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1 Anno Scolastico 2014/2015 ESAME DI STATO DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE INDIRIZZO : R.I.M CLASSE 5^ SEZ. B

ESAME DI STATO DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

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Page 1: ESAME DI STATO DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

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Anno Scolastico 2014/2015

ESAME DI STATO

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

INDIRIZZO : R.I.M CLASSE 5^ SEZ. B

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ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL CORSO DI STUDI

(Legge 425/97 -D. P.R. 323/98 ART. 5.2/O.M.38/99)

B) SCHEDE INFORMATIVE ANALITICHE RELATIVE ALLE DISCIPLINE DELL'ULTIMO ANNO DI CORSO Pag. 12

1. Italiano Pag. 13

2. Storia Pag. 18

3. Inglese Pag. 22

4. Francese Pag. 27

5. Tedesco Pag. 35

6. Economia aziendale Pag. 37

7. Matematica Pag. 43

8. Diritto Pag. 48

9. Relazioni internazionali Pag. 53

10. Educazione fisica Pag. 59

11. Religione Pag. 62

C) SCHEDA RELATIVA ALLE ATTIVITA' ITERDISCIPLINARI Pag. 65

INDICE: A) SCHEDA INFORMATIVA GENERALE COMPRENDENTE A.1 Composizione del Consiglio di classe Pag. 4

A.2. Elenco dei candidati Pag. 5

A.3.Presentazione della classe: 1) Storia della classe Pag. 6

2) Continuità didattica Pag. 6 3) Situazione pregressa Pag. 6 4) Considerazioni sulla nuova articolazione Pag. 7 5) Situazione iniziale dell'anno scolastico in corso Pag. 7 6) Attività integrative Pag. 7 7)Considerazioni particolari Pag. 7 8)Clil Pag. 7 Scheda relativa esperienza stage Pag. 8 Progetto Leonardo Pag. 9 Obiettivi trasversali e comuni del C.di classe Pag.10 Valutazione complessiva risultati ottenuti Pag.11

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D) SIMULAZIONE DI PRIMA E TERZA PROVA SCRITTA Pag. 66 E) GRIGLIE DI VALUTAZIONE PRIMA, SECONDA e TERZA PROVA Pag. 89

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A) SCHEDA INFORMATIVA GENERALE A.1 - COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE 5^B

DOCENTI MATERIE ORE SETT.

Minelli Roberto Italiano 4

Minelli Roberto Storia 2

Puccini Patrizia Economia Aziendale e geopolitica 6

Manfredini Marilena Matematica 3

Lami Laura Diritto 2

Lami Laura Relazioni internazionali 3

Ternali Fabio Tedesco 3° lingua 3

Leoni Luisa Inglese 1° lingua 3

Gianelli Paola Francese 2° lingua 3

Longagnani Paola Educazione fisica 2

Masoch Paola Religione 1

COMPOSIZIONE DELLA COMMISSIONE - CLASSE 5^B

DISCIPLINA MEMBRI INTERNI Italiano Minelli Roberto Tedesco Ternali Fabio Diritto Lami Laura DISCIPLINA MEMBRI ESTERNI Economia Aziendale Francese Inglese

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A.2 - ELENCO CANDIDATI

Cognome e Nome

1 ANDREOZZI STEFANIA

2 ARENA DANIELA

3 BERTONI FRANCESCO

4 BORTOLUCCI DEBORA

5 CASTELLI GIULIA

6 COVILI LORENZO

7 FERRARI MARIKA

8 GIANAROLI ROBERTA

9 MAZZOCCHI CHIARA

10 MIKELI HEKTOR

11 PELI SILVIA

12 PITETSKY NIKITA

13 PUCCINI MARA

14 RAHMOUN SOUFIA

15 ROSSI MARIA GIULIA

16 TAZZIOLI ELENA

17 TOLLARI GIORGIA

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A.3 - PRESENTAZIONE DELLA CLASSE 1.STORIA DELLA CLASSE La classe 5^B sezione R.I.M, mista, è composta da 17 studenti (4 allievi, 13 allieve, 11 residenti a Pavullo, 3 a Montecreto, 1 a Serramazzoni, 1 a Sestola e 1 a Fanano) . La classe, in prima, era for-mata da 22 alunni, di cui 7 non sono stati ammessi alla classe seconda (che è nata dalla fusione di tre sezioni). Anche in terza la classe ha subito modifiche, infatti è iniziato un nuovo indirizzo (RIM) che ha portato gli alunni a fare una scelta e a cambiare nuovamente i suoi componenti, inoltre, si è inserito uno studente ripetente. In quarta, tre alunne non sono state ammesse alla quinta. La classe si è sempre presentata eterogenea nell’ impegno, nella partecipazione e nell’ interesse degli allievi, una parte dei quali piuttosto fragile per metodo di studio e per preparazione complessi-va. Fortunatamente e’ sempre stato presente anche un gruppo di studenti vivace nella partecipazione al dialogo didattico ed educativo, che ha consentito agli insegnanti di raggiungere pienamente gli obiettivi pianificati. 2. CONTINUITA’ DIDATTICA Il percorso di studi compiuto dalla classe 5^B è stato regolare solo in alcune discipline, infatti la classe, nel corso del triennio, ha potuto avvalersi della continuità didattica in Matematica ed Eco-nomia aziendale, Italiano e Francese, Inglese, Educazione Fisica e Religione. Per quanto riguarda le materie: Diritto/ Relazioni internazionali e Tedesco, si sono susseguiti diversi insegnanti, con cam-biamenti anche in corso di anno scolastico (soprattutto in quarta per tedesco). 3.SITUAZIONE PREGRESSA Come già affermato, una parte della classe ha evidenziato fin dalla terza un interesse ed una moti-vazione all’apprendimento positivi: le lezioni sono state seguite da questi studenti con attenzione e la partecipazione è stata attiva nella maggior parte delle discipline. L’impegno di questi alunni è sta-to sempre continuo ed apprezzabile, per altri, invece, è risultato poco omogeneo; pertanto i risultati conseguiti nella classe terza e quarta non sono stati uniformi: soddisfacenti per alcuni, alterni e tal-volta piuttosto scarsi per altri. Il metodo di studio, sia nella classe terza sia al termine della classe quarta, risultava ancora per mol-ti studenti poco organizzato, Anche le capacità di analisi delle problematiche trattate rimanevano fragili per alcuni studenti, si attestavano su livelli più che sufficienti per altri e buoni per il gruppo segnalato inizialmente. Le competenze comunicative, pur migliorate rispetto ai livelli iniziali, dove-vano essere ancora potenziate con arricchimento del lessico specifico delle varie discipline. Gli obiettivi didattici dei due anni propedeutici alla classe quinta non erano stati conseguiti da tutti gli studenti e pertanto il Consiglio di Classe, all’inizio di quest’ultimo anno di studi, si è prefissato il raggiungimento di un più elevato livello di competenze e capacità critiche e rielaborative per tutta la classe. Sotto il profilo comportamentale, la classe ha frequentato nel rispetto delle regole e il clima di col-laborazione fra alunni e insegnanti ha consentito di instaurare rapporti interpersonali corretti e re-sponsabili.

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4.CONSIDERAZIONI SULLA NUOVA ARTICOLAZIONE “RELAZIONI INTERNAZIO-NALI PER IL MARKETING” L’articolazione RIM presenta contenuti specifici relativi ai profili giuridico-economici del commer-cio e del marketing internazionale, lo studio di tre lingue, Inglese, Francese, Tedesco e altri contenu-ti comuni all’indirizzo AFM. Tale articolazione presenta infatti un percorso nuovo rispetto al passato, non potendosi individuare come proseguimento naturale degli indirizzi di studi precedenti. La figura professionale che deve uscire da questo corso di studi differisce da quella tradizionale dell’AFM (amministrazione finanze e marketing) e da ciò non può prescindere una corretta valutazione circa le specifiche conoscenze e competenze contenute nel ”regolamento sul riordino degli istituti tecnici” e nelle successive linee guida per il secondo biennio e quinto anno degli istituti tecnici commerciali, settore economico, in-dirizzo AFM, articolazione RIM 5. SITUAZIONE INIZIALE NELL’A.S. IN CORSO In relazione a quanto detto sopra la situazione iniziale della classe nell' anno scolastico in corso si caratterizza per una scarsa omogeneità: un gruppo di studenti evidenzia capacità critiche buone e metodo di studio autonomo, un altro si caratterizza per l'impegno accettabile nell'assolvimento degli impegni scolastici, pur presentando difficoltà in alcune discipline, mentre altri allievi/e presentano ancora lacune nella preparazione di base e soprattutto scarsa autonomia nell' organizzazione del la-voro. 6.ATTIVITA’ INTEGRATIVE SVOLTE NEL TRIENNIO CON PARTICOLARE RIFERI-MENTO A QUELLE SVOLTE NELL'ANNO SCOLASTICO IN CORSO -Progetto Erasmus plus: parteciperanno le alunne: Bortolucci Debora (Cannes) Mazzocchi Chiara (Portsmouth) -Progetto Clil: 2 unità di 10 ore prima unità: “Depressione, crisi del 29 New Deal” seconda unità: “La guerra fredda” CLIL In linea con le indicazioni ministeriali sulla metodologia CLIL (nota Miur, n.4969 del 25 luglio 2014 – Norme transitorie, che fa seguito alla nota n.240 del 2013), il Consiglio di classe, pur tenendo conto che nelle note sopra citate si precisava che "l’introduzione non è perentoria, ma bensì graduale, contrassegnando dunque detta nota lo stato di transitorietà della norma sino a che essa arrivi ad un inserimento a regime nell'ordinamento", ha comunque deciso di prevedere un insegnamento CLIL, nonostante il fatto che nelle discipline d'indirizzo, che dovrebbero essere le uniche destinatarie di tale metodologia negli istituti tecnici, i docenti non possedessero i titoli necessari. Il docente di Italiano e Storia è in possesso del titolo linguistico (C1), ma non ancora di quello metodologico, perciò il Consiglio di classe ha deciso di programmare l'attività CLIL per l'anno scolastico 2014-15 mediante due moduli di Storia trattati in lingua inglese. Per restare fedeli allo spirito della norma si sono scelti due argomenti particolarmente collegabili alla tematica economica (La grande depressione del '29 e il New deal) e di marketing, inteso nel senso più ampio di marketing politico, ovvero propaganda (La guerra fredda). Il tempo destinato alla metodologia CLIL è stato di 16 ore, quindi circa il 25% del monte ore della materia, ben al di sotto del 50% della DNL veicolata in lingua straniera di cui parla la nota. In considerazione di questo si è deciso di non introdurre gli argomenti svolti con metodologia CLIL nelle simulazioni di terza prova e si chiede alla commissione a testare la preparazione degli studenti solamente durante il colloquio orale.

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SCHEDA RELATIVA ALL’ESPERIENZA DI STAGE DELLA CLASSE QUARTA

Al progetto “Stage”, inserito nel Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto, hanno partecipato tut-ti gli studenti della classe.

Le finalità principali del progetto sono:

1. Attivare nella scuola concreti momenti di ricerca interdisciplinare a valenza pedagogica e for-mativa basati sull'esperienza educativa del lavoro.

2. Creare momenti di scambio tra realtà scolastica e quella professionale, tra mondo della forma-zione e mondo del lavoro

3. Permettere agli allievi di incontrare la realtà lavorativa che può essere sperimentata direttamente (formazione in situazione) e in modo privilegiato utilizzando i contesti aziendali come elementi e risorse integrativi per il processo di apprendimento,

4. Favorire nei partecipanti il processo di presa di coscienza di sé attraverso un’esperienza che crea l’occasione per stimolare una riflessione sulle capacità, sui propri punti di forza e di debolezza in rapporto con le possibilità professionali offerte dal territorio.

5. Far conoscere e far comprendere la realtà socio-economica, le opportunità formative, professio-nali e occupazionali, sviluppando rappresentazioni del lavoro efficaci e realistiche;

6. Individuare spazi, settori e modalità di diretto interesse lavorativo, indipendentemente dal fatto che, al termine del percorso scolastico intrapreso, intendano proseguire con gli studi universitari, o cercare un inserimento lavorativo

7. Rafforzare l’autostima e la capacità di riconoscere e valorizzare le proprie risorse, interessi e mo-tivazioni allo scopo di costruire il progetto personale di scelta;

8. Arricchire il proprio bagaglio culturale e incrementare apertura e flessibilità mentali;

9. Incrementare la capacità di interpretare e correlare i fattori in gioco nei processi di scelta profes-sionale: le variabili personali, le influenze socio-culturali, le caratteristiche del contesto, i cambia-menti in atto nel raccordo scuola - formazione professionale - lavoro;

3. Sviluppare abilità per fronteggiare positivamente le situazioni di transizione all’interno della formazione e dalla formazione al lavoro, attraverso la promozione di atteggiamenti flessibili e di strategie di azione adeguate.

Il progetto è stato realizzato in 2 fasi:

1)fase di preparazione in classe (4 ore) sulle norme di sicurezza:

2) esperienza diretta in azienda, durata due settimane

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PROGETTO “LEONARDO ”

Due studentesse della classe, Gianaroli Roberta e Tollari Giorgia sono state selezionate per il Pro-getto “Leonardo ”. Il progetto, inserito nel Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto, che vi ha preso parte insieme ad altre 14 scuole in Italia, era articolato come segue:

− Una formazione durante l’anno scolastico in orario extrascolastico on line − Stage lavorativo di 4 settimane a Francoforte seguendo un percorso professionalizzante

che si è concluso con una relazione in inglese inviata al ministero; − Rendicontazione dell’attività.

Le studentesse sono partite durante l’estate 2014 con il progetto Leonardo “F.O.U.R”, potenziato rispetto all’edizione precedente con :

- Una formazione in presenza con 10 ore di lingua e 8 ore di informatica - Un corso residenziale di due giorni a Castione della Presolana sulle tecniche di

marketing

Le competenze che i ragazzi hanno acquisito, attraverso la partecipazione a tali esperienze (stage in Italia, progetto Leonardo ), sono le seguenti.

Essere in grado di:

• Sperimentarsi e sperimentare un primo approccio alla realtà lavorativa riflettendo anche sulla corrispondenza con la formazione erogata a scuola (obiettivo conoscitivo/orientativo);

• Valorizzare le proprie risorse per affrontare e gestire una situazione complessa e stressante come quella del primo inserimento lavorativo;

• Sviluppare autonomia nell’organizzazione del proprio lavoro;

• Iniziare a riconoscere le differenti tipologie di impresa e servizi presenti sul territorio sia dal punto di vista organizzativo che dal punto di vista produttivo;

• Iniziare a sviluppare una propria storia formativa e lavorativa cominciando a costruirsi un progetto individuale;

• Apprendere ad integrare le conoscenze acquisite a scuola con quelle richieste nel corso dello stage e sviluppare una maggiore motivazione ad uno studio qualitativamente elevato e basato su esigenze concretamente riscontrate.

Certificazioni linguistiche:

Nel terzo anno alcuni alunni hanno conseguito il PET B1 rilasciato dall’Istituto Cambridge

Nel quarto anno tre studenti hanno conseguito il DELF B1 rilasciato dall’ Alliance Francaise

Altre attività integrative svolte nell’anno sono state:

1.Viaggio di istruzione a Parigi: l'insegnante di Francese ha curato l'itinerario e le visite perchè gli alunni potessero consolidare le conoscenze linguistiche oltre che storiche- geografiche e artistiche dei partecipanti

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2.Attività di orientamento post secondario: visita alle Università di Bologna, Modena - Reggio E-milia. 4.Progetto sull’ utilità del servizio civile

5.Progetto sportivo di Istituto 6.Attività di recupero effettuate in itinere 7.Festa dell'Europa con esperti del “Europe Direct” di Modena 8.Spettacolo teatrale “In trincea” 9.Progetto “ANT”

6. CONSIDERAZIONI PARTICOLARI Per quanto riguarda la definizione delle aree disciplinari sulla base del DM 449 del 10/11/1998 art.5, il Consiglio di Classe ha suggerito tale ripartizione delle discipline : A) area linguistica, storica e letteraria : Italiano, Storia e Lingue straniere B) area tecnico-scientifica: , Matematica applicata, Economia aziendale, Diritto e Relazioni interna-zionali. Tale suddivisione è finalizzata alla correzione delle prove scritte ed alla conduzione del colloquio d' esame. Le lingue straniere possono comunque rientrare in entrambe le aree dal momento che molti argomenti sono comuni anche con le materie dell' area tecnica. A.4 OBIETTIVI TRASVERSALI E COMUNI DEL C. di C. Nella programmazione di inizio anno scolastico il Consiglio di Classe aveva fissato i seguenti obiet-tivi trasversali: 1. Comportamentali: • Rispetto delle regole • Partecipazione corretta ed attiva alla vita scolastica • Flessibilità Tutti i docenti sono concordi nell' affermare che la classe ha complessivamente raggiunto tali obiet-tivi. 2. Cognitivi: • Utilizzare un metodo di studio autonomo ed efficace; una parte della classe ha raggiunto tale o-

biettivo, mentre altri studenti tendono ancora ad un’assimilazione mnemonica e ripetitiva.

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• Comunicare in modo efficace; metà degli studenti ha acquisito una modalità comunicativa cor-retta, precisa nei termini ed efficace; l'altra metà incontra ancora incertezza ad esprimersi in modo adeguato e scorrevole

• Sviluppare capacità logiche ed analizzare fenomeni complessi; le capacità logiche sono media-mente soddisfacenti; tuttavia, mentre alcuni allievi si sono distinti per le loro capacità, altri, pre-sentano ancora incertezze ad esprimere giudizi coerenti ed a trovare soluzioni logiche a proble-mi nuovi.

• Lavorare in gruppo su progetti; la classe ha dimostrato di saper lavorare in équipe con un coin-volgimento attivo e proficuo.

• Sapersi documentare; anche questo obiettivo può ritenersi raggiunto solo da una parte della classe; specialmente in quest'anno scolastico un gruppo di studenti si è generalmente attivato nella ricerca di fonti adeguate per approfondire tematiche particolari, organizzando le informa-zioni e producendo documenti di lavoro completi ed esaurienti, ma ciò non vale per la totalità degli allievi/e

A.5 VALUTAZIONE COMPLESSIVA DEI RISULTATI OTTENUTI Anche in questo anno scolastico la classe ha dimostrato un comportamento corretto ed i rapporti interpersonali con gli insegnanti sono stati caratterizzati dal dialogo e dalla collaborazione. Una par-te della classe ha dimostrato attenzione alle lezioni, mentre un altro gruppo ha seguito con disconti-nuità. L' impegno prestato è stato eterogeneo, sia a livello individuale, sia in rapporto alle varie materie, nel complesso è risultato positivo per alcuni, non sempre adeguato per altri Solo alcuni allievi si sono contraddistinti per capacità buone, accompagnate da studio assiduo e da costanza nell' applicazione. Le competenze espressive orali sono soddisfacenti per alcuni, per altri permane insicurezza esposi-tiva. La preparazione complessiva della classe è pertanto accurata solo per alcuni studenti, accettabile per un altro gruppo, modesta per la restante parte.

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B) SCHEDE INFORMATIVE ANALITICHE RELATIVE ALLE DISCIPLINE DELL'ULTIMO ANNO

1. Italiano

2. Storia

3. Prima lingua inglese

4. Seconda lingua francese

5. Terza lingua tedesco

6. Economia aziendale

7. Matematica

8. Diritto

9. Relazioni internazionali

10. Educazione fisica

11. Religione

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SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINARE

CLASSE QUINTA SEZ. B Indirizzo: ITC RIM Docente: Roberto MINELLI Disciplina: Italiano Testi in uso: Di Sacco Paolo - Basi Della Letteratura (Le) - Vol. 3a+3b / 3a: 3 Dall’unita' D’italia Al Primo Novecento - 3b: L’eta' Contemporanea - B.Mondadori

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1 – PROSPETTO RIASSUNTIVO DISCIPLINARE

Contenuti

Naturalismo e verismo

− Emile Zola e il romanzo sperimentale − La teoria di Taine − Confronto naturalismo-verismo

Giovanni Verga

− La vita − La formazione e l'attività precedente all'adesione al verismo − La conversione al verismo 1. Vita dei campi

1. La lupa − Il ciclo dei vinti 1. I Malavoglia

1. L'impersonalità del narratore 2. Il coro dei parlanti, i proverbi, il discorso indiretto libero 3. Regressione e straniamento

2. Mastro Don Gesualdo 1. La religione della roba

Decadentismo

− L'influenza delle nuove teorie scientifiche − La fine delle certezze tradizionali − Il futurismo 1. I manifesti − I crepuscolari 1. Gozzano − L'ermetismo

Gabriele D’Annunzio

− La vita inimitabile 1. Il poeta vate 2. L'impresa di Fiume − Sperimentalismo ed estetismo 1. Il panismo 2. Il superomismo e Nietzsche − I romanzi 1. Il piacere 2. Le vergini delle rocce − Le Laudi 1. Maia 2. Elettra 3. Alcyone

1. Antropomorfismo e metamorfismo 2. La sera fiesolana 3. La pioggia nel pineto

− Il Notturno

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Giovanni Pascoli • La vita

1. Dal socialismo al populismo − La poetica del fanciullino − Il percorso delle opere 1. Myricae

1. Lo sperimentalismo fonico e lessicale 2. Le figure retoriche 3. Novembre 4. Lavandare 5. X agosto

2. Canti di Castelvecchio 1. Il gelsomino notturno

3. Poemetti e nuovi poemetti 1. Il romanzo in versi

Italo Svevo

− La vita 1. Trieste: crocevia culturale − La coscienza di Zeno (Lettura integrale) 1. Letteratura e psicoanalisi 2. Il "tempo misto" 3. Salute e malattia 4. La figura dell'inetto 5. Prefazione e preambolo 6. Il fumo 7. Storia del mio matrimonio 8. Storia di un'associazione commerciale 9. Psico-analisi

Luigi Pirandello

− La vita − Le idee 1. Il relativismo 2. La forma e la vita 3. Comicità e umorismo − Novelle per un anno 1. Il treno ha fischiato − Gli antiromanzi 1. Il fu Mattia Pascal

1. L'inetto 2. Il doppio

2. Uno, nessuno e centomila 1. La scomposizione della personalità 2. La vita non conclude

− Le fasi del teatro 1. Il teatro del grottesco 2. Il teatro nel teatro

1. Sei personaggi in cerca d’autore 3. Il teatro dei miti

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Giuseppe Ungaretti

• La vita • Lo stile • Da Il porto sepolto a L'allegria

o Il porto sepolto o I fiumi o San Martino del Carso o Veglia o Commiato

Eugenio Montale

12. La vita 13. Il male di vivere e l'esistenzialismo 14. Oggetto emblematico e correlativo oggettivo 15. La critica al consumismo e all'informazione 16. Opere e temi

1. Ossi di seppia 1. Non chiederci la parola 2. Meriggiare pallido e assorto 3. Spesso il male di vivere ho incontrato

2. Le occasioni 1. La casa dei doganieri

3. Satura 1. Ho sceso dandoti il braccio un milione di scale

Il romanzo della seconda metà del novecento

a) Le due fasi del neorealismo b) Il romanzo degli anni '60 c) Il romanzo postmoderno

1) Umberto Eco 2) Sebastiano Vassalli

i. La Chimera La prima prova dell’Esame di Stato

− Il saggio breve − Il tema di attualità − L'analisi del testo

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2 - METODOLOGIA (4) In questo anno le lezioni sono state in maggioranza frontali, solo in piccola parte dialogate, principalmente per l'interesse non particolarmente forte mostrato dagli studenti nei confronti della materia. L'aula, dotata di strumenti multimediali ha permesso di vivacizzare le lezioni mediante l'utilizzo di immagini, brevi filmati e accesso ai testi integrali dalla rete. Gli alunni hanno comunque dimostrato di trovarsi più a loro agio con una forma di insegnamento più tradizionale. L’analisi del testo è stata limitata agli elementi essenziali dei testi presentati, preferendo un approccio più basato sulla storia della letteratura. 3 - MEZZI, STRUMENTI, SPAZI (5-6) Libri di testo Appunti, fotocopie, Internet 4 - OBIETTIVI RAGGIUNTI E RISULTATI OTTENUTI • svolgere una relazione orale della durata di pochi minuti, anche sulla base di appunti, su un ar-

gomento culturale o professionale appositamente preparato;

• comprendere semplici testi relativi anche all'ambito professionale, con la padronanza dei relativi linguaggi specialistici;

• comprendere gli elementi essenziali di testi di carattere argomentativo, di livello non specialisti-co, su temi di rilievo culturale;

• acquisire selettivamente, raccogliere e ordinare informazioni da testi diversi;

• redigere semplici testi argomentativi su tematiche di interesse personale, culturale, sociale ed economico.

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SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINARE

CLASSE QUINTA SEZ. B Indirizzo: ITC RIM Docente: Roberto MINELLI Disciplina: Storia Testi in uso: Feltri - La Torre e il Pedone - SEI

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Contenuti (1)

La crescita industriale e l’età giolittiana − La crisi di fine secolo − Sviluppo, squilibri, lotte sociali

− I fenomeni migratori − La sindacalizzazione

− Il riformismo liberale di Giolitti − Riforme sociali ed economiche − L'avvicinamento ai socialisti − Il rapporto coi cattolici e il Patto gentiloni − La guerra di Libia

La prima guerra mondiale

− L'ascesa della Germania − Crisi marocchine e guerre balcaniche

− Lo scoppio del conflitto − Neutralismo e interventismo

− Lo svolgimento del conflitto − Guerra di trincea e di logoramento − Il fronte italiano − L'intervento degli USA e i 14 punti di Wilson − La vittoria dell'Intesa

− Le eredità della guerra − La fine dell'egemonia europea − I trattati di pace − Il crollo degli imperi asburgico e ottomano

La nascita dell’Unione Sovietica

− Il crollo dello zarismo − L'arretratezza russa − La rivoluzione di Febbraio

− La russia rivoluzionaria − Bolscevichi e soviet − Lenin e le tesi di Aprile − La rivoluzione d'Ottobre − La guerra civile e la nascita dell'URSS

− Lo stalinismo − La Nep − La successione a Lenin − Collettivizzazione e piani quinquennali − Le "purghe" staliniane

Il totalitarismo

− Il fascismo − La crisi del dopoguerra in Italia e il biennio rosso

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− Lo squadrismo − La marcia su Roma e il delitto Matteotti − Le leggi fascistissime − I patti lateranensi − L'economia fascista (quota 90, IMI e IRI) − La conquista dell'Etiopia

− Il nazismo − L’ascesa di Hitler − L'eliminazione delle opposizioni − Le leggi razziali − Economia di guerra

The Great Depression (CLIL) 3) Measuring the Great Depression 4) What Really Caused the Great Depression? 5) Dealing with the Great Depression 6) Could It Happen Again?

La seconda guerra mondiale

− L’espansionismo hitleriano − Il patto Molotov Ribbentrop e l'invasione della Polonia − La sconfitta della Francia, la Battaglia d'Inghilterra e l'attacco alla Russia − Il nuovo ordine nazista e il collaborazionismo − La guerra parallela dell'Italia − L'entrata in guerra degli USA − La caduta del fascismo e l'armistizio − La Resistenza in Italia − La fine della guerra in Europa e Giappone − Il sistema concentrazionario e la Shoah − Le foibe

Il secondo dopoguerra

− Il mondo bipolare − La divisione della Germania e la crisi di Berlino − Il piano Marshall − Nato e Patto di Varsavia − La guerra del Vietnam (svolto dopo il 15 maggio)

The Cold War (CLIL)

− What was the Cold War? − Dr. Strangelove − Cold War Propaganda

L’Italia repubblicana (svolto dopo il 15 maggio)

− Il referendum e l’Assemblea Costituente − Le elezioni del 1948 − Il miracolo economico

Approfondimento multimediale: Ridere della guerra

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• Il film comico e i conflitti bellici o La grande guerra o La vita è bella o Dr. Strangelove (CLIL) o M.A.S.H. (dopo il 15 maggio) o Underground

2 - METODOLOGIA (4) Le lezioni sono state in massima parte di tipo frontale, a volte dialogate, quando l'argomento interessava particolarmente gli alunni, infatti la materia è risultata più apprezzata rispetto a italiano. A inizio anno gli allievi hanno effettuato una presentazione multimediale (come preparazione all'esame) preparata durante l'estate, nella maggior parte dei casi l'argomento era collegato a storia. Durante l'anno una parte del programma ha riguardato un argomento (la guerra vista attraverso un registro comico) analizzato attraverso l'analisi di alcuni lungometraggi di fiction. 3 - MEZZI, STRUMENTI, SPAZI (5-6) Libri di testo Appunti, fotocopie, internet per mappe e immagini Film 4 - OBIETTIVI RAGGIUNTI E RISULTATI OTTENUTI • adoperare concetti e termini storici in rapporto agli specifici contesti storico-culturali;

• padroneggiare gli strumenti concettuali per individuare e descrivere persistenze e mutamenti;

• riconoscere nello svolgersi di processi e fatti esemplari, gli interessi in campo, le determinazioni istituzionali, gli intrecci politici, sociali, culturali e religiosi;

• possedere gli elementi fondamentali che danno conto della complessità dell’epoca studiata, sa-perli interpretare criticamente e collegare con le opportune determinazioni fattuali.

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SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINARE

CLASSE QUINTA SEZ. B INDIRIZZO : RELAZIONI INTERNAZIONALI PER IL MARKETING DOCENTE : Luisa Leoni DISCIPLINA : INGLESE PRIMA LINGUA TESTI IN USO : M.Teresa Ciaffaroni – MIND YOURBUSINESS - Zanichelli ALTRI STRUMENTI O SUSSIDI : Fotocopie , video e audio CD, DVD, programmi informatici, internet.

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1 – PROSPETTO RIASSUNTIVO DISCIPLINARE

MODULI DI TEORIA COMMERCIALE

Tempi

Prove di verifica

utilizzate MODULE E: ORGANIZATION UNIT 9: Business is who business does Companies and organization structure Describing companies: Article: United colors of Benetton; Zara Types of organization structures Leadership: Article: The best leader I’ve ever known UNIT 10: Start-ups Business activity Factors of production: land, labour, capital, enterprise Production chain Sectors of production Article: Types of business Business models Drafting a Business Plan Article: What to include in your Business Plan Article: Starting a business in a downturn MODULE F: MARKETING UNIT 11: A marketing plan Structure of a typical marketing plan The concept and the process Market research Marketing strategy Market segmentation Marketing Mix: the 4 Ps, Product, Price, Place, Promotion Article: Social Media Magazines A new ingredient in the Marketing Mix UNIT 12: Brand new Internet marketing and digital marketing Article: E-marketing Advertising: What is all about? The AIDA steps: Attention, Interest, Desire, Action Types of AD Article: How do adverts work? Article: Advertising Makes the World Go Round MODULE G: FINANCE UNIT 13: Money matters Raising money Article: Start-up Finance Sources of finance Types of banks Bank services to businesses The Credit Crunch: interview Article: The Credit Crunch consequences UNIT 14: Budgeting

6

10

10

10

10

8

•Interrogazioni orali •Comprensione del testo •Quesiti a risposta singola . •Simulazioni •Riassunto •Questionario scritto

Page 24: ESAME DI STATO DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

24

Article: The Financial Plan Breakeven analysis Article: Methods of payment in foreign trade Article: Online bank fraud doubles in two years MODULE H: PROCESSES Outsourcing Article: More hassle than it is worth Incoterms Article: Freightforwarding MODULE I: ECONOMIC INFLUENCE UNIT 17: Macro or micro? Economic factors and economic policies Economic system Economic activity Article: Economic indicators: what are they? Measuring growth Measuring unemployment Economic objectives UNIT 18: Going global * Article: International Issues International organizations: The OECD – The WTO Article: The World Trade Organization Globalisation: pros and cons Article: The good, the bad and the uncontrollable MODULO DI LETTERATURA F.S. Fitzgerald: Biography The Jazz Age The Great Gatsby: plot, main characters, themes, symbols * Gli argomenti contenuti in questa unità sono stati svolti dopo il 15 maggio  

6

10

8

8

 

 

     

Page 25: ESAME DI STATO DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

25

Contenuti linguistici

 

Tempi

Prove di verifica utilizzate

•Revisione ed approfondimento di tutte le strutture grammaticali studiate negli anni precedenti.

•Comprensione di testi letterari , turistici, economici, di

articoli di giornale . •Analisi e produzione di testi scritti narrativi, descrittivi,

argomentativi, espositivi, di brochure e itinerari turistici .

•Traduzioni dall'inglese all'italiano con il dizionario

monolingue . •Comprensioni orali di vario genere : conversazioni ,

relazioni . •Tecnica del riassunto.

 

Tutto l'anno , in diversi momenti

•Comprensione del testo •Produzione scritta di testi

espositivi e argomentativi

•Stesura di riassunti •Comprensione e

produzione orale •Esercizi di traduzione.  

LA VERIFICA DELLE ABILITA’ E DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E’ STATA FATTA ATTRAVERSO UNA SISTEMATICA OSSERVAZIONE DELLE ATTIVITA’ DI CLASSE, PROVE ORALI E SCRITTE FORMATIVE E SOMMATIVE, CORREZIONE ATTIVITA’ DOMESTICHE, ESERCIZI DI PRODUZIONE SCRITTA, LETTURA E COMPRENSIONE DEL TESTO, QUESTIONARI. 2 - METODOLOGIA Il metodo è stato flessibile, rispettando le diverse esigenze degli studenti e gli argomenti trattati e ha avuto come obiettivi lo sviluppo della competenza comunicativa e di un metodo di studio più rielaborato. Le lezioni sono state prevalentemente frontali, talvolta supportate dall’utilizzo di presentazioni in Power Point; Per quanto riguarda le attività linguistiche, la comprensione e produzione di tipi diversi di testi scritti , gli argomenti di teoria commerciale e la civiltà, l'attenzione si è concentrata soprattutto su :

•Attività di lettura e comprensione del testo e risposta a questionari. •Redazione di riassunti scritti o orali di tipologie diversificate di testi . •Attività di comprensione ed analisi di testi di tipo economico, culturale, di articoli tratti da

giornali e da internet. •Elaborazione di mappe e di schemi per relazioni scritte e orali . •Comprensione di testi orali di vario genere: conversazioni e relazioni. •Redazione di testi soprattutto di tipo argomentativo o espositivo . •Comprensione di documenti autentici (brochures e documenti commerciali) . •Traduzioni dall'inglese all'italiano .

Le attività di recupero sono state svolte all'interno delle ore curriculari e durante la pausa didattica.

Page 26: ESAME DI STATO DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

26

3 - MEZZI, STRUMENTI, SPAZI E’ stato usato il testo in adozione, integrato da appunti e fotocopie . Sono state spesso utilizzate le attrezzature informatiche per le attività di listening comprehension ,per visionare video in lingua o per le presentazioni Power Point. 4 - OBIETTIVI RAGGIUNTI E RISULTATI OTTENUTI La classe, composta da 17 alunni ha lavorato con attenzione, partecipazione, interesse ed impegno diversificati. Un piccolo gruppo di studenti ha infatti mantenuto un costante livello di impegno che ha loro consentito il raggiungimento di risultati buoni o ottimi. Un gruppo più numeroso si è invece dimostrato discontinuo nell’impegno ed incostante nella partecipazione, riportando risultati solo suffucienti. Vi è poi una parte di studenti che continua a mostrare difficoltà, soprattutto nella lingua scritta, a causa di lacune pregresse e di uno studio non sufficiente. Pertanto gli obiettivi fissati in sede di programmazione si possono considerare pienamente raggiunti solamente da una parte degli studenti che, grazie ad un’ applicazione costante, hanno raggiunto risultati discreti o soddisfacenti. Per un gruppo più consistente permangono invece difficoltà nell’applicazione delle varie abilità linguistiche, sia scritte che orali. Si vuole inoltre sottolineare che questa classe è la prima ad avere completato l’iter del quinquennio secondo quanto previsto dai nuovi programmi degli istituti tecnici; gli studenti si sono quindi trovati ad affrontare un percorso nuovo, con le possibili difficoltà ed incertezze che ciò può comportare. Essi saranno anche i primi a sostenere un esame di stato in parte diverso rispetto al percorso tradizionale, non privo di punti interrogativi soprattutto per quanto riguarda la seconda prova scritta. Tutto ciò implica, di conseguenza, una particolare attenzione nella valutazione degli obiettivi effettivamente conseguiti dagli studenti in relazione agli esiti delle varie prove d’esame. Gli allievi, sebbene a livelli differenziati, sono in grado di:

•Riconoscere ed utilizzare la terminologia specifica, economica e commerciale, le strutture morfosintattiche e le relative funzioni comunicative.

•Comprendere il significato globale e analitico di testi scritti ed orali anche complessi, tratti da materiali autentici, da riviste, da conversazioni reali .

•Sostenere conversazioni su argomenti quotidiani, sostenere opinioni su argomenti noti , in modo abbastanza chiaro e corretto .

•Fare riassunti e relazioni orali e scritte su argomenti studiati . •Tradurre dalla lingua straniera testi di carattere tecnico ed economico. •Produrre testi scritti di tipo narrativo, espositivo e argomentativo.

F.to Prof. ___________________________________

Page 27: ESAME DI STATO DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

27

CLASSE QUINTA SEZ. B Indirizzo: RIM Docente: Gianelli Paola Disciplina: Francese Testi in uso: ‘La nouvelle entreprise', ed. Petrini ' Entrez.........en grammaire !', ed. Loescher Altri strumenti o sussidi: Fotocopie di materiale didattico e autentico.

Page 28: ESAME DI STATO DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

28

1 – PROSPETTO RIASSUNTIVO DISCIPLINARE DISCIPLINA: Francese

Contenuti (1)

Tempi (2)

Prove di verifica utilizzate (3)

A) Lingua:

a) Ripasso generale delle strutture linguistiche; in particolare: coniugazione verbale ( Indicativo presente, passé composé, imperfetto, gallicismi, futuro, condizionale)pronomi relativi qui/que preposizioni articolate partitivo aggettivi e pronomi dimostrativi pronomi personali tonici pronomi complemento doppi comparativi pronomi relativi composti Qui? Que? Imperativi con pronomi complemento b) Congiuntivo presente Indicativo e Congiuntivo: - verbi di opinione, -interrogative indirette, -espressioni di: certezza-probabilità/possibilità Participio presente Gerundio Pronomi indefiniti: la majorité, la plupart, n'im-porte..qui/quoi/où, quand,quel

30 h

verifiche scritte: (traduzione da L1 in L2)

Page 29: ESAME DI STATO DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

29

quelques, quelques-uns, quelques-unes Espressioni di tempo: pendant, pour, en c) Lavoro Lessicale: dal Verbo al Sostantivo

Page 30: ESAME DI STATO DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

30

B) Temi ( marketing, economia, civiltà francese) 1) Il Protezionismo Misure: diritti di dogana, sovvenzioni Il dumping

Un esempio: il cotone africano e il cotone americano. Il dumping fiscale Un terzo delle startups europee migrano verso l'Est. I paradisi fiscali 2 ) Il Marketing-mix: Le 4 P. Obiettivo d'immagine: il prezzo e la localizzazione. Esportare : La conoscenza del mercato locale. Esportare dei tessuti francesi:

Quali paesi scegliere? Quali informazioni raccogliere?

Esportare in Italia, negli Stati-Uniti, in Egitto, in Giappone, in Thailandia.

3) Le strategie marketing dei supermercati Gli acquisti impulsivi e alcune strategie usate dalla

grande distribuzione. Il ruolo dei bambini:

Il bambino grande consumatore e promotore di ac-quisti. Il ruolo del packaging

Il packaging è sempre più pratico e ecologico.

4 h 3h 4 h

Controlli orali Verifiche scritte: domande

aperte

Page 31: ESAME DI STATO DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

31

4) Paris La regione

Origine del nome Organizzazione amministrativa Spazi verdi La Rive gauche et la Rive droite L'ile de la cité: La Conciergerie, la cettedrale di Notre-Dame La Rive gauche: il quartiere latino una grande prospettiva: le Champ de Mars, la Torre Eiffel Il museo d'Orsay La Rive droite: la prospettiva regale Il museo del Louvre il viale degli Champs Elysées piazza de Gaulle L'arco di Trionfo La Défense La basilica del Sacro-Cuore il Beaubourg 5) Le strategie multicanali di vendita. “Bricks and clics” M-Commerce: L'esplosione del commercio tramite telefonino a Natale: l'uso dello smartphone su Internet e nei negozi. Un esempio: Intermarché digitalizza la spesa in negozio. Il 'drive' esplode in Francia:

modalità, vantaggi,una formidabile opportunità per la grande distribuzione, inconvenienti

7 h 4 h

Controlli orali Verifiche scritte: domande aperte

Page 32: ESAME DI STATO DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

32

I francesi vanno a fare la spesa in quali giorni

della settimana?

6) COMMERCIO E ETICA.

Il commercio etico . IL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE: Obiettivi, lo slogan del 1964

Il commercio equo deve assicurare 1. delle relazioni Nord-Sud, 2. dei prezzi giusti per il produttore, 3. un accompagnamento dei produttori:

a) per garantire il rispetto dei diritti fondamentali delle persone, b) nella gestione e contabilità;

4. una sensibilizzazione dei consumatori.

2 h

Controlli orali Verifiche scritte: domande

aperte

Page 33: ESAME DI STATO DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

33

2 - METODOLOGIA (4) L’attività didattica è stata condotta secondo un approccio il più possibile integrato, nelle sue

dimensioni linguistiche, funzionali e di contenuto , al fine di permettere la partecipazione a

tutti i livelli di competenza e al fine di sviluppare i diversi stili di apprendimento.

3 - MEZZI, STRUMENTI, SPAZI (5-6)

Avendo privilegiato un approccio molto guidato e personalizzato sulla classe, l'insegnante

ha usato molto poco i testi scolastici adottati. Si è preferito svolgere l'attività prettamente

linguistica sul quaderno e , per la parte tematica, sono state fornite agli studenti delle foto-

copie elaborate dalla docente secondo una selezione tematica e linguistica operata in base a

criteri di efficacia, utilità e interesse.

Sono stati utilizzati materiali didattici , sia scolastici sia adattati didatticamente, che reali o

autentici e vari canali ( testi scritti, audio, visivi, audiovisivi).

4 - OBIETTIVI RAGGIUNTI E RISULTATI OTTENUTI

Globalmente, il percorso triennale di apprendimento si è evoluto positivamente, ma in modo

discontinuo.

Nel terzo anno , la situazione della classe era piuttosto negativa: viste le lacune diffuse nelle

competenze linguistiche del gruppo classe, si è resa necessaria un'attività di recupero lin-

guistico di base per buona parte degli studenti e si è lavorato per l'acquisizione di un meto-

do efficace di apprendimento e per una maggiore continuità nello studio.

Nel triennio, quindi, si è scelto un approccio molto guidato al fine di favorire l'apprendi-

mento del maggior numero possibile di studenti e si è privilegiato il lavoro linguistico nei

suoi molteplici aspetti (fonetici, ortografici, grammaticali.....), riducendo, quindi, lo spazio

per il lavoro didattico sui temi culturali.

Page 34: ESAME DI STATO DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

34

Nella classe quarta sia l'approccio che il metodo di lavoro degli studenti sono visibilmente

migliorati ; e, a fine anno, l'acquisizione della certificazione DELF B1 da parte di tre stu-

dentesse, rappresentative di diversi livelli linguistici della classe, ha valorizzato questa svol-

ta positiva.

L'evoluzione positiva che si è realizzata l'anno scorso, si è confermata anche quest'anno nel

1° quadrimestre nelle diverse fasce di livello : quasi tutti gli studenti sono diventati autono-

mi , sono in grado di lavorare efficacemente, hanno migliorato le proprie competenze lin-

guistiche. Anche la partecipazione entusiasta e consapevole di tutta la classe al viaggio di

istruzione a Parigi e, inoltre, la selezione di una studentessa per lo stage estivo di Erasmus

Plus a Cannes, hanno confermato la crescita formativa della classe.

Anche quest'anno però la classe ha ribadito la sua difficoltà ad impegnarsi in modo conti-

nuo: nel secondo quadrimestre, un calo quasi generalizzato nel rendimento scolastico ha

messo in luce un evidente spostamento di impegno in altre discipline scolastiche.

La classe si presenta diversificata in diverse fasce di livello:

Alcuni studenti si sono impegnati nel corso degli anni in modo continuo ed appro-

fondito, e hanno così acquisito una competenza linguistica, sia all’orale che allo

scritto, e una conoscenza degli argomenti trattati, ottima- buona .

Una parte consistente della classe possiede competenze sufficienti nelle abilità lin-

guistiche e nella conoscenza delle tematiche affrontate. Si tratta di alunni che, nel

corso del triennio, hanno condotto un percorso di apprendimento più discontinuo ma

si evidenziano anche evoluzioni individuali positive. È un gruppo di studenti che si

caratterizza per una certa variabilità di livello (sia verso l'alto che verso il basso),

soprattutto in relazione all'impegno profuso.

Gli alunni con insufficienza hanno mostrato carenze diffuse sia nelle conoscenze che

nelle competenze.

F.to Prof. ___________________________________

Page 35: ESAME DI STATO DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

35

Istituto Tecnico Commerciale e Professionale di Stato “G. A. Cavazzi”

Pavullo (MO)

Classe 5 ^ B R.I.M.

a.s. 2014 / 2015

Docente: Ternali Fabio

Disciplina: Tedesco

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

Fatta eccezione per pochissimi studenti, la classe ha mostrato per tutto l’anno scolastico un atteg-

giamento poco collaborativo con l’insegnante, scarsa partecipazione, tendenza continua a distrarsi, a

studiare altre materie, a disturbare le lezioni con interventi inopportuni e poca responsabilità nella

gestione del lavoro domestico e in aula. Aldilà delle valutazioni raggiunte al termine dell’anno, la

preparazione della maggior parte degli allievi é oggettivamente molto carente, nonostante i numero-

si interventi di ripasso e recupero.

PROGRAMMA SVOLTO ENTRO IL 15 MAGGIO 2015

Grammatica

Preterito (verbi forti, deboli, misti)

Prefissi inseparabili

Congiunzioni subordinanti: seit, als, wenn, obwohl, solange, bis, während, damit, als ob, bevor, na-

chdem,

dass, weil

Congiunzioni coordinanti senza inversione: aber, denn, oder, und

Congiunzioni con inversione: trotzdem, daher / deshalb

Preposizioni: seit, vor, nach, trotz

Interrogative indirette

Declinazione dell’aggettivo

Welch- / Was für (ein)?

Pronomi relativi

Forma passiva

Konjunktiv 2

Page 36: ESAME DI STATO DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

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Parte di commercio, economia e civiltà

Berufe in Deutschland

Wirtschaftsstandort Deutschland

Die Messe Frankfurt

Drei Müsli-Mixer aus Bayern

Mehrwertsteuern

Marktforschung

Die Europäische Zentralbank

Made in Germany

Transportmittel und –wege

Was ist Marketing?

Die Bundesrepublik Deutschland

Parte di letteratura

Sturm und Drang

Johann Wolfgang Goethe

“Die Leiden des jungen Werthers”

Roman in der ersten Hälfte des 20. Jahrhunderts

Thomas Mann

“Tonio Kröger”

L'insegnante

Page 37: ESAME DI STATO DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

37

SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINARE CLASSE 5^ B SEZ. TECNICA INDIRIZZO : R.I.M ANNO SCOLASTICO: 2014/2015 DOCENTE : PUCCINI PATRIZIA DISCIPLINA : ECONOMIA AZIENDALE E GEO-POLITICA TESTI IN USO : ” IMPRESA E MERCATI INTERNAZIONALI” di ASTOLFI, BARALE, RICCI, NAZZARO CASA EDITRICE: TRAMONATA

Page 38: ESAME DI STATO DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

38

1 – PROSPETTO RIASSUNTIVO DISCIPLINARE

DISCIPLINA: ECONOMIA AZIENDALE

CONTENUTI

tempi

verifiche

MODULO 1 -COMUNICAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIO Unità 1 - BILANCI AZIENDALI La funzione informativa del bilancio d'esercizio; la normativa sul bilancio, i principi di redazione del bilancio, le componenti del bilancio d’esercizio civilistico, lo Stato patrimoniale, il Conto economico, la Nota integrativa; i principi contabili internazionali. IL BILANCIO CON I DATI A SCELTA Modalità di redazione del bilancio con dati a scelta dello studente; regole da seguire, scelta coerente dei dati, rispetto dei vincoli. Unità 2 - L’ANALISI PER INDICI L'interpretazione del bilancio, le analisi di bilancio e la rielaborazione dei prospetti contabili del bilancio: S.P. e C.E riclassificati; i margini della struttura patrimoniale. Gli indici di bilancio per l’analisi della redditività, della produttività, della situazione patrimoniale e finanziaria; coordinamento tra gli indici di bilancio. . Unità 3 - L’ANALISI PER FLUSSI I flussi finanziari e i flussi economici, le fonti e gli impieghi; il rendiconto finanziario delle variazioni del patrimonio circolante netto (PCN), le informazioni desumibili dai rendiconti finanziari delle variazioni di PCN. MODULO 2 – CONTABILITA’ GESTIONALE Unità 1 – METODO DI CALCOLO DEI COSTI Il sistema informativo direzionale e la COAN; l’oggetto di misurazione, la classificazione dei costi, la contabilità a directcosting, la contabilità a full costing; il calcolo dei costi basato sui volumi; il calcolo dei costi basato sulle attività (l'activitybasedcosting (ABC): i costi congiunti, i costi standard.

30 ore tra lezione frontale, simulazione di casi aziendali, verifiche 15 ore tra lezione frontale, esercitazioni, verifiche 20 ore tra lezione frontale, esercitazioni, verifiche 38 ore tra verifiche, lezione frontale, esercizi, recupero in itinere

Verifica scritta e orale Verifica scritta, verifica orale Verifica scritta, verifica orale Verifiche orali; verifica scritta

Page 39: ESAME DI STATO DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

39

Unità 2 – SCELTE DI BREVE TERMINE La contabilità gestionale a supporto delle decisioni aziendali; l’accettazione di un nuovo ordine, il mix produttivo da realizzare, l’eliminazione del prodotto in perdita, il make or buy, la convenienza delle scelte internazionali di breve periodo. La break evenanalysis, le valutazioni delle rimanenze, l’efficacia e l’efficienza aziendale MODULO 3 – STRATEGIE AZIENDALI, PIANIFICAZIONE E PROGGRAMMAZIONE Unità 1 – STRATEGIE AZIENDALI Creazione di valore e successo dell’impresa; il concetto di strategia; la gestione strategica. Analisi dell’ambiente esterno, analisi dell’ambiente interno; l’analisi SWOT; le strategie di corporate, di business, funzionali, di produzione. Le attuali esigenze strategiche, le strategie di internazionalizzazione, l’internazionalizzazione dei servizi, le imprese multinazionali nel contesto strategico globali. . Unità 2 - PROGRAMMAZIONE, CONTROLLO DI GESTIONE E REPORTING Pianificazione strategica e aziendale, il controllo di gestione, il budget; l’articolazione del budget; i budget settoriali, il budget degli investimenti fissi; il budget finanziario, il budget economico e il budget patrimoniale; il budgeraty control; l'analisi degli scostamenti, il reporting. MODULO 4 – PIANI STRATEGICI Unità 1 – MARKETING PLAN La pianificazione corrente e straordinaria; il piano di marketing; l’articolazione del piano di marketing; la definizione delle strategie e degli strumenti; la realizzazione del piano e il controllo dei risultati. Unità 2 – BUSINESS PLAN La pianificazione delle nuove iniziative imprenditoriali; le determinanti del processo di nascita di un’impresa; i soggetti destinatari del business plan; l’articolazione del business plan; l’introduzione al business plan (executive summary). La ricerca delle informazioni; il contesto competitivo: analisi del settore e della concorrenza. Il contesto competitivo: analisi del mercato. La struttura tecnico-operativa. L’analisi quantitativo-monetaria. Le considerazioni conclusive al piano di business

24 ore tra verifiche, analisi di casi aziendali, lezione frontale 20 ore tra lezione frontale verifiche, esercitazioni 5 ore di lezione frontale 15 ore tra verifiche, analisi di casi aziendali, lezione frontale

verifica orale verifica scritta, verifica orale verifica scritta verifiche scritte, verifiche orali

Page 40: ESAME DI STATO DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

40

Unità 3 – BUSINESS PLAN PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE La pianificazione delle iniziative all’estero; l’analisi Paese; la scelta di localizzazione; l’analisi del settore; l’analisi del mercato; la struttura tecnico-operativa; l’analisi quantitativo-monetarie e le conclusioni; l’importanza della collaborazione tra le imprese.

14 ore tra verifiche, simulazione di casi aziendali, analisi di casi aziendali lezione frontale

verifica scritta, verifiche orali.

2 – METODOLOGIA Per quanto concerne la metodologia usata, si ritiene doveroso fare alcune considerazioni: 1) La disciplina “Economia aziendale e geopolitica articolazione Relazioni internazionali per il marketing” presenta contenuti specifici relativi al commercio e al marketing internazionale ed altri contenuti comuni all’indirizzo AFM avendo però a disposizione un minor numero di ore di lezione per l’apprendimento (6 ore contro le 8 previste per AFM). In particolare, nell’articolazione RIM viene approfondita meno la contabilità generale (il programma di quarta non prevede ad esempio lo studio della contabilità generale delle società mentre attribuisce importanza rilevante ai cambi esteri e al marketing) ma viene dato maggior spazio all’aspetto strategico dell’azienda e agli strumenti della pianificazione, dal marketing plan, al business plan nazionale a quello per l’internazionalizzazione. Alla luce di ciò si è fatta la scelta di privilegiare l’approfondimento degli aspetti relativi alla gestione delle relazioni commerciali internazionali riguardanti differenti realtà geo-politiche o settoriali nell’ottica di far acquisire alla classe le competenze necessarie a livello culturale, tecnico e terminologico per il successivo inserimento nel mercato del lavoro o per la prosecuzione degli studi post-diploma.

Page 41: ESAME DI STATO DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

41

2) L’articolazione di Relazioni internazionali per il marketing (RIM), rappresenta pertanto un percorso nuovo rispetto al passato, non potendosi individuare come proseguimento naturale degli indirizzi di studi precedenti; ne consegue che la figura professionale che deve uscire da questo corso di studi differisce da quella più tradizionale dell’AFM e da ciò non può prescindere una corretta valutazione circa le specifiche competenze e conoscenze richieste. E’ evidente che il fatto di essere una esperienza nuova, ha comportato e comporta diverse incertezze in termini di contenuti e di metodo di lavoro sia per il docente che ha lavorato sulla classe, sia per gli studenti, sia credo, per chi si trova ad operare in qualità di commissario esterno. 3) I contenuti sviluppati hanno seguito le indicazioni contenute nel “Regolamento sul riordino degli Istituti tecnici” e nelle successive linee Guida per il secondo biennio e il quinto anno degli Istituti Tecnici commerciali, settore economico, indirizzo AFM, articolazione Relazioni internazionali per il marketing; da questo punto di vista il libro di testo usato è stato un valido strumento orientativo di lavoro e ad esso si è fatto costante riferimento nelle lezioni teoriche frontali. Per quanto riguarda invece la parte applicativa, gli esercizi proposti dal libro sono sembrati un po’ semplicistici e non troppo articolati per cui sono stati integrati con studio di casi tratti dalla realtà aziendale. L’analisi dei casi aziendali si ritiene abbia consentito agli studenti di dimostrare le competenze acquisite relativamente ai diversi contenuti: il marketing, la gestione finanziaria, l’analisi di bilancio, le strategie aziendali, i piani strategici, i documenti della programmazione aziendale, i metodo di calcolo dei costi propri della contabilità analitico-gestionale, la costruzione di bilanci con dati a scelta. Ritengo che la simulazione e l’analisi di casi aziendali sia l’obiettivo più alto da raggiungere per lo studente al quale non basta conoscere i contenuti ma deve essere anche in grado di organizzare con metodo le informazioni esaminandole in maniera organica. Ogni insegnante di questa disciplina sa bene che per quanto si forniscano e si facciano adottare agli studenti schemi e modelli, ogni caso è una realtà a sé e non po’ essere affrontata in modo standardizzato.

3 -MEZZI, STRUMENTI, SPAZI Oltre al libro di testo, le lezioni frontali sono state supportate da schemi, mappe e diagrammi. Sono state affrontate in classe molteplici esercitazioni sia nella forma di simulazioni di casi aziendali che di analisi di casi aziendali. Le verifiche scritte hanno avuto talvolta il carattere di simulazioni di prove d’esame, in particolare quella che verrà effettuata il 23/5/2015 della durata di 6 ore, seguirà l’impostazione delle simulazioni proposte dal ministero della Pubblica Istruzione. E' stato necessaria una costante attività di recupero in itinere sia per recuperare gli studenti più fragili, sia per riprendere gli argomenti sui quali la classe ha incontrato maggiori difficoltà; questa attività è stata indispensabile per omogeneizzare le competenze anche se ha comportato talvolta un rallentamento nello svolgimento del programma ed è stata utile solo a coloro che l’hanno seguita adeguatamente. 4 -OBIETTIVI RAGGIUNTI E RISULTATI OTTENUTI Per quanto riguarda gli obiettivi generali raggiunti, gli studenti sanno generalmente:

Page 42: ESAME DI STATO DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

42

•utilizzare il patrimonio lessicale secondo le esigenze comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, economici.

•utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente.

•riconoscere gli aspetti territoriali connessi con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo

•identificare e applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti •redigere relazioni tecniche e documentare le attività svolte sia a livello individuale che di

gruppo relative a situazioni professionali 5 -CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE Caratteristica di questa classe è stato l’ interesse da sempre dimostrato durante le lezioni per gli argomenti affrontati, non solamente nell’anno finale ma durante tutto il triennio; la partecipazione alle lezioni è sempre stato ordinata ma anche attiva e responsabile, arricchita da osservazioni e da curiosità verso i contenuti proposti. Anche la frequenza puntuale alle lezioni e alle verifiche è stata sempre per tutti apprezzabile A questo atteggiamento positivo verso la vita scolastica, che ha riguardato la totalità degli studenti, anche i più deboli sul piano metodologico e dell’apprendimento, non sempre è seguito da parte di tutti un altrettanto impegno nell’approfondire, riflettere e ragionare sugli argomenti affrontati. E’ vero che sono stati richiesti ritmi di lavoro anche molto intensi ma la costanza e lo studio non per tutti sono stati adeguati. All’interno della classe si possono individuare tre gruppi di studenti: un gruppo ha risposto alle difficoltà incontrate nell’affrontare le complessità tipiche della disciplina, con uno sforzo adeguato, riuscendo a raggiungere una preparazione sufficiente e discreta; un gruppo, si è impegnato saltuariamente e non ha lavorato con la costanza necessaria a superare le lacune presenti nelle loro preparazione che risulta non completa e non sufficientemente solida sul piano applicativo. Un terzo gruppo infine si è distinto per aver lavorato con grande serietà, approfondendo e personalizzando l’appreso e conseguendo una profitto eccellente L’insegnante

Page 43: ESAME DI STATO DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

43

SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINARE

CLASSE QUINTA SEZ.5B Indirizzo: RELAZIONI INTERNAZIONALI Docente: MANFREDINI MARILENA Disciplina: MATEMATICA APPLICATA Testi in uso: MASSIMO BERGAMINI ANNA TRIFONE GRAZIELLA BAROZZI MATEMATICA ROSSO

Page 44: ESAME DI STATO DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

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1) PROSPETTO RIASSUNTIVO DISCIPLINARE DISCIPLINA: MATEMATICA APPLICATA

Contenuti

Tempi

Prove di verifica

utilizzate

LE FUNZIONI DI DUE VARIABILI E L'ECONOMI-

A:

Le disequazioni in due incognite e i loro sistemi; Il dominio

nelle funzioni in due variabili.

La geometria cartesiana nello spazio e le linee di livello;

Derivate parziali delle funzioni di due variabili;

Determinazione dei punti di massimo e minimo relativo di

una funzione in due variabili;

Massimi e minimi vincolati e i metodi di risoluzione: il me-

todo della sostituzione; il metodo delle linee di livelli e

Il moltiplicatore di Lagrange.

Le funzioni marginali e l'elasticità delle funzioni

La determinazione del massimo profitto.

LA RICERCA OPERATIVA:

La ricerca operativa e le sue fasi

PROBLEMI DI SCELTA IN CONDIZIONI DI CER-

TEZZA: problemi di scelta nel caso continuo e problemi di

scelta nel caso discreto. Individuazione di funzione obietti-

vo e i vincoli relativi alla variabile d’azione.

Funzioni obiettivo lineari: caso in cui la funzione obiettivo

è una parabola o una iperbole;Risoluzione di problemi di

scelta fra più alternative e problemi di minimo e di massimo

con scelta fra funzioni dello stesso tipo(caso di funzioni li-

neari).I problemi particolari di ricerca operativa : il proble-

ma delle scorte

PROBLEMI DI SCELTA CON EFFETTI DIFFERITI:

Il criterio dell'attualizzazione e il criterio del tasso di rendi-

mento interno .

Settembre

Ottobre

novembre

dicembre

gennaio

febbraio

marzo

Aprile

maggio

VERIFICHE

Tradizionali e semi-strutturate,

interrogazioni, esercitazioni

alla lavagna e in piccoli gruppi

, domande flash

Page 45: ESAME DI STATO DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

45

LA PROGRAMMAZIONE LINEARE :

Gli strumenti matematici per la programmazione lineare;

I problemi della programmazione lineare in due variabili;

La risoluzione con il metodo grafico di problemi di pro-

grammazione lineare;

entro 15

maggio

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2 ) METODOLOGIA La classe 5B è presa in consegna per l’insegnamento di matematica applicata per la maggior parte delle alunne sin dal primo anno di corso vi è stata in terza l’unione con alunne provenienti dalla se-conda A che avevano scelto l’indirizzo finanze e marketing pertanto gli studenti di questa classe hanno avuto una certa continuità didattica . Questo ha fatto si che si sia insistito maggiormente sugli argomenti propedeutici agli anni cercando di colmare alcune lacune di base in funzione degli argo-menti da introdurre negli anni successivi. Nel corso del presente anno scolastico la classe presenta una situazione di ingresso( valutata con un test) caratterizzata da un discreto livello di conoscenze di base. Alcune alunne sono particolarmente dotate per la materia e nel corso di tutti gli anni di cor-so sono state costanti per perseguire risultati di profitto ottimo altre studentesse hanno avuto impe-gno alterno e non costante pur dotate di capacità brillanti di risoluzioni autonoma di problemi ma-tematici . Alcune grazie a questo impegno costante e caparbio interesse per la materia riescono inoltre ad usare in modo appropriato il linguaggio tecnico e raggiungere risultati di profitto ottimo. La restante parte è divisa fra: studenti che devono essere guidati dall’insegnante dotati di scarsa au-tonomia, che però raggiungono risultati in alcuni casi risultati di profitto discreto e studenti che presentavano lacune pregresse più gravi che con difficoltà hanno raggiunto i di profitto sufficiente e studenti pure dotati di intuizioni brillanti che però si accontentano di risultati di profitto sufficien-te. Il maggiore impegno nel secondo quadrimestre presentato da questo seppur piccolo gruppo ri-stretto, unito all'applicazione di studio, ha permesso anche a quest'ultimi di colmare in parte le la-cune pregresse e di raggiungere una preparazione nel complesso sufficiente. Si è data preferenza alla ripresa di volta in volta degli argomenti propedeutici quinto anno, man mano che si sono affron-tati gli argomenti nuovi del programma per una migliore assimilazione da parte di tutti gli studenti. Durante le lezioni si è cercato dove possibile di stimolare e agganciare approfondimenti e solleci-tare le studentesse maggiormente interessate, ma si sono dovuti ripetere concetti base in modo da potere agganciare nel modo migliore i nuovi contenuti cercando di aumentare in tutte, ove possibile, l’autostima e la consapevolezza delle proprie capacità. La classe nella maggioranza ha sempre avuto necessità di essere sollecitata per l'impegno e la partecipazione e il coinvolgimento per fare in modo che gli studenti vedano l’insegnante come mediatore del sapere nella risoluzione degli eser-cizi e come appoggio essenziale quando si presentano situazioni in cui sono da applicare contenuti già assimilati a contesti nuovi hanno qualche difficoltà. Le lezioni sono state in gran parte di tipo frontale, ma anche partecipate, lasciando ampie possibilità agli studenti per domande e interventi per puntualizzazioni e chiarimenti. Quando possibile, cioè quando il non noto poteva essere ricolle-gato a qualcosa già conosciuto dagli studenti, si è lasciato maggior spazio agli studenti cercando di guidarli, cercando di potenziare le loro doti e conoscenze. Il gruppetto delle studentesse più vo-lonterose e impegnate ha sempre risposto positivamente e in modo costante agli stimoli. Sono stati svolti esercizi in classe dall’insegnante o da studenti guidati dall’insegnante stessa sugli argomenti del programma. Dopo le prove di verifica, non è mai stato necessario affrontare attività di recupe-ro. Non vi sono stati debiti formativi nel primo quadrimestre . 3 ) MEZZI, STRUMENTI, SPAZI Lo strumento principale di lavoro è stato il libro di testo in adozione. Non sempre gli esercizi sono adeguati alla classe, così come il linguaggio specifico talvolta risulta particolarmente difficile, per queste motivazioni il libro in adozione, quando necessario, è stato integrato da lezioni preparate dall’insegnante e da schede di esercizi guidati.

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4 ) OBIETTIVI RAGGIUNTI E RISULTATI OTTENUTI La classe come indicato dall'inizio risulta alla fine del percorso divisa in tre gruppi: alcune studen-tesse costanti nello studio e particolarmente dotate per lo studio della materia che hanno raggiunto risultati ottimi e buoni, un gruppo che ha raggiunto risultati discreti e altro gruppo di studenti ab-bastanza numeroso non particolarmente attratto dalla materia che ha colmato le lacune pregresse che ha raggiunto risultati di piena sufficienza con un impegno maggiore nel secondo quadrimestre. Nel complesso il giudizio per l'intera classe è di profitto discreto.

F.to Prof. ___________________________________

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SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINARE CLASSE QUINTA SEZ. B TECNICO RIM Anno Scolastico 2014/2015 INDIRIZZO : TECNICO SETTORE ECONOMICO ARTICOLAZIONE RIM DOCENTE : LAURA LAMI DISCIPLINA : DIRITTO TESTI IN USO : “Diritto Azienda Mondo 3” di M. Capiluppi, M.G. D’amelio, L. Nazzaro, 2014, Edizioni Tramontana ALTRI STRUMENTI O SUSSIDI : - Testo costituzionale, articoli di quotidiani, sussidi audiovisivi per la proiezione di mappe e schemi guida alle lezioni frontali interattive

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1 – PROSPETTO RIASSUNTIVO DISCIPLINARE CLASSE 5 B T RIM DISCIPLINA: DIRITTO

Contenuti

(1)

Tempi

(2)

Prove di verifica

utilizzate (3)

Lo Stato A) Le caratteristiche dello Stato moderno B) Stato e società civile, stato – apparato e potere politico C) La Sovranità e le sue limitazioni D) Il territorio E) Il popolo F) La condizione dello straniero: il trattamento degli stra-

nieri extracomunitari G) Stato e nazione: definizione H) Le forme di stato e le forme di governo: evoluzione sto-

rica e situazione attuale I) La forma di governo in Italia Le vicende costituzionali dello Stato italiano J) L’unificazione e lo Statuto albertino K) Il periodo liberale e il processo di democratizzazione L) Il periodo fascista: (organizzazione del regime, soppres-

sione delle libertà) cenni M) La caduta del fascismo e la resistenza: cenni N) La proclamazione della repubblica e l’Assemblea costi-

tuente O) La Costituzione della repubblica italiana: struttura e ca-

ratteristiche L’Unione Europea P) Caratteri generali Q) Tappe fondamentali del processo di integrazione R) Le fonti del diritto comunitario S) La cittadinanza europea T) L’organizzazione U) Le leggi europee: regolamenti e direttive V) Le competenze W) Le più importanti politiche comuni (in particolare la po-

litica monetaria e il ruolo della BCE Il diritto commerciale internazionale I soggetti del diritto commerciale internazionale X) Il commercio e il diritto internazionale Y) Lo Stato e il commercio internazionale

I quad.

Tutte le tipologie illustrate al punto 2 della presente scheda.

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Z) Le organizzazioni internazionali e il commercio interna-zionale

AA) Le imprese e il commercio internazionale Le fonti del diritto commerciale internazionale BB) Le fonti interne CC) Le fonti comunitarie DD) Le fonti interstatuali EE) Le fonti non statuali I contratti commerciali internazionali Le imprese e le iniziative internazionali FF) Le importazioni e le esportazioni GG) I contratti di collaborazione interaziendali HH) Gli insediamenti produttivi all’estero: acquisizioni e

investimenti greenfield Il contratto di compravendita internazionale II) Il contratto commerciale internazionale JJ) Il contratto di compravendita internazionale e la legge

applicabile KK) I contenuti del contratto di compravendita interna-

zionale LL) I termini di consegna della merce Le controversie internazionali La regolamentazione dei rapporti internazionali MM) Le relazioni tra Stati e l’ordine internazionale NN) Le controversie internazionali tra Stati: nascita e fi-

nalità dell’ONU OO) I Tribunali internazionali e la Corte internazionale di

giustizia PP) La Corte di giustizia europea Le controversie internazionali in ambito contrattuale QQ) Gli elementi di un contratto internazionale RR) I rimedi alle controversie internazionali SS) L’arbitrato commerciale internazionale La normativa a tutela dei consumatori TT) Cenni alle fonti normative della tutela dei consuma-

tori

II quad.

Dopo il 15 maggio 2015 una prova scritta strutturata come la terza prova dell’esame e una interrogazione per recupe-rare i debiti formativi e/o se possibile su tutto il program-ma

2 - METODOLOGIA (4) Ho utilizzato prevalentemente la lezione frontale interattiva. Nell’analisi del testo costituzionale ho spesso proceduto partendo dalla lettura degli articoli per poi interpretarli e commentarli.

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Sono state utilizzate interrogazioni orali, test (aperti, a scelta multipla, a completamento, ve-ro/falso), le tipologie previste per la terza prova dell'Esame di Stato ed esposizioni orali su temi predefiniti con finalità di recupero. Ho svolto il recupero in itinere in forma curriculare, predisponendo prove scritte per il superamento debiti entro la fine di marzo. 3 - MEZZI, STRUMENTI, SPAZI (5-6) In classe, in sede di spiegazione, pur avendo fatto costante riferimento al libro di testo, quale stru-mento insostituibile, ho utilizzato spesso anche schemi e percorsi guidati su singoli argomenti, di-sponibili su supporto informatico. In particolare ho integrato la parte inerente Stato, forme di Stato e di governo, origini, struttura e caratteristiche della Costituzione, Unione Europea, perché non con-template nel manuale, in quanto oggetto di trattazione nel secondo biennio. Ho utilizzato, inoltre, brani tratti dai materiali digitali annessi al testo e articoli di quotidiani, per consentire ai ragazzi di collegare le nozioni studiate alla realtà concreta e coglierne l'applicazione nell'attualità e nella dinamica politica, economica e finanziaria nazionale e internazionale. In data 7/05/2015, in occasione della “Festa dell’Europa”, la classe ha partecipato ad un incontro tenutosi a scuola, a cura dell’Europe Direct, sul tema della mobilità dei giovani nell’area UE. 4 - OBIETTIVI RAGGIUNTI E RISULTATI OTTENUTI In sede di riunione di coordinamento per materia furono individuati i seguenti obiettivi disciplinari successivamente indicati nel piano di lavoro annuale: SAPERE Lo Stato: caratteri generali (concetto, elementi costitutivi, principali forme di Stato e di Governo); Profilo storico dello Stato italiano (lo Statuto Albertino – la Costituzione e le sue fasi di attuazione); L’Unione Europea I soggetti e le fonti del diritto commerciale internazionale. Principali contratti commerciali internazionali. I rapporti internazionali e le controversie in ambito contrattuale La normativa a tutela dei consumatori SAPER FARE: Utilizzare il testo costituzionale ed individuare in esso gli istituti studiati; Esporre i concetti appresi con un linguaggio tecnico appropriato; Collegare le nozioni acquisite alla realtà concreta ed utilizzarle per una sua lettura, interpretazione,

nonché per l'elaborazione di opinioni personali sugli eventi di politica interna ed internazionale; Utilizzare le conoscenze acquisite per comprendere ed interpretare i messaggi forniti dai diversi

mass media.

SAPER ESSERE − Porsi dinnanzi alle istituzioni e agli altri membri della società civile come cittadini

responsabili, coscienti dei propri diritti e doveri. A motivo della riduzione oraria da 4 ore a 3 ore complessivamente per le discipline diritto e relazioni internazionali nel terzo e quarto anno di corso, deliberata dal collegio docenti in attuazione della flessibilità, per quanto attiene il diritto, ho dovuto recuperare taluni contenuti previsti dalle linee guida per il secondo biennio, in particolare: Stato, forme di Stato e di governo, origini, struttura e caratteristiche della Costituzione, Unione Europea. Come già precisato in sede di dipartimento disciplinare, ciò ha comportato un’inevitabile ricaduta sulla trattazione del programma curricolare, soprattutto in vista dell’esame di Stato per il nuovo ordinamento: per questo motivo non

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è stata approfondita la normativa a tutela dei consumatori. Per il resto la programmazione è in linea con quanto preventivato nel piano annuale. Tenuto conto che alla data odierna devono essere ancora sostenute le prove scritte e orali sommative sulle ultime unità, le capacità logico-espressive, l’impegno e il livello di preparazione sono risultati eterogenei. Circa due terzi della classe hanno raggiunto in misura da sufficiente a molto buona gli obiettivi relativi al “sapere” e i primi due obiettivi relativi al “saper fare”, dimostrando di lavorare con cura e serietà. Sono emerse, in generale, salvo un paio di eccezioni, maggiori incertezze nel per-fezionamento delle abilità critico-argomentative contemplate negli ultimi obiettivi, sui quali, peral-tro, non ho potuto insistere in modo particolare, considerato il tempo a disposizione. L’altro terzo circa della classe non ha raggiunto tuttora un profitto completamente sufficiente. Le ragioni sono diverse per i singoli, ma per alcuni sono ascrivibili ad un impegno inadeguato e/o un metodo di stu-dio disorganizzato, superficiale e prevalentemente ripetitivo. Delle quattro alunne che presentavano nel primo quadrimestre il debito formativo, una sola, per la quale persiste una situazione di gravissima insufficienza, non lo ha ancora superato. 5 - CONSIDERAZIONI PARTICOLARI La classe, che ho conosciuto quest’anno per la prima volta, è formata da 17 alunni, 13 femmine e 4 maschi. Sotto il profilo comportamentale gli alunni si sono dimostrati corretti e taluni hanno partecipato po-sitivamente al dialogo educativo, rivelandosi curiosi e puntuali. L’ impegno nel lavoro domestico non è stato sempre e per tutti rispondente alle rispettive capacità. Una minoranza della classe, pur non avendo creato problemi disciplinari, non ha regolarmente man-tenuto gli impegni assunti, né ha rispettato le scadenze programmate. Alla data di stesura del presente documento, emerge il seguente quadro:

- La frequenza è stata assidua o regolare per quasi tutti gli alunni. - L’attenzione e la partecipazione sono risultate adeguate per circa due terzi della

classe e per alcuni alunni si segnalano interventi propositivi e utili al dialogo cri-tico e costruttivo, mentre per gli altri l’ascolto e la capacità di concentrazione so-no apparsi talora discontinui; complessivamente gli studenti si sono rivelati cor-retti nei rapporti reciproci e verso l’insegnante.

- L’impegno è stato costante o adeguato per circa due terzi della classe; per gli altri alunni saltuario, opportunistico e concentrato in prossimità delle verifiche, conno-tato da scarsa precisione e consapevolezza dei contenuti, quindi inidoneo ad ac-quisire una conoscenza approfondita e sistematica dei temi affrontati. In alcuni casi è parso al di sotto delle possibilità.

- Il metodo di studio è stato adeguatamente organizzato per circa metà della clas-se, anche se non per tutti elaborativo. Per l’altra metà circa permangono i limiti di uno studio affrettato e quindi superficiale, poco preciso e /o prevalentemente, quando non esclusivamente, mnemonico.

- L’esposizione orale e l’uso corretto del linguaggio tecnico sono sicuri solo per un gruppo di alunni. Nonostante vi sia stata, in alcuni casi, una evoluzione positi-va, permangono per altri alunni incertezze e/o difficoltà, anche evidenti, sia nella fluidità discorsiva, sia nell’utilizzazione del lessico specifico.

F.to Prof. ssa___________________________________ (Laura Lami)

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SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINARE CLASSE QUINTA SEZ. B TECNICO RIM Anno Scolastico 2014/2015 INDIRIZZO : TECNICO SETTORE ECONOMICO ARTICOLAZIONE RIM DOCENTE : LAURA LAMI DISCIPLINA : RELAZIONI INTERNAZIONALI TESTI IN USO : “Le relazioni internazionali”, a cura di C. De Rosa, G. Ciotola, 2014, Edizioni Simone per la scuola ALTRI STRUMENTI O SUSSIDI : - Testo costituzionale, articoli di quotidiani, sussidi audiovisivi per la proiezione di mappe e schemi guida alle lezioni frontali interattive, filmati relativi ad argomenti del programma curricolare

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1 – PROSPETTO RIASSUNTIVO DISCIPLINARE CLASSE 5 B T RIM DISCIPLINA: RELAZIONI INTERNAZIONALI

Contenuti

(1)

Tempi

(2)

Prove di verifica

utilizzate (3)

Ripasso:

- delle grandezze della contabilità nazionale e dei limiti di essa;

- delle funzioni macroeconomiche di con-sumo, risparmio e investimento;

- della determinazione del reddito nel breve periodo;

- delle fluttuazioni cicliche La presenza del soggetto pubblico nel sistema economico nel corso dell’evoluzione storica

− Il ruolo dello Stato e della finanza pubblica: il quadro normativo costituzionale di riferimento dell’attività finanziaria

• Sistema capitalistico e Stato liberale – finanza neutrale

• Sistema collettivistico e Stato socialista – finanza della giustizia sociale

• Sistema ad economia mista e Stato sociale – fi-nanza congiunturale e funzionale

• Le diverse funzioni svolte dal soggetto pubblico nel sistema economico e le differenti modalità dell’intervento pubblico nell’economia

• La politica economica (nazionale e nell’ambito dell’Unione Europea) e le sue articolazioni ( dei prezzi, dei redditi, finanziaria, monetaria e valu-taria)

La politica monetaria

• Gli obiettivi della politica monetaria • Gli strumenti della politica monetaria • La teoria keynesiana della moneta • I meccanismi di trasmissione della politica mone-

taria • L’asimmetria della politica monetaria • I neoclassici e la teoria quantitativa • La politica monetaria e l’euro

La politica di bilancio

I quad.

Tutte le tipologie illustrate al punto 2 della presente scheda.

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Il fenomeno della spesa pubblica − I servizi pubblici e il soggetto pubblico − Il concetto di spesa pubblica − Classificazione delle spese pubbliche − L’espansione della spesa pubblica − Il problema del controllo della spesa pubblica − Gli effetti negativi di un’eccessiva espansione

della spesa pubblica − Approfondimento sull’attuale “crisi economica”

(sintomi, cause, possibili rimedi) Le entrate pubbliche

− Le entrate pubbliche in generale − Classificazione delle entrate pubbliche − I tributi in particolare − Le dimensioni delle entrate pubbliche (pressione

tributaria, fiscale e finanziaria) − Le entrate pubbliche come strumento di politica

economica

Le imposte

− L’obbligazione tributaria − Il presupposto di imposta − Gli elementi dell’imposta − I diversi tipi di imposte − I diversi tipi di progressività di imposta

La politica di bilancio

− Le funzioni e le tipologie di bilancio − I principi del bilancio preventivo italiano e il

quadro costituzionale complessivo di riferimento (artt. 72, 75, 97, 100, 103, 117, 119 Cost.)

− Le fasi del processo di bilancio: la programma-zione europea (semestre europeo) e italiana, la manovra finanziaria, la gestione del bilancio, la rendicontazione del bilancio

− Le classificazioni del bilancio decisionale e ge-stionale

− Le teorie di bilancio La politica doganale

− Obiettivi e strumenti della politica doganale: bar-riere tariffarie e non tariffarie

− Le barriere doganali come ostacolo all’internazionalizzazione delle imprese

− La politica doganale dell’Unione europea: l’Unione doganale

− L’abolizione dei dazi e delle restrizioni alle fron-tiere interne: l’armonizzazione dell’IVA e delle

II quad.

Dopo il 15 maggio 2015 una prova scritta strutturata come la terza prova dell’esame e

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accise − La tariffa integrata comunitaria (TARIC) − IL coordinamento delle amministrazioni dogana-

li: il Codice doganale dell’Unione europea − Il Programma per le Dogane 2020

Il sistema tributario italiano

− Cenni sull’evoluzione del sistema tributario ita-liano fino alla sua attuale configurazione

− L’Imposta sul reddito delle persone fisiche: ca-ratteri

− L’Ires e la tassazione del reddito d’impresa: carat-teri

− L’Imposta sul valore aggiunto: soggetti passivi, operazioni Iva e obblighi del contribuente

una interrogazione per recupe-rare i debiti formativi e/o se possibile su tutto il program-ma

2 - METODOLOGIA (4) Ho utilizzato prevalentemente la lezione frontale interattiva. Nell’analisi del testo costituzionale ho spesso proceduto partendo dalla lettura degli articoli per poi interpretarli e commentarli. Sono state utilizzate interrogazioni orali, test (aperti, a scelta multipla, a completamento, ve-ro/falso), le tipologie previste per la terza prova dell'Esame di Stato ed esposizioni orali su temi predefiniti con finalità di recupero. Ho svolto il recupero in itinere in forma curriculare, predisponendo prove scritte per il superamento debiti entro la fine di marzo. 3 - MEZZI, STRUMENTI, SPAZI (5-6) In classe, in sede di spiegazione, ho integrato ampiamente i contenuti del testo in adozione valevole per il triennio - che non avevo scelto - che si è rivelato piuttosto lacunoso nei contenuti delineati dalla linee guida ministeriali per il quinto anno: quindi ho utilizzato spesso schemi e percorsi guida-ti su singoli argomenti, disponibili su supporto informatico. La maggior parte degli alunni si è di-mostrata attenta durante le spiegazioni e nella predisposizione degli appunti.

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Ho utilizzato, inoltre, articoli di quotidiani, per consentire ai ragazzi di collegare le nozioni studiate alla realtà concreta e coglierne l'applicazione nell'attualità e nella dinamica politica, economica e finanziaria nazionale e internazionale. Ho sottoposto all’attenzione degli alunni un dvd tratto dalla raccolta di interviste a J. K. GALBRAITH “Fondamenti di storia dell’economia”, curata dalla Rai per la cultura, sul tema “La grande crisi e la rivoluzione keynesiana”, sul quale hanno svolto un esercizio di analisi e comprensione. 4 - OBIETTIVI RAGGIUNTI E RISULTATI OTTENUTI In sede di riunione di coordinamento per materia furono individuati i seguenti obiettivi disciplinari successivamente indicati nel piano di lavoro annuale: SAPERE

1) I principi generali dell’attività economica pubblica: nozione, evoluzione e caratteri dell'attività finanziaria. Le spese pubbliche. Le entrate pubbliche. L'imposta: nozione, elementi, classificazioni.

2) Il bilancio dello stato in Italia. Il sistema tributario italiano: le principali imposte dirette e le principali imposte indirette.

3) La politica doganale e valutaria. SAPER FARE:

7) Esporre i vari argomenti con linguaggio tecnico corretto 8) Collegare le nozioni acquisite alla realtà concreta ed utilizzarle per una sua lettura,

interpretazione ed elaborazione di opinioni personali sulle scelte di politica finanziaria adottate nel nostro paese.

SAPER ESSERE 4. Assumere atteggiamenti civilmente responsabili in armonia con quanto dettato dai principi

costituzionali in materia tributaria. A motivo della riduzione oraria da 4 ore a 3 ore complessivamente per le discipline diritto e relazioni internazionali nel terzo e quarto anno di corso, deliberata dal collegio docenti in attuazione della flessibilità, per quanto attiene relazioni internazionali, ho dovuto recuperare taluni contenuti previsti dalle linee guida per il secondo biennio, in particolare: contabilità nazionale, funzioni macroeconomiche di consumo, risparmio e investimento, determinazione del reddito nel breve periodo, fluttuazioni cicliche. Come già precisato in sede di dipartimento disciplinare, ciò ha comportato un’inevitabile ricaduta sulla trattazione del programma curricolare, soprattutto in vista dell’esame di Stato per il nuovo ordinamento. Nonostante questo la programmazione è in linea con quanto preventivato nel piano annuale. Tenuto conto che alla data odierna devono essere ancora sostenute le prove scritte e orali sommative sulle ultime unità, le capacità logico-espressive, l’impegno e il livello di preparazione sono risultati eterogenei. Circa due terzi della classe hanno raggiunto in misura da sufficiente a molto buona gli obiettivi relativi al “sapere” e il primo obiettivo relativo al “saper fare”, dimostrando di lavorare con cura e serietà. Sono emerse, in generale, salvo un paio di eccezioni, maggiori incertezze nel perfe-zionamento delle abilità critico-argomentative contemplate negli ultimi obiettivi, sui quali, peraltro, non ho potuto insistere in modo particolare, considerato il tempo a disposizione. L’altro terzo circa della classe non ha raggiunto tuttora un profitto completamente sufficiente, soprattutto nelle prove scritte. Le ragioni sono diverse per i singoli, ma per alcuni sono ascrivibili ad un impegno inadegua-to e/o un metodo di studio disorganizzato, superficiale e prevalentemente ripetitivo. Delle sette alunne che presentavano nel primo quadrimestre il debito formativo, quattro non lo hanno ancora superato, tra cui una, per la quale persiste una situazione di gravissima insufficienza.

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5 - CONSIDERAZIONI PARTICOLARI La classe, che ho conosciuto quest’anno per la prima volta, è formata da 17 alunni, 13 femmine e 4 maschi. Sotto il profilo comportamentale gli alunni si sono dimostrati corretti e taluni hanno partecipato po-sitivamente al dialogo educativo, rivelandosi curiosi e puntuali. L’ impegno nel lavoro domestico non è stato sempre e per tutti rispondente alle rispettive capacità. Una minoranza della classe, pur non avendo creato problemi disciplinari, non ha regolarmente man-tenuto gli impegni assunti, né ha rispettato le scadenze programmate. Alla data di stesura del presente documento, emerge il seguente quadro:

d) La frequenza è stata assidua o regolare per quasi tutti gli alunni. e) L’attenzione e la partecipazione sono risultate adeguate per circa due terzi della classe e

per alcuni alunni si segnalano interventi propositivi e utili al dialogo critico e costruttivo, soprattutto considerata la necessità di prendere appunti sui numerosi argomenti non trattati nel libro di testo; mentre per gli altri l’ascolto e la capacità di concentrazione sono apparsi talora discontinui; complessivamente gli studenti si sono rivelati corretti nei rapporti reci-proci e verso l’insegnante.

f) L’impegno è stato costante o adeguato per circa due terzi della classe; per gli altri alunni saltuario, opportunistico e concentrato in prossimità delle verifiche, connotato da scarsa precisione e consapevolezza dei contenuti, quindi inidoneo ad acquisire una conoscenza approfondita e sistematica dei temi affrontati. In alcuni casi è parso al di sotto delle possi-bilità.

g) Il metodo di studio è stato adeguatamente organizzato per circa metà della classe, anche se non per tutti elaborativo. Per l’altra metà circa permangono i limiti di uno studio affrettato e quindi superficiale, poco preciso e /o prevalentemente, quando non esclusivamente, mne-monico.

h) L’esposizione orale e l’uso corretto del linguaggio tecnico sono sicuri solo per un gruppo di alunni. Nonostante vi sia stata, in alcuni casi, una evoluzione positiva, permangono per altri alunni incertezze e/o difficoltà, anche evidenti, imputabili, in alcuni casi ad un impe-gno e un metodo di studio inadeguati e superficiali, che non hanno consentito una puntuale assimilazione della terminologia specifica.

F.to Prof. ssa___________________________________

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SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINARE

CLASSE QUINTA SEZ .B . Indirizzo: relazioni Internazionali per il Marketing. Docente: Paola Longagnani . Disciplina: Scienze Motorie Testi in uso: Altri strumenti o sussidi:

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1 – PROSPETTO RIASSUNTIVO DISCIPLINARE DISCIPLINA: Scienze Motorie.

Contenuti

(1)

Tempi

(2)

Prove di verifica

utilizzate (3)

1) Monitoraggio delle qualità fisiche di base. 2) Esercizi a carico naturale e con sovraccarico. 3) Esercizi di mobilizzazione, destrezza, equilibrio. 4) Giochi di squadra: pallamano, pallacanestro, pallavolo. 5) Allenamento alla resistenza: corsa, circuiti. 6) Allenamento alla velocità: 1 esercizi individuali e a coppie,

− progressivi, − scatti.

8) Dal 15/05/ 2013 al 30/ 05/2013: giochi di

Durante l’anno

Tutto l’anno

Tutto l’anno.

Tutto l’anno.

Tutto l’anno.

Tutto l’anno.

Test di valutazione della resistenza , della velocità, della forza, della reattività e della coordinazione. Osservazione diretta. Osservazione diretta. Osservazione diretta. Osservazione diretta. . Osservazione diretta.

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squadra e prove di atletica.

2 - METODOLOGIA . La metodologia utilizzata ha previsto sia momenti di lavoro individuale, che momenti di lavoro col-lettivo con il quale si è mirato a consolidare le qualità di base acquisite. E’ stato privilegiato il metodo globale. Sono state utilizzate progressioni ben precise per quanto riguarda la gradualità degli sforzi. E’ stato utilizzato il linguaggio tecnico specifico. 3 - MEZZI,STRUMENTI, SPAZI . Palestra e campo sportivo, piccoli e grandi attrezzi relativi alle discipline o attività praticate. 4 - OBIETTIVI RAGGIUNTI E RISULTATI OTTENUTI Il lavoro è stato nel complesso produttivo e sufficientemente autonomo. Si rileva una evoluzione positiva sia nella preparazione fisica che nel gioco organizzato. I rapporti interpersonali sono stati ottimi. Gli alunni hanno dimostrato correttezza, educazione e disponibilità , riuscendo a creare un clima di lavoro tranquillo e sereno. Differenziati sono i risultati ottenuti: alcuni alunni, dotati di discrete attitudini, hanno lavorato in modo costante raggiungendo buone prestazioni. Altri, grazie all’impegno, sono progressivamente migliorati ed hanno ottenuto discreti risultati. 5 - CONSIDERAZIONI PARTICOLARI Per quanto riguarda la valutazione, si specifica, che è stata attuata attraverso:

• l’osservazione diretta durante lo svolgimento delle unità didattiche ( con particolare at-tenzione al comportamento e all’atteggiamento nei confronti della vita scolastica, al rit-mo di apprendimento, alle capacità evidenziate, ai progressi ottenuti , alle difficoltà in-contrate, al saper collaborare ed interagire con gli altri e alla regolarità nella frequenza).

2) Tramite il rilevamento di dati oggettivi come tempi e misure e l’analisi della prestazione motoria o sportiva.

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SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINARE di RELIGIONE

Indirizzo: Tecnico RIM Docente: MASOCH PAOLA Disciplina: RELIGIONE Testi in uso: PER IL MONDO CHE VOGLIAMO Adelmo Bibiani - Maria Paola Cocchi Ed. SEI Altri strumenti o sussidi: testi in possesso dell’insegnante

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1 – PROSPETTO RIASSUNTIVO DISCIPLINARE DISCIPLINA:RELIGIONE

Contenuti

(1)

Tempi

(2)

I DIECI COMANDAMENTI ( Esodo 20,2-17)

Codice di Hammurabi “Non fa Male Credere” G.Gaber

Io sono il Signore Dio tuo -parole di libertà e fedeltà

-un pantheon di idoli Non nominare il nome di Dio

-Dio è con noi -Uccidere nel nome di Dio

Ricordati di santificare le feste -non tradire la domenica

-la domenica tra lavoro e consumo Onora il padre e la madre -ti hanno dato la vita

-senza figli non c’è futuro -la famiglia oggi

Non uccidere -non crescete, non moltiplicatevi

-la vita dell’uomo è sacra Non commettere adulterio -la sacralità del corpo

la valorizzazione della sessualità

Non rubare -un mondo di mani pulite

-dallo scippo della borsetta ai “paradisi artificiali” Non dire falsa testimonianza

-la verità vi farà liberi -“l'oste, il vino, l'acqua” E.Biagi Non desiderare la donna d'altri

-l’adulterio del cuore

Primo quadri-mestre

Sequa-drime-

stre

Primo quadrimestre

Secondo quadrimestre

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-”un tram che si chiama desiderio” Non desiderare la roba d'altri -sono avidi di campi e case

-sono io il pubblicitario che inquina l'universo Immaginiamo un mondo che...

2 – METODOLOGIA - Viene utilizzata la lezione frontale seguita dalla discussione all’interno del gruppo classe 3 - MEZZI, STRUMENTI, SPAZI - Sono stati usati maggiormente testi in possesso dell’insegnante, articoli di giornale, canzoni e filmati 4 - OBIETTIVI RAGGIUNTI E RISULTATI OTTENUTI - Sono stati raggiunti tutti gli obiettivi previsti nella programmazione iniziale in quanto la classe ha risposto in modo soddisfacente. Gli alunni, molto diversi tra di loro per idee e prin-cipi, sono riusciti ad affrontare in modo proficuo la discussione. La classe ha, quindi, raggiun-to buoni risultati. f.to l'insegnante

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C) SCHEDA RELATIVA ALLE ATTIVITA’INTERDISCIPLINARI Durante l’anno scolastico sono state effettuate: - due simulazioni di terza prova nei mesi di febbraio e aprile; si è preferito richiedere singoli argo-menti delle discipline interessate. Prima simulazione di terza prova con le materie: Diritto, francese, inglese, tedesco. tipologia B, durata della prova tre ore; Seconda simulazione di terza prova con le materie: francese, inglese, tedesco, relazioni interna-zionali tipologia B, durata della prova tre ore. - due simulazioni di prima prova durata sei ore: mercoledì 25 febbraio e giovedì 21 maggio 2015 - simulazione di seconda prova durata sei ore: sabato 23 maggio 2015 Si allegano al presente documento i testi delle simulazioni e relativa griglia di valutazione.

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D) SIMULAZIONI DI PRIMA E TERZA PROVA

SIMULAZIONE DI PRIMA PROVA (25 -02-15) Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte. TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO Gabriele D’Annunzio, «Il Verso è tutto», da II piacere La sua anima si empì tutta d’una musica di rime e di sillabe ritmiche. Egli gioiva; quella spontanea improvvisa agitazion poetica gli dava un inesprimibile diletto. Egli ascoltava in sé medesimo que’ suoni, compiacendosi delle ricche immagini, degli epiteti esatti, delle metafore lucide, delle armonie ricercate, delle squisite combinazioni di iati e di dieresi, di tutte le più sottili raffinatezze che variavano il suo stile e la sua metrica, di tutti i misteriosi artifìzii dell’endecasillabo appresi dagli ammirabili poeti del XIV secolo e in ispecie dal Petrarca. La magia del verso gli soggiogò di nuovo lo spirito; e l’emistichio sentenziale d’un poeta contemporaneo gli sorrideva singolarmente. -«Il Verso è tutto.1» Il verso è tutto. Nella imitazion della Natura nessun istrumento d’arte è più vivo, agile, acuto, vario, multiforme, plastico, obediente, sensibile, fedele. Più compatto del marmo, più malleabile della cera, più sottile d’un fluido, più vibrante d’una corda, più luminoso d’una gemma, più fragrante ’illimitato e penetrare l’abisso; può avere dimensioni d’eternità; può rappresentare il sopraumano, il soprannaturale, l’oltramirabile; può inebriare come un vino, rapire come un’estasi; può nel tempo medesimo posseder il nostro intelletto, il nostro spirito, il nostro corpo; può, infine, raggiungere l’Assoluto. Un verso perfetto è assoluto, immutabile, immortale; tiene in sé le parole con la coerenza d’un diamante; chiude il pensiero come in un cerchio preciso che nessuna forza mai riuscirà a rompere; diviene indipendente da ogni legame da ogni dominio; non appartiene più all’artefice, ma è di tutti e di nessuno, come lo spazio, come la luce, come le cose immanenti e perpetue. Un pensiero esattamente espresso in un verso perfetto è un pensiero che già esisteva preformato nella oscura profondità della lingua. Estratto dal poeta, seguita ad esistere nella coscienza degli uomini. Maggior poeta è dunque colui che sa discoprire, di sviluppare, estrarre un maggior numero di codeste preformazioni ideali. Quando il poeta è prossimo alla scoperta d’uno di tali versi eterni, è avvertito da un divino torrente di gioia che gli invade d’improvviso tutto l’essere. Quale gioia è più forte? Andrea socchiuse un poco gli occhi, quasi per prolungare quel particolar brivido ch’era in lui foriero della inspirazione quando il suo spirito si disponeva all’opera d’arte, specialmente al poetare. Poi, pieno d’un diletto non mai provato, si mise a trovar rime con la èsile matita su le brevi pagine bianche del taccuino. Gli vennero alla memoria i primi versi d’una canzone del Magnifico: Parton leggieri e pronti dal petto i miei pensieri4... Quasi sempre, per incominciare a comporre, egli aveva bisogno d’una intonazione musicale datagli da un altro poeta; ed egli usava prenderla quasi sempre dai verseggiatori antichi di Toscana. Un emistichio di Lapo Gianni, del Cavalcanti, di Cino, del Petrarca, di Lorenzo de’ Medici, il ricordo d’un gruppo di rime, la congiunzione di due epiteti, una qualunque concordanza di parole belle e

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bene sonanti, una qualunque frase numerosa5 bastava ad aprirgli la vena, a dargli, per così dire, il la, una nota che gli servisse di fondamento all’armonia della prima strofa. (da G. D’Annunzio, Prose di romanzi, a cura di A. Andreoli, Mondadori, Milano 1988.) 1 l’emistichio... tutto: è una citazione tratta da una poesia dello stesso D’Annunzio, compresa nell’Isotteo e intitolata Epodo. Quattro sonetti al poeta Giovanni Marradi in onore della nona rima,IV, w. 12-14: «O Poeta, divina è la Parola; / ne la pura parola il ciel ripose / ogni nostra letizia; e il Verso è tutto». 2 virgulto: ramo giovane e flessibile 3 murmure: mormorio. 4 Parton... pensieri: è la canzone XCII delle Rime di Lorenzo de’ Medici. 5 numerosa: armoniosa (dal latino “numerus” = ‘ritmo’). 1. Comprensione del testo Dopo una prima lettura riassumi brevemente il contenuto del brano in non più di dieci righe. 2. Analisi del testo 2.1 Quali aspetti della poesia affascinano Andrea? 2.2 Che cosa significa l’espressione «il Verso è tutto»? Afferma semplicemente che la poesia è la più alta fra tutte le arti oppure ha anche altri significati? 2.3 Quali figure retoriche abbondano nel brano? Individuale. Quale effetto hanno nel lettore? 2.4 Quale rapporto si può intravedere tra D’Annunzio e il personaggio protagonista del Piacere, Andrea Sperelli? 2.5 Secondo Andrea, il poeta può incidere nella coscienza degli uomini? In quale modo? 3. Interpretazione complessiva e approfondimenti In questo brano Andrea Sperelli sente rinnovarsi in lui «il culto profondo e appassionato dell’Arte». Alla luce delle tue conoscenze sul Piacere e/o sulla vicenda biografica di D’Annunzio, spiega questa affermazione in un commento personale. Puoi aiutarti nella composizione con riferimenti anche ad altri scritti dell’autore e al clima culturale dell'epoca. TIPOLOGIA B – REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”. (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», interpretando e confrontando i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà foglio di protocollo

1 AMBITO ARTISTICO – LETTERARIO Argomento: Il tempo DOCUMENTI “Tu non chiedere, non è lecito saperlo, quale destino a me, quale a te gli dei hanno assegnato, o Leuconoe, e non cercarlo nei calcoli astrologici babilonesi. Quanto sarà meglio accettare tutto ciò

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che verrà! Sia che molti inverni ci abbia concesso Giove, sia che l’ultimo, che ora sta fiaccando contro gli scogli il mare Tirreno: sii saggia, mesci i l vino e in un breve spazio riduci una speranza troppo lunga. Mentre parliamo, sarà fuggito l’invidioso tempo: cogli l’attimo fuggente, confidando meno possibile nel domani.”

Orazio, Carmina I,1, 30 a.c. “Fa’ così, caro Lucilio: renditi veramente padrone di te e custodisci con ogni cura quel tempo che finora ti era portato via o ti sfuggiva. Persuaditi che le cose stanno come ti scrivo: alcune ore ci vengono sottratte da vane occupazioni, altre ci scappano quasi di mano: ma la perdita per noi più vergognosa è quella che avviene per nostra negligenza. Se badi bene la maggior parte della vita ci sfugge nel fare il male, una gran parte nel non fare nulla, tutta quanta nel fare altro da quello che dovremmo. Puoi indicarmi qualcuno che dia il giusto valore al suo tempo e alla sua giornata, e che si renda conto com’egli muoia giorno per giorno?”

Seneca, Ad Lucilium I,1, 62 d.c. “Ecco è fuggito Il dì festivo, ed al festivo il giorno Volgar succede, e se ne porta il tempo Ogni umano accidente. Or dov'è il suono Di que' popoli antichi? or dov'è il grido De' nostri avi famosi, e il grande impero Di quella Roma, e l'armi, e il fragorio Che n'andò per la terra e l'oceano? Tutto è pace e silenzio, e tutto posa Il mondo, e più di lor non si ragiona.”

Giacomo Leopardi, La sera del dì di festa, 1820

“Ma quando niente sussiste d’un passato antico, dopo la morte degli esseri, dopo la distruzione delle cose, più tenui ma più vividi, più immateriali, più persistenti, più fedeli, l’odore e il sapore, lungo tempo ancora perdurano, come anime, a ricordare, ad attendere, a sperare, sopra la rovina di tutto il resto, portando sulla loro stilla quasi impalpabile, senza vacillare, l’immenso edificio del ricordo.”

Marcel Proust, Dalla parte di Swann

“Ognuno sta solo sul cuore della terra trafitto da un raggio di sole; ed è subito sera”

Salvatore Quasimodo, Erato e Apollion

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Klimt: Le tre età della donna, 1905 Salvador Dalì : La persistenza della memoria 1931

2. AMBITO SOCIO-ECONOMICO - Argomento: Lavorare per vivere o vivere per lavorare. DOCUMENTI Le conoscenze richieste al lavoratore non sono più soltanto quelle di uno specifico “saper fare”, acquisibile prima di iniziare l’attività lavorativa, ma devono essere continuamente aggiornate ed ampliate: il lavoratore deve saperne di più di quanto richiesto dal contesto attuale, per potersi rapidamente muovere nel campo delle tecnologie che evolvono e dei modelli organizzativi che cambiano. Deve, cioè, ampliare continuamente il suo know-how. Le forme che compongono il percorso lavorativo di una persona sono sempre più composite e caratterizzate da diverse posizioni nella professione (si passa più frequentemente dal lavoro dipendente a quello autonomo e viceversa), da diverso impegno temporale (diverse forme di part-time o full-time), da diversa durata del rapporto (da tempo indeterminato e determinato), in diverse imprese (per dimensione, comparto di attività). L’elemento di continuità dell’esperienza lavorativa non consiste più perciò né nella forma della prestazione né nell’impresa con la quale si stabilisce il rapporto, né nel settore di appartenenza. Il lavoro “atipico”, cioè diverso dal lavoro full-time a tempo indeterminato, tende a diventare ordinario, in certe fasi della vita lavorativa. Nel momento in cui la sicurezza nel lavoro non può essere ricercata nella stabilità del posto, nella durata dell’organizzazione d’impresa o nell’appartenenza ad una categoria sindacale forte, è necessario uno slancio che spinga decisamente alla ricerca di nuove modalità di combinazione tra le esigenze di sicurezza e le nuove condizioni di rischio.

C. GAGLIARDI (Unioncamere), “Il lavoro che cambia”, in Famiglia oggi, n. 10, 2001 Spesso si richiede una dedizione così totale e monopolizzante al lavoro che lo si potrebbe catalogare sotto l’elenco delle idolatrie deprecate dalla Scrittura [...]. I costi in termini monetari per la casa e per gli spostamenti, quelli in termini affettivi per le prolungate lontananze degli sposi e quelle in termini educativi per seguire personalmente i figli, oggi sono molto alti: ci vogliono molto coraggio e molta solidità morale per continuare nella fedeltà e nell’amore familiare.

Card. C. M. MARTINI, Discorso pronunciato in occasione della “Veglia dei lavoratori”, 1 maggio 2002

Le donne lasciano la carriera perché qualcosa stride tra la loro sensibilità e il mondo del lavoro così come è stato concepito e costruito dall’altra metà del genere umano. Gli obiettivi da raggiungere sono insomma incastonati in un sistema di valori che non è – o non è ancora – fatto per le donne

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[...]. Le nuove generazioni, come Julia che ha vent’anni, studia e sogna un lavoro entusiasmante, ma che non sia tutto nella vita, sanno che, dopo la rivoluzione fatta dalle loro madri, è giunto il momento di superare le pari opportunità, verso una nuova organizzazione del lavoro. “Ottenuta l’uguaglianza e la parità, vogliamo umanizzare il modo in cui il mondo intero lavora”

E. LOEWENTHAL, “Gene di donna”, La Stampa, 10 maggio 2002 Ecco il decalogo imposto al quadro: il lavoro è un bene; l’impiego è un privilegio; offri il tuo tempo senza riserve; l’impresa si aspetta molto ma non promette nulla in cambio, come previsto dalle dure leggi dell’economia; se fallisci prenditela solo con te stesso; sii docile e flessibile; il consenso è di somma importanza; non credere troppo in quello che fai; accetta senza riserve l’universo imprenditoriale; e ripeti: “la costituzione di imprese globalizzate è necessaria, il futuro è delle imprese flessibili”. A questo rispondo con dieci contro-consigli che dicono: il lavoro salariato è la moderna condizione di schiavitù; inutile tentare di cambiare il sistema: ogni opposizione lo rafforza; il tuo lavoro non serve a niente e puoi essere sostituito dal primo cretino che capita; sarai giudicato in base alle tue capacità di uniformarti a un modello; non accettare mai un incarico di responsabilità: avrai solo qualche soldino in più; scegli le imprese più grandi e i posti più inutili; evita i cambiamenti; impara a riconoscere da segnali impercettibili chi è con te, e infine ripeti costantemente che questa “ideologia ridicola veicolata e promossa dall’impresa non è più vera del materialismo dialettico eretto a dogma dal sistema comunista”.

Corinne MAIER, da una recensione, Giornale di Brescia, 22.02.2005, p. 25 2. AMBITO STORICO-POLITICO - Argomento: I giovani e i regimi totalitari. DOCUMENTI Finita la prima guerra mondiale, il desiderio di azione continuò ad animare di sé i giovani che avevano combattuto nelle trincee. Da un capo all’altro dell’Occidente, l’attivismo era all’ordine del giorno, e non soltanto i giovani, ma anche molti anziani vedevano nell’attivismo lo spirito della giovinezza contrapposto alla degenerazione della vecchiaia. Agli occhi degli attivisti le istituzioni sussistenti, tradizionali, che così essi pensavano, non erano più all’altezza dei tempi con le loro nuove esigenze, erano sinonimo di vecchiume, e chi ad essi si ribellava era portatore dello spirito di giovinezza. Così facendo, le nazioni sconfitte avevano modo di salvare la faccia: bastava dichiarare che i paesi vittoriosi erano le vecchie nazioni, la cui ora era suonata nonostante il trionfo riportato; mentre le nazioni battute erano giovani in quanto tutte prese dalla lotta alle istituzioni tradizionali, lotta destinata al trionfo. Il movimento fascista postbellico si fondò in larga parte sugli ideali della gioventù e dell’attivismo.

G. MOSSE, Le origini culturali del Terzo Reich, Milano 1968 La mia scienza pedagogica è dura. Il debole deve essere spazzato via. Nei centri del mio Nuovo Ordine verrà allevata una gioventù che spaventerà il mondo. Io voglio una gioventù che compia grandi gesta, dominatrice, ardita, terribile. [...] Essa deve sopportare il dolore, non deve avere nulla di debole o di effeminato. L’animale rapace, libero e dominatore, deve brillare ancora dai suoi occhi. Forte e bella voglio la mia gioventù. La farò istruire in ogni esercizio fisico. Voglio una gioventù atletica. [...] Non voglio un’educazione intellettuale. Il sapere mi rovina la gioventù. Al più le lascio imparare quello per cui si sente portata seguendo il gioco dei suoi istinti. Ma i giovani devono imparare il senso del dominio. Debbono imparare a vincere nelle prove più difficili la paura

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della morte. Questa è la fase della gioventù eroica che fa nascere l’uomo libero, misura e centro del mondo, l’uomo creativo, l’uomo divino

A. HITLER, dal Mein Kampf in W. Hofer, Il Nazionalsocialismo. Documenti, Milano 1964 Soprattutto nei primi anni dopo il 1933, l’appartenenza alla Hitlerjugend (Gioventù Hitleriana) fu sentita da molti giovani come tutt’altro che una costrizione. In fondo le sue attività si ricollegavano a molte forme di attività giovanili dell’epoca di Weimar, offrivano svariate opportunità per il tempo libero e, non di rado, si svolgevano sotto la direzione dei capi delle disciolte organizzazioni giovanili, almeno ai livelli più bassi che, per l’attività quotidiana, erano i più importanti. La divisa della HJ, inoltre, offriva in molti casi al giovane una copertura per sostenere, con più forza e non di rado con estrema aggressività, i suoi conflitti con le autorità tradizionali, come l’insegnante, il padre, il padrone di bottega o il parroco. Per certi versi la HJ ebbe un ruolo in qualche modo anti-autoritario. [...] Alla fine degli anni Trenta, furono migliaia i giovani che si allontanarono dalle attività di tempo libero offerte dalla HJ e che trovarono in gruppi spontanei un proprio stile di vita non definito da alcun regolamento. Tali gruppi difesero questo loro spazio autonomo anche quando la sorveglianza delle pattuglie della HJ e della Gestapo si fece sempre più intensa e pesante.

D. PEUKERT, Storia sociale del Terzo Reich, Firenze 1989 4. Appartengono alla GIL i giovani di ambo i sessi dai 6 ai 21 anni inquadrati nelle organizzazioni dei giovani fascisti, avanguardisti, balilla, figli della lupa, piccole italiane, giovani italiane, giovani fasciste. I giovani inquadrati nella GIL sono vincolati al seguente giuramento: “Nel nome di Dio e dell’Italia giuro di eseguire gli ordini del Duce e di servire con tutte mie forze e, se necessario, con il mio sangue la Causa della Rivoluzione fascista”. 5. I compiti che la GIL svolge a favore dei giovani sono: la preparazione spirituale, sportiva e premilitare; l’insegnamento dell’educazione fisica nelle scuole elementari e medie, secondo i programmi da essa predisposti di concerto con il Ministro dell’educazione nazionale; l’istituzione e il funzionamento di corsi, scuole, collegi, accademie, aventi attinenza con le finalità della GIL; l’assistenza svolta essenzialmente attraverso i campi, le colonie climatiche e il patronato scolastico o con altri mezzi disposti dal Segretario del PNF; l’organizzazione di viaggi e crociere. La GIL ha inoltre la facoltà di istituire e di promuovere l’istituzione di borse di studio e di provvedere alla loro assegnazione [...].

Istituzione della Gioventù Italiana del Littorio in L. CASALI, Fascismi. Partito, società e Stato nei documenti del fascismo, del nazionalsocialismo e del franchismo, Bologna 1995.

3. AMBITO TECNICO SCIENTIFICO - Argomento: L’aria DOCUMENTI Il 2013 è stato denominato “anno europeo dell’aria”. Nel nostro caso, però, “anno europeo dello smog” sarebbe stato forse più realistico e appropriato viste le performance delle città italiane in termini di inquinamento atmosferico: nel 2012 in tutti i principali centri urbani sono stati superati i livelli di polveri fini (PM10). Sono 51 le città, tra le 95 monitorate da Legambiente nell’ambito della classifica “PM10 ti tengo d’occhio”, che hanno superato il bonus di 35 giorni di superamento del valore medio giornaliero di 50 microgrammi/metro cubo stabilito dalla legge. In generale è l’area della Pianura Padana a confermarsi come la zona più critica con 18 città tra le prime 20 posizioni. Ma non è solo il nord a soffrire di elevati livelli di inquinamento.

Legambiente.it, 17 gennaio 2013 Trascorriamo nei luoghi chiusi il 90% del nostro tempo ed è qui che respiriamo la maggioranza degli inquinanti che minacciano la nostra salute. Negli ambienti "indoor", infatti, penetrano e si

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concentrano le sostanze che ammorbano l'aria esterna, alle quali si aggiunge un variegato esercito di molecole che si sprigiona da oggetti, mobili, dai prodotti chimici usati in casa, da pitture, tessuti e persino dai fornelli. Lo studio Iaiaq, finanziato dalla Ue, ha valutato che in Europa il 3% di tutte le malattie sono determinate dall'inquinamento indoor. [..] «La riduzione delle sorgenti è anche il solo modo per fare andare d'accordo il risparmio energetico, che richiede che le case siano ben isolate, e la salubrità degli ambienti» fa notare Carrer, responsabile dell'Unità operativa di Medicina del lavoro all'Ospedale Sacco di Milano, fra gli autori dello studio. Infine, per controllare muffe e acari, l'umidità non dovrebbe superare il 40-50%. E a ripulire l'aria possono contribuire anche le piante di aloe, clorofito, crisantemo, gerbera, giglio, peperomia, sansevieria e ficus.

Margherita Fronte, in Corriere della sera, 4 marzo 2013 Torino mantiene saldamente la prima posizione e si conferma la città più 'eco-mobile' d'italia. Lo dice il sesto rapporto “'Mobilita' sostenibile in Italia”: indagine sulle principali 50 città, elaborata da Euromobility con il contributo di Bicincittà e Fit consulting e con il patrocinio del Ministero dell'ambiente. Vince ancora Torino, come lo scorso anno, "forte di un buon servizio di trasporto pubblico, di una flotta di biciclette condivise, di un servizio di car sharing tra i più efficienti e apprezzati della penisola, di una quota superiore alla media di auto a basso impatto ambientale e di un basso tasso di incidentalità e mortalità sulle strade cittadine" spiega il rapporto. Nonostante ciò i valori di inquinamento atmosferico "non riescono a rientrare nei limiti, a causa delle sfortunate condizioni climatiche che interessano Torino e buona parte delle città del bacino padano".

Repubblica, 27 dicembre 2012 Le soluzioni migliori sono quelle che già esistono ma sono sottoutilizzate. Il concetto appare abbastanza ovvio, ma spesso non viene considerato. Ad esempio, nella riduzione delle emissioni nei trasporti, mentre si attendono i benefici che potranno portare in futuro i mezzi con motorizzazioni alternative, come le auto elettriche o a idrogeno, si trascura il contributo che può dare già ora una tecnologia vecchia di due secoli, ma che rimane tra le più efficienti ed ecologiche. Stiamo parlando della bicicletta. Se in Europa tutti iniziassero ad utilizzarla per spostarsi quanto la usano i danesi, da sola la bici basterebbe per coprire più della metà dell'obiettivo UE 2020 sulla CO2 nei trasporti: darebbe dal 64 al 144% di quella riduzione del 10% delle emissioni rispetto ai livelli del 2005.

Giulio Meneghello, in qualeenergia.it, 13 dicembre 2011

TIPOLOGIA C: TEMA STORICO “Ci sono due momenti della storia universale che ora si succedono o era si presentano nello stesso tempo negli individui e nei popoli, in parte singolarmente distinti e in parte intersecati. Nel primo i singoli individui si sviluppano liberamente l’uno accanto all’altro; è l’epoca del divenire, della pace, dell’aumentarsi, delle arti, delle scienze, della serenità, dell’intelletto. Ogni cosa agisce verso l’intero e tende nei tempi migliori verso un’edificazione felice, familiare, però questo periodo finisce per dissolversi nella faziosità e nell’anarchia. La seconda è l’epoca del trarre profitto, del fare la guerra, del distruggere, della tecnica, del sapere, della ragione. Gli effetti vanno verso l’esterno; nel suo significato più bello e più alto, tale periodo a certe condizioni assicura durata e godimento. E’ facile però che tale stato degeneri in egoismo e tirannia; ma non si creda affatto che il tiranno debba essere una sola persona; c’è una tirannia di intere masse che è assai violenta e travolgente” Goethe Prendendo come riferimento la frase di Goethe, analizza quali delle considerazioni espresse dal poeta tedesco trovano conferma nella evoluzione storica del XX secolo.

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(In relazione alla vastità dei riferimenti possibili per lo svolgimento dell’elaborato, puoi individuare una o due tematiche specifiche su cui concentrarti) TIPOLOGIA D: TEMA DI ORDINE GENERALE "Eppure io credo che se ci fosse un po' più di silenzio, se tutti facessimo un po' di silenzio, forse qualcosa potremmo capire..." Nel suo ultimo film, "La voce della luna" (1990), Federico Fellini ha illuminato un cambiamento del mondo mentre il mondo ancora non se ne accorgeva. Il passaggio dalla civiltà del risparmio alla civiltà del consumo, dal silenzio al rumore di fondo, dal suono di un violino al frastuono di una discoteca, dalla pensosa individualità alla folla assordante; e ha presagito l'avvento di talk show e opinionisti da strapazzo, reality e sedicenti esperti. E ci ha lasciato un desolato commento sulla volgarità e l'abominio del tempo presente, una fiaba contro il rumore di fondo e sulla necessità del silenzio. Rifletti sul senso e sul valore delle parole del regista. d’un fiore, più tagliente d’una spada, più flessibile d’un virgulto2, più carezzevole d’un murmure3, più terribile d’un tuono, il verso è tutto e può tutto. Può rendere i minimi moti del sentimento e i minimi moti della sensazione; può definire l’indefinibile e dire l’ineffabile; può abbracciare l

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SIMULAZIONE

TERZA PROVA ESAME DI STATO

Anno Scolastico 2014-2015

CLASSE 5 B TECNICO RIM

19/03/2015

Tipologia B N° quesiti 10 quesiti a risposta singola Discipline Diritto (tre quesiti), Inglese (due quesiti), Francese

(tre quesiti), Tedesco (due quesiti) Durata della prova 180 minuti

Strumenti Dizionari bilingue Criteri di valutazione La prova è valutata in quindicesimi, attraverso la

media delle valutazioni delle singole discipline. Ogni materia utilizza la medesima griglia

CANDIDATO ……………………………………. Cognome e nome ………………………………………………

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Disciplina: Diritto Tipologia B (10 righe) 1. Il candidato illustri la composizione e le competenze della Corte di giustizia dell’Unione Europe-a, evidenziandone il ruolo nell’interpretazione del diritto comunitario. ________________________________________________________________________________

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2. Il candidato definisca la legge applicabile al contratto di compravendita internazionale nel quadro delle fonti normative di riferimento. ________________________________________________________________________________

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Cognome e nome ……………………………………………… Disciplina: Diritto Tipologia B (10 righe) 3.Il candidato, dopo aver definito il contratto di franchising internazionale, ne evidenzi vantaggi e svantaggi . ________________________________________________________________________________

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CANDIDATO…………………………………………………………………………..CLASSE V B ESAME DI STATO 2015 TERZA PROVA SCRITTA LINGUA FRANCESE Répondez aux questions suivantes en 10 lignes.

1. Vous allez partir pour Paris. Quel est l'endroit qui a le plus d’intérêt pour vous ? Présentez-le.

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2. Le Beaubourg est un des sites de Paris les plus fréquentés. Quelles sont ses caractéristiques ?

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CANDIDATO…………………………………………………………………………..CLASSE V B ESAME DI STATO 2015 TERZA PROVA SCRITTA LINGUA FRANCESE

3. Le marketing s'intéresse au packaging aussi. Pourquoi ?

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Page 79: ESAME DI STATO DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

79

DISCIPLINA: Inglese CANDIDATO: ____________________

Answer the following questions in about ten lines: 1) How do you explain the concept of marketing? What is marketing mix? ________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

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________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

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________________________________________________________________________________

2) What is the role advertising plays in marketing? Which elements make an advert a successful one? ________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________

Page 80: ESAME DI STATO DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

80

SIMULAZIONE DI TERZA PROVA

a. s. 2014 / 2015

TEDESCO

Classe V B R.I.M.

ALLIEVO: ___________________________ DATA: _______________

1. Nennen Sie die Merkmale des Romans in der ersten Hälfte des 20. Jahrhunderts.

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

2. Welche Aufgaben hat die Europäische Zentralbank?

…………………………………………………………………………………………………

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…………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………

Page 81: ESAME DI STATO DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

81

SIMULAZIONE

TERZA PROVA ESAME DI STATO

Anno Scolastico 2014-2015

CLASSE 5 B TECNICO RIM

24/04/2015

Tipologia B N° quesiti 10 quesiti a risposta singola Discipline Relazioni internazionali (tre quesiti), Inglese (tre que-

siti), Francese (due quesiti), Tedesco (due quesiti) Durata della prova 180 minuti

Strumenti Dizionari bilingue Criteri di valutazione La prova è valutata in quindicesimi, attraverso la

media delle valutazioni delle singole discipline. Ogni materia utilizza la medesima griglia

CANDIDATO ……………………………………. Cognome e nome ………………………………………………

Page 82: ESAME DI STATO DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

82

Disciplina: Relazioni internazionali Tipologia B (10 righe) 1. Il candidato, dopo aver precisato la definizione di imposte dirette e indirette, evidenzi pregi e di-fetti delle seconde. ________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________

2. Il candidato, dopo aver elencato i principi del bilancio preventivo italiano, descriva quelli conte-nuti nella legge di contabilità. ________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

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________________________________________________________________________________

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Page 83: ESAME DI STATO DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

83

________________________________________________________________________________

___________________________________

Cognome e nome ……………………………………………… Disciplina: Relazioni internazionali Tipologia B (10 righe) 3. Il candidato elenchi le diverse fasi del processo di bilancio e si soffermi in particolare sulla pri-ma, precisando il sistema di governance economica delineato dal Semestre europeo. ________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

Page 84: ESAME DI STATO DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

84

DISCIPLINA : Inglese CANDIDATO: ____________________

Answer the following questions in about ten lines: 1) When starting a business what are the main sources of finance? ____________________________________________________________________

____________________________________________________________________

____________________________________________________________________

____________________________________________________________________

____________________________________________________________________

____________________________________________________________________

____________________________________________________________________

____________________________________________________________________

____________________________________________________________________

____________________________________________________________________

____________________________________________________________________

2) Explain the most important financial services that banks provide to

businesses ____________________________________________________________________

____________________________________________________________________

____________________________________________________________________

____________________________________________________________________

____________________________________________________________________

____________________________________________________________________

Page 85: ESAME DI STATO DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

85

____________________________________________________________________

____________________________________________________________________

____________________________________________________________________

____________________________________________________________________

____________________________________________________________________

3) Define what the Financial Plan is and explain what it should include. ____________________________________________________________________

____________________________________________________________________

____________________________________________________________________

____________________________________________________________________

____________________________________________________________________

____________________________________________________________________

____________________________________________________________________

____________________________________________________________________

____________________________________________________________________

____________________________________________________________________

____________________________________________________________________

Page 86: ESAME DI STATO DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

86

CANDIDATO…………………………………………………………………………..CLASSE V B ESAME DI STATO 2015 TERZA PROVA SCRITTA LINGUA FRANCESE

Répondez aux questions suivantes en 10 lignes.

1. Pourquoi beaucoup de startups européennes migrent vers l'Europe de l'Est ?

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2. Une entreprise qui veut exporter des tissus au Japon ou en Thaïlande doit bien connaître des éléments

culturels importants. Lesquels ?

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Page 87: ESAME DI STATO DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

87

SIMULAZIONE DI TERZA PROVA

a.s. 2014 / 2015

TEDESCO Classe V B R.I.M

ALLIEVO:__________________________ DATA: ________________ Nennen Sie die Merkmale des Romans in der ersten Hälfte des 20 Jahrhunderts. …............................................................................................................................................. …............................................................................................................................................. …............................................................................................................................................. …............................................................................................................................................. …............................................................................................................................................. …............................................................................................................................................. …............................................................................................................................................. …............................................................................................................................................. …............................................................................................................................................. …............................................................................................................................................. 2. Welche Aufgaben hat die Europälsche Zentralbank? …............................................................................................................................................. …............................................................................................................................................. …............................................................................................................................................. ….............................................................................................................................................

Page 88: ESAME DI STATO DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

88

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Page 89: ESAME DI STATO DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

89

E) GRIGLIE DI VALUTAZIONE DI PRIMA, SECONDA E TERZA PROVA

Istituto Statale di Istruzione Tecnica e Professionale per il Commercio "G. A. Cavazzi" Scientifica "A. Sorbelli" --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Via Matteotti 2/4 - 41026 Pavullo nel Frignano (MO) - Tel 0536/20366 - 20257 - fax. 0536/21164 E.Mail: [email protected] - Sito Internet: www.cavazzisorbelli.it Codice fiscale 83000140364

ESAME di STATO 2013/2014

Candidato………………………………….

GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA: “A-

nalisi del testo”

Indicatori Descrittori Punti

COMPETENZA LINGUI-

STICA (fino a 6 punti)

Correttezza ortografica

Buona

Sufficiente (errori di ortografia non gravi)

Insufficiente (ripetuti e gravi errori di ortografia)

2

1,5

1

Correttezza sintattica

Buona

Sufficiente (errori di sintassi non gravi)

Insufficiente (ripetuti e gravi errori di sintassi)

2

1,5

1

Correttezza lessicale

Buona proprietà di linguaggio e lessico adeguato alla ti-

pologia test.

Sufficiente proprietà di linguaggio e corretto uso del les-

sico.

Insufficiente proprietà di linguaggio, lessico povero e

non adeguato

2

1,5

1

CONOSCENZA E COM-PETENZE TESTUALI (fi-

Page 90: ESAME DI STATO DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

90

no a 7 punti) Comprensione

Comprensione corretta del brano 1

Analisi

Analisi testuale completa e approfondita

Analisi testuale sufficiente

Analisi testuale in cui manchino o siano svolti in modo

inadeguato punti della traccia

3

2

1

Approfondimento

Capacità di contestualizzare il brano e di collegarlo ad

altri testi

Approfondimento sufficientemente sviluppato

Mancanza di approfondimento o difficoltà a contestualiz-

zare testo

3

2

1

CAPACITA’ CRITICHE ED ESPRESSIVE (fino a 2

punti)

Capacità di riflessione critica e di sintesi personale

Efficacia comunicativa

1

1

PUNTI TOTALI IN 15°

La Commissione

Page 91: ESAME DI STATO DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

91

Istituto Statale di Istruzione Tecnica e Professionale per il Commercio "G. A. Cavazzi" Scientifica "A. Sorbelli" --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Via Matteotti 2/4 - 41026 Pavullo nel Frignano (MO) - Tel 0536/20366 - 20257 - fax. 0536/21164 E.Mail: [email protected] - Sito Internet: www.cavazzisorbelli.it Codice fiscale 83000140364

ESAME di STATO 2013/2014

Candidato…………………………………..

GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA: “Tema Storico o di

Attualità””

Indicatori Descrittori Punti

COMPETENZA LINGUI-

STICA (fino a 6 punti)

Correttezza ortografica

Buona

Sufficiente (errori di ortografia non gravi)

Insufficiente (ripetuti e gravi errori di ortografia)

2

1,5

1

Correttezza sintattica

Buona

Sufficiente (errori di sintassi non gravi)

Insufficiente (ripetuti e gravi errori di sintassi)

2

1,5

1

Correttezza lessicale

Buona proprietà di linguaggio e lessico adeguato alla ti-

pologia test.

Sufficiente proprietà di linguaggio e corretto uso del les-

sico.

Insufficiente proprietà di linguaggio, lessico povero e

non adeguato

2

1,5

1

CONOSCENZA DELL’ARGOMENTO(fino

a 4 punti)

Sviluppo di tutti i punti della traccia con ricchezza e pre-

cisi riferimenti (C )

Sviluppo di tutti i punti della traccia con ricchezza di ri-

4

4

3

Page 92: ESAME DI STATO DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

92

ferimenti (D )

Sviluppo di tutti i punti della traccia con sufficienti cono-

scenze

Povertà di contenuti o conoscenze sommarie

Parti del tema fuori traccia o sviluppo parziale dei punti

della traccia

2

1

ORGANIZZAZIONE DEL TESTO (fino a 3 punti)

Articolazione coerente ( tip. C )

Argomentazione coerente e strutturata (tip. D)

Organizzazione sufficiente del testo

Scarsa articolazione del testo

3

3

2

1

CAPACITA’ CRITICHE ED ESPRESSIVE

(fino a 2 punti)

Capacità di riflessione critica e di sintesi personale Efficacia comunicativa

1 1

PUNTI MAX TOTALI IN 15 La Commissione

Page 93: ESAME DI STATO DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

93

Istituto Statale di Istruzione Tecnica e Professionale per il Commercio "G. A. Cavazzi" Scientifica "A. Sorbelli" --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Via Matteotti 2/4 - 41026 Pavullo nel Frignano (MO) - Tel 0536/20366 - 20257 - fax. 0536/21164 E.Mail: [email protected] - Sito Internet: www.cavazzisorbelli.it Codice fiscale 83000140364

ESAME di STATO 2013/2014

Candidato…………………………………..

GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA:

“Saggio breve”

“Articolo di giornale”

Indicatori Descrittori Punti

COMPETENZA LINGUI-

STICA (fino a 6 punti)

Correttezza ortografica

Buona

Sufficiente (errori di ortografia non gravi)

Insufficiente (ripetuti e gravi errori di ortografia)

2

1,5

1

Correttezza sintattica

Buona

Sufficiente (errori di sintassi non gravi)

Insufficiente (ripetuti e gravi errori di sintassi)

2

1,5

1

Correttezza lessicale

Buona proprietà di linguaggio e lessico adeguato alla ti-

pologia test.

Sufficiente proprietà di linguaggio e corretto uso del les-

sico.

Insufficiente proprietà di linguaggio, lessico povero e

non adeguato

2

1,5

1

CONOSCENZA E COM-PETENZE TESTUALI (fi-

no a 7 punti)

Aderenza alla traccia

Approfondimento dell’argomento in base alla proprie

2

2

Page 94: ESAME DI STATO DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

94

conoscenze

Utilizzo del materiali documentario

Pertinenza della tipologia testuale

Capacità espositiva e/o argomentativa

1

1

1

CAPACITA’ CRITICHE ED ESPRESSIVE (fino a 2

punti)

Capacità di riflessione critica e di sintesi personale

Efficacia comunicativa

1

1

PUNTI MAX TOTALI IN 15°

La Commissione

Page 95: ESAME DI STATO DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

95

Istituto di Istruzione Superiore Tecnica e professionale per il commercio “G. A. Cavazzi” Scientifica “A Sor-belli” Via Matteotti, 2/4 41026 Pavullo nel Frignano (Mo) tel 053620366 – 053620257

Fax 053621164e-mail [email protected] cod fis. 83000140364

Esame di stato 2014/2015 Griglia di valutazione Seconda prova scritta

Candidato……………………………........ Classe……………………………………..

N.B. : Nel caso in cui nella traccia manchi la richiesta teorica, i punti verranno assegnati alle rima-nenti parti indicate nella griglia La commissione Il presidente della commissione ____________________

Articolazione Descrittori Punteggio Max

Punteggio asse-gnato

Parte Teorica (eventuale)

� Pertinenza

� Sviluppo e comprensione degli

argomenti richiesti dalla traccia

� Utilizzo di terminologia specifica

Parte Pratica Punto Obbligatorio

� Rispetto dei vincoli posti dalla

traccia

� Completezza delle voci dello

schema e dei valori correlati

� Scelta oculata e giustificata dei

valori inseriti in bilancio

� Apporti personali o originalità nelle

scelte effettuate

Parte Pratica Punto/Punti FACOLTATI-

VO/ I

� Completezza operativa

� Coerenza dei valori e correlata

chiarezza espositiva

� Apporti personali o originalità nelle

scelte effettuate

Punteggio totale

Page 96: ESAME DI STATO DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

96

Griglia di valutazione

Terza Prova

Candidato: ……………………………………………………..

Punteggio Contenuto Forma

1 Non ha risposto

2-4 Prova decisamente lacunosa Totalmente incomprensibile, numerosi e gravi errori

5-6 Fortemente incompleto Confusa e poco comprensibile, gravi errori

7-8 Prova incompleta Non sempre comprensibile, al-cuni gravi errori

9 Prova parziale e limitata Elementare e non sempre chiara

10 Prova essenziale, poco elaborata Incerta, ma comprensibile, l ievi errori

11-13 Contenuto appropriato, rielaborazione corretta anche se non approfondita

Scorrevole, ma non sempre cor-retta

14-15 Esauriente, pertinente, rielaborato Scorrevole e corretta

Punteggio ottenuto: ………………………………….

Page 97: ESAME DI STATO DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

97

Il presente documento è stato compilato e approvato all'unanimità nella seduta del consiglio di clas-se del 8 maggio 2015. Firme dei docenti componenti il consiglio: Masoch Paola Longagnani Paola Gianelli Paola Leoni Luisa Ternali Fabio Lami Laura Manfredini Marilena Puccini Patrizia Minelli Roberto

Page 98: ESAME DI STATO DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

98

Page 99: ESAME DI STATO DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE