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MENSILE D’INCHIESTA, ATTUALITÀ, POLITICA, SPORT E CULTURA - www.paesietneioggi.com Anno XX - numero 3 - FREE PRESS FONDATO DA CARMELO PITROLINO 28 MARZO 2013 Lucio Di Mauro a pag. 11 Mascalucia, corsi di formazione Mascalucia, corsi di formazione Mascalucia, corsi di formazione Mascalucia, corsi di formazione Mascalucia, corsi di formazione “fantasma”? L “fantasma”? L “fantasma”? L “fantasma”? L “fantasma”? La Procura chiude le indagini a Procura chiude le indagini a Procura chiude le indagini a Procura chiude le indagini a Procura chiude le indagini di Massimo Scuderi a pag. 5 ESCLUSIVO. La stella della world music si apre al nostro giornale durante una tappa a Catania S P E C I A L E I N C H I E S T A S P E C I A L E I N C H I E S T A S P E C I A L E I N C H I E S T A S P E C I A L E I N C H I E S T A S P E C I A L E I N C H I E S T A “L’amore è la fonte del mio canto”. Noa, la voce dell’Israele “L’amore è la fonte del mio canto”. Noa, la voce dell’Israele “L’amore è la fonte del mio canto”. Noa, la voce dell’Israele “L’amore è la fonte del mio canto”. Noa, la voce dell’Israele “L’amore è la fonte del mio canto”. Noa, la voce dell’Israele A chinoam Nini, Noa per tut- ti. La straordinaria voce israeliana, stella della world mu- sic, cristallina che mescola jazz, rock americano e suggestioni me- diorientali superando tutte le fron- tiere culturali. Misterbianco Comuni etnei, uniti per mantenere in vita il Giudice di Pace di Mascalucia e Trecastagni Giusy Letizia Percipalle a pag. 4 Piazza via Poggio del Lupo nel degrado. Bambinopoli a rischio, l’appello dei residenti all’Amministrazione Alessandro Petralia a pag. 3 Giudice di Pace Giarre Irene Ciaurella a pag. 9 “Telefoni caldi” tra gli impiegati. Tutti i passaggi della vicenda, indaga la Guardia di Finanza Alessandro Petralia a pag. 8 Quale momento stanno vivendo gli italiani ed i siciliani in particolare? Quali sono le difficoltà che stanno affrontando l’Italia e la Sicilia in attesa di riuscire ad allontanare il buio momento della crisi? Lo abbiamo chiesto al presidente di Confcommercio Sicilia, dott. Pietro Agen che, come sempre, ha tracciato un breve e dettaglia- to quadro della situazione. “Come Confcommercio Sicilia – spiega il presidente regionale Agen - posso dire che siamo da una parte in una fase di attesa e dall’altra di confusione e di scarsa capacità dei politici di fotografare l’attuale situa- zione. La sensazione è che ci sia un tentativo di riciclaggio del vecchio a confronto di un nuovo che ancora non c’è e soprattutto continua l’incapacità di cogliere quello che in realtà la gente vuole, ovvero un comporta- mento più onesto della parte politica”. Come vede la situazione del governo in Come vede la situazione del governo in Come vede la situazione del governo in Come vede la situazione del governo in Come vede la situazione del governo in Sicilia? Sicilia? Sicilia? Sicilia? Sicilia? “A livello siciliano non ho ancora visto tagli nei compensi dei deputati, ne taglio dei compensi ai gruppi, ne ristrutturazione delle spese di Palazzo d’Orleans, in pratica non si è visto nulla tranne le solite chiacchiere, le solite dichiarazioni di principio. «Si alle rotazioni «Si alle rotazioni «Si alle rotazioni «Si alle rotazioni «Si alle rotazioni negli assessorati, negli assessorati, negli assessorati, negli assessorati, negli assessorati, ma con criterio. No ma con criterio. No ma con criterio. No ma con criterio. No ma con criterio. No ai centri di potere» ai centri di potere» ai centri di potere» ai centri di potere» ai centri di potere» L’INTERVISTA L’INTERVISTA L’INTERVISTA L’INTERVISTA L’INTERVISTA Ignazio De Luca a pag. 7 Il sindaco Stancanelli si ripropone agli elettori: “abbiamo salvato Catania dal dissesto e dal buio. Altri 5 anni per il rilancio” PIETRO AGEN A CROCETTA Segue a pag. 7

Marzo 2013 - Paesi Etnei Oggi

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Paesi Etnei Oggi N. 3 - marzo 2013

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MENSILE D’INCHIESTA, ATTUALITÀ, POLITICA, SPORT E CULTURA - www.paesietneioggi.com

Anno XX - numero 3 - FREE PRESS FONDATO DA CARMELO PITROLINO 28 MARZO 2013

Lucio Di Mauro a pag. 11

Mascalucia, corsi di formazioneMascalucia, corsi di formazioneMascalucia, corsi di formazioneMascalucia, corsi di formazioneMascalucia, corsi di formazione“fantasma”? L“fantasma”? L“fantasma”? L“fantasma”? L“fantasma”? La Procura chiude le indaginia Procura chiude le indaginia Procura chiude le indaginia Procura chiude le indaginia Procura chiude le indagini

di Massimo Scuderi a pag. 5

ESCLUSIVO. La stella della world music si apre al nostro giornale durante una tappa a Catania

S P E C I A L E I N C H I E S T AS P E C I A L E I N C H I E S T AS P E C I A L E I N C H I E S T AS P E C I A L E I N C H I E S T AS P E C I A L E I N C H I E S T A

“L’amore è la fonte del mio canto”. Noa, la voce dell’Israele“L’amore è la fonte del mio canto”. Noa, la voce dell’Israele“L’amore è la fonte del mio canto”. Noa, la voce dell’Israele“L’amore è la fonte del mio canto”. Noa, la voce dell’Israele“L’amore è la fonte del mio canto”. Noa, la voce dell’IsraeleAchinoam Nini, Noa per tut-

ti. La straordinaria voceisraeliana, stella della world mu-sic, cristallina che mescola jazz,rock americano e suggestioni me-diorientali superando tutte le fron-tiere culturali.

Misterbianco

Comuni etnei, uniti permantenere in vita il

Giudice di Pace diMascalucia e

TrecastagniGiusy Letizia Percipalle a pag. 4

Piazza via Poggio delLupo nel degrado.

Bambinopoli a rischio,l’appello dei residentiall’Amministrazione

Alessandro Petralia a pag. 3

Giudice di Pace Giarre

Irene Ciaurella a pag. 9

“Telefoni caldi” tra gliimpiegati. Tutti i

passaggi della vicenda,indaga la Guardia di

Finanza

Alessandro Petralia a pag. 8

Quale momento stanno vivendo gli italiani ed isiciliani in particolare? Quali sono le difficoltà che

stanno affrontandol’Italia e la Sicilia inattesa di riuscire adallontanare il buiomomento della crisi?Lo abbiamo chiestoal presidente diConfcommercioSicilia, dott. PietroAgen che, comesempre, ha tracciatoun breve e dettaglia-to quadro dellasituazione. “ComeConfcommercio

Sicilia – spiega il presidente regionale Agen -posso dire che siamo da una parte in una fase diattesa e dall’altra di confusione e di scarsacapacità deipolitici difotografarel’attuale situa-zione. Lasensazione èche ci sia untentativo diriciclaggio delvecchio aconfronto di unnuovo cheancora non c’è esoprattutto continua l’incapacità di cogliere quelloche in realtà la gente vuole, ovvero un comporta-mento più onesto della parte politica”.Come vede la s i tuazione del governo inCome vede la s i tuazione del governo inCome vede la s i tuazione del governo inCome vede la s i tuazione del governo inCome vede la s i tuazione del governo inS i c i l i a ?S i c i l i a ?S i c i l i a ?S i c i l i a ?S i c i l i a ?“A livello siciliano non ho ancora visto tagli neicompensi dei deputati, ne taglio dei compensi aigruppi, ne ristrutturazione delle spese di Palazzod’Orleans, in pratica non si è visto nulla tranne lesolite chiacchiere, le solite dichiarazioni diprincipio.

«Si alle rotazioni«Si alle rotazioni«Si alle rotazioni«Si alle rotazioni«Si alle rotazioninegli assessorati,negli assessorati,negli assessorati,negli assessorati,negli assessorati,ma con criterio. Noma con criterio. Noma con criterio. Noma con criterio. Noma con criterio. Noai centri di potere»ai centri di potere»ai centri di potere»ai centri di potere»ai centri di potere»

L’INTERVISTAL’INTERVISTAL’INTERVISTAL’INTERVISTAL’INTERVISTA

Ignazio De Luca a pag. 7

Il sindaco Stancanelli siripropone agli

elettori: “abbiamosalvato Catania

dal dissesto e dalbuio. Altri 5

anni per ilrilancio”

PIETRO AGEN A CROCETTA

Segue a pag. 7

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Il problema della spazzatura è pur-troppo, come sappiamo, una questio-ne che affligge gran parte del sud Ita-lia, e in Sicilia è uno dei più diffusi;questa problematica è attualmente unadelle difficoltà che colpisce in partico-lar modo anche il territorio di SanGiovanni la Punta.

A insistere sulla questione è il con-sigliere comunale Laura Iraci che dal-la sua pagina facebook lancia l’allar-me. “Ormai – incalza Iraci - sono nu-merosissime le denuncie da parte deicittadini, i quali sono stufi di esserecircondati dalla spazzatura. Unadelle discariche più grandipresenti in paese la trovia-mo presso via Palmentazzodove a nulla è valso il cartel-lo che segnala il divieto didiscarica, il quale è spessoignorato, rendendola zona ormaiimpraticabile.Non appenasi imbocca –continua iconsigliere -la via sicompren-de che la si-

Nonostante i divieti di discarica, torna a manifestarsi l’inciviltà di qualche cittadino

San Giovanni LSan Giovanni LSan Giovanni LSan Giovanni LSan Giovanni La Punta e le sue discariche.a Punta e le sue discariche.a Punta e le sue discariche.a Punta e le sue discariche.a Punta e le sue discariche.Il sindaco: «assicuro nuovi interventi»Il sindaco: «assicuro nuovi interventi»Il sindaco: «assicuro nuovi interventi»Il sindaco: «assicuro nuovi interventi»Il sindaco: «assicuro nuovi interventi»

tuazione è drammatica, subito com-pare una grande quantità di spazzatu-ra, e ciò che colpisce è la consapevo-lezza che purtroppo non è l’unica, in-fatti, diverse vie dislocate in molte par-ti del paese sono diventate vere e pro-prie discariche a cielo aperto, come adesempio Via del Pozzo, dove addirit-tura si possono trovare elettrodome-stici abbandonati, il cui indice di in-quinamento ambientale è tra i più ele-vati.

In queste aree è possibile vedereper centinaia e centinaia di metri ognigenere di rifiuto, copertoni, divani, ve-

stiti ed è impossibile raccontaretutto quello che è ammassato inqueste strade”. Questo è ormaidiventato un problema insoste-nibile, soprattutto per coloro che

abitano nei pressi del-la discarica, è facil-

mente immagina-bile la rabbia di chiè costretto a re-spirare tutto ilgiorno aria

ma l sa -na e las t a n -chezza

di chi quotidianamente transita inquella zona, i residenti della zona di-chiarano infatti “vogliamo che il pro-blema venga risolto il prima possibi-le, siamo stufi e arrabbiati per tutti idisagi che questa situazione genera î.

Il compito di liberare queste zonespetterebbe all’ A.T.O ( ambito territo-riale ottimale) in quanto è l’ente pre-posto al servizio di raccolta dei rifiuti.Il comune di San Giovanni la Punta sista muovendo per cercare di arginarela situazione, infatti come dichiarato

dal sindaco Andrea Messina in un’in-tervista sul web, si sta tentando di cre-are sempre più deterrenti per evitareche si inquini il territorio, come adesempio l’utilizzo di telecamere di sor-veglianza per individuare e sanziona-re chi deturpa la zona, ed anche larealizzazione di ronde da parte dei vi-gili urbani, oltre chiaramente a segna-lare le aree interessate all’ A.T.O.

Quella delle ronde è un’attività chesi sta già svolgendo da tempo, ma nonè risultata fino ad oggi particolarmen-

te utile, in quanto chi vuole scaricareabusivamente i rifiuti in una discarica,vedendola controllata dai vigili urbani,si reca immediatamente alla successi-va, vanificando in questo modo il con-trollo.

Il Comune, in collaborazione conl’A.T.O, sta cercando di risolvere il pro-blema, ma è chiaro che, oltre all’impe-gno delle istituzioni, a dover cambiaredeve essere in primo luogo la mentali-tà dei cittadini, i primi responsabili di

questo scempio ambientale. San Gio-vanni la Punta, non è purtroppoun’area isolata, sono moltissimi i paesidella provincia di Catania ad avere lostesso problema e molte aree della cit-tà stessa si trovano in situazioni analo-ghe. Solo con un’adeguata educazio-ne civica, da insegnare in età scolare eda sostenere in ambito familiare, si puòfinalmente sperare di debellare questapiaga sociale.

Claudia Fisicaro

Eletto come primo cittadinodi Gravina nel 2008, nelle filadel Centro Destra, DomenicoRapisarda si appresta a conclu-dere il suo primo mandato. Inquesta occasione lo abbiamoincontrato nella sua stanza, nelpalazzo municipale di Gravina,per tracciare un bilancio di cin-que anni di sindacatura, eviden-ziando poi le difficoltà, gli inter-venti, ed i provvedimenti dellasua Amministrazione.

“Sono stati cinque anni en-tusiasmanti – spiega il primo cit-tadino di Gravina – perche’ mihanno consentito di occuparmidei problemi della mia città edei miei concittadini e questo aldi là di qualsiasi difficoltà ammi-nistrative ed economiche. Potersioccupare, quindi, dei problemidei propri concittadini è stata perme una esperienza esaltante. Inquesti ultimi cinque anni è suc-

E replica agli avversari:“Altro che campagna elettorale abbiamo attenzionato centro e perifierie”

Gravina, Rapisarda: «Comune con i conti in ordine»Gravina, Rapisarda: «Comune con i conti in ordine»Gravina, Rapisarda: «Comune con i conti in ordine»Gravina, Rapisarda: «Comune con i conti in ordine»Gravina, Rapisarda: «Comune con i conti in ordine»cesso di tutto: abbiamo avuto daparte delle amministrazioni cen-trali sempre più minori trasferi-menti e più vincoli da rispettarenell’ambito della spesa corren-te, ma nonostante tutto ciò il co-mune di Gravina è rimasto uncomune virtuoso”.

In che condizione sono i“conti” del comune di Gra-vina?

“Come sindaco e come as-sessore al Bilancio posso assi-curare i cittadini che il nostroComune gode di un’invidiabilesituazione di stabilità economi-ca, grazie all’oculata gestionedelle risorse ma anche alla ra-zionalizzazione delle spese. Ne-gli anni della nostra Amministra-zione, 2008 - 2012, nonostan-te l’impatto con la drastica ridu-zione dei trasferimenti statali e

regionali, l’esposizione debito-ria è passata da 6 milioni e 454mila euro a 3 milioni 494 milaeuro, con una decurtazione deldebito di circa il cinquanta percento. Questo è stato possibilenonostante l’Amministrazioneabbia dovuto far fronte a debiti

fuori bilancio riconducibili a pre-cedenti amministrazioni il cuiammontare, solo nel 2012, èstato di 2 milioni e 640 mila euro.Inoltre, sempre nel corso deglianni 2011 e 2012, si è ancheprovveduto al pagamento di tut-te e dodici le mensilità per ilservizio di raccolta dei rifiuti. Senon avessimo provveduto a far-lo il nostro Comune sarebbepiombato in una drammaticasituazione igienico ambientale.Posso anche aggiungere che frai 18 Comuni dell’Ato siamo tra i

pochissimi che si sono trovatinelle condizioni di sottoscrivereil piano di rientro, grazie allanostra stabilità di cassa. Il fondocassa, secondo l’ultimo aggior-namento fornito dagli uffici co-munali e riferito al 5 marzo 2013,ammonta a 3 milioni e 308 milaeuro”.

Come è cambiata Gravi-na in questi cinque anni equali i risultati raggiuntidalla sua Amministrazione?

“Come amministrazione ab-biamo raggiunto traguardi im-portanti, abbiamo ridato attraver-so la convenzione con l’AMT ilcollegamento con Catania, favo-rendo quindi le famiglie che han-no i ragazzi che vanno a scuolain città e i lavoratori che possonofare a meno di usare l’auto perraggiungere i propri posti di la-voro. Abbiamo poi riqualificatovia Gramsci, una arteria di colle-gamento molto importante nonsolo per Gravina ma per tutta lafascia pedemontana, abbiamorestituito alla comunità due scuolenel quartiere Fasano (la scuoladi via Lorenzo Bolano comple-tamente ristrutturata e la scuolaTomasi di Lampedusa dove ab-biamo effettuato opere impor-tanti di recupero). E’ stata ancheattuata la riqualificazione del Cen-tro storico ed al momento ci sonoancora dei lavori in corso. Era unintervento che si doveva fare, in-

fatti da oltre cinquant’anni ave-vamo gli stessi marciapiedi e lestrade avevano sicuramente bi-sogno di un restyling”.

In paese c’è chi ha parla-to di disparità di trattamen-to tra Centro storico e peri-feria (Fasano e San Paolo).Cosa risponde a queste voci?

“Qualcuno ha obiettato checon i nostri interventi abbiamofavorito più il Centro storico chele periferie, ma smentisco cate-goricamente tutto ciò dato cheanche nelle periferie sono stateeffettuati interventi di recupero, dimanutenzione e abbiamo cerca-to di mettere in sicurezza più stra-de possibili. Chiaramente nonavendo la totale disponibilità deifondi, abbiamo fatto delle sceltee cioè su cosa fare prima, ma ilrecupero delle zone, delle stra-de, dell’intera comunità, una re-altà sicuramente complessa, do-vrà essere, prima o poi, affronta-to in modo globale”.

Quali gli altri interventidell’amministrazione Rapi-sarda in questi 5 anni?

“Siamo riusciti ad avere unbuon livello di raccolta differen-ziata ed era questa una sfida cheabbiamo raccolto pur sapendoche non era facile fare accettare aicittadini, dall’oggi al domani,questa nuova abitudine, eppureci siamo riusciti, infatti i bilancidell’Ato hanno dato Gravina

come uno dei comuni più vir-tuosi, un comune che ha avuto ilmaggior risparmio per ciò che ri-guarda il conferimento dei rifiutiin discarica. Ed è questo un ri-sparmio importante che ha dellericadute su tutti i cittadini. E’ statapoi fatta un importante attivitàculturale, seguendo tutte quel-le realtà che si sono volute im-pegnare nel nostro territorio, nelsettore teatrale, culturale in ge-nere, mettendole in rete e sup-portando una serie di impor-tanti iniziative, seguendo anchele parrocchie del centro, di SanPaolo, dando spazio, quindi, edascoltando le svariate voci del-l’intera comunità gravinese. Ein corso poi la gara di recuperodella Sala delle Arti che è statavandalizzata lo scorso anno, mache con un finanziamento eu-ropeo stiamo cercando di ri-strutturarla in pieno. E’ poi inprocinto di essere aggiudicatala gara di ampliamento del ci-mitero, un lavoro pubblico dinotevole importanza”.

Quali gli obiettivi che,come amministrazione,non avete potuto raggiun-gere durante questo man-dato?

“Bisognava sicuramentecreare più parcheggi oltre aquelli esistenti e poi non ab-biamo potuto recuperare lestrutture sportive ed infatti, sia

la palestra che il campo sporti-vo, sono in attesa di tornare di-sponibili della cittadinanza, co-munque il mio sogno è quellodi poterli entrambi vedere a di-sposizione dei gravinesi, piena-mente funzionanti. Restano si-curamente alcuni problemicome snellire il traffico veicola-re e creare dei percorsi alterna-tivi, soprattutto nel Centro sto-rico e dare così piena attuazio-ne al Piano regolatore con i pia-ni particolareggiati del centrostorico, della zona artigianale edella zona commerciale. Que-sti sono alcuni punti che non sisono potuti raggiungere e chesicuramente nel proseguo delnostro lavoro saranno la parteprincipale del nostro secondomandato”.

Come si sta preparandoall’appuntamento elettora-le?

“A Gravina, al momento, c’èun grande fermento in attesadell’appuntamento elettorale.E’ chiaro che la nostra coalizio-ne continuerà compatta cosìcome lo è stata cinque anni fa,sarà presente e darà la sua di-sponibilità per il progetto Rapi-sarda sindaco per la città di Gra-vina. Siamo liberi ed accettia-mo qualsiasi proposta da partedi chi vuole spendersi per ilbene della comunità”.

Maurizio Giordano

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“Alla Fera ô luni, del lunedì diPasqua a San Gregorio, gli animalivengono maltrattati”. E’ quanto af-ferma, con una diffida inviata al sin-daco di San Gregorio, Remo Paler-mo, l’Ente nazionale protezione ani-mali (Enpa).

Questa non è la prima diffida vi-sto che l’Enpa già nel 2011 avevadenunciato “la vendita di animaliaccatastati, maltrattati e usati comefossero cose”. L’anno successivo, nel2012, come monito aveva scritto alsindaco e per conoscenza al Prefet-to di Catania. In quell’occasionel’ASP3 Veterinaria vietò la venditama autorizzò la sola esposizione.

Quanto denunciato dall’Enpa

L’associazione diffida il sindaco di San Gregorio che replica: «nessuna vendita, solo esposizione»

Fera Fera Fera Fera Fera ôôôôô L L L L Luni, l’Enpa: «animali maltrattati»uni, l’Enpa: «animali maltrattati»uni, l’Enpa: «animali maltrattati»uni, l’Enpa: «animali maltrattati»uni, l’Enpa: «animali maltrattati»tocca la sensibilità di tutti. Nella diffi-da si legge: “Pulcini venduti dentrobuste di plastica e rinvenuti in se-guito dentro i cassonetti dell’immon-dizia dopo che i bambini, convintidi avere giocattoli, non avevano ri-servato nessun riguardo nel maneg-giare con cura quegli esserini.

Cuccioli di cane chiusi in gabbietra i loro escrementi. Iguane messeall’agghiaccio nelle gabbiette per uc-celli. Uccelli e conigli accozzati nellestesse gabbie. Tre maialini ripiegatiin una gabbietta dove non sarebbestato comodo nemmeno uno. Cata-ste di pollame legato l’uno all’altroper le zampe e gettato a terra in mon-tagnette. Caprette legate dal collo ad

un cancelletto impedendone i mo-vimenti per oltre 8 ore. Pecore rele-gate insieme ai cani in spazi angustitra le loro feci e deiezioni.”.

La fiera del bestiame a San Gre-gorio si tiene da circa due secoli. Lasensibilità della società di oggi, però,nei confronti degli animali e lo scon-certo per eventuali maltrattamentinei confronti di essi fa alzare scudidi protesta da ogni parte.

In merito, il 18 Marzo, si è tenutoun incontro chiarificatore tra il re-sponsabile delle Guardie ZoofileEnpa, Cataldo Paradiso e il Coman-dante della Polizia Municipale di SanGregorio, Giuseppe Pennisi. Assen-te il sindaco che nel frattempo si è

attirato l’ironia dell’Enpa che con-clude l’esposto chiedendosi: “Leprossime elezioni amministrative aSan Gregorio alle quali è ricandida-to l’uscente Palermo, potrebberoavere avuto un certo ascendente?”.

Dall’incontro esce soddisfattoCataldo Paradiso: “Ho avuto la ga-ranzia dal Comandante Pennisi chenessun animale verrà venduto” -dichiara il responsabile delle Guar-die Zoofile Paradiso – “E’ già statodato ordine perentorio all’ufficiopreposto del Comune di San Gre-gorio, di non rilasciare autorizza-zioni che riguardano la vendita dianimali e se a questo si somma l’av-vertenza dell’ASP sul chiarire la

sola esposizione per quanto con-cerne i soli animali da reddito, pos-siamo ritenere che al momentonon sussistano fondati motivi perritenere non veritiera questa di-chiarazione. Certo la verità la sa-premo solo lo stesso giorno dellaFera ô Luni ma sono fiducioso”.

Il sindaco, Remo Palermo, - di-chiara al taccuino di Paesi EtneiOggi che “Il Comando è stato dame delegato a rappresentare le pre-cise disposizioni ricevute dall’Am-ministrazione Comunale, quindinessuna sottrazione a voler darerisposte; ancor meno nessun silen-zio precostituito per secondi fini”.

Infine il primo cittadino puntua-

lizza che “l’organizzazione del tra-dizionale evento Fera ô Luni è diesclusiva pertinenza del Comitatodei festeggiamenti che pertantoprovvederà all’organizzazione lo-gistica e a tenere i vari contatti.

Lo stesso Comitato dei festeg-giamenti – ha concluso Palermo -,ha voluto precisare, per mezzodella pubblicazione dell’interoprogramma dei festeggiamentistampato con fondi propri, che lavendita è relativa a prodotti dellaterra e artigianali, mentre la pre-senza degli animali di grossa tagliasarà finalizzata esclusivamente al-l’esposizione.

Alfio Patti

Su iniziativa del Commissa-rio straordinario di Mascalucia,Fulvio Manno, i comuni del-l’hinterland etneo si stannoconsorziando per mantenerein vita l’istituto del Giudice dipace: la disposizione legislati-va del 16 dicembre 2011 hainfatti determinato la soppres-sione degli uffici di pace dislo-cati in sede diversa da quellacircondariale, con il loro con-seguente accorpamento inun’unica circoscrizione.

In tale situazione l’ufficio delGiudice di Pace di Mascaluciaè l’unico in linea con i para-metri richiesti dal Governo perpoterne valutare il manteni-mento: un tasso di produtti-vità annuale di ogni giudicenon inferiore a 568 procedi-menti annui ed un bacino diutenza di almeno 100mila abi-

tanti. Il ser-vizio offer-to sul terri-torio ma-scaluciese écostituito datre giudicicon un tas-so annuo diproduttivi-tà, che su-pera 2milap r o c e d i -

menti ed un bacino di utenzadi oltre 100mila unità.

Nelle precedenti settimane

E’ salito a tre il numero dei candidati sindacoper le prossime elezioni amministrative previsteper il mese di maggio a San Gregorio. Si tratta diRemo Palermo (Pd), sindaco uscente che si rican-dida dopo una sindacatura iniziata nel 2008; Car-melo Corsaro, attualmente consigliere comunaledi opposizione, trentatreenne, informatore medi-co-scientifico che, come sostengono i consiglieridi opposizione che lo appoggiano (Albo, Cam-bria, Camilleri, Cosentino, Miuccio, Di Mauro, LoBianco, Sofia e Zappalà) “rappresenta il giustoequilibrio tra nuove e necessarie politiche di rin-novamento e la conoscenza della macchina am-ministrativa”.

“In questo progetto – spiega Corsaro - hannocreduto anche i consiglieri comunali uscenti, laloro partecipazione va al di là delle appartenenzeai gruppi politici convenzionali e discende dallacondivisione di un programma e, soprattutto, diun progetto di cambiamento che vuole portare adamministrare il paese ascoltando la voce dei citta-dini”. Corsaro sarà sostenuto da liste civiche.

La scena politica sangregorese prevede ancheun grande ritorno. Si tratta dell’ex sindaco, NicoBalsamo (Pdl) che ha amministrato la cittadina dal1998 al 2008. A comunicarlo con una nota sonostati i promotori della lista civica “Ri…torniamo acrescere San Gregorio di Catania”. La scelta diritornare in campo da parte di Balsamo, sostenutoda Alfredo Pennisi e da tutto il Pdl è stata determi-nata “dal gradimento che riscuotono nell’elettora-to sangregorese – si legge sempre nella nota –Alfredo Pennisi e lo stesso Nico Balsamo”. Si at-tendono, però, ancora altri candidati. Uno è quel-lo dei grillini. Nell’incontro di sabato 23 mar-zo, presso i locali dell’Istituto Salesiano di SanGregorio, i simpatizzanti e i militanti del Movi-mento si sono riuniti in una “accesa” assem-blea per la scelta del proprio candidato sinda-co ma anche sul sito “Movimento5stelle San Gregorio” è stato alle-stito un meetup nel quale poterfare proposte sul programma elet-torale e esporre progetti. Quello diGrillo è il partito più forte a SanGregorio (1.892 voti alle nazio-nali, seguito dal Pdl 1.560 e dal

San Gregorio e il valzer dei nomi. Fra questi il ritorno di Balsamo

Corsa a primo cittadino, chiCorsa a primo cittadino, chiCorsa a primo cittadino, chiCorsa a primo cittadino, chiCorsa a primo cittadino, chisono i probabili e gli ufficiali?sono i probabili e gli ufficiali?sono i probabili e gli ufficiali?sono i probabili e gli ufficiali?sono i probabili e gli ufficiali?

Pd 1.300). Mentre scriviamo nessun nome è statoancora ufficializzato.

Il Pd nonostante 5 anni di amministrazione co-munale non sembra avere vita facile. Oltre ad esse-re il terzo partito anche al suo interno vi sono deimalcontenti e non è escluso che dal centrosinistrapossa venire fuori un altro candidato sindaco. For-se, per la prima volta, il Pd sangregorese potrebbeproporre un giovane. Il Pd sangregore, infatti, cheda qualcuno è ritenuto “affetto dal complesso diCrono”, ha forse capito che ha perso il rapportocon i giovani (conquistato da Grillo); che ha persole piazze (conquistate da Grillo) e che ha persoprestigio nel sostenere il sindaco Palermo che, perottenere la maggioranza in consiglio comunale, hadovuto “aprire a destra”, trascurando il Pd che loaveva sostenuto e che era l’anima del progetto.

A San Gregorio, dunque, il problema resta, cosìcome per il governo centrale, la governabilità. E’noto che i grillini non faranno alleanze con nessunpartito: o governeranno o saranno all’opposizio-ne. Restano, però, i possibili “inciuci” che sino adoggi sono stati fatti tra i “consiglieri migranti” storicie l’amministrazione comunale. Ma il candidato sin-daco Balsamo sottolinea: “Nessun ricatto, nessunassedio da parte di quei consiglieri comunali chehanno impedito a Palermo di amministrare sere-namente. Se verrò eletto – conclude Balsamo –desidero dare vita e funzionalità ai progetti che lamia amministrazione avviò a suo tempo e che l’am-ministrazione Palermo non ha saputo valorizza-re”.

A. P.

Duemila procedimenti ed un bacino di utenza di oltre centomila unità

Comuni etnei, uniti per mantenereComuni etnei, uniti per mantenereComuni etnei, uniti per mantenereComuni etnei, uniti per mantenereComuni etnei, uniti per mantenerein vita il Giudice di Pace diin vita il Giudice di Pace diin vita il Giudice di Pace diin vita il Giudice di Pace diin vita il Giudice di Pace diMascalucia e TrecastagniMascalucia e TrecastagniMascalucia e TrecastagniMascalucia e TrecastagniMascalucia e Trecastagni

il commissario straordinarioFulvio Manno, ha invitato i sin-daci dei Comuni di Gravina diCatania, San Giovanni La Pun-ta, San Gregorio, San PietroClarenza, Sant’Agata Li Battia-ti e tremestieri, ricadenti nelmandamento dell’ufficio delgiudice di pace di Mascaluciaed i sindaci di Trecastagni, Pe-dara, Viagrande, Zafferana Et-nea, Comuni ricadenti nelmandamento dell’ufficio delgiudice di pace di Trecastagni.Venerdì 22 marzo si è così svol-ta una prima riunione presso

la Provincia regionale di Cata-nia: “Alla riunione – ha com-mentato Manno - erano pre-senti 8 Comuni su dieci ed èemersa la comune volontà diconsorziarsi per mantenere invita questo importante istitutoa difesa del cittadino. Oltre aidieci comuni che erano staticonvocato anche i quattro co-muni ricadenti nell’area man-damentale di Belpasso, tra iquali Nicolosi, hanno manife-stato il loro vivo interesse aconsorziarsi. Alla luce di ciòsembra prospettarsi all’oriz-zonte la possibilità di mante-nere in vita, con sede a Masca-lucia, un unico ufficio del Giu-dice di pace con giurisdizionesu ben 14 comuni dell’hinter-land etneo: a mio avviso unaprospettiva positiva perché intal modo i costi di gestione sa-rebbero ripartiti su più unità,gravando meno sulle casse deisingoli enti che riuscirebberocosì a mantenere un servizioimportante per il cittadino”.

Al fine di delineare i detta-gli dell’accordo una nuova riu-nione tra i rappresentanti deisuddetti comuni si terrà pres-so la sede della Provincia re-gionale giovedì prossimo 28marzo.

Alessandro Petralia

www.paesietneioggi.com4 HINTERLAND

Misterbianco è un paese ricco dipiazze, bambinopoli, aree gioco, maci troviamo davanti ad una comunesituazione che le vede dimenticate.

“I giochi situati nelle periferie delpaese, che facevano trascorrere mo-menti di svago e divertimento ai piùpiccini, attualmente inutilizzabili,perchè pericolanti, le panche dan-neggiate, prede di atti vandalici, lapavimentazione rotta o in certi casidel tutto inesistente, le erbacce chealle volte impediscono addirittura ilpassaggio ai passanti”.

Sono i residenti della zona a fareappello all’amministrazione comu-nale per il rifacimento della Piazzadi Via Poggio del Lupo.

“Il nostro appello – spiegano al-cuni residenti al taccuino di “PaesiEtnei Oggi” - è fine ad una richiestadi procedimento per il recupero del-l’area, da anni abbandonata all’in-curia e al degrado.

L’unica area di giochi per i bam-bini della via in questione, urge dimanutenzione dei giardini, ripara-zione dei giochi e pulizia generale.

Continua a destare preoccupazioni la mancata manutenzione da par-te dell’Amministrazione del Comune di Misterbianco relativamente allapulizia delle grate che consentono il deflusso dell’acqua piovana. Equanto dichiarato dai residente di Poggio del Lupo la popolosa frazionedel Comune di Misterbianco.

“Molte di queste – affermano i residenti - sono ostruite da fango edetriti di ogni genere e con la pioggia dei giorni scorsi la Via Poggio delLupo è diventata un vero e proprio corso d’acqua.

La manutenzione ordinaria da tempo non viene effettuata, anche sei Signori amministratori riferiscono il contrario, me è palesemente unaerrata informazione data ai cittadini”.

Rivalutare la piazza sopra descrit-ta – continuano - è un vantaggionon solo per noi residenti che neusufruiremmo con piacere e consoddisfazione nel vedere giocare inostri bambini senza andare altrovema, anche per i commercianti chevedrebbero rivalutata un area datroppo tempo trascurata”.

I residenti inoltre chiedono, unamaggiore presenza sul territorio daparte delle forze dell’ordine, in quan-to questo spiazzale era zona deditaa personaggi poco raccomandabili.

Misterbianco, i residenti all’Amministrazione: “diamo un volto nuovo al nostro quartiere”

Piazza di via Poggio del LPiazza di via Poggio del LPiazza di via Poggio del LPiazza di via Poggio del LPiazza di via Poggio del Lupo, troppoupo, troppoupo, troppoupo, troppoupo, troppodegrado. Bambinopoli a rischiodegrado. Bambinopoli a rischiodegrado. Bambinopoli a rischiodegrado. Bambinopoli a rischiodegrado. Bambinopoli a rischio

“Oggi – concludono alcuni re-sidenti - con l’apertura di un chio-sco bar e con le nuove attività com-merciali che stanno sorgendo, si po-trebbe realmente donare un voltonuovo ad un quartiere con una ele-vata densità popolare.

Occorre però una maggiore atten-zione da parte dell’amministrazionecomunale su tutte quelle zone chepur essendo periferiche fanno parteintegrante del Comune di Misterbian-co”.

Giusy Letizia Percipalle

Quando via Poggio del Lupo, è nel caos

Deflusso delle acqueDeflusso delle acqueDeflusso delle acqueDeflusso delle acqueDeflusso delle acquepiovane in tiltpiovane in tiltpiovane in tiltpiovane in tiltpiovane in tilt

G. L. P.

Animi alquanto surriscalda-ti nelle ultime sedute di consi-glio comunale per passaggi daun gruppo politico ad un altroo per parole fraintese che han-no portato alcuni consiglieri arendere incandescenti le sedu-te. Le perplessità nascono perla scelta del sindaco di averenominato assessori senza pre-ventivi confronti. Da questo lanecessità di formare o consoli-dare gruppi che numericamen-te dovrebbero garantire stabili-tà all’interno del consiglio stes-so e vedere una nuova giuntache rappresenterebbe la volon-tà di una maggioranza consoli-data. Altro punto la rinuncia del

gettone di pre-

senza ma la mozione è statabocciata. Ad alzare i toni in talsenso il gruppo consiliare “Noiper Tremestieri”, che ha piùvolte ribadito, di disapprovarela scelta operata dall’ammini-strazione comunale. “Il sinda-co – spiega il gruppo al taccui-no di “Paesi Etnei” - ha proce-duto a costituire una nuovagiunta senza che questa riuscis-se a garantire una stabile mag-gioranza. “E’ convinzione delgruppo che tale maggioranza siarequisito indispensabile per ilraggiungimento di una sinergiaoperativa tra gli organi fonda-mentali dell’Ente, sinergia chesola potrebbe garantire il rag-giungimento di obiettivi condi-

visi e produttivi per il paese.E’ pro-

prio la condivisione delle scel-te il requisito fondamentale chemanca - continua il gruppoconsiliare - alla politica del no-stro primo cittadino, e ciò no-nostante la sua campagna elet-torale sia stata fondata sullasponsorizzazione di una politi-ca dell’ascolto e del confrontoche però sino ad oggi non si èmai attuata, così come non sisono attuati tutti gli altri sugge-stivi punti della propagandaelettorale. Ed è proprio il tradi-mento della promessa elettora-le il fattore principale che ha de-terminato l’allontanamentodalla maggioranza di ben treconsiglieri che ne facevano par-te e che oggi sono invece partedi questo gruppo di opposizio-ne. Il gruppo si era detto dispo-nibile ad un dialogo finalizzatoal raggiungimento di obiettivicomuni e al conseguente soste-gno all’operato del sindaco.Condizione necessaria sarebbeperò stato un netto cambiamen-to dell’indirizzo politico ammi-nistrativo sin qui seguito e chenon ha portato a nulla se nonal trascinarsi e all’aggravarsi deimolteplici problemi che afflig-

Da due anni a questa parte, an-che il Comune di Viagrande, al paridei centri limitrofi, può contare suun’associazione di Protezione Civi-le: un gruppo di volontari che hasede al numero 26 di Via della Re-gione e porta il nome del monte lacui sagoma bruna domina lo scena-rio viagrandese.

Il signor Roberto Longo, portavoce dei cit-tadini abitanti nella via dei Tulipani, e stradeadiacenti, di San Pietro Clarenza, tramite l’uf-ficio protocollo del comune etneo, ha presen-tato al sindaco Enzo Santonocito, al comandodei vigili urbani, e al Consiglio comunale, unapetizione per denunciare ancora una volta igravi pericoli esistenti in via dei Tulipani e nellevie adiacenti.

Il signor Longo scrive “faccio seguito allemie raccomandate, di cui a riferimento si alle-gano frontespizi, con le quali il sottoscrittoassieme ad alcuni residenti, la mettevano aconoscenza della situazione urbanistica del-la zona Belvedere ricadente nei pressi dellaScuola di Polizia Penitenziaria, al fine di ri-chiederle una rapida azione per porre fine ad

gono il territorio. A garanzia ditale radicale cambiamento ilgruppo chiedeva l’azzeramen-to della giunta e la nomina difigure locali, esterni dalle logi-che partitiche, di elevata capa-cità professionale, ma a tutt’og-gi tale richiesta non è stata ac-colta e nemmeno, crediamo,ben ponderata riguardo aglieffetti positivi che avrebbe de-terminato. Ed ecco che oggi –conclude il nuovo gruppo di la-voro - la nomina di una nuovagiunta senza aver intavolato ilnecessario dialogo con i consi-glieri comunali costituisce l’en-nesima conferma della volontàdel sindaco di operare scelteunilaterali e improduttive perl’ente e per il paese.

Da qui la decisione di pro-testare informando i cittadinimediante articoli di giornale e imanifesti di recente apparsi.

Prendiamo quindi atto del-la mancanza di volontà di de-terminare un cambiamento re-ale e produttivo e ribadiamol’impossibilità da parte del grup-po di dare sostegno ad un talemodo di fare politica”.

“Noi per Tremestieri” contro le scelte dell’Amministrazione

L’Associazione Vo-lontari di ProtezioneCivile “Aquile Monte-serra” nasce il 20 lugliodel 2010 per iniziativadi un piccolo gruppo disoci fondatori. Graziealla guida di un Presi-dente esperto, quale ilDr. Gaetano Vallacqua,e ad un’intensa attività,svolta in collaborazione

con l’Ufficio Tecnico del Comune diViagrande, l’associazione si incre-menta velocemente e raggiunge su-bito risultati considerevoli. Il 10 Mar-zo, a soli sei mesi di vita, il gruppodelle Aquile si iscrive al registro re-gionale del volontariato. Nel 2011,in occasione della devastante allu-vione di Messina, i volontari viagran-

desi intervengono a supporto dellapopolazione di Saponara, fianco afianco con altre associazioni di vo-lontariato e forze militari. Il 2012 è,poi, un anno cruciale: le Aquile sti-pulano con il Comune di Viagrandeuna convenzione specifica per con-tribuire al controllo del territorio ealla segnalazione di eventuali ano-malie che possano mettere in peri-colo gli abitanti; nei giorni 16 e 17giugno, partecipano ad un’esercita-zione pratica nel Comune di Nico-losi assieme a volontari di altre as-sociazioni (Misericordia, F.I.R., etc.),provenienti da varie province dellaSicilia; il 18 agosto, ricevono, dal sin-daco di Viagrande dott. ssa VeneraCavallaro e dall’Assessore al Turi-smo Dr. Rosario Cristaldi il XXVIo

premio ”Aquila d’ argento”. In se-

guito, le Aquile elaborano con l’Uf-ficio Tecnico l’aggiornamento delPiano di Protezione Civile, che, il 18dicembre, viene approvato all’una-nimità dal Consiglio Comunale diViagrande e, tuttora, è in fase evolu-tiva.

Attualmente, l’Associazione“Aquile Monteserra” risulta iscrittaal registro nazionale del volontaria-to e conta una ventina di soci, diver-si per età e professione, ma identiciquanto a senso civico e spirito disolidarietà. L’entusiasmo dei giova-ni e l’esperienza degli adulti creano,così, una forza travolgente e qualifi-cata a completa disposizione di Via-grande e dei Viagrandesi. Da qual-che mese, i volontari stanno lavo-rando ad alcuni progetti in collabo-razione, da una parte, con le scuole

elementari e medie, dall’altra, con ilMuseo della Lava (sito in via DietroSerra). Il tutto ai fini di responsabi-lizzare i ragazzi e di informare l’inte-ra comunità Viagrandese sulle ini-ziative che si intende mettere in pra-tica per prevenire eventi sismici e al-luvionali. Per quanto concerne, inparticolare, il Museo della Lava, se-condo quanto afferma il PresidenteVallacqua, a breve, verranno asse-gnati alla struttura dieci volontari diProtezione Civile, che avranno ilcompito di illustrare alle scolareschei rischi connessi alle ricorrenti attivi-tà telluriche e vulcaniche del territo-rio. Con l’aiuto dei nuovi iscritti perl’anno 2013, la sede dell’Associa-zione viene, inoltre, dotata di unamappa completa delle strade delpaese.

Alla domanda «Quali saranno ivostri prossimi interventi?», il Presi-dente Vallacqua risponde: «Stiamoattivando il secondo corso di carto-grafia e il secondo corso - base perla formazione dei nuovi “aquilotti”.Per l’inizio dell’estate prevediamo difare anche un’esercitazione praticasul territorio di Viagrande, simulan-do un intervento di Protezione Civi-le in caso di terremoto».

Infine, ci sembra opportuno ricor-dare che le Aquile non fanno maimancare il proprio supporto ai Ca-rabinieri, ai Vigili e ai volontari dellaCroce Rossa in occasione di eventireligiosi, artistici e sportivi, come lafesta del patrono (S. Mauro), le gior-nate di “Viscalori in fiore” e le gareciclistiche.

una situazione che ormai èarrivata agli eccessi di peri-colosità per tutta la colletti-vità, sia di chi vi abita, e pertutti coloro che vi transita-no”.

Longo continua scriven-do che ad oggi, da partedell’amministrazione co-munale, non è stato presonessun provvedimendo,ma solo verso la fine del2012 in via dei Tulipani furifatto un tratto del mantostradale, “con le piogge,

tutto è tornato come prima, se si aggiunge chedopo il civico numero 18, direzione Catania,non appena cade qualche goccia d’acqua inpiù, si forma un guado non facilmente attra-versabile”. All’inizio della via dei Tulipani, di-rezione San Pietro Clarenza, quasi all’incro-cio con via dei Gigli, (con le nuove costruzioniedili in corso d’opera), ai due pali Enel pre-senti in mezzo alla carreggiata,nella corsia op-posta se ne aggiunto un terzo, aumentando difatto il pericolo esistente”.

La conclusione del Longo è abbastanzaamara, “oggi il confronto si trova in mezzo allagente e per la gente... risolvendo i problemireali in maniera diretta e risolutiva, non ci re-sta che sperare in una rapida azione, o uncenno di riscontro”.

La denuncia di Roberto Longo portavoce dei cittadini clarentini

San Pietro Clarenza: «Via dei TulipaniSan Pietro Clarenza: «Via dei TulipaniSan Pietro Clarenza: «Via dei TulipaniSan Pietro Clarenza: «Via dei TulipaniSan Pietro Clarenza: «Via dei Tulipanideve ritornare a splendere»deve ritornare a splendere»deve ritornare a splendere»deve ritornare a splendere»deve ritornare a splendere»

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Michele Milazzo Lucia De Lutiis

A tu per tu con l’associazione di volontari “Aquile del Monte Serra” di Viagrande

Protezione civile, quando il volontariato è altruismoProtezione civile, quando il volontariato è altruismoProtezione civile, quando il volontariato è altruismoProtezione civile, quando il volontariato è altruismoProtezione civile, quando il volontariato è altruismo

Roberta Maugeri

Uno “Tsunamigiudiziario”, che forsenon sarà l’unico, per l’ex

sindaco di Mascalucia SalvatoreMaugeri, da recente laureatosipresso una università svizzera(mancavano università initaliane?). Un’indagine partita nellontano 2007 da quanto si leggedalle carte dell Procura dellaRepubblica di Catania e chepotrebbe essere stata “sollecitata”dall’istanza avanzata da uncittadino modello di Mascaluciaassistito dal noto penalistacatanese Savio Mario Grasso. Uncittadino che, da quel che sisussurra in paese, sarebbeaddirittura giunto a chiederel’avocazione delle numerosedenunce su varie attività dellapubblica amministrazione che asuo avviso meritavano di esserepassate alla lente d’ingrandimentodella Procura. E l’inchiestaodierna, condotta dal preparatopubblico ministero Lucio Setola,prima che approdasse alladirezione distrettuale antimafia,sfociata nell’avviso di conclusionedelle indagini (propedeutico allarichiesta di rinvio a giudizio)sembra mostrare la fondatezza deifatti denunciati.

Passiamo ai fatti. Maugeri & Co.,tra il 2007 ed il 2008,autorizzarono finanziamentipubblici, per effettuare corsi diformazione ritenuti diciamo“abusivi” dall’Accusa. Questo è insintesi ciò che contesta la Procuradella Repubblica di Catania. L’exsindaco Salvatore Maugeri,dimessosi due anni prima percandidarsi alle regionali, poi persemalamente, adesso è chiamato adover dare agli inquirentispiegazioni per il suo operatoamministrativo. Putroppo non saràda solo perché a salire le lunghegradinate del Palazzo di Giustiziadi piazza Giovanni Verga aCatania, insieme a lui sarannoanche Maria Raciti di anni 60,all’epoca dei fatti nella sua qualitàdi Capo area dei Servizi sociali delComune di Mascalucia; PaolilloPasquale di anni 61, all’epoca deifatti nella sua qualità di Assessoredella Giunta di Mascalucia eattuale Presidente del Consiglio;Matteo Barbaro di anni 68all’epoca dei fatti nella sua qualitàdi vicesindaco pro-tempore delComune di Mascalucia; l’avv.Giovanni Rapisarda di anni 61all’epoca dei fatti nella sua qualitàdi Assessore della Giuntamunicipale di Mascalucia, e

probabile attuale candidatosindaco del Partito democratico diMascalucia; Francesco Zito di anni57 all’epoca dei fatti nella suaqualità di Assessore della Giuntadi Mascalucia, e attuale consiglierecomunale; Carmelo Ragona dianni 73. In ultimo anche VittorioBenedetta di anni 48, all’epoca deifatti nella sua qualità dirappresentante legaledell’associazione A.RI.A.L diMascalucia.

Secondo la Procura etnea,guidata dal dott. Giovanni Salvi, gliindagati avrebbero in concorso tradi loro, nelle rispettive qualitàsopra indicate, con artefici e raggiriconsistiti nel far falsamenterisultare l’esistenza di condotte diseguito riportate, avrebbero trattoin inganno il Comune diMascalucia, la Regione Sicilia e irispettivi organi di controllo, in

ordine all’esistenza deipresupposti per lo svolgimento distage presso l’Ente (quello diMascalucia)- così è riportatosull’avviso di chiusura delleindagini della Procura dellaRepubblica di Catania - conconseguente danno patrimonialeper il Comune di Mascalucia pari acirca €. 40.000,00 (corrispondentealle somme erogate a favore deic.d. stagisti). Ed infatti sempresecondo le indagini condotte dallaProcura: Benedetta Vittorio nella

sua qualità di presidentedell’associazione “A.RI.A.L., previoaccordo e su istigazione di ZitoFrancesco, Paolillo Pasquale eBarbaro Matteo, presentava nelfebbraio 2007, una richiesta diinserimento di nr. 15 stagisti senzache in realtà fosse stato attivatodalla richiedente pubblicaamministrazione alcun tipo distage e/o corso di formazione. Icomponenti della giunta comunaledel Comune di Mascaluciasopradetti, pare inverosimile, masulla base della semplice e scarnarichiesta con intestazione dellaCasa di riposo “Villa Cristina”gestione A.RI.E.L. priva diqualsiasi documentazione relativaall’attivazione di stage e/o corsi diformazione, attivarono detto corso.E come se bendati agli occhi, laGiunta per intero, almeno perquanto riguarda i presenti votava

la delibera. Il voto degli assessori èstato del tutto consapevole o èstato anche un atto di fiducia neiconfronti dell’ex sindaco SalvatoreMaugeri? Questo potrà emergeredalle indagini. Certo dispiace che,se la tesi della Procura fosseconfernata, neppure l’ufficio legale/staff sia stato consultato. Avrebbepotuto dare un parere sullaquestione per evitare illegittimitàipotetiche.

Certo a leggere le carte delpubblico ministero vien dachiedersi se forse, per la “Corte deimiracoli” di Salvatore Maugeri,all’interno della stanza dei bottonidel palazzo, il corso contestatodagli inquirenti fosse invecepossibile. Vedremo.

Cosicché, come si suole dire:“mai dire mai”, la magistraturacatanese, già tanti anni fa (e soloadesso, nel 2013 si mietono iprimi risultati), ci aveva messo ilproprio “naso”. Cosicché,proseguendo nell’incredibileracconto, tutti gli indagati sopracitati, nella stessa delibera,stabilirono che ai tirocinantivenisse corrisposta a titolo di“rimborso spese” la somma di €20,00 per quattro ore giornalierein cinque giorni settimanali per la

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durata di tre mesi (e perché non €200,00 giornaliere in sette giorni -domenica compresa - settimanaliper la durata di anni cinque -insomma per tutta la candidaturadel Maugeri?). Ciò non di meno, isummenzionati, decidono anchedi assumere a proprio carico (“aproprio carico” si fa per dire,sarebbe meglio dire: a carico delletasche dei cittadini mascaluciesi),l’onere delle spese assicurativecontro gli infortuni sul lavoropresso l’Inail e per responsabilitàcivile presso un’assicurazioneprivata. Il Capo Area AffariGenerali del Comune diMascalucia, la dott.ssa MarisaRaciti, con determina del giugno2007, stabiliva i capitoli di bilanciosu cui doveva gravare la spesarelativa alla corresponsione delrimborso spese, indicando che,l’esborso era dovuto a

“potenziamento degli ufficiUrbanistica, Tributi e perprestazioni di servizi vari comeindicato nella sua stessadetermina” e prevedendo condichiarazione “falsa” - così èriportato sugli atti d’accusa dellaProcura della Repubblica - attesoche già in quel momento ladott.ssa Marisa Raciti, eraconsapevole che tali attività nonsarebbero poi state attuate, e chel’ente pubblico, avrebbe dovutoprovvedere a sostenere le speseassicurative contro gli infortuni sullavoro presso l’Inail e che per dipiù, sarebbero stati nominati dei“tutor aziendali”.

A tutta la “compagnia” dellaP.A. mascaluciese però, non èbastato concretizzare questoscellerato modo di gestire il denaropubblico, non è bastato farlo unasola volta, non è bastato magarifarlo timidamente, magari che“qualcuno” troppo attento, nonpotesse accorgersi della presuntaillegittimità in itinere. Ebbene,costoro invece, chissà se con granspavalderia, arroganza esfacciataggine, hanno fatto sì che ilprogetto formativo e diorientamento, del tuttoarbitrariamente, venisse riproposto

Massimo Scuderi ancora una volta d’iniziativa, etutto ciò, ancora in assenza diqualsiasi richiesta da parte di unqualsiasi ente promotore, edancora in violazione di legge. Inaltre parole -come sottolinea laProcura- nessuna disposizioneautorizzava e/o consentiva lapossibilità di una prosecuzionedegli stage da parte dell’Entepubblico. E così, gli amministratoridella Giunta Comunale diMascalucia con successive delibereuna del settembre, e l’altra deldicembre 2007, ripropongono glistage praticamente ritenuti“abusivi” dalla procura. In tuttoquesto contesto, la regìa

provvedeva anche ad “assumere”(con metodica da fare invidiaanche ad un Centro per l’impiego),in maniera del tutto arbitraria esenza alcun criterio oggettivo, iseguenti soggetti addirittura su“segnalazione” delle personerispettivamente indicate (da alcunicomponenti della Giunta), epredisponeva le rispettivedetermine di liquidazione deicompensi per i tirocinantiriportandovi falsamente -secondola Procura- che si trattava di“contratti a progetto”. Così, lacapoarea indagata, sempresecondo la Procura illecitamentedisponendo della complessivasomma sopra indicata, non solo sene appropriava, ma la facevaappropriare anche agli altri - così èriportano alla lettera gli atti dellaProcura della Repubblica ( sic!) -procurando a questi ultimi, uningiusto vantaggio patrimoniale adanno del Comune di Mascalucianel periodo dal febbraio 2007 adaprile 2008. I reati contestati sonodavvero seri, ed hanno peneseverissime, si tratta di reati almomento ipotizzati, ma poi saràun giudice a dire l’ultima parolasulla questione. I reati ipotizzati per

gli indagati sono a vario titolo lafalsità ideologica commessa dalpubblico ufficiale in atti pubblici;medesima pena per coloro checoncorrono nel medesimo reato; circostanze aggravanti comuni;abuso d’ufficio. Reati punitiseveramente con una lungareclusione - così prevede la legge-.In riassunto, l’accusa si basa sulfatto che i componenti della giuntacomunale del Comune diMascalucia, in concorso e previoaccordo con Benedetta Vittorio,che nella sua qualità di presidentedell’associazione “A.RI.A.L. (e quivi sono le note inquietanti), e suistigazione di Pasquale Paolillo,

Francesco Zito, e Barbaro Matteo,veniva presentata e protocollata alcomune di Mascalucia, unarichiesta di inserimento di n.15stagisti. Cosicché, senzacongetture, la Procura nell’accusasostiene che tutta la giuntacomunale, affermava falsamentenella delibera n.48 del22.03.2007 l’esistenza di unostage aziendale regolamentato, insvolgimento presso la Casa diriposo “Villa Cristina” gestitadall’associazione A.RI.A.L. diMascalucia. Poi ancora - si leggesugli atti della Procura dellaRepubblica di Catania - che inesecuzione di un medesimodisegno criminoso, in concorso eprevio accordo tra di loro, al fine dicommettere il reato, adottavano ledelibere di seguito indicate inviolazione di legge al fine diprocurare intenzionalmente uningiusto vantaggio patrimoniale aisoggetti poi “assunti” per losvolgimento del “tirocinio diformazione”.

Ecco, questi sono i fatti in cui, adetta della Procura, si sarebberodistinti Maugeri e alcuni assessori.Alcuni di essi ancora oggiricoprono una carica...

Corso “fantasma”? La Procura della Repubblica notifica un avvisodi conclusione delle indagini all’ex sindaco Maugeri e ad alcuni suoi assessori

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Arriva la BRT aCatania! Una novi-tà tutta d’oltreocea-

no, nata per le immense cittàdell’America e dell’Australia,molto diffusa anche nellaesplosiva economia asiatica,quale mezzo di trasporto alter-nativo alla solita macchina: di-fatti, BRT significa bus rapidtransit, ossia autobus a passag-gio rapido, caratterizzato dauna delimitazione della corsiadestinata a bus, separata dallecorsie destinate al normaletransito dei veicoli.

Nel “Piano di circolazioneurbana” del Comune di Cata-nia, sono previste quattro lineeBRT e tre linee velobus su cor-sia protetta e priorità semafori-

ca per un totale di circa 70 kme 30.000 passeggeri/giorno,con frequenze di 10-15 minu-ti, BRT1, Due Obelischi-Stesi-coro; BRT2 Nesima-Stazione;

Metro alla mano abbiamo constatato di persona quanto vi scriviamo...

Bus Rapid Transit, ampiezza delleBus Rapid Transit, ampiezza delleBus Rapid Transit, ampiezza delleBus Rapid Transit, ampiezza delleBus Rapid Transit, ampiezza dellecorsie fuori norma?corsie fuori norma?corsie fuori norma?corsie fuori norma?corsie fuori norma?

Nunzio Condorelli Caff

BRT3/3°, Fontanarossa ZiaLisa-Centro; BRT4 Acicastello-Centro.

La BRT1 si sarebbe dovutainaugurare a dicembre 2012,

ma ancora i lavori sono in pie-no svolgimento….

Una bellissima soluzioneall’angosciante problema itali-co del traffico, soluzione tantopromessa in tutte le elezioni,ma mai realmente affrontata….

CORSIE FUORI MISURA?

Dalle rilevazioni che abbia-mo fatto, la dimensione deitracciati non è uniforme, mavaria in base –neanche a dir-lo- alla strada. Così, in prossi-mità del capolinea, accanto aifamosi “due obelischi” la cor-

sia riservata al bus è di 5,60metri (abbondandis abbon-dandum direbbe Totò a Pep-pino!), mentre invece in trattinei quali la strada è più stretta,onde evitare un maggior disa-gio per le altre auto, la corsiariservata è stata ridotta a soli 3metri. Del resto, se si osservala corsia preferenziale di viaPasso Gravina, si nota accantoalla striscia gialla rialzata unalinea cancellata, la quale par-rebbe proprio essere l’origina-

le limes della striscia gialla.Se si sfoglia il Codice della

Strada (D.lvo 285/1992) e so-prattutto i suoi decreti attuati-vi, in particolare decreto Mini-stero delle infrastrutture del 5novembre 2001, al punto3.4.2 la misura della corsiapare non poter essere inferio-re a 3,5 metri. Inoltre, nello stes-so decreto attuativo a pagina22 in coda alla tabella vieneindicata la misura di “m 3,50per una corsia per senso dimarcia, se strada percorsa daautobus”.

In proposito, l’ing. Gugliel-

mo del Comune di Cataniaevidenzia che la larghezza è “anorma di Codice della strada:il passaggio del bus richiedetre metri di interasse fra i cor-doli, più le fasce gialle chesono trenta centimetri ciascu-na, con un totale di 3 metri e60”.

Ma la legge prevede esclu-se le fasce tre metri e cinquan-ta, chiediamo.

“No! Tre metri e cinquantasolo la corsia del bus non so

dove l’ha letto, ma sul Codicedella strada è tre metri di inte-rasse tra le due fasce, che sono

di trenta più trenta. Siamo anorma ovunque basta misu-rarle. Comunque, in nessunpunto l’asfalto è inferiore a tremetri”, conclude l’ingegnereGuglielmo.

Sul BRT abbiamo contatta-to un architetto (chi? ve losvelremo in una futura intervi-sta), esperto di ingegneria deitrasporti, il quale, dopo averciconfermato che la misura del-le strade non può essere infe-riore a 3,50m, ci ha fatto nota-re che le “piccole dimensionidelle strade catanesi e del suohinterland non permettono unelevato margine di scelta, pro-prio per questo sarebbe statoopportuno non tenere presen-ti costosi progetti come la BRTe invece allargare il marciapie-de laterale, che in molti tratti èinferiore al metro e cinquantaprevisto dalla legge, e inserirelì la corsia riservata agli auto-bus, la quale sarebbe potutaessere anche più larga dei risi-

cati tre metri.“In un qualsiasi manuale -

continua il nostro tecnico di fi-

ducia-, si evince come la lar-ghezza del bus standard, quellolungo dodici metri per 90 po-sti, è 2,5m, al quale vannosommati i 0,25m (25cm) a latodegli specchietti, per un totaledi tre metri precisi la sola om-bra di percorrenza.

“Possibilmente, qui al Sudgli autisti sono più bravi, e rie-scono a muoversi bene anchein strade così strette” concludel’architetto sorridendo.

Sarebbe opportuno sedareed eventualmente rimediareadesso a qualsiasi dubbio eaccertare quale sia l’esatta lar-ghezza prevista “ex lege” perle corsie degli autobus, ondeevitare che dopo la sontuosainaugurazione prevista ad apri-le, in piena campagna eletto-rale, possa giungere un niet dalcollaudo e anche questa ope-ra divenire un “binario mor-to” fra le tante faraoniche di-menticate nella “molliccia” Mi-lano del Sud.

www.paesietneioggi.com 7CATANIA METROPOLI

Nella sua stanza a Palazzo degliElefanti, il sindaco Raffaele Stanca-nelli ci ha ricevuti per concederciun’intervista esclusiva, per un con-suntivo dell’attività amministrativasvolta con questo primo mandato. IlSindaco, pur reduce da una confe-renza dei capi gruppo Consiliari, chenon deve essere stata esattamentecome una passeggiata in una radio-sa giornata di primavera, è in splen-dida forma, pieno di energia, renden-do almeno un lustro ai suoi 63 anni,con un largo e cordiale sorriso, ci facenno di accomodarci, in una delledue comode poltrone, poste ai latidella scrivania, acceso il registratore,iniziamo.

Sindaco Stancanelli, cosa lasoddisfa di più di questi primicinque anni di mandato da sin-daco di Catania?

Per come mi viene posta la do-manda, colgo un buon auspicio peril secondo mandato. Ebbene il 19Maggio 2008 alle ore 20, con Cata-nia al buio, perché l’Enel, aveva so-speso l’erogazione dell’energia, laCittà era piena di rifiuti, perché dagiorni, non veniva effettuata la rac-colta, per lo sciopero dei netturbini,ricevo una telefonata, e poi un‘altra eun’altra ancora, fino alle tre del matti-no, erano tutti amici che chiedevanoil mio impegno a candidarmi a sin-

daco, perché ero l’unica persona ingrado di spuntarla e risolvere i disa-stri, finanziari e amministrativi, delleprecedenti gestioni. Con l’aiuto di tut-to il centro-destra compatto, sono sta-to eletto sindaco, e ho cominciato alavorare di buzzo buono, risanandoil bilancio, non contraendo debiti, ri-ducendo il personale di oltre 1.500unità. Abbiamo lottato, con successocontro l’evasione fiscale e tributaria,abbiamo risolto la vicenda Corso deiMartiri della Libertà, ferma dal 1955,oggi stiamo lavorando per liberarele aeree, abbiamo portato in Consi-glio, ad agosto 2012, il piano regola-tore che Catania attende dal 1969, eil Piano generale del traffico che laCittà, non ha mai avuto, ovvero ab-biamo fatto tanto, razionalizzando iServizi Sociali, abbiamo trasformatol’azienda municipale trasporti in SPA,abbiamo tagliato le partecipate, ridot-to l’indennità del sindaco, abbiamodimezzato i Consigli di quartiere, ab-biamo fatto una gran mole di lavoro,svolgendolo con passione ed entu-siasmo, poteva farsi di più e meglio,ma ciò che mi inorgoglisce, sono iringraziamenti dei Cittadini che sicongratulano per il lavoro svolto.

Quali obiettivi è a un passodal realizzare e spera di poterportare a termine nel corso dell’eventuale secondo mandato?

Del Corso dei Martiri ho accenna-to, integro dicendo che fra massimotre anni, 3000 persone lavorerannonei cantieri aperti per realizzare leopere colà previste.

Altro atto amministrativo concre-to, fermo dal 2002, il PUA, piano ur-banistico attuazione, che darà presti-gio alla Playa, in queste ore ricevere-mo il parere dell’ENAC, sul piano delrischio aeroportuale, avendo giàcompletato tutto l’iter amministrativo,siamo in possesso di tutte le autoriz-zazioni di compatibilità ambientale,praticamente siamo pronti per realiz-zare alla Playa, l’acquario più grandedel Mezzogiorno d’Italia e un Audi-torium di 4000 posti, struttura, di cuiCatania è sprovvista, le sto facendo“toccare con mano” non sogni futu-ribili, ma opere già cantierizzate, unaccenno voglio fare fare riguardo ilpatrimonio immobiliare delle 21scuole Catanesi, che avevamo trova-to in degrado estremo, abbiamo ot-tenuto i finanziamenti per il recuperodi tutti gli edifici scolastici, altro finan-ziamento di 8 milioni di euro, abbia-mo ottenuto per il recupero e la ri-qualificazione del palazzo di cemen-to di Librino, dove verrano realizzati96 alloggi, per la spina Verde, cheriguarda tutto Librino, compreso ilparco Moncada, altri 5 milioni di euro,insomma se i Catanesi, mi riconfer-

meranno, si potranno raccogliere ifrutti di questa imponente,seria e ri-gorosa, azione amministrativa.

Raccolta differenziata si po-teva fare di più e meglio?

Certamente ! Mentre in altre Città,laraccolta differenziata è partita 20 annifa, a Catania abbiamo iniziato da ap-pena 18 mesi, e con un obiettivo, peril 2014, del 60 per cento. Oggi siamosolo al 18, se le amministrazioni chemi hanno preceduto, di tutti colori,non avessero sperperato le risorse,per fare feste e festini, contrarre mu-tui, per le spese correnti, oggi i Cata-nesi, pagano 5.000.000 di euro almese, per pagare mutui, contratti nel-la così detta primavera, si sarebbepotuto fare di più, noi abbiamo cer-cato di fare del nostro meglio.

Col senno di poi declinereb-be il seggio di Senatore offer-tole dalla formazione Fratellid’Italia?

Non ho mai avuto nessun dub-bio, tra il seggio Parlamentare e laSindacatura, ho sempre scelto Cata-nia, e la mia Storia personale è am-piamente probatoria in questo sen-so.

La storia si ripete la spacca-tura nel centro destra ha favo-rito l’elezione chiamiamola“minoritaria “di Crocetta allaPresidenza della Regione ai Ignazio De Luca

danni di Musumeci, che peropinione comune avrebbe pre-valso senza la candidaturaspacca destra di Micciché, nonteme che l’ ala Firarelliana pos-sa incidere pesantemente sulsuo secondo mandato, favoren-do magari il centro sinistra?

Sono un uomo, notoriamente diDestra, non ho mai fatto salti dellaquaglia, da quando sono Sindaco,però mi sono attrezzato, anche dalpunto di vista culturale, ad essere ilSindaco di tutti i Catanesi, per que-sto, quotidianamente, trovo apprez-zamenti in tutti gli strati della Popo-lazione. Se qualche esponente delcentrodestra, non mi voglia appog-giare, spero si ravveda, spero si con-

vinca che sono io il candidato mi-gliore per la Città. Io comunque, conla mia Lista Civica, mi rivolgo a tuttigli elettori di centrodestra, che sonocerto voteranno compatti per me. Miauguro che certi personaggi, che concadenza quindicinale, cercano uncandidato alternativo, si rendanoconto della pericolosità di spaccareil centrodestra, anche alla luce diquanto lei ha ricordato, ponendomila domanda. Sono comunque fidu-cioso sulla tenuta del centrodestra,perché sono riuscito a tenere la miaamministrazione fuori dalle logichepolitiche dell’uno contro tutti, cheimperavano a Palermo col Gover-natore Raffaele Lombardo.

Sono favorevole alle rotazio-ni operate dal governo Crocetta,però mi chiedo come mai ven-gono fatte in alcuni assessoratied in altri no. Sarebbe il caso dioperare in tal senso, per esem-pio, all’interno dell’assessoratoallo Sviluppo Economico, diret-to dall’assessore Bianchi, asses-sorato strategico dove sarebbeopportuno ogni tanto prevede-re delle rotazioni. Ci sono dei fun-zionari, infatti, che da anni diri-gono quegli uffici ed ho la sensa-zione che si siano creati dei centridi potere. Al momentola macchina del gover-no siciliano non stafunzionando, l’asses-sorato al Turismo inpratica non esiste, quel-lo all’Agricoltura altret-tanto e quindi siamo inuna situazione in cui lapolitica sta andandoavanti a dichiarazioni,ma non ad atti concre-ti”.

Qual è, invece, lasituazione a livello

nazionale?“A livello nazionale non si

ha la capacità di creare un go-verno e continuiamo, con-

temporaneamente, ad assisteread interventi della magistraturache mi lasciano sempre più per-plesso. Credo che si stia cercan-do di risolvere, attraverso la viagiudiziaria, un problema politicoe questo non è democrazia. L’Ita-lia sta vivendo un bruttissimomomento, credo che i politicidebbano tornare a fare i politici,ma in modo diverso. Personal-mente sono diventato estrema-mente pessimista e comincio acapire perchè i giovani, quantomeno i migliori,, stanno andan-do via dalla Sicilia”.

Alla difficoltà del momen-

to si associa una cresciutacriminalità, lo sconforto equalche idea di rinnovamen-to del M5S…

“Ultimamente abbiamo unacriminalità spicciola che cresce, ifurti nelle case sono diventatiquasi una regola fissa, la sicurez-za sta diminuendo ed ho la sen-sazione che ci sia un certo scon-forto tra le forze dell’ordine. Nonvedo più una certa reazione, no-nostante da parte dei piccoli im-prenditori si stia dimostrando diavere coraggio, forse per la di-sperazione economica. Se da unlato, quindi, c’è la reazione deipiccoli imprenditori e delle forzedell’ordine, dall’altro manca loStato, anche se c’è da registrare labrillante vivacità dei giovani del

Movimento 5 Stelle chepuntano ad un rinnova-mento, ma che vengonopercepiti nel modo sba-gliato, infatti vengono cri-minalizzati o esaltati al dilà dei contenuti.

Per rilanciare il Paesebisogna cambiare marcia,anche se non vedo, soprat-tutto in Sicilia, le condizio-ni per farlo”.

L’analisi del dott. Agen sulla situazione socio-politica della Sicilia operata da Crocetta

Pietro Agen: “Si alle rotazioni negli assessorati, Pietro Agen: “Si alle rotazioni negli assessorati, Pietro Agen: “Si alle rotazioni negli assessorati, Pietro Agen: “Si alle rotazioni negli assessorati, Pietro Agen: “Si alle rotazioni negli assessorati,ma con criterio. No ai centri di potere”ma con criterio. No ai centri di potere”ma con criterio. No ai centri di potere”ma con criterio. No ai centri di potere”ma con criterio. No ai centri di potere”

Maurizio Giordano

Risultati raggiunti grazie alla sinergia tra pubblico e privato

Riconsegnata la nuova piazza LincolnRiconsegnata la nuova piazza LincolnRiconsegnata la nuova piazza LincolnRiconsegnata la nuova piazza LincolnRiconsegnata la nuova piazza Lincoln

Il sindaco Stancanelli si apre al nostro giornale.Il sindaco Stancanelli si apre al nostro giornale.Il sindaco Stancanelli si apre al nostro giornale.Il sindaco Stancanelli si apre al nostro giornale.Il sindaco Stancanelli si apre al nostro giornale.«Abbiamo salvato la città dal dissesto e dal buio»«Abbiamo salvato la città dal dissesto e dal buio»«Abbiamo salvato la città dal dissesto e dal buio»«Abbiamo salvato la città dal dissesto e dal buio»«Abbiamo salvato la città dal dissesto e dal buio»

Il primo cittadino pronto a chiedere la fiducia per il secondo mandato sulla scia del risanamento avviato

M. G.

dalla prima pagina

Negli ultimi tempi piaz-za Abramo Lincoln, aCatania, oltre che areadegradata, spesso meta dibarboni, con aiuole di-strutte, vegetazione in di-sarmo e marciapiedi incompleto disfacimento, siera anche trasformata inindecoroso parcheggioabusivo. Panchine vanda-lizzate, pericolosa lineaferrata, alberi abbando-nati ed un aspetto cupo,in totale disarmo: questaera piazza Lincoln, alme-no fino al 17 marzo. Adesso i cittadini, nonostante le immancabi-li, puntuali e continue lamentele e critiche (ma d’altronde siamo aCatania!), possono nuovamente usufruire della nuova piazzaAbramo Lincoln, riqualificata grazie a una collaborazione Comu-ne-azienda C&G, nel quadro di una procedura di sponsorizza-zione con le spese a carico dei privati. C&G, di cui è titolarel’imprenditrice Gabriella Comis, si è aggiudicata il bando pubbli-cato dall’amministrazione comunale lo scorso 17 luglio per laselezione dello sponsor cui assegnare la riqualificazione e manu-tenzione dello spazio pubblico a verde del centro. Il progetto,

redatto dagli architetti Ro-sario Mignemi, GiuseppeCusa e Rita Torretti è statofinalizzato al restyling diun’area abbandonata e adi-bita a parcheggio abusivoper restituirla alla cittadinan-za come spazio di incontronuovo e rivitalizzato.

Lo scorso 17 marzopiazza Lincoln è stata inau-gurata dal sindaco RaffaeleStancanelli che ha tagliatoil simbolico nastro, segnan-do la rinascita di una piaz-za, dopo anni di degrado,

ora valorizzata secondo moderni criteri di tutela dell’ambiente edegli spazi urbani, grazie e non lo dimentichiamo, all’intervento diun privato. Prima della piccola festa che ha fatto da contorno al-l’evento, il padre salesiano Don Benedetto ha dato la pubblicabenedizione. E’ seguito un intrattenimento musicale curato dalJazz Lab Ensemble, con la partecipazione di Rosalba Bentivoglio,raffinata compositrice e cantante jazz. Oltre al rifacimento dellapavimentazione e dell’illuminazione, realizzato anche uno spaziogiochi per bambini, con un’altalena per bambini portatori di han-dicap e un’area per gli amici a quattro a zampe.

www.paesietneioggi.com8 CATANIA PROVINCIA

Sembra che sia veramente la vol-ta buona di dire addio alle Provincein Sicilia: come già noto dagli organidi stampa la scorsa settimana l’Ars

ha approvato il Ddl che sospende leelezioni e dispone che entro il 31dicembre 2013 dovranno emanarsile disposizioni applicative che rego-

leranno il passaggio dalle Provinceai Consorzi di Comuni. Una svoltaimpensabile solo qualche mese fa eche ora fa calare il sipario su un ca-pitolo ormai chiacchieratissimo delsistema istituzionale italiana e sici-liana.

I nove enti siciliani costano infattiin Sicilia oltre un miliardo di eurol’anno, di cui 500 mln € in spesecorrenti (improduttive), ovvero co-sti di funzionamento e personale,circa 6.000 unità: gli effetti della ri-forma si concretizzeranno in un ri-sparmio immediato di 10 mln € an-nui attraverso l’azzeramento degliorgani politici.

Nell’orizzonte, già piuttosto buiodelle Province regionali siciliane,quella catanese sembra proprio unpunto nero: all’inizio del mese èemersa infatti fragorosa la notizia diben sei consiglieri provinciali inda-gati dalla Procura Etnea per truffaaggravata ai danni dello Stato e pre-

sunto danno erariale. I sei in parti-colare sono accusati di “truffa aggra-vata in danno dello Stato, in concor-so con i datori di lavoro, per avereottenuto indebiti rimborsi dalla Pro-vincia Regionale, attraverso la simu-lazione del rapporto di lavoro o lafalsa attestazione di mansioni e re-tribuzioni superiori a quelle effetti-vamente godute”.

Ma non finisce qui a calare la scuresull’Ente ci ha pensato anche la Cor-te dei Conti siciliana che, con deli-berazione datata 18 febbraio 2013(la numero 10), ha sancito l’irrego-larità del bilancio consuntivo 2010con relativa violazione del Patto distabilità interno: insomma dalla pa-della alla brace.

L’organo preposto al controllodella regolarità dei bilanci degli entipubblici ha infatti ravvisato un “arti-ficioso conseguimento – come si leg-ge nella delibera citata - del rispettodel Patto di stabilità interno median-

Ente provinciale nella bufera: all’ombra del vulcano contestato anche il bilancio 2010

Provincia: sotto l’Etna oltre la scure diProvincia: sotto l’Etna oltre la scure diProvincia: sotto l’Etna oltre la scure diProvincia: sotto l’Etna oltre la scure diProvincia: sotto l’Etna oltre la scure diCrocetta anche quella della Corte dei ContiCrocetta anche quella della Corte dei ContiCrocetta anche quella della Corte dei ContiCrocetta anche quella della Corte dei ContiCrocetta anche quella della Corte dei Conti

te l’utilizzo di strumenti elusivi. Talesi configura infatti l’allocazione disignificative voci di entrata e di spe-sa alle partite di giro, sezione del bi-lancio che, come noto, non rileva aifini del Patto di stabilità”. In pratica,con mossa apparentemente furba, achiusura del bilancio consuntivo2010 ingenti somme sia in entratache in uscita sarebbero state dirotta-te nel capitolo di bilancio detto “Par-tite di giro” che non è soggetto a pattodi stabilità perché in esso sono con-tabilizzati movimenti di denaro chenon intaccano le casse dell’ente: peresempio, l’entrata in un c/c di denaridi altri che successivamente devonoessere versati al legittimo beneficia-rio.

Peccato però che le somme dirot-tate in tale capitolo di bilancio daparte della Provincia regionale diCatania non fossero di tale natura eche (guarda caso!!!) le uscite supe-rassero di gran lunga le entrate. In

particolare, tra i pagamenti allocatialle partite di giro erano ricompresevoci attinenti (eccome) al bilanciovero e proprio dell’ente: tra questeliquidazione di compensi a profes-sionisti, sentenze, spese per investi-menti, rimborso utenze, buoni pa-sto e anticipazioni di cassa varie...altro che partite di giro! Le sommecosì dirottate sono davvero ingenti:835 mila euro in entrata e ben 4,2milioni in uscita. In pratica perditeper 3,3 milioni di euro che eranostate mascherate mediante operazio-ni di cassa elusive.

La palla ora passerà al Ministerodell’Economia e delle Finanze, cui èstata data comunicazione dell’accer-tamento dei fatti da parte della Cortedei Conti siciliana: a questo puntoresta da capire chi e come dovràpagare per quanto avvenuto datal0ormai imminente abolizione del-l’ente stesso.

Alessandro Petralia

Quasi 203mila disoccupa-ti, tasso di occupazione in di-minuzione e cassa integrazio-ne in aumento. I dati allarman-ti per la provincia di Cataniasono stati resi noti dalla nuovasegreteria della Cisl eletta gior-ni addietro nel XVI congressosul tema “Il sindacato nuovo:partecipazione è cambiamen-to».

A seguito dei risultati allar-manti la stessa Cisl di Cataniaha elaborato durante l’incon-tro una serie di proposte sot-tolineate anche dall’interven-to finale di Maurizio Bernava,segretario generale del-la Cisl siciliana. «Il rilan-cio dell’industria e losviluppo del territorio – dice la confermata lea-der della Cisl cataneseRosaria Rotolo – passa-no anche attraverso l’im-piego dei Fondi struttu-rali europei che, con lanuova programmazio-ne, dovranno mettere adisposizione delle im-prese ingenti risorseeconomiche finalizzatead aumentare le capaci-tà competitive, puntan-do sull’innovazione tec-nologica. Il settore ma-nifatturiero deve esserein grado di saper innovare einventare prodotti e servizi coni quali rispondere ai nuovi bi-sogni, oltre a produrre conqualità e sostenibilità. Per l’in-dustria alimentare è fonda-mentale costituire una reale fi-liera in cui innovazione tecno-logica, valorizzazione e com-

mercializzazione dei prodottipossano favorire le eccellentirealtà catanesi». L’attività di unterritorio passa anche attraver-so la dotazione infrastruttura-le.

«A Catania, occorre riquali-ficare e rilanciare la zona in-dustriale: bisogna renderla at-trattiva e quindi sicura, dotatadi infrastrutture e di servizi utilialle imprese e ai lavoratori. Oc-corre operare decisioni di si-stema con l’approccio euro-peo della co-modalità, cioèl’organizzazione delle modali-tà di trasporto su gomma e su

ferro, marittima o aerea. Per lamobilità urbana ed extra-urba-na, tutte le opere – compresele infrastrutture ferroviarie, i si-stemi portuali Catania-Augustae aeroportuale Catania-Comi-so – devono trovare una nuo-vagovernance di sistema, co-stituita dalla Regione e dagli

Enti locali, con il coinvolgimen-to delle rappresentanze socialitra le diverse modalità di tra-sporto e le infrastrutture per in-tegrarsi tra loro a sostegno diun vero sviluppo del territo-rio». Ma è con l’edilizia che tra-dizionalmente si può subitorimettere in movimento la cir-colazione di denaro e di con-sumi.

«Attraverso una rivisitazio-ne del Patto di stabilità interno– ribadisce Rotolo – bisognafar ripartire le opere di riquali-ficazione dei centri storici edelle aree verdi, il recupero delpatrimonio edilizio, la messa insicurezza degli edifici pubblicie scolastici e investimenti peruna maggiore efficienza ener-getica degli edifici. Una cresci-ta che si riverbererebbe sulmondo delle imprese in gene-rale». La provincia di Catania,patria di tanti geni letterari e

musicali e in possesso di uninvidiabile patrimonio natura-listico, deve contare su un turi-smo di qualità. «Si può creareun circuito che metta insiemetali beni, che valorizzi l’identi-tà e li renda fruibili in tutte lestagioni, per favorire la presen-za turistica e quindi la creazio-ne di nuovi posti di lavoro neiservizi di accoglienza e di re-cettività.

Un adeguato livello di con-servazione e protezione del-l’ambiente è possibile coinvol-gendo, ad esempio, i 4.200 la-voratori della Forestale, con cuifavorire la fruizione dei parchinaturali presenti, dall’Etna aivicini Nebrodi». La Cisl si pre-para anche a contrattare con leamministrazione comunali an-ch’esse al centro della crisi, conmolte realtà al dissesto o giàcon piani di rientro pesanti,dove affrontare le vertenze del-

Nuovo allarme di disoccupazione

Dati Istat, 203mila disoccupati sotto l’etnaDati Istat, 203mila disoccupati sotto l’etnaDati Istat, 203mila disoccupati sotto l’etnaDati Istat, 203mila disoccupati sotto l’etnaDati Istat, 203mila disoccupati sotto l’etna

le partecipate per tutelare i la-voratori e salvaguardare il di-ritto ai servizi della cittadinan-za.

Per Bernava, che non ha ri-sparmiato critiche al governoCrocetta e alla politica sicilia-na, «la vera “rivoluzione”l’abbiamo fattanoi, sin dal 2009con la ricetta con-tro la recessione: occor-re cooperare tutti da chigoverna, alle parti socia-li, al mondo dell’impresaper offrire ogni condizio-ne di vantaggio e opportu-nità come aree liberate, capan-noni, incentivi fiscali e buro-crazia zero, per offrire oppor-tunità di investimento perl’economia produttiva. E’ fi-nito il tempo degli im-broglioni che pro-mettono chissà qua-li paradisi a spese

del denaro pubblico. Occorremettere al centro l’impresa cheinveste, controllata come qua-lità e legalità, perché è l’impre-

sa che diventa motore di svi-luppo.

Anche il bilancio della Re-gione siciliana dovrebbe anda-

re in tale direzione:sollecitare gli investi-tori. Ma non vedia-mo un briciolo di

strategia, solo presenze intalk show, conferenze stampa,proclami e divisioni della so-cietà». Accanto alla conferma-ta segretaria generale RosariaRotolo, i confermati della muo-va segreteria sono stati: Mauri-zio Attanasio, Rosario Pappa-lardo e Gavino Pisanu e la neo

eletta Rosaria Leonardi pro-veniente dalla segrete-

ria Fai Cisl. Guideran-no il sindacato per iprossimi quattroanni.

www.paesietneioggi.com 9JONICA

Le fatture dei tabulati telefonicidegli ultimi anni dei telefoni di ser-vizio degli impiegati del Comune diGiarre sono stati acquisti dai militaridella Compagnia di riposto dellaGuardia di Finanza. I finanzieri sonoal lavoro, ma il comandante, capita-no Antonino Costa, mantiene il piùstretto riserbo sulla questione. I ri-sultati dell’indagine, tuttavia, nondovrebbero tardare e potrebberoportare a risultati clamorosi.

Al centro dell’inchiesta giudizia-ria un traffico telefonico stimato incirca 24 mila euro effettuate, in par-ticolare, da due telefoni di altrettantiimpiegati, che si sarebbero collegatia linee hot e a cartomanti. Una fac-cenda della quale nessuno parla trai dirigenti. L’affaire ha avuto inizionella seduta consiliare dell’ 11 mar-

La cittadinanza giarrese chiede che sulla vicendasia fatta al più presto chiarezza

“Telefoni caldi” tra gli impiegati.“Telefoni caldi” tra gli impiegati.“Telefoni caldi” tra gli impiegati.“Telefoni caldi” tra gli impiegati.“Telefoni caldi” tra gli impiegati.Tutti i passaggi della vicendaTutti i passaggi della vicendaTutti i passaggi della vicendaTutti i passaggi della vicendaTutti i passaggi della vicenda

zo scorso, quando il consigliere dimaggioranza, Fabio Di Maria, rac-cogliendo insistenti voci che circola-vano nel Municipio, presentò un’in-terrogazione, per avere dal dirigen-te dell’area finanze, Letterio Lipari,copia delle bollette telefoniche rela-tive ai telefoni in uso agli impiegatipagate dal Comune. La richiesta erastata sottoscritta poi da quasi tutti iconsiglieri comunali ad esclusionedi Patrizia Lionti, Fabio Cavallaro,Agatino Zappalà e del presidenteRaffaele Musumeci, che hanno man-tenuto cautela sulla faccenda.

Il Consiglio comunale, esercitan-do un compito di vigilanza ha legit-timamente chiesto come vengonospesi i soldi pubblici. Ma perché queiconsiglieri non hanno votato la ri-chiesta? Per tutti, Fabio Cavallaro, ri-

sponde attraverso il suo profilo sulsocial netto Facebook: “Una richie-sta basata su una voce, “ncurtig-ghiu”, come si direbbe dalle nostreparti, arrivata sul tuo scranno, men-tre sei in consiglio comunale. Già seiarrivato in ritardo perché impegna-to in altre riunioni di partito e que-sto foglio con qualche firma che tipassa davanti...

Lo leggi e il solo pensiero chequalcuno possa averla combinatacosì grossa ti fa rimanere peggio delpresunto colpevole, soprattuttoquando nel mio breve mandato diamministratore e successivamente diConsigliere comunale il sottoscrittoha rinunciato ad utilizzare e posse-dere un utenza telefonica a caricodell’ente, continuando ad utilizzare,a proprie spese, il suo unico nume-

ro di telefono personale e lavorati-vo. Ma cosa cambia se c’é o non c’éla mia firma? Forse la Guardia di Fi-nanza non avrebbe richiesto i tabu-lati perché mancava l’unanimità delConsiglio comunale? Facile propor-re e/o firmare una richiesta del ge-nere se, tra i veleni del palazzo, qual-cuno ti ha passato un copia informa-le della famigerata utenza, un po’ piùcomplicato è assumersi la responsa-bilità di una firma di qualcosa chenon si conosce o che non si ha anco-ra avuto il tempo di approfondire.

Facile cavalcare il qualunquismo,il tempo della caccia alle streghe ecominciata da un bel po’, voi conti-nuate pure su questa scia, ma se allafine, tutti i politici “di tastiera” nonscenderanno in campo per ribaltarequesto continuo malessere, il Vostro

sarà stato puro eser-cizio...”. Tant’è, ma lacosa sta andandoavanti e infiamma lapiazza non solo vir-tuale. E’ partita la ri-cerca morbosa del odei presunti colpe-voli dello sperperodel denaro pubblico in un Comuneche fa la ricerca delle pulci ai cittadini,ad esempio andando a scovare ilmancato pagamento di “eccedenze”d’acqua di cinque anni fa e che battecontinuamente cassa.

Intanto, le Fiamme Gialle stannosvolgendo un’indagine conoscitiva atutto tondo per capire bene se di sola“vox populi” si è trattato o se ci sonoreali possibilità di consumazione diun reato molto grave, quello di pe-

culato, per il quale i codice penaleprevede pene molto severe. Nessu-na opposizione alla consegna delladocumentazione sarebbe stata fattadal dirigente della II area Letterio Li-pari, che non rilascia pubbliche di-chiarazioni, in attesa che venga fattachiara luce sulla torbida vicenda. Tutticomunque auspicano che sulla que-stione venga fatta chiarezza al piùpresto possibile.

Irene Ciaurella

“La cenere dell’Etna è unarisorsa”. Ad affermarlo è Gae-tano Monastra, il presidente diConfambiente Catania.

Dopo la copiosa pioggia dilapilli che ha coinvolto negliultimi giorni molti fra i comunidella Provincia di Catania,come il Comune di Giarre doveancora nonostante gli interven-ti in molte zone della città sonoancora presenti cumuli di sab-bia determinando la formazio-ne di piccole micro discariche,a tal proposito Monastra infat-ti, insieme al segretario Bran-cato e al vice presidente Failla,ha chiesto all’altro Vice Presi-dente, nella sua qualità diOnorevole regionale e compo-nente della IV° CommissioneAmbiente e Territorio dell’ARS,Gianfranco Vullo, di presenta-re all’Assemblea regionale unordine del giorno che impegniil Governo centrale affinchévenga risolto l’annoso “pro-blema” della cenere vulcani-ca, eliminando lo status giuri-dico di rifiuto alla cenere vul-canica in occasione degli or-

mai frequentiepisodi parossi-stici. La soluzio-ne suggerita daConfambiente siinquadra nel re-cente regola-mento che disci-plina i criteri perstabilire quandoun rifiuto cessadi essere quali-ficato tale: Endof Waste.

“L’ EoW rappresenta unamisura concreta per attuareuna consapevole politica delriciclo al di fuori dei trattati difilosofia ambientale che han-no fin qui impedito a tanti ma-teriali di entrare nel ciclo vir-tuoso del recupero – spiega ilpresidente Monastra - Infatti lamatrice della cenere vulcanicaè un eccellente materiale chesotto forma di inerte lavico vie-ne normalmente estratto dallecave e commercializzato in va-rie forme”.

Esso infatti soddisfa i criterispecifici previsti affinché un

materiale non sia da conside-rare rifiuto, vale a dire: la so-stanza o l’oggetto è comune-mente utilizzato per scopi spe-cifici; esiste un mercato o unadomanda per tale sostanza odoggetto; la sostanza e/o l’og-getto soddisfa i requisiti tecniciper gli scopi specifici e rispettala normativa e gli standard esi-stenti applicabili ai prodotti;l’utilizzo della sostanza e/o del-l’oggetto non porterà a impatticomplessivi negativi sull’am-biente o sulla salute umana.

La risposta dell’on. Vullonon si è fatta attendere.

L’EoWrappresentauna misura

concreta perattuare una

consapevolepolitica del

riciclo

Il Team Toscano(Giarre/Giovanissimi)presieduto da SalvoToscano e il Team To-scano (Allievi) presie-duto da Carmelo Con-tarino ripartono per lastagione 2013. Unadecisione salutata congrande gioia dagli spor-tivi giarresi e non solo. Nella “Sala Messina” ,nei giorni scorsi è stato presentato l’organicodelle due squadre ciclistiche per la stagione2013 alla presenza dei sindaci di Giarre TeresaSodano e di Riposto Carmelo Spitaleri, del con-sigliere provinciale, Francesco Cardillo, di Adria-na Vitale funzionaria dell’assessorato regionaleallo Sport, di Salvatore D’Aquila, nuovo presi-dente del Comitato regionale della FederazioneCiclistica Italiana. L’occasione è stata propizia perfare il punto sulla situazione ciclistica siciliana,“povera di mezzi, ma grande nella produzionedi atleti di grandissimo livello” che purtropposono costretti ad emigrare nelle Regioni del Nordse vogliono continuare la loro carriera. Parole dielogio nei confronti della grande opera educati-va e sportiva del due team sono state rivolte datutti gli intervenuti.

Per il nuovo anno il “Team Toscano” ha alle-stito una squadra di allievi (15-16 anni), cherappresenterà i colori del Team nelle varie gareregionali e nazionali che si svolgeranno da mar-zo a ottobre. Particolare attenzione è riservataalla categoria giovanissimi, i bambini dai 7 ai 12anni, per poter alimentare il vivaio che ha fatto

crescere il sodaliziogiarrese in quasi 10anni di attività: infatti ilprossimo anno la so-cietà festeggerà i 10anni dalla sua nascita.Per quanto riguarda lacategoria giovanissimiil Team si sta impe-gnando per far nasce-

re a Giarre una vera e propria “scuola di cicli-smo”, progetto portato avanti dalla “Federazio-ne Ciclistica Italiana”, per far sì che cresca il mo-vimento ciclistico giovanile, soprattutto in Sicilia,dove sempre meno bambini si avvicinano allosport del ciclismo, causa la scarsità delle stradepraticabili con la bici e poco transitate dalle autoe la mancanza di piste ciclabili o spazi dove po-ter andare con i bambini in sicurezza. La Sicilia èda sempre stata una regione attiva dal punto divista ciclistico: sono molti infatti i professionisti dinotevole spessore, che portano in giro per il mon-do i colori della nostra terra.

Ma, senza un nutrito vivaio giovanile, tuttoquesto viene a mancare. Dal 2004 il Team To-scano da un grosso contributo a questa catego-ria giovanile, è una tra le squadre più importantiin Sicilia: come esempio, due ragazzi del TeamToscano, Claudio Longhitano e Federico Tosca-no, dopo aver dato la maturità si trasferiranno inToscana in ritiro con la squadra e gareggiare tragli Under 23.

Nel corso della serata è stato consegnato ilpremio “Ruota d’Argento”, giunto alla sua 3° edi-zione, assegnato quest’anno al giarrese Giusep-

pe Trovato, un personag-gio “storico” dell’HinterlandIonico - etneo che ha datotanto al mondo del ciclismo,sia come maestro artigiano,sia con la fondazione dellasquadra “Bici e sport Trova-to” e della grande manife-stazione “Giarre in biciclet-ta, passeggiata ecologica,che registrava annualmentela partecipazione di migliaiadi partecipanti.

Confambiente, Monastra: ecco perchéConfambiente, Monastra: ecco perchéConfambiente, Monastra: ecco perchéConfambiente, Monastra: ecco perchéConfambiente, Monastra: ecco perchéla cenera dell’Etna è una risorsala cenera dell’Etna è una risorsala cenera dell’Etna è una risorsala cenera dell’Etna è una risorsala cenera dell’Etna è una risorsa

“Ritengo non ci sia nean-che un minuto da perdere - hadetto il componente della IV°Commissione Ambiente e Ter-ritorio dell’ARS - in quanto lagestione dell’emergenza cene-re incide negativamente suibilanci dei Comuni e dellaPubblica Amministrazione eche le proposta di Confam-biente, semplice ma risolutiva,può rappresentare, con le eco-nomie che ne deriveranno, unvalido perequativo per risarci-re tutti coloro che hanno subi-

to danni dall’even-to vulcanico, conparticolare attenzio-ne al comparto agri-colo”.

Il Presidente Mo-nastra dà la dispo-nibilità di Confam-biente a fornire gra-tuitamente consu-lenza qualificata atutte le amministra-zioni che hannoproblematiche am-bientali, con la cer-

tezza di poter offrire soluzionieconomiche e ambientalmen-te sostenibili, valide e imme-diatamente cantierabili, in vir-tù dell’esperienza maturata intanti anni di attività delle pro-prie imprese.

“Ci auguriamo -, concludeil presidente di Confambiente- che la giunta Crocetta nel ri-conoscere lo stato di calamitàavanzi da subito tale richiestaal Governo affinché la dichia-razione dello stato di emergen-za contempli l’eliminazionedello status giuridico di rifiutoper la cenere lavica”.

La decisione è statasaluta con grandegioia dagli sportivigiarresi e non solo

Ciclismo, il “Team Toscano” diCiclismo, il “Team Toscano” diCiclismo, il “Team Toscano” diCiclismo, il “Team Toscano” diCiclismo, il “Team Toscano” diGiarre riparte per la stagione 2013Giarre riparte per la stagione 2013Giarre riparte per la stagione 2013Giarre riparte per la stagione 2013Giarre riparte per la stagione 2013

Da Sinistra: DS Alfredo Garofalo, Enzo Marchese, Carmelo Coco, Danilo Caio, LuigiMilici, Simone Germanà, Federico Toscano, Filippo Scordo, Salvo Toscano Presidente. I. C.

www.paesietneioggi.com10 ACESE

E’ accaduto, sono stati approvatii piani di lottizzazione nell’area diSanta Venera al Pozzo di Acicatena.Una zona per tantissimi anni tutela-ta da un vincolo di non modificabi-lità del territorio. Vincolo di naturapaesaggistico temporaneo, tuttaviarinnovato di volta in volta alla sca-denza. Il 12 Febbraio scorso, il nuo-vo dirigente della Regione Sicilianadei Beni Culturali ha cancellato tuttii parchi della Provincia di Catania.Ironia della sorte, anche quello diSanta Venera al Pozzo di Acicatena.

Immediato il grido di paura per ilfuturo, il malaugurato ritorno dellaspeculazione edilizia. La motivazio-ne della cancellazione: “Non sussi-stono le condizioni logistiche e i pre-supposti scientifici”.

Come frenare la speculazioneedilizia che in questo modo avan-za? Il direttore Regionale dei Beni

Culturali asserisce “che non esisteun vero allarme per la zona di SantaVenera al Pozzo per la tutela dellaspeculazione edilizia esistono già ivincoli di legge”. Ma i vincoli sonoscaduti e i piani di lottizzazione sonostati approvati, interessano la colli-na di Casalotto e la zona ad alto ri-schio geologico la nota area dellaGazzena.

La prima accoglie i resti dei muli-ni ad acqua, la seconda zona di ri-trovamenti archeologici. Ma vera-mente il passato non ha nessun va-lore dal punto di vista d’insegnamen-ti. Vampolieri, conosciuta come lacollina del disonore costruttivo nonrappresenta niente.

Esistono tanti motivi non uno, perchiedere alla Regione un serio one-sto ripensamento sulla cieca cancel-lazione dei parchi archeologici. Sichiede un immediato intervento, ce-

Aci Catena fa i conti con la cancellazione dei parchi archeologici decisa dalla Regione

Parco Santa Venera al Pozzo,Parco Santa Venera al Pozzo,Parco Santa Venera al Pozzo,Parco Santa Venera al Pozzo,Parco Santa Venera al Pozzo,una nuova speculazione edilizia?una nuova speculazione edilizia?una nuova speculazione edilizia?una nuova speculazione edilizia?una nuova speculazione edilizia?

lere serio; oculato per fermare la lot-tizzazione, al contrario avviare uninteressante piano di conservazio-ne e di sviluppo turistico della colli- Agatino Arrabito

na di Casalotto, con i suoi mulini adacqua medievali e della zona dellaGazzena.

Il sindaco di Aci Castello Filippo Drago, dopo la vicenda dellapasserella pedonale - ciclabile di collegamento tra lungomare deiCiclopi di Acitrezza e lungomare Scardamiano di Aci Castellorimasta incompiuta,ha avanzato alla Regione Siciliana la richiestadi revoca della concessione demaniale.

Così i lavoratori del Lido dei Ciclopi di Acitrezza, preoccupatiper il proprio posto di lavoro, hanno organizzato un sit-in diprotesta davanti all’ingresso del Municipio castellese.

In una nota i lavoratori hanno fatto presente che: “nel lidolavorano 30 persone, a cui bisogna aggiungere le imprese e lesocietà esterne”. Per tale motivo i lavoratori preoccupati per il lorofuturo e quello delle loro famiglie si sono appellati alla sensibilitàdel presidente della Regione, Rosario Crocetta affinché la que-stione si risolva nei più breve tempo possibile visto l’approssi-marsi della stagione balneare. Il sindaco,dopo aver incontrato ilavoratori, ha puntualizzato come la questione della mancata rea-lizzazione della passerella non influisca sulla vicenda attuale. Aseguito di alcune denunce- ci ha dichiarato il sindaco castellese -è stato verificato che nel sito sul quale sorge il Lido dei Ciclopi,esistono delle irregolarità in riferimento alle autorizzazioni urbani-stiche. L’amministrazione del Lido dei Ciclopi dovrà palesare ilrispetto delle norme cominciando, ad esempio, dallo smontaggiodei tubi in ferro che sostengono le piattaforme sulle quali vieneedificato lo stabilimento balneare durante la bella stagione estiva.Tali tubi infatti - continua il primo cittadino Filippo Drago - inserititra uno scoglio e l’altro, non sono stati rimossi durante l’inverno,malgrado le autorizzazioni lo prevedessero, determinando evi-denti macchie di ruggine sulla roccia stessa. Inoltre - conclude - viè l’esistenza di piattaforme di cemento sulle quali sembra venga-no ancorate le cabine del Lido.Nei scorsi giorni Drago è statoconvocato a Palermo dalla Commissione Regionale “Territorio eAmbiente”per comunicazioni inerenti questa vicenda, allo statoattuale si attendono risposte più dettagliate sulla vicenda.

Sono quasi le 20 e la piog-gia cade forte in tutta la zonadell’acese. Da ore ormai acquae pioggia non permettono allestelle di brillare in cielo.

All’improvviso un fulminestordisce tutta la zona con lapotenza di un titano: va via laluce, partono gli allarmi di auto

e case.Un rapido giro di

telefonate conferma:il fulmine è cadutovicinissimo.

A fare le spesedella violenza dellanatura, però, non èla casa del vicino dicasa (perchè ognu-no pensa che siasempre la casa delvicino ad essere sta-ta colpita?) ma, adAci Sant’ Antonio, lacentralissima chiesadi San Biagio.

In auto, non cu-ranti della pioggiache continua a cade-

re seppur in maniera piùdebole dopo aver giàscaricato la propria po-tenza, ci dirigiamo ver-so il Paese del Casalot-to.

A due passi da piaz-za Maggiore e dal Muni-cipio due mezzi dei Vi-gili del Fuoco sono inazione per verificare lostato dell’antica chiesache in oltre due secoli di storiaaveva dovuto sopportare ter-remoti e umidità ma che mai,finora, si era dovuta confron-tare con i fulmini.

Tutto intorno alla chiesa,lungo le vie Regina Margheri-ta e San Biagio, i resti di unbombardamento di tufo e pie-tra lavica: dalla parte superio-re della chiesa si sono staccatipezzi che hanno praticamente

AciSant’Antonio,

un fulminecolpisce la

chiesa “SanBiagio”. Don

Rocca: “Dio haevitato una tra-

gedia”

Soliti ignoti approfittano dei danni eSoliti ignoti approfittano dei danni eSoliti ignoti approfittano dei danni eSoliti ignoti approfittano dei danni eSoliti ignoti approfittano dei danni efanno razzia di oggetti sacrifanno razzia di oggetti sacrifanno razzia di oggetti sacrifanno razzia di oggetti sacrifanno razzia di oggetti sacri

Acitrezza, Ciclopi: “la stagioneè alle porte e i nostri postidi lavoro sono a rischio”

Davide Quattrocchi

distrutto cinque auto parcheg-giate proprio accanto alla strut-tura mentre si contano dannimeno gravi su altre auto (al-meno una dozzina).

I Vigili del Fuoco, già in se-rata, hanno avuto modo dinotare come l’intera struttura

avesse subito seri danni strut-turali da quantificare ma solola mattina successiva hannopotuto appurare il punto esat-to in cui il fulmine ha colpito lachiesa: la lanterna della cupo-la risulta chiaramente spaccataa metà.

La chiesa da poche settima-na era sottoposta ad un attesointervento di restauro finanzia-to dalla Regione che avrebbe

portato alla riapertura, dopocinque anni, del luogo di cul-to. “Abbiamo rischiato una tra-gedia – le prime parole del sin-daco Pippo Cutuli pochi mi-nuti dopo il fulmine -. Solo percaso le vie Regina Margheritae San Biagio erano prive di

passanti dato che in ge-nere sono invece tra lepiù trafficate del centrostorico.

Al momento non pos-siamo dare notizie certesul futuro, soprattutto re-lativo agli interventi di re-stauro già iniziati: sarà laSovrintendenza a deci-dere il da farsi”.

Sulla stessa linea an-che Don Vittorio Rocca:“Dio ha evitato una tra-gedia. Adesso possiamoconcentrarci sui danniche speriamo non sianoingenti”.

Se i danni causati dalfulmine potranno essereconsiderati ingenti, almomento in cui scrivia-

mo, non si può ancora saperedato che il danno non è statoquantificato: sicuramente adaggravarlo, però, è stata l’azio-ne dei “soliti ignoti” che, po-chi giorni dopo, approfittandodei danni alla struttura si sonointrodotti in chiesa facendo raz-zia di oggetti sacri. E’ proprio ilcaso di dire che piove sul ba-gnato.

Il grido di disperazione dei lavoratori

www.paesietneioggi.com 11CULTURA E CURIOSITA

L’abbiamo incontrata a Catania,durante una tappa del suo tour.Noa è piccola, esile. Ci accoglie conla sua grazia innocente e felina, conun sorriso che è pieno di vita.

La sua voce diffonde gioia

La stella della world music si apre al nostro giornale

“L’amore è la fonte del mio“L’amore è la fonte del mio“L’amore è la fonte del mio“L’amore è la fonte del mio“L’amore è la fonte del miocanto”. Noa, la voce dell’Israelecanto”. Noa, la voce dell’Israelecanto”. Noa, la voce dell’Israelecanto”. Noa, la voce dell’Israelecanto”. Noa, la voce dell’Israele

ed entusiasmo, ma che cosac’è alla radice di questa vocecosì particolare?

“Credo che ci sia l’amore, nonquello delle canzonette sentimen-tali, ma un sentimento più vasto,una leva che vince tutte le resisten-ze e dona la serenità e poi è una

caratteristica degli Yemeniti… espri-miamo emozioni”.

Si è formata a New York, malei ha detto che non potrebbemai vivere lontano da Israe-le…. crisi di identità o il ri-chiamo della sua terra?

“I miei genitori, israeliani di na-scita e yemeniti di origine, si sonotrasferiti negli Stati Uniti quandoavevo un anno. Ho vissuto fino a17 anni a New York, dove ho stu-diato e fatto le prime esperienzeartistiche. Ma è stato l’amore, chemi ha fatto ritornare in Israele. Hoconosciuto mio marito alla HighSchool di New York, quando ave-

vo quindici anni. Spesso siamo lon-tani, ma siamo molto felici. Lì hoannullato le mie inquietudini e hocolto la più bella ricchezza delmondo: l’amore, appunto”.

Lei è stata interprete in Va-ticano di un’Ave Maria che hacommosso il mondo, ci ricor-da quella forte emozione?

“È stato un momento importan-te della mia vita, un’occasione uni-ca, speciale. E’ stato incredibile peruna cantante ebrea, israeliana, po-ter cantare un’Ave Maria. La stra-ordinarietà è stata che il Vaticanomi ha concesso di cantare questaversione inedita dell’Ave Maria, un

testo che ho scritto insieme a GilDor. Una preghiera per il mondo,per la pace. Devo dire grazie a PapaWojtyla, un Papa unico, che vole-va unire tutte le religioni del Mon-do; io l’ho apprezzato moltissimo”.

Viene spesso a Catania,cosa le piace o la emozionadella nostra terra?

“Amo la Sicilia. Il mio primoconcerto internazionale fu qui aCatania con il mio primo agenteche ha creduto in me, PompeoBenincasa. Puntualmente, da ven-titre anni vengo in Sicilia. Sentoquesta terra molto vicina alla miacultura mediorientale. E poi la Si-

cilia è meta fissa di vacanza con lamia famiglia”.

Nel suo repertorio non man-ca la musica napoletana, hamai pensato di cantare in si-ciliano?

“Il mio repertorio spazia anchenella musica napoletana, la riten-go una musica internazionale, manon sono una che canta tutte leculture del mondo, sono una can-tautrice, continuo a scrivere e com-porre la mia musica, solo in que-sto progetto “Classic”, ho dedica-to qualcosa alla musica napoleta-na, ma finisce qui”.

Lucio Di Mauro

Le sue opere dipinte sulle sponde dei carretti si trovano in tutto il mondo

Di Mauro, uno dei più grandi del carretto siciliano compie 100 anniDi Mauro, uno dei più grandi del carretto siciliano compie 100 anniDi Mauro, uno dei più grandi del carretto siciliano compie 100 anniDi Mauro, uno dei più grandi del carretto siciliano compie 100 anniDi Mauro, uno dei più grandi del carretto siciliano compie 100 anni

Attenzione, at-tenzione: diffusis-sima in tutto ilmondo la “sin-drome da fogliobianco”, soprat-tutto fra gli stu-denti. Milioni e milioni sono i po-veri disgraziati che diventano la pre-da di questo virus non contagiabi-le ma genetico. I sintomi possonovariare da soggetto a soggetto: c’èchi, non appena si ritro-va davanti un fogliobianco, pur sapendoche dovrà, in brevetempo, consegnareil suo lavoro, è af-fetto da contra-zioni addomi-nali e spasmimuscolar i ;c’è chi non riesce atrattenere un mal di testa im-provviso e chi si perde in quel bian-co ipnotico, pensando: “Ma che cisto a fare qua davanti?”; ci sono itipi che, con tanta nonchalance,gettano tranquillamente la spugna,decidendo di non sporcare quelcolore indice di purezza, capendodi poter anche risultare banali conuna sola riga; ci sono altri che pro-vano, si fermano, ricominciano, can-cellano, in un marasma di azionicapace di confondere perfino Con-fucio.

Per molti non esiste cura: il fo-glio rimarrà bianco per sempre e

Sindrome da foglioSindrome da foglioSindrome da foglioSindrome da foglioSindrome da fogliobianco: sintomi e curabianco: sintomi e curabianco: sintomi e curabianco: sintomi e curabianco: sintomi e cura

Spesso fra igiovani si ha paura

di scrivere delnostro futuro

non ci sono scuseche reggano, sem-plicemente quelfoglio ti mette cosìtanta ansia da te-nere la tua manobloccata a due

centimetri dalla carta; altri riesconoa smaltire la tensione ascoltando unpo’ di musica, guardando il cielofuori dalla finestra; altri ancora pren-dono un bel respiro, riordinano ipensieri, chiudono gli occhi e via,

la mano scivola sul biancoirrorando di nero

quel campoincolto. Lacura genera-le? Infondo lavera cura èportare il pen-siero dove troviun po’ di pace,ripetere un gesto,una frase, qualsi-

asi cosa che ti sia famigliare piùvolte finché non ti arriva l’ispirazio-ne, oppure basta svuotare la mentedi tutto ciò che non ti serve in quelmomento, concentrarti soltanto sultuo obiettivo finale.

C’è chi dice di non soffrire dellasindrome da foglio bianco ma infondo quasi in ognuno di noi si svi-luppa questo terribile virus, perchéspesso il foglio è la vita e noi abbia-mo paura di scrivere del nostro fu-turo.

Erika Sofia Allegra

In occasione dei nostri periodi-ci incontri, nel più puro dialetto,l’amico Di Mauro mi ripeteva: “Vidiprufissuri, iù haju canusciutu tantipirsunalità, m’hanu datu tanti ricu-

nuscimenti, haju ‘ntisu macari tantichiàcchiri, ma ‘stu “Museo” anco-ra non si vidi…”

La Provincia Regionale di Cata-nia sta cercando, nel più breve tem-po possibile, di inaugurare la strut-tura del Museo del carretto sicilia-no ad Aci Sant’Antonio, e già pron-ta da decenni.

Così, in occasione dei suoi 100anni, potrà avere il “Museo”, dovesi potranno vedere e apprezzare lesue opere dipinte sulle sponde deicarretti siciliani con i soliti perso-

naggi della Cavalleria Ru- sticana,di Orlando furio- so, di immaginidi Santi, storie popolari e di bri-ganti, utilizzando quei colori a vol-te vivaci, a volte tenui, come ri-chiede il soggetto da dipin- gere.

Domenico Di Mauro nasce il 4aprile 1913 a Guardia-Mangano,

frazione di Acireale,dove trascorre iprimi anni della suaadolescenza, suc-cessivamente, i ge-nitori non si trasfe-riscono ad Aci Sant’Antonio. Ancoragiovanissimo, fre-quenta la bottegadel futuro suoceroAntonio Zappalà datutti considerato ungrande maestro delcolore. Nel 1928,apre una bottega tut-ta sua.

Va a Milano suinvito dell’Unescoper dipingere le fian-cate di un carretto aPiazza Duomo. Nel‘70 è invitato alla

Mostra internazionale dell’Artigia-nato a Firenze, accetta l’invito e ini-zia il primo di tanti altri viaggi.

A Parigi nel parco “ La Corneu-ve “, rappresenta la Sicilia nel pa-diglione “tourisme et travail”.

Il successo è tale che il respon-sabile dell’evento gli chiede di tor-nare. L’anno dopo riesce a esporreaddirittura nel museo etnologicopiù importante del mondo, il “Mu-seè dell’Homme” di Parigi, otte-nendo un grande successo. E’ lasua sensibilità figurativa che gli ha

consentito di trasferire le atmosfe-re vive e palpitanti della Sicilia inmodo sempre più plastico sulla suatavolozza.

Oggi, alla veneranda età di cen-to anni, Domenico Di Mauro, harallentato l’attività nella sua botte-ga ad Aci Sant’ Antonio, ma è ri-masto il cognato Antonio Zappalà,anche lui figlio d’arte e suo indi-spensabile collaboratore. Le sueopere dipinte sulle sponde dei car-retti, si trovano in tutto il mondo.Una sua anfora è al Circolo cultu-rale di Mosca, un carrettino lo vol-le Jacqueline Kennedy per la CasaBianca ed altri suoi lavori si trova-no in Vaticano.

Non molto tempo fà sono an-dato a trovarlo e i suoi oc- chi sisono illuminati, poi, col suo gatti-no sulle ginocchia, per l’ennesimavolta, mi ha spiegato:”Prima che

io dipinga un carretto, il lavoro spet-ta al “Carradore”, colui che scolpi-sce e compone tutte le parti del car-retto, poi tocca a me, perché il la-voro del pittore di carretti si artico-la in tre fasi fondamentali: la “Co-loritura” di fondo, la “Decorazio-ne” con motivi geometrici e/o fito-morfi e antropomorfi, la “Figura-zione” con la rappresentazione divari soggetti sulle superfici esternedella cassa del carro”.

Ad ascoltarlo, con quegli occhipiccoli, ci si sente come trasportatiindietro nel tempo, fra i “don Al-fio” e gli altri personaggi Verghia-ni, lungo le trazzere e i vicoli diTrezza. Domenico riesce a proiet-tare nitidi fotogrammi di un passa-to pregno di nostalgie, filtrato daun delicato sentire d’artista. Augu-ri Domenico ed arrivederci all’an-no prossimo.

di Biagio Ficherastudioso di tradizioni popolari

Domenico Di Mauro e il poeta Biagio Fichera

Il Maestro Domenico Di Mauro nella sua bottega

dalla prima pagina

Come nasce il suo im-pegno nel sociale e all’in-terno delle Acli? Tutto na-sce nel periodo adolescenzia-le perchè mi sentivo in obbli-go con chi mi stava attorno. Dali ho sentito la vocazione per ilvolontariato, per il voler aiuta-re le persone, per poter dona-re un concreto impegno socia-le. Questa mia voglia si è ris-pecchiata nei valori cristianidelle Acli. Da lì, è nata unabella collaborazione che mi haportato a sposare a pieno tuttii loro impegni sociali, tra cui lafamiglia, i lavoratori e tutte quel-le persone che hanno bisognoanche di un semplice confortomorale.

Da presidente delle Aclidi Tremestieri mi dice qua-li sono le nuove insidie che

affliggono la nostra socie-tà? Purtroppo oggi ci sono tantiargomenti seri e tristi con cui sicondivide quotidianamente.Come la disoccupazione,l’emarginazione sociale, losmarrimento dei giovani. Oggi,quello che deve fare più pauraè che stiamo vivendo in unasocietà che non risponde alleesigenze né dei giovani, chesono il futuro, né agli anziani,che rappresentano la nostrastoria. Insieme, però, possia-mo costruire un buon futuro.

Che tipo di persone sirivolgono a voi, quali sonole richieste più comuni?Non c’è un tipo di personaspecifica. La nostra porta vuo-le essere aperta a tutti. Sicura-mente molte persone vengo-no per un servizio di assisten-za alla burocrazia. Ma moltevengono anche per una sem-

plice compagnia. Basti pensa-re a tutte quelle persone an-ziane che rimangono sole incasa. C’è chi viene anche peruna sistemazione nel mondodel lavoro. Per far fronte a que-sta sempre più continua richie-sta di lavoro, abbiamo avviatouno sportello “Incontra Lavo-ro” per cercare di dare a tuttiuna giusta collocazione lavo-rativa.

La disoccupazione gio-vanile ha toccato punterecord: perchè a suo avvi-so i giovani oggi hannomaggiori difficoltà ad inse-rirsi nel mondo del lavoro?Secondo me, due sono i fatto-ri importanti. La classe politicae gli stessi giovani. Entrambihanno le proprie responsabi-lità. La classe politica perchènon riesce a dare delle rispo-ste certe e concrete ai giovani. I

giovani, per fortuna una mini-ma parte, non cercano di scom-mettersi o di mettersi in giocoper qualunque tipo di occupa-zione lavorativa.

Che tipo di attività po-nete in essere per aiutarele famiglie bisognose? Ab-biamo creato uno sportello“Punto famiglia” per offrire deiservizi totalmente gratuiti supratiche mediche, burocratichee lavorative. Vogliamo e dob-biamo stare vicino alle famigliein qualsiasi modo, per non far-le sentire sole.

Come si affronta il disa-gio giovanile spesso cau-sato anche dal fatto che inuclei familiari si smem-brano sempre più facil-mente? Il disagio è propriocausato dallo smembramentodei nuclei familiari. Come han-no sempre detto il Papa Gio-

vanni Paolo II e Benedetto XVI,il centro della società è la fami-glia. Venendo a mancare ilsenso della famiglia, si perdo-no quei sani valori da trasmet-tere alle nuove generazioni.Pillole di guarigione per sana-re questa società.

Quanto può essere uti-le la formazione in tuttociò? E l’ente locale cheruolo può giocare? Formarei giovani vuol dire formare unsano futuro. Noi con “I giova-ni delle Acli” abbiamo volutocreare una realtà fortissima. Ungruppo che si incontra, si riu-nisce per attività culturali, divolontariato, sportive e ricrea-tive. Nel nostro “Acli Don To-nino Bello” di Tremestieri, ab-biamo creato un gruppo di gio-vani di sani principi che vivo-no a contatto con la realtà lo-cale ed il proprio territorio.

Abbiamo avviato delle inizia-tive per creare un forte sensodi appartamento alla propriaTerra. L’Ente locale deve avereil ruolo di avvicinarsi i giovanie non di farli scappare.

Anche la scuola e la chie-sa hanno le funzioni socialied educative d’un tempo:come si può rivalutare illoro ruolo? Noi vogliamo inte-ragire con le Parrocchie. Con ilnostro aiuto laico vogliamo dareun forte valore per ripartire. Glioratori devono essere visti comepunti di aggregazione e di so-cializzazione. Il nostro motto èproprio quello di essere “Prota-gonisti per il bene comune”.Come Acli vogliamo essere del-le sentinelle del territorio e deicostruttori di solidarietà. Dob-biamo formare vivai di giovaniche vivano il proprio territorio eche possano anche prendersi

l’impegno sociale verso il po-polo. Come diceva Don LuigiSturzo “La missione del cattoli-co in ogni attività umana, politi-ca, economica, scientifica, artisti-ca, tecnica è tutta impregnata diideali superiori, perché in tuttovi si riflette il divino”. Approfittoper esprimere gioia per la no-mina del nuovopapa France-sco I e peraugu ra rebuona Pa-squa aimiei concit-tadini e a tuttii vostrilettori.

Attività sociale e impegno politico con un comune denominatore: stare tra le gente

Tremestieri. Di StefanoTremestieri. Di StefanoTremestieri. Di StefanoTremestieri. Di StefanoTremestieri. Di Stefano: ”Protagonisti per il bene comune”: ”Protagonisti per il bene comune”: ”Protagonisti per il bene comune”: ”Protagonisti per il bene comune”: ”Protagonisti per il bene comune”Ignazio De Luca

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