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[email protected] www.parrocchiabovolone.it Tel. 045 7100063 Fax 045 6902232 VESPERTINA del Sabato sera: ore 19.00 FESTIVE: ore 7.30 • 9.00 • 10.15 • 11.30 • 18.30 FERIALE: ore 7.30 • 19.00 Orari SS. Messe n ° 180 - Settembre 2012 Nel congedarmi da voi dopo dieci anni di servizio pastorale, desidero non dare spazio a miei sentimenti personali né ai vostri, perché ci sono e ci saranno vari altri modi e circostanze per esprimerli. Voglio solamente ripetere ciò che tante volte detto in privato e in pubblico e che ritengo il motivo che ha fondato il mio ministero tra voi. I veri credenti cristiani sanno che, dopo la Sua risurrezione, Gesù è ancora vivo tra noi. E’ la verità fondamentale della nostra fede “Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28,20). La religione cristiana non è primariamente un insieme di norme o di riti e preghiere, ma è credere che Gesù è vivo, che è Lui a manifestarci il volto del Padre e a donarci il Suo Spirito Santo per vivere di Lui e con Lui. Perciò l’atteggiamento primo del cristiano è considerarLo presente ed amarLo con tutto il cuore, con tutta la mente e con tutta la forza (cfr Mc 12,33). A che serve dire “sono sposato” se non hai una moglie accanto? a che serve dire sono cristiano se non credi e sperimenti che Gesù è con te? Solo chi crede che Gesù è vivo può cogliere il significato della Parola e dei sacramenti. Sì, perché il Gesù che è vivo è anche il Gesù che parla con noi, ogni volta che viene letta e proclamata la Parola. E’ il Gesù che ci dona dei segni, dei punti luce, dei “contatti” attraverso i quali siamo certi che Lui è presente e vuole farsi incontrare: • Nel Battesimo è Gesù che battezza e unisce a Sé, come Suo corpo, chi viene battezzato. • Nella Cresima è Gesù che attraverso i segni ci dona il Suo Spirito per farci vivere come Lui. • Nella Riconciliazione è Gesù che ci dona il segno che ogni nostro peccato ci viene perdonato affinché nessuno vada perduto (cfr Gv 6,12). • Nell’Unzione dei malati è Lui che si fa presente e dà un segno al malato per coinvolgerlo nel Suo morire e risorgere donandogli consolazione e pace. • Nell’Eucaristia, Egli non agisce più attraverso segni ma, il pane consacrato è Lui stesso, Gesù. “Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà più sete” (Gv 6,35). “Colui che mangia di me vivrà per me” (Gv 6,57). Dalla presenza di Gesù nell’Eucaristia, si coglie il fondamento della vita cristiana: è Gesù che continua a cercarci. Ci sono poi due altri sacramenti non finalizzati a chi li ricevi ma per essere al servizio nella Chiesa (cfr C.C.C. 1534): Sacerdozio e Matrimonio. Ambedue, anche se in modo totalmente diverso, hanno la grazia di rendere presente Gesù in mezzo al Suo popolo che continua la Sua opera di salvezza. Nessuno di noi, né preti, né sposi, siamo degni di ripresentare Gesù, ma Lui vuole continuare a servirsi di questi segni poveri per incontrarci. Beato chi sa leggerli! Da parte mia, come prete, rinnovo la mia fede nella presenza di Gesù in ogni sacramento del matrimonio, anche in quelli che nemmeno conoscono questa verità sacrosanta. Ringrazio tutti quelli che, condividendo apertamente questa fede in Gesù vivo, in vario modo mi hanno dato sostegno e forza. Ringrazio quanti hanno cercato di condividere la necessità di evangelizzare e di annunciare che Gesù è vivo nelle varie esperienze che abbiamo messo in atto. Auguro a tutti di incontrare Gesù vivo come Persona e di non fermarsi solamente alle cose esterne, per non meritare il rimprovero di Gesù “Questo popolo mi onora con le labbra ma il suo cuore è lontano da me.” (Mt 15,8). Don Renzo Un ringraziamento speciale... ai Cristiani che vivono nella Parrocchia di Bovolone Edizione Speciale Vi accompagnero’ con la mia preghiera mentre chiedo la vostra.

Settembre 2012 (Edizione Speciale)

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180 Periodico mensile della parrocchia di Bovolone (VR). Edizione Speciale Settembre 2012

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Page 1: Settembre 2012 (Edizione Speciale)

vitaparrocchiale@parrocchiabovolone.itwww.parrocchiabovolone.itTel. 045 7100063Fax 045 6902232

VESPERTINA del Sabato sera: ore 19.00 FESTIVE: ore 7.30 • 9.00 • 10.15 • 11.30 • 18.30 FERIALE: ore 7.30 • 19.00Orari SS. Messe

n° 180 - Settembre 2012

Nel congedarmi da voi dopo dieci anni di servizio pastorale, desidero non dare spazio a miei sentimenti personali né ai vostri, perché ci sono e ci saranno vari altri modi e circostanze per esprimerli. Voglio solamente ripetere ciò che tante volte detto in privato e in pubblico e che ritengo il motivo che ha fondato il mio ministero tra voi.

I veri credenti cristiani sanno che, dopo la Sua risurrezione, Gesù è ancora vivo tra noi. E’ la verità fondamentale della nostra fede “Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28,20). La religione cristiana non è primariamente un insieme di norme o di riti e preghiere, ma è credere che Gesù è vivo, che è Lui a manifestarci il volto del Padre e a donarci il Suo Spirito Santo per vivere di Lui e con Lui. Perciò l’atteggiamento primo del cristiano è considerarLo presente ed amarLo con tutto il cuore, con tutta la mente e con tutta la forza (cfr Mc 12,33).

A che serve dire “sono sposato” se non hai una moglie accanto? a che serve dire sono cristiano se non credi e sperimenti che Gesù è con te? Solo chi crede che Gesù è vivo può cogliere il significato della Parola e dei sacramenti.

Sì, perché il Gesù che è vivo è anche il Gesù che parla con noi, ogni volta che viene letta e proclamata la Parola.

E’ il Gesù che ci dona dei segni, dei punti luce, dei “contatti” attraverso i quali siamo certi che Lui è presente e

vuole farsi incontrare:• Nel Battesimo è Gesù che battezza e unisce a Sé, come Suo corpo, chi viene battezzato.• Nella Cresima è Gesù che attraverso i segni ci dona il Suo Spirito per farci vivere come Lui.• Nella Riconciliazione è Gesù che ci dona il segno che ogni nostro peccato ci viene perdonato affinché nessuno vada perduto (cfr Gv 6,12).• Nell’Unzione dei malati è Lui che si fa presente e dà un segno al malato per coinvolgerlo nel Suo morire e risorgere donandogli consolazione e pace.• Nell’Eucaristia, Egli non agisce più attraverso segni ma, il pane consacrato è Lui stesso, Gesù. “Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà più sete” (Gv 6,35). “Colui che mangia di me vivrà per me” (Gv 6,57). Dalla presenza di Gesù nell’Eucaristia, si coglie il fondamento della vita cristiana: è Gesù che continua a cercarci.

Ci sono poi due altri sacramenti non finalizzati a chi li ricevi ma per essere al servizio nella Chiesa (cfr C.C.C. 1534): Sacerdozio e Matrimonio.

Ambedue, anche se in modo totalmente diverso, hanno la grazia di rendere presente Gesù in mezzo al Suo popolo che continua la Sua opera di salvezza. Nessuno di noi, né preti, né sposi, siamo degni di ripresentare Gesù, ma Lui vuole continuare a servirsi

di questi segni poveri per incontrarci. Beato chi sa leggerli!

Da parte mia, come prete, rinnovo la mia fede nella presenza di Gesù in ogni sacramento del matrimonio, anche in quelli che nemmeno conoscono questa verità sacrosanta. Ringrazio tutti quelli che, condividendo apertamente questa fede in Gesù vivo, in vario modo mi hanno dato sostegno e forza.

Ringrazio quanti hanno cercato di condividere la necessità di evangelizzare e di annunciare che Gesù è vivo nelle varie esperienze che abbiamo messo in atto.

Auguro a tutti di incontrare Gesù vivo come Persona e di non fermarsi solamente alle cose esterne, per non meritare il rimprovero di Gesù “Questo popolo mi onora con le labbra ma il suo cuore è lontano da me.” (Mt 15,8).

Don Renzo

Un ringraziamento speciale...ai Cristiani che vivono nella Parrocchia di Bovolone

EdizioneSpeciale

Vi accompagnero’con la mia preghiera

mentre chiedo la vostra.

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Gra zi e Sig n o re pe r Don Re n zo! a cura di Don Paolo

ogni volta che partecipiamo alla S. Messa, ascoltiamo que-ste parole dal sacerdote che presiede rivolgendosi a Dio Pa-dre: “È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza rendere grazie a te Dio Padre Onnipotente”. Con questa preghiera la Chiesa vuole aiu-tarci a tenere vivo in noi il senso della gratitudine per i tanti doni con cui Dio abbellisce la vita di ognuno.

Oggi siamo qui per dire il no-stro grazie a Dio Padre per la persona di don Renzo: in lui ab-biamo potuto riconoscere un uomo di Dio. Questo “grazie” è il più facile ma anche il più difficile.

Il più facile perché anche agli occhi dei più increduli, degli in-differenti, non può non apparire evidente la chiarezza e la forza con cui don Renzo, per grazia di Dio, ha indicato a tutti noi, preti compresi, la centralità di Cristo, necessaria per la vita di ogni cri-stiano sia come singola perso-na che come missionario, an-nunciatore del Vangelo.

Centralità di Cristo, che è ri-sorto e vivo in mezzo a noi e al mondo intero, il quale ha scelto un segno piccolo e fragile nel quale essere presente in ma-niera reale e permanente: l’Eu-caristia!

Quanto siamo stati come condotti per mano da lui a fis-

sare lo sguardo sull’Eucaristia da celebrare, con devozione e bel-lezza, e da adorare con il cuore di colui che cerca la Persona da cui si è certi di essere immen-samente e teneramente amati!

Dall’amore all’Eucaristia, don Renzo, come cantore appas-sionato, ci ha aiutato a guarda-re a quel segno concreto in cui Gesù, che ci ha amati e ci ama fino a consumarsi per noi, si ren-de presente: il Sacramento del Matrimonio! Questo sacramen-to rende l’amore uomo-donna, che è forte e debole allo stesso tempo e mai in grado di espri-mersi al 100% come vorrebbe, capace di essere vissuto con la forza, la pienezza, la bellezza dell’amore di Dio.

Ora, questo dono, ha suscita-to in noi il desiderio di salire fin sulle alte vette di tale Amore, possibile ad ogni coppia di sposi.

Ma come conoscere Gesù e la sua centralità nella vita sen-za che qualcuno parli di Lui? Per questo il Papa e i Vescovi, da de-cenni, indicano a tutta la Chiesa la necessità urgente della Nuo-va Evangelizzazione.

Sulla scia delle loro indicazioni, anche noi, guidati da don Ren-zo, siamo cresciuti nella consa-pevolezza che la bellezza della vita di Gesù, della vita cristiana e del Sacramento del Matrimonio non può rimanere chiusa nell’in-timo delle nostre coscienze o tra le mura domestiche, ma va

proclamata e annunciata con il coraggio e l’entusiasmo degli apostoli, come espressione del-la vitalità della fede che abita il proprio cuore. Se la nostra fede non è capace di generare cre-denti ci dovremmo interrogare!

Dicevo che questo saluto è anche il più difficile, perché il pericolo di noi uomini è quello di fermarsi alla persona e non a Chi egli ha orientato il nostro amore e la nostra vita, fermarsi alla sua umanità che ci può an-dare a genio o meno.

Ogni uomo di Dio che abbia-mo la grazia di incontrare nella nostra vita, non è altro che una freccia che ci indica la strada verso Cristo. È con lo sguardo limpido, sincero e obiettivo della fede che dobbiamo guardare a questi dieci anni che, senza so-sta, don Renzo ha dedicato alla nostra comunità, per riuscire a riconoscervi l’azione di Dio.

Dio nostro Padre abitualmen-te si serve di persone umane, che mai saranno perfette e tantomeno secondo i nostri gu-sti, affinché risalti ancora di più la Sua azione, il Suo disegno di Amore e la lode vada a Lui solo.

Ringraziando Dio per quanto ha operato nella nostra comu-nità tramite la presenza di don Renzo, vogliamo assicurargli la nostra preghiera per il suo nuo-vo ministero a servizio del ma-

trimonio e della famiglia.

Don Paolo

Carissimi parrocchiani,

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Presentazione Don Giorgio a cura di don Paolo

Mentre salutiamo don Renzo, vogliamo rivolgere una parola di caloroso benvenuto a don Giorgio.

Da parroco di Cerea, don Gior-gio diventa il nostro nuovo parro-co. Viene a noi con la disponibilità alla volontà di Dio e con un ric-co bagaglio di esperienza di vita sacerdotale. Infatti, la lunghezza del suo curriculum va divisa so-stanzialmente a metà: metà in parrocchia e metà dedicato alle vocazioni sacerdotali svolgendo servizio in Seminario prima come vicerettore della comunità delle Medie e poi come direttore della comunità per le vocazioni giova-nili-adulte e come responsabile dell’intera comunità del Semina-rio Minore.

La sua persona, già buona e saggia, è stata sicuramente ar-ricchita da quanto ha vissuto in questi servizi pastorali model-lando in lui la carità del pastore d’anime.

Pertanto, pieni di fede in Dio che ha promesso: “Vi darò pasto-ri secondo il mio cuore” Ger. 3,15, riconoscenti fin d’ora del dono di don Giorgio, noi vogliamo acco-glierlo con affetto e piena dispo-nibilità a lasciarci guidare nelle vie della vita cristiana.

Assicuriamo a lui la nostra pre-ghiera, perché lo Spirito Santo lo assista nell’iniziare il suo ministero tra noi e conceda a noi molte oc-casioni per collaborare insieme a lui.

L’Adorazione Comunitaria sulla figura del SacerdotePer ringraziare il Signore del dono del servizio di don Renzo e In attesa dell’ingres-so di don Giorgio vivremo tre momenti di adorazione eucaristica sulla figura del sacerdote, in queste date:

• meRcoledì 12 SettembRe alle ore 21.00, nella chiesa parrocchiale;• meRcoledì 19 SettembRe alle ore 21.00, sempre nella chiesa parrocchiale;• meRcoledì 26 SettembRe alle ore 21.00, con adorazione nei quartieri.

Nella Santa Eucarestia,siamo in comunione con Cristo stesso,

unico sacerdote ed unica ostia,che ci coinvolge nel movimento della sua offerta

e della sua adorazione, Lui che è fonte di ogni grazia.Giovanni Paolo II

Prepariamoci sin da ora a pregare per i sacerdoti che sono segno della presenza di Gesù cristo tra noi.

Page 4: Settembre 2012 (Edizione Speciale)

ParrocchiadiS.GiuseppeViaCarloAlberto,2•Bovolone-Vr

RedAzione

redazione: Giovani per la comunicazioneBertoli Elisabetta, Bordoni Francesco, Boscarato GloriaDe Guidi Maria, Delia Elisabetta, Ferrarini Edoardo,Padoanello Francesca, Santin Luca, Venturi Giulia, Volpi MatteoCoLLaBoraTori: Paolo Santinato, Rita Rossatodon Alberto Speranza, Angiolina Pasini,Cecilia Codognola e Paolo De GuidiSTampa: MediaPrint srl

Pubblicazione Articoli & FotoNell’eventualità di avanzare posto nel nostro giornalino, saremo lieti di arricchirlo con le vostre poesie, articoli, foto. Pertanto se volete inviarci materiale da pubblicare vi invitiamo a consegnarlo in canonica o scrivendoci un’email: [email protected]

Di seguito, i criteri per la pubblicazione delle foto sul giornalino parrocchiale:Battesimi: foto di gruppo e indicando il meseCompleanni: dai 90 anni compiuti in suAnniversari: 25° di matrimonio - 50° di matrimonio, compreso in poi

Non vengono pubblicate foto ricordo di persone defunte.Una volta che vedete le vostre fotografie pubblicate,siete pregati di passare dalla canonica a ritirare l’originale.

Grazie per la vostra collaborazioneCentro Direzionalee Filiale di BovoloneVia Roma, 2Tel. 045 6992211 • Fax 045 [email protected]

BaTTeSimipaViGnani annadiSimoneeMarchiMichela

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BerGamini eTToredidavideeCompriBenedetta

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