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Anno XIX - numero 7 - FREE PRESS FREE PRESS FREE PRESS FREE PRESS FREE PRESS www www www www www.paesietneioggi.it .paesietneioggi.it .paesietneioggi.it .paesietneioggi.it .paesietneioggi.it AGOST GOST GOST GOST GOSTO 2013 O 2013 O 2013 O 2013 O 2013 NUNZIO CONDORELLI CAFF a pag. 3 Be Be Be Be Bev v vacqua: «non sappiamo viv acqua: «non sappiamo viv acqua: «non sappiamo viv acqua: «non sappiamo viv acqua: «non sappiamo vivere di turismo» ere di turismo» ere di turismo» ere di turismo» ere di turismo» Non fa eccezione Catania dove si continua a costruire all’interno dell’Oasi del Simeto servizio di ALESSANDRO PETRALIA segue a pagina 7 Non è forse il più inquinato del Bel Paese, ma il mare siciliano è quello col maggior numero di scempi edilizi con veri ecomostri che devastano la bellezza e l’appetibilità turistica di tanti chilometri di costa. E men- tre le spiagge sono affollate di bagnanti nostrani, più o meno consci di tali problematiche, i grossi flussi turisti- ci si dirigono verso nuovi approdi nel mar Mediterra- neo. Viaggio nel velodromo Viaggio nel velodromo Viaggio nel velodromo Viaggio nel velodromo Viaggio nel velodromo di Paternò di Paternò di Paternò di Paternò di Paternò Un ecomostro fra il Un ecomostro fra il Un ecomostro fra il Un ecomostro fra il Un ecomostro fra il castello, l’Etna e... castello, l’Etna e... castello, l’Etna e... castello, l’Etna e... castello, l’Etna e... l’abbandono l’abbandono l’abbandono l’abbandono l’abbandono Agen: «Bianco do gen: «Bianco do gen: «Bianco do gen: «Bianco do gen: «Bianco dovrà vrà vrà vrà vrà fare scelte coraggiose» fare scelte coraggiose» fare scelte coraggiose» fare scelte coraggiose» fare scelte coraggiose» MAURIZIO GIORDANO a pagina 6 AI PIEDI DELL AI PIEDI DELL AI PIEDI DELL AI PIEDI DELL AI PIEDI DELL’ETNA ’ETNA ’ETNA ’ETNA ’ETNA Gioco d’azzardo e giovani: Gioco d’azzardo e giovani: Gioco d’azzardo e giovani: Gioco d’azzardo e giovani: Gioco d’azzardo e giovani: fenomeno a macchia d’olio fenomeno a macchia d’olio fenomeno a macchia d’olio fenomeno a macchia d’olio fenomeno a macchia d’olio CARMELO DI MAURO a pagina 11 MASCALI MASCALI MASCALI MASCALI MASCALI La SS 114? Un fiume La SS 114? Un fiume La SS 114? Un fiume La SS 114? Un fiume La SS 114? Un fiume d’immondizia! d’immondizia! d’immondizia! d’immondizia! d’immondizia! a pagina 9 CONFCOMMERCIO SICILIA CONFCOMMERCIO SICILIA CONFCOMMERCIO SICILIA CONFCOMMERCIO SICILIA CONFCOMMERCIO SICILIA a pagina 5 Maurizio Giordano a pag. 7 Vacanze estive tra la crisi e l’incapacità di promuovere il nostro territorio

Agosto 2013 - Paesi Etnei Oggi

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Page 1: Agosto 2013 - Paesi Etnei Oggi

Anno XIX - numero 7 - FREE PRESSFREE PRESSFREE PRESSFREE PRESSFREE PRESS w w ww w ww w ww w ww w w. p a e s i e t n e i o g g i . i t. p a e s i e t n e i o g g i . i t. p a e s i e t n e i o g g i . i t. p a e s i e t n e i o g g i . i t. p a e s i e t n e i o g g i . i t AAAAAGOSTGOSTGOSTGOSTGOSTO 2013O 2013O 2013O 2013O 2013

NUNZIO CONDORELLI CAFF a pag. 3

BeBeBeBeBevvvvvacqua: «non sappiamo vivacqua: «non sappiamo vivacqua: «non sappiamo vivacqua: «non sappiamo vivacqua: «non sappiamo vivere di turismo»ere di turismo»ere di turismo»ere di turismo»ere di turismo»

Non fa eccezione Cataniadove si continua a costruire all’interno

dell’Oasi del Simeto

servizio di ALESSANDRO PETRALIA

segue a pagina 7

Non è forse il più inquinato del Bel Paese, ma ilmare siciliano è quello col maggior numero di scempiedilizi con veri ecomostri che devastano la bellezza el’appetibilità turistica di tanti chilometri di costa. E men-tre le spiagge sono affollate di bagnanti nostrani, più omeno consci di tali problematiche, i grossi flussi turisti-ci si dirigono verso nuovi approdi nel mar Mediterra-neo.

Viaggio nel velodromoViaggio nel velodromoViaggio nel velodromoViaggio nel velodromoViaggio nel velodromodi Paternòdi Paternòdi Paternòdi Paternòdi Paternò

Un ecomostro fra ilUn ecomostro fra ilUn ecomostro fra ilUn ecomostro fra ilUn ecomostro fra ilcastello, l’Etna e...castello, l’Etna e...castello, l’Etna e...castello, l’Etna e...castello, l’Etna e...

l’abbandonol’abbandonol’abbandonol’abbandonol’abbandono

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MAURIZIO GIORDANO a pagina 6

AI PIEDI DELLAI PIEDI DELLAI PIEDI DELLAI PIEDI DELLAI PIEDI DELL’ETNA’ETNA’ETNA’ETNA’ETNA

Gioco d’azzardo e giovani:Gioco d’azzardo e giovani:Gioco d’azzardo e giovani:Gioco d’azzardo e giovani:Gioco d’azzardo e giovani:fenomeno a macchia d’oliofenomeno a macchia d’oliofenomeno a macchia d’oliofenomeno a macchia d’oliofenomeno a macchia d’olio

CARMELO DI MAURO a pagina 11

MASCALIMASCALIMASCALIMASCALIMASCALI

La SS 114? Un fiumeLa SS 114? Un fiumeLa SS 114? Un fiumeLa SS 114? Un fiumeLa SS 114? Un fiumed’immondizia!d’immondizia!d’immondizia!d’immondizia!d’immondizia!

a pagina 9

CONFCOMMERCIO SICILIACONFCOMMERCIO SICILIACONFCOMMERCIO SICILIACONFCOMMERCIO SICILIACONFCOMMERCIO SICILIA

a pagina 5

Maurizio Giordano a pag. 7

Vacanze estive tra la crisi e l’incapacità di promuovere il nostro territorio

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www.paesietneioggi.it2 HINTERLAND

Da al-cuni mesi è stata istituita un’imposta di

Il ricambio politico avvenutoalla Regione prima (con l’elezio-ne del presidente Crocetta) edal Comune di Catania dopo(con la vittoria di Bianco a sin-daco della città) non poteva nonavere delle influenze sugli equi-libri politici dei gruppi consiliariche sostengono la maggioranzadel sindaco autonomista Car-melo Galati.

I successi elettorali di Crocet-ta e Bianco, e dei vari partiti emovimenti politici che hannoreso possibile tale successo, han-no scardinato i già fragili equili-bri in seno ai gruppi consiliariche gravitano attorno al Movi-mento per l’Autonomia, ribat-tezzato partito dei Siciliani. I nuo-vi gruppi consiliari che si sonoformati in questi ultimi mesisono: “Uniti per Battiati” (com-posta da Salvo Mavilla, presi-dente del Consiglio e dal Con-sigliere Francesco La Farina),“Battiati Futura”, gruppo consi-liare a cui hanno preso parte iconsiglieri Otello Floresta (che

Il sindaco Nino Borzì: “avrà un ritorno positivo per l’intera comunità”

Nicolosi, imposta di soggiorno: tra turismo e malumoriNicolosi, imposta di soggiorno: tra turismo e malumoriNicolosi, imposta di soggiorno: tra turismo e malumoriNicolosi, imposta di soggiorno: tra turismo e malumoriNicolosi, imposta di soggiorno: tra turismo e malumorisoggiorno applicata in tutte le struttu-re ricettive situate nel territorio del Co-mune di Nicolosi. Il paese rientra tra icomuni inclusi negli elenchi regionalidelle località turistiche o città d’arte che

hanno la facoltà di istituireun’imposta di soggiorno.

Come funziona questa im-posta di soggiorno? Intanto vie-ne applicata sui pernottamenti

effettuati ad esempio in agrituri-smi, B&B, case per vacanze, affitta-camere, strutture ricettive all’aria aper-ta quali campeggi ed aree attrezzateper la sosta temporanea, ostelli perla gioventù, foresterie e aree di sostaquali i camper service, residenze tu-ristiche alberghieri e tutti gli alberghi.Esentati dal pagamento dell’impostadi soggiorno sono i residenti nel terri-torio dei Comuni del Parco dell’Etna ei residenti dei comuni gemellati conNicolosi, i ragazzi minori di 18 anni, le

forze dell’ordine in servizio, disabili,malati e loro congiunti, autisti e ac-compagnatori turistici, atleti che parte-cipano ad eventi sportivi organizzatisul territorio di Nicolosi, studenti, an-che quelli che partecipano a progettidi scambi culturali. I gestori delle strut-ture ricettive riscuotono l’imposta, paria 1euro entro il termine di ogni sog-giorno, rilasciando un ticket coupon.L’imposta viene applicata per il primogiorno e, in caso di pernottamento perpiù giorni, per il successivo. Vale a direche ogni turista pagherà da 1 a 2 eurodi tasse, non di più, per il suo soggior-no a Nicolosi! L’amministrazione co-munale, in un’ottica di comunicazio-ne sempre più efficace ed efficiente haistituito il Nicolosi- Etna Forum, unorgano consultivo al quale sono invi-tati a partecipare tutti gli operatori turi-stici del settore della ricettività operan-ti nel territorio del Comune di Nicolo-

si.Tutti coloro che pernotteranno

presso le strutture ricettive di Nicolosiavranno rilasciata la Nicolosi-EtnaCard. Una carta dei servizi turistici, chenasce dalla collaborazione tra il Co-mune di Nicolosi, le Associazioni dicategoria e i singoli operatori econo-mici di Nicolosi, creata al fine di incen-tivare le presenze e l’attività turistica,per incrementare l’utilizzo delle strut-ture e infrastrutture turistiche presentisul territorio.

Quali sono i servizi offerti? La cartada diritto ad alcune agevolazioni qua-li l’ingresso ridotto del 50% al museocomunale della Civiltà Contadina, allosconto presso tutte le strutture com-merciali che esercitano nel territoriocomunale e che hanno aderito all’ini-ziativa. La carta può essere anche ac-quistata qualora non si pernotti in al-cuna struttura ma si visita Nicolosi

nell’arco di una giornata. l periodo divalidità della carta è di 7 giorni dalladata del rilascio.

“Non sono mancati i malumori ecome spesso avviene - ha dichiarato ilsindaco Borzì - anche in merito a que-ste strategie, messe in atto dall’ammi-nistrazione comunale ci capita di assi-stere alle ennesime contestazioni daparte degli operatori del settore, di al-cuni cittadini spesso poco informatisui fatti e da chi fa come mestiere il“bastian contrario”.

Alcuni operatori avrebbero prefe-rito non applicare questa tassa dato ilmomento di crisi e altri affermano chela Nicolosi - Etna Card non viene uti-lizzata se non da pochi turisti.

“Bisogna, inoltre, sapere che i pro-venti dell’imposta di soggiorno saran-no destinati a sostegno delle strutturericettive, ad interventi di manutenzio-ne, fruizione e recupero dei beni cul-

Il centro pedemontano risente dell’influenza delle varie metamorfosi della politica che conta?

ricopre anche la carica di asses-sore), Angela Ranno e AngeloCaruana. A questi tre si è ag-giunto nei giorni scorsi ClaudioMignemi. Per quanto riguardal’area giovani, l’Mpa ha persoMario Pulvirenti che già dalloscorso febbraio aveva preso ledistanze dal partito dei Sicilianied al momento siede nel grup-po misto insieme al Consiglieredi destra Roberto Luca. C’è dadire che nessuna delle varie fron-de che sono nate dalla costoladel Mpa ha attaccato apertamen-te la gestione politica e ammini-strativa finora intrapresa dal sin-daco Carmelo Galati. Anzi, tutti ivari gruppi si dicono fedeli so-stenitori del primo cittadino, ri-servando per quest’ultimo pa-role di lode e stima, in realtà sot-tobanco ( in modo più o menotrasparente) qualcosa si inco-mincia a muovere e c’è chi siprepara il terreno per la prossi-ma sfida elettorale attesa da quia quattro anni. I lettori tenganoconto che Galati è al secondo

mandato e quindi non ricandi-dabile.

Ma partiamo dal primo cam-biamento che si è registrato giàverso il mese di aprile, quandoil presidente del Consiglio Sal-vo Mavilla e il Consigliere Fran-cesco La Farina avevano decisodi “prendersi una pausa di ri-flessione” dal partito dei Sicilia-ni. Entrambe decani del consi-glio comunale, si sono staccatidal Mpa ed hanno formato ungruppo indipendente denomi-nato “Uniti per Battiati”. “Talegruppo - ha spiegato Salvo Ma-villa, presidente del ConsiglioComunale - continuerà ad ap-poggiare il sindaco CarmeloGalati sulle proposte concrete daadottare il per il bene della citta-dina. La “pausa di riflessione” -ha aggiunto Mavilla - scaturiscedal fatto che in questo particola-re momento storico il tema del-le appartenenze politiche stamonopolizzando il dibattito inConsiglio e ci sta distraendodalle azioni concrete da attuare

in favore della cittadinanza”Dopo il gruppo “Uniti per

Battiati” è la volta di “BattiatiFutura” (composto inizialmen-te da Otello Floresta, AngelaRanno e Angelo Caruana) alquale ha aderito di recente ilconsigliere eletto nella lista Ga-lati Sindaco, Claudio Mignemi.Un acquisto che vale “doppio”,visto che lo stesso Mignemi pro-viene dalla maggioranza che

Sant’Agata Li Sant’Agata Li Sant’Agata Li Sant’Agata Li Sant’Agata Li Battiati Battiati Battiati Battiati Battiati e il “valzer” dei e il “valzer” dei e il “valzer” dei e il “valzer” dei e il “valzer” dei gruppi consiliarigruppi consiliarigruppi consiliarigruppi consiliarigruppi consiliarisostiene il sinda-co Galati. Il nuo-vo gruppo con-siliare si è forma-to di pari passoal successo elet-torale di TotiLombardo, ram-pollo dell’ex go-vernatore, che asoli 24 anni haottenuto l’elezio-ne a deputatodell’Assemblearegionale sicilia-na.

“Battiati Libe-ra – ha spiegato Otello Floresta– è la naturale conseguenza delsuccesso elettorale conseguitoda Toti Lombardo, era naturale,quindi, che dopo le dimissionidell’ex governatore, il nostrogruppo seguisse la sua strada sulsolco di un progetto già avviatoed al quale puntiamo molto perrinnovare la politica e la gestio-ne amministrativa a Sant’Agatali Battiati. Al gruppo ha aderito il

turali e ambientali locali e ai relativiservizi pubblici locali. Quindi un ritor-no positivo per l’intera comunità e unrichiamo turistico ulteriore! E in un“periodo di magra” come quello chele amministrazioni vivono a causa ditagli ai fondi, quella dell’imposta disoggiorno, così come quella della ZTLsull’Etna (di cui vi abbiamo dato noti-zie nell’edizione scorsa), rientrano apieno titolo tra le strategie per far cas-sa e apportare migliorie al paese sfrut-tando il turismo che ringraziando ilcielo, nonostante tutto, continua ad es-serci. Altre proposte e nuovi ragiona-menti sono sempre possibili e benvengano, ma ad un bivio non si puòstar fermi a lungo: bisogna scegliere lastrada. Nicolosi è una località turisticae deve lanciarsi in sfide non semprefacili e non sempre gloriose e accla-mate da tutti”.

collega Caruana che appartene-va al Pdl (stava quindi all’oppo-sizione, ndr) e di recente abbia-mo avuto l’ingresso di Mignemiche proviene dalle fila dellamaggioranza”.

“Il sostegno a Galati non è indiscussione – ha concluso Flo-resta – il nostro gruppo è inte-ressato a crescere e continuerà asostenere il sindaco CarmeloGalati”.E’ stato inoltre costituitoil gruppo misto, dove per unastrana casualità di ordine proce-durale sono confluiti due consi-glieri di idee quasi in antitesi, ap-partenenti a due diverse gene-razioni e con progetti e obiettivipolitici del tutto inconciliabili traloro. Si tratta del giovane MarioPulvirenti (ex Mpa) e RobertoLuca (appartenente alla destrae coerente sostenitore del mo-vimento di Nello Musumeci). Inrealtà la loro confluenza in ununico gruppo è scaturita più dauna circostanza di ordine buro-cratico che da una scelta politicaconsapevole. “Il gruppo misto -

ha detto Luca - è composto dadue consiglieri molto diversil’uno dall’altro e che resterannotali. La costituzione del gruppoè avvenuta al fine di garantire ilbuon funzionamento dei lavoriconsiliari”.

Roberto Luca continua a se-guire con coerenza le sue ideedi destra e continua ad appog-giare l’Alleanza Siciliana di Nel-lo Musumeci; Pulvirenti avevagià preso le distanze nel febbra-io scorso dal partito dei Sicilianidi Raffaele Lombardo insiemea tanti altri giovani consiglieri chehanno creduto al progetto diMarco Consoli (oggi vicesinda-co di Catania). “Mi sono ritrova-to nel gruppo di Luca - ha dettoPulvirenti – per un motivo bu-rocratico, di Roberto Luca homolta stima ma politicamentesiamo molto lontani. Spero diformare successivamente unnuovo gruppo che possa final-mente valorizzare i giovani ed ilterritorio”.

Martedì, 30 luglio 2013, Masca-lucia brucia! Già da Catania, e quin-di salendo da Gravina, si vede unaintensa nube di fumo grigio che sistaglia sopra il cielo del paese etneo.Ad accogliere il “viandante”, prove-nendo dalla strada vecchia, sono le

luci della protezione civile, camio-nette dei vigili del fuoco e … tantotanto fumo. Magicamente, in contem-poranea, bruciano alcuni terreni cheaffacciano sulla piazza Falcone Bor-sellino, prospiciente il cimitero: ter-reni blasonati, appartenuti nel pas-

sato alla nobile famiglia dei baronidi Sant’Antonio.

Il terreno ad est della piazza era il“Giardino” siciliano con la “G” ma-iuscola: una grotta rinfrescata dallecisterne; saje per l’irrigazione secon-do la migliore tradizione araba, muria secco; sentieri che si dipanano fraaiuole circoscritte da pietre nere bor-date da asparagine, con rose anti-che e alberi d’alto fusto come casua-rinacee, pinacee, abeti e ginepri, dueimmensi eucalipti (che gli valsero ilnome alla villa), alte palme e tantitipi di agrumi particolari come man-darini, pompelmi, chinotti e berga-motti. Oggi, le parche, ma storichepiante rimaste, fanno pure i conti colfuoco…. L’altro terreno bruciato, adovest, era un antico vigneto, dive-nuto poi agrumeto quando v’è statal’esplosione del mercato poi, a mer-

cato fermo, i costi di acqua e manu-tenzione ne hanno imposto l’abban-donato. Sotto una grande torretta diconfine giaceva da secoli un casta-gno, oggi rudere secco di anticheglorie. È possibile, chiediamo ad unoperatore intervenuto, l’autocombu-stione di due terreni?

“Sarebbe troppo casuale, volen-do mettere anche il caldo, questo dasolo non è tale né sufficiente ad in-nescarlo”. Quindi c’è la mano diqualcuno? “C’è al 99 per cento del-le volte la mano di qualcuno! Tal-volta si tratta di ragazzini che provo-cano danno, così, per dare un sensoalla loro giornata; molto spesso sonoinvece incendi mirati, provocati dadelinquenti”. Potrebbero anche es-sere piromani? “Sono molto pochi ipiromani attivi. La piromania è unamalattia mentale psichiatrica. Inve-

Mascalucia brucia. Cui prodest?Mascalucia brucia. Cui prodest?Mascalucia brucia. Cui prodest?Mascalucia brucia. Cui prodest?Mascalucia brucia. Cui prodest?Un incendio devastante distrugge giardini e storia cittadina

ce, la quasi totalità degli incendisono causati da delinquenti veri epropri, i quali agiscono in modo pre-determinato e mirato con obiettivispecifici. Una volta erano i pastoriche avevano interesse a bruciarein estate per far germogliare erbafresca in autunno. Oggi dietro cisono altri interessi, criminali, so-prattutto legate alle speculazioniedilizie con amministrazioni com-piacenti, dato che non si può edifi-care per dieci anni su terreni chesono stati incendiati. Certo, la mag- Nunzio Condorelli Caff

gior parte delle volte sarebbe suf-ficiente una manutenzione ordina-ria dei terreni per renderli esentida fuoco…”.

La domanda a questo punto chesottoponiamo ai lettori è quellachiave: cui prodest? A chi giova tut-to questo fuoco e fiamme, questadesertificazione? Come diceva Se-neca (Medea), colui al quale il cri-mine porta vantaggi, l’ha compiu-to. Basta solo trovarlo!

Sonia D’Arrigo

Patrizio Nicolosi

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www.paesietneioggi.it 3INCHIESTA

Il Salinelle diPaternò è un impianto

che non è mai stato ultimato econsegnato. Ma la colpa non ètutta del Comune. Già, perché

da quando a fine anni ’90 laProvincia lo “prelevò” percostruirvi l’anello ciclabile e

trasformare la struttura invelodromo è cominciatoufficialmente il calvario. Doponumerose segnalazioni da partedegli abitanti locali, noi di“Paesi Etnei Oggi” ci siamorecati al velodromo di Paternò,contrada Acquegrasse Salinelle,per verificare se le notizie che sirincorrevano corrispondessero alvero.

Superato lo stadio comunale,che ci dicono almeno all’internoben mantenuto, si fiancheggianoi campi da tennis e al terminedella strada fortementedegradata, in mezzo ad unagrande piazza, ci si trovadavanti ad una megastruttura,in abbandono e soprattutto indegrado.

Il cancello d’accesso checonduce direttamente alla pistaè parzialmente aperto. Sioltrepassa un immenso tappeto

Paternò: i lavori che hanno interessato la struttura sportiva non furono mai ultimati

Viaggio nel velodromo, un ecomostroViaggio nel velodromo, un ecomostroViaggio nel velodromo, un ecomostroViaggio nel velodromo, un ecomostroViaggio nel velodromo, un ecomostrofra il castello, l’etna e … l’abbandonofra il castello, l’etna e … l’abbandonofra il castello, l’etna e … l’abbandonofra il castello, l’etna e … l’abbandonofra il castello, l’etna e … l’abbandono

di mutande,scarpe e abiti ditutti i tipi e ditutti i colori.Quindi ilcampetto,circoscritto dal

famoso velodromo. O almenoquello che resta: un tracciato indegrado, con varie chiazze e

mancanze, col mantofortemente scrostato. Al centro,il campo da calcio in totalestato di abbandono, ormaitrasformatosi in una “campo perpatate”.

Nunzio Condorelli Caff

La parte coperta è ancora piùpreoccupante: una colata di

cemento, figlia dell’era in cui sidoveva fare, non importava ilperché, per chi e il percome.

I vetri sono tutti in frantumi,chiazze di precedenti focolai siintravedono da tutte le parti. Ma

soprattutto aregnare sovrana è laspazzatura.

Centinaia dilattine e bottiglie dibirra, cartoni divino, scatole dellatte, pacchi dibrioscine e biscotti,stanze e stanzepiene di pattume,focolai avventizi suiquali un treppiedi dimattoni reggeancora qualchepentola.

Alcune stanzesono usate come …latrine multiuso.

Sotto la tribuna,in mezzo amontagne di rifiuti,

un tavolino improvvisato, unasedia e dei bidoni, manco fossel’ufficio collocamento?

“Se lo volete vedere abitato,dovete venire nel periodo dellaraccolta delle arance”, ci diceun abitante della zona,proprietario di una bottega lìvicino: una albergo a “meno

dieci stalle”,abitato daclandestini eimmigrati,sfruttati daicaporali perla raccolta

degliagrumi. Laschiavitù dell’uomo sull’uomo,ecco il prezzo per avere learance concorrenziali!

“Lo stadio lo ricordo per lesue memorabilipartite di calciodel Paternò”, cidice unpaternese dimezz’età, “conle tribune pienedi paternesigioiosi per levittorie dellanostra squadra.Poi (metà deglianni ’90, ndr),a pulitica (cidice condisprezzo) hacirconciso ilcampo con ilvelodromo e ditannu èchiuso”,costruendo altetribune e palchi.“Prima ciandavano i

ragazzi a correre coi motorini”.Da quasi 15 anni, Comune e

Provincia cercano di capire chidovrebbe gestirlo e manutenerlo.A fine maggio 2013, ilcommissario della Provincia,dott.ssa Antonina Liotta,

rileggendo le carte, ha restituitola struttura al Comune diPaternò, che da anni larichiedeva per poterla

funzionalmente gestire a favoredella comunità.

“Io vorrei che questo mostrovenga abbattuto, così possiamotornare a vedere l’Etna”, ci diceun meccanico della zona. “Allespalle abbiamo il castello,davanti vedevamo a Muntagna,mentre ora c’è solo unammasso di cemento pieno dimunnizza e puzza”.

Ora la palla torna alComune, ma questo non è unagaranzia, basti vedere le stradeche costeggiano il velodromo,tutte piene di spazzatura,degrado e cani che approfittanodell’inciviltà dell’homosicilianicus!

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www.paesietneioggi.it4 HINTERLAND

Il Comune di Tremestieri Etneo,grazie alla richiesta avanzata, in rife-rimento al decreto legge 35/2013,ha ottenuto un’anticipazione di liqui-dità di 2.550.000 euro dalla cassaDepositi e Prestiti che ha comunica-to l’esito positivo dell’istruttoria edha trasmesso la bozza di contratto.La notizia è stata comunicata dal sin-

Tremestieri etneo, in arrivo una significativa boccata d’ossigeno per l’ente comunale

Dalla Cassa depositi e prestiti, 2.550.000 euroDalla Cassa depositi e prestiti, 2.550.000 euroDalla Cassa depositi e prestiti, 2.550.000 euroDalla Cassa depositi e prestiti, 2.550.000 euroDalla Cassa depositi e prestiti, 2.550.000 euroIl sindaco:

“importantepasso in avanti

per la ripresaeconomica della

comunità”

daco. La liquidità concessa serviràobbligatoriamente per il pagamen-to dei debiti scaduti della pubblicaamministrazione, maturati, ed in re-gola con le relative documentazio-ni. “Il denaro concesso – ha dichia-rato il sindaco Ketty Rapisarda Basi-le - è un tassello fondamentale perla ripresa economica del Comune

ed attraverso il quale i for-nitori vedranno sensibil-mente ridotti i loro creditie permetterà all’ammini-strazione di lavorare inserenità programmandoimportanti progetti in fasedi studio. Questa anticipa-zione – continua il primocittadino - sarà restituitaall’ente erogatore con unpiano di ammortamentoa rate costanti annuali”.

E’ anche vero, però,che tutto questo avrà uncosto che graverà sulla

testa dei cittadini e si potrebbero pre-vedere aumenti a raffica. Di control’amministrazione comunale, con unrecente incarico, ha dato mandato alresponsabile del servizio urbanisti-ca di curare gli adempimenti gestio-nali per la vendita di un’area attual-mente utilizzata come parcheggiodalla Provincia Regionale, a Cana-

licchio onde poter recuperare dellesomme che accorcino i tempi di re-stituzione delle somme messe a di-sposizione dalla Cassa DD.PP. L’areache si estende per 6.500 metri circaè classificata nel nuovo Prg verdepubblico. Lo studio per la valorizza-zione dell’area stessa prevede la tra-sformazione in verde attrezzato; ilche darà la possibilità di realizzareimpianti sportivi aumentandone ilvalore del bene alienabile oltre chea portare un notevole beneficio alterritorio della frazione Canalicchiosotto il profilo urbanistico. “Inoltre, -dichiara il sindaco - la vendita diquesto bene sommata ad altri, giàindividuati, consentirà anche di in-tervenire sui servizi di prima neces-sità relativamente a manutenzionestrade, immobili ed edilizia scolasti-ca”. L’amministrazione ha anche inprogetto il potenziamento degli im-pianti pubblici sportivi. E’ stata in-fatti comunicata la fattibilità di due

progetti già in atto di cui uno riferitoalla realizzazione di un impiantosportivo con tensostruttura in un’areaindividuata in via degli Ulivi, (zonaRavanusa) e l’altro al ricondiziona-mento della palestra adiacente lascuola materna “De Amicis” di viaGarro per una somma complessivadi 500mila euro.

I progetti sono stati realizzati aifini dell’ottenimento dei fondi per losviluppo e la capillare diffusionedella pratica sportiva, quindi per re-alizzare nuovi impianti sportivi o perl’adeguamento e la messa a normadi quelli esistenti. Nell’impianto diRavanusa si potranno svolgere pal-lacanestro, pallavolo e ginnastica. E’anche previsto l’utilizzo di fonti ener-getiche alternative ed in particolareun impianto solare termico per laproduzione di acqua calda. L’altrointervento riguarda la messa in sicu-rezza della palestra del plesso DeAmicis. A curare i progetti di fattibili-

tà saranno i tecnici del comune connotevole risparmio di denaro. E no-tizia dell’ultima ora: la Corte Costi-tuzionale ha dichiarato illegittima,per le regioni a statuto speciale, lasanzione per gli enti che hanno sfo-rato il patto di stabilità. Tra i pochicomuni della provincia c’è , fortuna-tamente, anche Tremestieri Etneo.

Le sanzioni hanno duramentecolpito i comuni che non erano inregola, ad accendere nuovi mutui esoprattutto a procedere a nuove as-sunzioni. Se da ulteriore verifica fi-nale il comune risultasse perfetta-mente in regola, non perderebbealcuna somma di denaro; il che si-gnifica maggiori entrate e più stabili-tà. Il provvedimento alquanto restrit-tivo penalizzerà decine di comuni,anche, purtroppo, nelle regioni a sta-tuto speciale. Tremestieri dovrebbedefinitivamente essere fuori da quan-to detto.

Lucia De Lutiis

In un’epoca all’insegna del-lo “spending review”, termineinglese ormai gettonatissimodurante i discorsi ufficiali conil quale si indica quel proces-so mirato al miglioramentodella gestione della spesa pub-blica, come fanno le Ammini-

Rappresenta un serio pericolo la segnaletica posta in adia-cenza della rotatoria di Gravina, inizio di via Gramsci. Lasegnaletica - a detta di qualche lettore che ci ha segnalato ilproblema - collocata all’interno della piccola aiuola (comedimostra la foto), da qualche tempo a causa delle frecce dire-zionali poco chiare verso i paesi etnei limitrofi (causata pro-babilmente da un incidente stradale) è spesso motivo di di-strazione da parte di automobilisti e scooteristi che spessorallentano improvvisamente creando un serio pericolo perchi percorre quella strada.

Sarebbe opportuno che gli organi preposti alla sistema-zione della segnaletica stradale, poco chiara, corrano ai giustiripari onde evitare che ci scappi il morto. Insomma come sidice a Catania: “A Sant’Aita prima s’ a’rrubbanu e ‘ppoi cificiru i potti ri ferru”.

L’amministrazione comunale di San Gregorioè già al lavoro fattivamente. La squadra della Giun-ta, composta dagli assessori Ivan Albo, CarmeloChiarenza, Giusi Lo Bianco e Seby Sgroi, è en-trata in sintonia. Il Consiglio comunale ha rag-giunto il suo assetto con la formazione dei gruppi(dieci in tutto di cui quattro monogruppi) e dellecinque Commissioni. A presiedere l’emiciclo con-siliare è Salvo Cambria, eletto con 14 voti su 20.Il vice presidente è Paolo Schilirò. A due mesidall’insediamento della nuova compagine politi-ca, che ha sconfitto quella di Remo Palermo otte-nendo anche il premio di maggioranza, abbia-mo incontrato il presidente del Consiglio comu-nale, Salvo Cambria, per rivolgergli qualche do-manda dopo essersi messo a capo del Consiglio.

Come vede la sua elezione a presiden-te del Consiglio comunale?

“Questo risultato è la vera dimostrazione che

strazioni comunali a sopravvi-vere e a portare avanti il lorolavoro quotidiano, cercando dinon togliere troppo ai cittadi-ni, già abbastanza provati dal-l’attuale crisi economica delpaese?

E’ proprio quello che sia-

mo andati a chiedere al primocittadino di San Giovanni LaPunta, Andrea Messina.

Sindaco lei è già a metàdel suo secondo mandato,ritiene di aver portato atermine gli obiettivi previ-sti dal suo programma

elettorale?Nonostante i tagli imposti

alle pubbliche Amministrazio-ni abbiamo cercato di ultimarequasi tutti i lavori pubblici pre-visti, compatibilmente con le ri-sorse economiche a nostra di-sposizione.

Ancora in itinere la revisio-ne del Piano Regolatore, per ilquale si sta lavorando al pia-no di massima. Continuano in-vece le attività ordinarie, comela realizzazione della rotatoriaaccanto al cimitero centrale chesarà ultimata entro il mese, scio-gliendo così un importantenodo del traffico viario. L’ope-ra è stata realizzata grazie adun finanziamento del Ministe-ro delle Infrastrutture integratopoi da fondi del bilancio co-munale. Per ciò che riguardagli impianti sportivi abbiamoreso efficiente il pattinodromoma il campo di calcio rappre-senta invece un problema per-ché occorre un milione di europer la ristrutturazione che stia-mo cercando di attingere daifondi europei e regionali. Unimportante passo è stato fattoinoltre nella definizione dellearee di recupero. A causa di vi-cende del passato il nostro pa-ese presentava oltre quaranta-cinque lottizzazioni abusive.Grazie al nostro lavoro dopocirca trent’anni potranno esse-re sanate. Verranno attuati in-fatti piani di recupero per dare

la possibili-tà ai cittadi-ni di ave-re la con-cessioneedil iziain sana-

toria e poter costruire la pro-pria casa in maniera legale. Intal modo si potrà procedereanche alle opere di urbanizza-zione quali marciapiedi, illumi-nazione, etc.

E per quanto riguardal’estate puntese?

Purtroppo,come è successoin altri comuni,la pesante crisieconomica ci ha spinto ad an-nullare varie ed affermate ma-nifestazioni estive, come adesempio il “Premio Turi Fer-ro”. Abbiamo dato priorità allefeste patronali di San Giovan-ni e San Rocco, nel rispettodelle tradizioni. Poi daremospazio a piccoli spettacoli di in-trattenimento per coloro chepasseranno qui le loro vacan-ze. Il particolare momento chestiamo vivendo ci impone au-sterità e sobrietà. Proprio comesi fa nelle famiglie, anche i co-muni italiani stanno cercandodi eliminare tutto ciò di cui sipuò fare a meno in attesa chelo Stato dia comunicazioni piùprecise sui tagli e trasferimentiche intende effettuare e sullesorti dell’IMU.

Il problema della rac-colta dei rifiuti è ad unasvolta?

Il servizio attualmente é an-cora gestito dalla Simeto - Am-biente ma i comuni hanno co-stituito una società di regola-mentazione dei rifiuti che, se-condo l’attuale normativa, saràil nuovo soggetto pubblico chegestirà e organizzerà il servizioin futuro. Inoltre la raccolta dif-ferenziata ci ha permesso diabbassare la tariffa attuale.

Il commercio è ancorala vocazione primaria diSan Giovanni La Punta?

La vocazione rimane si-curamente commercialefavorita anche dalla posi-zione geografica che ri-mane strategica perché ditransito con gli altri co-muni limitrofi.

Cosa si sta facendo peraiutare i giovani alla ricer-ca di un lavoro?

In un momento di difficoltàeconomica come questo chestiamo vivendo abbiamo giàattuato due misure e cioè “l’as-segno civico”, un’attività tem-poranea per i giovani attuatagrazie alla legge 328 e l’istitu-zione del “pacco alimentare”per oltre cento famiglie cheavrà la durata di un anno eaiuterà i nuclei familiari inmaggior difficoltà. Di recenteabbiamo anche pubblicato unbando per la concessione dicontributi economici a fondoperduto a giovani imprendito-

A San Giovanni La Punta salta il “Turi Ferro”. Le parole del sindaco Andrea Messina

Estate puntese: «costretti a risparmiare. Priorità alle feste patronali»Estate puntese: «costretti a risparmiare. Priorità alle feste patronali»Estate puntese: «costretti a risparmiare. Priorità alle feste patronali»Estate puntese: «costretti a risparmiare. Priorità alle feste patronali»Estate puntese: «costretti a risparmiare. Priorità alle feste patronali»

c’è tanta voglia di lavorare da parte dei colleghiconsiglieri ed è per questo che non deluderò leloro aspettative nei miei confronti; sarò imparzia-le e determinato, vigilerò che vengano rispettati idiritti e i doveri di ognuno di loro affinché si possalavorare serenamente per il bene dei cittadini.”

“Sono molto soddisfatto del risultato ottenutoin Consiglio comunale dove sono stato eletto Pre-sidente del Consiglio con ben 14 voti in primabattuta, quindi superando la maggioranza asso-luta. In questo modo credo di essere un presi-dente gradito alla maggioranza dei rappresen-tanti, quindi un po’ il presidente di tutti. Nelleprecedenti amministrazioni, invece, abbiamo as-sistito a delle elezioni risicate”.

Quali le cose, di sua competenza, a bre-ve scadenza?

“Ho in mente di portare avanti, con le sommeche percepirò, iniziative volte alla salvaguardiadella salute e dell’emergenza. Per questo punteròsulla informazione medica acquistando, se possi-bile, un defibrillatore e istruire consiglieri e dipen-denti comunali sul massaggio cardiaco e tutto ciòche riguarda la prevenzione. Tutto ciò sarà rivoltoanche alla cittadinanza”.

Sappiamo che ha proposto la riduzionedei componenti le Commissioni consiliariper ridurre i costi della politica.

“Ridurremmo i costi di quasi il cinquanta percento delle commissioni permanenti; lavorere-mo in totale trasparenza facendo sì che tutti sianoal corrente di come si opera.

Sono e sarò a disposizione dei consiglieri edella cittadinanza tutti i giorni e per coloro che neavessero di bisogno possono richiedere il mionumero di telefonino presso la segreteria.”

Gravina, segnaleticaGravina, segnaleticaGravina, segnaleticaGravina, segnaleticaGravina, segnaleticapericolosapericolosapericolosapericolosapericolosa

ri.Il suo mandato è stato

sicuramente all’insegnadella tranquillità e dell’ac-cordo politico tra maggio-ranza e opposizione, leicosa ne pensa?

Proprio questa stabilità po-litica ha permesso di approva-re tanti lavori sia in Giunta chein Consiglio. Si è lavorato tan-to attraverso il dialogo tra levarie forze politiche per trova-re una giusta risposta ai pro-blemi della cittadinanza, pren-dendo in considerazione e va-lutando tutte le possibili solu-zioni.-

A tu per tu con il presidente del Consiglio di San Gregorio

Cambria: «la mia indennitàCambria: «la mia indennitàCambria: «la mia indennitàCambria: «la mia indennitàCambria: «la mia indennitàin favore dei cittadini»in favore dei cittadini»in favore dei cittadini»in favore dei cittadini»in favore dei cittadini»

Alfio Patti

Agata Amantia

Page 5: Agosto 2013 - Paesi Etnei Oggi

www.paesietneioggi.it 5

I rifiuti sono uno degli “‘affari de-gli affari” in questo momento in Sici-lia. Un argomento che suscita di tuttoe di più e che attira appetiti di ognitipo. La politica sicula gli gira attornoe anche…dentro.

A due passi da Catania, c’è in cor-so una lotta su una discarica che fagridare tanta gente per le conseguen-ze denunciate sulla vivibilità e la sa-lute.

“Ienesicule” ed il suo direttore re-sponsabile Marco Benanti ha rivoltoun’intervista esclusiva a Danilo Fe-sta, uno dei protagonisti della batta-glia , ancora in corso, contro un me-gaimpianto che tanto fa discutere eche numerose proteste provoca daanni fra Misterbianco e Motta, a po-chi chilometri da Catania.

Danilo Festa, chi si fa i soldicon la discarica di Tiritì?

“Sicuramente la famiglia Proto.

Il consigliere Festa svela i segreti del megaimpianto ubicato fra Motta e Misterbianco

L’«affare puzzolente» della discarica di TiritìL’«affare puzzolente» della discarica di TiritìL’«affare puzzolente» della discarica di TiritìL’«affare puzzolente» della discarica di TiritìL’«affare puzzolente» della discarica di Tiritì

Probabilmente anche le persone cheorbitano intorno al potere dei rifiuti.E sono molte”.

Chi a vario livello politico edeconomico ha consentito il gio-co a chi si è fatto i soldi?

“La domanda si rafforza se si pen-sa alla crescita che l’impianto ha avu-to nel corso degli anni: da piccola einnocua discarica a colosso industria-le del rifiuto indifferenziato. Il peccatooriginale è rappresentato dal conti-nuo stato emergenziale in cui è tenu-ta la Sicilia, dal commissariamentoCuffaro a quello Lombardo. La re-sponsabilità politica è molto pesantee spero che un giorno si possa farechiarezza su eventuali irregolarità, siasotto il profilo amministrativo, sia sot-to il profilo penale. Io, come molti al-tri, resto a disposizione della magi-stratura”.

Chi sta barando, se esiste unbaro, sulla vicenda dell’amplia-mento della discarica?

“Bara la politica che, consapevo-le degli interessi in gioco, non ha ilcoraggio di prendere posizioni chia-re e nette. C’è un nuovo mega im-

pianto, che difatti non è un amplia-mento, che dista 800 metri in linead’aria dai centri abitati, che rilasciaolezzi, che deturpa l’ambiente, cheavvelena l’esistenza di due comuni-tà. Questo è il dato oggettivo. Tutto ilresto, scuse, accuse e scarica barili ap-partengono al politichese che, trin-cerandosi sotto aspetti formali, nonvuole affrontare la situazione con co-raggio e risolutezza”.

A tuo naso, i soldi quanto con-tano in tutta questa storia?

“Il giro d’affari, di cui si parla an-

che in un recente articolo pubblicatosu Repubblica, è di circa 185 milionidi euro l’anno. Per assurdo, se il disa-gio inflitto alle comunità fosse lo stes-so ma a causarlo fosse una piccolaimpresa, allora la politica avrebbe ri-solto il problema già da tempo. Inquesta amara terra di Sicilia il denaro

fa potere e l’Oikos possiede tantissi-mo denaro”.

Si parla di assunzioni nel set-tore rifiuti in periodo elettora-le, sarebbe successo anche perle ultime comunali a Catania: tirisulta?

“Ci sono state assunzioni durantela campagna elettorale regionale. Siparlava di contratti di lavoro a tremesi. Su Catania non saprei; certo èche l’Oikos svolge il servizio di rac-colta anche, e soprattutto, in città. Nonmi stupirei se durante la campagnaelettorale fossero aumentate le assun-zioni di catanesi; così come non mistupirei se aumenteranno durante lacampagna elettorale a Motta”.

Ci sono conflitti d’interesse,fra politici e altri, in questa sto-ria? Se si, quali?

“Questo bisognerebbe dimostrar-lo ma una cosa è certa: ci sono con-flitti morali ed etici. Non si può farepolitica e, tramite essa, fare assumereamici e familiari in una ditta privatache svolge la propria attività per entipubblici, a stretto contatto con politi-ci. A Motta e Misterbianco ci sonotanti casi di parentopoli, già denun-ciati pubblicamente. Sono certo che,scavando a fondo, se ne troverebbe-ro molti altri, ad ogni livello istituzio-nale. Così si svende la politica, la siriduce a mezzo di scambio per inte-ressi privati, la si rende meno obietti-va e faziosa”.

Il “fronte del no” è compattooppure diviso al suo interno?

Chi dice “No alla Discarica”, per

Danilo Festa (comitati peril no): “il denaro fa Potere”

la revoca la bonifica e la delocalizza-zione, lo fa liberamente, per la pro-pria vita, per la propria famiglia, perla propria comunità. Chi dice “Si allaDiscarica” ha dei criteri di valutazio-ne che privilegiano interessi econo-mici di varia natura, dalle Royaltiescomunali ai contratti di lavoro a tremesi. Poi ci sono anche interessi po-litici: a Motta c’è un partito della di-scarica, trasversale ai vari schieramen-ti, e ci sono candidati a sindaco cheaspirano al pacchetto di voti dei la-voratori Oikos mottesi.

Il Pd che “partita” sta giocan-do sulla discarica?

Un passaggio storico, che mettealle strette Crocetta e Marino, è rap-presentato dalla mozione “no disca-rica” presentata dall’On. AnthonyBarbagallo del Pd e firmata dall’On.Concetta Raia e dall’On Angela Fotidel M5s. La mozione è stata appro-vata all’unanimità dei presenti all’Arsma ancora attendiamo risposte con-crete dal governo regionale.

Quando finirà questa storia?Spero al più presto. Attendiamo,

bene o male,.una risposta dall’asses-sore Marino dopo il voto parlamen-tare. Attendiamo anche gli sviluppidel ricorso al Tar Lazio, presentato daicomitati grazie al lavoro dello studioDi Pace & Negretti, contro il decreton. 221 del 2009 che autorizzò il megaampliamento. Attendiamo, speranzo-si, che la magistratura faccia chiarez-za su tutta la vicenda, raccontandocicome stanno realmente le cose.

Parlare di rispetto dell’ambiente nelle nostre con-trade è peggio di parlare agli uccelli che, oltre a noncapire, non ascoltano e volano via.

Questo è il comportamento di una sparuta percen-tuale di persone che, ancora oggi, non sentono ragio-ne di fare la raccolta differenziata, ma nemmeno dicapire cosa significa l’apertura di una isola ecologica.Parliamo di Camporotondo Etneo, un paese che daqualche anno ha avuto un forte aumento demografi-co. Da piccolissimo Comune pedemontano, oggi con-ta circa 5.000 abitanti, un dato in continuo aumento

Nella cittadina etnea,da anni impazza il van-dalismo, con alti e bassi,come le stagioni. E infattiè in estate, a detta di al-cuni residenti che ci han-no segnalato la proble-matica, che si registra ilpiù alto tasso di vandali-smo. Sarà il caldo, sarà lachiusura delle scuole, fat-to sta che aumentano gliatti vandalici.

Uno dei tanti centripreso di mira è il caseg-giato comunale Manni-no, in pizza della Vittoria proprio al centro del paese.In questo antico caseggiato vi sono ubicati: la bibliote-ca comunale, il comando della Polizia municipale, lesedi della Protezione civile e della Pro Loco, il centroincontro anziani della Fnp–Cisl. Sarà per la poca cu-stodia o per qualche cancello aperto, dentro l’immo-bile si registrano periodicamente delle scorrerie van-daliche senza alcuna sosta. Ad essere preso di mira,più di ogni altro è il centro anziani. Spesso vengonostrappate carte da gioco, tavoli e sedie rotte.

Essendo il caseggiato a piano terra, come mostra lafoto, alcune sedie sono state fatte volare sopra il tettodel caseggiato. Si registrano rotture alle porte dei ba-gni. Muri inbrattati con vernice spray. Cosa grave, spes-

so nel cortile qualcunoscarica rifiuti. Nel cortiledella scuola, che confinacon il caseggiato e la piaz-za, sono state buttate pie-tre, bottiglie di vetri, latti-ne di bibite, escrementi,e tanto ancora.

Anche l’abbattimentodi pali e tabelle della se-gnaletica. Ad aggravare lasituazione di piazza del-la Vittoria, il palco mon-tato alcuni giorni addie-tro, è stata inserita unascaletta in ferro, che lascia

poco spazio ai pedoni, causa di alcune cadute. Altropericolo per la salute dei cittadini, la fontana monu-mentale Mosè e il dono dell’acqua, bella architettoni-camente, con originali giochi d’acqua, per qualche in-toppo e cattivo funzionamento della pompa la fontanarimane a secco, per la gioia di zanzare e moscerini, inquanto si forma fanghiglia e melma nauseabonda, maanche ricettacolo di rifiuti, come pubblicato spesso daqueste colonne, creando pericolo per la salute dei cit-tadini. L’augurio che la nuova Amministrazione comu-nale elimini qualche anomalia ed aumenti il servizio dicontrollo al fine di scoraggiare chi del paese vorebbefare una discarica.

visto l’insediamento costante di tantissi-mi catanesi che preferiscono le periferierispetto alla città. Nel paese da qualcheanno viene fatta la raccolta differenziataporta a porta, con una buona percentua-le di differenziata. A qualche chilometrodi distanza ci sono due isole ecologiche,una a Belpasso, l’altra a San Pietro Cla-renza, ma malgrado questo tutto il territo-rio comunale è violentato da tante microdiscariche, dove si trova scaricato di tutto,dal pericoloso amianto, a copertoni, ma-teriale di risulta e tanto ancora. Viale del-lo Sport, come si evince dalla foto, è tuttoun campionario della nostra “civiltà” , contante discariche abusive, con materiali diogni genere.

La rotonda posta all’ingresso del pae-se, lato Belpasso, per alcuni sconsideratiè il luogo adatto per scaricare sacchetti di

rifiuti. Questi due siti essendo posti su strade densa-mente trafficate, si ipotizza che i “regali” di spazzaturapotrebbero essere lasciati da cittadini di passaggio. Co-munque sempre cittadini poco educati al rispetto del-l’ambiente. Il rimedio potrebbe essere un massicciocontrollo, da parte delle forze dell’ordine, Carabinieri,Polizia municipale, Protezione civile, Guardie zoofile,forestale, ma anche con videosorveglianza, per co-gliere in fragranza gli inadempienti e portarli a ragio-nare con cospicue multe.

Urge un servizio di videosorveglianza per contrastare il fenomeno

Viale dello Sport di Camporotondo:Viale dello Sport di Camporotondo:Viale dello Sport di Camporotondo:Viale dello Sport di Camporotondo:Viale dello Sport di Camporotondo:strada gioiello discaricastrada gioiello discaricastrada gioiello discaricastrada gioiello discaricastrada gioiello discarica San Pietro Clarenza, anche una sedia sul tetto della struttura.

Il caldo darà alla testa?

Appello alla nuova Amministrazione:Appello alla nuova Amministrazione:Appello alla nuova Amministrazione:Appello alla nuova Amministrazione:Appello alla nuova Amministrazione:salviamo il caseggiato “Mannino”salviamo il caseggiato “Mannino”salviamo il caseggiato “Mannino”salviamo il caseggiato “Mannino”salviamo il caseggiato “Mannino”

Michele Milazzo

Microdiscariche al viale dello sport

M. M.

Due mesi parecchio impegnativiper il neo sindaco di Viagrande Fran-cesco Leonardi dopo la sua procla-mazione a primo cittadino. Da unaparte, infatti, lo ribadiamo, l’impegnostesso dell’Amministrazione è oggiparticolarmente gravoso a causa del-lo stato di crisi globale, dall’altra, Fran-cesco Leonardi ha iniziato il suo man-dato in coincidenza con l’arrivo dellastagione estiva, quindi, ha dovutoconfrontarsi pressoché da subito conalcuni problemi, che ogni anno, sem-pre in questo periodo, puntualmentesi ripresentano. Esempio palese laquestione dei disservizi nell’approv-vigionamento idrico del Comune, ar-gomento trattato dal nostro giornalegià qualche mese fa, in seguito all’en-nesimo guasto di due pompe della

rete Acoset, già da diverse settimaneper le zone nord di Viagrande la si-tuazione è critica. A seguito del suoinsediamento abbiamo approfonditoquesto mese la questione con il pri-mo cittadino di Viagrande, con il du-plice scopo di far luce sull’annosa pro-blematica della carenza idrica e ditracciare, nel contempo, un bilanciosui primi passi della nuova ammini-strazione comunale.

Sappiamo che nelle ultime set-timane è stato quotidianamentein contatto con gli operatori del-l’Acoset. Cosa può dirci in meri-to?

«Il problema si verifica sempred’estate perché il considerevole au-mento dei prelievi idrici fa guastare lepompe. I gestori dell’Acoset mi han-

no, però, comunicato che acquisteran-no altra acqua da un nuovo pozzo,quindi la situazione dovrebbe norma-lizzarsi nei prossimi giorni. Fino ad oraabbiamo cercato di supportare le zonedel Comune in difficoltà mediante l’in-vio di autocisterne».

Vorrebbe dirci com’è andatala Sua campagna elettorale? Haavuto momenti di difficoltà, o haavvertito da subito il sostegnodei concittadini?

«È andata bene. E tutt’ora va bene,perché sento sempre il calore e la col-laborazione delle persone, che si pron-tano in qualunque modo per aiutar-mi».

Al di là del problema idrico, aquali obiettivi sta dando la prio-rità?

Un bilancio sui primi passi dell’Amministrazione comunale di ViagrandeCarenza idrica, LCarenza idrica, LCarenza idrica, LCarenza idrica, LCarenza idrica, Leonardi: eonardi: eonardi: eonardi: eonardi: «andiamo«andiamo«andiamo«andiamo«andiamo verso la normalizzazione verso la normalizzazione verso la normalizzazione verso la normalizzazione verso la normalizzazione»»»»»

«Per il momento ci stiamo occupan-do del problema della mancanza dispazi al cimitero. È già stato aperto ilbando di gara per la costruzione di

nuovi loculi. Inoltre, stiamo provve-dendo alla messa in sicurezza dellescuole».

HINTERLAND

di ienesicule

Roberta Maugeri

Page 6: Agosto 2013 - Paesi Etnei Oggi

“Lo definirei con una parola sem-plice, ma concentrata, un sogno. I ca-tanesi infatti sognano che Bianco fac-cia prima di tutto diventare Cataniauna città normale e poi successiva-mente deve rendere compatibile que-sta riconquistata normalità con ungrande progetto di sviluppo basatoessenzialmente sul turismo”. A parla-re è il presidente di ConfcommercioSicilia, dott. Pietro Agen che così si

esprime sulnuovo sinda-co di Catania,Enzo Bianco esui primi pas-

si della suaGiunta. “Credo

che Bianco –spiega

Agen

Il presidente di Confcommercio Sicilia sulla nuova giunta di Catania e su quella regionale

Agen: «Bianco dovrà fare scelte coraggiose»Agen: «Bianco dovrà fare scelte coraggiose»Agen: «Bianco dovrà fare scelte coraggiose»Agen: «Bianco dovrà fare scelte coraggiose»Agen: «Bianco dovrà fare scelte coraggiose»- sia l’uomo ideale per fare una bellaregia a questo sogno, a questo pro-gramma di rinascita ed i primi passi liha già fatti come ad esempio gli inter-venti dei Vigili urbani sugli abusivi,problema atavico della città. Inoltre siè anche iniziato a parlare, e questa èuna novità, su cosa potrebbe succe-dere a Catania in caso di terremoto.Anche questa una scelta intelligente,ovvero non tenere nascosta la veritàche i tecnici conoscono bene, ma farladiventare un elemento di sviluppo. In-fatti non c’è più bisogno di costruirenuove case e di cementare il territorio,ma occorre recuperare l’esistente emetterlo in sicurezza e ciò determinala stessa quantità di ricchezza e di la-voro che costruirle”.

Cosa occorre fare concreta-mente per cambiare volto a Ca-tania?

“Dobbiamo recuperare il nostropatrimonio storico, fare il piano deicolori, dare incentivi a chi mette la casain sicurezza. Sui temi dell’abusivismo,del recupero urbanistico, del territo-rio, credo comunque che Bianco stiainiziando a scommettersi e si tratta di

temi che sono sia etici che di sviluppo.L’unico modo per togliere il traffico daquesta città, lo sanno tutti, è costruirele metropolitane, altro aspetto è quel-lo di far funzionare i depuratori. Sonotante e tutte importanti le battaglie cheil nuovo sindaco deve affrontare aCatania e Bianco mi pare che i primipassi li abbia fatti nella direzione giu-sta”.

Un suo giudizio sulla giuntaBianco….

“Posso affermare, e l’ho anche dettoal sindaco Bianco, che la sua Giuntanon mi ha entusiasmato, ma restoconvinto che nel tempo il primo citta-dino saprà tenere i migliori e cambia-re quelli che migliori non sono. Dettoquesto sono molto ottimista e credoche Bianco abbia la forza, il carisma ela capacità per essere un buon primocittadino e ritengo, vista la sua età, chevoglia passare alla storia come il gran-de sindaco. Non credo si farà condi-zionare più di tanto dai suoi alleati”.

Torniamo alle cose da fare aCatania…

“A Catania in questo momento cisono tantissime cose da fare, ma biso-

gna innanzitutto concentrarsi su coseche producano indotto di ricchezza,ovvero recupero urbanistico della cit-tà, campus universitario, città dellamusica, tutti elementi che richiedonoinvestimenti limitati, ma che darannoun grande effetto moltiplicatore. EnzoBianco è capace di pensare la nuovaCatania e da grande comunicatore sefarà dieci riuscirà a comunicare dodi-ci. Catania deve ripartire, ma per farlo,come ho sempre sostenuto, occorreche il sindaco diventi anche impopo-lare con le sue scelte coraggiose”.

Dalla giunta Bianco alla Giun-ta Crocetta. Un suo giudizio sucome sta operando…

“Siamo colpiti da due decisioni delGovernatore e visto che avevamo di-chiarato che avremmo atteso sei mesiprima di esprimere giudizi, adesso nesono passati otto e riteniamo di dovermanifestare tutto il nostro disappun-to. Due sono i punti su cui mi soffer-mo: le nomine in seno all’IRSAP el’aumento dell’addizionale IRPEF re-gionale.

Assenza di concertazione nellenomine all’interno dell’IRSAP (ex area

ASI), un vero e proprio sgarbo istitu-zionale della dott.ssa Vancheri, asses-sore regionale alle Attività produttiveche non ha ritenuto di sentire la no-stra associazione per nominare i com-ponenti dell’IRSAP e peraltro ha vio-lato lo stesso statuto dell’ente che nel-l’art.14 fa riferimento alla nomina ditre esponenti scelti nei settori del com-mercio, dell’agricoltura, dell’artigiana-to, della cooperazione e dell’indu-stria”.

“Il Governatore Crocetta - continuail presidente Agen - sceglie come viaper ripianare le casse siciliane l’au-mento delle imposizioni in piena an-titesi con quanto affermato del presi-dente della BCE Draghi che parla ditagliare i rami secchi, di abbassare letasse, di risparmiare. Crocetta inveceaumenta l’IRPEF regionale, la più altad’Italia pari a 1,73 su tutti i redditi. Unascelta antistorica che va nella direzio-ne di frenare i consumi che sono ilvolano per la ripresa. Un’imposta sulreddito delle persone fisiche che va acolpire le imprese personali che in Si-cilia rappresentano oltre il 90% rispar-miando invece le grandi multinazio-

nali per le quali pagheranno i proprioperai, così a risanare i conti dellaRegione ci penseranno i lavoratori ele imprese individuali”.

Dove dovrebbero cercarsi, se-condo lei, i soldi per far quadra-re i conti della Regione Sicilia-na?

“Sicuramente andrebbero cercatialtrove. Ad esempio perchè non farein modo che al rilancio dell’isola con-tribuisca, finalmente, chi viola la leggee deturpa il territorio? Al contrario del-le ricorrenti sanatorie, che nella realtàstimolano l’abusivismo creando, co-munque, un clima di aspettativa, cre-diamo che una penale annuale avreb-be un duplice effetto: far comprende-re che il tempo delle sanatorie è finitoper sempre e rendere subito “costo-so” l’abusivismo e non rinviare, spes-so ‘sine die’, gli effetti dell’interventoconseguente all’illecito. Sarebbe unasvolta epocale, non si colpirebbe più,per una volta almeno, chi lavora e pro-duce, ma invece chi, violando la leggee spesso deturpando il territorio, si pro-cura un ingiusto vantaggio”.

Maurizio Giordano

Quello del posteggio abu-sivo è un fenomeno definitoormai da molti cittadini comeun vero e proprio “pizzo”. Unestorsione, molte volte temu-ta dagli automobilisti stessi, iquali sono disposti a pagarel’euro loro richiesto per evi-tare il rischio di trovare incaso contrario la macchinadanneggiata. A maggior ra-gione con l’ingresso della sta-gione estiva, i litorali catane-si si riempiono di abusivi, chesi improvvisano falsi posteg-

giatori, anche nelle vie più di-sperate, alla ricerca di qual-che euro. La riposta frequen-te dell’abusivo posteggiatoreè sempre la stessa: “signorinamacari nuatri ama campari”.Ciò che colpisce maggior-mente è che questo abusivi-smo è ormai tristemente ac-cettato ed entrato a far partedella consuetudine della vitacittadina. Nonostante vengaormai vissuto con rassegna-zione e normalità, esso è peròcategoricamente vietato dal-

la legge italiana, la quale nonconsente l’attività del posteg-gio abusivo, come specifica-to dall’art. 7 comma 15bis delcodice della strada. In questigiorni, nella nostra città, si stafinalmente muovendo qual-cosa.

A seguito delle numerosesegnalazioni di liti tra posteg-giatori e automobilisti, che sirifiutano di pagare, i vigili ur-bani hanno incrementato lemulte ed i controlli nei puntidella città, dove altissima è or-mai la presenza dei posteg-giatori. Le multe sono state re-alizzate principalmente in viaSant’Euplio, piazza Dusmet epiazza Spirito Santo.

Nonostante la presa di po-sizione, sono in molti a do-mandarsi se le sole sanzionipossano essere un deterren-te utile a combattere questofenomeno. Una volta fatta lamulta infatti la situazionepurtroppo è sempre la stes-sa, per ottenere risultati oc-correrebbe multare i trasgres-sori ogni giorno, solo così sipotrebbe riuscire ad indurliad abbandonare questa atti-

vità.Purtroppo gl i interessi

dietro alla figura del posteg-giatore sono moltissimi e di-sparati, ed è per questo che itentativi di eliminare questapratica, fino ad ora, non han-no ottenuto nessun risultato.Abbiamo fatto un giro e a la-mentarsi principalmentesono i residenti delle zone in-teressate: “É inammissibile -dicono - che per tornare acasa siamo costretti ogni vol-ta a discutere con queste per-sone, certamente non pa-ghiamo il posteggio sottocasa.

Dovrebbero esserci piùcontrolli, la situazione sta di-ventando insostenibile, per-ché i posteggiatori aumenta-no ogni giorno, e si allarganoa zone sempre maggiori”. Ciòche possiamo auspicarci èche le misure prese nell’ulti-mo mese vengano portateavanti e non rimangano uncaso isolato, ciò potrebbe in-coraggiare gli automobilisti anon pagare, ed arginare cosìquesto fenomeno.

Arriva l’estate e i litorali catanesi si riempiano di abusivi improvvisati

1 euro al giorno, non toglie1 euro al giorno, non toglie1 euro al giorno, non toglie1 euro al giorno, non toglie1 euro al giorno, non toglieil posteggiatore di tornoil posteggiatore di tornoil posteggiatore di tornoil posteggiatore di tornoil posteggiatore di torno

Claudia Fisicaro

Mi è capitato d’assi-stere alla repressionedel commercio ambu-lante abusivo con gliagenti municipali chenon si limitavano a farsloggiare l’abusivo, magli sequestravano l’au-tomezzo perché privodi assicurazione edopo aver inventaria-to la merce, provvede-vano al sequestro del-la stessa. L’abusivo,possedendo una li-cenza del Comune diMisterbianco, non avrebbe potuto esercitare ilcommercio a Catania. Appena mi avvicinai fuiapostrofato in malo modo con intimazione adallontanarmi immediatamente e, allorquandomi qualificavo, mostrando il tesserino, dichia-rando che era mia ferma intenzione assistere atutte le operazioni poste in essere dalla squa-dra municipale, malamente dissimulavano eper ostacolarmi, intimavano all’abusivo diprendere posto nel sedile posteriore dell’autodi servizio, per impedirmi di colloquiarci. Altroaspetto disdicevole per il decoro, risultava ilcomportamento dell’estensore il verbale, cheoltre ad aver la camicia sbottonata sul villosopetto, fumava tenendo la sigaretta, penzolonisul lato destro delle labbra. Conclusa l’opera-zione, l’abusivo e la di lui moglie, giunta perprelevare il consorte rimasto appiedato e sen-za merce, andavano per la loro strada, mentreio decidevo di girare un pò per la stessa via, incerca di confidenze di altri abusivi, che eranorimasti indisturbati. Subito venni colpito daun commento che mi diceva che tra i vigili cheavevano fatto l’intervento, almeno due erano

Il 31 ottobre il processo alla Terza sezione penale del Tribunale

LLLLLotta all’abusivo...con i vigiliotta all’abusivo...con i vigiliotta all’abusivo...con i vigiliotta all’abusivo...con i vigiliotta all’abusivo...con i vigiliurbani rinviati a giudiziourbani rinviati a giudiziourbani rinviati a giudiziourbani rinviati a giudiziourbani rinviati a giudizio

stati arrestati e posti ai domi-ciliari. Effettivamente da som-maria ricerca su “Sud Press”si riporta: “Si aprirà il 31 ot-tobre 2013 alla Terza sezio-ne penale del Tribunale et-neo il processo a carico deiquattro vigili urbani del cor-po Municipale del Comunedi Catania rinviati oggi a giu-dizio dal giudice per l’udien-za preliminare GiulianaSammartino. La richiesta erastata avanzata dalla Procuradella Repubblica nella perso-na di Angelo Busacca, Pub-

blico Ministero titolare del fascicolo, dopo che nelmarzo 2011 Giovanni Gemmellaro, Santo Cal-derone, Aldo Midolo e Gaetano Villa, tutti appar-tenenti al corpo locale dei Vigili Urbani erano statitratti in arresto e condotti agli arresti domiciliari,per poi tornare normalmente in servizio. Per lorole ipotesi di reato sono le più svariate, dalla con-cussione in concorso, omissione di atti d’ufficio,concussione, svariate ipotesi di falso fino all’abu-so d’ufficio.” Ora con tutto il garantismo possibilee inimmaginabile appare quanto meno inoppor-tuno, che i quattro vigili espletino la loro attività,nello stesso settore per i quali sono stati rinviati agiudizio, per ovvi motivi i 4 vigili, se non si vuolesospenderli cautelativamente, come prevede lanormativa, devono essere assegnati ad altro servi-zio”. Avevo chiesto lo scorso 21 giugno un in-contro con il comandante della Municipale Man-gani, ma questi ha sempre tergiversato, dalla se-greteria del Comando mi è stato detto che “è mol-to impegnato” e non può concedermi 10 minutiper l’intervista con la quale avrei voluto sentire laversione del Corpo di Polizia Municipale...

Ignazio De Luca Claudia Fisicaro

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Bevacqua: «in Sicilia nonBevacqua: «in Sicilia nonBevacqua: «in Sicilia nonBevacqua: «in Sicilia nonBevacqua: «in Sicilia nonsappiamo vivere di turismo»sappiamo vivere di turismo»sappiamo vivere di turismo»sappiamo vivere di turismo»sappiamo vivere di turismo»

TURISMO E AMBIENTE

dalla prima pagina

E quello degli scem-pi edilizi non è il solo

problema che affligge il litorale iso-

lano: c’è il proliferare dei reati edell’illegalità, l’inquinamento e ildramma della pesca di frodo chesta assumendo proporzioni davve-ro enormi.

A sancire tale stato di cose è ar-rivato il dossier “Mare Nostrum”curato da Legambiente che ha mo-nitorato lo stato di salute di tutte lecoste italiane: un inchiesta seria cheriporta vicende, nomi di aziende edi persone che compaiono nellecarte delle inchieste giudiziarie, neidocumenti istituzionali, nei rappor-ti delle forze dell’ordine e nelle cro-nache di stampa. Tra le pagine deldossier scopriamo, nero su bian-co, che la Sicilia ha le coste più de-vastate d’Italia per quanto riguar-da gli abusi edilizi sulle aree de-maniali: sul nostro litorale sonostati infatti accertati ben 476 illeciti(il 16,5% del totale italiano) con725 persone denunciate e arresta-te e 286 sequestri effettuati. In pra-tica quasi cinquecento mostri di

Non fa eccezione Catania dove si continua a costruire all’interno dell’Oasi del Simeto

Abusivismo sulle coste: ecco Mare “Mostrum”Abusivismo sulle coste: ecco Mare “Mostrum”Abusivismo sulle coste: ecco Mare “Mostrum”Abusivismo sulle coste: ecco Mare “Mostrum”Abusivismo sulle coste: ecco Mare “Mostrum”Turismo estivo?

Ma che…lecoste siciliane

sono quelle conpiù abusi edilizi

d’Italia

cemento sono stati costruiti abusi-vamente da privati su suolo pub-blico lungo la costa: quello stessosuolo che ben valorizzato potreb-be essere il volano dell’economiaturistica dell’isola. Alcuni di questiscempi sono davvero orribili comegli scheletri di Pizzo Sella a Paler-mo, messi in cima alla TOP 5 na-zionale quanto a impatto sul terri-torio: ribattezzata anche la “colli-na del disonore” parliamo un mi-lione di metri quadrati di cementoillegale su un’area a vincolo idro-geologico alle spalle del mare diMondello.

Ben 170 ville costruite a partiredalla fine degli anni ’70 e quasitutte non finite perché bloccatenella forma di orribili scheletri dal-la confisca e dall’ordine di demoli-zione disposti nel 2000 dal preto-re di Palermo (decisione conferma-ta dalla Corte d’appello nel 2001e poi dalla Corte di Cassazione nel2002, nonché da una sentenza del

Tar della Sicilia). Pizzo Sella non èovviamente l’unica criticità sicilia-na e se dopo decenni di scempio èstato abbattuto lo scheletro-alber-go a Scala dei turchi molto restaancora da fare: in provincia di Tra-pani ad esempio, dove alcune trale spiagge più belle sono occupateda migliaia di case abusive, tiratesu a pochi metri dalla battigia aMarsala, a Triscina e a Campobel-lo di Mazara. Da quelle Alla fine dimaggio i carabinieri hanno seque-strato 18 ettari di terreno destinatiad accogliere un complesso turi-stico a ridosso della spiaggia di Tor-razza, a Petrosino, in provincia diTrapani.

A finire sotto la lente dei magi-strati e delle forze dell’ordine è statauna serie di progetti, apparente-mente distinti, ma tutti ricadenti inun’area precisa, uno accanto all’al-tro in quei 18 ettari all’interno del-l’area Sic e Zps, quindi sottopostaa vincolo paesaggistico, nota comezona umida dei Margi. Singoli in-terventi immobiliari per alcuni deiquali aveva ottenuto il nulla osta,per altri no, per altri ancora con ri-serva. Ma che, in ogni caso, nonavevano ricevuto alcuna autoriz-zazione ad avviare i cantieri. Can-tieri che nel giugno del 2011 inve-ce sono cominciati, peraltro pro-prio con lo spianamento delledune. “Unendo i puntini”, gli in-

quirenti hanno appurato comeogni intervento costituisse in real-tà una porzione di un mega com-plesso turistico ricreativo con al-berghi e strutture ricettive presen-tate come opifici, una club house,un campo da golf e uno stabilimen-to balneare. Una lottizzazione inpiena regola, ma, secondo la Pro-cura, completamente fuorilegge:alcune strutture ricettive erano ca-muffate da caseifici da realizzare inzona agricola; i permessi richiestiper alcuni edifici erano completa-mente difformi da quelli necessari;accanto a queste strutture sarebbesorto dal nulla anche un campo dagolf. Il tutto, poi, era collegato dauna rete viaria interna alla lottizza-zione, per “unire” appunto “i pun-tini”.

La magistratura infine ne ha di-sposto il sequestro. Altro esempioè quello di Triscina, la fra-

zione marina di Castelvetrano, checon oltre 5mila case illegali (di cuicirca mille insanabili nonostante itre condoni edilizi, a cui si somma-no le 300 per cui è stata rigettata ladomanda di sanatoria perché en-tro i 150 metri dalla battigia) ha ilrecord assoluto di cemento illega-le sulla spiaggia, peraltro in un’ areaprossima al sito di Selinunte, unodei parchi archeologici più estesid’Europa.

Un capitolo importante è quel-lo che riguarda le isole minori, leEolie e Lampedusa in particolare,dove l’abusivismo edilizio, anchequello di pochi metri cubi di ce-mento, di una piscina sugli scoglio di una strada aperta dove non sipuò, impatta violentemente sul pa-esaggio. Sotto i nostri occhi, a Ca-tania, all’interno dell’Oasi del Si-meto, si continua a costruire abu-sivamente aggiungendo manufattialla smisurata lottizzazione illega-le sorta nella metà degli anni set-tanta: migliaia di case a ridossodella foce del fiume e nelle areeumide circostanti, in una zona sot-toposta a vincolo di inedificabilitàassoluta e dal delicato assetto idro-geologico. Fino al 2007 il Comu-ne ha provveduto alla demolizio-ne di 120 case, poi più nulla, ecce-zione fatta per un unico interventonell’agosto del 2012.

Ma l’abusivismo edilizio non èla sola piaga: in generale la Siciliaè seconda solo alla Campaniaquanto a illegalità lungo le coste ein mare con ben 1.959 infrazioneaccertate pari al 14,5% del totale.Un vero e proprio mare (è il casodi dirlo) di reati: oltre all’abusivi-smo edilizio troviamo l’inquina-mento da idrocarburi, depurato-ri e scarichi fognari, infrazioni alCodice di navigazione e lapesca di frodo. Quest’ulti-ma è una vera piaga inSicilia: la

novità dell’ultima classifica relati-va alla pesca di frodo è infatti rap-presentata dalla Sicilia, che balzaal primo posto con 1.045 illeciti,pari al 19,5% del totale nazionale,1.058 persone denunciate e161sequestri. Incalcolabile l’impattosulla la biodiversità marina che èsistematicamente messa sotto at-tacco da una criminalità attivissi-ma e spietata.

I pescherecci che rastrellano pe-sce violando regole di ogni tiposono sempre in moto, in un conte-sto sicuramente meno presidiatodella terraferma: un mercato che at-tira strutture criminali più o menoorganizzate che fanno razzia neimari siciliani, così come nel restodel Mediterraneo e del mondo,sperando di farla sistematicamen-te franca. Per loro le regole Uecome quelle nazionali non valgo-no nulla, i piani di ripopolamentodelle specie, meno ancora, metten-do così a rischio sopravvivenzanon solo l’ecosistema marino, male stesse popolazioni rivierascheche vivono grazie alla pesca. Bastipensare che solo durante lo scor-so anno, solo in Sicilia sono statisequestrati ben 78 mila chili di pe-sce pescato illegalmente.

Montagna, mare, sole, relaxe lavoro e problemi vari, di-menticati, forse…. Almeno perquei giorni votati alla vacanza.Quella attesa da un anno, ri-pensando all’estate preceden-te. Estate, ovvero agosto, sino-nimo di rottura con la solitavita, per dedicarsi al relax utile

Vacanze estive tra la crisi e l’incapacità di promuovere il nostro territorio

per ricaricare le pile e poi rico-minciare da settembre, con piùenergie. Vacanza, quindi, comeantidoto allo stress da città, ri-medio al logorio della vita mo-derna, premio dopo un lungoinverno di lavoro. E nonostantei problemi di crisi, recessione,caro benzina, disoccupazione,

alla vacanza d’estate, anchedietro l’angolo, non ci rinun-cia nessuno. Anche quest’an-no, visti i bilanci in rosso dimolte famiglie, di molti single,pur soffrendo il caldo, saran-no parecchi quelli che nonpartiranno e che si gusterannola loro città d’estate.

Certamente sono finiti i tem-pi in cui si metteva da parte ungruzzoletto d’inverno per poiutilizzarlo nel viaggio estivoscaccia crisi di sette o addirittu-ra quindici giorni. Oggi invecele vacanze dei catanesi devo-no confrontarsi con la crisi eco-nomica che ha collassato il tu-rismo, l’intero settore terziarioe ridotto il numero dei vacan-zieri a meno 30% rispetto alloscorso anno. Molti, a detta del-le agenzie di viaggio interpel-late, scelgono pacchetti, offer-te, last minute e proposte che

offrono nuovi modi di fare va-canza. Inoltre, pur di superarel’austerity e realizzare i propriprogetti, ci si affida al fai da te,ovvero alle proposte e preno-tazioni on line per eliminare lamediazione delle agenzie edinteragire in maniera diretta,personalizzata con le struttureturistiche presenti in centinaiadi annunci e inserzioni.

Da registrare, da alcune con-siderazioni raccolte in varieagenzie di viaggio di Catania,che venuta meno la fascia me-dia catanese, è calato il turismodelle famiglie ed i giovani, chenon rinunciano alla vacanza,sono sempre legati ai tempilavorativi ed hanno le ferie fra-zionate. Tendono sempre piùad affievolirsi le “vacanzed’agosto” in quanto la preca-rietà del posto di lavoro impe-disce lunghe assenze ai dipen-

denti che temono una selezio-ne per eventuali diminuzionidel personale.

Ma come sarà alloral’estate e la vacanza esti-va 2013 dei catanesi?

A fare un quadro precisodella situazione è un espertodel settore, il dott. Mario Be-vacqua, presidente UFTAA (laFederazione Mondiale delleAssociazioni delle Agenzie diViaggi che rappresenta oltre 70mila punti vendita nei cinquecontinenti, associati a 80 fede-razioni nazionali), titolare del-la “Trimondo Viaggi” di Cata-nia e consigliere d’onore Fia-vet. “Ormai vista la crisi – spie-ga il dott. Bevacqua (nellafoto)- ci si allontana per nonpiù di 3, 4 giorni e lo si fa indiversi periodi dell’anno. Lagente non ha neppure la di-sponibilità per pernottare un

week end nei villaggi o negliagriturismo. Gli operatori delturismo che hanno imparato agestire la crisi, hanno confezio-nato pacchetti e offerte nume-ricamente più ridotti ma nono-stante questo non si è registra-to il tutto esaurito. Agosto pri-ma era il periodo di altissimastagione, ora è diventato unmese morto. Una spiegazionea tutto ciò? Non sappiamo vi-vere di turismo in una terracome la nostra. Occorre unprogramma a largo raggio checuri alla base i problemi strut-turali del settore. C’è poi inter-net che è un temibile concor-rente, ma sottolineo che soloun’agenzia autorizzata può as-sicurare il buon esito delle pro-prie vacanze”.

Ma allora, in definitiva,quanto spenderanno e chevacanze faranno i catane-

si nell’estate 2013?“Al momento il catanese

non ha nemmeno i soldi,come confermato dai titolaridegli stabilimenti balneari, peraffittare la cabina e proprio dailidi si può misurare la crisi delcatanese che deve andare invacanza. Esiste la voglia di an-dare in vacanza, ma manca ladisponibilità economica e lefasce colpite sono tutte. Abbia-mo la fortuna di avere un’isolache ci offre il mare, la collina,la montagna e così molti cata-nesi, stanno decidendo di re-stare in Sicilia, pur diminuen-do il periodo. Altri scelgono illong weekend e quindi stan-no in città durante la settimanae poi si spostano per questigiorni in posti di mare. Rispet-to all’anno scorso resta un de-cremento del 50%”.

Maurizio Giordano

Alessandro Petralia

Page 8: Agosto 2013 - Paesi Etnei Oggi

www.paesietneioggi.it8 ACESE

Con 1785 voti di preferenza è statoeletto sindaco Salvatore Greco, 37 anni,architetto, a capo della lista civica “LaSvolta”, che ha sconfitto l’uscente En-rico Pappalardo che di voti ne ha otte-nuti 1588. Greco sarà coadiuvato daquattro assessori che sono stati sceltinelle persone di Giuseppe Fresta, vicesindaco con deleghe ai Lavori Pubbli-ci, manutenzione strade, piazze, Servi-zi di igiene ambientale, Servizi tecnici(acquedotto e pubblica illuminazione),Servizi Cimiteriali; Fabio Giusa condeleghe al Personale, Servizi demogra-fici (anagrafe, leva, stato civile, elettora-le), Ecologia e Verde pubblico, ServiziSociali, Informatizzazione degli uffici eprocedure per la trasparenza; AlfinaMarino che si occuperà di Bilancio, Pro-grammazione Economica e Finanzia-ria, Tributi, Commercio, Artigianato, In-dustria, SUAP, Pari Opportunità, Rap-porti con organo straordinario di liqui-dazione; Sebastian Zappulla con dele-ghe allo Sport, Attività di promozioneturistiche e ricreative, Associazioni, vo-

Il neo sindaco di Santa Venerina si racconta al nostro giornale

Greco: Greco: Greco: Greco: Greco: «««««Difficile uscire dallaDifficile uscire dallaDifficile uscire dallaDifficile uscire dallaDifficile uscire dallasituazione debitoria, ma…ci riusciremosituazione debitoria, ma…ci riusciremosituazione debitoria, ma…ci riusciremosituazione debitoria, ma…ci riusciremosituazione debitoria, ma…ci riusciremo»»»»»lontariato, Politiche giovanili e per glianziani, Pubblica istruzione, trasparen-za amministrativa. Noi di “Paesi EtneiOggi” abbiamo incontrato il primo cit-tadino.

Sindaco quali sono le motiva-zioni che lo hanno indotto a met-tersi in gioco e scendere in cam-po?

“Ho seguito con grande passioneed attenzione la politica locale degli ul-timi vent’anni e ne sono rimasto moltoinsoddisfatto. Mi sono convinto, insie-me a tanti altri amici, che ci voleva unmodello politico nuovo, sinceramentecivico, basato sulla partecipazione, sul-la competenza e sul ricambio genera-zionale: per questo abbiamo fondato“La Svolta”. E poi, oltre alla mia incli-nazione personale ad occuparmi dipolitica locale c’è stato un fatto decisi-vo: in un paese gravato di tanti proble-mi ereditati dal passato si delineavanosolo candidature di ex amministrato-ri.”

Quali sono gli obiettivi prima-

ri del suo programma di gover-no?

“Santa Venerina ha molti proble-mi, di cui alcuni gravissimi. Ma ha an-che molte risorse, di cui alcune gran-dissime. L’obiettivo generale è la pro-gressiva soluzione dei problemi e lacontemporanea valorizzazione dellerisorse. La nostra posizione geograficaè strategica: siamo serviti da due caselliautostradali a nord e a sud del territo-rio; siamo sulla strada che congiungedue dei massimi attrattori turistici delmeridione d’Italia - Taormina e l’Etna :dobbiamo lavorare perché diversamen-te da oggi non ci rimanda il solo fumodegli scarichi degli autobus ma anchepresenze, consumi, ricchezza. La no-stra comunità è una delle più vitali del-la Sicilia in termini imprenditoriali: noncontinuiamo a negare alle nostre im-prese artigiane ed industriali la possi-bilità di crescere; facciamo una moder-na zona per insediamenti produttivi;valorizziamo l’industria storica delledistillerie dando la possibilità di ricon-

vertire spazi dismessi per fare ricezioneturistica. Si può fare molto: i privati pos-sono fare molto se il Comune apre lorole giuste possibilità”.

Signor sindaco ma le questionia cui ha accennato rimandano tutteal piano regolatore. A che puntoè?

“Certo, il Prg governa molte delleproblematiche a cui ho fatto cenno. È ilprogetto che il comune ha di se stesso,e purtroppo si vede chiaramente chela Santa Venerina di oggi è cresciutasenza un chiaro progetto di sé: ha unarete viaria sostanzialmente uguale aquella di cinquant’anni fa; ha un cen-tro urbano invivibile che si sta spopo-lando; c’è una assoluta promiscuità traresidenze e attività produttive e moltialtri problemi. Sul Prg sono stato chia-rissimo in campagna elettorale. C’è unpiano elaborato dal progettista incari-cato dal sindaco Ferlito; di questo pia-no non si è riusciti a concludere l’iteramministrativo nei cinque anni dell’ul-tima sindacatura Pappalardo. I cittadini

si aspettano che sotto la mia sindacatu-ra Santa Venerina avrà il suo primopiano regolatore: e così sarà. Come èscritto nel mio programma amministra-tivo voglio prima conoscere bene il pia-no, introdurre le revisioni che riterre-mo indispensabili e poi proporlo rapi-damente all’adozione del Consigliocomunale. Il tutto senza buttar via il la-voro fatto e senza cambiare il progetti-sta”

Quanto è grave la situazioneeconomico-finanziaria di SantaVenerina?

“Moltissimo. Ormai tutti sanno chela nostra situazione debitoria ammontaa circa 8 milioni di euro e nel marzoscorso il Consiglio comunale uscenteha dovuto dichiarare lo stato di dissestodell’ente. Questo comporta alcune gra-vi conseguenze: la tassazione locale vie-ne, per legge, innalzata al massimo, lespese devono limitarsi a servizi indispen-sabili, viene molto limitata la possibilitàdi contrazioni di mutui, e quindi di rea-lizzare investimenti, viene imposta la re-

visione della dotazione organica, cioèdel personale del Comune. Questo si-gnifica che tutti siamo chiamati a faresacrifici: anche i dipendenti comunali de-vono entrare nell’ottica che l’ammini-strazione lavora per salvaguardare il lorolavoro, ma devono anche essere dispo-nibili ad adattarsi ad una nuova e piùefficiente organizzazione interna”.

Come sarà possibile ammini-strare in questa situazione?

“Non sarà facile. Va detto che l’attua-le normativa sugli enti locali pone unospartiacque preciso: tutti i debiti fino al31 dicembre 2012 saranno trattati datre commissari liquidatori nominati condecreto del Presidente della Repubbli-ca, che si sono già insediati. Andrannosotto la loro gestione anche le entrateper imposte fino alla stessa data: l’am-ministrazione neoeletta gestirà solo gliintroiti relativi alla tassazione 2013. Inol-tre sarà quasi inevitabile ricorrere allavendita di una parte del patrimonio co-munale”.

Rosalba Mazza

Nei giorni scorsisono state firmate lerichieste di nulla ostadi utilizzo dello sta-dio Tupparello perle gare interne, unadella società sporti-va dilettantistica Aci-reale Calcio del pre-sidente Palella, l’altradel federazione cal-cistica Acireale del presidente D’Amico. In entrambii casi sono stati concessi i nulla osta per la relativaiscrizione al campionato di Eccellenza. “Successi-vamente alle iscrizioni – ha dichiarato il primocittadino acese Nino Garozzo - verificheremo leipotesi di gestione in house del Tupparello o, diaffidamento solo ed esclusivamente per la gestio-ne sportiva con patti e condizioni chiare, dellostadio. Soprattutto – continua il sindaco - in ordi-ne alle spese di gestione e dei servizi (luce, acqua,

A pochi giorni dall’insedia-mento della nuova giunta gui-data da Santo Caruso si inizia-no a registrare le prime novità.

Vi sono innanzitutto i primi

due provvedimenti della nuo-va gestione: la diretta in strea-ming sul web delle sedute diconsiglio comunali e il taglio del25% delle indennità di sinda-

co e assessori. Per quanto ri-guarda il primo punto è facilenotare come sia ormai una ne-cessità, per stare al passo coitempi, la trasmissione via inter-net del civico consesso: in unmomento storico in cui tutto giraattorno al web non si può ri-manere fuori. L’altro punto ri-guarda il taglio delle indennità:anche qui siamo di fronte adun provvedimento al passo coitempi che, a differenza di quan-to qualcuno demagogicamen-te ritiene, non può risolvere tuttii problemi economici che afflig-gono gli enti locali italiani e si-ciliani in particolare. Nulla da

Aci Sant’Antonio, tra gli impegni mantenuti anche la riduzione delle indennità

I consigli comunali approdano sul webI consigli comunali approdano sul webI consigli comunali approdano sul webI consigli comunali approdano sul webI consigli comunali approdano sul web manto) che an-dranno suddivisetra chi utilizzeràl’impianto sportivo.Per poter giocaresarà necessario es-sere in regola con ipagamenti e gli im-pegni assunti ver-so il Comune,compresi quelli

precedenti. Cercheremo di gestire nel modo mi-gliore la coesistenza di due squadra nella stessacategoria, fatto inedito per Acireale. Ognuno po-trà seguire l’una o l’altra squadra” commenta ilsindaco Nino Garozzo. Qualche giorno fa erastato firmato il nulla osta per l’utilizzo del Tuppa-rello anche per il Real Aci “che però pare essereintenzionato a giocare le partite interne al Comu-nale. Anche di questo aspetto, si parlerà ad iscri-zione avvenuta”, chiude il sindaco.

Acireale: “patti chiari per chi volesse utilizzare la struttura sportiva”

Tupparello, firmate le richieste di nulla ostaTupparello, firmate le richieste di nulla ostaTupparello, firmate le richieste di nulla ostaTupparello, firmate le richieste di nulla ostaTupparello, firmate le richieste di nulla osta

dire, però, sul provvedimentoin sè: va dato atto a Santo Ca-ruso e alla sua giunta di averrealizzato ciò che era stato ri-chiesto ma mai attuato nel re-cente passato. A fronte di que-sta situazione, però, non puòdirsi che le opposizioni nonabbiano lavoro da fare: il pri-mo punto di scontro riguardala via di fuga prevista in via SanGiuseppe presso il quartierePigno: i consiglieri d’opposizio-ne, assieme ad alcuni ex am-ministratori, si sono organizzatiin una raccolta firme da effet-tuare tra i residenti.

Davide Quattrocchi

Page 9: Agosto 2013 - Paesi Etnei Oggi

www.paesietneioggi.it 9JONICA

Spettacolo poco gradevole agliocchi dei passanti e dei turisti chepercorrono la strada statale 114 traFiumefreddo e Mascali.

Alcuni lettori ci hanno segnalatolungo la strada a scorrimento velo-ce, nei laterali delle carreggiate unfiume ricoperto per chilometri e chi-lometri da spazzatura di vario gene-

Uno spettacolo indecoroso per i turisti che percorrono la trafficata strada

Mascali, la SS 114 è un fiume di immondizia a cielo apertoMascali, la SS 114 è un fiume di immondizia a cielo apertoMascali, la SS 114 è un fiume di immondizia a cielo apertoMascali, la SS 114 è un fiume di immondizia a cielo apertoMascali, la SS 114 è un fiume di immondizia a cielo apertore. Dopo varie segnalazioni siamoandati a vedere lo spettacolo, la pri-ma cosa a guadagnarsi la scena è unmaterasso. Dai semplici rifiuti si pas-sa dai cuscini ai materassi, insommaun vera è propria vetrina dell’usato,sicuramente un pessimo biglietto davisita per gli automobilisti che so-prattutto in questo periodo, vista la

stagione estiva da qualche meseentrata, si ritrovano il fiume di rifiutiche costeggia la strada.

Ancora peggio quando a passa-re per quelle strade sono i turisti cheper la prima volta arrivano dallenostre parti, un biglietto da visita chenon va proprio. Se non si incomin-cia dalle piccole cose come si fa a

pensare ai progetti faraonici?.Il biglietto da visita delle nostre

strade fa capire spesso come vivequel popolo, quali sono le sue tra-dizioni, e soprattutto come si acco-glie chi da lontano ci viene a trova-re.

Non possiamo permettere, so-prattutto in questo periodo di ma-

gra per il turismo di offrire un pae-saggio così squallido.

C’è da dire che spesso le ammi-nistrazioni del luogo si fanno caricodi eliminare queste discariche a cie-lo aperto, ma nonostante ciò quellapiccola parte incivile della popola-zione continua a fare i loro comodi,e ignari della presenza di controlli

del territorio, ripetutamente fannodella strada una vera e propria pat-tumiera a cielo aperto. Da noi di “Pa-esi Etnei Oggi” parte un appello anome di tanti cittadini: installiamotelecamere di sorveglianza al fine dipoter contrastare il fenomeno e darefinalmente a chi non rispetta l’am-biente la giusta “ricompensa”.

Sbarramento del 5%, quan-te volte ne abbiamo sentitoparlare in queste ultime com-petizioni elettorali? Quello chevi stiamo per raccontare rap-presenta emblematicamentequella che si direbbe una “fre-gatura a 360°”.

Leo Patanè, consigliere co-munale uscente, candidatonella lista “Democratici e Ri-formisti”, rimane fuori dalConsiglio comunale pur es-sendo stato il più votato del-l’intera coalizione di sei liste asostegno del candidato sinda-co on. Salvo Andò ed il se-condo, in assoluto, di tutti i380 candidati che compone-vano le 19 liste scese in cam-po per il rinnovo del civicoconsesso.

Visto il buon risultato dipreferenze riportate dall’avv.Leo Patanè, tutto ciò sembraparadossale, ma è la logicaconseguenza dell’introdu-zione dello sbarramento del5% previsto dalla legge regio-nale n.6/2011 che non con-sente a quelle liste che nonhanno superato tale sco-glio, di poter concorrerealla distribuzione deiseggi.

“Ancor più parados-sale – ha commentatoal taccuino di “PaesiEtnei Oggi” l’avv. Pa-tanè - è il fatto che en-trano in consiglio co-

Patanè, secondo su 380 candidati, rimane fuori dal Consiglio comunale

munale candidati che hannoriportato addirittura menodella metà dei miei voti e ri-mane fuori un candidato conben 425 preferenze.

Rimane senza dubbio -continua Patanè - la grandesoddisfazione dell’ampio con-senso ricevuto da tanti amicie sostenitori che nel corso diquesti cinque anni hanno po-tuto apprezzare e premiare illavoro da me svolto nel civicoconsesso che mi ha visto sem-pre in prima linea a tutela de-gli interessi dei cittadini e spes-so in contrasto con l’operatodell’ex sindaco.

Tuttavia, non nascondo diprovare una grande amarez-za per non poter dar voce, nel-le sedi istituzionali competen-

ti, ai 425 giarresiche hannocreduto in meconferendo-mi un fortemanda to,

vanificatod a l l a

l e g g e

elettorale che non ha premia-to una lista purtroppo risulta-ta debole.

E’ chiaro - incalza - che l’er-rore sta a monte per avere pre-sentato, in un Comune di cir-ca 28.000 abitanti, ben 19 li-ste per un totale di 380 candi-dati al consiglio comunale e 6candidati alla carica di sinda-co, con la conseguenza che su19 liste ben 10 di esse nonhanno superato lo sbarramen-to del 5 % tra le quali, sia pureper pochi voti, quella dei De-

mocratici e Riformisti dovesono stato candidato, riportan-do da solo oltre la metà deivoti necessari alla lista per l’at-tribuzione del seggio.

Nonostante ciò, dal mo-mento che la mia persona rap-presenta una parte dell’eletto-rato giarrese le cui speranzeed aspettative non possonoessere tradite, dovendone in-terpretare le esigenze, conti-nuerò ad interessarmi dei pro-blemi della mia città da liberocittadino, portando avanti ini-

La Pro loco di Giarre rende noti i dati relativamente all’af-fluenza dei turisti nella cittadina jonica nel periodo compresotra maggio e luglio 2013. Il dato che emerge dalle statistichedel sodalizio turistico giarrese confermano un trend in salita,seppure lieve. Il dato si attesta al +2%, rispetto al 2012.

I turisti in transito mensilmente nel territorio giarrese sonomediamente circa 600 e si fermano per uno, due giorni nelfine settimana, confermando la peculiarità del “mordi e fug-gi”. I turisti provengono da tutta Italia e dall’estero in partico-lare da Francia, Russia, Svizzera, Polonia, Inghilterra, Germa-nia, Lituania ed Australia. I turisti, in larga parte vacanzieriitaliani, sono soprattutto del nord Italia e del centro Italia. “Lemete preferite - afferma il presidente Salvo Zappalà - sonocome sempre l’Etna, Taormina, il Porto Turistico di Riposto eAcitrezza. Giarre, trovandosi in una posizione strategica traTaormina e Acireale, funge da crocevia turistico con centinaiadi turisti e vacanzieri che soggiornano in città anche per rag-giungere agevolmente città e luoghi turistici in pochissimotempo”. Il presidente Zappalà pur moderatamente soddisfat-to dal fatto che le presenze turistiche sono in crescita, sottoli-nea la necessità di promuovere l’attività turistica migliorandol’offerta, rafforzando i rapporti e la collaborazione anche conl’Ufficio turistico comunale. “La sinergia tra i due enti chepuntano all’incremento turistico – spiega Zappalà – non puòche migliorare il servizio d’informazione, soprattutto nel peri-odo estivo e dare la possibilità al turista di poter visitare i sitiappartenenti alla nostra città, oltre all’aumento delle segnale-tiche indicanti i punti di informazione turistica poco visibili”.

Nella sede della Pro Loco - aperta tutti i giorni da lunedì adomenica - è piena- mente operativo uno sportel-lo informativo per la promozione turisticache funge da supporto logistico per ituristi in tran- sito a Giarre.

Giarre: gli “scherzetti”Giarre: gli “scherzetti”Giarre: gli “scherzetti”Giarre: gli “scherzetti”Giarre: gli “scherzetti”della dura legge del…5%della dura legge del…5%della dura legge del…5%della dura legge del…5%della dura legge del…5%

ziative, progetti e quant’altropossa essere utile allo svilup-po e al progresso della comu-nità.

Insieme ai miei amici, saròsempre attento e vigile sul-l’operato della nuova Ammi-nistrazione condividendo divolta in volta le iniziativeorientate all’interesse pubbli-co e criticando qualora doves-se esserci occasione tutto ciòche non dovesse risponderea tale obiettivo”.

L’ufficialità dei dati arriva dallaPro Loco giarrese

Turismo: Giarre si riconfermaTurismo: Giarre si riconfermaTurismo: Giarre si riconfermaTurismo: Giarre si riconfermaTurismo: Giarre si riconfermacittà “mordi e fuggi”città “mordi e fuggi”città “mordi e fuggi”città “mordi e fuggi”città “mordi e fuggi”

Francesco Mannino

Page 10: Agosto 2013 - Paesi Etnei Oggi

www.paesietneioggi.it10 CATANIA PROVINCIA

Non solo l’emozione della me-moria e un contributo al dibattitostorico sull’inizio della fine dellaSeconda guerra mondiale (con unconvegno con qualificati relatori te-nuto il 10 luglio), ma anche unaproposta concreta per valorizzarea fini turistici, e quindi economici,i luoghi legati all’Operazione Hu-sky (dal 10 luglio al 17 agosto del1943).

In assenza di una regia istituzio-nale che mettesse insieme i varieventi commemorativi organizzatisul territorio, è stato l’on. Salvo Po-gliese, vice presidente dell’Assem-blea regionale siciliana, a dare or-ganicità ad alcune manifestazioniper celebrare il 70esimo anniver-sario dello sbarco in Sicilia, la piùcomplessa operazione navale delsecolo scorso, che servì da provagenerale all’analoga campagna mi-litare in Normandia.

Di grande richiamo e suggestio-ne la mostra di Phil Stern, diven-tato il fotografo ufficiale dei divi diHollywood, da Marylin Monroe aFrank Sinatra, che approdò in Si-cilia da fotoreporter di guerra, ag-gregato ai Ranger. A 93 anni è tor-nato sugli stessi luoghi, protagoni-sta di un documentario sulla suavita e di una mostra con le fotogra-fie scattate in Sicilia nel luglio-ago-sto del 1943, esposte fino all’8 set-tembre nella Galleria del CreditoSiciliano di Acireale. La mostra dal14 dicembre al 14 marzo 2014sarà allestita alle Ciminiere di vialeAfrica, a Catania, nel centro cultu-rale che ospita, tra l’altro, il Museostorico dello sbarco in Sicilia, unodei più vasti e apprezzati conteni-tori culturali dedicati alla II Guerramondiale in Europa, inauguratonel 2001 dall’allora presidentedella Provincia, Nello Musumeci.

“Il Museo dello sbarco in Sici-lia, conosciuto dagli storici e dagliappassionati, è anche visitato daituristi, ma è una risorsa, con i suoioltre 3.000 metri quadrati di su-perficie e materiale di grandissimovalore storico, che andrebbe valo-rizzata ulteriormente – ha dichia-rato l’on. Salvo Pogliese -. Le circa20.000 presenze l’anno sono si-curamente molto al di sotto dellereali potenzialità, basti pensare che

Operazione “Husky” settant’anni dopo. Tra memoria storica e rilancio turistico

il Museo di Caen, in Normandia,stacca 350.000 biglietti l’anno erappresenta il volano del turismostorico della zona”.

E proprio la riscoperta del Mu-seo dello sbarco,a Catania, è unodei risultati più importanti. Con-dannato all’oblio negli ultimi annidall’amministrazione provinciale, ilMuseo proprio di recente si è ar-ricchito, grazie all’anniversario, dialcuni cimeli, come il “pizzino” delcapitano Guglielmo Tarro, con l’or-dine di “resistere sul posto”, scrittoa mano alle 7,50 del 10 luglio

1943, e uniformi e accessori do-nati da una delegazione di cana-desi, tra cui un reduce, oggi92enne, dell’Operazione Husky.

Da qui l’idea, lanciata da unaguida naturalistica ed esperto diluoghi bellici in Sicilia, Antonio Ra-spanti, di “costruire” un itinerarioche metta insieme la storia e l’am-biente, facendo conoscere bunker,casematte, postazioni di avvista-mento, fortini mimetizzati nella ve-getazione e scorci del paesaggio digrande suggestione.

Una proposta condivisa e per-fezionata dal giornalista Nino Mi-lazzo, già vice direttore del Corrie-re della sera, che da ragazzo, pri-ma in Sicilia e poi al Nord, vissegiorni drammatici durante la guer-ra. Il giornalista ha anche volutoapprofondire alcuni temi trattati nelcorso del convegno storico tenutoalle Ciminiere.

“Un insegnamento – il più ov-vio degli insegnamenti - che si puòtrarre dal convegno sullo sbarco inSicilia è che la Storia rappresentaun corpo vivo, sempre aperto allostudio, all’indagine e, quindi, alcambiamento. Ne consegue cheessa è anche materia spesso con-troversa. In questo semplice para-digma troviamo la conferma e lastessa ragion d’essere del revisio-nismo inteso come insostituibilemotore della storiografia. In effetti,la varietà delle tesi esposte daglieccellenti relatori che abbiamoascoltato alle Ciminiere ci dice, ap-punto, che lo stesso evento puòessere letto in modi diversi e talorafra loro opposti e che, dunque, ilprocesso cognitivo e ricognitivoper la definizione di questo impor-tante episodio della seconda guer-

ra mondiale è lungi dall’essereconcluso. Molti ancora gli interro-gativi da chiarire e le contraddizio-ni da sciogliere. Ci si chiede: fu lacosiddetta “Operazione Husky”una scelta strategica veramente ef-ficace? E, sul terreno, venne bencondotta dalle forze alleate? Anco-ra: le difese dell’Asse erano dispie-gate e attrezzate in maniera ade-guata per far fronte efficacementeall’urto dalla “grande armata” or-ganizzata dai comandi anglo.-ame-ricani? E, poi, ci furono o no atti ditradimento da parte italiana, so-prattutto da parte degli ammiraglidella nostra flotta?

Il convegno – sottolinea NinoMilazzo - grazie soprattutto ai con-tributi di Tino Vittorio, Alfio Caru-so e del senatore Andrea Augello -ha messo in fila questi e altri dub-bi. Fra i più inquietanti quello checoncerne le stragi che costellaro-

no l’avanzata delle colonne delgenerale Patton. Come classificarequesti eventi? Bisogna considerarlicome fatti puramente episodici ocome conseguenza di un preordi-nato accanimento terroristico e pu-nitivo? Personalmente ritengo chequegli eccessi, per quanto crudelie ingiustificabili, non abbiano la di-mensione e le caratteristiche tali daconfigurarsi come parte di un di-segno di sistematica violazionedelle leggi di guerra. Sempre a miogiudizio, furono gli effetti collate-rali e occasionali di un conflitto che,dovunque, per sciagurata volontàdei governi e degli stati maggiori,coinvolse massicciamente la popo-lazione civile. Si pensi alla pioggiadi V2 su Londra e su altre città bri-tanniche (rammento che in queltempo circolò il neologismo “co-

ventrizzare” per dare l”idea di unacittà distrutta dai bombardamentiaerei, come , appunto, Coventry);si pensi a Dresda e Berlino; e sipensi pure a Hiroshima e Naga-saki, dove, alla fine dell’immanedeflagrazione mondiale, avvenneil terribile esordio dell’arma atomi-ca. Né è possibile dimenticare lestragi di innocenti consumatesi aMarzabotto e alle Ardeatine.

Anche le popolazioni delle cittàsiciliane conobbero il terrore degliattacchi aerei “a tappeto”. Ma nul-la di quel che accadde durante edopo lo sbarco del 1943 è para-

gonabile agli immani eccidi, fred-damente deliberati e pianificati,che si registrarono su molti altriscacchieri di guerra. E tuttavia ègiusto discutere e, se possibile,gettare nuova luce sulle violenzeperpetrate a Comiso, a Castiglio-ne, in altre località dell’Isola. So-prattutto è doveroso ricordare levittime di quei tragici accadimen-ti. Del resto, il libro della memo-ria storica non va mai chiuso e puòospitare persino le dispute seman-tiche, che ancora oggi, a distanzadi settant’anni, accompagnano ilricordo dello sbarco: invasione, li-berazione, occupazione? Comedefinire l’”Operazione Husky”?Ognuno si regoli come crede, sa-pendo, comunque, che l’ideologianon si addice alla storiografia.

La storiografia è –dovrebbe essere –frutto di ricerca scien-tifica. E cos’atro puòessere consideratoscientifico se non ciòche è empiricamenteverificabile? Se cosìstanno le cose, l’uni-co strumento dellaverifica in mano allostorico è la documen-tazione: le carte, le te-stimonianze, insom-ma, le prove dei mo-menti salienti dellaStoria. Tuttavia – glistoriografi non me nevogliano - sarebbe ri-duttivo negare il va-lore della capacità in-terpretativa che cia-scuno può esplicareindipendentemente dal la competenzaspecifica di cui è inpossesso.

E io, che storiconon sono, è proprio

di questo intuito a-scientifico chemi servo per formare e completa-re, più o meno arbitrariamente, lemie convinzioni. Ebbene, nella miavalutazione di non competente, losbarco in Sicilia ha essenzialmen-te una duplice valenza storica:quella di avere accelerato, se nondeterminato, la caduta del fascismoe quella di avere preparato e col-laudato militarmente la macchinadella gigantesca e decisiva impre-sa che avrebbe portato gli esercitialleati verso il cuore del Terzo Rei-ch, proprio mentre, a Oriente, l’Ar-mata Rossa, uscita vittoriosa dalla

tremenda prova di Stalingrado, sta-va per dilagare verso Berlino (esottolineo questa coincidenza perrilevare ché già allora, si profilava-no – così a me pare - i primi segna-li della guerra fredda Est-Ovest chesarebbe scoppiata nella pace ar-mata seguita alla resa nazista).

È passato tanto tempo da que-gli anni cruciali, ma ci sono ancoramolte ragioni per ricordarli e stu-diarli. So che chi ha pensato e or-ganizzato il convegno di Catanialo ha fatto non tanto e non solocon intenti commemorativi, maanche nel segno di un progetto cheha come obiettivo quello di utiliz-zare le orme e la memoria dellosbarco in Sicilia come elementi disviluppo turistico. Idea encomia-bile, ma difficile da realizzare. Dif-ficile perché nell’ “Operazione Hu-sky” manca l’epopea che esalta an-coraoggi lo sbarco delle forze al-leate sulle spiagge della Norman-dia, dove le attendeva la formida-bile resistenza di un gigantescoapparato difensivo installato dainazisti e chiamato “Vallo Atlanti-co”.

Siamo, dunque, realisti: la po-tenza evocativa delle battaglie del-l’estate ’43 in terra siciliana non èla stessa di quella che si sprigionada Omaha Beach. Per questo mo-tivo, secondo la mia modestissimaopinione, il progetto turistico puòfunzionare a condizione che lo sileghi a un evento dal forte impattoculturale. La mia idea – concludeNino Milazzo - è che bisognereb-be istituire un premio itinerante de-dicato a studi mediterranei, da ce-lebrare ogni anno in un luogo si-gnificativo dell’”Operazione Hu-sky”. Penso, naturalmente, a unpremio che abbia alle spalle unagiuria di assoluto prestigio e cheannualmente onori una o più per-sonalità di valore assoluto”.

Il programma di celebrazioniavviato il 10 luglio scorso ha com-preso anche uno speciale annullofilatelico e una mostra-concorso in-ternazionale di modellismo stori-co (organizzata dal Centro sicilia-no modellismo storico e dall’as-sociazione GEMINI)sul tema del-l’Operazione Husky, completatadall’interessante esposizione diuniformi originali dell’epoca, og-getti e accessori e parti di velivoliricostruiti fedelmente in scala 1:1.,dai componenti di Arte aeronauti-ca.

Roberta Maugeri

Museo dello sbarco, Pogliese: «Importante risorsa.Museo dello sbarco, Pogliese: «Importante risorsa.Museo dello sbarco, Pogliese: «Importante risorsa.Museo dello sbarco, Pogliese: «Importante risorsa.Museo dello sbarco, Pogliese: «Importante risorsa.Andrebbe ulteriormente valorizzato»Andrebbe ulteriormente valorizzato»Andrebbe ulteriormente valorizzato»Andrebbe ulteriormente valorizzato»Andrebbe ulteriormente valorizzato»

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www.paesietneioggi.it 11CULTURA E SPORT

I giochi si rivelano sempre di piùuna nuova droga per gli italiani. Met-tere i gettoni nella macchinettavideopoker, lasciarsi ipnotizzare daquei tasti premuti quasi senza metter-ci più la testa nella trepidante attesadel suono della vincita era diventatoquasi una droga. La priorità. Tanto cheun giovane di 20 anni, residente a SanGiovanni La punta, pur di avere i sol-di per giocare ai videopoker e ad al-tre scommesse metteva le mani ad-dosso a papà e mamma. Loro, i ge-nitori, hanno sopportato per tantotempo, tenuto nel silenzio delle muradomestiche, quasi a volerlo comun-que proteggere, quel figlio giovane e

Attrice, doppiatrice, direttrice deldoppiaggio e regista italiana. È figliadel noto direttore di doppiaggio RenatoIzzo. Gemella di Simona e sorella diGiuppy e Fiamma, anche loro attrici edoppiatrici e madre di altre due dop-piatrici, Myriam Catania e Giulia Ca-tania. E ancora, zia dell’attore e dop-piatore Francesco Venditti, figliodi Simona. Anche la cugina, Loreda-na Nicosia, è una nota doppiatrice. Stia-mo parlando di Rossella Izzo, l’abbiamo incontrata aCatania, diventata ormai una meta fissa per le suecontinue collaborazioni con festival e organizzazionivari, che orbitano nel campo cinematografico.

Una famiglia così allargata con un unico“vizietto”, un’unica passione: il doppiaggio…

“Mi ritengo una figlia d’arte, nasco da una famigliadi doppiatori. Mio padre era soprattutto un attore ed èstato, per un periodo della sua vita, direttore di dop-piaggio e produttore. Penso che il lavoro di doppiatoresia una grandissima palestra e un bellissimo mestiere.Noi ci siamo allargati nella cinematografia, diventan-do sceneggiatori registi, ho fatto più di 100 film per latelevisione. Debutterò tra poco, per il cinema, con “Ilcammino sulla via Francigena” con Luca Argentero ePiefrancesco Favino. Comunque, devo dire che è mol-to importante, come attore, una preparazione e il dop-piaggio può essere un bellissimo inizio per impare”.

Viene spesso a Catania, in Sicilia, cosa lalega con la nostra terra?

“Catania, ma tutta la Sicilia, è un set cinematogra-

Sono sempre di più i giovani che cadono nella morsa della nuova droga del secolo

Gioco d’azzardo sotto il vulcano:Gioco d’azzardo sotto il vulcano:Gioco d’azzardo sotto il vulcano:Gioco d’azzardo sotto il vulcano:Gioco d’azzardo sotto il vulcano:una piaga per le nuove generazioniuna piaga per le nuove generazioniuna piaga per le nuove generazioniuna piaga per le nuove generazioniuna piaga per le nuove generazioni

disoccupato che li stava facendo di-sperare. Solo che l’ultima volta... L’ul-tima volta minaccia di dare fuoco aigenitori per avere i soldi. Così i cara-binieri lo hanno arrestato per tentataestorsione. Il ragazzo aveva telefona-to alla madre per avere da quest’ulti-

ma la somma di 6mila euro in con-tanti, a suo dire per acquistare un mo-tociclo. Al rifiuto della genitrice è scat-tata tutta la rabbia del ragazzo che haminacciato di dare fuoco ad entrambii genitori e all’abitazione dove vivo-no. Padre e madre impauriti dalle pres-

santi minacce del figlio che negli ulti-mi tempi aveva più volte avanzato ri-chieste di denaro per soddisfare il suodesiderio di giocare ai videopoker sisono recati dai Carabinieri per de-nunciare quanto si stava verificando.

Durante la redazione della denun-cia il ragazzo ha più volte contattato lamadre per reiterare la richiesta estor-siva, ontinuando a proferire graviminacce. A questo punto i Carabinie-ri hanno scortato la madre del ragazzoall’appuntamento che quest’ultimaaveva preso con il figlio per la conse-gna del denaro presso una sala gio-chi di San Giovanni La Punta.

Così è finito in manette. Lo porta-no in carcere, dove il giudice per leindagini preliminari lo interrogherà edeciderà se tenerlo dietro alle sbarreo disporre altre misure cautelari, atutela dei genitori. Che, probabilmen-te a malincuore nonostante le aggres-sioni subite, hanno raccontato anni di

dolore e preoccupazioni. Forse gli gio-verà, per un bel po’, la restrizione...ma il ragazzo dovrà essere aiutato.Papà e mamma sanno che in qualsia-si momento continuerà a spenderetutti i soldi che avrà in tasca inquelle macchinette in cui non pochepersone anestetizzano forse l’insod-disfazione di una vita che in quel mo-mento non viaggia per il verso giusto.In Sicilia - secondo un sondaggio - c’èun esercito di giocatori d’azzardo: cir-ca 600 mila, il 38,3% delle persone tra15 e 64 anni, almeno una volta nellavita hanno giocato d’azzardo, il 50%dei maschi, il 29,2% delle donne. Daun’indagine condotta dall’Istitutodi fisiologia clinica del Consiglio na-zionale delle ricerche, il gioco è più dif-fuso tra i giovani: il 55,1% dei maschi eil 34,5% delle femmine tra 25 e 34anni dichiarano di avere giocato alme-no una volta e il 40% dei ragazzi discuola superiore. Tra i giochi preferiti

dai giovani di entrambi i sessi risulta-no in pole position i gratta e vinci,poi lotto, superenalotto e simili. Tipi-camente maschili, invece i videopoker(ci ha giocato almeno una volta il 14%dei maschi e il 4% delle ragazze) e lescommesse sportive (30% dei ragazzie appena il 3% delle studentesse).

Tra gli studenti giocatori, il 69% haspeso in un mese fino a 10 euro, il24% tra gli 11 e i 50 euro e il 7% dai 51euro in su. Inoltre, il 10,8% dei gioca-tori ha l’impulso di giocare sommedi denaro sempre maggiori, il 13,1%degli uomini e l’8% delle femmine.Quella del gioco, rilevano gli esperti, èuna sindrome pericolosa perché lo sta-to di euforia del giocatore d’azzardo èparagonabile a quello prodotto dal-l’assunzione di droghe, e come nelladipendenza da droghe possono ma-nifestarsi nei giocatori crisi gravi di asti-nenza.

fico naturale, la palese dimostrazionesono le innumerovoli fiction e lungome-traggi che vengono girati qui. Per quan-to mi riguarda sono in contatto conProduttori Cinematografici siciliani, perdei nuovi progetti. La Sicilia è un terre-no molto fertile”.

Ha doppiato motissimi attrici,tra cui anche Meryl Streep.

“Assolutamente si. La condivido conun’altra bravissima doppiatrice Maria

Pia Di Meo, ma in molti film l’ho doppiata io. Ma il miosuccesso maggiore come doppiatrice, l’ho avuto con“Lezione di piano”, dove la protagonista, Holly Hunter,è muta, ma io, sul finale, recito un pezzo che è l’ultimascena, la mia voce è diventata famosa per aver dop-piato una muta”.

E’ vero che lei è nata, artisticamente, tra lebraccia di Vittorio De Sica?

“Avevo sei anni, stavamo facendo un doppiaggioche, come sapete, si fa vedendo un film che viene pro-iettato, davanti c’è un leggio, piuttosto alto circa 1,20,dove c’è un copione, ovviamente a sei anni non riusci-vo a raggiungere il microfono che stava sopra il leggio.A questo punto, mi sono sentita abbracciare da unomone che mi ha presa in braccio sollevandomi, affin-chè io potessi fare la mia performance. L’omone era ilgrande Vittorio De Sica. Dopo circa 35 anni ho lavo-rato con suo figlio, Christian, che è diventato uno deipiù grandi amici, ci vogliamo molto bene, abbiamolavorato insieme per 2 anni, è un grande professionistae un grande uomo”.

“Catania, meta fertile e incantevole per i set cinematografici naturali”

“Paesi Etnei Oggi” incontra la“Paesi Etnei Oggi” incontra la“Paesi Etnei Oggi” incontra la“Paesi Etnei Oggi” incontra la“Paesi Etnei Oggi” incontra lanota doppiatrice Rossella Izzonota doppiatrice Rossella Izzonota doppiatrice Rossella Izzonota doppiatrice Rossella Izzonota doppiatrice Rossella Izzo

Con le finali della categoriaPulcini del “1° Torneo internocartoon” si è conclusa una sta-gione, con numeri importantibasti pensare che si è raggiuntoquest’anno 122 iscritti suddivisiin 52 pulcini, 50 piccoli amici e20 esordienti. Oltre alle finali deltorneo interno cartoon si è assi-stito alla premiazione finale di tuttii bambini partecipanti, ad ognibambino è stato consegnato un

L. D. M.Tornano le danze storiche, con i loro riti

e codici. Lo sapeva bene Luchino Viscontiche il suo film si sarebbe giocato l’immorta-lità con la scena finale del ballo, se poi siaggiunge l’arrangiamento del grande mae-stro Nino Rota, di un valzer inedito di Giu-seppe Verdi, e le coreografie di Alberto Te-sta, perché i passi e i movimenti fosseroperfetti, il gioco è fatto, il successo è garanti-to. E se ora il ballo torna, qualcosa vorràpur dire, soprattutto se oltre al gran bazardei ritmi cubani, si stanno riscoprendo iballi storici, in particolare le danze che, nel-l’Ottocento, erano al centro della vita socia-le e culturale, come valzer, polche, mazur-che. La Compagnia Nazionale di DanzaStorica diretta da Nino Graziano Luca, haorganizzato, tra gli eleganti saloni ed il giar-dino del Palazzo Brancaccio di Roma, il

“Gran Ballo D’Estate”, in costume dell’800,per celebrare il bicentenario dalla nascita diGiuseppe Verdi.

Al Gran Ballo d’Estate hanno partecipe-ranno centinaia di danzatori in costume delXIX secolo, provenienti da molte città italianee da alcune capitali europee. Rilevante la pre-senza dei siciliani, capitanati dalla Responsa-bile Regionale Carla Favata. Infatti, presenti idanzatori di Palermo, Mazara Del Vallo, Licatae Catania. Per il gruppo etneo, hanno presoparte al “Gran Ballo” Lucia Siracusa (coordi-natrice), Gino Intemerato, Agata Spoto, Anto-nio Spampinato, Angela Di Cesare, VincenzaGulizia, Cecilia Spina, Filippo Fisicaro, Ga-spare Leone e Anna D’Agostino. I danzatori,hanno ballato, sulle musiche originali, qua-driglie, valzer, contraddanze, polonaise, pol-che e mazurche, tratte dai manuali dei Maestri

di Ballo più celebri del tempo e dai più popo-lari film in costume. Momenti di forte emozio-ne e straordinario impatto scenografico, quel-lo creato dai figuranti-danzatori, ospiti del GranBallo d’Estate, calandosi subito nella dimen-sione ottocentesca all’interno del Palazzo incui predominano le splendide Sale dove untempo Mary Elisabeth Field organizzava dellesontuose feste da ballo anche in onore del ReUmberto di Savoia. La suggestione ottocente-sca si è vissuta anche grazie al danzatore Mar-co Di Lauro, che ha impersonato GiuseppeVerdi, da giovane. Non è mancata la grandelirica verdiana e il “reading”, delle pagine piùsignificative dei romanzi ottocenteschi. In unasocietà senza punti saldi come la nostra, que-sta gran voglia di ballo sembra un reclamareetichetta, codici, certezze.

Promotrice la compagnia di danza diretta da Nino Graziano Luca

Al Palazzo Brancaccio il ritornoAl Palazzo Brancaccio il ritornoAl Palazzo Brancaccio il ritornoAl Palazzo Brancaccio il ritornoAl Palazzo Brancaccio il ritornoall’ottocento con il “Gran Ballo d’estate”all’ottocento con il “Gran Ballo d’estate”all’ottocento con il “Gran Ballo d’estate”all’ottocento con il “Gran Ballo d’estate”all’ottocento con il “Gran Ballo d’estate”

trofeo personalizzato con i colorie i loghi della società. La serata èstata presentata di Giovanni Vin-ciguerra in arte Giani Belebungorganizzatore per la Sicilia deiconcorsi Mister Motors e MissMister e Beby Belebung bellissi-mi d’Ialia. Sono stati premiati imister Pippetto Fichera, Gaeta-no Catalano, Fabio Distefano eSalvo Impellizzeri, per l’ammini-strazione comunale di Mascalu-

cia era presente il neo vicesinda-co Fabio Cantarella anche lui pre-miato con una targa ricordo, cheportava i saluti del nuovo sinda-co di Mascalucia Giovanni Leo-nardi. Premiati anche due geni-tori che durante l’anno si sonospesi per la nostra società, per ipapà il Signor Marco Nicolosi eper le mamme la signora Priolo.

Durante la serata alla fine del-la premiazione si è assistito ai tra-dizionali fuochi d’artificio per sa-lutare l’entusiasmante stagionesportiva della scuola calcio e allafine dei fuochi grande rinfresco fi-nale con salati e dolci per tutti gliintervenuti. Il presidente Spinatraccia un bilancio della stagionesportiva appena conclusa: ringra-zio i miei due soci Michele Rannoe Luca Pappalardo che insiemeabbiamo costruito con tanti sacri-fici questo progetto sportivo chein 6 anni dalla fondazione del Città

di Mascalucia siamo arrivati a toc-care traguardi importanti, bastipensare che quest’anno abbiamodisputato il campionato di Pro-mozione con la prima squadra,siamo arrivati secondi nel cam-pionato Juniores Regionale, 1°nel campionato allievi e 6° con igiovanissimi. Alla fine posso af-fermare che per noi malgrado laretrocessione in prima categoria èstata una stagione entusiamante,dove l’amara retrocessione è sta-ta colmata dal grande campiona-to disputato dai nostri allievi e nonsolo si sono anche affermati nelleultime gare del campionato dipromozione. Oggi ci ritroviamocon tantissime richieste di squa-dre professionistiche per i nostriallievi, penso che questa sia la vit-toria più importante per chi comenoi crede tantissimo nel settoregiovanile.

Fuochi d’artificio e ricchi premi per salutare l’entusiasmante stagione sportiva

Lucio Di Mauro

E’ di Mascalucia l’uomo che vanta il record di incontricon un Pontefice. Ha incontrato papa Giovanni Paolo IIben 96 volte nel corso del suo pontificato, ottenendo altret-tanti “benedizioni”. L’ultima - spedita a casa del mascalu-ciese -, reca la data del 2 aprile 2005, ultimo giorno di vitadi Papa Woytila.

Un rapporto speciale quello tra Salvatore Cosentino,titolare di una casa di riposo per anziani, e Giovanni Paolo

II, la cui canonizzazione è prossima.“Mi recavo da lui ogni volta che mi concedeva udienza - racconta Cosentino – e dopo ogni

incontro sentivo un senso di pace indescrivibile. L’idea che a breve sarà santo mi emozionatantissimo. Vorrò essere presente all’evento”.

Ricevuto 96 volte da Giovanni Paolo II:Ricevuto 96 volte da Giovanni Paolo II:Ricevuto 96 volte da Giovanni Paolo II:Ricevuto 96 volte da Giovanni Paolo II:Ricevuto 96 volte da Giovanni Paolo II:“L“L“L“L“La 97.ma sarà per la canonizzazione”a 97.ma sarà per la canonizzazione”a 97.ma sarà per la canonizzazione”a 97.ma sarà per la canonizzazione”a 97.ma sarà per la canonizzazione”

Il Città di Mascalucia tra campionati e impegno socialeIl Città di Mascalucia tra campionati e impegno socialeIl Città di Mascalucia tra campionati e impegno socialeIl Città di Mascalucia tra campionati e impegno socialeIl Città di Mascalucia tra campionati e impegno sociale

Iole Tempio

Carmelo Di Mauro

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