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Regolamento didattico del Corso di Laurea in Ingegneria Chimica dell'Università degli Studi di Napoli Federico II Anno Accademico 2018/2019 Classe delle Lauree in Ingegneria Industriale, Classe N. L-9 Art.1. Definizioni Ai sensi del presente regolamento si intendono: a) per Scuola, la Scuola Politecnica e delle Scienze di Base dell'Università degli Studi di Napoli Federico II; b) per Dipartimento, il Dipartimento di Ingegneria Chimica, dei Materiali e della Produzione Industriale (DICMAPI) dell’Università degli Studi di Napoli Federico II c) per Regolamento sull'Autonomia didattica, di seguito denominato RAD, il Regolamento recante norme concernenti l'Autonomia Didattica degli Atenei di cui al D.M. del 3 novembre 1999, n. 509 come modificato e sostituito dal D.M. del 23 ottobre 2004, n. 270; d) per Regolamento Didattico di Ateneo (RDA), il Regolamento approvato dall'Università degli Studi di Napoli Federico II ai sensi dell'Art.11 del D.M. del 23 ottobre 2004, n. 270, emanato con D.R. 2014/2332 del 02/07/2014; e) per Decreti ministeriali, di seguito denominati DCL, i Decreti M.U.R. 16 marzo 2007 di determinazione delle classi delle lauree universitarie e delle classi delle lauree magistrali; e) per Corso di Laurea (CdL) o Corso di Studi (CdS), il Corso di Laurea in Ingegneria Chimica, come individuato dall'Art.2 del presente regolamento; f) per SUA-CdS (Scheda Unica Annuale riferita al singolo Corso di Studio) la documentazione prevista dal DM 47 del 30 gennaio 2013 per l’istituzione dei Corsi di Laurea e di Laurea magistrale e successive modificazioni; g) per Commissione di Coordinamento Didattico (CCD), l’organismo di governo del CdS, come individuato dall’Art. 3 del presente regolamento; g) per titolo di studio, la Laurea in Ingegneria Chimica, come individuata dall'Art.2 del presente regolamento; h) per RAR il Rapporto Annuale di Riesame nonché tutte le altre definizioni di cui all'Art.1 del RDA Art. 2. Titolo e finalità del Corso di Laurea Il presente regolamento disciplina il Corso di Laurea in Ingegneria Chimica, appartenente alla Classe delle lauree in Ingegneria Industriale, Classe n. L-9, di cui alla tabella allegata al DCL e al relativo Ordinamento didattico riportato nella SUA-CdS, afferente alla Scuola e incardinato nel Dipartimento. I requisiti di ammissione al Corso di Laurea sono quelli previsti dalle norme vigenti in materia. Altri requisiti formativi e culturali possono essere richiesti per l'accesso, secondo quanto previsto dall'Art.7 del RDA. La formazione dell'Ingegnere Chimico si rivolge primariamente allo studio delle trasformazioni chimico-fisiche della materia in quanto strumenti per la produzione e la trasformazione di beni materiali, l'erogazione di servizi e la prevenzione o mitigazione delle modificazioni dell'habitat indotte da attività o insediamenti antropici. Il percorso formativo del CdL privilegia, nel suo complesso, l'acquisizione di una formazione ad ampio spettro rispetto ad una forte connotazione professionale riferita a specifici comparti applicativi. Tale impostazione intende salvaguardare l'ampia latitudine culturale del laureato come condizione essenziale per un proficuo inserimento professionale nella mutevolezza degli scenari tecnologici ed occupazionali. La formazione del Laureato in Ingegneria Chimica favorisce la maturazione di una capacità di approccio ai problemi su scala "mesoscopica", focalizzando l'obiettivo, ed il livello di sintesi corrispondente, ad apparecchiature e sezioni d'impianto di modesta complessità, e quindi ad un livello intermedio di approfondimento. L'approccio alla descrizione delle trasformazioni chimico-fisiche della materia avviene in termini di proprietà costitutive microscopiche o macroscopiche, ma con limitati riferimenti agli aspetti statistico/molecolari che ne costituiscono il fondamento. Egli possederà inoltre conoscenze generali relative alle proprie responsabilità professionali ed etiche, ai contesti aziendali ed alla cultura d'impresa. Gli studi saranno inoltre finalizzati a stimolare la conoscenza dei contesti contemporanei, lo sviluppo di capacità relazionali e decisionali, l'aggiornamento continuo delle proprie conoscenze. Infine, il laureato in Ingegneria Chimica possederà le competenze, gli strumenti metodologici e le conoscenze specifiche, in particolare l'abilità a ragionare per modelli matematici, necessarie ad affrontare con successo l'eventuale proseguimento del percorso di studi a livello superiore, con specifico riferimento al Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Chimica. Il laureato in Ingegneria Chimica dovrà, inoltre, essere in grado di utilizzare almeno una lingua dell’Unione Europea oltre all’italiano ed essere in possesso di adeguate conoscenze che permettano l’uso degli strumenti informatici, necessari nell'ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali.

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Regolamento didattico del Corso di Laurea in Ingegneria Chimica dell'Università degli Studi di Napoli Federico II

Anno Accademico 2018/2019 Classe delle Lauree in Ingegneria Industriale, Classe N. L-9

Art.1. Definizioni Ai sensi del presente regolamento si intendono: a) per Scuola, la Scuola Politecnica e delle Scienze di Base dell'Università degli Studi di Napoli Federico II; b) per Dipartimento, il Dipartimento di Ingegneria Chimica, dei Materiali e della Produzione Industriale (DICMAPI)

dell’Università degli Studi di Napoli Federico II c) per Regolamento sull'Autonomia didattica, di seguito denominato RAD, il Regolamento recante norme concernenti

l'Autonomia Didattica degli Atenei di cui al D.M. del 3 novembre 1999, n. 509 come modificato e sostituito dal D.M. del 23 ottobre 2004, n. 270;

d) per Regolamento Didattico di Ateneo (RDA), il Regolamento approvato dall'Università degli Studi di Napoli Federico II ai sensi dell'Art.11 del D.M. del 23 ottobre 2004, n. 270, emanato con D.R. 2014/2332 del 02/07/2014;

e) per Decreti ministeriali, di seguito denominati DCL, i Decreti M.U.R. 16 marzo 2007 di determinazione delle classi delle lauree universitarie e delle classi delle lauree magistrali;

e) per Corso di Laurea (CdL) o Corso di Studi (CdS), il Corso di Laurea in Ingegneria Chimica, come individuato dall'Art.2 del presente regolamento;

f) per SUA-CdS (Scheda Unica Annuale riferita al singolo Corso di Studio) la documentazione prevista dal DM 47 del 30 gennaio 2013 per l’istituzione dei Corsi di Laurea e di Laurea magistrale e successive modificazioni;

g) per Commissione di Coordinamento Didattico (CCD), l’organismo di governo del CdS, come individuato dall’Art. 3 del presente regolamento;

g) per titolo di studio, la Laurea in Ingegneria Chimica, come individuata dall'Art.2 del presente regolamento; h) per RAR il Rapporto Annuale di Riesame nonché tutte le altre definizioni di cui all'Art.1 del RDA Art. 2. Titolo e finalità del Corso di Laurea Il presente regolamento disciplina il Corso di Laurea in Ingegneria Chimica, appartenente alla Classe delle lauree in Ingegneria Industriale, Classe n. L-9, di cui alla tabella allegata al DCL e al relativo Ordinamento didattico riportato nella SUA-CdS, afferente alla Scuola e incardinato nel Dipartimento. I requisiti di ammissione al Corso di Laurea sono quelli previsti dalle norme vigenti in materia. Altri requisiti formativi e culturali possono essere richiesti per l'accesso, secondo quanto previsto dall'Art.7 del RDA. La formazione dell'Ingegnere Chimico si rivolge primariamente allo studio delle trasformazioni chimico-fisiche della materia in quanto strumenti per la produzione e la trasformazione di beni materiali, l'erogazione di servizi e la prevenzione o mitigazione delle modificazioni dell'habitat indotte da attività o insediamenti antropici. Il percorso formativo del CdL privilegia, nel suo complesso, l'acquisizione di una formazione ad ampio spettro rispetto ad una forte connotazione professionale riferita a specifici comparti applicativi. Tale impostazione intende salvaguardare l'ampia latitudine culturale del laureato come condizione essenziale per un proficuo inserimento professionale nella mutevolezza degli scenari tecnologici ed occupazionali. La formazione del Laureato in Ingegneria Chimica favorisce la maturazione di una capacità di approccio ai problemi su scala "mesoscopica", focalizzando l'obiettivo, ed il livello di sintesi corrispondente, ad apparecchiature e sezioni d'impianto di modesta complessità, e quindi ad un livello intermedio di approfondimento. L'approccio alla descrizione delle trasformazioni chimico-fisiche della materia avviene in termini di proprietà costitutive microscopiche o macroscopiche, ma con limitati riferimenti agli aspetti statistico/molecolari che ne costituiscono il fondamento. Egli possederà inoltre conoscenze generali relative alle proprie responsabilità professionali ed etiche, ai contesti aziendali ed alla cultura d'impresa. Gli studi saranno inoltre finalizzati a stimolare la conoscenza dei contesti contemporanei, lo sviluppo di capacità relazionali e decisionali, l'aggiornamento continuo delle proprie conoscenze. Infine, il laureato in Ingegneria Chimica possederà le competenze, gli strumenti metodologici e le conoscenze specifiche, in particolare l'abilità a ragionare per modelli matematici, necessarie ad affrontare con successo l'eventuale proseguimento del percorso di studi a livello superiore, con specifico riferimento al Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Chimica. Il laureato in Ingegneria Chimica dovrà, inoltre, essere in grado di utilizzare almeno una lingua dell’Unione Europea oltre all’italiano ed essere in possesso di adeguate conoscenze che permettano l’uso degli strumenti informatici, necessari nell'ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali.

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Art. 3. Struttura didattica Il CdS è retto dalla Commissione di Coordinamento Didattico (CCD) che, ai sensi dell’Art. 4 del RDA, condivide con il Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Chimica, culturalmente affine. Fanno parte della CCD tutti i professori, inclusi i professori a contratto, e i ricercatori responsabili di un insegnamento nel corso di studio, oltre che i rappresentanti degli studenti del CdS eletti nel Consiglio di Dipartimento. Il Consiglio dei Corsi di Studio in Ingegneria Chimica è presieduto da un Presidente, eletto secondo quanto previsto dallo Statuto dell'Ateneo. Il Presidente ha la responsabilità del funzionamento del Consiglio, ne convoca le riunioni ordinarie e straordinarie. La CCD: a) coordina l'attività didattica; b) esamina e approva i piani di studio presentati dagli studenti; c) esamina ed approva le pratiche didattiche relative a riconoscimenti di crediti, stage e/o tirocini formativi e

l’internazionalizzazione all’interno dei programmi europei attivi; d) valuta l’idoneità di Lauree non europee ai fini dell’ammissione ai Corsi di Studio; e) istituisce al proprio interno il gruppo del riesame che elabora il RAR. Il RAR è esaminato ed approvato dalla CCD e

poi trasmesso alla Commissione paritetica docenti studenti; f) sperimenta nuove modalità didattiche; g) espleta tutte le funzioni istruttorie; h) formula proposte e pareri in merito all’Ordinamento didattico, al Regolamento didattico e al Manifesto degli Studi dei

Corsi di Studio, che il coordinatore trasmette per l’approvazione al Consiglio di Dipartimento; i) esprime parere su richieste di Nulla Osta per Anno Sabbatico o per insegnamenti presso altri Atenei; j) intrattiene i rapporti con la Segreteria Studenti in ordine alle carriere degli studenti; k) esamina e approva le proposte di cultori della materia; l) propone la composizione delle commissioni di esami di profitto e degli esami finali per il conseguimento del titolo di

studio m) svolge tutte le altre funzioni a essa delegate dal Consiglio del Dipartimento; n) può istituire una o più sottocommissioni con specifici compiti istruttori. Il Consiglio del Dipartimento può

eventualmente attribuire alle sottocommissioni poteri deliberanti limitatamente ai punti b), c) e d). La CCD è presieduta dal Coordinatore, che viene eletto dal Consiglio del Dipartimento tra i professori di ruolo a tempo pieno responsabili di un insegnamento nel CdS. Il Coordinatore: a) convoca e presiede la CCD; b) promuove e coordina l'attività didattica del CdS e riferisce al Consiglio del Dipartimento e della Scuola; c) sottopone al Consiglio del Dipartimento e della Scuola le proposte della CCD e cura l'esecuzione delle delibere del CCD in materia didattica; d) collabora con il Direttore del Dipartimento o il Presidente della Scuola per i rapporti con il Nucleo di Valutazione e per la valutazione dei requisiti dell'offerta formativa. Art.4. Conoscenze richieste per l’accesso e offerta didattica integrativa Art.4. Conoscenze richieste per l’accesso e offerta didattica integrativa All’inizio di ogni anno accademico e prima dell'inizio delle attività formative si svolge una prova di autovalutazione obbligatoria rivolta agli immatricolandi, che ha lo scopo di fornire indicazioni generali sulle attitudini a intraprendere gli studi prescelti e sulla conoscenza delle nozioni possedute in specifici ambiti disciplinari. I risultati della prova potranno evidenziare l'esistenza di debiti formativi da recuperare, entro il I anno di corso, attraverso lo svolgimento di attività didattiche integrative (OFA - Obblighi Formativi Aggiuntivi). La CCD delega il Consiglio di Scuola a stabilire, per ogni anno accademico e prima dello svolgimento della prova di valutazione:

• i criteri per l’attribuzione di OFA sulla base degli esiti della prova di valutazione; • la natura e le modalità di svolgimento delle attività formative integrative per il recupero dei debiti formativi da

parte degli studenti cui siano stati attibuiti OFA; • le modalità di svolgimento delle prove di verifica dell’estinzione dei debiti formativi; • le attività formative per le quali gli OFA rivestono carattere di propedeuticità.

Per la proficua frequenza del CdS è richiesta la conoscenza delle seguenti nozioni di Matematica: Aritmetica e algebra. Proprietà e operazioni sui numeri (interi, razionali, reali). Valore assoluto. Potenze e radici. Logaritmi ed esponenziali. Calcolo letterale. Polinomi (operazioni, decomposizione in fattori). Equazioni e disequazioni algebriche di primo e secondo grado. Semplici sistemi di equazioni. Geometria. Segmenti e angoli; loro misura e proprietà. Rette e piani. Luoghi geometrici notevoli. Proprietà delle principali figure geometriche piane (triangoli, circonferenze, cerchi, poligoni regolari, ecc.) e relative lunghezze e aree. Proprietà

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delle principali figure geometriche solide (sfere, coni, cilindri, prismi, parallelepipedi, piramidi, ecc.) e relativi volumi e aree della superficie. Geometria analitica. Coordinate cartesiane. Equazioni di retta, circonferenza, ellisse, parabola, iperbole. Funzioni. Funzioni elementari e loro proprietà. Trigonometria. Proprietà delle funzioni trigonometriche. Le principali formule trigonometriche. Relazioni fra elementi di un triangolo. Art.5. Articolazione degli studi 5.1. Attività formative e relative tipologie Per conseguire la laurea in Ingegneria Chimica è necessario acquisire 180 Crediti Formativi Universitari (CFU) mediante il superamento degli esami, in numero non superiore a 20, e lo svolgimento delle altre attività formative previste, conformemente a quanto riportato nel presente regolamento. Le attività formative sono stabilite dal piano dell’Offerta Didattica Programmata della SUA-CdS riportata nella Tabella I dell’Allegato I. Esse sono suddivise in attività di base, caratterizzanti, affini o integrative, a scelta autonoma dallo studente. In Tabella I sono riportati, per ognuna delle attività formative previste, l'eventuale articolazione in moduli, i CFU assegnati, l'indicazione del settore scientifico-disciplinare di riferimento, le eventuali propedeuticità. Per le attività formative a scelta autonoma lo studente ha libertà di scelta tra tutti gli insegnamenti attivati nell’Università, purché coerenti con il progetto formativo. Ai fini del conteggio degli esami, gli esami o valutazioni di profitto relativi a queste attività saranno considerati corrispondenti a un singolo esame; restano invece escluse dal conteggio le prove che costituiscono un accertamento di idoneità relativamente alle attività di cui all’art. 10 comma 5 lettere c), d) ed e) del RAD. L'Allegato II al presente regolamento specifica, per ciascuna attività formativa, e per ogni modulo da cui essa è eventualmente costituita: a) i Crediti Formativi Universitari (CFU), b) il settore scientifico - disciplinare di riferimento, c) le ore di lezione frontale dedicate alle lezioni e alle esercitazioni, d) gli obiettivi formativi specifici, e) i contenuti. Non più del 50% dell’impegno orario complessivo associato ai CFU assegnati a ogni singola attività formativa può essere utilizzato per la didattica frontale; il resto deve essere riservato allo studio personale e ad altre attività formative di tipo individuale. 5.2. Obsolescenza dei Crediti formativi universitari I crediti acquisiti non sono di norma soggetti ad obsolescenza, fatta salva la disciplina che regola le condizioni di decadenza dagli studi. L’obsolescenza di crediti formativi relativi a specifiche attività formative può essere deliberata dal Consiglio di Dipartimento, su proposta motivata della CCD. La delibera di obsolescenza riporterà l’indicazione delle modalità per la convalida dei crediti obsoleti, stabilendo le eventuali prove integrative che lo studente dovrà sostenere. Art.6. Organizzazione didattica 6.1. Tipo di organizzazione La durata normale del CdS è di 3 anni. Le attività formative programmate per ogni singolo anno sono somministrate in due periodi didattici, e si svolgono, in tempi differenti da quelli dedicati agli esami, con l'eccezione degli appelli di esame dedicati a particolari categorie di studenti, secondo quanto specificato all'Art.10. In Allegato II viene indicato, per ogni attività formativa, l’anno di corso in cui essa è programmata. 6.2. SUA-CdS Tutte le atttività formative del CdL sono riportate nella SUA-CdS. Ogni il anno il CCD deve provvedere, secondo il calendario temporale specificato ogni anno dal MIUR e dall'Ateneo, alla programmazione delle attività formative attraverso la stesura della SUA-CdS. La SUA-CdS viene successivamente discussa e ratificata dagli organi di Ateneo e di Dipartimento competenti in materia, secondo i tempi e le modalità previste dalla legge. La SUA-CdS in particolare specifica: a) il calendario e le modalità di svolgimento delle attività formative integrative per il recupero degli OFA di cui all’Art.4 del presente regolamento; b) la collocazione delle attività formative nei periodi didattici previsti dal precedente comma 1; c) il quadro dell'offerta didattica erogata, definita in accordo con la programmazione didattica annuale della Scuola; d) il calendario delle sessioni di esame, in accordo alle regole specificate all'Art.9; 6.3. Piani di studio

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Ogni anno gli studenti possono presentare il Piano di studio per il successivo Anno Accademico. La presentazione ha luogo, di norma, entro il 31 Ottobre. Il Piano di studio può essere presentato anche prima dell'iscrizione all'anno accademico successivo e prima del versamento del bollettino di iscrizione. Esclusivamente allo studente che intenda presentare domanda di passaggio o di opzione è consentito di presentare contestualmente il Piano di studio in deroga alle scadenze previste. L'approvazione sarà comunque subordinata all’avvenuta iscrizione entro i termini previsti e alla conformità dei dati di iscrizione con quelli di presentazione del Piano di studio. I Piani di studio sono esaminati e approvati dalla CCD entro 45 giorni dalla data di trasmissione alla CCD da parte della segreteria Studenti. In mancanza di delibera entro quel termine, essi sono considerati approvati, purché osservino la normativa del DCL relativo alla Classe n. L-9 (Classe delle Lauree in Ingegneria Industriale) e le modalità previste dal presente regolamento. Qualora lo studente non perfezioni, nelle forme e nei tempi previsti per questo adempimento, l'iscrizione all'anno accademico cui il Piano di studio si riferisce, esso non avrà efficacia. Sono esentati dalla presentazione del Piano di Studio i soli studenti che intendono inserire come esami ‘a scelta autonoma dello studente’ (vedi Tab. I in Allegato I) due tra gli insegnamenti riportati nella Tabella II dell’Allegato I. In ogni altro caso, allo studente che non presenti il Piano di studio entro i termini di scadenza ne verrà assegnato d’ufficio uno comprendente i soli insegnamenti obbligatori per l’anno di corso a cui si iscrive. 6.4. Frequenza In considerazione del tipo di organizzazione didattica prevista nel presente regolamento e, in particolare, di quanto regola l'accertamento del profitto, di norma è prevista la frequenza obbligatoria a tutte le attività formative. In particolare, per gli insegnamenti che comprendono attività di Laboratorio, la frequenza ad almeno il 70% di esse è prerequisito per poter accedere alla valutazione. Per gli insegnamenti nei quali la verifica del profitto include gli accertamenti in itinere, con prove da svolgersi durante lo svolgimento del corso, il prerequisito per accedere alla valutazione è l'aver svolto almeno il 70% delle prove. 6.5. Insegnamento a distanza (teledidattica) Per talune attività formative il Dipartimento, su proposta della CCD, potrà stabilire l’attivazione di modalità di insegnamento a distanza (teledidattica). Lo studente che intenda avvalersi degli strumenti di insegnamento a distanza ne presenterà istanza, la quale sarà valutata dal Consiglio dei Corsi di Studio. Lo studente la cui istanza di avvalersi di strumenti di insegnamento a distanza sia stata accolta favorevolmente è esonerato dagli obblighi di frequenza di cui al comma precedente. Art.7. Tutorato Nell'ambito della programmazione didattica, la CCD organizza le attività di orientamento e tutorato secondo quanto indicato nell'apposito Regolamento previsto dall'Art. 8 del RDA. Art.8. Passaggi e trasferimenti Le domande di trasferimento presso il CdS di studenti provenienti da altro Ateneo o da altri Corsi di Studi dello stesso Ateneo sono sottoposte all’approvazione della CCD, che ne delibera il riconoscimento dei crediti acquisiti. A questo fine, essa può istituire un'apposita commissione istruttoria che, sentiti i docenti del settore scientifico-disciplinare cui l’attività formativa afferisce, formuli proposte per la CCD. In ottemperanza all’Art. 16 del RDA, nel caso in cui il trasferimento dello studente sia effettuato da un Corso di Studi appartenente alla medesima classe del CdS, la quota di CFU relativi al medesimo settore scientifico-disciplinare direttamente riconosciuti allo studente non sarà inferiore al 50% di quelli già conseguiti. I crediti acquisiti in settori scientifico-disciplinari che non compaiono nei curricula del CdS potranno essere riconosciuti a condizione che le attività formative a cui fanno riferimento siano inserite in un Piano di studio approvato. Il mancato riconoscimento di CFU deve essere adeguatamente motivato. In base ai CFU riconosciuti, la CCD delibera l’anno di corso a cui iscrivere lo studente proveniente da altro corso di studio o da altro Ateneo. Art.9. Esami e altre verifiche del profitto 1. L'esame di profitto ha luogo per ogni insegnamento secondo le modalità generali disciplinate dall’art. 20 del Regolamento Didattico di Ateneo. In particolare (Art. 20, comma 8 del suddetto Regolamento: “In ciascuna sessione lo studente in regola con gli adempimenti amministrativi può sostenere senza alcuna limitazione tutti gli esami nel rispetto delle propedeuticità e delle eventuali attestazioni di frequenza previste dal regolamento didattico di ciascun corso di studio. I candidati che sostengono un esame di profitto possono ritirarsi nel corso dello svolgimento della prova. Il tempo che deve intercorrere tra un esame non superato e l'ammissione dello studente ad una successiva seduta dello stesso di norma è stabilito dalla Struttura didattica competente”.

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2. Nel caso in cui l’insegnamento sia costituito da più moduli didattici, l’esame si riferisce alla totalità dei moduli didattici. Esso deve tenere conto dei risultati conseguiti in eventuali prove di verifica sostenute durante lo svolgimento del corso (prove in itinere). 3. Le prove di verifica effettuate in itinere sono inserite nell’orario delle attività formative. Le loro modalità sono stabilite dal docente nell’ambito del coordinamento generale degli insegnamenti impartiti nel medesimo periodo didattico, e comunicate agli allievi all'inizio del corso. 4. Le prove di esame e/o le prove in itinere possono consistere in: - colloquio orale; - elaborato in forma scritta e/o grafica; - questionario/esercizio numerico - prova di laboratorio - sviluppo di attività progettuale. 5. Il superamento dell'esame determina l'acquisizione dei corrispondenti CFU. 6. Lo svolgimento degli esami di profitto di questo Corso di Studi avviene secondo la seguente disciplina stabilita con delibera della Scuola Politecnica e delle Scienze di Base: 6.1. Periodi didattici e periodi di esami. Le Strutture Didattiche individuano, coerentemente con l’organizzazione didattica semestrale dei Corsi di Studio, i periodi didattici (I e II periodo didattico) ed i periodi di esami (I periodo di esami: di norma tra la fine del primo periodo didattico e l’inizio del secondo; II periodo di esami: di norma tra la fine del secondo periodo didattico e l’inizio del periodo di vacanza accademica estiva; III periodo di esami: di norma tra la fine del periodo di vacanza accademica estiva ed il 30 settembre). Fatto salvo quanto stabilito al successivo punto 6.3, gli studenti iscritti in corso agli anni diversi dall’ultimo non possono sostenere esami nel corso dei periodi didattici. Gli studenti iscritti all’ultimo anno del percorso normale di studi possono sostenere esami in debito a partire dalla conclusione dei corsi del I periodo didattico, anche al di fuori dei “periodi di esami” sopra indicati, seguendo la programmazione delle sedute di esame stabilita dalle Strutture Didattiche di concerto con i docenti. Gli studenti iscritti fuori corso possono sostenere esami durante tutto l’anno, secondo la programmazione delle sedute di esame stabilita dalle Strutture Didattiche di concerto con i docenti. 6.2 Calendario degli esami. Le date di inizio e fine dei periodi didattici e le corrispondenti date di inizio e fine dei periodi di esami fanno parte del Calendario delle Attività Didattiche, stabilito all’inizio dell’Anno Accademico dalle Strutture Didattiche nell’ambito del coordinamento operato dalla Scuola. Il calendario dettagliato degli esami di profitto è pubblicato sul portale del Corso di Studi entro il 30 settembre di ogni anno. 6.3 Numero di appelli di esame e loro distribuzione. Per tutti gli insegnamenti curriculari che costituiscono il prospetto della Didattica Programmata del Corso di Studi e per gli studenti iscritti in corso è previsto un numero minimo di appelli, tra i quali devono intercorrere almeno 15 giorni solari, così articolato: - due appelli nel primo periodo di esami; - due appelli nel secondo periodo di esami; - un appello nel terzo periodo di esami; - un appello straordinario per il recupero degli esami in debito nel mese di ottobre; - un appello straordinario per il recupero degli esami in debito nel mese di marzo. I docenti possono prevedere appelli aggiuntivi rispetto a quelli precedentemente indicati, dandone tempestiva comunicazione alle Strutture Didattiche competenti. Se comunicate in tempo utile, le date degli appelli aggiuntivi saranno inserite nel calendario dettagliato degli esami pubblicato nei tempi previsti dal comma 5.2. In ogni caso tutte le date di esame dovranno essere opportunamente pubblicizzate sui rispettivi siti docenti. Il Calendario degli esami è stabilito dalle Strutture Didattiche (Corsi di Studio, Dipartimenti, Scuola), di concerto con i docenti titolari, assicurando la uniforme distribuzione degli appelli nei periodi di esame e la assenza di sovrapposizione di sedute di esame riferite ad insegnamenti impartiti nel medesimo periodo didattico.

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6.4 Ripetizione di un esame. Nell’ambito della disciplina generale stabilita dal Regolamento Didattico di Ateneo*, si dispone che gli studenti possano sostenere un esame non superato senza alcuna limitazione, purché tra l’appello dell’esame sostenuto e il successivo siano trascorsi almeno 15 giorni solari. 6.5 Raccomandazioni e linee di indirizzo Per i corsi tenuti nel I periodo didattico e nell’ambito del coordinamento trasversale potranno essere previsti “pre-appelli” immediatamente successivi alla fine del corso, nel quadro di una bilanciata collocazione complessiva degli appelli nel I periodo di esame. Per gli esami che prevedono più prove (ad es. scritto e orale) si raccomanda fortemente di contenere l’intervallo temporale intercorrente tra le stesse al minimo compatibile con le normali operazioni di correzione degli elaborati. Si raccomanda inoltre di curare la tempestiva trasmissione dei verbali alle Segreterie Studenti competenti. Art.10. Tempi 10.1. Percorso normale La durata normale del Corso di Laurea in Ingegneria Chimica è di 3 anni. 10.2. Studenti a contratto Ai sensi dell'Art.21 del RDA, lo studente può chiedere prima dell'inizio di ogni anno accademico di compiere il CdS in tempi più lunghi di quello normale. A questo scopo, fra lo studente e l’Università viene stipulato un contratto, nel quale sono definiti i tempi entro i quali lo studente intende compiere i suoi studi, la ripartizione delle attività formative fra i periodi didattici previsti dalla SUA-CdS, le modalità di frequenza. La qualità di studente a contratto è annotata nella carriera personale dello studente. La durata del contratto del CdS in Ingegneria Chimica non può superare i 6 anni Prima dell'inizio di ciascun anno accademico, lo studente può rinunciare al contratto da lui stipulato sottoscrivendo un contratto diverso, oppure chiedendo per iscritto di seguire il percorso normale. 10.3 Iscrizione all’anno successivo Lo studente decide autonomamente se iscriversi all’anno di corso successivo oppure se iscriversi, su richiesta scritta da presentare alla Segreteria Studenti entro i termini previsti per l’iscrizione, come ripetente allo stesso anno di corso cui era iscritto nel precedente anno accademico o, ancora, se chiedere di passare a una forma di contratto secondo quanto previsto dal precedente comma 2. Resta ferma la necessità che lo studente sia iscritto almeno una volta a ciascun anno di corso. Art.11. Esame di laurea L'esame di laurea si riferisce alla prova finale prescritta per il conseguimento del relativo titolo accademico. Per essere ammesso all'esame di laurea, lo studente deve avere acquisito tutti i crediti formativi previsti dal suo Piano di studio, tranne quelli relativi all'esame finale. Inoltre, è necessario che lo studente abbia adempiuto ai relativi obblighi amministrativi. La laurea in Ingegneria Chimica si consegue dopo aver superato una prova finale, consistente nella discussione di una relazione scritta (elaborata in lingua italiana ovvero in lingua straniera) che verte su attività di elaborazione o a carattere progettuale svolte nell'ambito di uno o più insegnamenti ovvero di attività di tirocinio. La relazione sarà predisposta dallo studente sotto la guida di un relatore. Le modalità di assegnazione del relatore e di esecuzione della tesi sono fissate da apposito Regolamento approvato dalla CCD. La commissione perverrà alla formulazione del voto di laurea tenendo conto: a) della qualità dell’elaborato presentato alla discussione e della sua esposizione; b) della media dei voti ottenuti negli insegnamenti inclusi nel curriculum dello studente, pesati per il numero di CFU attribuiti a ciascun insegnamento; c) delle eventuali attività integrative svolte dallo studente, quali tirocini, periodi di studio in Università e centri di ricerca italiani e stranieri. Art.12. Interruzione degli studi Lo studente che non abbia superato esami per cinque anni accademici consecutivi a partire dall’ultimo esame superato decade dal suo status, a meno che il suo contratto non stabilisca condizioni diverse. La decadenza va comunicata allo studente a mezzo posta elettronica certificata o altro idoneo mezzo che ne attesti la ricezione. Lo studente ha facoltà in qualsiasi momento di rinunciare al proseguimento degli studi intrapresi. La dichiarazione di formale rinuncia comporta la perdita di ogni diritto sulle tasse, sui contributi versati e sugli esami superati fermo restando il diritto a ricevere attestazione degli studi compiuti e la restituzione di documenti eventualmente depositati all’atto dell’immatricolazione con l’annotazione della intervenuta rinuncia. Tale rinuncia non preclude il riconoscimento degli esami superati in una successiva eventuale immatricolazione. Art. 13. Opzioni dai preesistenti Ordinamenti all’Ordinamento ex D.M. 270/04

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Gli studenti iscritti a Corsi di Laurea in Ingegneria Chimica degli ordinamenti preesistenti possono optare per l'iscrizione all’attuale CdS in Ingegneria Chimica dell’ordinamento ex D.M. 270/04. Il riconoscimento degli studi compiuti sarà deliberato dalla CCD, previa la valutazione in crediti degli insegnamenti dell’ordinamento di provenienza e la definizione delle corrispondenze fra gli insegnamenti/moduli dell’ordinamento ex D.M. 270/04 e di quello di provenienza. L’Allegato III al presente regolamento riporta le modalità di opzione. Allo studente possono essere riconosciuti anche CFU relativi ad insegnamenti/moduli collocati in anni successivi a quello a cui è stato iscritto.

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Allegato I Tabella I Didattica Programmata del Corso di Laurea in Ingegneria Chimica

Insegnamento o attività formativa Modulo CFU SSD Tipologia

(*) Ambiti

Disciplinari Propedeuticità

I Anno – I semestre Analisi matematica I 9 MAT/05 1 Mat., Inf., Stat.

Geometria e algebra 6 MAT/03 1 Mat., Inf., Stat.

Elementi di informatica 6 ING-INF/05 1 Mat., Inf., Stat. Lingua inglese 3 5

I Anno – II semestre Analisi matematica II 9 MAT/05 1 Mat., Inf., Stat. Analisi I

Chimica 9 CHIM/07 1 Fisica e Chimica

Fisica generale I 6 FIS/01 1 Fisica e Chimica Disegno tecnico industriale 6 ING-IND/15 2 Ing. Meccanica

II Anno – I semestre Chimica organica 9 CHIM/06 4 Attività Affini Chimica Fisica generale II 6 FIS/01 1 Fisica e Chimica Fisica I

Fisica matematica 9 MAT/07 1 Mat., Inf., Stat. Analisi I Geom. e algebra

II Anno – II semestre

Termodinamica 12 ING-IND/24 2 Ing. Chimica Scienza e tecnologia dei

materiali 9 ING-IND/22 4 Attività Affini Chimica

Elettrotecnica 9 ING-IND/31 2 Ing. Elettrica Analisi II Fisica II

III Anno – I semestre Principi di ingegneria

chimica 12 ING-IND/24 2 Ing. Chimica Termodinamica

Fondamenti di chimica industriale 9 ING-IND/27 2 Ing. Chimica Termodinamica

Macchine 9 ING-IND/08 2 Ing. Meccanica Termodinamica III Anno – II semestre

Ingegneria delle reazioni chimiche 6 ING-IND/25 2 Ing. Chimica Termodinamica

Identificazione e simulazione di processi chimici 9 ING-IND/26 2 Ing. Chimica

Termodinamica Principi di ingegneria

chimica

Impianti chimici 9 ING-IND/25 2 Ing. Chimica

Termodinamica Principi di ingegneria

chimica

Ulteriori conoscenze 3 6

A scelta autonoma dello studentea) 12 3

Prova finale 3 5

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Tabella II Esami opzionali che non richiedono la presentazione del piano di studi**

Insegnamento o attività formativa Modulo CFU SSD Tipologia (*) Propedeuticità III Anno – I semestre Sicurezza nei processi chimici 6 ING-IND/27 3 Analisi matematica III 6 MAT/05 3 Chimica Fisica Applicata 6 ING-IND/23 3 Logistica Industriale 9 ING-IND/17 3 III Anno – II semestre Idraulica dei mezzi porosi 6 ICAR/01 3 Ingegneria sanitaria-ambientale 6 ICAR/03 3 Istituzioni di Fisica della Materia

9 FIS/03 3

(*) Legenda delle tipologie delle attività formative ai sensi del DM 270/04

Attività formativa 1 2 3 4 5 6 7

rif. DM270/04

Art. 10 comma 1,

a)

Art. 10 comma 1,

b)

Art. 10 comma 5,

a)

Art. 10 comma 5,

b)

Art. 10 comma 5,

c)

Art. 10 comma 5,

d)

Art. 10 comma 5,

e) **I 12 CFU previsti dalla SUA-CdS per insegnamenti scelti autonomamente dallo studente sono collocati al III anno. La scelta tra esami compresi nella Tabella II comporta l’automatica approvazione del piano di studi. Si consiglia di eseguire la scelta autonoma dei corsi anticipando il corso di "Sicurezza nei Processi Chimici", previsto nella Laurea Magistrale, nel caso si voglia pervenire ad una maggiore specializzazione nel curriculum della Laurea Magistrale in Ingegneria Chimica, oppure di selezionare esami che personalizzino il piano di studi ampliando la formazione di base scientifica e/o ingegneristica (Analisi matematica III, Chimica fisica applicata, Ingegneria sanitaria-ambientale, Idraulica dei mezzi porosi, Istituzioni di Fisica della Materia, Logistica Industriale).

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Allegato II

Attività formative del Corso di Laurea in Ingegneria Chimica

Parte 1 – Insegnamenti curriculari

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Insegnamento: Analisi Matematica I

Modulo:

Anno di corso:1 Semestre: 1

Codice: 00102 SSD: MAT/05

CFU: 9 Ore: 72

Ore di lezione: 48 Ore di esercitazione: 24

Obiettivi formativi: Fornire i concetti fondamentali, in vista delle applicazioni, relativi al calcolo infinitesimale, differenziale e integrale per le funzioni reali di una variabile reale; fare acquisire adeguate capacità di formalizzazione logica e abilità operativa consapevole.

Contenuti: Numeri reali. Numeri complessi. Funzioni elementari nel campo reale. Equazioni e disequazioni. Limiti delle funzioni reali di una variabile reale: proprietà dei limiti, operazioni con i limiti e forme indeterminate, infinitesimi, infiniti, calcolo di limiti. Funzioni continue: proprietà e principali teoremi. Calcolo differenziale per funzioni reali di una variabile reale: funzioni derivabili e significato geometrico della derivata, il differenziale, principali teoremi del calcolo differenziale, estremi relativi e assoluti, criteri di monotonia, funzioni convesse e concave, studio del grafico, formula di Taylor. Integrazione indefinita: primitive e regole di integrazione indefinita. Calcolo integrale per le funzioni continue in un intervallo compatto: proprietà e principali teoremi, area del rettangoloide, teorema fondamentale del calcolo integrale, calcolo di integrali definiti. Successioni e serie numeriche, serie geometrica, serie armonica.

Prerequisiti / Propedeuticità: NESSUNA

Metodo didattico: Lezioni ed esercitazioni

Materiale didattico: Tracce delle prove di esame risolte e non

Modalità di esame: Prove applicative in itinere e/o prova scritta finale; colloquio

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Insegnamento: Elementi di Informatica

Modulo:

Anno di corso: 1 Semestre: 1

Codice: 15015 SSD: ING-INF/05

CFU: 6 Ore: 48

Ore di lezione: 26 Ore di esercitazione: 22

Obiettivi formativi: Conoscenza delle nozioni di base relative alla struttura ed al modello funzionale di un elaboratore. Conoscenza delle fondamentali strutture di dati e degli strumenti e metodi per lo sviluppo di programmi, su piccola o media scala, per applicazioni di tipo tecnico-scientifico. Capacità di progettare e codificare algoritmi in linguaggio C++, secondo le tecniche di programmazione strutturata e modulare, per la risoluzione di problemi di calcolo numerico di limitata complessità e di gestione di insiemi di dati, anche pluridimensionali.

Contenuti: I sistemi di calcolo. Nozioni di carattere introduttivo. Informazione e dato, algoritmo e programma. La codifica delle informazioni. La macchina di Turing. Il modello di von Neumann. Caratteristiche della Memoria Centrale e della Unità Centrale di Elaborazione. L’hardware e il software. Software di base e software applicativo. I sistemi di elaborazione moderni (Evoluzione del modello di von Neumann). Rappresentazione dei dati nei registri di memoria. Cenni di algebra booleana e conversioni dei sistemi di numerazione. Codici per la rappresentazione dei caratteri. Cenni sulla codifica di immagini e suoni. La programmazione degli elaboratori elettronici. I linguaggi di programmazione. L’algoritmo del processore: sequenza statica e dinamica delle istruzioni. Stato di un insieme di informazioni nel corso dell’esecuzione di un programma. Componenti di un programma: documentazione, dichiarazioni, istruzioni eseguibili. Il processo di compilazione ed esecuzione dei programmi. Cenni sui Sistemi Operativi. Cenni sui processi di sviluppo del software: le fasi di analisi, progettazione e implementazione. La progettazione dei programmi. La programmazione strutturata. L’approccio top-down per raffinamenti successivi. Costrutti seriali, selettivi e ciclici: sintassi, semantica, esempi d’uso. Annidamento di strutture. Modularità dei programmi. Sottoprogrammi: funzioni e librerie. Elementi del linguaggio C/C++. Tipi di dati fondamentali e strutturati (record ed array). Sintassi del linguaggio: istruzioni di controllo ed operatori del linguaggio. Dichiarazione e definizione di funzioni. Modalità di scambio parametri: funzioni con effetti collaterali. Visibilità e durata delle variabili. Array e stringhe di caratteri. Cenni sui puntatori. Algoritmi fondamentali di elaborazione. Librerie C/C++ per la gestione dell’I/O, delle stringhe, e per la matematica. Metodi iterativi per il calcolo numerico. Algoritmi per la gestione di array: ricerca, eliminazione, inserimento, ordinamento. Cenni sulla complessità computazionale di un algoritmo. Esercitazioni. Impiego di un ambiente di sviluppo dei programmi C/C++, con esempi di algoritmi fondamentali e di tipo numerico. Cenni su Automi a Stati Finiti.

Prerequisiti / Propedeuticità: NESSUNA

Metodo didattico: L'insegnamento comprende lezioni frontali ed esercitazioni sullo sviluppo di programmi in linguaggio C/C++. Le esercitazioni vengono svolte in aula ed in laboratorio in ambiente di sviluppo integrato Dev-C++.

Materiale didattico: - E. Burattini, A. Chianese, V. Moscato, A. Picariello, C. Sansone: Che C serve. Per iniziare a programmare – Apogeo Editore, 2016 - A. Chianese, V. Moscato, A. Picariello: Alla scoperta dei fondamenti dell'informatica – Liguori Editore, 2008. - Sito www.docenti.unina.it: materiale didattico offerto a supporto delle lezioni ed esercitazioni.

Modalità di esame: L’esame è costituito da due prove: una prova pratica preliminare, al calcolatore, che accerta la capacità di progettare e codificare un programma in C/C++ ed una prova (orale/scritta) tendente ad accertare la conoscenza degli argomenti teorici.

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Insegnamento: Geometria e Algebra

Modulo (ove presente la suddivisione in moduli):

Anno di corso: I Semestre: I

Codice: MAT/03

CFU: 6 Ore: 48

Ore di lezione: 36 Ore di esercitazione: 12

Obiettivi formativi: Lo studente deve conoscere le definizioni e gli enunciati esposti nel corso delle lezioni e deve essere in grado di articolare le dimostrazioni dei principali enunciati sia per il loro intrinseco valore formativo, sia per essere in grado di applicare gli strumenti teorici acquisiti. lo studente deve essere in grado di applicare i concetti ed i risultati acquisiti in due modi: generalizzare le tecniche studiate per ottenere risultati leggermente più avanzati e risolvere i problemi e gli esercizi che gli saranno proposti nelle prove di verifica scritte ed orali.

Contenuti: Strutture geometriche ed algebriche. Spazi vettoriali. Relazioni d’equivalenza e vettori liberi. Spazi vettoriali numerici e prodotto scalare standard. Dipendenza lineare, generatori, basi e dimensione. Sottospazi. Teorema di Grassmann. Matrici. Lo spazio delle matrici su un campo. Matrice trasposta. Matrici quadrate di vari tipi: triangolari, diagonali, simmetriche. Rango di una matrice. Prodotto righe per colonne. Il determinante di una matrice quadrata. Metodi di calcolo. Teoremi di Laplace, di Binet e degli Orlati. Operazioni elementari sulle righe (o colonne) di una matrice. Metodi di triangolazione. Questioni di invertibilità. Sistemi di equazioni lineari. Compatibilità, sistemi equivalenti. Teoremi di Rouchè-Capelli e di Cramer. Calcolo delle soluzioni di un sistema compatibile. Sistemi parametrici. Applicazioni lineari. Nucleo e immagine. Monomorfismi, epimorfismi ed isomorfismi. L’isomorfismo coordinato. Matrice associata ad una applicazione lineare. Endomorfismi, autovalori, autovettori ed autospazi. Il polinomio caratteristico. Molteplicità algebrica e geometrica di un autovalore. Diagonalizzazione di un endomorfismo e di una matrice. Il Teorema Spettrale. Spazi vettoriali euclidei. Matrici ortogonali e basi ortonormali. Geometria del piano. Rappresentazione parametrica e cartesiana della retta. Fasci di rette. Cenni su questioni affini ed euclidee nel piano. Geometria dello spazio. Rappresentazione parametrica e cartesiana della retta e del piano. Fasci di piani. Cenni su questioni affini ed euclidee nello spazio: parallelismo, ortogonalità e incidenza tra rette, tra piani, e tra una retta ed un piano. Il problema della comune perpendicolare di due rette non parallele.

Prerequisiti / Propedeuticità: NESSUNA

Metodo didattico: Lezioni ed esercitazioni

Materiale didattico: -Libro di testo: L. A. Lomonaco, Geometria e algebra, Aracne ed. (2013) -Esercizi e contenuti aggiuntivi sul sito di L. A. Lomonaco, sul server d’Ateneo

Modalità di esame: prova scritta (con quesiti a scelta libera) e colloquio orale

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Insegnamento: Analisi Matematica II

Modulo:

Anno di corso: 1 Semestre: 2

Codice: 00106 SSD: MAT/05

CFU: 9 Ore: 72

Ore di lezione: 48 Ore di esercitazione: 24

Obiettivi formativi: Fornire i concetti fondamentali, in vista delle applicazioni, relativi al calcolo differenziale e integrale per le funzioni reali di più variabili reali; fare acquisire abilità operativa consapevole.

Contenuti: Successioni e serie di funzioni nel campo reale. Serie di Taylor. Funzioni reali e vettoriali di più variabili reali: limiti, continuità e principali teoremi. Calcolo differenziale per le funzioni reali di più variabili reali: differenziabilità, teoremi fondamentali del calcolo differenziale, formula di Taylor. Estremi relativi e assoluti: condizioni necessarie, condizioni sufficienti. Integrali doppi e tripli di funzioni continue su insiemi compatti, formule di riduzione e cambiamento di variabili. Curve e superfici regolari, retta e piano tangenti, lunghezza di una curva e area di una superficie. Triedro associato ad una curva, normale ad una superficie regolare. Integrali curvilinei e integrali superficiali. Forme differenziali a coefficienti continui e integrali curvilinei di forme differenziali. Campi vettoriali gradienti, campi vettoriali irrotazionali. Teoremi della divergenza e di Stokes nel piano e nello spazio. Superfici orientabili. Teorema della funzione implicita e moltiplicatori di Lagrange. Equazioni differenziali in forma normale e problema di Cauchy, teoremi di esistenza e unicità. Equazioni differenziali del primo ordine a variabili separabili, equazioni differenziali lineari e metodi di risoluzione. Cenni sui sistemi di equazioni differenziali lineari del primo ordine.

Prerequisiti / Propedeuticità: Analisi Matematica I

Metodo didattico: Lezioni ed esercitazioni

Materiale didattico: Esercizi e tracce delle prove d’esame risolte e non

Modalità di esame: Prove applicative in itinere e/o prova scritta finale; colloquio

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Insegnamento: Chimica

Modulo:

Anno di corso: I Semestre: II

Codice: 26092 SSD: CHIM/07

CFU: 9 Ore: 72

Ore di lezione: 48 Ore di esercitazione: 24

Obiettivi formativi: Conoscenza critica dei fondamenti chimici e chimico - fisici necessari per interpretare il comportamento e le trasformazioni della materia in relazione alle principali tecnologie e problematiche di tipo ingegneristico: materiali, produzione e accumulo di energia, inquinamento. Interpretazione delle trasformazioni della materia in relazione sia ai modelli termodinamici che cinetici. Sarà acquisita la capacità di correlare le proprietà macroscopiche di un materiale con la sua microstruttura per comprendere i criteri che regolano la progettazione e la sintesi di un materiale in relazione alle sue possibili applicazioni.

Contenuti: Leggi fondamentali della chimica. Elementi e composti. Masse atomiche relative. La mole nelle reazioni chimiche. Relazioni stechiometriche. Numeri di ossidazione e nomenclatura dei composti inorganici. La struttura elettronica degli atomi. Orbitali atomici. La tavola periodica. Il legame chimico. Legame covalente. Orbitali molecolari. Polarità dei legami ed elettronegatività. Geometria molecolare. Molecole polari. Il legame ionico. Le interazioni tra ioni. Legame metallico. Legge dei gas ideali. Teoria cinetica. La distribuzione delle velocità molecolari. Gas reali. Forze di coesione nei solidi. L’energia reticolare dei cristalli. Interazioni intermolecolari. Solidi molecolari. Solidi reticolari. Transizioni di stato. La liquefazione dei gas. Stato liquido. Termodinamica chimica. Termochimica. Entropia ed irreversibilità: interpretazione statistica. Equilibri di fase: la tensione di vapore. Il diagramma di fase di una sostanza pura. Le soluzioni. Solubilizzazione e saturazione. I parametri che influenzano la solubilità. Proprietà delle soluzioni. Soluzioni elettrolitiche e conducibilità delle soluzioni. Velocità di reazione. Leggi cinetiche e meccanismi di reazione. Teoria delle collisioni. L’equilibrio chimico. La legge d'azione di massa. Equilibri eterogenei. Acidi e basi. pH. La neutralizzazione. Anfoteri. Gli equilibri di solubilità. Precipitazione. Dissoluzione dei precipitati. Reazioni di ossido-riduzione. Celle galvaniche. Potenziali elettrochimici. Elettrolisi. Leggi di Faraday. Pile ed accumulatori. Cenni di corrosione.

Prerequisiti / Propedeuticità: Conoscenze di base previste dai programmi delle materie scientifiche nella scuola secondaria superiore. / Nessuna.

Metodo didattico: lezioni, esercitazioni numeriche.

Materiale didattico: presentazionimultimedialidellelezioni.Libriditesto: D.W. Oxtoby, H. P. Gillis, A. Campion, CHIMICA MODERNA, IV Ed. Edises (Napoli); M. S. Silberberg, CHIMICA, III Ed. McGraw-Hill; P. Atkins, L. Jones, PRINCIPI DI CHIMICA, III Ed. Zanichelli (Bologna) I. Bertini, C. Luchinat; F. Mani, STECHIOMETRIA V Ed. Ambrosiania (Milano) M. Giomini, E. Balestrieri, M. Giustini, FONDAMENTI DI STECHIOMETRIA, Edises (Napoli)

Modalità di esame: Prova scritta e colloquio orale

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Insegnamento: Fisica Generale I

Modulo:

Anno di corso: 1 Semestre: 2

Codice: 00103 SSD: FIS/01

CFU: 6 Ore: 50

Ore di lezione: 36 Ore di esercitazione: 14

Obiettivi formativi: Lo studente acquisirà i concetti fondamentali della Meccanica Classica e i primi concetti della Termodinamica, privilegiando gli aspetti fenomenologici e metodologici. Inoltre acquisirà una abilità operativa consapevole nella risoluzione di semplici esercizi.

Contenuti: Grandezze fisiche, definizione operativa, unità di misura, dimensioni. Cinematica del punto materiale in una dimensione. Grandezze vettoriali e cinematica del punto in due e tre dimensioni. Principi della dinamica, definizione di forza e di massa. Forze fondamentali e leggi di forza. Forze macroscopiche di contatto, leggi di forza empiriche o condizioni vincolari. Problemi notevoli: moto balistico, piano inclinato, caduta in fluido viscoso, oscillatore armonico, pendolo semplice. Grandezze fisiche conservate e loro variazioni: quantità di moto, impulso; lavoro, energia cinetica e legame con lavoro, forze conservative, energia potenziale, teorema di conservazione dell’energia meccanica; momento angolare e momento delle forze. Moti relativi, sistemi di riferimento inerziali, forze apparenti. Dinamica dei sistemi di punti materiali: equazioni cardinali, centro di massa, leggi di conservazione, teoremi di Koenig. Elementi di dinamica del corpo rigido, rotazioni attorno ad asse fisso, urti. Elementi di statica e dinamica dei fluidi. Oscillazioni forzate e risonanza. Cenni sul moto dei pianeti. Temperatura e calore, primo principio della termodinamica. Gas ideali. Secondo principio della termodinamica (solo enunciato).

Prerequisiti / Propedeuticità: NESSUNA

Metodo didattico: Lezioni ed esercitazioni

Materiale didattico: Libro di riferimento (indicato dal docente anno per anno), eventuali appunti integrativi, esercizi svolti.

Modalità di esame: Prova scritta e orale

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Insegnamento: Disegno Tecnico Industriale

Modulo:

Anno di corso: 2 Semestre: 1

Codice: 00137 SSD: ING-IND/15

CFU: 6 Ore: 48

Ore di lezione: 24 Ore di esercitazione: 24

Obiettivi formativi: Interpretare disegni tecnici, valutando forma, funzione, lavorabilità, finitura superficiale e tolleranze dimensionali. Capacità di rappresentare disegni costruttivi di particolari e disegni d’assieme di montaggi semplici, nel rispetto della normativa internazionale. Conoscenze di base sulla documentazione tecnica di prodotto, dalla fase di progettazione concettuale alla fase di collaudo.

Contenuti: Comunicazione tecnica nel ciclo di sviluppo prodotto. Standardizzazione e normazione. Metodi di proiezione. Sezioni: rappresentazione delle zone sezionate; disposizione delle sezioni. Esecuzione delle sezioni; sezioni di particolari elementi; sezione di oggetti simmetrici; sezioni in luogo; sezioni in vicinanza; sezioni interrotte. Quotatura. Disposizione delle quote. Quotatura funzionale, tecnologica e di collaudo. Tolleranze dimensionali. Dimensioni limite, scostamenti e tolleranze. Gradi di tolleranza normalizzati; scostamenti fondamentali; sistemi di accoppiamenti. Accoppiamenti raccomandati; tolleranze dimensionali generali. Controllo delle tolleranze dimensionali e calibri. Calcolo di tolleranze e di accoppiamenti. Errori microgeometrici. Rugosità superficiale. Criteri di unificazione. Sistemi di filettature e loro designazione. Rappresentazione degli elementi filettati. Rappresentazione dei collegamenti filettati. Rappresentazione di collegamenti con vite mordente, vite prigioniera e con bullone. Dispositivi anti-svitamento spontaneo. Classi di bulloneria. Collegamenti smontabili non filettati. Chiavette, linguette, spine e perni, accoppiamenti scanalati; chiavette trasversali, anelli di sicurezza e di arresto. Collegamenti fissi; rappresentazione di chiodature e rivettature; rappresentazione e designazione delle saldature. Riconoscimento di caratteristiche geometriche. I riferimenti per le tolleranze geometriche. Cenni alle proprietà meccaniche dei materiali. Elaborazione di disegni costruttivi, di difficoltà crescente, di componenti, di dispositivi meccanici e di apparecchiature chimiche.

Prerequisiti / Propedeuticità: NESSUNA

Metodo didattico: lezioni frontali, esercitazioni guidate, discussione e confronto di casi studio

Materiale didattico: Libri di testo, norme UNI, ISO, EN. Temi di esercitazione e tutorial disponibili sul sito docente. Lanzotti. A., Disegno Tecnico Industriale, MOOC, www.federica.eu

Modalità di esame: Valutazione degli elaborati grafici svolti durante le esercitazioni, prova grafica personalizzata e colloquio finale

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Insegnamento: Chimica Organica

Modulo:

Anno di corso: 2 Semestre: 1

Codice: 00015 SSD: CHIM/06

CFU: 9 Ore: 72

Ore di lezione: 60 Ore di esercitazione: 12

Obiettivi formativi: Il corso mira a fornire allo studente le conoscenze di base sulle caratteristiche e reattività delle principali classi di composti organici, con particolare riferimento a quelle di maggiore interesse nelle produzioni industriali chimiche. Lo studente saprà riconoscere e classificare le diverse sostanze organiche, prevedendone le caratteristiche chimico-fisiche e di reattività in funzione della loro struttura; conoscerà inoltre i principali meccanismi di reazioni organiche. Lo studente acquisirà quindi consapevole autonomia di giudizio con riferimento alla valutazione di composti e reazioni chimiche.

Contenuti: Richiamo dei concetti fondamentali della chimica generale: struttura atomica, orbitali molecolari, legame chimico, formule di struttura. Introduzione ai composti organici: nomenclatura dei sostituenti alchilici, degli alcani, cicloalcani, alogenuri alchilici; proprietà fisiche degli alcani, alogenuri alchilici, alcoli, eteri, ammine; conformazione degli alcani e cicloalcani. Cenni sulla lavorazione del petrolio. Interazioni intermolecolari. Alcheni. Nomenclatura e struttura degli alcheni; isomeria cis/trans; stabilità relative degli alcheni. Nomenclatura e struttura degli alchini. Reazioni degli alcheni e degli alchini: addizione di un acido alogenidrico, di acqua, di idrogeno. Stabilità relative degli alcheni e meccanismi di reazione, diagrammi di reazione, stabilità dei carbocationi, regioselettività nelle reazioni di addizione elettrofila. Dieni coniugati. Polieni in natura. Stereoisomeria configurazionale. Chiralità. Enantiomeri e diastereoisomeri. Reazioni di sostituzione ed eliminazione degli alogenuri alchilici: meccanismi di reazioni SN2 / SN1 e fattori che le influenzano; prodotti di eliminazione (meccanismi E2 / E1 e fattori che le influenzano); competizione tra sostituzione ed eliminazione. Reazioni di alcoli, eteri ed alogenuri alchilici. Struttura e stabilità del benzene. Risonanza. Composti aromatici monociclici ed eterociclici . Reazioni di sostituzione elettrofila aromatica. Acidi e basi. Acidità di fenoli. Ammine. Basicità e nucleofilicità delle ammine. I sali di ammonio quaternari. Sali di aril diazonio. Composti carbonilici. Nomenclatura e proprietà di aldeidi, chetoni, acidi carbossilici, esteri e ammidi. Reazioni di addizioni nucleofila acilica (aldeidi e chetoni), reazioni di sostituzione nucleofila acilica (acidi carbossilici e derivati), idrolisi di esteri e ammidi, reazione con lo ione idruro (riduzioni). Acidità degli idrogeni in alfa al carbonile: la tautomeria cheto-enolica e la chimica degli enolati. Alchilazione di ioni enolato; addizione aldolica e disidratazione (condensazione aldolica). La condensazione di Claisen. La sintesi malonica. La sintesi acetacetica. Carboidrati e lipidi. Amminoacidi, peptidi e proteine.

Prerequisiti / Propedeuticità: Chimica

Metodo didattico: Lezioni ed esercitazioni

Materiale didattico:

• McMurry, Chimica Organica, Ec. Piccin • Solomons Graham TW, Fryhlem Craig B, Chimica organica, Ed. Zanichelli • Brown William H., Foote Christopher, CHIMICA ORGANICA, Ed. EDISES. • Bruice P. Y. CHIMICA ORGANICA, Ed. EdiSES

• M.V. D'Auria, O. Taglialatela Scafati, A. Zampella, Guida ragionata allo svolgimento di esercizi di chimica

organica. Loghìa Editore • Cacchi S, Nicotra F., ESERCIZI DI CHIMICA ORGANICA, Ed. AMBROSIANA

Modalità di esame: Prova orale

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Insegnamento: Fisica Generale II

Modulo:

Anno di corso: 2 Semestre: 1

Codice: 00117 SSD: FIS/01

CFU: 6 Ore: 48

Ore di lezione: 36 Ore di esercitazione: 12

Obiettivi formativi: Lo studente acquisirà i concetti fondamentali dell’Elettromagnetismo, privilegiando gli aspetti fenomenologici e metodologici. Acquisirà inoltre una abilità operativa consapevole nella risoluzione di semplici esercizi numerici.

Contenuti: Interazione elettrica. Il principio di conservazione della carica elettrica. Legge di Coulomb. Principio di sovrapposizione. Campo elettrico. Potenziale elettrostatico. Potenziale di dipolo. Forza risultante e momento risultante su un dipolo posto in un campo esterno. Flusso di un campo vettoriale. Legge di Gauss. Il campo elettrico in presenza di conduttori. Condensatori. Densità di energia del campo elettrico. Cenni sull’elettrostatica nei dielettrici. Correnti continue. Legge di Ohm. Legge di Joule. Forza elettromotrice di un generatore. Leggi di Kirchhoff. Circuito RC. Interazione magnetica. Forza di Lorentz. Forza su un conduttore percorso da corrente. Momento meccanico su una spira. Moto di una carica in un campo magnetico uniforme. Il campo magnetico generato da correnti stazionarie.Il campo di una spira a grande distanza. Il momento magnetico di una spira. La legge di Gauss per il magnetismo. Il teorema della circuitazione di Ampere. Cenni sulla magnetostatica nei mezzi materiali. Legge di Faraday. Coefficienti di Auto e Mutua induzione. Circuito RL. Densità di energia del campo magnetico. Corrente di spostamento. Equazioni di Maxwell. onde elettromagnetiche.Interferenza. Cenni di Ottica geometrica

Prerequisiti / Propedeuticità: Fisica I

Metodo didattico: Lezioni ed esercitazioni

Materiale didattico: Libro di testo (indicato dal docente anno per anno), eventuali appunti integrativi, esercizi svolti basati su esami degli anni precedenti

Modalità di esame: Prova scritta e orale

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Insegnamento: Fisica Matematica

Modulo:

Anno di corso: 2 Semestre: 1

Codice: 04959 SSD: MAT/07

CFU: 9 Ore: 72

Ore di lezione: 62 Ore di esercitazione: 10

Obiettivi formativi: Acquisire i concetti e i principi generali che rappresentano la base scientifica di numerosi e significativi modelli matematici dell’Ingegneria. Dimostrare la capacità di applicazione di queste conoscenze alla risoluzione di problemi elementari di evoluzione e dell’equilibrio.

Contenuti: Cenni di algebra vettoriale e tensoriale. Campi di vettori equivalenti e proprietà dei momenti. Geometria delle masse. Cinematica dei sistemi rigidi. Cenni all’asse di moto e teorema di Mozzi. Cinematica relativa. Vincoli. Grado di libertà e coordinate lagrangiane. Classe degli spostamenti. Analisi cinematica di vincoli agenti su corpi rigidi e su strutture piane. Le leggi di Newton e la meccanica del punto. Lavoro. Potenziale ed energia. Reazioni vincolari e proprietà sperimentali dei vincoli di appoggio o di appartenenza. Leggi dell’attrito. Principio delle reazioni vincolari. Concetti generali della Meccanica dei sistemi e teoremi generali. Vibrazioni libere e oscillazioni forzate. Fenomeni di risonanza. Analogie tra modelli elettrici, chimici e meccanici. Equazioni cardinali della Statica Il calcolo delle reazioni vincolari, risoluzione di strutture piane soggette a carichi distribuiti o concentrati. Calcolo degli sforzi nelle travature, metodo dei nodi e metodo delle sezioni di Ritter. Principio dei lavori virtuali e sue applicazioni. La trasformata di Laplace: regole di calcolo ed applicazioni. Rappresentazione Euleriana e Lagrangiana del moto. Elementi di Meccanica dei sistemi continui.

Prerequisiti / Propedeuticità: Analisi Matematica I, Geometria ed Algebra

Metodo didattico: Lezioni frontali

Materiale didattico: - Levi Civita , Amaldi U - Lezioni Di Meccanica Razionale vol I, vol II ,Complementi alle Lezioni (2013) Ed CompoMat. - Appunti del corso. - Materiale didattico reperibile sul sito web-docenti

Modalità di esame: prova orale

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Insegnamento: Elettrotecnica

Modulo:

Anno di corso: 2 Semestre: 2

Codice: 52136 SSD: ING-IND/31

CFU: 9 Ore: 72

Ore di lezione: 48 Ore di esercitazione: 24

Obiettivi formativi: Obiettivo del corso è l’acquisizione delle nozioni fondamentali che mettano l’ingegnere industriale (“non elettrico”) nella condizione di utilizzare e gestire correttamente impianti e macchine elettriche dei tipi più diffusi nella ordinaria realtà produttiva.

Contenuti: Metodi di analisi delle reti elettriche nei regimi stazionario, sinusoidale e dinamico. Principio di funzionamento, caratteristiche costruttive, proprietà operative, modalità di impiego e principali peculiarità delle fondamentali macchine elettriche: trasformatore, motore asincrono (o “ad induzione”), macchina a collettore (o “a corrente continua”). Fondamenti e peculiarità delle misure elettriche con riferimento alle tipologie, alle principali cause di errore e alle “qualità” degli strumenti di misura. Principio di funzionamento e caratteristiche costruttive e di impiego delle più diffuse “famiglie” di strumenti di misura: magnetoelettrici, elettromagnetici ed ettrodinamici, con cenni al principio di funzionamento degli strumenti digitali o “a conversione” di tempo. Nozioni di base sugli impianti elettrici e la loro gestione (apparecchi di manovra e protezione).

Prerequisiti / Propedeuticità: Analisi Matematica II & Fisica II

Metodo didattico: Lezione frontale con l’ausilio di alcune proiezioni utili ad illustrare componenti, macchine e strumenti elettrici.

Materiale didattico: Testo: Giulio Fabricatore “ELETTROTECNICA ED APPLICAZIONI” Liguori editore

Modalità di esame: L’esame orale è preceduto da una breve prova scritta il cui superamento è preclusivo

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Insegnamento: Scienza e Tecnologia dei Materiali

Modulo:

Anno di corso: 2 Semestre: 2

Codice: 00119 SSD: ING-IND/22

CFU: 9 Ore: 72

Ore di lezione: 54 Ore di esercitazione: 18

Obiettivi formativi Il corso intende fornire agli studenti di Ingegneria Chimica le conoscenze fondamentali sulla struttura, sulla microstruttura, sulle proprietà e sui processi di produzione dei principali materiali d’interesse ingegneristico, sia di tipo strutturale che di tipo funzionale. Tali conoscenze costituiscono necessario requisito per la progettazione dei materiali e per il loro corretto impiego.

Contenuti Costituzione dei materiali. Proprietà chimiche, fisiche, meccaniche ed elettriche dei materiali e loro dipendenza dalla natura delle fasi costituenti e dalla microstruttura. Porosità e sua influenza sulle proprietà dei materiali. I solidi e le loro trasformazioni. Struttura dei solidi ideali. Difetti. Solidi non cristallini: stato vetroso. Transizioni in fase condensata: aspetti termodinamici e cinetici. Nucleazione omogenea ed eterogenea. Transizioni solido-solido, di spostamento e ricostruttive. Diagrammi di stato: significato, limiti, impiego. Produzione, impiego e durabilità dei materiali. Interazione dei materiali con gli ambienti naturali o industriali di pertinenza. Materiali metallici: produzione e proprietà in relazione con le strutture. Ferro, alluminio, rame e loro leghe. Materiali ceramici strutturali. Processi e meccanismi di consolidamento di impasti ceramici. Il processo di sinterizzazione. Materiali ceramici convenzionali a pasta porosa (laterizi) e a pasta compatta (porcellane). Rivestimenti. Ceramici per alte temperature: refrattari e refrattarietà. Materiali vetrosi. Induzione del processo di cristallizzazione in un vetro: vetroceramiche. Materiali leganti. Leganti aerei (calce, gesso) ed idraulici (calci idrauliche e cementi). Cenni sui materiali microporosi. Zeoliti: proprietà, impieghi. Materiali organici. Polimeri e polimerizzazione. Resine termoplastiche e termoindurenti. Elastomeri. Relazioni struttura-proprietà. Processi di produzione.

Prerequisiti / Propedeuticità: Chimica

Metodo didattico Lezioni; esercitazioni calcolative.

Materiale didattico: Materiale didattico scaricabile dal sito docente C. Colella, D. Caputo – Introduzione alla scienza e tecnologia dei materiali. Vol.1 I solidi, De Frede W. D. Callister – Scienza e ingegneria dei materiali. Una introduzione, EdiSES W. F. Smith, J. Hashemi - Scienza e tecnologia dei materiali, McGraw-Hill J. F. Shackelford – Scienza e ingegneria dei materiali, Pearson-Prentice Hall AA.VV. – Manuale dei materiali per l’ingegneria, a cura di AIMAT, McGraw-Hill C. Brisi – Lezioni di chimica applicata, Levrotto & Bella

Modalità di esame Prove scritte in itinere o prova scritta e colloquio per i frequentanti; prova scritta e colloquio per i non frequentanti.

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Insegnamento: Termodinamica

Modulo:

Anno di corso: 2 Semestre: 2

Codice: 11653 SSD: ING-IND/24

CFU: 12 Ore: 96

Ore di lezione: 60 Ore di esercitazione: 36

Obiettivi formativi: Sapere: Fornire i concetti fondamentali relativamente ai principi della termodinamica, ai processi elementari dei cicli termodinamici, agli equilibri tra fasi, sia per sostanze pure che per miscele, ed agli equilibri chimici di interesse per l’ingegneria chimica. Saper fare: Risoluzione di problemi di bilancio di materia e di energia. Utilizzo di diagrammi e tabelle per la determinazione di proprietà termodinamiche e per calcoli relativi a cicli frigoriferi e di potenza. Risoluzione di problemi riguardanti equilibri di fase e di reazione.

Contenuti: Bilanci di materia. Sistemi chiusi e sistemi aperti. Bilanci di energia. Calore e lavoro. Primo principio della termodinamica. Energia interna. Entalpia. Calore specifico. Passaggi di stato e calore latente. Il gas perfetto. Compressione isoterma e adiabatica di un gas perfetto. Alcuni diagrammi di stato di sostanze pure. Calcoli di processo per sostanze pure sul diagramma di stato. Il calore di reazione e la sua dipendenza dalla temperatura. Calori di formazione e di combustione. Il reattore adiabatico. Processi reversibili e irreversibili. Il secondo principio della termodinamica e l’entropia. Cicli termodinamici di potenza e cicli frigoriferi. Calcoli relativi a cicli termodinamici sui diagrammi di stato. L’energia libera e l’equilibrio di fase. Le miscele ideali e l’equilibrio liquido-vapore di miscele ideali. La laminazione di miscele. La solubilità dei gas nei liquidi e la legge di Henry. Diagrammi di stato di miscele. La lacuna di miscibilità. Equilibri liquido-liquido. La regola delle fasi. Gli equilibri di reazione. Il calcolo della costante di equilibrio. La sua dipendenza dalla temperatura. Il reattore e il calcolo del grado di conversione all’equilibrio. La dipendenza del grado di conversione dalla pressione e dalle condizioni di alimentazione.

Prerequisiti / Propedeuticità: NESSUNA

Metodo didattico: Lezioni ed esercitazioni

Materiale didattico: J. M. Smith e H. C. Van Ness, Introduction to Chemical Engineering Thermodynamics, McGraw-Hill Materiale didattico scaricabile dal sito web docente

Modalità di esame: Prova scritta

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Insegnamento: Fondamenti di Chimica Industriale

Modulo:

Anno di corso: 3 Semestre: 1

Codice: 12384 SSD: ING-IND/27

CFU: 9 Ore: 72

Ore di lezione: 40 Ore di esercitazione: 32

Obiettivi formativi: Mettere lo studente in condizioni di: 1. giustificare la scelta degli stadi attraverso cui si realizza un processo chimico (preparazione dell’alimentazione, reattori, operazioni di separazione e purificazione dei prodotti, operazioni di riciclo, operazioni di controllo degli inquinanti); 2. tracciare il diagramma di flusso di processo completo con indicazioni quantitative sulle condizioni operative delle apparecchiature che compongono i singoli stadi e sulle correnti di flusso; 3. impostare e risolvere bilanci di materia e di energia, conti di termodinamica e cinetica applicata in relazione a diagrammi di flusso e diagrammi a blocchi.

Contenuti: Diagrammi a blocchi e diagrammi di flusso di processo: analisi qualitativa e quantitativa dei processi. Materie prime e principali linee di produzione dell’industria chimica. Termodinamica applicata alle reazioni dell’industria chimica: equilibri chimici di sistemi reagenti complessi; conversione, selettività e resa; calcolo delle rese termodinamiche e scelta delle condizioni operative. Cinetica applicata - la catalisi nelle reazioni dell’industria chimica: definizioni e relazioni di tipo cinetico; deduzione delle equazioni di velocità di reazione; principali tipologie di catalizzatori industriali, loro caratteristiche e campi di impiego. Metodi di separazione/purificazione: principali metodi di separazione e purificazione ed esame dei principi chimico-fisici che ne sono alla base; esempi di stadi di separazione/purificazione tipici nell’industria chimica. Processi rilevanti nell’industria chimica: processo di produzione di H2 mediante steam reforming; processo di sintesi di NH3. Processi chimici sostenibili: processo di produzione del bio-diesel. Esercizi: bilanci materiali ed energetici sui diagrammi di flusso e diagrammi a blocchi di produzioni industriali. Calcoli di equilibri chimici e fisici e di cinetica chimica applicati agli stadi che compongono i processi chimici industriali. Analisi quantitativa delle condizioni operative dei processi di produzione di H2, NH3 e bio-diesel.

Prerequisiti / Propedeuticità: Termodinamica

Metodo didattico: Lezioni ed esercitazioni

Materiale didattico: - Appunti del corso - Principi della Chimica Industriale, G. Natta, vol.1, 2 e 3. - Elementary Principles of Chemical Processes; Richard M. Felder, Ronald W. Rousseau, John Wiley & Sons, Inc. Third Edition, 2005 - Ullmann's Encyclopedia of Industrial Chemistry, 2006 - Analysis, Synthesis, and Design of Chemical Processes, Turton R., Bailie R., Whiting W., Shaeiwitz J., 2009 Prentice Hall Edition

Modalità di esame: Prova scritta

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Insegnamento: Macchine Modulo: Anno di corso: 3 Semestre: 1 Codice: 07706 SSD: ING-IND/08

CFU: 9 Ore: 72 Ore di lezione: 52 Ore di esercitazione: 20 Obiettivi formativi: L'insegnamento fornisce le conoscenze di base relative ai sistemi di conversione dell'energia con particolare riferimento agli impianti motori primi termici e alle macchine motrici e operatrici. Si affrontano con approccio termo-fluidodinamico le problematiche tecnologico-impiantistiche, e si illustrano le caratteristiche operative degli impianti per la produzione di energia, e delle macchine. Vengono individuati i criteri di massima per la selezione dei sistemi di potenza anche cogenerativi, tenendo in debito conto i vincoli di efficienza, ingombro, costo e impatto ambientale. Contenuti: Risorse e fabbisogni energetici. Rendimento globale di un impianto motore termico, consumo specifico di combustibile, catena dei rendimenti, rendimenti di compressione ed espansione. Impianti motori con turbina a vapore, cicli di riferimento, metodi per aumentare la potenza e il rendimento; analisi dei principali componenti. Apparecchiature per la produzione di energia termica. Impianti motori con turbina a gas, cicli di riferimento, metodi per aumentare la potenza e il rendimento. Impianti a ciclo combinato gas-vapore. Motori alternativi a combustione interna, cicli di riferimento, potenza, regolazione e caratteristiche di funzionamento. Sistemi cogenerativi, indici di prestazione e caratteristiche di funzionamento. Meccanismi di trasferimento del lavoro nelle macchine dinamiche e volumetriche. Macchine dinamiche e volumetriche, operatrici e motrici. Pompe, compressori e ventilatori; caratteristiche di funzionamento e di esercizio; criteri di selezione. Prerequisiti / Propedeuticità: Termodinamica Metodo didattico: Lezioni, Esercitazioni calcolative, Esperienze di laboratorio Materiale didattico: Materiale didattico scaricabile dal sito docente - O. Vocca: “Lezioni di Macchine”, ed. Liguori - R. della Volpe: “Macchine”, ed. Liguori - R. della Volpe: “Esercizi di Macchine”, ed. Liguori - R. della Volpe: “Analisi energetica ed exergetica della compressione e della espansione. Rendimenti”, ed. Liguori - G. Lozza: “Turbine a gas e cicli combinati”, ed. Esculapio - O. Acton: “Turbomacchine”, ed. UTET - R. della Volpe e M. Migliaccio, “Motori a Combustione Interna”, ed. Liguori - C. d'Amelio: “Elementi di Turbine a Vapore”, ed. Liguori Modalità di esame: Prova scritta e orale

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Insegnamento: Principi d'Ingegneria Chimica

Modulo:

Anno di corso: 3 Semestre: 1

Codice: 09145 SSD: ING-IND/24

CFU: 12 Ore: 96

Ore di lezione: 64 Ore di esercitazione: 32

Obiettivi formativi: Sapere: concetti fondamentali dei fenomeni di trasporto di quantità di moto, di calore, di materia, in assenza e in presenza di reazioni chimiche, attraverso la scrittura delle corrispondenti equazioni di bilancio corredate delle appropriate equazioni costitutive di trasporto. Saper fare:Valutazione di ordini di grandezza e stima dei parametri fisici e delle grandezze in gioco in problemi di trasporto. Risoluzione di problemi di trasporto basati su equazioni di bilancio microscopico o macroscopico e che prevedano la risoluzione di equazioni algebriche e/o differenziali.

Contenuti: Cenni di geometria dello spazio. Vettori. Tensori. Geometria differenziale. Campi scalari e vettoriali. Trasporto della quantità di moto. Equazioni di continuità, bilancio della quantità di moto e del suo momento. Equazioni costitutive. Il fluido newtoniano. Fluidi non-newtoniani. Equazione di Navier-Stokes. Turbolenza, stress di Reynolds. Equazione dell’energia meccanica. Trasporto di calore. Equazione di bilancio di energia. Meccanismi del trasporto di calore. Legge di Fourier. Trasporto di materia. Bilanci con più di una specie chimica. Generazione per reazione chimica. Meccanismi del trasporto di materia. Legge di Fick. Adimensionalizzazione delle equazioni di bilancio. Gruppi adimensionali e loro significato fisico. Ordini di grandezza. Trasporto tra le fasi. Coefficienti di trasporto. Teorie dello strato limite. Bilanci macroscopici. Coefficienti globali di trasporto. Applicazioni a problemi dell’ingegneria chimica e affini. Moto intorno a oggetti sommersi. Moto in tubi. Moto in letti di particelle. Impianti per il trasporto di fluidi. Trasporto di calore in mezzi solidi. Convezione forzata e naturale di calore. Reattori chimici ideali (cenni). Trasporto di materia con reazione chimica. Catalizzatori porosi. Problemi di trasporto simultaneo di calore, materia e quantità di moto.

Prerequisiti / Propedeuticità: Termodinamica

Metodo didattico: lezioni ed esercitazioni

Materiale didattico: Materiale didattico scaricabile dal sito docente Bird, Stewart, Lightfoot, Fenomeni di Trasporto, Editore CEA Denn, Process Fluid Mechanics, Prentice Hall

Modalità di esame: Prova scritta

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Insegnamento: Identificazione e Simulazione dei Processi Chimici

Modulo:

Anno di corso: 3 Semestre: 2

Codice: 26098 SSD: ING-IND/26

CFU: 6 Ore: 48

Ore di lezione: 28 Ore di esercitazione: 20

Obiettivi formativi: Il corso fornisce agli allievi le conoscenze di base sulla modellistica matematica, sulla identificazione parametrica, e sulla simulazione computazionale di processi chimici. Obiettivi formativi del corso sono: 1 – Collegamento tra modelli matematici di processi ed esperimenti. 2 – Scelta di metodi numerici per la simulazione di modelli matematici di processi chimici espressi in termini disistemi di equazioni non lineari e di sistemi di equazioni differenziali ordinarie. 3 – Utilizzo di metodologie statistiche per la soluzione dei problemi di identificazione relativa a modelli matematici di processi chimici in forma esplicita ed implicita. 4 – Costruzione ed interpretazione di test statistici.

Contenuti: • Richiami sui modelli matematici di apparecchiature e processi chimici. • Modelli matematici e misure sperimentali: modelli che coinvolgono il trasporto di materia, calore e quantità

di moto con o senza reazioni chimiche. • Tipi di variabili e parametri. Modelli lineari e non lineari nei parametri. Problemi della stima dei parametri, e

della discriminazione tra modelli alternativi. Modelli disponibili in forma esplicita ed implicita. • Introduzione alla simulazione. Metodi per la soluzione di modelli espressi da sistemi di equazioni non lineari.

Metodi per l’integrazione numerica di sistemi di equazioni differenziali ordinarie. Metodi espliciti ed impliciti. Cenni sulla stabilità numerica.

• Esperimenti deterministici e aleatori, modelli degli esperimenti, condizioni sperimentali e variabili misurate. Variabili deterministiche e variabili aleatorie.

• Modelli di variabili aleatorie. Funzioni densità e distribuzione di probabilità. Media, varianza e altri momenti. • Metodi di stima dei parametri: minimi quadrati, minimi quadrati pesati e massima verosimiglianza. • Intervalli di fiducia dei parametri stimati. • Esposizione elementare dei principali test statistici (test t, F e ANOVA). Applicazioni di test statistici alla

stima di parametri e per la discriminazione tra modelli. • Cenni di programmazione della sperimentazione

Prerequisiti / Propedeuticità: Termodinamica & Principi d'Ingegneria Chimica

Metodo didattico: ´ lezioni, laboratori, seminari applicativi, laboratorio informatico con ausilio di Matlab

Materiale didattico: - Slides del corso - Douglas C. Montgomery e George C. Runger, Applied Statistics and Probability for Engineers, 2003, John Wiley & Sons, Inc. - A. Quarteroni e E. Saleri, Introduzione al calcolo scientifico, Springer, 2006

Modalità di esame: Prova scritta

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Insegnamento: Impianti Chimici

Modulo:

Anno di corso: 3 Semestre: 2

Codice: 05846 SSD: ING-IND/25

CFU: 9 Ore: 72

Ore di lezione: 42 Ore di esercitazione: 30

Obiettivi formativi: Analisi di schemi complessi di apparecchiature ricorrenti nell’industria di trasformazione. Conoscenza delle equazione caratteristiche di funzionamento delle apparecchiature unitarie e delle apparecchiature accessorie.

Contenuti: Schemi di processo. Rassegna delle caratteristiche funzionali e costruttive di apparecchiature ricorrenti nell'industria di trasformazione. Valvole, pompe e apparecchiature per la misura e il controllo di flusso. Scambio termico. Scambiatori di calore a superficie: a tubi concentrici, a tubi e mantello, a piastre. Scambiatori di calore con passaggio di fase e concentratori. Separazioni di fase basate sulla dinamica di sistemi polifasici: sedimentazione e ispessimento, filtrazione, cicloni, centrifugazione. Cenni sulla separazione di componenti basate sul contatto tra fasi eterogenee: assorbimento, adsorbimento, evaporazione e concentrazione a film sottile. Scambio simultaneo di materia e di calore: torri di raffreddamento. Separazione di componenti basate sulle differenti volatilità: apparecchiature per distillazione a due componenti.

Prerequisiti / Propedeuticità: Termodinamica & Principi d'Ingegneria Chimica

Metodo didattico: Lezioni ed esercitazioni

Materiale didattico: - W. McCabe, J. Smith, P. Harriott, Unit Operations of Chemical Engineering, McGraw-Hill Science (2000) - A.S. Foust, L.A. Wenzel, C.W. Clump, L. Maus, L.B. Anderson, Principles of Unit Operations, 2nd Edition, John Wiley & Sons, New York. 1980.

Modalità di esame: Prova scritta

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Insegnamento: Ingegneria delle Reazioni Chimiche

Modulo:

Anno di corso: 3 Semestre: 1

Codice: 05998 SSD: ING-IND/25

CFU: 6 Ore: 48

Ore di lezione: Ore di esercitazione:

Obiettivi formativi: Presentare le problematiche e le tecniche relative alla progettazione ed all’esercizio dei reattori chimici limitatamente all’operazione stazionaria di sistemi reagenti caratterizzati da idealità di flusso.

Contenuti: Bilanci materiali e di energia su sistemi reagenti. Reattori ideali continui e discontinui e configurazioni basate sulla combinazione di questi. Ottimizzazione di sistemi di reazione per cinetiche diverse. Sviluppo di case studies. Reattori ideali operati in condizioni non isoterme. Impostazione delle equazioni di progetto nel caso generale e nel caso di operazione adiabatica. Sviluppo di case studies. Sistemi reagenti in presenza di reti di reazioni. Definizioni di resa e selettività globale ed impiego. Analisi di semplici reti di reazioni. Sviluppo di case studies.

Prerequisiti / Propedeuticità: Termodinamica

Metodo didattico: Lezioni, Esercitazioni calcolative, anche con l’ausilio del simulatore di processo (ASPEN +)

Materiale didattico: - appunti del corso - O. Levenspiel, Chemical reactor engineering, Wiley NY (2000)

Modalità di esame: Prova scritta

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Attività formative

Parte 2 – Insegnamenti a scelta autonoma

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Insegnamento: Analisi Matematica III

Modulo:

Anno di corso: 3 Semestre: 1

Codice: 01295 SSD: Mat/05

CFU: 6 Ore: 48

Ore di lezione: 38 Ore di esercitazione: 10

Obiettivi formativi: Acquisizione e consapevolezza operativa dei concetti e dei risultati fondamentali, in vista delle principali applicazioni, relativi alle equazioni differenziali ordinarie e alle derivate parziali, all’analisi complessa e all’analisi di Fourier.

Contenuti: Numeri complessi. Forma algebrica, trigonometrica, esponenziale. Proprietà del modulo e dell'argomento. Formule di De Moivre e delle radici n-esime. Funzioni elementari nel campo dei numeri complessi: esponenziale, seno, coseno e tangente, logaritmo, potenza. Successioni e serie nel campo dei numeri complessi: serie di potenze. Funzioni analitiche. Olomorfia e condizioni di Cauchy-Riemann. Armonicità. Cenni sulle trasformazioni conformi. Integrali di linea di funzioni di variabile complessa. Primitive di funzioni olomorfe. Teorema e formule di Cauchy. Sviluppo in serie di Taylor. Sviluppo in serie di Laurent. Zeri delle funzioni analitiche. Classificazione delle singolarità isolate. Sommabilità. Funzioni sommabili. Integrali impropri. Integrali nel senso del valore principale secondo Cauchy. Convoluzione. Formule di derivazione sotto il segno di integrale. Residui. Teorema dei residui. Calcolo dei residui nei poli. Calcolo di integrali col metodo dei residui. Serie di Fourier. Polinomi trigonometrici. Serie di Fourier. Convergenza nel senso puntuale. Trasformazione di Fourier. Definizione di trasformata di Fourier. Proprietà formali della trasformata di Fourier. Formula di inversione. Trasformazione di Laplace. Definizione e dominio della trasformata di Laplace. Analiticità e comportamento all'infinito. Esempi notevoli di trasformata di Laplace. Proprietà formali della trasformata di Laplace. Teorema del valore iniziale. Antitrasformata. Uso della trasformata di Laplace nei modelli differenziali lineari. Problemi ai limiti. Problemi ai limiti per equazioni differenziali omogenee. Autovalori e autofunzioni. Ortogonalità delle autofunzioni. Calcolo di autovalori e autofunzioni associate. Problemi ai limiti per equazioni differenziali non omogenee. Funzione di Green. Cenni sui polinomi di Chebichef. Equazioni differenziali alle derivate parziali. Equazione di Laplace: problemi ben posti; unicità; funzioni armoniche; identità di Green; formula di Pois son; soluzione fondamentale dell'operatore di Laplace. Equazione delle onde unidimensionale: condizioni iniziali e al bordo; studio di problemi ben posti; formuladi D'Alembert. Equazione del calore: studio di problemi ben posti. Equazioni allederivate parziali del secondo ordine: classificazione, caratteristiche e forme canoniche. Fanno parte integrante del programma esercizi relativi a tutti gli argomenti indicati.

Prerequisiti / Propedeuticità: NESSUNA

Metodo didattico: Lezioni frontali

Materiale didattico: Appunti (si veda "Materiale didattico" alla pagina www.docenti.unina/anna.mercaldo) G.C. Barozzi, Matematica per l'Ingegneria dell'Informazione, Zanichelli. G. Di Fazio - M. Frasca, Metodi Matematici per l'Ingegneria, Monduzzi S. Salsa, Equazioni alle derivate parziali, Springer

Modalità di esame: Colloquio e/o prova scritta

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Insegnamento: Logistica Industriale

Modulo:

Anno di corso: 3 Semestre: 1

Codice: 16366 SSD: ING-IND/17

CFU: 9 Ore: 72

Ore di lezione: 50 Ore di esercitazione: 22

Obiettivi formativi: L’insegnamento ha la finalità di fornire i criteri generali e i metodi quantitativi che presiedono alla scelta, alla progettazione e alla gestione di sistemi logistici, integrati e flessibili, capaci di realizzare l’integrazione dei flussi fisici e dei flussi informativi per garantire un elevato livello qualitativo dei prodotti e del servizio ai clienti, la riduzione del tempo di risposta e il minimo costo complessivo, un’adeguata flessibilità operativa e gestionale

Contenuti: Definizione di impianto industriale- Struttura dell’azienda-sistemi tecnico produttivi e prestazioni- Studio dei metodi e misura dei tempi- Determinazione del tempo ciclo-Conduzione multipla - Il contesto competitivo :Logistica e mercato – Logistica e marketing- Il vincolo del lead time- Logistica e Supply Chain Management: Logistica come funzione aziendale e scelta strategica- Logistica integrata- Elementi fondamentali per la gestione del processo logistico- Reti logistiche- Il concetto di Supply Chain Management- Supply Chain Network- Reverse Supply Chain Management - Rintracciabilità- Gestione RFID - Gestione delle scorte: Funzione e tipologie di scorte- La gestione dell’inventory- Giacenze e rimanenze- Scorte di ciclo e scorte di sicurezza- Lotto economico d’acquisto- Gestione a livello di riordino e ad intervallo di riordino- Algoritmo di Wagner-Within- I sistemi a fabbisogno- MRP-Misura della prestazione- Analisi strategica dell’inventory - Sistemi di packaging: Definizioni e funzionalità di un sistema di packaging- I costi logistici del packaging- Il mercato dell’imballaggio: settore, evoluzione, consumi per filiera- Imballaggio e ambiente- Reverse logistics degli imballaggi- riutilizzo, riciclaggio, recupero, smaltimento-Packaging: aspetti normativi- Imballaggio primari, secondario e terziario--Costo di movimentazione, stoccaggio, trasporto- I pallet: definizioni, tipologie- Criteri di formazione delle unità di carico pallettizzate- Robot di pallettizzazione- Costi Magazzini- Progettazione- Magazzini industriali - Parametri di prestazionali - Aree di stoccaggio manuali: caratteristiche, stoccaggio di unità di carico pallettizzate - stoccaggio di unità di carico di piccole dimensioni - progettazione, determinazione della ricettività e della potenzialità di movimentazione - dimensionamento dell‟area di stoccaggio - determinazione della superficie di stoccaggio- layout ottimale - criteri di allocazione dei prodotti a magazzino - calcolo dei numeri di carrelli per la movimentazione - Magazzini automatici- Sistemi di movimentazione interna tradizionale- Carrelli elevatori- Trasportatori rigidi-AGV- Magazzini serviti da trasloelevatori - Logistica distributiva: Flussi delle attività nella logistica distributiva- La modalità di trasporto come fattore competitivo- Intermodalità di trasporto- Scenari evolutivi del trasporto merci e della logistica- La piattaforma logistica -

Prerequisiti / Propedeuticità: NESSUNA

Metodo didattico: lezioni frontali

Materiale didattico: dispense del corso disponibili sul sito del docente Libri di testo: A.Pareschi, , E.Ferrari, A.Persona, A.Regattieri “Logistica”, Ed. Pitagora(2004). Chopra, S., Meindl, P., “Supply Chain Management”, Prentice Hall, New Jersey, 2001. F. Dallari, G.Marchet “Casi applicativi di logistica” Ed. CUSL, 2000. S. Cavalieri, M.Perona, A. Pistoni, A. Pozzetti, M. Tucci “Riprogettare il servizio post-vendita”, Hoepli 2007

Modalità di esame: L’esame di logistica industriale si suddividerà in una prova scritta ed una orale, con la seguente articolazione: 1 il docente informerà tramite la sua pagina, sul sito docenti.unina. la data dell’appello d'esame e renderà disponibile le prenotazioni con sistema segrepass; 2 lo studente si prenoterà tramite il sistema segrepass; 3 lo studente prenotato si presenterà all'appello il giorno fissato e parteciperà alla prova scritta. (Si consiglia di portare con se una calcolatrice). La prova scritta riguarderà solo le applicazioni numeriche e consterà un esercizio da risolvere in un tempo massimo di 2h 4 Il docente metterà sul suo sito il risultato della prova scritta e fisserà una nuova data per l’esame orale

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Insegnamento: Sicurezza nei Processi Chimici

Modulo:

Anno di corso: 1 Semestre: 1

Codice: 17158 SSD: ING-IND/27

CFU: 6 Ore: 48

Ore di lezione: 40 Ore di esercitazione: 8

Obiettivi formativi: ´Obiettivi_FormativiFornire allo studente le conoscenze relative agli aspetti di sicurezza connessi allo stoccaggio, al trasporto e alle trasformazioni di sostanze pericolose (instabili, infiammabili, tossiche)

Contenuti: ´ContenutiTipologie incidentali nell’industria chimica e di processo. Stabilità termica delle sostanze ed esplosione termica. Sicurezza di reattori chimici . Incendi ed esplosioni. Sorgenti di ignizione; autoignizione, energie minime di innesco. Stima dei danni dovuti ad incendi ed esplosioni. Tossicologia e igiene industriale: identificazione, valutazione e controllo dell’esposizione ad agenti tossici nei luoghi di lavoro. Procedure per la prevenzione di incendi ed esplosioni/protezione dalle esplosioni. Cenni di Identificazione dei pericoli ed analisi del rischio (Hazop, albero degli eventi, albero dei guasti).

Prerequisiti / Propedeuticità: NESSUNA

Metodo didattico: Lezione ed Esercitazione

Materiale didattico: D.A.Crowl and J.F.Louvar, Chemical Process safety: Fundamentals with Applications, 2nd Edition, Prentice Hall PTR. J. Steinbach, Safety Assessment for Chemical Processes, Wiley-VCH. Durante il corso il docente fornirà copie di lucidi e appunti dattiloscritti delle lezioni

Modalità di esame: Colloquio

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Insegnamento: Chimica Fisica Applicata

Modulo:

Anno di corso: 2 Semestre: 1

Codice: U2210 SSD: ING-IND/23

CFU: 6 Ore: 48

Ore di lezione: 32 Ore di esercitazione: 16

Obiettivi formativi: Lo studente deve conoscere le definizioni e i principi fondamentali esposti nel corso delle lezioni e deve essere in grado di applicare gli strumenti teorici acquisiti in semplici situazioni di interesse pratico.

Contenuti: PRINCIPI FONDAMENTALI Equazioni di bilancio. Ruolo delle equazioni costitutive (equilibrio e dinamica) Elementi di descrizione “microscopica”: meccanica statistica classica di equilibrio e di non-equilibrio. Formule fondamentali: entropia di Boltzmann; distribuzione di Gibbs; equazione dinamica di Boltzmann; equazione dinamica di Smoluchowski. Cenni alle simulazioni dinamiche “dirette”. Connessione con teorie e risultati macroscopici (termodinamica, equazioni di stato; meccanica del continuo, fenomeni di trasporto). APPLICAZIONI Lunghezze e tempi caratteristici della materia (di interesse ingegneristico): introduzione alla fisica della soft matter. Applicazioni a scelta del docente, selezionate da: gas ideali e imperfetti, teoria dell’adsorbimento, teoria delle soluzioni, soluzioni di elettroliti, sospensioni Browniane, liquidi polimerici, gel chimici e fisici, cristalli liquidi.

Prerequisiti / Propedeuticità: NESSUNA

Metodo didattico: Lezioni ed esercitazioni

Materiale didattico: Materiale didattico messo a disposizione dal docente e scaricabile dal sito docente

Modalità di esame: Colloquio orala

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Insegnamento: Idraulica dei Mezzi Porosi

Modulo:

Anno di corso: 3 Semestre: 1

Codice: 05725 SSD: ICAR/01

CFU: 6 Ore: 48

Ore di lezione: 30 Ore di esercitazione: 18

Obiettivi formativi: Lo studente al termine del corso dovrà essere in grado di comprendere i fenomeni legati al moto delle acque sotterranee, riuscendo a individuare con chiarezza ipotesi di base, condizioni al contorno e corrispondenza col significato fisico. Dovrà, inoltre, applicare i concetti appresi durante il corso nello svolgimento di applicazioni numeriche.

Contenuti: Caratteristiche del movimento dei fluidi nei mezzi porosi: mezzi porosi a granulometria fine, mezzi porosi a granulometria grossolana, mezzi fratturati, flussi preferenziali. Variabilità spaziale delle proprietà del mezzo poroso nei sistemi naturali alle diverse scale di osservazione. Equazioni del moto e di bilancio dei fluidi nei mezzi porosi. Metodi di risoluzione analitica nelle falde artesiane e nelle falde freatiche: problemi di emungimento da pozzi, ricarica delle falde, etc. Metodi di risoluzione numerica e applicazioni. Tecniche di misura delle proprietà idrauliche dei mezzi porosi.

Prerequisiti / Propedeuticità: NESSUNA

Metodo didattico: lezioni, esercitazioni numeriche.

Materiale didattico: TESTI CONSIGLIATI: - “Dispense di Idraulica”, di A. Carravetta e R. Martino, Fridericiana Editrice Univ. - “Complementi di Idraulica”, di C, Montuori, Liguori Editore. Gli appunti integrativi al testo sono presenti nell'area pubblica del sito docente.

Modalità di esame: Valutazione elaborati numerici svolti durante il corso, mediante colloquio.

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Insegnamento: Ingegneria Sanitaria-Ambientale

Modulo:

Anno di corso: 3 Semestre: 2

Codice: 00179 SSD: ICAR/03

CFU: 6 Ore: 48

Ore di lezione: 40 Ore di esercitazione: 8

Obiettivi formativi: Fornire i criteri da utilizzare nella messa a punto delle strategie di protezione e risanamento ambientale, in correlazione con l‟assetto e lo sviluppo del territorio. Fornire informazioni sulla caratterizzazione dei sistemi ambientali, sulle fonti e sugli effetti dell’inquinamento, sulle azioni di prevenzione, sui principi degli interventi tecnici.

Contenuti: Principi di Ecologia e di Igiene. Rappresentazione e controllo dell’ambiente: componenti ambientali, strategie per la salvaguardia e la gestione dell’ambiente, cenni sulle procedure per la Valutazione di Impatto Ambientale. Caratteristiche di qualità dei corpi idrici: obiettivi di qualità ambientale e per specifica destinazione, classificazione delle risorse superficiali e sotterranee. Acque di approvvigionamento: caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche, normativa, principi dei processi di trattamento. Inquinamento dei corpi idrici: fonti, effetti, capacità di autodepurazione. Acque reflue: caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche, carichi inquinanti, disciplina degli scarichi, normativa, principi dei processi depurativi, smaltimento finale. Inquinamento del suolo: fonti, effetti. Rifiuti solidi (cenni): caratteristiche, normativa, fasi della gestione, principi dei sistemi di smaltimento.

Prerequisiti / Propedeuticità: NESSUNA

Metodo didattico: Lezioni frontali e esercitazioni di laboratorio

Materiale didattico: Slides del corso; G. d’Antonio - Ingegneria Sanitaria Ambientale: esercizi e commento di esempi numerici. Editore Hoepli

Modalità di esame: Colloquio orale

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Insegnamento: Istituzioni di Fisica della Materia

Modulo:

Anno di corso: 3 Semestre: 2

Codice: 00365 SSD: FIS/03

CFU: 9 Ore: 72

Ore di lezione: Ore di esercitazione:

Obiettivi formativi: Acquisizione di nozioni fondamentali e abilità operative relative ai fenomeni oscillatori e ondulatori classici, nonché di elementi di teoria delle probabilità e di statistica applicati all’analisi dei dati sperimentali. Acquisizione dei concetti fondamentali e basilari abilità operative relativi alla descrizione quantistica ondulatoria della materia, e in particolare della singola particella in potenziale esterno, dell’atomo d’idrogeno, e dei sistemi di più particelle non interagenti, inclusi aspetti relativi all’interazione con la radiazione elettromagnetica

Contenuti: Elementi di teoria delle probabilità e di analisi statistica dei dati: definizioni, distribuzioni di probabilità; campione statistico, stimatori; il processo di misura, errori, analisi statistica dei dati. Oscillazioni: oscillatori armonici ideali, oscillatori non lineari, piccole oscillazioni attorno a un equilibrio; rappresentazione complessa delle oscillazioni; oscillazioni smorzate, forzate e risonanza; oscillatori accoppiati, modi normali. Onde: equazione delle onde; modi normali: onde armoniche, velocità di fase; soluzione generale, onde di forma qualsiasi; trasformata di Fourier, onde finite; durata dell'onda e larghezza di banda; energia trasportata; sorgente di onde; riflessione e onde stazionarie, risonatore, onde confinate; onde nella materia, onde elastiche, corda tesa, suono; onde elettromagnetiche; onde in tre dimensioni, onde armoniche piane, onde sferiche; interferenza. Crisi della fisica classica e nascita dei quanti: radiazione di corpo nero, la soluzione di Planck; Einstein e l’effetto fotoelettrico; righe spettrali e l’atomo di Bohr; l’idea di de Broglie, onde di elettroni, primi esperimenti; dualismo onda-corpuscolo. Meccanica quantistica ondulatoria: funzione d'onda; dinamica del pacchetto d'onde della particella libera; equazione di Schroedinger, operatore hamiltoniano; interpretazione statistica; principio di indeterminazione; stati stazionari; equazione di Schroedinger indipendente dal tempo, condizione di validità fisica delle soluzioni, misure di energia; problemi 1D con potenziale costante a tratti; dinamica quantistica, indeterminazione energia-tempo; gradino di potenziale, effetto tunnel; oscillatore armonico. Meccanica quantistica con più gradi di libertà: particella libera in 3D; buca di potenziale rettangolare tridimensionale; funzione d’onda di più particelle; stati stazionari di un sistema di particelle non interagenti; particelle identiche: postulato di simmetrizzazione, fermioni e bosoni, principio di esclusione di Pauli, configurazione elettronica ed energia totale; momento angolare orbitale e spin; atomo di idrogeno; cenni ai metodi del campo medio, struttura degli atomi a più elettroni, configurazione elettronica e tavola periodica degli elementi

Prerequisiti / Propedeuticità: NESSUNA

Metodo didattico: Lezioni ed esercitazioni

Materiale didattico: manoscritto fornito dal docente

Modalità di esame: Prova orale

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Allegato III Corrispondenza fra CFU degli insegnamenti dei Corsi di Laurea in Ingegneria Chimica degli Ordinamenti preesistenti e CFU dei moduli dell’attuale CdS in Ingegneria Chimica dell'Ordinamento regolato dal D.M. 270/04, direttamente sostitutivo dei preesistenti. Tabella 1: Opzioni dal Corso di Laurea regolato dall’ordinamento ex DM509/99 al Corso di Laurea regolato dall’ordinamento ex DM270/04 • Ai CFU dell'insegnamento del preesistente ordinamento corrispondono i crediti indicati nella colonna 4, assegnati ai

moduli del Corso di laurea del nuovo ordinamento riportati nella colonna 3. • I CFU residui, differenza fra i CFU in colonna 2 e i CFU in colonna 4, sono attribuiti ai settori scientifico-disciplinari

indicati in colonna 5. Essi potranno essere utilizzati nell'ambito delle attività formative autonomamente scelte dallo studente o in un Corso di laurea magistrale, con modalità che saranno specificate.

• Il riconoscimento di CFU acquisiti nell’ambito dei Corsi regolati dall’ordinamento ex 509/99 potrà avvenire nel caso in cui i CFU in colonna 2 siano in numero inferiore ai CFU in colonna 4 senza ulteriori adempimenti ove si riconosca la sostanziale coincidenza di obiettivi formativi e contenuti. Negli altri casi (contrassegnati da un asterisco in colonna 6) il riconoscimento avverrà previo colloquio integrativo con il docente titolare dell’insegnamento ex DM 270/04.

• L'eventuale corrispondenza di insegnamenti dell'Ordinamento preesistente che non compaiono nella tabella sarà valutata caso per caso.

1 2 3 4 5 6

L’insegnamento dell’Ordinamento preesistente

CFU corrisponde al modulo del Corso di laurea del nuovo Ordinamento

CFU Settore scientifico - disciplinare dei CFU residui

Analisi matematica I 6/9 Analisi matematica I 9 Chimica 8 Chimica 9 Geometria e algebra 6 Geometria e algebra 6 Fisica generale I 6 Fisica generale I 6 Chimica organica 6 Chimica organica 9 Analisi matematica II 6 Analisi matematica II 9 * Chimica e tecnologia dei materiali 6 Scienza e tecnologia dei materiali 9 Elementi di informatica 4 Elementi di informatica 6 Laboratorio di informatica 2 Fisica generale II 6 Fisica generale II 6 Fisica matematica 6 Fisica matematica 9 * Elementi introduttivi di ingegneria chimica

4 Termodinamica 12

Termodinamica 6 Elettrotecnica 6 Elettrotecnica 9 * Elementi di disegno e costruzione di apparecchiature dell’industria chimica

6 Disegno tecnico industriale 6

Fenomeni di trasporto I 6 Fenomeni di trasporto 12 Fenomeni di trasporto II 6 Operazioni dell’industria di processo

6 Impianti chimici 9 ING-IND/25

Impianti chimici 6 Macchine 6 Macchine 9 Progettazione di reattori chimici 6 Ingegneria delle reazioni chimiche 6 Fondamenti di chimica industriale 6 Fondamenti di chimica industriale 9 ING-IND/27 Chimica industriale 6 Laboratorio di Ingegneria Chimica I 3 Identificazione e simulazione di

processi chimici 9

Metodi di analisi dei dati sperimentali

4

Tabella 2: Opzioni dal Corso di Laurea regolato dall’ordinamento ex legge 341/90 al Corso di Laurea regolato dall’ordinamento ex DM270/04

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• A ciascun insegnamento dell’Ordinamento ex legge 341/90 indicato in tabella nella colonna 1 sono assegnati i

CFU indicati in colonna 2. • Ai CFU dell'insegnamento dell’Ordinamento ex legge 341/90 corrispondono i crediti indicati nella colonna 4,

assegnati ai moduli del Corso di laurea dell’ordinamento riportati nella colonna 3. • I CFU residui, differenza fra i CFU in colonna 2 e i CFU in colonna 4, sono attribuiti ai settori scientifico-

disciplinari indicati in colonna 5. Essi potranno essere utilizzati nell'ambito delle attività formative autonomamente scelte dallo studente o in un Corso di laurea magistrale, con modalità che saranno specificate.

• L'eventuale corrispondenza di insegnamenti dell'Ordinamento ex legge 341/90 che non compaiono nella tabella sarà valutata caso per caso.

1 2 3 4 5 L’insegnamento dell’Ordinamento preesistente

CFU corrisponde al modulo del Corso di laurea del nuovo Ordinamento

CFU Settore scientifico - disciplinare dei CFU residui

Analisi matematica I 10 Analisi matematica I 9 MAT/05 Chimica 10 Chimica 9 CHIM/07 Geometria 10 Geometria e algebra 6 MAT/02, MAT/03 Fisica generale I 10 Fisica generale I 6 FIS/01 Chimica organica 10 Chimica organica 9 CHIM/06 Analisi matematica II 10 Analisi matematica II 9 MAT/05 Tecnologie di chimica applicata 10 Scienza e tecnologia dei materiali 9 ING-IND/22 Fondamenti di informatica 10 Elementi di informatica 6 ING-INF/05 Fisica generale II 10 Fisica generale II 6 FIS/01 Fisica matematica 10 Fisica matematica 9 MAT/07 Termodinamica dell'ingegneria chimica 12 Termodinamica 12

Elettrotecnica 10 Elettrotecnica 9 ING-IND/31 Disegno e dinamica delle macchine 10 Disegno tecnico industriale 6 ING-IND/15 Principi di ingegneria chimica I 12 Fenomeni di trasporto 12 Impianti chimici I 12 Impianti chimici 9 ING-IND/25 Macchine 10 Macchine 9 ING-IND/08 Impianti chimici II 12 Ingegneria delle reazioni chimiche 6 ING-IND/25 Chimica industriale 12 Fondamenti di chimica industriale 9 ING-IND/27 Sperimentazione industriale ed impianti pilota

9 Identificazione e simulazione di processi chimici

9