Upload
lykhuong
View
216
Download
0
Embed Size (px)
Citation preview
1
PROGRAMMA DI ATTIVITÁ PER LA PROMOZIONE E EDUCAZIONE ALLA SALUTE
ANNO SCOLASTICO 2008/2009
a cura della U.F. Formazione Educazione e Promozione della Salute
Funzione di Educazione alla Salute
Azienda USL 4 di Prato
2
3
Indice PRESENTAZIONE ................................................................................................5
NOTE INFORMATIVE ........................................................................................... 6
PROGETTI PER LIVELLO SCOLASTICO................................................................. 7
PROGETTI ......................................................................................................... 11
COMUNICAZIONE, ACCOGLIENZA ED EMOZIONI ............................................................ 13
▪ L’ARCOBALENO DELLE EMOZIONI: EDUCARE LE LIFE SKILLS 13 ▪ L’ACCOGLIENZA DEL MINORE ADOTTATO IN AMBITO SCOLASTICO 17 ▪ BULLISMO? PARLIAMONE INSIEME 19 ▪ REGALAMI UN SORRISO 21 ▪ MAMMA SEGRETA 25
SESSUALITÀ CONSAPEVOLE E PROCREAZIONE RESPONSABILE ......................................... 27
▪ PROMOZIONE DELL’AFFETTIVITÁ E SESSUALITÁ CONSAPEVOLE: SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO 27 ▪ PROMOZIONE DELL’AFFETTIVITÁ E SESSUALITÁ CONSAPEVOLE: SCUOLA SECONDARIA DI 2° GRADO 29 ▪ LA PREVENZIONE DELLE MALATTIE INFETTIVE A TRASMISSIONE SESSUALE 31
PREVENZIONE MALATTIE INFETTIVE .......................................................................... 35
▪ LE MALATTIE INFETTIVE NELLA COMUNITÁ SCOLASTICA 35 PREVENZIONE DIPENDENZE ..................................................................................... 37
▪ SERT4SCHOOL: MODULI FORMATIVI 37 ▪ SERT4SCHOOL - RELAZIONI PERICOLOSE: GIOVANI E DROGHE TRA RISCHIO E PIACERE 39 ▪ LOTTA AL TABAGISMO 41 ▪ SMOKEBUSTER 43 ▪ BALLO, SBALLO E RIBALLO! 45
ATTIVITÀ MOTORIA E SPORTIVA............................................................................... 47
▪ NO, SI, MA… DOPING? 47 ▪ STEP BY STEP 49
USO CORRETTO DEI FARMACI ................................................................................... 51
▪ FARMACI E DINTORNI 51
4
PRIMO SOCCORSO ................................................................................................. 53
▪ RIANIMAZIONE CARDIOPOLMONARE CON TECNICHE DI BASE 53 ▪ NOZIONI DI PRIMO SOCCORSO E PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI STRADALI 55
EDUCAZIONE AMBIENTALE ...................................................................................... 57
▪ IL MONDO DELLE API 57 RAPPORTO UOMO - ANIMALE................................................................................... 59
▪ UN ANIMALE PER AMICO 59 CULTURA DELLA DONAZIONE E CITTADINANZA CONSAPEVOLE ......................................... 61
▪ SOBRI E FELICI 61 ▪ CULTURA DELLA DONAZIONE: “LA DONAZIONE DI ORGANI E TESSUTI” SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO 65 ▪ CULTURA DELLA DONAZIONE: “LA DONAZIONE DI ORGANI E TESSUTI” SCUOLA SECONDARIA DI 2° GRADO 67 ▪ EDUCAZIONE AL DONO DEL SANGUE E DEL MIDOLLO OSSEO 69 ▪ EDUCARE ALLA CITTADINANZA E ALLA SOLIDARIETÁ 71 ▪ IL DONO NELLO ZAINO 73
APPENDICE....................................................................................................... 77
5
Presentazione “Scuola e Salute - Interventi di Educazione alla Salute” anno scolastico 2008-2009, è una guida sperimentata da lungo tempo e promossa dalla U.F. Formazione Educazione e Promozione della Salute dell’Azienda USL 4 di Prato, che ha lo scopo di documentare i progetti di Educazione alla Salute, organizzarne l’accesso e l’effettuazione da parte delle scuole di ogni ordine e grado del territorio della provincia di Prato. Essa trae fondamento dalla consapevolezza che per promuovere la salute occorre incidere su una molteplicità di determinanti e che non basta migliorare i servizi sanitari. I percorsi educativi inseriti in questa guida, definiti in stretta collaborazione con l’Ufficio Scolastico Provinciale, sono perciò il risultato di una metodologia di lavoro in rete che permette di sviluppare interventi in raccordo sinergico con i Dipartimenti e le Unità Operative e/o Funzionali dell’Azienda USL 4 di volta in volta coinvolte, e con gli Enti, le Istituzioni, le Associazioni e le Agenzie varie (soggetti fondamentali nella pianificazione e gestione delle politiche di salute) presenti sul territorio a seconda dei temi trattati. Le organizzazioni internazionali per la salute da sempre identificano la scuola quale istituzione potenzialmente in grado di svolgere un ruolo determinante nell’incidere sugli stili di vita e sui comportamenti di salute, presenti e futuri, della popolazione giovanile. È in questo contesto che si muove il rapporto fra Scuola, Azienda USL 4 di Prato e soggetti del territorio, favorendo diversi itinerari progettuali e proponendo strategie educative nell’ottica della Scuola che Promuove Salute (SPH). Tra queste si inserisce la metodologia della Educazione tra pari (Peer Education) che mira a sviluppare negli studenti abilità di vita (Life Skills) e atteggiamenti che li rendano capaci di effettuare scelte di salute sane. L’utilizzo della metodologia delle Life Skills rappresenta “un valido strumento” con cui “attrezzare” il singolo individuo, a partire dall’infanzia, di quelle conoscenze - abilità - competenze, quei modi di essere che lo aiutano a diventare una persona, un cittadino partecipe alla vita sociale, capace di assumere autonomamanete ruoli e funzioni, in modo da sapere affrontare i problemi, le pressioni e gli stress della vita quotidiana. I percorsi educativi presentati sono organizzati nei seguenti ambiti: “Comunicazione, Accoglienza e Emozioni” – “Sessualità Consapevole e Procreazione Responsabile” – “Prevenzione Malattie Infettive” – “Prevenzione Dipendenze” – “Attività Motoria e Sportiva” – “Uso Corretto dei Farmaci” – “Primo Soccorso” – “Medicina dello Sport” – “Educazione Ambientale” – “Rapporto uomo-animale” – “Cultura della Donazione e Cittadinanaza Consapevole”. Nell’auspicare che le proposte presentate possano essere di aiuto alle scuole per il conseguimento dei fini istituzionali, oltre che di supporto ai programmi scolastici, auguriamo a tutti un anno di proficuo lavoro.
6
Note Informative 1. I programmi contenuti in questa Pubblicazione sono attinenti alle Linee Guida del
protocollo di intesa fra la Regione Toscana e la Direzione Scolastica Regionale (DRT n° 1223 del 11 Novembre 2002), oltre che alle Raccomandazioni del Piano Sanitario Regionale 2008 – 2010 e del Piano Sanitario Nazionale 2006 – 2008.
2. L’Azienda USL 4 di Prato conduce le attività illustrate, secondo le modalità indicate
per ciascun corso. Potranno essere prese in considerazione altre eventuali tematiche, di particolare criticità o interesse individuate dalla Scuola, che possono emergere nel corso dell’anno scolastico e per le quali risulti indispensabile un’immediata e attenta risposta attraverso l’educazione alla salute o mediante l’informazione sanitaria.
3. Ogni singola Scuola, dopo aver deciso a quali e quanti programmi aderire, secondo
necessità e interesse, dovrà trasmettere una scheda di adesione per ogni percorso scelto: - Una scheda per ognuno dei percorsi rivolti agli studenti - Una scheda nominativa per ognuno dei percorsi rivolti agli Insegnanti con firma dell’Insegnante Referente di Educazione alla Salute e del Dirigente Scolastico. Le schede sono pubblicate in appendice.
4. Le adesioni dovranno essere inviate entro e non oltre il 30 settembre 2008 (salvo
diverse successive indicazioni) alla U.F. Formazione Educazione e Promozione della Salute - Via Torino n°11 – 59100 Prato, oppure inviate via Fax al n°0574 - 440371
5. Le richieste saranno accolte secondo l’ordine di arrivo, fino ad esaurimento delle
disponibilità indicate. Inoltre, laddove le domande possano superare la disponibilità, sarà data priorità per le Scuole/Istituti dove l’Intervento non è mai stato precedentemente realizzato.
6. Gli operatori della U.F. Formazione Educazione e Promozione della Salute
concorderanno con gli Insegnanti delle scuole richiedenti, il calendario delle singole attività. Le date e le sedi dei corsi per il personale scolastico, saranno comunicate ai singoli interessati.
INFORMATIVA SUL TRATTAMENTO DEI DATI (D.Lgs 196/03 – Privacy)
Dal 1°Gennaio 2004 è in vigore il D.Lgs. 196/03 “Codice in materia di protezione dei dati personali” che ha lo scopo di garantire la riservatezza dei dati personali, pertanto i dati personali forniti nelle schede di adesione e durante le attività verranno utilizzati esclusivamente per l’organizzazione delle iniziative a cui si riferiscono.
7
Progetti per Livello Scolastico
LIVELLO
SCOLASTICO PROGETTO TARGET PAG.
ASILO NIDO Le malattie infettive nella comunità scolastica Insegnanti 35
L’arcobaleno delle emozioni: Educare le Life Skills
Insegnanti Alunni
Genitori 13
L’accoglienza del minore adottato in ambito scolastico Insegnanti 17
Le malattie infettive nella comunità scolastica
Studenti 35
Sobri e felici Insegnanti
Alunni Famiglie
61
SCUOLA DELL’INFANZIA
Educare alla cittadinanza e alla solidarietà Alunni 71
L’arcobaleno delle emozioni: Educare le Life Skills
Insegnanti Alunni
Genitori 13
L’accoglienza del minore adottato in ambito scolastico
Insegnanti 17
Promozione dell’Affettività e Sessualità Consapevole
Insegnanti Alunni 27
Le malattie infettive nella comunità scolastica Insegnanti 35
Nozioni di primo soccorso e prevenzione degli incidenti stradali
Alunni 55
Un animale per amico Alunni 59
Sobri e felici Insegnanti
Alunni Famiglie
61
SCUOLA PRIMARIA
Educare alla cittadinanza e alla solidarietà Alunni 71
8
LIVELLO
SCOLASTICO PROGETTO TARGET PAG.
L’arcobaleno delle emozioni: Educare le Life Skills
Insegnanti Alunni
Genitori 13
L’accoglienza del minore adottato in ambito scolastico Insegnanti 17
Bullismo? Parliamone insieme Insegnanti Studenti 19
Regalami un sorriso Insegnanti Studenti 21
Mamma Segreta Insegnanti Personale non
docente 25
Promozione dell’Affettività e Sessualità Consapevole
Insegnanti Studenti 29
Le malattie infettive nella comunità scolastica Insegnanti 35
Sert4School: Moduli formativi per Insegnanti
Insegnanti Famiglie 37
Lotta al Tabagismo Studenti 41
Smokebuster Insegnanti Studenti 43
No, si ma … doping? Insegnanti Studenti 47
Step by step Insegnanti Studenti Genitori
49
Farmaci e dintorni Studenti 51
Nozioni di primo soccorso e prevenzione degli incidenti stradali
Studenti 55
Il mondo delle api Studenti 57
Cultura della donazione: “La donazione di organi e tessuti”
Studenti 67
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
Educare alla cittadinanza e alla solidarietà
Insegnanti Studenti 71
9
LIVELLO
SCOLASTICO PROGETTO TARGET PAG.
L’accoglienza del minore adottato in ambito scolastico Insegnanti 17
Bullismo? Parliamone insieme Insegnanti Studenti 19
Mamma Segreta Insegnanti 25
Promozione dell’Affettività e Sessualità Consapevole
Insegnanti Studenti 29
La prevenzione delle malattie infettive a trasmissione sessuale Studenti 31
Le malattie infettive nella comunità scolastica Insegnanti 35
Sert4School: Moduli formativi per Insegnanti
Insegnanti Famiglie 37
Sert4School - Relazioni pericolose: Giovani e Droghe tra piacere e rischio
Studenti 39
Ballo, Sballo e Riballo! Studenti 45
No, si, ma… doping? Insegnanti Studenti 47
Step by step Insegnanti Studenti Genitori
49
Farmaci e dintorni Studenti 51
Rianimazione Cardiopolmonare con tecniche di base: BLS Studenti 53
Nozioni di primo soccorso e prevenzione degli incidenti stradali
Studenti 55
Cultura della donazione: “La donazione di organi e tessuti” Studenti 65
Educazione al dono del sangue e del midollo osseo Studenti 69
Educare alla cittadinanza e alla solidarietà
Insegnanti Studenti 71
SCUOLA SECONDARIA DI 2° GRADO
Il dono nello zaino Studenti 73
10
11
PROGETTI
12
13
Ambito Comunicazione, Accoglienza ed Emozioni
L’ARCOBALENO DELLE EMOZIONI
Educare le Life Skills Intervento rivolto agli Insegnanti della Scuola dell’Infanzia,
Scuola Primaria, Scuola Secondaria di 1°Grado, alunni della Scuola Primaria e genitori
Premessa L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito la salute
come ”uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale che comprende le tre dimensioni dell’essere: biologica (interazione fra fattori genetici, ereditari e acquisiti), psichica (rappresentazioni che si strutturano nella personalità attraverso l’interazione con la comunità umana) e sociale (coinvolgimento e continua interazione con la struttura sociale)”. La promozione dello stato di salute si basa prevalentemente sulla capacità di prevenire le condizioni di disagio e di migliorare la qualità della vita. Le abilità o competenze psicosociali (Life skills) che vengono individuate dall’OMS come centrali per la promozione della salute e del benessere sono:
1. Consapevolezza di sè 2. Gestione delle emozioni 3. Gestione dello stress 4. Pensiero creativo 5. Empatia 6. Capacità di relazione interpersonale 7. Pensiero Critico 8. Capacità di risolvere problemi (Problem solving) 9. Capacità di prendere decisioni (Decision making) 10. Comunicazione efficace
La consapevolezza di sé, la gestione delle emozioni, dello stress e del conflitto, l'utilizzazione del pensiero creativo, la capacità di essere empatici, avere buone relazioni interpersonali e comunicare in modo efficace sono capacità che rientrano nella sfera dell'Intelligenza Emotiva che, secondo le ricerche attuali, rappresenta la base per poter sviluppare tutte le altre abilità di vita: risolvere problemi, prendere decisioni, fronteggiare le difficoltà e realizzarsi, non solo nella vita affettiva ma anche nello studio e poi sul lavoro. Inoltre, premesso che:
• la scuola è un luogo di crescita e di sviluppo dell’identità degli individui;
• il benessere interiore e la qualità della vita degli adulti di riferimento sono conditio sine qua non per il benessere dei bambini/e;
• la capacità di comunicazione e le competenze emotive degli Educatori (insegnanti e genitori) sono risorse impagabili per la società e, quindi, per la scuola;
• nessuno può insegnare ciò che non conosce e non ha sperimentato;
il percorso proposto intende essere il primo passo di un
14
percorso pluriennale che porti all’incrementazione del benessere dei diretti interessati, e che possa anche diventare un'esperienza pilota per il territorio.
Destinatari Un Istituto Comprensivo.
Nello specifico:
- Insegnanti della scuola dell’infanzia, primaria (con presenza anche di un équipe di insegnanti della IVª classe) e secondaria di 1° grado
- Bambini/e di una classe IVª della scuola primaria
- Genitori dei bambini/e della classe IVª
Obiettivi Formativi Specifici
��� Obiettivi percorso di formazione insegnanti:
Il focus del percorso proposto verterà in parte sulle difficoltà ma soprattutto sulle risorse personali che ciascun adulto porta. In questo senso gli esperti saranno principalmente dei facilitatori nel far emergere le zone di miglioramento e i punti di forza che possono essere utilizzati al meglio nella relazione con se stessi e con i bambini/e. Pertanto gli obiettivi che il percorso di propone sono: 1. Fornire informazioni di base relativamente alle Life Skills
secondo l'OMS, l’intelligenza emotiva e linguaggio delle emozioni;
2. Mettere gli insegnanti in condizione di far emergere le proprie competenze emotivo-relazionali inespresse, valorizzando e condividendo le proprie esperienze;
3. Offrire spunti e strumenti per un buon allenamento emotivo, una comunicazione efficace e una buona capacità relazionale.
��� Obiettivi formazione alunni IVª elementare:
Il percorso verrà co-progettato insieme alle insegnanti di riferimento della classe IVª individuata, a partire dai contenuti e dai risultati del percorso formativo al quale avrà partecipato l’équipe insegnanti della classe prescelta. L’obiettivo generale è comunque quello di allenare l’Intelligenza Emotiva dei bambini/e coinvolti/e nel percorso, cioè allenare quella “capacità di motivare se stessi, di persistere nel perseguire un obiettivo nonostante le frustrazioni, di controllare gli impulsi e rimandare la gratificazione, di modulare i propri stati d’animo evitando che la sofferenza ci impedisca di pensare, di essere empatici e di sperare” (Daniel Goleman, Intelligenza Emotiva, 1995). I bambini/e formati/e in questo percorso, nel successivo anno scolastico, potranno lavorare come peer educators con i bambini/e di una scuola dell’infanzia (età 5 anni).
��� Obiettivi genitori: Condivisione del percorso educativo, delle metodologie, dei
15
contenuti e dei prodotti realizzati con la classe coinvolta.
Argomenti trattati Percorso formazione insegnanti:
� Competenze emotive e modelli di riferimento; � Educare ed esercitare le life skills; � Riflessioni sulle proprie competenze emotive, relazionali,
sociali, comunicative : zone di miglioramento e risorse personali;
� Neurobiologia delle emozioni; � Autoconsapevolezza e primo riconoscimento dei propri
pattern emotivi; � Empatia; � L’educatore come leader “creatore di benessere” e
“promotore della salute”.
Percorso di alfabetizzazione emotiva riservata agli alunni della IVª classe Scuola Primaria:
� Gli argomenti specifici saranno trattati con maggior dettaglio
nel momento della progettazione sopraccitata con le insegnanti di riferimento della classe coinvolta.
Metodologia La metodologia è interattiva ed esperienziale per tutti i fruitori, dai bambini/e agli adulti, poiché le tematiche proposte necessitano di sperimentazione personale oltre alla cornice teorica che verrà, comunque, opportunamente rielaborata dai/lle partecipanti ed infine proposta con lezioni di tipo frontale. Strumenti utilizzati:
• Tecniche di comunicazione: PNL (Programmazione Neuro Linguistica);
• Strumenti del Modello di Intelligenza Emotiva “6 seconds”;
• Giochi e/o lavori individuali e di gruppo.
Ed inoltre, in base all’età degli alunni di riferimento:
o Disegno e pittura;
o Racconto e realizzazione di storie;
o Attività corporea;
o Animazione e tecniche teatrali;
o Fiabe interattive.
Si prevede di realizzare il percorso rivolto agli insegnanti, in plenaria, dal mese di ottobre al mese di dicembre 2008 per un totale di n° 7 incontri, di 2 ore ciascuno utilizzando la metodologia del gruppo di lavoro. L’ultimo incontro sarà dedicato al Laboratorio di Progettazione Educativa dove, le insegnanti della classe IVª della scuola primaria prescelta, co-progetteranno il percorso da realizzare con gli alunni/e.
16
Il percorso rivolto agli alunni della IVª classe, scuola primaria, verrà realizzato dal mese di febbraio al mese di marzo 2008 e consisterà in: ��� n° 4 incontri di 2 ore ciascuno, in compresenza con le
esperte; ��� alcuni incontri condivisi e condotti dalle insegnanti; ��� 1 incontro/laboratorio con i genitori dei bambini/e coinvolti/e
in compresenza con le esperte.
Criteri di adesione
Il percorso educativo sarà rivolto ad un solo Istituto Comprensivo e dovrà comprendere insegnanti della scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° Grado. Verrà data precedenza all’Istituto che vedrà il maggior numero di insegnanti iscritti fino ad un massimo di n° 20.
Materiali e Strumenti
Pennarelli grandi, fogli di carta bianca formato A4, fogli di carta bianchi grandezza cartellone, cartoncini colorati. Si richiede inoltre di poter usufruire di una lavagna a fogli mobili e di un videoproiettore.
Strumenti di valutazione
É possibile utilizzare il Questionario SEI di SixSeconds, questionario di autovalutazione del Quoziente Emotivo validato a livello psicometrico.
Conduttori � Dr.ssa Barbara Quadernucci, formatrice, Master Practitioner
in PNL (Programmazione Neuro Linguistica, trainer certificata SixSeconds (Intelligenza Emotiva).
� Dr.ssa Raffaella Martini, psicologa, formatrice, esperta di progettazione in ambito socio-educativo.
17
Ambito Comunicazione, Accoglienza ed Emozioni
L’ACCOGLIENZA DEL MINORE ADOTTATO IN
AMBITO SCOLASTICO Sensibilizzazione per un sostegno post adottivo dei minori e loro
inserimento nella comunità scolastica Intervento rivolto agli Insegnanti della Scuola d’Infanzia,
Scuola Primaria, Scuola Secondaria di 1°Grado e primo biennio Scuola Secondaria di 2° Grado
Premessa Il progetto vuole promuovere la cultura dell’accoglienza per
raggiungere il ben-essere dei minori. E’ un diritto del bambino avere un proprio spazio nella mente di qualcuno capace di accogliere i suoi sentimenti e di trovare risposte in sintonia con i suoi bisogni. La famiglia e la scuola costituiscono, insieme, il capitale personale di cui il bambino ha necessità per fronteggiare i compiti e le sfide della vita quotidiana. Quando la scuola riesce a capire i segnali che ogni alunno invia, può fare molto per prevenire situazioni di disagio e sostenere, a pieno titolo, il percorso di crescita del singolo bambino.
Destinatari Insegnanti della Scuola dell’Infanzia, della Scuola Primaria e
degli Istituti di Istruzione Secondaria di 1° Grado e primo biennio del 2° Grado.
Obiettivi
Formativi Specifici
��� Caratteristiche del processo adottivo; ��� L’accoglienza all’interno della Scuola; ��� I cambiamenti in atto nella famiglia; ��� Miglioramento del livello di accettazione/integrazione dei
minori che ne hanno necessità; ��� Rafforzamento di sinergie, tra famiglia/scuola/servizi socio-
sanitari, per garantire risposte in sintonia ai bisogni del minore.
Argomenti trattati � Breve introduzione al contesto legislativo vigente;
� Come cambia la famiglia: modifica strutturale di ruoli e funzioni; problematiche connesse o conseguenti alle trasformazioni familiari e sociali in atto;
� Quali risorse abbiamo? Discussioni e riflessioni su come i minori vivono questi cambiamenti nel loro orizzonte esistenziale;
� Considerazioni sui minori appartenenti ad altre culture, ad altre etnie e con storie personali pregresse.
Metodologia Il percorso è articolato in quattro incontri di 2 ore ciascuno,
con cadenza settimanale o quindicinale. Il progetto prevede una strutturazione dinamica, in base alle necessità che scaturiranno dai partecipanti, con possibilità di ulteriori incontri se ritenuti necessari. Si prevede di realizzare un incontro preliminare con gli insegnanti iscritti, al fine di individuare ulteriori obiettivi specifici
18
per calibrare l’offerta formativa. Gli incontri avverranno dal mese di Gennaio 2009
Criteri di adesione
Verrà costituito un gruppo di massimo 20 insegnanti provenienti dalle varie scuole.
Materiali e Strumenti
PC, video-proiettore, televisore e videoregistratore.
Strumenti di valutazione
Test di gradimento del percorso educativo.
Conduttori Operatori/Formatori del Centro Adozioni del Comune di Prato:
� Psicologi appartenenti alla U.O. Psicologia della Azienda USL
4 di Prato � Assistenti sociali del Servizio Sociale Professionale Azienda
USL 4 di Prato e Comune di Prato
19
Ambito Comunicazione, Accoglienza ed Emozioni
BULLISMO? PARLIAMONE INSIEME Nell’ambito del progetto di Educazione alla Legalità
“Regoliamoci” coordinato dalla Prefettura
Ufficio Territoriale del Governo di Prato Intervento rivolto agli Insegnanti e agli Studenti della
Scuola Secondaria di 1° e 2° Grado
Premessa Attualmente viene fatto un uso indiscriminato del termine “bullismo”: sotto tale definizione si finisce per inglobare ogni trasgressione diffusa seppur non grave, ogni relazione conflittuale con compagni e insegnanti, la fase adolescenziale di opposizione/autoaffermazione ed i comportamenti antisociali che possono scivolare nella devianza. Secondo studi recenti (E. Menesini), definiamo “bullismo” una sottocategoria di aggressività diretta volontariamente e costantemente verso una vittima che ha meno potere e le violenze, verbali e fisiche, avvengono sempre in presenza di un pubblico. Il fenomeno del bullismo coinvolge quindi tre componenti: � l’aggressore; � la vittima; � il gruppo che in genere parteggia per l’aggressore ed ha un
atteggiamento omertoso. Per contrastare tale fenomeno è quindi necessario lavorare con la collettività, creare collaborazioni tra scuola e famiglia e mettere in rete competenze e impegno. Il percorso formativo che viene proposto si rivolge fortemente al mondo adulto, responsabile del processo educativo dei giovani, per identificare in modo corretto il fenomeno del bullismo e i fattori che lo incentivano, o lo inibiscono, e per favorire e potenziare una progettazione partecipata che possa prevenire e contrastare tale fenomeno.
Destinatari Insegnanti e studenti della Scuola Secondaria di 1° e 2° Grado
Obiettivi
Formativi Specifici
��� Identificare in modo corretto il fenomeno del bullismo; ��� Identificare i fattori che incentivano o inibiscono il fenomeno
del bullismo; ��� Favorire e potenziare una progettazione partecipata che
possa prevenire e contrastare il fenomeno del bullismo. Argomenti trattati � L’immaginario sul bullismo;
� Relazione tra bullismo ed empatia; � Le motivazioni dei comportamenti: guardare oltre
l’apparenza dei comportamenti da bullo; � Le dinamiche all’interno del fenomeno; � Relazione tra l’immagine di sé e il vissuto nell’esperienza del
bullismo.
Metodologia Le attività, basate su criteri di apprendimento attivo, si
20
svilupperanno in una prima parte consistente in una breve analisi teorica sul tema proposto e una seconda parte di approfondimento attraverso il confronto concreto nel piccolo gruppo. Nel lavoro di gruppo verrà usata la tecnica del circle time e l’approfondimento verrà condotto attraverso giochi di interazione. Alcune attività, sperimentate nel gruppo degli adulti, costituiranno il materiale per una attività di laboratorio con gli alunni e verranno riproposti in classe dagli insegnanti impegnati nel laboratorio di progettazione. Le competenze acquisite dagli insegnanti durante gli incontri di preparazione e verifica avranno una immediata ricaduta sul lavoro con i propri alunni ed il puntuale monitoraggio degli incontri attuati in classe, verificherà in itinere il percorso educativo. L’intervento prevede quindi due percorsi formativi paralleli, destinati rispettivamente agli insegnanti impegnati nell’attività e agli studenti. Il percorso formativo destinato agli insegnanti si svilupperà in 6 incontri della durata di due ore con cadenza settimanale. Ogni incontro avrà la duplice finalità di preparare l’attività che gli insegnanti svolgeranno in classe e di verificare il lavoro svolto nella settimana precedente.
Criteri di adesione
Verranno accolte le adesioni di quattro Scuole secondarie di 1° grado (terza classe) e quattro Scuole secondarie di 2° grado (biennio) per un totale di due classi per Scuola. Per la buona riuscita del percorso è auspicabile la presenza del 70% degli insegnanti del Consiglio delle classi destinatarie dell’Intervento.
Strumenti di valutazione
A conclusione del progetto, sarà richiesto, agli adulti e ai ragazzi che hanno partecipato alle attività di laboratorio, di esprimere il grado di soddisfazione per le attività svolte, compilando anonimamente delle schede predisposte.
Conduttori � Dr.ssa Teresa Pizzi – Psicologa
� Dr.ssa Francesca Ferrarini - Psicologa � Psicologi appartenenti alla U.O. Psicologia Azienda USL 4 di
Prato
21
Ambito Comunicazione, Accoglienza ed Emozioni
REGALAMI UN SORRISO Percorso di Sensibilizzazione e
Psico-Educazione sulla Malattia Oncologica Intervento rivolto agli Insegnanti e agli Studenti
delle Scuole Secondarie di 1° Grado In collaborazione con
Associazione Sandro Pitigliani per la Lotta Contro i Tumori Associazione Progetto Aurora Donna ONLUS
Premessa Si può parlare di una malattia come il tumore ai ragazzi?
Ancora oggi il cancro è associato quasi esclusivamente a significati di sofferenza, dolore e spesso fa paura solo pronunciarne il nome, tanto che si preferisce utilizzare dei giri di parole come “il male poco buono”. Molto spesso, sebbene statisticamente il tumore sia una delle patologie più diffuse e molte famiglie si trovano a far fronte a questa difficile e dolorosa esperienza, alla paura per quanto sta accadendo si aggiunge il rifiuto, il timore, la vergogna e/o l’impossibilità di comunicarlo ai propri cari e amici. La persona malata si ritrova così ad affrontare un momento (l’evento cancro), fisicamente ed emotivamente carico in solitudine, priva dell’affetto e del sostegno di familiari e del contesto amicale. Conseguentemente ai dati epidemiologici, si investe molto in ambito di ricerca, sperimentazione scientifica, informazione, sensibilizzazione e prevenzione. Ci troviamo così di fronte ad una fortissima esposizione mediatica. Tanta strada è stata fatta anche per sensibilizzare la popolazione sugli aspetti psicologici ed emotivi che un evento critico come questa malattia comporta, ed esiste a tal proposito, all’interno del Dipartimento Oncologico di Prato, un’attività di supporto psicologico per pazienti e familiari, sostenuto dalle Associazioni di volontariato. Conoscere equivale a prevenire, sapere è un mezzo per acquisire un po’ di controllo su qualcosa che sembra più grande di noi. Eppure a livello sociale, e soprattutto nel piccolo nucleo familiare, vale ancora la “congiura del silenzio”. Ma quando qualcuno in famiglia si ammala, ne possiamo parlare insieme? I figli, soprattutto se piccoli, possono essere fatti partecipi di un momento così delicato? Davvero “non dire” è il miglior modo per proteggerli? O forse è solo una maniera per proteggere noi stessi? Quando in casa si alza il muro del silenzio, automaticamente aumenta la paura, la solitudine e l’incomprensione: i bambini, in questo caso, tendono a riempire il vuoto creato dalla mancanza di informazione con l’attività fantastica, che solitamente rende la realtà più spaventosa di quanto non lo sia nei fatti. Noi crediamo che qualsiasi verità possa essere raccontata in mille modi diversi, utilizzando parole, carezze, gesti, storie, musica, immagini, colori e altro ancora. Raccontare e raccontarsi è un modo per diventare protagonisti di quello che ci succede,
22
condividendo la nostra storia, per quanto difficile e “in salita”, con chi ci sta accanto. Dobbiamo opporci alla cultura del silenzio, della negazione, dell’isolamento per consentire all’ammalato e ai suoi cari di non sentirsi più soli.
Destinatari Insegnanti e Studenti delle Scuole Secondarie di 1° Grado.
Obiettivi
Formativi Specifici
��� Il progetto “Regalami un sorriso” si pone come un percorso di psicoeducazione e sensibilizzazione sui temi quali la malattia oncologica, la salute, le terapie, le domande e le paure che accompagnano questi momenti difficili.
��� Con questo progetto chiediamo la collaborazione delle scuole target per far entrare in classe un tema delicato come la malattia, partendo da uno sguardo di speranza.
Argomenti trattati La malattia oncologica:
� Che cos’è il cancro? � Fattori di rischio e fattori di protezione; � Le terapie; � Cos’è il Dipartimento Oncologico e quali sono le attività; � Le implicazioni emotive e relazionali; � Cosa succede quando qualcuno in famiglia si ammala? � Il ruolo dello Psicologo in Oncologia; � Lorenzo: una storia di malattia e speranza. Data la delicatezza dei temi trattati, ogni informazione sarà fornita tenendo conto dell’età dei ragazzi ed in modo tale da lasciare loro possibilità di “contenimento emotivo”, qualora dovessero emergere bisogni personali. Riteniamo indispensabile affrontare le tematiche in modo leggero, utilizzando anche forme comunicative quali l’ironia e il gioco.
Metodologia L’intervento è articolato in:
- Un incontro di formazione/informazione con gli insegnanti referenti del progetto (max due incontri) della durata di due ore da realizzarsi presso ciascuna Scuola. - Intervento delle psicologhe in classe e testimonianza di un giovane paziente oncologico (un incontro per classe di circa due ore). Al termine dell’incontro sarà lasciata in aula una “scatola dei pensieri” dove i ragazzi potranno lasciare in forma anonima domande e commenti sull’argomento. Gli insegnanti realizzeranno successivamente un lavoro d’aula con i due percorsi proposti: percorso IMMAGINI e COLORI, percorso PAROLE. L’obiettivo è quello di elaborare le tematiche affrontate, sia con le psicologhe che con gli insegnanti, utilizzando la forma artistica (disegni, colori, quadri, poesie…e tutto quello che stimola la fantasia). La finalità è sempre quella di “regalare un sorriso”, un messaggio di vita, speranza, solidarietà, amore, …, attraverso lavori che poi saranno utilizzati nell’ambito delle varie attività del Dipartimento di Oncologia. Si prevede la collaborazione attiva di insegnanti di educazione artistica e lettere. Eventuale incontro di debriefing finale con le psicologhe. A discrezione della scuola, sarà possibile organizzare un momento conclusivo del percorso.
23
Criteri di adesione
Il percorso è rivolto ad un massimo di tre scuole del territorio pratese. Il lavoro verrà effettuato su un massimo di tre classi per scuola (preferibilmente una Iª, una IIª, una IIIª).
Materiali e Strumenti
Per il lavoro in classe, gli insegnanti sceglieranno, a loro discrezione, il materiale da utilizzare (colori, cartoncini, stoffe…).
Strumenti di valutazione
Test di gradimento del percorso educativo.
Conduttori ▪ Dr.ssa Valentina Panella - Psicologa - Associazione Sandro
Pitigliani per la Lotta contro i Tumori; ▪ Dr.ssa Sara Nepi - Psicologa - Associazione Sandro Pitigliani
per la Lotta contro i Tumori; ▪ Dr.ssa Silvia Bonini - Psicologa - Associazione Progetto Aurora
Donna Onlus ▪ Dr.ssa Irina Bessi - Educatore Professionale - Associazione
Progetto Aurora Donna Onlusì ▪ Lorenzo Ciambellotti - Testimonial
24
25
Ambito Comunicazione, Accoglienza ed Emozioni
MAMMA SEGRETA Intervento rivolto agli Insegnanti
e al Personale non docente delle Scuole Secondarie di 1° e 2° Grado
Premessa Sensibilizzazione ed informazione rivolta ai docenti, e al
personale non docente delle scuole secondarie di 1° e 2° grado, sul fenomeno dell’abbandono traumatico neonatale e su “Mamma Segreta”, servizio nato da un progetto sperimentale della Ragione Toscana per affrontare le situazioni di abbandono materno e le difficoltà che la donna può incontrare prima, durante e dopo il parto. Le cause che inducono una donna ad abbandonare il bambino alla nascita sono molteplici: dal disagio economico a quello lavorativo, dalla mancanza di sani e solidi rapporti familiari alle difficoltà legate a divergenze culturali ed etniche. Storicamente il fenomeno era connesso a madri nubili e prevalentemente minorenni, mentre la situazione odierna è caratterizzata da un target più variegato, pur rimanendo comunque l’esigenza di una particolare attenzione verso le donne minorenni. La scarsa informazione sulla maternità, e ancor prima sulla propria sessualità, possono determinare nelle donne, ed in particolare nelle giovani, un forte senso di inadeguatezza nell’affrontare una gravidanza precoce, imprevista e soprattutto indesiderata.
Destinatari Insegnanti e personale non docente della Scuola Secondaria di
1° e 2° Grado.
Obiettivi Formativi Specifici
��� Sensibilizzare sul tema e offrire informazioni sul fenomeno dell’abbandono alla nascita e sul funzionamento del servizio Mamma Segreta a Prato;
��� Orientare alla precoce individuazione del fenomeno; ��� Promuovere la conoscenza e l’utilizzo della rete di servizi
territoriali; ��� Informare sui fondamentali diritti previsti dalla legislazione
italiana: il diritto al parto in anonimato, il diritto alla scelta di riconoscimento per la madre, il diritto ad una famiglia per il bambino.
Argomenti trattati � Caratteristiche del fenomeno dell’abbandono;
� Tipologia dell’universo femminile che abbandona la prole alla nascita;
� Aspetti legislativi a tutela della donna e del bambino, aspetti motivazionali, casistica, mappatura territoriale;
� Cos’è, come funziona e cosa offre il Servizio Mamma Segreta;
� Fasi dell’intervento di Mamma Segreta: contatto, sostegno competente e accoglienza;
� Importanza della precoce individuazione del fenomeno e di un intervento tempestivo.
26
Metodologia Il percorso è articolato in due incontri, di due ore ciascuno, con
cadenza settimanale.
Criteri di adesione
L’intervento è riservato ad un numero non superiore ai 18 /20 partecipanti.
Materiali e Strumenti
P.C. portatile e videoproiettore, lettore DVD; Prevista distribuzione di depliants ed altro materiale cartaceo.
Conduttori Componenti del gruppo operativo Mamma Segreta provenienti
da: ▪ Servizi Ospedalieri e Territoriali della Azienda USL 4 di Prato ▪ Assistenti Sociali del Comune di Prato ▪ Educatori professionali - Fondazione S. Rita ▪ Educatori Professionali - Cooperativa Alice
27
Ambito Sessualità Consapevole e Procreazione Responsabile
PROMOZIONE DELL’AFFETTIVITÁ E
SESSUALITÁ CONSAPEVOLE Scuola Primaria e Scuola Secondaria
di 1° grado Programmazione e realizzazione dei percorsi educativi scaturiti
dal Laboratorio di Progettazione effettuato con gli Insegnanti nell’Anno Scolastico 2007/2008
Intervento rivolto agli Insegnanti e Studenti
della Scuola Primaria e Scuola Secondaria di 1° Grado
Premessa La promozione dell’affettività e sessualità consapevole ha come obiettivo la promozione del benessere e la prevenzione del disagio nella fascia di età di transizione fra preadolescenza e adolescenza. I mutamenti dello stato morfologico e funzionale del pre-adolescente hanno sempre una risonanza psicologica. In particolare, il periodo puberale impone all’adolescente una ridefinizione del rapporto con il proprio corpo sessuato, configurandosi di conseguenza come un momento critico per il consolidamento dell’identità di genere. Gli adolescenti evidenziano il possesso di una conoscenza approssimativa ed imprecisa riguardo le tematiche dello sviluppo affettivo-sessuale poiché i canali informativi che essi generalmente utilizzano sono i coetanei e più raramente i genitori e la scuola. Occorre che si creino per i futuri “adolescenti”, all’interno di contesti relazionali-educativi formali e non formali, occasioni per sapere e saper riconoscere che cosa succede loro, quali sono i loro timori, le loro insicurezze, le loro possibilità ed i loro limiti. Una sessualità consapevole è quindi parte integrante dell’educazione affettiva, sentimentale e dell’educazione alla vita e pertanto la finalità del percorso è quella di potenziare le competenze relazionali e comunicative di alunni e studenti. Nel precedente Anno Scolastico è stato effettuato un laboratorio di progettazione, con gli insegnanti delle Scuole aderenti al progetto, che ha definito il percorso educativo da attuare nelle proprie classi e ha permesso la stesura di un manuale contenente le unità didattiche da realizzare. Il lavoro degli insegnanti avrà quindi lo scopo di attuare i laboratori esperienziali proposti al fine di validarne la metodologia e costruire all’interno di ogni Scuola un gruppo di Insegnanti/Formatori sui temi dell’Affettività e Sessualità Consapevole.
Destinatari Insegnanti e studenti della Scuola Primaria e Secondaria di 1°
grado.
Obiettivi Formativi Specifici
��� Programmazione e realizzazione di interventi educativi, condotti dagli Insegnanti/Formatori che hanno effettuato il percorso previsto dal programma “Scuola e Salute” - anno scolastico 2007/2008, da realizzarsi con gli alunni delle scuole coinvolte, sul tema dell’Affettività e Sessualità Consapevole;
28
��� Fornire supporto ai ragazzi per una presa di coscienza della evoluzione fisica tipica dell'età preadolescenziale/adolescenziale facendo assumere a ciascuno una maggiore consapevolezza della propria identità sessuale per una maggiore confidenza e conoscenza con il proprio corpo;
��� Fornire informazioni sulla funzione delle attività dei Servizi di Attività Consultoriale favorendone una conoscenza pertinente e critica.
Argomenti trattati � Corporeità: percorso finalizzato alla conoscenza e
padronanza del proprio corpo attraverso l’utilizzo di tutti i sensi ed il contatto fisico con l’altro;
� Emozioni: percorso finalizzato al riconoscimento delle emozioni ed alla loro espressione, con particolare riferimento al mondo interiore del bambino, alla gestione dei vissuti più comuni (quali la paura della separazione e la capacità di affermazione di sé), alla valorizzazione delle proprie potenzialità;
� Affettività: percorso finalizzato al riconoscimento dei sentimenti che intervengono nelle relazioni sociali, e come queste possono influire sul modo di sentire e di agire, e all’approfondimento del concetto di genere.
Metodologia La presente fase del progetto è finalizzata alla effettuazione di
un Percorso Educativo che vede negli insegnanti le figure principali per l’educazione alla sessualità nelle scuole. Il gruppo insegnanti, coinvolto nella progettazione, realizzerà il percorso educativo attraverso Laboratori Esperienziali diversificati per ambito tematico e classe d’età. La realizzazione del percorso prevede un incontro preliminare tra gli Insegnanti e gli operatori di riferimento per definire e concordare l’avvio del lavoro nelle classi. È previsto un monitoraggio in itinere da parte di esperti, al fine di sostenere gli insegnanti nel corso della fase attuativa del progetto scolastico, mediante incontri di confronto e verifica in forme e modalità da definire insieme.
Criteri di adesione
Il percorso è primariamente destinato alle Scuole ed Istituti che hanno aderito nella precedente edizione di “Scuola e Salute”: � n° tre Scuole Primarie (Mascagni, Borgonuovo, Collodi) � n° quattro Scuole Secondarie di 1° grado (Buricchi, Mazzoni, Cironi, Malaparte) a cui potranno aggiungersi tre nuove Scuole Primarie e una nuova Scuola Secondaria 1° Grado. La conferma di adesione da parte delle scuole sopraindicate deve comunque essere inviata nei modi e nei tempi previsti, attraverso la compilazione della scheda allegata alla presente guida.
Materiali e Strumenti
Manuale per la realizzazione dei percorsi elaborato dal gruppo degli insegnanti coinvolti e dallo staff dei formatori.
Strumenti di valutazione
Test di gradimento del percorso educativo.
Conduttori Insegnanti delle Scuole coinvolte con attività di tutoraggio da
parte dello staff dei formatori.
29
Ambito Sessualità Consapevole e Procreazione Responsabile
PROMOZIONE DELL’AFFETTIVITÁ E
SESSUALITÁ CONSAPEVOLE Scuola Secondaria di 2° grado
Intervento rivolto agli Insegnanti e Studenti
della Scuola Secondaria di 2° Grado
Premessa La promozione dell’affettività e sessualità consapevole ha come obiettivo la promozione del benessere e la prevenzione del disagio nella fascia di età di transizione fra preadolescenza e adolescenza. Gli adolescenti evidenziano il possesso di una conoscenza approssimativa ed imprecisa riguardo le tematiche dello sviluppo affettivo-sessuale poiché i canali informativi che essi generalmente utilizzano sono i coetanei e più raramente i genitori e la scuola. Occorre che si creino per i futuri “adolescenti”, all’interno di contesti relazionali-educativi formali e non formali, occasioni per sapere e saper riconoscere che cosa succede loro, quali sono i loro timori, le loro insicurezze, le loro possibilità ed i loro limiti. La Peer Education (educazione tra pari) si presenta oggi come uno dei percorsi educativi più promettenti in particolare per la prevenzione dei comportamenti a rischio tra gli adolescenti. Esiste oggi un accordo unanime nel definirla come una strategia educativa volta ad attivare un naturale passaggio di conoscenze emozioni ed esperienze tramite i peer educator che assumono la veste di facilitatori nel processo di comunicazione tra pari. Questa strategia educativa si colloca all’interno dei programmi Life Skills secondo le linee guide adottate dall’OMS che consistono nell’utilizzare programmi finalizzati a sviluppare negli studenti abilità di vita (Life Skills) ed atteggiamenti che li mettano in grado di fare scelte di vita e di salute sane. Nel precedente Anno Scolastico è stato costituito un gruppo di progetto formato da dirigenti, insegnanti e studenti delle Scuole aderenti, e da operatori dell’Azienda USL 4 di Prato, dell’Ufficio Scolastico Provinciale e del Centro di Solidarietà di Prato. Il gruppo ha condiviso gli obiettivi e le modalità per la individuazione dei peer educators, la loro formazione e la realizzazione degli interventi di educazione tra pari nelle classi.
Destinatari Insegnanti e studenti della Scuola Secondaria di 2° Grado.
Obiettivi
Formativi Specifici
��� Costituire e formare un gruppo di insegnanti promotore di responsabilità e partecipazione individuale e collettiva che abbia il compito di accompagnare gli studenti a diventare veri e propri agenti di cambiamento delle conoscenze, degli atteggiamenti, delle credenze e dei comportamenti che sostanziano lo specifico gruppo target di appartenenza;
��� Costituire e formare un gruppo di studenti Peer Educators per favorire una progettualità nell’ambito di una sessualità ed affettività consapevole;
��� Promuovere le competenze educative attraverso la
30
condivisione di conoscenze sui fattori che favoriscono negli adolescenti lo sviluppo dell’affettività e della sessualità consapevole;
��� Fornire informazioni sulla funzione delle attività dei servizi di attività consultoriale favorendone l’accesso pertinente e critico.
Argomenti trattati � Formazione dei Peer Educators al fine di permettere la
realizzazione degli interventi tramite il miglioramento del clima relazionale: comunicazione, gestione dei conflitti, lavorare in gruppo;
� Utilizzo metodologia del circle time; � Utilizzo metodologia del brainstorming.
Metodologia In questo Anno Scolastico si prevede di consolidare la
metodologia avviata precedentemente con le Scuole coinvolte, al fine di trasferire un modello validato a nuove Scuole Pratesi nel prossimo Anno Scolastico. Il percorso sarà suddiviso in più fasi: - costituzione dei gruppi di lavoro specifici; - formazione dei Peer Educators; - realizzazione degli interventi nelle classi prescelte; - valutazione del percorso. E’ previsto il monitoraggio in itinere di tutto il percorso educativo con forme e modalità da definire insieme.
Criteri di adesione
Il percorso viene riservato, per questo anno scolastico, ai quattro Istituti che hanno aderito nella precedente edizione di Scuola e Salute 2007/2008. Le conferme di adesione da parte delle scuole devono comunque essere inviate nei modi e nei tempi previsti, attraverso la compilazione della scheda allegata alla presente guida.
Conduttori � Psicologi della U.O. Psicologia Azienda USL 4 di Prato;
� Operatori del Centro di Solidarietà di Prato; � Gruppo di progetto aziendale formato da esperti con
specifiche competenze in ginecologia, ostetricia, psicologia e sessuologia.
31
Ambito Sessualità Consapevole e Procreazione Responsabile
LA PREVENZIONE DELLE MALATTIE
INFETTIVE A TRASMISSIONE SESSUALE Intervento rivolto agli Studenti
della Scuola Secondaria di 2° Grado
Premessa Le statistiche recenti mostrano nella nostra area un aumento di “nuovi” sieropositivi rispetto agli anni precedenti con un pericoloso incremento di soggetti che acquisiscono la malattia per via eterosessuale (ed una marcata riduzione dei tossicodipendenti e degli omosessuali). Accanto a questo si assiste ad una aumentata sopravvivenza dei soggetti infetti per merito delle migliori possibilità di diagnosi e cura disponibili. Quanto detto comporta un marcato aumento dei soggetti viventi, infetti ed infettanti per gli altri. La disponibilità di farmaci che possono almeno in parte controllare la malattia, ma non guarirla, ed il fatto che questa malattia è ormai nota da tempo e non fa più notizia, ha creato una certa assuefazione e forse anche disinteresse nell’opinione pubblica con conseguente calo dell’ attenzione. Quest’ultimo fenomeno è estremamente preoccupante e richiede un impegno di informazione e prevenzione ancora più capillare e costante, che interessi fasce di età e di popolazione giovanile sempre più ampia, e che ponga l’accento sui rischi che si corrono anche nei rapporti eterosessuali per la trasmissione del virus: le problematiche inerenti HIV e AIDS devono essere viste come un potenziale problema per tutti.
Destinatari Studenti del secondo anno della Scuola Secondaria di 2° Grado
(per il Liceo Classico: V Ginnasio).
Obiettivi Formativi Specifici
��� Acquisire le conoscenze scientifiche sul tema; ��� Informare gli studenti sulla prevenzione delle malattie
sessualmente trasmesse. Argomenti trattati � Gli aspetti della prevenzione delle malattie sessualmente
trasmesse con particolare riferimento alle patologie AIDS ed Epatite, non escludendo la possibilità di parlare di malattie trasmesse sessualmente esplicitamente richieste dai ragazzi.
Metodologia L’intervento si articola in un incontro, della durata di 2 ore,
rivolto ad una classe per volta con un massimo di 35 alunni; E’ necessaria la presenza continuativa dell’Insegnante che, durante lo svolgimento dell’incontro, possa sollecitare e modulare la discussione sulla base delle problematiche particolari emerse dagli interventi dei ragazzi; La metodologia didattica sarà condotta in maniera interattiva fra i ragazzi e gli esperti per migliorare la percezione del rischio e tentare di influenzare i comportamenti temerari tipici dell’adolescenza; Saranno proiettate immagini, mediante diapositive, come introduzione agli argomenti;
32
Al termine dell’intervento i ragazzi avranno a disposizione del tempo per fare domande libere agli esperti. Oppure gli esperti risponderanno agli interrogativi posti dagli alunni mediante bigliettini, per il rispetto dell’anonimato; L’équipe tecnica rimane disponibile per ulteriori successivi incontri, dilazionati nel tempo, per approfondimenti e/o verifiche sull’argomento.
Criteri di adesione
Verranno accolte tutte le richieste.
Strumenti di valutazione
Test di gradimento del percorso educativo.
Materiali e Strumenti
PC, Videoproiettore.
Conduttori � Operatori sanitari della U.O. Malattie Infettive Azienda USL 4
di Prato
33
UNITA’ OPERATIVA MALATTIE INFETTIVE
E’ STATO PREDISPOSTO UN SERVIZIO INFORMATIVO PER RISPONDERE
AD OGNI TUO DUBBIO SUL PROBLEMA:
MALATTIE INFETTIVE A TRASMISSIONE SESSUALE (da parassiti, batteri e virus)
O574 - 434058
dalle ore 10.00 alle ore 13.00
LA CONVERSAZIONE E’ PERSONALE E ASSOLUTAMENTE ANONIMA.
“NON AVER PAURA DI TELEFONARE, POTRAI PARLARE CON MEDICI E INFERMIERI
CHE TI ACCOGLIERANNO CON COMPETENZA E PROFESSIONALITÀ ”
POTRAI ANCHE RECARTI PERSONALMENTE ALL’AMBULATORIO DELLA
UNITA’ OPERATIVA MALATTIE INFETTIVE PRESIDIO OSPEDALIERO – PALAZZINA OVEST
SARAI SICURAMENTE RICEVUTO ED ASCOLTATO
34
35
Ambito Prevenzione Malattie Infettive
LE MALATTIE INFETTIVE NELLA
COMUNITÁ SCOLASTICA Progetto per la promozione e la protezione della salute della
popolazione scolastica Intervento rivolto agli Insegnanti
delle Scuole di ogni ordine e grado
Premessa Molti problemi sanitari come alcune malattie infettive (ad es. Pediculosi, Meningite ecc..) ed altre patologie emergenti attuali (SARS, TBC Pediatrica ecc..) coinvolgono spesso la comunità scolastica dando luogo a incomprensioni ed amplificazioni emotive non giustificate scientificamente. La U.F. Igiene e Sanità Pubblica, in collaborazione con l’Ufficio di Educazione alla Salute, vuole sperimentare un percorso di informazione/formazione su queste tematiche, rivolto agli insegnanti della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria, per una maggiore comprensione delle stesse e delle misure precauzionali da adottare. Questo intervento educativo, oltre che contribuire alla collaborazione fra Sanità Pubblica e Scuola consentirà una ricaduta positiva sugli studenti e sui loro genitori.
Destinatari Insegnanti delle Scuole di ogni ordine e grado
Obiettivi
Formativi Specifici
��� Condividere un linguaggio comune per individuare la presenza di malattie infettive contagiose nella comunità scolastica;
��� Conoscere e saper percorrere le fasi per l’attivazione della rete di sorveglianza;
��� Collaborare alla definizione e attuazione delle azioni da intraprendere per la profilassi delle malattie infettive.
Argomenti trattati � Le principali malattie infettive che si presentano nella
comunità scolastica: modalità di trasmissione e misure precauzionali;
� Sistema di sorveglianza delle malattie infettive: ruolo del medico curante e del medico igienista;
� Quadro normativo per notifica/segnalazione di malattia infettiva;
� Integrazione tra Scuola e Sanità Pubblica nella prevenzione delle malattie infettive.
Metodologia L’intervento si articola in un incontro della durata di due ore
rivolto ad un massimo di 20 Insegnanti. Sarà ripetuto fino ad esaurimento delle richieste pervenute.
Criteri di adesione
Verranno accolte tutte le richieste
Materiali e Strumenti
Lavagna luminosa - PC, Videoproiettore
36
Conduttori � Operatori sanitari della U.F. Igiene e Sanità Pubblica Azienda USL 4 di Prato
37
Ambito Prevenzione Dipendenze
SERT4SCHOOL
MODULI FORMATIVI Nell’ambito del progetto di Educazione alla Legalità
“Regoliamoci” coordinato dalla Prefettura
Ufficio Territoriale del Governo di Prato Intervento rivolto agli Insegnanti ed alle Famiglie degli
studenti della Scuola Secondaria di 1° e 2° Grado
Premessa Il consumo di sostanze fra i giovani è notevolmente cambiato negli ultimi anni. I mutamenti più significativi hanno riguardato sia il tipo di sostanze utilizzate che le modalità d’uso. In particolare, le indagini condotte fra la popolazione studentesca e giovanile hanno messo in evidenza un aumento del consumo di cocaina e di altri stimolanti, un consumo intensivo di derivati della cannabis, una ripresa del consumo di oppiacei, in forme e modalità diverse dal passato, ed una progressiva convergenza di genere nel consumo di droghe. Per fornire agli Insegnanti un quadro aggiornato della situazione proponiamo un corso modulare da svolgere nei singoli istituti e la possibilità di realizzare un incontro serale per il coinvolgimento delle famiglie degli studenti.
Destinatari Insegnanti della Scuola Secondaria di 1° e 2° Grado.
Genitori degli studenti.
Obiettivi Formativi Specifici
��� Contribuire ad aumentare le conoscenze tra i giovani circa il consumo di sostanze e i loro effetti;
��� Effettuare un confronto circa le possibili strategie di prevenzione;
��� Offrire una chiave di lettura sulla possibile individuazione precoce dei comportamenti problematici;
��� Informare e sensibilizzare le famiglie sul tema del consumo di sostanze psicoattive fra i giovani.
Argomenti trattati Insegnanti
� I° Incontro Inquadramento del fenomeno delle droghe: il contesto europeo ed italiano, focus sulla situazione locale (la domanda di trattamento, il consumo di droghe fra i giovani, il sistema dei servizi).
� II° Incontro Le strategie di prevenzione: modelli di riferimento, prevenzione generale e/o selettiva, individuazione precoce dei comportamenti problematici.
� III° Incontro Effetti neurobiologici delle sostanze psicoattive più diffuse fra i giovani; Alcol, cannabis, sostanze stimolanti (ecstasy, anfetamine, cocaina) e allucinogeni; Droghe e guida, droghe e sessualità.
38
� IV° Incontro
Abuso di sostanze alcoliche nonché spaccio e/o uso di sostanze stupefacenti. Condotte rilevanti penalmente ed amministrativamente. Commento del vigente quadro normativo con approfondimenti relativi alla più recente giurisprudenza.
Genitori: � Inquadramento generale del fenomeno delle droghe, effetti
neurobiologici delle sostanze psicoattive più diffuse fra i giovani, disagio psicologico dei giovani. Condotte rilevanti penalmente ed amministrativamente con esposizione di esempi pratici, dettati dall’esperienza professionale maturata, e casistica più ricorrente.
Metodologia L’intervento si articola in quattro incontri della durata di 3 ore
ciascuno, dalle ore 16 alle ore 19 rivolto ad un massimo di 25 partecipanti. Per le scuole interessate, il gruppo degli operatori è disponibile ad organizzare incontri rivolti alle famiglie degli studenti, le cui modalità di realizzazione (sede, orario) verranno di volta in volta concordate. La sede e il calendario del corso rivolto agli insegnanti verranno comunicati successivamente.
Criteri di adesione
Verranno accolte le richieste delle prime tre Scuole Secondarie di 1° Grado (classi terze) e delle prime cinque Scuole Secondarie di 2° Grado.
Materiali e Strumenti
PC, Videoproiettore, lavagna luminosa.
Conduttori � Operatori del Ser-T Azienda USL 4 di Prato
� Arma dei Carabinieri di Prato
39
Ambito Prevenzione Dipendenze
SERT4SCHOOL - RELAZIONI PERICOLOSE:
GIOVANI E DROGHE TRA RISCHIO E PIACERE
Intervento rivolto agli Studenti
della Scuola Secondaria di 2° Grado
Premessa L’affermarsi di nuove culture giovanili ha determinato negli ultimi anni una crescente diffusione del consumo di droghe legali ed illegali fra i giovani. L’intervento educativo è finalizzato ad evitare la sottovalutazione del rischio e a potenziare le capacità critiche degli studenti verso il consumo di droghe. In particolare si vuole contribuire a sottolineare che: 1. non esistono droghe senza pericoli; 2. l’uso di stupefacenti mette a rischio la propria incolumità; 3. è pericoloso associare l’uso di più sostanze.
Destinatari Studenti del 2° e 3° anno della Scuola Secondaria di 2° Grado
(per il Liceo Classico: Vª Ginnasio e 1° Liceo)
Obiettivi Formativi Specifici
��� Sensibilizzare gli studenti sui danni e sui rischi legati all’uso delle droghe legali ed illegali più diffuse fra i giovani;
��� Stimolare gli studenti a riflettere sui comportamenti d’abuso e sul loro significato.
Argomenti trattati � Effetti farmacologici, neurobiologici e tossici delle sostanze
d’abuso legali ed illegali; � Effetti a breve e lungo termine delle sostanze psicoattive; � Significati delle droghe nell’esperienza giovanile.
Metodologia L’intervento è articolato in un incontro della durata di 2 ore con
possibilità di accorpare due classi. L’intervento verrà realizzato con una metodologia interattiva al fine di favorire la discussione ed il confronto.
Criteri di adesione
Per ogni Istituto saranno accettate fino a quattro classi. Verranno accolte le richieste dei primi tre Istituti.
Materiali e Strumenti
PC, videoproiettore.
Strumenti di valutazione
Test di gradimento del percorso educativo.
Conduttori � Operatori del Ser-T Azienda USL 4 di Prato
40
41
Ambito Prevenzione Dipendenze
LOTTA AL TABAGISMO Intervento rivolto agli Studenti
della Scuola Secondaria di 1° Grado In collaborazione con i Volontari della Associazione U.I.M.d.V.
Premessa Il corso è tenuto da Volontari della Sezione di Prato della
U.I.M.d.V. (Unione Italiana Mutilati della Voce), che sono stati sottoposti all’intervento di Laringectomia a causa della presenza di un tumore.
L’impegno principale di questa associazione è quello di “rieducare alla parola” mediante l’aiuto dell’esofago: a questo scopo vengono condotti corsi di formazione, tenuti da Maestri Rieducatori abilitati, per coloro che sono stati sottoposti al suddetto intervento.
I volontari sono altresì fortemente motivati a portare la loro esperienza nel mondo della scuola affinché i ragazzi possano constatare “viso a viso” come il vizio del fumo di sigaretta possa compromettere la vita e provocare danni fortemente invalidanti.
Destinatari Studenti della Scuola Secondaria di 1° Grado.
Obiettivi
Formativi Specifici
��� Trasmettere il messaggio di una esperienza vissuta per
proporre ai giovani scelte di vita consapevoli.
Argomenti trattati � Testimonianza diretta di uno dei gravi danni che il vizio del
fumo può provocare.
Metodologia L’intervento si articola in incontri della durata di una ora e mezza, con possibilità di accorpare due classi, da effettuarsi nei giorni di Mercoledì o Giovedì (in un orario compreso tra le ore 9.30 e le ore 12.00 a discrezione della scuola): l’orario scelto non deve comprendere l’intervallo. Il periodo previsto per l’effettuazione del programma è dal mese di Novembre 2008 al mese di Aprile 2009.
Criteri di adesione
Verranno accolte tutte le richieste.
Materiali e Strumenti
Materiale pubblicitario. L’équipe è dotata di impianto di amplificazione proprio.
Conduttori � Operatori Volontari della U.I.M.d.V. (Unione Italiana Mutilati
della Voce) Sezione Provinciale di Prato - Via dei Migliorati 1/A - 59100 Prato
Per informazioni e comunicazioni: martedì, mercoledì, giovedì dalle ore 9 alle ore 11 Tel/Fax 0574 22708
42
43
Ambito Prevenzione Dipendenze
SMOKEBUSTER Intervento rivolto agli Insegnanti e Studenti
della Scuola Secondaria di 1° Grado
Premessa Il fumo di tabacco è la principale causa di malattia e di morte nei paesi industrializzati ed è sicuramente anche una delle più evitabili. Le campagne contro il fumo di tabacco devono quindi costituire una proposta prioritaria nei programmi scolastici di educazione alla salute. E’ particolarmente importante far in modo che una dipendenza così dannosa non si stabilizzi e consolidi fra i ragazzi.
Per il raggiungimento degli obiettivi si consiglia di associare le attività proposte ad un programma “Scuola senza fumo” che prevede di bandire il fumo dall’ambiente scolastico.
Destinatari Insegnanti e studenti della Scuola Secondaria di 1° Grado.
Obiettivi
Formativi Specifici
��� Rafforzare la capacità dei ragazzi di far fronte alle pressioni; sociali e a comportarsi da non fumatori nelle situazioni difficili
��� Potenziare le difese individuali esaminando le diverse scelte alternative;
��� Trasmettere accurate informazioni sugli effetti del fumo per contrastare la diffusione di false credenze e convinzioni.
Argomenti trattati � Le opinioni sul fumo;
� Le pressioni sociali; � Le alternative al fumo; � Decodifica dei messaggi e dei comportamenti; � La pubblicità e il fumo; � I danni del fumo.
Metodologia L’intervento si articola in tre incontri della durata di due ore da
realizzarsi con gli insegnanti delle Scuole coinvolte: 1° incontro – Illustrazione del percorso educativo e consegna
del materiale; 2° incontro - Verifica intermedia; 3° incontro – Valutazione finale degli esiti. Gli insegnanti acquisiranno le competenze per svolgere in classe l’intervento che ha carattere modulare e prevede 6 incontri con gli studenti, per una durata variabile fra le due e le tre ore. Gli incontri dovranno essere svolti dagli insegnanti. Gli operatori del Sert-Centro Antifumo avranno un ruolo di consulenza e collaborazione esterna. Gli incontri con gli studenti si svolgeranno nel corso dell’anno scolastico, preferibilmente a cadenza bisettimanale. La metodologia utilizzata prevede lavori individuali e di gruppo con i ragazzi, lavori a casa, discussioni in classe e proiezione di audiovisivi.
44
Criteri di adesione
Saranno accettate le richieste dei primi due Istituti. La definizione quantitativa e qualitativa delle classi è lasciata all’autonomia delle singole scuole. Il programma è indirizzato a ragazzi in età compresa fra i 10 e i 13 anni. Poiché gli argomenti trattati hanno carattere interdisciplinare, è importante il coinvolgimento degli insegnanti delle diverse materie.
Materiali e Strumenti
PC e videoproiettore. Materiale didattico.
Strumenti di valutazione
Test di gradimento del percorso educativo.
Conduttori ▪ Operatori del Ser-t Centro Antifumo Azienda USL 4 di Prato
45
Ambito Prevenzione Dipendenze
BALLO, SBALLO E RIBALLO! Intervento di sensibilizzazione sui comportamenti temerari
e di sottovalutazione del rischio di compromissione della salute in adolescenza
Nell’ambito del progetto di Educazione alla Legalità “Regoliamoci”
coordinato dalla Prefettura Ufficio Territoriale del Governo di Prato
Intervento rivolto agli Studenti
della Scuola Secondaria di 2° Grado
Premessa Il rapporto sulle condizioni dei minori in Toscana del 2001 evidenzia come nel triennio 1997/99, nella fascia di età 15-19, su 191 giovani deceduti ben 128, pari al 67%, sono dovuti ad accidenti, traumatismi, avvelenamenti di cui 105, pari al 55%, a incidenti stradali e 14, pari al 7%, a suicidi (R. Volpi). “Indubbiamente c’è sempre stato negli adolescenti un eccesso dell’esuberanza giovanile, ma negli ultimi venti anni siamo passati dalla società della disciplina, dove i giovani si dibattevano nel conflitto “permesso – proibito”, alla società dell’efficienza e della performance spinta alle estreme conseguenze, dove ci si dibatte fra “possibile – impossibile”, senza nessun riguardo e forse nessuna percezione del concetto di “limite” (U. Galimberti). Fra gli adolescenti e i giovani stanno sempre prendendo più campo “comportamenti a rischio” con la comparsa di stili di vita che tendono ad amplificare vissuti di onnipotenza, che si esprimono attraverso comportamenti “temerari” o “trasgressivi” tesi a sottovalutare o minimizzare i dati di realtà, oppure a considerare la realtà come una condizione virtuale. All’interno di situazioni di svago e di divertimento collettivo si sta amplificando sempre di più la cultura dello “sballo”, intesa come cultura di superamento e addirittura cancellazione del limite. L’obiettivo dell’intervento è quello di mettere in discussione questi nuovi stili di vita, con le relative rappresentazioni sociali (Moscovici), e favorire momenti di riflessione e autoriflessione condivisa.
Destinatari Insegnanti e studenti della Scuola Secondaria di 2° Grado
interessati alla salvaguardia e promozione della salute rispetto ai comportamenti a rischio. Gli incontri saranno rivolti agli alunni frequentanti il IV° o V° anno (per il Liceo Classico: II° o III° anno).
Obiettivi
Formativi Specifici
��� Sensibilizzare la popolazione scolastica rispetto a comportamenti a rischio come: guida in stato di ebbrezza, guida senza casco o cintura di sicurezza, consumo di tabacco, “sballo” per uso di sostanze, uso improprio di farmaci e uso di sostanze dopanti;
��� Amplificare le conoscenze rispetto all’uso di sostanze
46
psicoattive e a stili di vita orientati all’onnipotenza.
Argomenti trattati � Primo incontro: ha lo scopo di far emergere le conoscenze e le abitudini dei ragazzi rispetto alla cultura dello “sballo”. Successivamente, i ragazzi vengono invitati a formulare dei criteri di promozione e salvaguardia della salute rispetto agli stili di vita ed ai comportamenti evidenziati. Viene inoltre illustrato il concetto di “salute” secondo le direttive dell’O.M.S.;
� Secondo incontro: verterà sulle rappresentazioni sociali legate ai concetti di alimento, farmaco, sostanze psicoattive e comportamenti a rischio. Attraverso modalità interattive di tipo paradossale e contro paradossale viene evidenziato come i criteri di salvaguardia della salute siano culturalmente determinati e non corrispondano, sul piano di realtà, alle conoscenze scientifiche acquisite;
� Terzo incontro: attraverso le testimonianze delle famiglie dei CLUB degli alcolisti in trattamento, verrà approfondito il concetto di prevenzione primaria, secondaria e terziaria. Successivamente, verranno illustrati i nuovi orientamenti dell’OMS rispetto alla promozione della salute e attraverso l’analisi della modificazione dei processi percettivi relativi ai tempi di reazione, si prenderanno particolarmente in esame i rischi dovuti all’infortunistica, e in particolare, verrà distribuito ai ragazzi del materiale informativo relativo ai servizi di prevenzione e promozione della salute effettuati dalla U.O. di Psicologia in collaborazione con l’Associazione Club Alcolisti in Trattamento della Provincia di Prato;
� Quarto – sviluppo dell’intervento: Qualora gli studenti si rendano disponibili è possibile organizzare due incontri ulteriori di approfondimento da effettuarsi con coetanei o con genitori, fuori dall’ambiente scolastico con orario 21 – 22.30.
Metodologia L’intervento si articola in un ciclo di tre incontri di due ore
ciascuno a cadenza settimanale, con la possibilità di partecipazione di due classi. Prima dell’intervento verrà proposto agli studenti un test autosomministrato anonimo, per valutare le loro conoscenze. Alla fine dell’intervento verrà effettuato un test di verifica e controllo oppure un test di gradimento.
Criteri di adesione
L’intervento educativo verrà effettuato ai primi cinque Istituti che lo richiederanno per un numero di due classi per ogni Istituto.
Materiali e Strumenti
Lavagna luminosa per la proiezione di grafici e tabelle. Aula grande che consenta di far sedere in cerchio gli studenti. Lucidi, pennarelli indelebili.
Strumenti di valutazione
Test di gradimento del percorso educativo.
Conduttori � Operatori del Dipartimento Salute Mentale Azienda USL 4 di
Prato � Volontari Associazione A.C.A.T. (Associazione Club Alcolisti in
Trattamento)
47
Ambito Attività Motoria e Sportiva
NO, SI, MA… DOPING? Programmazione e realizzazione del percorso educativo
scaturito dal Laboratorio di Progettazione effettuato con gli Insegnanti nell’Anno Scolastico 2007/2008
Intervento rivolto agli Insegnanti e Studenti
della Scuola Secondaria di 1° Grado (3° anno) e Scuola Secondaria di 2° Grado
Premessa Il doping si afferma sempre più come fattore addizionale del
binomio giovani e sport (Commissione Europea, 1999). L’abuso di integratori e l’assunzione di farmaci e sostanze dopanti associati al culto della performance e dell’agonismo esasperato e al mito del campione sono in costante crescita anche in ambito amatoriale, e non è più possibile trattare questo problema come delimitato allo sport di alto livello. In Italia il doping è prevalentemente monitorato in ambito agonistico, trascurando i giovani e lo sport dilettantistico ed amatoriale. Il nostro intervento vuole promuovere un’iniziativa volta a sostenere ed informare chi si dedica a combattere questo malcostume individuando negli insegnanti e nella scuola le figure privilegiate per creare una cultura anti-doping che parta già dalla preadolescenza, prima che il problema diventi di dimensioni macroscopiche. Nel precedente Anno Scolastico è stato effettuato un laboratorio di progettazione con gli Insegnanti delle Scuole aderenti che ha permesso la definizione del percorso educativo da attuare, il materiale didattico e il questionario per realizzare l’indagine. Il percorso educativo progettato verrà realizzato in questo Anno Scolastico da parte degli Insegnanti con il supporto degli operatori esperti.
Destinatari Insegnanti e studenti della Scuola Secondaria di 1° Grado
(3°anno) e della Scuola Secondaria 2° Grado.
Obiettivi Formativi Specifici
Programmazione e realizzazione di interventi educativi da parte degli insegnanti. ��� Condividere con i nuovi insegnanti iscritti il percorso
educativo da realizzare; ��� Conoscere e comprendere “il valore di salute” dell’attività
fisica e sportiva; ��� Riflettere sul valore di uno stile di vita salutare; ��� Fornire agli studenti conoscenze; indirizzare verso
atteggiamenti e comportamenti salutari atti a contrastare l’utilizzo di sostanze dopanti e a resistere alle pressioni che spingono verso un miglioramento artificiale della prestazione fisica; promuovere atteggiamenti che contrastino la soluzione farmacologica ai problemi risolvibili attraverso una modificazione positiva del proprio stile di vita;
��� Conoscere gli effetti negativi delle sostanze dopanti; ��� Promuovere la conoscenza ed utilizzo della rete di servizi
48
territoriali; ��� Informare sulla legislazione italiana.
Argomenti trattati � Caratteristiche del fenomeno del doping;
� Comprensione delle pressioni sociali e delle componenti motivazionali che determinano l’attrazione e l’utilizzo delle sostanze;
� Categorie dei farmaci ed i loro effetti; � Legislazione Sanitaria (Legge anti-doping).
Metodologia Partendo dall’analisi e dalla discussione
� del percorso realizzato durante il Laboratorio di Progettazione 2007/2008,
� dei dati raccolti dall’indagine (questionario) svolta nelle scuole secondarie di 1° e 2°grado, nel precedente anno scolastico,
si condivideranno con gli insegnanti gli obiettivi e le modalità per realizzare l’intervento educativo nelle classi con lo scopo di incoraggiare una sana attività fisica, sia essa agonistica che amatoriale. Su richiesta potranno essere realizzati interventi integrativi nelle classi da parte del conduttore. L’intervento sarà attivato dalla seconda metà di Ottobre 2008.
Criteri di adesione
Verranno accolte tutte le richieste.
Materiali e Strumenti
P.C. portatile e videoproiettore per DVD. Depliants e materiale didattico.
Strumenti di valutazione
Test di gradimento del percorso educativo.
Conduttori � Operatori sanitari della U.O. Medicina dello sport Azienda
USL 4 di Prato
49
Ambito Attività Motoria e Sportiva
STEP BY STEP Insegnanti e Studenti della Scuola Secondaria di 1° Grado
(3°anno), della Scuola Secondaria 2° Grado, e loro genitori
Premessa Lo sport è definito come “qualsiasi forma di attività fisica che, attraverso una partecipazione organizzata o non, abbia per obiettivo l’espressione o il miglioramento della condizione fisica e psichica, lo sviluppo delle relazioni sociali o l’ottenimento di risultati in competizioni di tutti i livelli”(Carta Europea dello sport - 1992). Dall’ultima pubblicazione ISTAT (La pratica sportiva in Italia - dai 3 anni in poi – 20.06.2007) si rileva che: - Sono circa 17 milioni 170 mila le persone che dichiarano di praticare uno o più sport: il 20% lo fa con continuità, il 10,1% saltuariamente; - Sono circa 16 milioni 120 mila le persone che pur non praticando uno sport, svolgono un’attività fisica, come fare passeggiate di almeno 2 km, nuotare, andare in bicicletta o altro. I sedentari, ovvero coloro che dichiarano di non praticare sport né attività fisica nel tempo libero, sono oltre 23 milioni e 300 mila, pari al 41% della popolazione; - Sono in diminuzione, la quota di popolazione che, pur non praticando uno sport, svolge un attività fisica: questa quota, che era pari al 35% nel 1995, per attestarsi al 28,4 nel 2006. Di conseguenza aumentano i sedentari, ovvero coloro che hanno dichiarato di non praticare sport né un’attività fisica nel tempo libero: passiamo, infatti, dal 37,8% del 1995 al 41% del 2006. Emerge, quindi, un quadro della pratica sportiva sostanzialmente ferma, a cui corrisponde un decremento piuttosto rilevante dell’attività fisica e, di conto, un incremento della popolazione sedentaria. L’attività fisica praticata regolarmente incide in modo significativo sulla qualità della vita migliorando lo stato di salute. Sono numerosi, infatti, i benefici fisiologici prodotti con conseguente riduzione del rischio di insorgenza di malattie in età avanzata.
Destinatari Studenti della Scuola Secondaria di 1° Grado (3°anno) e 2°
Grado e loro genitori.
Obiettivi Formativi Specifici
Mediante la realizzazione di un indagine conoscitiva (somministrazione di un questionario) sarà possibile: ��� Acquisire un dato aggiornato, riferito ad un campione del
territorio della Provincia di Prato, sulla percentuale di studenti e genitori che praticano attività motorie/sportive;
��� Rilevare la percentuale degli studenti e genitori che iniziano e abbandonano un attività motoria /sportiva e loro motivazioni;
��� Cogliere la percezione degli studenti e dei genitori sull’esistenza dei servizi presenti sul territorio che si occupano
50
di medicina dello sport; ��� Conoscere i bisogni, individuare le necessità e le possibili
soluzioni ai problemi per favorire a tutti l’accesso alla pratica sportiva.
Sulla base dei risultati dell’indagine conoscitiva, sarà definito un progetto che favorisca l’integrazione dei soggetti impegnati sul territorio in questa tematica, per arrivare ad avanzare proposte per l’acquisizione di una cultura delle attività motorie e sportive che tende a promuovere la pratica motoria/sportiva come stile di vita. Estendere a tutti la possibilità di praticare sport, così da favorire l’associazionismo sportivo, promuovere la tutela della salute, l’integrazione sociale e la funzione educativa della pratica sportiva, soprattutto tra i giovani, sono gli obiettivi di base.
Metodologia L’intervento si articola in un incontro di informazione e
condivisione dell’intervento, con gli insegnanti delle classi che aderiscono all’indagine conoscitiva, della durata di un’ora. L’indagine conoscitiva si avvarrà dell’utilizzo di un questionario a singola risposta, rivolto sia agli studenti che ai genitori.
Criteri di adesione
Saranno accolte tutte le richieste pervenute.
Materiali e Strumenti
Questionario.
Strumenti di valutazione
Numero di scuole aderenti alla somministrazione dei questionari; Numero dei questionari utili all’analisi.
Conduttori ▪ Operatori sanitari della U.O. Medicina dello Sport Azienda USL
4 di Prato ▪ Operatori sanitari della U.F. Formazione, Educazione e
Promozione della Salute Azienda USL 4 di Prato
51
Ambito Uso corretto dei Farmaci
FARMACI E DINTORNI Intervento rivolto agli Studenti
della Scuola Secondaria di 1° e 2° Grado
Premessa I farmaci, come è noto, sono al centro di roventi quotidiane polemiche, non tanto per la loro utilità (questa è un fatto indiscutibile), quanto perché contribuiscono notevolmente ad aumentare la spesa sanitaria.
Il loro uso improprio non solo danneggia fortemente il nostro organismo, ma anche l’economia familiare e quella dello Stato. Parliamone insieme, cominciando dai giovani: consideriamo questo programma a cavallo tra l’educazione alla salute e l’educazione civica.
Destinatari Studenti della Scuola Secondaria di 1° Grado (classe terza) e
della Scuola Secondaria di 2° Grado (biennio).
Obiettivi Formativi Specifici
��� Favorire la corretta utilizzazione del farmaco, educare sulle
complesse problematiche dello stesso.
Argomenti trattati � Definizione del farmaco;
� Brevi cenni sui risultati con l’avvento della moderna terapia farmacologica;
� Cenni sull’iter compiuto dal “farmaco” prima della sua commercializzazione;
� Utilità del farmaco: efficacia, rapporto beneficio-rischio, uso corretto;
� Effetto placebo, farmaci sintomatici; � Provvedimenti igienici, dietetici, psicologici in alternativa o a
supporto di un intervento farmacologico; � Effetti indesiderati; � Fattori predisponenti all’insorgenza di effetti indesiderati; � Considerazione e custodia dei farmaci; � Necessità di una scrupolosa osservanza delle indicazioni del
medico ed eventualmente del farmacista.
Metodologia L’intervento è articolato in una lezione di due ore consecutive (senza interruzione da intervallo).
Prima dell’intervento in aula verrà fatto pervenire alla scuola un modulo contenente alcuni argomenti da usare come strumento di riflessione in preparazione all’intervento da parte dei Farmacisti. Si prega la scuola di comunicare alla Educazione alla Salute la scelta degli argomenti che gli studenti desiderano approfondire durante la lezione.
Criteri di adesione
Saranno accettate le prime quattordici classi provenienti dai vari Istituti.
52
Materiali e Strumenti
Lavagna luminosa.
Strumenti di valutazione
Test di gradimento del percorso educativo.
Conduttori ▪▪▪ Farmacisti U.O. Farmacia Azienda USL 4 di Prato
▪▪▪ Farmacisti Gruppo ADMENTA Farmacie Pratesi Pratofarma S.p.A.
53
Ambito Primo Soccorso
RIANIMAZIONE CARDIOPOLMONARE CON
TECNICHE DI BASE BLS – basic life support
Intervento rivolto agli Studenti
della Scuola Secondaria di 2° grado
Premessa Le malattie cardiovascolari sono la prima causa di morte nel mondo; la morte improvvisa rappresenta un importante problema sociale con una incidenza del 1/1000 abitanti per anno e con percentuali di sopravvivenza da 12 al 15% (dati Europei). Ogni minuto che trascorre da un arresto cardiorespiratorio (ACR) riduce del 10% le possibilità di sopravvivenza. Il ritardo dell’intervento è dunque la principale causa di insuccesso: i dati relativi a città che hanno attivato programmi di intervento precoce con defibrillazione mostrano uno straordinario aumento della sopravvivenza (Seattle 35%, Rochester 46%). Alla base del programma di intervento vi è il cosiddetto schema della catena della sopravvivenza, oramai standardizzato dalle principali società scientifiche (AHA, ERC) rappresentato da:
1. Accesso precoce al sistema di emergenza (118) 2. RCP precoce sul territorio 3. Defibrillazione precoce 4. Rianimazione cardiaca avanzata
I primi tre anelli della catena necessitano di apprendimento specifico da parte del maggior numero di cittadini possibile (laici). L’efficacia dell’intervento è in ultimo determinata dalla attuazione precoce della defibrillazione cardiaca: sono stati perciò approntati modelli di intervento che prevedono la possibilità di utilizzare defibrillatori automatici da parte di personale non sanitario adeguatamente formato. Ad oggi però non esiste una rete di distribuzione sul territorio di tali apparecchiature, mentre resta di fondamentale importanza il prevenire/ritardare il danno anossico cerebrale mediante manovre di rianimazione cardiopolmonare di base (BLS) (anelli 1-2). Questi programmi di formazione sono volti ad insegnare le tecniche di rianimazione cardiopolmonare di base (Basic Life Support) al maggior numero di cittadini possibile.
Destinatari Studenti della Scuola Secondaria di 2° Grado
Obiettivi
Formativi Specifici
��� Riconoscimento dei segni di allarme dell’attacco cardiaco; ��� Riconoscimento dei segni di arresto cardiaco; ��� Conoscenza teorica delle sequenze di BLS; ��� Applicazione pratica del BLS con prove pratiche su manichino; ��� Istruzione sulle modalità di insegnamento del BLS secondo le
modalità delle linee guida internazionali (ILCOLOR). Argomenti trattati � Il supporto di base delle funzioni vitali (BLS);
� I segni di allarme dell’attacco cardiaco; � La morte improvvisa;
54
� La sequenza del BLS (nel programma BLS è ovviamente prevista la descrizione e la prova pratica della manovra di Heimlich).
Metodologia Il percorso si articola in Interventi Educativi, della durata di 4
ore, rivolti ad un gruppo massimo di 25 studenti, costituiti da una parte didattica e una parte pratica. La sede e il calendario del corso saranno comunicate successivamente. Ogni gruppo di studenti dovrà essere accompagnato da un insegnante.
Criteri di adesione
Saranno attivati complessivamente 10 interventi educativi.
Materiali e Strumenti
PC, Videoproiettore. Manichino per esercitazioni. Manuale del corso.
Strumenti di valutazione
Test di gradimento del percorso educativo.
Conduttori ▪▪▪ Operatori sanitari U.F. Formazione, Educazione e Promozione
della Salute Azienda USL 4 di Prato ▪▪▪ Operatori sanitari della U.O. Cardialogia Azienda USL 4 di
Prato
55
Ambito Primo Soccorso
NOZIONI DI PRIMO SOCCORSO E
PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI STRADALI Nell’ambito del progetto di Educazione Stradale
“Prima…Vera Educazione alla Sicurezza Stradale” coordinato dalla Prefettura
Ufficio Territoriale del Governo di Prato Intervento rivolto agli Studenti della Scuola Primaria, Scuola
Secondaria di 1° Grado e primo biennio Scuola Secondaria di 2° Grado
Premessa Vista l’alta incidenza, nel Dipartimento Emergenza Urgenza, di
piccoli e grandi traumi provocati dagli incidenti stradali e dagli incidenti domestici, dovuti spesso al mancato o errato uso dei sistemi preventivi oggi a nostra disposizione, abbiamo ritenuto che possa essere utile fare opera di divulgazione sulle conseguenze fisiche del mancato rispetto delle norme stradali, della scarsa attenzione nella prevenzione degli incidenti domestici e nel promuovere un corretto comportamento nei futuri utenti della strada. La strada è sicuramente uno dei luoghi più pericolosi: è vero che talora esiste la fatalità, ma gli incidenti della strada dovrebbero essere quasi tutti considerati “evitabili” in quanto essenzialmente dovuti a distrazione, negligenza, mancanza di disciplina e autodisciplina nell’osservanza di certe regole.
Destinatari Studenti delle Scuola Primaria (classe IVª e Vª), Secondaria di
1° grado (classe IIIª) e biennio degli Istituti di Istruzione Secondaria di 2° Grado.
Obiettivi
Formativi Specifici
��� Far acquisire competenze generiche sulle norme di primo soccorso riferite anche alla corretta manovra di Heimlich;
��� Sensibilizzare all’uso corretto dei presidi di sicurezza e delle principali norme stradali, sottolineando la loro importanza preventiva sulle lesioni organiche;
��� Promuovere comportamenti consapevoli e responsabili; ��� Conoscere i compiti di un soccorritore occasionale; ��� Saper attivare elementari norme di primo soccorso; ��� Saper attivare in modo corretto il servizio 118.
Argomenti trattati � Descrizione di presidi quali le cinture di sicurezza, airbag,
seggiolini per il trasporto di bambini, casco per motoveicoli e biciclette;
� Illustrazione delle lesioni derivanti dal mancato o scorretto utilizzo dei presidi di sicurezza e relative conseguenze;
� Cenni di comportamento di primo soccorso per i testimoni di eventi traumatici;
� Illustrazione dell’attivazione del sistema di emergenza sanitaria e della rete di primo soccorso nell’Azienda USL di Prato.
56
Metodologia L’intervento educativo avrà la durata di due ore con la possibilità di accorpare due classi.
Criteri di adesione
Verrà data precedenza alle Scuole che aderiscono al progetto di Educazione Stradale “Prima…Vera Educazione alla Sicurezza Stradale” coordinato dalla Prefettura – Ufficio Territoriale del Governo di Prato.
Materiali e Strumenti
PC, Videoproiettore.
Strumenti di valutazione
Test di gradimento del percorso educativo.
Conduttori ▪▪▪ Operatori sanitari della U.F. Formazione, Educazione e
Promozione della Salute Azienda USL 4 di Prato ▪▪▪ Operatori sanitari esperti Azienda USL 4 Prato
57
Ambito Educazione Ambientale
IL MONDO DELLE API Intervento rivolto agli Studenti
della Scuola Secondaria di 1° Grado
Premessa All’interno della U.F. Sanità Veterinaria ed Igiene degli Allevamenti sono previsti specifici interventi di monitoraggio e controllo sulle attività apistiche e sulle produzioni connesse a tale attività. Il nostro intervento presso le classi desidera essere un primo momento di confronto con i ragazzi per far comprendere “il mondo delle api”. Le api rivestono un ruolo importantissimo all’interno dell’ecosistema naturale e delle coltivazioni agrarie poichè effettuano l’impollinazione. L’uso non corretto di pesticidi può risultare estremamente dannoso per le api stesse. Le api possono anche essere utilizzate come bioindicatori per verificare lo stato di salute del territorio dove vivono. La produzione di miele rappresenta un buon prodotto dell’alveare da imparare a usare nella propria alimentazione, anche per una sua valorizzazione come produzione locale.
Destinatari Studenti della Scuola Secondaria di 1° Grado.
Obiettivi
Formativi Specifici
L'obiettivo è quello di fornire metodologie educative orientate alla promozione della salute e centrate sugli interessi dei bambini al fine di: ��� Acquisire conoscenze sulle tematiche inerenti l’apicoltura; ��� Acquisire conoscenze sulla bioindicazione e l’inquinamento del
territorio; ��� Conoscere il processo di produzione del miele; ��� Tipicità dei prodotti.
Argomenti trattati � Le api: caratteristiche di specie;
� Processi di impollinazione; � Biomonitoraggio; � La produzione del miele ed i suoi residui; � Proiezione filmato Regione Toscana.
Metodologia L’intervento si articola in un incontro della durata di un’ora e
½. Le lezioni verranno svolte il Giovedì e saranno impostate con l'utilizzo di materiale didattico in power point e la proiezione di un filmato.
Criteri di adesione
L’intervento verrà effettuato alle prime 5 scuole che lo richiederanno per 1 classe per ogni Istituto.
Strumenti PC, videoproiettore, televisione per cassetta VHS.
Strumenti di valutazione
E’ prevista la compilazione di un questionario d'ingresso per saggiare le conoscenze sugli argomenti da trattare, ed un questionario in uscita per la verifica dell’apprendimento
58
effettuato.
Conduttori ▪ Operatori della U.F. Sanità Veterinaria ed Igiene degli Allevamenti Azienda USL 4 di Prato
59
Ambito Rapporto Uomo - Animale
UN ANIMALE PER AMICO Intervento rivolto agli Alunni della Scuola Primaria
Premessa La lotta al randagismo attuata fino ad oggi non ha portato i risultati sperati. Si avvertono segnali nella popolazione di un non corretto rapporto “uomo-animale-ambiente”, il cui principale attore “l’uomo”, rappresenta il soggetto che determina la direzione di questo equilibrio. Affinché comportamenti errati, tipo l’abbandono degli animali, la mancanza di impegno nella gestione e cura degli stessi, non diventino poi abitudini radicate nell’adulto, si ritiene utile fornire idonei strumenti atti a responsabilizzare gli individui nelle corrette scelte future. Il progetto di educazione sanitaria è rivolto a studenti della scuola Primaria, in quanto più facilmente recettivi al tipo di problematica trattata. L’animale domestico è un facile riferimento di partenza anche per quanto riguarda l’esperienza vissuta dal bambino: il rapporto con l’animale serve perciò a recuperare nella quotidianità del bambino stesso quegli elementi di attenzione utilizzabili in un progetto di educazione volto a indicare un preciso rapporto tra tutela degli animali d’affezione e momento educativo.
Destinatari Scuola Primaria: Studenti del secondo ciclo (IIIª, IVª, Vª classe).
Obiettivi
Formativi Specifici
��� L’obiettivo è quello di fornire metodologie educative orientate alla promozione della salute e centrate sugli interessi dei bambini che divengono veicolo per l’acquisizione di un giusto rapporto uomo-animale, l’adozione responsabile degli animali, la diminuzione del randagismo, l’incremento dell’iscrizione all’anagrafe canina.
Argomenti trattati � Il ruolo del Servizio Veterinario U.F. Sanità Veterinaria ed
Igiene degli Allevamenti della Azienda USL 4 di Prato; � Gli animali d’affezione: lotta al randagismo; � Che cosa è l’etologia; � Conoscere gli animali: consigli per la loro salute; consigli per
la nostra salute; � Norme igienico comportamentali; � Gli animali e le Leggi; � I diritti e il benessere degli animali; � I doveri del proprietario; � I bambini contro l’abbandono; � I bambini a favore dell’adozione; � Proiezione filmato; � Visita al Canile Municipale (opzionale).
Metodologia L’intervento è articolato in un incontro in classe di 1 ora e ½,
con la possibilità di accorpare due classi dello stesso anno per ogni intervento, con al massimo 30-35 Studenti. Le lezioni verranno svolte il giovedì, con l’utilizzo di lucidi e la proiezione di un filmato.
60
Su richiesta può essere organizzata una visita al canile municipale, che dovrà essere concordata con gli operatori della U.F. Formazione, Educazione e Promozione della Salute e con i conduttori dell’Intervento Educativo. Gli spostamenti per la visita al Canile Municipale sono a carico della Scuola.
Criteri di adesione
Saranno accettate le prime 5 scuole che aderiranno per un totale di due classi per Scuola.
Materiali e Strumenti
PC, Videoproiettore, videoregistratore VHS, TV. lettore CD. Autobus per il raggiungimento del “Canile Municipale” a carico della scuola.
Strumenti di valutazione
Si prevede la compilazione di un questionario in forma anonima in ingresso ed uscita da compilare dopo l’incontro in classe.
Conduttori � Operatori della U.F. Sanità Veterinaria ed Igiene degli
Allevamenti Azienda USL 4 di Prato
61
Ambito Cultura della Donazione e Cittadinanza Consapevole
SOBRI E FELICI Intervento rivolto agli Insegnanti e Alunni della Scuola
dell’Infanzia (terzo anno), della Scuola Primaria (secondo ciclo) e relative Famiglie
Premessa Il progetto “Emporio Caritas - La solidarietà spesa bene”, promosso da Caritas Diocesana, Provincia e Comune di Prato, Fondazione Cassa Risparmio di Prato, è una concreta risposta in rete con l’obiettivo di dare un sostegno alimentare a tante famiglie in difficoltà del territorio pratese. La filosofia del progetto si basa sul recupero di tutte quelle merci sempre buone che per vari motivi sarebbero destinate allo smaltimento ma che invece possono essere recuperate e distribuite in maniera controllata e totalmente gratuita (per approfondimenti, foto, etc. si può visitare il sito www.solidarietacaritasprato.it). L’intervento, finalizzato alla promozione verso la partecipazione attiva dei destinatari con concrete azioni di solidarietà, sarà proposto dal Centro di Aiuto alla Vita e dalla Associazione Cieli Aperti che, insieme a tante altre associazioni, aderiscono al progetto “Emporio Caritas”. Un’attenzione per gli stili di vita risulta essenziale in una società che vede una forte pressione in direzione dell’acquisizione di modelli di comportamento tutti centrati sul consumo e spesso disattenti a significati più qualificati. In questa prospettiva occorre riscoprire tutta l’importanza del rapporto con i beni di fronte all’avidità mai sazia della società dei consumi ed occorre anche formare alla percezione di altri modi di sperimentare la bontà della vita. Una “sobrietà felice” esprime la capacità di apprezzare l’essenzialità e di saper costruire una vita ricca di qualità.
Destinatari Insegnanti e alunni della Scuola dell’Infanzia (III° anno) e
Scuola Primaria (secondo ciclo). Famiglie.
Obiettivi
Formativi Specifici
��� Promuovere corretti stili di vita; ��� Creare attenzione al consumo e allo spreco; ��� Proporre la solidarietà e la donazione come modello di vita
che rende felici; ��� Concorrere a formare cittadini consapevoli educando alla
partecipazione attiva con l’adesione a un concreto progetto sociale;
��� Uscire dal rischio di una “banalizzazione buonista”: “bisogna dare a chi – poveretto – ha meno di noi” invertendo il punto di vista al fine di cogliere le incredibili potenzialità del “meno”.
Argomenti trattati � Attraverso la scoperta di giochi semplici, sobri ma
ugualmente divertenti, sperimentare nuovi modi di socializzare e divertirsi;
� Riciclare gli alimenti: come riusare il pane. Antiche tradizioni
62
e ricette. Suggestioni: ▪ “Bisogna passare da una civiltà del “sempre di più” ad una
civiltà del “può bastare, forse è già troppo” ” - Alex Langer, Il viaggiatore leggero- Lettera a San Cristoforo
▪ “La sobrietà non è soltanto una virtù (…), ma è soprattutto una manifestazione di intelligenza e di autonomia di pensiero”
- Maurizio Pallante, La virtù della sobrietà ▪ “La riduzione utilitarista della felicità al piacere, dal piacere alla
soddisfazione dei bisogni, del bisogno al quantum di consumo e dunque in definitiva della felicità alla sua misura - il denaro - dev'essere rimessa in discussione” - Serge Latouche, Il pianeta dei naufraghi
▪ “C'è bisogno di un'autentica ''rivoluzione culturale'' che nasca dal cuore, che parta dalla convinzione profonda che l'abbondanza non è sinonimo di felicità. (…) La sobrietà, quindi, non solo come esigenza di giustizia e di salvaguardia del pianeta, ma come esigenza di vita della persona” - Alex Zanotelli, presentazione a “Invito alla sobrietà felice”
Metodologia Il percorso verrà condotto con l’utilizzo di una metodologia interattiva e sarà così articolato: 1. Un Incontro ludico-esperienziale con gli Insegnanti, coinvolti
in maniera attiva per sperimentare in prima persona le attività che verranno poi proposte a bambini/e. A conclusione dell’incontro verrà distribuito del materiale cartaceo che aiuterà nello svolgimento dei passaggi successivi: Le regole della semplicità – Togliere per aggiungere – Alcune letture
2. Prima dell’inizio del lavoro con le classi, può essere realizato
un incontro analogo per i genitori dei bambini/e che vi hanno partecipato.
3. Lavoro con i bambini/le bambine di tutte le classi: ▪ Incontro di gioco con il Mago dello Spazio – giochi su due
macro-temi: il peso del troppo (il cappotto da corsa) e il potere del poco (la valigia dei cento giochi); i bambini/le bambine scoprono divertendosi come “fare spazio” permetta relazioni e possibilità, laddove la compressione delle cose spesso le ostacola; i giochi sono presentati all’interno di una cornice narrativa che ne aumenta il significato e la fascinazione (il personaggio del Mago dello Spazio, gli oggetti di scena – la valigia, il cappotto), giocando sulla sorpresa e sull’inatteso.
4. Lavoro con i bambini/le bambine di tutte le classi: ▪ Riscoperta e presentazione pratica delle antiche ricette per
riciclare il bene primario del pane. 4. Lavoro con i bambini/le bambine del secondo ciclo della
scuola primaria: ▪ Visita all’ “Emporio Caritas” (Via della Fortezza n° 3 - Prato); ▪ Visita al Centro di Aiuto alla Vita (via del Seminario n° 26 –
Prato) 5. Attività di raccolta e donazione di prodotti per bambini
63
neonati.
Criteri di adesione
Verranno accolte le richieste delle prime 4 classi provenienti rispettivamente da una scuola dell’infanzia e tre scuole primarie.
Materiali e Strumenti
Fotocopie, scotch di carta, oggetti di scena, pane, materiale didattico cartaceo.
Conduttori ▪ Dr. Francesco Mele – Psicologo dell’Infanzia
▪ Operatori del Centro di Aiuto alla Vita di Prato
64
65
Ambito Cultura della Donazione e Cittadinanza Consapevole
CULTURA DELLA DONAZIONE
“La donazione di organi e tessuti” Scuola Secondaria di 1° grado
Intervento rivolto agli Studenti
della Scuola Secondaria di 1° Grado
Premessa La scarsità di organi da trapiantare costituisce un problema in tutto il mondo che limita la guarigione delle gravi patologie d’organo. Da qualche anno a questa parte la Toscana si conferma regione leader in Italia nel campo delle donazioni e dei trapianti. Un dato che viene confermato anche nel 2007 con il 41,7 donatori per milione di popolazione (pmp) contro un valore medio italiano di 20,9. Questo è dovuto anche alla corretta campagna di informazione che viene fatta nelle scuole per diffondere la cultura della “donazione”. I trapianti sono possibili solo se vengono donati gli organi. La donazione, pertanto, è un atto di grande solidarietà umana e sociale, attualmente volontario, dato che il prelievo di organi e tessuti è subordinato alla scelta che una persona ha fatto quando era in vita. La scelta di donare organi e tessuti è personale e non può essere imposta, ma ognuno ha il dovere di informarsi e di riflettere, per non lasciare che dubbi, pregiudizi o informazioni scorrette interferiscano con il diritto/dovere di fare una scelta consapevole.
Destinatari Studenti del 3° anno della Scuola Secondaria di 1°Grado
Obiettivi
Formativi Specifici
��� Diffondere e promuovere la cultura della donazione di organi e tessuti;
��� Maturare la consapevolezza dell’importanza del gesto di donare e della responsabilità civile e sociale ad esso connessa.
Argomenti trattati � Utilità del trapianto come terapia;
� Corretta informazione sulla definizione di morte.
Metodologia L’intervento si articola in singoli incontri della durata di 2 ore che saranno destinati ad una classe per volta. Gli incontri verranno condotti con metodologia interattiva e discussione guidata, alla presenza di un testimonial e con la proiezione del video “Vichi e il Pellicano” finalizzato alla stimolazione di importanti riflessioni sul tema della solidarietà e della donazione.
Criteri di adesione
Verranno accolte tutte le richieste.
Materiali e Strumenti
PC, Videoproiettore, TV e Video-Registratore. Verrà distribuito materiale fornito dall’AIDO (Associazione Italiana Donazione Organi).
Strumenti di valutazione
Test di gradimento del percorso educativo.
66
Conduttori � Operatori Sanitari del Coordinamento Donazione Organi e Tessuti e della U.O. Rianimazione Azienda USL 4 di Prato
� Esperienza diretta di un Testimonial
67
Ambito Cultura della Donazione e Cittadinanza Consapevole
CULTURA DELLA DONAZIONE
“La donazione di organi e tessuti” Scuola Secondaria di 2° grado
Intervento rivolto agli Studenti
della Scuola Secondaria di 2° Grado
Premessa La scarsità di organi per il trapianto costituisce un problema in tutto il mondo che limita seriamente le possibilità dello sviluppo di questa terapia, del resto pienamente consolidata dal punto di vista tecnico. Da qualche anno a questa parte la Toscana si conferma regione leader in Italia nel campo delle donazioni e dei trapianti. Un dato che viene confermato anche nel 2007 con il 41,7 donatori per milione di popolazione (pmp) contro un valore medio italiano di 20,9. Riteniamo che la scuola abbia un ruolo determinante nel fornire la corretta informazione ai giovani in materia di donazione e trapianto e diffondere la cultura della donazione.
Destinatari Studenti del 4° e 5° anno delle Scuola Secondaria di 2° Grado (Liceo Classico: 2° e 3° anno)
Obiettivi Formativi Specifici
��� Informare i ragazzi sulla tematica della donazione e trapianto affinché abbiano strumenti per effettuare scelte consapevoli.
Argomenti trattati � Utilità del trapianto come terapia;
� Necessità della donazione di organi e tessuti; � Corretta informazione sulla definizione di morte.
Metodologia L’intervento è articolato in un incontro della durata di due ore con possibilità di accorpare due/tre classi (in auditorium se la scuola ne è dotata). Gli incontri verranno condotti con metodologia interattiva e di discussione guidata, con la partecipazione di un testimonial.
Criteri di adesione
Verranno accolte tutte le richieste.
Materiali e Strumenti
PC e Videoproiettore. Verrà distribuito materiale informativo pubblicato dall’AIDO (Associazione Italiana Donazione Organi). Si chiede la possibilità di eseguire fotocopie (in numero limitato).
Strumenti di valutazione
Test di gradimento del percorso educativo.
68
Conduttori � Operatori sanitari del Coordinamento Donazione Organi e
Tessuti e della U.O. Rianimazione Azienda USL 4 Prato � Esperienza diretta di un Testimonial
69
Ambito Cultura della Donazione e Cittadinanza Consapevole
EDUCAZIONE AL DONO DEL SANGUE
E DEL MIDOLLO OSSEO Intervento rivolto agli Studenti
della Scuola Secondaria di 2° Grado
Premessa Dovendo mantenere ed accrescere la popolazione dei donatori di sangue volontari e periodici, è necessario continuare a divulgare la cultura del dono fra i cittadini, educando e sensibilizzando soprattutto i giovani. Donare sangue volontariamente e con consapevolezza permette di concretizzare la propria disponibilità verso gli altri, ma anche verso se stessi, poiché così facendo si alimenta un patrimonio collettivo di cui ciascuno può usufruire al momento del bisogno. Tutti senza alcuna distinzione possono donare il sangue, anonimamente, volontariamente, responsabilmente, periodicamente e gratuitamente. In Italia attualmente non è stato ancora raggiunto l’obiettivo dell’autosufficienza nazionale. Per raggiungerla, l’unica strada percorribile è quella di sensibilizzare fortemente i cittadini nei confronti della donazione volontaria e periodica del sangue e dei suoi emocomponenti. La campagna 2008 per promuovere le donazioni di sangue, realizzata in modo unitario, è costruita attorno ad alcuni obiettivi prioritari: l’esigenza di includere i nuovi cittadini nel processo di raccolta sangue, la necessità di trasferire la cultura della donazione alle nuove generazioni, il bisogno di sensibilizzazione all’importanza della disponibilità di sangue nelle più quotidiane attività sanitarie. Il fabbisogno di sangue infatti aumenta continuamente per sostenere la crescente qualità e specializzazione dell’attività sanitaria: dagli interventi chirurgici complessi ai servizi di emergenza, all’ assistenza agli ammalati oncologici anche nelle loro case.
Destinatari Studenti del 4° e 5° anno delle Scuola Secondaria di 2° Grado
Obiettivi
Formativi Specifici
��� L’obiettivo formativo specifico è quello di portare alla conoscenza dei discenti da una parte l’importanza sociale della donazione del sangue per scopi terapeutici e dall’altra l’innocuità, la facilità e i vantaggi della sua esecuzione. Le Associazioni impegnate in questo ambito porteranno testimonianze ed offriranno opportunità di impegno nell’attività di volontariato.
Argomenti trattati � Cenni di anatomia, fisiologia e patologia del sangue;
� Principali riferimenti legislativi che regolano la donazione nelle sue varie forme;
� Definizione e utilizzazione dei vari emocomponenti e plasmaderivati;
� Importanza degli stili di vita del donatore al fine di tutelare le propria salute e quella del ricevente;
� Attività delle Associazioni del Volontariato del sangue.
Metodologia L’intervento è articolato in lezioni di una ora con la possibilità
70
di accorpare due classi. Il corso sarà evaso dal mese di Novembre 2008 al mese di Aprile 2009.
Criteri di adesione
Saranno accettate richieste per un totale di 20 classi.
Materiali e Strumenti
Lavagna luminosa - materiale divulgativo delle Associazioni.
Conduttori � Operatori Sanitari della U.O. Immunoematologia e
Trasfusione Sangue Azienda USL 4 di Prato � Personale delle Associazioni del volontariato del sangue
(A.V.I.S.)
71
Ambito Cultura della Donazione e Cittadinanza Consapevole
EDUCARE ALLA CITTADINANZA
E ALLA SOLIDARIETÁ Campagna A.V.I.S. di educazione alla solidarietà e promozione
della donazione del sangue Intervento rivolto agli Studenti e agli Insegnanti della Scuola
dell’Infanzia, Scuola Primaria, Scuola Secondaria di 1° e 2° Grado
In collaborazione con i Volontari AVIS
Premessa Davanti ai profondi cambiamenti della società nazionale ed internazionale, AVIS non può rimanere indifferente, ma non può neppure adeguarsi semplicemente alle trasformazioni; bensì dovrebbe saper anticipare e partecipare ai profondi mutamenti con un ruolo più attivo, non dimenticando lo specifico della sua azione, ma nemmeno riducendola a semplice proselitismo in funzione dell’aumento dei donatori volontari In un contesto così delicato come quello trasfusionale, ed in relazione al tipo di organizzazione socio sanitaria così diversificata come quella Italiana, il volontariato organizzato sembra essere in grado di dare risposte adeguate per facilitare il raggiungimento dell’autosufficienza di sangue e plasma, ma anche promuovere responsabilità, consapevolezza e autonomia nelle persone rispetto ai problemi che toccano tanti da vicino. AVIS sta investendo grandi energie, soprattutto verso i giovani, e tra le iniziative in atto vi è lo sviluppo di questo nuovo progetto formativo, basato sull’orientamento destinato alle scuole, allo scopo di far assumere agli Istituti, attraverso la definizione del Piano di Offerta Formativa (POF), contenuti e istanze provenienti dalla società, secondo una visione che vede al centro delle funzioni pedagogiche la formazione del cittadino. Uno dei campi di intervento privilegiati dal progetto per diffondere la cultura della solidarietà è rappresentato dal dono, nel senso più ampio del suo termine, che deve venire ampliando la consapevolezza e mostrando la libertà e quindi la meritorietà dell’atto.
Destinatari Intervento rivolto a studenti ed insegnanti della Scuola
d’Infanzia della Scuola Primaria, Scuola Secondaria di 1° e 2° Grado svolto dal corpo Docente con il supporto dei volontari dell’AVIS.
Obiettivi
Formativi Specifici
��� Sensibilizzazione alla solidarietà nell’accezione più ampia del
termine ed alla donazione del sangue in particolare.
Argomenti trattati � Gli argomenti verranno individuati ed elaborati con gli
Insegnanti stessi che decideranno di adottare il progetto.
Metodologia L’azione educativa si svolge nella scuola e può toccare tutti i livelli scolastici: Istituti dell’infanzia, Istituti di Istruzione
72
Primaria e Secondaria di 1° e 2° Grado. E’ un’azione che si propone risultati nel medio e lungo periodo. Con questo strumento, oggi più che mai, è necessaria ed essenziale la collaborazione degli insegnanti, il cui obiettivo coincida con quello dell’Associazione: orientare alla solidarietà. Per le tematiche della donazione del sangue, il personale AVIS sarà a disposizione per concordare interventi di supporto nelle classi. La consapevolezza del proprio ruolo, dei propri diritti e doveri è la sicura premessa per diventare donatori. Tutti gli insegnanti che ritengono di aver bisogno di un supporto per “sapere di più” possono contattare l’Associazione che provvederà ad indirizzare le varie richieste agli “Esperti” di ogni tematica.
Criteri di adesione
Verranno accolte tutte le richieste.
Materiali e Strumenti
Il testo: “Orientare alla cittadinanza e alla solidarietà” realizzato da AVIS, è destinato agli Insegnanti. E’ una fonte ricca non solo di informazioni ma anche un vero e proprio repertorio di varie situazioni formative. Riteniamo che possa rappresentare un valido strumento didattico, vero e proprio punto di riferimento per la discussione e lo sviluppo di varie ed interessanti tematiche sicuramente legate al termine “solidarietà”. Su richiesta potrà essere utilizzato materiale informativo sulla donazione del sangue ed emocomponenti (opuscoli/videocassette ecc...) da destinare agli studenti.
GLI INSEGNANTI CHE ADOTTERANNO IL PROGETTO
NELL’AMBITO DELLA LORO PROGRAMMAZIONE
SONO PREGATI DI VOLER CONTATTARE LA
SEDE A.V.I.S. DI PRATO
VIA S. ORSOLA 19/A
TEL 0574 23793 FAX 0574 611039
e.mail: [email protected]
TUTTI I GIORNI DAL LUNEDI’ AL SABATO
DALLE ORE 8 ALLE ORE 12 PER CONCORDARE E PROGRAMMARE
L’INTERVENTO FORMATIVO
73
Ambito Cultura della Donazione e Cittadinanza Consapevole
IL DONO NELLO ZAINO Intervento rivolto agli Studenti
della Scuola Secondaria di 2° Grado In collaborazione con i Volontari AVIS
Premessa Il progetto, patrocinato dall’AICS (Associazione Italiana Cultura e Sport) e dall’Ufficio Scolastico Regionale della Toscana, opererà negli istituti scolastici superiori e nelle associazioni sportive. Collegando la cultura della solidarietà e del rispetto di sé e degli altri al concetto di benessere, il progetto è finalizzato a promuovere la partecipazione attiva alla vita sociale attraverso la donazione del sangue. L’intervento proporrà la donazione come modello di vita sana e monitorata, anche in relazione alle pratiche sportive pulite e leali. Partendo dal presupposto che la sensibilità giovanile può essere particolarmente recettiva, se adeguatamente stimolata, ai temi sociali e di responsabilità individuale, AVIS intende, con questo progetto, farsi promotrice della crescita individuale dei giovani, cercando di indirizzarli verso comportamenti solidali, di senso civico e condivisione della comunità, aspetti che si collegano naturalmente alla donazione del sangue.
Destinatari Studenti delle Scuole Secondarie di 2° grado.
Obiettivi
Formativi Specifici
��� Diffondere corretti stili di vita; ��� Proporre la donazione come modello di vita sana e monitorata
anche in relazione alle pratiche sportive pulite e leali; ��� Favorire la partecipazione attiva alla vita sociale attraverso la
donazione del sangue; ��� Formare cittadini consapevoli del proprio ruolo nella tutela
della salute propria e altrui, in quanto i criteri di selezione alla donazione richiedono l’esclusione di comportamenti a rischio e non corretti dal punto di vista della salute.
Argomenti trattati � In linea con quanto stabilito dal Piano Sanitario Nazionale in
tema di promozione della salute, il progetto intende fornire ai giovani un’adeguata consapevolezza rispetto ai rischi di un’alimentazione scorretta, l’uso di droghe, il consumo eccessivo di alcolici e rapporti sessuali non protetti, oltre a fornire informazioni sulle metodiche della donazione nelle sue varie forme;
� Il progetto proporrà la donazione come modello di vita sana e monitorata, anche in relazione alle pratiche sportive pulite e leali.
Metodologia Verrà sviluppato un rapporto diretto tra AVIS e studenti
attraverso i giovani volontari che svolgono servizio civile presso la sezione AVIS di Prato con il supporto dei volontari dell’associazione. L’azione di sensibilizzazione sarà svolta quindi da ragazzi coetanei utilizzando la metodologia della Peer Education, dai
74
giovani per i giovani, al fine di proporre la partecipazione attiva alla vita sociale attraverso la donazione del sangue.
Criteri di adesione
Verranno accolte tutte le richieste.
Materiali e Strumenti
Materiale informativo sulla donazione del sangue ed emocomponenti (opuscoli/videocassette/proiettore diapositive power point) da destinare agli studenti.
GLI INSEGNANTI CHE ADOTTERANNO IL PROGETTO
NELL’AMBITO DELLA LORO PROGRAMMAZIONE
SONO PREGATI DI VOLER CONTATTARE LA
SEDE A.V.I.S. DI PRATO
VIA S. ORSOLA 19/A
TEL 0574 23793 FAX 0574 611039
e.mail: [email protected]
TUTTI I GIORNI DAL LUNEDI’ AL SABATO
DALLE ORE 8 ALLE ORE 12 PER CONCORDARE E PROGRAMMARE
L’INTERVENTO FORMATIVO
75
76
77
Appendice
78
79
SCUOLA E SALUTE ANNO SCOLASTICO 2008/2009
LE SCHEDE DI ADESIONE DOVRANNO PERVENIRE ALLA
EDUCAZIONE ALLA SALUTE ENTRO IL 30 SETTEMBRE TRAMITE POSTA O FAX
N.B.: - SI PREGA DI COMPILARE UNA SCHEDA PER OGNI PROGETTO SCELTO
DATA ___________________
NOME E COGNOME _______________________________________________
MATERIA DI INSEGNAMENTO ________________________________________________
CLASSE ____________ SEZ ______ (Inf.; Prim.; Sec. 1° Gr; Sec. 2° Gr;) TEL. ABIT. ______________ CELL. _______________ E-MAIL ___________ IST.COMPR. _______________________ SCUOLA _____________________ INDIRIZZO SCUOLA ____________________________________________________ TEL. ____________ FAX ________________ E-MAIL __________________
PROGETTO SCELTO
Educazione e Promozione della Salute tel 0574/404363 – fax: 0574/440371 [email protected]
SCHEDA DI ADESIONE
AI PROGETTI DI EDUCAZIONE ALLA
SALUTE
PER INSEGNANTI
cod. az. 18004MOD04 Modello S.6
FIRMA INSEGNANTE REFERENTE DI EDUCAZIONE ALLA SALUTE
IL DIRIGENTE SCOLASTICO (timbro e firma)
Documento di riferimento Revisione n. Data emissione Pagina n. 18004IOP01 2 04/07/2008 1 di 1
80
81
SCHEDA DI ADESIONE
AI PROGETTI DI EDUCAZIONE ALLA
SALUTE
PER STUDENTI
cod. az. 18004MOD05 Modello S.7
SCUOLA E SALUTE ANNO SCOLASTICO 2008/2009
LE SCHEDE DI ADESIONE DOVRANNO PERVENIRE ALLA
EDUCAZIONE ALLA SALUTE ENTRO IL 30 SETTEMBRE TRAMITE POSTA O FAX
N.B. SI PREGA DI COMPILARE UNA SCHEDA PER OGNI PROGETTO SCELTO
DATA _________________
IST. COMPR. / DIR. DID. ___________________________________________ SCUOLA _______________________________________________________________________
INDIRIZZO SCUOLA __________________________________________ TEL. ________________ FAX ______________ E-MAIL __________________
PROGETTO SCELTO
__________________________________________________
CLASSE N° CLASSI N° ALUNNI
PER CLASSE NOMINATIVO INSEGNANTI
COINVOLTI
Educazione e Promozione della Salute tel 0574/404363 – fax 0574/440371 [email protected]
Documento di riferimento Revisione n. Data emissione Pagina n.
18004IOP01 1 22/01/2008 1 di 1
FIRMA INSEGNANTE REFERENTE DI EDUCAZIONE ALLA SALUTE
IL DIRIGENTE SCOLASTICO (timbro e firma)