IMPARARE LE LINGUE STRANIERE A SCUOLA
Un sondaggio delle convinzioni di studenti e insegnanti
© Luciano Mariani 2010 – www.learningpaths.org/convinzioni
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IMPARARE LE LINGUE STRANIERE A SCUOLA Un sondaggio delle convinzioni di studenti e insegnanti
II ELABORAZIONE, Febbraio 2010
Scuole campione: 6 Istituti tecnici e professionali di cittadine medio-piccole del Nord Italia; 4 classi prime (N=84); 4 classi seconde (N=83); 4 classi terze (N=83); 4 classi quarte (N=78); 4 classi quinte
(N=78) – Totale N=406
1. Pensi che per imparare bene una lingua straniera si debba “essere portati”?
2,8 3,5 1 2,5 3,7
1215,7
32,5
22
38,5
48,5
64,7
5659,5
46,2
36,8
1610,5
1611,5
0
10
20
30
40
50
60
70
I II III IV V I II III IV V I II III IV V I II III IV V
a. Sì, è indispensabile
avere un’attitudine
particolare
b. Sì, chi ha
un’attitudine ottiene
risultati migliori di chi
non ce l’ha
c. Sì, ma altri fattori
(per esempio,
l’impegno o la
motivazione) sono
ugualmente importanti
d. No, chiunque
può imparare bene
una lingua
straniera
• La maggioranza ritiene l’attitudine importante, ma all’interno di una gamma di fattori più vasta.
• L’importanza dell’attitudine sembra crescere dalla prima alla quinta classe, con un regresso in
quarta.
• A fronte di un percentuale piuttosto alta di studenti che nella prima classe ritengono che
“chiunque può imparare bene una lingua straniera”, si registra una diminuzione progressiva di
questa posizione nelle classi successive.
2. Secondo te, chi è più responsabile di un buon apprendimento, l’insegnante o lo studente?
7,27,55 6,27,7
25,8
37,23639,2
35
28,529,332,5
35,5
27,532,5
2624,3
15,8
29,8
6
02,23,2
0
0
10
20
30
40
50
I II III IV V I II III IV V I II III IV V I II III IV V I II III IV V
a. L’insegnante b. Entrambi, ma c. Entrambi nella d. Entrambi, ma e. Lo studente
soprattutto stessa misura soprattutto
l’insegnante lo studente
• La responsabilità è vista in generale come condivisa: le posizioni estreme sono limitate. Le
posizioni rimangono comunque molto diversificate in tutte le classi.
• Aumenta in modo sensibile la scelta della responsabilità maggiore dell’insegnante dalla prima
alla seconda classe.
• Diminuisce la scelta della responsabilità maggiore dello studente dalla prima alla quarta classe,
per poi aumentare solo in quinta.
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3. Che ruolo dovrebbe avere l’insegnante?
18,218,212,713,7
16,7
40,240,7
51
38,5
49
33,2
25,231,5
27,229,7
17,5
10 8,7 6,53,5
26,726,528,529,5
18,7
0
10
20
30
40
50
60
I II III IV V I II III IV V I II III IV V I II III IV V I II III IV V
a. Decidere i
materiali e le
attività che
devono svolgere
gli studenti
b. Insegnare
grammatica,
vocabolario e
pronuncia
c. Correggere gli
errori
d. Valutare i
risultati degli
studenti
e. Fornire un buon
modello della
lingua straniera
6560,7
67,7
79
64
29,537
56,25148,7
31,734,5
18,223,5 20
3742
24,532,2
43,5
0
20
40
60
80
100
I II III IV V I II III IV V I II III IV V I II III IV V
f. Creare interesse e
favorire la
partecipazione in
classe
g. Stimolare gli studenti
ad usare la lingua
straniera il più possibile
h. Insegnare un
metodo di studio
i. Aiutare gli studenti
ad identificare e
risolvere eventuali
problemi
• I ruoli in assoluto più scelti sono: l’insegnamento degli aspetti formali della LS (con picchi nella
terza e nella quinta classe) e il creare interesse e favorire la partecipazione (con valori piuttosto
stabili e un picco in quarta).
• I ruoli in assoluto meno scelti sono: valutare i risultati degli studenti (con un decremento
costante dalla prima alla quinta classe); decidere i materiali e le attività che devono svolgere gli
studenti; insegnare un metodo di studio.
• Il ruolo di “stimolare gli studenti ad usare la lingua straniera il più possibile” registra un picco nella terza
classe.
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4. Che ruolo dovrebbe avere lo studente?
32,229
2017,218,2
30
39,732,5
3938,5
70,2
57,2
66,7
51,759
43
52,251,748,250,7
3238 39
30,5
19,2
0
20
40
60
80
I II III IV V I II III IV V I II III IV V I II III IV V I II III IV V
a. Seguire
costantemente
le indicazioni
degli insegnanti
b. Fare molta
pratica con le
strutture, i
vocaboli, la
pronuncia
c. Studiare con
regolarità e
impegno
d. Prestare
attenzione in
classe
e. Partecipare
attivamente alle
lezioni
19,220,2
28,5
45
28,7
4 51,5 3,2 2
43
30,7
41,244,7
49
2427
17,5 19
26,2
0
10
20
30
40
50
60
I II III IV V I II III IV V I II III IV V I II III IV V
f. Cercare di usare la
lingua straniera il più
possibile
g. Valutare i propri
risultati
h. Sfruttare i propri
punti di forza e
cercare di migliorare
gli aspetti in cui si è
più deboli
i. Diventare
consapevole delle
proprie preferenze circa
i modi di imparare,
scoprendo così man
mano le strategie per sé
più efficaci
• I ruoli in assoluto più scelti sono: l’impegno (con due picchi nella prima e nella terza classe), il
prestare attenzione in classe e lo sfruttare i propri punti di forza migliorando gli aspetti deboli
(con un decremento consistente nella seconda classe).
• Il ruolo in assoluto meno scelto è “valutare i propri risultati”, con percentuali minime in tutte le
classi. Seguono il “seguire costantemente le indicazioni degli insegnanti” e il “diventare consapevole
delle proprie preferenze” (ma con percentuali molto più alte).
• Il “cercare di usare la lingua straniera il più possibile” registra un picco nella quarta classe.
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5. Pensi che studiare più lingue contemporaneamente aiuti oppure ostacoli l’apprendimento?
43,5
65
54,8
35,339
29,5
16
28,535,232,2
27
1916,7
29,528,8
0
10
20
30
40
50
60
70
I II III IV V I II III IV V I II III IV V
a. Ostacola – ogni lingua è
diversa, ha le sue
caratteristiche
b. Non ha nessuna influenza
c. Aiuta – è più facile per chi
conosce una lingua impararne
un’altra
• In tutte le classi la scelta della maggioranza è per un valore neutrale o negativo dello studiare
più lingue.
• La scelta favorita è che il plurilinguismo ostacoli l’apprendimento, con un andamento
altalenante e un picco nella seconda classe.
• All’opposto, la scelta che il plurilinguismo favorisca l’apprendimento è comunque condivisa da
una percentuale abbastanza consistente, paragonabile alla scelta centrale della neutralità, e con
valori decrescenti dalla prima alla terza classe e crescenti in quarta e quinta.
6. Secondo te si impara meglio e più in fretta una lingua straniera studiando da soli o con altri?
9,29,2 8 10,59,5
23,52728,7
12,211,7
2829,523,8
50,548,5
28,530,528,7
17,521,3
10,8
3,8
10,89,3 9
0
10
20
30
40
50
60
I II III IV V I II III IV V I II III IV V I II III IV V I II III IV V
a. Da soli
b. A classe intera,
insieme
all’insegnante
c. In vari modi a
seconda
dell’attività
d. Con altri, ma a
coppie o
piccolissimi
gruppi
e. In gruppo
• La scelta centrale è favorita solo nella quarta e quinta classe. Le altre scelte raccolgono valori
abbastanza uniformi (tra b) e d) e tra a) e e) ).
• Si tratta nel complesso di posizioni molto variegate: ad esempio, nella terza classe circa un terzo
è per il lavoro a classe intera, un terzo per il lavoro con altri ma a piccoli gruppi, e un quarto per
vari modi a seconda dell’attività.
• Da segnalare il decremento della scelta “a classe intera, insieme all’insegnante” nelle classi
quarta e quinta.
• La scelta del lavoro “in gruppo” supera di poco il 10% nella prima e terza classe, ma registra un
minimo nella seconda classe.
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7. Quando uno studente dovrebbe cominciare ad usare attivamente la lingua che sta imparando?
39,5
29,2
22,218,220,3
37,7
49,2
40 41 42
22,821,6
37,840,8
37,7
0
10
20
30
40
50
60
I II III IV V I II III IV V I II III IV V
a. Solo dopo che si è
costruita una buona base di
grammatica, di vocabolario
e di pronuncia
b. Il più presto possibile, ma
tenendo conto del livello a cui
si è arrivati
c. Subito, anche correndo il
rischio di fare errori e di non
capire o farsi capire in tutte le
situazioni
• Le posizioni sono variegate, con valori distribuiti in modo relativamente uniforme sulle tre
scelte.
• La scelta “solo dopo che si è costruita una buona base di grammatica, di vocabolario e di pronuncia”
registra un progressivo decremento dalla prima alla quarta classe, mentre la scelta opposta registra un
andamento tutto sommato crescente (con lievi decrementi in seconda e in quinta).
• La scelta centrale si mantiene stabile, con un picco nella seconda classe.
8. Quando si fanno degli errori, che cosa vuol dire?
1,2 4,52,7 0 07,2 5,5 2,8 2 2,3
39,2
26,831
2732,7
52,3
63,263,571
65
0
20
40
60
80
I II III IV V I II III IV V I II III IV V I II III IV V
a. E’ una prova del
proprio fallimento
b. Vuol dire che non
si è studiato
abbastanza
c. Vuol dire che si ha
bisogno di esercitarsi e
di fare una revisione
d. E’ naturale e
inevitabile fare errori
mentre si sta imparando
• La maggioranza è decisamente per il carattere “naturale” degli errori, con un costante aumento
dalla prima alla quarta classe.
• Le prime due posizioni raccolgono pochi consensi, mentre il bisogno di “esercitarsi e rivedere”
registra un picco nella prima classe e un andamento leggermente altalenante nelle classi
successive.
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9. Gli errori dovrebbero essere corretti dall’insegnante?
14,8
42,540,7
32,530,3
55,248,545,8
40,5
59,7
26,2
7,810,5
24,2
8,73,8 1,2 3 2,8 1,3
0
10
20
30
40
50
60
70
I II III IV V I II III IV V I II III IV V I II III IV V
a. Sì, sempre e
subito, è sua
responsabilità farlo
b. Sì, ma in modo diverso
a seconda dei casi (per
esempio, non
interrompendo uno
studente che sta parlando)
c. No, però
dovrebbero essere
segnalati allo
studente, in modo che
possa porvi rimedio
d. No, col tempo si
impara ad essere più
corretti
• Estremamente limitata la scelta estrema: la figura dell’insegnante risulta sempre centrale.
• La maggioranza è per modalità di correzione diversificate, ma con un decremento dalla prima
alla quarta classe e un deciso aumento in quinta.
• E’ però consistente anche il numero delle scelte centrate sulla responsabilità totale
dell’insegnante, con un aumento molto significativo dalla prima alla seconda classe e valori poi
decrescenti ma sempre importanti (almeno un terzo).
• Molto altalenante la scelta “No, però dovrebbero essere segnalati allo studente”, con picchi nella
prima e nella quarta classe e valori molto inferiori nelle altre classi.
10. Pensi che una persona possa capire da sola se e quanto ha imparato?
4,510,8
3 4,7 3 6 6,76,7 2 2,8
5962,566,856,5
80,7
30,52023,5
36,8
13,5
0
20
40
60
80
100
I II III IV V I II III IV V I II III IV V I II III IV V
a. No, la valutazione
spetta solo
all’insegnante
b. No, quello che
conta sono i risultati
delle verifiche e degli
esami
c. Sì, però per avere
una conferma bisogna
confrontare il proprio
giudizio con quello di
altri (dell’insegnante,
dei compagni …)
d. Sì, basta riflettere sui
propri risultati man
mano che procede il
lavoro
• Si segnala l’assoluta preminenza della necessità di un confronto con fonti di informazione
esterne e il rifiuto abbastanza netto di una valutazione riservata solo all’insegnante o basata
soltanto su verifiche ed esami.
• Il consenso è invece abbastanza significativo per l’altra posizione estrema “basta riflettere sui
propri risultati”), con un andamento altalenante e due picchi nella prima e quarta classe.