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Il giornale della mobilità, edizione del maggio 2016
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14accessori per
il campeggio
PER MARE IN CARGO
CROCIERA INSOLITA
UNA CROSSOVER SEDUCENTETest della Infiniti Q30
MECCANICO PER PASSIONEUn hobby molto manuale
Campingin città
CON
TCS SEZIONE
TICINOp. 75
CON
#5 | MAGGIO 2016 | FR. 4.50La rivista della mobilità
New Hyundai i20 Active
Alloggi particolarinei campeggi
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dossier 8 Tra natura e città Sei campeggi TCS vicini alla
città ma adagiati a bordo acqua
12 Alloggi insoliti Si campeggia diversamente su
alcuni terreni del TCS
14 Pratico fai da te Per un tocco personale al
proprio soggiorno in tenda
16 Frigo box per l’estate Quattro sistemi a confronto per
sapere quale acquistare
18 Socio campeggiatore Scoprire tutti i vantaggi di
un’affiliazione mirata
mobilità22 «Vacca da mungere» Intervista a François Launaz,
presidente di auto-svizzera
24 Una vera passione Meccanico per hobby di
un informatico di professione
Campeggiare è semplicemente stupendo
Alcuni dicono che il campeggio sia la forma primordiale di trascorrere le vacanze. E non hanno tutti i torti. In campeggio ci si trova chiaramente più
vicini alla natura, esposti al vento e al clima e s’incontrano persone con le stesse passioni e la stessa mentalità. I camping si trovano perlopiù in luoghi appartati, in riva a fiumi e laghi, in montagna o lungo le spiagge affacciate sul mare. Anche il TCS propone una vasta offerta di cam-peggi in Svizzera. Particolarmente avvincenti sono le possibilità di pernottamento alternative, come Pods, tende safari, carrozzoni da circo o capanne. Per godersi il campeggio non c’è biso-gno né di tende né di roulotte, ma si può como-damente affittare uno degli alloggi del TCS. Inoltre, in alcune aree selezionate, il TCS sta am-pliando anche l’offerta gastronomica. Una ra-gione in più per provare il campeggio, almeno una volta.
Felix Maurhofercaporedattore
Copertina: Messinscena: Alban Seeger Foto: Emanuel Freudiger
Sei campeggi TCS in prossimità di città e acqua
8EDITORIALE
La rivista della mobilità
Infiniti Q30 sottoposta a test
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Bricolage per il campeggio
14Un nuovo volto per le americane
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maggio 2016 | touring 3
SOMMARIO
TSW T ICINO AG presents
O P E N A I R M U S I C A LTicketing Partner
Performing Rights
Produced by
Host Partner
Transport Partner
Main Partner
Supported by
Car Partner
Partner
isotonischisotonischisotoniscisotoniscisotoniscisotoniscisotoniscisotoniscisotoniscisotoniscisotoniscisotoniscisotoniscisotoniscisotoniscisotoniscisotoniscisotoniscisotoniscisotoniscisotoniscisotoniscisotoniscisotoniscisotoniscisotoniscisotoniscisotoniscisotoniscisotoniscisotoniscisotoniscisotoniscisotoniscisotoniscisotoniscisotoniscisotoniscisotoniscisotoniscisotoniscisotoniscisotoniscisotoniscisotoniscisotoniscisotoniscisotoniscisotoniscisotoniscisotoniscisotoniscisotoniscisotoniscisotoniscisotoniscisotoniscisotoniscisotoniscisotoniscisotoniscisotoniscisotoniscisotoniscisotoniscisotoniscisotoniscisotonischhhhhhhhhisotonischisotonisch
Emblem_Ausschank_KLBR_Alkoholfrei 2 Final22. Januar 2016 · © copyright 2016 • www.echt.ch
Media Partner
DATE DELLE RAPPRESENTAZIONI CON BIGLIETTI A PREZZO RIDOTTOGiovedì | 18.08.2016 | ore 20.00 | TEDESCOVenerdì | 19.08.2016 | ore 20.00 | ITALIANOGiovedì | 25.08.2016 | ore 20.00 | ITALIANOVenerdì | 26.08.2016 | ore 20.00 | TEDESCO
CONDIZIONILa riduzione del 20% è valida:– fino al 30.06.2016 e fino ad esaurimento biglietti– per le rappresentazioni menzionate – nelle categorie 1–4 – per 2 biglietti al massimoNon è cumulabile con altre azioni e riduzioni
ORDINAZIONE BIGLIETTI– Telefono: 0900 313 313 (CHF 1.19/Min.). Parola chiave «Touring»– Online: musicalmelide.ch. Può ordinare i suoi biglietti cliccando sul tasto «BIGLIETTI». Scegliere la data desiderata. Scegilere il posto desiderato all’interno del piano. Nel carrello scegliere «Sì, voglio riscattare una promozione» e in seguito inserire la parola chiave «Touring». Cliccare poi su «Applicare». Lo sconto del 20% sarà dedotto dai biglietti prenotati (2 biglietti al massimo). Dopodiché continuare su «cassa» per terminare l’acquisto. Vi preghiamo di notare che la parola chiave deve essere digitata correttamente, in modo che lo sconto venga applicato.
GRANDI EMOZIONI SUL PALCOSCENICO PIÙ ROMANTICO DELLA SVIZZERAI membri TCS visitano TITANIC – IL MUSICAL a un prezzo speciale
IN DEUTSCH O IN ITALIANO
Biglietti: musicalmelide.ch | 0900 313 313 (1.19/min.)
10.8. - 10.9. 2016 Lago di Lugano, Melide
Vantaggio
membri TCS
sconto di
20%
Accessori ideali per l’outdoor
40Touring n. 6Temi trattati nella prossima edizione: speciale viaggiare in aereo, test della Toyota Prius, alberghi TCS.Data di pubblicazione: 26.5.2015
tecnica28 Test della Infiniti Q30 La prima compatta della marca
si giostra tra crossover e coupé
32 Una Kyburz veloce Dopo i veicoli per i postini arriva
una roadster sportiva elettrica
38 La marca Borgward Lo svizzero Tom Anliker pronto
a rilanciarla in Europa
svago49 Crociera su un cargo Una settimana tra i container
dall’Olanda all’Irlanda
52 Zeppelin e Ju 52 A bordo di apparecchi storici
per una nuova emozione
club61 Lo chiamano Speedy Ritratto di Peter Stadelmann,
capo istruttore al TCS
64 Il radar amico La prevenzione stradale nei
comuni passa anche da lui
rubriche21 Calendario: maggio 2016
39/65 L’esperto TCS
40 Gli sfiziosi
47 Un salto in città Losanna
56 Vantaggi socio
66 Prestazioni TCS
67 Forum
67 Impressum
68 Tourolino
70 In giro con
73 Gioca & vinci
Colorato cicloturismo in Olanda
42
Timea Bacsinszky, a suo agio anche al volante
70La rivista della mobilità
TCS Sezione Ticino
76 Pedemontana
77 Noleggio Telepass
78 Moderazione e passaggi pedonali
80 Mendrisiotto: la grigliata!
80 Educazione stradale
81 La Toscana per i Soci
82 Opportunità a Rivera
Volare con le vecchie glorie
52
Si salpa a prezzi di favore
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maggio 2016 | touring 5
SOMMARIO
In Svizzera, chi circola su una bicicletta elettrica veloce deve indossare obbliga-toriamente un casco da bicicletta. Per le e-bike con un’assistenza alla pedalata limitata a 25 km/h, il casco è invece so-lamente consigliato. Attenzione però: in certe nazioni vigono altre norme per queste due ruote elettriche. Ad esempio in Italia, Francia o Austria per le e-bike veloci ci vuole un casco da motocicletta omologato. Secondo le verifiche del TCS, questo vale anche in Germania, sebbene qui la legge prescriva soltanto un «casco adeguato». Nei commenti alla legge si precisa, però, che i caschi da bicicletta «non sono adeguati». Chi viola quest’ob-bligo può essere multato. In Italia, le au-torità hanno anche la possibilità di met-tere fuori circolazione la bicicletta fino a 60 giorni e di sequestrarla. Inoltre, in
William Shakespeare è morto 400 anni fa nel mese di aprile. Le sue opere e aforismi restano sempre di attualità.
«Non c’è nulla che sia buono o cattivo: a renderlo tale è il pensiero»
CITAZIONE
caso d’incidente bisogna attendersi una riduzione delle prestazioni assicurative.La ragione di queste differenze risiede nella diversa classificazione delle e-bike veloci esistente tra Svizzera e Paesi esteri. Perciò, chi sta progettando un’e-scursione ciclistica o vorrebbe andare in vacanza all’estero con una bici elettrica farebbe bene ad informarsi prima su quale categoria appartiene la sua e-bike e sulle prescrizioni cui è sottoposta. All’estero, ad esempio, ci vuole addirit-tura la licenza di condurre. Se in Sviz-zera è sufficiente un «patentino per mo-torini» di categoria M (dai 14 anni), nei Paesi dell’UE bisogna munirsi di una licenza di condurre di categoria AM (dai 16 anni). Comunque, con una patente di guida svizzera per automobili o moto si va dappertutto.
E-bike: casco motoPaese che vai, legge che trovi: chi si reca all’estero con un’e-bike veloce, ossia che ha un’assistenza alla pedalata fino a 45 km/h, deve attenersi a regole diverse rispetto a quelle elvetiche.
8,9LA CIFRA
Le imposte prelevate dalla Confederazione su carbu-ranti, importazione dei veicoli, uso della rete stra-dale, così come gli introiti sulla vendita di carburanti, veicoli e loro componenti (imposta sul valore ag-giunto), nel 2015 hanno apportato complessiva-mente 8,9 miliardi di fran-chi (il 4% in più rispetto al 2014), secondo un comu-nicato della Federazione stradale svizzera (FRS).
Cimitero delle auto Vetture rose a perdita d’occhio: non si tratta di un ritrovo di appassionate proprietarie di veicoli rosa, ma di un’azione di rotta-mazione a Taiyuan. La metropoli di un milione di abitanti al nord della Cina ha deciso di dotarsi di taxi elettrici. Tale cambia-mento ha fatto sì che que-sti circa cento veicoli rosa a benzina attendano at-tualmente la demolizione. Taiyuan non è nota per es-sere molto ecologica, ma come importante polo dell’industria pesante.
LA FOTO
Più morti sulle nostre stradeTristi notizie: l’anno scorso sulle strade svizzere hanno perso la vita 253 per-sone, dieci in più del 2014. Il numero di persone morte in seguito a incidenti con automobili è nuovamente diminuito. Per contro è salito il numero di persone de-cedute mentre circolavano in bicicletta e di pedoni. È quanto emerge dalle stati-stiche degli incidenti dell’Ufficio fede-rale delle strade (Ustra). Rispetto all’anno precedente, il numero di inci-denti mortali in bicicletta è diminuito
del 14 percento. Tuttavia, sono aumen-tati i decessi di utenti che circolavano sulle nostre strade con una e-bike: in-fatti hanno perso la vita 14 conducenti di biciclette elettriche (contro le 5 del 2014). Oltre i due terzi di queste vittime avevano più di 65 anni. Sulle strade sono morti anche 66 motociclisti, ciò che equivale ad un aumento del 25 per-cento rispetto all’anno precedente. L’au-mento è dovuto probabilmente al clima eccezionale della scorsa estate.
Attenzione all’estero per le e-bike valgono
altre norme.
6 touring | maggio 2016
TCS Stars on StageLa serie esclusiva di concerti «TCS Stars on Stage» è ini-ziata. Dal 28 aprile al 13 maggio 2016 i quattro fratelli della banda di successo sviz-zera 77 Bombay Street sa-ranno in concerto in piccoli ambienti soltanto per i soci TCS. E al modico prezzo di 30 franchi.www.tcs.ch/77bombaystreet
Una dolce… panne!Una panne è sempre un gran grattacapo. In genere è un di-spendio di tempo ed energia. Ma durante tutto il mese di maggio, oltre al soccorso stradale di provata qualità degli «angeli gialli», i soci del TCS otterranno anche un dolce regalino: chi subisce una panne riceve dalla TCS Patrouille un sandwich Dar-Vida in versione dolce. Que-sto spuntino ridarà energia al conducente in modo che possa riprendere il viaggio con rinnovato vigore. I nuovi sandwich vengono offerti dalla ditta Hug e sono ripieni di una deliziosa crema di cioccolato e nocciole.
Salve le tende SpatzI fan delle tradizionali tende svizzere Spatz possono tirare un sospiro di sollievo: le in-novative tende in cotone sa-ranno prodotte anche in fu-turo. Infatti l’appena fondata società anonima Spatz Zelte & Reparatur ha potuto sal-vare dal fallimento la mani-fattura Spatz e dunque potrà mandare avanti la tradizio-nale marca.
Le rinomate tende Spatz sono molto richieste.
Ritorno al passatoDichiarati pericolosi dal go-verno americano, gli hover-board – skateboard elettrici degni del film Ritorno al fu-turo – vanno incontro alla fine. Oltre a essere vietati sulle strade in Svizzera, ri-schiano di prender fuoco. Quest’estate, chi voleva darsi delle arie con l’hoverboard, dovrà riporlo nell’armadio e trovare altre idee!
Gli hoverboard, una moda più che effimera.
77 Bombay Street in esclusiva per i nostri soci.
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Berna, Ginevra, Soletta, Bellinzona, Martigny e Morges vale sempre la pena visitarle. E non si deve per forza pernottare in un albergo o una pensione. Proprio in estate i campeggi del TCS vicini alle città sono un’ottima alternativa. Anche perché in genere sono situati in prossimità di uno specchio d’acqua.TESTO JULIANE LUTZ | MESSINSCENA ALBAN SEEGER | FOTO EMANUEL FREUDIGER
Ferie in città
Anche solo la sua posizione spet-tacolare tra le vette delle Alpi e il lago la rende una meta pre-diletta per i vacanzieri. Stiamo parlando di Ginevra, che grazie alla sua internazionalità emana un’atmosfera mondana al cui richiamo è difficile resistere. La Vieille Ville e le vivaci strade dello shopping con numerosi ristoranti si trovano solo a sette chilometri di distanza dal TCS Camping Ginevra-Vésenaz e il lungolago, sul quale si possono fare belle e rilassanti passeg-giate, a soli cinque chilometri. Con il suo collegamento al lago,
questo campeggio del TCS è la meta ideale per famiglie con fi-gli piccoli, che vogliono godersi l’estate vicino all’acqua, ma con la possibilità di recarsi nella «più piccola metropoli» del mondo. Una visita che viene facilitata dal biglietto gratuito per i mezzi di trasporto pubblici offerto agli ospiti. In questo campeg-gio ai bambini viene proposto un castello gonfiabile, un parco giochi e una piscinetta, mentre ai genitori dei momenti di relax sulla spiaggia del lago con vi-sta sullo jet d’eau. E se tutto il di-vertimento offerto dal campeg-
gio non dovesse poi bastare, ci si può recare nella piscina avven-tura con lo scivolo situata a quat-tro chilometri di distanza. Nel ristorante del campeggio viene offerto pesce persico in tutte le sue variazioni, e chi vuole cu-cinare da sé, può farlo, grazie ai grill messi a disposizione. E chi arriva in campeggio senza neanche una tenda, può noleg-giare una roulotte o un pod.
TCS Camping Ginevra-Vésenaz
Chemin de la Bise
www.tcs-camping.ch/geneve
Ginevra-Vésenaz
Svago in famiglia tra il lago e la città internazionaleIl luogo ideale per gli appassionati dell’acqua.
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diverse dal solito
Il Palazzo federale, il Parco de-gli Orsi, le viuzze nel centro sto-rico nonché musei di fama mon-diale come il Centro Paul Klee, tutte queste attrazioni si tro-vano a soli cinque chilome-tri dal TCS Camping Berna-Ey-matt. L’autopostale che circola in quella direzione si ferma pro-prio accanto. Anche i dodici chi-lometri sino al Gurten, il monte di casa, sono facilmente percor-ribili. Ma anche già il campeggio con un’ampia superficie erbosa ha molto da offrire. Chi lo visita, si sente in vacanza in un idil-
lio naturale. Si può pernottare nella propria tenda o roulotte, ma anche in bungalow e pod. Recentemente per i viaggia-tori in transito ci sono a disposi-zione otto posti anche per un’u-nica notte. A solo una manciata di metri si trova poi il lago di Wohlen e a partire da questa sta-gione ci si può rilassare su una spiaggia. Anche i campeggiatori sportivi non sono stati dimenti-cati a Berna-Eymatt: diversi sen-tieri per escursionisti e ciclopi-ste conducono dal campeggio ai fantastici dintorni della capi-
tale federale. Sull’area di cam-peggio si trovano tavoli da ping-pong così come campi di calcio, beach volley e badminton. Chi farà uso di tutte queste attività può rifocillarsi di prelibatezze nel ristorante appena aperto «Gartäbeiz Eymatt 62». E i bam-bini gioiscono nel guardare e toccare le caprette nane e le gal-line di proprietà del campeggio.
TCS Camping Berna-Eymatt
Wohlenstrasse 62c
www.tcs-camping.ch/bern
Berna-Eymatt
Idillio naturale a due passi dalla Berna federale
Il contatto con la natura è il bello del
campeggio.
Chi arriva qui, può di sicuro rilassarsi.
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Il numero undici gioca un ruolo importante nella piccola, ma splendida città barocca: undici torri, undici chiese e cappelle, undici fontane, undici corpo-razioni e addirittura viene cre-ata una birra «Öufi-Bier». Vale la pena visitare, anche più volte, il nucleo storico con l’imponente Cattedrale di St. Ursen. Inol-tre Soletta è in una posizione geografica estremamente inte-ressante, vicino al Giura e non lontana dal Lago di Bienne. Par-tendo dal campeggio in sella a una bicicletta si possono rag-giungere queste mete, oppure
passeggiare per 1,5 chilome-tri e arrivare sino nel centro cittadino. Naturalmente nelle vicinanze ci sono anche le fer-mate del bus. La famosa Gola della Verena con il suo eremo dista solo 5 chilometri. In più l’Aare scorre direttamente ac-canto al campeggio. Il posto ide-ale dunque per chi adora l’ac-qua, tanto più che l’area dispone di un proprio porticciolo con ad-dirittura un ristorante. Chi desi-dera può portare la propria im-barcazione oppure noleggiarla. Si possono noleggiare anche le tavole SUP per cimentarsi nello
stand up paddling. E ogni sa-bato gli ospiti del campeggio hanno la possibilità di compiere una gita gratuita con il battello «Öufi». I bambini possono sfo-garsi nel parco giochi e anche nella piscina accanto. In questo campeggio ci sono diverse pos-sibilità di pernottamento come cabane, pod, carrozzone nostal-gico e tende safari. Ma natural-mente sono benvenute anche le tende e le roulotte degli ospiti.
TCS Camping Soletta,
Glutzenhofstrasse 5,
www.tcs-camping.ch/solothurn
Soletta
Splendore barocco e svago nell’acqua
A bordo acqua si trovano cinque dei sei
camping TCS citati.
La propria barca è anche benvenuta.
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Chi sente il nome di Bel-linzona, pensa soprattutto ai castelli: Castelgrande, Montebello e Sasso Cor-baro. Sia i castelli che il centro cittadino distano solo tre chilometri dal campeggio. Un’altra at-trazione a Bellinzona è il mercato del sabato, che offre specialità ticinesi. Gli appassionati della na-tura e gli sportivi, che di-spongono di una tenda o di una roulotte, si sentono a loro agio nel campeg-gio situato direttamente lungo le rive del fiume Ti-cino. I campeggiatori che possiedono la licenza di pesca, possono procurarsi sia il pranzo che la cena sempre fresca. Chi non ha avuto fortuna con la pe-sca, può rifornirsi nel ne-
gozio o nello snackbar. Una piccola spiaggia può essere raggiunta in pochi minuti a piedi e se si con-tinua per tre chilometri si arriva alla Palestra di Roc-cia San Paolo. Anche i sen-tieri per escursionisti e le ciclopiste sono raggiungi-bili direttamente da parte degli ospiti. Il campeggio offre una piscina, tavoli da pingpong e un piccolo parco giochi. Una piscina coperta, campi da tennis e un minigolf si trovano a due chilometri di distanza. In più gli appassionati in equitazione trovano la fe-licità in terra spostandosi solo di otto chilometri.
TCS Camping Bellinzona,
Via San Gottardo 131, www.
tcs-camping.ch/bellinzona
Bellinzona
Castelli romantici e avventura nella natura
Oltre ai campeggi situati accanto a Berna, Ginevra, Soletta e Bellinzona il TCS gestisce altre due strut-ture vicine a centri citta-dini. Una si trova in Val-lese presso Martigny che dispone di un parco giochi, di una piscinetta, minigolf e tavoli da pingpong, per citare solo alcune delle of-ferte presenti. Tra le at-trazioni nelle dirette vici-nanze ci sono le Gole del Durnand, la Fondazione Gianadda con opere di va-lore come quelle di van Gogh e le vestigia di un in-sediamento gallo-romano.
www.tcs-camping.ch/martigny
Non lontano da Morges i campeggiatori trovano il campeggio vodese del TCS con una spiaggia si-tuata in modo ottimale tra porto, centro sportivo e piscina. Quest’ultima è gratuita per gli ospiti del campeggio. In alta sta-gione viene offerto un pro-gramma di animazione nel caso in cui ai bambini non basti la spiaggia, il ca-stello gonfiabile e il parco giochi. E i genitori si rilas-sano e si tengono in forma con passeggiate nel nu-cleo storico di Morges e nei vigneti circostanti.
www.tcs-camping.ch/morges
Martigny e Morges
Il sole del Vallese e l’attraente riviera vodese
Vita semplice nel bello e caldo sud.
DOSSIER DOSSIER
maggio 2016 | touring 11
Sono semplicemente una gioia per gli occhi: gli SwissTubes del campeg-gio TCS sul Lago di Thun. Le cinque unità abitative a forma di tubo – tre in basso e due in alto – im-pressionano per la loro architettura originale, l’integrazione armonica nella natura e per la po-sizione direttamente sul lago. Tuttavia, questo albergo modulare non è un’attrazione soltanto dall’esterno. All’interno, infatti, sorprende per il vasto spazio e per la co-modità. I suoi circa 30 m2 non comprendono solo una spaziosa zona notte in cui trovano posto fino a otto persone, ma anche un bagno con doccia e WC. Inoltre, la zona d’in-gresso dispone di ripiano
per i bagagli e guarda-roba. Un soggiorno negli SwissTubes è adatto a chiunque voglia, una volta tanto, vivere il campeggio in un modo diverso, senza portarsi appresso il proprio specifico equipaggia-mento. Questa acco-gliente sistemazione è perciò ideale per fami-glie, gruppi di escursio-nisti o perfino uomini d’affari.
TCS Camping Gwatt
sul Lago di Thun
Da anni il campeggio moderno non si limita a tende e roulotte. In molti campeggi del TCS sono disponibili possibilità di alloggio originali. Vi presentiamo quattro forme di pernottamento che elevano l’esperienza del campeggio ad un livello completamente nuovo.
TESTO DOMINIC GRAF | MESSINSCENA ALBAN SEEGER | FOTO EMANUEL FREUDIGER
Camping 2.0
SwissTubesPer un sonno ristoratore
Tende safari deluxeUn po’ di lusso con sensazioni outdoor
Camperisti attenti! Chi vuol vivere la vera atmo-sfera della tenda, ma non vuole rinunciare al lusso e al comfort, trova la si-stemazione perfetta in campeggio nella tenda safari Deluxe. La sua su-perficie di circa 35 m2 è suddivisa in due camere da letto, una zona pranzo, un angolo cot-tura, oltre a un bagno con doccia, WC e lavan-dino. Un letto matrimo-niale a baldacchino, due letti singoli e una cuccetta offrono spazio a cinque persone. L’ele-gante allestimento interno di legno, una veranda di 15 m2 e il tes-suto in pregiato mate-riale Ten Cate fanno della tenda safari Deluxe
una comoda casa di va-canze, che emana co-munque un’atmosfera di avventura all’aperto. Questa formula di cam-peggio dovrebbe entusia-smare soprattutto gli ap-passionati del cosiddetto «camping glamour», abbreviato anche in «glamping».
TCS Camping Flaach am
Rhein, TCS Camping
Muzzano sul Lago di Lugano,
TCS Camping Soletta
Allestimento: letto doppio, 2 singoli e cuccetta. Zona cu-cina e pranzo, bagno (doccia/WC/lavabo). Per 1–5 persone.
Allestimento: camere a 4, 6 e 8 letti (ca. 30 m2) con bagno (doccia/WC). Per 1–8 persone.
12 touring | maggio 2016
RIDUZIONI (TUTTO L’ANNO)
15% di sconto per i soci TCS Camping10% di sconto per i soci TCS, Show your Card, CCI (Camping Card International)
Incluso nel prezzo:pulizie finali ed elettricitàmaterassi con lenzuolo fisso e cuscinobambini fino a 5 anni gratis
Ulteriori informazioni e formule di campeggio su:www.tcs-camping.ch/alloggi-a-noleggio
TipiL’odierna tenda indiana
Winnetou in persona avrebbe invidiato una si-stemazione del genere. I nuovissimi tipi dei cam-peggi del TCS a Flaach am Rhein e Disentis com-binano il fascino del sel-vaggio West con le odierne comodità. L’in-terno ha un diametro di circa sei metri e il fondo è ricoperto da un solido pavimento di legno. Un comodo letto matrimo-niale e un divano-letto estraibile offrono posto per quattro persone: una vacanza ideale per le fa-miglie in cerca di avven-tura e piccoli gruppi. Il soggiorno è arredato con un tavolo e quattro sga-belli, oltre a una casset-tiera e a un appendiabiti.
Il pregiato allestimento in stile rustico assicura un piacevole soggiorno, provvisto perfino di cor-rente elettrica. Come si addice a una residenza indiana, non può man-care il falò fuori dal tipi.
TCS Camping Disentis, TCS
Camping Flaach am Rhein
Carrozzoni nostalgiciCharme dei tempi passati
Il retrò è di moda anche in campeggio. Con i no-stalgici e affascinanti carrozzoni, alcuni cam-peggi del TCS propon-gono soluzioni di allog-gio che proiettano gli ospiti nel passato. I car-rozzoni di legno ema-nano il fascino del tempo che fu, ma sono equipag-giati modernamente e garantiscono un piace-vole soggiorno in cam-peggio. Lungo sei metri e largo tre, questo partico-lare alloggio dispone di una nicchia con letto a doppia piazza e diva-no-letto estraibile, toi-lette, stufa, tavolo da pranzo e armadio. In totale, in questo carroz-zone vi possono abitare quattro persone. Nell’an-golo cottura, dotato di
lavello, piastra in vetro-resina, cappa aspirante e frigorifero, si può cucinare agevolmente. Inoltre, la piccola ve-randa anteriore con scala d’accesso fornisce a que-sto nostalgico veicolo il fascino caratteristico dei vecchi carrozzoni del circo o degli zingari.
TCS Camping Flaach
am Rhein, TCS Camping
Muzzano sul Lago di Lugano,
TCS Camping Soletta
Allestimento: letto doppio e divano estraibile. Zona cucina e pranzo, riscaldamento, ba-gno (WC/lavabo). Per 1–4 p.
Allestimento: letto doppio e divano-letto estraibile. Tavolo, sgabelli, cassettiera, elettricità. Per 1–4 persone.
maggio 2016 | touring 13
DOSSIER
Tovaglietta con tasche per posateOltre a conferire un tocco di colore al vostro pasto, questa tovaglietta permette di mangiare senza preoccuparsi della polvere sulla tavola e può essere ben personalizzata a seconda dei vostri desideri e gusti. Molto pratica!
MATERIALE
Tessuto esterno, 40×55 cmTessuto interno, 40×95 cmInterfodera termoadesiva (Vlieseline H250), 40×75 cm Cordicella
UTENSILI
Macchina da cucire & filo ForbiciGessetto da sartoRigaSpilliFerro da stiro
1 Tagliare un rettan-golo di 40×55 cm
del tessuto esterno, di quello interno e dell’interfodera termo-adesiva, un rettangolo di 20×40 cm dell’inter-fodera termoadesiva e un quadrato di 40×40 cm del tessuto interno.
2 Mettere il pezzo grande dell’inter-
fodera termoadesiva sul rovescio del tessuto esterno e stirare. Per la tasca interna, piegare il tessuto interno di 40×40 cm in due, met-tere l’interfodera ter-moadesiva nella piega e stirare. Impunturare il bordo superiore.
3 Mettere la tasca sul tessuto interno
e, con un gessetto da sarto, marcare le ta-sche per le posate (qui larghe circa 8 cm). Cucire lungo la linea.
4 Fissar la cordicella sul bordo laterale
della tasca interna. Per poter piegare e tra-sportare la tovaglietta.
5 Collocare il tes-suto interno e
quello esterno l’uno sull’altro, diritto contro diritto. Appuntare, cu-cire lungo i bordi e la-sciare un’apertura di circa 3 cm in cima ai tessuti, in modo da po-ter girare la tovaglietta sul diritto quando sarà il momento.
6 Accorciare il mar-gine di cucitura a
circa 5 mm, tagliare gli angoli di traverso.
7 Girare il tutto, sti-rare, impunturare
lungo i bordi e chiu-dere l’apertura di 3 cm. Ecco fatto!
Le tappe
4 della tasca interna. Per poter piegare e tra-sportare la tovaglietta.
Maria Neumeister ha già percorso 41 765 km con il suo minibus VW.
14 touring | maggio 2016
Se amate il campeggio e il bricolage, ecco un modo originale per anticipare l’arrivo della bella stagione, grazie a due suggerimenti utili e piacevoli della creatrice Maria Neumeister.
IDEE ALINE BEAUD | FOTO & BRICOLAGE EDITION MICHAEL FISCHER
Il campeggio fai da te
Dal 2005, Maria Neumeister parte regolarmente in campeggio al volante del suo minibus VW del 1987. E, quando non è in giro, confeziona con talento nu-merosi oggetti originali nel suo atelier di Rostock,
nella Germania settentrionale. Recentemente ha unito que-ste sue due passioni pubblicando il libro «DIY Camping» (in tedesco), dal quale abbiamo estratto queste due proposte di bricolage. Idee originali che potete facilmente riprodurre a casa, per dare un tocco personale al vostro soggiorno in campeggio. Un buon motivo per tirare fuori dall’armadio la vostra macchina da cucire e il materiale da bricolage! ◆
Le tappe
1 Far fondere la cera d’api a bagno-
maria, a bassa tempe-ratura.
2 Tagliar degli stop-pini di ca. 5 cm.
Ricoprire il fondo del cartone delle uova con la segatura. Inserirvi gli stoppini e ricoprire a poco a poco con la cera d’api liquida.
3 Aggiungervi, senza aspettare,
gli aghi di pino, le pi-gne, i rametti e le erbe essiccate. Attenzione: gli stoppini devono re-stare in superficie per poterli poi accendere al momento deside-rato.
4 Quando la cera è secca, ritagliare
il cartone per le uova in modo da ottenere degli accendifuoco individuali.
Accendifuoco alla cera d’apiIndispensabili per gli appassionati delle grigliate, gli accendifuoco sono anche un’ottima idea regalo.
MATERIALE
Cartone per le uova vuotoCera d’apiSegaturaStoppino da candela 50 cm, Ø 3 mmAghi secchi di pino, pigne e ramettiErbe essicate (ad es. lavanda, salvia o timo)Un po’ d’acqua
UTENSILI
PentolaBarattolo di conserva pulito
DOSSIER
maggio 2016 | touring 15
DOSSIER
Nelle giornate calde, i frigoriferi portatili sono una benedizione. Bibite e alimenti rimangono belli freschi. Il TCS ha confrontato quattro sistemi di refrigerazione e fornisce alcuni consigli per l’acquisto.
TESTO FELIX MAURHOFER | FOTO EMANUEL FREUDIGER, DIPINTO ÉDOUARD MANET (MUSÉE D’ORSAY)
Il fresco sottoma
Durante lunghi viaggi in auto, sulla spiag-gia isolata, campeg-giando nella natura
oppure durante un picnic, le bibite fredde e gli alimenti freschi sono uno straordina-rio piacere. Affinché le be-vande restino fresche, la carne non si guasti o magari anche il gelato non si sciolga, un frigorifero portatile è irri-nunciabile. Chi desidera ac-quistare un simile conteni-tore, ha una vasta scelta nei negozi e può trovarsi in im-barazzo. I fabbricanti pro-pongono modelli in varie ca-tegorie di prezzo e di qualità, tipo e dimensioni diversi. Inoltre, il ventaglio di sistemi
è ampio e va dalle semplici borse termiche ai sofisticati frigo a compressore. Vale quindi la pena esaminare at-tentamente l’offerta in base alle proprie esigenze. È quanto ha fatto il TCS, met-tendo a confronto quattro di-versi sistemi di frigo box con volume utile paragonabile. Gli esperti hanno verificato la capacità di raffredda-mento, le proprietà isolanti senza raffreddamento, il con-sumo energetico e il peso. È risultato che i frigo portatili a compressore sono i più effi-caci anche con temperature esterne elevate, consumano poca energia ma sono molto costosi. Quelli ad assorbi-
mento funzionano a corrente e gas, ma sono energivori e non adatti quando fa molto caldo. I dispositivi termoelet-trici possono sia refrigerare sia riscaldare e non richie-dono quasi manutenzione. I modelli passivi con accumu-latori di freddo non sono in grado di mantenere la tempe-ratura costantemente bassa, ma sono leggeri e conve-nienti. Per Bernhard Schwab, esperto TCS, si può comun-que applicare una regola ge-nerale: più un frigo box è caro, meglio raffredda. Tali prestazioni non dipendono solo dal sistema refrigerante ma anche dalla qualità dei materiali isolanti usati. ◆
Il confronto
Cool Freeze CFX 35 di Waeco (compressore), volume utile 32 litri, 890 fr. (fonte: Bantam)
refrigerazione costante anche ad alte temperature esterne
possibilità di congelare
basso consumo energetico
alimentazione con batteria e collegabile alla rete elettrica
senza manutenzione
prezzo d’acquisto elevato
pesante
rumoroso
I QUATTRO SISTEMIFrigo box passivi La tecnologia più semplice per mantenere al fresco gli alimenti è data dai frigo box passivi. In linea di principio si tratta di una scatola isolata. Viene raffreddata con ghiac-cio oppure con elementi refrigeranti tipo siberini, che sono di regola acquistati se-paratamente e devono essere preraffreddati in un congela-tore.
Frigo box termoelettrici (Peltier)I frigoriferi termoelettrici uti-lizzano una tecnologia – la cella di Peltier – che riprende il nome del suo inventore. Essi consentono di mante-nere i cibi sia al fresco sia al caldo. Funzionano di regola a scelta con delle batterie (12 o 24 volt) o collegati alla rete elettrica (230 volt).
Frigoriferi ad assorbimento I modelli ad assorbimento funzionano con batteria (12 o 24 volt), allacciati alla rete elettrica (230 volt) e anche a gas. Si parla perciò di sistemi a 3 vie, di cui esistono diverse varianti: per alcune l’alimenta-zione energetica va selezio-nata manualmente, mentre per altri la selezione avviene automaticamente. I sistemi ad assorbimento richiedono una fonte di calore per produrre il freddo.
Frigoriferi a compressore Funzionano con batteria (12 o 24 volt) o allacciati alla rete elettrica (230 volt). Come per i sistemi ad assorbimento, per raffreddare viene sfruttato il calore latente di evapora-zione. In linea di principio funzionano come i normali frigoriferi domestici.
16 touring | maggio 2016
ano
Un picnic senza bibite fresche dal
frigo box non è la stessa cosa.
Icetime di Campingaz (passivo), volume utile 30 litri, 59 fr. senza accumulatori di freddo (fonte: Bantam)
prezzo d’acquisto molto vantaggioso
molto leggero
senza manutenzione e usura
nessuna possibilità di raffreddamento attivo
gli accumulatori devono essere acquistati separatamente e preraffreddati
RC 1600 EGP di Dometic (assorbimento), volume utile 33 litri, 340 fr. (fonte: Bantam)
alimentazione a batteria, alla rete elettrica oppure con gas
funzionamento silenzioso
senza manutenzione e usura
prezzo d’acquisto vantaggioso
forte consumo energetico
non adatto ad alte temperature esterne
richiede appoggio orizzontale
pesante
TCX 35 di Waeco (Peltier), volume utile 33 litri, 367 fr. (fonte: Bantam)
funzioni refrigerante e riscaldante
alimentazione con batteria o alla rete elettrica
relativamente leggero
prezzo d’acquisto vantaggioso
senza manutenzione e usura
funziona su superfici inclinate
il principio non è adatto per box molto grossi
CONSIGLI
1 Prima dell’acquisto è bene sapere quali sono
le proprie esigenze: cosa metterò nel frigo box?
2 Il box rimane sempre nell’auto o dev’essere
mobile? Posso allacciarlo all’accendisigari in auto, di-spongo di una presa di cor-rente normale o dev’essere indipendente? O ancora basta un sistema passivo?
3 Se lo si trasporta so-vente vale la pena sce-
gliere un modello con cin-ghie o rotelle.
4 Attenzione: non tutti i modelli sono facili da
trasportare, consumano poco o sono adatti a tem-perature esterne elevate.
5 Regola generale: più è caro, migliori saranno
le prestazioni di raffredda-mento e isolazione.
6 Idealmente il box va raffreddato di notte
alla rete elettrica. Pure gli alimenti vi andrebbero ri-posti già raffreddati. La corrente prelevata dalla batteria dell’auto servirà solo a mantenere costante la temperatura.
7 Durante il picnic, siste-mare il frigorifero in
luogo ombreggiato.
8 Se lo si allaccia spesso alla presa 12 volt
dell’auto, è opportuno adottare un salva batteria che protegga la batteria dalla scarica eccessiva a motore spento, interrom-pendo l’erogazione di cor-rente.
9 Dopo l’uso, pulirlo in-ternamente con acqua
calda e asciugare per bene. Il box va riposto legger-mente aperto, in modo da consentirne un’aerazione minima.
10 Ulteriori informa-zioni in tema di cam-
peggio direttamente al sito www.tcs-camping.ch
maggio 2016 | touring 17
DOSSIER
Vantaggi e sconti grazie a
Sconti per i soci campeggiatoriOltre al 15 percento di sconto su tutti i camping del TCS – alloggi in affitto inclusi – i soci campeggiatori approfittano del 10 percento di riduzione sugli acces-sori da campeggio presso rivenditori selezionati, del 25 percento sui campeggi dei partner TCS in Italia e Francia, così come di una riduzione di 100 fr. sulle crociere per campeggiatori. E possono acquistare con una riduzione del 50% la guida TCS dei campeggi.
Soccorso stradaleI soci di TCS Camping hanno diritto au-tomaticamente al soccorso stradale in caso di panne o incidente per i camper fino a 7,5 tonnellate. L’affiliazione dà inoltre diritto ad un’assicurazione RC campeggio e sul relativo materiale.
Tessere di campeggioLe tessere internazionali di campeggio «Camping Key Europe» e «Camping Card International» sono gratuite per i soci di TCS Camping.
RimborsoChi ha già due assicurazioni auto con il TCS riceve un rimborso completo della quota d’adesione a TCS Camping.
Gratis dal terzo bambinoIl terzo bambino sotto i 16 anni, e tutti i seguenti, pernottano gratis nei campeggi del TCS (tasse escluse).
Late check-outDurante la bassa stagione, i soci campeg-giatori possono partire dal campeggio alle ore 18 invece che alle 12.
Privilegi per i soci di TCS Camping
18 touring | maggio 2016
Con un totale di 27 campeggi, il TCS è il maggiore opera-tore del settore in Svizzera. I differenti siti e la varietà
dell’offerta soddisfano varie esi-
genze e desideri: c’è qualcosa per chiunque, dagli esperti campeggia-tori stagionali fino alle persone semplicemente di passaggio. Ciononostante, il TCS si sforza con-
tinuamente di sviluppare e miglio-rare l’offerta. Abbiamo stilato una selezione di prestazioni speciali e di novità, per spiegarvi perché vale la pena essere soci campeggiatori.
TESTO DOMINIC GRAF | MESSINSCENA ALBAN SEEGER | FOTO EMANUEL FREUDIGER
TCS Camping
DA SAPERELa quota sociale di TCS Camping costa 55 franchi l’anno (a Zurigo 60 franchi, in Argovia 62 franchi).
Per diventare socio campeggiatore si richiede l’affiliazione a un’altra categoria (socio motorizzato o non motorizzato oppure socio Cooldown Club).
Per informazioni di dettaglio su TCS Camping: www.tcscamping.ch
Vantaggi senza il societariato campeggiatori
Stop & Go Fino a due viaggiatori di passaggio pos-sono campeggiare per una notte su tutti i camping del TCS al costo di 25 franchi. Condizioni: arrivo dopo le 18 e partenza prima delle 9.
Accesso a internetVacanze nella natura, ma collegati al mondo: sull’intera area di tutti i cam-peggi del TCS vi è a disposizione gratuita degli ospiti una connessione Wi-Fi.
App TCSCon l’app gratuita «TCS traffico» avete sempre una panoramica aggiornata delle condizioni del traffico e delle colonne. Grazie ad essa si possono evitare facil-mente le fastidiose attese in colonna.
Prenotare onlineTutti i posti e gli alloggi in affitto si pos-sono prenotare comodamente online.
DOSSIER
maggio 2016 | touring 19
DOSSIER
OFFERTA PER SOCI TCS
PRENOTAZIONI E INFORMAZIONIEsclusivamente con Private Selection Hotels: Telefono 041 368 10 05 (lunedì-sabato) oppure [email protected]
Scegliere Hotel L’Estelle en Camargue nel modulo di prenotazione e completare il codice promozionale con TOURING per ottenere il prezzo speciale.
Nel cuore della romantica Camargue, appena fuori Les Saintes-Maries-de-la-Mer, l’hotel 5 stelle L’Estelle en Camargue, diretto dall’albergatore svizzero Philipp Genner, è conosciuto da quindici anni per la sua capacità di fondere savoir-vivre francese e ospitalità elvetica. Situato ai margini del parco naturale, con una splendida vista sul lago privato, circondato da un enorme giardino mediterraneo e a soli 2 km dal mare, L’Estelle o� re il privilegio di potersi rilassare in un ambiente di lusso, immersi nel grandioso scenario naturale della Camargue.
Il paesaggio della Camargue è segnato dalla doppia infl uenza dell’acqua e del sale. L’acqua da irrigazione addolcisce la parte nord del delta, mentre l’acqua di mare aumenta ancora la salinità del suolo a sud. Dune, laghi, stagni, «sansouires» (paludi), pascoli e vegetazione caratteristica delle zone umide sono i tratti distintivi di questo territorio. La magica e misteriosa Camargue dalle mille sfaccettature ammalia ed ospita numerose specie animali, o� rendo loro un habitat ideale in cui crescere e vivere.
L’hotel L’Estelle è un paradiso di tranquillità. Le eleganti camere, arredate con cura, dotate di ogni comodità e dipinte nei colori della Provenza, o� rono a ogni ospite una terrazza privata nel giardino o in riva al lago.
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3 pernottamenti da giovedì a domenica• Ricca colazione a buff et• Champagne di benvenuto• Una cena a lume di candela nella serata di vostra scelta (menu gourmet di 4 portate)• Una cena sulla spiaggia privata «Farniente» con vista al mare la sera di vostra
scelta (menu di 3 corsi – senza ottobre e novembre la cena sarà servito anche all'Hotel L’Estelle)
• Piscina riscaldata (26° C), uso whirlpool panoramico (32° C)• Libero utilizzo campo da tennis• Connessione wifi gratuita in tutto l’albergo
L’Estelle è però anche un luogo ideale per gite culturali: iniziate con Les Saintes-Maries-de-la-Mer, centro e «capitale» della Camargue. Visitate anche le vicine città culturali della Provenza: Arles, Nîmes, Aix-en-Provence, senza dimenticare: Avignone!
PREZZI E VALIDITÀI prezzi indicati sono per persona per 3 notti giovedì – domenica oppure per 4 notti domenica – giovedì.Pagamento in euro direttamente all’hotel.
Dal 9 aprile fi no al 9 luglio 2016 e dal 21 agosto e fi no al 6 novembre 2016Nella camera doppia jardin: € 475.– (invece di € 625.–)Nella camera doppia marais: € 545.– (invece di € 705.–)Nella suite junior: € 695.– (invece di € 905.–)Letto supplementare: € 155.– (invece di € 205.–)
Dal 10 luglio fi no al 20 agosto 2016Nella camera doppia jardin: € 525.– (invece di € 675.–)Nella camera doppia marais: € 625.– (invece di € 795.–)Nella suite junior: € 765.– (invece di € 995.–)Letto supplementare: € 155.– (invece di € 205.–)
Suggerimento: allungate le vostre vacanze in Provenza e richiedete un‘o� erta di prolungamento per uno dei nostri tre altri alberghi nelle di� erenti regioni della Provenza.
Prezzo
per i soci TCS
da € 475.-
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per i non soci di € 625.-
Per persona per 3 oppure per
4 notti (suite con doppia
occupazione)
Come un sogno che diventa realtà nell’assolato sud della Francia HOTEL L’ESTELLE EN CAMARGUE
A tutto vaporeIl Festival del vapore svizzero entusiasma gli appassionati della ferrovia, sia piccini che grandi. At-trazione principale: 5 locomotive tutte da ammirare. Sino al 16.5.
Ferrovia-museo Blonay-ChambyGiornaliera: 30 fr. www.blonay-chamby.ch
Love RideUn raduno di motociclisti dal cuore tenero. La più grande manifestazione motociclistica per beneficienza della Svizzera. Il ricavato è devoluto ai disabili.
Aerodromo militare Dübendorfentrata libera www.loveride.ch Festa danzante
Durante il fine settimana in oltre 20 città si balla felici per l’arrivo della primavera. Sia guardando sia ballando – qui si celebra la danza sotto tutti i suoi aspetti.
In tutta la SvizzeraBadge: 15 fr. www.dastanzfest.ch
Bike Days di Soletta La più grande fiera svizzera delle bici mostra le ultime tendenze del settore a due ruote. Non manca lo svago con gare e corse avvincenti. Sino al 22.5.
SolettaGiornaliera da 12 fr. www.bikedays.ch
Maggio«Maggio, dell’estate è già un grande assaggio». Se questo detto è vero, allora godetevi i numerosi eventi all’aperto del mese. Dal festival di mezzi di trasporto nostalgici al raduno di moto o ai corsi di danza.
SABATO
14
DOMENICA
8
VENERDÌ
13
DOMENICA
22
VENERDÌ
20 DOMENICA
22
Lemano: parata dei battelli a vaporeNostalgico e affascinante: quando i maestosi battelli in stile «belle époque» scivolano uno accanto all’al-tro sul Lago di Ginevra, il tempo sembra fermarsi per un momento. La parata dei battelli a vapore attira sempre un pubblico numeroso sulle rive del lago. Quest’anno si tiene a Morges.
MorgesEntrata libera www.cgn.ch
Piacere culinario Chef di punta mostrano l’arte culinaria al vertice internazionale «ChefAlps». E nel mercato co-perto prodotti straordinari deli-zieranno i visitatori. Anche il 23.5.
Zurigo Oerlikon, sala eventi Stage OneGiornaliere da 150 fr. www.chef-alps.com
Bike Days di Soletta
sempre un pubblico numeroso sulle rive del lago. Quest’anno si tiene a Morges.
MorgesEntrata libera www.cgn.ch
Zurigo Oerlikon, sala eventi Stage OneGiornaliere da 150 fr. www.chef-alps.com
maggio 2016 | touring 21
CALENDARIO
Il 5 giugno l’iniziativa detta della «vacca da mungere» verrà sottoposta al voto popolare. Insieme ad altre associazioni, auto-svizzera ha lanciato l’iniziativa popolare «Per un equo finanziamento dei trasporti». L’iniziativa esige che in futuro tutte le entrate della Confederazione provenienti dai trasporti stradali siano utilizzate integralmente per l’infrastruttura stradale. Nella nostra intervista, il presidente di auto-svizzera, François Launaz, prende posizione.
TESTO DINO NODARI | FOTO EMANUEL FREUDIGER
«Adesso i soldi devono essere destinati alla strada»
Sinora la vostra inizia-tiva era nota come «iniziativa della vacca da mungere».
Da quando è stata fissata la data della votazione, si parla però dell’«iniziativa popolare per un equo finanziamento dei tra-sporti». Non le piace più l’espressione «vacca da mungere»?François Launaz: Ma
nient’affatto, la «vacca da mungere» non ci dà fasti-dio. Ma il nome ufficiale, che appare anche nella documentazione per il voto, è «iniziativa popo-lare per un equo finan-ziamento dei trasporti». Non vogliamo confon-dere i votanti e per que-sto ora utilizziamo il
nome ufficiale. Nel qua-dro della raccolta di firme
è stato però giusto puntare sull’immagine della vacca da mungere.
Perché c’è bisogno di più soldi per le strade?Da un lato la nostra rete stra-dale nazionale non è ancora interamente completata. E dall’altro oggi siamo troppo spesso bloccati in coda. Pren-diamo ad esempio il tratto tra Ginevra e Losanna. La sua costruzione risale al 1964, quando circolavano 1000 veicoli al giorno. Attual-mente se ne contano invece 110 000. È una situazione in-sostenibile. E gli ingorghi non mettono alla prova sol-tanto i nervi degli automobi-
listi, ma pesano inevitabil-mente anche sull’economia. Le circa 21 000 ore trascorse fermi in strada ci costano in-torno a due miliardi di fran-chi l’anno. Adesso dobbiamo finalmente creare le condi-zioni quadro perché la Sviz-zera possa affrontare il fu-turo ben preparata, anche per quanto riguarda la viabi-lità. Attualmente stiamo pa-gando il conto della politica dall’ex consigliere federale Moritz Leuenberger. Per anni è stato bloccato tutto ciò che aveva a che fare con la strada. È giunto il momento di adat-tare le strade alle esigenze odierne.
Per far ciò non c’è bisogno solo di soldi, ma anche di progetti, e proprio questi mancano.Esatto, per adesso mancano progetti di costruzione validi. Ma se la nostra iniziativa verrà accolta, l’Ufficio fede-rale delle strade dovrà inve-stire di più nella pianifica-zione e anche costruire di più e più velocemente. Come l’autostrada della Glatttal che è in programma per il 2040. Non vogliamo che il caos sulle strade perduri altri 25 anni. Questi progetti devono essere accelerati. Se poi si hanno a disposizione 1,5 mi-liardi di franchi per le strade, si tratterà di investire questi fondi. L’iniziativa per un equo finanziamento dei tra-sporti riuscirà di sicuro a far cambiare rotta alla Confede-razione.
Gli oppositori dell’iniziativa si rifiutano di sottrarre 1,5 miliardi di franchi alle casse federali. Una tale somma non è un problema per il bilancio della Confederazione?No, non è un problema. Inol-tre: si parla sempre di 1,5 mi-liardi di franchi, allorché sono già preventivati 700 milioni di franchi per il Fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato (FOSTRA). Sarebbe quindi più corretto parlare della differenza, ov-vero di 800 milioni di franchi. Per dirla in modo più chiaro: stiamo parlando di nemmeno il due per cento del bilancio totale della Confederazione. La Confederazione non sa-rebbe neanche costretta a ri-sparmiare, bensì dovrebbe solo mettere un tetto alle sue spese. In media, nell’ammini-strazione pubblica viene as-sunto un nuovo collaboratore al giorno. Per risparmiare, ba-sta la volontà di farlo.
L’iniziativa è un progetto di politica dei trasporti o delle finanze?Riguarda chiaramente la poli-tica dei trasporti. L’abbiamo lanciata perché le nostre strade sono sempre più inta-sate. Gli automobilisti ver-sano molti soldi nelle casse fe-derali e solo una minima parte viene reinvestita nella strada. Non chiediamo co-munque che tutto ciò che gli utenti della strada pagano debba poi finire a favore della strada. Ad esempio non par-
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22 touring | maggio 2016
liamo proprio dell’IVA. Vo-gliamo solo che l’imposta su-gli oli minerali riscossa sui carburanti, per l’appunto 1,5 miliardi di franchi, venga investita in progetti per la strada. D’altronde, anche la manutenzione delle nostre arterie commerciali diventa sempre più cara. L’iniziativa è dunque un progetto di poli-tica dei trasporti.
Eppure parla praticamente sempre di cifre.Consideriamo l’iniziativa detta della «vacca da mun-gere» la soluzione al finan-ziamento del Fondo per le strade FOSTRA. Non siamo contro questo fondo, al con-trario, lo sosteniamo, ma solo se è concepito in modo ade-guato. Occorre introdurre nella Costituzione un fondo per la strada analogo a quello per la rotaia. E con urgenza, perché senza una pianifica-
zione sistematica non fun-ziona più nulla. Attenzione però. Non vogliamo che il fondo venga alimentato tra-mite un aumento del prezzo della benzina o con il rincaro del contrassegno autostra-dale. Siamo anche contrari a nuove imposte fintanto che gli 1,5 miliardi provenienti dalla strada continuano a ri-versarsi nel calderone delle casse federali.
Dopo questa iniziativa gli svizzeri voteranno anche sul FOSTRA. Quale influsso avrà la votazione del 5 giugno sul FOSTRA?Tutto dipende dall’esito della votazione. Al Consiglio degli Stati il FOSTRA è già stato discusso e al Consiglio Nazio-nale andrà in consultazione probabilmente prima della votazione. Ciò significa che entrambe le Camere avranno già deciso quando il popolo
andrà alle urne. Nel caso in cui la nostra iniziativa ve-nisse respinta, non cambierà molto, se invece verrà accolta, si dovrà ripensare il finanzia-mento del fondo. Non credo comunque che la nostra ini-ziativa abbia un effetto nega-tivo sul FOSTRA.
Se le venissero dati i soldi per l’ampliamento oppure il risanamento di una sola autostrada, dove li investirebbe?Di certo nell’ampliamento a sei corsie del tratto tra Gine-vra e Romanshorn. L’attuale caos sull’A1 è insostenibile, sia economicamente che dal punto di vista ecologico. Non possiamo giustificarlo spe-rando che in futuro la gente userà meno l’auto. Dobbiamo finalmente affrontare la re-altà e ciò significa decidere di destinare adesso i soldi alla rete stradale. •
PER UN’EQUA DISTRIBUZIONE
Analogamente alla rotaia, anche per la strada il TCS chiede un concetto di fi-nanziamento a lungo ter-mine. Un tale concetto è in consultazione parlamen-tare con il Fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato (FOSTRA). L’equa distribuzione delle tasse per l’utilizzazione delle strada non è tuttavia ancora garantita come ri-chiesto dal TCS. Per questo motivo, il TCS sostiene l’ini-ziativa popolare per un equo finanziamento dei trasporti, che sarà sottopo-sta a votazione popolare ancora prima della conclu-sione della consultazione parlamentare sul FOSTRA.
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MOBILITÀ
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Igiene mentale Mario Rossi grazie alle auto rompe la routine del
lavoro quotidiano.
Quando Mario Rossi si entusiasma per un motore V8, si agita come un bambino
che racconta del più bel re-galo ricevuto a Natale: «Que-sto rombo è un sinonimo di potenza. Semplicemente grandioso». Rossi è un mecca-nico dilettante, che durante il tempo libero trasforma auto d’epoca comprate a buon mer-cato in creazioni uniche. In questa sua passione ha già in-vestito centinaia di ore e mi-gliaia di franchi. Il risultato: due «diamanti grezzi» fermi in garage sono diventati, poco alla volta, delle vere e proprie vetture esclusive.
Perché mettersi a fare certe cose? «Sin da bambino mi im-pressionavano le grandi auto americane», dichiara il 36enne informatico. «Quando vidi i telefilm di Knight Rider (Supercar) o A-Team, rimasi affascinato dai veicoli super potenti». A Rossi piacciono sia il design sia le enormi dimen-sioni delle vistose marche americane». «Quando ero alla scuola professionale sognavo di comprarmene una prima o poi». Ci volle però ancora qualche anno: nel 2004 rice-vette una segnalazione e as-sieme ad un amico meccanico si recò in un garage che ven-deva una Chevy Van G30 del 1973, una ex vettura della polizia. Rossi la vide, fece un giro di prova, origliò il tubo di scappamento e la comprò per 2500 franchi. «Tra me e me pensai: se non se ne fa nulla,
Pezzo dopo pezzo fino all’auto da sogno. Affascinato dalle auto d’epoca americane, durante il tempo libero il meccanico per hobby Mario Rossi trasforma vecchi veicoli fino a farli corrispondere ai suoi desideri.
TESTO RETO HUNZIKER | FOTO EMANUEL FREUDIGER
Fuori dall’ufficio… a sporcarsi le mani
24 touring | maggio 2016
SENZA TAPPOMario Rossi racconta così un divertente incontro con il TCS: «Stavo andando con il van ad un servizio foto-grafico (motivo: il van) e prima di partire avevo con-trollato i livelli dei liquidi. Probabilmente, però, avevo dimenticato di avvitare il tappo del radiatore. Così quando iniziai a procedere in leggera salita, improvvi-samente si accese la spia della temperatura dell’ac-qua. Mi arrestai, aprii il cofano del motore e venni immediatamente investito dal vapore. Chiamai il TCS e dissi che avevo bisogno di acqua fredda e di un nuovo coperchietto. Il pat-tugliatore del TCS arrivò con un intero campionario di tappi del radiatore. Ver-sando l’acqua si accorse poi che il coperchio era incastrato tra i cavi. Per precauzione guidò davanti a me fino a quando arrivai in autostrada. Fu piuttosto imbarazzante e delle foto non se ne fece più niente».
Altri episodi e immagini sul sito www.chevyvan.ch
almeno non ci ho perso troppo». Affidò il veicolo ad un garage, a condizione però che ordinasse tutto il necessa-rio, ma che lasciasse fare a lui il più possibile.
Rete di conoscenzeMa come si ristruttura un veicolo senza avere la forma-zione di meccanico? Rossi risolse il problema abilmente grazie ad una rete di cono-scenze. Dal nonno, falegname per hobby, si è fatto presen-tare qualche persona, come ad esempio un sellaio che gli ha insegnato un paio di truc-chi e un pittore che gli ha dato qualche consiglio. Inoltre, il suo miglior amico è mecca-nico d’auto. Così, a forza di conoscenze personali, è arri-vato ogni tipo di competenza, mentre Rossi sbirciava da vi-cino per imparare come fare la prossima volta. Lui relati-vizza: «Molto è lavoro di applicazione, ad esempio quando si tratta di limare il telaio».
In circa sei anni di lavoro ha trasformato il Chevrolet d’epoca in un piccolo camper. Con il quale è andato e tor-nato da Capo Nord assieme alla moglie. Il furgone ha su-perato la prova senza grosse difficoltà.
Da quando è nata sua figlia ha, però, un problema: la Chevy ha solo due posti. Inoltre, l’al-lestimento è minimalista e per il prossimo viaggio vorrebbe noleggiare un camper ameri-cano (ovviamente), che è più comodo. Comunque, tempo una mezz’ora, Rossi può ri-muovere dal veicolo tutto quello che vi ha installato in questi anni: letto, credenza, gli altoparlanti che ha costru-ito da sé ecc. Adesso vorrebbe trasformare l’interno in una Whisky-lounge per sette per-sone. «Diventerà il mio fur-gone di rappresentanza per i meeting».
Questi meeting costituiscono, infatti, eventi importanti per i restauratori di automobili: si tratta di raccogliere il ricono-scimento per il proprio lavoro, di esporre la propria opera e di incontrare nuove persone. «Fa parte del mestiere, ma essendo padre di famiglia non posso farlo ogni fine setti-mana», afferma Rossi.
Tanto spazio e tempoArmeggia sulle auto pratica-mente ogni venerdì. La mo-glie gli ha dato la sua benedi-zione. «Sa cosa vuol dire avere un hobby che richiede tempo», dice Rossi. Non ha lo spazio necessario nel suo ga-
rage, ma per fortuna anche il padre e il fratello sono appas-sionati di automobili. Nel loro garage in comune ognuno ha la propria zona. «Dedicarsi a smontare una Fiat 500 fa-rebbe sicuramente rispar-miare spazio», afferma Rossi.
Dall’anno scorso ha un nuovo progetto: una Dodge W300 MOWAG del 1962, un ex vei-colo dei vigili del fuoco. Il suo trasporto dal Vallese si pro-spettava difficile, ma grazie ai contatti giusti – Rossi sembra conoscere qualcuno ovunque – il veicolo arrivò finalmente in garage. L’obiettivo: sostituire completamente l’impianto fre-nante e quello elettrico, e tra-sformare questa Dodge in un pick-up con pianale allungato. La patina doveva essere con-servata e il veicolo diventare una macchina per il mal-tempo. Se finora il van gli è costato una bella cifra (at-trezzi inclusi), la Dodge do-vrebbe essere messa in circo-lazione con una spesa minore.
Igiene mentale Lui, però, sostiene che non si dovrebbe pensare troppo ai costi. Che Rossi abbini l’utile al dilettevole lo dimostra an-che il fatto che da quando tra-scorre il tempo in garage ha scorrazzato molto meno que-ste automobili. Armeggiare sulle vetture d’epoca rappre-senta per lui un’importante compensazione al lavoro di informatico: «Una sorta di igiene mentale», afferma. Fuori dall’ufficio, dentro ve-
stiti sporchi, lavorando su materiale grezzo con grossi attrezzi. E alla fine della gior-nata si può vedere un risultato concreto. Se poi qualche volta esce per fare un giro con il suo van, i passanti lo guar-dano stupiti, estraggono i te-lefonini e scattano foto. Que-sta attenzione è il premio di Rossi. «Oltre naturalmente al rombo del motore V8». •
In garage C’è ancora molto lavoro da fare.
Dodge W300 Il nuovo progetto.
Oldtimer La patina non deve essere toccata.
Oldtimer ameri-cana Mario Rossi e il suo Chevy Van.
maggio 2016 | touring 25
MOBILITÀ
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La strada si fa stretta Incrociare grandi
macchinari agricoli sulle strade può risultare difficile.
TESTO URS-PETER INDERBITZIN
Rieccoli in giro sulle strade di campagna: gli enormi automezzi agricoli necessitano spesso più spazio di quanto non ne offra la carreggiata. E se succede un incidente, pure l’automobilista può essere chiamato in causa.
Su tratti di strada ampi e rettilinei, questi grossi mezzi agricoli si vedono in tempo ed in genere si
trova il modo per incrociarli senza pericoli. La situazione diventa però delicata quando il macchinario sbuca da una curva cieca. Magari viene ad occupare addirittura parte della corsia opposta, supe-rando con la sua mole la linea di demarcazione centrale. In caso d’incidente, l’automobi-lista coinvolto rischia una sanzione, anche se il suo vei-colo non ha impegnato la car-reggiata oltre la linea cen-trale. È quanto stabilisce una recente sentenza del Tribu-nale federale (6B_801/2015). Un automobilista si era scon-trato con un trattore che
viaggiava in senso opposto ed il cui rimorchio invadeva an-che l’altra corsia. La giustizia turgoviese aveva condannato l’automobilista ad una multa di 800 franchi, una condanna ora confermata in ultima istanza. Nella sua decisione, il Tribunale federale si è in-fatti basato su due regole fon-damentali della circolazione stradale.
Adeguare la velocitàInnanzitutto bisogna sempre adattare la velocità alle con-dizioni della strada, del traf-fico e di visibilità. La legge obbliga a viaggiare ad una velocità che consenta in ogni caso di fermarsi entro il tratto di strada visibile. E dove l’incrocio è difficile,
bisogna potersi fermare en-tro la metà di questo spazio.
In secondo luogo i giudici hanno ribadito l’obbligo di circolare a destra. Questa re-gola impone ai veicoli di te-nersi il più possibile sul mar-gine destro della strada, soprattutto nei tratti senza visuale. Laddove è prevedi-bile incontrare veicoli che cir-colano in senso inverso e non possono essere individuati a distanza sufficiente, occorre lasciare libero uno spazio dal centro della strada che per-
CONSIGLI PER LA GUIDA IN CAMPAGNA
Nelle curve senza visuale, adeguare la velocità alle condizioni della strada, del traffico e della visibilità, per potersi fermare nella metà dello spazio visibile.
Su strade con scarsa visibilità, rispettare scrupolosamente l’obbligo di circolare a destra e, specie nelle curve cieche, viaggiare il più possibile a destra.
In caso di strade bagnate o sporche, soprattutto nelle curve, guidare lentamente e con prudenza, poiché vi è il rischio di sbandamento.
metta l’incrocio (minimo 50 cm). Nella fattispecie – la visibilità risultava compro-messa da un campo di gira-soli e da una curva cieca –, il conducente dell’auto guidava in corrispondenza della linea centrale, e non rispettava quindi l’obbligo di tenersi sulla destra. Considerando lo spazio visibile di soli 70 metri, anche la velocità di 80 km/h non era adeguata. Se l’automobilista avesse guidato al centro della sua corsia di marcia, l’incidente sarebbe stato evitato. •
URS-PETER INDERBITZIN
consulente giuridico
Incidente con un colosso XXL
maggio 2016 | touring 27
IL CONSULENTE
E4 cilindri 2,2 l turbodiesel, 170 CV W6,5 l/100 km (consumo durante il test), etichetta energia C
Vautonomia: 861 km kpeso: 1745 kg (modello del test) P8,3 s da 0 a 100 km/h L49 980 fr.
INFINITI Q30 2.2D DCT PREMIUM TECH AWD
Per il suo primo modello compatto, Infiniti ha scelto la via del meticciato. La Q30 è nel contempo crossover e coupé. Un design sconvolgente che vuol suscitare lo scompiglio nel clan delle vetture d’alta gamma.
La compatta in versione
TESTO MARC-OLIVIER HERREN | FOTO EMANUEL FREUDIGER
Lo stile Infiniti Calan-dra a doppio arco, fiancate scolpite e curve a profusione: la Q30 è una vera Infiniti.
crossover morbida
28 touring | maggio 2016
Accogliente Forme arrotondate e cuoio trionfano. I comandi sono logici e intuitivi.
SCHEDA TECNICA
VEICOLO PROVATO
Infiniti Q30 2.2d DCT Premium Tech AWD: 5 porte, 5 posti; 49 980 fr. (auto del test: 57 350 fr.)Gamma: da 1,6t, 122 CV (31 900 fr.) a 2.0t DCT Sport AWD, 211 CV, (50 530 fr.) Opzioni: vernice metallizzata (950 fr.), selleria in cuoio (1250 fr.), sistema di navigazione, DAB, riconoscimento se-gnali stradali (1670 fr.), allarme angolo cieco, telecamera a 360 gradi, regola-tore adattivo (2250 fr.), tetto panora-mico (800 fr.) Garanzia: 3 anni di fabbrica, 3 anni mobilità (con condizioni); antiruggine: 12 anni (con condizioni)Importatore: Infiniti Europe, 1180 Rolle (VD), www.infiniti.ch
DATI TECNICI
Motore: 4 cilindri, 2,2 l turbodiesel, 170 CV; cambio a doppia frizione a 7 rapporti, trazione integrale. Peso: 1745 kg (auto test), totale ammissibile 2075 kg, carico rimorchiabile 1800 kg
Stile affermato (anche all’interno)
Armonia motore-cambio
Condotta equilibrata e motricità
Rifinitura e qualità dei materiali
Utilità dei sistemi di assistenza
Prezzo-prestazioni (premium)
Fari LED direzionali di serie
Abitabilità posteriore e volume utile
Scarsa visibilità, soprattutto dietro
Telaio rigido
Peso e carico utile limitato (330 kg)
Sedute corte dei sedili
Modularità poco elaborata
Comando del regolatore nascosto
L’imponente cofano e il poste-riore dal disegno audace hanno il loro effetto: l’Infiniti Q30 porta un soffio di novità nel
segmento delle compatte d’alta gamma. Ad immagine peraltro degli altri modelli della marca che costituisce il settore premium di Nissan. A guardarla da vi-cino, emerge comunque che la Q30 con-divide la piattaforma e vari elementi tec-nici con un’altra crossover, la Mercedes Benz GLA. Un gioco di prestigio frutto dell’alleanza strategica tra i gruppi Daimler e Renault-Nissan. Comunque sia, la Q30 uscita dagli stabilimenti bri-
→
tannici di Nissan – una prima – possiede un carattere proprio e si rivela omoge-nea. Poco importa quindi se la maggior parte dei pulsanti, tra cui il famoso rego-latore dei sedili elettrici sistemato sulla parte interna delle portiere, sia uscita dalla banca degli organi di Mercedes.
L’universo del cuoioL’abitacolo ammiccante fa eco alle linee studiate della carrozzeria. Il cuoio bianco proposto in opzione – 1250 fr. in-clusa la vernice metallizzata – s’infila in ogni anfratto per emanare un’ambienta-zione nel contempo moderna e acco-gliente. Tanto più che la varietà dei ma-teriali è totale: inserti in nero pianoforte, parti cromate e maniglie delle porte in alluminio spazzolato contribuiscono a fare della Q30 un’auto tra le più sedu-centi. Dimenticheremo quindi le plasti-che dure che rivestono le parti basse.
maggio 2016 | touring 29
TECNICA
Schermo 7 pollici Ospita numerose applicazioni. Comando tattile o tramite ghiera.
Joy stick Leva del cambio design con 3 modalità di guida a scelta.
Senza compromessi I tratti netti della poppa non concedono mezze misure.
Benché si abbia paura di sporcarli, i su-perbi sedili bianchi, davvero attraenti, offrono un comfort piuttosto morbido e una tenuta corretta, nonostante le corte sedute. Anche dietro la Q30 è assoluta-mente accogliente, sennonché l’abitabi-lità, pur essendo nella norma, potrebbe essere più generosa per un’auto di 4,42 m. Stessa costatazione per il bagagliaio dall’architettura abbastanza pratica ma dal volume mediocre. Essere o apparire: è il prezzo dello stile crossover.
Priorità all’equilibrioQuesta osservazione si applica anche al comportamento. Leggermente rialzata, la Q30 deve barattare il lato ludico delle compatte contro una tenuta di strada piena di dinamismo ma prioritaria-mente rassicurante. Sebbene la si atten-desse più disinvolta, visti i precedenti della marca, si rivela ben equilibrata e per nulla soggetta al rollio. La guida pre-cisa dello sterzo concorre all’efficacia dell’insieme. Senza dimenticare la tra-zione integrale a frizione multidisco che gestisce brillantemente la motricità e non fa registrare alcun pattinamento delle ruote. Inoltre la frenata, progres-
siva e potente, non ha nulla da invidiare a quella di una sportiva. Da notare an-che l’intervento calibrato dell’ESP che veglia sui 1745 kg del veicolo. Unico neo, la Q30 presenta il conto delle sue buone qualità con delle sospensioni rigide.
La mano di Mercedes si ritrova sotto il cofano ed è una buona cosa, perché il 2,2 l turbodiesel da 170 CV coniuga pia-cere e vigore. Ad immagine del compor-tamento, le prestazioni sono piuttosto dinamiche che veramente sportive. De-gna di nota soprattutto l’unione armo-niosa tra questo propulsore dalla grande coppia al cambio a 7 rapporti e doppia frizione. Perfettamente calibrata, quest’ultima esegue cambi di marcia spontanei e giudiziosi. Per un tocco di
dinamismo in più, si può ricorrere alla modalità Sport che stimola la reattività di motore e cambio. In tema di consumi, la Q30 si comporta bene con una media di 6,5 l/100 km sull’insieme del test e 5,8 l sul ciclo normato del TCS che si-mula l’uso quotidiano.
La Q30 si smarca dal segmento premium grazie ad un rapporto prezzo-dotazione attrattivo e optional a prezzi ragionevoli. Viene quindi voglia di approfittare di una interminabile lista di sistemi di assi-stenza, tra i quali un regolatore adattivo che funziona sino all’arresto e una tele-camera a 360° davvero utile. Indispen-sabile data la visibilità posteriore quasi nulla. Il rovescio della medaglia di una crossover seducente. •
MARC-OLIVIER HERREN
COLLAUDATOREAh, questo design trendy e tutto questo cuoio bianco. La Q30 stimola i sensi dell’automobilista. Avrei apprezzato un telaio più gio-coso, marchio di fabbrica di Infiniti.
70%
30 touring | maggio 2016
TECNICA
CARROZZERIACrossover dal design trendy, la Q30 rag-giunge i 4,42 m. Buono lo spazio davanti. L’abitabilità per gambe e testa dietro sono un po’ tirate per un’auto di queste dimen-sioni. Idem per il vano bagagli dalla soglia un po’ alta. Modularità semplice, ma piano di carico piatto coi sedili ribaltati.
ABITACOLODotato di altrettanto stile, l’interno è accogliente e risulta molto chic con l’op-zione della selleria in cuoio bianco. Ottime rifiniture e materiali di qualità. I comandi sono funzionali, ad eccezione della leva del regolatore di velocità na-scosta dietro il volante. Lo schermo tat-tile si manipola anche tramite una ghiera.
COMFORTMalgrado sospensioni rigide e un’insono-rizzazione mediocre per la categoria pre-mium, il piacere di marcia è buono. I se-dili sono comodi, nonostante le sedute corte.
PREZZO-PRESTAZIONIIl rapporto prezzo-dotazione della Q30 è molto conveniente per l’alta gamma. È ben equipaggiata (climatizzatore a due zone, fari LED, accesso senza chiave ecc.). Optional innovativi forniti a prezzi corretti. Servizi gratuiti durante 3 anni.
COMPORTAMENTOVettura dinamica, la Q30 poggia su un telaio equilibrato. Lo sterzo è preciso e comunicativo, anche se il contatto con la carreggiata potrebbe essere più diretto.
MOTORE E TRASMISSIONEElegante, il 2,2 l turbodiesel opera in per-fetta armonia col cambio a 7 rapporti e doppia frizione. Da 1400 giri/min, eroga riprese solide e la scelta delle marce è sempre azzeccata. La trazione 4x4 offre un’ottima motricità, anche su strada ba-gnata.
CONSUMOConsiderato il peso elevato (1745 kg) e le prestazioni, la media del test (6,5 l/100 km) è più che onorevole. Il ciclo normato del TCS (5,8 l) non ha confermato l’otti-mista 4,9 l di fabbrica.
SICUREZZAIl top: frenata degna di una sportiva e sistemi d’assistenza d’avanguardia.
DINAMICA DI COMPORTAMENTO
Accelerazioni (0–100 km/h): 8,3 sElasticità:60–100 km/h (in posizione D) 4,5 s80–120 km/h (in posizione D) 5,8 sDiametro di sterzata: 11,9 mFrenata (100–0 km/h): 33,3 m Insonorizzazione: 60 km/h: 59 dBA 120 km/h: 69 dBA COSTI DEI SERVIZI
Servizi gratuiti 3 anni/100 000 km. Poi:Manutenzione ora mano d’opera (km/mese) (fr.)�1
15 000/12 1,0 257.–30 000/24 1,2 331.–Manutenzione per 180 000 km con15 000 km/anno 10,8 3454.–1 incl. materiale
COSTI D’ESERCIZIO
km/anno ct./km fr./mese fissi variabili15 000 83 706.– 331.–30 000 55 706.– 663.–Tariffa oraria per il calcolo TCS: 145 fr. (UFS), agenzie Infiniti: da 160 a 200 fr.
CONSUMO AL BANCO DI PROVA
(ciclo UE 80/1268) urbano extra urb. mistofabbrica 6,0 4,2 4,9Emissioni di CO
2: 127 g/km
Media svizzera di CO2: 139 g/km
etichetta energia (A–G): C
CONSUMO DEL TEST
6,5 l/100 km autonomia 861 kmserbatoio: 56 litri (ciclo normato TCS 5,8 l)
Tabella comparativaLa crossover Infiniti Q30 mira alle auto-vetture compatte di alta gamma. La sua versione rialzata QX30, invece, punterà al segmento SUV premium.
Infiniti Q30 2.2d DCT AWD Premium Tech
BMW serie 1120d xDriveSport Line
Prezzo (fr.) 49 980.– 44 620.–
Cilindrata (CC) 2134 1995
Potenza (kW/CV) 125/170 140/190
Coppia massima (Nm/min) 350/1400 400/1750
Consumo (l/100 km) 4,91 C2 4,31 B2
Volume del bagagliaio min./max. (l) 368 (VDA) 360/1200 (n. c.)
Costi al chilometro (fr./km)3 0.83 0.74
Costi di manutenzione4 3453.– 2297.–
Test «Touring» 5/2016 —
1 dati secondo l’importatore 2 efficienza energetica secondo l’importatore 3 su 15 000 km/anno 4 su 180 000 km (15 000 km/anno)
92–117 cm
56–82 cm
150
cm
passo 270 cm
lunghezza 442 cm larghezza 181 cm
larghezza interna: ant. 143 cm, post. 142 cm bagagliaio: 368 litri pneumatici: 235/50R18, min. 215/60R17
103 cm 93 cm
Il video del test
CHECK-UP TCS TCS MoBe: Herbert Meier
Ampia Davanti c’è spazio e i sedili in cuoio nappa sono estremamente attraenti.
Mediocre Il baule non è molto voluminoso e la modularità è limitata a ribaltare i sedili.
COLLABORAZIONE: luogo: si ringrazia il Centro Paul Klee, Berna
maggio 2016 | touring 31
Dal triciclo alla roadster
È la concretizzazione di un sogno infantile di Martin Kyburz, un ingegnere dalle mille idee e i cui veicoli gialli
sono diventati, in un decennio, in-dissociabili dal paesaggio stradale elvetico. Circa 7000 tricicli più tardi, era venuto il momento di dar libero sfogo a questo progetto che si stacca dall’immagine utilitaria che perse-guita l’azienda con sede a Freien-stein (ZH). Il capitolato d’oneri era tanto semplice quanto radicale: con-cepire un veicolo elettrico da svago, che badasse all’essenziale. La gesta-zione dell’eRod è accompagnata da una bella storia, una di quelle di cui solo l’industria automobilistica de-tiene il segreto. Martin Kyburz aveva affidato lo sviluppo iniziale del te-laio tubolare in acciaio a un giovane studente dell’Alta scuola specializ-zata di Bienne. Futuro ingegnere,
Daniel Wenger ne fece il suo lavoro di fine studi. Con un risultato più che convincente dato che, una volta ottenuto il diploma, questo giovane vodese di 24 anni si è visto attribuire lo sviluppo dell’eRod.
AnticonvenzionaleL’eRod è un veicolo inclassificabile, ed è l’ideatore stesso a dirlo, che trae ispirazione dalle roadster stile Caterham. Con qualche considere-vole differenza: la propulsione è elettrica, i tubi del telaio sono ben visibili, così come i due avvolgenti sedili che affiorano dalla biposto. Considerata l’assenza di parabrezza e di parafanghi, è chiaro che questo mezzo, omologato nella categoria quad (licenza per auto o moto), è un veicolo da… meteo clemente. Il mo-tore elettrico, anima dell’eRod, è si-tuato nella parte posteriore. Questo
blocco sprigiona 45 kW per una ve-locità volutamente limitata a 120 km/h. Una potenza sufficiente, te-nuto conto del peso piuma di 600 kg. Più che normale, se si considera la sobrietà generalizzata del mezzo, la cui carrozzeria si riduce a un lungo cofano anteriore. Anche la tecnologia va all’essenziale: sistemi d’aiuto alla guida e altre comodità non entrano in gioco. I freni e lo sterzo sono sprovvisti d’assistenza, come nelle sportive radicali. Al massimo, l’eRod si concede un mo-nitor situato sul tunnel centrale che ricopre le batterie.
Questo mezzo si distingue radicalmente dai tricicli in dotazione ai postini. La ditta Kyburz Switzerland si è concessa una digressione un po’ fuori di testa, sviluppando la roadster eRod, un veicolo elettrico senza concessioni.
TESTO MARC-OLIVIER HERREN | FOTO EMANUEL FREUDIGER
Sobrietà Un volante sportivo e pochi pulsanti.
Dal triciclo alla roadsterQuesto mezzo si distingue radicalmente dai tricicli in dotazione ai postini. La ditta Kyburz Switzerland si è concessa una digressione un po’ fuori di testa, sviluppando la roadster eRod, un veicolo elettrico senza concessioni.
TESTO MARC-OLIVIER HERREN | FOTO EMANUEL FREUDIGER
32 touring | maggio 2016
Una bella boccata d’ariaUn giro a bordo dell’eRod è un’espe-rienza a sé. Una volta scavalcata la struttura tubolare – vera gincana – ci si ritrova con un minivolante e qualche raro pulsante. Uno di que-sti serve ad azionare le due marce a disposizione: avanti e indietro. Se-duti rasentando l’asfalto, si parte si-lenziosamente nella stabilità del te-laio sportivo. Senza sorprese, l’eRod priva di assistenza richiede energia nel maneggiare il volante e una forte pressione sul pedale del freno. Gli incalliti delle auto da corsa non rimarranno delusi. Tanto più che
l’eRod si pilota come un go-kart e assorbe con impeto le curve. Il mo-tore elettrico distilla delle accelera-zioni istantanee, spinge forte, in ogni caso fin verso gli 80 km/h. D’accordo, l’eRod è concepita per le strade in cui le curve si susseguono o addirittura per i piccoli circuiti. Resta da trovare l’abbigliamento ideale, perché l’assenza di para-brezza vi proietta in un vortice d’a-ria. Quando si parla di… sport radi-cale. E pure esclusivo: l’eRod sarà fabbricata ora in una decina d’unità. Poi è prevista una produzione an-nua tra i 20 e i 50 esemplari. ◆
Kyburz, la via elettricaÈ una storia atipica, in un paese in cui la fabbricazione di biciclette e di veicoli è andata a rotoli. La società, fondata nel 1991 da Martin Kyburz, può vantarsi di aver prodotto più di 11 000 veicoli. Oggi la ditta dà la-voro a circa 80 persone nel sito di una vecchia filatura, traccia auten-tica dei gioielli industriali del XIX secolo. Un vero simbolo. Ribattez-zata oggi Kyburz Switzerland, l’im-presa ha iniziato le sue attività lan-ciando dei veicoli elettrici a tre e quattro ruote, destinati ai meno giovani. Il vero decollo industriale è però avvenuto nel 2009, con la pre-sentazione del triciclo elettrico DXP, concepito per i servizi postali. Oggi come oggi, oltre 7000 unità ren-dono servizio ai postini della Sviz-zera, di diverse nazioni europee e persino della lontana Nuova Ze-landa. La capacità produttiva annua della fabbrica ammonta a 1500 vei-coli.
Marchio svizzeroI differenti prodotti Kyburz sono sviluppati e assemblati nel sito di Freienstein, nell’Unterland zuri-ghese. Segno dei tempi, la parte dei pezzi d’origine svizzera tende a di-minuire e rappresenta ormai sola-mente il 30%. Difficile resistere alla globalizzazione. La fabbrica acco-glie anche un servizio di manuten-zione e questo, secondo Kyburz, presenta due vantaggi: poter rime-diare rapidamente agli eventuali difetti e far evolvere costantemente il prodotto. Lo scorso anno, l’offerta è stata arricchita con il lancio del carretto elettrico eTrolley, fornito in particolare ai postini tedeschi.
Fari a LED Nello spirito di questo veicolo
estremo.
Propulsione 45 kW sul treno posteriore.
Kyburz Plus Quadriciclo elettrico con tettuccio.
Kyburz eRod L’in-gegnere Daniel Wenger ha lavo-rato due anni alla progettazione.
MONTATO O IN KITLa Kyburz eRod è disponibile in tre versioni, una delle quali estrema da 150 kW. Il modello intermedio Fun costa 36 000 franchi. Viene venduto anche in kit da montare individualmente (27 000 fr.). Per i meno appassionati di meccanica, Kyburz propone una versione da montare (29 500 fr.), durante un seminario di una settimana sotto la guida di un esperto. L’aspetto conviviale del progetto. www.erod.ch
maggio 2016 | touring 33
TECNICA
VW TIGUAN
La marca Volkswagen si dimostra un’artista consumata nell’entrare tardivamente in un
segmento automobilistico e proiettarsi subito tra i princi-pali protagonisti. È stato il caso con la monovolume Touran e, ora, è il turno della Tiguan. Lanciato nel 2007, questo prodotto globale ri-vendica la bellezza di 2,8 milioni di unità. Forte del suo statuto di riferimento delle SUV compatte, la VW Tiguan guadagna terreno pratica-mente sotto tutti gli aspetti, tanto più che beneficia dei vantaggi della piattaforma
Più riuscita che mai
La VW Tiguan di seconda generazione si riposiziona al vertice delle SUV compatte. Una crescita che opera curando l’abitabilità e gli aspetti tecnologici. Una fuoristrada davvero riuscita.
modulare (MQB) del gruppo Volkswagen.
Risultato: questa SUV appare nel contempo più lussuosa e più dinamica. Un effetto ot-tico ottenuto con una mag-gior lunghezza (6 cm) e lar-ghezza (3 cm), oltre che cedendo 3 cm in altezza. Ad immagine dei modelli a re-gime MQB, esibisce sbalzi corti. Come spesso accade sui prodotti faro di Volkswagen, il design subisce una sem-plice evoluzione stilistica. Per questo motivo siamo ancora più piacevolmente sorpresi dagli spigoli, persino troppo
marcati, che percorrono il grande portellone posteriore.
Del genere abitabileNel momento in cui le SUV invadono il territorio delle familiari, la Tiguan non delu-derà i suoi adepti. Il suo passo accresciuto libera uno spazio immenso per le gambe che si può modulare a volontà attraverso il sedile posteriore scorrevole su 18 cm. Di architettura 2/3-1/3, quest’ultimo si rivela ben di-mensionato e offre anche schienali regolabili. A parte un appoggio dorsale rigido, il passeggero centrale è inoltre
NLunghezza: 4,49 m; bagagliaio: 615–1655 l Emotori: benzina, 125/150/180/220 CV,
diesel 150/190/240 CV; consumo (prova): da 5,6 l/100 km; 147 g/km CO2 L27 900–48 650 fr.
TESTO MARC-OLIVIER HERREN
piuttosto ben accolto. In ag-giunta, dalla seconda ver-sione, è disponibile una cli-matizzazione a tre zone.
Con 50 litri supplementari, il bagagliaio è gradevole. Il piano di carico varia su due livelli e presenta un fondo piatto in posizione elevata. L’architettura del vano è più contorta nella posizione infe-riore, ma la possibilità di mo-dulare il volume attraverso il sedile scorrevole si rivela davvero pratica.
La Tiguan è anche notevole in fatto di qualità percepita. La combinazione di diversi materiali crea un ambiente sobrio e di classe che am-micca all’alta gamma. D’altra parte, lo schermo con la stru-mentazione digitale da 12,3 pollici ereditato dalla Passat FO
TO
ALD
34 touring | maggio 2016
Peripezie possibili grazie all’altezza da terra di 20 cm e al sistema 4×4.
Maggior prestanza Coi suoi 4,49 m, la VW Tiguan è tra le
più grandi SUV compatte.
Futurista La strumentazione digitale.
progresso non è stato cifrato, poiché VW dimostra una di-screzione inusuale in mate-ria. Ci basterà sapere che, visto il peso ridotto di una cinquantina di chili e una migliore aerodinamica, la Tiguan dovrebbe risparmiare qualche decilitro.
Se la tecnologia del telaio è invariata, il comportamento trae beneficio da una strut-tura più rigida. La trazione integrale a frizione Haldex di quinta generazione allegge-rita agisce più rapidamente. Il conducente ha la scelta tra diverse modalità di guida, tra cui la posizione «off-road» che gestisce automatica-mente il regolatore di velo-cità in discesa. Il conducente può anche visualizzare l’an-golo di sterzata delle ruote e verificare la posizione al
dà il tono alla versione Hi-ghline. Stesso discorso per i sedili anteriori spaziosi e il grado di insonorizzazione davvero notevole. L’infotain-ment si concentra in uno schermo tattile da 5 o 8 pollici, secondo le versioni. Nella norma, l’equipaggia-mento include taluni disposi-tivi innovativi, quali i fari a LED, il regolatore adattivo o il mantenimento attivo della corsia, forniti di serie sulla versione Highline.
Sette motori a sceltaNiente da segnalare riguardo all’ampio ventaglio di motori ripreso dal precedente mo-dello, eccetto l’adozione di un 2 l biturbo diesel da 240 CV. Da notare che i cambi a doppia frizione hanno ora 7 rapporti. Un vantaggio per i consumi. Resta che questo
L’INTERMINABILE ASCENSIONE DELLE SUV
Le Sport Utility Vehicle, le famose SUV, non finiscono di pro-gredire e ciò su scala planetaria. Al punto da essere ormai un segmento irrinunciabile per ogni costruttore automobili-stico. Il fenomeno è lampante per VW, che proporrà al mi-nimo una SUV per ogni segmento importante. A cominciare dalle categorie Golf l’anno prossimo e Polo nel 2018. Un simile percorso è stato annunciato anche da Opel. Stesso discorso per Peugeot la cui seconda generazione della crossover 3008 sarà chiaramente in stile SUV. Infine, la Nissan Qashqai, leader incontestata della categoria delle compatte, vanta una salute eccellente. La produzione della fabbrica di Sunderland – 300 000 unità annue! – sarà aumentata dal prossimo anno.
suolo del veicolo riprodotta grazie a quattro telecamere (opzionali). Se necessario, i diversi assistenti alla guida possono essere regolati per-sonalmente. Come la prece-dente, questa Tiguan è dispo-nibile anche con una parte anteriore modellata per il
fuoristrada. Mantiene inoltre l’imponente peso rimorchia-bile di 2,5 tonnellate, il tutto posto sotto la sorveglianza di una telecamera GoPro. Previ-dente, questa VW Tiguan si arricchirà l’anno prossimo di una versione 7 posti a passo lungo (+11 cm). ◆
maggio 2016 | touring 35
TECNICA
HONDA CIVIC TYPE R GT
Finiti gli acuti lirici fino a 8000 giri/min delle sue antenate: la Civic Type R si adegua al gusto dei tempi ereditando un turbocom-
pressore. Ma niente panico: come indi-cano il massiccio alettone posteriore – un attributo da accettare – e le minigonne che incollano l’auto al suolo, la sportività resta di casa. Fatto che si constata dal momento in cui si individua il pulsante R+ nascosto a sinistra del volante. I quadranti si accendono di un rosso suggestivo e il 2 litri da 310 CV, già poco avaro di sensazioni, acquista ulte-riore reattività. La Type R distilla allora accelerazioni folgoranti e sfiora comun-que i 7000 giri/min. Notevoli per un propulsore turbo. Il tutto magnificato da un cambio dagli innesti corti, come ogni sportiva dovrebbe avere. Quest’abbon-danza di potenza e i 400 Nm che la ca-ratterizzano mettono alla prova il treno anteriore. Tuttavia, facendo sfoggio di
Stili divergentiMotorizzazione turbo e telaio attivo: la Honda Civic Type R ha compiuto la sua rivoluzione culturale e si rivela più polivalente.
sensibilità, il pilota noterà che il diffe-renziale a scorrimento limitato imbri-glia a dovere questo temperamento di fuoco, tanto da poter beneficiare al meglio della guida molto diretta e della taratura più rigida della modalità R+. E per semplificare le cose, due file di diodi indicano i momenti di cambio dei rapporti. Da assaporare in pista.
A parte l’aspetto e la sonorità assoluta-mente assordante superati i 5000 giri/min, questo bolide rivela anche una re-ale polivalenza. La sospensione adattiva riesce ad offrire un’apprezzabile dose di morbidezza, mentre l’insonorizzazione è accettabile in autostrada. E se i loro bordi complicano l’accesso del condu-cente, i sedili avvolgenti rossi e neri sono confortevoli. Infine, la Civic Type R è dotata di numerosi assistenti alla guida, tra cui un sensore di anticolli-sione posteriore. ◆
NLunghezza: 4,39 m; bagagliaio: 498 l E2 l turbobenzina, 310 CV, 400 Nm; cambio a 6 marce;
da 0 a 100 km/h in 5,7 s; consumo (in prova): 9,0 l/100 km; autonomia: 555 km L39 000 fr.
TESTO MARC-OLIVIER HERREN | FOTO EMANUEL FREUDIGER
Motore prestazionale e docile
Cambio eccezionale
Telaio adattivo efficace
Numerosi assistenti alla guida
Rapporto prezzo-prestazioni
Estremo look sportivo da digerire
Accesso al posto di guida
Motricità su strada bagnata
Insonorizzazione nella guida quotidiana
Grande raggio di sterzata
Estroversa Muso rasoterra, alettone e parafanghi allargati. Una Civic molto Type R.
Appoggio garantito Il monumentale alettone in-chioda il posteriore a terra e riduce il coefficiente.
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36 touring | maggio 2016
Un treno anteriore dotato di triangoli in alluminio e una semplice traversa deformabile dietro, il tutto dovutamente
rinforzato. Peugeot rinuncia al telaio adattivo ottenendo un comportamento godibile. E di fatto, al primo tornante, la 308 GTI fa sfoggio del treno anteriore molto incisivo. Un comportamento unito ad un’agilità naturale che resta sempre molto posato. Nulla di radicale, quindi, anche se il volante di piccole dimensioni imprime una gran dose di reattività allo sterzo. Grazie al telaio notevolmente equilibrato, la guida poco esigente pone la GTI sul pinnacolo dei piaceri semplici.
Oltretutto, il differenziale Torsen unito al cambio permettono di sfruttare a do-vere i 270 CV disponibili. Fatto non sem-pre evidente su una trazione anteriore, tanto più che la motricità e gli effetti della coppia al volante sono sotto con-
su fondo rosso
trollo. Il pilota beneficia al meglio della comunicativa dello sterzo e della frenata perfettamente dosabile.
Polivalente, ad immagine di quest’auto non troppo rigida, l’1,6 l turbo è un mo-tore «pieno», utilizzabile a giri molto ri-dotti. Le accelerazioni, evidentemente lineari, proiettano rapidamente l’auto fino al momento in cui entra in funzione il limitatore (ca. 6500 giri/min), che ci piacerebbe peraltro ritardare un po’. La sonorità poco corsaiola prende slancio premendo il pulsante Sport, che libera accenti più rochi e un filo asettici, ma al-meno non si disturba il vicinato. Il cam-bio dai lunghi innesti entusiasma meno. Ancora un accenno all’abitacolo dalla so-brietà sportiva sottolineata dalle impun-ture rosse, in particolare sui comodi se-dili avvolgenti. A parte i fari LED, la 308 GTI rinuncia ad una grande esibizione di tecnologia. Una scelta. ◆
PEUGEOT 308 GTI
La 308 GTI è la guardiana del tempio che, conservando un telaio classico, regala un equilibrio e sensazioni fuori dal comune.
NLunghezza: 4,26 m; bagagliaio: 420 l E1,6 l turbobenzina, 270 CV, 330 Nm; cambio a 6 marce;
da 0 a 100 km/h in 6,0 s; consumo (in prova): 8,0 l/100 km; autonomia: 662 km L42 000 fr.
Telaio da antologia
Prestazioni e motricità
Polivalenza mantenuta
Consumi ragionevoli
Qualità percepita e bagagliaio voluminoso
Prezzo al top del segmento
Abitabilità e comfort sedile posteriore
Cambio poco convincente
Nessun sistema d’assistenza innovativo
Garanzia limitata a due anni
Bicolore A parte questa tinta speciale (950 fr.), la Peugeot 308 GTI è piuttosto discreta.
Frenata potente: dischi anteriori dal diametro di 380 mm, con pinze a quattro pistoncini.
TECNICA
maggio 2016 | touring 37
Evviva le SUV! La showcar BX6 e la compatta BX5.
SOLO SUV
Borgward inizierà la sua avventura cinese con la grande SUV BX7. Seguirà, a fine anno, la compatta BX5 da 4,48 m. Sul mercato europeo saranno invece commercializzate soltanto le versioni ibride plug-in o elettriche. Nei prossimi mesi la marca, gestita da Stoccarda, deciderà circa l’opportunità di creare un impianto produttivo in Germania. A termine, Borgward mira ad oltre 500 000 unità all’anno.
Rilanciare in Europa la marca Borgward scomparsa oltre 50 anni fa: è la sfida che ha appena raccolto Tom Anliker, uno dei pochi svizzeri che vantano una lunga carriera internazionale nel settore automobilistico.
TESTO MARC-OLIVIER HERREN
Uno svizzero al timone
Aver superato il traguardo dei 50 anni non impedisce affatto di lanciarsi in sfide te
merarie. Dopo aver svolto numerosi incarichi di responsabilità in seno alla General Motors ed essere transitato dalla direzione di Volvo Svizzera, Tom Anliker assume l’incarico di vicepresidente marketing e vendita di Borgward in Europa. Un salto nell’ignoto tanto più audace considerando che la marca tedesca è conosciuta ormai solo dai nostalgici e qualche attempato fan di oldtimer. Senza dimenticare che la produzione e il rilancio della marca avverranno in Cina, mentre la direzione e lo sviluppo rimarranno basati in Germania.
Costellazione questa che non spaventa affatto Tom Anliker, per il quale Borgward si riduceva al vago ricordo dell’auto
di suo zio. Egli non dubita delle chance di successo della leggendaria marca che «conserva ancora il prestigio dell’esclusivo design e della tecnologia dei modelli di un tempo. Una visita alla sede di Stoccarda e al centro di ricerca e sviluppo hanno finito per convincermi», racconta. Rimane il fatto che se il battesimo della SUV BX7 è previsto in Cina già nel corso dell’estate, in Europa resta ancora tutto da fare.
«Da Borgward ci ispiriamo ad Apple. Avremo un approccio completamente nuovo al posizionamento del marchio. Innanzitutto non ci affideremo ai modelli classici ma scommettiamo su una
gamma di SUV», si entusiasma Anliker. Casa Borgward è animata da un piccolo team che intende percorrere strade
nuove, e che si interroga sulla necessità di una classica rete di concessionarie e delle sfilate ai saloni dell’auto. «Intendiamo implementare un marketing innovativo, ricorrendo molto di più a internet e agli happening. Questa formula inedita di marketing è parti
colarmente interessante perché ripartiamo da zero».
Rodaggio cineseFatto inusuale, Borgward farà i suoi esordi sul continente asiatico e più concretamente in Cina. «Questa scelta ci offre la possibilità di ro
dare i nostri prodotti su questo mercato, prima di sbarcare in Europa, notoriamente molto esigente», afferma Tom Anliker, consapevole che il suo calendario è tirato. Riservato ai tre paesi germanofoni, tra i quali la Svizzera, il debutto europeo è previsto per fine 2017. «Mi resta un anno per definire un piano marketing e metterlo in opera. È un compito impegnativo che m’appassiona». L’entusiasmo di Tom Anliker, vecchia volpe del settore, non guasterà certo. Anzi. •
«Borgward si ispira ad Apple»Tom Anliker
38 touring | maggio 2016
TECNICA
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Alloggio di vacanza sotto controlloREDAZIONE MARC-OLIVIER HERREN
Partire in vacanza al volante di un camper oppure trainando una roulotte non è sempre
una cosa semplice per il con-ducente, che deve saper ge-stire esigenze più complesse. A cominciare dal carico utile da rispettare. Sui cosiddetti camper, il limite di 500 chili non è poi enorme se si af-fronta il viaggio con una fa-miglia di quattro persone. Aggiungiamo un centinaio di chili per lo scooter che even-tualmente trasportiamo in poppa e non restano che 200 chili, ben presto superati. Quindi prudenza.
Ripartire il caricoDiscorso meno problematico per le roulotte, visto che an-che l’automobile offre delle capacità di stiva. Comunque è opportuno distribuire ocu-latamente il peso, altrimenti il mezzo mancherà di stabi-lità. Andrà prestata atten-zione anche al carico verti-cale esercitato dal timone sul gancio di traino del veicolo a motore, rispettando il massi-male omologato del fabbri-cante. In linea di principio, questo valore oscilla tra i 50 e i 70 kg. Anziché sovraccari-care il vano posteriore del veicolo trattore, è perciò rac-
comandato sistemare una parte dei bagagli nella rou-lotte. Per assicurarsi di non superare il carico verticale ammissibile, lo si potrà pe-sare con una bilancia. Per eseguire quest’operazione, il gancio di traino deve trovarsi alla stessa altezza della testa del timone. Esistono bilance specifiche (a partire da 20 fr. circa), così come bilance inte-grate nella ruota d’appoggio (da 75 fr. circa).
Bici e scooterMolti vacanzieri si portano appresso biciclette o motoci-cli. Sulle roulotte, è possibile caricare le bici sopra il ti-mone. Per non aumentare il carico verticale sul gancio, le si potrà altresì fissare sul tetto dell’automobile. Il TCS racco-manda di non sistemare le bici sul retro di una roulotte. Uno scooter di un centinaio di chili è generalmente troppo pesante per esservi traspor-tato. Nel caso di un camper è invece possibile caricare le bici o uno scooter su un appo-sito supporto posteriore.
Tenuta di stradaUn rimorchio può essere sog-getto al rollio o beccheggio. Generalmente, il problema si verifica guidando a velo-
ERICH SCHWIZER
Funzione: esperto Consulenza mobilità
Professione: ingegnere automobilistico
Età: 53 anni
Contatto: www.tcs.ch/esperto
cità eccessiva o a causa di brusche sterzate. La ten-denza al rollio può essere attenuata grazie a stabilizza-tori disponibili a partire da 400 fr. Il montaggio è sem-plice. In caso di movimenti strattonanti della roulotte, si rimedierà come segue: lasciare il pedale del gas, non controsterzare e, se necessa-rio, frenare fino a ristabiliz-zare il rimorchio. In linea di principio il carico di camper e roulotte non deve sporgere lateralmente, la Svizzera tollera tuttavia un margine di 20 cm per lato (larghezza massima 2 m) per le biciclette montate dietro sul veicolo trattore. Nella maggior parte dei Paesi dell’UE, il carico e i porta bici devono essere segnalati con pannelli 50×50 cm. ◆
CONSIGLI
1 La guida di un camper o con una roulotte
richiede un’attenzione ac-cresciuta, specie in consi-derazione della maggior larghezza.
2 Prestare attenzione soprattutto nelle ro-
tonde e nelle preselezioni.
3 Prevedere spazi di frenata più lunghi e
affrontare le curve a velo-cità ridotta.
4 Avere pazienza dovendo superare
ciclisti o ciclomotoristi.
5 Pianificare accurata-mente l’itinerario. Si
eviteranno manovre disa-gevoli quali inversioni di marcia per aver sbagliato strada.
Attenzione al sovrappeso
Il limite del carico utile sui camper è presto raggiunto.
Uno scooter di un centinaio di chili è generalmente troppo pesante per esservi traspor-tato. Nel caso di un camper è
bici o uno scooter su un appo-
Un rimorchio può essere sog-getto al rollio o beccheggio. Generalmente, il problema si verifica guidando a velo-
Funzione: esperto Consulenza mobilità
Professione: ingegnere automobilistico
Età: 53 anni
Contatto: www.tcs.ch/esperto
pannelli 50×50 cm. ◆
maggio 2016 | touring 39
L’ESPERTO TCS
NANETTI PER IL VIAGGIO
Un po’ di kitsch è di moda. Non devono dunque mancare ac-cessori come i nanetti da giardino. Questo mini trio attirerà tutti gli sguardi al camping.
Manufactum, ca. 34 fr.www.manufactum.ch
PENTOLA OUTDOOR
Per chi riesce a fare piatti prelibati anche su un cucinino da cam-peggio. Indispensabile: il pieghevole X-Pot di 2,8 litri in silicone con colino.
Sea to Summit, ca. 69.90 fr.www.transa.ch
Adesso è di nuovo aperta la stagione outdoor con tenda e roulotte. Chi non è ancora completamente equipaggiato, qui trova quattordici pratici accessori per il periodo sicuramente più bello dell’anno.
IDEE JULIANE LUTZ
Su misura per il campeggiatore
I prodotti presentati non sono del TCS. Si vendono solo sui siti internet indicati o nei relativi negozi. I prezzi sono da considerarsi puramente indicativi, in quanto suscettibili di modifiche in qualsiasi momento.
TAZZE FIORITE
Le tazze smaltate erano di rigore nel ba-gaglio di un campeg-giatore. Decorate con questo disegno flore-ale fanno la loro bella figura anche oggi.
Cath Kidston, ca. 6 sterlinewww.cathkidston.com
TORCIA PER TESTA E TENDA
I campeggiatori ap-prezzano gli oggetti pratici. La mini torcia da fronte «Owl» si può fissare ovunque sia ne-cessaria un po’ di luce.
Rubytec, ca. 17.90 fr.www.transa.ch
sguardi al camping.
Manufactum, ca. 34 fr.www.manufactum.ch
siti internet indicati o nei relativi negozi. I prezzi sono da considerarsi puramente indicativi, in quanto suscettibili di
COME IN UN PUB
La tenda a due posti è adatta per il campeg-gio o il festival. Da scommettere che «The World’s Smallest Pub» piacerà non solo agli estimatori della birra!
Fieldcandy, ca. 295 sterlinewww.fieldcandy.com
UN’ANGURIA COME CUSCINO I cuscini per la tenda in genere sembrano pro-venire da un negozio di articoli sanitari. Questo modello a fetta di anguria rallegra l’am-biente e il proprietario.
Fieldcandy, 19.95 sterline www.fieldcandy.com
40 touring | maggio 2016
CALDA COMPAGNA
Questa coperta può essere usata per il bel picnic all’aperto op-pure per rilassarsi al calduccio la sera. Le possibilità di utilizzo sono illimitate.
Cath Kidston, ca. 35 sterlinewww.cathkidston.com
BOX, CHE TIENE IL FRESCO
Quando in estate si è «on the road», gli alimenti dovrebbero rimanere il più a lungo al fresco. Ci pensa il robusto e ben isolato «Adventure Cooler».
Stanley, ca. 108 fr.www.baechli-bergsport.ch
PER OGNI SITUAZIONE
Il sacco a pelo «Travel-ler I» è leggero e com-patto e dunque ideale per il campeggio. Ot-tiene un buon punteg-gio anche per il rap-porto prezzo-qualità.
Sea to Summit, ca. 249 fr.www.baechli-bergsport.ch
PURIFICATORE DI VIAGGIO
Nei Paesi in cui l’acqua non è sempre tutta pura, stando al produt-tore questo sistema a tre strati filtra il 99,9 percento di tutti i virus e batteri.
Drinkpure, ca. 79.90 fr.www.transa.ch
SEDIA PER IL VIAGGIO
Le sedie da campeggio spesso sono ingom-branti. La seggiola outdoor «Chair One» si piega fino a diventare piccola; montata è molto stabile.
Helinox, ca. 119 fr.www.radbag.ch
ENERGIA DALLA TENDA
I gadget devono essere caricati costantemente. È un bene dunque che questa tenda produca energia elettrica. Come funziona? Con pannelli solari incorporati!
Bang Bang, ca. 499.95 fr.www.enjoymedia.ch
STOVIGLIE PER ECOLOGISTI
La plastica inquina. I campeggiatori con sensibilità ecologica mangiano dunque con stoviglie biodegradabili. A casa si lavano poi nella lavastoviglie.
Eco Soulife, ca. 21 fr.www.baechli-bergsport.ch
TEGAME PER SOFFRIGGERE
Essere in viaggio e poter comunque sof-friggere qualcosa di saporito! Stupendo. La pratica X-Pan con ma-nici pieghevoli è obbli-gatoria nel bagagliaio.
Sea to Summit, ca. 52 fr.www.baechli-bergsport.ch
maggio 2016 | touring 41
GLI SFIZIOSI
Un profumo floreale impregna l’aria. Ai bordi della stradina si estendono campi di tulipani, giacinti e narcisi. Formano
enormi caleidoscopi dai colori primave-rili. Una distesa infinita di fiori che sor-prende per la sua bellezza. La guida del viaggio, Hans Schollmanns, scatta foto ad un gruppo di ciclisti davanti allo sfarzo olandese. Altri visitatori prose-guono il tragitto in bici scomparendo nello scenario multicolore. Con la forza dei polpacci, si dirigono verso un pon-tile piantato sulla sponda di un lago. Unico mezzo per proseguire è prendere il traghetto che si apre la rotta sulla di-
stesa d’acqua circondata da canneti. Dei 38 km della tappa odierna, resta da per-correre soltanto qualche metro prima di raggiungere la MS Sir Winston, che poco a poco si riempie.
Lungo le fietspadStamane, i sessanta passeggeri della MS Sir Winston hanno abbandonato l’im-barcazione con il contagocce, dopo aver seguito le spiegazioni dettagliate di Hans Schollmanns, mentre il battello era ancora in navigazione. Hanno ap-preso alcuni particolari sul percorso in bicicletta. Come ha spiegato la guida: «I Paesi Bassi dispongono di una vasta rete
di piste ciclabili. Gli itinerari sono indi-cati da numeri sui cartelli». L’esercizio, che a priori può sembrare astratto, di-venta subito chiaro e tutti capiscono qual è il tracciato da intraprendere. Così, devono semplicemente seguire i numeri lungo le piste ciclabili, dette «fietspad», che li conducono ai confini della son-tuosa provincia chiamata Olanda Meri-dionale.
Dopo la presentazione quotidiana di Hans Schollmanns, i viaggiatori infor-cano le loro bici a sette marce. In se-guito costeggiano il canale dell’Oude Rijn disseminato di bei palazzi dai giar-
L’Olanda Meridionale si visita facilmente con la forza dei polpacci. Partenza per uno straordinario circuito in bici e battello, ai confini di questa accattivante regione degna di una cartolina postale.
REPORTAGE ALINE BEAUD
Una cartolina agrandezza naturale
42 touring | maggio 2016
dini ben curati e separati dalla fietspad per mezzo di pontili – si sogna quasi di venire ad abitare in una di queste ma-gioni. Più lontano, si aprono delle di-stese di acqua costeggiate da canneti e popolate da svassi, folaghe e altri uccelli. Le nuvole bianche formano dei batuffoli di cotone nell’azzurro del cielo. Il vento spazza la superficie dell’acqua for-mando delle increspature. Un angolino di paradiso che sembra una cartolina, si-tuato a pochi giri di ruota da Gouda.
Cambio di scenario, il battello ha la-sciato Gouda alla volta di Rotterdam e la natura lascia ormai il posto all’archi-
tettura moderna. Dalla cabina si intrav-vede il ponte Erasmo costruito nel 1996. Questa costruzione a tiranti viene anche chiamata «il cigno» a causa del suo pi-lone asimmetrico. Sulla scia dell’Era-smusbrug non sono certo le attrazioni turistiche che mancano nella regione. Tra queste va citata la città di Delft, fa-mosa in tutto il mondo per la sua cera-mica, situata a qualche giro di ruota dal cuore di Rotterdam.
Maioliche pregiateLe apparenze a volte ingannano. Il cele-bre blu di Delft è in realtà nero! Perlo-meno durante la prima fase di fabbrica-
→
Una bici è suffi-ciente per partire
all’avventura!
Kinderdijk e i suoi 19 mulini, un sito unico al mondo.
MS Sir Winston, il battello per la crociera fluviale.
Colori incredibili Campi di fiori a perdita d’occhio.
Paradiso della bici Solo il vento
a volte crea un leggero fastidio.
zione. «È dopo la seconda cottura della maiolica che la tinta assume il suo cele-berrimo colore blu», spiega ai ciclisti la guida di Royal Delft, Hannie Koolen. Royal Delft ha aperto la sua fabbrica nel 1635 e da allora i procedimenti di pro-duzione sono pressoché immutati. Du-rante la visita all’esposizione riguar-dante le varie fasi di produzione, i cicloturisti possono osservare la colle-zione di piatti di Natale o i vasi pirami-dali a forma di tulipani, che possono co-stare fino a 20 000 euro al pezzo. Bisogna dire che la fabbricazione delle maioliche dura parecchi giorni, dal
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44 touring | maggio 2016
calco al controllo finale quando su ogni tassello viene stampato il marchio di fabbrica, garante di qualità.
La diga del bambino Din-din! Si tratta innanzitutto di evitare un gruppo di turisti asiatici: Hans pro-cede a zig-zag e aziona il campanello, prima di poter alzare gli occhi per am-
mirare a sua volta i 19 mulini di Kinder-dijk. È la «diga del bambino», inclusa nel Patrimonio mondiale dell’Unesco, verso cui Hans guida i ciclisti e che te-stimonia perfettamente come gli olan-desi abbiano strappato la loro terra al mare. Oggi sostituiti da pompe, i mulini di drenaggio costruiti verso il 1740 per-mettevano di contenere il livello dell’ac-qua nei canali, onde prevenire le inon-dazioni.
Lasciandoci alle spalle questo «pol-der», territorio conquistato al mare, Hans e il suo gruppo prose-
guono in direzione di Schoonhoven. A metà strada, fanno tappa in un luogo particolare tenuto da Marieke
Kleinendorst. Lo chalet che ha allestito è pieno di oggetti comprati in Baviera. I muri
sono ornati con sci di legno e peluche di cervi come trofei di caccia. Un arredamento piutto-sto raro da queste parti. Lo
sforzo della giornata è premiato con una squisita torta di mele con impasto di avena, come spiega la sorridente pa-drona di casa. La signora accoglie rego-larmente i gruppi di ciclisti guidati da Hans, giusto il tempo di una deliziosa pausa gastronomica.
Ai posti di combattimento!Toc toc toc, bussano con forza alla porta delle cabine. Nei corridoi del battello, con sorpresa i passeggeri vedono muo-versi alcuni pirati dotati pure di spada. I filibustieri gli ordinano di recarsi subito tutti nella sala da pranzo. Ma non c’è bi-sogno di spaventarsi, si tratta di una se-rata a sorpresa che l’equipaggio ha orga-nizzato per intrattenere gli ospiti. Drappi e stendardi dei pirati decorano la sala e il personale esagera volentieri. E così, durante il servizio il manager Jan lancia in tavola i piatti ancora vuoti. I croceristi si divertono. Ricordando an-che l’ambiente della vigilia, quando il coro Schoonhovens Zeemanskoor aveva
Gouda, una delle tappe del circuito.
Tulipani Il simbolo per eccellenza dell’Olanda.
Oche selvatiche a lato della pista ciclabile.
Tipici spunti fotografici lungo
il nostro tragitto.
44 touring | maggio 2016
un gruppo di turisti asiatici: Hans pro-cede a zig-zag e aziona il campanello, prima di poter alzare gli occhi per am-
desi abbiano strappato la loro terra al mare. Oggi sostituiti da pompe, i mulini di drenaggio costruiti verso il 1740 per-mettevano di contenere il livello dell’ac-qua nei canali, onde prevenire le inon-dazioni.
Lasciandoci alle spalle questo «pol-der», territorio conquistato al mare, Hans e il suo gruppo prose-
guono in direzione di Schoonhoven. A metà strada, fanno tappa in un luogo particolare tenuto da Marieke
Kleinendorst. Lo chalet che ha
sono ornati con sci di legno e peluche di cervi come trofei di caccia. Un arredamento piutto-sto raro da queste parti. Lo
Delft
LeidaUtrecht
GoudaRotterdam
Amsterdam
GERMANIA
BELGIO
PAESI BASSI
MARE DEL NORD
20km
Per i soci TCSOfferta speciale per i soci del TCS direttamente su www.tcs-voyages.ch/hollande (offerta in francese o in tedesco)
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SVAGO
DA SAPERE
intonato le canzoni dei marinai. Hans cantava quelle melodie a lui familiari, con un po’ di nostalgia dei suoi trascorsi in mare. Ora, invece, adora scoprire il nuovo gruppo di turisti che ogni setti-mana viene a visitare la sua patria. «La bellezza dei Paesi Bassi supera spesso le attese», ci confida. Una cosa che resta senz’altro in mente ai ciclisti che conclu-dono il soggiorno è il paesaggio olan-dese dall’aspetto di una cartolina po-stale. •
Questo reportage è stato realizzato su invito di Eurotrek. Le tappe descritte nell’articolo divergono leggermente dal viaggio proposto quest’anno da Eurotrek.
Descrizione del viaggio: un viaggio di 8 giorni in bicicletta e a bordo della MS Sir Winston alla scoperta dell’Olanda Meridionale. Durante il soggiorno, i viag-giatori hanno l’occasione di percorrere circa 255 km in bici e di visitare le città di Amsterdam, Leida, Gouda, Rotterdam, Delft e Utrecht. Ogni tappa in bici viene presentata durante un brie-fing giornaliero. Sono messe a disposizione una guida dettagliata e cartine degli itinerari. Da notare che l’itinerario può variare a seconda delle condizioni di navigazione.
Vantaggio soci: entrata gra-tuita al museo Royal Delft per i soci TCS e i loro ac-compagnatori. Noleggio gratuito della bici o sconto di 80 franchi per il noleggio di una e-bike per i soci TCS e loro accompagnatori. Al momento della prenota-zione si comunichi il numero di socio TCS e se si desidera una due ruote elettrica.
MS Sir Winston: lunga 67,20 m, la MS Sir Winston è un battello da crociera fluviale
dall’atmosfera british. Pos-siede 24 cabine sul ponte principale e 11 cabine su quello superiore. Le cabine di 7 m2 sono dotate di doc-cia e WC separato.
Cicloturismo: grazie all’in-frastruttura promossa dall’automobile club olan-dese ANWB, i Paesi Bassi di-spongono di una rete cicla-bile che copre l’intero territorio, ossia più di 32 000 km di piste ciclabili. Orien-tarsi è facile. I tracciati sono ben segnalati per mezzo di cartelli. Ogni snodo, chia-mato «knooppunt», è indi-cato con un numero. Per trovare la direzione è suffi-ciente seguire i numeri cor-rispondenti all’itinerario pre-scelto.
Equipaggiamento: munirsi di vestiti da sport dai colori sgargianti e casco. Indu-menti contro la pioggia e una giacca a vento sono utili in caso di maltempo. Non dimenticate guanti, occhiali da sole e protezione solare.
Informazioni turistiche sulla regione al sito www.tcs.ch/paesi-bassi
Rotterdam con la sua architettura
moderna.
Maioliche Si pos-sono osservare gli
artisti all’opera.
Hannie Koolen sa tutto delle ceramiche di
Delft.
La guida Hans Schollmmanns
adora i giri cicloturistici.
PARTNER PRINCIPALI
MEDIA PARTNER
CO PARTNER
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VE 17.06 pass giornaliero Golden Circle CHF 125.10 (al posto di 139.–)
SA 18.06 DO 19.06 pass giornaliero Golden Circle CHF 116.10 (al posto di 129.–)
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ALLEEM-SPIELELIVE!
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Losanna
Club No NameUno dei miei club preferiti. Qui si può far festa tutta la notte e c’è sempre posto per ballare!
Place Chauderon 181003 Losanna
Hotel Royal SavoyMi ci sento quasi come a casa. L’accoglienza è incredibile e il luogo magnifico. Adoro la loro Sky Lounge!
Avenue d’Ouchy 401006 Losanna
Restaurant Croix d’OuchyCi vado per celebrare ricorrenze. Da provare: il risotto al tartufo e la scaloppina di vitello al limone e miele.
Avenue d’Ouchy 431006 Losanna
Bastian Baker non è solo un cantante senza pari, ma è anche un uomo di buon gusto. Scoprite la sua selezione di indirizzi losannesi, dal club trendy al ristorante paterno.CONSIGLI BASTIAN BAKER | ILLUSTRAZIONE ANDREA PETER
Bar The Great EscapeIl mio colpo di fulmine a Losanna. Ci vado spesso a mangiare o a bere qualcosa. L’ambiente è unico.
Rue de la Madeleine 181003 Losanna
Restaurant Le ZodiacÈ il ristorante di mio papà! Vi trascorro molto tempo. La cucina è semplice, ma molto buona!
Avenue de Cour 61007 Losanna
Non lo si presenta piùQuando non è in tournée in Europa, o al-trove nel mondo, Bastian Baker ama tor-nare a Losanna – la sua città natale – per trascorrere del tempo con la famiglia e i suoi intimi. Li ritrova volentieri davanti ad un buon piatto nel ristorante di suo papà oppure in uno dei bar alla moda del centro cittadino. Lo scorso autunno, l’autore-compositore-interprete ha pub-blicato il terzo album intitolato «Facing
Canyons». Questo nuovo lavoro, già disco d’oro in Svizzera, gli ha pure permesso di conquistare due Swiss Music Award supplementari. Oggi, all’età di 24 anni, il vodese veleggia sull’onda del successo, senza però dimenticare le origini. Uno dei luoghi preferiti in Svizzera? I vigneti del Lavaux.
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Route de la cornicheQuesta strada pittoresca è uno dei primi posti che faccio vedere agli amici che vengono in ferie in Svizzera.
Strada panoramica da Lutry a Chexbres, gita in auto o in bici6
Bastian Baker torna regolarmente a Losanna e la conosce come le sue tasche.
maggio 2016 | touring 47
UN SALTO IN CITTÀ
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La scialuppa sembra un siluro e in caso di emergenza viene lanciata in acqua. Non appena salita a bordo della Samskip Express,
Charles, il secondo ufficiale di coperta, m’impartisce un corso pratico di sicu-rezza. Imparo a indossare il giubbotto salvagente e a salire su una scialuppa di salvataggio. Spero di non doverla mai usare! Charles mi legge nel pensiero e con un sorriso confessa: «Prima di ogni viaggio anche noi preghiamo di non doverne mai avere bisogno». Ora sono pronta per il mio primo viaggio su una nave container.
La vita a bordo Sono l’unica ospite e nei prossimi sei giorni abiterò nella cabina del proprieta-rio al quinto piano, ma di lusso neanche l’ombra. L’arredamento consiste in un letto, una scrivania, un armadio e un
piccolo bagno. Mi basta. Fuori nel porto di Rotterdam le gru caricano i container sulla Samskip Express e ogni volta che vengono appoggiati si sente un leggero tremolio. La cena viene servita già alle 17.30. Scendo nella sala degli ufficiali, dove vengo salutata cordialmente da Cookie il cuoco. A dire il vero, si chiama Jeff e come gran parte dell’equipaggio è originario delle Filippine. Con i suoi modi aperti e divertenti, il 48enne è la mascotte della squadra. Ha cominciato a lavorare sulle navi 19 anni fa e col tempo è riuscito a essere promosso a cuoco. Da cinque anni è responsabile del benessere a tavola della squadra sulla Samskip Express. E ci si mette d’impegno. Le sue porzioni sono abbon-danti. Nella sala degli ufficiali man-giano anche Alexander, il primo uffi-ciale tecnico russo, e Igor. L’ucraino è il secondo ufficiale tecnico. E natural-
Chi vuole compiere un viaggio per mare non deve per forza imbarcarsi su una nave da crociera. Anche i cosiddetti cargo prendono a bordo dei passeggeri. Un viaggio contemplativo da Rotterdam in Irlanda.
REPORTAGE JULIANE LUTZ
Con 800 containerverso l’Irlanda
→
Ancora vuota: la Samskip Express a Rotterdam.
SVAGO
maggio 2016 | touring 49
mente il capitano Frank Bock. Egli e i suoi compagni rispondono di buon grado alle domande, ma non sono degli intrattenitori. Se vogliono avere un po’ di svago, i passeggeri devono pensarci da sé. Per fortuna che mi sono portata vari libri!
Sul ponteQuando mi alzo l’indomani, siamo già in alto mare. La nave dondola notevol-mente. Il Mare del Nord è grigio, in tono con il cielo. Dalla finestra vedo una montagna di container. La nave ne può trasportare sino a 800. Contengono di tutto, dagli alimentari al legno. Il viag-gio della Samskip Express dura 36 ore da Rotterdam sino in Irlanda dove fa scalo a Dublino, Waterford e Cork. Ogni settimana il cargo costruito nel 2006 percorre questa rotta. Sul ponte incon-tro Charles. Il capitano e gli ufficiali di coperta vi si danno il cambio ogni quat-tro ore. Sia le coste del canale della Ma-nica che le altre navi appaiono sfocate. Improvvisamente un enorme cargo spunta da sinistra. Charles prende l’ap-parecchio radiotrasmittente e contatta la nave in avvicinamento. Poco dopo quest’ultima cambia rotta e si allon-tana. Quando faccio per uscire all’aperto, Charles mi trattiene dicendomi che devo sempre chiedere il permesso all’uffi-ciale di servizio sul ponte e
che poi devo pure avvertire telefonica-mente quando sto per ritornare. Mi la-scia andare, ma mi avvisa che tira vento. Altroché! Le raffiche sono talmente forti che quasi mi spazzano via!
Il giorno seguente fa bel tempo. Ne ap-profitto per passeggiare tranquillamente attraverso la Samskip Express. La quiete è interrotta una sola volta da un elicot-tero della marina irlandese. Crepita per un po’ sopra di noi e poi vola via. Sul ponte parlo a lungo con il capitano, ori-ginario di Colonia. È dall’età di 16 anni, da quando ha compiuto l’apprendistato di marinaio, che il tedesco solca i mari. Ha viaggiato dovunque c’è acqua, af-ferma Frank Bock. E ha vissuto situa-zioni anche rischiose – dal guasto totale delle macchine sino alla collisione con un’altra imbarcazione. In Europa la navi-gazione è comunque sicura, mi garanti-sce. Quando gli chiedo se non preferi-rebbe comandare una lussuosa nave da crociera, fa cenno di no: «Molti passeg-geri, molti problemi».
Sulla terrafermaBock vive in Inghilterra, alterna
turni di lavoro a vacanze di tre mesi ciascuno. Cookie invece, appartenendo ai gradi inferiori,
rimane nove mesi sulla Samskip Express e vede la famiglia solo 12 settimane l’anno. Bock si fa taciturno. Il traffico navale diventa
L’ufficiale Charles mostra cosa fare in caso d’emergenza.
la nave in avvicinamento. Poco dopo quest’ultima cambia rotta e si allon-tana. Quando faccio per uscire all’aperto, Charles mi trattiene dicendomi che devo sempre chiedere il permesso all’uffi-ciale di servizio sul ponte e
Bock vive in Inghilterra, alterna turni di lavoro a vacanze di tre mesi ciascuno. Cookie invece, appartenendo ai gradi inferiori,
rimane nove mesi sulla Samskip Express e vede la famiglia solo 12 settimane l’anno. Bock si fa taciturno. Il traffico navale diventa
L’ufficiale Charles mostra cosa fare in caso d’emergenza.
Jeff, il cuoco vi-zia l’equipaggio con pietanze sempre gustose.
Importante tenere bene oliati ed efficienti i macchinari.
Molte sfuma-ture Il tempo era così così...
Ponte di comando Il capitano Frank Bock e un ufficiale.
50 touring | maggio 2016
più intenso. Ci avviciniamo a Dublino. Con mia grande sorpresa oltre al radar e al GPS usa anche una cartina sulla quale è rappresentata la baia. «Nel caso in cui l’elettricità venga meno», mi spiega. Nel tardo pomeriggio attracchiamo. Bock mi consiglia di andare al Temple Bar che si trova nell’omonima via. Mi confida che è solito andare dritto nel vicino Irish Pub per farsi rac-contare tutte le ultime noti-zie. Per la mia prima visita in Irlanda ho a disposizione soltanto un paio d’ore. Il secondo scalo è a Water-ford sulla costa sudorientale. L’ultimo tratto per arrivarci conduce attraverso uno stretto canale con vista sulle colline verdeggianti. A mezzogiorno scendo sulla terraferma. Questa volta sostiamo più a lungo, ma la cittadina è piuttosto noiosa. La sera Alexander va in sala macchine e avvia il motore di 11 424 cavalli puntualissimo alle 22.30. Con il suo borbottio la nave riprende il viaggio nella notte.
Il mattino seguente mi sveglio a Cork. Seconda città dell’Irlanda per numero di abitanti, non è famosa per il suo splen-dore, ma emana una buona dose di charme. Il fatto che piova non mi dà fa-stidio. Passeggio fra le stradine, guardo con stupore i mucchi di salmoni e ostri-che nell’English Market e bevo un tè per riscaldarmi. Improvvisamente suona il
telefonino. Devo rientrare. Si salpa in anticipo. Nel porto il capitano Bock gira di 180 gradi la nave lunga 141 metri sul fiume Lee largo 170 metri, per poi farsi
guidare in mare aperto da un pilota irlandese. È la proce-dura che a Cork devono seguire obbligatoriamente tutte le navi che superano i 130 metri di lunghezza. Co-steggiamo graziosi villaggi e numerosi fari. Dopo circa trenta minuti ci si accosta un piccolo battello pilota per
prelevare l’irlandese dalla Samskip Express che naviga già a piena velocità.
L’addioDopo una notte in acque tempestose, che passo alle prese con il mal di mare nonostante abbia ingerito le pastiglie obbligate, il tempo migliora. È l’ultimo giorno di navigazione in direzione dell’Olanda. Durante il viaggio Cookie mi aveva invitata più volte a cantare il karaoke, il passatempo preferito dell’e-quipaggio a bordo. La sera prima dell’addio, partecipo anch’io, ma avviso i compagni di viaggio che non sono do-tata per la musica. Sopportano stoici il mio canto, mentre loro interpretano magistralmente una hit dopo l’altra. Mi sento un po’ parte della squadra e mi consolo pensando che questo non sarà stato sicuramente il mio ultimo viaggio su una nave container. • Il viaggio è stato realizzato su invito di Globoship.
GLOBOSHIP
Nel suo programma l’operatore turi-stico bernese Globoship, oltre alle uscite in barca a vela, offre anche nu-merosi viaggi su navi cargo, di varia durata: da sette giorni sulla rotta da Rotterdam/Anversa sino in Irlanda/Scozia e ritorno, a diversi mesi dall’Eu-ropa sino in Asia, Africa o Sudamerica e rientro in Europa. Si possono inoltre prenotare safari tra fari e boe lungo la costa inglese o viaggi in battello su fiumi europei. Per le proposte di viaggi brevi si veda direttamente il sito www.globoship.ch/kurzreisen. Potete prenotarli durante tutto l’anno. Prezzo indicativo per settimana e persona 800 franchi circa.
Verde Irlanda Villaggio nei pressi di Cork.
Luogo d’incon-tro Il Temple Bar
a Dublino.
Castello nel porto Un simbolo di Cork.
Charme irlan-dese Fila di case
a Waterford.
Per i soci del TCSOfferta speciale per i soci del TCS (in-formazioni in tedesco) direttamente su www.tcs-reisen.ch/containership
maggio 2016 | touring 51
SVAGO
Si annuncia con il suo carat-teristico ronzio e appena spunta nel cielo anche i bambini sanno che davanti
ai loro occhi volteggia un argentato Ju 52. Uno che ha trascorso innu-merevoli ore nel cockpit della vec-chia signora, o «Die alte Tante Ju» come viene soprannominata in te-desco, è il pilota Kurt Waldmeier. Si deve a lui e ad altri entusiasti se questa leggenda dell’aviazione co-struita tra il 1932 e il 1954 può an-cora spiccare il volo in Svizzera. Nel 1981 infatti l’esercito ha messo in pensione i suoi tre Ju 52, ma un gruppo d’interesse si è battuto af-finché si potesse continuare a farli volare a scopo civile. Nel 1982 l’a-zione «Flieg weiter Ju 52» («Conti-nua a volare Ju 52») ha raccolto suf-ficienti fondi per avviare il progetto. Nel frattempo vi partecipa anche Kurt Waldmeier, che allora era capo di stato maggiore dell’Ufficio fede-rale degli aerodromi militari. Inge-gnere meccanico ed ex pilota di li-nea con i colori di Swissair, il vivace imprenditore si è rimboccato subito le maniche e ha mosso cielo e terra per riuscire a rimettere in volo tali particolari oldtimer. Dei volontari hanno poi aiutato lavorando instan-cabilmente sino a che nel 1983 sono riusciti a far di nuovo galoppare i 660 cavalli dei motori a pistone delle tre «casse volanti», impazienti di riconquistare i cieli. Attualmente la ditta Ju-Air, fondata e diretta da Waldmeier con sede a Dübendorf, possiede quattro di questi oldtimer. Ai numerosi passeggeri regalano una straordinaria esperienza di volo. Spesso è lo stesso patron a prendere i comandi dei velivoli, tant’è che sinora ha trascorso nel cockpit oltre 5000 ore. E pilotare
questi velivoli è un’impresa non in-differente. «Anche piloti esperti che bussano alla nostra porta, prima di essere ingaggiati devono riuscire a dimostrare di padroneggiare questi velivoli primordiali, afferma Wald-meier. Nonostante «la vecchia Ju» sia molto bonaria, in aria non ha poi tante risorse per guadagnare rapi-damente quota. «Si deve sempre prevedere la prossima mossa e so-prattutto affidarsi al proprio istinto», aggiunge Waldmeier. Lo Ju 52 ha alcune particolarità. Il veli-volo ricoperto di pannelli in metallo ondulato, dalla velocità massima di 180 km/h, decolla e atterra al me-glio su piste d’erba. Proprio nel caso di vento laterale lo Ju non perdona alcun errore, e dunque l’atterraggio e il primo contatto con il terreno sono i momenti più difficili.
Dalla Swissair allo Ju 52All’età di 18 anni Kurt Waldmeier subì un grave incidente di monta-gna che per poco non gli precluse la carriera da pilota. Grazie alla sua volontà e alla sua testardaggine, dopo l’apprendistato di meccanico di precisione e lo studio di ingegne-ria meccanica ha assolto la scuola per piloti di linea e poi per due anni ha guidato un DC-9 sotto la ban-diera di Swissair. In seguito ha af-frontato altri progetti: ha girato in Europa come acrobata e lavorato come direttore di progetto presso la Pilatus di Stans. Il CEO dell’Airforce Center a Dübendorf con la Ju-Air e il Museo Flieger&Flab ha vera-mente vissuto avventure fuori dal comune sullo Ju 52. Ad esempio quella volta che in Marocco è capi-tato in una zona di non sorvolo ed è stato obbligato ad atterrare e poi ar-restato. Dato che al mondo esistono
Se per i passeggeri è un’esperienza straordinaria, per i piloti può essere una vera sfida. Per far volare lo Junkers Ju 52 occorre molta sensibilità, mentre lo Zeppelin richiede specifica abilità tecnica. Il ritratto di due piloti.TESTO FELIX MAURHOFER | FOTO FELIX MAURHOFER, ACHIM MENDE
Velivoli
Kurt Waldmeier La sua passione
sono gli Ju 52.
Voli nostalgici con le famose vecchie signore.
52 touring | maggio 2016
solo pochi Ju 52 in grado di volare, i velivoli svizzeri vengono anche no-leggiati per fare dei film. Come ulti-mamente per la pellicola hollywoo-diana «Operazione Valchiria» con Tom Cruise. Kurt Waldmeier è con-vinto che «Tante Ju» volerà ancora per molti anni. «Senza di lei – af-ferma il pilota – il cielo rimarrebbe orfano di una delle sue figlie più fa-mose».
Far volare un «sigaro» È lungo 75 metri, alto 19 e sembra un sigaro sovradimensionato. Lo Zeppelin è ancora nell’hangar a Friedrichshafen in attesa dei pas-seggeri. Il pilota Fritz Günther sta procedendo nei suoi 20 minuti di controllo del dirigibile. Il 52enne ex pilota di jet conosce il sigaro vo-lante come le sue tasche. Al proprio attivo, ha oltre 1200 ore di volo. Già alla tenera età di 14 anni Günther sapeva dominare gli alianti, poi è stato istruttore di volo di jet militari e nel 1991 è entrato a far parte della compagnia tedesca Zeppelin. Il cockpit dello Zeppelin assomiglia a quello di un aereo. Nonostante ciò, stando al pilota, far volare il veli-volo di 8 tonnellate che consente una velocità massima di 120 km/h è qualcosa di speciale. «Prima del volo i piloti devono studiare scrupo-losamente le previsioni meteo, per-ché lo Zeppelin non è concepito per affrontar condizioni estreme e pure la pressione atmosferica gioca un
ruolo essenziale», spiega Günther. Dato che lo Zeppelin è riempito con elio, l’apparecchio viene assettato mediante compensazione della pressione. L’elio imprime la spinta aerostatica necessaria affinché l’ap-parecchio possa staccarsi da terra. Il pilota deve tenere sempre d’oc-chio l’altezza. Infatti quando lo Zep-pelin prende quota, cala la pres-sione dell’aria e il gas si espande e dunque deve esserne fatto fuoriu-scire un po’ altrimenti l’involucro scoppia. Il dirigibile è fornito di tre motori. In questo modo l’aeronave può mantenersi a lungo in aria e, contrariamente a un aereo, può ri-manere sul posto anche in caso di bonaccia. «Far decollare uno Zeppe-lin sembra un po’ come guidare un elicottero, dato che grazie alla forza ascensionale possiamo decollare quasi in senso verticale», afferma Günther. E come si diventa pilota di Zeppelin? Stando a Fritz Günther ci sono molti interessati a questo mestiere speciale. Se il candidato è ritenuto idoneo, la formazione dura circa un anno e mezzo. Una sfida particolarmente ardua è l’atterrag-gio, e solo per effettuarlo sono ne-cessarie diverse ore di volo.
Ma di tutti questi parametri tecnici i dodici passeggeri nella gondola non devono preoccuparsi. Per loro, il volo si svolge in un silenzio quasi totale. Scivolano sopra il paesaggio a bassa quota, così da individuare quasi ogni dettaglio a terra. A causa delle particolarità di volo degli Zep-pelin – spiega il pilota – spesso ven-gono noleggiati da ricercatori o da fotografi. Lui stesso ha vissuto mo-menti straordinari. Ad esempio in Giappone è volato lungo la costa e ha potuto ammirare i delfini schiz-zare tra le onde. Oppure quella volta che ha accompagnato un gruppo di geologi in Africa alla ri-cerca di giacimenti di diamanti ancora inesplorati. •Vedi anche l’offerta speciale alle pagine 54–55!
fuoriclasse
VOLARE CON LO JU 52 E CON LO ZEPPELIN
Ju 52Überlandstrasse 255, 8600 DübendorfTratte: da 30 a 60 minutiPrezzi: da 210 fr.Prenotare: www.airforcecenter.ch
ZeppelinMessestrasse 132, D-88046 FriedrichshafenTratte: da 30 a 120 minutiPrezzi: da 220 euroPrenotare: www.zeppelinflug.de
Fritz Günther ha guidato per anni jet militari.
Lago di Costanza Sorvolo silenzioso dello Zeppelin.
SVAGO
maggio 2016 | touring 53
La storia del volo è caratterizzata da pionieri e avventurieri, da grandi opere tecniche e lavoro di precisione. Tutti aspetti che si possono ora scoprire da vicino: facendo giri a bordo di uno Junkers Ju 52 o di un dirigibile, visitando gli stabilimenti Dornier e di aeromobili a Emmen. Viaggiate con noi nello spazio e nel tempo – con questo viaggio TCS di tre giorni, unico nel mondo dell’aviazione!
Tre giorni indimenticabili con la storia del volo!
TCS ha ideato questo breve viaggio di tre giorni unico nel suo ge-nere nel mondo dell’a-
viazione appositamente per i soci appassionati di volo. Ci si ritrova a Lucerna, si pro-cede in direzione di Emmen, alla RUAG, dove lo stabili-mento aeronautico apre le porte in esclusiva per il TCS. Durante la visita di 60 minuti scoprirete informazioni inte-ressanti sulla manutenzione dei Tiger-Jet, sulla fabbrica-zione di elementi dei razzi Ariane e la costruzione di parti dell’Airbus. Vi farete inoltre un’idea del montaggio di piccoli aeromobili Dornier.
Si prosegue quindi per la città di Dübendorf, dove vi attende una visita guidata al museo Flieger&Flab dell’Air-force Center. Durante l’ot-
timo pranzo al ristorante «Flüügerstübli» potete scam-biarvi le opinioni con i vostri compagni di viaggio e rac-contare storie di volo prima di vivere insieme quest’espe-rienza in aria – per un giro di 60 minuti con una «Tante Ju» sopra la Svizzera orientale! Scoprite la regione di Zurigo e parte della Svizzera orien-tale in modo unico e incom-parabile.
Dopo questo giro unico sali-rete di nuovo nel vostro co-modo pullman gran turismo e proseguirete fino al Lago di Costanza quindi, in battello, da Romanshorn raggiunge-rete Friedrichshafen, dove pernotterete in hotel.
Giornata in dirigibile!Il secondo giorno di questo particolare viaggio all’inse-
gna dell’aviazione è intera-mente dedicato alla storia del dirigibile Zeppelin: scoprite maggiori informazioni su quest’aeronave rigida unica nel suo genere, i cui esordi fu-rono contrassegnati da fiaschi, sfortuna e guasti – ma che, grazie all’intervento di nume-rosi appassionati di aeronau-tica, furono man mano risolti.
Dopo colazione, i nostri spe-cialisti vi conducono a visitare
il cantiere aeronautico Zeppe-lin: con una lunghezza di 110 metri, una larghezza di 69 metri e un’altezza di 34 metri, questo hangar è considerato tra le aviorimesse autopor-tanti più grandi della Germa-nia meridionale. Qui è di casa Zeppelin NT. I professionisti responsabili dell’aviorimessa condivideranno con voi av-vincenti informazioni sull’af-fascinante mondo degli Zep-pelin e imparerete tutto sui dirigibili di nuova genera-zione, il loro sviluppo e la loro costruzione. Davvero impres-sionante!
L’hotel è situato a 5 minuti in automobile dal centro di Frie-drichshafen e dista 2,5 km dal Lago di Costanza; tranquillo, nel cuore di un ampio giar-dino. Dispone di 63 camere moderne, tutte dotate di TV satellitare, WLAN gratuita, cas-saforte; bagno/doccia, WC; in parte con balcone. Reception, ristorante, bar. Area wellness.
HOTEL 4 STELLE HOTEL KNOBLAUCH
Una camera dell’hotel Knoblauch.
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Sconto
prenotazioni
anticipate per
i soci TCS
CHF 50.–
valido fino al
31.05.2016
INFORMAZIONICome si arriva?Da/a Lucerna (parcheggio pullman Inseli), viaggio con comodo pullman
Attrazioni TCSVisita degli stabilimenti aeronautici RUAG di Emmen con visita privata | Volo di 60 minuti con Ju 52 sopra la Svizzera orientale | Visita dell’aviorimessa Zeppelin e del museo | 30 minuti di volo con Zeppelin sopra il Lago di Costanza | Visita del museo Dornier | Guida TCS da/a Lucerna
Il pacchetto comprendeViaggio in pullman da Lucerna (Inseli) e ritorno | Tutte le tasse e i biglietti | 2 pernottamenti incl. prima colazione | 2 cene | degustazione vini | 3 pranzi | 2 aperitivi serali | 60 minuti di volo con Ju 52 da/a Dübendorf | Traghetto da Rorschach a Friedrichshafen | 30 minuti di volo in Zeppelin da/a Friedrichshafen | Ingressi al museo Flieger&Flap, Zeppelin e Dornier | Guida di viaggio locale in lingua tedesca | Esaustiva documentazione di viaggio
Il pacchetto non comprendeSpese personali | Pasti e bevande non menzionati | Assicurazione annullamento, rientro e spese di cura (si consiglia il libretto TCS ETI Europa, lo si può prenotare al sito www.protezione-viaggio.tcs.ch)
Norme d’ingressoI cittadini svizzeri devono essere in possesso di passaporto o carta d’identità in corso di validità.
Si applicano le condizioni speciali di viaggio di TCS Viaggi SA che riceverete insieme alla documentazione di iscrizione. Con riserva di modifiche al programma di viaggio.
Organizzazione, prenota-zione e informazioniTCS Centro Servizi Turismo Maulbeerstrasse 10, 3011 BernaTel. 0800 163 111Email: [email protected] www.tcs-viaggi.ch/ju52
La Tante Ju in volo.
Lo Zeppelin sorvola il Lago di Costanza.
DATE DI VIAGGIO E PREZZI
22–24.09.16, GI–SA, tedesco, da/a Lucerna
Prezzi per soci TCS a persona in fr.In camera doppia supplemento: camera singolasupplemento: doppia uso singolasupplemento: non soci TCS
1980.–55.–95.–
100.–
Attenzione: minimo 11, massimo 22 partecipanti Possibilità di scendere poi a Zurigo
Naturalmente non vi limite-rete a guardare i dirigibili: dopo il pranzo nel ristorante dell’hangar vi potrete godere un volo in dirigibile di 30 mi-nuti sopra il Lago di Costanza! Infine ci tufferemo insieme nella storia di questi giganti dell’aria con una visita gui-data nel museo Zeppelin. Sfruttate questa occasione per fare le vostre domande e sco-prite tutto ciò che c’è da sa-pere su questi colossi affasci-nanti prima di fare ritorno in hotel.
Stabilimenti DornierA conclusione di quest’affasci-nante breve viaggio nel mondo dell’aviazione visite-rete i famosi stabilimenti Dornier, risalenti a Claude Honoré Desiré Dornier. Negli
anni 1920, egli realizza una serie di progetti di aerei quasi tutti fabbricati in metallo – con una tecnica pressoché ri-voluzionaria: il suo Merkur si guadagnò ben sette record mondiali, nel 1925 l’esplora-tore polare norvegese Roald Amundsen va alla scoperta dell’Artide con Wal, grazie ai suoi voli spettacolari l’aereo Flugschiff Do X passa alla sto-ria come il più grande della sua epoca. Poiché molti degli oltre 100 tipi di aerei erano prodotti all’estero, Dornier si guadagnò ben presto rispetto a livello internazionale.
Gli stabilimenti Dornier, che sorgono a ridosso dell’aero-porto di Friedrichshafen, con-sentono di vivere da vicino in modo affascinante i 100 anni
di storia dell’aviazione e dell’aeronautica spaziale. L’ar-chitettura ispirata ad un han-gar aeronautico ospita su 5000 metri quadrati quasi 400 pezzi da esposizione, tra cui numerosi aerei originali, sette esemplari 1:1 di aero-nautica spaziale e una rico-struzione completa del veli-volo Merkur.
Con una gran quantità di im-pressioni, avventure ed espe-rienze da raccontare potrete tornare, dopo questo avvin-cente viaggio nello spazio e nel tempo, all’inizio del no-stro percorso, a Lucerna.
Ci rallegriamo di incontrarvi e di poter fare insieme a voi questa indimenticabile espe-rienza di TCS Viaggi!
Visita al museo Dornier.
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La Svizzera non ha un mare, ma in compenso ha molti laghi e fiumi. La maestosità delle no-
stre acque si coglie al meglio a bordo di un battello. Sen-tirsi scivolare sullo specchio d’acqua, lasciar scorrere i pensieri e ammirare le rive color verde primavera, le montagne imponenti e il cielo sopra di noi sempre pronto a nuove sorprese – una gita in battello offre relax e avven-tura allo stesso tempo. E dato che una gita in battello in due è più divertente che da soli, il TCS offre ai suoi soci un’of-ferta particolare: mostrando
la tessera di socio quando si compra una carta giornaliera se ne ottiene una seconda gratuita. La perfetta occa-sione dunque per offrire al proprio partner una gita ro-mantica sul Lago di Ginevra, per trascorrere con amici una giornata idilliaca sul Lago di Thun oppure per regalare alla nonna o al nonno una bella gita sul Reno.
Metà prezzo validoÈ possibile usufruire di que-sta offerta dal 1° maggio fino al 30 giugno 2016 e vale per tutti i battelli – a parte i tra-ghetti – su quasi tutti i grandi
In due sul battello al prezzo di uno
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Dal 01.01.2016
al
31.12.2016
Max MUSTERMANN
ZH/ZH1
000.000.000
Socio
2 per 1per i soci
del TCS
2 PER 1 SU FIUMI E LAGHI SVIZZERI
Quest’offerta è valida dal 1° maggio sino al 30 giugno 2016 (eccetto la Festa della Mamma, l’8 maggio 2016).
L’offerta vale per carte giornaliere di tutte le so-cietà di navigazione sulle acque indicate qui sotto:Lago di Ginevra (1)Laghi di Neuchâtel e Morat e crociere dei tre laghi (2)Lago di Bienne e crociere dei tre laghi (3)Aare Bienne–Soletta (3)Laghi di Thun e Brienz (4)Reno Basilea–Rhein- felden (5)Lago di Hallwil (6)Lago dei Quattro Cantoni (7)Laghi di Zugo e Ägeri (8)Lago di Greifen (9)Untersee e Reno Kreuz-lingen–Sciaffusa (10)Lago di Costanza (11)Lago di Walen (12)Lago di Lugano (13)
Si prega di informarsi sui luoghi e gli orari di partenza. L’offerta non è cumulabile con altre ridu-zioni e vale solo sui viaggi rego-lari secondo orario. Altre infor-mazioni e luoghi di partenza si possono consultare sul sito www.navigazionesvizzera.ch
Nei mesi di maggio e giugno i soci del TCS comprando una carta giornaliera per il battello ne ricevono una seconda in omaggio. Basta semplicemente mostrare la tessera di socio alla cassa e il vostro accompagnatore può salire così con voi a bordo senza pagare.
Si salpa Ammirare la Svizzera solcando
le sue acque.
laghi svizzeri così come pure per alcune gite sul Reno e sull’Aare (v. la lista pubbli-cata qui a lato).
I soci TCS, che hanno un ab-bonamento metà-prezzo FFS ne approfittano doppiamente: pagano solo metà-prezzo la giornaliera e ne ottengono gratuitamente un’altra, pure se la seconda persona non dispone di un abbonamento metà-prezzo. Per una gita in due a prezzo super vantag-gioso basta mostrare alla cassa della società di naviga-zione la tessera di socio e l’ab-bonamento metà-prezzo. •
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VANTAGGI SOCIO
OFFERTA PER SOCI TCS
Sperimentare e rilassarsi 125 camere non fumatori e suite eleganti entusiasmano per lo stile personale e creano un’atmosfera rilassante, ideale per il benessere. La maggior parte delle camere è posizionata lato lago, con o senza balcone.
Buona tavola e gastronomia Accomodatevi e cenate nel piacevole ambiente o� erto dal ristorante con vista sul lago o sulla terrazza sul lago e godete della vista meravigliosa. In alternativa, vale la pena visitare l’accogliente «Fischerstube». Lo sta� in cucina vi vizierà con squisitezze mediterranee e specialità a base di pesce delle acque locali. La fi losofi a gastronomica della casa è basata su prodotti regionali freschi e di ottima qualità.
Benessere e riposo La meravigliosa Schachen Bad & SPA, aperta tutto l’anno (anche per ospiti esterni) è il luogo perfetto per rilassare corpo, mente e anima. Oltre 1000 m2 di oasi di benessere con moderna piscina coperta, area sauna, bagno Rasul, sala fi tness e stanze trattamenti.
OFFERTA ESCLUSIVA• 3 pernottamenti in camera doppia lato lago con balcone• Ricca colazione a buff et• Menu serale di 3 portate à la carte la sera di arrivo• 1 giorno con una bicicletta noleggiata oppure un giro del lago
in battello (90 minuti)• Utilizzo gratuito dell’area benessere con sauna, sala fi tness, piscina coperta e
piscina all’aperto (dal 10 maggio all’inizio di settembre)
Vivere il Lago di Costanza dal suo lato migliore! BENVENUTI ALl'HOTEL BAD SCHACHEN A LINDAU!
Prezzo
per i soci TCS
da € 382.50
anziché il prezzo
per i non soci di € 475.-
Per persona per 3 notti
(suite con doppia)
L’Hotel 4 stelle Superior, situato direttamente sul Lago di Costanza, o� re una splendida vista del lago e delle vicine Alpi. L’hotel storico è immerso in un vasto parco con terrazza sul lago, molo e noleggio barche. Piscina all’aperto dalle note nostalgiche con accesso diretto al lago.
PREZZI E VALIDITÀPrezzi per persona. Pagamento in euro direttamente all’hotel.
Dal 28 aprile al 30 maggio e dal 4 settembre al 16 ottobre 2016: Nella camera doppia: € 382.50 p.p. (arrivo domenica, lunedì, martedì) invece di € 475.– Nella camera doppia: € 435.– p.p. (arrivo giovedì, venerdì, sabato) invece di € 499.– Nella camera singola: € 482.50 p.p. (arrivo domenica, lunedì, martedì) invece di € 586.–Nella camera singola: € 535.– p.p. (arrivo giovedì, venerdì, sabato) invece di € 607.–
Dal 1o giugno al 20 luglio e dal 21 agosto al 4 settembre 2016 : Nella camera doppia: € 435.– p.p. (arrivo ogni giorno) invece di € 499.–Nella camera singola: € 535.– p.p. (arrivo ogni giorno) invece di € 607.–
PRENOTAZIONI E INFORMAZIONIEsclusivamente con Private Selection Hotels: Telefono 041 368 10 05 (lunedì-sabato) oppure [email protected]
Scegliere Hotel Bad Schachen a Lindau nel modulo di prenotazione e completare il codice promozionale con TOURING per ottenere il prezzo speciale.
Pubblicità
Chi ha in programma un viaggio, deve rac-cogliere online le informazioni, poi
paragonare i prezzi su varie piattaforme e infine preno-tare con la carta di credito. Tutta questa procedura spesso risulta essere labo-riosa e difficile da effettuare su uno smartphone. Ma è ac-qua passata. Ora con la nuova funzionalità «Destinazioni» il motore di ricerca Google fa-cilita la pianificazione di un viaggio tramite smartphone, perché fornisce insieme sia le informazioni sulle mete che le piattaforme di prenota-zione. Si possono cercare de-
terminate località (ad es. aprire il browser, digitare su Google «europa destinazioni» o una città e la parola chiave «destinazioni») e si ottengono informazioni anche in for-mato video. Il sistema indica persino le temperature e il clima per poter scegliere la meta di viaggio ideale. Se vale la pena rendere visita alle attrazioni turistiche, lo si può dedurre dalle valutazioni fornite. In più spesso si viene informati anche sugli orari di punta, in modo da poterli evi-tare. Per la ricerca in base ai Paesi, il sistema permette di filtrare i risultati mediante 10 criteri come avventura o cul-
tura. Alla voce «Pianifica un viaggio su Google» si viene indirizzati al motore di ri-cerca, con pagine dei risultati che mostrano offerte per voli, alberghi e ristoranti, oltre alle valutazioni. In Svizzera è disponibile la versione beta per Android e iOS.
Così Google sottrae click alle altre piattaforme di viaggio? «No», afferma il professor Christian Lässer, esperto in turismo all’Università di San Gallo. «La nuova funzione di Google è un servizio in più ed è anche interessante perché si basa sulle esperienze di viaggio di altre persone». •
Lo smartphone sostituisce il computer anche per la programmazione delle vacanze. Con la nuova funzionalità «Destinazioni» della versione mobile del motore di ricerca si pianificano viaggi e ferie su Google.
TESTO JULIANE LUTZ
Google parte in viaggio
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CASTING DOMENICA 11 SETTEMBRE À LOCARNO
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MISS & MISTER TEENIE CONTEST Schweiz | Suisse | Svizzerawww.teeniecontest.ch
Hotel SchweizerhofAndermatt
Molto più diun albergoUna nuova rubrica curata dai nostri redattori è dedicata ad hotel e altre aziende di soggiorno che, ai loro occhi, sono da ritenersi speciali. Primo della lista, l’albergo basilese Teufelhof.
Affasci-nante L’albergo emana un fascino tutto suo.
Antiche mura Nella
cantina archeologica
si tengono degli eventi.
Originale Otto camere sono arredate costan-temente da nuovi artisti. TESTO JULIANE LUTZ
TEUFELHOF BASILEA
S egno positivo per un al-bergo, il Teufelhof è un punto d’incontro predi-
letto dalla gente del posto. Nel Bar & Kaffee, dove la sera vengono serviti vini e whisky ricercati, si dà appuntamento tutta Basilea. Per prenotare un tavolo nel ristorante ga-stronomico Bel Etage, tra sto-riche pareti, è meglio muo-versi con largo anticipo. La cucina stagionale di Michael Baader raccoglie ampi con-sensi tra i locali. Antipasti da 28 franchi e piatti principali da 59, oppure menù di tre portate tra 109 e 169 franchi accompagnati da vini abbi-nati alla perfezione. Allo stesso modo vale la pena ren-dere visita al Ristorante Ate-lier, l’altro della casa. Qui si offre «moderna cucina inter-nazionale» e gli ospiti pos-sono comporre i loro menù. In estate gli ospiti del Bar & Kaffee e dei ristoranti ven-
gono serviti nel giardino romantico. Ah, tra l’altro il Teufelhof ha anche un teatro.
Soggiornare nell’arteL’infrastruttura è anche un centro culturale, oltre che un luogo in cui si mangia otti-mamente in un’atmosfera ac-cogliente. Ma pure le camere contribuiscono a rendere spe-ciale questo hotel di tre stelle. Tutte sono arredate con clas-sici mobili di design del fab-bricante svizzero Vitra. Nelle 20 camere del Galeriehotel (da 178 fr.) domina un am-biente sobrio e in cui predo-mina il colore bianco, mentre le otto camere del Kunsthotel
(da 218 fr.) sono decorate da sempre nuovi artisti. Consi-glio: la suite junior su due piani. Durante la visita i locali della nostra camera erano arredati con dei ber-retti di lana fatti a maglia. Decorazione molto apprez-zata dalla redattrice.
Nel cuore di Basilea Chi arriva al Teufelhof si trova nel bel mezzo di Basi-lea. L’albergo è costituito da due stabili del XVIII secolo uniti tra loro ed è immerso nel nucleo storico. Le attra-zioni principali possono es-sere raggiunte a piedi e la fermata del tram si trova pro-prio dietro l’angolo. Molto pratico: con il Mobility Ticket i clienti dell’hotel possono utilizzare gratuitamente i mezzi di trasporto pubblici. Sarebbe peccato prenotare questo albergo solo per dor-mirci. Infatti è il luogo ideale per appassionati di arte e de-sign, insomma per coloro che hanno il tempo di godersi tutto ciò che offre questo albergo speciale. ◆
Molto più di un albergoIl Teufelhof è anche centro culturale, ristorante e punto d’incontro nel nucleo storico.
Nel Bar & Kaffee Zum Teufel s’incon-tra tutta Basilea.
In questo hotel, design e arte sono parte integrante.
Offre cucina gastronomica e internazionale nei due ristoranti.
I MIGLIORI HOTEL A 3 STELLE DELLA SVIZZERAIl Teufelhof è membro del «Best 3 Star Ho-tels», un nuovo gruppo alberghiero svizzero che raccoglie i migliori hotel a tre stelle del Paese con un’offerta impeccabile per quanto concerne la loro infrastruttura e il servizio. Oltre a godere di una valutazione eccellente
degli ospiti, devono anche dimostrare di es-sere in grado di soddisfare numerosi requisiti di qualità propri del settore alberghiero di quattro e cinque stelle. L’associazione conta dodici soci, soggetti a controllo annuale.www.best3starhotels.ch
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LE INSEGNE D’ORO
Offerta speciale «SO SCOTTISH» dal 21 al 30 luglio 2016Rendete indimenticabile la vostra partecipazione al Basel Tattoo 2016 e trascorrete una serata dall’incantevole atmosfera scozzese.
Il Grand Hotel Les Trois Rois trasforma la propria sala da ballo in un ambiente scozzese fiabesco. Oltre al sensazionale spettacolo
del Basel Tattoo godetevi una prelibata cena di quattro portate a base di specialità scozzesi, accompagnate da vino e una degustazione
senza precedenti di diversi single malt di Glenfiddich a cura dell’esperto di whisky, il Prof. Walter Schobert, membro dell’accademia
scozzese di whisky Keepers of the Quaich.
La vostra offerta comprende
• Biglietti con i migliori posti a sedere (R1/L1) per il Basel Tattoo 2016
• Rivista Basel Tattoo e cuscino per stare comodamente seduti
• Cocktail di benvenuto con whisky Glenfiddich
• Cena scozzese a 4 portate accompagnata da vino, acqua minerale, soft drink e caffè
• Degustazione di whisky con il Prof. Walter Schobert
• 1 bottiglia di Glenfiddich, 18 anni, single malt whisky
• Pernottamento per una notte presso il Grand Hotel Les Trois Rois incl. abbondante colazione
A partire da CHF 552 a persona in stanza doppia
A partire da CHF 670 in stanza singola
Assicuratevi il posto, l’offerta andrà esaurita velocemente!Potete prenotare comodamente telefonando al numero +41 61 260 51 25o mandando una mail a [email protected]
Esclusivamenteper i membri
del TCS
Arriva SpeedyAll’aperto sulla pista, dove può «combattere e lottare» con la gente, Peter Stadelmann si sente a suo agio. Qui diventa chiaro anche il motivo per cui è noto con il nomignolo di Speedy.
Capo istruttore del TCS per i veicoli commerciali Speedy ama il proprio lavoro alla TCS Training & Events a Betzholz.
TESTO DOMINIC GRAF | FOTO EMANUEL FREUDIGER
PETER STADELMANN
BOTTA E RISPOSTAQuali tre parole la descri-vono al meglio?Umanità. Amante della libertà. Pungente.
Che veicolo guida in privato?Posseggo tre autovetture: un pick-up per tutti i giorni, una Land Rover Defender 110 per i viaggi mentre per svagarmi ho una vecchia Jeep CJ7 Golden Eagle del ’75.
Che musica ascolta?Guidando ascolto in preva-lenza la radio. A casa ascolto il genere bluegrass e il corno delle Alpi.
Speedy guarda incantato un camion da dietro, mentre esegue una fre-nata d’emergenza sulla
pista di prova bagnata. «Ge-niale! È rimasto completa-mente sui freni. È quello che voglio vedere», dice all’au-tista via radiotrasmittente, mentre sul suo volto si disegna un grande sorriso, come se avesse effettuato lui stesso la manovra. E già il prossimo camion gli passa davanti sgommando.
Il fattore umanoSpeedy è sempre in movi-mento, impartisce istruzioni e ha sempre una simpatica battuta di riserva. Parla la lingua dei partecipanti, adat-tando il suo vocabolario al tipo di corso. Con un condu-cente ansioso parla in modo più tranquillo e delicato ri-
spetto a un camionista speri-mentato, a cui piacciono di-scorsi un po’ più ruvidi. Ma è proprio quello che questo istruttore di guida ama del suo lavoro: «Qui posso com-battere e lottare con la gente, in breve lavorare».
Durante tre dei cinque giorni lavorativi, Speedy è sulla pi-sta e dirige i corsi di perfezio-namento di guida, perlopiù quelli dei veicoli pesanti in base all’Ordinanza sull’am-missione degli autisti (OAut). Del suo mestiere fa parte an-che il lavoro da scrivania, ma la vera sfida che lo motiva quotidianamente è la combi-nazione di formazione, fisica della guida e psicologia. «Il fattore umano è quello che possiamo influenzare mag-giormente nella circolazione. Se dopo una giornata con me,
riescono ad aumentare il loro sentimento di sicurezza, al-lora sono contento», confida Speedy. Anche nella vita pri-vata ama stare all’aperto, ad esempio suonando il corno delle Alpi. La sua vera pas-sione, però, è la guida fuori-strada, come dimostra il suo orecchino a forma di Jeep.
17 anni alla SauberDa cinque anni Peter Stadel-mann è capo istruttore di vei-coli commerciali alla TCS Training & Events. In prece-denza il meccanico di camion di formazione ha lavorato per 17 anni per la scuderia Sau-ber di Formula 1, undici anni dei quali come meccanico ed autista, gli altri sei come responsabile dei trasporti e della logistica. A quel periodo risale anche il suo nomignolo: «Alla Sauber c’erano quattro persone di nome Peter. E sic-come io non riuscivo mai a stare fermo e avevo bisogno di fare sempre qualcosa, mi soprannominarono semplice-mente Speedy», racconta il 51enne. Il soprannome è ri-masto e oggi è più noto come
Speedy che con il suo vero nome. «Ma perché proprio Speedy, se in realtà sei così lento?», lo provoca un parte-cipante al corso odierno cer-cando di farlo arrabbiare. «Per quel che mi riguarda, puoi chiamarmi anche Slowly, se lo preferisci, risponde prontamente ridendo Speedy. La velocità non sta soltanto nelle gambe, ma anche nella mente. •
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CLUB
Bon de commande Prénom/nom:
Adresse:
NPA/lieu:
Téléphone (en journée):
E-mail:
Commande sur www.sektor1.ch (sous Promo-code, saisir «touring») ou par envoi postal de ce bon (Karl‘s kühne Gassenschau, Schaffhau-serstrasse 21, 8006 Zurich). Taxe de CHF 9.– (en cas de commande en ligne, voir les indica-tions sur la page de commande)
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VE 17.6.2016 MA 05.7.2016 Ma 21.6.2016 JE 07.7.2016 SA 5.6.2016 ME 13.7.2016 ME 29.6.2016 JE 14.7.2016
Je commande: Prix normaux: MA/ME JE-SA
Adulte CHF 68.– CHF 78.– AVS/édud. CHF 58.– CHF 68.– Enfa. (moins d. 16) CHF 48.– CHF 58.–
Réduction sur 2 billets au maximum! Contingent dans la limite des places disponibles. En cas d’épuisement du stock de billets disponibles à la date souhaitée, je commande des billets pour l’une de ces deux dates de rechange:
1. 2.
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Patronage Voyage en train
… a partir de juin 2016 à WinterthourI N F O S & B I L L E T S
Vacanze in Italia
ITALIAITALIAIl paese del soleIl paese del sole
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Per gli utenti della strada è quasi come un quiz: a che velocità re-ale sto guidando? Non appena la tabella dell’inforadar s’illumina,
non sono pochi quei conducenti che si sorprendono della loro alta velocità: 36 km/h in una Zona 30, 59 km/h in un abitato al posto di 50, si fa presto a supe-rare i limiti in vigore. Sebbene i rileva-menti dell’inforadar non sfocino in multe o altre conseguenze, resta la sen-sazione di inadeguatezza o almeno la consapevolezza di aver sbagliato la valu-tazione della propria velocità. E con ciò questo radar amico ha già svolto una parte importante del suo compito: la sensibilizzazione in rapporto al pedale dell’acceleratore.
Preziose analisi e consulenzeDa vent’anni gli inforadar del TCS della ditta Taxomex sono in servizio ininter-rottamente. Preziose almeno quanto l’attività di prevenzione sono le misura-zioni e le valutazioni che il TCS fornisce attraverso i dati raccolti. Grazie ad ana-
lisi scientifiche e alle conoscenze che ne risultano, così come alla consulenza ai Comuni, tramite il TCS si crea un signi-ficativo valore aggiunto. E così alla fine si possono attuare provvedimenti che contribuiscono ad un notevole migliora-mento della sicurezza stradale, quali adeguamenti della segnalazione dei li-miti di velocità o modifiche alla proget-tazione stradale, per esempio attraverso restringimenti o isole al centro della carreggiata.
Effetto psicologicoDal 2015 anche il Comune di Adlikon, nell’area vinicola zurighese, impiega un inforadar del TCS. Dopo che i residenti si erano lamentati per la guida troppo veloce in un’area da 50 km/h all’entrata del paese, il Consiglio comunale ha in-teso risolvere il problema facendo capo all’inforadar. E con successo, come rac-conta il membro del consiglio Robert Weidmann: «Attraverso i rilevamenti conosciamo esattamente dove e di quanto viene superata in media la velo-
cità consentita, ma anche dove il limite viene rispettato con giudizio». Come raccomandato dal TCS, l’apparecchio viene posizionato ogni due giorni in un altro punto, così da avere un impatto positivo sulla condotta di guida. «Siamo convinti del suo effetto psicologico», af-ferma Weidmann, subito aggiungendo: «Noleggeremo anche quest’anno un apparecchio inforadar del TCS per due o tre settimane».
La conclusione di Robert Weidmann coincide con l’esperienza pluriennale e le analisi del TCS, nonché con gli studi scientifici: dove viene posizionato un inforadar, i limiti di velocità vengono osservati di più. Allo stesso modo, con il contributo del TCS in numerosi comuni è stato possibile rimuovere molti punti pericolosi grazie alle analisi basate sulle misurazioni con tale apparecchiatura. •
L’inforadar del TCS ricorda ai conducenti che devono adattare la loro velocità in alcuni punti critici del campo stradale. Ma oltre alla funzione di prevenzione con questo radar amico, tramite analisi e consigli il TCS sostiene i Comuni nell’adozione di provvedimenti concreti per la sicurezza stradale.
TESTO DOMINIC GRAF | FOTO EMANUEL FREUDIGER
Un radar amico come prevenzione
Apprezzato dai Comuni L’inforadar del TCS apre gli occhi a molti conducenti.
NOLEGGIARE L’INFORADARIl TCS e le sue Sezioni dispongono di 28 inforadar, che possono essere noleggiati dai Comuni per almeno una settimana. La consegna avviene solita-mente di lunedì, mentre la restituzione di venerdì.
Normalmente sono inclusi nel servizio le istruzioni di funzionamento dell’ap-parecchio, il trasporto oltre alla valuta-zione dei dati raccolti e ad un com-mento.
Le prenotazioni sono possibili diretta-mente al numero 058 827 23 90 op-pure online su: www.tcs.ch/sicurezza-stradale
64 touring | maggio 2016
CLUB
ODILE RECORDON
Funzione: giurista della protezione giuridica e re-sponsabile gruppo esperti Diritto del lavoro, della lo-cazione e dei consumatori, Svizzera romanda
Professione: giurista
Età: 54 anni
Notte tempestosa in tenda
Ospite indesiderato L’albero ha distrutto la tenda.
TESTO ODILE RECORDON
La notte in campeggio non è durata molto. Poco dopo lo scoppio del temporale, l’albero che di giorno faceva una piacevole ombra è caduto sulla tenda. Chi è responsabile in casi simili?
Domanda: durante un temporale, un albero è caduto sulla mia tenda distrug-
gendola. Chi paga i danni e come posso assicurarmi?
In casi simili, fa stato quanto previsto dal Codice svizzero delle obbligazioni: «Il pro-prietario di un edificio o di un’altra opera è tenuto a ri-sarcire i danni cagionati da vizio di costruzione o da di-fetto di manutenzione» (art. 58 cpv. 1 CO). Per «un’altra opera» s’intende ad esempio un campeggio, di cui il pro-prietario deve garantire l’agi-bilità sicura da parte degli utenti, nel limite dell’esigi-bile.
Un albero sano?L’esigibilità nel caso degli al-beri si riferisce alla qualità dei controlli. Questi si limi-tano di regola ad un’osserva-zione esterna dal suolo. Un’a-nalisi approfondita è esigibile soltanto quando le condizioni esteriori dell’albero, ad esem-pio un tronco marcescente, la suggeriscono. Soltanto gli alberi manifestamente peri-colosi, ad esempio quelli fortemente inclinati, sono da trattare e, se del caso, da eli-minare. Il proprietario non è quindi responsabile se este-
riormente l’albero appariva sano e non sembrava richie-dere particolari misure pre-ventive. Ed è anche un bene, perché un obbligo di manu-tenzione troppo severo po-trebbe portare alla conse-guenza che molti alberi siano abbattuti a titolo preventivo, senza un’effettiva ragione.
La responsabilità del proprie-tario viene a cadere inoltre quando il cosiddetto nesso di causalità adeguata è inter-rotto da un evento di forza maggiore, vale a dire un evento imprevisto e straordi-nario, che si produce per cause esterne di forza inarre-stabile (ad esempio un tem-porale secolare). Secondo la giurisprudenza del Tribunale federale, non rientra invece ad esempio tra i casi di forza maggiore un temporale au-tunnale «non straordinario» oppure un «normale e preve-dibile» giorno di favonio. Il temporale non annulla quindi il nesso di causalità. Qualora un albero inclinato o dal tronco marcescente non
CONSIGLI
1 Chiedere alla propria compagnia d’assicu-
razione per l’economia domestica una copertura per i danni fuori casa.
2 Conservare le rice-vute degli effetti per-
sonali.
3 Evitare di sistemarsi sotto alberi perico-
lanti.
4 Documentare il danno (fotografie,
testimonianze).
5 Annunciare subito il danno al proprietario
e al gerente nonché alla propria assicurazione per l’economia domestica.
fosse stato preventivamente curato o tagliato, in questo caso il suo proprietario dovrà passare alla cassa qualora esso dovesse cadere e cagio-nare dei danni.
Va poi considerato che la maggioranza delle assicura-zioni per l’economia dome-stica, oltre a coprire i sinistri in casa, estendono la loro co-pertura, entro certi limiti, an-che fuori casa per quanto ri-guarda gli effetti personali che non si trovassero nel luogo assicurato. In tal caso il danno, a seconda della coper-tura, può essere rimborsato anche dalla propria polizza per l’economia domestica. ◆
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protezione giuridica e re-sponsabile gruppo esperti Diritto del lavoro, della lo-cazione e dei consumatori,
opera» s’intende ad esempio un campeggio, di cui il pro-prietario deve garantire l’agi-bilità sicura da parte degli utenti, nel limite dell’esigi-
quindi responsabile se este-
L’ESPERTO TCS
maggio 2016 | touring 65
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La redazione si riserva di apportare eventuali tagli e non tiene corrispon-denza. È possibile inviare le lettere per e-mail ([email protected]). Le lettere sono pubblicate anche nella versione online di Touring (www.touring.ch).
touring impressumRivista del Touring Club Svizzero (TCS)
EditoreTouring Club SvizzeroCasella postale 820, 1214 Vernier (GE)
Caporedattore Felix Maurhofer
Vice caporedattoriMarc-Olivier HerrenDino Nodari
Redazione Aline BeaudJuliane LutzDominic Graf
Art DirectorAlban Seeger
Responsabile fotoEmanuel Freudiger
LayoutAndreas WaberStephan KneubühlSara BönzliMathias Wyssenbach
Assistenti di redazioneMichela Ferrari (I)Tania Folly (F)Oliver Marti (T)Irene Mikovcic-Christen
CorrispondenzaRedazione TouringMaulbeerstrasse 10, 3001 BernaTel +41 58 827 35 00Fax +41 58 827 50 [email protected]
TiraturaEdizione italiana: 83 246Totale: 1 334 694
Edizione/MarketingReto KammermannNatascia Prosperi
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Modifica indirizzo: con il numero di socio: TCS, Sede centrale, Casella postale 820, 1214 Vernier, Tel. 0844 888 111, [email protected]
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Testi e foto sono protetti dai diritti di autore. Ogni riproduzione, anche parziale, richiede l’accordo scritto dell’editoria. Si declina ogni responsabilità per manoscritti e altri lavori non richiesti.
ProduzioneSwissprinters SABrühlstrasse 5, 4800 ZofingenTel. +41 58 787 30 00
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quello che ci ha fatto vivere. Allora ci racconti la sua curiosa, avventurosa o divertente storia. Da inviare con una foto a: [email protected]
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Una nuova vita per un vecchio taxiQuando nel 1978 andai a Londra con un cono-scente, mi entusiasmai per quei tipici taxi in-glesi. La loro forma tozza, il suono vigoroso del motore diesel e lo spazio per i passeggeri ci impressionarono, così decidemmo lì per lì di comprarne uno. Al massimo dopo 10 anni di vita i «cab» venivano dismessi. Ne acqui-stammo uno di 9 anni e 9 mesi per quasi 2000 franchi. Era dunque ancora in servi-zio, ciò che per noi rappresentava una garan-zia, dato che tutto era funzionante sebbene avesse sul cruscotto già 500 000 chilome-tri. Tornati in Svizzera montammo un al-tro sedile a lato del guidatore, dove di solito c’era lo spazio per i bagagli. Così l’auto di-venne una sette posti a tutti gli effetti. Ol-tre al normale uso quotidiano, con lei sono andato a decine di matrimoni, ho traspor-tato diverse merci grazie all’elevata capa-cità di carico e all’ampio abitacolo, ho accom-pagnato gli ospiti del giubileo di una ditta di taxi, l’ho usata come vettore di pubblicità e anche come veicolo da campeggio. Mi ha ac-
Souvenir da Londra Il taxi trasformato di Peter Buchegger.
compagnato in diverse nazioni, mi ha con-sentito di fare incontri memorabili e soprat-tutto: dopo 38 anni mi procura ancora piacere, quando ogni tanto la guido durante l’estate.
Peter Buchegger, Weinfelden
Illuminazione mancante delle bicicletteSono esterrefatta ogni volta che m’imbatto in biciclette sulla pubblica via senza fari davanti e dietro. Lo scorso autunno nel tardo pomerig-gio ho sorpassato con il mio veicolo alcuni ciclisti che circolavano senza alcuna illuminazione, vestiti con abiti scuri e senza bracciali fluorescenti. Un vero e pro-prio pericolo, li vedi con dif-ficoltà e solamente quando sei vicino. Non capisco per-ché i fari accesi siano obbli-gatori solo per le quattro ruote e non anche per le due ruote.
Antoinette Rivier, Cully
Limite alle deduzioni fiscali dei pendolariL’intero sistema fiscale sviz-zero è complesso perché do-vrebbe servire a garantire la giustizia fiscale. Il fatto che
però venga introdotto in modo unilaterale un limite alle deduzioni fiscali con-cesse ai pendolari, contrad-dice questa idea. Si tratta semplicemente di un au-mento fiscale nascosto. In questo modo risultano svan-taggiati coloro che sono costretti ad affrontare dei percorsi casa-lavoro molto lunghi per poter guada-gnare il loro reddito (impo-nibile).
Raphael Affolter @
L’elettronica nell’autoDa decenni gli stregoni dell’elettronica e dell’infor-matica che lavorano per l’in-dustria automobilistica cer-cano di creare un computer che renda superfluo il con-ducente in auto o che lo con-
danni al dolce far niente. Già le automobili sono at-trezzate con luci che si ac-cendono automaticamente per coloro che non si accor-gono che è diventato buio oppure con tergicristalli che si attivano automaticamente per coloro che non si accor-gono che ha cominciato a piovere. Tutte innovazioni formidabili. Ma c’è già un computer che sa affrontare tutte le situazioni complesse sulla strada: il cervello umano. Tuttavia, invece di aggiornare costantemente il nostro computer naturale, come facciamo con tutti i PC, smartphone, tablet ecc. lo lasciamo appassire e dele-ghiamo il suo lavoro alla tecnica digitale.
Stefan Fenner @
maggio 2016 | touring 67
FORUM
GIOCHI MOBILI
Sulla brace Il pane «serpente» da degustare caldo!
Quando vado in campeggio…Questo gioco è un invito a spremere le meningi e con-viene perfettamente a un gruppo. Il primo giocatore inizia con: «Quando vado in campeggio, prendo…» e indica un oggetto, per esempio una tenda. Il secondo giocatore riprende la frase dall’inizio e la completa con un altro oggetto, per esempio una torcia elettrica: «Quando vado in campeggio, prendo una tenda e una torcia elettrica». E così via. Ogni partecipante aggiunge un oggetto alla fine della frase, che quindi diventa sempre più lunga. Coloro che si sbagliano re-citando la frase sono eliminati. Il vincitore è l’ultimo che rimane in gioco!
Trova i 10 errori.
GIOCO 1
COME FUNZIONA?
Il pane «serpente» Approfitta del prossimo picnic nella natura per cucinare un pane «serpente» con i tuoi genitori. È una ricetta semplice, da preparare su un fuoco all’aperto! Mischia gli ingredienti per ottenere una pasta uniforme. Lasciala a riposo per circa un’ora, affinché il volume della pasta raddoppi. Quindi forma sei lunghi rotoli e avvolgili intorno a dei rami d’albero che avrai precedentemente pulito o raschiato con un coltello. Puoi anche servirti di lunghi mestoli di legno. Fai dorare il tuo pane «serpente» su tutti i lati sopra la brace, facendo attenzione a non farlo bruciare. Questo dovrebbe durare una ventina di minuti. In seguito degusta il pane ancora caldo! Una vera delizia!
Gli ingredienti (per circa 6 porzioni) 500 g di farina 20 g di lievito fresco 1 cc di sale 3 dl acqua 2 CC di olio d’oliva (colza o girasole) 6 rami o lunghi mestoli di legno
68 touring | maggio 2016
TOUROLINO
I premi sono generosamente offerti dal Museo svizzero dei trasporti, dallo zoo di Marécottes e dallo zoo di Servion.
Inviaci un’e-mail a [email protected] con la soluzione giusta per partecipare al sorteggio e provare a vincere uno dei premi a lato.
@
Partecipazione entro l’8 maggio 2016 per e-mail a: [email protected] o cartolina postale a: TCS, Redazione Touring, Tourolino, Maulbeerstr. 10, 3001 Berna
La risposta del concorso n. 4 era C, casco.Complimenti ai vinci-tori: Heidi Lieberherr (Ebnat-Kappel), Léa Loriol (Sion), Yvonne Wunderlin (Oeschgen), Maria Knobel (Forch) e Georges Cartil-lier (Genthod).
PREMI
1 buono del valore di 80 franchi.
5 entrate (adulto/bambi-no) di un valore di 55 fr.
Un’entrata famiglia (2 adulti, 2 bambini) di un valore di 30 fr.
1.
2.
3.
Come devo comportarmi al passaggio a livello, quando le barriere iniziano a chiudersi?
Possono partecipare tutti i giovani lettori e le giovani lettrici di Touring della Svizzera e del Liechtenstein, a eccezione dei collaboratori TCS e dei loro familiari. I giovani vincitori del concorso «Tourolino» saranno estratti a sorte e avvisati personalmente. Non viene tenuta alcuna corrispondenza in merito al concorso. Sono escluse le vie legali. I nomi dei vincitori verranno pubblicati di volta in volta sulla rivista Touring.
Trova l’ombra giusta.
Ecco alcune idee per la tua prossima escursione nella natura e per divertirti con i tuoi amici. Questo mese ti spieghiamo come preparare un pane «serpente» sul fuoco, da degustare ancora caldo! Buon appetito!
Mmmh,
Quante tende blu/rosse/gialle riesci a vedere?
tende blu: ____ tende rosse: ____ tende gialle: ____
TESTO ALINE BEAUD | ILLUSTRAZIONI ANDREA PETER
un pane caldo!
CONCORSO
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GIOCO 3GIOCO 2
□ A. Devo fermarmi davanti al passaggio a livello.
□ B. Devo passare in fretta prima della chiusura totale delle barriere.
□ C. Devo guardare se si sta avvicinando un treno e fer-marmi se ne vedo uno.
maggio 2016 | touring 69
«Con l’età mi sono
TESTO MARC-OLIVIER HERREN | FOTO CYRIL ZINGARO
Timea Bacsinszky sembra a suo agio anche al volante e non solo sul terreno da gioco. La campionessa di tennis non ha una vera passione per l’auto, ma ne loda l’aspetto pratico. Ne parla volentieri.
poi calmata»
In quanto tennista professionista viene sballottata nei quat-tro angoli del pianeta e si ritrova molto spesso al volante di un’auto. La vodese Timea Bacsinszky ci spiega il suo legame con questo mezzo di trasporto privilegiato.
La vettura e lei, è già una lunga storia?Sì, ho conseguito la licenza di condurre subito dopo aver compiuto i 18 anni. Se si abita a Bel-mont-sur-Lausanne, dove circola solo un bus ogni ora, è una necessità. Volevo essere indi-pendente e non dover sempre essere in debito con mia madre o il mio allenatore.
L’esame non l’ha stressata troppo?Essendo una tennista professionista, sono abi-tuata a essere sotto esame ogni giorno e spesso davanti ad un pubblico numeroso. Dunque un piccolo esame stradale… E poi tutto è andato bene.
Che cosa si attende dalla sua auto?A interessarmi è soprattutto l’aspetto pratico. Pur essendo sen-sibile all’estetica, non ho una passione smisurata per l’auto. Prima di tutto deve essere spaziosa e modulabile. Dato che spesso mi sposto per praticare attività sportive invernali, ho bi-sogno di spazio e ordine.
Nulla di più?In effetti vivo nella mia vettura. Mi capita di mangiare al suo interno qualcosina preparato in precedenza. Oltre all’aspetto di utilità, apprezzo l’ambiente intimo che regna a bordo. Dato che non mi piace troppo attirare gli sguardi della gente, le auto sportive non fanno dunque al mio caso.
Le è già capitato di recarsi a dei tornei in auto?Sì, a volte, quando le distanze non sono troppo lunghe, guido io. Ad esempio sono già andata a Lussemburgo e a Parigi.
Non ha paura di guidare nelle grandi città straniere?Assolutamente no. Certamente a Roma ci si deve imporre e non si deve temere di usare il clacson. A Parigi si deve invece insi-stere sul contatto visivo. È una sfida, ma mi piace guidare e alla fine ce la faccio sempre a districarmi. Inoltre ritengo che la vet-tura sia un mezzo ideale per scoprire una città.
Ma in occasione dei tornei del Grande Slam si fa condurre in auto, vero?È chiaro. Prendete ad esempio il Flushing Mea-dows a New York, il tragitto dura tre quarti d’ora. Inoltre non è facile scovarlo quanto non si conosce bene il percorso.
Si sente più a suo agio a Losanna...Sì, conosco la città come le mie tasche e pratica-mente tutte le strade a memoria. Una vera gioia.
Cosa ne pensa degli svizzeri al volante?A parte alcuni parcheggi che mi fanno venire
l’orticaria, ritengo che la guida sia più tranquilla rispetto ad al-tri Paesi. È abbastanza piacevole guidare in Svizzera. Ma si vede troppo spesso degli automobilisti circolare in autostrada a 110 km/h sulla corsia di sorpasso. Questo non dovrebbe ac-cadere, anche perché è pericoloso.
E lei che tipo di conducente è?Fino a tre anni fa ero piuttosto una scavezzacollo, pur domi-nando bene il volante. Avevo uno stile sportivo... e le multe lo comprovavano. Con l’età mi sono poi calmata. Se dovessi sen-tir il bisogno di sfogarmi, andrei su un circuito. È proprio quello che vorrei fare un giorno.
Le capita di essere riconosciuta al volante?Sì a volte, quando sono ferma al semaforo. E allora mi fanno dei cenni di saluto. In modo molto gentile e naturale. Dopo un torneo si congratulano anche con me. •
TIMEA BACSINSZKY
tennistaPREFERENZE
Colore: nero e rosso
Veicolo: Honda CR-V
Musica: Queen, tutta
Film: la gran passione
Cibo: le sue molteplici creazioni
70 touring | maggio 2016
IN GIRO CON
Conducente affermata A 26 anni la campionessa
di tennis Timea Bacsinszky ha già una lunga storia di automobilista alle spalle.
maggio 2016 | touring 71
mercato
Vacanze in Italia
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Consulenza e vendita:T +41 31 387 22 [email protected]/zeitschriften
di lettori interessati!FRANCIA
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ITALIA
OCCASIONE 1 – Gioco per i lettori
Con lo speciale obiettivo grandangolare e la ri-soluzione della fotocamera frontale di 13 Mega-pixel, lo smartphone Xperia M5 è particolar-mente indicato per scattare selfie spettacolari, nei quali possono comparire ancora più per-sone di quanto non fosse possibile prima. La qualità della fotocamera principale da 21,5 Me-gapixel rimane la più potente tra gli smartphone e anche il processore dispone di straordinarie funzioni. La batteria dura fino a due giorni, ga-rantendo un’impeccabile autonomia.
I test più recenti confermano che, con il nuovo smartphone Galaxy S7, Samsung ha ancora una volta alzato il livello nei confronti della concorrenza. La fotocamera principale 12MP Dual-Pixel dispone di un diaframma f1.7 straordinariamente luminoso e di una funzione di autofocus estremamente rapida. La ricarica wireless permette poi di caricare lo smartphone in maniera velocissima. Inoltre, la certi-ficazione IP68 ha confermato che questo Galaxy è resistente all’acqua e alla polvere. Il display ad alta risoluzione da 5.09 pollici è in formato phoblet. Provate a vincere lo smartphone del momento.
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In palio per 2 persone:3 pernottamenti in una moderna camera doppia con ogni comfort
ricca prima colazione al «Buffet gruérien»
1 cena «Menu fondue»
1 «Dîner découverte» a 5 portate presso il ristorante gastronomico «Quatre Saisons»
accesso ai bagni termali «Bains de la Gruyère» durante tutto il soggiorno
1 visita alla cioccolateria «Maison Cailler» di Broc
Sponsor del premio: www.hotel-cailler.ch
Domanda: Quanti sono i mulini di Kinderdijk in Olanda?
Inviate un SMS con scritto tmi051 xx (xx = mulini) al numero 543.
L’hotel Cailler di Charmey si trova nel bel mezzo delle meravigliose Prealpi friburghesi. L’architettura armonica dei tre chalet è in per-fetta sintonia con il paesaggio e le montagne che li circondano. I bagni termali «Bains de la Gruyère» sono collegati all’hotel tramite un tunnel sotterraneo e offrono agli ospiti relax termale, massaggi e trattamenti di bellezza.
GRANDI OCCASIONIper vincere3 16
maggio:
ultimo
termine per
partecipare
ai giochi
OCCASIONE 3 – SUDOKU 2OCCASIONE 2 – SUDOKU 1
IN PALIO il nuovissimo Galaxy S7 32GB Black Valore CHF 799.–
IN PALIO un Sony Xperia M5 Valore CHF 469.–
Possono partecipare tutte le lettrici e tutti i lettori di Touring in Svizzera e Liechtenstein, ad eccezione dei colla-boratori del TCS e dei loro familiari. I vincitori dei concorsi «Gioca & Vinci» di Touring saranno estratti a sorte e avvertiti direttamente. Non viene tenuta alcuna corrispondenza in merito al concorso. Non sarà possibile ri-correre alle vie legali.
Ogni SMS costa CHF 1.50.È possibile partecipare anche per posta, inviando la soluzione a TCS, Editoria Touring, Casella postale, 3024 Berna.
IN PALIO 3 notti per 2 persone presso l’hotel Cailler di Charmey Valore ca. CHF 1374.–
Risolvete l’indovinello matematico e compilate le caselle verdi (le altre devono essere completate di volta in volta con le cifre da 1 a 9). Inviate un SMS con scritto tmi053 e le tre cifre al numero 543.
Risolvete l’indovinello matematico e compilate le caselle rosse. Inviate un SMS con scritto tmi052 e le tre cifre al numero 543.
maggio 2016 | touring 73
GIOCA & VINCI
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Anni
Soluzioni ai pedaggi per tutti!
TICINOBollettino della Sezione Ticino #5 | Maggio 2016
Il TCS propone già il Télépeage francese, la vignetta austriaca, le vignette ambientali per le città germaniche e le ViaCard italiane per viaggiare senza preoccupazioni. Il Centro TCS di Rivera ora è, a tutti gli effetti, «Punto cortesia» per le tratte autostradali della Pedemontana e «Punto blu» per Telepass con la possibilità, per gli Svizzeri, di noleggiarlo solo per le vacanze o per sempre.
Maggiori informazioni alle pagine seguenti
76 touring | maggio 2016
ImpressumBollettino ufficiale dei Soci TCS, Sezione Ticino
Tiratura 84 000 copie Edizioni 12 volte all’anno
Redazione Roberto [email protected]
LayoutSara Bönzli
Inserzioni TCS Sezione TicinoCP 5816802 RiveraTelefono 091 935 91 22
StampaSwissprinters AGBrühlstrasse 5, 4800 Zofingen
Punto di contattovia alla Chiesa 10, 6802 RiveraSocietariato e prodotti TCS, corsi e scuola guida, collaudi e controlli tecnici.
Per il viaggio: Shop, ViaCard e Telepass (I), Télépeage (F), Bollo ecologico (D)Vignetta autostradale per CH e Austria
Telefono 091 935 91 35Fax 091 935 91 [email protected]
TCS SEZIONETICINO
SEZIONE TICINO | PUNTO DI CONTATTO
Pedemontana:
Il pedaggio lo pago al TCS
ROBERTO MORANDI
È la prima autostrada italiana, e tra le prime in Europa, dove si viaggia sen-za doversi fermare al casello, grazie
al nuovo sistema di esazione del pedaggio «Free Flow», costituito da portali muniti di apparecchiatura elettronica, che rileva il transito del veicolo, stabilisce la classe
di appartenenza e determina automatica-mente l’importo da pagare abbinandolo al numero di targa. Il pagamento avviene tramite internet (pedemontana.com).Molti automobilisti, in particolare stranie-ri, hanno incontrato delle difficoltà nel capire e regolarizzare i pagamenti.
Il TCS ha voluto assistere gli utenti ticine-si per espletare le formalità burocratiche necessarie per aprire il «conto targa», che permette l’addebito diretto su carta di credito, a chi frequentemente transita su queste tratte. Per chi invece utilizza queste autostrade solo saltuariamente si consiglia invece il sistema di «pagamento occasionale». E se invece internet non rientra nei vostri strumenti di comunicazione, a Rivera, è possibile aprire il «conto targa» o pagare direttamente il dovuto a Pedemontana. Ricordiamo che dal momento che la targa viene registrata dal sistema «Free Flow» si ha tempo 15 giorni per pagare il pedaggio. Dopo questo termine il debito non è più visibile nel sistema e non è quindi più pos-sibile regolare il pagamento neanche a Rivera. Una ditta d’incasso si occuperà di comunicare il dovuto tramite lettera. Il consiglio è quindi di registrarsi preven-tivamente così, quando si transiterà, il pa-gamento del pedaggio non creerà più pre-occupazioni.Il Centro TCS è facilmente raggiungibile all’uscita «Rivera» dell’autostrada A2 e se-guendo i cartelli indicatori. Informazioni su tcs-ticino.ch o allo 091 935 91 35. •
La Sezione Ticino del TCS ha stipulato un accordo con l’Autostrada Pedemontana Lombarda S.p.A, che gestisce le tratte autostradali della tangenziale di Como e Varese, del tratto Pedemontana verso l’aeroporto di Malpensa (A59, A60 e A36) come pure l’autostrada, in fase di realizzazione verso Bergamo. La collaborazione ha lo scopo di offrire un «Punto cortesia» in Ticino per assistere e permettere il pagamento dei pedaggi a chi ha difficoltà con il nuovo sistema installato su queste tratte.
I tratti autostradali rossi utilizzano il sistema «Free Flow».
maggio 2016 | touring 77
Noleggio il Telepass!Il problema di non poter avere il Telepass, in quanto non residenti in Italia e privi di relazione bancaria italiana, appar-tiene al passato. La Sezione Ticino del TCS o� re ora la possibi-lità di noleggiare i cosiddetti «apparati» da incollare al vetro dell’automobile per poter usufruire delle corsie riservate, ai caselli autostradali italiani, e farsi addebitare i pedaggi diretta-mente sulla carta di credito o sul conto corrente postale.
Periodo breve• Attivazione e noleggio del primo
mese:Socio CHF 12.–; Non socio CHF 24.–
• Noleggio dal secondo mese: Socio CHF 9.–; Non socio CHF 12.–.
• Una commissione del 7% (Socio) e 9% (Non socio) è applicata sui pedaggi lordi dovuti.
Noleggio annuale• Attivazione e noleggio 1º anno:
Socio CHF 77.–; Non socio CHF 114.–.
• Noleggio dal secondo anno: Socio CHF 70.–; Non socio CHF 100.–.
• Una commissione del 5% (Socio) e 7% (Non socio) è applicata sui pedaggi dovuti.
Per chi richiede la spedizione del Telepass sul servizio online + CHF 7.–.
All’apertura dell’ordine saranno pagati l’attivazione e il primo mese di noleggio (Periodo breve) o il primo anno (Noleggio annuale).
Seguirà la fatturazione mensile in CHF, applicando il tasso di cambio del giorno, e il dovuto verrà prelevato dalla carta di credito o dal c.c.p. annunciati, in modo ricorrente.
Tari� e applicate
Noleggio il Telepass!
Il TCS ha sottoscritto un accordo con Te-lepass SpA per poter disporre di appa-rati Telepass a suo nome e poterli noleg-
giare a cittadini residenti in Svizzera. Il TCS fungendo da garante, permette il no-leggio che può essere di breve durata, du-rante le ferie o per un soggiorno di lavoro, oppure per un periodo indeterminato con contratto annuale. Nel primo caso si cor-risponderà un canone mensile di noleggio dell’apparato e saranno poi fatturati i pe-daggi dovuti sui quali verrà riscossa una commissione (vedi riquadro). Mentre per il noleggio indeterminato il canone sarà fatturato annualmente. In una prima fase i Telepass potranno es-sere ritirati al Centro TCS di Rivera pre-sentando
• un documento d’identità, • la carta grigia dell’auto, la cui targa
sarà associata all’apparato,
• una carta di credito (VISA, Master-Card) o la tessera del conto corrente postale
• e fornendo un indirizzo e-mail personale.
Nel mese di maggio sarà attivato il servi-zio online che permetterà il noleggio di-rettamente da casa. I Soci TCS usufruisco-no di sconti sulle tari� e proposte. Ricordiamo che il Telepass contabilizza anche i transiti sulla Pedemontana.Al Centro TCS di Rivera sono disponibili inoltre il «Télépeage» francese, le vignette ambientali per le città germaniche, la vi-gnetta per l’Austria oltre che le ViaCard e la patente internazionale. ∞
Informazioni supplementari e aggiornamenti al sito tcs-ticino.ch oppure chiamando lo 091 935 91 35.
RMO | FOTO «123RF.COM»
PUNTO DI CONTATTO | SEZIONE TICINO
78 touring | maggio 2016
SEZIONE TICINO | CIRCOLAZIONE STRADALE
Moderazione stradale epassaggi pedonali:
tutto a posto?
RENATO GAZZOLA
È innegabile che in determinati luoghi, vicinanza di scuole, ospedali e case per anziani, delimitati quartieri resi-
denziali, la moderazione del tra� co è ne-cessaria per accrescere la sicurezza, ma questa dev’essere comprensibile e sobria; dev’essere accettata da chi vi circola e non creare impedimenti o ostacoli per alcuni utenti. Gli elementi che si possono introdurre sono molti, di varia forma e concezione; da semplici demarcazioni sull’asfalto a co-stose opere di pavimentazioni; dalla posa di ostacoli prefabbricati a fi oriere in ce-mento. Si trova di tutto: porte con improv-vise strettoie, intersezioni e passaggi rial-zati, dossi, cuscini, paletti di tutte le misure e forme, isole spartitra� co, chica-ne, rotatorie e mini-rotatorie, restringi-menti, solchi, muretti, catene, bordi, gra-te, balaustre, paracarri, soglie centrali, ecc., inoltre a questa lista dobbiamo ag-giungere l’inesauribile fantasia di molti
progettisti, senza dimenticare gli ostacoli fi ssi: pali d’illuminazione, supporti per la segnaletica, alberi, siepi, opere di drenag-gio, ecc. Gli interventi che s’intendono adottare con la moderazione del tra� co, soprattutto con lo scopo di ridurre l’inci-dentalità, non devono rappresentare fon-
Le leggi cantonali e federali, le norme VSS e le direttive esisto-no, quindi tutti gli strumenti e le basi legali e di progettazione per «costruire» una zona a tra� co moderato ci sono. Però, circolando sulle nostre strade non è raro imbattersi in situazio-ni e manufatti che lasciano parecchia perplessità e sorpresa nell’utente. Vien spontaneo chiedersi, ma era veramente necessario posare quell’ostacolo, costruire quel rialzo o pittu-rare quelle strisce?
te di pericolo per gli utenti più vulnerabi-li nella circolazione stradale: pedoni e ciclisti. Come l’uso di vernici particolar-mente sdrucciolevoli, bordi con spigoli vivi, colonnine di granito, ostacoli che precludono la visuale, illuminazione che provoca l’abbagliamento notturno. Si de-vono anche considerare le opere per la manutenzione della strada, come per esempio lo sgombero della neve o l’acces-so per la pulizia delle canalizzazioni e te-ner presente che la realizzazione di una zona moderata comporta quasi sempre degli e� etti di dirottamento del tra� co su altre strade. La moderazione non dev’es-sere una corsa ad ostacoli e indurre l’auto-mobilista a zigzagare fra veicoli parcheg-giati. In molte zone a tra� co moderato mancano su� cienti aree di sosta e piazzo-le per i mezzi di soccorso. Da non sottova-lutare, infi ne, il confronto fra le varie pos-sibilità per raggiungere lo scopo prefi ssato,
maggio 2016 | touring 79
oppure i «pellican crossing» o i «puffin crossing»: attraversamenti regolati da soli semafori; mentre l’Olanda ha intrapreso una via radicale: il «Woonerf», termine in-traducibile, che prevede l’eliminazione si-stematica di tutta la segnaletica, trasfor-mando di fatto tutte le strade in un’area pedonale, dove il passante non deve più chiedere alcun permesso o rispettare del-le regole per attraversare. Ma tutto ciò può rappresentare la panacea per la sicu-rezza dei pedoni? Fra gli esperti regna per lo più lo scetticismo. Per fortuna, in Sviz-zera, le regole costruttive e di comporta-mento son ben definite e i risultati confor-tanti. In più le annuali campagne fatte dal TCS sorvegliano e cercano di segnalare alle autorità competenti le situazioni poco chiare o i progetti difettosi. Però, anche da noi non mancano timidi tentativi di modi-ficare quanto prescritto con «arredi urba-ni» che possono ingannare e distogliere l’attenzione dei pedoni, che inconsapevol-mente si pongono al di fuori della prote-zione legale. Il dipingere tratti di strada in forme e colori diversi rispetto ai canonici passaggi, inducono spesso i pedoni a con-siderare questi spazi come «sicuri», men-tre non lo sono affatto. ∞
Problemi stradali? Segnaletica, situazio-ni, regole, curiosità: con questa rubrica daremo spazio ai soci che desiderano essere ben informati quando viaggiano e presenteremo comportamenti e aspetti che sovente fanno discutere gli utenti della strada. Non esitate a segnalarci circostanze
anomale e fatti vissuti sulla strada anche con foto. La conoscenza e la prevenzione aiutano a rendere la circolazione sulle nostre strade più sicura e meno conflittuale.Scrivere a: TCS-Sezione Ticino CP 581, 6802 Rivera oppure all’e-mail: [email protected]
Nuova rubrica! Spazio ai Soci . . .
con o senza interventi, e il possibile costo che sovente raggiunge cifre notevoli.
Il passaggio pedonale è tutt’ora un’infra-struttura stradale al centro di continue di-scussioni. Già in uso presso gli antichi Ro-mani che utilizzavano cubi di pietra rialzati, in alcuni Paesi, in tempi recenti, questo segnale stradale è diventato spazio multicolore di creatività e di pubblicità, che artisti e «writer» hanno trasformato in canale di comunicazione «alternativo». Senza muovere critiche all’inventiva e all’estro di chi cerca un accostamento fra l’arte ed il codice della strada, dobbiamo collocare questa infrastruttura nel giusto segmento delle regole che governano la circolazione stradale. È dunque importan-te che il passaggio pedonale abbia tutta l’attenzione che merita, quale elemento posto a salvaguardia dell’incolumità del pedone. Meno comprensibili sono le criti-
che che lo considerano quale fonte di pe-ricolo o trappola per gli stessi pedoni, an-ziché motivo di sicurezza. Negli ultimi tempi, basta un benché minimo incidente su queste strisce per rinfocolare la discus-sione sull’idoneità del passaggio, sulla sua posizione, la sua struttura, la colorazione fino ad arrivare all’insensata e assurda proposta di eliminarle. In altri Paesi si stanno studiando nuovi concetti e speri-mentando nuove forme: come in Inghil-terra, dove sono abbandonate vieppiù le zebre, per installare i «panda crossing»
80 touring | maggio 2016
Segretario, Avv. Andrea Carri, allo 079 171 48 96 oppure a [email protected] termine per le iscrizioni è il 28 maggio. I posti a disposizione sono limitati, prenotate subito!
Prenotazioni
Il gruppo TCS del Mendrisiotto organiz-za la tradizionale «Grigliatina di inizio estate», venerdì 10 giugno, dalle ore
19.00 presso lo storico edificio POLUS in Via Corti 5 a Balerna. Quest’anno la gri-
Il TCS, in collaborazione con le polizie del Cantone e «strade sicure», organiz-za il 12 maggio, al Centro Esposizioni di
Bellinzona, la 3ª giornata cantonale di educazione stradale nella quale ragazzi e ragazze di 5ª elementare si cimenteranno in otto postazioni con esercizi pratici e te-orici. Gli argomenti trattati rappresenta-no i pericoli giornalieri che si possono in-contrare sulla strada. Di tutte le scuole elementari cantonali in-vitate alla manifestazione hanno infine aderito 200 allievi delle sedi di Barbengo, Bellinzona, Cademario, Cadro, Canobbio, Claro, Croglio-Monteggio, Lattecaldo, Lu-
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3ª giornata ticinese d’educazione stradale
mino, Montagnola, Preonzo che, accom-pagnati dagli agenti dello speciale gruppo di educazione stradale della Cantonale e dagli agenti delle Comunali di Ascona, Ceresio Nord, Chiasso, Collina d’Oro, Lu-gano, Paradiso, daranno vita ad una splen-dida giornata di festa e al contempo istrut-tiva. Percorsi di abilità in bicicletta, sul mono-pattino, prove di frenata su diverse super-fici, test sulle regole della circolazione, ab-bigliamento corretto sia di protezione che per essere visibili anche di notte, compor-tamento in presenza di autocarri e bus sa-ranno i temi che, trattati in modo ludico,
sensibilizzeranno i ragazzi. I Soccorritori della Croce verde di Bellinzona presen-teranno inoltre l’ambulanza e spiegheran-no i primi soccorsi da prestare ai feriti.Ricordiamo che gli educatori di polizia ticinesi incontrano ogni anno circa quattromila allievi. Le lezioni sulla circo-lazione stradale iniziano già nelle scuole dell’infanzia, per proseguire poi nelle clas-si elementari.La prevenzione stradale è una questione che tocca tutti e inizia dal comportamen-to responsabile dei conducenti che si tro-vano in presenza di bambini sui bordi del-la strada. •
Divertimento e didattica per gli allievi dell’edizione 2014.
Grigliatina di inizio estateanche ai famigliari e conoscenti, amici della grande famiglia TCS.Il prezzo è di CHF 40.–, bibite escluse, da pagare sul posto. La differenza di prezzo è corrisposta dal Gruppo del Mendrisiotto. L’evento si terrà all’esterno, se la meteo lo permetterà, altrimenti nell’accogliente Sala Basilico, all’interno degli stabilimen-ti Polus. •
gliatina sarà cucinata dalla magnifica squadra del Carnevale Benefico Sant’An-tonio di Balerna, con i suoi eccezionali cuochi, famosi per le loro specialità alla griglia e il loro merluzzo! L'invito è rivolto
maggio 2016 | touring 81
Nel bel mezzo della Toscana, sulle pendici del Monte Amiata, immer-so in un paesaggio ameno costella-
to d’ulivi secolari, sorge il borgo di Seggia-no, che dà il nome all'autoctona «Olivastra Seggianese». Sulla collina a fi anco si trova Montalcino e poco più in là Siena e la cit-tà Papale di Pienza. Seggiano è, per alcu-ni Svizzeri, conosciuta per essere diventa-ta la seconda dimora dell’artista Daniel Spörri, che qui ha aperto al pubblico il suo parco-giardino, nel quale si ammirano molte sue opere d’arte e dei suoi amici tra i quali Jean Tinguely.Seggiano è anche una tappa importante per chi percorre la Strada del Vino Monte-cucco, che è circondata da denominazioni vinicole prestigiose: Brunello di Montalci-no a nord e Morellino di Scansano in dire-zione del Mediterraneo. In questo am-biente paradisiaco, a 3 km dal borgo di
Seggiano, sorge l’agriturismo Vitabel-la-Palazzetto, antica fattoria recentemen-te restaurata con gusto e passione. È dota-ta di una grande piscina, aperta da fi ne maggio, diverse camere ed appartamenti (da 2 a 10 letti) ed è completata da un ri-storante dove Greta e Walter preparano delle abbondanti colazioni e succulenti cene a base di specialità locali come la bi-stecca fi orentina o le pappardelle al ragù di lepre. Cene naturalmente accompagna-te dall’ottimo «Vindellaia» prodotto in proprio, che è anche possibile acquistare sul posto.La parte tecnologica dell’azienda è foca-lizzata sugli aspetti energetici: oltre all’im-pianto fotovoltaico, è stata installata una centrale termica a legna. Anche chi visi-tasse l’agriturismo con un’auto elettrica può ricaricare gratuitamente la propria vettura. Internet è accessibile tramite co-
pertura WI-FI gratuita, sia negli apparta-menti che nella zona piscina e nell’area ri-storazione.Il tranquillo podere agricolo è adibito a vi-gneti, carciofaia, campi per la coltivazio-ne di frumento ed orzo e pascoli per l’alle-vamento bovino. 24 mucche, vitelli e un toro di razza pregiata Limousine pascola-no a stabulazione libera e secondo i detta-mi BIO. Naturalmente non mancano nep-pure cavalli, oche, galline e, nel periodo della cacciagione, cinghiali e fagiani. L’agriturismo è raggiungibile facilmente con l’auto in circa 4 ore e mezza da Luga-no: autostrada fi no a Firenze Sud/Impru-neta, superstrada fi no a Siena e poi gli ul-timi 45 minuti attraverso la tipica campagna toscana costellata da cipressi. Su questo percorso, si attraversa Buon-convento, dove transiterà anche la Mil-le-Miglia (durante la mattinata del 21 maggio), Montalcino, San Quirico d’Orcia e il borgo termale di Bagno Vignoni. •
Maggiori informazioni: www.vitabella-palazzetto.com
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82 touring | maggio 2016
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