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d’areamediterranea CONCESSIONARIA DI PUBBLICITA’: METIS SRL 0971 22715 CELL. 320 1813033 email: [email protected] Il futuro in un segno Anno IV numero 20 - 03 Giugno 2011 Direzione / Redazione: Via del Popolo 34 - 85100 Potenza - Telefono 0971 22715 Direttore responsabile: Antonio Savino REFERENDUM QUESTI SCONOSCIUTI I l Garante per le Comunicazioni ha giudicato larga- mente insufficiente l'informazione finora fornita agli utenti del servizio pubblico. In particolare, l'«ordine conformativo adottato oggi dall'Agcom prevede «da domani», sabato, la diffusione giornaliera dei messaggi autogestiti su tutte le tre reti generaliste assicurando, a rotazione, la collocazione nella fascia di maggior ascolto; la diffusione di tribune elettorali su tutte le tre reti, assicurando a rotazione, almeno su una rete al giorno, la trasmissione nella fascia di maggior ascolto; garantire una rilevante presenza dei temi oggetto dei referendum nei telegiornali e nelle trasmissioni infor- mative di maggior ascolto di tutte e tre le reti. La com- missione Servizi e prodotti dell'Agcom tornerà a riunirsi martedì per verificare l'ottemperanza all'ordine: in caso contrario scatteranno le sanzioni. La decisione è stata presa dopo che l'Agcom ha esaminato la programma- zione prevista dalla Concessionaria pubblica per il pe- riodo della campagna referendaria. Secondo l'Autorità la Rai non era «idonea a garantire l'effettivo rispetto del regolamento della Commissione parlamentare di vigi- lanza». L'Autorità ha, inoltre, rivolto «alle emittenti tele- visive nazionali private l'invito ad assicurare la più ampia informazione sui referendum» e sollecitato i Comitati regionali delle comunicazioni (Corecom) a completare entro lunedì tutti gli adempimenti necessari per la tra- smissione dei messaggi autogestiti gratuiti sulle emit- tenti locali.

Terra di Basilicata d'areamediterranea SVI.MED

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d’areamediterranea

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITA’: METIS SRL 0971 22715 CELL. 320 1813033 email: [email protected]

Il futuro in un segnoAnno IV numero 20 - 03 Giugno 2011 Direzione / Redazione: Via del Popolo 34 - 85100 Potenza - Telefono 0971 22715 Direttore responsabile: Antonio Savino

REFERENDUM QUESTI SCONOSCIUTI

Il Garante per le Comunicazioni ha giudicato larga-

mente insufficiente l'informazione finora fornita agli

utenti del servizio pubblico. In particolare, l'«ordine

conformativo adottato oggi dall'Agcom prevede «da

domani», sabato, la diffusione giornaliera dei messaggi

autogestiti su tutte le tre reti generaliste assicurando, a

rotazione, la collocazione nella fascia di maggior

ascolto; la diffusione di tribune elettorali su tutte le tre

reti, assicurando a rotazione, almeno su una rete al

giorno, la trasmissione nella fascia di maggior ascolto;

garantire una rilevante presenza dei temi oggetto dei

referendum nei telegiornali e nelle trasmissioni infor-

mative di maggior ascolto di tutte e tre le reti. La com-

missione Servizi e prodotti dell'Agcom tornerà a riunirsi

martedì per verificare l'ottemperanza all'ordine: in caso

contrario scatteranno le sanzioni. La decisione è stata

presa dopo che l'Agcom ha esaminato la programma-

zione prevista dalla Concessionaria pubblica per il pe-

riodo della campagna referendaria. Secondo l'Autorità

la Rai non era «idonea a garantire l'effettivo rispetto del

regolamento della Commissione parlamentare di vigi-

lanza». L'Autorità ha, inoltre, rivolto «alle emittenti tele-

visive nazionali private l'invito ad assicurare la più ampia

informazione sui referendum» e sollecitato i Comitati

regionali delle comunicazioni (Corecom) a completare

entro lunedì tutti gli adempimenti necessari per la tra-

smissione dei messaggi autogestiti gratuiti sulle emit-

tenti locali.

Page 2: Terra di Basilicata d'areamediterranea SVI.MED

03 GIUGNO 20112

Con gli onori al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, da parte di uno squadrone di corazzieri a cavallo e il passaggio delle Frecce

Tricolori su via dei Fori Imperiali, si è conclusa la parata militare della Festa della Repubblica alla quale quest'anno hanno assistito oltre 40 capi

di Stato e più di 80 delegazioni straniere. Napolitano, accompagnato dal ministro della Difesa Ignazio La Russa e dal capo di stato maggiore della

Difesa, Biagio Abrate, ha lasciato il palco delle autorità a bordo della Flaminia presidenziale scoperta tra gli applausi della folla.

NAPOLITANO, IMMAGINE VIVA E DINAMICA PAESE - "Nell'anno in cui celebriamo il centocinquantesimo dell'unità d'Italia, la speciale

caratterizzazione storico-rievocativa conferita all'evento ha presentato, attraverso lo sfilare impeccabile di bandiere, reparti e mezzi d'epoca ed

attuali, un'immagine viva e dinamica del nostro Paese, della sua storia passata e recente e del ruolo rilevante che esso svolge nell'ambito della

comunità e delle organizzazioni internazionali". Lo scrive il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in un messaggio inviato al Ministro della

Difesa, Ignazio La Russa, al rientro al Quirinale. Il capo dello Stato si è compiaciuto "per il perfetto svolgimento della manifestazione" sottolineando

di essere orgoglioso e soddisfatto.

'A lanciare l'allarme sul c

eppo di E.Coli che può provocare

la mortale sindrome emoli

tico-uremica (Seu) è stata

l'Orga-

nizzazione mondiale della S

anità, specificando che la

variante

individuata negli ultimi tes

t di laboratorio ha geni c

he la ren-

dono "resistente ad alcun

e classi di antibiotici" e

che finora

non era mai stata "individu

ata prima in un focolaio di

infezione".

CALCIO SCOMMESSE: CI RISIAMO

Spunta nome De Rossi in intercettazioni. Per investigatori esisterebbe

un 'secondo livello' che si occupava della serie 'A', forse coinvolta la

criminalità organizzata.Un "secondo livello" che si occupava della serie

A, composto da personaggi che ruotano attorno al mo

ndo del calcio ben

più famosi e 'pesanti' rispetto a quelli finiti in carce

re e nel quale non è

escluso vi possa essere il coinvolgimento della crim

inalità organizzata:

investigatori ed inquirenti che hanno scoperchiato l'e

nnesimo scandalo del

pallone, hanno ben chiaro dove potrebbe portarli l'i

ndagine sulle scom-

messe che ha già consentito di appurare quanto i ca

mpionati di B e Lega

Pro siano stati falsati. Ma al momento non hanno le prove. Bloccato il

meccanismo, dunque, l'obiettivo è ora quello di ricos

truire con precisione

cosa è accaduto in questi sei mesi e, soprattutto, in

quelli precedenti la

denuncia dell'ad della Cremonese Sandro Turotti, che ha dato il via al-

l'indagine. Perché, è la convinzione di chi indaga, il sistema era

ben

collaudato e funzionava da tempo. Ci sono situazioni, scrive no

n a caso il

Gip Guido Salvini nell'ordinanza con cui ha disposto l'arresto per

16 tra

calciatori, ex calciatori, titolari di agenzie di scomm

esse e scommetti-

tori, "che pongono dubbi e implicano verifiche". Vi è, in sostanza, "l'esi-

genza di ricostruire quali altre partire siano state

truccate" da un

"meccanismo oliato" alla perfezione. Più di una risposta, inquiren

ti e in-

vestigatori, sperano di averla dagli interrogatori d

i garanzia dei sette

finiti in carcere, che inizieranno nei prossimi giorni.

FILE TOP SECRET(Gli appunti del direttore)

Un batter

io sconosc

iuto

Antonio Savino

Appuntamenti personali

Ore 11:00 Barbara D’Urso

Spazio adesso al partito-sindaco. Prefe-renza al solista e non all'ensamble, alla

fuga solitaria e non al gruppone che tira lavolata. Si cerca di annientare il modello "adpersonam" berlusconiano in tutte le salse, main realtà si procede sulla stessa direzione. Giu-liano Pisapia- scontato alla vigilia- ha liquidato senza troppi sforziil quinquennio della Moratti (Cavaliere in persona e Lega in pista).Clamoroso, quanto inspiegabile,in termini di scarto almeno, l'anni-chilimento di Gianni Lettieri di fronte a Luigi De Magistris. L'ex pm,in buona sostanza, aveva già fatto bottino pieno alla vigilia arrivandoda solo al ballottaggio contro l'intero stato maggiore del Pdl con intesta il numero uno di Confindustria campana. Lecito, a questo punto,che il recalcitrante dipietrista si spari la posa in famiglia. Gatte dapelare, adesso, ne avrà più di qualcuna. Intanto, la cabina di regia

per Palazzo San Giacomo. A seguire, loscambio di cortesia ai terzopolisti (sicuroche Udc e il futurista Bocchino fossero

fino a poco fa sulla stessa lunghezzad'onda del titolare di Why �ot?). Infine,l'alto tasso di aspettativa dello tsunami na-

poletano che ha creduto in Gigi "the conqueror". Le amministrative2011 rimettono in riga tutti (inutili i trionfalismi di facciata di Bersani,Bindi e dello spolverato Prodi). La Lega,per la prima volta, esce conle ossa rotte. Tranne Varese,Vercelli e Rovigo (sempre in quota cen-trodestra, così come le sudiste Reggio Calabria, Cosenza ed Iglesias),si è inceppata dappertutto. Ora è il momento di raccogliere i cocci ese davvero con il Cavaliere il patto d'acciaio durerà sine die. Perchè,finito un ciclo, le carte si rimescolano sempre

�icola Melfi

SineLineaRICICLI

L’Italia chiede fiducia

Page 3: Terra di Basilicata d'areamediterranea SVI.MED

verso una maggiore sicurezza e mag-

giori garanzie relative alla gestione della

privacy.

Agevolare l’uso delle tecnologie infor-

matiche, informando e formando in ma-

niera opportuna i cittadini, comporterà

innumerevoli vantaggi da diversi punti

di vista, tanto per i privati che per le

Amministrazioni.

Sulla base di uno studio compiuto dal-

l’Istituto di ricerca sull’impresa e lo svi-

luppo di Torino, è stata effettuata una

stima relativa all’inquinamento prodotto

dall’utilizzo dei documenti cartacei

negli uffici pubblici e ai possibili bene-

fici ambientali legati alla dematerializ-

zazione.

Attualmente in Italia si utilizzano 1,2

Partel’e-government

milioni di tonnellate di carta

ogni anno, con un consumo pro

capite pari a ben 80 kg. Tali cifre

equivalgono all’abbattimento di

più di 20 milioni di alberi e al-

l’emissione di circa 4 milioni di

tonnellate di anidride carbonica,

che non sono compensati dai

programmi di rimboschimento

messi in atto dall’industria car-

taria.

La dematerializzazione e l’im-

piego di documenti elettronici

all’interno delle Amministra-

zioni potrebbe ridurre l’impiego

di carta di un quantitativo che

oscilla tra il 13 e il 21%, contri-

buendo ad avvicinarci agli

obiettivi individuati dal proto-

collo di Kyoto per ridurre l’in-

quinamento e il riscaldamento

globale.

Oggi si parla tanto di e-

government, ma forse

non tutti conoscono

esattamente il significato di

questo esotico neologismo.

Il termine e-government – o

meglio amministrazione digi-

tale –sta ad indicare il processo

di informatizzazione della Pub-

blica Amministrazione, che in-

troduce l’uso delle tecnologie

dell’informazione e della comu-

nicazione nelle attività delle

Amministrazioni e nei loro rap-

porti con i cittadini.

Il Codice dell’Amministrazione

Digitale, entrato in vigore nel

2005, disciplina il passaggio dal

vecchio documento cartaceo al

nuovo documento digitale, indi-

viduando diritti e doveri della

varie categorie di utenti.

Il processo di dematerializza-

zione, come definito dallo

stesso Codice, nonostante i nu-

merosi vantaggi in termini di

tempo e di costi, pone non

pochi problemi, legati tanto

all’utilizzo dei nuovi strumenti

di informazione e comunica-

zione, quanto alla diffidenza, da

parte di una corposa fetta di po-

polazione, di fronte ad un docu-

mento “immateriale”.

Poiché tali questioni interes-

sano l’intero territorio europeo,

lo scorso 27 maggio il Consi-

glio ha adottato una conclu-

sione sul piano d’azione

relativo all’e-government per il

periodo 2011-2015.

Lo scopo del Consiglio è prin-

cipalmente quello di promuo-

vere l’uso delle tecnologie a

livello sia locale che comunita-

rio, così da rendere cittadini ed

imprese sempre più indipen-

denti e autosufficienti, ed esten-

dere il loro campo d’azione a

tutto il territorio dell’UE. Si in-

tende, cioè, accorciare ancora di

più le distanze tra i 27 Stati

membri, abbattendo i limiti co-

stituiti dai confini nazionali, in

tutti i settori della vita quoti-

diana, dallo studio al lavoro, dal

commercio alle prestazioni sa-

nitarie e ai servizi sociali.

Ad essere avvantaggiate dal

Giusi Santopietro

3

Direttore Responsabile

A�TO�IO SAVI�O

Direttore Politico

SARO ZAPPACOSTA

Redattori

Agnese AlbiniLuca Arlotto

Danilo ChiaradiaLaura CutullèSerena Danese

Michela Di PalmaFabrizio Fiorini

Simona MarganellaLoredana Romanelli

Giusi Santopietro

Impaginazione &Grafica

Francesco Pietro Falotico

Stampa

Martano Editrice Modugno (BA)

Reg. Trib. Potenza �°375del 24 04 2008

Concessionaria Pubblicitaria

METIS srl

Contatti

[email protected]. 0971 22715

d’areamediterranea

03 GIUGNO 2011

piano europeo saranno anche le per-

sone a rischio di emarginazione e

quelle affetta da disabilità, le quali

avranno la possibilità di interagire in

maniera autonoma e rapida con la

Pubblica Amministrazione e di go-

dere di un gran numero di servizi.

L’obiettivo dell’UE per il 2015 è

quello di accrescere l’utilizzo delle

tecnologie informatiche da parte dei

cittadini del 50%, e da parte delle im-

prese dell’80%.

Tra le attività e le iniziative che si ri-

chiedono singolarmente ad ognuno

dei 27 Stati membri, la sensibilizza-

zione ed il rafforzamento della fidu-

cia da parte dei cittadini verso l’uso

delle nuove tecnologie, anche attra-

E’ di pochi giorni fa la conclusione adottata dal Consiglio europeo per agevolare l’utilizzo

delle tecnologie informatiche da parte di privati, imprese e Pubbliche Amministrazioni

Page 4: Terra di Basilicata d'areamediterranea SVI.MED

E’ oradi cambiare

Le bacchettate di Giuliano Ferrara:Primarie generali per designarePresidente e coordinatori regionali

Dice Giuliano Ferrara:

non c’è un minuto da

perdere. Berlusconi è

all’ultima spiaggia. Chi lo

nega è un suo avversario na-

scosto o un improvvido. E per

salvare il Pdl, non basta met-

tere pannicelli caldi sul suo

corpo malato. Per l’Elefan-

tino rosso, inoltre, non basta

annunciare la volontà di ri-

partire con un programma di

fine legislatura e un macchi-

noso congresso. C’è bisogno

di una nuova luce strategica

che dia a Silvio una nuova le-

gittimazione, una nuova de-

lega politica senza ambiguità,

conquistata con una sana pro-

spettiva di rivoluzione demo-

cratica nella forma politica:

Primarie Generali per desi-

gnare Presidente e coordina-

tori regionali.

Primarie, dunque, una scelta

importante per la verifica ri-

gorosa del rapporto tra la

classe dirigente di questo par-

tito anomalo e il suo popolo,

nonché basamento su cui di-

verrebbe possibile la ricostru-

zione della credibilità di

Berlusconi, del suo partito e

4 03 GIUGNO 2011

del suo governo. Mai come in que-

sto momento, ci sentiamo vicini a

Giuliano Ferrara, al suo Foglio e

alla sua proposta di regolamento per

le primarie, che pubblichiamo inte-

gralmente al lato, ravvedendo in

esso, l’unica ancora di salvezza per

il Popolo della Libertà.

Sa.Za.

Cercasi disperatamente

il Pdl lucano�..

Dopo la batosta dei ballottaggio nelle grandi città, anche noi Lucani non ci facciamo mancare niente anzi esageriamo.Al primo turno

elettorale il PDL Lucano a Lauria arriva terzo con un 13,78 e un solo seggio, a Melfi e Pisticci fuori dai ballottaggi con il risultato ri-

spettivamente: il totale lista 17,59( PDL 9,09 ) con 2 seggi e lista 5,43 (PDL 5,08 ) nessun seggio! Perdere Melfi dopo 14 anni e

Pisticci dopo 5 anni è un tsunami di portata biblica! Faccio presente che in tutta la Basilicata il Partito e’ latitante, nelle scorse Ammi-

nistrative non siamo stati messi in condizione di Vincere! Mi spiego: iniziamo dalle amministrative di due anni fa; si candida alla

poltrona di Sindaco di Potenza l’ On. Giuseppe Molinari, ultimo segretario della DC, Parlamentare dell’Ulivo, grazie al matrimonio

con i Democratici di Sinistra partorisce il centrosinistra in Basilicata che ancora governa in Regione e in tante realta’ locali. Dopo le

elezioni non ha mai aderito al PDL, ma addirittura si fa‘ in Consiglio un gruppo di minoranza dove lui e‘ capogruppo! Alla Provincia

di Potenza un altro ex PD di nome Avv. Aurelio Pace (questo ottimo elemento l’unico che ha aderito al PDL ). Adesso passiamo alla

Regione Basilicata dove e’ stato ignorato l’accordo fatto da Berlusconi con Cristiano Magdi Allam, disegnato come Presidente.Viene

Candidato ( dopo lotte di gelosia ed invidia ) On.Nicola Pagliuca, ottimo elemento, ma gia’ candidato di Forza Italia alla Presidenza

della Regione Basilicata nel 2000 perde con il 35,1% (contro il 63,1% del centrosinistra ), si ha un’altra batosta dove Pagliuca si as-

sesta al 27,9%, mentre il candidato del centrosinistra trionfa con il 60,8%. Fatti i conti il Partito ne esce con le ossa rotte!, mi spiego

: Regionali 2000 - il centrodestra prende il 35,1% ( dove Forza Italia al 13,2%,AN 6,0% ) - 2010 Regionali il centrodestra prende il

27,9% ( PDL il 19,4%!! ). Non si capisce perche’ alle Politiche del 2008 alla Camera in Basilicata il PDL prende il 36,8% , al Senato

in Basilicata 36,5%, mentre alle Amministrative del 2009 al Comune di Potenza il PDL prende il 12,6% invece alla Provincia di

Potenza il centrodestra prende il 34,8% ( il PDL 18,5%! ).Nel Materano alla Provincia il centrodestra prende il 29,0% ( il PDL prende

21,3% ), al Comune di Matera il centrodestra spezzato, prende il 14,57% e’ fuori dal ballottaggio ( il PDL prende 12,39%! ). Dopo

questo “ Trionfo”, i dirigenti del PDL Lucano che fanno? I dirigenti seri si dimettono!�.

AAA CERCASI DISPERATAMENTE IL PDL LUCANO

Proposta di regolamento per l’ele-

zione del presidente del Popolo

della libertà e dei coordinatori regio-

nali

1) Sabato 1 ottobre e domenica 2

ottobre 2011 si svolgeranno in tutto

il territorio nazionale elezioni pri-

marie convocate dal Popolo della li-

bertà, aperte a tutti gli elettori delle

sue liste, per eleggere il presidente

del partito e i coordinatori regionali.

2)Hanno diritto di voto tutti gli elet-

tori che sottoscrivono una formale

adesione al programma del partito,

dichiarano di esserne sostenitori e

versano un contributo di almeno

cinque euro al presidente di seggio

elettorale autorizzato dalla tesoreria

del Pdl.

3) Sono candidabili alla presidenza

del Pdl coloro che hanno una rico-

noscibile esperienza di lavoro poli-

tico nel partito, anche di governo e

amministrativa, e raccolgono un mi-

nimo di diecimila firme di sotto-

scrittori distribuite in due terzi

almeno delle regioni (comprese

quelle a statuto speciale).

4) Sono candidabili alla funzione di

coordinatore regionale coloro che

hanno una esperienza di la-

voro nel partito regionale e

raccolgono almeno tremila

firme di sottoscrittori nella

circoscrizione regionale inte-

ressata.

5) L’Ufficio di presidenza del

Pdl coordina lo svolgimento

regolare delle elezioni prima-

rie, nominando un commis-

sario straordinario incaricato.

6) Le domande per le candi-

dature devono essere sotto-

poste all’Ufficio di

presidenza, nelle forme stabi-

lite dal commissario e corre-

date delle firme necessarie,

entro e non oltre il 31 luglio

2011.

7) Le candidature sono am-

messe o respinte, insindaca-

bilmente, dall’Ufficio di

presidenza del Pdl.

8) Entro il 3 ottobre 2011

l’Ufficio di presidenza co-

munica i risultati delle pri-

marie e insedia gli eletti.

La proposta di regolamento

Page 5: Terra di Basilicata d'areamediterranea SVI.MED

minato segretario unico Ange-

lino Alfano, prima che costui

provveda a spazzare la Lucania

di chi ha rovinato il partito, sa-

rebbe onorevole che i tre di-

struttori del Pdl lucano

dimostrassero di possedere la

stessa dignità di Sandro Bondi.

Anche perché, se dovesse an-

dare in porto il disegno strate-

gico di cui si parla in queste

ultime ore di mettere in vita il

principio delle primarie dopo

averne approvato il regola-

mento, che prevede l’esercizio

del voto primario per i candidati

alla Presidenza del Pdl e alla

funzione del coordinatore regio-

nale, difficilmente per questa

ultima carica, i “tre del Male

Assoluto” della destra lucana –

Viceconte, taddei e Latronico-

avrebbero possibilità di essere

votati, visto e considerato che

tutto l’elettorato di destra (e non

solo di destra) nutre per costoro

sfiducia e disistima. Politica-

mente parlando, naturalmente.

Un sussultodi dignità

Una logica, grande e sto-

rica considerazione da

fare sull’esito della con-

sultazione elettorale scaturita

dai ballottaggi, in Italia come in

Basilicata è la seguente: il po-

polo non è più il tradizionale

“popolo bue”, ma è diventato

una realtà sociale, lucida,

fredda, calcolatrice, che sa

quello che vuole, sa come e

dove trovarlo, sa punire chi ha

sbagliato, sa premiare chi lo me-

rita. Non accetta più imbonitori

di sorta, odia i falsi e gli ipocriti,

rimane distante da chi è pronto

a rinnegare le promesse fatte, le

promesse che non saranno man-

tenute. Nuova storica realtà,

dunque. Vediamo brevemente

cosa è successo.

In Italia una catastrofe per il

centrodestra, vale a dire Pdl e

Lega. Letizia Moratti è caduta a

Milano e Gianni Lettieri a Na-

poli è letteralmente crollato. Se

però contiamo i voti raccolti dai

singoli partiti, ci accorgiamo che

in molte cittàil Pd si è azzop-

pato; il Terzo Polo ha fatto flop;

il Fli non ha dato segni di vita e

l’Idv tranne nel capoluogo cam-

pano, con Luigi De Magistris, non ha

guadagnato consensi. I soli a sfondare

sono stati i rappresentanti dell’antipoli-

tica, personaggi fuori dagli ambienti

convenzionali. Napoli docet. Alle falde

del Vesuvio, un ex magistrato ha stra-

vinto, liberando Napoli dalla mala po-

litica e dai trasversalismi, spezzando la

collusione tra politica e camorra, libe-

randola –almeno in apparenza- da un

certo modo di fare politica. Segno che

il vento è cambiato e se spirano venti

di estrema sinistra e perché a destra non

c’è niente di nuovo che offra all’eletto-

rato una via di fuga dalla contrapposi-

zione berlusconiani-antiberlusconiani.

A destra, infatti, la gente è delusa. Ber-

lusconi è stato una speranza, o addirit-

tura una certezza per quanti vogliono la

rivoluzione liberale, un’Italia moderna,

il crollo della dittatura burocratica,

dello statalismo, della sfera pubblica,

dei poteri forti, delle corporazioni, della

magistratura , dei sindacati, ovvia la do-

manda: l’esercito berlusconiano può

ancora credere in Silvio? Tra due anni

lo sapremo. Come sapremo se il vento

di estrema sinistra diventerà realtà op-

pure il partito Democraticoavrà la forza

di imporre la moderazione, e dare tran-

quillità all’elettorato moderato. Tutto

ciò a livello nazionale.

A livello locale la situazione è ancora

più drammatica rispetto a Milano e Na-

poli. Il Popolo della Libertà è comple-

tamente scomparso in due grossi

Comuni in cui nella precedente legisla-

tura era presente il simbolo con un pro-

prio sindaco e una giunta di

centrodestra. Oggi al Comune di Pi-

sticci il Pdl non ha neppure un consi-

gliere –incredibile, ma vero- mentre a

Melfi ne ha appena due. Un caso più

unico che raro che dimostra in quale

stato di abbandonoè finito in questi ul-

timi anniil partito di Berlusconi di Ba-

silicata. Con quale risultato lo abbiamo

visto, a cui c’è da aggiungere che chi

ancora sente nel proprio animo di es-

sere di destra e non vuoloe rassegnarsi

a scomparire, si augura una semplice

soluzione: sperare che Viceconte, Tad-

dei e Latronico avvertano un sussulto di

dignità e si dimettano dalle cariche che

rivestono nel partito, comprendendo fi-

nalmente che le doppie cariche son o

solo un danno, perché improduttivo e

negativo per loro stessi e il Pdl. A

Roma, uno dei tre coordinatori che reg-

gono il traballante partito di maggio-

ranza, Sandro Bondi, dinanzi ai risultati

negativi si era dimesso dimostrando di

possedere dignità politica e onestà in-

tellettuale; e poiché già è stato già no-

503 GIUGNO 2011

La base del Pdl chiede la testa

di Viceconte, Taddei e Latronico

Saro Zappacosta

Da oggi si riparte condivido in pieno

l’affermazione dell’on. Alfano nuovo

segretario politico del Popolo della Li-

bertà, cui vanno i miei migliori auguri di buon lavoro. La tornata elettorale

delle amministrative si è chiusa, con una netta sconfitta del nostro par-

tito, sia nei maggiori centri italiani e sia in Basilicata. Il momento della ri-

flessione sulle varie cause che hanno determinato questo risultato credo

non sia giusto affidarlo ad un semplice ed estemporaneo comunicato

stampa, la sede opportuna ed unica rimangono gli organismi politici del

partito ai vari livelli. Ritorno però a rimarcare ancora una volta e con

maggiore determinazione, in perfetta sintonia con il segretario politico

nazionale, che ora anche in Basilicata è giunto il momento delle scelte

e delle decisioni. E’ arrivato il tempo di non aver più indugi e cominciare

a costruire il Popolo della Libertà. Uso il verbo costruire perchè dopo l’in-

tuizione del Presidente del Consiglio che lanciò la prospettiva di un par-

tito a vocazione maggioritaria, che potesse inglobare e sintetizzare tutte

le varie anime del centrodestra, l’esperimento si è bloccato per vari mo-

tivi, tra cui anche la crisi che ha investito la compagine governativa alla

fine dell’anno scorso. Il Pdl è rimasto una geniale intuizione, ma fondato

su una “fusione a freddo” che ha impedito la nascita di un partito unitario,

costruito sulla base degli iscritti e radicato sul territorio. Da tempo so-

stengo a più riprese che era urgente e etico lavorare affinché dessimo

una struttura al Pdl fondata essenzialmente su due pilastri: il radica-

mento territoriale invece dell’attuale organizzazione a macchia di gia-

guaro e il coinvolgimento maggiore e reale dei nostri iscritti. Inoltre,

dobbiamo trasferire ai lucani una chiara visione politica, va bene il me-

morandum sul petrolio quale strumento concreto per creare anche da

noi quello sviluppo tanto atteso, ma a tutto ciò aggiungere la nostra idea

di sviluppo dell’impresa e del lavoro, la nostra idea di sanità e dello stato

sociale, cosa vogliamo per l’agricoltura

e per il turismo. Dobbiamo far capire ai

lucani, con atti concreti e con un’oppo-

sizione una volta per tutte concreta e determina, a tutti i livelli dal singolo

comune, alle province ed alla regione, che noi rappresentiamo l’alterna-

tiva a questo centrosinistra lucano che oggi appare imbattibile e che è

l’unica causa dei problemi irrisolti della Basilicata. Ne sono sempre mag-

giormente convinto, anzi aggiungo che ora è vitale operare e lavorare

per questa prospettiva. Alla dirigenza regionale e provinciale chiedo il

coraggio delle scelte e l’impegno di adoperarsi per Pdl aperto, innovativo

e inclusivo di nuove energie, ai nostri militanti uno scatto di orgoglio e

senso di appartenenza ai valori della Libertà, del liberalismo politico e

sociale e della passione civile, mettendo da parte anche gli errori del

passato che ci sono stati e farne preziosa esperienza per non ripeterli

in futuro. Per questo mi rivolgo sopratutto ai simpatizzanti, ai militanti,

agli amici che culturalmente ci sono vicini, ai giovani che credono nei

valori della meritocrazia e della libertà degli individui a sostenere quello

che è il nostro progetto comune ed al quale abbiamo dedicato tempo,

passione, fatica e sentimenti. Invito in questo momento di cambiamenti

politici e sociali a rimanere ancora più fermi nei nostri ideali di un cen-

trodestra moderno ed europeo ed invito a costruire assieme il Popolo

della Libertà in Basilicata, tutti assieme dal primo dirigente all’ultimo

iscritto in ordine di tempo. Sono sempre ottimista, ma di quell’ottimismo

fondato sulla passione, sulle energie e valori condivisi, che ci hanno per-

messo di stare assieme in un grande partito nazionale e che ci può per-

mettere di farlo diventare ancora più grande, forte e reale alternativo ai

massimalismi delle sinistre e dei doroteismi lucani.

Gianni Rosa

Costruire il Pdl

Page 6: Terra di Basilicata d'areamediterranea SVI.MED

Un segno di civiltà e buon senso

Il MOIGE – Movimento

Italiano Genitori, ha più

volte ed in più occasioni,

chiesto alle Istituzioni di aiu-

tare i genitori a realizzare

l’equazione contemporanea

di economizzazione/ottimiz-

zazione dei tempi, mediante

- tra le varie proposte - la rea-

lizzazione del progetto

MOIGE STRISCE ROSA

che si concretizza: nella rea-

lizzazione di Nursery e Ba-

byparking in esercizi

commerciali convenzionati

dove la mamma o il papà

possano cambiare il panno-

lino o scaldare la pappa al

proprio bambino o semplice-

mente farlo giocare mentre

fanno compere o mangiano

la pizza; nella realizzazione

di posti auto riservati alle

mamme in attesa o con bam-

bini molto piccoli, pur consa-

pevoli che il codice della

strada non prevede i par-

cheggi rosa e che il mancato

rispetto delle strisce da parte

dei cittadini non è sanziona-

bile, essendo le strisce rosa

un segno di buon senso e ci-

viltà.

Il miglioramento del settore

dei trasporti in termini di

qualità ed accessibilità dei

servizi per le mamme in at-

tesa o con bambini piccoli, è

inserita nel POR Basilicata

2007/2013, ma ad oggi detto

miglioramento resta a livelli

programmatici e solo esercizi

commerciali privati, (come

l’Auchan di Tito) hanno tinto

di rosa l’asfalto dei loro par-

cheggi, manifestando così un

grado di sensibilità molto

elevato nell’agevolare le

mamme in attesa e le neo

mamme.

MOIGE:

Strisce rosa anche a Potenza

03 GIUGNO 20116

Page 7: Terra di Basilicata d'areamediterranea SVI.MED
Page 8: Terra di Basilicata d'areamediterranea SVI.MED

molte vittime sono uscite allo scoperto

denunciando i loro carnefici. Non per-

sone qualunque, ma uomini di culto, de-

voti alla limpidezza dello spirito e del

corpo. Si grida allo scandalo e si denun-

cia il ruolo della Chiesa, criticata di aver

mal gestito l’ incarico di supervisore.

Scoperti dei loro crimini, molti preti pe-

dofili sono stati trasferiti e non ri-

mossi immediatamente dall’inca-

rico. Il Vaticano e il Papa hanno

condiviso il dolore dei fedeli,

promettendo di fare tutto il pos-

sibile affinché abusi e maltratta-

menti non accadessero più.

Bisogna punire i colpevoli che

hanno infangato l’onore della

Chiesa e fornire tutto il sostegno

possibile alle vittime, queste le

parole pronunciate da Benedetto

XVI in occasione della giornata

mondiale della gioventù a Sid-

ney. Il pontefice ha voluto incon-

trare alcune delle donne

molestate da questi “sporchi” uo-

mini per fornire loro il supporto

spirituale , necessario a guarire

quel male che ha lacerato loro il

corpo e l’animo. Non basteranno

anni per cancellare dalla mente

un dramma così lacerante e cer-

tamente non saranno sufficienti

secoli per castigare dei vigliacchi

senza cuore!

Chiesa sotto accusa

Paura ed orrore dilagano tra

i fedeli, schifati dai com-

portamenti osceni di preti

senza vergogna. Neanche in

Chiesa è possibile trovare conso-

lazione e sincero conforto. Uo-

mini di fede, porta voci della

volontà del Signore si sono tra-

sformati in mostri orripilanti ca-

paci delle peggio cose. Menti

malate in grado di fare violenza e

di approfittare del corpo di bam-

bini innocenti, vittime di atten-

zioni morbose e malate. Questo è

quanto accade oggi! Increduli ed

incapaci di ipotizzare la malafede

di uomini di Chiesa, a molte per-

sone è capitato di doversi ricre-

dere sul ruolo non sempre pulito

di questi individui privi di alcuna

dignità. Devoti alla rinuncia e al

sacrificio, approfittano di chi non

può rifiutarli e di chi si fida senza

capire. La Chiesa Cattolica si

macchia di un crimine orrendo da

cui è difficile ripulirsi senza la-

sciare traccia. Per anni, hanno

abusato delle loro vittime, protetti

dall’involucro di falsa purezza

degli abiti che coprivano il loro

corpo impuro. Impaurite e attanagliate

dalla vergogna, tante donne e bambini

sono rimasti nel silenzio per paura di non

essere creduti. Autoritari e determinati,

gli abusanti hanno intimidito in ogni

modo le loro prede, assicurandosi che

dalla loro bocca non uscisse mai nulla.

Esasperate da una pressione così forte

Agnese Albini

03 GIUGNO 20118

Disdegno e vergogna, questo il gridodel popolo cattolico

Anche i sogni diventano realtà�.In Germania, in uno stabilimento

che produce macchinari è possibile lavorare quanto a lungo si

vuole e con tutte le ferie desiderate. Una novità che ha piacevolmente

allietato gli operai della fabbrica Trumpf, guidata dalla signora Nicola

Leibinger-Kammueller. Un esperimento senza precedenti che farà

tanto discutere e che forse sarà di ispirazione per altri imprenditori, a

capo di grandi aziende. L’innovazione, pensata dalla titolare consente

ai dipendenti di scegliere un orario di lavoro compreso tra le 15 e le

40 ore settimanali, e gestirli con assoluta flessibilità. Ogni 2 anni si

procede alla modifica dei turni, per meglio assecondare le fasi pro-

duttive dell’impianto e per conciliare le esigenze di vita degli addetti.

Gli operai potranno inoltre accumulare fino a 1000 euro di lavoro sup-

plementare, da apportare su un conto ferie. Le ore raccolte possono

essere sfruttate come ferie, come ore di permesso o di formazione.

Tale accumulo consente ai dipendenti di godere di lunghissimi pe-

riodi di ferie: da sei settimane fino a sei mesi. Ancora più eclatante la

possibilità di prendersi un anno di stacco o addirittura di lavorare per

metà anno a stipendio dimezzato godendo a pieno del tempo libero

a disposizione. Esperti del mondo del lavoro hanno elaborato tutte

le possibili conseguenze del rivoluzionario piano, tenendo in consi-

derazioni tutti i pro e i contro del progetto. Dispendio economico e

poca concentrazione i possibili effetti collaterali da scongiurare. La

Kammueller è fermamente convinta della buona riuscita del progetto

ed è certa di incrementare la produttività. Dipendenti motivati e clima

disteso e collaborativo quelli i risultati sperati. La Triumpf è un

azienda leader nella produzione di macchine laser ad altissima pre-

cisione. In tutto il mondo conta circa 8000 dipendenti, 4000 dei quali

sono impiegati proprio presso la sede tedesca. In Italia funzionerebbe

un esperimento così innovativo? Difficile fare previsioni, ma possibile

immaginare la gioia degli operai. Cassa integrazione e pochi spicci

in tasca, questa la situazione attuale. Un po’di meritato relax ed un

gruzzoletto consistente donerebbero sonni tranquilli ai faticatori di

casa nostra, abituati a sgobbare per 8 ore al giorno. Che l’utopia di-

venti realtà? Sperare non costa nulla! Agn.Alb.

LAVORARE�CHE PASSIONE!FABBRICA IN GERMANIA: “LAVORO FAI DA TE” E FERIE ILLIMITATE PER I DIPENDENTI

Page 9: Terra di Basilicata d'areamediterranea SVI.MED

assistenza e per la maggior parte nonsono autosufficienti. Immaginate chemolte strutture ospedaliere possono es-sere riconvertite in centri qualificati peranziani, supportati da un qualificato per-sonale medico e paramedico e con l’as-sistenza continua 24 ore su 24 e 7 giornisu 7. Questi centri avrebbero attrattoanche anziani di Regioni limitrofe e fun-zionare in modo da assorbire molti gio-vani con un lavoro sicuro e duraturo. Nonparliamo poi del turismo, un’altra piagache la Regione Basilicata non riesce acolmare, infatti vengono spesi fior di mi-lioni di euro per la promozione, ma conrisultati quasi mediocri.Lo dicevamo già qualche settimana fa,con i fondi FESR-POR del 2007-2013, siè avviato il programma per il turismo, itanto pubblicizzati PIOT. Ma pensate ve-ramente che in questo modo il turismo inBasilicata avrà un futuro più ricco di tu-risti ed i tanto predicati benefici per gliimprenditori? Io ho dei dubbi, il tempo cidarà la risposta!!Conti alla mano, le truffe saranno tante,molti sono gli esempi del passato. Unmetodo classico è quello della finta cer-tificazione d'investimenti privati neces-sari per poter accedere ai fondi diBruxelles. In Calabria, per esempio,qualche settimana fa, è stata scoperta unatruffa da 25 milioni di euro: soldi incas-sati da una società che sosteneva di avereingenti capitali arrivati da soci esteri, mache in realtà era una scatola vuota. Infattierano state create ben 11 società nel set-tore della produzione di carta che formal-

mente operavano in mezzomondo, dalla Spagna a Dubai,ma che a loro volta erano altrescatole vuote. Con la cessione diquote di queste società tra lorostesse erano stati creati capitalifittizi per cofinanziare i progetti.Un altro meccanismo tra i piùdiffusi per truffare Bruxelles èquello della falsa attestazione dispese con fatture taroccate per di-mostrare di aver acquistato im-pianti o macchinari (copione giàvisto con la Legge 219).Il problema più crudele delletruffe: perché appunto a esseretruffata non è solo l'Ue, che dif-ficilmente riesce poi a recuperarei fondi, sono gli operai ed i di-pendenti che pagano lo scotto diquesto sistema assurdo, rima-nendo senza lavoro e poi ritro-varsi con un pugno di mosche.C’è bisogno di una seria sele-zione del mondo imprenditoriale:il danno sociale fatto da finti ma-nager e finti imprenditori è incal-colabile. Oggi le aziendeabbandonate, di molte zone indu-striali, sono mega costruzioni dicemento, alcune sono rimastescheletri vuoti che si deterioranonel tempo. Molte aziende hannoincassato milioni di euro di con-tributi per avviare le produzionicui erano destinate e senza la mi-nima assunzione di operai.Il motivo di questa escalation ditruffe? In Italia ci s'inventa im-prenditori pur di accaparrarsi ilfinanziamento pubblico, vistocome un fine e non come unmezzo per sviluppare la propriaattività. Poi c'è un problema le-gato alla politica ed alla burocra-zia italiana che disperde i fondiin mille rivoli e rende più diffi-cile i controlli, secondo alcunidati con la vecchia programma-zione 2000-2006, in Italia, sonostati finanziati ben 280 mila atti-vità con un importo medio dicirca 100 mila euro, il che signi-fica “fare assistenza e non pun-tare allo sviluppo. Ma è questo ilmodo di far crescere il Mezzo-giorno?

Aziende scomparse nel nulla

Il Nord soffre più del Sud èquesto è uno dei tanti sloganelettorali usati nelle ammini-

strative, di maggio scorso, dallaLega Nord. Il Sud ha tante catte-drali nel deserto, sperpero di soldiche pagano i contribuenti delNord, e tante altre romanzine delgenere.…! E’ vero al Sud ci sonotante fabbriche fantasma, ma chiha beneficiato di tanta ricchezza?Rispondiamo noi “OVVIA-MENTE GLI IMPRENDITORIDEL NORD”!!Hanno adottato il sistema dellefinte fatturazioni per otteneresoldi, hanno creato società con ilmetodo delle scatole cinesi e il ri-sultato è questo. I colpevoli siamonoi del Sud che abbiamo sperpe-rato !! Oltre il danno anche labeffa. È così che gli industriali delNord (oggi la maggior parte am-ministratori e dirigenti della LegaNord) hanno scalato - fino a rag-giungere un non poco invidiabileprimo posto - le classifiche dellefrodi a spese dello Stato Italiano.Basta leggere gli ultimi dati delleirregolarità fiscali e si nota subitoquali sono le Regioni, i cui con-tribuenti, sono i più evasori fiscalid’Italia.Immaginate che dal terremoto del1980, con la famosa legge 219 c’èstata la corsa di imprenditori delNord (truffatori) ad accaparrarsiuna fetta della torta che è stata di-visiva alla faccia dei meridionalie della gente che avrebbe potutoavere una opportunità di lavoro.Ma per tutte queste truffe, quanteSocietà o industriali sono state de-nunciate per frode ai danni delloStato Italiano e del popolo delMezzogiorno? Pochi o quasi nes-suno. Immaginate che anche i ci-nesi hanno approfittato di unaoccasione così affabile!!Basta fare un giro in Basilicata,nelle zone del cratere, dove hannospeso fior di miliardi di vecchielire per creare delle estese zoneindustriali con il risultato di tantosperpero e con il maggior numerodi disoccupati. Questo è quelloche abbiamo oggi in Basilicata ein altre zone del Sud. La nostra diffamazione, da partedei leghisti, è frutto di un buon ri-

sultato ottenuto dagli affari e dalla poli-tica nordista che continua a farla da pa-drona nel Governo centrale di questaItalia. Un’Italia che si vuol far vedereforte e dinamica, ma che in sostanza ècome si dice in gergo “TUTTO FUMO ENIENTE ARROSTO”!! E poi i leghistifanno anche le vittime, e la cosa più as-surda è che il centro-destra del Mezzo-giorno avvalla i loro progetti, li approva,a discapito di noi poveri TERRONI !!Immaginate che le attività di questegrandi aziende italiane erano altamentespecializzate nella produzione di prodottiavanzati, dovevano occupare tanti gio-vani che non avevano un reddito, dove-vano portare il lavoro in casa deiMeridionali per non farli andare via, mail risultato è sotto gli occhi di tutti. Inquesti ultimi anni con l’accentuarsi dellacrisi e con un Governo centrale che hafatto poco o nulla per il Mezzogiorno, siè continuato ad emigrare, a far partiregiovani eccellenze per altri Paesi esteri,impoverendo ancora di più il Sud e diconseguenza l’Italia.Ma molte colpe le hanno anche gli am-ministratori locali, non hanno saputo co-gliere le opportunità che negli annipassati (anni dalle vacche grasse) si po-tevano costruire prima di tutte le infra-strutture (strade, porti, aeroporti,ferrovie, ect) e poi, in particolare in Ba-silicata, con il petrolio si dovevano prin-cipalmente riqualificare i piccoli comunie attivare dei centri di assistenza per an-ziani. Basti pensare che tanti sono gli an-ziani nei nostri paesi che hanno poca

TrenoRocky

03 GIUGNO 2011 9

Basta fare un giro nelle aree industriali della Basilicata

Page 10: Terra di Basilicata d'areamediterranea SVI.MED

per sentirsi più grandi, forse per omolo-

garsi alla massa. Come ogni buona

strada, anche questa non è in discesa. Al-

cune industrie come la Philip Morris

hanno accettato favorevolmente questa

trovata, non pensando solo agli interessi

privati ma anche alla salute dei propri ac-

quirenti. Altri invece hanno reagito nega-

tivamente, minacciando denunce e

ripercussioni legali gravi, nel caso in cui

venga messa in atto la suddetta iniziativa.

Ne andrebbe di mezzo il loro nome, poi-

ché l’immagine andrebbe ad occupare

larga parte del pacchetto di siga-

rette. Non avrebbero più pubbli-

cità e potrebbero esserci

ritorsioni economiche sulle loro

aziende. Un altro fattore che

rema contro l’iniziativa ameri-

cana è la scarsa disponibilità di

fondi che servirebbero per far

stampare accuratamente tutte le

foto choc. Pochi sono coloro

pronti a intervenire economica-

mente per un causa giusta come

questa, la quale è mal vista an-

cora da molti. Il problema del

fumo, in definitiva, continuerà ad

affliggere il mondo ancora per

molto. In quanto non si cono-

scono con precisione i motivi per

cui si intraprende questa strada

sbagliata; ma di certo sono note

le cause per cui è necessario

smettere! Si spera quindi che

questa idea terroristica venga

presto messa in atto e arrivi

anche in Italia così da ridurre un

numero sempre più alto di fuma-

tori.

Immagini shockper non fumare

Le frasi spaventose, gli av-

vertimenti, le temibili con-

seguenze scritte sui

pacchetti di sigarette non hanno

sortito nessun effetto. I fumatori

costituiscono attualmente una nu-

merosissima parte della popola-

zione e aumentano sempre più.

L’America, allora, ha deciso di at-

tuare una tecnica più dura ma pro-

babilmente più efficace. Le parole

sugli agognati pacchetti saranno

accompagnate da immagini choc;

cadaveri, malati terminali, tumori

causati dal fumo, mamme che fu-

mano di fronte a piccoli bambini.

Questa idea è nata grazie alla Fda

(Food and drug amministration),

ente americano che si occupa

della salute dei cittadini, control-

lando tutti i prodotti che arrivano

sul mercato. Le foto scelte come

più idonee saranno ben 36 e diffi-

cilmente passeranno inosservate.

Il cambiamento estetico dei pac-

chetti avverrà effettivamente

nell’ottobre del 2012, e secondo

la direttrice della Fda, porterà a

grandi miglioramenti. Il fumo, in

America e non solo, è una delle principali

cause di morte, e la lotta anti-fumo ge-

nera molte speranze e aspettative. Agli

occhi di un fumatore potrebbe apparire

un gesto terroristico, e nessuno ha smen-

tito questa ipotesi. Si vuol far leva sulla

paura, per correggere un comportamento

sbagliato, che si insinua nell’essere

umano già in giovane età. Secondo son-

daggi che sono stati portati avanti negli

States, ogni giorno almeno 1000 ragazzi

diventano fumatori regolari e molti altri

provano l’ebbrezza del primo tiro, forse

Serena Danese

03 GIUGNO 2011

10

L’idea è quella di sostituirei messaggi antifumo con fotodi malati terminali

Page 11: Terra di Basilicata d'areamediterranea SVI.MED

Abbiamo finalmente abbandonato sciarpe giubbini

e maglioni. Il nostro corpo sembra ascoltare il ri-

chiamo del mare e delle spiagge roventi. Prima di tra-

scorrere giornate “en plein air” è bene essere

avveduti. Prendiamoci cura del nostro fisico: una pre-

mura che passa, certo, attraverso creme ed altri simili

rimedi, ma che inizia soprattutto dall’alimentazione.

Allora staniamo qualche falso mito e ascoltiamo qual-

che utile consiglio della Dott.ssa Raffaella Sodo, Die-

tista, per comprendere come stare al sole senza

rischi.

Il sole è fonte di pericolo per la nostra pelle. Vero

o falso?

Falso. Sicuramente rappresenta una fonte di “stress”per il nostro organismo ed è necessario difendersidalle radiazioni solari con protezioni cosmetiche ade-guate. È anche vero e giusto ricordare che la nostrasupernana bianca svolge numerose azioni beneficheper la salute, ad esempio stimolando la produzionedi vitamina D, indispensabile per fissare il calcio nelleossa, ma anche di ormoni importanti per il benessere,sia fisico che psichico. Il nostro corpo reagisce alleradiazioni solari abbronzandosi grazie a un pigmentobruno, la melanina, prodotta dai melanociti, cellulepresenti nel tessuto cutaneo. Più melanina c’è, più sidiventa scuri. Ci si abbronza di più e più in fretta durante le ore

calde.

Vero o falso?

Falso. Ad esempio, chi si espone nelle ore centralidella giornata avrà una colorazione rossastra più in-tensa, dovuta però non alla produzione di melanina,che è bruna, ma dall’ustione provocata dai raggi delsole. C’è da aggiungere che a prescindere dall’esposizionela produzione di melanina è geneticamente predeter-minata. Chi ha una carnagione molto chiara avràsempre un risultato diverso rispetto a chi è olivastro. L’abbronzatura passa prima per le nostre tavole.

Vero o falso?

Vero.La tintarella va difesa non soltanto mantenendola pelle elastica e ben nutrita, ma anche con una giu-sta dieta a tavola. Per tutta l’estate, largo ai cibi ricchidi betacarotene. Questo prezioso alleato per la pro-duzione della melanina si trova in tutta la frutta e laverdura giallo - arancio.Ecco alcuni degli alimenti che favoriscono e prolun-gano l’abbronzatura: - zucca, carote, peperoni, spi-naci, pesche, albicocche: tutti ricchi del preziosobetacarotene, la provitamina A che agisce come an-tiossidante, e che, con la luce del sole, mantiene lapigmentazione dorata della pelle.L’olio di oliva è particolarmente benefico per la

nostra cute. Vero o falso?

Gli oli vegetali, in particolare quello d’oliva, sono par-ticolarmente utili, perché permettono l’assorbimentodel betacarotene e contribuiscono a rinnovare l’epi-dermide; attenzione, però, a consumarli solo a crudo:se fritti perdono tutti i loro benefici, e diventano invece

dannosi.La vitamina A possiede un’azione antiossidante

contro i radicali liberi. Vero o falso?

Vero. E può essere consigliata un'integrazione qual-che settimana prima di recarsi al mare. Non bisognanaturalmente eccedere ed è meglio preferire l'assun-zione di carotenoidi, perché è più difficile andare in-contro al rischio di sovradosaggio, che oltretuttopotrebbe dare alla pelle un colore giallastro, seppurereversibile con la sospensione dell'assunzione.I carotenoidi stimolano la produzione di melanine.

Vero o falso?

La frutta e la verdura in genere non stimola la produ-zione di melanina. La melanina è una proteina cheviene codificata dai geni del DNA delle cellule dell'epi-dermide quando sono stimolati dalle radiazioni ultra-violette del sole.La frutta e la verdura, specie quelle ricche di carote-noidi, aiutano a rendere più scura la pelle e a proteg-gerla poiché una volta assorbiti dall'intestino, siaccumulano prevalentemente nel grasso sottocuta-neo facendo apparire la pelle più scura.Dunque, belli si ma con intelligenza.

Momenti bui in terra di luce

Ore di agonia, trascorsequalche giorno fa, per

la famiglia di un nostro con-terraneo impegnato nellamissione per la ricostru-zione a Herat, in Afghani-stan occidentale, che harischiato di spegnersi acausa di un attentato riven-dicato dai talebani controla base italiana. Appena ap-presa la notizia la famigliasi è chiusa in silenzio, manon sono mancate manife-stazioni di grande solida-rietà e affetto da parte dimolte persone. L’ufficiale

Gennaro Masino, 30 anni eoriginario di Paterno versain condizioni più gravi ri-spetto agli altri 4 feriti, gra-vemente ferito all’addomeha subito un intervento chi-rurgico. Dopo una fase diiniziale ripresa è stato resonoto dal ministro della Di-fesa La Russa, che il capi-tano versa ancora in gravicondizioni: la prognosi è ri-servata e si teme per la suavita. Rientro in Italia pro-grammato per gli altri feriti.Un duro attacco: l’obiettivo,raggiunto, era quello di col-pire più punti strategici con-temporaneamente. Accantoad esso, altri due sono statiscenari dello stessoschema terroristico: quattroi morti e ventiquattro feriti.Il caporale lucano era par-tito il 31 marzo scorso allavolta dell’Afghanistan perun periodo di ferma di seimesi.

Prendersi cura del proprio corpo

11

03 GIUGNO 2011

Luca Arlotto

Simona Marganella

Parola agli esperti

Page 12: Terra di Basilicata d'areamediterranea SVI.MED

Il sognodi fare il turcoFabrizio Fiorini

Vestirsi senza vergogna

Era tanto tempo che so-

gnavo di dare il mio con-

tributo alla festa Patronale

di S.Gerardo. Io Livornese di na-

scita ma ormai Potentino al

100%, arrivato a Potenza nel

1980, né subivo subito il fascino

e l’armonia della festa e un po’

per vergogna non mi sono mai

impegnato per iscrivermi alla “

Storica Parata dei Turchi”. Cosi’

ogni volta che arrivava il 29 Mag-

gio, dentro di me si scatenava la

molla di partecipare e con gli

amici che mi spronavano a iscri-

vermi, ma mi ripeto la vergogna

mi frenava. Poi quest’anno leg-

gendo sul sito del comune di Po-

tenza, dove si invitava la

popolazione a partecipare iscri-

vendosi alla Storica parata, la vo-

glia prende il sopravvento sulla

vergogna e decido di iscrivermi e

fare le selezioni al Teatro Stabile,

mi sono presentato e subito mi

domandano: “che ruolo vuoi

fare?” Non ci penso nemmeno un

secondo e emozionato urlo: “il

turco!”, la prima volta che sfilo

penso che sia il ruolo adatto a me

dicendomi tanto sarò truccato

tutto nero, sarò “il Moro” il pri-

gionero con catene ( ironia della

sorte, vengo dalla città dei 4 mori

incatenati sotto Ferdinando I, Livorno)

Ritirati gli abiti, mi preparo con gioia per

l’evento tanto sognato, nella testa mi

frulla di tutto: “ sarò all’ altezza?, come

mi devo comportare?” insomma un mix

di gioia e incertezza. Alle 15 del 29 Mag-

gio mi presento allo stadio Viviani, già

vestito e pronto per essere truccato è una

emozione incredibile, trovo degli amici ,

faccio dei nuovi amici e allora mi sciolgo

e mi sento piu’ sicuro.Sono le 19,30 si

parte! Ho il cuore in gola, tra ali di gente

festante mi accingo a sfilare per la prima

volta con animo di un bambino che ha

coronato il suo sogno. Tutto questo per

S.Gerardo, per la mia città.

03 GIUGNO 2011

12

Ancora una volta gli abitanti del quartiere di

Parco Aurora – e non solo – fanno sentire la

propria protesta.

Questa volta ad essere contestato è un inconveniente,

tanto scomodo quanto pericoloso, che interessa l’in-

crocio della rotatoria di via di Giura.

Proprio nel punto in cui i veicoli provenienti da Parco

Aurora dovrebbero fermarsi per dare precedenza a

quelli che giungono dal rione Verderuolo, la vegeta-

zione è talmente rigogliosa che copre del tutto la vi-

suale degli automobilisti, costringendoli ad avanzare

troppo o a compiere una manovra azzardata.

Si confida nel buonsenso di chi dovrebbe provvedere

alla manutenzione delle aiuole, e, come sempre, si at-

tende con fiducia che giunga una risposta concreta.

Giu.San.

Quando il “verde” è di troppo

Page 13: Terra di Basilicata d'areamediterranea SVI.MED
Page 14: Terra di Basilicata d'areamediterranea SVI.MED

Arte “made in china” Francesco De Luca

Le opere di tre interessanti artisti esposte

alla Sala San Tommaso di Venezia

Nell’ambito di questa edi-

zione della Biennale di Ve-

nezia, curata da Bice

Curiger, che sotto l’onnicompren-

sivo titolo “Illuminazioni” propone

un denso programma, il cui percorso

tradizionalmente si snoda tra i padi-

glioni dei Giardini e l’Arsenale, che

polarizzano la maggiore attenzione

dei visitatori, vanno registrati ben

trentasette “Eventi collaterali”, a cui

l’intera città lagunare si apre per di-

ventare un contenitore unico al

mondo, con i suoi spazi e i suoi edi-

fici, di eventi espositivi che, anche

se più defilati, non sono meno inte-

ressanti; anzi, anche per questo mo-

tivo, si offrono alla fruizione di un

pubblico più attento, che, con l’oc-

casione, ha modo anche di “sco-

prire” luoghi più affascinanti e

spesso veri “gioielli” della città. E’ il

caso di questa interessante mostra

(intitolata, forse con un intento “pro-

vocatorio” nei confronti del tema

della Biennale, “Menlong-Oscu-

rità”), promossa dal Nanjing Sifang

Museum ed allestita nella Sala San

Tommaso in campo SS. Giovanni e

Paolo, in un’ambientazione che

evoca il passato glorioso della storia

e dell’arte veneziana. Il titolo, non

certo casuale, riprende quello di una

breve poesia del 1979 del poeta

“oscuro” Gu Cheng, appartenente a

quel gruppo di letterati che verso la

fine degli anni Settanta proclama-

vano una sorta di rottura con la poli-

tica cinese per cui l’arte era servita a

lungo esclusivamente come stru-

mento di propaganda. Dopo un ven-

tennio segnato dal dibattito politico

e dalla guerriglia sociale, l’arte ci-

nese perde in parte questi contenuti

per collocarsi in un contesto più glo-

bale e commerciale, riscoprendo le

ragioni e le pulsioni della “persona”

e dell’individuo, soffocate da quelle

della “collettività”, in un nuovo ed

originale approccio con la creazione

artistica che sveli finalmente il “pri-

vato” quando il privato era sempre

stato proibito, appellandosi addirit-

tura ad un concetto astratto e stori-

camente più occidentale, ai valori

cioè dello “spirito”. In un avvolgente

allestimento, che pone le loro opere

a confronto, in una sorta di serrato

dialogo tra personalità comunque

ben distinte (e diverse tra loro), Jia

Aili, Qiu Anxiong e Qiu Xiaofei in-

trecciano i loro discorsi in una comunica-

zione complessa, che si offre a letture e de-

cifrazioni che si affidano alla sensibilità di

ciascun visitatore, il quale saprà arricchire

ulteriormente la mostra di significati e di sti-

moli emotivi. Sui finestroni della sala San

Tommaso sono stati allestiti i video di Qiu

Anxiong: volti in bianco e nero di persone

che si susseguono e si dissolvono in quelli

di altre come ad indicare un senso di smar-

rimento e di perdita di identità. L’artista, nato

nel 1972 a Chengdu, capitale della provincia

di Sichuan nel sud-ovest della Cina (vive a

Shanghai) lavora con film, animazione e di-

segno, spesso combinando queste discipline

per creare installazioni multimediali, ha svi-

luppato uno stile originale che attinge alla

pittura tradizionale cinese, usando inchiostro

e pennello, per raccontare il trascorrere di un

tempo, sia reale che inventato, creando im-

magini, chiaramente delineate in una affa-

scinante cornice narrativa, che

rappresentano l’inquietudine e l’assurdità di

un uomo schiacciato dal degrado ambientale

e dalla disgregazione sociale. Qiu Xiaofei

(nato nel 1977 a Haerbin nel nord-est della

Cina) punta invece sull’autobiografismo

mettendo a nudo una parte intima e privata

della sua vita e della sua famiglia. In una

cassa enorme ricrea quella che era la sua

stanza da bambino e vi posiziona in fondo

due televisori: in uno viene proiettato un

video della madre realmente afflitta da schi-

zofrenia, mentre nell’altro schermo l’artista,

travestito con gli abiti materni, recita gli at-

teggiamenti folli della sua malattia. La sua

pratica artistica, che comprende pittura, pit-

tura-scultura tridimensionale e installazioni,

è rivolta in gran parte ad indagare il rapporto

tra memoria e storia, la natura soggettiva del

vissuto e soprattutto dell’infanzia, il tema

stesso della percezione, ma vi affiora tutta la

complessità e difficoltà di tradurre in pittura

ricordi lontani ed immagini imma-

ginate. I suoi dipinti e le sue scul-

ture hanno però un approccio

ironico nei confronti del passato,

che ne risulta a volte stravolto,

come a dire che la percezione di

cose lontane non è che l’illusione di

farle rivivere; mentre nelle sue in-

stallazioni più recenti premono temi

più ampi, come l’indagine sul po-

tere, sul condizionamento dei media

e sulla complessità sociale, rivissuti

in maniera surrealistica. Jia Aili (Pe-

chino, 1979) propone una pittura

piuttosto cupa; le sue tele offrono

scenari surreali, proiezione di una

dimensione onirica, densi delle

paure e delle inquietudini che afflig-

gono l’uomo contemporaneo, che

appare vulnerabile, incerto di fronte

ad un futuro che ha sempre più i co-

lori del “menglong”, cioè di una

oscurità in cui è impossibile orien-

tarsi, in cui però sembra cogliersi

l’auspicio che Gu Cheng, espri-

meva nei suoi versi (“La notte nera

mi ha dato occhi neri, ma li uso per

cercare la luce”). Nel suo lavoro Jia

Aili utilizza una tavolozza dei colori

tenui e la pennellata veloce, rievo-

cando le emozioni e lo stato di “di-

sorientamento” da lui fortemente

sentito in una società in via di svi-

luppo; la sua carica emotiva e il suo

intenso lavoro riflettono sulla pro-

pria avventura esistenziale la man-

canza di certezze sia sul fronte

individuale che collettivo. Attra-

verso lo scenario offerto dai suoi di-

pinti, egli racconta con ricchezza di

sfumature stati d’animo stretta-

mente privati che a suo avviso do-

vrebbero essere comprensibili a

tutti; Jia Aili vuole far condividere

ai destinatari delle sue opere l’ango-

scia e l’isolamento che avvolge il

suo mondo dipinto. La sua rifles-

sione artistica è, dunque, più in ge-

nerale, sulla “condizione umana”,

in quanto tale. Anche se la natura

mutevole della vita quotidiana nel

suo paese, e la sua esperienza indi-

viduale in questa società in rapida

modernizzazione non possono che

acuire in lui la consapevolezza e

l’urgenza di essere comunque pie-

namente partecipe del proprio am-

biente.

1403 GIUGNO 2011

Menglong Jia Aili The Wasteland 2007

Menglong Qiu Anxiong Temptation of The Land

Menglong short guideimage Qiu Xiaofei ThreeThousand Feet

Page 15: Terra di Basilicata d'areamediterranea SVI.MED

controllare direttamente lo

stato del contenuto, ma che è

combinata a una forte impene-

trabilità da parte delle radia-

zioni ultraviolette, le più

pericolose per gli alimenti".

Assovetro, associazione fa-

cente parte di Confindustria,

punta al riciclaggio ormai da

anni, decidendo in ultimo di in-

novare il settore investendo in

un impianto di riciclaggio del

vetro in provincia di Frosinone.

Potrebbe arrivare a trattare

200mila tonnellate di vetro

all’anno, frutto del recupero e

del riutilizzo. Nel 2012 entrerà

in produzione. In concerto con

l’Istituto Superiore di Sanità

(ISS), l’Assovetro ha redatto

una guida per la corretta fabbri-

cazione, a tutela del consuma-

tore finale, e la tracciabilità dei

contenitori. Il controllo della

filiera produttiva è reso ancora

più semplice dal fatto che le

vetrerie rappresentano un caso

quasi unico di imprese che,

nella stessa unità, fabbricano

sia il materiale che il prodotto

finito, per di più, in alcuni

casdi, già etichettato e pronto

per essere messo sul mercato.

Il 2010 è stato molto positivo

per il vetro, con una produ-

zione pari a più di 3 milioni e

650mila tonnellate (+5,43% ri-

spetto al 2009). Tra i settori che

più si sono rinnovati nell’uti-

lizzo del vetro ci sono l’indu-

stria farmaceutica e quella

cosmetica: rispetto al 2009 si è

registrato un incremento della

produzione pari all’11,8%. Il

vetro dunque rappresenta un

punto di svolta per il consuma-

tore, per il produttore, per

l’ambiente. Fa bene chi evita la

plastica, fa bene il consumatore

che sceglie, davanti allo scaf-

fale, con coscienza e non con

pigrizia.

Il vetro, trasparente in tutti i sensi

L’Italia è il paese europeo chericicla di più uno dei materialimaggiormente eco sostenibili.

Un buon primato tutto

italiano lascia sperare

quanti, da sempre, si

battono per l’ambiente: il nostro

paese è il primo in Europa per

recupero di vetro. Materiale si-

curo, affidabile, ecologicamente

correttissimo, riutilizzabile al-

l’infinito, pulito e naturale.

Ideale per la conservazione di

cibi e bevande, ma anche per

medicinali e cosmesi. L’Asso-

vetro, associazione nazionale

degli industriali del vetro, di-

chiara, in seguito ad uno studio

condotto sulle preferenze degli

italiani, che sei cittadini su dieci

lo usano, lo preferiscono e, c’è

di più, invitano le associazioni

a diffondere notizie e informa-

zioni al fine di caldeggiare l’uti-

lizzo di questo materiale

educato. In Sites Consulting,

società indipendente, ha con-

dotto la ricerca in 17 paesi eu-

ropei e ne ha diffuso i risultati.

Il 74% dei consumatori europei

preferisce il vetro come mate-

riale da imballaggio per cibi e

bevande per diverse ragioni, tra

cui la conservazione del gusto

(54%), la salute e la sicurezza

(48%) e il rispetto dell'ambiente

(43%). Il vetro si aggiudica, a

pieno titolo e tra gli osanna di

ambientalisti e produttori, il

materiale in assoluto più rici-

clato: raggiunge quota 80% in

Europa e addirittura 86,3 in Ita-

lia. Lo studio compara anche il

mercato della domanda e quello

dell’offerta. La distinzione va

fatta tra alcuni prodotti: per

l’acqua, il 39% dei consumatori

preferirebbe la bottiglia di vetro

(basti pensare che alcuni paesi,

vedi la Germania, utilizzano da

anni il sistema del vuoto a ren-

dere a domicilio, ormai entrato

appieno nell’ottica del consumo

sostenibile), il 40% vorrebbe in

vetro i succhi di frutta mentre

per le bevande analcoliche la

percentuale è del 37%, per il

latte del 39% e per lo yogurt del

35%. La grande distribuzione

cozza non poco contro la richie-

sta crescente di contenitori in

vetro: per le aziende produttrici

la plastica è materiale assai più

comodo del vetro, in quanto in-

1503 GIUGNO 2011

frangibile e maneggevole. Ci pensa la

ricerca a sfatare alcuni miti, come

quello che vede il vetro materiale ec-

cessivamente “friabile” rispetto alla

plastica. Luciano Piergiovanni, profes-

sore del Dipartimento di Scienze e tec-

nologie alimentari dell'Università di

Milano, sostiene l’uso del vetro, a di-

scapito di quei materiali altamente in-

quinanti e solo in parte più resistenti:

"Il vetro ha la stessa densità dell'allu-

minio, classificato come metallo leg-

gero. Negli ultimi 30-40 anni il peso

dei contenitori in vetro è diminuito di

molte decine di grammi ed è stato al

tempo stesso irrobustito. Il vetro si

rompe ancora, certo, ma fragilità non

vuol dire debolezza: la rottura, infatti,

avviene sotto carichi molto alti". Il

vetro possiede tre caratteristiche che lo

rendono sicuro, se si pensa al mercato

delicato di alimenti e farmaci: "L'iner-

zia fisica, ossia l'assoluta barriera che

il vetro oppone al passaggio di gas o

vapori e l'impossibilità di fenomeni di

'migrazione' di sostanze nell'alimento;

l'inerzia chimica, ossia l'assenza di

reazioni chimiche nel contatto tra con-

tenitore e contenuto; infine la traspa-

renza alla luce visibile, che permette di

Michela Di Palma

Page 16: Terra di Basilicata d'areamediterranea SVI.MED

d’areamediterranea

Sinora nessun caso di infezione da

E. Coli relativo al focolaio in Ger-

mania ' stato registrato nel nostro

Paese. In Italia si può mangiare come

sempre verdura e frutta cruda dopo averla

lavata accuratamente e ''solo chi deve re-

carsi nel Nord della Germania eviti di

mangiare frutta e verdura cruda e non

beva acqua di rubinetto". Lo afferma in

una nota il ministro della Salute Fazio

che fa il punto della situazione grazie al

contributo dell'Istituto superiore di sanità

che ha contribuito a identificare le carat-

teristiche del ceppo responsabile del fo-

colaio epidemico in Germania. "La

situazione è sotto controllo - afferma

Fazio - non deve generare allarmismi e

non deve modificare le nostre abitudini

alimentari, a cominciare dal consumo di

verdura e frutta cruda dopo averla lavata.

Abbiamo allertato le Regioni, le strutture

sanitarie e gli uffici sanitari alle frontiere,

responsabili dei controlli sulle importa-

zioni alimentari". Fazio ha ricordato che

in Italia c'é "un efficiente sistema di sor-

veglianza, in grado di segnalare e curare

tempestivamente eventuali casi. Sinora

non è giunta alcuna segnalazione di infe-

zione da parte di questo ceppo di batterio

E.coli, né nella popolazione italiana resi-

dente, né in turisti provenienti dalla Ger-

mania". "Poiché la quasi totalità dei casi

di infezione è circoscritta alla zona di

Amburgo, consiglio solo ai cittadini ita-

liani che debbono proprio recarsi nel

Nord della Germania di non consumare

in loco verdura e frutta crude e di non

bere acqua di rubinetto, finché la causa

dell'epidemia non sarà stata accertata.

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITA’: METIS SRL 0971 22715 CELL. 320 1813033 email: [email protected]

Un batterio da paura

Anno IV numero 20 - 03 GIUGNO 2011 Direzione / Redazione: Via del Popolo 34 - 85100 Potenza - Telefono 0971 22715 Direttore responsabile: Antonio Savino

Queste particolari precauzioni non sono ne-

cessarie per la popolazione italiana, per la

quale sono sufficienti le normali norme igie-

niche già ampiamente pubblicizzate: lavare

le mani, la frutta e la verdura prima di man-

giarla". Lunedì prossimo affronteremo il

caso nel vertice dei Ministri della Salute eu-

ropei già previsto a Lussemburgo e merco-

ledì terremo una riunione con gli assessori

regionali alla Sanità".

La Russia ha posto diverse condizioni per

togliere il divieto all'importazione di verdure

fresche dall'Unione europea a causa dell'epi-

demia mortale dovuta al batterio killer E.

Coli. Con un comunicato, l'agenzia russa di

difesa dei consumatori chiede che "le strut-

ture competenti" in Germania o nell'Unione

Europea confermino le cause dell'epidemia

oltre a stabilire come quest'ultima si è pro-

pagata e attraverso quali alimenti. Mosca

chiede inoltre agli europei di provare che la

situazione è sotto controllo e di pubblicare

una lista delle misure prese per bloccare la

diffusione dell'epidemia che ha provocato la

morte di 18 persone in Europa, di cui 17

nella sola Germania.

Monta la psicosi in Europa per il batterio kil-

ler. Per l'Oms è "una variante nuova, estre-

mamente contagiosa e tossica" il ceppo di

Escherichia Coli identificato come 0104:H4

che si è scatenato ad Amburgo e che finora

ha ucciso 18 persone, di cui 17 in Germania

ed una in Svezia, e rischia di provocare

nuove tensioni commerciali in Europa. La

Russia ha deciso di bloccare l'import di frutta

e verdura. Spagna e Portogallo, accusate in-

giustamente di essere la causa dell'epidemia,

vogliono chiedere il rimborso per i danni su-

biti dai loro agricoltori. A lanciare l'allarme

sul ceppo di E.Coli che può provocare la mor-

tale sindrome emolitico-uremica (Seu) è stata

l'Organizzazione mondiale della Sanità, spe-

cificando che la variante individuata negli ul-

timi test di laboratorio ha geni che la rendono

"resistente ad alcune classi di antibiotici" e che

finora non era mai stata "individuata prima in

un focolaio di infezione".

La scoperta è stata fatta da scienziati cinesi del

Genomics Institute di Pechino che hanno ef-

fettuato esami da campioni provenienti dalla

Germania. Un dato che da solo dimostra come

quello del batterio-killer sia caso che preoc-

cupa le autorità sanitarie di tutto il mondo. Le

persone contagiate in Europa al 31 maggio per

l'Oms sono ufficialmente 1.614 (di cui 1534

in Germania e 470 hanno sviluppato la Seu),

ma secondo altre fonti sanitarie tedesche il to-

tale sarebbe già a quota 2.000. La preoccupa-

zione monta, l'Oms ha registrato casi ormai in

una decina di paesi, ed il consumo di ortaggi

crolla, anche se le autorità nazionali - com-

prese quelle italiane - lanciano messaggi ras-

sicuranti. Secondo la Commissione europea,

per bocca della responsabile della Direzione

generale della Sanità, Paola Testori Coggi, ad

essere "preoccupante" è "la situazione nella

zona nord della Germania, non per tutta l'Eu-

ropa". La certezza finora è che tutte le vittime

dell'epidemia sono passate per Amburgo. Il fo-

colaio del contagio sarebbe quindi circoscritto.

Ma mentre da una parte è chiaro che all' ori-

gine del problema non ci sono i cetrioli spa-

gnoli, inizialmente messi sotto accusa dalle

autorità tedesche e già ufficialmente 'scagio-

nati' ieri, dall'altra è chiaro pure che la fonte

dell'infezione non è stata ancora identificata.

Nell'incertezza, l'agenzia per la protezione dei

consumatori di Mosca ha deciso di bloccare

tutte le importazioni di frutta e ver-

dura dai paesi dell'Unione europea in

Russia. La decisione è stata immedia-

tamente giudicata "sproporzionata"

dalla Commissione europea. Bruxel-

les ha chiesto spiegazioni ufficiali per

una scelta che può provocare seri

danni economici. "Non c'é particolare

pericolo sulla frutta e sui legumi che

vengono dalla Unione europea" ha

detto Frederic Vincent, portavoce del

Commissario europeo per la salute

John Dalli, rilevando come l'Ue sia il

primo fornitore di frutta e verdura per

la Russia, ma anche come questa sia

il primo mercato per l'export orto-

frutticolo europeo, un mercato che

vale fra i 3 ed i 4 miliardi di euro al-

l'anno. E proprio per limitare i danni

al settore agricolo, il premier spa-

gnolo Zapatero ha definito "errore

clamoroso" le affrettate dichiarazioni

delle autorità tedesche nei primi

giorni dell'epidemia. Zapatero ha

anche annunciato che chiederà i

danni, senza però precisare se Madrid

esigerà la compensazione al governo

tedesco o all'Unione europea, a sua

volta accusata di essere stata lenta

nella reazione. Sulla sua scia si è

messo il ministro portoghese del-

l'Agricoltura, Antonio Serrano: "La

Spagna è il paese più colpito, ma

anche il Portogallo è stato molto dan-

neggiato".

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