della regione.Spesso, infatti, si assiste ad unmancato coinvolgimento delmondo veterinario - Ordini pro-fessionali, ANMVI, DipartimentoSalute - nella predisposizione diPiani Sanitari nel settore zootec-nico da parte del DipartimentoAgricoltura, che fa a pugni conquello che è il fine ultimo dellaprofessione veterinaria, ovveroprevenzione della salute anima-le, garantendo la salubrità dei lo-ro prodotti e quindi sicurezza ali-mentare”. ANMVI Basilicata, al termine delcolloquio ha evidenziato la sensi-bilità mostrata alle problematichesollevate, ribadendo che il fineultimo dell’intera categoria vete-rinaria è quello di mettere a di-sposizione le proprie competen-ze alle Istituzioni affinché si isti-tuisca un sistema virtuoso e si u-tilizzino al meglio le risorse pub-bliche. ■

12

ANMVI Basilicata in Assessorato

Sul tavolo della Sanità: LeaVet, strutture veterinarie e zootecnia

laPROFESSIONE VETERINARIA 38/2007ANMVI REGIONE

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Pdl dell’on. Mancusi

Lotta all’avvelenamentodi animali domestici e selvatici in Basilicata

Professione 38-2007 29-10-2007 16:29 Pagina 12

Page 13: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 38

C on Decreto 23 luglio2007, la Regione Siciliaha disciplinato l’orga-

nizzazione di corsi per la formazio-ne di formatori per conducentie guardiani da destinare a mediciveterinari pubblici e medici vete-rinari liberi professionisti e di corsiper la formazione dei guardiani econducenti (BUR 19 Ottobre 2007n. 50). Il decreto si basa sulla notadel Ministero della salute (n. DG-SA/VI/ 3316 del 4 maggio 2007),con la quale è stato individuato ilpercorso formativo dei formatori ele autorità competenti e/o gli orga-nismi designati che dovranno svol-gere tali corsi. A livello regionale, laSicilia organizza i corsi per forma-tori di conducenti e guardiani (cor-so B) da destinare a medici veteri-nari pubblici e liberi professionisti,della durata di 20 ore formative,per la creazione della figura di me-dico veterinario pubblico, che do-vrà obbligatoriamente presiedereagli esami di profitto dei discenti fi-nali, nonché di medico veterinarioformatore di secondo livello. Inoltrela Regione provvede alle modalitàoperative anche per l’organizzazio-ne dei corsi finalizzati alla formazio-ne dei conducenti e guardiani (cor-so C) per il rilascio del certificato diidoneità, della durata di almeno 12ore, organizzato dagli enti o asso-ciazioni che ne facciano richiesta. Presso l’Istituto zooprofilattico spe-rimentale della Sicilia sono organiz-zati i corsi finalizzati alla formazio-ne di formatori per conducenti eguardiani (corso B), da destinare a

medici veterinari pubblici (Aziendeunità sanitarie locali e IZS) e medi-ci veterinari liberi professionisti. Icorsi avranno la durata di 20 ore,secondo il programma che saràpredisposto da questo Assessora-to, con riferimento alla legislazione,al benessere e comportamento a-nimale, alla cura e gestione degli a-nimali. Presso l’Assessorato regio-

nale della sanità - I.R.V. servizio 3°- è istituito il registro dei medici ve-terinari esaminatori e dei formatori,nel quale sono iscritti i medici vete-rinari che frequentano con profittoil corso B.Le aziende unità sanitarie localidella Sicilia, l’Istituto zooprofilatticosperimentale della Sicilia, gli entipubblici, gli enti di formazione, le

associazioni di categoria o profes-sionali, in maniera indipendente odin collaborazione tra loro, possonoorganizzare i corsi di formazionedella durata di almeno 12 ore, fina-lizzati alla formazione dei guardianie conducenti di veicoli stradali chetrasportano equidi domestici o ani-mali domestici della specie bovina,ovina, caprina, suina o pollame

(corso C). Alla fine del corso ai par-tecipanti che avranno superato u-na prova di esame, costituita da u-na prova scritta di 20 quiz a rispo-sta multipla e da una prova praticao orale, sarà rilasciato il certificatodi idoneità dal direttore generaledell’azienda unità sanitaria localedove si svolge il corso, in qualità diautorità competente. ■

13laPROFESSIONE VETERINARIA 38/2007INFO REGIONI

Trasporto animale - Decreto della Regione Sicilia

Medici veterinari formatori di conducenti e guardiani

PUGLIA

Integrata la Commissionesul randagismo

Con determinazione del di-rigente del Settore Assi-

stenza Territoriale e Prevenzio-ne n. 160 del 4 ottobre 2007 si èprovveduto ad integrare e sosti-tuire i componenti dimissionatidella Commissione Regionaleper il randagismo. Hanno dato ledimissioni, il Presidente dellaCommissione e delegato dal-l’Assessore Regionale alla Sa-nità, dr. Domenico Lagravineseche ha rimesso il mandato nellemani dell’assessore e la dr.ssaIolanda Margherita Morelli, dele-gato Assessore Regionale all’E-cologia. Quest’ultima è stata so-stituita con il Sig. Labianca Dani-lo mentre il dr. De Martino Gian-franco designato quale Presi-dente e delegato dell’Assessorealle Politiche della Salute in so-stituzione del Dr. Lagravinese,ha ritenuto di individuare qualecomponente medico del SettoreSanità Pubblica dell’Assessora-to il Dr. Giovannantonio Daddab-bo. Il provvedimento è pubblica-to nel Bollettino Ufficiale dellaRegione Puglia n.149 del 18 ot-tobre 2007.

Professione 38-2007 29-10-2007 16:29 Pagina 13

Page 14: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 38

N ell'ambito del piano dicontrollo e protezione-della rinotracheite infet-

tiva bovina (Ibr) l'assessorato del-l'Agricoltura della Valle d'Aosta hastanziato oltre 1 milione e mezzo dieuro per la campagna di preven-zione del 2008. Prosegue così ilpiano di applicazione delle misure

di biosicurezza per la tutela del pa-trimonio zootecnico regionale, chehanno portato negli anni ad unanetta diminuzione dei casi di Ibr. Ifondi stanziati saranno investiti nelcontrollo sierologico di tutti i bovinidi età superiore ai 12 mesi, nellavaccinazione di tutti i capi, risultatipositivi alla malattia infettiva, pre-

senti negli allevamenti. Per gli alle-vatori sono previsti incentivi per o-gni capo risultato negativo al moni-toraggio conclusosi nel settembrescorso, per ogni allevamento in-denne da Ibr e per la sostituzione,pari al 25%, dei capi risultati positi-vi. L'assessore all'Agricoltura, Giu-seppe Isabellon, nel presentare la

delibera all'approvazione del Go-verno, ha sottolineato "l'importanzadella campagna di monitoraggio,che consente agli allevatori di co-noscere la situazione della propriaazienda e dà ai veterinari la possi-bilità di ricercare le cause dell'infe-zione, evitando così ulteriori conta-gi". (Regione Valle D’Aosta) ■

14

Valle d’Aosta

Piano di monitoraggio della rinotracheite bovina

laPROFESSIONE VETERINARIA 38/2007INFO REGIONI

PIEMONTE

Riassetto del SSR

Sulla Gazzetta Ufficiale del27 ottobre sono pubblica-

te le Norme per la programma-zione socio-sanitaria e il riassettodel servizio sanitario regionaledel Piemonte (GU n. 41 del 27-10-2007 - Legge Regionale 6 A-gosto 2007, n. 18 Bollettino uffi-ciale della Regione Piemonte n.32 del 9 agosto 2007). La programmazione socio-sani-taria regionale è basata sui se-guenti principi: tutela e promo-zione della salute come bene co-mune, diritto inalienabile di tutti icittadini, a prescindere dallecondizioni sociali individuali e in-teresse della collettività primatodella prevenzione e ruolo strate-gico delle attività di promozionedella salute; ruolo primario deisoggetti individuali e collettivi delterritorio nell’identificazione deibisogni di salute e delle azioni fi-nalizzate al raggiungimento emantenimento del benessere so-ciale; orientamento alla solida-rietà, alla sobrietà, alla dignità, al-la umanizzazione e alla sussidia-rietà nella organizzazione e nelfunzionamento dei servizi socio-sanitari; partecipazione degli en-ti locali, dei ei cittadini e degli o-peratori pubblici e privati del ser-vizio socio-sanitario regionale, at-traverso le loro rappresentanze,alla definizione delle linee pro-grammatiche; omogeneità e u-niformità delle prestazioni da as-sicurare ai cittadini, attraverso li-velli essenziali di assistenza sututto il territorio regionale che sia-no garanzia di giustizia ed e-quità; appropriatezza delle pre-stazioni, qualità e continuità dellestesse, attraverso l’integrazionedegli interventi sociali e socio-sa-nitari; valorizzazione del sistemasanitario quale strumento di svi-luppo sociale ed economico del-la Regione. Il Consiglio regiona-le approva con deliberazione ilpiano socio-sanitario regionale,di cui definisce la durata e gli ag-giornamenti. La giunta regiona-le, per svolgere le proprie funzio-ni di programmazione, si avvaledel consiglio regionale di sanitàe assistenza (CORESA). La conferenza dei sindaci di A-SL e, per la Città di Torino, leconferenze dei presidenti di cir-coscrizione, concorrono alla de-finizione degli indirizzi generali diprogrammazione socio- sanita-ria. Il Comitato dei sindaci di di-stretto, è l’organo di partecipa-zione alla programmazione so-cio-sanitaria a livello distrettuale.Anche gli atenei piemontesi par-tecipano al processo di program-mazione socio-sanitaria.

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Page 15: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 38

È stato giudicato moltoproficuo dai partecipan-ti l’incontro del gruppo

di management a Cremona, il 30settembre 2007. Si è parlato divendita di servizi al cliente. Nellamattinata il collega Stefano Zigiot-to di Milano, collaboratore di Hill’sPet Nutrition, ha presentato un la-voro riguardante la definizione delservizio che un medico veterinariopuò offrire al proprio cliente ed uninteressante lavoro sulla definizio-ne del prezzo nella nostra profes-sione. Partendo dalla spiegazionedei meccanismi che possono de-terminare la percezione del costodi una merce o di una prestazionee dal concetto del cosiddetto“prezzo psicologico”, Zigiotto è ar-rivato a dimostrare come il costo alpubblico di una prestazione vete-rianaria spesso venga calcolatocon metodi errati, e conseguente-mente non sia congruo. Infatti o-gnuno può dare alla propria pre-stazione ed al proprio lavoro il va-lore che ritiene più adatto, purchésia conscio della necessità di ap-plicare schemi che tengono contodi parecchie variabili. Ne citiamoalcune: i costi fissi, quelli variabili,gli ammortamenti di attrezzature,polizze assicurative, la comples-sità o l’esclusività (o meno) dellaprestazione, il coinvolgimento dialtri operatori, il valore che diamoalla nostro tempo e manodopera, iltipo di mercato in cui operiamo edil target di clienti a cui ci rivolgiamoe non ultimo quanto vogliamo trar-re economicamente da tale presta-zione. Ancora una volta si rimandaal valido e meritorio lavoro del col-lega Giorgio Neri, che con un no-tevole impegno e precisione, cimostra quante variabili determini-no il calcolo del costo della presta-zione e come molte tariffe non sia-no adeguate ad impegno, knowhow acquisito ed esperienza, inve-stimenti in attrezzature ad elevatatecnologia, di cui siamo in posses-so. Per stabilire quali siano le tarif-fe, minime e massime, da propor-re al pubblico bisogna quindi par-tire con idee molto chiare definen-do il prodotto che si vuole offrire, lemodalità di tale servizio, la visionedella propria professione e la “filo-sofia” che porterà ad una politicadei prezzi da applicare, in manieraunivoca nella propria attività. Il la-voro del 2004 effettuato dal colle-ga Viotti è testimonianza di una im-pressionante variabilità delle tariffedi medesime prestazioni sul terri-torio italiano. Si stenta a volte acomprendere come nascano certetariffe. Importante quindi sarà fareun’analisi dei costi, anche con me-todi semplificati, purché corretti ecodificati, seguire con attenzionele variazioni dei costi per proporreadeguamenti tariffari conseguenti.Particolare attenzione è stata po-sta dal relatore alla mancanza del-l’abitudine di adeguare semestral-mente le tariffe alle variazioni delcosto della vita. Basta fare qualchecalcolo per comprendere comemargini irrisori per il singolo clien-

te, se l’adeguamento dei prezzi èsistematicamente applicato, si tra-sformino poi in mancate perdite si-gnificative per qualsiasi professio-nista. Ognuno di noi sa come un’a-deguata ed oculata “politica deiprezzi” sia poi senza problemi ac-cettata da un cliente che è soddi-sfatto della professionalità del ser-vizio offerto. Nel pomeriggio il col-lega Giovanni Semprini, titolare diuna clinica veterinaria 24 ore in Bo-

logna, ha reso partecipi i colleghidella sua esperienza nella gestio-ne del cliente ed in tutte quelle in-dispensabili metodiche legate allacorretta comunicazione, ed allacreazione di un metodo di control-lo della trasparenza e qualità delproprio lavoro. Il collega ha porta-to un contributo davvero preziosoillustrando il metodo di lavoro ap-plicato nella propria struttura, dal-l’accoglienza del cliente, alla ste-

sura, conservazione e controllodelle cartelle cliniche, alla propo-sta dei preventivi, alla gestionedelle contestazioni e dei disservizi,ai supporti informatici utilizzati...Interessante e fonte di vivace con-fronto è stata l’illustrazione del col-lega ai partecipanti della propria“filosofia” di lavoro, senza remoreche limitino la condivisione di erro-ri ed esperienze. Ben venga inquesti incontri la discussione nata

15

30 settembre 2007

Il servizio al cliente, incontro del GDS di Practice Management

laPROFESSIONE VETERINARIA 38/2007DALLE ASSOCIAZIONI

di Gualtiero Crotti

Gruppo di Studio PracticeManagement

dal condividere esperienze di annidi gestione, sull’esempio di gruppidi lavoro di altre nazioni europee,in cui si raccolgono ed elaboranodati per lo studio dell’evoluzionedel mercato e della professioneveterinaria. Ormai anche in Italia sisono organizzate strutture chehanno come obbiettivo non più lasola prestazione medica ma unservizio a più largo respiro offertoal cliente ed al suo animale. ■

Professione 38-2007 29-10-2007 16:29 Pagina 15

Page 16: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 38

P raticamente tutti i parte-cipanti a questo secondocampionato veterinari

di mezza maratona, tenutosi il 21ottobre a Cremona, hanno miglio-rato i propri personali. Ma chi ha fatto veramente il bottoè stato Federico Celeghini diReggio Emilia. 1:11:07. Solo chi

corre un po’ può capire cosa vuoldire finire una mezza con questotempo. Basti pensare che Cele-ghini è arrivato 22° assoluto, a u-na manciata di minuti dagli irrag-giungibili atleti africani. Pratica-mente un veterinario caduto sullaterra da un pianeta lontano. Maurizio Giusti, altoatesino di

Prato allo Stelvio, primo l’annoscorso, ha migliorato il suo tempoarrivando secondo con 1:15:05,ma dopo aver tenuto per oltremetà gara ha dovuto piegarsi allostrapotere di Celeghini. Maurizioè arrivato comunque 44° assolu-to. Bravissimo! Terzo è giunto Enrico Gabassi, diUdine, che si è portato a casa an-che la vittoria di categoria veteri-nari over 50. È giunto anche 8° dicategoria over 50 nella classificagenerale. Enrico è come il vinobuono: invecchiando migliora ...1:22:15 è anche il suo record per-sonale. Ci voleva il campionato veterinariper migliorarsi. Michele Romani-ni con 1:27:45 ha vinto nella cate-goria veterinari 40-50. Tra le don-ne vittoria di Ombretta Zanetti,bresciana, che con 1:42:22 ha mi-gliorato di quasi 10 minuti rispettoall’anno scorso. Seconda l’inossi-dabile Chiara Tieghi con 1:50:05.Terza assoluta è arrivata SerenaPaiano giunta appositamente daLecce!

Complimenti a tutti e un doverosoringraziamento a Michele Roma-nini, infaticabile organizzatore. Laclassifica è al sito www.anmvi.itArrivederci all’anno prossimo(grandi novità in arrivo). ■

PS: anch’io ho migliorato(1:30:56) ma non abbastanza.Ma ho le tabelle e la dieta di Ce-leghini...

L’ANMVI ringrazia i Colleghi partecipanti e

partner sportivo davverod’eccezione.

16

Maratonina-edizione 2007

È Federico Celeghini il veterinario più veloce

laPROFESSIONE VETERINARIA 38/2007MARATONINA 2007

di Fulvio Stanga

Promotore per la veterinaria della Maratonina 2007

Un Quad per Leonid

V i ricordate di Leonid Stad-nik, l'uomo più alto del

mondo? Ricordate che è un Vete-rinario? Poiché la sua particolarecondizione sta affliggendo, oltrealla salute, le libertà ed i confortipiù elementari della sua vita,l'Associazione Veterinari MutuoSoccorso (A.Ve.Mu.S.) si è mos-sa per aiutarlo nel superare i limi-ti di movimento che gli impone ilsuo fisico, per il quale diventasempre più difficile camminare,

condizionando il suo mondo ai pochi chilometri attorno al suo villaggiodove può spingersi il carretto trainato da un cavallo agricolo... Stadniksogna di potersi muovere come una volta su di un mezzo adatto; in unprimo tempo si era pensato a una bicicletta realizzata su misura, macontattatolo direttamente ci ha detto che preferirebbe un mezzo moto-rizzato, poiché la bicicletta non potrebbe manovrarla con facilità. È pursempre un ragazzo di due metri e mezzo, che pesa 200 chili... Abbia-mo allora trovato il mezzo adatto, ossia un Quad, con 4 ruote motrici,che non ha bisogno del cambio e che è giusto per le sue dimensioni eper il suo peso. Siamo convinti che, con l'aiuto di tutti, potremo concretizzare questosogno, se tutti verseremo un piccolo contributo su questo conto cor-rente: Intestatario: AVEMUS Banca Sella filiale via Parmigianino MILA-NO Codice paese IT CIN europeo 15 CIN N ABI 03268 CAB 01600 c/c052850815620 CAUSALE: UN QUAD PER LEONIDIndicando nome, cognome, provincia di appartenenza e numero di i-scrizione all'ordine (il metodo più semplice di identificarci tra colleghi,per esempio Rossi Oscar, NU, n. 666).Vi terremo informati in tempo reale sull'andamento dei versamenti, po-sto che non appena si raggiunga una cifra adeguata all'acquisto delmezzo e della copertura delle spese di trasporto e immatricolazione, ilrestante (se c'è) venga comunque destinato allo sfortunato Collega percoprire altre spese. Grazie in anticipo a tutti i colleghi.

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Professione 38-2007 29-10-2007 16:29 Pagina 16

Page 17: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 38

L ’associazione amoxicilli-na-acido clavulanico co-stituisce uno degli ap-

procci più consolidati della terpiaantibiotica di prima intenzione. Daoggi, per il Medico Veterinario chefa uso di questa associazione an-tibiotica, c’è una nuova sceltavantaggiosa offerta da Intervet, a-zienda leader nel settore dell’anti-bioticoterapia con Cefa CureTabs: ACILEN. ACILEN è amoxi-

cillina-acido clavulanico in com-presse divisibili da 250 mg e da500 mg. In ACILEN, l’azione com-provata dell’associazione tra l’an-tibiotico battericida ed il bloccan-te delle beta-lattamasi, si coniugaad una elevata biodisponibilità,come dimostrato dagli studi dibioequivalenza, per consentirel’efficacia terapeutica ottimale. Afianco delle proprietà clinico-far-macologiche, ACILEN offre alcu-ne novità di sicuro interesse per ilMedico Veterinario. Innanzitutto laconfezione: l’astuccio infatti con-tiene 12 compresse, caratteristicache consente una maggiore fles-sibilità in terapie di diversa dura-ta, evitando in molti casi riacquistie conseguenti sprechi. Poi il prez-zo: nonostante le 2 compresse inpiù rispetto a prodotti di riferimen-to, ACILEN ha un prezzo di fustel-la decisamente contenuto e, diconseguenza, un costo-terapiaassolutamente interessante per ilproprietario. ACILEN conferma

l’attenzione di Intervet per il setto-re dell’antibioticoterapia orale: A-CILEN infatti va ad affiancare lagià ampia gamma di antinfettiviIntervet, capitanata dal leader Ce-fa Cure Tabs, e completata da I-baflin Gel, Clindacyn e Doprovet.Inoltre, la particolare attenzione alfattore prezzo offre al Veterinariola possibilità di impiegare un pro-dotto di alta qualità ad un prezzoadeguato per il proprietario.ACILEN è in vendita in farmacia alprezzo di 12,90 € (ACILEN 250mg) e 13,90 € (ACILEN 500 mg),dietro presentazione di RicettaSemplice Ripetibile. ■

17

Amoxicillina - Acido clavulanico? Acilen. È facile!

laPROFESSIONE VETERINARIA 38/2007DALLE AZIENDE

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dei comunicati

stampa:

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PROSSIMI AGGIORNAMENTI SCIENTIFICI SCIVACPer informazioni: Segreteria SCIVAC - Paola Gambarotti - Tel. 0372/403508 - Fax 0372/403512 - E-mail: [email protected] - www.scivac.it

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Adolfo Guandalini, Med Vet, Dipl ECVO, RomaMaurizio Mazzucchelli, Med Vet, Gallarate (VA)

Domenico Multari, Med Vet, Fontane di Villorba (TV)Claudio Peruccio, Med Vet, Dipl ECVO, Torino

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DIRETTOREAmanda Karen Boag, MA, VetMB, MRCVS, Dipl

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RESPONSABILE LOCALEFabio Viganò, Med Vet, Milano

RELATORIMarco Bertoli, Med Vet, RomaPaolo Gaglio, Med Vet, Roma

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ISCRIZIONEPartecipazione a numero chiuso (40)

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organizzato daEdizioni Veterinarie E.V. srl

certificata ISO 9001:2000

Professione 38-2007 29-10-2007 16:29 Pagina 17

Page 18: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 38

18 laPROFESSIONE VETERINARIA 38/2007Edizioni Veterinarie E.V. srl

CALENDARIO ATTIVITÀ

INCONTRO SIMIV TROMBOSI, IPERTENSIONE, VASCULITI ED ALTRE PATOLOGIE VASCOLARI - Centro Studi SCIVAC, Cre-mona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc.Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC CALABRIA APPROCCIO DIAGNOSTICO ALL’ALOPECIA NEL CANE E NEL GATTO - Hotel San Domenico - Soverato(CZ) - Via della Galleria - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - SegreteriaDelegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC GIORNATE DI APPROFONDIMENTO IN PRACTICE MANAGEMENT - Roma - ECM: 19 Crediti - Per informa-zioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

CORSO AIVEMP IN COLLABORAZIONE LA SFIDA EUROPEA DEL BENESSERE ANIMALE:THE COMMUNITY ACTION PLAN ON THE PROTECCON REGIONE LOMBARDIA TION AND WELFARE OF ANIMALS 2006-2010 - Centro Studi EV - Palazzo Trecchi, Cremona - ECM: Richie-

sto Accreditamento - Per info: Lara Zava - Segr. AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected] DIDATTICO SCIVAC CARDIOLOGIA: V PARTE - ECOCARDIOGRAFIA II PARTE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi,

20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372403508 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO SIVE MALATTIE DELLE VIE RESPIRATORIE - VeronaFiere - Auditorium Verdi, Verona - Viale del Lavoro, 8 - ECM:Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail:[email protected]

INCONTRO SIOVET PATOLOGIE TENOMUSCOLARI DEL CANE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM:Attenzione: Date evento modificate. Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39

0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SICARV SCOMPENSO CARDIACO NEL CANE: DIAGNOSI E APPROCCIO TERAPEUTICO - Centro Studi SCIVAC,Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc.Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SICIV STUDI RETROSPETTIVI IN CITOLOGIA VETERINARIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 -ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502- E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC LIGURIA LE ERNIE IN CHIRURGIA GENERALE:VIAGGIO ANATOMICO, CLINICO E TERAPEUTICO CON PARTICOLARE RI-FERIMENTO ALL’ERNIA DIAFRAMMATICA PERINEALE - Genova - Sala Quadrivium - P.zza Santa Marta 2 - ECM: Ri-ch. Accr. - Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC UMBRIA PRINCIPALI PROBLEMI COMPORTAMENTALI NEL CANE E NEL GATTO: CASI CLINICI - Perugia - Facoltàdi Medicina Veterinaria - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria De-legazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SINUV LE LUTD NEL CANE E NEL GATTO - Holinday Inn Turin-South TORINO - ECM: 2 Crediti - Per informazioni: E-lena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SIVAR LOMBARDIA LE INFEZIONI UTERINE DEL POSTPARTO NELLA BOVINA DA LATTE - Brescia, Centro Mater Divinae IN COLLABORAZIONE CON ORDINE DEI MEDICI Gratiae - Via S. Emiliano, 30 - ECM: 2 Crediti - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria e Commissione VETERINARI DI BRESCIA Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected] SCIVAC CORSO BASE DI ARTROSCOPIA NEL CANE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM:Attenzione: Evento annullato. Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-

mail: [email protected] DIDATTICO SCIVAC ODONTOSTOMATOLOGIA E CHIRURGIA ORALE: III PARTE - TRAUMATOLOGIA DENTALE E MAXILLO-

FACCIALE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informa-zioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIPE SOCIETÀ ITALIANA DI PODOLOGIA EQUINA - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 -ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIARMUV NUTRIZIONE ENTERALE E PARENTERALE, COME, QUANDO E PERCHÉ - Centro Studi SCIVAC, Cremo-na - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Spe-cialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIODOV PRACTICE MANAGEMENT IN ODONTOIATRIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Ri-chiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +390372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC MARCHE EMATOLOGIA UN GIOCO DI LUCI E COLORI - Ancona - Hotel Sporting - Via Flaminia 220 - ECM: RichiestoAccreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +390372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC TRENTINO ALTO ADIGE LA GESTIONE DELLE PIÙ COMUNI CARDIOPATIE DI RISCONTRO AMBULATORIALE - Trento, Ordine deiMedici Veterinari - Via V. Zambra, 36 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani -Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC SICILIA LE LUSSAZIONI ARTICOLARI TRAUMATICHE NEL CANE E NEL GATTO - Catania, Museo Diocesano - ViaEtnea, 8 - P.zza Duomo - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - SegreteriaDelegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC PIEMONTE MEDICINA FELINA - Torino - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - IN COLLABORAZIONE CON SOVEP Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO GRUPPO DI STUDIO DI FISIOTERAPIA FISIOTERAPIA - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc.E RIABILITAZIONE Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC FISIOTERAPIA AVANZATO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Attenzione: Date evento modificate. Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail:

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INCONTRO REGIONALE SIVAR LAZIO GESTIONE DELLA FERTILITÀ: ATTUALI APPLICAZIONI - Izs Lazio e Toscana, Roma Capannelle - Via Ap-pia Nuova, 1411 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria e CommissioneScientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC OFTALMOLOGIA: III PARTE - VITREO, RETINA, NEUROFTALMOLOGIA, MALATTIE EREDITARIE - CentroStudi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 15 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - SegreteriaSCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC GIORNATA DI APPROFONDIMENTO: DIAGNOSI E TERAPIA DELLE TACHIARITMIE SOPRAVENTICOLA-RI E DELLE BRADIARITMIE NEL CANE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: RichiestoAccr. - Per info: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIRE SOCIETÀ ITALIANA DI RIPRODUZIONE EUQINA - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Ri-chiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

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Edizioni Veterinarie E.V. srl

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La più comune infezione micoticadel tratto digerente degli uccelli èsostenuta da:

Criptococcus spp.

Histoplasma spp.

Blastomyces spp.

Candida spp.

Quali di queste cellule sirinvengono unicamente nei pesci?

EGCs/mastociti

Cellule a cloruri e rodlet cells

Granulociti

QUIZ 1Risposta corretta: b)Gestione sanitaria integratadel sistema acquario, SIVAE2006

QUIZ 2Risposta corretta: d)Aggiornamento in medicinadegli animali esotici, SIVAE2006

SOLUZIONI

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Chiuso in stampa il 29 ottobre 2007

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