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Page 1: edizione novembre

Anno XVI - numero 10 - Euro 1,00 FONDATO DA CARMELO PITROLINO

MENSILE D’INCHIESTA, ATTUALITÀ, POLITICA, SPORT E CULTURA - Tel./Fax 095 396136

Novembre 2010

A scanso di equivociè l’ora di unprocuratore “straniero”

Alessandro Filippelli a pag. 7

a cura del direttore responsabile Fabio Cantarella

Maria Chiara Coco a pag. 5

Qualche giorno addietro l’europarlamentare So-nia Alfano ha organizzato un convegno catanese,al quale ha preso parte anche l’ex magistrato di“mani pulite”, oggi leader dell’Italia dei Valori,Antonio Di Pietro, per rilanciare il cosiddetto “Caso

Catania”, un vecchio presunto in-treccio di vicende giudiziarie, poli-tiche, imprenditoriali e mafiose chenumerosi anni addietro ha a lun-go scosso il Palazzo di Giustizia diCatania. Viene da chiedersi comemai il “Caso Catania”, tra l’altro mairitenuto così rilevante da concre-tizzarsi in una vera e propria in-

chiesta giudiziaria, venga rispolverato proprio inquesti giorni che si pone il problema della succes-sione al procuratore capo della Repubblica di Ca-tania, dott. Vincenzo D’Agata, che a breve dovràlasciare per sopraggiunti limiti d’età. Ecco, mi chie-do perché se ne riparli con forza solo adesso, unparticolare di non poco conto che mi lascia pensa-re (e non solo a me) che forse, in fondo, tra coloroche alimentano il “caso” ci possa essere qualcunomagari spinto più da una questione legata allo scon-tro sotterraneo tra opposte fazioni che si conten-dono la successione nell’ufficio che il dott. Vincen-zo D’Agata lascerà vacante in febbraio, piuttostoche da un puro senso d’amore verso la Giustizia ela Legalità. Lo dico anche perché di recente, ognivolta che si è rispolverato il “Caso Catania”, lo si èfatto dimenticandosi il vero nocciolo della questio-ne che è un altro e presenta profili di maggioregravità rispetto a quelli trattati.

Luisa Guardo a pag. 4 Fabio Cantarella a pag. 10

L’abbandonato mercatino di viaVecchia S. Giovanni

L’assessore Giammusso:“puntiamo a riqualificarlo”

GRAVINA L’ESPERTO

Intervista allapsico-sessuologaValeria Randone

Da questo mese sul nostrogiornale nasce uno “spazio salute”

C’era una volta…il piccolo anfiteatrodi Valverde

Tutti a Valverde conoscono il“colosseo”, il piccolo anfiteatro

che sorge nella piazza del Santuario,diventato un po’ un simbolo per ilpaesino ai piedi dell’Etna.

Ormai invivibile e pieno di pericoli

Marco Benanti a pag. 11

San Cristoforo edil campetto deisogni mai realizzati

Il consigliere Tringale lamenta “latotale indifferenza della Prefettura”

CATANIA

Fabio Cantarella a pag. 3

AMMINISTRAZIONI SOTTO LA LENTE DELLA PROCURA

segue a pag. 2

Da fine novembre

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Page 2: edizione novembre

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Hanno collaboratoAmantia Agata, Aloisio Gina, Arrabito

Agatino, Bella Sebastiano, BenantiMarco, Borzì Antonio,Caruso Giuliana,Ciaurella Irene, Condorelli Antonio, De

Luca Angelina, De Lutiis Lucia, DiMauro Carmelo, Di Mauro Lucio,

Giordano Maurizio,Filippelli Alessandro, La Sorte Cinzia,

Marletta Agata, Mazza Rosalba,Milazzo Michele, Nicolosi Patrizio,Pafumi Mario, Patti Alfio, Petralia

Alessandro, Pezzino Vanessa, PriviteraCarmen, Puglisi Giovanni, PuglisiRodolfo, Pulvirenti Simona,Scala

Damiano, Simonitto Simona, Spampina-to Andrea, Tempio Iole, Urli Anna.

la redazione

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L’assessore regionale all’Economia Gaetano Armaoospite nella Sala del

Consiglio camerale della Cameradi Commercio (nella foto) haillustrato alla presenza del presi-dente della Camera Pietro Agen,del segretario generale AlfioPagliaro, dei componenti della

giunta e del Consiglio. l’analisidella situazione economica dellaSicilia e la Finanziaria regionale2011. Per l’assessore Armao èstata una delle tappe che lo stannovedendo protagonista proprio conle giunte delle Camere di Commer-cio siciliane per illustrare lamanovra finanziaria della Regione.All’assessore all’Economia

“Un Governo regionale che annaspa tra polemi-che, attacchi dei media, indagini della magistraturae questioni affrontate in modo approssimativo.Ed intanto nulla viene fatto per lo sviluppo eco-nomico della Sicilia, complicando invece la vita adimprese ed imprenditori”. Sono le parole del pre-sidente di Confcommercio Sicilia, dott. Pietro Agen,che analizza l’imbarazzante situazione politicaregionale ed alcuni aspetti e provvedimenti del-l’attuale governo.“Credo che quello che stiamo vivendo in Sicilia –spiega il presidente Agen - debba fare meditaretutti, infatti aldilà dell’essere di destra o di sini-stra, con il quarto governo in due anni e con unturbinio continuo di onorevoli che passano da unpartito all’altro, dall’opposizione alla maggioran-za e viceversa, regna in assoluto la confusione. Equalcuno ha anche il coraggio di dire che bisognacombattere la disaffezione degli italiani al voto.Credo che la prima regola in un partito, se vienieletto, è che devi lavorare in quel partito, se seidella maggioranza lo fai con la maggioranza, cosìper l’opposizione e se poi non sei d’accordo afine mandato cambi, ma il mandato popolare, amio parere, è sacro. In Sicilia, invece, stiamo assi-stendo a tutto ed al contrario di tutto”.Che Governo si ritrovano, quindi, i siciliani?“Abbiamo davanti un Governo che definirei im-

Il presidente di Confcommercio Sicilia Pietro Agen, analizza l’attuale situazione politica

“Cosa ha fatto il Governo regionaleper lo sviluppo della Sicilia?”

barazzante, aldilà di alcune personalità certamen-te apprezzabili ed anche di alcune cose positiveche sono state fatte o per lo meno tentate, adesempio nella Sanità, non dimenticando però cheprima un assessore della stessa corrente politica

aveva provocato un disastro. Oggi, poi, mi sor-prende l’anticuffarismo dilagante, dato che mol-ti di quelli che oggi criticano l’on. Cuffaro primaerano con lui o hanno lavorato nel suo Governo.Adesso fanno i censori, rinnegano il passato,quasi che con Cuffaro hanno governato non loroma i siciliani”.

Cosa occorre chiedere alla politica e cosa sta suc-cedendo in Sicilia e alla Sinistra?“Bisognerebbe chiedere alla politica, come primacosa, coerenza. Per quanto riguarda cosa sta suc-cedendo ci dovremmo interrogare su una cosa: sequello che si sta pubblicando sui giornali sul Go-vernatore Lombardo, e premetto che io sono uninnocentista, fosse uscito sull’on. Berlusconi, oggiavremmo su tutte le prime pagine la Sinistra achiedere a gran voce le sue dimissioni. Invece, mipare che la Sinistra siciliana abbia le idee confuse ecredo che per questo pagherà pesantemente alleprossime elezioni perché chi vuole il cambiamen-to non si può riconoscere in tali comportamenti.C’è tanta, troppa,incoerenza in tutto questo”.Parliamo di incongruenze del Governo regiona-le….“A proposito di come sta funzionando il Gover-no regionale vorrei citare due passaggi delle grandiinnovazioni avviate dall’on. Lombardo, propriosulla materia che riguarda il mio mondo, quellodell’imprenditoria. La prima è la riforma delle Asiche viene presentata come un progetto innovato-re dove la regione sburocratizza, diminuisce lespese, accorpa le Asi e porta tutto a Palermo. Sidice che si sciolgono gli enti regionali e di fatto,con un altro nome, se ne crea un altro, l’ente digestione delle Asi. Mi chiedo, allora, perché la

Sicilia non fa come il resto d’Italia e non affida leAsi alla gestione dei privati, dando solo le regolemassime di gestione? E’ un sistema contorto chepare voler dire “le cose grosse le devi venire adiscutere a Palermo”. La stessa logica la troviamonel decreto sugli orari che dispone che bisognachiudere alla domenica, almeno 32 domeniche l’an-no, più le feste comandate. Mentre si affermatutto ciò, però, si può derogare, non più in base acriteri turistici, ma in base a rilevanti esigenze eguarda caso la discussione relativa a queste dero-ghe viene accentrata a Palermo presso una confe-renza di servizi. La sensazione, brutta, è che sivoglia accentrare tutto a Palermo per poter farefavori. Credo invece che la competenza per lederoghe dovrebbe essere attribuita alle Camere diCommercio che sono l’organo di coordinamentoterritoriale in materia economica”.“Ed a proposito di tale questione - continua Agen- non incontro l’assessore Venturi da circa un anno,evidentemente, sfugge ai convegni, non partecipaalle riunioni dove sono presente, forse perché nonvuol sentire le cose che dirò la prima volta che mipotrò confrontare con lui. L’assessore difendequesti argomenti, addirittura dicendo che noi sia-mo d’accordo, continua a portare avanti una tesiche trova tutti contrari”.Insomma un Governo che sta deludendo le aspet-tative delle imprese, dei siciliani ed intanto anna-spa anche il turismo siciliano…“E’ un Governo che inventa, che sfascia, che tem-poreggia ma che non ha fatto una sola cosa per losviluppo economico della Sicilia. In calo sono an-che le presenze turistiche, ma mi viene da dire,per caso c’è da stupirsi? Caso mai mi sarei stupi-to del contrario, infatti cosa è stato fatto per ilturismo siciliano? Mancanza di idee, di program-mazione, di progetti, con quel pasticcio dei di-stretti turistici da cui non si esce fuori perchéancora una volta si è voluta frantumare l’offerta,

non capendo che il turismo siciliano si promuovein quanto tale nell’ambito di un prodotto Italia e sipromuove rendendo le nostre città turisticamenteappetibili e non con i musei chiusi, i centri storiciin condizione di degrado ed insicuri. Quando ungiorno gli assessori si degneranno di consultarci,dimostreremo che spendendo un terzo di quelloche spendono loro possiamo portare in Sicilia

Gaetano Armao abbiamo chiestodei ragguagli sulla Finanziaria2011 e sulla situazione dei continella nostra regione.“Si tratta di una finanziaria dirisanamento - ha sottolineatoArmao - che vuole voltare paginanella gestione della finanzapubblica regionale”.Cosa si devono aspettarequindi i siciliani?“Per troppo tempo la Sicilia havissuto al di sopra delle suepossibilità, spendendo più diquanto raccoglieva e per far questoha fatto ricorso all’indebitamento.Senza conti in regola non avremosufficiente autorevolezza persederci al tavolo della trattativa conlo Stato per negoziare un federali-smo equo e solidale. Ci troviamoad affrontare una fase di predispo-sizione del bilancio di previsionedella Regione che si annunciadifficile e complessa. Siamointervenuti con tagli alla spesapubblica per 700 milioni di euro,recependo anche norme dicontenimento introdotte a livellonazionale e, allo stesso tempo,siamo riusciti ad inserire in

bilancio 350 milioni di euro perinvestimenti e sostegno allosviluppo. Si tratta di soldi destinatiagli enti locali e alle imprese”.Quanto è importante il con-fronto con le Camere diCommercio dell’Isola?“Le Camere di Commercio sonointerlocutori necessari e privilegiatidai quali raccogliere umori edesigenze e ai quali illustrare lemisure fin qui prese per il rilanciodell’economia siciliana. E’ unconfronto indispensabile con labusiness comunity”.Sono previste nella manovrafinanziaria delle migliorie perla macchinosa gestio-ne dellacosa

L’assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao, indica la rotta

“Per la Sicilia una Finanziaria di risanamento”

Maurizio Giordano

M.G.

Sede provincialeSede provincialeSede provincialeSede provincialeSede provincialeCatania - Via Mandrà, 8 - tel. 095 239495Catania - Via Mandrà, 8 - tel. 095 239495Catania - Via Mandrà, 8 - tel. 095 239495Catania - Via Mandrà, 8 - tel. 095 239495Catania - Via Mandrà, 8 - tel. 095 239495

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pubblica?“Certamente e malgrado ledifficoltà non abbiamo persol’occasione per portare una notariformatrice nella gestione dellacosa pubblica. Sono state inserite,infatti, anche norme per lo snelli-mento e la semplificazione deiprocedimenti amministrativi, apartire dalla Dia, la dichiarazioni diinizio attività”.

milioni di persone. Non ci vuole molto, basta co-piare quello che hanno fatto altre regioni, altrenazioni più intelligenti di noi. Il problema è che inSicilia crediamo di essere sempre più intelligenti epiù furbi degli altri ed alla fine, invece, risultiamoi più stupidi. Questo è il nostro problema, il no-stro limite”.

A poco più di due anni di distanza dalla riforma del Welfare del 2008 lepensioni cambiano di nuovo e per la maggior parte dei lavoratori italianisi allontana ancora il momento dell’uscita dal lavoro.Diversi sono solo i tempi di attesa per ottenere il primo assegno: 12 mesiper i dipendenti, 18 mesi per i lavoratori autonomi e per i collaboratoriiscritti alla gestione separata dell’Inps. In altre parole, per i lavoratoridipendenti la finestra si apre a partire dal 13° mese successivo al rag-giungimento dei requisiti di età e contribuzione, mentre per i lavoratoriautonomi e parasubordinati dal 19° mese successivo. Il nuovo sistema ècertamente più semplice ed equo visto che non ci sono più vantaggi epenalizzazioni legati al mese di nascita, anche se ciò non toglie che dal2011, rispetto ad oggi, tutti andranno in pensione più tardi.Pensione di vecchiaiaI requisiti previsti per il 2011 per questa prestazione, sono:65 anni di età per gli uomini e 60 anni per le donne (61 anni di età perle donne del pubblico impiego), minimo contributivo di 20 anni e ces-sazione dell’attività lavorativa come dipendente (non vale per gli auto-nomi).Pensione di anzianitàPer questa prestazione bisogna invece considerare che dal 2011 la quo-ta – cioè la somma di età anagrafica e anzianità contributiva – aumento diun anno. Per cui i requisiti sono: quota 96, con età di almeno 60 anni peri lavoratori dipendenti e quota 97, con età di 61 anni per i lavoratoriautonomi; in alternativa, anzianità contributiva di 40 anni indipenden-temente dall’età anagrafica (anche in questo caso si applicano le finestremobili), cessazione dell’attività lavorativa come dipendenti (non valeper gli autonomi). E’ opportuno, comunque, data la particolare e com-

plessa applicazione normativa, rivolgersi agliuffici del Patronato 50&Più Enasco che, gra-tuitamente e presenti su tutto il territorio na-zionale, sono in grado di fornire tutte le infor-mazioni, i consigli e i chiarimenti necessari.

PENSIONI: LE NUOVEREGOLE DA GENNAIO 2011

a cura di Vincenzo Comitodirettore responsabile Patronato

50&Più Enasco di Catania

...È l’ora di un procuratore “straniero”?

Sì, è proprio così, nessuno sottolinea l’atmosfera che si respira a Catania, metropolipressoché spaccata in due dove una certa parte politica desidera che nella successione al vertice della Procura non ci sia discontinuità affinché tutto rimanga così com’è

(giusto o sbagliato che sia non entro nel merito), mentre la fazione politica opposta, invece,auspica discontinuità nella successione e ciò perché ritiene che da tale discontinuità possanoderivarne impulsi diversi a certe indagini. Bene, il solo fatto che tanti, troppi, anzi quasi tutti,in città, tra politici, giornalisti e cittadini che siano, formulino ed alimentino questo concetto, aprescindere dal fatto che tale credenza sia poi fondata o meno, comporta in ogni caso unaconsiderazione ineccepibile: la Magistratura non è più indipendente agli occhi di quei cittadini, haperso la sua credibilità proprio perché l’opinione pubblica, con i politici in testa, è convinta chela successione possa influire su certe inchieste che in realtà dovrebbero, e sicuramente avranno,lo stesso sbocco a prescindere dal successore. A Catania, purtroppo, siamo arrivati a questo e lacolpa, a mio modesto avviso, è di quei magistrati che non hanno saputo tenere il necessariodistacco dal mondo politico, non hanno saputo curare e tutelare la propria indipendenza.

Per il resto, siccome mi ostino a credere nell’indipendenza dei giudici, lascio alla Magistraturaogni valutazione sulla successione e non esprimo alcun commento in merito, altrimenti tradireiquel principio d’indipendenza che ho esternato e difeso tra queste righe. Constato solo che aCatania quasi mai un politico va in galera, nonostante tutto quello che si vede e si legge in giro. Ele volte che i pubblici amministratori sono processati, difficilmente si beccano la giusta condan-na. Così sono sempre protagonisti della gestione del denaro pubblico, affossano l’economia diCatania e possibilmente vengono premiati con un’elezione al Parlamento nazionale o all’Assem-blea regionale siciliana o con un importante incarico di governo. Questo mi lascia alquantoperplesso e ritengo giustifichi il clima di sfiducia nei confronti della giustizia e della politica chetra i catanesi continua a crescere vertiginosamente.

dalla prima pagina

Fabio Cantarella

Page 3: edizione novembre

di Fabio Cantarella

Ai piedi dell’Etna si torna atremare. Stavolta non èl’effetto di un terremoto ma

dell’ultima iniziativa della Procuradella Repubblica di Catania,denominata “Iblis” (nome colquale i musulmani chiamano ildiavolo) che ha portato in carceremafiosi, imprenditori e alcunipolitici: Fausto Fagone, deputatoregionale ed ex sindaco delComune di Palagonia, PaoloSangiorgi, consigliere provinciale,Giuseppe Tomasello, ex assessoredi Palagonia, e un altro pubblicoamministratore di Palagonia,Francesco Ilardi.Al termine della meticolosainchiesta condotta dai carabinieridel Ros, gli ordini di custodiacautelare accordati dal Gip sonostati in tutto una cinquantina, trapolitici, imprenditori ed esponentidi Cosa Nostra, ed hannointeressato numerosi territoridell’hinterland etneo. I reatiipotizzati, a vario titolo, vanno dalconcorso esterno all’associazionemafiosa, ma anche omicidio,estorsioni e rapine. Le indaginidei carabinieri del Ros hannoricostruito le recenti dinamichedella mafia etnea, documentando-ne gli interessi criminali e leinfiltrazioni negli appalti pubblici,mediante una capillare retecollusiva nella pubblica ammini-strazione. L’inchiesta, coordinata dalprocuratore capo VincenzoD’Agata, e dai magistrati dellaDirezione distrettuale antimafiaGiuseppe Gennaro, AgataSantonocito, Antonino Fanara eIole Boscarino, è quella che tantoha fatto parlare di se nei mesiscorsi, da più parti ribattezzata“Mafia & Politica”, nel corso dellaquale sono state vagliate anche leposizioni del governatore diSicilia, Raffaele Lombardo, e delfratello Angelo, parlamentarenazionale. Su di essi, però, laProcura etnea, per come ci ha

particolarmente tenuto a spiegarein conferenza stampa il dott.Vincenzo D’Agata, non ha ritenutodi adottare alcuna iniziativagiudiziaria in quanto «da parte loronon sarebbero state accertatecondotte agevolative nei confrontidella mafia etnea».Alla conferenza stampa successivaagli arresti era presente, seduto alladestra del procuratore D’Agata,anche il comandante dei Ros(Raggruppamento operativospeciale dei Carabinieri) Giampao-lo Ganzer (recentemente condan-nato in primo grado a 14 anni pertraffico di droga, ma, in attesadell’appello, rimasto al suo postocon la fiducia del Governo edell’Arma) che ha sottolineatocome l’operazione “azzera i verticidi Cosa nostra, non solo a Cataniae non solo, quindi, le storichefamiglie Santapaola o Ercolano, maanche cosche altrettanto importantidell’hinterland etneo comeRamacca, Caltagirone, Palagonia eMisterbianco”. In carcere, comedicevamo, è invece finito il deputa-to regionale Fausto Fagone, aproposito del quale i pm dellaDDA scrivono: «Le acquisizioniinvestigative riguardanti FaustoFagone e Antonino Sangiorgipos-sono essere esposte in formaunitaria, essendo, di fatto, inscindi-bile il profilo investigativo concer-

nente le competizioni elettoralicui i predetti indagati hannopartecipato con esito ampiamen-te favorevole, da quello riguar-dante, invece, le vicende dimalaffare politico- amministrativeattraverso le quali l’associazionemafiosa guidata da AielloVincenzo, in particolare median-te taluni soggetti di indiscussospessore criminale quali FrancoCostanzo, detto “Pagnotta”,referente di “Cosa nostra” etneaa Palagonia, e Rosario Di Dio,anch’egli inserito ai vertici didetta organizzazione mafiosa, hadi fatto controllato alcune tra lepiù rilevanti e lucrose attività delComune di Palagonia, avvalen-

dosi del costante contributo diFausto Fagone e Nino Sangiorginonché di Barbagallo Giovanni e diSantino Catalano».Nonostante il procuratore D’Agataabbia sottolineato che nessunainiziativa si è ritenuto intraprendereda parte della Procura nei confrontidei fratelli Angelo e RaffaeleLombardo, tuttavia alcuni mezzid’informazione hanno pubblicatodiversi spezzoni d’indagine (che ilgovernatore ha definito «scarti») neltentativo di evidenziare rapporti tra iLombardo e alcuni esponentimafiosi, dando così vita ad un veroe proprio processo mediatico.«E’ il 26 maggio 2009 – scrive “LaRepubblica” lo scorso 5 novembre(episodio prima ancora riportatodal quindicinale “SUD”, diretto daAntonio Condorelli, e successiva-mente da “Il Fatto quotidiano” e“Panorama” il 13 novembre) -quando le cimici registrano unaconversazione tra Di Dio e SalvoPolitino al quale il boss racconta diuna visita di Bartolo Pellegrino(omonimo dell’ex deputatoregionale), assessore all’Agricolturaalla Provincia. E alla richiesta di votiper Lombardo, Di Dio rispondecosì: “È inutile che viene per cercarevoti, perché voti non ce n’è perRaffaele...bello chiaro... quello cheho fatto io quando lui è salito per laprima volta lì, neanche se viene ilPadreterno troverà più questepersone e siccome io ho rischiato lavita e la galera per lui e le cazzateche ha fatto lui...vuol dire che tu seimunnizza...da me all’una e mezzadi notte è venuto ed è stato due oree mezza, qua da me, dall’una emezza alle quattro di mattina...si èmangiato sette sigarette”. Per tresettimane – scrive ancora “LaRepubblica” - Lombardo avrebbemandato il suo “massaro” dal bosscon “tre buste piene di fac-simile”,ricevendo da Di Dio un biglietto dirisposta: “Caro Raffaele, è inutileche mi mandi le buste, pensa adargli lo stipendio al massaro cheha due anni che non glielo dai”».”La Repubblica” parla anche dellafesta per l’elezione di AngeloLombardo e scrive: «Il 4 maggio2008 si festeggia a casa del geologoGiovanni Barbagallo, il trait d’uniontra i Lombardo e i boss Di Dio eAiello. E il neoeletto deputatonazionale viene filmato dai carabi-nieri mentre entra ed esce dallatenuta in cui si tiene una riunioneche i pm puntualizzano: “…checerto non può essere paragonata aquella, ormai celebre, svoltasi adAppalachin con la partecipazionedel gotha della mafia nordamerica-na del tempo, ma che appareugualmente significativa dellacompenetrazione tra esponenti delcrimine organizzato, amministratoridella cosa pubblica, politici eimprenditori.”».Un altro passaggio chiave su cui“La Repubblica”, “SUD” e “Pano-rama” hanno puntato il dito èquello relativo alla presunta

dazione di “soldi della mafia per lacampagna elettorale di Lombardo”:«1 giugno 2008, sono ancoraBarbagallo e Aiello che parlano e ilboss rivela: “Gli ho dato i soldinostri! Del Pigno...gli ho dato a luiper la campagna elettorale...i soldiche l’impresa”. Si tratta – scrivono ipm - a ben vedere, di una tra le piùgravi - se non addirittura la più gravein assoluto - acquisizioni investigativescaturite dalle intercettazioni telefoni-che ed ambientali effettuate nelpresente procedimento. Essa descrive- senza lasciare spazio alcuno apossibili dubbi semantici o inesistentidifficoltà interpretative - il dato nudoe crudo della avvenuta consegna aLombardo Raffaele di una somma didenaro destinata al finanziamentodella sua campagna elettorale. Echiarisce, al tempo stesso, che talefinanziamento è stato disposto dalrappresentante provinciale (dunquedal capo) della più forte e ramificataorganizzazione mafiosa operantenella provincia di Catania, in favoredi un uomo politico al tempoimpegnato in campagna elettorale».Dall’altra parte, il governatoreRaffaele Lombardo, dopo averpuntualizzato che si tratta solo di“scarti d’indagine”, dal suo blogcontrattacca «Io chiedo di essereinterrogato -scrive Lombardo-.Essere sentito da ospiti silenziosi nonè più il caso. Non credo che ci sia piùda salvaguardare alcuna riservatezza.La vicenda che mi riguarda, ormai da9 mesi, gira su tutti i giornali, televi-sioni, siti internet di tutta la Sicilia e dimezza Italia. Credo – puntualizzaRaffaele Lombardo - che sia giustopretendere che una volta per tutte siformi la verità ascoltando il direttointeressato. Ho quindi chiestoformalmente, attraverso una nota delmio legale, di essere interrogato inmodo tale da poter rispondere a tuttele domande che la procura dellaRepubblica intende pormi. Sedovessi rispondere solo a settedomande, come chiede Repubblica,sarebbe un esame troppo facile e sidirebbe che sono stato raccomanda-to. Quindi non sette ma settanta o,come dicono le Sacre scritture,settanta volte sette.Intendo rendere conto ai siciliani,come è giusto, di tutto quello chepuò riguardare il presidente dellaRegione, anche attraverso lastampa. Non sarebbe poi la primavolta. Io ho parlato all’Ars, cioè alpopolo siciliano, il 13 aprile –ricorda il governatore- e non misono sottratto alle domande deigiornalisti sino a quando questavicenda non ha avuto una primadefinizione, intorno a luglioscorso. Adesso –accusa Lombar-do- leggo nella nota della procuradella Repubblica, letta dinnan-zi ai giornalisti il 3novembre ealla presen-za di tuttiiso-

sti-

tuti che si sonointeressati a questavicenda e nessunodi loro ha dissenti-to, che non èprevista alcunainiziativa proces-suale per me.Nessuna iniziativaprocessuale ma,intanto, è iniziatoun processomediatico conside-revole. E’ il mo-mento di porre laparola fine renden-do conto e rispon-dendo a tutte ledomande. Io sonopiù che disponibile.Per il doveroso esentito rispetto chenutro nei confrontidegli inquirenti e della procura,parlerò con i procuratori.Aspetto –conclude il governato-re- che si fissi questa scadenza edopo parlerò ai cittadini attraver-so una conferenza stampa”.Tra gli arrestati ci sono VincenzoAiello detto “Enzo” già finito inmanette, Aiello Alfio del ‘59,Alma Salvatore del ‘61 residentea Licodia Eubea, FancescoArcidiacono inteso “Francu uSalaru” residente a San Gregoriodel ‘60, Giuseppe Arena del ‘73residente a Tremestieri, GiovanniBarbagallo del ‘49 residente adAcicastello, Antonino Bergamodel ‘60 residente a Paterno’,Giovanni Buscemi del ‘72 inteso“Faccia Tagghiata” residente aPaterno’, Giovanni Calcaterra del‘66 residente a Palagonia,Bernardo Cammarata inteso“Dino” del ‘72 residente aTremestieri Etneo, Rocco Cani-glia del ‘72, Angelo Carbonarodel ‘68 residente a Mascalucia,Salvatore Conti, chiamato “Turi”del ‘50 residente a Catania,Franco Costanzo inteso “Pagnot-ta” del ‘73 residente a Palagonia,Salvatore Di Bernardo, del ‘63 diPalagonia, Rosario Di Dio inteso“Saro” di Ramacca, GiovanniD’Urso di Catania, GiuseppeErcolano detto “Pippo” del ‘36di Catania, Mario Ercolano del‘76 sempre di Catania, FaustoFagone del ‘66 di Palagonia,Alfonso Fiammetta del ‘72 diPalagonia, Natale Fillomarointeso “Nataleddu” del ‘74 giàdetenuto, Carmelo Finocchiarointeso “ringraziando il signore”o “geometra” del ‘74 di Castel diJudica, Pietro Guglielmino del‘63 di Belpasso, Francesco Ilardidetto “Franco” del ‘67 di Ramac-

AMMINISTRAZIONI ETNEE SOTTO LA LENTEAMMINISTRAZIONI ETNEE SOTTO LA LENTEAMMINISTRAZIONI ETNEE SOTTO LA LENTEAMMINISTRAZIONI ETNEE SOTTO LA LENTEAMMINISTRAZIONI ETNEE SOTTO LA LENTED’INGRANDIMENTO DELLA PROCURAD’INGRANDIMENTO DELLA PROCURAD’INGRANDIMENTO DELLA PROCURAD’INGRANDIMENTO DELLA PROCURAD’INGRANDIMENTO DELLA PROCURA

Com’è stato confermato nel corsodella conferenza stampa tenuta daivertici della Procura etnea, ilGiudice per le indagini preliminari,dott. Luigi Barone, ha invecerigettato la richiesta di arrestoavanzata dai pm della Direzionedistrettuale antimafia nei confrontidel deputato regionale cataneseGiovanni Cristaudo. Secondo leaccuse della Procura Cistaudo«…anche quale Deputato all’As-semblea Regionale Siciliana e,comunque, quale uomo politico,concorreva, pur senza esserneformalmente affiliato, nellaassociazione mafiosa Cosa Nostra della provincia diCatania…ponendo a disposizione dell’organizzazione criminale lapropria attività pubblica e le proprie conoscenze e ottenendol’appoggio elettorale degli affiliati nelle elezioni regionali del 2001,2006 e 2008, oltre ad apportare, in adempimento del patto elettora-le politico-mafioso, un consapevole e rilevante contributo causalealla realizzazione, anche parziale, del programma criminoso, esegnatamente allo sviluppo e al mantenimento degli interessistrategici della famiglia Ercolano nell’affare relativo alla costruzionedel parco commerciale integrato LA TENUTELLA…». Il Gip, invece,ha smentito la tesi della Procura ritenendo che l’on. Cristaudo abbiaagito non con l’intento di favorire la mafia ma per interessi personali.E il dott. Barone lo precisa: «Lì dove, però, la piattaforma probatoriaappare, allo stato, ancor più carente, attiene all’elemento soggettivodel reato, in quanto, è fondato supporre che l’azione del Cristaudonella vicenda in questione abbia risposto solo all’esigenza disoddisfare interessi personali e che, pur nella verosimile successivaconsapevolezza del coinvolgimento nell’affare di esponenti mafiosi,non abbia agito nella prospettiva, sia pure solo eventuale, diapportare un contributo all’associazione, ma al più a singoli soggetti,di cui era nota l’estrazione mafiosa, interessati, anch’essi al pari delCristaudo, allo sviluppo dell’affare».

ca, Mariano Incarbone del ‘60residente a Misterbianco,Francesco La Rocca del ‘38 gia’detenuto, Graziano Lo Votricodel ‘74 residente ad AciBonaccorsi, Francesco Marsi-glione detto “Franco” del ‘58residente a Tremestieri Etneo,Girolamo Marsiglione dell’86di Tremestieri Etneo, MicheleMarsiglione del ‘60 residente aMisterbianco, Massimo Santodel ‘51 residente a Catania,Sandro Monaco del ‘54residente a Regabuto, FeliceNaselli del ‘53 residente aTremestieri, Massimo Olivainteso u “Nanu” del ‘72residente a Palagonia, PasqualeOliva dettu “u massaru” del‘57 residente a Ramacca,Liborio Ioeni del ‘50 residentea Catania, Francesco Pescedetto “Franco” del ‘52 residen-te a Catania, Giacomo Polizzidel ‘65 residente a Caltagirone,Rosario Ragusa del ‘58residente ad Acireale, Sebastia-no Rampulla del ‘46 giàdetenuto, Vito Roccella del ‘58residente a Catania, AntoninoSangiorgi, detto “Nino”, del‘63 residente a Palagonia,Agatino Santagati detto “Tino”del ‘58 residente a Sant’AgataLi Battiati, Vincenzo Santapao-la, detto “Enzuccio” del ‘69residente a Catania, MarioScinardo del ‘65 residente aMilitello Val di Catania,Tommaso Somma detto“Tommy” del ‘59 residente aCastel di Iudica, AntoninoSorbera detto “Nino” del ‘64residente a Catania, GiuseppeTomasello del ‘73 residente aRamacca e Agatino Verdonedel ‘62 residente a Catania.

Rigettata la misura cautelare richiestadai Pm nei confronti dell’on. Cristaudo

D’Agata: “Ogni riferimento riguardante il presi-dente Lombardo e risultante dalle indagini è statooggetto di attenta valutazione, specie con riguardoalla sua valenza sul piano probatorio ed alla suacapacità di resistenza alle critiche difensive, non rite-nendone, allo stato, la idoneità per adottare alcunainiziativa processuale nei suoi confronti”.

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perti con l’assunzione ad iniziodi ogni anno scolastico di inse-gnanti presenti in determinate gra-duatorie: i precari, che vengonoassunti con un contratto che vadal primo settembre al 30 giugnodell’anno successivo ed … altracosa sono i supplenti utilizzatiper sostituire gli insegnanti neigiorni di assenza, ferie, malattie oaltro”. Il consigliere Smecca ha re-plicato dicendo anch’egli nel con-testo del suo discorso che “la ri-forma pone al centro dell’atten-zione gli interessi degli studenti enon quelli corporativi …. perchésarebbe come dire che al dicasterodella salute si parlasse solo dimedici e non di ammalati; e riba-disce, supportato da altri consi-glieri, la necessità del ridimensio-namento del numero degli inse-gnanti assunti con operazioniclientelari”.

Guardando da un altro puntodi vista bisogna anche dire che tut-te le criticità della società si scari-cano sulla scuola e gli insegnantisono esposti in prima linea con-tro l’incolmabile vuoto che riem-pie i ragazzi, intrappolati irrime-diabilmente da una società che nonlascia loro scampo, dalla televi-sione che da un omicidio ne fa uncaso nazionale ma riempie i pa-linsesti per mesi a costi irrisori eguadagni esorbitanti, al bombar-damento continuo di una pubbli-cità inutile e dannosa per la for-mazione del carattere dei giovanistessi sempre più alla ricerca disicurezza; e la sicurezza viene of-ferta gratuitamente dalla pubbli-cità che fa credere che essa passada un bell’abito firmato ad un gio-iello vistoso, ad una crema che

Gli studenti di Mascalucia avranno una scuolasicura e confortevole arricchita dalla presenza dilaboratori di scienze, fisica, multimedialità, informa-tica e un’aula da disegno.Dopo le legittime proteste, gli scioperi e l’attenzionedei media, giustizia è stata fatta ed il merito vasoprattutto alla sensibilità del presidente dellaProvincia di Catania, on. Giuseppe Castiglione, ealla decisione con la quale la preside, prof.ssa MariaLuisa Indelicato, ha sostenuto gli studenti nell’affer-mazione del sacrosanto diritto allo studio. E’ unaallarme serio quello derivante dallo stato precariodelle tre sedi in cui sono dislocati gli 860 alunni delLiceo classico e scientifico “Concetto Marchesi” diMascalucia, momentaneamente ospitati nelle struttu-re scolastiche di via dei Villini, via Chillei e delPime. “Apprezziamo la sensibilità dimostrata dal-l’Amministrazione provinciale che si è attivatapositivamente – ha dichiarato il dirigente scolasticodel “Marchesi” - Evidentemente siamo riusciti a farcomprendere con argomentazioni civili e risponden-ti al vero l’enorme disagio in cui versano i nostriragazzi, ghettizzati in strutture assolutamente non anorma, in cui è impresa ardua svolgere una sanaattività didattica”.Ultimato l’iter procedurale per l’immobile di viaAlcide De Gasperi, che prevede anche un passaggioin Consiglio comunale a Mascalucia, c’è da esseresoddisfatti per il fatto che il nuovo istituto scolasticopotrebbe essere pronto già per la prossima primave-ra.Apprezzamento ha espresso anche il locale coordi-namento del Popolo della Libertà, per bocca di unodei portavoce, Salvatore Roccella, che non hamancato di sottolineare come il presidente dellaProvincia, on. Giuseppe Castiglione, abbia eredita-no la delicata situazione scolastica di Mascalucia e sisia prontamente attivato per reperire dei localiidonei, sicuri, comodi e degni di una scuola. A lui ilmerito di aver ridato dignità agli studenti di Masca-lucia da anni abbandonati a sé stessi”.

Probabilmente non tutti sanno cheGravina, forse per la sua numerosapopolazione, vanta non uno, maben 3 mercatini settimanali, adispetto dei paesi limitrofi nei qualise ne conta appena uno…Ma, spesso, l’ unicità di un’attivitàben organizzata sarebbe preferibilead una pluralità piuttosto frammen-taria.

Questa è la realtà dei mercatinisuccitati, che si configuranocome veri e propri mercatinirionali, e che, in questiultimi anni, hanno persoun po’ del lorooriginario smalto.Fatta eccezione perquello di Fasano,che ha luogo il

lunedì ed ha ancora numerosiestimatori, gli altri due inpassato risultavano, digran lunga, meglioorganizzati, più corposi epiù frequentati. Parliamoper l’esattezza del mercatoche si tiene a S. Paolo e di

quello che si svolgein via Vecchia S.

Giovanni, alconfine traGravina e S.GiovanniGalermo.Sarà per

l’eccessivo numero di supermercati,ipermercati e centri commercialipresenti in zona, sarà per la con-giuntura economica particolarmentenegativa, che ha mietuto numerosevittime, ma i mercatini in questionedifferiscono molto da ciò che eranoanni fa.Quello che appare maggiormentecarente risulta essere quello di viaVecchia San Giovanni, le cuicondizioni preoccupano soprattuttogli abitanti più anziani della zona,per i quali quell’appuntamentosettimanale costituisce una grandeutilità.Non avendo la possibilità dispostarsi, infatti, molte personeanziane aspettano proprio il giovedìper rifornirsi di detersivi, articoli perl’igiene personale o quant’altroserva loro, e il mercatino rionalerappresenta un punto di riferimentoper gli abitanti della zona.In molti si sono chiesti le sorti diquesto mercato, dato che negli anniil numero dei commercianti che viespone si è molto ridotto, divenen-do davvero esiguo.

La preoccupazione maggiore,peraltro comprensibile, riguardaquindi la sua esistenza futura, pertale motivo abbiamo chiestoinformazioni all’ assessore alcommercio del Comune di Gravina,Massimiliano Giammusso: “Cono-sco l’ attuale situazione dei mercatiche si svolgono all’ interno delnostro Comune, purtroppo la crisieconomica ha colpito anche questicommercianti, i quali, non senzafatica, si spostano da un paese all’altro per svolgere il proprio lavoro.Sappiamo che per gli abitanti dellezone nei quali si effettuano imercatini, essi costituiscono unagrande risorsa, infatti sono aconoscenza di situazioni nelle qualisi sono creati legami di amicizia efiducia tra il commerciante e icittadini, soprattutto tra quelli piùanziani e impossibilitati neglispostamenti, i quali verrebberopenalizzati se il mercato non avessepiù luogo.Per tale motivo, - continua l’ assesso-re - mi sento di tranquillizzare gliabitanti di via Vecchia S. Giovanni

L’abbandonato mercatino di via Vecchia S. GiovanniL’assessore Massimiliano Giammusso raccoglie le proteste dei gravinesi: “puntiamo a riqualificarlo”

Luisa Guardo

poiché, nonostante l’ esiguità delnumero di operatori presenti, ilmercato continuerà ad essereoperativo.Per quella zona il Comune haconcesso all’ incirca 13 licenze, madi esse almeno la metà risultanoessere inoperanti. Questo accadeperché, una volta ottenuta la licenza,spetta agli ambulanti decidere seconviene, in termini strettamenteeconomici, operare in quella zona.Naturalmente se il sito non risultaessere sufficientemente redditizio, gliambulanti preferiranno commercia-lizzare in altre zone, nelle qualipotranno avere introiti maggiori. Ilmercato di via Vecchia S. Giovannicontinuerà ad esserci, - conclude l’assessore Giammusso, -poiché gliambulanti che vi operano hannotutte le carte in regola per farlo, ma ilnostro obiettivo, come amministra-zione, è quello di potenziarlo, dimigliorarlo, affinché possa servire inmodo soddisfacente non solo unaristretta cerchia di abitanti, ma tutti gliabitanti di Gravina”.

Nella foto si evincono lepotenzialità del grande

viale, ma anche lepochissime bancarelle

presenti (forse due o treal massimo)

Finalmente una scuoladegna di tale nome

Si restituisce dignità agli studenti mascalucesi

toglie le rughe del viso per con-vincerci che apparire è meglio diessere. La scuola è lo specchio diuna società decadente dove l’ulti-mo baluardo sono i professori, imaestri e sono essi che devonocombattere questo decadimento.Ad essi si appellano con il cuorequei genitori che affidano i lorofigli fiduciosi in un’istruzione fu-tura, per l’educazione, per abitua-re i ragazzi a quel ragionamentoche in molti vogliono precludere.

Nel giro di pochi anni abbia-mo assistito alla quasi scomparsadei licei classici per favorire glistudi mirati a determinate materieche faranno sì dei bravi specialistidi settore ma contribuiranno a cre-are schiavi perché saranno co-stretti a guardare esclusivamenteil loro piccolo mondo dove rimar-ranno senza fantasia a servirel’azienda privata da cui dipendo-no e che può dall’oggi al domanicacciarli via perché non servonopiù, tanto quelli non sono altroche risorse umane; un medico, unoperaio, un impiegato, un mae-stro, non sono più il personaledella struttura, sono solamente ri-

sorse umane, numeri insomma. Glistudi umanistici sono, ad esem-pio, essenziali per la crescita eco-nomica. Se n’è accorto con lungi-miranza politica l’emiro del Qa-tar Hamad al Thani che oltre acomprare banche, alberghi o yachtdalle maniglie d’oro acquista dal-l’estero opere di grande valore ar-tistico per promuovere un museod’arte araba contemporanea, ide-ato e costruito nel 2008 dall’ultranovantenne architetto M. Pei fa-moso per la costruzione della pi-ramide del museo del Louvre, edaccreditarsi come polo culturalein Medioriente.

Ha costruito scuole di indiriz-zo classico perché lui, laureato inpsicologia a Londra e con unamoglie plurilaureata molto colta,capisce che non c’è futuro in unasocietà che non ama l’arte, la filo-sofia, le lettere. Che la storica cul-tura greca e romana stia subendoin Europa un declino a favore dichi comprende che investire incultura alla lunga paga molto dipiù che investire in banche?

Non ci stiamo accorgendo cheinseguendo solamente i dettami del

tubo catodico, avremo momenta-nea sicurezza e immediato con-forto ma stiamo sacrificando legenerazioni future ad una suddi-tanza psicologica che ci porteràallo schiavismo mentale e fisicoanche se senza catene. Nel giro dipoco tempo non ci saranno piùpolitici di rango, pensatori, arti-sti, ma, sempre più ingrassati dellavoro altrui, pochi privati, chegestiranno la scuola, la sanità, gliex enti statali come una grandeditta dove ci sarà sempre un pa-drone, un amministratore delega-to ed un licenziatore (in America,in alcune aziende, esiste già que-sta figura).

Ed i precari? quelli della deli-bera, quelli che sono al più bassolivello salariale della scuola, quelliche non hanno stipendio a luglioe agosto, quelli che per un tozzodi pane vanno dove c’è qualcunoche vuole far prevalere la logicadell’insegnante territoriale allon-tanando sempre più il Nord dalSud, quelli che hanno scelto di vi-vere di stenti per anni ? Proviamosi a stringere le spese, quelle delleauto blu, quelle di commissioni esottocommissioni, quelle dellearmi all’esercito ma non penaliz-ziamo l’insegnamento e l’istruzio-ne dei nostri figli. Ma ritornandoalla cronaca, la delibera votatadovrà servire a sollecitare e sensi-bilizzare l’amministrazione pro-vinciale e quella regionale per“convincere” il Ministro del-l’Istruzione ad avviare un con-fronto con gli enti locali per rive-dere le decisioni prese e trovarnedi nuove. Interessante …. se nonrestano parole.

A Torino erano oltre trentami-la, a Palermo più di ottomila, aMilano oltre ventimila e cosi aNapoli, a Bari, a Gorizia, a Lecce,a Siracusa, a Enna ed in molte al-tre città d’Italia. Sono scesi inpiazza a protestare contro la co-siddetta “Riforma Gelmini”. Ad-dirittura secondo l’Anief la rifor-ma stessa potrebbe essere inco-stituzionale ed in un comunicatoinformano che c’è un”ordinanzainterlocutoria dei giudici del Con-siglio di Stato n. 349/10 e che neldubbio chiedono l’intervento chia-rificatore del ministro stesso. Lasentenza –si legge- è prevista peril dicembre prossimo, per l’enne-simo ricorso n. 4139/10 promos-so anche dal sindacato”.

Lo stesso sindacato dice che ildimensionamento delle reti scola-stiche è di esclusiva pertinenzadelle regioni; da questo la richie-sta ai giudici del Consiglio di Sta-to. Nasce sicuramente dal climadi quest’ultimo periodo la delibe-ra che il consiglio comunale di Tre-mestieri Etneo, che facendosiportavoce del malcontento dialunni, docenti e soprattutto pre-cari a Tremestieri, ha discusso una“mozione per la difesa del siste-ma pubblico dell’istruzione con-tro i provvedimenti del ministroGelmini e dell’imminente attua-zione della nuova finanziaria delministro Tremonti”.

Gli interventi dei consiglierisono stati appassionati da entram-bi gli schieramenti. Il consigliereZuccaro, tra l’altro, fa rilevare che“ da tanti anni per motivi politicisi sono lasciati centinaia di miglia-ia di posti di insegnamento liberiche puntualmente sono stati co-

Tremestieri a difesa del sistema pubblico dell’istruzione

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Viabilità e sicurezza stradale sonosempre al centro dell’attenzionedell’Amministrazione comunaleguidata dal sindaco AndreaMessina. Infatti, in linea con ledirettive del sindaco, il neoassessore Zappalà ed il coman-dante dei Vigili urbani, dott.Giuseppe Spampinato, continuanoa studiare nuove strategie permigliorare costantemente il pianoviario ed aumentare al tempostesso il tasso di sicurezza stradale. A tal proposito, proprio in questigiorni, grazie alle nuove strumen-tazioni acquisite con i proventicontravvenzionali è stata appronta-ta una vera e propria campagna

In molti si saranno chiesti come mai nei gior-ni scorsi, mentre negli altri comuni dell’Atoimperversava l’ennesima emergenza rifiuti,lestrade del territorio di Battiati sono rimastetutto sommato pulite. Tale scenario è appar-so evidente soprattutto nei quartieri di con-fine con Barriera, San Paolo (Gravina diCatania) e Tremestieri. Bastava oltrepassarela linea di confine territoriale per vedere riap-parire le cataste di immondizia. Con questo

Generazione di ragazzinihanno calpestato il suosuolo giocando a pallone e

C’era una volta… il piccolo anfiteatroValverde. Il progetto per il rifacimento resta fermo dopo due anni dalla sua presentazione

amori, i primi baci nascostiagli occhi di mamma epapà; e da sempre purtrop-po è utilizzato dai ragazzipiù grandi come luogo diconsumo e spaccio didroga.

tramandandosi delle curioseregole di un campo roton-do; tra i suoi gradonibianchi sono nati i primi

Nato quasi 30 anni fa comecentro culturale polivalente,in realtà i locali sottostanti,che dovevano ospitare ilteatro comunale non sonomai stati utilizzati in quantoprivi di uscite di sicurezza edi accesso ai disabili.Non diversa la situazionedella parte superiore - il‘colosseo’ appunto - dove acausa di fattori atmosferici,cattiva manutenzione e attidi vandalismo, dai murettiin cemento fuoriescono ferriarrugginiti e cavi elettrici.Una profonda crepalaterale, inoltre, minaseriamente la stabilitàdell’altarino votivo conl’immagine ormai sbiaditadella sacra famiglia; e nel

parco giochi sovrastante, ibambini sono costretti agiocare in scivoli ed altalenericoperte da erbacce altemezzo metro . Infine lanoncuranza delle aree diverde pubblico e la man-canza di un adeguatailluminazione rendono oggiil ‘colosseo’ un luogo

invivibile e pieno di perico-li. L’amministrazionecomunale ha presentatodue anni fa un imponenteprogetto di rifacimentodell’intera struttura, cheresta fermo però in attesadei finanziamenti dellaregione.

dalla prima pagina

Maria Chiara Coco

Nella foto di sinistra, inevidenza le erbacce che

non permettonol’ingresso alla

bambinopoli

contro la guida in stato di ebbrezzao con il telefonino all’orecchio. E’ stato dimostrato statisticamen-te che entrambe le cose risultanoessere la causa della maggior partedi incidenti stradali,in particolarmodo durante i fine settimana enelle giornate festive. Proprio perquesto il corpo dei V.V.U.U. haeffettuato frequenti controlli acampione all’uscita dei localipubblici e delle discoteche,luoghifrequentati abitualmente dai piùgiovani negli orari notturni.Perfortuna,almeno nel territoriopuntese, non è stata riscontratauna situazione particolarmentepreoccupante. Lo stesso purtropponon si può dire per ciò cheriguarda i controlli sulla guida conil telefonino. Su tale argomentoinfatti gli automobilisti hannodimostrato scarsa sensibilità econsapevolezza dei rischi a cuiespongono se stessi e gli altri.Comunque, come rivela il coman-dante della Polizia municipale,Giuseppe Spampinato (professio-

nista tra i più seri e preparati dellaprovincia etnea), grazie a questaed a molte altre attività statistiche edi prevenzione, gli incidentimortali si sono quasi azzeratidurante l’ultimo anno. Anche lerotatorie hanno svolto un ruoloimportante ma ormai non sonopiù sufficienti a contenere ilsempre crescente traffico veicolaree forse si renderà necessario unampliamento. In riferimento a ciò èin corso uno studio di fattibilità chedovrebbe servire a migliorare ilpiano viario.Il progetto è già statoaffidato,tramite bando regionale,aduno studio professionale edattualmente è in itinere. Un altro controllo effettuatocostantemente sul territorio,nonostante le recenti normelimitative, riguarda l’autovelox.Lazona maggiormente monitorata èla Catira-S.Lucia,a causa deglienormi flussi di utenza che vi siriversano ,soprattutto nelle ore dipunta. Il punto nevralgico delpaese risulta essere ancora una

volta il Polivalente che ,se da unaparte offre un’ottima possibilità atutto l’hinterland di poter frequen-tare agevolmente gli istituti discuola superiore senza doverraggiungere la città,dall’altra creaun grosso nodo viario per lacircolazione di auto,moto equant’altro. “Tutto ciò rappresenta un grossoimpegno per i Vigiliurbani”commenta il dott. Giusep-pe Spampinato” poiché ognigiorno cinquemila studenti siriversano in quella zona.Tra l’altro,nonostante sia una strutturaprovinciale, non abbiamo mairicevuto alcun supporto per ciòche riguarda la vigilanza. Fortuna-tamente per le altre scuolepresenti nel territorio,abbiamoraggiunto maggior controllo,grazieanche alla collaborazione deipresidi che hanno suddiviso oraridi entrata ed uscita e ai genitori chepresentano una guida più attenta eresponsabile”.

A San Giovanni La Punta viabilità sotto controllo

“Facendo riferimento all’articolo, intitolato “presto realtà il museo delcarretto siciliano”, pubblicato sul vostro illustre giornale nel mese diottobre, mi permetto di dire che mai scelta è stata più sbagliata nell’indivi-duare un sito per il museo in pieno centro storico, dove in primis non esisteun parcheggio. E nel caso in cui venisse realizzato il futuro museo non è difacile fruenza, visto che si tratta di uno stabile piccolo, su più piani edesattamente all’angolo di un crocevia centrale e pericoloso. Vorrei ricordareall’Amministrazione Basile che, se museo si deve fare, qualche anno faabbiamo inaugurato la biblioteca Comunale di via Etnea bassa, diproprietà del Comune, dislocata su di un unico piano. Lì sì che cisarebbe la possibilità di ospitare i bellissimi carretti del nostro concittadinoMichelangelo Costantino. Perchè spendere denaro pubblico se abbiamostrutture da valorizzare come la biblioteca? Perché non provare a chiederealla Regione Siciliana di cambiare la destinazione di quei soldi per unparcheggio a servizio dei tanti turisti che verranno a visitarlo? Certo, se lavoce che corre è che la biblioteca sarebbe in vendita per fare cassa, tuttoquesto è anacronistico, ma sicuramente sarà motivo di battaglia in Consigliocomunale, affinché si possa convincere questa Amministrazione a tornaresui propri passi, avanzando anche una proposta di abbattimento della casain oggetto per la realizzazione di un piccolo parcheggio come valvola disfogo per il centro storico”.

Lavoro sinergico tra il sindaco Messina, l’assessore Zappalà ed il comandante Giuseppe Spampinato

Agata Amantia

Sebastiano CarusoDirigente Popolo delle Libertà

Tremestieri Etneo

Lettera aperta di Sebastiano Caruso sul“museo del carretto” di Tremestieri

non vogliamo dire che l’emergenza non sisia sentita nemmeno per un po’, nei giornicaldi di ottobre i cassonetti sono rimasti pie-ni di spazzatura ma la situazione non è de-generata come negli altri centri dell’hinter-land e l’Amministrazione, guidata dal sin-daco Galati, è riuscita a tenere la situazionesotto controllo. Ci chiediamo come mai e,soprattutto, a quale prezzo? I costi per la ge-stione integrata dei rifiuti sul Comune di

Battiati sono diminuiti. L’Ato infatti ha emes-so una prima fattura riguardante il servizioreso nel territorio nel 2009 di euro59.9884,05.Successivamente l’Ato ha emesso una notadi credito in favore del casse comunali dieuro 38.4807,14. Questo vuol dire che ilComune dovrebbe pagare la differenza tra idue importi, e cioè 21.5076,91. Ma il co-mune non pagherà mai questa cifra e l’Atone ha preso atto per iscritto, perché è credi-tore nei confronti della società d’ambito Si-meto Ambiente di ben 1.300.000 euro co-stituti dai fondi comunali con i quali il co-mune ha sovvenzionato l’Ato durante glianni 2004 e 2005. Si tratta dunque di uncredito nei confronti dell’Ato, frutto dianticipazioni con fondi comunali, senza cioètenere conto dei soldi anticipati dal fondo dirotazione. Anticipazioni che alla fine si tra-ducono nel venir meno di servizi e investi-menti in opere pubbliche in favore della cit-tadinanza. La voce sulla gestione del servi-

zio integrato della raccolta dei rifiuti incidedunque in modo rilevante sul bilancio co-munale. Al punto che una riunione del civi-co consesso sugli equilibri di bilancio e’ gia’saltata ed e’ stata spostata di qualche giornoper via del clima di incertezza economicache si respira anche tra i venti consiglieri checompongono l’Aula consiliare. C’e’ incer-tezza soprattutto sulle decurtazioni di circa il30 per cento dal costo complessivo del si-stema di raccolta dei rifiuti che il Consiglioha approvato lo scorso anno. Decurtazioniche riguardano alcuni servizi non resi o resisoltanto in parte, come la videosorveglianzao la pulizia dei cassonetti. “Abbiamo porta-to la raccolta differenziata al 23%, in menodi un anno grazie all’avvio del centro di rac-colta comunale” – ha detto con toni ottimistiil presidente dell’Aula Salvo Mavilla che haaggiunto: “Nel 2009 la fattura dell’Ato e’stata meno salata rispetto alle precedenti equesto vuol dire che i cittadini hanno paga-to di meno. Inoltre, incrementando la rac-

colta differenziata, ci saranno altre opportu-nità di risparimio sia per il singolo cittadinoche conferisce i rifiuti nell’Isola ecologica siaper l’intera collettivita”. Resta tuttavia ineva-sa la domanda di fondo con cui abbiamoaperto il nostro servizio. Perche’ quando neicomuni dell’hiterland imperversava l’emer-genza rifiuti e montagne di spazzatura era-no accatastate agli angoli delle strade, a Bat-tiati invece la situazione sembrava addirittu-ra quasi normale?“Perche’ Battiati - ha risposto Mavilla - con-tribuisce ed ha finora contribuito, sia confondi propri sia tramite l’accesso al fondo dirotazione, alla crisi economica dell’Ato. Enon certo per mantenere in piedi il carroz-zone, quanto per assicurare stabilita’ finan-ziaria ai 18 netturbini che operano nel terri-torio comunale e con i quali i conflitti di la-voro sono minimi, se non addirittura inesi-stenti, grazie alla mediazione instancabiledell’Amministrazione comunale”.

Battiati isola felice ma non troppoMentre a

Gravina, comedimostra la foto,

i rifuiti hannoinvaso le strade,

a Battiati lasituazione

rimaneva nellanorma

Patrizio Nicolosi

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L’attuale situazione del Comune diPedara, ritenuta “particolarmentecritica dall’opposizione”, la“spinge a tendere la mano” versoil gruppo politico attualmente algoverno per proporre forme dicollaborazione che possanosostenere l’attuale amministrazionecomunale nella risoluzione deiproblemi più ostici che attanaglia-no il paese. Francesco Laudani,consigliere provinciale, esponentedell’opposizione, ma prima di tuttopedarese, che nelle ultime elezionisi è contrapposto all’attuale evotatissimo sindaco AnthonyBarbagallo (che nel prossimonumero intervisteremo perconsentirgli di esprimere la suaopinione in merito) nella corsa per

rivestire lacarica diprimocittadinodi Pedara,ci ha

spiegato ilperché di

que-

Questa volta nonsarà una semplicepasserella: la nonatappa del Girod’Italia 2011, che sisvolgerà domenica15 maggio, è una diquelle destinate adare spettacolo.Con partenza daMessina, il vulcanoverrà scalato due volte: primadal versante di Linguaglossa,fino alla località Lenza, e poi,dopo una lunga discesa verso

Sono solo novanta posti, ma meglio cheniente. La commissione comunale divigilanza sui locali di pubblico spettacoloha rilasciato l’agibilità per novanta spetta-tori che potranno assistere alle partite dicalcio al campo sportivo comunale di SanGregorio.Lo stadio comunale, dunque, riapre leporte agli spettatori e ai sostenitori delcalcio sangregorese. Le partite a portechiuse, che hanno penalizzato la squadradel San Gregorio Calcio per cinque anni,sono finite: ora il pubblico può ritornare atifare e incitare i propri beniamini.Lo ha comunicato l’assessore allo Sport,Paolo Schilirò, il quale ha lavorato insinergia con l’ufficio tecnico comunale e ilsindaco, Remo Palermo.“Dopo l’approvazione del bilancio – ha

sta nuova strategia politica.A distanza di sei mesi dalleelezioni amministrative chehanno interessato il Comunedi Pedara secondo lei qualco-sa meriterebbe maggioreattenzione?Essendo consigliere provinciale,già seguo Pedara come paese chefa parte della provincia di Catania.In questi mesi, sinceramente, nonho visto nulla di particolare, anziho visto la spazzatura aumentare, inostri boschi di Tarderia, unversante bellissimo che il Comunedi Pedara potrebbe valorizzarecreando itinerari turistici, purtrop-po, avendo la passione di andare afunghi e quindi girando spessol’ho constatato personalmente,sono diventati un rifugio dispazzatura, materiale ingombrante,rifiuti pericolosi! La normativa daqualche anno è cambiata, lagestione dei rifiuti non è più dicompetenza diretta del Comune,ma il Comune fa parte dell’Ato, isindaci fanno parte del consiglio diamministrazione, quindi è faciledire che è colpa della SimetoAmbiente: il sindaco si deveimpegnare a far presente laquestione pedarese o, altrimenti èinutile rimanere all’interno dell’ente . Anche dal punto di vistaturistico, essendo stato assessore alturismo, ho visto che alcuni eventiimportanti quest’anno non hannoavuto un grosso riscontro, parlodella Sagra del Fungo, di cui per

tanti anni sono stato l’organizzato-re; e poi la manutenzione ingenerale: il Comune non puògestire la spazzatura ma può pulirele strade! anche la manutenzionedelle strade, parlo di pubblicailluminazione su zone periferiche,in particolare Tarderia nord dovec’è gente che ancora aspettal’illuminazione, anche se durantela campagna elettorale sono statipromessi tutti una serie di inter-venti. Sicuramente ancora sonopassati pochissimi mesi, in seimesi non può cambiare tutto,anche se parliamo di una ammini-strazione uscente, con dei progettigià partiti! Ho, inoltre, appreso chenei giorni scorsi un assessore èstato cambiato, l’assessore ai lavoripubblici, perché appartenente adun altro gruppo politico, anche suquesto non condivido la scelta. Seun assessore ha lavorato benedurante la passata legislatura,occupandosi proprio di problemidi manutenzione e pubblicailluminazione, oggi non ha senso,dopo 6 mesi, solo per unaappartenenza politica diversacambiarlo.Lei e’ noto anche per il suoparticolare amore per lanatura e la montagna, maquale potrebbe essere il pianodi intervento da attuare perfronteggiare e risolverel’affannosa “questione spazza-tura” nel pedarese?Dal punto di vista operativo, il

consiglio che mi permetto di dare èquello di attivarsi alla rimozionedelle discariche, prendere l’iniziati-va come hanno fatto altri Comuni.Anche sulle Fatture Tia, il comunedi Pedara non è stato in grado digestire bene la situazione infattiabbiamo riscontrato numeroserichieste, da parte soprattutto dianziani, di chiarimenti sulle

bollette. Il Comune, l’ho inseritoanche nel mio programmaelettorale, dovrebbe attivare unpiccolo ufficio con alcuni dipen-denti comunale cercando di dareun grosso aiuto alla Simetoambiente, comunicando diretta-mente all’Ato tutti i dati, tramitel’ufficio anagrafe ed l’ufficio tecnicoper quanto riguarda le superfici. IlComune può impegnarsi di più enon tranquillamente scaricare tuttoall’Ato. Ad esempio,e’ statoinaugurato un centro di raccoltache dovrebbe dare la possibilità ai

cittadini di scaricare dei rifiutiingombranti e ottenere deglisgravi. Ma, in verità, è statainaugurata una struttura fantasma,anche lì il sindaco, proprio perchéfa parte dell’Ato dovrebbe attivarsiper renderlo operativo, come èavvenuto in altri Comuni, e poipubblicizzarlo per spiegare allepersone come funziona e com’ è

organizzato.Anche la “questio-ne strade” è sottoi riflettori, soprat-tutto dopo leabbondanti pioggedi questi giorniche hanno portatovia parte del-l’asfalto su alcunitratti stradali, conevidenti rischiper la viabilità.Che pensa inmerito?

Le condizione delle strade peggio-rano, parlo di strade comunali eprovinciali, parlo di tutto l’asseviario che riguarda la Provincia e iComuni. Sappiamo che i Comunida tempo hanno sempre menorisorse, non riescono ad organizza-re la manutenzione e la sistemazio-ne delle strade, ma se i Comuni,nel corso degli anni, avesseroseguito un programma di pulizia emanutenzione non si ritroverebbe-ro oggi con le strade in uno statopessimo! La periferia di Pedara,parlo di Tarderia, ha poche strade

Pedara. L’opposizione tende la mano all’AmministrazioneIntervista al consigliere provinciale Laudani che ci spiega il perché di una nuova strategia politica

asfaltate e sappiamo bene che lapioggia scendendo a valle portacon se pietre e terra. ComeProvincia, ho già segnalato diversevolte in consiglio il problemarelativo al Corso Ara di Giove, lastrada che collega Pedara aNicolosi, all’altezza dell’HotelBonaccorsi, questa strada è tuttamacchiata, sembra una scacchiera,bianco e nero, a causa dei variinterventi che ci sono stati! Lìandrebbe organizzata una scarifi-cazione di tutto il manto stradale,uno studio per quanto riguardal’infiltrazione delle acque e poieventualmente un intervento diasfalto a caldo e non a freddo ditutto l’intero tratto. Noi a breveapproveremo il piano triennaledelle opere pubbliche, approvere-mo il bilancio della Provincia, iopersonalmente segnalerò questastrada cosi come quella di viatarderia. L’anno scorso ho fattoinserire l’opera all’interno delpiano triennale di manutenzione,l’opera ammonta a circa 420 milaeuro, quest’anno vedremo se ilPresidente la inserirà nel pianoannuale delle opere da realizzare.Ho già fatto un monitoraggio ditutte le strade provinciali di Pedara,sono 4 o 5, alcune avranno ancheuna serie di interventi di segnaleti-ca, mentre per quelle comunalibisogna attendere una iniziativadel sindaco che dovrà programma-re bene le risorse.

Iole Tempio

Acireale, dal versante diNicolosi con un durissimoarrivo in salita al RifugioSapienza, a quota 1900 m. sul

livello del mare,proprio in territoriodi Nicolosi. Insommasarà senza dubbiouna tappa perscalatori; ed essendogià la secondadomenica della corsarosa non è esclusoche possano essereproprio gli uomini di

classifica a dare spettacolo.E a Nicolosi, manco a dirlo, giàsale la febbre rosa: i ciclistifremono ed i più appassionatigià percorrono quello che saràil tracciato della gara.In fermento è anche l’Ammini-strazione comunale di Nicolosidel sindaco Nino Borzì, chedeve cominciare sin da ora aprogrammare l’organizzazionedi un evento che oltre chesportivo, sarà anche turistico edeconomico; un’opportunitàinsomma per il territorio.L’arrivo in salita in territorionicolosita attirerà infatti decinedi migliaia di appassionati daogni parte dell’Isola non solodurante la tappa, ma per piùgiorni: per non contare gli oltre200 atleti e la relativa carovanadi tecnici, massaggiatori e“addetti ai lavori”. La macchinaorganizzativa e ricettiva nondovrà dunque avere falle: unasfida che appassiona, ma checomporterà oneri ed onori per

dichiarato l’assessoreSchilirò - abbiamo recupe-rato le somme e in tempistrettissimi sono statieffettuati i lavori di messain sicurezza della gradinata.Era necessario – haconcluso Schilirò – venirefuori da questa lunga fasedi stallo”.La commissione comunaledi vigilanza sui locali dipubblico spettacolo, però,ha rilasciato l’agibilità persoli novanta spettatori. Ilavori effettuati riguardano

la rete di protezione nella parte sommitaledella tribuna, l’adeguamento dei gradini, ipassaggi di sicurezza, i servizi igienici perportatori di handicap, ingressi principali evarchi interni.Ora, dopo un iter lungo e difficoltoso, èstato raggiunto il primo obiettivo. Infatti,secondo il sindaco “è nostra intenzione -ha detto – omologare lo stadio per altriseicento posti”.Intanto la società del Rugby San Gregorio,che si è aggiudicata la gara per la gestionedella struttura, sembra non essere convintadi rilevarne la gestione “alle condizioniespresse nella convenzione”. Di fatto, ottoanni di gestione sarebbero pochi perrecuperare le possibili somme che il RugbySan Gregorio andrebbe ad investire.

San Gregorio riabbracciail campo sportivo

La commissione comunale ha dato il via libera per soli 90 posti

Alfio PattiAlessandro Petralia

Nicolosi. Il Giro d’Italia torna sull’EtnaCon l’arrivo in salita al rifugio Sapienza questa volta non sarà solo una passerella

l’amministrazione nicolosita.Abbiamo chiesto a tal proposi-to quali sono i progetti checovano nel Municipio di piazzaVittorio Emanuele. “Il Comune– ci ha spiegato l’assessorecomunale allo Sport GiuseppeDi Mauro – non è direttamentechiamato in causa quale Entefinanziatore dell’evento.Saranno – ha precisato -Regione e Provincia a dovercontribuire economicamente.Ciò non toglie però chel’Amministrazione vuol farebella figura e a tal fine si sta giàmuovendo in più direzioni: laprima mossa, a breve, sarà laconvocazione di una Consultache riunisca associazioni,cittadini e sportivi che intendo-no collaborare alla miglioreriuscita dell’evento. Una sorta di«Consiglio» di addetti ai lavori evolontari, che possa proporresoluzioni ed iniziative edaiutare l’amministrazionenell’organizzazione e realizza-zione dell’evento”.Escursioni, manifestazioni ealtre iniziative potrebberodunque fare da corniceall’evento agonistico vero eproprio, che metterà alla proval’accoglienza dei cittadininicolositi e le capacità organiz-zative della loro amministrazio-ne comunale.

Stefano Galatà,consigliere comunale diSan Pietro Clarenza, haaderito al Movimentoper le autonomie nelcorso di un incontronella sede catanese delMpa con il sen. EnzoOliva, commissario re-gionale e l’on. Giusep-

pe Arena, deputato regionale. All’incontro erano presenti anche ilsindaco di San Pietro Clarenza, Vincenzo Santonocito, e il com-missario cittadino del comune etneo, Concetto Bonaccorsi. Par-lando della sua decisione Galatà ha sottolineato “Lo straordinariolavoro che il Presidente Lombardo sta svolgendo per portare avantiil suo brillante progetto politico, l’impegno serio dell’ intera clas-se dirigente del Movimento e i risultati positivi ottenuti per que-sta terra nell’esclusivo interesse del popolo siciliano”.

San Pietro ClarenzaGalatà aderisce a MpA

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È l’incuria a farla da padrone. Stiamo parlando delcimitero monumentale che

a Paternò non versa affatto inbuone condizioni. Basta fare unbreve giro per capire che lasituazione è piuttosto critica e chesarebbe necessario un interventoalquanto urgente. Varie le evidenticarenze. Sarebbe lungo l’elencoma basterebbe citare i casi più

Il luogo sacro della collina storica è uno scempio. Mancano i fondi per la riqualificazione

Paternò e la vergogna del Cimitero monumentaleeclatanti per rendere l’idea delloscenario che si presenta. Neipressi del convento dei Cappucci-ni, ad esempio, circa dodici lapididei loculi si sono staccate dallepareti e, inoltre, tra i loculi si sonoaperte evidenti crepe in più punti.La parete, dunque, è a rischiocrollo e la sicurezza è messa arischio. Secondo l’ufficio Servizitecnologici, la situazione in cui

versa oggi il luogo sacro nondipende soltanto da un atto digrande inciviltà ma una buonadose di responsabilità è attribuibi-le anche al tempo. Secondo ildirigente del suddetto ufficio,Mario Benfatto, le lapidi crollate inzona convento Cappuccini,risalgono al periodo della secon-da guerra mondiale, epoca in cui iloculi venivano realizzati non in

cemento ma bensì con la calce.Anche i viali necessiterebbero diun tempestivo intervento: l’erbac-cia e la sporcizia la fanno dapadrone; è evidente, infatti, lostato di completo abbandono delviale San Vincenzo e l’area vicinaal campo comune. Pure il cimiterodi via Balatelle non versa inbuone condizioni, ma in questocaso non si tratta di una situazio-

ne critica, basterebbe solo ripulirealcune zone dai detriti. Taleoperazione è prevista per finenovembre. Data l’importanzadella questione, il “caso cimitero”è stato discusso in consigliocomunale. L’unico interventoconcreto fatto fino a questomomento è stato il transennamen-to delle strutture pericolanti,predisposto dall’assessore ai

Servizi cimiteriali, Angelo Calen-duccia. Dal Comune, però, fannosapere che non sono disponibilisomme consistenti, utili perrisolvere il problema alla radice.Intanto prende corpo un’ipotesida realizzare sempre nel prossimofuturo, ovvero, quella di riesumarele salme, poter demolire ericostruire la parete pericolante.

Alessandro Filippelli

Camporotondo Etneo, la Regionefinanzia quattro cantieri di lavoro

M. M.

San Pietro Clarenza: nonostante lo sforzodell’Amministrazione si continua a scaricare rifiuti

Michele Milazzo

Dopo l’arrivo deifinanziamenti

l’assessore Bruno(nella foto) ha

spiegato per qualiopere saranno

utilizzati icantieri

Dalle pagine di ”PaesiEtnei Oggi” abbiamoportato a conoscenza

dell’esistenza di tante discari-che abusive di materialipericolosi in località San PietroClarenza. La via Catania e lavia Siracusa, qualche annoaddietro, erano una enormediscarica a cielo aperto. Lazona è stata bonificata, da quelsito sono stati tolti circa 500camion di rifiuti di tutti i generi.Nonostante l’opera di bonificadella zona, non si è fermano loscarico di materiali pericolosidi ogni genere. L’ultimo attoscellerato qualche notteaddietro, quando all’ingressodi una strada interpoderale,che si diparte da via Siracusa,chiusa con un’asta di ferro conlucchetto, sono stati scaricatiuna enorme quantità di rifiutipericolosi, tali da ostruireaddirittura l’ingresso dellastrada, impedendo così iltransito ai proprietari deipoderi agricoli ivi ubicati, iquali dovevano recarsi nelleloro proprietà, specie quelliche avevano già iniziato laraccolta delle olive, ed ailavoratori di una azienda difloricultura, che dovevanooperare per inviare fiori epiante. I coltivatori si sonorecati al Comune di San PietroClarenza, per chiedere aiutoalle Autorità. Sentito il lorobisogno urgente, l’assessoreall’Ecologia nonché vicesindaco Giuseppe Bandiera-monte, ha inviato un bob-catper liberare l’ingresso dellastrada. Il vigile urbano EnzoCaruso, presente all’operazio-

ne di sgombero, ci informavadell’immediato arrivo dei mezziper liberare e risanare l’areainquinata Nel materialescaricato vi erano oli da motorecon relativi bidoncini, coperto-ni, pezzi di carrozzeria per auto,e tanto altro ancora. Purtropponon è stato il primo episodio,infatti la strada agricola è giàstata in passato ostruita conmateriali pericolosi, eternitcompresi. Oltre alle discariche

abusive, a San Pietro Clarenza,vi è il pericolo derivante anchedalla presenza di stradedissestate. Ad esempio, in viadelle Ginestre, per un trattolungo 2 km, facente parte delterritorio di San Pietro Claren-za, nei pressi del campo dicalcio, dove negli anni passatigiocava la Clarentina Calcio,fino alla promozione. Scom-parsa la squadra di calcio ilcampo è stato abbandonato,vandalizzato e ridotto a rudere.Il campo, oggi ristrutturato, è inattesa di essere dato in gestio-ne da parte del comuneclarentino. Nonostante gliinterventi sulla struttura

sportiva, il tratto di stradainteressato non è mai statooggetto di opere di manutenzio-ne, ogni tanto è stata solocoperta qualche buca. Oggi èridotto ad un “colabrodo” contante buche profonde, checostringono le macchine ed imotocicli a manovre rischiosecausando, purtroppo, tantiincidenti, che vedono coinvoltisoprattutto i motociclisti. E’recente la notizia di un ragazzoche percorrendo quel tratto distrada con la moto, centrandouna buca, è ridotto in fin di vita.Inoltre, i margini di questa stradasono diventate tante microdiscariche abusive con rifiuti di

ogni genere, come copertoni,plastica, eternit, batterie di auto,elettrodomestici, mobili, carcassedi auto e moto, ramaglie di alberie palme. Altri pericoli per ipedoni si possono incontrare invia Dusmet, angolo via Umbertoin centro cittadino, derivanti dauna profonda buca nata aseguito della rimozione di unvecchio pericoloso oleandro.Questa buca ha causato già lacaduta di molte persone ed èdiventata anche un luogo dovefare depositare i bisogni di tanticani, sia randagi, che di proprietàdi “pseudo” uomini. A circa 30metri da questa buca, sempre invia Dusmet, davanti all’ingressodell’oratorio parrocchiale, èinoltre presente uno scavo, dicirca 10 metri, fatto qualche annofà e mai stato completamentericoperto, che rappresenta ungrave pericolo per i pedoni e perle auto che vi posteggiano. Anchein via Rimembranze, a causadella presenza di grossi pini, chedovrebbero essere sradicati, cosìcome previsto con delibera delConsiglio comunale, il mantostradale è sempre più deformato.

L’assessorato regionale alla Famigliae Politiche sociali del Lavoro hafinanziato al Comune di Camporo-tondo Etneo quattro cantieri dilavoro. I cantieri avranno la duratadi circa 60 giorni ciascuno, daran-no lavoro temporaneo a circasettanta addetti, operai, istruttori edirettori dei cantieri. Come cicomunica l’assessore Santo Bruno,con i cantieri verranno eseguiti ilavori per la sistemazione dell’areaattrezzata a verde nel villaggio SanAntonio Abate, finanziamento di113 mila 961,08 euro.Lavori di sistemazione di una trattodi via Tripoli 1° stralcio di 109 mila603,64 euro; secondo stralcio divia Tripoli per un importo di 105mila 844,94 euro. Lavori dicompletamento del parco giochi edella villetta sita nel prolungamen-to del viale della Regione, per 111mila 784,40 euro. “Un ringrazia-

mento a chi si è adoperato affinchèvenivano finanziati i cantieri dilavoro regionali, che sono unagrossa boccata di ossigeno perCamporotondo Etneo – dice ilsindaco Antonino Rapisarda - inun momento di così grave crisieconomica e di mancanza di postidi lavoro il finanziamento di benquattro cantieri di lavoro regionalesignifica tanto per decine di fami-glie camporotondesi”.Soddisfazione esprime l’assessorecomunale ai cantieri di lavoroSanto «Si tratta di un risultatoimportantissimo – afferma Bruno –non solo perché darà per unperiodo lavoro a tanti nostriconcittadini, che si trovano ingrave crisi economica, ma perchéverranno realizzati lavori importantiper migliorare l’aspetto e la vivibili-tà del nostro comune”.

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8 www.paesietneioggi.net LE ACILE ACILE ACILE ACILE ACI

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“Paesi Etnei Oggi”

rivolgersi al

cav. Giovanni Leotta

Responsabile Pubbliche

Relazioni al numero

347 6310592

Recentemente, è entrato in vigore un nuovo pianoviario che il traffico nelle zona del campo sportivocomunale, comprendendo anche il quartiere

Consolazione e San Giacomo. In pratica, è stato dispostoun unico senso di marcia a scendere e nel primo tratto divia delle Olimpiade ed un unico senso di marcia indirezione opposta nel primo tratto di via Libertà. Tutto ciò,dovrebbe fluidificare il traffico negli incroci con via Madon-na del sangue. Si tratti di un’area fortemente urbanizzata.Con la presenza di numerosi esercizi commerciali. Intanto, iresidenti di via Consolazione, chiedono che l’unico sensodi marcia con direzione verso il centro e quindi verso viaPozzo venga al più presto invertito, stanchi sia delle autoche dei motorini che percorrono la via a forte velocità. Lastoria è antica . tutti i pini di viabilità, finiscono con andarecozzare con la necessità di affiancarli, con zone di parcheg-gio. Ancora più difficile trovare le zone libere per creareparcheggi. Oggi,paghiamo lo scotto, di avere nel passatocementato tutte quelle zone che potevano servire a verde econsideriamo poi, tutti i comuni, pur di fare cassa si sonoinventati le strisce blu, lasciando a noi, poveri cittadini,sempre meno spazi per sostare e anche respirare in quellezone che potevano essere polmoni di verde.

E’ stato il coordinatorenazionale di “Futuro eLibertà”, on. Adolfo Urso,

viceministro allo Sviluppo econo-mico, a tenere a battesimo loscorso 30 ottobre il nuovomovimento alla presenza di unnumeroso pubblico intervenuto.

La vertenza della Sat è ormaiagli sgoccioli: se n’è accortada tempo la classe politica,se ne sono accorti i lavorato-ri. Nonostante il diffusodisinteresse denunciato dai

Presenti anche l’assessore regiona-le al Turismo, Sport e Spettacolo,prof. Daniele Tranchida, l’assesso-re uscente, Nino Strano, ed ilsindaco di Adrano, Pippo Ferrante.Presenti inoltre i consigliericomunali Gioacchino Ferlito,Antonio Castro ed Antonio Riolo,

che hanno abbandonato il Pdlcostituendo il gruppo consiliare diFuturo e Libertà. Nell’occasionesono state ufficializzate le nominedi Silvestro Cavallaro a coordina-tore delle Aci e di Stefano Arcifa acoordinatore cittadino di Fli ed èstato presentato anche il Comitatopromotore dei “futuristi”, compostodai predetti Cavallaro ed Arcifa, e daVincenzo Pappalardo, Corrado Patti,Vincenzo Urso, Rosario Calabretta eGiuseppe Ferlito. L’acese AdolfoUrso ha illustrato il progetto politico,trattando tanti temi politici, sia inchiave nazionale che in ambitostrettamente locale, mettendo tral’altro in evidenza come negli annipassati abbia favorito la crescita dipersone più giovani. A chi glichiedeva il perché non avesse maioptato per il Collegio di Acireale, harisposto che egli ha sempre preferitoun collegio difficile piuttosto che unosicuro, proprio per permettere la

crescita di una classe dirigentelocale. A tal proposito il coordinato-re nazionale di Futuro e Libertà haapprofittato dell’occasione perribadire il rapporto di amicizia conl’on. Basilio Catanoso (PDL),ribadendo come la nomina diCatanoso, avvenuta qualche annofa, a segretario nazionale delmovimento giovanile di AlleanzaNazionale sia stata caldeggiataproprio da Urso. Il capogruppoGioacchino Ferlito, veterano tra iconsiglieri, ha ribadito la volontà daparte del nuovo gruppo consiliare didare sostegno all’AmministrazioneGarozzo mantenendo di fatto il PattoElettorale con gli elettori; a talproposito l’espressa ed unitariavolontà è quella di assumere unalinea che sia da stimolo all’Ammini-strazione e che controlli con diritto dicritica ed a titolo propositivol’operato del Sindaco rispetto aquello che è il riferimento principale,

cioè il programma elettorale. Amargine della presentazione diFuturo e Libertà per l’Italia, l’on.Urso ha incontrato insieme alfunzionario di Invitalia, De Romedis,ed all’Assessore Tranchida, deirappresentanti dei comuni di AciCastello e di Aci Catena; temadell’incontro è stato la ripresa di unprogetto precedentemente archiviatoriguardo la valorizzazione delle Aci,che comprendeva strutture ricettivenel comprensorio della PerlaJonica, i porti turistici a Capomu-lini ed Acitrezza, la creazione dicampo da Golf con conseguenterivalutazione del Turismodestagionalizzato e di quellotermale. Il coordinamento diFurturo e Libertà, pur ribadendoil suo sostegno all’Amministra-zione Garozzo , ha lasciatointendere che assumerà una lineacritica nei confronti della stessa.Inoltre, le voci che si rincorrono

Acireale. Governo cittadino a rischioDopo la nascita di “Futuro e Libertà” e “Forza del Sud” il sindaco Garozzo sarebbe senza maggioranza

in Città circa un mini rimpasto inGiunta, dovuto anche alla“chiamata” di qualcuno aricoprire incarichi assessoriali allaProvincia, fa intendere che ilSindaco Garozzo dovrà aprireuna fase di ricerca dell’accordo,dato che con la nascita di questogruppo e l’abbandono di altriconsiglieri del Pdl (GiuseppeTorrisi ha aderito a Forza del Suddi Miccichè) non può più contaresu un a solida maggioranza.Forse che l’arrivo dell’autunnoporti in città refoli di crisi?

Nella foto, da sn Riolo, Ferlito, Urso, Tranchida, Castro

Rodolfo Puglisi

lavoratori dell’aziendasantantonese che fino apochi anni fa producevacomponenti elettroniche dialta tecnologia per leprincipali multinazionali

Agatino Arrabito

La vertenza Sat ancora senza soluzioneAci Sant’Antonio. Centosessanta lavoratori aspettano l’avvio di un piano di ricollocazione

Anche quest’anno inoccasione della festivitàdi San Martino l’asso-ciazione A.R.C.A.(Associazione RicercaCultura Acicastello) haorganizzato la II Edizio-ne della manifestazione-evento “Tra castagne evino, festeggiamo SanMartino” che, a differen-za dell’anno scorso,quest’anno si è svilup-pato in tre diversi giorni:12-13-14 Novembre,con un programmamolto vario e intenso.La manifestazione si è tenutaa Cannizzaro (frazione diAcicastello) all’interno dellapalestra delle scuole elementarie medie “Giovanni Falcone”,mentre la zona esterna della

mondiali, l’unica speranzaper i 160 operai Sat e per leloro famiglie rimane quelladi non far spegnere i riflettorisu una vicenda che, comehanno avuto modo di direpiù volte negli ultimi mesi,“impoverirebbe tutto ilterritorio e non soltanto AciSant’Antonio: 160 famigliesenza uno stipendio sareb-bero un pericolo sociale chele istituzioni non possonosottovalutare”.Scaduto a settembre iltermine ultimo per chiederela deroga della cassaintegrazione ma registratal’apertura degli assessoratiregionali competenti arivalutare la possibilità di

concedere altri tre mesi dideroga, i lavoratori hannoripreso a protestare insiemeai pochi sindacati rimasti alloro fianco: lo scorso 5novembre circa 60 lavorato-ri, accompagnati dallesegreterie provinciali di Uilm(Matteo Spampinato) e Fiom –Cigl (Stefano Materia), hannoprotestato sotto il palazzo exEsa, sede catanese dellaPresidenza della RegioneSicilia, per dimostrare che ilavoratori ci sono, sono ancoravivi e hanno tutto l’interesse aricordare alla classe politica ilproprio dovere verso ilavoratori in difficoltà.La protesta, assolutamentepacifica come da tradizione per

Per i quartieri consolazione eS. Giacomo nuovo piano viario

gli operai Sat, ha ottenuto unincontro a Palermo presso laPresidenza della Regione conla Task Force Lavoro direttada Totò Cianciolo: unappuntamento che, persindacati e lavoratori, serviràa ribadire la necessità di unaderoga degli ammortizzatorisociali e di un piano diricollocazione degli stessilavoratori.Un incontro che tutti speranonon si risolva nel nulla comei 12 incontri precedenti giàeffettuati negli ultimi due annidi vertenza. Un incontrodurante il quale è bene che laclasse politica si prenda leproprie responsabilità.

scuola ha accolto i visitatoricon ricchi e assortiti stand chesono rimasti aperti al pubblicofino alle ore 24:00 (tutti e tre igiorni). Di certo non sonomancati stand di degustazionidi salsiccia, vino e castagne,

mentre per ibambini il diverti-mento è statoassicurato conspazi attrezzati digiostre gonfiabili,clown e babydance.Il programma pervenerdì 12Novembre alleore 17:00 haprevisto l’apertu-ra e l’inaugura-zione dellamanifestazione

con il Sindaco di AcicastelloFilippo Drago e l’amministra-zione comunale. La sera alleore 21:00 si è tenuto unospettacolo di pattinaggioartistico a rotelle curato dallascuola “Winner Sicilia” e

l’esibizione di danza dell’asso-ciazione E.N.A.R.S. l’aurora diFicarazzi. Sabato 13 Novembreinvece, si è svolta per la primavolta ad Acicastello una garapodistica provinciale organizza-ta in collaborazione conl’associazione atletica VIRTUSAcireale e la federazioneFIDAL. Alle ore 15:00 c’èstato il raduno per tutti gliinteressati, seguito dalleiscrizioni alla gara. Alle ore16:00 ha avuto inizio la garanon competitiva per tutti ibambini delle scuole elementa-ri e medie, mentre, mezz’orapiù tardi, è iniziata la garapodistica provinciale rivolta aconcorrenti di tutte le età divisiin categorie. Alle 19:00 ivincitori sono stati premiatipresso i locali delle scuole

medie.La serata è stata conclusa inbellezza e con successo daun’esibizione di ballo a curadella “Lory School Dance”,sita ad Acitrezza e a Cannizza-ro, seguita dall’esecuzione diDaniele Rigoli con la suasplendida voce, accompagnatada scenografie realizzate ecurate dalla “Lory SchoolDance”. L’ospite d’onore dellaserata è stato l’artista “Guy”.Domenica 14 invece, la mani-festazione ha avuto inizio lamattina alle ore 9:00 con ilprimo meeting Fiat 500 ClubItalia, coordinato dal clubBelpasso Paternò. Le 120vetture sono state esposte sottoil castello normanno di Acica-stello (cui hanno fatto visita) ehanno percorso poi le quattro

Davide Quattrocchi

Nel Comune di Acicastello “Tra castagne e vino, festeggiamo San Martino”frazioni castellesi (Acicastello,Cannizzaro, Acitrezza, Ficaraz-zi).Gli stand sono rimasti aperti alpubblico dal pomeriggio finoalla conclusione della manife-stazione alle ore 24:00. Alleore 21:00 si è terminato conuna serata danzante liscio,latino-americano e socialdance, con musica dal vivo acura del maestro AntonioStanco e la sua tastiera e asorpresa di nuovo la partecipa-zione di “Guy”.Segreteria organizzativa: L’Associazione A.R.C.A. sita invia Firenze, 79 Cannizzaro –Acicastello (CT) ringrazia tutticoloro che hanno partecipato.[e-mail: [email protected]: www.arcaeventi.it]

Cinzia La Sorte

La manifestazione si è tenuta a Cannizzaro (frazione di Acicastello) all’interno della palestra delle scuole elementari e medie “Giovanni Falcone”

Il presidente ed i soci dell’Associazione A.R.C.A.

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9www.paesietneioggi.netJONICAJONICAJONICAJONICAJONICA

Cambio di guardia nellagiunta comunale diSant’Alfio. Il capogrup-

po consiliare di maggioranzaGiovanni Torrisi, è statonominato nuovo assesso-re. Al suo posto inconsiglio il primo deinon eletti, LeonardoPatti(MpA).Dopo quasi dueanni e mezzodall’insediamentodella giunta,guidata dal sindacoSalvo Russo, vieneeffettuata una rotazione già programmata. Gio-vanni Torrisi prende il posto di Nunzia Scilio,dimessasi venerdì 29 ottobre scorso. Torrisi giàeletto consigliere nel 2003 nella lista “La Casadelle Libertà” nel 2006 esce dal gruppo di maggio-ranza per formare un gruppo consiliare autonomoinsieme al consigliere LeonardoGrasso.Nel 2008 è uno dei maggiori sostenitori per lacandidatura dell’attuale sindaco. Riconfermatoconsigliere nelle elezioni del 2008 ha ricoperto lacarica di capogruppo di maggioranza fino ad oggi.Attualmente è anche commissario cittadino delMovimento per le Autonomie. Al neoassessorevanno le deleghe allo sport, turismo, spettacolo,politiche giovanili, beni culturali. Commenta acaldo il neo assessore: “ Ringrazio il sindaco per lafiducia accordatami. Un ringraziamento va anchea Nunzia Scilio per il lavoro svolto con dedizionefin oggi. Mi auguro di poter apportare un contri-buto per un’azione ancora più incisiva nellapromozione e nello sviluppo della nostra città ”.

Acireale. La rimodulazione –ha precisato la Sodano – haprevisto nel territorio jonico-etneo, l’accorpamento in unicodistretto dei presidi ospedalieridi Giarre e Acireale, a vocazio-ne prevalentemente medica ilprimo e chirurgica il secondo,confermando in quest’ospeda-le 92 posti letto per acuti, più iposti di lungodegenza. Questograzie anche alla vigile attivitàdi controllo e alle forti prese diposizione dell’Amministrazio-ne comunale e del Consigliocomunale, ultimamente anchedei cittadini riuniti in libereassociazioni, del Tribunale peri diritti del malato. Se perquesto ospedale è statadunque prevista una attività aprevalente carattere medico,tenuto conto anche chel’azienda ha già individuatonel’ambito del Pta un percorsodi trattamento dello scompen-so cardiaco e del diabete, eche sono già stati attivati il day-service e il day-hospital, percompletare questo percorso sirende indispensabile l’attiva-zione di posti letto di degenzaordinaria di cardiologia».Il “Pta” di Giarre – responsabi-le Ignazio Gambino - inizierà aessere operativo con l’organiz-

Inaugurata in pompamagna, la prima “Casadella salute – Pta (Presidio

territoriale di assistenza)” dellaprovincia di Catania, all’inter-no dell’ospedale “SanGiovanni di Dio e Sant’Isido-ro” di Giarre. La cerimonia dibenedizione dei locali, è stataofficiata dal vicario foraneo,don Nino Russo, apposita-mente delegato dal vescovo diAcireale, Pio Vittorio vigo,assente per motivi di salute.Assenti, benché invitati, gliesponenti della Rete delleAssociazioni e alcuni consiglie-ri provinciali, tra cui SalvoPatanè(Pd). La cerimonia èstata contestata duramente, macivilmente, da alcuni rappre-sentanti dei gruppi spontaneiFacebook “Salviamo l’ospeda-le di Giarre “ – “Commissaria-re l’Asp 3” – Un lenzuolo perl’ospedale di Giarre”, secondoi quali l’operazione sancisce alfine di quello che dovevaessere l’ospedale del com-prensorio jonico-etneo, sulquale ruota un’utenza di oltre100mila persone, trasforman-dolo in una struttura speri-mentale, peraltro fallimentarein altre Regione d’Italia”. Diopposto avviso il direttore

generale dell’Azienda sanitariaprovinciale di Catania Giusep-pe Calaciura, secondo il quale:«Questa apertura non èsinonimo di depotenziamentoe non è nemmeno l’anticame-ra della chiusura dell’ospeda-le, così come qualcunocontinua a voler insinuare: ilPta, al contrario, consentirà didistribuire le energie organiz-zative tra i diversi compartidella nostra Azienda, sgravan-do il pronto soccorso esviluppando programmi dieducazione dei pazienticronici». il componente dellacommissione Affari socialidelle Camera dei deputatiLivia Turco ha espresso«Grande soddisfazione nelvedere qualcosa di profonda-mente innovativo, checostituisce un pezzo di quelprocesso di riforma di cui lasanità italiana ha bisogno.Sanità non è sinonimo diospedale: al contrario, unadelle priorità di oggi è quella digarantire la continuità assisten-ziale, 24 ore su 24, sette giornisu sette. L’inaugurazione dioggi va in questa direzione,grazie al lavoro svolto da chi –nonostante il gravoso piano dirientro – è riuscito a cammina-

re in questa direzione». Parolerivolte all’assessore regionalealla Sanità Massimo Russo,che secondo la parlamentare«è riuscito a sviluppare unnuovo modello di assistenza,facendo dialogare i Servizipresenti sul territorio eistituendo il primo Pta,presidio territoriale di assisten-za, della provincia di Catania(introdotto dall’art. 12 dellalegge regionale 5 del 2009)».L’assessore Russo, presente nelpresidio ospedaliero S. Isidorodi Giarre ha spiegato che«partendo da Giarre, ilprogetto mira a mettere in rete iservizi ospedalieri, i medici difamiglia e gli specialisti.Molteplici gli obiettivi, primotra tutti l’integrazione traospedale e territorio permigliorare i percorsi di cura; la

riorganizzazione e la riqualifi-cazione del sistema pereliminare gli sprechi; lariduzione dei tempi d’attesadegli utenti e la diminuzionedei ricoveri impropri. Al centrodelle nostre scelte c’è statosempre il cittadino/utente e laCasa della Salute vuole essereun segno concreto per ilmiglioramento delle prestazio-ni ambulatoriali». Il sindaco diGiarre Maria Teresa Sodano,favorevole all’iniziativa, haperò sottolineato che: «a frontedell’apertura del Pta, in questoospedale si sono registratetante chiusure: la Rianimazio-ne (mai attivata) e poil’Ostetricia, la Pediatria, ledirezioni dei servizi di patolo-gia clinica, radiologica eanestesia, specialità e dirigenzetrasferite presso l’ospedale di

zazione di “percorsi clinici”condivisi, ponendo particolareattenzione ai pazienti fragilicon diabete mellito e scom-penso cardiaco, in modo dagarantire loro una presa incarico globale che facili lafruizione di pacchetti diprestazione specialisticheattraverso un unico accesso,consentendo inoltre ilmonitoraggio del percorsoassistenziale. Durante lacerimonia di inaugurazioneerano presenti: il direttoresanitario Asp CataniaDomenico Barbagallo, ildirettore amministrativoGiovanni Puglisi, il ildirigente delle RisorseUmane del ministero dellaSalute Achille Iachino, ilrappresentante dell’Osser-vatorio Nazionale Formazio-ne dei medici di MedicinaGenerale Domenico

Grimaldi, il presidentedell’Ordine dei Medici-chirurghi Ercole Cirino.Sono intervenuti: il respon-sabile Solsamb (società chesta informatizzato in rete gliambulatori) MelchiorreFidelbo, il direttore ScuolaDipartimento Igiene dellafacoltà di Medicina diCatania Salvatore Sciacca.Erano presenti i rappresen-tanti delle organizzazionisindacali generali, quelli deiMedici di Famiglia, deiMedici di continuità assi-stenziale (guardia medica),dei medici specialistiambulatoriali e ospedalieri,nonché del personale delcomparto, delle associazio-ni di volontariato, diCittadinanzattiva, e diversiparlamentari nazionali eregionali.

Irene Ciaurella

GIARRE. Per ricordare la memoria della maestra Ma-ria Rita Russo, bruciata viva nel novembre 2009 per manodell’ex marito, su cui ancora è pendente un giudizio pe-nale e per ricordare le numerose vittime che in Italia sicontano per mano di uomini, conviventi, ex findanzati emariti, nella Sala Romeo del PalaCulture di piazza Ma-cherione, si è tenuta una conferenza sul tema: “Giù lemani. Stop alla violenza sulle donne”. La giornalistaMariagrazia Tomarchio, ha coordinato i numerosi inter-venti, tra cui quello del vicesindaco e assessore alla Cul-tura, Leo Cantarella, che insieme alla giornalista si è fattopromotore della creazione duna fondazione intitolata aMaria Rita Russo, “affinché da una tragedia possa na-scere un segno di speranza e di fiducia per le donnevittime di violenze e per non dimenticare il sacrifico dellanostra concittadina”. La scrittrice Emma La Spina, haportato la sua personale, durissima, persona per lunghianni sottoposta ad ogni genere di violenza. “Per uscirneoccorre autodeterminazione – ha detto – ma anche aiuti esupporti, che purtroppo sono assenti”. Il comandantedel Norm della Compagnia carabinieri di Giarre, tenenteFilippo Testa, che ha sottolineato come i carabinieri pos-sano entrare in azione solamente “a violenza fisica con-

sumata, ultimo stadio di una violenza che parte da quelladi natura psicologica. Le donne sono restìe a denuncia-re”. Rosaria Stella Cardillo, dirigente scolastica III Circo-lo didattico e Adele Finocchiaro, insegnante III Circolodidattico, nel quale lavora Maria Celeste Vasta, mammadi Maria Rita Russo, hanno manifestato la vicinanza allafamiglia. Maria Celeste Vasta, più volte interrotta dalpianto per la ferita ancora fresca e viva, anche se a distan-za di una anno dalla morte della figlia, ha mostrato grandeforza e dignità, lanciando un appello: “Le donne devonoreagire alle violenze, non aspettare che le cose si aggiusti-no o sentirsi quasi colpevoli nei confronti dei figli nelcaso di rottura dei matrimoni o dei rapporti. Non devonorischiare come mia figlia di arrivare ad essere ammazza-te”. Discorso a parte meritano gli interventi di MarinellaFiume, scrittrice e di Patrizia Lionti, consigliere comuna-le. La prima ha snocciolato dati impressionanti sulle ti-pologie di violenze sulle donne nel mondo e in Italia inparticolare. “Le donne subiscono più di ogni altro essereumano violenze fisiche, sessuali e psicologiche – ha det-to Fiume – Una donna su 5, in tutti i Paesi e in tutti glistrati sociali ne ha subito nell’anno in corso. Dal 40 al 70% di donne assassinate, muoiono per mano di parenti. In

Italia le donne vittime di violenze sono circa6 milioni e400mila. Le cause sono soprattutto di natura culturale:gli uomini non riconoscono alla donna autonomia e capa-cità. Circa 200mila milioni di donne all’anno muoiono acausa di violenze familiari. Cosa fare? Prevenire, soste-nere le donne per evitare il fenomeno. Creare un equili-brio tra i sessi, fondato sul rispetto reciproco”. La Liontiha sottolineato come “oggi si è disposti a denunciare unestraneo, si è disposti a denunciare financo un datore dilavoro - grandi passi avanti si sono fatti in merito - madenunciare il padre, il marito o peggio ancora il figlio...no, quasi mai”. Al dibattito sono intervenuti autorevoliospiti, come Adriana Prazio presidente dell’Associazio-ne di volontariato a sostegno delle donne vittime diviolenza“La nereide” di Siracusa; l’avvocato PatriziaPellegrino, specialista in diritto di famiglia; Rosaria Cal-tabiano, ufficio Urp ospedale di Giarre; la dottoressaLucia Bischetto da sempre sul fronte della tutela dei mi-nori e il presidente del Consiglio comunale di Giarre,Raffaele Musumeci. La serata è stata rricchita da com-moventi e trascinanti interventi canori della soprano giar-rese, Sara Ricca, particolarmente apprezzati dal pubbli-co.

GIARRE. “Preso atto che occorre pre-sidiare piazza Duomo soprattutto dopole 20, quando si concentrano centinaiadi giovani, d’intesa con il comandanteMaurizio Cannavò, abbiamo deciso di

attuare dei correttivi sugliorari, potenziando tutti iservizi nella fascia serale,riteniamo prioritario ga-rantire la sicurezza nelcentro storico avendo ri-scontrato, anche lo scor-so sabato, gravi episodidi inciviltà e in particola-re scorribande di motori-ni che mettono a repen-taglio la sicurezza dei cit-

tadini. Ho anche chiesto e ottenuto lapresenza dei carabinieri che supporte-ranno la nostra iniziativa a tutela dei cit-tadini”. L’assessore alla Viabilità SalvoCamarda annuncia con queste parole le

novità sui servizi durante il sabato seranel centro storico giarrese, con il pro-lungamento delle attività d’istituto sinoalle ore 22. Una decisione questa, salu-tata con grande gioia dai giarresi, con intesta il parroco del Duomo, don Dome-nico Massimino, che aveva lanciato il gri-do d’allarme, durante il recente incontrosull’emergenza legalità. Il “giro di vite neicontrolli in piazza Duomo” promesso,sembra finalmente trovare attuazione,con il potenziamento di un presidio dipolizia municipale. L’assessore Camar-da ha annunciato, inoltre, la volontà dipredisporre dei progetti finalizzati e, ben-ché consapevole del vigente regime fi-nanziario, intende ribadire in Giunta la

necessità imprescindibile di finanziare iprogetti sulla sicurezza con il coinvolgi-mento, nelle attività di controllo, delle as-sociazioni di volontariato che operanosul territorio. “Intanto la Polizia munici-pale – afferma l’assessore Camarda –conappositi servizi lungo la via Callipoli, èstata sensibilizzata a promuovere inizia-tive di contrasto ai parcheggi dissennatiin centro, punendo con una vera e pro-pria pioggia di multe gli indisciplinati”.Le multe sono fioccate e hanno prodot-to un duplice benecifio: ai cittadini che sisono finalmente riappropriati dei mar-ciapiedi e alle sempre magre casse co-munali.

I. C.

Giarre ha la prima casa della salute. All’inaugurazioneproteste contro la chiusura dell’ospedale

Assessore Camarda: “Garantiamo la sicurezza nel centro storico”

“Giù le mani”: una conferenza per ricordare Maria Rita Russo

Giovanni Torrisi nellanuova giunta di Sant’Alfio

I. C.

Page 10: edizione novembre

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“Paesi Etnei Oggi”

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cav. Giovanni Leotta

Responsabile Pubbliche

Relazioni al numero

347 6310592

“Ho cer-cato sul voca-bolario dellalingua italianala parola“Vulcanoide”ma non esi-ste”! Mi per-metto diprendere unalicenza e coniarla su Carmen Privitera che col suoProgetto d’Amore, iniziato nel 2007 e conclusosi il4 ottobre scorso, presso il Centro Congressi delleCiminiere di Catania, è riuscita a coinvolgere unavariegata gamma di artisti: “pittori, cantanti, poeti,illusionisti, danzatrici, nonché sfilate di alta moda”.La serata è stata dedicata alla Presentazione dei suoilibri: “il Guardiano del Tempo attraversa i miei So-gni” e “il Talismano del mio Cuore”, con due opu-scoli allegati: “Insegnami a Sorridere” e “Madre”.

I Relatori: Dott.ssa Lucia Firrarello, Dott.ssaAntonella Suraci, l’Avv. Alessandro Condorelli,hanno messo in evidenza i punti più salienti esignificativi dei testi presentati.

Critici della serata: Dott.ssa Arianna Rotondo inrappresentanza del Rettore Prof. Antonino Recca ela Dott.ssa Mariella Sambataro.

Sono intervenuti: le Ballerine dell’Ass. “Hunai-da” di Daniela Russo, il Fantasista Alfonso Barone,il Cantante Vincenzo Spampinato, ancora i Cantan-

Nasce da questo mese, uno “spaziosalute”, formazione ed informazione psi-co-sessuologica, dedicato al territorio ca-tanese, con l’intento di offrire degli articoliscientifici, ma dalla facile e fruibile lettura,che possano soprattutto sanare il divariotra falsi miti e realtà, inerenti gli argomentiriguardanti la sfera psico-sessuale, rela-zionale e di coppia, ambiti oggi fortemen-te in crisi. Nel tempo, verranno trattate

La riabilitazione è una scienza mul-tidisciplinare o multiprofessionale checostruisce il proprio sapere, il saperfare, attingendo dalle conoscenze ditutti i settori della medicina.

La riabilitazione è un processo disoluzione dei problemi, di educazioneo rieducazione, con cui portare unapersona disabile a raggiungere il mi-glior livello di vita possibile. La riabi-litazione è relazione e per essere effi-cace ha i suoi tempi, la sua evoluzio-

Intervista alla psico-sessuologa Valeria RandoneDa questo mese sul nostro giornale nasce uno “spazio salute” dedicato ai lettori

tutte le disfunzioni sessuali maschili, fem-minili, tematiche inerenti l’infertilità, i di-sagi di coppia, la coppia in crisi, il transes-sualismo, l’adolescenza, l’educazione ses-suale, la genitorialità, la maternità, la pa-ternità, i divorzi e la formazione di nuovinuclei familiari, la terapia di coppia e psi-co-sessuologica, eros e chat e le correla-zioni tra internet e sessualità. Agli articoli,verrà affiancato uno spazio chiamato“l’esperto risponde”, luogo anonimo e ri-servato, dedicato ai lettori, i quali potran-no scrivere in redazione, partecipandodubbi, incertezze, sofferenze dell’anima edella loro coppia.

A queste mail, verrà risposto celer-mente, con l’ assoluta assenza di giudiziomorale e competenza professionale. Leconsulenze online, non sono sostitutivené di diagnosi clinica, né di terapia psico-logica, ma saranno utili per orientare il let-tore circa un possibile percorso di chiarifi-cazione e guarigione, lenendo disagi, dolo-ri e confusioni esistenziali. Questo nuovospazio che la redazione offre ai lettori,nasce dalla collaborazione tra la redazionee la dottoressa Valeria Randone, psicologae psico-sessuologa catanese, membro del-

la FISS (federazione italiana sessuologiascientifica). Dottoressa Randone, ai no-stri giorni una figura professionale comela sua è divenuta indispensabile: le cop-pie stanno peggio, la sessualità deve farei conti con nuovi problemi o è solo meri-to di una nuova sensibilità? direttore, lecoppie di oggi non godono affatto di buo-na salute, in special modo nella loro acce-zione coniugale, l’instabilità matrimo-niale è molto alta e frequente e le secondeunioni aumentano con modalità esponen-ziali. Anche la “salute sessuale”, a cui inpassato non veniva dato il giusto peso,adesso viene considerata un bagaglio im-portantissimo per la salute della coppia.Una disfunzionalità della vita sessuale siripercuote inesorabilmente ed inevitabil-mente sulla qualità di vita del singolo edella coppia, con un notevole riverberoemozionale nella vita di tutti i giorni. Lasessuologia clinica oggi sta promuoven-do un concetto molto forte di prevenzio-ne, formazione e soprattutto “benesseree salute sessuale”.

In quest’ottica curare la coppia, com-posta dai partners e dalla loro relazionesofferente, è un lavoro mirato a restituire

benessere, serenità ed una buona qualitàdella vita.

Qual è la disfunzione che affliggemaggiormente gli uomini? E le don-ne? E la coppia nel suo insieme?

La disfunzione sessuale maschile, chemaggiormente abita le camere da letto de-gli italiani, è indubbiamente l’ “eiaculazio-ne precoce”, disfunzione che compromettela fase della risposta orgasmica, velociz-zando i tempi del piacere sessuale e com-promettendo anche il più saldo dei legami,oltre che autostima e qualità della vita ses-suale in generale. Segue il “deficit eretti-vo”, detto impropriamente impotenza,cioè la mancanza di erezione, per causepsicologiche (come ansia da prestazione)di coppia e miste (organiche e psichiche).Per quanto riguarda la sessualità femmini-le, la disfunzione sessuale più frequente-mente presente è l “’anorgasmia coitale”,cioè l’assenza di orgasmo durante il rap-porto sessuale, segue il “ vaginismo” (im-possibilità ad avere rapporti sessuali acausa di spasmi involontari dei muscoliche stanno all’ingresso della vagina) e la“dispaurenia” (dolore sessuale). Per quan-to riguarda la coppia, oggi in clinica si da

sempre più spazio alla dimensione cop-pia del sintomo sessuale, sia per quantoriguarda l’aspetto diagnostico che poi te-rapeutico.

Che approccio hanno, di regola, igiovani d’oggi col sesso? Che consi-glio si sente di dare loro?

I giovani di oggi purtroppo provengo-no da una totale assenza di educazionesessuale ed emozionale, tutto quello cheimparano sulla sessualità, lo apprendono,con modalità falsate e scarsamente scien-tifiche, dai compagni più navigati e dai sitipornografici, i quali contribuiscono enor-memente a mantenere in vita tutta unaserie di falsi miti e leggende metropolitanecorrelate alla sessualità. Mi sento di direloro, anche ai più giovani, spesso ansiosied inesperienti, di non vergognarsi, di nonprovare imbarazzo e paura, ma di chiede-re gli aiuti specialistici ai clinici referenzia-ti, per lenire l’ansia, per ricevere le dovutespiegazioni ed informazioni e per vivere apieno la loro vita sessuale, con gioia e se-renità.

In cosa consiste la formazione psi-co-sessuologica? E la prevenzione ses-suologica?

La FISS (Federazione italiana sessuo-logia scientifica), a cui io appartengo, sista molto battendo con una proposta dilegge adeguata che possa formare i giovanie tutelarli da traumi dovuti ad inesperien-za, disfunzioni sessuali causate da cattivoapprendimento sessuale, possibili pato-logie a trasmissione sessuale e gravidanzee/o aborti indesiderati

La formazione psico-sessuologica èquella che faccio personalmente ogni gior-no, tra le mura del mio studio, tramite ilmio sito online e tramite i giornali con cuicollaboro.

Di cosa ci parlerà nel prossimo nu-mero? A che indirizzo e-mail potran-no scriverle i nostri lettori?

Avevo pensato di parlare di eiacu-lazione precoce, diagnosi e trattamen-to, considerando la disfunzione sia dalpunto di vista maschile che del vissutofemminile, per l’alto impatto che que-sta disfunzione ha sulla qualità dellavita e sull’autostima. L’indirizzo delmio sito è www.valeriarandone.it, l’in-dirizzo di posta elettronica invece è[email protected]

Fabio Cantarella

ne. E’ un processo di reciproco adat-tamento fra persone ed ambiente. Tut-to questo per ricondurre la personadisabile, ad una condizione di massi-ma autonomia ed indipendenza pos-sibile.

L’autonomia non è soltanto aiuta-re la persona a muoversi, vestirsi omangiare da sola, ma anche metterla ingrado scegliere e decidere della pro-pria vita. A questa delicata ed impor-tante soluzione dei problemi è stata

chiamata la figura professionale delmedico riabilitatore o FISIATRA. Ilfisiatra è lo specialista che deve farsicarico del paziente fin dai primi giorninei quali ha avuto inizio la malattiainvalidante. Egli in un primo momen-to deve cercare di mantenere le condi-zioni che permetteranno, superata lafase acuta, di iniziare il trattamentoriabilitativo. Ma il fisiatra non è solonel suo lavoro. Come sottolineavo al-l’inizio, la riabilitazione è multidisci-

plinare: infatti il fisiatra viene colla-borato da altre figure professionali.L’obbiettivo quindi della riabilitazio-ne è quello di ottenere il recupero del-le abilità residue del paziente indiriz-zandone l’utilizzo nel modo più con-sono, a seconda del caso, vicariandola disabilità o ricreando la funzionemancante.

Assicurare il massimo grado di au-tonomia nelle attività della vita quoti-diana; oggi, le moderne metodiche ria-

bilitative consentono di raggiungere almeglio detti obbiettivi cioè far diven-tare un paziente che nel passato, nonmolto lontano, veniva considerato nonrecuperabile, una persona diversamen-te abile da reinserire nella società.

ti Roberto Sera-fino e AntonellaDi Mauro; i Po-eti GiuseppeMazzaglia eNunzio Spitalie-ri, i Pittori: Giu-si Motta, GiusiNicosia, Giu-seppe Apa e

Erika Azzarello, gli Stilisti Michele e Luca ContiTaguali con le modelle Mary Aprile, Floriana Marti-nes e Alessandra Martines, ancora la Stilista PinaGrasso con le modelle Stefania Patti, Laura CarlaD’Urso e Cristina Mascali.

Il Service era coordinato dall’Ass. “E.N.A.R.Sl’Aurora” con il suo Presidente Filippo Marino,ancora troviamo la collaborazione dell’Ass. “ArcaEventi” con il suo Presidente Gina Aloisio, la Radiodella Riviera dei Ciclopi, l’Ass. A.E.O.P del Dott.Riccardo Mazzaglia e la Misericordia del Comunedi Gravina con il suo Vice-Presidente Giovanni La-gati e il Volontario Davide Marchese. Tra i vari Gior-nalisti anche Telejonica con Valeria Maglia; tra gliSponsor: Bar Ventimiglia e Kennedy, Eco-Store Car-tucce, Nails Xpress, centro estetico. Fotografi: Gu-stavo Di Stefanio, Massimo Pantano, Michele Crimie Giovanni Macaudo. Hanno magistralmente con-dotto la serata i Presentatori: Simona Pulvirenti eDario Matrix.

“La Riabilitazione, un valore ed una risorsa per la società”

Dott. Salvatore GrassiPrimario Fisiatra

Già Vice – Presidente Nazionaledella Società Italiana di Medicina

fisica e riabilitativa.

Presentazione dei libri dell’apprezzatissima Carmen Privitera

Grande partecipazione perl’iniziativa “Progetto d’Amore”

“La Speranza che accompagnagrandi e piccini…. allora tu Mam-ma sei la Luce, la Vita e l’Amore”,così finisce la poesia recitata dallabravissima artista Mariella Per-conti in arte Athena e da ChiaraSapienza, una bambina non ve-dente dalla nascita, reduce e Stardella trasmissione “Io Canto”,nonchè Musa ispiratrice del-l’omonima poesia del Premio del-la III Edizione “Parlami dellaLuce”, svoltosi domenica 31 ot-tobre alle 18,00 nel Teatro di Ca-tania Angelo Musco.

Conduce la serata Ettore Tor-torici. Questo Premio Filantropi-co è destinato ad “Enti, Istituzio-ni e Uomini, che con il loro opera-to hanno dimostrato grande soli-darietà per la causa dei non ve-denti. L’Associazione Athena eDyogene, nella persona di Ma-riella Perconti e Maurizio Cata-nia, ha donato il format del Pre-mio, per il 2010, al Club RotaryRandazzo Valle dell’Alcantara; ilsuo Presidente Dott. Angelo Ala-imo ha voluto continuare la tradi-zione del Premio, per chi da annilotta per i più deboli, cercando disconfiggere malattie come la ceci-tà. Straordinario l’impegno di tuttigli artisti partecipanti, in quanto Nunzio Spitalieri

il format del Premio non ha maiusufruito di contributi pubblici!

La creatività esplode nelle toc-canti poesie del magnifico PoetaMaurizio Catania, in arte Dyoge-ne, accompagnate dalla coreogra-fia dei Ballerini: Giusi Amoruso eWalter Galvano, dalla superba in-terpretazione dell’Attore SalvoSottile nella parte diZeus, e dal suggestivoballo delle Ballerine diHunaida Danza.

Primo premiato: ilPresidente dell’Istitutoper Ciechi di Milano,Prof, Rodolfo Masto,per aver contribuito conil suo impegno a realiz-zare iniziative atte allatotale integrazione deiciechi. Secondo premia-to: il Prof. Giacomo Cut-tone dell’Istituto Nazio-nale di Fisica Nucleare, Laborato-ri del sud, che ha trasformato lasua competenza tecnica-scientifi-ca in una missione a favore del-l’umanità, e impegnandosi contutto il suo gruppo ha realizzatoil Progetto CATANA’, per la curadi alcuni tipi di tumore che porta-no se non curati, inevitabilmentealla cecità. Terzo premiato: il Dott.

Pino Nobile, Direttore Generaledella Stamperia Regionale Braille,per aver impiegato la sua interaesistenza a migliorare l’interazio-ne tra il mondo dei non vedenti equelli vedenti, mettendosi com-pletamente a disposizione di tut-ti. Quarto premiato: il Dott. Gio-vanni Ciampi, Assessore alla

Pubblica Istruzione della Provin-cia Regionale di Catania, per l’as-sistenza all’Istruzione che da anniconsente di migliorare la vita deinon vedenti. OSPITI DELLA SE-RATA: Autorità Distrettuali Ro-tariane, il Cavaliere Nino Gem-mellaro: -“io rappresento la cittàdi Catania e Provincia per oltre4000 non vedenti…che riescono

ad essere felici solo quando tro-vano amicizia e solidarietà”-;l’Avv. Giuseppe Castronovo,Presidente Regionale dell’UnioneItaliana Ciechi, ancora l’Avv. Da-rio Letterio Daidone, ConsigliereComunale di Catania, sempre alservizio dei cittadini e vicino ainon vedenti, il Comandante Ce-doc Col. Francesco Polizzi, il Col.Ferrucio Cardillo, il Vice PrefettoVicario Anna Maria Polimeni, ilDirettore dell’Ufficio del Lavorodi Catania, il Dott. Fausto Piaz-za.

Alla presenza di moltissimeAutorità sono state consegnatedelle targhe in nero Braille a ra-gazzi non vedenti di grande talen-to: Luca Grasso, Mattia Gattuso,Benedetta Spampinato, AngelaDispinzieri e Chiara Sapienza, LaSerata si è chiusa con il simpaticogruppo: i famosissimi Crabs. Perla IV edizione già si pensa al “Te-atro Antico di Taormina” con lasponsorizzazione di un’Organiz-zazione non Governativa (ONG)straniera, che intende promuove-re questo straordinario format afavore dei non vedenti; che il pre-mio possa ancora trionfare nel2011 !

IIIª edizione premio “Parlami della luce”

Carmen Privitera

Page 11: edizione novembre

Catania, città bella e maledetta, unpo’ lirica un po’ delittuosa: al suointerno, squilibri sociali enormi.Un clamoroso esempio viene dagliAngeli Custodi. “Cuore popolare”catanese, dove non c’è nemmenoun campo da calcio! Ecco cosapropongono le Istituzioni che poiorganizzano convegni sul “males-sere” dei “ragazzi difficili”. Ilcampo, in realtà, esiste: si trova invia Toledo, divenuta una “strada-discarica”, dove c’è di tutto in temadi rifiuti e nessuno si attiva,malgrado le interrogazioni incomune.Eppure, da due anni, alla Prefettu-ra si richiede di sbloccare i fondiprevisti per interventi di questotipo, ma da Palazzo Minoritinemmeno si risponde. Il camporesta una sorta di minidiscarica(come testimoniano le foto fatte suiluoghi). C’è, però, chi reagisce a

Un tavolo di concertazione per mettere in evidenza il proble-ma dell’abusivismo commerciale all’interno della VIIImunicipalità. In particolare sono viale Mario Rapisardi eCorso Indipendenza le principali arterie stradali dove siconcentra una piaga che ha il solo effetto di danneg-giare l’economia regolare: “ C’è bisogno di unforte mezzo di contrasto- afferma il presidentedella circoscrizione Antonio Siscaro- gliirregolari, agli occhi dei cittadini, danno unavisione distorta di Catania. Una città dovetutto è permesso perché si resta impuniti”. Daqui la proposta del consiglio di “San Leone-Rapisardi” per rivalutare il territorio e finaliz-zarlo, attraverso servizi specifici, verso ilturismo. Come? Proseguendo con il piano direalizzazione dei Centri Commerciali Naturali che potrebbero

San Cristoforo ed il campetto dei sogni mai realizzatiIl consigliere

Tringalelamenta

“l’indifferenzadella Prefettura”

questo sfacelo: come TuccioTringale, consigliere comunale, masoprattutto “uomo del popolo”nato e cresciuto nel rione “AngeliCustodi”. Combatte per il campodi via Toledo, presenta interroga-zioni in consiglio comunale per lapulizia nella strada e soprattuttoper sbloccare i lavori per il campet-to: dalla Prefettura non gli hannonemmeno risposto.Tringale, lei lo fa per i voti? “Me nehanno dette di tutti i colori inquesti anni –racconta il consigliere-ma io tiro dritto. Quello che faccioviene dalla mia infanzia passata inquesti luoghi, dove non avevamospazi per giocare. Ora il sognovoglio che diventi realtà. Altro chespeculazioni, altro che voti!”

Il sogno si chiama associazionesportiva “Andrea Stimpfl”, nata inricordo di un giocatore deceduto, asoli 49 anni, di leucemia e cheaveva militato anche nelle file delGiarre e dell’Acireale. Centodiecibambini, dai cinque ai quattordicianni, dell’ Angeli Custodi, di SanCristoforo, di Librino e di altririoni, spesso con situazionifamiliari “difficili”, possono fare“scuola calcio” in tre campetti allaPlaya. A pagamento, però, per lasocietà, perché i campi sonoprivati. L’associazione, con sacrificipersonali e grazie alle sponsorizza-zioni private, pensa a tutto, iragazzini fanno sport gratuitamen-te, nella quasi totalità. Nessuncontributo pubblico –spiegano i

dirigenti dell’associazione. Ilcomune, la Prefettura, lo Stato,stanno a guardare. L’importante èarrestare gli spacciatori, sbattere ingalera qualche padre di famiglia,insomma fare “ondate repressive”buone per le statistiche su cui farecarriera e per rassicurare i“benpensanti”. La periferia, però,dove lavorano e vivono anchetante persone oneste, resta sola,senza strutture sociali e senzaprospettive. Alla Playa, per fortuna,sui campetti in erba sintetica sirespira aria diversa. Tanti bambini,il figlio del detenuto come il figliodel poliziotto, corrono, giocano,stanno all’aria aperta, fannosocialità insomma, lontano dalladroga e dalla violenza quotidiana

Marco Benanti

della periferia. Retorica? No, èproprio così: i sogni si possonorealizzare, basta la volontà. Poi c’èla politica, lo Stato, i comizi, lepromesse: storie già viste. Parole alvento. I diritti, come quello divedersi finanziati un campetto,possono aspettare. Ma c’è chipromette di non stare ad aspettareancora: si farà una protesta sotto laPrefettura? Vedremo… intanto, suicampetti della Playa ci si allena peri tornei dei minori imminenti, sottogli occhi degli istruttori: anche daloro tanto entusiasmo, voglia difare, senza chiedere nulla diparticolare. Si fa sport, lontanodalle logiche dell’industria delcalcio professionistico, bello ecorrotto. Gli allenatori, Salvo

D’Arrigo, Luigi Aiello, AlessandroPlatania, Gaetano Leonardisudano sotto il sole della Playaassieme al Presidente, GiuseppeTringale, fratello di Tuccio e ad unaltro collaboratore Lello Caserta.“L’importante è fare sport –diconoin coro- tante soddisfazioni poivengono dal lavorare con ibambini. Non ci sono esasperazio-ni o altro, anche le famiglie sonocontente. E’ una realtà socialepositiva, in mezzo a tanti problemidella periferia. Si lavora proprioper la socialità per dare alternativedi vita e di educazione sana a tantagioventù”. Vorrà la Prefetturafinalmente dare una risposta aquesti cittadini?

Assente il mondo politico al convegno organizzato presso la Camera di Commercio di Catania

Abusivismo VIII municipalitàIl presidente Siscaro: “gli irregolari danno una visione distorta della città”

Damiano Scala

Si è svolto nel salone della Camera di Commercio di Catania, organizzato da Confcommercio Sicilia in collaborazione con

l’Associazione Nazionale Magistrati, il convegno,, sul tema “Libertà d’impresa e ruolo delle Istitu-zioni”, incontro che ha affrontato delle tematichemolto sentite e delicate in un periodo di recessioneeconomica ed in cui gli imprenditori soffrono perportare avanti le loro attività. Assente il mondopolitico ed istituzionale, ad aprire i lavori, dopo ilsaluto del vice prefetto vicario Annamaria Polime-ni, il vice presidente nazionale di ConfcommercioImprese per l’Italia Pietro Agen, seguito poi dallavice presidente di Confcommercio Palermo RosannaMontalto, dal presidente ANM sezione di CataniaFrancesco D’Alessandro, dal presidente di Con-fcommercio Catania Riccardo Galimberti, dal pre-sidente della Sezione civile del Tribunale di Cata-nia Marisa Acagnino ed ha chiuso gli interventi ilcoordinatore delle associazioni antiracket - antiu-sura del Sistema Confcommercio Claudio Risicato.

“Solo una impresa libera, senzacondizionamenti, - ha sottolineatoAgen - può contribuire al rilanciodello sviluppo socio – economicodella nostra isola, ma le istituzionidevono tutte dare il buon esempio,anche se il messaggio che ci giungeal momento non è per nulla incorag-giante”.

Rosanna Montalto ha evidenzia-to le lotte e l’impegno continuo perl’affermazione della libertà d’impre-sa della Confcommercio di Palermo

mentre il presidente dell’ANM Catania FrancescoD’Alessandro, si è soffermato sull’attuale appara-to normativo, riflettendo sulla nascita del fenome-no finanziarie, sull’intestazione fittizia dei beni, sulleintercettazioni.

Riccardo Galimberti, presidente Confcommer-cio Catania, snocciolando precise statistiche e dati,ha fotografato il difficile momento delle impresein Sicilia, ribadendo che se non cambiano le condi-zioni politiche ed istituzionali si arriverà ad unasituazione disastrosa. “Le imprese siciliane sonoin totale recessione – ha detto Risicato – la disoc-cupazione è in crescita, la situazione economica èpreoccupante e la nostra insularità ci penalizza.In più il tasso di fiscalità è insopportabile e mancail referente politico-istituzionale. E’ arrivato il mo-mento che oltre al mondo delle imprese, la politi-ca, le istituzioni, anche in questo incontro assenti,inizino a fare la loro parte, a confrontarsi, percambiare realmente le cose”.

“Libertà d’impresa e ruolo delle Istituzioni”

essere il trampolino di lancio per questa parte diCatania con esperienze commerciali e artigianalitipiche: “ In questo modo tanti ambulanti potreb-

bero essere finalmente regolarizzati e destinati insiti pensati apposta per loro- spiega il vice

presidente Orazio Serrano- il commercio haancora concezioni obsolete e quindibisogna creare condizioni favorevoli perrivalutare il quartiere”. Dal Comune intantonon si fa attendere la risposta: “ Questogenere di interventi- afferma l’assessore alCommercio Francesco Cannizzo- passanoattraverso un procedimento a tappe. Per orala nostra attenzione è concentrata verso unaprima azione di bonifica per reprimere il

fenomeno dell’abusivismo”.

Maurizio Giordano

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Il consigliere Tringale

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