100
23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

23/09/2014 – Roma

“MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

Page 2: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

2

Sommario

Introduzione ai mercati finanziari

•Tipologia di strumenti finanziari

•Tipi di operatori

•I diversi mercati

Studiare i mercati finanziari

•L’Analisi Fondamentale

•L’Analisi Tecnica

Panoramica indicatori analisi tecnica

•Medie Mobili

•Bande di Bollinger

•William %R

•Parabolic SAR

I Trading systems

•Indicatori di performance dei Trading system

Il book ordini: operatività in real time

Page 3: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

3

Introduzione ai mercati finanziari

Introduzione ai mercati finanziari

•Tipologia di strumenti finanziari

•Tipi di operatori

•I diversi mercati

Studiare i mercati finanziari

•L’Analisi Fondamentale

•L’Analisi Tecnica

Panoramica indicatori analisi tecnica

•Medie Mobili

•Bande di Bollinger

•William %R

•Parabolic SAR

I Trading systems

•Indicatori di performance dei Trading system

Il book ordini: operatività in real time

Page 4: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

4

Mercato finanziario

Un mercato finanziario è un luogo non necessariamente fisico in cui vengono scambiati strumenti finanziari di varia natura a breve, medio o lungo termine.

Page 5: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

5

Prodotti finanziari

T.U.F.

Art. 1 (…)

1. u) “Prodotti finanziari”: gli strumenti finanziari e ogni altra forma di investimento di natura finanziaria; non costituiscono prodotti finanziari i depositi bancari o postali non rappresentati da strumenti finanziari.

Page 6: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

6

Strumenti finanziari

T.U.F. (Testo Unico della Finanza)

Art. 1

2. Per “strumenti finanziari” si intendono:a) valori mobiliarib) strumenti del mercato monetarioc) quote di un organismo di investimento collettivo del risparmio

E gli strumenti derivati.

Page 7: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

7

Strumenti finanziari

d) contratti di opzione, contratti finanziari a termine standardizzati (“future”), “swap”, accordi per scambi futuri di tassi di interesse e altri contratti derivati connessi a valori mobiliari, valute, tassi di interesse o rendimenti, o ad altri strumenti derivati, indici finanziari o misure finanziarie che possono essere regolati con consegna fisica del sottostante o attraverso il pagamento di differenziali in contanti

e) contratti di opzione, contratti finanziari a termine standardizzati (“future”), “swap”, accordi per scambi futuri di tassi di interesse e altri contratti derivati connessi a merci il cui regolamento avviene attraverso il pagamento di differenziali in contanti o può avvenire in tal modo a discrezione di una delle parti, con esclusione dei casi in cui tale facoltà consegue a inadempimento o ad altro evento che determina la risoluzione del contratto

f) contratti di opzione, contratti finanziari a termine standardizzati («future»), «swap», contratti a termine («forward») e altri contratti derivati connessi a merci il cui regolamento può avvenire attraverso la consegna fisica del sottostante e che sono negoziati su un mercato regolamentato e/o in un sistema multilaterale di negoziazione

Page 8: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

8

Strumenti finanziari

g) contratti di opzione, contratti finanziari a termine standardizzati (“future”), “swap”, contratti a termine (“forward”) e altri contratti derivati connessi a merci il cui regolamento può avvenire attraverso la consegna fisica del sottostante, diversi da quelli indicati alla lettera f), che non hanno scopi commerciali, e aventi le caratteristiche di altri strumenti finanziari derivati, considerando, tra l’altro, se sono compensati ed eseguiti attraverso stanze di compensazione riconosciute o se sono soggetti a regolari richiami di margini

h) strumenti derivati per il trasferimento del rischio di credito

i) contratti finanziari differenziali

Page 9: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

9

Strumenti finanziari

j) contratti di opzione, contratti finanziari a termine standardizzati (“future”), “swap”, contratti a termine sui tassi d’interesse e altri contratti derivati connessi a variabili climatiche, tariffe di trasporto, quote di emissione, tassi di inflazione o altre statistiche economiche ufficiali, il cui regolamento avviene attraverso il pagamento di differenziali in contanti o può avvenire in tal modo a discrezione di una delle parti, con esclusione dei casi in cui tale facoltà consegue a inadempimento o ad altro evento che determina la risoluzione del contratto, nonché altri contratti derivati connessi a beni, diritti, obblighi, indici e misure, diversi da quelli indicati alle lettere precedenti, aventi le caratteristiche di altri strumenti finanziari derivati, considerando, tra l’altro, se sono negoziati su un mercato regolamentato o in un sistema multilaterale di negoziazione, se sono compensati ed eseguiti attraverso stanze di compensazione riconosciute o se sono soggetti a regolari richiami di margini

Page 10: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

10

Studiare i mercati finanziari

Introduzione ai mercati finanziari

•Tipologia di strumenti finanziari

•Tipi di operatori

•I diversi mercati

Studiare i mercati finanziari

•L’Analisi Fondamentale

•L’Analisi Tecnica

Panoramica indicatori analisi tecnica

•Medie Mobili

•Bande di Bollinger

•William %R

•Parabolic SAR

I Trading systems

•Indicatori di performance dei Trading system

Il book ordini: operatività in real time

Page 11: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

11

Tipologie di mercati

I mercati finanziari si possono distinguere:

COMMODITY MARKETS STOCK MARKETS

CURRENCY MARKETSBOND MARKETS

Page 12: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

12

Tipologie di operatori

Speculatori

Hedgers

Page 13: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

13

Tipologie di tecniche

2 - Analisi Fondamentale

3 - Analisi Intermarket

1 - Analisi Tecnica

Page 14: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

14

L’analisi fondamentale è volta a determinare il Fair Value.

2 - Analisi Fondamentale

Se Prezzo attuale > FV: sopravalutazione

Se Prezzo attuale < FV: sottovalutazione

Page 15: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

15

L’analisi intermarket è volta a studiare le relazioni presenti tra i vari mercati.

3 - Analisi Intermarket

Si fonda sulla premessa che tutti i mercati sono collegati tra loro e si influenzano a vicenda

Page 16: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

16

L’analisi tecnica è lo studio del movimento del mercato, o market action, tramite l’uso sistematico di grafici, allo scopo di prevedere la tendenza futura dei prezzi.

(John J. Murphy “Analisi tecnica dei mercati finanziari”)

Cos’è l’Analisi Tecnica?

Page 17: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

17

Analisi Tecnica

“studio”

Obiettivo ANALITICO

“prevedere”

Obiettivo PREVISIVO

Rivolto alla comprensione delle quotazioni dei mercati

(market action)

Rivolto alla previsione delle future tendenze dei mercati

Page 18: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

18

Analisi Tecnica

Per predire l’andamento futuro dei mercati, l’analisi tecnica impiega unicamente:

Movimento dei prezzi

E altre grandezze correlate alle quotazioni:

Volumi Open interest

Si usa il passato per cercare di predire il futuro

Market action

Price action

Page 19: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

19

L’arte dell’analisi tecnica riguarda lo studio dell’azione del mercato e l’identificazione dei punti di svolta.L’analisi tecnica si occupa di probabilità, non di certezze.

(Martin J. Pring “Analisi tecnica dei mercati finanziari”)

Cos’è l’Analisi Tecnica?

Page 20: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

20

Analisi Tecnica

Analisi Tecnica = Arte Dal latino art-artis con cui l’arte significava abilità materiale o spirituale mirata a progettare o a costruire qualcosa.

L’arte è la manifestazione delle capacità espressive e creative ed in particolare di quella capacità di inventare che è propria dell’uomo.

Soggettività

Probabilità

Significato:

Page 21: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

21

Analisi Tecnica

“studio”

Obiettivo ANALITICO

“punti di svolta”

Obiettivo PREVISIVO

Rivolto alla comprensione delle quotazioni dei mercati

Rivolto all’identificazione delle tendenze dei prezzi e delle

loro inversioni

Page 22: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

22

Presupposti

L’analisi tecnica si fonda su 3 ipotesi:

1. Il mercato sconta tutto

2. I prezzi si muovono in un trend

3. La storia si ripete

Page 23: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

23

1. Il mercato sconta tutto

Per l’analisi tecnica nei prezzi sono già incorporati:

“Passato”

Tutti quei fattori di tipo fondamentale, politico, psicologico, monetario ed economico, che ne hanno determinato l’andamento

Tutte le aspettative degli operatori circa il futuro del titolo oggetto di studio o dell’economia

“Futuro”

Page 24: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

24

“Il prezzo non indica quanto valgono i titoli, ma quanto la gente pensa che valgano”

(Garfield A. Drew “New methods for profit in the stock market”)

Prezzi

Paura

Conoscenze

Speranze

Ottimismo

Avidità

Prezzi

Page 25: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

25

Prezzi

Prezzi

Obiettivo: capire la direzione del mercato senza dover ricorrere all’analisi delle motivazioni esterne ai prezzi

L’analisi tecnica si sintetizzanello studio dei prezzi

Page 26: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

26

Prezzi

Cosa fa muovere i prezzi?

OFFERTA (venditori)

DOMANDA (compratori)

Page 27: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

27

Prezzi

L’incrocio tra domanda e offerta porta alla formazione di un certo prezzo per una certa quantità

Il movimento dei prezzi riflette i cambiamenti quantitativi della

domanda e dell’offerta

Page 28: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

28

Prezzi

Prezzi in aumento:

DOMANDA > OFFERTA

Prezzi in discesa: OFFERTA > DOMANDA

Page 29: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

29

Ciclo economico

Domanda e offerta dipendono dal cambiamento di attitudine e aspettative degli investitori riguardo al ciclo economico

Page 30: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

30

2. I prezzi si muovono in un trend

Cos’è un trend?

= Tendenza

Orientamento di una serie di valori a crescere, a diminuire o a non subire significative variazioni nell’arco

di un determinato periodo di tempo

I prezzi non si muovono in modo totalmente casuale, ma seguono dei trend

Page 31: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

31

Trend

Trend laterale

Trend ribassista

Trend rialzista

Page 32: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

32

Trend

Lo scopo dell’analisi tecnica è quello di identificare un trend fin dai suoi primi movimenti, per investire nella sua direzione

“Trend is your friend”

Un trend è destinato a proseguire fino a quando non mostra chiari

segni d’inversione

Page 33: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

33

3. La storia si ripete

In determinati momenti del mercato la storia si ripete, generando dal punto di vista grafico delle configurazioni tipiche dette pattern.

I pattern sono dei modelli:se individuati correttamente possono fornire

maggiori probabilità ed indicazioni per comprendere l’evoluzione futura delle

quotazioni.

Page 34: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

34

3. La storia si ripete

Esempi di pattern:

Testa e spalle Doppio massimo Spike Flag Engulfing Harami Piercing line Frattali

Page 35: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

35

3. La storia si ripete

“Margin Call”

Regia di Jeffrey C. Candor (2011)

Page 36: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

36

Grafici

La costruzione di un grafico prevede l’esistenza di un piano cartesiano, con due assi che rappresentano il tempo in ascissa (asse “x”) e il prezzo in ordinata (asse “y”)

Asse y = PREZZI

Asse x = TEMPO

Page 37: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

37

Time frame

La prima decisione riguarda la compressione temporale (time frame) ovvero l’intervallo di tempo tra una rilevazione di prezzo e la successiva

Tick by tick 1 minuto 3 minuti 5 minuti 15 minuti 30 minuti 1 ora

1 giorno 1 settimana 1 mese

“intraday” “multiday”

Page 38: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

38

Grafico

Volume scambiato

Grafico dei prezzi

Page 39: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

39

Scala aritmetica/logaritmica

Page 40: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

40

Tipologie di grafici

Lineare A barre A candele

Candle-Volume Equivolume Heikin Ashi Three Line Break Point & Figure Kagi Renko

Page 41: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

41

Grafico lineare

Page 42: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

42

Grafico a barre

Page 43: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

43

Le Barre

Page 44: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

44

Grafico a candele

Page 45: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

45

Le Candele

Page 46: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

46

Grafico Candle-Volume

Page 47: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

47

Grafico Equivolume

Page 48: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

48

Grafico Heikin Ashi

Page 49: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

49

Grafico Three Line Break

Page 50: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

50

Grafico Point & Figure

Page 51: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

51

Grafico Kagi

Page 52: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

52

Grafico Renko

Page 53: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

53

1. Grafici

2. Livelli statici e dinamici (trendline)

3. Indicatori ed oscillatori

4. Money management

Cosa mettere nella cassetta degli attrezzi?

Strumenti di analisi tecnica

Page 54: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

54

Supporto

Il supporto è un particolare livello di prezzo attorno al quale le correnti di domanda sono in grado di arrestare la flessione dei corsi, per un determinato arco di tempo.

Page 55: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

55

Supporto

Un livello di supporto sul quale si arresta la discesa dei prezzi fornisce un potenziale segnale di acquisto, in quanto indica una maggiore presenza di compratori, rispetto ai venditori a quel determinato livello di prezzo.

Tuttavia la decisa rottura al ribasso di un livello di supporto rappresenta un segnale di vendita, indicando una presunta incapacità dei compratori nel fronteggiare la forza predominante dei venditori.

Page 56: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

56

Supporto

Page 57: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

57

Resistenza

La resistenza riflette un particolare livello di prezzo attorno al quale le correnti di offerta hanno la capacità di arrestare l'ascesa dei corsi, per un determinato arco di tempo.

Page 58: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

58

Resistenza

Un livello di resistenza sul quale si arresta la salita dei prezzi fornisce un potenziale segnale di vendita, in quanto indica una maggiore presenza di venditori, rispetto ai compratori a quel determinato livello di prezzo.

Tuttavia la decisa rottura al rialzo di un livello di resistenza rappresenta un segnale di acquisto, indicando una presunta incapacità dei venditori nel fronteggiare la forza predominante dei compratori.

Page 59: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

59

Resistenza

Page 60: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

60

Regole

Sono concetti soggettivi

Principi: A quel determinato livello di prezzo i volumi sono molto alti Aumenta il numero di volte in cui vengono toccati senza essere

violati Sono dei massimi o minimi relativi del mercato Sono dei massimi o minimi assoluti del mercato Sono delle cifre tonde (es. 6500, 40000)

OBIETTIVO: aumentare l’affidabilità di supporti e resistenza

Page 61: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

61

Regole

Principio di intercambiabilità

(change of polarity principle)

Un livello di supporto (resistenza) definitivamente violato dai prezzi assume automaticamente il ruolo di resistenza (supporto)

Page 62: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

62

Regole

Supporti e resitenze possono essere:

1. STATICI – non si modificano al passare del tempo

2. DINAMICI – si modificano al passare del tempo

Page 63: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

63

Trendline

Una trendline (o linea di tendenza) è una linea rettatra due punti di massimo o due punti di minimo

Trendline ribassista Trendline rialzista

Condizione necessaria e sufficiente: 2 punti Serve per rendere evidente il trend del mercato E’ un livello dinamico

Page 64: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

64

Trendline

Page 65: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

65

Panoramica indicatori analisi tecnica

Introduzione ai mercati finanziari

•Tipologia di strumenti finanziari

•Tipi di operatori

•I diversi mercati

Studiare i mercati finanziari

•L’Analisi Fondamentale

•L’Analisi Tecnica

Panoramica indicatori analisi tecnica

•Medie Mobili

•Bande di Bollinger

•William %R

•Parabolic SAR

I Trading systems

•Indicatori di performance dei Trading system

Il book ordini: operatività in real time

Page 66: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

66

Le Medie Mobili sono sicuramente l’indicatore più utilizzato al mondo per i seguenti motivi:

1. Semplicità di calcolo

2. Diffusione

3. Smoothing delle serie di prezzo

Le Medie Mobili

Page 67: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

67

► Simple Moving Average, SMA

Detta anche aritmetica, rimane quella più usata dagli analisti e di più facile calcolo. Vengono presi i dati di un determinato periodo e ne viene calcolata la media sommandoli fra loro e dividendo per il numero totale di valori.

► Weighted Moving Average, WMA

Rispetto alla media mobile semplice quella ponderata inverte prima, poiché è molto più reattiva agli eventi recenti e allo stesso tempo tende a smorzare le oscillazioni passate. Il calcolo della media mobile ponderata prevede che ogni quotazione venga moltiplicata per un peso derivante dalla posizione di ciascuno dei valori presi in esame.

► Exponential Moving Average, EMA

Ottenuta prendendo in considerazione tutti gli elementi della serie ma con un peso esponenzialmente decrescente. Il peso dei primi dati della serie sarà minore col passar del tempo fino a diventare infinitesimale, ma rientrerà sempre nel calcolo. In sostanza, tutta la storia del titolo è tenuta in considerazione. Il concetto sottostante alla costruzione della media esponenziale è probabilmente più sofisticato e razionale, ma ciò non implica che questo tipo di media sia necessariamente più efficace nell'applicazione pratica.

Le Medie Mobili

Page 68: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

68

Le Medie Mobili

Page 69: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

69

Confronto SMA-WMA-EMA

Page 70: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

70

Un famoso studio della Merrill Lynch, riportato da Murphy, verificò su un arco temporale di 7 anni, dal 1970 al 1976, il comportamento dei vari tipi di medie mobili su ben 13 mercati di commodities. Il periodo considerava movimenti di prezzo da 3 a 70 giorni. Da questo poderoso studio derivarono tre interessanti conclusioni:

1. Nessuna media mobile risultò la migliore per ogni mercato. Infatti ogni mercato ha la sua media mobile ottimale.

2. Le medie mobili di lungo periodo generarono un trading profittevole superiore a quelle di breve. In particolare, la media mobile ad otto settimane (40gg) con un numero sorprendente di successi

3. La media mobile semplice risultò la migliore superando le performances generate dalle medie ponderate ed esponenziali - Su 13 mercati testati la media mobile semplice funzionò bene in 10 casi, quella ponderata in 2 casi, mentre l'esponenziale risultò valida solo nel mercato del cacao.

Le Medie Mobili

Page 71: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

71

Le strategie operative suggerite dall’impiego di medie mobili possono derivare:

• Dall’interazione tra medie mobili ed il movimento dei prezzi di mercato

Si assumono posizioni lunghe (ovvero al rialzo) se il movimento dei prezzi taglia dal basso verso l’alto la media mobile e si liquidano tali posizioni lunghe per assumere posizioni corte (ovvero al ribasso) se il movimento dei prezzi taglia dall’alto verso il basso la media mobile

• Dalla sola interazione fra le medie mobili.

Si prendono posizioni lunghe se una media mobile di breve periodo taglia dal basso verso l'alto una media mobile di più lungo periodo e viceversa si prendono posizioni corte se una media mobile di breve periodo taglia dall'alto verso il basso una media mobile di più lungo periodo

Operare con le Medie Mobili

Page 72: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

72

Medie Mobili a 20-50-200 giorni

Page 73: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

73

Fare trading sulle medie mobili è molto semplice e molto diffuso. Ma perché non è sufficiente?

Occorre porsi domande critiche:

- Come eliminare i falsi segnali?

- Dove mettere gli stop-loss?

- E’ meglio operare nel lungo con segnali più stabili o fare trading di breve?

- Come sapere se in passato come avrei performato usando determinati incroci? E quali medie usare?

Operare con le Medie Mobili

Page 74: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

74

Sono un indicatore ideato da John A. Bollinger.

Pubblicato nel 2001 nel libro “Bollinger on Bollinger Bands”

Bande di Bollinger

Page 75: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

75

La costruzione delle Bande è veramente molto semplice e lineare. Esse consistono in:

• Una media mobile semplice a N periodi (μ)

• Una banda superiore costruita sommando alla media mobile K volte la deviazione standard (μ + Kσ)

• Una banda inferiore costruita sottraendo alla media mobile K volte la deviazione standard (μ - Kσ)

I valori fissati da Bollinger sono N=20 e K=2.

Il punto di forza di queste Bande è la lora capacità di essere in grado di adattarsi sempre ad ogni contesto di mercato e mantenere sempre una valida definizione di ciò che è alto e

di ciò che è basso.

Bande di Bollinger

Page 76: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

76

Bande di Bollinger

Page 77: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

77

Da un punto di vista operativo, le Bande di Bollinger danno segnali di acquisto e vendita quando si verificano le seguenti condizioni:

• Quando il prezzo esce dalla banda superiore e successivamente vi rientra, si ottiene un segnale di vendita; questo corrisponde ad un rapido aumento del prezzo e ad un successivo rallentamento o aggiustamento.

• Quando il grafico del prezzo esce dalla banda inferiore e successivamente vi rientra, si ottiene un segnale di acquisto; cioè il prezzo è calato molto velocemente fino ad arrestarsi e potrebbe essere pronto ad invertire il trend.

Entrambe queste caratteristiche rientrano nella concezione statistica della regressione verso la media che benchè sia presente non è provata

matematicamente nei mercati finanziari.

Operare con le Bande di Bollinger

Page 78: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

78

► E’ un indicatore ideato da Larry Williams, trader capace nel 1987 durante la World Cup Championship of Futures Trading di arrivare a guadagnare oltre un milione di dollari partendo con soli 10.000$ e realizzando uno storico ritorno sull'investimento del 10.900% .

► Pubblicato nel 1999 nel libro “Long-Term Secrets to Short-Term Trading”

Williams’ %R

Page 79: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

79

Il Williams’ Percent Range (%R) è un indicatore che rientra nella categoria degli oscillatori.

Il valore di n fissato da Williams è n=14.

Il Williams’ %R per costruzione oscilla quindi tra 0% e -100.

IPERVENDUTO: l’oscillatore è tra - 80% e -100%

IPERCOMPRATO: l’oscillatore è tra 0% e -20%

Williams’ %R

Page 80: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

80

Williams’ %R

Page 81: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

81

• La lettura generale, come per tutti gli oscillatori che segnalano zone di ipercomprato e ipervenduto, è quella per cui il segnale si genera quando l’indicatore si trova in queste zone estreme di ipercomprato o ipervenduto ed inizia ad uscire da tali zone.

• Si attiva quindi un primo campanello di allarme ma occorre sempre aspettare che tale movimento dell'indicatore sia seguito da un movimento concorde del prezzo che confermi che si sta verificando un'inversione nel trend di fondo.

• Una lettura di valori estremi infatti potrebbe suggerire che il movimento dei prezzi è troppo esteso o si è verificato in un tempo troppo ristretto rispetto alla sua entità ed perciò è possibile una correzione.

Operare con il Williams’ %R

Page 82: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

82

E’ un indicatore ideato da Welles Wilder jr.

Pubblicato nel 1978 nel libro “New concepts in Techinical Trading Systems”

Il SAR è privo di base temporale

SAR

Page 83: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

83

Formula di calcolo

AF (fattore di accelerazione)

Step = 0.02

SAR

Page 84: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

84

SAR = Stop And Reverse

Lo stop non torna mai indietro ma si muove e si incrementa ad ogni barra e solo nella direzione del trade

Se il movimento dei prezzi non si realizza e vanno nella direzione opposta allora lo stop ribalta la posizione e inizia un nuovo periodo di tempo

Il SAR si muove inizialmente in modo graduale per poi accelerare al crescere del fattore di accelerazione

Il sistema SAR è un true reversal system perché ogni punto di stop è anche un punto di reversal

SAR

Page 85: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

85

Bearish Bullish

SAR

Page 86: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

86

Pregi:• segnala in modo tempestivo ed oggettivo i cambi di

tendenza• E’ uno dei pochissimi indicatori a non avere base

temporale

Difetti: soffre le fasi di lateralità del mercato

Deve ovviamente essere utilizzato con altri strumenti di analisi tecnica

SAR

Page 87: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

87

I Trading systems

Introduzione ai mercati finanziari

•Tipologia di strumenti finanziari

•Tipi di operatori

•I diversi mercati

Studiare i mercati finanziari

•L’Analisi Fondamentale

•L’Analisi Tecnica

Panoramica indicatori analisi tecnica

•Medie Mobili

•Bande di Bollinger

•William %R

•Parabolic SAR

I Trading systems

•Indicatori di performance dei Trading system

Il book ordini: operatività in real time

Page 88: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

88

Un Trading System è un sistema automatico di elaborazione delle informazioni riguardanti un insieme di strumenti finanziari, che fornisce dei segnali operativi, cioè le indicazioni sugli ordini di acquisto e vendita da immettere nel mercato. E’ quindi è l'insieme di regole che il trader adotta per operare su i mercati. Queste regole sono tradotte in modo da poter essere comprese da un calcolatore e poi elaborate in tempo reale.

L'operatività che ne consegue è trasmessa dal Trading System al trader a cui non rimane che eseguire l'ordine a mercato.

Il trader quindi decide a priori quali regole impostare per operare sui mercati finanziari e poi demanda ad un calcolatore il compito di seguire queste regole e di comunicargli l'operatività.

Il Trading System non decide l'aspetto strategico dell'investimento: il trader rimane responsabile delle decisioni di medio periodo. Il trader decide su quali strumenti finanziari applicare il Trading System, quanto capitale assegnare ai diversi segnali operativi provenienti dal Trading System.

Cos’è un Trading system

Page 89: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

89

I vantaggi di uno schema decisionale di questo tipo sono diversi:

1) Viene eliminata la componente emotiva che spesso e volentieri porta ad operare in modo difforme dalle regole che ci si è imposti e che si ritengono valide e che sempre porta ad operare in modo non corretto. L'ingresso e l'uscita dal mercato saranno coerenti e basati su criteri logici.

2) La tattica adottata e le decisioni strategiche possono essere testate sul passato per sapere come si sarebbe comportato il portafoglio basato su determinate regole in talune fasi di mercato. Questo permette di conoscere con buona approssimazione quale sarà il rischio della tattica di trading che si adotta, quale sarà la massima perdita consecutiva che dovrà essere sopportata, quale sarà il rendimento atteso, ecc.

3) E' possibile gestire il rischio di portafoglio in maniera precisa partendo da risultati storici statistici.

4) Le regole di trading risultano confacenti alle caratteristiche del trader e l'operatività reale viene gestita in modo ottimale.

5) È possibile acquistare delle tattiche vincenti elaborate da altri trader che le hanno codificate e rese trasmissibili. In questo modo anche chi non ha il fiuto o non ha il tempo di elaborare continuamente le informazioni che provengono dal mercato può operare in modo corretto sui mercati finanziari.

Vantaggi dei Trading systems

Page 90: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

90

• Gross Profit: è la somma di tutti i profitti.

• Gross Loss: è la somma di tutte le perdite.

• Total Net Profit: è la differenza tra Gross Profit e Gross Loss. Se la differenza è positiva allora il trading system ha generato un profitto, in caso contrario una perdita.

• Profit Factor: è il rapporto in valore assoluto tra Gross Profit e Gross Loss. Questo rapporto esprime il rischio associato ad un determinato ammontare di profitto. Deve essere almeno maggiori di 1. E’ da preferire un valore elevato poiché significa che ad un aumento del rischio corrisponde un aumento più che proporzionale del profitto.

• Number of Winning Trades: è il numero di trade a profitto.

• Number of Losing Trades: è il numero di trade in perdita.

• Total Number of Trades: è il numero totale di trade.

Valutare un Trading systems

Page 91: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

91

• Average Winning Trade: è la media del profitto generato dai trade positivi.

• Average Losing Trade: è la media della perdita generata dai trade negativi.

• Max Drawdown: è il massimo valore di declino dell’equity line (linea dei profitti).

. • Percent of Time in the Market: è la percentuale di tempo con posizioni aperte. Un valore elevato di questa percentuale corrisponde ad un maggior rischio.

Valutare un Trading systems

Page 92: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

92

Impostiamo ora un trading system che utilizza il crossover dal basso verso l’alto di una media mobile veloce e una media mobile più lenta come segnale di entrata e l’indicatore %R come segnale di uscita.

I parametri selezionati sono i seguenti:

• Media mobile semplice a 5 giorni

• Media mobile semplice a 10 giorni

• Williams’ %R a 14 giorni

Il trading system segue le seguenti regole:

• Ingresso Long quando la media mobile semplice a 5 giorni taglia dal basso verso l'alto la media mobile semplice a 10 giorni

• Chiusura della posizione quando l’indicatore Williams’ %R esce dalla zona di ipercomprato (-80).

Un esempio di Trading systems

Page 93: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

93

Un esempio di Trading systems

Page 94: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

94

Indicatori Risultati

Gross Profit 5.264 $

Gross Loss -2.558 $

Total Net Profit 2.706 $

Profit Factor 2,06

Number of Winning Trades 52

Number of Losing Trades 34

Total Number of Trades 91

Average Winning Trade 101 $

Average Losing Trade -75 $

Max Drawdown - 717 $

Percent of Time in the Market 33 %

Valutazione del Trading systems

Page 95: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

95

L’Equity Line

Page 96: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

96

Il book ordini: operatività in real time

Introduzione ai mercati finanziari

•Tipologia di strumenti finanziari

•Tipi di operatori

•I diversi mercati

Studiare i mercati finanziari

•L’Analisi Fondamentale

•L’Analisi Tecnica

Panoramica indicatori analisi tecnica

•Medie Mobili

•Bande di Bollinger

•William %R

•Parabolic SAR

I Trading systems

•Indicatori di performance dei Trading system

Il book ordini: operatività in real time

Page 97: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

97

Un esempio di piattaforma

Page 98: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

98

Bibliografia

“Analisi tecnica dei mercati finanziari”John J. Murphy

“Analisi tecnica dei mercati finanziari”John J. Murphy

“Analisi tecnica dei mercati finanziari”John J. Murphy

Page 99: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

99

Bibliografia

“Intermarket analysis”John J. Murphy

“New concepts in technical trading systems”J. Welles Wilder Jr.

Page 100: 23/09/2014 – Roma “MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”

100

"Dovete imparare le regole del gioco.E poi giocare meglio di chiunque altro.“

(Albert Einstein)