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Scuola, formazione e mercato del lavoro
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Istruzione, formazione e mercato del lavoro
Scuola, formazione e mercato del lavoro
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Tasso di partecipazione scolastica
• Tutti gli individui, prima di entrare nel mercato del lavoro trascorrono un periodo di tempo sui banchi di scuola
• Definiamo il tasso di partecipazione scolastica come il rapporto tra gli iscritti ad un certo ordine di scuola e la popolazione nella stessa fascia di età per i diversi ordini scolastici:– Scuola dell’obbligo
– Scuola secondaria
– Università
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Tab 2.1
Tab2.1
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Commento alla tabella 2.1
(1) Si nota un innalzamento dei tassi di partecipazione scolastica in tutti i paesi del mondo. Per i paesi sottosviluppati l’aumento del tasso di scolarizzazione implica la riduzione del divario con i paesi sviluppati
(2) Anche il divario di partecipazione tra i generi (M e F) si è ridotto
I fenomeni (1) e (2) riguardano tutti i paesi
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Fatti stilizzati: l’Italia
• Il 43% della popolazione nata prima del 1915 era analfabeta
• L’84% di quelli nati dopo il 1945 ha completato l’istruzione elementare
• Da questi dati nascono due domande:– Che cosa determina l’aumento di domanda di
istruzione?– Perché qualcuno non completa l’iter scolastico?
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Tab2.2Tab 2.2
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Commento alla tabella 2.2• Una maggiore istruzione di traduce in:
– un aumento del tasso di partecipazione al mercato del lavoro (Tasso di partecipazione= (Occupati+ disoccupati)/popolazione attiva (>15 anni)
– Minor disoccupazione– Maggior retribuzione (negli USA più che in
Italia)
• Il titolo di studio non influenza solo il livello retributivo, ma anche il suo profilo nel corso della vita lavorativa
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Profili di reddito per livello di istruzione
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Fatti stilizzati relativi all’acquisizione di istruzione:
• I dati mostrano:– Innalzamento generalizzato della domanda di istruzione
a partire dalle coorti più giovani
– Un miglioramento delle prospettive occupazionali connesso all’acquisizione di istruzione
– Miglioramento delle prospettive di reddito sia statiche che dinamiche
– Nonostante l’istruzione crei prospettive di reddito migliori solo frazioni ridotte della popolazione conseguono i livelli più elevati di istruzione
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La scelta di acquisire istruzione come investimento in capitale umano
• Perché gli individui intraprendono una carriera scolastica?– Per il piacere di acquisire nuove conoscenze (bene di
consumo). Infatti i ricchi studiano di più dei poveri
– Perché l’istruzione è un investimento (su se stessi) finalizzato ad accrescere in futuro la propria capacità di reddito. Infatti l’investimento in capitale umano accresce la capacità produttiva dell’individuo Accresce la sua remunerazione, se l’individuo viene retribuito in base al suo contributo marginale alla produzione
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Modello
• Ipotesi:– il capitale umano Hi si produce solo attraverso
esperienza scolastica, Si.
– La quantità di capitale umano acquisito è proporzionale al tempo trascorso tra i banchi di scuola (=le scuole hanno la stessa qualità)
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Costi dell’investimento in capitale umano
• L’istruzione si acquisisce sostenendo dei costi– Costi monetari diretti: tasse di iscrizione,
acquisto libri etc– Costi monetari indiretti: mancati guadagni che
si sarebbero potuti ottenere se si fosse entrati subito nel mercato del lavoro (costi opportunità)
– Costi non monetari: impegno richiesto all’individuo per progredire nella carriera scolastica
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La scelta ottimale
• In presenza di benefici e costi la teoria economica ci insegna che le scelte ottimali sono tali da uguagliare al margine i primi con i secondi, quindi:
Si domanda istruzione finchè il beneficio marginale (piacere conoscenza + miglioramento prospettive di reddito) è uguale al costo marginale (tempo e sforzo dedicato allo studio e costi per la frequenza scolastica)
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La scelta ottimale (grafico)
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Commento alla figura 2.2
• Le curve di indifferenza: al crescere dell’istruzione i costi crescono più velocemente della soddisfazione per cui è necessario compensarlo con un reddito crescente per mantenersi sulla stessa curva
• La curva della capacità di guadagno: dipende dal funzionamento del mercato del lavoro (non dipende dalle scelte dell’individuo)
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L’equilibrio
• In equilibrio:
Soddisfazione marginale+ reddito futuro marginale=costo marginale
Beneficio marginale =costo marginale
• Limiti del modello: nella realtà il problema dell’individuo si pone in un contesto dinamico, non statico come questo
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Differenze individuali Costi identici
• Se l’abilità (intelligenza, soddisfazione tratta dallo studio, facilità di apprendimento) condiziona positivamente il beneficio dell’istruzione, studiano di più gli individui più abili ed i loro maggiori guadagni dipendono anche dall’abilità oltre che dall’istruzione
• Se due individui con la stessa abilità fronteggiano prospettive diverse di reddito futuro, studia di più l’individuo con migliori prospettive ed i suoi guadagni dipendono dai fattori a cui bisogna ascrivere il suo profilo di reddito oltre che dall’istruzione
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Differenze individuali: vincoli economici familiari
• Se i mercati finanziari non sono perfetti, alcuni individui sono costretti ad indebitarsi pagando tassi di interessi “elevati” (moral hazard) oppure sopportando un vincolo
accedono ad un livello di istruzione inferiore a quello che sceglierebbero
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La scelta ottimale attraverso i costi e i benefici marginali
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Equilibrio• Acquisiscono maggiore istruzione gli individui più
dotati di talento (più intelligenti e/o provenienti da ambienti culturali migliori) e coloro che provengono da famiglie più ricche, tutte le volte che i mercati finanziari sono imperfetti.
Si*=S(A, X, BF, R) + + + -
Dove A=abilitàX=ricchezzaBF=background famigliareR=costo dell’indebitamento
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Quanto rende acquisire istruzione
• Gli individui vanno a scuola per convenienza economica e, se si osservano comportamenti differenziati, questi possono dipendere dalla condizione economica della famiglia e dal talento dell’individuo. Questa convenienza è reale?
• Il rendimento di un investimento è pari al tasso di sconto che eguaglia il valore scontato dei profitti futuri al costo di acquisto corrente
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Rendimento dell’istruzione
• E’ necessario conoscere il flusso dei guadagni futuri
• Guardando alla distribuzione delle retribuzioni correnti in una popolazione, ciascun individuo è in grado di determinare il rendimento atteso associato al conseguimento di un determinato titolo di studio
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Un caso semplice
• Ipotizziamo due periodi di tempo
• Un individuo che non acquista istruzione guadagna I1 in entrambi i periodi
• Un individuo che studia nel primo periodo e lavora nel secondo, nel primo periodo sostiene un costo diretto (più il mancato guadagno I1) e nel secondo periodo guadagna I2> I1
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Profilo temporale di reddito
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Calcolo del rendimento
• Quale è il rendimento interno associato a questa scelta? Calcoliamo il Valore Presente Scontato (VPS)
• Il tasso di rendimento è il tasso di sconto in corrispondenza del quale VPS=0
)(1 1
12 III
VPS
11
12
I
II
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Il rendimento dell’istruzione
è tanto più elevato quanto:– Maggiore è il differenziale retributivo (I2-I1);
– Minori sono i costi di acquisizione dell’istruzione
• Nella realtà gli anni di studio sono più di 1 e la vita lavorativa è formata da un numero elevato di periodi
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Stima del rendimento• Gli economisti inferiscono i rendimenti
dell’istruzione dalla stima di nell’equazione seguente:
Log (wi)= +(anni di studio)+
+(età)+(genere)+….+ i
è pertanto il rendimento associato ad un anno di istruzione
• La differenza % tra i redditi di due individui è proporzionale al numero di anni dedicati all’istruzione
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Tab 2.3
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Tab 2.4
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Stime del rendimento• In Europa un anno di istruzione comporta un
aumento retributivo tra il 5 e il 10%• Un diplomato guadagna il 25-50% in più di un
individuo con la scuola primaria;• Un laureato guadagna il 20-40% in più rispetto ad
un diplomato• Il rendimento si abbassa al crescere della scolarità
media della popolazione (tab 2.4)• I rendimenti privati e quelli sociali (pubblici) sono
diversi e i primi superano i secondi perché in generale i costi pubblici eccedono i benefici pubblici
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Offerta di istruzione• Il rendimento del capitale umano e la sua
formazione dipendono dall’offerta: qualità del processo formativo cui è sottoposto l’individuo
• Questo a sua volta è legato a :1. Il livello di risorse economiche impegnate. Alcuni
autori trovano che misure dell’uso delle risorse alunni per insegnante, spesa media per studente) spiegano la diversità fra i paesi in termini di performance scolastica degli alunni
2. La fonte di finanziamento. I sistemi pubblici destinano quote di risorse sostanzialmente identiche a tutti i componenti della popolazione. Non c’è la possibilità di regolare l’investimento in base al talento. I sistemi pubblici ci annullano l’effetto ricchezza familiare per l’accesso all’istruzione
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Offerta di istruzione (2)
3. L’ambiente culturale di provenienza. Le disuguaglianza nei livelli di reddito tendono a mantenersi nel tempo
4. La qualità dell’ambiente scolastico. La dotazione media di talento dei propri compagni di studio è un fattore che favorisce l’apprendimento individuale (competizione, imitazione) Quale è la composizione ottimale di una classe?
• Perfetta integrazione• Perfetta segregazione
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Offerta di istruzione (3)
5. Le caratteristiche ambientali esterne (capitale sociale)
• Integrazione
• Stratificazione
6. L’intervallo temporale tra la decisione di investire ed il ritorno dell’investimento
Se non se ne tiene conto si possono assumere decisioni sbagliate che riducono il rendimento dell’istruzione
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Formazione e addestramento professionale
• Gli investimenti in capitale umano non terminano con gli anni scolastici.
• In quel caso, lo stock di capitale sarebbe dato al termine della carriera scolastica, e si deteriorerebbe nel corso della carriera lavorativa a causa di invecchiamento biologico e obsolescenza delle conoscenze.
• Nella misura in cui i salari riflettono la produttività, dovremmo osservare profili reddituali decrescenti nell’arco della carriera.
• Invece nella realtà le cose sono come visto all’ inizio di questa lezione
• Come spiegare profili crescenti?
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• Learning by doing• Incentivi• Screening• Formazione e addestramento professionale, che
costituisce un investimento in capitale umano. • E’ un investimento dai rendimenti decrescenti: si
smette di investire nella parte finale della carriera, da cui il tratto decrescente dei profili salariali
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• Il tratto fondamentale che differenzia gli investimenti in training da quelli in istruzione è che costi e rendimenti dell’investimento (possono) ricadere non solo sull’individuo, ma anche sulle imprese.
• L’investimento si verifica con più probabilità tanto più il rapporto di lavoro è percepito come stabile dalle parti.
• La questione fondamentale è chi debba sostenere i costi dell’investimento
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Capitale umano generico• Competenze generali utilizzabili in ogni
posto di lavoro• In un mercato del lavoro competitivo
nessuna impresa è disposta a sostenere il costo di questa formazione, perché deve remunerare il lavoratore in base al suo aumento di produttività
Agli apprendisti o ai giovani con contratti di formazione viene pagata una retribuzione inferiore
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Capitale umano specifico• Competenze specifiche ad una data impresa.• Il costo della formazione di questo tipo di
capitale grava in generale sull’impresa• Per gli esiti della formazione professionale è
importante il contesto istituzionale. In generale si osserva che assicurano buoni livelli di formazione:
1. La presenza di un sistema scolastico-formativo sufficientemente meritocratico
2. Con certificazione del risultato
3. Dove le aziende concorrono a definire i contenuti della formazione