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lezione tenuta da Patrizia Mantovani il 6 aprile 2011 presso la Camera del Lavoro della FLC Mantova
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“La valutazione degli alunni e dintorni…”
6 Aprile 2011
Patrizia Mantovani
“Sono RAZIONALI gli SCHEMI, I REGISTRI, LE GRIGLIE, IL SISTEMA DOCIMOLOGICO che tenta di ORGANIZZARE, STRUTTURARE,
ASTRARRE E RAZIONALIZZARE…la VITA PULSANTE, IL DISORDINE e il CAOS generato dalla vita scolastica che tenta esplicitamente di ricondurre ad
una maggiore OBIETTIVITA’ I GIUDIZI, I VOTI e tutto l’apparato di misurazione del pullulante mondo dell’APPRENDIMENTO”.
P.Mottana “L'immaginario della scuola”Ed.Mimesis
1. Necessità di compensare lo SGUARDO sulla VALUTAZIONE
2. Accettando la VISCOSITA’ dell’esperienza
3. Evitando di ragionare per contrapposizioni (COGNITIVO/AFFETTIVO-CORPOREO/MENTALE)
4. VALORIZZANDO la ciclicità dell’apprendimento con i suoi momenti di ascesa, discesa ed ERRORE.
Il lessico della valutazione è ormai noto e sempre più
contaminato da terminologia anglosassone. Le
parole andrebbero “manomesse” per renderle più
ricche di significati condivisi, in CONTESTI mutati
velocemente, popolati da GENERAZIONI
profondamente trasformate che APPRENDONO in
modo diverso.
CONTESTI
CRISI DEI SISTEMI
EDUCATIVI FORMALI
IMPOVERIMENTO
CULTURALE
CRISI DI MODELLI
EDUCATIVI E DI VALORI
NUOVI MODI DI
APPRENDERE
CRISI
DELLA
FAMIGLIA
INFORMAZIONE AL
POSTO DI
CONOSCENZA
NUOVE FORME DI APPRENDIMENTO
Forme di apprendimento non lineari
e non alfabetiche caratterizzate da
uno stile ludico orientato
all’espressione del sé, alla
personalità.
Forme di apprendimento basate
sulla “visione”. Ridimensionamento
della lettura e della scrittura, lo
stampato al posto del corsivo.
Comportamenti di comunicazione e
apprendimento nuovi caratterizzati
dalla. velocità nell’accesso,
dall’azzeramento della
sedimentazione e della memoria
Passaggio da una modalità di
conoscenza in cui prevale la
LINEARITA’ ad una in cui prevale
la SIMULTANEITA’ degli stimoli e
dell’elaborazione.
Capacità e attitudini di
multitasking
La scuola e le sue difficolta’
1. Esprime difficoltà a rispondere alla grande provocazione rappresentata dall’espansione delle informazioni e delle conoscenze.
2. Ha di fronte un compito complesso e rivali in continua e veloce trasformazione.
3. E'chiamata ad un enorme impegno richiesto da un’evoluzione cognitiva continua.
4. E’ creatrice di conoscenze iniziali complesse.
5. Non è più l’unica agenzia che abbia il compito di diffondere il sapere iniziale, di accrescere il numero di persone che sanno.
6. Esprime resistenze in molti fattori.
La scuola risponde lentamente
a questa sfida
•Trasmette saperi ben definiti.
•Risponde lentamente al processo di accrescimento
veloce della conoscenza.
•E’ metodologicamente lenta.
•Non è ancora il luogo della movimentazione delle conoscenze, spesso della loro sedimentazione.
Riflessione critica
ed autocritica sull’insegnamento
Da una logica trasmissiva e poco stimolante per le intelligenze ad una logica portatrice di senso, coinvolgimento e di emozioni.
Da una logica orientata prevalentemente alle conoscenze ad una rivolta alle competenze.
Dalla logica dell’auditorium a quella del laboratorium e della comunicazione e affermazione del sè.
La Valutazione è una delle situazioni pedagogiche più importanti e didatticamente essenziali nel processo di apprendimento degli allievi.
ALLIEVO DOCENTE
L’esito della valutazione è l’elemento regolatore del processo
insegnamento-apprendimento.
SOGGETTO CHE APPRENDE
AUTOVALUTAZIONE
VALUTAZIONEESTERNA
INTERNAZIONALE
VALUTAZIONE ESTERNANAZIONALE
VALUTAZIONE INTERNA
OBIETTIVO DEI SISTEMI DI
ISTRUZIONE E' IL SUCCESSO
FORMATIVO
QUALI LE VARIABILI?
ESTRAZIONE SOCIALE
SORTE CAPACITA’
INDIVIDUALI
PERCORSOSCOLASTICO
IL CONTESTO SOCIO-ECONOMICO GLOBALE
COME REAGISCE L’EUROPA ALLE
SFIDE DELLA COMPETIZIONE?
SOLLECITAZIONE AI SISTEMI EDUCATIVI
RAGIONA SU PROCESSI DI APPRENDIMENTO E COMPETENZE/VALUTAZIONE
“Insegnare ad apprendere-verso la società cognitiva” E. Cresson 1995
“Nell'educazione un tesoro”J.Delors 1995
“Lisbona 2000” Nuove competenze di base
“Parlamento Europeo” Competenze chiave 2006
COMPETENZE OBBLIGO SCOLASTICO ITALIA
Decreto 22 Agosto 2007
Conoscenze: il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso
l’apprendimento.
Abilita’: capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a
termine compiti e risolvere problemi e sono descritti in termini cognitivi e
pratici.
Competenze: comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità
professionali, sociali e/o metodologiche in situazioni di studio e di lavoro e
nello sviluppo professionale/personale: le competenze sono descritte in
termini di responsabilità e autonomia.
Raccordo con le Indicazioni Nazionali per il Curricolo “Traguardi di competenza”
IMPULSO ALLA PROGETTAZIONE PER COMPETENZE
LA VALUTAZIONE INTERNAZIONALEOCSE
INTERVIENE SU AMBITI: lettura, matematica, scienze
CONSIDERA fattori motivazionali, comportamentali
NON VALUTA contenuti curricolari
VALUTA l’utilizzo delle conoscenze
ESPLORA le strategie di apprendimento
APPLICA una visione sistemica (caratteristiche dello studente, della famiglia e
della scuola)
CONSIDERA le strategie cognitive
VALUTA la padronanza dei processi e la comprensione dei meccanismi
INTERPRETA fattori di contesto e li raccorda ai risultati
INDUCE lo studente a riflettere sul proprio background – autovalutazione
PROPONE quadri di riferimento
VALUTAZIONE NAZIONALE ESTERNA
INVALSIDIRETTIVA TRIENNALE N.74/2008 “Rilevare gli apprendimenti degli studenti in
momenti in ingresso ed in uscita, per valutare il VALORE AGGIUNTO fornito da
ogni scuola in termini di accrescimento di livelli di apprendimento degli alunni”
A chi è rivolta l’indagine:
2° primaria
5°primaria
1° secondaria di I°grado
3° sec. di I° grado L.176/2007 D.M. n.16/2008
2° sec. di II° grado
5° sec. di II°grado
Effetti sulla
valutazione
In uscita
STRUMENTI
QUESTIONARIO STUDENTE AMBITI
-FAMILIARE
-ATTIVITA’ DELLO STUDENTE
-BENESSERE A SCUOLA
-COGNIZIONI RIFERITE AL SE’
-MOTIVAZIONE IMPEGNO
NELLO STUDIO
QUADRI DI RIFERIMENTO DOMANDA
COMMENTO
CLASSIFICAZIONE
AMBITO
COMPITO
(Richiesta,prestazione)
OGGETTO DI VALUTAZIONE
PROGETTO COGNITIVO
(sotteso)
SOMMINISTRAZIONE
CORREZIONE
ELABORAZIONE DA PARTE DELL’INVALSI
DEI DATI
RESTITUZIONE
AZIONI
OGGETTI DELLA VALUTAZIONE SCOLASTICA
ALUNNO
(Apprendimenti, comportamento, competenze)
PERSONALE
(Prestazioni professionali)
ISTITUZIONE SCOLASTICA
(RISORSE UTILIZZATE, funzionamento, risultati)
SISTEMA
(RISORSE UTILIZZATE, funzionamento, risultati)
D. Cristanini
RICADUTA/EFFETTI SULLE ISTITUZIONI
SCOLASTICHE
NEGATIVA POSITIVA
-Timori, ansie
-Inutilità
-Eccessivo carico di lavoro
(correzione, invio…)
-Scarsa considerazione delle criticità
forti di contesto (indipendente dalla
responsabilità delle scuole-stranieri,
estrazione sociale, erosione delle
risorse…)
- Rischi sanzionatori
-Competitività.
-Promozione di percorsi di autovalutazione
finalizzati al miglioramento.
Riflessione sulla struttura delle prove.
Analisi della struttura sintattica dei quesiti.
-Comparazione tra i curricoli di istituto e i
quadri di riferimento.
-Analisi dei processi sottesi alle richieste
Invalsi.
-Comparazione tra i criteri di valutazione
interna e i criteri di valutazione esterni.
-Riflessione sulle scelte metodologiche.
-Riflessione sui processi di insegnamento.
VALUTAZIONE INTERNACORNICE NORMATIVA….RECENTE
571/77
T.U. 297/94
CARTA DEI SERVIZI 1995 DPCM
ART.21 L.59/1997
DPR 249/98
DPR 275/99
L.53/2003
DL 59/2004
INDICAZIONI PER IL CURRICOLO 2007
DL 147/2007 (ripristino del giudizio di
ammissione e prove Invalsi)
DM 139/2007 (Obbligo)
DM2007 (Recupero dei debiti)
DL 137/2008 L. 169/2008
DPR 122/09 (Regolamento recante norme
urgenti per la valutazione degli alunni)
DM giugno 2009 Promozione delle eccellenze
Direttiva 76/09 Obiettivi per l’Invalsi 2009/2010
CM 49/2010 Valutazione degli alunni a fine primo ciclo
-Collegialità
-Percorsi integrativi.
-Individuazione di modalità e criteri
di valutazione degli alunni nel rispetto della normativa nazionale.
-Progettazione formativa e ricerca valutativa.
-Competenze
-Portfolio.
-Voti numerici
Voto in comportamento/media
-Soglia di ammissione
COME CONCILIARE ISTANZE ATTUALI
ED EREDITA’ PASSATE?
COME ORIENTARSI TRA INTERVENTI
A PUZZLE SENZA PERDERE
LA BUSSOLA?
COME TRASFORMARE VINCOLI E
SEMPLIFICAZIONI IN PROCESSI
AFFIDABILI, EQUI ED EFFICACI?
AVERE CONSAPEVOLEZZA E AGIRE RESPONSABILMENTE IN MERITO A:
1. Allargamento dell’esigenza valutativa a tutte le dimensioni del fare scuola: apprendimento/insegnamento/scelte organizzative/operatori/modalità di erogazione del servizio.
2. Riconoscimento dei legami tra il lavoro “micro” con gli alunni e il sistema organizzativo ed educativo entro cui si colloca.
3. Alla ricerca di legittimità della propria proposta formativa e valutativa attraverso processi autovalutativi.
4. Alla revisione ed adeguamento del processo di insegnamento-apprendimento.
5. Al rapporto intrinseco fra i risultati formativi e azioni messe in atto dai docenti e dalla scuola.
6. Al superamento di una prassi valutativa connotata da rituali di compilazione di documenti, misurazione quantitative/oggettive, scrutini, colloqui (a conferma dell’immaginario)
Per una idea condivisa di valutazione…
Definizione di procedure affidabili di verifica e parametri
attendibili di valutazione
Restituzione ad una
dimensione collegiale
sovra disciplinare, la
valutazione dell’alunno in
relazione a
conoscenze strategiche
motivazione
metacognizione
autostima
Condivisione dei
traguardi di
competenza e delle
strategie metodologiche
per il loro
raggiungimento
competenze trasversali
Superamento della
coincidenza fra
valutazione e
sanzione.
Gestione e
comunicazione
dell’azione valutativa
come parte di un
processo, non il fine.
Potenziamento delle
azioni valutative come
azione orientativa e orientante.
…che metta al centro l'alunno nella sua interezza
SOGGETTO che ha
diritto ad
APPRENDERE E AD
IMPARARE AD
APPRENDERE
SBAGLIANDO
SOGGETTO che ha
diritto ad una
valutazione equa,
trasparente ed
orientativa.
SOGGETTO non
valutabile solo in base ai
risultati ma in relazione
alla sua storia, al suo
impegno, alla sua
motivazione.
SOGGETTO che va
accompagnato
all’accrescimento
dell’autostima e non
alla sua
demolizione….
SOGGETTO che deve
essere guidato alla
lettura consapevole di
limiti e potenzialità in
relazione alla situazione
di partenza
E QUESTO NON DIPENDE DA GIUDIZI E DA NUMERI MA DA SCELTE RESPONSABILI