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Test Chevrolet Orlando Una monovolume che vizia le famiglie 16 Carte di credito del club Nuove attraenti versioni della TCS MasterCard 28 Safari appenzellese A spasso su un carro per gustare buon cibo 23 18 agosto 2011 touring 14 www.touring.ch GAA 1214 Vernier Il giornale della mobilità Claude Nicollier Una voce dallo spazio 6 Contratti per l’auto Le insidie del leasing 10 Escursioni su scogliere e spiagge Algarve seducente 20 Notizie e informazioni dalla Sezione Ticino del TCS 25

Touring 14 / 2011 italiano

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Il giornale della mobilità, edizione del 18 agosto 2011

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Page 1: Touring 14 / 2011 italiano

Test Chevrolet OrlandoUna monovolume chevizia le famiglie 16

Carte di credito del clubNuove attraenti versionidella TCS MasterCard 28

Safari appenzelleseA spasso su un carroper gustare buon cibo 23

18 agosto 2011 touring 14www.touring.ch GAA 1214 Vernier

Il giornale della mobilità

Claude Nicollier

Una voce dallo spazio 6

Contratti per l’auto

Le insidie del leasing 10

Escursioni su scogliere e spiagge

Algarveseducente 20

Notizie e informazioni dalla Sezione Ticino del TCS 25

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Il giornale della mobilità

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18 agosto 2011 | touring 14 | editoriale e sommario 5

Le vacanze scolastiche sono finite (frapoco anche in Ticino e Romandia) ed ec-co arrivato il momento in cui i nuovi al-lievi dell’asilo e della prima elementaresono di nuovo in giro nel traffico. Il mat-tino, a mezzogiorno e nel pomeriggio. Enon lo si è mai detto a sufficienza, cono senza campagne di sensibilizzazione:tutti gli automobilisti, che circolano nel-le località, devono fare attenzione. Inparticolare presso le strisce pedonali,dove è prescritto di fermarsi, in modoche i bambini le possano attraversare.

Precauzione è richiesta non soltantorispetto agli allievi alle prime armi, ben-sì anche all’apparire degli scolari piùgrandi deve suonare il campanello d’al-larme agli utenti della mobilità che cir-colano lungo il percorso casa-scuola. Èdunque necessario in ogni momento po-ter frenare e fermarsi completamente,rispettando il limite di velocità nella lo-calità.

Il percorso casa-scuola è un’impor-tante esperienza per tutti i partecipantial traffico. E non si devono dimenticaregli adolescenti, perché ciò che hannoimparato con i genitori o i pedagoghi èormai lontano nella memoria. Un passoo un salto di troppo o una curva in biciin modo distratto e purtroppo è giàtroppo tardi per rimediare. Stiamo cre-ando panico ingiustificato? Non sembraproprio: nel 2010 sono rimasti feritigravemente o addirittura morti 180 ra-gazzi tra i 5 e i 14 anni sul percorso casascuola. Per le famiglie colpite,ma ancheper i conducenti, è un orrore.

Heinz W. Müller, vice caporedattore

Scolari in giro:sempre prontia frenare

Foto di copertina:mercato coperto di Louléin Algarve, Portogallo.(imago)

primo piano6 Intervista a Claude Nicollier

L’esperienza dell’unico astronautasvizzero ad essere stato nello spazio.

società e mobilità9 Vetture elettriche

Un opuscolo per mostrare chelo scetticismo è fuori luogo.

9 il consulenteRallentare e non superare a destrasui raccordi autostradali.

10 Contratti di leasingUna moda molto in voga per averuna bella auto. Debiti all’orizzonte!

test e tecnica13 Cittadine beniamine degli svizzeri

Toniche e potenti le city-car sportivefioriscono sul nostro mercato.

15 Pieno di carburante all’esteroProblemi con la benzina E10.

16 Test della Chevrolet OrlandoOltre allo spazio e al prezzo offrecomodità e praticità alle famiglie.

Prove e novità13 Audi A1 Sport

36 giovani hanno potuto cimentarsi con le prime esperienze al volante di un’autovettura intutta sicurezza sulla pista dell’aerodromo di Ambrì durante i corsi di una settimana «mobilie sicuri» di tre Sezioni TCS della Svizzera centrale. Oltre al corso soccorritori hanno potutofar l’esame di teoria ed essere sensibilizzati sui pericoli insiti nella circolazione stradale.

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viaggi e tempo libero20 Seduzione dei sensi alla portoghese

Camminare su scogliere, spiagge esentieri spettacolari dell’Algarve.

22 Tratta ferroviaria turisticaViaggio con il Voralpen-Express.

23 Safari del gustoIn Appenzello tra salsiccia e biberalla scoperta di usi e costumi.

sezione ticino25 Educazione stradale

Per gli studenti delle professionali.25 Attività dei gruppi

Nel Bellinzonese e Luganese.

club e soci26 Commercializzare Camping TCS

La responsabile Elisabeth Ottiger.27 Un successo lungo 15 anni

Per l’assicurazione Auto TCS.28 Nuove varianti

La TCS MasterCard si moltiplica.

30 l’incontroMadeleine Friedli, bagnina e tassista.

28 prezzi e contatti TCS29 forum, il concorso, impressum

sommario

Divertirsi imparando a guidare ai corsi TCS

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6 primo piano | touring 14 | 18 agosto 2011

«Touring»: Il programma dello Space Shuttleè concluso. Cosa significa per i voli spazialicon equipaggio umano?Claude Nicollier: Gli americani non hannopiù fondi a disposizione per portare gliastronauti nello spazio. Per il programmaISS, International Space Station, al qualepartecipa anche la Svizzera in seno al-l’Agenzia Spaziale Europea (ESA), c’eranodue mezzi di trasporto per arrivarci, ossiala citata navetta spaziale e la russa Sojuz, eora dunque solo quest’ultima. Un fatto cherende la Stazione Spaziale meno sicura, nelsenso che nel caso di un problema, in cui sidovesse volare verso qualcosa di grande, nonsarebbe in grado di farlo. Gli americani de-vono dunque fare affidamento sui russi, enon sono abituati, dato che per lungo tempoerano loro i padroni indiscussi dello spazio.

Gli americani sono dunque ormai fuoridai giochi spaziali?Negli Stati Uniti era previsto un program-ma successivo allo Space Shuttle, ma perdiversi motivi non è stato portato a termi-ne. Per almeno alcuni anni, gli Stati Unitinon avranno perciò alcun apparecchio a di-sposizione per mandare indipendentemen-te nello spazio un equipaggio umano. Percontro, adesso vengono sponsorizzate so-cietà private che fra alcuni anni avranno lapossibilità di portare gli astronauti sullaStazione Spaziale Internazionale. Gli euro-pei e i giapponesi non dispongono di alcunmezzo per mandare nello spazio degli astro-nauti in modo indipendente.

E la Cina?La Cina ha fondi a sufficienza ma non par-tecipa all’attività dell’ISS. Un giorno peròforse le cose cambieranno.

Come giudica, in veste di astronauta cheè volato nello spazio quattro volte a bordodello Space Shuttle, questo «aereo» orafuori servizio?

La navetta spaziale degli americani ha do-minato il campo per 30 anni, la sua entrata

in funzione risale al 1981. La navetta, svi-luppata già negli anni Settanta, era moltoimpegnativa, pericolosa e cara, tuttavia for-niva prestazioni eccellenti. A mio parere, èun capolavoro della scienza ingegneristica.Si pensi solo che era capace di portare nellospazio sette persone e 20 tonnellate dicarico.

Con la fine del capitolo dello Space Shuttlelei sarà l’unico svizzero ad essere volato conquesta navetta spaziale. I suoi sentimenti?Non posso celare un certo orgoglio, anchese avrei desiderato, una più ampia parteci-pazione da parte degli svizzeri. Il fatto cheinvece fosse solo uno, non ha niente a chevedere con una presunta mancanza di ta-lenti nel Paese, bensì con la scarsità di po-sti per astronauti europei. Quando nel 1978venni selezionato, con me v’erano solo duealtri europei, un olandese e un tedesco. Laselezione successiva di astronauti europeiavvenne solo nel 1992, dunque niente menoche 14 anni più tardi, per sei altri astronau-ti europei. In totale fanno 16 astronauti eu-ropei, ma ciò corrisponde a meno di unastronauta per Paese. È vero che ho scrittola storia in quanto unico astronauta svizze-ro, ma devo dire che sono semplicementecontento di aver potuto svolgere una pro-fessione fantastica e utile. Mi sono anchedivertito, ma è stato principalmente un ser-vizio per la società, la scienza e mi sonosentito una persona privilegiata.

Sinora la cosmonautica che contributoha dato all’umanità?Ha dato estremamente tanto, e soprattuttonel settore della comunicazione, della navi-

gazione e delle conoscenze sulle risorse del-la terra e dell’osservazione del nostro pia-neta. Senza la cosmonautica non ci si puòimmaginare la società nella forma odierna.

E la cosmonautica con equipaggio umano?Senza dubbio, grazie alla presenza di per-sone nello spazio e la mancanza di forzagravitazionale così come i numerosi esperi-menti in un ambiente completamente di-verso hanno apportato molte nuove cono-scenze in medicina, astronomia, sul sole esulla terra. Molte nozioni sono state anchetratte grazie all’esposizione del corpo uma-no al di fuori dell’atmosfera terrestre.

Com’è stata l’esperienza con il telescopiospaziale Hubble, dove lei ha compiuto consuccesso una missione di manutenzionee per la prima volta svolse una passeggiatanello spazio?

È stata una combinazione tra un velivolosenza equipaggio umano e uno con, nelsenso che tutte le varie riparazioni sonostate effettuate da astronauti. Abbiamo im-parato estremamente tanto sui processi

Le riflessionidi Claude NicollierÈ l’unico svizzero a essere stato nello spazio e ora trasmetteil suo sapere ad altri: Claude Nicollier (66 anni). «Touring»stila un bilancio con il vodese e con lui guarda al futuro.

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«Non possocelare un certoorgoglio»

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fisici nell’Universo. Personalmente è stataun’esperienza pratica e utile, anche perl’umanità.

In quale direzione si svilupperàla cosmonautica nel medio e lungo periodo?Si procede con lo sviluppo ulteriore dellaStazione Spaziale e dei voli senza equipag-gio. Inoltre si concentreranno gli sforzi nelcampo delle conoscenze sulla ricerca delsistema solare. E qui cito le sonde in dire-zione di Marte e Venere. Recentemente, si èinviata una sonda versoMercurio, unamis-sione che ha prodotto immagini stupende.

E la cosmonautica con equipaggio umanocome evolverà?La Stazione Spaziale Internazionale verràsviluppata ulteriormente per effettuare vo-li in direzione di asteroidi più vicini allaterra e aMarte. Quest’ultimo obiettivo peròdovrà attendere ancora un bel po’ di tempoper essere raggiunto: penso circa 30 anni. Amio parere, Cina e India dovrebbero appli-carsi nella cosmonautica con equipaggioumano.

Che influsso ha avuto e ha tuttora la suacarriera di astronauta sulla sua attualeattività professionale?Per lungo tempo, sono stato appunto unastronauta. Adesso sono un astronauta che

Claude Nicollier ha accompagnato il viaggio dei lettori di «Touring» in Groenlandia e ha posato davanti al ghiacciaio Eqip Sermia.

In quanto essere umano che ha vistoil mondo dallo spazio, fa certo delleriflessioni sulla situazione della terra, o no?Ci si rende conto di come in realtà sia pic-cola la terra, dato che in un’ora e mezza sipuò percorrerla tutta. La velocità, di quasi28000 chilometri all’ora, è comunque limi-tata rispetto al cosmo. La terra è fragile, maanche molto bella. È assolutamente neces-sario proteggerla. La visita dello spazio cipermette di controllare lo stato di salutedella terra e di proporre eventuali correzio-ni agli obiettivi fissati dai Governi.

Cosa si sente di dire in merito a Fukushima?È naturalmente un avvenimento molto tra-gico, in primo luogo per l’alto numero divittime. A ciò si aggiunge l’incidente allacentrale nucleare. Le reazioni nel mondo, inparticolare in Germania e in Svizzera, sonostate positive. A medio termine dobbiamoliberarci da questa fonte di energia e pro-muovere le energie rinnovabili come il solee il vento.

continua a pagina 8

«La terra èfragile, ma anchemolto bella»

non è più un astronauta (ride). Adessosfrutto le esperienze arricchenti per tra-smetterle agli studenti e ai giovani e menogiovani in Svizzera e all’estero. Non si trat-ta solamente di messaggi riguardanti latecnica e la scienza. Si tratta anche del mo-do in cui si affronta un programma, e ciò inun campo rischioso. Applicazioni nello spa-zio sono assolutamente utili, possono veni-re utilizzate nella quotidianità e aumenta-no la sicurezza.

18 agosto 2011 | touring 14 | primo piano 7

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8 primo piano | touring 14 | 18 agosto 2011

Immagine storica: Nicollier nello spazio al lavoro sul telescopio spaziale «Hubble».

liquidi come idrogeno o carburante bio,sempre che non vadano a detrimento del-l’approvvigionamento di alimenti.

Lei deve compiere spesso dei viaggi: qualemezzo di trasporto principale utilizzasolitamente?In Svizzera utilizzo sempre di più il treno,dato che insegno anche a Zurigo. È un mez-zo pratico, perché abito in un paesino vici-no a Losanna, che dispone di una piccolastazione. Altrimenti vado in giro a bordo diuna Smart. Per le grandi distanze, sonospesso negli Stati Uniti, e dunque uso ne-cessariamente l’aereo.

Lei è stato anche pilota militare ed è ancoraattivo nei cieli svizzeri?Sì, a Payerne è stato fondato il Museo del-l’Aviazione militare, che io presiedo. È ungruppo di ex piloti militari. Per anni, abbia-mo guidato gli Hawker Hunter e vogliamomantenere in esercizio questi pregiati ae-rei. Disponiamo di eccezionali aerei milita-ri come i Venom, gli Hunter e i Mirage. Que-sti due ultimi sono stati dei fantastici jet e

Il mondo della mobilità sta vivendo unmomento di grandi cambiamenti. Al postodel petrolio – anche se in modo ancoralimitato – si sta affermando l’elettromobilitàe altri motori alternativi come quello ibrido.Cosa ne pensa?

Va nella giusta direzione. Sono veramentecontento che in Svizzera ci si impegni nelcampo delle energie alternative. E così a fi-ne anno dovrebbe venire presentata un’au-to con pile a combustibile. Naturalmenteancora per tanti anni avremo bisogno di pe-trolio, ma si assiste a una seria ricerca dialternative valide.

E – una domanda al pilota Nicollier –l’aviazione?Non parlo di Solar Impulse, il velivolo conun passeggero a bordo, a energia solare, da-to che questo sistema di propulsione non èpensabile per applicazioni su velivoli civilie militari. Non ci saranno mai aerei di lineache andranno a batterie. In prima linea con-tinueranno ad essere impiegati carburanti

noi ci impegniamo a mantenerli attivi altri-menti rischiano di venire rottamati. Nonvogliamo esporre gli aerei solamente in unmuseo, per questo lavoriamo affinché gliHunter e i Mirage possano continuare an-cora a sfrecciare in cielo. C’è abbastanzadomanda da parte di organizzatori di even-ti e di meeting e di show aviatori. Addirit-tura dei francesi, da dove proviene il Mira-ge, hanno domandato il nostro jet, dato chela Francia non dispone più di Mirage III ingrado di volare. Infine offriamo anche voliper passeggeri.

Dal 2007 lei vive di nuovo in Svizzera. Primaha abitato per lungo tempo negli Stati Uniti,dove attualmente si trovano le sue due figlie.Qual è la più grande differenza nello stiledi vita?

Negli Stati Uniti ho vissuto in condizioniveramente speciali. Mi sono totalmente de-dicato alla cosmonautica e abitavo a solicinque minuti dal centro spaziale. Quandosi svolge questa professione, ci si deve con-centrare almassimo. Per questomotivo, ne-gli Stati Uniti non ho condotto una vita nor-male come gli altri. Inoltre, ho mantenutoun intenso contatto con la Svizzera. Ero ri-masto pilota militare nell’aviazione svizze-ra e tornavo in patria a ritmi regolari, pervolare con un Hunter o un Tiger. Per questomotivo, non sono in grado di fare confrontitra le diverse società.

Non è stato difficile, dopo così tanti anni,abbandonare questo tanto rinomato settorenegli Stati Uniti e fare qualcosa d’altro?Sì, adesso faccio qualcosa d’altro, ma è an-che una questione di età. Adesso ci sono igiovani, ai quali noi anziani dobbiamo pas-sare il testimone. E dunque sono piuttostofelice di aver potuto compiere quattro mis-sioni spaziali, e non triste per non esserestato nello spazio una quinta o sesta volta.A ciò si aggiunge il fatto che fornivo un ser-vizio alla comunità, ed ero praticamente unfunzionario. Adesso il mio compito – comeho già detto – è quello di trasmettere il miosapere, un compito che dà molte soddisfa-zioni.

Nello spazio lei aveva praticamente tuttosotto controllo. Il destino ha voluto che leiperdesse sua moglie nel 2007. Come affrontaun uomo di scienza come lei questi tragicieventi?

È molto difficile. Non esiste una ricetta. Èuna dura perdita, che non è sostituibile.Per fortuna ho due figlie negli Stati Unitiche stanno bene e con cui ho un contattomolto stretto. Sono semplicemente le cosenaturali della vita. Non sono in grado diaffrontare queste perdite in modo migliorerispetto ad altri.«

Intervista: Heinz W.Müller

continua da pagina 7

Nicollier entusiasma anche la Groenlandia

All’inizio di luglio, l’unico astronauta svizzero ha raccontato le sue espe-rienze nello spazio durante il viaggio dei lettori «Touring» in Groenlandia.La sua competenza e umiltà ha calamitato su di sé l’attenzione di tutti gliascoltatori. L’intervista qui pubblicata è stata fatta anch’essa sulla navedella spedizione. Claude Nicollier non ha bisogno di grandi presentazioni.Qui alcuni dati cardine: fisico e astrofisico di formazione, pilota militare,pilota di linea e per 30 anni astronauta dell’Agenzia spaziale europea, conall’attivo quattro missioni Space Shuttle nello spazio. Oggi è docente alPolitecnico di Losanna e di Zurigo. Inoltre è impegnato nel progetto «So-lar Impulse». Il dottore honoris causa è vedovo, padre e nonno. Vive sullago di Ginevra (www.claudenicollier.ch). hwm

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18 agosto 2011 | touring 14 | società e mobilità 9

L’autore è giornalista giudiziarioaccreditato presso il Tribunale federale.

Quando due autostrade a due corsie sicongiungono, all’altezza di un raccordoautostradale, gli automobilisti devonoosservare particolare attenzione. L’en-trata non risulta sempre facile, soprat-tutto quando pochi metri dopo si trovaun’ulteriore uscita autostradale. Per gliautomobilisti che viaggiano sull’auto-strada che si inserisce da destra nell’al-tra, si pone il problema a sapere se efino a dove sia possibile sfrecciare afianco degli autoveicoli che si trovanosull’altro asse autostradale. La tenta-zione di sorpassare a destra ancoraqualche veicolo più lento che provieneda sinistra è grande.

A questo proposito il Tribunale fede-rale ha emanato recentemente un’im-portante sentenza (6B_211/2011). Unautomobilista viaggiava sull’A3 versoCoira in provenienza dalla galleria dell

’Uetliberg. In quel punto, l’A3 si unisce conl’autostrada a due corsie da Zurigo–Bru-nau. Prima della galleria dell’Entlisberg,poco dopo la fine della linea di sicurez-za, il conducente ha superato sulla de-stra un’auto della polizia proveniente daZurigo-Brunau, per poi spostarsi sullasinistra – proprio davanti all’auto dellapolizia – sulla corsia centrale.

Il Tribunale federale ha classificatoquesto comportamento alla guida comeun sorpasso da destra vietato e ha con-fermato la pena pecuniaria di 5000franchi e la multa di 1000. L’interessatoaveva invano argomentato di fronte allasuprema corte losannese, che all’altez-za di un raccordo autostradale in fattodi sorpasso da destra vige una situazio-ne di eccezione. A suo parere, il flussodel traffico obbligherebbe un veicoloveloce che proviene da destra a supera-re quello più lento che si trova alla suasinistra, al fine di potersi inserire ordi-natamente sul nuovo tratto autostrada-le. La ricetta del Tribunale federaleprevede invece che si debba rallentarela propria corsa ed inserirsi in questomodo nel flusso del traffico.

il consulenteUrs-Peter Inderbitzin

Niente sorpassi adestra sui raccordiautostradali

Auto elettriche:scetticismo addio!

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Un breve test pratico mostra che le auto elettriche funzionano come promesso.

›«È troppo cara, ha una scarsa autonomia,le batterie non sono affidabili, i tempi di ri-carica sono lunghi e i posti di ricarica pub-blici insufficienti. Non è abbastanza sicu-ra, troppo silenziosa, non abbastanza eco-logica, necessita di troppa energia elettricae lematerie prime sono troppo scarse»: eccosolo alcuni dei pregiudizi nei confrontidell’auto elettrica, che quest’anno vienelanciata anche dai grandi produttori di au-to, come più volte ha riferito «Touring».

Contro le mezze verità | Con l’opuscolo«Mythbuster Elektroauto – die zehn bekan-ntesten Halbwahrheiten zur Elektromobili-tät auf den Kopf gestellt», il Forum svizzerodella mobilità elettrica mira a contribuire adiffondere una conoscenza più approfondi-ta della mobilità elettrica. A proposito delmito «non è abbastanza sicura», nell’opu-scolo si scrive: «Nel caso di un incidente,l’auto elettrica è altrettanto sicura quantoun veicolo di simile dimensione ma con unmotore a trazione tradizionale».L’opuscolo dimostra ai potenziali acqui-

renti che già oggi si può scegliere un’autoelettrica sulla quale si può fare affidamen-to. Nel documento si affronta anche il temadelicato dei prezzi di acquisto: nei prossimitempi, i prezzi delle auto elettriche caleran-

no, nonostante che in Svizzera – contraria-mente ad altri Paesi – non vengono tenutibassi dallo Stato. Allo stesso modo si trattala questione dei costi di manutenzione.

Test pratico | Il fatto che le auto elettrichesi adattano all’uso quotidiano e che i pro-duttori non giocano con carte false, lo di-mostra un test di autonomia dell’associa-zione e’mobile: tre su nove veicoli «plug-in»hanno superato addirittura le indicazionidel fabbricante, mentre sei si sono posizio-nate al di sotto. La divergenza rispetto alleindicazioni del produttore non sono andateoltre il 20%. Per l’associazione del settore,ciò è una prova che «le indicazioni del pro-duttore, in condizioni favorevoli, sono as-solutamente realistiche». Ulteriori dati ri-levanti: «Condizioni poco favorevoli comel’attivazione dell’impianto di aerazione e diriscaldamento, uno stile di guida aggressi-vo, un traffico stop-and-go, possono in-fluenzare in modo determinante lo stile diguida».‹ tg/hwm

Info TouringL’opuscolo in francese o in tedesco è gratuito (inviaree-mail a: [email protected]). È dispo-nibile pure su www.forum-elektromobilitaet.ch owww.mobilityacademy.ch. Associazione del settore:www.e-mobile.ch.

I tempi degli esperimenti sono finiti: i maggiori produttoridi automobili ora mettono sul mercato vetture elettriche.Un opuscolo mostra che si fa veramente sul serio.

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10 società e mobilità | touring 14 | 18 agosto 2011

Un futuroindebitatoIl leasing è in crescita più che mai. La piccola rata mensile per la splendida vettura porta a firmare subito il contratto. Ma può comportare conseguenze pesantissime.

›Le statistiche dell’Associazione svizzeradelle società di leasing (ASSL) e dell’Associa-zione degli importatori svizzeri di auto atte-stano che da anni più della metà delle auto-mobili nuove vengono finanziate tramiteleasing. Markus Hess, direttore dell’ASSL sirallegra: «Negli ultimi anni il leasing si è svi-luppato in modo estremamente positivo».Anche durante l’anno di crisi 2009 il leasingsulle automobili private non ha conosciutostagnazione.Molti non si possono permettere i 50000

franchi necessari per mettersi al volante diun’automobile all’ultima moda. Ma spen-dendo 800 fr. al mese si sta nel budget senzatroppi problemi. Mario Roncoroni, direttoredel Consultorio bernese per il risanamentodei debiti, descrive la situazione come untunnel: «Molti non realizzano che 48 oppure60 rate mensili rappresentano quattro o cin-que anni». A ciò si aggiungono i costi regolariper l’assicurazione casco totale obbligatoria,quelli di uso e di manutenzione, nonché le

tasse e le altre spese assicurative. «Anchequeste voci vanno iscritte a bilancio prima difirmare un contratto di leasing». Un conteg-gio sbagliato può avere conseguenze nefaste,soprattutto se il destino colpisce duro, comead esempio se ci si ritrova disoccupati o so-praggiunge un divorzio o la morte del coniu-ge». Se ci si separa durante la decorrenza delcontratto di leasing, uno dei coniugi deve im-provvisamente finanziare due nuclei fami-liari con un unico salario: «Spesso la situa-zione diventa insostenibile».

Fattura salata | In questi casi il leasingnon sta più nel bilancio. Ma se si restituiscela macchina prima della scadenza del con-tratto, di solito viene richiesto un rincaro re-troattivo, che viene calcolato secondo unatabella del valore residuo stampata a carat-teri minuscoli. Roncoroni si ricorda di un si-gnore che si era infilato in una via senzauscita: «La fattura finale per la disdetta delcontratto di leasing ammontava a 24000 fr.,

inclusi i costi di bonifica dell’auto e un sup-plemento per il chilometraggio in eccesso».Era finito davanti a un bivio senza scappa-toie: «Non poteva permettersi più di pagareil leasing, ma neppure di restituire l’autovet-tura».Importante suggerimento di Roncoroni:

«Se proprio bisogna far ricorso ad una formadi finanziamento è meglio la via del credito».In questo caso si può vendere la macchina incaso di necessità e si ricevono indietro deisoldi. Per il leasing, invece, avviene esatta-mente il contrario: si restituisce l’auto e con-temporaneamente si devono rimborsare deisoldi (cfr. riquadro pagina seguente). Inoltre,purtroppo molti sottoscrittori del leasinghanno l’illusione di poter tenere l’auto unavolta finito il periodo del contratto: «Pur-troppo ci sono sempre concessionari che, dinascosto dalla società di leasing, premonosu questo tasto». È, invece, tipico che al ter-mine del contratto l’auto debba essere resti-tuita, come afferma Roncoroni.

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18 agosto 2011 | touring 14 | società e mobilità 11

familiari». Secondo le informazioni in pos-sesso della sua associazione, si evince che«per quanto riguarda i pagamenti arretratio la risoluzione anticipata del contrattonon ci sono variazioni significative rispettoagli anni precedenti». Ciò dimostrerebbe«che le società di leasing esaminano conserietà i loro clienti».

Sanzioni nascoste | Donne e uomini chevarcano la soglia del consultorio berneseper ripianare i debiti, non hanno niente daridere. Mario Roncoroni: «Tre contratti dileasing su quattro tra quelli che visioniamocontengono velate sanzioni per la clientelache paga in anticipo». Oltre all’ammorta-mento non coperto spesso vengono richiestisupplementi per altre migliaia di franchi.In casi del genere il consultorio impugnagiuridicamente il conteggio finale della so-cietà di leasing.Il Tribunale federale ha infatti chiarito

che queste sanzioni nascoste non sono con-sentite. Molto spesso si può anche conte-stare la fattura finale perché «la verificadella capacità di contrarre il credito è statacarente». Secondo la legge sul credito alconsumo, il creditore deve provare se il ca-rico finanziario contratto con il leasing puòancora essere sostenuto dal bilancio a di-sposizione dei consumatori: «Prima di sti-pulare un leasing, consigliamo di contrarreun’assicurazione di protezione giuridica, inmodo da potere permettersi un eventualeprocedimento legale dopo la riconsegnadell’autovettura».‹ Kurt Venner

Info TouringAltre informazioni sul tema del leasing: www.tcs.ch> Auto-Moto > Mercato delle auto > Finanziamento

Ma le società di leasing hanno presenteche i clienti contraggono un debito? Affer-ma Markus Hess: «Le società di leasing so-no obbligate dalla legge a condurre un se-vero esame della capacità di contrarre uncredito». Tuttavia l’ASSL non sa esattamen-te quanti clienti del leasing disdicono in an-ticipo e devono restituire l’automobile, per-ché non possono più permettersi le rate delleasing.I sondaggi condotti mostrano che in me-

dia le pendenze restano nell’ordine dell’unoo due percento e che le perdite debitorie siattestano normalmente sotto l’un percentodei canoni di leasing attualmente in vigore.Markus Hess sottolinea poi come, secondole stime delle associazioni dei consumatori,il leasing non rappresenta «un motivo si-gnificativo dell’indebitamento dei nuclei

Prima di stipulare un leasing bisognasempre ricordarsi che il bel «tempo»

può volgere di colpo al brutto...

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Il TCS consiglia

«Non lasciatevi illudere dalla pubblicitàdei leasing con rate mensili basse. Nondimenticate che vi sono spese supple-mentari come riparazioni obbligatorie,valore residuo, casco totale obbligato-ria ecc. La regola di base: moltiplicandola rata del leasing per 3 si ottengono icosti mensili totali dell’auto. Il leasing èla forma di finanziamento più frequen-te, appropriata soprattutto per le per-sone con una grande liquidità che nonvogliono investire il proprio capitale néoccuparsi troppo delle prestazioni (con-cessionari, manutenzione perfetta, as-sicurazione ottimale ecc.)».

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Page 12: Touring 14 / 2011 italiano

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Page 13: Touring 14 / 2011 italiano

18 agosto 2011 | touring 14 | test e tecnica 13

Nella piccola A1 Sport si nasconde tanta forzae dinamismo.

Audi A1 Sport Nella nuova Audi A1 Sport si na-sconde una vera sprinter. In soli 6,9 secondi, il mo-tore turbo a benzina da 1,4 litri proietta la leggeraautovettura (1265 kg) a 100 km/h. Il cambio a setterapporti e doppia frizione, che è ben abbinato al mo-tore, cambia in modo perfetto, mentre il telaio rigi-do, conferisce alla A1 Sport un’andatura dinamica.Le prestazioni e il comportamento offrono moltissi-mo divertimento, il tutto ad un livello di consumi tut-to sommatomoderato di 7,8 l/100 km. Il dinamismodell’A1 Sport è tale che in accelerazione il gas vadosato, altrimenti è davvero difficile tenerne saldele briglia.

LaA1Sport tuttavia non si presta soltanto ai viag-gi brevi, ma mostra le sue qualità anche sulle lunghe

distanze, grazie alla sua silenziosità, al propulsoreraffinato, ai sedili avvolgenti e comodi.

La carrozzeria non rivela apertamente il suo latosportivo. Soltanto il frontale mostra un accenno diaggressività. La parte posteriore è sobria e anchegli interni ricalcano questa linea. Neppure il cruscot-to si presenta in veste particolarmente sportiva: diconcezione semplice, è tuttavia realizzato con gran-de cura. I principali strumenti sono ordinati e gli in-dicatori di base sono ben leggibili. L’abitacolo, nono-stante la posizione abbassata dei sedili, non è in nes-sun modo asfissiante. I due sedili anteriori offronosufficiente spazio, mentre dietro si sta invece un po’stretti e già l’atto di salire richiede una certa agilità.

Lo spazio nel bagagliaio (270 l) è sufficiente perdue persone, mentre diventa limitato per gli oggettiingombranti. Nell’abitacolo sono invece presentisufficienti vani e cassetti porta-oggetti. I sensori diparcheggio fanno parte dell’equipaggiamento stan-dard sulla Audi A1, poiché la visibilità posteriore èmolto limitata. Una soluzione brillante: le luci poste-riori integrate nella carrozzeria, che si accendonoquando il portellone posteriore è aperto.‹ fm

Positivo: ripresa, motore potente e di classe, com-portamento sportivo, cambio automatico a 7 rap-porti ben calibrato, sterzo preciso, rifiniture di altaqualità Negativo: cockpit semplice, sedili posterio-ri poco spaziosi.

Tecnica: cittadina; 3 porte, lunghezza 3,95 m; peso:1265 kg; bagagliaio 270 l; 4 cilindri benzina turbo da 1.4 l,185 CV, cambio a 7 rapporti e doppia frizione; da 0 a100 km/h in 6,9 secondi Consumo in prova: 7,8 l/100 km,autonomia (serbatoio 45 l) 351 km, 139 g/km CO2 Prezzo:A1 Sport da 39900 fr.

› La Svizzera è terra di conquista per eccellenzadelle city-car sportive. Dall’avvento di modelliquale la turbolenta Renault Clio Williams, ilmercato si è sensibilmente sviluppato, in par-ticolare grazie all’impulso delle Opel CorsaOPC e le VW Polo GTI. Queste cittadine di 4 me-tri circa sono le vere discendenti della categoriaGTI iniziata dalla famosa Golf. Una veramannaper le varie marche, che spesso smerciano inSvizzera la maggior parte dei loro stock di mo-delli sportivi.Audi non ha perso l’occasione e ha aggiunto

in breve tempo una versione da 185 CV alla suagamma A1 (v. sotto). Questo livello di potenza,condiviso da altri modelli del gruppo Volks-wagen (Seat Ibiza Cupra, Skoda Fabia RS, PoloGTI) era finora la norma di questa nicchiaesplosiva. Ma taluni costruttori sono andati ol-tre, all’insegna delle serie speciali Opel CorsaOPC Nürburgring Edition e Seat Ibiza Cupra

R210, che sviluppano 210 CV. L’accelerazioneda 0 a 100 km/h avviene in 6,5 s. Una potenzache per essere domata, richiede differenziali abloccaggio specifico. I prezzi ovviamente pren-dono l’ascensore insieme alle potenze e supera-no allegramente i 30000 franchi.‹ MOH

City-car muscoloseLa clientela svizzera è tradizionalmente ghiotta di city-cartoniche. E dato che tali piccole saette diventano più potenti...

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Affusolata, l’Opel Corsa OPC Nürburgring dai 210 CV.

La piccola sprinterdi Audi

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Vacanze in Italia

Riviera Ligure

Isola d’Elba

Liguria

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18 agosto 2011 | touring 14 | test e tecnica 15

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Interruzioni di correnteLeaf alla riscossa Nissan propone una solu-zione ingegnosa alle interruzioni di correnteche colpiscono le economie domestichegiapponesi dopo l’incidente di Fukushima: unsistema inedito permette di trasferire l’ener-gia immagazzinata nelle batterie agli ioni dilitio dell’auto elettrica Leaf per usarla a finidomestici. Conuna capacità di 24 kW/h, que-sto accumulatore può alimentare una casagiapponese durante circa 2 giorni. Nissanprogetta di commercializzare questa tecno-logia nel corso del presente esercizio.

Auto di resistenzaDaihatsu Charade Nonostante la marcagiapponese non sarà più distribuita in Europadal 2013, Daihatsu ha trovato il modo diestendere la sua gamma con la Charade.Questa city-car di 3,79 m non è altro che l’at-tuale Toyota Yaris, rietichettata per la circo-stanza. Oltre che per i logo Daihatsu, ne dif-ferirà per i due livelli di equipaggiamento. LaDaihatsu Charade è proposta da 22990 fr.con dotazione completa e motore 1,3 l da99 CV. Da notare che l’importatore s’impe-gna a mantenere una rete per le manutenzionianche dopo il ritiro della marca. Quanto allaToyota Yaris III, sarà presentata in autunno.

Il pieno oltre confine

Prudenza conla benzina E10Gli svizzeri conoscono il bioetanolo E85, meno labenzina E10 che ha fatto la sua apparizione que-st’anno in Germania. Distribuita in Francia dal 2009con la denominazione SP95-E10, questo tipo di ben-zina contiene il 10% di etanolo. Va ricordato chequesto alcol estratto dalle materie vegetali (legno,piante) mira ad ottenere emissioni di CO2 neutre.Tuttavia questo nuovo carburante si rivela più cor-rosivo della benzina e può danneggiare, su taluneauto, le condutture della benzina, i giunti e persinoil motore. In caso di viaggi all’estero, vale quindi lapena consultare la lista dei modelli compatibili conla benzina SP95-E10 allestita dal TCS (www.tcs.ch> auto-moto > ambiente e energia > carburante).Contrariamente agli altri paesi europei, la Svizzeranon dispone di benzina E10, perché mancano le basilegali. Per contro, vi si trovano la benzina E5 (5% dietanolo) e il bioetanolo E85 (85% di etanolo). Dall’ab-bandono della produzione locale a base di scarti dellegno, l’etanolo è importato. MOH

Il comportamento degli automobilisti euro-pei varia sensibilmente da un paese all’al-tro. Secondo un sondaggio promosso daGoodyear Dunlop, il 32% degli svizzeri giu-dicano il loro stile di guida «superiore allamedia». Più sicuri di sé, gli italiani sono benil 47% a mostrare una simile autostima. Il51% dei francesi dichiara di essere tra i piùprudenti (Europa, 31%). Questa valutazioneinclude anche il tempo speso a preparare il

veicolo. Il 90% dei francesi dichiara infattidi controllare la pressione dei pneumaticiprima di un lungo viaggio. Quanto ai tede-schi, il 22% al volante si dichiara rilassato(Europa, 12%). Un rilassamento dovutoforse al fatto che sono gli automobilisti chepiù spesso affermano di mangiare o berementre guidano. Ciò che non impedisce lorodi risultare nei sondaggi anche i conducentipiù sicuri. tg

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16 test e tecnica | touring 14 | 18 agosto 2011

La visibilità posteriore non è ideale.

continua a pagina 19

+–Più o meno

Eccellente rapporto prezzo-prestazio-ni, abitacolo spazioso e modulare (7posti), pratica superficie di carico,equipaggiamento completo, diesel per-formante, comodità di viaggio e inso-norizzazione, design affermato.

Rumorosità fastidiosa viaggiando sufondo stradale sconnesso, volume delbagagliaio mediocre, sterzo poco con-sistente, visibilità anteriore laterale eposteriore ridotte, costi di manuten-zione onerosi.

›Di primo acchito si penserebbe di avere ache fare con una crossover. Nonostante gliampi parafanghi e la calandra vistosa, laChevrolet Orlando è invece a tutti gli effettiuna monovolume. La rispettabile lunghez-za di 4,65 m la proietta tra le grandi mono-volume compatte. Una categoria che mettein fermento, grazie ad un prezzo e ad unequipaggiamento di serie che sfidano laconcorrenza.Tanto più che questa familiare in grado

di accogliere ben sette persone non lesinacerto in modularità. Niente di troppo inno-vativo, ma è ben studiata e spaziosa. E datoche il telaio e il diesel da 163 CV sono con-vincenti, la monovolume diventa l’incarna-zione stessa del nuovo slancio che caratte-rizza l’antenna coreana di Chevrolet, chebeneficia del vasto know-how di GeneralMotors.

Abitacolo sontuoso | Seppure lontanadalla perfezione, la Chevrolet Orlando fafortunatamente dimenticare i modelli rozzidella vecchia coreana Daewoo. Basata sultelaio della berlina Cruze, ne riprende an-che i codici stilistici a livello di abitacolo. Imateriali di onesta fattura sono valorizzatida decorazioni lucide che percorrono tuttala plancia di comando. L’illuminazione blughiaccio della strumentazione aggiunge poiun tocco di raffinatezza. La versione LTZ viaggiunge poi del suo con la sontuosa selle-ria in pelle di serie. E pensare che il prezzonon supera i 38000 franchi, cambio auto-matico incluso.Da buona monovolume compatta qual è,

l’Orlando riserva molto spazio ai tre occu-panti della seconda fila. Lo schienale èregolabile e si ripiega a portafoglio senza ilminimo sforzo per permettere l’accesso aidue posti in terza fila. Questi ultimi sonoestraibili individualmente dal fondo delbagagliaio con una semplice manipolazio-ne. Come è d’abitudine sulle versioni a setteposti, gli ultimi due passeggeri, seduti su

sedili più bassi, stanno meno comodi. Ma,per dei bambini e su brevi tragitti, non c’èalcun problema.Questa modularità ben studiata si riper-

cuote ovviamente anche sulla capacità delbagagliaio, assaimediocre per un veicolo diqueste dimensioni. Tuttavia, la sua formacubica e il fondo piatto in tutte le configu-razioni possibili facilitano enormemente lemanovre di carico.

Super equipaggiata | Con tre sole opzio-ni a scelta, la variante LTZ svolge il ruolodi offerta «all inclusive». Oltre ai sedili inpelle molto eleganti e riscaldabili, offrecomodità quali il sensore di retromarcia –necessario a causa della cattiva visibilitàposteriore – il regolatore di velocità e lospecchietto retrovisore oscurabile. Si deno-tano anche alcuni dettagli pratici, quali lospecchio che permette di sorvegliare i bam-bini oppure il cassetto nascosto dietro ilfrontale della radio.Senza raggiungere l’eccellenza, la rifini-

tura appare solida, come dimostra il suono

Nata per viziarele famiglieLa Chevrolet Orlando non si riduce al prezzo vantaggioso.Il suo look, la sua polivalenza e il suo motore piacevolenon sono da meno. Test della versione 2000 VDCi LTZ aut.

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18 agosto 2011 | touring 14 | test e tecnica 17

La Orlando si distingue dalle monovolume compatte tradizionali per le sembianze che ricordano le crossover e la linea allungata (altezza ridotta del tetto).

Il posto del conducente di bella presentazione e ben studiato.

tabellacomparativa

Chevrolet Citroën Gr. C4 Ford Gr. C-Max Renault Gr.Orlando 2.0 VDCi Picasso 2.0 HDi 2.0 TDCi Scénic 2.0 dCiLTZ aut. Exclusive aut. Titanium aut. Privilège aut.

Prezzo (fr.) 37990.– 44290.– 44350.– 43100.–Cilindrata (cc) 1998 1997 1997 1995Potenza (kW/CV) 120/163 118/160 120/163 110/150Coppia massima (Nm/min) 360/2000 340/2000 340/2000 360/2000Consumo (l/100 km) 6,8 C2 6,81 C2 5,81 B2 7,01 D2

Rumore int. 120 km/h (dBA) 68 685 696 687

Costi al chilometro (fr./km)3 –.82 –.87 –.86 –.85Costi di manutenzione4 13333 11133 13333 11113

Test «Touring» 14/2011 9/20075 6/20116 13/20097

1 dati secondo l’importatore 2 efficienza energetica secondo l’importatore 3 costi di manutenzione per km (15000 km/anno) 4 su 180000 km (15000 km/anno) 5 Citroën C4 Picasso 2.0 HDi aut. 6 Ford Grand C-Max 1.6 TI-VCT7 Renault Grand Scénic 2.0 dCi 160 Privilège

Page 18: Touring 14 / 2011 italiano

Prossima edizione01.09.201122.09.201106.10.2011

Ultimo termine22.08.201112.09.201126.09.2011

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18 agosto 2011 | touring 14 | test e tecnica 19

rassicurante emesso alla chiusura delleportiere.Tutto sembra permettere di viaggiare

comodamente: le sospensioni assorbenti,un’insonorizzazione di prim’ordine e unmotore discreto promettono infatti viaggiautostradali di un comfort apprezzabile.Unico neo, il treno anteriore produce rumo-ri di percussione che diventano fastidiosisulle carreggiate degradate. Un difetto darivedere al più presto. Tanto più che il tela-io si rivela ben piantato sulla carreggiata epoco soggetto al rollio.Decisamente pesante (ben 1,8 tonnellate),

la Chevrolet Orlando affronta comunqueonorevolmente le curve, purmostrando unachiara tendenza alla sottosterzata. La gui-da soffre, inoltre, di uno sterzo abbastanza

molle nel suo punto medio e non sufficien-temente diretto. In fatto di ingombro, lamonovolume pecca di retrovisori lateraligrandi che la allargano notevolmente.Il motore 2 litri turbodiesel non presta il

fianco a critiche. Oltre alla suamorbidezza,l’aggregato offre riprese importanti. Mal-grado il peso della vettura, le accelerazionisono all’altezza: l’accelerazione da 0 a 100km/h avviene in una decina di secondi. Lapiacevolezza deriva anche dal cambio auto-matico a sei rapporti che si innestano im-percettibilmente. Il tutto con consumi con-tenuti a 7,4 l/100 km.In definitiva, si può affermare che la Che-

vrolet Orlando conferisce ai prodotti corea-ni un lustro che non avevano mai avuto, alpunto che il prezzo contenuto non è per nul-la l’unico argomento in suo favore.‹

Marc-Olivier Herren

continua da pagina 16

Chevrolet Orlando 2000 VDCi LTZ in dettaglioABITACOLO 11113 Rifinita in cuoio e mate-riali seducenti, la versione LTZ accoglie comoda-mente 7 persone. Pur non al top, la modularità èpratica. Adatti ai tragitti brevi, i due sedili poste-riori si spiegano facilmente. La capacità del ba-gagliaio perfettamente piatto è media, penaliz-zata dall’inserimento dei due sedili nel fondo.

COMFORT 11123 Sedili di cuoio dalla buonatenuta, livello sonoro ridotto e ammortizzatoriprogressivi sono adatti ai lunghi viaggi. Sarebbeperfetto se le sospensioni non emettessero unforte rumore su irregolarità del fondo stradale.

DOTAZIONE 11111 Dotazione ricca (clima-tizzatore automatico, sensore di retromarcia,computer di bordo ecc.) a partire dal livello LT ed

eccezionale sulla LTZ. Assenza di plafoniera da-vanti. I comandi sono funzionali.

PRESTAZIONI 11113 Il 2l turbodiesel piaceper la sua gradevolezza, le sue riprese solide e leaccelerazioni notevoli. Buono l’adattamento conil cambio automatico preciso. Consumi modera-ti, ma senza sistema start-stop.

COMPORTAMENTO 11113 Il telaio è equili-brato e poco soggetto a rollio. In curva, il peso sifa sentire sull’asse anteriore e si nota una ten-denza al sottosterzo. Sterzo mediamente direttoe un po’ inconsistente.

SICUREZZA 11113 Dotazione completa efrenata efficace. Veicolo molto largo (retrovisorigrandi).

L’abitacolo è dovutamente modulabile. Il sedile si ripiega a portafoglio per facilitare l’accessoai due posti in fondo. Il bagagliaio è mediamente voluminoso ma perfettamente piatto.

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Scheda tecnica

VEICOLO PROVATO

Chevrolet Orlando 2000 VDCi LTZ aut.;5 porte, 7 posti; 37990 fr. (auto del test:39880 fr.)Gamma: da 1800 LS, 141 CV (26990 fr.) a2000 VDCi LTZ aut., 163 CV (37990 fr.)Opzioni: sistema di navigazione (1200 fr.),vernice metallizzata (690 fr.), tettucciovetrato apribile elettricamente (1200 fr.)Garanzia: 3 anni di fabbrica, 3 annid’assistenza; garanzia antiruggine: 6 anni(con condizioni)Importatore: Chevrolet Suisse SA,8152 Glattbrugg, www.chevrolet.ch

DATI TECNICI

Motore: 4 cilindri turbodiesel, 163 CV;trazione anteriore, cambio aut. a 6 rapportiPeso: 1825 kg (auto del test), totaleammissibile 2291 kg, carico rimorchiabile1500 kg

Check-up TCSDINAMICA DI COMPORTAMENTO

Prestazioni (0–100 km/h): 10,1 sElasticità:60–100 km/h (in posizione D) 5,8 s80–120 km/h (in posizione D) 7,7 sDiametro di sterzata: 11,8 mInsonorizzazione:60 km/h: 58 dBA 11113

120 km/h: 68 dBA 11111

SICUREZZA

Frenata (100–0 km/h): 37,9 m 11111

Visibilità circolare 11133

Equipaggiamento 11113

COSTI DEI SERVIZImanutenzione (km/mese) ore mano d’opera (fr.)

15000/12 1,2 174.–30000/24 1,4 203.–Manutenzione per 180000 km:15000 km/anno 25,3 8720.–

COSTI D’ESERCIZIOkm/anno ct./km fr./mese

fissi variabili

15000 82 610.– 410.–30000 57 610.– 820.–Tariffa oraria per il calcolo TCS: 145 fr. (UFS),agenzie Chevrolet da 105 a 175 franchi

CONSUMO AL BANCO DI PROVA(ciclo UE 80/1268)

urbano extra urbano misto

TCS 9,3 5,4 6,8fabbrica 9,3 5,7 7,0Emissioni di CO2: 181 g/kmMedia svizzera di CO2: 161 g/kmetichettaEnergia (A–G): C

CONSUMO DEL TEST 11113

7,4 l/100 km autonomia 865 km

serbatoio: 64 litri

TCS Tecnica ed economia: Robert Emmenegger

larghezzainterna: anteriore 149cm, centrale 148 cmposteriore 128cm; bagagliaio: 454–1499 litripneumatici: 225/50 R17, min. 215/60R16

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20 viaggi e tempo libero | touring 14 | 18 agosto 2011

›Le narici vengono esaltate dal profumo diun’ampia varietà di fiori, che comprendeorchidee, gladioli, trombe d’angelo, acaciee margherite. La fragranza di alberi di gi-nestra e di pesco in fiore si mescola al pro-fumo emanato dagli aranceti per creare unrinfrescante saluto di primavera. Il gruppodi escursionisti si sente proprio a suo agio,a giudicare dai sorrisi e dalle risate.

Il gruppo giusto | Allo stesso modo in cuil’abito fa il monaco, anche un gruppo affia-tato di escursionisti fa una gita di successo,e rende piacevole l’atmosfera durante unasettimana di camminate. E dunque ben cistanno le battute argute del 70enne Robert,

che con agilità affronta qualsiasi salita, e cista anche lo sguardo attento di Ruedi, chechiudendo la fila è responsabile dell’arrivoa destinazione di tutti i partecipanti. Perfugare da subito qualsiasi idea stereotipatafatta di calzette rosse e di bastoni da pas-seggio: la più giovane partecipante non hanemmeno la metà degli anni di Robert. Cisono anche coppie, che camminando hannoscoperto mezzo mondo e che così fornisco-no materiale di discussione per chi per laprima volta compie un viaggio simile. Cam-minare in gruppo, mangiare insieme, con-dividere gli interessi, è anche la base sullaquale possono nascere delle amicizie dura-ture. La guida turistica IdalinaMüller, nata

Clementino, originaria delle Azzorre, con ilmarito ha voluto avvicinare gli amici delleescursioni alla sua patria. Missione com-piuta.

Picota e Foia | L’Algarve con una lun-ghezza di 100 chilometri e 50 chilometri diprofondità offre paesaggi molto variati.L’escursione conduce nelle montagne diMonchique attraverso un paesaggio natu-rale in parte molto ripido costeggiato davecchie querce da sughero e alberi di casta-gno, sino a raggiungere Picota. Gli apparec-chi fotografici devono sostenere strapazzinon da poco. Capita anche di trovare perterra bossoli di cartucce esplose, che testi-moniano la presenza di cacciatori in azione.Il pomeriggio, il pullman sale sino a rag-giungere Foia. Il cielo è chiaro e permettecosì di godersi uno splendido panorama a360 gradi: verso nord con Alentejo e a sudcon la costa.

Scogliere e spiagge | Nel programma so-no naturalmente comprese escursioni co-stiere lungo le scogliere a picco sul mare.Attirano i turisti di tutto il mondo, perchésemplicemente incarnano il magnetismodell’Algarve. Non si può fare a meno di pas-

Scogliere spettacolari, spiagge di sabbia dorata, sentieriidilliaci, boschi di pini e simpatici ristorantini. Scoprirein cammino l’Algarve è una seduzione per molti sensi.

Via col ventoe il profumo

Escursioni su scogliere a picco sul mare con onde potenti dell’Atlantico contribuiscono allo charme dell’Algarve.

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18 agosto 2011 | touring 14 | viaggi e tempo libero 21

seggiare per ore sulle spiagge di sabbia do-rata e attraverso calette da sogno. Le ondeincrespate dell’Atlantico hanno formato,dopo un lavorio di milioni di anni, grotte earchi bizzarri. Per chi va in estasi al cospet-to del mare e delle sue coste, non deve per-dersi Cabo Sao Vicente. Nel punto più asudovest dell’Europa – di fronte si troval’America – è consigliabile una lunga pas-seggiata in compagnia del vento sulle sco-gliere alte sino a 60 metri e la visita dellafortezza.

Villaggi e città | I tempi di camminatagiornaliera si aggirano attorno al massimoa tre ore e sono leggere sino a mediamentedifficili. Ogni mattina il gruppo viene rac-colto alle 9 all’albergo e portato sino alpunto di partenza. Il vantaggio è che gli ap-passionati della camminata ottengono di-verse impressioni dell’entroterra.Nel paesino pittoresco i visitatori posso-

no osservare come gli abitanti più anzianivanno a prendere l’acqua con le brocche al-la fontana. A Silves il castello moresco per-mette uno stupendo e ampio panorama.Loulé, una delle più antiche città nell’Al-garve, è nota come centro artigianale, e lagente viene giornalmente, per fare la spesa

al mercato coperto. Albufeira, il pittorescopaesino di pescatori si è trasformato in unvero centro turistico con gli ormai noti van-taggi e svantaggi.Chi cammina per ore, alla fine apprezza

un tavolo ben apparecchiato. I pesci del-l’Atlantico pescati il mattino presto e pre-parati alla griglia fanno venire l’acquolinain bocca a tutti. Carne di pecora e di manzo,salsicce aromatiche, combinate con verdu-re e insalata sono gustose alternative. A en-tusiasmare il palato non sono la cucina raf-finata dell’Algarve, bensì queste semplici e

rustiche pietanze con patate dolci, fagioli,meloni, formaggio di capra, e «Melao e pre-sunto», lo stupendo prosciutto dei maialineri. Piacevoli pranzi e cene con sempre di-versi compagni di tavolo garantiscono en-tusiasmanti discussioni, contribuiscono albenessere di tutti e a creare un ricordo in-delebile nei cuori degli appassionati dellamarcia.‹ Christian Bützberger

Info TouringLa settimana di escursioni è stata organizzata daViaggi Baumeler.

Alberi in fiore, un godimento per occhi e naso, antiche querce da sughero, sono un prediletto soggetto fotografico. Canali artificiali trasportanola tanto preziosa acqua nell’entroterra. Nella settimana di escursioni nell’Algarve sono incluse anche lunghe passeggiate sulla costa.

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Da sapere

Viaggio: volo da Zurigo con Air Berlin via Palma di Maiorca. Escursioni:

le escursioni giornaliere sono leggere sino a mediamente difficili e duranoal massimo fino a tre ore. Due escursioni sono più impegnative con salitedi due ore. Abbigliamento/equipaggiamento: scarpe solide, abbiglia-mento sportivo con materiale traspirante, protezione da vento e pioggia.Date: 18–25.9, 2–9.10, 16–23.10 e 26.12–2.1.2012. Hotel/ristorante:

****Baia Grande, Sesmarias/Albufeira, ristorante/bar O Marinheiro, Se-smarias/Albufeira. Prezzi: da 1690 a 1770 franchi Salute: un cerottonon deve mancare nello zaino. Informazioni/prenotazioni: ViaggiBaumeler, 6002 Lucerna, telefono 0414186565, fax 0414186596,www.baumeler.ch Bü

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Una tratta ferroviaria turistica poco conosciuta, ma per contro emozionante, col-lega dal 1991 il Lago dei Quattro Cantoni al Lago di Costanza. Il comodo treno ve-loce a cadenza oraria compie il tragitto da Lucerna a Romanshorn in poco più didue ore. Per chi si prende più tempo c’è a disposizione un ampio ventaglio di escur-sioni ed attività. Come ricordaHeinz Keller di Svizzera Turismo, la strada delle Pre-alpi è anche una variegata via tra i laghi dei Quattro Cantoni, di Zugo, di Ägeri, diSihl, di Zurigo e di Costanza (www.st.gallen-bodensee.ch). E ad eccezione del Lagodi Sihl, su tutti gli altri si possono intraprendere gite su battelli di linea. In moltiposti si può poi salire in quota, ad esempio sul Rigi (www.hohlgassland.ch) ol’Hochstuckli (www.sattel-hochstuckli.ch) e il Säntis (www.saentisbahn.ch). Inol-tre, meritano una visita le locomotive della cittadina di Lichtensteig (www.modeltraintoggenburg.ch). A Romanshorn si possono visitare il Locorama(www.locorama.ch) e lo straordinario mondo dell’automobile (www.autobau.ch).E allora consultate il sito: www.voralpen-express.ch. Bü

Espresso Prealpi:un treno da scoprire

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Meteo, valuta ed economia sono fattorielementari, che influiscono sui risultatidegli albergatori delle destinazioni divacanza. Da qualche tempo, tutti i treparametri provocano in loro fastidiosicrampi allo stomaco.

Secondo Andreas Ludwig, presidentedei Romantik Hotels & Restaurants, conben 28 strutture in Svizzera, «Gli ospitiabituali fedeli costituiscono una veraassicurazione sulla vita in questi tempiduri». Sebbene i «Romantici» (sitowww.romantikhotels.ch) non svendonola loro linea, come dimostra la nuovacollaborazione con la casa di Champa-gne Louis Roederer.

Con parole molto vigorose GuglielmoBrentel, presidente di Hotelleriesuisse,analizza la situazione riguardante il for-te franco o, rispettivamente, il deboleeuro. Un perdurante calo del corso dellamoneta europea potrebbe portare allachiusura di un migliaio di hotel in Sviz-zera, ha annunciato di recente il presi-dente Brentel. Su come affrontare lacrisi valutaria esistono un sacco di con-sigli. Tra le altre cose, Brentel lamentache gli importatori all’ingrosso nonripercuotono i guadagni sulle merci. Èinvece contrario a riduzioni di prezzo etagli al personale, ponendosi la doman-da: «E poi cosa facciamo la prossimaestate?».

Né il tempo, né la valuta e neppurel’andamento prevedibilmente faticosodell’economia sembrano infastidire gliinvestitori. Tra le Alpi si prevedono ope-re grandiose. Il solo Samih Sawiris, il no-to investitore egiziano, costruirà ad An-dermatt per circa 1,5 miliardi di franchi.Anche i ricchi uomini d’affari del Qatarcredono nella Svizzera come destina-zione turistica e fanno affluire 300 mi-lioni di franchi nelle loro infrastrutturealberghiere sul Bürgenstock. Altre cen-tinaia di milioni dovrebbero essere in-vestiti in progetti alberghieri a Losannae Ginevra. Infine, il lussuoso hotel«Schweizerhof» di Berna è tornato adospitare clienti da qualche settimana.Concludendo: investire in alberghi èspesso un affare lucroso, ma farli fun-zionare sembra essere imponderabile.

taccuinodi viaggioChristian Bützberger

Champagne, doloridell’euro e grossiinvestimenti

I bimbi giocanodi tutto cuoreDa anni Capitan Orso Blu e Hein lo Stupi-dotto sono i protagonisti dell’accogliente,divertente ed interessante parco di svago«Ravensburger Spieleland».

› All’entrata si viene accolti da una vigoro-sa stretta di mano dei lupi di mare CapitanOrso Blu e Hein lo Stupidotto (Käpt’n Blau-bär e Hein Blöd). Sul perimetro, grande co-me quello di un campo di calcio, si trovano50 attrazioni, suddivise in sette mondi te-matici. Il parco di svago nella regione tede-sca del Lago di Costanza continua a riceve-

re un riconoscimento dopo l’altro per l’ac-coglienza dei bambini. Il pubblico di baseè rappresentato da bambini tra i due e idodici anni e si dà molta importanza alleattività in famiglia, elemento che sprona agiocare e a pensare assieme, scoprendo in-sieme questa «terra dei giochi». Lo si vedespecialmente durante il giro in canoa diHein Blöd o nel Gioco dei Pompieri, dove bi-sogna spegnere il fuoco scoppiato nellascuola. Qui il lavoro di squadra è natural-mente essenziale.‹ ik

Info TouringNella città dei giochi di Ravensburg, i bambini per-nottano gratis. Informazioni turistiche tel. 004975182800, www.ravensburg.de. Viaggio: con iltraghetto attraverso il lago da Romanshorn o daCostanza, poi seguire Friedrichshafen/Ravensburg.

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In Appenzello perun safari del gusto

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Il bottaio Hans Reifler senior a Hundwil mostra l’arte del suo antico mestiere artigianale.

›Gli appenzellesi sono noti per la loro ori-ginalità, per essere un po’ bizzarri, ma ric-chi di umorismo. Ai suoi visitatori, l’Appen-zello offre un’esperienza che lascia il segno:il safari del gusto. È un’avventura non sologastronomica perché permette di conoscerela natura e l’artigianato veramente autenti-ci di questo cantone. Così a Teufen, primasi gusta un caffè con il biber (panpepatofarcito con crema di mandorle) nel locale«Linde» e poi si sale a bordo del carro trai-nato da «Fritz» e «Falk», due potenti buoi.Al ristorante «Waldegg/Schnuggebock» lochef Niklaus Dörig serve come primo piattoun minestrone con pane rustico e la birra«Schnuggebock».

Un sacco di specialità | Stando alla gui-da RolfWild, il safari del gusto è un percor-so vita delle specialità locali. L’antipastonell’«Appenzellerhof» a Spycher da Laure eHerbert Sidler ne è la prova: «Insalatamistacon Mostbröckli (pezzetti di carne stagio-nata), noci e formaggio delle alpi, accompa-gnati da un fantastico AppenzellerhofCuvé». Tra un paesino e l’altro ci si spostacon un pulmino. Il viaggio al «Krone» di Ur-näsch dura soltanto pochi minuti, e subitoWalter Höhener serve un classico della cu-cina appenzellese: «Una salsiccia lessata, la

Siedwurst, con maccheroni al formaggio ecomposta di mele». In tavola da bere vieneservito del sidro o la birra alla spina Säntis.

Artigianato antico | Tra le singole por-tate, i partecipanti del safari del gusto pos-sono dare un’occhiata agli usi e costuminell’omonimo museo di Urnäsch. Interes-santi sono pure le altre visite, come quellaa Hundwil nella panetteria con il forno a le-gna di Johannes Oertle, dove ognuno puòpreparare il proprio biber. Il bottaio HansReifler dimostra come viene fabbricato unsecchio da mungitura con l’abete rosso o ilcembro. Infine viene offerto un buffet di pe-sce affumicato. Per cena Peter Zöllig servenel suo «Bären» a Speicherschwendi un «Bä-ren-steak con verdure». Il dolce è bagnatodal cognac e accompagnato dalle note delsuonatore di salterio, una composizioneche rende perfetta la serata al «Linde» diTeufen. Piacere e tradizione: semplicemen-te raccomandabile.‹ Christian Bützberger

Info TouringIl prossimo safari del gusto avrà luogo il 10 settem-bre. Informazioni: Waldegg, Schnuggenbock, 9053Teufen, tel. 0713331230, fax 0713333146.Prezzo: 230 fr. per persona. Da 20 persone possonoessere concordate date individuali; www.reifler.ch,www.museum-urnaesch.ch, www.muehle-hundwil.ch,www.appenzellerland.ch.

L’avventura del palato comprende la degustazione dellasalsiccia lessata con maccheroni al formaggio, la cotturaal forno del proprio biber appenzellese e la gita sul carro.

Novità Viaggi TCS

Cuba affascina tuttiViaggio dei lettori di Touring L’isola carai-bica di Cuba non regala soltanto l’impressio-ne di respirare il mito della rivoluzione, maoffre anche l’occasione di visitare maestosecittà coloniali, con un impressionante valoreculturale, oltre che lunghe spiagge dorate.L’elisir di lunga vita del Paese è la musica e ilrum. Questo impressionante Viaggio dei let-tori di Touring (in tedesco) ha luogo dall’11al 21 novembre. Il numero dei posti è limita-to, conviene prenotare il più presto possibile.Ulteriori informazioni al sito www.viaggi-tcs.ch/vivacuba o in un’agenzia Kuoni.

Passeggiate UnescoJungfrau-Aletsch Il centro di managementdel patrimonio mondiale dell’Unesco «AlpiSvizzere Jungfrau-Aletsch» inaugura nuovepossibilità di accesso al sapere dei tesori edei segreti del patrimonio culturale e dei suoidintorni. L’obiettivo è sensibilizzare e rende-re consapevoli della straordinarietà di questopatrimonio. Seguendo il motto «Zuhauseentdecken – vorOrt erleben» («Scoprire a ca-sa propria – sperimentare i propri luoghi») èstato creato il sito innovativo www.mySwiss-alps.ch. Un ruolo centrale di questo sito In-ternet è svolto dallo zaino virtuale: online sipuò scegliere tra una vasta gamma di temi,redatti in modo avvincente, sulle particolari-tà della regione patrimonio culturale. Il visi-tatore trova sul sito www.mySwissalps.ch,suddivisi in rubriche, informazioni dettaglia-te e siti d’interesse locali.

Nuovi voli Air FranceParigi–Guadalupa Dal 4 novembre, AirFrance volerà dall’aeroporto Parigi-Charlesde Gaulle a Guadalupa e Martinica nelle An-tille francesi. È una stupenda novità dato checosì i passeggeri provenienti dalla Svizzera eda altri Paesi europei evitano – a seconda delvolume di traffico – stancanti cambiamenti discalo a Parigi. I tempi di volo garantiscono unpiacevole imbarco sul Boeing B777-300ER.Si possono già prenotare i biglietti nelleagenzie di viaggio o su www.airfrance.fr.

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I vincitori del 2010

Isabelle & Kenji

La finale avrà luogo il 6 novembre nel Dreispitz a Kreuzlingen

Teeniecontest 2011Il contest giovanile per le qualità morali! Sabato 27 agosto 12h00 - 15h00

Centro commerciale Seepark, Kreuzlingen

Sabato 10 settembre 12h00 – 15h00Centro commerciale Pilatusmarkt, Kriens

Sabato 17 settembre 12h00 – 15h00Centro commerciale Züri-Oberland-Märt, Wetzikon

Sabato 24 settembre 12h00 – 15h00Centro commerciale Amriville, Amriswil

Sabato 01ottobre 13h00 – 16h00Centro commerciale Passage, Frauenfeld

150 Teenies si confronteranno in questi Recall, compreso di Foto + Film e solo 10 ragazze e ragazzi andranno in finale.

Questi Recall sono accessibili a tutti e gratis. Tutte le spiegazioni le troverai sul nostro sitowww.teeniecontest.ch / www.facebook.com/Teeniecontest-Schweiz

Recalls:

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› In nome della mobilità la gente deve per-correre distanze sempre maggiori per re-carsi al lavoro o a scuola. Ma con l’affolla-mento delle strade aumentano gli incidentie il rischio di esserne coinvolti. La SPAI diBiasca forma gli apprendisti del ramo au-tomobilistico. La loro formazione profes-sionale li porta ad essere a diretto contattocon il mondo dell’automobile acquisendoconoscenze e competenze, ma a loro voltasono esposti maggiormente al rischio di es-sere coinvolti in incidenti. Queste premessehanno portato all’idea di inserire nella for-mazione scolastica dei momenti riguardan-ti il tema della sicurezza stradale e dellaprevenzione degli incidenti. Queste confe-renze (una per ogni anno di tirocinio) si dif-ferenziano nei contenuti in funzione del-l’età dei fruitori.

Video del TCS | All’inizio il progetto ènato come un programma dedicato unica-mente alla sede di Biasca; ma visto che nelsettore delle scuole professionali non eraprevista alcuna attività coordinata con te-ma la sicurezza stradale, è stato ampliato alivello cantonale in collaborazione con laSezione Ticino del TCS.Per avvicinare e sensibilizzare gli studen-

ti alle problematiche della circolazionestradale con i rischi e le implicazioni fisi-co-morali che un incidente comporta, ci si

A lezione di sicurezzaDappertutto la circolazione stradale diventa sempre piùcomplessa. E gli studenti delle scuole professionali si trovanonella fascia d’età statisticamente a maggior rischio.

avvale di due DVD editi dal TCS: «Traffico,incidenti e conseguenze I e II».Questo supporto digitale crea un filo

conduttore tra le tre conferenze e offre lapossibilità di integrare questi «momentiformativi» nel programma scolastico senzasovraccaricarlo e lasciando piena libertàalle differenti sedi sulla metodica e tempi-stica d’utilizzo.

Corsi su pista | Particolarità e punto fortedi questo progetto è di sfruttare le risorse«locali», infatti i relatori delle conferenze(Domizia Belladelli, Nicolas Garcia, Massi-mo Dalessi) sono docenti presso la SPAI diBiasca, il materiale didattico (foto, filmatie testimonianze) proviene interamente dacasi accaduti in Ticino. Questo permettedi immergere i ragazzi in una dimensionereale ed evitare l’attenuazione della perce-zione che la realtà virtuale spesso provocacon filmati di internet e videogiochi. I corsipratici presso i centri di formazione TCS diRivera e di Ambrì completeranno il pro-gramma. Queste giornate trascorse in pistapermetteranno ai ragazzi di «toccare conmano» quanto visto e sentito durante i pri-mi tre anni di formazione. Durante l’annoscolastico appena terminato sono iniziati,con successo, i primi cicli di conferenze nel-le diverse scuole professionali del Canto-ne.‹ Domizia Belladelli

Il Luganese allapesca di gruppoSabato 27 agosto il Gruppo del Lu-ganese offre una giornata al laghet-to di Astano alle famiglie dei proprisoci. L’iscrizione è obbligatoria en-tro il 22 agosto, tramite il formula-rio visibile su www.tcs-lugano.ch otel. 0919228861. In caso di maltem-po, l’evento avrà luogo il sabato se-guente (3 settembre). In caso di tem-po incerto, si può essere informati alnumero di tel. 1600. Il ritrovo è fis-sato al laghetto di Astano dalle 14 inpoi per la distribuzione dei buonigrigliata e la consegna dei braccia-letti che permetteranno la pescasportiva, bagni di sole, nuotate nellaghetto e lotteria; giochi conanimatore per i bambini. L’aperitivoe la grigliata, previsti dalle 18 alle21.30, saranno allietati da unaccompagnamento musicale. L’usodella canna da pesca, il primomezzochilo di pescato, l’aperitivo e la gri-gliata sono offerti dal Gruppo delLuganese a tutti i partecipanti.

Terza età bellinzoneseIl Gruppo di Bellinzona, Valli e Moesa-no organizza per i soci della terza etàdella sua giurisdizione due corsi di ag-giornamento della guida presso il Cen-tro di Rivera. Il costo del corso, pranzocompreso, è al prezzo speciale di 20 fr.a persona. La differenza è presa acarico dal Gruppo medesimo e dallaSezione Ticino. Le date previste sonoil 27 e il 29 settembre 2011. L’inizio èfissato alle ore 9 e la fine verso le16. Raccomandiamo ai partecipanti dicontrollare la pressione delle gommesecondo il libretto delle istruzioni e difare il pieno di carburante. Nella quotaè compresa un’assicurazione cascototale con franchigia di 500 fr. a caricodel detentore. Iscrizioni presso ilSegretariato del TCS aRivera, tel. 0919359121. I posti sono limitati.

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26 club e soci | touring 14 | 18 agosto 2011

Elisabeth Ottiger ama la natura e tra i suoi hobby annovera camminare e nuotare.

gono lentamente ripagati», afferma convin-ta la product manager.Ma quale aspetto della sua mansione

reputa più impegnativo? «Trovare la for-mulazione per una vendita efficace e i mez-zi e i supporti pubblicitari più appropriati»,risponde, «su questo punto sono in viaggiodi scoperta permanente». Margini di tratta-tiva e possibilità di sviluppo nel suo lavorone vede ancora molti: «La fantasia di solitonon ha limiti, ma ne hanno le possibilità fi-nanziarie», riassume Elisabeth Ottiger.‹

Peter Widmer

giornata lavorativa è difficilmente pianifi-cabile», racconta l’allegra responsabile delprodotto, che durante il suo tempo libero è,tra l’altro, impegnata in una compagniateatrale dilettantesca a Coppet.

Sempre in trattativa | I più importantiinterlocutori di Elisabeth Ottiger sono i 29gestori dei campeggi del TCS, i responsabiliregionali di Camping TCS, tipografie, tra-duttori, Svizzera Turismo e la Carta Giova-ni Svizzera (euro26). Con i clienti dei cam-peggi intrattiene contatti telefonici, inoltreè presente personalmente alle fiere dellevacanze all’estero e ogni anno allo standdi Suisse Caravan Salon a Berna, chequest’anno si terrà dal 27 al 31 ottobre. «Lìottengo le più importanti reazioni, infor-mazioni utili per apportare miglioramenti.I feedback positivi sono aumentati notevol-mente negli ultimi anni, i nostri sforzi ven-

›Quando parla ci sonomomenti in cui sem-bra che stia cercando l’espressione in tede-sco e poi mescola qua e là parole francesial suo dialetto basilese. Niente di straordi-nario, poiché Elisabeth Ottiger, cresciuta aPratteln (BL) vive ininterrottamente da 32anni inRomandia, dove ha trovato ormai datemo il suo equilibrio di vita. Fece i bagaglia 19 anni, quando andò a trovare sua sorel-la maggiore a Losanna. «Per me era chiarodove avrei voluto vivere e lavorare in futu-ro», dice Elisabeth Ottiger ancora oggi conentusiasmo.All’inizio lavorò diversi anni nel settore

alberghiero a Leysin, prima di trasferirsi incampagna.Ma si èmai immaginata di ritor-nare a vivere in Svizzera tedesca? «No»,afferma con decisione: «Amo soprattutto lemontagne e i laghi, il solo Reno non mibasta più. Oggi sono arrivata al punto cherifletto nella lingua e secondo la mentalitàfrancese».

Parlando di campeggio | Elisabeth Otti-ger lavora per «mettere in buona luce» Cam-ping TCS e i suoi 29 campeggi attuali. «Nonè poi così difficile, dato che abbiamo un su-per prodotto», afferma convinta. Il suo en-tusiasmo sale alle stelle quando raccontale sfaccettature del suo lavoro. Dal 2009, ilsuo compito principale consiste a commer-cializzare l’offerta di Camping TCS in Sviz-zera e all’estero, per garantire che il mar-chio sia conosciuto (e che lo resti), che iclienti affollino i luoghi di campeggio (e cheritornino). «Naturalmente il contributo piùconsistente lo prestano i nostri collabora-tori al fronte, ossia i gestori dei campeggi»,precisa Elisabeth Ottiger.Redige i contributi per gli opuscoli, le

guide del tempo libero, gli annunci pubbli-citari, i volantini e si preoccupa che il sitoweb www.campingtcs.ch sia sempre attra-ente al massimo livello, inoltre tratta con letipografie, pianifica la presenza alle fieredel tempo libero in Svizzera e all’estero,tratta con le organizzazioni che ispeziona-no i campeggi, cura la produzione di corto-metraggi per i campeggi del TCS, è coinvoltanelle attività di marketing della comunitàd’interessi denominata «Parahotellerie»fondata nel gennaio di quest’anno.Una giornata lavorativa tipica di Elisa-

beth Ottiger non esiste. «Il quotidiano èl’inaspettato», dice ridendo. «Ma è proprioquel che rende eccitante il mio lavoro; la

Chi «vende» Camping TCS

In pilloleElisabeth Ottiger (51) è cresciuta a Pratteln (BL).Di formazione è impiegata di commercio, con perfe-zionamento in vendita e marketing. Dal 2003 è aCamping TCS a Ginevra-Vernier, all’inizio come assi-stente di marketing e amministrazione; dal giugno2009 come product manager di Camping TCS. Da 32anni vive nella Svizzera romanda; ha due figli adulti.

Sempre e ovunque, quando appare a grandi lettere il nome di Camping TCS, neimedia o nelle fiere, esso è legato a quello di Elisabeth Ottiger. La product managerdi Camping TCS è responsabile della commercializzazione dei 29 campeggi del club.

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› Il 23 giugno 1995 il Parlamento federale sipronunciò a favore della liberalizzazionedelle assicurazioni per i veicoli a motore.Già qualche giorno dopo, il Touring ClubSvizzero pubblicava la sua offerta d’assicu-razione in collaborazione con La Basilese.Le tariffe dei premi furono all’epoca giudi-cate sensazionali, distinguendo immedia-tamente Auto TCS da tutte le altre compa-gnie assicurative del ramo.A dicembre di quell’anno, lunghe file di

soci si accalcavano davanti alle agenzieTCS di tutta la Svizzera per stipulare unanuova conveniente polizza per l’anno assi-curativo 1996. Il resto è storia… una storiadi successi duraturi per l’assicurazione delclub, che oggi annovera decine di migliaiadi polizze assicurative. E non si pensi, no-nostante il suo nome, che Auto TCS coprasolo le automobili private: offre assicura-zioni specifiche anche per veicoli oldtimer,scooter, motociclette e veicoli camper.Ovviamente, per poter beneficiare della

convenienza delle polizze di Auto TCS biso-gna essere soci del club. Tra questi, ve nesono alcuni particolarmente felici di fornir-ci la propria testimonianza, quale esempiodi totale soddisfazione in occasione di que-sto 15° anniversario.

Testimoni del successo | Cominciamodal signor Marc Kaufmann di Neuenhof, 34anni, fedele assicurato con Auto TCS dallontano 1996. In questi 15 anni si è rivoltoalla sua assicurazione due volte a causa deldanneggiamento vandalico degli specchiet-ti laterali e altre due volte per danni alparabrezza provocati da sassi. «Il servizioè sempre stato molto buono e non compli-cato. Così, quando lo scorso febbraio ho

comprato una nuova vettura, una ToyotaPrius, sono rimasto con Auto TCS ». Inoltre,con la sua nuova Prius a basse emissioni diCO2, Marc Kaufmann gode di un convenien-te «sconto ecologico».Stesse impressioni positive da parte dei

coniugi Anny e Gilles Hausammann di Lo-sanna, anch’essi con Auto TCS dalla primaora: «Per noi è la qualità delle prestazioniche conta. Abbiamo fiducia nella nostraassicurazione. Auto TCS è una compagniadegna di rispetto e che funziona bene».

I primi 15 anni di AutoTCSNel 1996 il Touring Club Svizzero entrava ufficialmente sul mercato delle assicurazioniveicoli a motore con la sua Auto TCS. Testimonianze di un successo.

Testimoni del successo di Auto TCS: (da sinistra) Marc Kaufmann, Gilles Hausammann e Monika Heimann (sullo sfondo) con famiglia.

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Il mese scorso è stata consegnata l’Opel Corsa 1.3 Ecoflex messa in palio nel tradizionaleconcorso indetto per la campagna autunnale di Auto TCS. L’auto, del valore di 27250 fran-chi, è stata vinta dalla signora Monika Abo Salah di Coira. In foto, il momento della con-segna della Corsa nel garage Dosch di Coira: (da sinistra) David Winteler del TCS, FabioGubitosi di Opel Suisse, la fortunata vincitrice e Michele Di Salvo del garage Dosch.

Vinta la Corsa messa in palio da Auto TCS

Cliente ultradecennale pure la famiglia diMonika Heimann di Steffisburg, che conAuto TCS ha assicurato due veicoli e unoscooter: «Per fortuna non ho mai avuto unincidente né un danno all’auto. E spero cherimanga sempre così». E così si può anchedire che Auto TCS porta fortuna!‹ tg

Info TouringIl 9 ottobre nel Centro di guida TCS a Lignières,Auto TCS festeggerà il suo 15° compleanno assiemeai suoi assicurati. Programma e iscrizioni sul sito:www.autotcs.ch/15anni

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28 club e soci | touring 14 | 18 agosto 2011

›Sviluppata dalla società specializzata nelsettore finanziario GE Money Bank SA inesclusiva per i soci del Touring Club Sviz-zero, la nuova carta è ottenibile a partire dalunedì prossimo, 22 agosto. Si tratta di unanovità tramite la quale il club ha volutorispondere in modo ottimale alle differentiesigenze dei suoi affiliati. L’offerta del TCScomprende, infatti, due carte di credito(TCS MasterCard e Gold) e due carte prepa-gate, tutte emesse dal gruppo MasterCardche garantisce l’accettazione in oltre 32milioni di punti in tutto il mondo. Le cartesono inoltre munite della funzione di PayPass, che consente il pagamento diretto dipiccoli importi tramite apparecchi adattiallo scopo, ad esempio in chioschi e risto-ranti oppure le biglietterie di autobus, trame ferrovie.Altra funzione, particolarmente pratica

quando si è in viaggio: sul dorso di ogni car-ta figura un codice IBAN che permette ilrapido trasferimento di denaro al titolarein caso di emergenza. Infine, le carte sonocollegate al sistema «eService», grazie al

quale si possono verificare in qualsiasimomento le transazioni e il proprio contoattraverso Internet.

Prezzi e varianti | La nuova carta èdisponibile in più varianti: la TCS Master-Card costa 50 fr. l’anno, mentre la Gold 100fr.; la prepagata «Load&Go» costa 25 fr.,mentre per la prepagata dei soci del Cool-down Club (meno di 25 anni) non vi sonoquote annue. Per ogni transazione effettua-ta con le TCS MasterCard e Gold viene de-dotto dalla prossima fattura un bonus, ri-spettivamente di 0,5% e 1%. Naturalmente,tutte le carte valgono anche come tesserasociale del TCS e danno diritto agli scontiesclusivi dei programmi «Vantaggi soci» e«Showyour Card». E per la vostra comodità:gli importi per i rinnovi annui della quotasociale, del Libretto ETI e di Assista saran-no addebitati direttamente sulle carte dicredito.‹ tg

Info TouringPer maggiori dettagli: tel. 0444394038 oppurewww.mastercard.tcs.ch

Arriva la nuovaTCSMasterCardIl club lancia la sua nuova carta di credito esclusiva: laTCS MasterCard. In quattro differenti varianti che valgonoanche come tessera di socio e per ottenere sconti.

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Prezzi e prestazioni TCStelefono 0844888111 o www.tcs.ch

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a seconda della SezioneQuota per socio campeggiatore TCS(solo se già socio motorizzatoo non motorizzato) Fr. 55.–

(camping club AG: + Fr. 7.–; ZH: + Fr. 5.–)

ETI TCS www.eti.ch

Europa motorizzato «Famiglia» Fr.103.–Europa motorizzato «Individuale» Fr. 75.–Europa non motorizzato «Famiglia» Fr. 77.–Europa non motorizzato «Individuale» Fr. 65.–Estensione Mondo «Famiglia» Fr. 88.–Estensione Mondo «Individuale» Fr. 70.–Spese di cura Europa Fr. 32.–Spese di cura fuori Europa Fr. 45.–

Card Assistance www.cardassistance.tcs.ch

per tutta la famiglia Fr. 28.–20% di sconto per i titolari del Libretto ETI

Carta Aziendale TCS www.tcs.ch/azienda

Per veicoli aziendaliSoccorso stradale da Fr.134.–Protezione giuridica di circolazione da Fr.111.–

ASSISTA TCS www.assista.ch

Assicurazione protezione giuridicaCircolazione «Ind.» Fr. 66.– «Fam.» Fr. 96.–Privata senza sottoscrivere la circolazione«Famiglia» Fr. 245.– «Individuale» Fr. 225.–Privata con circolazione già sottoscritta«Famiglia» Fr. 215.– «Individuale» Fr. 192.–Immobili Fr. 60.–

Auto TCS www.autotcs.ch

Responsabilità civile, casco parziale, cascocollisione, capitale incidente, protezione delbonus, danni di parcheggio 0800801800

Assicurazioni due ruotewww.assicurazionitcs.ch

Velo-Assistance. Con contrassegno per la bici,protezione giuridica, assistenza e coperturacasco fino a Fr. 2000.– Fr. 25.–*copertura casco fino a Fr. 5000.– Fr. 80.–*Moto-Assistance(soccorso stradale e assistenza) Fr. 41.–*Ai motociclisti in Svizzera e all’estero

* prezzi soci TCS

Carta di credito TCS

TCS MasterCard Gold Fr.100.–TCS MasterCard Fr. 50.–TCS MasterCard Load&Go Fr. 25.–TCS MasterCard COOLDOWN CLUB Fr. 0.–TCS MasterCard drive Fr. 50.–TCS American Express drive Gold Fr.100.–

Infotech www.infotechtcs.ch

Il TCS sottopone a test veicoli ed accessori emette a disposizione dei soci informazioni rac-colte e redatte in modo competente e neutrale.

Test&Training www.test-et-trainingtcs.ch

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Formazione in due fasi www.2fasi.tcs.ch

corsi obbligatori per la licenza di condurre.

Viaggi TCS www.viaggi-tcs.ch

Viaggi 0844 888 333Camping www.campingtcs.ch 0224172520Alberghi Schloss Ragaz, Bad Ragazwww.hotelschlossragaz.ch 0813037777Bellavista, Vira Gambarognowww.hotelbellavista.ch 0917951115Ciclo e svago www.bici.tcs.ch

Page 29: Touring 14 / 2011 italiano

18 agosto 2011 | touring 14 | la pagina dei lettori 29

impressumtouring Giornale del Touring Club Svizzero (TCS). Redazione: Felix Maurhofer (fm, caporedattore); vice caporedattore: Heinz W.Müller (hwm); vice caporedattore: Marc-Olivier Herren (MOH); Christian Bützberger (Bü), Antonio Campagnuolo (ac), Jacques-Olivier Pidoux (jop), Nadia Rambaldi (nr), Peter Widmer (wi). Grafica: Andreas Waber (caposervizio), Stephan Kneubühl, MathiasWyssenbach. Assistenti di redazione: Michela Ferrari (i), Sylvie Fallot (f), Karin Graniello (t), Irene Mikovcic-Christen (assistentecaporedattore). Corrispondenza: Redazione Touring, Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna, tel. 031 380 50 00, fax 031 380 50 06.E-mail: [email protected]. Editore: Touring Club Svizzero, cp 820, 1214 Vernier (GE). Tiratura: edizione italiana: 83141, totale:1325035. Editoria/marketing: Reto Kammermann (responsabile), Gabriela Amgarten. Pubblicità: Publicitas Publimag SA,Seilerstrasse 8, 3011 Berna, tel. 031 38721 16, fax 031 38721 00. Produzione: St. Galler Tagblatt SA, Basler Zeitung SA, CIECentre d’impression Edipresse Lausanne S.A. Cambiamenti d’indirizzo: indicando il numero di socio, alla Sede centrale del TCS,cp 820, 1214 Vernier; tel. 0844888111; e-mail: [email protected]. Abbonamento: compreso nella quota sociale annua. «Tou-ring» è pubblicato 20 volte l’anno. Si declina ogni responsabilità per manoscritti e altri lavori non richiesti.

Segnaletica per automobilisti distratti«Touring» 13/2011

In Svizzera è in voga la segnaletica orizzon-tale per ogni assurdità. E così ora nel Can-ton Berna viene compiuto un esperimentopilota apponendo strisce di forma tronco-conica in prossimità di curve impegnativeper «scuotere dal sonno» i conducenti. Gliautomobilisti che devono essere resi attentidi un pericolo, che sono distratti da altreattività o che valutano in modo completa-mente sbagliato una situazione, sono deipericoli per gli altri utenti della strada enon deve essere permesso loro di porsi alvolante di un veicolo. Max Monnier (@)

Ciclisti che amano i rischiForum, «Touring» 13/2011

Penso che il lettore Heinz Griessbacher nonusi la bici, o almeno non quella da corsa. Ciprovi e vedrà come è confortevole viaggiarenella cosiddetta (ripeto cosiddetta) corsiaciclabile, che di ciclabile spesso ha benpoco: buche, botole, tombini, ghiaietto,cocci di vetro e rifiuti vari! Per non parlarepoi delle frequentissime rotonde, veri im-buti per il ciclista, o delle deviazioni sustrada sterrata: per esempio a Gudo ove pois’incontrano carrozzine con bimbi, cavalli,cani in libertà... Altro che multare i povericiclisti! P. Bianchi (@)

Ciclopiste: tolleranza tra utenti della strada

In quanto assiduo ciclista e automobilista,conosco entrambi i lati del problema delleciclopiste, il loro uso e pure il loro non uso,dato che molte ciclopiste non sono pratica-mente utilizzabili. Cari pianificatori, salitein sella! Cari automobilisti, un pizzico di

forum

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Per questa rubrica valgono alcune regole: più breve èla lettera, maggiore è la probabilità che venga pubbli-cata; la redazione si riserva di apportare eventualitagli e non tiene corrispondenza. È possibile inviarele lettere per e-mail: [email protected]. Le lettere deilettori vengono pubblicate anche nell’edizione onlinedi «Touring» (www.touring.ch).

il concorsotolleranza in più e cari ciclisti, magari ti-rate in dentro i gomiti e pensate anche agliautomobilisti. David Mosimann (@)

Sicurezza nel traffico

Mi dà molto fastidio il fatto che sia diven-tata una rarità mettere la freccia nel la-sciare la rotonda e anche nello svoltare asinistra. Ciò che è tragico è che lo fannoanche sempre più autisti professionisti. Glialtri utenti della strada sono messi in peri-colo e in generale si ostacola il flusso deltraffico. Paul Werthmüller (@)

Contrassegno autostradale«Touring» 12/2011

All’origine, il contrassegno autostradale e isovraddazi sul carburante erano stati in-trodotti come fondi a destinazione vinco-lata per la costruzione e la manutenzione diautostrade. A voce alta si critica sempre ilfatto che il traffico individuale non copre ipropri costi; e poi sotto sotto si usano que-sti soldi per soddisfare altri desideri chenon hanno niente a che vedere con la desti-nazione vincolata. Negli ultimi anni, in di-verse «scorribande» sono stati prelevatisoldi dalle casse della strada e usati peraltri scopi. E ora di nuovo diversi partiti efazioni vogliono fare una «scorribanda» inquesta cassa e usare i soldi per obiettiviche non rendono giustizia alle idee origi-nali. Erika e Max Schmid-Meyer (@)

Una notte d’estatenella capitaleL’Hotel Allegro di Berna propone ai pro-pri ospiti che desiderano trascorrere unbreve soggiorno nella capitale lo spe-ciale pacchetto «Summer in the city»scegliendo tra una gita con la bici elet-trica, un romantico tête-à-tête al giar-dino botanico o sulle tracce di Paul Klee.Il Lifestyle Hotel Allegro è sito in centroe offre una bella vista sulla città vecchiacon le Alpi all’orizzonte. Rispondete alledomande e con un po’ di fortuna vinceteuna notte per due persone in una Juniorsuite, incluso il ricco buffet della cola-zione e un’entrata al centro fitness e alGrand Casino situati nell’albergo.

Sponsor del premio: Hotel AllegroBerna, www.kursaal-bern.ch

Le domande:1. Come si chiama l’astronauta che

abbiamo intervistato?2. Di quale regione del Portogallo

tratta il reportage turistico?3. Quale mestiere esercita in inverno

Madeleine Friedli?

Si possono fornire le risposte per posta (sol-tanto su cartolina postale), tramite SMS o di-rettamente al sito www.touring.ch, indicandoin ogni caso le proprie generalità.

Concorso 12/11: gli abbonamenti FFS sonostati vinti da Therese Omini di Losone e AlineDefferrard di Givisiez.

Condizioni di partecipazione: il concorso di«Touring» è aperto a tutti, ad eccezione deicollaboratori del TCS e dei loro famigliari. Ivincitori saranno estratti a sorte e avvertitiper iscritto. I premi non possono essere sosti-tuiti da una somma di denaro equivalente.Non viene tenuta alcuna corrispondenza inmerito al concorso. Non sarà possibile ricor-rere alle vie legali.

Redazione Touring, concorso peri lettori, casella postale, 3024 Berna;SMS al numero 9988 (1 fr./SMS)scrivendo «Touring» e le tre risposteoppure su www.touring.chTermine d’invio: 28 agosto 2011

Page 30: Touring 14 / 2011 italiano

30 l’incontro | touring 14 | 18 agosto 2011

La varietà dei compiti e l’aria fresca dimontagna. Qui sono la donna tuttofare: ol-tre a svolgere i normali compiti di bagnina,mi occupo di tutto, dal chiosco alla tecnica,sino a piccole riparazioni. Apprezzo l’atmo-sfera familiare e il contatto con la clientela.Inoltre, grazie al mio impegno riesco a farfunzionare una struttura.

A proposito di tecnica, riesce a gestirel’impianto a energia solare?Sì, funziona in modo affidabile e non causaproblemi. È in grado di scaldare l’acquadella piscina sino a 28 gradi. Quando qual-cosa non funziona, prima cerco di risolvereil problema da sola, poi, se non ci riesco,chiamo uno specialista.

Come le è venuto in mente di diventareuna bagnina?Entrambe le mie figlie hanno assolto il bre-vetto di salvataggio giovanile e mi punzec-chiavano di continuo perché non ero moltoamica dell’acqua. Allora ho pensato di farvedere di che stoffa sono fatta e di nascostoho preso il brevetto di salvataggio, che ècondizione necessaria per essere bagnini.

Per essere un bagnino sono necessariealcune qualità speciali?Tra i requisiti di base penso si debba esse-re, in un certo senso, una persona rispet-tosa. Specie nei confronti dei bambini, chespesso e volentieri possono essere un po’scatenati, è una qualità positiva. Poi si devesaper reagire con prontezza a situazioni dipericolo. A questo proposito ho sviluppatoun sesto senso e, forse, è anche per questoche non è mai capitato alcunché di grave.

Ci sono bagnanti più impegnativi di altri?In genere mi fanno arrabbiare le madri cheper tutto il giorno sono occupate con il lorotelefonino e dimenticano di badare ai lorobambini.

Cosa fa in inverno, quando si chiudela stagione balneare ad Habkern?Cambio mestiere e lavoro come tassistanella valle di Lauterbrunnen, un’attivitàche pure apprezzo molto, perché mi piaceguidare. Quando l’inverno è agli sgoccioliperò sono contenta di tornare a fare la ba-gnina per un paio di mesi, e viceversa. Pos-so dire di avere la fortuna di poter svolgeredue lavori da sogno.«

Intervista: Felix Maurhofer

Madeleine Friedli in estate è bagnina nella piscina all’apertodi Habkern (BE), mentre in inverno è tassista. I due lavorile offrono una perfetta variazione sul tema della vita.

allora cercavo qualcosa di un po’ più mio epiccolo, dove potevo assumermi la respon-sabilità di tutte le faccende. E adesso è giàda dieci anni che sono qui e mi piace pro-prio questa piscina riscaldata con l’energiasolare.

Cosa le piace del lavoro nella piccola piscinaall’aperto a 1100 metri al di sopra del livellodel mare?

»Com’è diventata bagnina ad Habkern?Madeleine Friedli: Ho risposto a un annun-cio sul giornale anche se non avevo moltesperanze, perché venivo da fuori. Invece horicevuto il posto di lavoro.

Come mai ha scelto proprio il paesinodi montagna Habkern?Per due anni ho lavorato nella grande infra-struttura sportiva Bödelibad a Interlaken e

Due lavori perdue stagioni

La bagnina-tassista Madeleine Friedli apprezza l’aria fresca di montagna di Habkern.

In pilloleMadeleine Friedli è cresciuta a Meiringen, tra le Alpibernesi, ma oggi abita con la famiglia a Wilderswil.Donna tuttofare, nata nel 1959, è sposata e madredi due figlie già adulte. Da oltre dieci anni è bagninad’estate, mentre in inverno lavora come tassistanella valle di Lauterbrunnen.

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Page 32: Touring 14 / 2011 italiano

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Inviare il tagliando a: TCS, «Touring», Maulbeerstr. 10, 3001 Berna, fax 031 380 50 06, [email protected] tramite: rukka AG, Wiesenstrasse 1, 9327 Tübach per posta in Svizzera e Liechtenstein.

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