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www.forzacosenza.it SETTIMANALE SPORTIVO ASPETTANDO LA SVOLTA Anno XXVI n. 28 SABATO 19 NOVEMBRE 2011 Copia omaggio La tappa con la Valle Grecanica arri- va in un momento molto delicato per il gruppo rossoblù, ancora orfano di Romano, Tedesco e Mosciaro. Alle tre assenze che hanno condizionato il match con il Marsala, si aggiunge- rà quella di Biondo, espulso proprio nella gara disputata in terra di Sicilia. Non sarà una passeggia- ta quindi per i lupi sila- ni, che in un San Vito affamato di risultati si troveranno al cospetto di una formazione osti- ca in condizione d’emer- genza. La Valle Grecani- ca, in trasferta viaggia alla media di una vitto- ria, tre pareggi e due sconfitte. Fuori casa Citro e soci hanno perso contro Hinterreggio e Nissa, ma hanno fer- mato sul risultato di parità compagini come Marsala, Serre Alburni e Palaz- zolo. Inoltre la Valle Grecanica è re- duce da un ottima prestazione contro il Messina ma anche per i calabresi la situazione è decisamente dura. Dima Ruggiano, infatti, al termine della gara di domenica scorsa ha annuncia- to di voler rassegnare le dimissioni a causa di alcune divergenze con la so- cietà. I giallorossi arriveranno quindi a Cosenza con qualche problema ma pronti a dare battaglia ai lupi silani schierandosi probabilmente con un 4-3-3 e recitando il solito copione da gara esterna. Squadra compatta, aggressiva e tante ripartenze. Pata- nia lo sa e lavora per far si che il Cosenza possa ritrovare una vittoria pesante e dal valore doppio in una situazio- ne delicata. Patania sa che il 4-4-1-1, al di là della sconfitta maturata a Marsala, è stato recepito bene dai suoi uomini che per buona parte della gara hanno interpretato bene il modulo. Il mister però è costretto dalle assenze a fare nuovamente di necessità virtù e con- tro una squadra diversa dal Marsala potrebbe ancora cambiare per dare più solidità alla difesa e maggiore brio in avanti. For.Cos. IL TECNICO E I CALCIATORI VOGLIONO CAMBIARE REGISTRO. PESERANNO NUOVAMENTE LE ASSENZE?

Forza Cosenza n. 28

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Forza Cosenza settimanale sportivo Rosso Blu

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www.forzacosenza.it

SETTIMANALE SPORTIVO

ASPETTANDOLA SVOLTA

Anno XXVI n. 28SABATO 19 NOVEMBRE 2011

Copia omaggio

La tappa con la Valle Grecanica arri-va in un momento molto delicato per il gruppo rossoblù, ancora orfano di Romano, Tedesco e Mosciaro. Alle tre assenze che hanno condizionato il match con il Marsala, si aggiunge-rà quella di Biondo, espulso proprio nella gara disputata in terra di Sicilia. Non sarà una passeggia-ta quindi per i lupi sila-ni, che in un San Vito affamato di risultati si troveranno al cospetto di una formazione osti-ca in condizione d’emer-genza. La Valle Grecani-ca, in trasferta viaggia alla media di una vitto-ria, tre pareggi e due sconfitte. Fuori casa Citro e soci hanno perso contro Hinterreggio e Nissa, ma hanno fer-mato sul risultato di parità compagini come Marsala, Serre Alburni e Palaz-zolo. Inoltre la Valle Grecanica è re-duce da un ottima prestazione contro il Messina ma anche per i calabresi la situazione è decisamente dura. Dima Ruggiano, infatti, al termine della

gara di domenica scorsa ha annuncia-to di voler rassegnare le dimissioni a causa di alcune divergenze con la so-cietà. I giallorossi arriveranno quindi a Cosenza con qualche problema ma pronti a dare battaglia ai lupi silani schierandosi probabilmente con un 4-3-3 e recitando il solito copione da

gara esterna. Squadra compatta, aggressiva e tante ripartenze. Pata-nia lo sa e lavora per far si che il Cosenza possa ritrovare una vittoria pesante e dal valore doppio in una situazio-ne delicata. Patania sa che il 4-4-1-1, al di là

della sconfitta maturata a Marsala, è stato recepito bene dai suoi uomini che per buona parte della gara hanno interpretato bene il modulo. Il mister però è costretto dalle assenze a fare nuovamente di necessità virtù e con-tro una squadra diversa dal Marsala potrebbe ancora cambiare per dare più solidità alla difesa e maggiore brio in avanti. For.Cos.

IL TECNICOE I CALCIATORI

VOGLIONO CAMBIARE REGISTRO.

PESERANNO NUOVAMENTELE ASSENZE?

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SABATO 19 NOVEMBRE 2011

NUMERI2 SABATO 19 NOVEMBRE 2011

NEWS3

Direttore ResponsabileFederico Bria

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concorso n. 94 del 20 novembre 2011

1 caTaNia cHieVo2 GeNoa NoVara3 JUVeNTUS PaLerMo4 ParMa UdiNeSe5 SieNa aTaLaNTa6 PaVia BeNeVeNTo7 TaraNTo PiSa8 LaTiNa SUdTiroL9 TrieSTiNa creMoNeSe10 SPaL FoGGia11 TerNaNa SorreNTo12 PerGocreMa FroSiNoNe13 SiracUSa BarLeTTa14 roMa Lecce

RISULTATIPARZIALI

RISULTATIFINALI

COLONNAVINCENTE

cosenza - Palazzolo 1-1

Marsala - cosenza 2-0

domenica 06 novembre 2011 – ore 14:30 - cosenza, stadio comunale “San Vito”

Sabato 12 novembre 2011 – ore 14:15 - Marsala (TP), stadio comunale “Lombardo angotta”

TABELLINO DECIMA GIORNATA

TABELLINO UNDICESIMA GIORNATA

IL GIUDICE SPORTIVO

CLASSIfICA MARCATORI

PARTITE RETI PARTITE RETI PARTITE RETI IN GENERALE IN CASA FUORI CASA

SQUADRA PT G V N P F S MI V N P F S V N P F S

ACRI 22 11 7 1 3 13 11 -1 5 0 0 8 2 2 1 3 5 9ADRANO 21 11 6 3 2 14 9 -1 3 2 0 6 2 3 1 2 8 7PALAZZOLO 18 11 4 6 1 17 11 -3 3 3 0 9 5 1 3 1 8 6BATTIPAGLIESE 18 10 5 3 2 15 10 -2 2 2 1 6 5 3 1 1 9 5MARSALA 18 11 5 3 3 16 16 -4 3 2 1 9 8 2 1 2 7 8HINTERREGGIO 17 11 4 5 2 17 13 -4 3 3 0 11 6 1 2 2 6 7NUOVA COSENZA 15 11 4 3 4 13 11 -6 2 2 2 9 6 2 1 2 4 5MESSINA (-1) 15 11 4 4 3 12 12 -5 4 0 2 6 5 0 4 1 6 7S. ANTONIO ABATE 14 11 3 5 3 14 12 -5 2 1 2 6 4 1 4 1 8 8NOTO 14 11 4 2 5 14 14 -6 2 2 1 10 6 2 0 4 4 8CITTANOVA INTER 14 11 4 2 5 10 15 -6 2 0 3 4 7 2 2 2 6 8LICATA 13 11 3 4 4 16 14 -7 2 1 3 10 8 1 3 1 6 6SERRE ALBURNI 13 11 2 7 2 9 8 -6 1 5 0 5 4 1 2 2 4 4VALLE GRECANICA 12 11 2 6 3 11 12 -6 1 3 1 6 5 1 3 2 5 7SAMBIASE 11 11 3 2 6 13 17 -8 2 0 3 7 9 1 2 3 6 8ACIREALE 10 10 2 4 4 6 9 -8 1 4 1 5 4 1 0 3 1 5NUVLA S. FELICE 8 11 2 2 7 8 18 -10 1 1 3 5 7 1 1 4 3 11NISSA 7 11 1 4 6 8 14 -10 1 2 2 5 6 0 2 4 3 8

11ª GIORNATA - PARTITE DEL 13/11/11

ACIREALE - S. ANTONIO ABATE 0-1 ACRI - NISSA 1-0HINTERREGGIO - BATTIPAGLIESE 1-1MARSALA - NUOVA COSENZA 2-0NOTO - NUVLA S. FELICE 4-0PALAZZOLO - LICATA 1-1SAMBIASE - CITTANOVA INTERPIA. 3-0SERRE ALBURNI - ADRANO 2-1VALLE GRECANICA - MESSINA 2-2

12ª GIORNATA - PARTITE DEL 20/11/11

ACRI - NOTO ADRANO - HINTERREGGIO BATTIPAGLIESE - MARSALA CITTANOVA INTERPIA. - ACIREALE LICATA - MESSINA NISSA - SAMBIASE NUOVA COSENZA - VALLE GRECANICA NUVLA S. FELICE - SERRE ALBURNI S. ANTONIO ABATE - PALAZZOLO

13ª GIORNATA - PARTITE DEL 27/11/11

ACIREALE - ADRANO HINTERREGGIO - S. ANTONIO ABATE MARSALA - LICATA MESSINA - NUOVA COSENZA NOTO - NISSA PALAZZOLO - BATTIPAGLIESE SAMBIASE - NUVLA S. FELICE SERRE ALBURNI - CITTANOVA INTERPIA VALLE GRECANICA - ACRI

CLASSIFICASERIE D - GIRONE I

IL PUNTOSULLA D

TURNOPRECEDENTE

LE PARTITEDI DOMANI

PROSSIMOTURNO

COSENZA: Franza, rapisarda, Varriale (58’ alassani), Parisi, ciano, Potestio, Veronese, romano (47’ Biondo), Tedesco, Provenzano, Mosciaro (85’ caputo a.). a disposizione: ramunno, Bruno, Scigliano, Naccarato. all. V. Patania.PALAZZOLO: Ferla, Piluso, Mondello, Berti, Liga (92’ Scaravilla), alderuccio, romeo, Visone, Pa-natteri, Bonarrigo, arena. a disposizione: Falco, Miraglia, Martines, Spampinato, Micieli, Nassi. all. G. anastasi.ARBITRO: ranaldi armando di Tivoli (rM).ASSISTENTI: Barbuto Lorenzo di Salerno e Lapenta Paolo di Moliterno (PZ).MARCATORI: 37’ Mosciaro, 50’ Bonarrigo (rig.).NOTE: giornata nuvolosa, con qualche sprazzo di sole. Terreno di gioco in buone condizioni. os-servato 1’ di raccoglimento per ricordare le vittime dell’alluvione di Genova. Spettatori paganti 768 per un incasso di euro 5.335,00; abbonati 402 per una quota partita di euro 2.700,00. assente la tifoseria del Palazzolo. cosenza con la classica divisa a strisce verticali rossoblu; Palazzolo con maglia gialla e pantaloncino verde. espulso al 72’ Tedesco per fallo di gioco, ammonito al 49’. ammoniti: 23’ ciano, 64’ romeo, 75’ Visone, 81’ Panatteri, 90’ Veronese. cosenza privo di Fiore squalificato e castellano infortunato; Giuseppe caputo e douglas per scelta tecnica. assenti nel Palazzolo gli squalificati Perricone e contino. calci d’angolo 7-2 (p.t. 5-2) per il cosenza. Tempo recuperato: p.t. 2’+1’; s.t. 5’+1’.

MARSALA: di Masi, Genesio (62’ di Miceli), Pergolizzi, Fina, Giacalone, Matinella, Sorrentino (75’ Genovese), cusumano a., Palmiteri, conti, Porto. a disposizione: ippolito, de Vito, cottone, cusu-mano S., Levantino. all. N. Sciacca.COSENZA: Franza, rapisarda, Varriale, Potestio (73’ alassani), ciano, Parisi, Bruno (51’ rampaz-zo), Fiore, caputo a., Provenzano, Biondo. a disposizione: ramunno, caputo G., Scigliano, Verone-se, castellano. all. V. Patania.ARBITRO: Bianchi Mario di Formia (LT).ASSISTENTI: Pugliese Matteo di Genova e rossi christian di La Spezia.MARCATORI: 72’ Fina (rig.), 90’ di Miceli.NOTE: *anticipata a sabato 12 alle ore 14:15 e trasmessa in diretta su rai Sport 1. Giornata di sole. Terreno di gioco in pessime condizioni. Spettatori 2.500 circa di cui una decina di tifosi co-sentini. Marsala in completo azzurro; cosenza con maglia a righine rossoblu e bande blu laterali; Franza ha giocato con il “fratino” arancione, poiché la maglia blu poteva confondersi con la maglia del Marsala. espulso all’88’ Biondo. ammoniti: 29’ Bruno, 65’ cusumano a., 79’ rampazzo, 84’ Provenzano, 85’ Fiore. cosenza privo di Tedesco squalificato; Mosciaro e romano infortunati; douglas per scelta tecnica. assenti nel Marsala impiccichè e daidone squalificati. ex della partita impiccichè. calci d’angolo 6-4 (p.t. 2-2) per il cosenza. Tempo recuperato: p.t. 0; s.t. 3’.

Gare del 12-13 novembre 2011 (Xi Giornata di andata)il Giudice Sportivo, Notaio Francesco riccio, assistito da rappresentante dell’a.i.a., Prof. antonio Sauro e dal responsabile di segreteria sig. Marco Ferrari nella seduta del 14 novembre 2011, ha adottato le decisioni che di seguito integralmente si riportano; Serie d - Girone i:A carico di società: ammenda di euro 1.500 e diffida al Licata; euro 1.300 al Messina; euro 800 alla Nuvla San Felice; euro 300 al Gelbison Serre.A carico di dirigenti: inibizione a svolgere ogni attività ai sensi dell’art. 19 del c.G.S. per due gare effettive a Maisto Francesco (Sant’antonio abate).A carico di allenatori: squalifica per due gare effettive a Bavaro Giuseppe e castrovillari alfon-so (acri) e Torre domenico (Gelbison Serre).A carico di calciatori, espulsi dal campo: squalifica per quattro gare effettive a Placida Matteo (cittanova i.);squalifica per due gare effettive a Biondo daniele (cosenza), per avere colpito da tergo un calciatore avversario senza avere alcuna possibilità di contendere il pallone e a Noia Mattia (acireale); squalifica per una gara effettiva a Paonessa Francesco (cittanova i.), Fichera Giuseppe claudio (adrano), Salvatore Francesco (Nuvla San Felice), Martone Luca (Sant’antonio abate) e amarante antonino (Gelbison Serre).Non espulsi dal campo: squalifica per una gara effettiva per recidività in ammonizione (iV infr.) a Placida Matteo (cittanova i.), coulibaly Mamadou (Messina), Pasca roberto (adrano), Guerreri christian (Missa), Visciano ivan (Sant’antonio abate) e Melcarne Paolo (Gelbison Serre).

7 reti de cesare (3) (Battipagliese), Tiscione (1) (Licata); 6 reti Mosciaro (1) (cosenza), Fina (4) (Marsala), Martone (S. antonio a.);5 reti Galantucci (2) (acri), Pasca (adrano), Tortora (Battipagliese), Fontanella, Villa (2) (Noto),

contino (1), Panatteri (Palazzolo);4 reti arcidiacono, Habib eseola, La canna (Hinterreggio), Sorrentino (Marsala), Bonarrigo (1)

(Palazzolo), Vitale (2) (S. antonio a.), citro (Valle Grecanica);3 reti cavatorti, Sergi (acri), conversi (1), di Piedi (interpiana c.), Scopelliti (Licata), cocuzza, co-

rona (Messina), okolie (Sambiase);2 reti Savanarola (acireale), aleo, Marletta (adrano), ripoli (Battipagliese), Provenzano, romano,

Tedesco (2) (cosenza), Braca (1), Sica (Gelbison S.a.), Lavrendi (Hinterreggio), da Silva (interpiana c.), riccobono (Licata), di Miceli, Palmiteri (Marsala), agate (Messina), avola (1), Bruno, rabbeni (Nissa), Ferraro (Nuvla S.F.), Lio (1), Porpora (Sambiase), Niscemi, Pirro (Valle Grecanica);

1 rete deffo, Visciglia (acri), Fascetto, Lombardo, Mautone, radicchio (1) (acireale), Santangelo (adrano), Marasco (Battipagliese), Parisi (cosenza), Manzillo, ortolini, Senè (Gelbison S.a.), ancione, arigò, crisalli, crucitti, impallari, Postorino, Trentinella (Hinterreggio), condomitti, Zagaria (interpiana c.), cocuzza G., La Marca, rosella, Saluto (Licata), conti, Genovese (Marsala), Ferraro (1), impagliazzo, Lo Piccolo, occhipinti (Messina), Fancello, Garrasi, rabbeni (Nissa), iannelli, Palladino, Scarpitta, Temponi (Noto), circiello, Pappadia, Pagano, Pistone, Veneziano, Volpicelli (Nuvla S.F.), arena, Perricone, Spampinato (Palazzolo), cur-cio, Mandarano, Mercuri, Morelli, Perri (Sambiase), russo (S. antonio a.), Manganaro (1), Nwingwe, Schiavon (1) (Valle Grecanica).

N.B.: tra parentesi le reti realizzate su rigore

fIORE DURO“BASTA BUGIE”

Alle parole del direttore sportivo rossoblù fanno eco quelle dell’avvocato Leonetti: “Troppi attacchi, sempre immotivati”

La rinascita del calcio cosentino passa dal vice campione d’Europache dovrà contrastare gli “indemoniati”

Non le ha mandate certo a dire Stefano Fiore nella conferenza stampa organizzata nelle scor-se settimane al San Vito. Come sempre nel suo stile diretto, pacato,conciso e mai banale, il direttore sportivo ha voluto ri-spondere agli articoli comparsi su una testata, firmati da un giornalista colpevole, parola di Fiore, “di aver attaccato ripetu-tamente il Cosenza e l’area tecni-ca, con notizie false e tutte da ve-rificare”. Fiore ha detto basta, ha invitato tutti ad abbassare i toni e a trasformare le discussioni e i toni in modo da rendere anche le critiche positive per il bene della squadra rossoblù. Alle sue parole fanno eco quelle dell’av-vocato Leonetti, direttamente colpito da alcuni recenti articoli. Si è letto infatti che Leonetti e Patania avrebbero posto il veto ad una trattativa già chiusa con

il calciatore Di Piedi da un diri-gente della società. Notizia falsa secondo l’avvocato che ha repli-cato seccamente: “Non conosco il calciatore e credo che biso-gnerebbe verificare alcune cose prima di darle per certe. Ad ogni modo credo che sia utile rendere le discussioni costruttive. Le cri-tiche ci stanno e le accettiamo, sperando sempre che siano fatte esclusivamente per il bene della squadra”. Senza mezzi termini e con la consueta professionalità, Fiore e Leonetti hanno rispo-sto in maniera diretta. Il resto lo lasciamo alle immagini e alle parole dei protagonisti nel video che potete già da qualche ora trovare in home page.NUOVE NOMINE.Due nuove nomine per il Cosen-za. A deciderlo l’assemblea dei soci riunitasi per fare il punto della situazione. Poco è trape-

lato della soddisfazione di cui si parla nel comunicato stampa della società. Di seguito pubbli-chiamo il comunicato diramato dal solidazio silano. “La società Nuova Cosenza calcio comuni-ca che l’assemblea dei soci ha preso atto con soddisfazione di quanto realizzato fino a questo momento dal sodalizio, specie in relazione ai tempi ristretti nel quale si è operato e alle condi-zioni di partenza. L’assemblea è servita anche a nominare il dott. Mario Rausa quale nuovo Diret-tore Generale del club. Marcello Spadafora è stato invece nomi-nato Responsabile organizzati-vo della società. La riunione si è sciolta con l’auspicio che da questo momento in poi anche i risultati siano in linea con l’alta professionalità di tutte le com-ponenti coinvolte nel progetto”.

gdp

adesso non ci si può proprio nascondere, il cosenza è in piena crisi di risultati. i ragazzi di Patania nelle ultime cinque gare hanno raccolto soltanto 3 punti pareggiando tre gare e perdendone due. La truppa silana nell’anticipo di sabato pomeriggio è tornata da Marsala con un secco 2-0. i rossoblù nonostante una discreta prestazione si sono dovuti arrendere a Fina e di Micieli complicando ancor di più il cammino verso la vetta della classifica che adesso dista 7 punti. Torna a guidare la graduatoria del girone i l’acri che, dopo il passo falso di domenica scorsa contro la Nuvla, batte tra le mura amiche la Nissa grazie ad una rete realizzata all’80’ da cvatorti. cade, invece, l’adrano sul terreno di gioco del Serre alburni. i siciliani partono bene e dopo soli 4’ passano in vantaggio con Pasca. i padroni di casa, però, prima pareggiano con l’ex rossoblù Braca su rigore e poi a tre minuti dalla fine con Senè conquistano l’intera posta in palio. Poker del Noto che si sbarazza facilmente della Nuvla San Felice che ormai è sempre più in giù in classifica. il Palazzolo, invece, non riesce ad andare oltre il pari in casa nel derby con il Licata. alla rete di Bonarrigo nei primi minuti di gioco risponde La Marca all’85’. Stesso risultato nel big match di giornata tra Hinterreggio e Battipagliese. campani in vantaggio al 9’ del primo tempo con ripoli. Nella ripresa, però, ci pensa il solito La canna a ristabilire la parità. colpaccio del Sant’antonio abate sul campo dell’acireale. Fa tutto Martone che nel primo tempo realizza il gol vittoria e nella ripresa si fa espellere dal direttore di gara. i suoi compagni, però, si difendono bene e portano a casa tre punti preziosissimi. infine, nell’altro anticipo del sabato, il Sambiase torna al successo battendo con un secco 3-0 i cugini dell’interpiana lasciando così il penultimo posto della classifica. For.Cos.

DIAMO UN CALCIOAL PASSATO

Stefano Fiore o se volete “l’E-sorcista”. Colui che riesce ad allontanare una presunta pre-senza demoniaca o malefica da un luogo (leggi Cosenza e hinterland) per ridare cre-dibilità e soprattutto dignità ad una tifoseria troppe volte ferita. Si è parlato in questi giorni del ruolo di Fiore e del-le titubanze, secondo alcuni, da parte dell’ex nazionale ad andare avanti in un proget-to che, causa rallentamenti societari, stenta a decollare. Fiore, ed è giusto precisarlo, sta attuando un progetto e, giustamente, lo sta facendo con tutte le precauzioni del caso. Rischiereste voi una carriera, una moltitudine di conoscenze e contatti per una società che non rispec-chia la vostra professionalità o la vostra voglia di vincere? Beh, crediamo proprio di no. E Fiore, ora come ora, si sta muovendo sotto traccia per evitare proprio che, come suc-cesso negli ultimi anni, tutto finisca in una bolla di sapo-ne. Dicevamo, Stefano Fiore ha un progetto, quinquenna-le, che prevede dei passaggi fondamentali. In primis una struttura societaria forte che al momento, purtroppo, man-

ca. Nove teste al timone della società sono troppe e la storia insegna che, qui da noi, una fetta di torta a testa non basta. Il Sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, ha fatto tanto per mettere insieme una società e garantire un’iscrizione che sembrava impossibile. Ora, però, viene il difficile. Perché è inutile nasconderci, guidare una società di calcio comporta molte responsabilità ed un’o-culatezza al di sopra del nor-male, specialmente in Italia e soprattutto nelle categorie inferiori. C’è una cosa che ci differenzia dalle altre realtà. Ha un nome ed un cognome: Stefano Fiore. Nessuno può vantare di avere uno del suo calibro. Lasciarselo scappa-re iniziando a prenderlo per sfinimento (chi vuol capire capisca) è solo un modo per perdere un’occasione che, nella storia, difficilmente ci è capitato. Potremo restare in serie D anche dieci anni. L’importante è farlo coscien-ti di quello che siamo e per quelle che sono le nostre reali potenzialità. Solo così potre-mo finalmente riappropriar-ci del nostro Cosenza e far si che le presenze demoniache trovino da altre parti terre-

no fertile per i loro malefici. La domanda che dobbiamo porci è: siamo tifosi del Co-senza in base alla categoria? La risposta, per la stragrande maggioranza, è “No!”. Certo, visti gli ultimi venti anni, in tanti sono pronti a sottoline-are come non sia giusto vivere il calcio come una “prigionia” dove a farne le spese sono sempre i tifosi ed il Cosenza. Come diceva qualcuno: “Non può piovere per sempre”. Fi-nalmente sembra che il vento sia cambiato e che, intorno al Cosenza, stia spirando un’a-ria fresca e che nulla ha a che vedere con il passato. Può darsi che questo non servirà quest’anno a consentirci di vincere il campionato. Poco importa. L’importante è avere riconquistato quella credibi-lità e quella dignità persa tra una bottiglia di champagne e stipendi mai pagati. Fiore può e deve essere l’Esorcista. Colui che ci consentirà di ri-tornare allo stadio come venti anni fa. Liberi di poter gioire alla sola vista di una maglia rossa e blu e di abbracciare la persona che sarà al nostro fianco senza paura che sia un “tiraturu” o ancor peggio un “tagliaturu”. For.Cos.

Page 3: Forza Cosenza n. 28

SABATO 19 NOVEMBRE 2011

FOTOSTORIA4 SABATO 19 NOVEMBRE 2011

NEWS5

COSENzA VS PALAzzOLOLE IMMAGINI DELL’ULTIMO PAREGGIO AL SAN VITO

Quindici scatti firmati ernesto Pescatore

Un colpo di testa di Tedesco...

il portiere del Palazzolo, Ferla, si salva in calcio d’angolo

La serpentina di Manolo Mosciaro ed il tiro supera Ferla per l’1-0

Quando il gioco si fà duro

il portiere Ferla a valanga su Mosciaro con il ginocchio

...è salvato sulla linea da un difensore siciliano

Potestio lotta per la conquista del pallone

il portiere del Palazzolo si supera e salva la rete del 2-0

il rigore realizzato da Bonarrigo

Mosciaro dolorante abbandona il terreno di gioco in barella

Una grande parata del giovane Franza

di chi è il pallone

Un’uscita tempestiva del portiere Franza su arena

Mosciaro va via nonostante l’aggressività di un difensore gialloverde

il Sig ranaldi mostra il cartellino rosso a Tedesco

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CAMPIONATO MEDIOCRE

COSENzA, NON SIAMOSU SKY

E così sia. Il campionato di serie D girone I è mediocre. E’ questo il responso del nuovo sondaggio targato cosenzachannel.it. L’i-nizio di torneo, per il 70,9%, è stato sotto la sufficienza. Nessuna squadra ammazza campionato e tanta bagarre tra testa e coda. Del resto nessuna fino ad ora è riuscita a tenere la testa. Prima il Palazzolo, poi l’Acri e successivamente l’Adrano dimostrano che la lotta per il primato è ancora aperta. Il Cosenza, se vogliamo, con una serie di risultati utili potrebbe ancora pensare di insi-diare il primo posto. Certo, le partite casalinghe vanno sfruttate meglio anche se il compito è stato reso arduo da squalifiche ed infortuni. Per il 20,9%, invece, si tratta di un campionato livel-lato verso il basso dove è difficile fare previsioni visti i risultati maturati in questo avvio di torneo. Mentre solo il 6% pensa che sia un campionato livellato verso l’alto ed il 2,2% si è astenuto. SOCIETA’. Altro sondaggio nuovo verdetto: i sostenitori del Cosenza (o quel che ne è rimasto visto le presenze allo stadio) apprezzano che i nuovi dirigenti siano di poche parole e che per-tanto non intervengano continuamente sui giornali e sugli altri organi di informazione. Lo pensa il 61,8% dei votanti di cosenza-channel.it che ha scelto l’opzione A in quanto preferisce vedere ovviamente i fatti. Il 21,3% invece non è d’accordo. Vorrebbe che la tifoseria fosse informata di tutto ciò che accade all’interno del-la sede sociale in maniera tale da poter fungere quasi da “organo di controllo”. Al 16,9%, infine, non importa più di tanto il com-portamento di Guarascio e degli altri otto soci. L’importante, hanno sottolineato, è che si vinca sul campo. Come dargli torto? Nel nuovo sondaggio spostiamo il tiro e parliamo di progetti. Da pochi mesi è nato quello di Stefano Fiore, Aristide Leonetti ed Enzo Patania. La domanda è semplice: dopo novanta giorni di risultati altalenanti, lo appoggiate ancora? Il quesito potrebbe sembrare scontato e banale, ma non lo è perché la città mugu-gna e chiede risultati immediati dimenticando di botto di essersi detta disponibile anche ad un anno di transizione. Per la prima volta nella loro storia, i rossoblù hanno dei responsabili dell’a-rea tecnica che godono dell’apprezzamento della quasi totalità della piazza e sebbene le vittorie stentino ad arrivare chiedere di voltare già pagina sarebbe un tantino avventato. Ovviamen-te il discorso include non solo i fan dei Lupi, ma anche qualche dirigente.

Fra.Pal.

Oggettivamente Patania è stato troppo al Sanvitino. E’ un po’ il discorso che fa qualcuno con Berlusconi: ora che è caduto già manca ai suoi detrattori. Lo stesso succede all’ombra della Sila. Abituati ad un tecnico ogni tre mesi (per l’esattezza 28 in 10 stagioni come evidenziato da cosenzachannel.it), secon-do molti il tempo per il buon Enzo è ormai scaduto. Inutili le parole di Fiore che ha sottoline-ato più volte come l’allenatore da lui scelto sia al centro del progetto e soprattutto c’è poca memoria di quando fioccavano i j’accuse contro chi, frettolo-samente, mandava a casa i ti-tolari della panchina. E stiamo parlando solo di pochi mesi fa... Ma questo è il calcio ed è meglio che l’oggetto del dibattere sia un allenatore discusso che stipendi non pagati e veleni alimentati ad arte. A Marsala mancavano le tre pedine con il tasso tecnico più alto, inoltre gli under “non titolari” e la panchina a dispo-sizione di Patania non erano (e non sono) all’altezza dell’undici di base. Nonostante questo ne è venuta fuori una buona partita perché se Ciano, sino al 71’ il

migliore, non avesse commes-so quell’errore il Marsala non avrebbe segnato mai. Non ab-biamo la sfera di cristallo, ma l’andamento della gara era chia-ro. Il Cosenza ha surclassato gli avversari sul piano del gioco e, se non con lanci lunghi, i pa-droni di casa non sono stati in grado di impensierire minima-mente la retroguardia rossoblù. Questo perché la trasferta in Si-cilia era stata preparata corret-tamente, con dettami semplici: aggredire alti i biancazzurri e costringerli a disfarsi della pal-la in maniera frettolosa. Detto, fatto. Il pressing dei Lupi ini-ziava sulla trequarti e Biondo, Provenzano, Potestio (meno bene rispetto al Palazzolo) e Fiore (in crescita) sono riusciti a rubare tanti palloni di quan-ti non ne abbiano catturati nel resto del campionato. Le note dolenti riguardavano la prima linea. Caputo non è un attac-cante centrale, ma una seconda punta classica che preferisce, come Mosciaro, partire largo da sinistra. Ecco spiegato il poco peso in area di rigore, sebbene i treni giusti siano passati. Pro-venzano, Caputo, Varriale e poi

ancora Provenzano hanno avu-to l’occasione per fare gol, ma la sorte non è stata benevola. Anzi. Il resto è figlio dell’ingenuità che nelle prime undici giornate di campionato ha accompagna-to per mano il Cosenza. Che si viva una profonda crisi di risul-tati è lampante, ma chi credeva che la rinascita del calcio citta-dino fosse immediata si sbaglia-va di grosso. A differenza degli altri anni, inclusi quelli in cui si vinceva, stavolta c’è una base dalla quale programmare. Che non significa per forza riuscire al primo colpo, ma anche ope-rare, sbagliare e trarre indica-zioni dagli errori. Togliere l’al-lenatore per prenderne un altro non è la soluzione giusta, ma soltanto quella più immediata e più populistica. Tenerlo inve-ce al proprio posto, metterlo in condizioni di allenare una squa-dra al completo e rinforzata dal calciomercato per poi giudicar-lo alla fine, sarebbe finalmente il gesto tangibile che si viaggia in controtendenza rispetto al passato. Tanto quest’anno non c’è l’obbligo di vincere, vero Co-senza?

For.Cos.

Quando si è abituati alle gare di Champions League o di Serie A o di Liga spagnola diventa difficile rapportarsi alle catego-rie dilettantistiche. E’ tutto diverso, tutto. Dai palloni agli stadi fino ad arrivare ai giocatori. A Cosenza, purtroppo, accade que-sto. Diventa logica conseguenza che lo spettacolo domenicale al San Vito sia deprimente. Del resto se il termine di paragone è Totti diventa logico che Antonio Caputo debba quantomeno avere movenze da “pupone”. E’ assurdo ma purtroppo è giusto svegliare qualcuno per ricordare che: “Non siamo su Sky”. Que-sta è la serie D e ci sono tanti giovani che difficilmente riusci-ranno a stoppare un pallone come Ibrahimovic. E sarà ancora più difficile vedere le giocate alla Robinho o alla Pirlo. Senza poi citare Sneijder. Insomma, se qualcuno pensa di venire al San Vito come se fosse sul divano di casa sua a fare zapping tra Serie A, Liga e Premier è giusto che rimanga a casa ed eviti di borbottare, sbruffare o, ancor peggio, criticare gridando e mortificando dei ragazzi che, se oggi ai nostri occhi sono dei brocchi, sudano e sgomitano per cercare un domani di arrivare lì dove meritano, che sia ancora serie D o serie A dipende da loro e non solo. Che la pazienza a Cosenza sia finita lo si è capito da tempo. Questo, però, non deve essere l’attenuante per at-teggiamenti controproducenti. Bisogna ritrovare quel senso di appartenenza che ci permette di condividere insieme una pas-sione, un amore verso la squadra della nostra città. La figura di Stefano Fiore deve, in tal senso, rassicurarci e farci capire che, solo con professionalità e dedizione, si può arrivare a costruire qualcosa di buono. Non per niente abbiamo soprannominato Fiore “l’Esorcista”, colui che può allontanare presenze malefi-che e ridarci quella dignità persa troppe volte e per colpa di poche persone. Ragion per cui la speranza è quella di ricrea-re una nuova cultura sportiva che ci permetta, finalmente, di distinguerci da chi, ancora una volta, trama nell’ombra e vive delle disgrazie altrui.

For.Cos.

E’ questo il verdetto per il 70,9% dei votanti il sondaggio di Cosenza Channel. Solo il 6% crede che sia livellato verso l’alto

Poca pazienza e la TV come metro di giudizio

IN CERCADEL COLPEVOLE

Patania è l’obiettivo più facile da attaccare.Privarsi del tecnico è una soluzione che appartiene al passato

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SABATO 19 NOVEMBRE 2011

NEWS6

MERCATOSPUNTA zAMPAGLIONE

Probabile una cessione di Tedesco. Torna d’attualità anche il nome di Maglione

Le tre giornate di squalifica inflitte a Mino Te-desco peseranno moltissimo sul campionato del Cosenza. L’attaccante, proprio quando Romano era uscito per infortunio e Mosciaro lanciava chia-ri messaggi di non poter sopportare il dolore alla schiena, è caduto nella trappola tesa dai calciatori del Palazzolo facendosi espellere ingenuamente. Troppo per un calciatore della sua esperienza e da cui Patania si aspettava qualcosa di diverso. Salte-rà, oltre alla gara di Marsala, anche la Valle Greca-nica e Messina tornando a disposizione del coach quando il mercato sarà già riaperto. Il Cosenza da quanto trapelato starebbe pensando di lasciare libero l’ex attaccante del Marcianise e di tuffarsi a capofitto alla ricerca di una punta di categoria in grado di consentire all’organico un salto di qualità e garantire maggiore determinazione sotto porta. Il nome finito sul taccuino di Fiore e Leonetti è Do-menico Zampaglione (25), l’anno scorso mattatore assoluto del giorone I della serie D. Con la maglia

della Valle Grecanica, infatti, ha siglato 31 gol in 36 incontri, mentre l’anno prima con l’Hinterreggio timbrò 10 volte il cartellino in 17 partite da gen-naio a maggio. Non è la classica prima punta alla Vicentin, ma un attaccante che ama saltare l’uomo per andare al tiro, cosa che tra i dilettanti è fonda-mentale. Al momento si trova a Latina in C2 dove ha collezionato solo 5 gettoni di presenza, un po’ poco. Data la sua età, rientrebbe in pieno nel pro-getto che i responsabili dell’area tecnica intendono portare avanti anche in chiave futura. Il sogno, si sa, è Alessandro Pellicori (30), ma il bomber co-sentino è stato chiaro: è solo un ospite al Sanvitino perché aspetta una chiamata dalla B. In difesa, in-tanto, torna d’attualità il nome di Alberto Maglione (18), prodotto del vivaio del 1914. E’ del Catania in prestito alla Salernitana, ma non ha mai giocato. La scorsa estate l’affare saltò perché chi ne cura gli interessi chiese troppo, forse adesso le pretese si saranno abbassate. tdf

TERREMOTO IN D:MESSINA PENALIzzATO

INTANTO TAVECChIO ILLUSTRA IL CALENDARIO DEI PLAY Off

PARISI: “TIfOSI, LOTTIAMO INSIEME”

CITRIGNO: “LA MIA VERITà SUL 1914”

NON SIAMO UNA fERRARI!

E’ l’anima di questa squadra Nello Parisi. Il capitano, sempre schiet-to e mai banale, analizza la gara persa dal Cosenza a Marsala. “E’ un peccato perché abbiamo fatto la nostra onesta partita e non merita-vamo di uscire sconfitti dal terreno di gioco. Potevamo far punti ma ancora una volta gli avversari ci puniscono al primo errore”. Parisi indica la strada da seguire. “E’ un momento complicato ma non bi-sogna abbattersi. Dobbiamo lottare a denti stretti e uscire fuori da questo periodo perché gli episodi ci penalizzano e ci impediscono di centrare i risultati che spesso meritiamo”. Ed in chiusura un appello a squadra e tifosi. “E’ nei momenti difficili che escono fuori i veri uo-mini. I nostri tifosi hanno assolutamente ragione perché non è mai bello vedere la propria squadra perdere. Ho vinto tanti campionati qui e sono stati tanti i ricordi da incorniciare. Ora però bisogna dare il massimo. Io lo farò come sempre per questa maglia. Mi auguro che i tifosi possano fare lo stesso. Non per i giocatori, non per la categoria. Solo ed esclusivamente per la nostra maglia. For.Cos.

Pino Citrigno senza peli sulla lingua. L’intervista video concessa in esclusiva dall’ex vicepresidente a Cosenzachannel.it (e che invitiamo a vedere perché piena di spunti interessanti) è stata una cronistoria dettagliata e articolata che ripercorre gli ultimi anni di vita calcistica a Cosenza. Sono gli anni del dualismo Luca Pagliuso-Mirabelli, definiti come due “fidanzati che si litigano, fanno pace e poi si litigano ancora”, gli anni delle vittorie con Toscano in panchina (“Tra lui e Somma scel-go Mimmo, ma Somma sarebbe stato un buon tecnico in un contesto normale”), gli anni del trasloco da oltre Campagnano in cui “ognuno sapeva di dover stare al proprio posto senza interferire negli altri ruoli”. Insomma, le verità nascoste e mai dette del 1914 che “è scomparso per colpa nostra, me compreso”. Più che un’intervista è quasi una lettura di un diario di bordo, appunti regalati ai nostri utenti che segnano la fine di quattro anni trascorsi sempre borderline, ma “fino ad un certo punto con i bilanci a posto perché ricapitalizzavamo le perdite”. Citri-gno racconta degli ammiccamenti della società con i Pagliuso sin dai primi giorni di serie D e non fa nulla per nascondere la forte delusione per l’ultimo anno vissuto tra i professionisti: “C’erano contratti pesanti ereditati dal passato, non si doveva agire stipulandone altri ugualmen-te onerosi. E’ vero, la B avrebbe messo tutto sotto la cenere e risolto i problemi, ma è finita come peggio non si poteva”. Infine la questione marchio. “Merce di scambio per qualcosa? Io l’ho preso proprio perché non ne fosse fatto questo uso. A Fiore e Leonetti dico di non mollare. Sarebbe la fine, altro che rinascita”. Ant.Gre.

Premessa doverosa: nella vita non è importante avere una Ferrari per sorpassare tutti, ma piuttosto avere una Cinquecento e riuscire a sor-passare quelli con la Ferrari. Se qualcuno paragona il Cosenza attuale a quello che vinse la serie D con Toscano in panchina commette un errore senza precedenti. Questa squadra, costruita da Fiore in corsa, è composta da tanti baldi giovani e da qualche elemento di categoria superiore come Mosciaro, Parisi e qualche altro. A differenza di quella costruita da Mirabelli quattro anni fa non si tratta proprio di un bolide in corsa. Del resto Fiore non ha avuto la possibilità di avere un bud-get adeguato da una società che, seppur composta da nove soci, non sembra ancora aver definito le linee guida tracciate dal vice-campione d’Europa. Si è fatto di necessità virtù andando a prendere quello che il mercato consentiva. Anzi, se vogliano, e non è un azzardo, il Cosenza è riuscito ad assicurarsi giovani di prospettiva, i migliori under della categoria come li ha definiti qualcuno. C’è un dato che deve far riflet-tere. Domenica, contro il Palazzolo il Cosenza dopo aver perso Roma-no, Mosciaro e Tedesco si è ritrovato con sette under in campo su dieci giocatori disponibili. Di contro, gli ospiti avevano sette over su undici. Fosse stata un’altra squadra, probabilmente il risultato sarebbe stato diverso. Invece i ragazzotti di Patania hanno mostrato carattere e per-sonalità rischiando, proprio sul finale, di portare a casa tre punti. E’ un aspetto, questo, che non va sottovalutato e che di sicuro rappresenta una base importante per costruire un futuro diverso rispetto a quel-lo che è stato il passato. Non sarà una Ferrari questo Cosenza, ma di certo, limati alcuni aspetti nei mesi che verranno, potrà quantomeno diventare un’utilitaria di lusso ed entusiasmare ancor di più delle auto extra-lusso. p.b.

Brutta batosta per il Messina che ha ricevuto dalla Figc la pesante penalizzazione di ben sei punti in classifica. Nella riu-nione che si è tenuta nei giorni scorsi, la Commissione disci-plinare nazionale ha assunto una decisione che condizionerà notevolmente il cammino dei giallorossi. Dopo aver esami-nato i deferimenti e la difesa del Messina, società rea fra le irregolarità contestate di non aver provveduto al pagamen-to, stabilito dalla commissione Accordi economici ad alcuni calciatori, la Commissione Di-sciplinare ha sanzionato il club dello stretto. Entriamo nel det-taglio. Il vice procuratore ha de-ferito davanti alla commissione, con quattro atti separati, l’ex presidente Santarelli per non aver ottemperato entro trenta giorni alla decisione presa dalla Commissione accordi economi-ci, nell’ambito del contenzioso con quattro giocatori, Messina, Michele, Cervillera e Petagi-ne. Anche l’altro ex presidente Martorano è stato deferito per gli identici motivi nell’ambito della controversia insorta fra il Messina e il calciatore Man-giarotti. La difesa della società peloritana, ha prodotto alcune memorie, con una documenta-zione che avrebbe dovuto com-provare l’avvenuto pagamento dei calciatori. I deferimenti però sono stati accolti perché la documentazione fornita dalla difesa del Messina non ha con-vinto. “E difatti, - come si legge nella nota - voler far credere che una Società di capitali, tenuta

al rispetto di principi conta-bili, proceda al pagamento di somme, per svariate decine di migliaia di euro, dovute ai pro-pri tesserati, in forza di prov-vedimenti della Commissione Accordi economici, senza la-sciarne alcuna traccia contabile e, addirittura, come nel caso del calciatore Mangiarotti, avendo necessità di farsi rilasciare una dichiarazione a distanza di die-ci mesi dall’asserito avvenuto pagamento, per poterne fornire prova, lascia credere che questa documentazione, più che fina-lizzata a fornire prova dell’ef-fettivo pagamento degli importi in questione, sia stata prodotta con la finalità di scagionare la Società dagli addebiti mossi nel presente procedimento”. Per questo motivo, oltre ai sei punti di penalizzazione al Messina è stata inflitta una ammenda di 15 mila euro e gli ex presiden-ti Santarelli e Martorano sono stati inibiti rispettivamente per diciotto e sei mesi. Intanto cam-bia nuovamente la formula dei play off, resa più snella e acces-sibile per le casse delle società di Serie D. Veniamo alle novità. Tempi più stretti e prima fase che terminerà a fine Maggio. Poi le semifinali e le finali per completare un calendario che dovrebbe decretare la società vincente intorno al 10 Giugno. Questa la prima novità illustra-ta dal Presidente della Lega Na-zionale Dilettanti che ha chiesto esplicitamente la promozione della decima squadra di Serie D. Se il blocco dei ripescaggi non dovesse garantire l’ascesa

di un’altra società, la compagi-ne vincitrice avrà diritto ad un premio in denaro. Proprio per questo arrivano le altre novità che riguardano l’abolizione del sorteggio integrale con gli ac-coppiamenti che verranno fatti in base a criteri di vicinanza ge-ografica, e, cosa più importante la variazione della formula che prevede gara unica in campo neutro per ridurre le spese. La competizione sarà divisa in sei fasi. Alla prima prenderanno parte per ogni girone seconda, terza, quarta e quinta classifi-cata. Le squadre giunte alla se-conda fase si sfideranno in gara unica sul campo della compa-gine che ha chiuso meglio la regular season. In caso di pari-tà si terranno i supplementari. Aboliti i rigori, passa il turno la compagine meglio piazzata durante la stagione. Le vincen-ti accederanno alla terza fase in cui entrerà in scena anche la miglior semifinalista della Cop-pa Italia. Le cinque vincenti, alle quali si aggiungerà la finalista perdente della Coppa Italia si sfideranno nella quarta fase e le tre squadre che passeranno il turno, insieme alla vincente della Coppa Italia daranno vita alle semifinali. La finale si gio-cherà in gara unica su campo neutro, e se dovesse permanere la parità al novantesimo si an-drà dritti ai rigori. Una formula resa più snella ma ancora molto complicata. Specialmente se si considera che la compagine che vincerà i play off rischia di non avere diritto alla promozione.

Gia.Del.

Il capitano col cuore in mano: “Qui ho vissuto momenti esaltanti.I veri uomini però tirano il meglio nei momenti di difficoltà”

Dai primi contatti con i Pagliuso all’esclusione dai Pro

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