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Territory health care

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Il welfare è di casa: il modello organizzativo Case della salute

• Con il Decreto del Commissario ad acta n. U00428 del 4 ottobre 2013, integrato dal DCA n. U00023 del 30 gennaio 2014, vengono definite le Linee guida regionali per la realizzazione delle Case della salute.

• Le Case della salute sono articolazioni del distretto in rapporto con le altre attività da quest’ultimo garantite (tutela salute mentale, dipendenze, consultori) e sono definite nelle linee guida ministeriali del 2007:

• “Strutture polivalenti e funzionali in grado di erogare materialmente l’insieme delle cure primarie, di garantire la continuità assistenziale e le attività di prevenzione; sedi dove trovano allocazione, in uno stesso spazio fisico, i servizi territoriali che erogano prestazioni sanitarie e sociali; luogo di prevenzione e promozione della salute e del benessere sociale.”

• La riconduzione in un unico luogo fisico di funzioni fondamentali con la partecipazione di diverse figure professionali, rappresenta di fatto il cuore di questo modello organizzativo.

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Modelli territoriali• La Casa della salute

riassume i modelli utilizzati sino ad oggi nelle normative prodotte a livello regionale

• CeCAD Centri clinico-assistenziali distrettuali

• PTP Presidi Territoriali Prossimità

• Ospedali distrettuali

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Le cure intermedie• Si posizionano tra l’assistenza ospedaliera e le cure primarie

Ospedale TerritorioCure

Intermedie

ADI “pesante”

Riabilitazione post-ricovero

Dimissioni protette

Ospedali di comunità

Centri specialistici

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Il problema e la sfida• Tradizionalmente le Cure Intermedie sono poco sviluppate e con una limitata capacità di erogazione• La domanda di cure intermedie è però in aumento a causa:

• Dell’incremento di pazienti con patologie cronico degenerative• Incremento della fascia anziana della popolazione• Incremento dei diversamente abili

• Rispetto a tali tendenze:• i servizi ospedalieri risultano eccessivamente specialistici• i servizi territoriali paiono ancora troppo “poveri”

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La tendenza

Cure Intermedie

Ospedale Territorio

Ricerca di una maggiore qualità

Ricerca di una riduzione dei costi

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• Risposta ai bisogni sanitari afferenti all’assistenza primaria per almeno 12 ore al giorno;

• Presa in carico integrata e proattiva dei pazienti con problemi di patologie croniche e degenerative;

• Formulazione di percorsi assistenziali condivisi tra ospedale e territorio con la diretta partecipazione dei medici ospedalieri;

• Attività specialistiche in collaborazione con gli specialisti del territorio e ospedalieri;

• Punto Unico di Accesso dei cittadini alla rete dei servizi e la presa in carico della domanda;

• Equipe multi professionale tra medici, specialisti, infermieri, psicologi, assistenti sociali, terapisti, operatori socio sanitari, personale amministrativo e tecnico non sanitario per integrare operativamente le prestazioni sanitarie con quelle sociali;

• Organizzare e coordinare le risposte da dare al cittadino nelle sedi più idonee, considerando il contesto sociale delle persone;

• Sviluppare programmi di salute per tutto l’arco della vita, basati su conoscenze epidemiologiche e sulla

• Partecipazione informata dei cittadini; 8

• Formazione permanente degli operatori, con particolare riguardo al lavoro di equipe.

ELEMENTI CARATTERIZZANTI CASA DELLA SALUTE DCA n. U00023 del 30 gennaio 2014

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• Area dell’Assistenza primaria• Assistenza primaria garantita sulle 24 ore da: MMG e PLS, ore 8.00-20.00 -

continuità assistenziale (guardia medica), ore 20.00-8.00• Attività specialistiche indispensabili (CARDIOLOGIA, GINECOLOGIA,

PNEUMOLOGIA, DIABETOLOGIA, OCULISTICA, OTORINOLARINGOIATRIA e CHIRURGIA GENERALE)

• Ambulatorio infermieristico (il personale infermieristico, per la parte assistenziale parteciperà anche alla gestione delle patologie croniche e degenerative)

• Centro prelievi• Attività di diagnostica strumentale (di primo livello): è previsto un punto

prelievi e strumentazione di base (riferita anche alla diagnostica per immagini); è attivato un servizio di prelievo a domicilio per le persone non deambulanti.

• Telemedicina• Area pubblica• Area dell’accoglienza• Sportello CUP• Punto Unico di Accesso (PUA)

• Area di sorveglianza temporanea (ambulatori attrezzati a disposizione dei MMG)

• Area del volontariato e delle mutualità

• Punto di primo Intervento per piccole urgenze (PPI) con presenza ovvero stretto raccordo con la postazione più vicina del punto di soccorso mobile del 118 dotato di personale medico a bordo presente 24 ore su 24.

FUNZIONI DI BASE DCA n. U00023 del 30 gennaio 2014

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• Area delle cure intermedie a gestione intermedie a gestione infermieristica (UDI)

• Centri territoriali per le demenze

MODULI AGGIUNTIVI DCA n. U00023 del 30 gennaio 2014• Centri antiviolenza

• Assistenza farmaceutica

• Attività fisica adattata

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I Distretti XI e XII Municipio di Roma hanno:

una maggiore presenza di offerta di strutture sanitarie per acuti, riabilitative e residenziali;la popolazione ha un tasso di invecchiamento elevato e di conseguenza si caratterizza per la presenza di patologie croniche progressivamente invalidantipresenza di aree territoriali con indice di povertà elevato.

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CHRONIC CARE MODEL

• Extended Chronic Care Model

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CHRONIC CARE MODEL

COMPETENZE

Comunicative

Educative

Organizzative

Professionali

IL CARE MANAGER

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CHRONIC CARE MODEL

IL CARE MANAGERCompetenze Professionali INFERMIERI PROFESSIONALI

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CHRONIC CARE MODEL

MOSTRARE RISPETTO PER IL PAZIENTE

CONDURRE UN’INTERROGAZIONE

EFFICACE

PRATICARE L’ASCOLTO ATTIVO

PROMUOVERE IL COINVOLGIMENTO ATTIVO

DEL PAZIENTE

IL CARE MANAGERCompetenze Comunicative

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CHRONIC CARE MODEL

MOSTRARE RISPETTO PER IL PAZIENTE

CONDURRE UN’INTERROGAZIONE

EFFICACE

PRATICARE L’ASCOLTO ATTIVO

PROMUOVERE IL COINVOLGIMENTO ATTIVO

DEL PAZIENTE

IL CARE MANAGERCompetenze Comunicative

Mi permetta di rubarle qualche minuto per conoscerla e capire come riesce a controllare la sua condizione. Le dispiace se le pongo alcune domande?

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CHRONIC CARE MODEL

MOSTRARE RISPETTO PER IL PAZIENTE

CONDURRE UN’INTERROGAZIONE

EFFICACE

PRATICARE L’ASCOLTO ATTIVO

PROMUOVERE IL COINVOLGIMENTO ATTIVO

DEL PAZIENTE

IL CARE MANAGERCompetenze Comunicative

Molte persone trovano difficoltà nell’assumere le medicine tutti i giorni; qual è la sua esperienza?

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CHRONIC CARE MODEL

MOSTRARE RISPETTO PER IL PAZIENTE

CONDURRE UN’INTERROGAZIONE

EFFICACE

PRATICARE L’ASCOLTO ATTIVO

PROMUOVERE IL COINVOLGIMENTO ATTIVO

DEL PAZIENTE

IL CARE MANAGERCompetenze Comunicative

Che cosa la preoccupa circa la sua salute?

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CHRONIC CARE MODEL

MOSTRARE RISPETTO PER IL PAZIENTE

CONDURRE UN’INTERROGAZIONE

EFFICACE

PRATICARE L’ASCOLTO ATTIVO

PROMUOVERE IL COINVOLGIMENTO ATTIVO

DEL PAZIENTE

IL CARE MANAGERCompetenze Comunicative

Ha fatto veramente un gran cambiamento!Che ne pensa?

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CHRONIC CARE MODEL

OFFRIRE GRATIFICAZIONE E SOSTEGNO

INCORAGGIARE IL PAZIENTE A FARE DI PIU’ ASSEGNARE I COMPITI A CASA

RICERCARI I MOMENTI GIUSTI PER INSEGNARE

PIANIFICARE I CONTATTI FUTURI

DEFINIRE OBIETTIVI PRATICABILI

LA PRESA IN CARICO DEL PAZIENTECompetenze Educative

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CHRONIC CARE MODEL

COSTRUIRE E GESTIRE RETI PIANIFICARE LE FASI AGEVOLARE I PERCORSI

PROTOCOLLO DI INTESA TRA ASSOCIAZIONI DI CITTADINI E LA ASL