40
Periodico della Federazione Provinciale Coltivatori Diretti di Cremona Tariffa R.O.C. Poste Italiane Spa Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art.1, comma 1, dcb Cremona Autorizzazione Tribunale di Cremona 25/07/1951 n. 33 del Registro ANNO 63 numero 3 maggio/giugno 09 Una filiera agricola tutta italiana Coltivatore Ta Ta Ta Sp D. (co ar r r ar A A A Au Au A A A A Au A d d d d d d di di d d n n n n n. n. . A A A A A A A A A A A A n n n n nu n n n n n n m m m m m m m m m m m m m m m CREMONESE IL Il nostro progetto per il Paese

Il Coltivatore Cremonese n.3/09

Embed Size (px)

DESCRIPTION

Il periodico di Coldiretti Cremona

Citation preview

Page 1: Il Coltivatore Cremonese n.3/09

Perio

dico

del

la F

eder

azio

ne P

rovi

ncia

le C

oltiv

ator

i Dire

tti d

i Cre

mon

aTariffa R.O.C. Poste Italiane SpaSpedizione in abbonamento postaleD.L. 353/2003(conv. in L. 27/02/2004 n. 46)art.1, comma 1, dcb CremonaAutorizzazione Tribunaledi Cremona 25/07/1951n. 33 del Registro

ANNO 63numero 3maggio/giugno 09

Una filiera agricola

tutta italiana

Colti

vato

reTaTaTaSpD.(co(arrrarAAAAuAuAAAAAuAdddddddi diddnnnnn. n. .

AAAAAAAAAAAAnnnnnunnnnnnmmmmmmmmmmmmmmm

CREMONESE

ILIl nostro progetto

per il Paese

Page 2: Il Coltivatore Cremonese n.3/09

Direzione, Redazione, Amministrazione: Via Ala Ponzone, 8 - III pianoTel. 0372499811

Direttore responsabileAssuero Zampini

Redattore capoMarta Biondi

Hanno collaborato a questo numeroAldo Bellandi, Francesco Cazzamali Paola Fraschini, Giacomo Maghenzani Mara Malinverno, Dianella Mariotti Andrea Ragazzini, Pietro Scolari Paolo Soldi, Damiano Talamazzini Silvia Trevisi

FotografieAmbrogio Toscani Mauro Boni, Maurizio Inzoli

CopertinaBruno Toscani

Progetto grafico e impaginazioneUggeri Pubblicità

StampaTipografia PizzorniTariffa R.O.C. Poste Italiane SpaSpedizione in abbonamento postaleD.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46)art. 1, comma 1 dcb Cremona, Autorizzazione Tribunale di Cremona 25 luglio 1951 n. 33 del RegistroPagamento assolto tramite il versamento della quota associativa

sommario

Questo mensile è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

3 Una folata di vento

4/5/6/7 Nasce la filiera tutta italiana

8/9 Giornata degli allevamenti

10/11 Alla "Tre giorni" di Pizzighettone

12 Il prezzo del latte a FierAgrumello

13 Soncino: a tutela della suinicoltura

14 Appuntamento alla fiera di S. Pantaleone

Da pag.15 a pag. 26 LINEE GUIDA REGIONALI PER LA SICUREZZA NELLE AZIENDE

28 Datori di Lavoro: Mod. 770/2009

29 IVA ad esigibilità differita

30 Ambiente e Innovazione

33 Mercato di Campagna Amica

34/35/36/37 Latte: assegnazione delle quote e modifiche della legge 119/03

39 Controlli sugli interventi fecondativi

ColtivatoreCREMONESEIL EditorialeAssuero ZampiniDirettore Coldiretti Cremona

Lunedì 8 giugno si è avuto un ulteriore incontro con Asso-latte per la definizione del prezzo. Purtroppo si è dovuto rilevare come, ancora, gli industriali non abbiano colto

segnali importanti che vengono dalla politica, dalla società civile e dall’estero. La situazione è di estrema difficoltà in tutto il mondo e ciò complica non poco la definizione del prezzo. Ultimamente però una serie di fatti portano a ritenere che la situazione possa migliorare. Da un lato, la posizione assunta in modo chiaro dal Ministro per le Politiche agricole di arrivare alla etichettatura dell’origine dei prodotti, etichettatura obbligatoria e non su base volontaria come auspica Federalimentare. Su questa po-sizione si stanno convincendo la stessa Unione Europea e altri Stati fra cui la Spagna.Altro punto importante è la definizione del prezzo in Francia: a fronte di una proposta dell’industria di 0,2650 si è chiuso il contratto a 0,28, prezzo lontano dalla situazione italiana ma che però fissa un punto contro la volontà del mercato che si prestava a continuare speculazioni da parte industriale.Questi fatti dovrebbero far comprendere ad Assolatte che la situazione sta mutando. Purtroppo l’industria non intende af-frontare seriamente la situazione, a questo punto necessita un forte richiamo a tutti gli allevatori. Vanno dati segnali sindacali importanti: da un lato si è chiesto alla Regione di bloccare i finanziamenti all’industria e dall’altro è necessario affrontare il problema sul piano sindacale, l’indu-stria deve comprendere che le imprese non possono sopportare l’attuale livello di prezzi, che mette a rischio la sopravvivenza stessa dei nostri allevamenti.A questo punto va attivata una forte mobilitazione a tutela del prezzo del latte alla stalla e su questo, siamo convinti, tutti gli allevatori parteciperanno.

Latte: Assolatte si arrocca sulle sue posizioni

Page 3: Il Coltivatore Cremonese n.3/09

ColtivatoreCREMONESEIL

MAGGIO/GIUGNO - 09NUMERO 3

3

ColtivatoreCREMONESEIL

UNA FOLATA DI VENTO

Roberto De AngeliPresidente Coldiretti Cremona

SINDACALE

R b t D A li

Cari Soci,

da poco si sono concluse le elezioni Pro-vinciali, che hanno portato un nuovo as-setto politico in provincia. E’ doveroso per me ringraziare per tutto il lavoro svolto in questi anni e per la sensibilità mostrata verso il suo territorio il Presidente uscente On. Torchio e tutto il Consiglio Provinciale, come è altresì giusto a questo punto fa-re i più sentiti auguri al nuovo Presidente Massimiliano Salini ed a tutto il Consiglio insediatosi, con la speranza di intrapren-dere un forte rapporto di collaborazione e confronto, come sempre Coldiretti ha fatto con chi ha voluto confrontarsi con la nostra Organizzazione.Soprattutto in questo momento difficilis-simo per la zootecnia cremonese, l’Ammi-nistrazione Provinciale ha un ruolo fonda-mentale per portare avanti progetti con-creti che diano delle risposte alle nostre aziende quale è il PROGETTO DI FILIERA TUTTA AGRICOLA ED ITALIANA, e soprat-tutto per concertare insieme un percor-so che porti Cremona nell’EXPO 2015 da protagonista e non da spettatrice, vetrina straordinaria e di portata mondiale per le nostre produzioni di eccellenza. La campagna elettorale è stata ricca di

polemiche come è giusto e normale che sia, ma di una cosa sono certo: la Coldi-retti, dopo la scelta di uscire dalla politica, di sicuro non vuole rientrarvi come qual-cuno ha cercato di far credere per togliere credibilità alla più grande Organizzazione agricola d’Italia e d’Europa. Però guai al-la politica che cerca di entrare invece in Coldiretti: questo non deve accadere mai, si rischierebbe di avere dirigenti che non compiono scelte dettate dall’interesse dei Soci, ma scelte dettate esclusivamente dall’indirizzo politico a cui appartengono. Questo io non lo voglio. E sulle vicende degli ultimi mesi sui vari rinnovi che si sono susseguiti e sui vari personaggi che via via si sono aggirati in provincia cre-do che nei prossimi giorni bisognerà fare delle riflessioni approfondite, perché la sensazione che ho avuto è che non siano frutto di dissensi interni sindacali, ma di qualcos’altro che con la Coldiretti non ha nulla a che vedere.Credo che sia arrivato anche il momen-to di mettere in campo qualche iniziati-va, di quelle a cui i Soci di Coldiretti sono abituati, che serva a smuovere l’industria casearia, perché di questo passo le nostre

azienda chiuderanno nel giro di tre mesi e credo che questo non sia nell’interesse di nessuno, tanto meno del cittadino-consu-matore che sa che acquistando un prodot-to italiano ha una garanzia di qualità e di genuinità che non ha eguali al mondo.A questo punto rinnovo ancora le congra-tulazioni al neo Presidente Salini e a tutti i Soci di Coldiretti con la speranza che, come un soffio di vento ha portato aria nuova in provincia, allo stesso modo una piccola folata possa dare nuova linfa alle nostre aziende e alla nostra economia.

Roberto De Angeli La campap gng a elettorale è stata ricca di casearia, pep rché di quq esto ppasso le nostre Roberto De Angeg li

Page 4: Il Coltivatore Cremonese n.3/09

ColtivatoreCREMONESEIL

MAGGIO/GIUGNO - 09NUMERO 3

4

lubrità, rese per ettaro – sottolineando al tempo stesso i grandi ostacoli che questa deve superare. “Il primo vero problema dell’agricoltura è determinato dal suo basso potere contrattuale, che non rie-sce a far valere la ricchezza della produ-zione nei confronti degli altri attori della filiera – ha testimoniato Marini –. Basti pensare che, per ogni euro speso dal con-sumatore, solo 17 centesimi finiscono agli agricoltori. Il resto va all’industria, ai servizi e soprattutto alla grande distri-

cole Luca Zaia, che hanno portato il loro contributo all’incontro, insieme al Sinda-co di Roma Alemanno e a vari altri rap-presentanti delle Istituzioni e del mondo economico. Coldiretti Cremona ha preso parte all’im-portante appuntamento: al Palalottoma-tica di Roma, tra i quindicimila agricol-tori convenuti da tutta Italia, c’erano an-che 170 imprenditori agricoli giunti dalla provincia di Cremona, partiti nella notte con pullman e auto. Il Presidente confederale ha esordito evi-denziando l’indiscutibile forza dell’agri-coltura italiana – prima per qualità, sa-

Una filiera tutta agricola e tutta italiana. E’ quanto Coldiretti, la prima Organizza-zione degli imprenditori agricoli, intende realizzare, nell’attuazione del “progetto per il Paese” presentato giovedì 30 aprile alla convention “Stop a inganni e specu-lazioni. Nasce la filiera agricola tutta ita-liana”, imponente manifestazione nella quale il Presidente della Coldiretti Sergio Marini ha illustrato il “piano spesa sicu-ra per portare il vero Made in Italy sulle tavole al giusto prezzo” al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, al Ministro dello Sviluppo Economico Claudio Sca-jola e al Ministro per le Politiche Agri-

PROGETTO PER IL PAESE

Nasce la filiera agricola tutta italiana

Il progetto per il Paese presentato da Coldiretti

Il Presidente Sergio Marini illustra il progetto per una filiera agricola tutta italiana

Page 5: Il Coltivatore Cremonese n.3/09

ColtivatoreCREMONESEIL

MAGGIO/GIUGNO - 09NUMERO 3

5

ColtivatoreCREMONESEIL

PROGETTO PER IL PAESE

buzione organizzata che schiaccia con il suo potere il resto della filiera”. Il secondo problema denunciato dal Pre-sidente della Coldiretti sta nel fatto che “per ogni prodotto agricolo realizzato nei campi o negli allevamenti situati in Italia, si sviluppa un Made in Italy alimentare cinque volte più grande tra contraffazio-ni e imitazioni. A fronte di 20 miliardi di export Made in Italy nel mondo, ci sono altri 60 miliardi generati da prodotti che non hanno mai visto il nostro Paese e, tolti i prodotti a denominazione di origi-ne, solo un prodotto su tre di quelli ven-duti nella grande distribuzione italiana è realizzato con prodotti agricoli italiani. E tutto questo nessuno lo sa”.Nonostante ciò l’agricoltura italiana è una grande realtà che ha in sé le poten-zialità per trovare una nuova strada. Da qui l’intenzione di Coldiretti di realizzare “un grande sistema agroalimentare, che premi i produttori e offra ai consumatori prodotti di qualità e a un prezzo giusto”. Per Sergio Marini il “meccanismo perver-so dei bassi prezzi, che provoca effetti devastanti sul tessuto imprenditoriale e sul potere di acquisto dei consumatori può essere contrastato grazie al progetto che la Coldiretti ha lanciato in tutto il Paese: la costruzione di una filiera agri-cola tutta italiana firmata dagli agricol-tori.“Sarà una filiera italiana fino in fondo – ha sottolineato – perché tutti i processi devono avvenire in Italia, dalla produ-zione agricola rigorosamente Made in Italy alla trasformazione effettuata nel nostro Paese, a vantaggio non solo de-gli agricoltori, ma di tutta l’economia e

dei territori; sarà una filiera agricola in quanto gestita per una parte sempre più importante direttamente dagli agricolto-ri; sarà una filiera firmata nel senso che renda visibile e riconoscibile ‘l’italianità’ nei confronti del consumatore finale, basandosi sulla trasparenza della filiera, sull’indicazione dell’origine in etichetta e sul legame del prodotto con il territorio di riferimento”. La “firma” contraddistinguerà il prodot-to agricolo in ogni canale di vendita, sia esso il farmers’ market o lo scaffale del supermercato o ancora l’export. “Insom-ma – ha continuato Marini – un modo per trasferire e rendere riconoscibile al consumatore il valore dell’agricoltura e degli agricoltori italiani nei prodotti alimentari”. “Non è un progetto contro qualcuno – ha puntualizzato il Presi-dente della Coldiretti –. È un modo per creare più concorrenza, più trasparenza, più potere contrattuale per gli agricoltori, più vantaggi per i cittadini e, soprattutto, per valorizzare e distinguere il vero Made in Italy fatto di agricoltura italiana”. Col-diretti sta offrendo, ha dichiarato Sergio Marini, un’opportunità all’agricoltura, all’economia, all’Italia. Ecco perché è appropriato definire il progetto per una filiera agricola tutta italiana “un progetto per il Paese”.Il Presidente di Coldiretti è entrato nel dettaglio di questo ambizioso progetto: Coldiretti intende dar vita alla più estesa rete commerciale, con prodotti italiani al cento per cento, che potrà contare su ventimila mercati degli agricoltori fir-mati “campagna amica” dove acquistare direttamente prodotti provenienti dagli

allevamenti e dalle coltivazioni italiane. Questa ‘rete’ sarà costituita da duemila mercati di campagna amica e duemila punti vendita delle cooperative, mille dei consorzi agrari, cinquemila agriturismi e diecimila aziende agricole, ma coin-volgerà anche la rete della ristorazione a chilometri zero e la distribuzione che intenderà partecipare. Saranno coinvolte le piccole e le grandi città, con l’obiettivo di dare l’opportunità a tutti i consumato-ri di acquistare i prodotti dell’agricoltura italiana con il miglior rapporto prezzi-qualità. “Alla politica – ha evidenziato Mari-ni – chiediamo di credere assieme a noi in questo progetto, di investire sui valori distintivi che hanno reso unico il nostro agroalimentare agli occhi dei consuma-tori italiani e del mondo. Di assicurare competitività e pari opportunità all’agri-coltura e di investire nel progetto e sui soggetti che lo stanno interpretando, anche superando le emergenze come il mancato finanziamento del Fondo di Solidarietà nazionale indispensabile per difendere le imprese dalle avversità at-mosferiche favorite dai cambiamenti climatici. Di impegnarsi insieme a noi nella lotta alla contraffazione con l’ap-plicazione della legge sulla etichettatura obbligatoria dell’origine su tutti i prodotti agricoli e alimentari e continuando l’im-pegno sulla strada della tutela della pro-prietà intellettuale e della lotta alla con-traffazione e all’agro-pirateria all’estero. Ma soprattutto – ha concluso Marini – chiediamo che sia riconosciuto il ruolo strategico del progetto con un incorag-giamento a completarlo velocemente”.

zione agricola rigorosamente Made inItaly alla trasformazione effettuata nelnostro Paese, a vantaggio non solo de-glglii agagriricocoltltororii, m maa didi t tututtata l l’eecocononomimiaa ee

al cento per cento, che potrà contare su ventimila mercati degli agricoltori fir-mati “campagna amica” dove acquistare didirerettttamamenentete p prorododottttii prprovovenenieientntii dadaglglii

Ma soprattutto – ha concluso Marini –chiediamo che sia riconosciuto il ruolostrategico del progetto con un incorag-gigiamamenentoto a a c comomplpletetararlolo v velelococememenentete”.

Oltre 15mila imprenditori agricoli hanno preso parte alla convention del 30 aprile al Palalottomatica a Roma, aderendo al progetto per una filiera agricola tutta italiana

Page 6: Il Coltivatore Cremonese n.3/09

ColtivatoreCREMONESEIL

MAGGIO/GIUGNO - 09NUMERO 3

6

PROGETTO PER IL PAESE

Noi imprenditori dell'agricoltura italiana nelle sue forme singole e associate - imprese, cooperative, consorzi, asso-ciazioni che si riconoscono nel progetto di Coldiretti - con-siderando che: • la storia e l'evoluzione del nostro Paese e dei suoi territori

appaiono indissolubilmente legate al ruolo dell'Agricoltura e di chi opera nel mondo agricolo;

• l'agricoltura e il cibo italiano per purezza ed unicità rap-presentano un contributo fondamentale alla ricchezza, alla salute e alla qualità della vita di tutti i nostri concittadini;

• la promozione e la ricchezza dell'immagine italiana nel mondo sono per molti versi il frutto della varietà e della distintività dei nostri prodotti agricoli e alimentari;

• l'agricoltura – per le sfide che il Pianeta deve affrontare in termini di sicurezza, fabbisogno alimentare e sostenibilità ambientale – ha riassunto una posizione centrale

siamo fermamente consapevoli di come, a dispetto di un ruo-lo così significativo per il Paese, il peso e il riconoscimento economico e sociale dei produttori lungo la filiera agricola si siano progressivamente attenuati. Ciò si rivela iniquo nei confronti di chi si colloca agli estremi della filiera: ingiusta, quindi, la remunerazione e la considerazione per i produttori agricoli, insufficiente la trasparenza a tutela dei consumatori.

Riformare dal profondo questa situazione diventa un dovere. La missione che ci diamo per l'immediato futuro è quella di ‘fondare una filiera agricola, tutta italiana, riconoscibile per-ché porta la firma degli agricoltori italiani'.

Ci impegniamo, quindi: • come imprenditori a rafforzare con i cittadini un patto di

crescita fondato sulla qualità, sulla sicurezza, sulla conser-vazione della bellezza dei luoghi, anche attraverso l'adesio-

Riportiamo il manifesto approvato all'unanimità da 15mila rappresentanti degli agricoltori e delle cooperative italiane della Coldiretti nel corso della convention “Stop a inganni e moltiplicazione

prezzi. Nasce la filiera agricola tutta italiana”, la manifestazione organizzata da Coldiretti al Palalottomatica di Roma il 30 aprile 2009, alla presenza del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, del Ministro dello

Sviluppo Economico Claudio Scajola e del Ministro per le Politiche Agricole Luca Zaia.

Il manifesto approvato dall’assemblea

Le foto di gruppo ritraggono parte della ‘delegazione’ cremonese alla convention di Coldiretti al Palalottomatica

Page 7: Il Coltivatore Cremonese n.3/09

ColtivatoreCREMONESEIL

MAGGIO/GIUGNO - 09NUMERO 3

7

Made in Italy: sugli scaffali sono “finti”

due prodotti su tre

PROGETTO PER IL PAESE

ne ai valori della Fondazione Campagna Amica quale luogo di dialogo proficuo con segmenti sempre più vasti della so-cietà italiana;

• come imprenditori tutti a costituire una filiera agroalimen-tare fondata sui valori dell'identità, della trasparenza, della efficienza e della sostenibilità;

• come cooperative e consorzi già impegnati nella costituzio-ne di filiere agroalimentari che traggono nutrimento e forza dai territori italiani e dalla ‘firma' dei produttori, ad alzarne significativamente l'efficacia e l'efficienza, aggregandone le forze e facendone un potente strumento di economicità, nella qualità e ricchezza dei prodotti e dei servizi;

• come “Mercati di Campagna Amica” a promuovere l'esten-sione capillare dei mercati degli agricoltori e di ogni formu-la di vendita diretta, quale momento di valorizzazione della firma dei produttori e di risposta alla crescente domanda di cibo veramente italiano e genuino.

Solo un prodotto su tre di quelli venduti nella grande distri-buzione italiana è realizzato con prodotti agricoli italiani, ma nessuno lo sa. E’ per questo che Coldiretti si è impegna-ta nella realizzazione di una filiera agricola tutta italiana, un grande sistema agroalimentare, che premi i produttori e offra ai consumatori prodotti di qualità e a un prezzo giusto. E’ quanto ha affermato il presidente di Coldiretti, Sergio Marini, alla Convention “Stop a inganni e moltiplicazioni. Nasce la filiera agricola tutta italiana”, evidenziando che “per ogni prodotto agricolo realizzato nei campi o negli alle-vamenti situati in Italia, si sviluppa un Made in Italy alimen-tare cinque volte più grande tra contraffazioni e imitazioni. A fronte di 20 miliardi di export Made in Italy nel mondo, ci sono altri 60 miliardi generati da prodotti che non hanno mai visto il nostro Paese e, tolti i prodotti a denominazione di origine, solo un prodotto su tre di quelli venduti nella grande distribuzione italiana è realizzato con prodotti agri-coli italiani. E tutto questo nessuno lo sa”.Con il “piano spesa sicura” della Coldiretti vengono sma-scherati - ha affermato Marini - gli inganni del finto Made in Italy che riguardano due prosciutti su tre venduti come italiani, ma provenienti da maiali allevati all’estero, ma an-che quattro cartoni di latte a lunga conservazione su cinque che sono stranieri senza indicazione in etichetta. Oltre un terzo della pasta è ottenuta da grano che non è stato col-tivato in Italia all’insaputa dei consumatori, e la metà delle mozzarelle non a denominazione di origine è fatta con latte

o addirittura con cagliate straniere.Secondo l'indagine Coldiretti-Swg la quasi totalità dei cit-tadini (98 per cento) considera necessario che debba es-sere sempre indicato in etichetta il luogo di origine della componente agricola contenuta negli alimenti, per colmare una lacuna ancora presente nella legislazione comunitaria e nazionale.

Rispondendo all’invito del Presidente Marini, il Presidente del Consiglio Berlusco-ni, il Ministro dello Sviluppo economico Scajola e il Ministro delle Politiche agricole

Zaia hanno chiuso la convention degustando eccellenti salumi "made in Italy"

Tutto ciò avrà come naturale conseguenza la creazione di un nuovo modello agro-alimentare, fondato dai produttori stessi che offra: • una giusta remunerazione a chi produce;

• un giusto prezzo e una effettiva garanzia di qualità e di trasparenza dei cibi;

• la valorizzazione dei primati e delle distintività dei nostri territori e di chi vi abita e lavora;

• un accrescimento del patrimonio complessivo del nostro Paese.

Molto è nelle mani dei governi e degli uomini politici, ma molto dipende da noi. Agricoltori, famiglie, cittadini, insieme possiamo fare tanto: lo dobbiamo ai nostri figli.

Questo è il nostro progetto per il Paese. Al raggiungimento di questi obiettivi diamo

la nostra solenne adesione.

Page 8: Il Coltivatore Cremonese n.3/09

ColtivatoreCREMONESEIL

MAGGIO/GIUGNO - 09NUMERO 3

8

Proclamata dalla Coldiretti, in tutta Italia martedì 12 maggio si è vissuta la “Giornata nazionale degli allevamenti”: decine di migliaia di allevatori hanno lasciato le stalle per raggiun-gere le principali piazze e supermercati delle città italiane, determinati a difendere i primati qualitativi della produzione Made in Italy messi a rischio dalle contraffazioni e dalla for-bice dei prezzi che colpisce agricoltori e consumatori.Un’operazione verità – voluta dagli allevatori della Coldiretti per salvare le stalle italiane – che a Cremona è stata vissu-ta con grande determinazione e partecipazione. Per l’intera giornata (dalle 8 del mattino fino al tardo pomeriggio) soci, dirigenti e funzionari dell’Organizzazione hanno incontrato i cittadini-consumatori in via Rialto e via Ghisleri, trasforman-do il parcheggio del Centro Commerciale Esselunga in una straordinaria ‘oasi dei sapori genuini’. Sotto i gazebi gialli del Mercato di Campagna Amica gli imprenditori agricoli han-no offerto formaggi prodotti direttamente dai caseifici delle

Giornata degli AllevamentiPresidi degli allevatori, in tutta Italia, per un’Operazione Verità tesa a denunciare

la forbice dei prezzi tra produzione e consumo e l’inganno che impedisce ai cittadini di riconoscere (e acquistare) l’autentico made in Italy

aziende agricole con latte di vacca, bufala e capra, ma anche salumi in arrivo dagli allevamenti del territorio, e poi farine e biscotti appena sfornati dagli agriturismi. Il tutto garanten-do qualità, freschezza, origine certa e prezzi convenienti. Per l’occasione è stato installato anche un distributore automa-tico di latte fresco (latte naturalmente appena munto presso un allevamento cremonese), letteralmente preso d’assalto dai cittadini, che non hanno voluto perdere l’occasione di ricevere un litro di latte al prezzo di soli 50 centesimi. L’operazione verità messa in campo da Coldiretti Cremona – tra striscioni, manifesti e bandiere – prevedeva anche la distribuzione di volantini, a denuncia dell’insostenibile forbice dei prezzi che separa il campo o la stalla dalla tavola, non-ché delle contraffazioni che impediscono alle famiglie italiane di riconoscere, e premiare, l’autentico made in Italy agroali-mentare. “Mamme, vogliono pagare il latte delle nostre stalle meno di 30 centesimi al litro mentre al consumo per un litro di latte vi chiedono fino a 1,50 euro – evidenziava uno dei volantini –. Senza il riconoscimento di un equo prezzo del lat-te alla stalla, gli allevatori rischiano di dover chiudere le loro aziende! Nella forbice dei prezzi tra produzione e consumo ci sono margini sufficienti da recuperare per consentire acquisti sostenibili ai consumatori e garantire un reddito equo agli allevatori, evitando la chiusura delle stalle e assicurando alle mamme italiane la possibilità di continuare ad acquistare vero latte made in italy, eccellente per gusto, qualità e salubrità”. In merito alla suinicoltura si denunciava, ad esempio, l’assurda situazione per cui agli allevatori il suino viene pagato 1 eu-ro al chilo, mentre al cittadino-consumatore servono almeno 30 euro per acquistare un chilogrammo di prosciutto crudo (venti euro per un chilo di salame, 17-18 euro per un chilo di coppa).

PROGETTO PER IL PAESE

FOTO

AM

BRO

GIO

TO

SCAN

I

Presidio degli agricoltori cremonesi davanti al centro commerciale Esselunga

vtassa

s

3

Vari momenti della Giornata degli allevamenti, con la vendita di latte fresco (a cinquanta centesimi il litro) e dei prodotti a km zero

Page 9: Il Coltivatore Cremonese n.3/09

ColtivatoreCREMONESEIL

MAGGIO/GIUGNO - 09NUMERO 3

9

PROGETTO PER IL PAESE

Nel mirino anche i tanti inganni che non consentono ai cit-tadini di avere la garanzia di portare autentico made in italy sulle tavole (dalle mozzarelle ricavate dalle cagliate che giun-gono d’oltralpe ai prosciutti ottenuti da carne di maiali olan-desi), da cui l’esigenza di vedere sancito e rispettato, prima possibile, l’obbligo di porre l’origine in etichetta per tutti gli alimenti. Queste, in sintesi, le principali richieste degli alleva-tori della Coldiretti:1) alla grande distribuzione si chiede di tenere separati sugli scaffali gli spazi dedicati al vero prodotto alimentare italiano da quelli del finto made in Italy, ottenuto con prodotti im-portati;2) alla Politica di rendere obbligatoria l’indicazione della pro-venienza dei prodotti agricoli ed alimentari (dalla carne di maiale al latte a lunga conservazione) per consentire scelte consapevoli ai consumatori;3) all’industria e alla grande distribuzione si torna a chiedere,

inoltre, di riconoscere, con un’equa retribuzione, il valore delle produzioni made in Italy, base imprescindibile per un agroa-limentare certamente impareggiabile per gusto, qualità e sa-lubrità. Il tutto può essere fatto, ha ribadito Coldiretti, senza pesare sui bilanci dei cittadini, bensì rendendo più immediato e trasparente il percorso che conduce i prodotti dalle imprese agricole alle famiglie.L’intensa giornata di mobilitazione ha previsto anche l’incon-tro con le Istituzioni. Nella mattinata il Presidente De Angeli e il Direttore Zampini hanno affidato al Prefetto di Cremona la documentazione relativa all’attuale situazione dei comparti latte e suini in Lombardia, con le proposte di Coldiretti tese a garantire la sopravvivenza e lo sviluppo di due settori fonda-mentali per l’economia della Regione e del Paese. Al Prefetto dott. Tancredi Bruno di Clarafond è stato consegnato anche il documento relativo al progetto Coldiretti per una filiera tutta agricola e tutta italiana. (m.b.)

FOTO

AM

BRO

GIO

TO

SCAN

I

A sinistra: gli imprenditori agricoli protagonisti del Mer-cato di Campagna Amica, eccezionalmente proposto da-vanti all’Esselunga di Cremo-na, con il Presidente Roberto De Angeli.

A destra: l'incontro dei Diri-genti Coldiretti con il Prefetto di Cremona al quale è stato consegnato il progetto per il Paese.

Agri di Lombardia

Per informazioniSEDE SECONDARIA DI CREMONA

Via Ala Ponzone, 8 - presso Federazione Provinciale Coldiretti - CREMONA - Tel. 0372 499811 - Fax 0372 499899 - E-mail: [email protected]

UG

GER

I PU

BB

LICI

TA’

Soc. Coop. - Via F. Filzi, 27 – 20124 Milano

...una mano concreta all’impresa.

• Uno strumento per la difesa e lo sviluppo• Un sostegno agli investimenti • Un nuovo veicolo nanziario• Un nanziamento per l’innovazione

• Un servizio di analisi gestionale

Page 10: Il Coltivatore Cremonese n.3/09

ColtivatoreCREMONESEIL

MAGGIO/GIUGNO - 09NUMERO 3

10

L’impegno per la difesa e valorizzazione di tutte le produzioni italiane e il progetto per il Paese presentato dalla prima Orga-nizzazione degli imprenditori agricoli sono stati i cardini della partecipazione di Coldiretti Cremona all’edizione 2009 della “Tre Giorni in Piazza”, apprezzata vetrina offerta all’econo-mia del territorio, accolta dal 22 al 24 maggio presso le Case Matte di Pizzighettone. Per Coldiretti è stata un’edizione posta nel segno del progetto di costruire una filiera tutta agricola e tutta italiana, unica via per tutelare e valorizzare le produzioni del territorio e veder garantita un’equa retribuzione agli imprenditori agricoli. Co-me già fatto a Cremona in occasione della ‘Giornata nazionale degli allevamenti’, anche da Pizzighettone gli imprenditori agricoli hanno denunciato l’inaccettabile forbice dei prezzi che separa la produzione, pagata sempre meno, dal consumo. Proseguendo nell’operazione verità, Coldiretti ha colto que-sta ulteriore occasione per smascherare i tanti inganni che non consentono ai cittadini di avere la garanzia di acquistare autentico made in Italy. La volontà di offrire un’informazione corretta ai consumatori e l’impegno di proseguire nel dialogo con le Istituzioni, chiamate ad aderire al progetto di Coldi-

PROGETTO PER IL PAESE

Alla ‘Tre giorni’ di Pizzighettoneimprese agricole protagoniste

retti per il Paese, si sono tradotti in una forte azione da parte dell’Organizzazione che, in questa “tre giorni”, è stata prota-gonista tra gli stand e al tavolo del dialogo istituzionale.

Lo standDal venerdì alla domenica sera, lo stand Coldiretti è stato punto d’incontro tra imprenditori agricoli, rappresentanti del territorio e cittadini. Accanto alle degustazioni a km zero e alla vendita diretta da parte di imprese agricole del territorio, non è mancato il distributore automatico di latte, rifornito da un allevamento locale, presso il quale le famiglie sono state invitate a fare ‘il pieno di latte fresco’. Attraverso manifesti e volantini distribuiti ai consumatori, Coldiretti è tornata a denunciare lo scandalo che vede il latte della nostra terra pagato meno di 33 centesimi (un compenso che non copre neppure le spese di produzione), mentre ai consumatori, sugli scaffali, vengono imposti prezzi ben più alti.

Coldiretti ha colto questa ulteriore occasione per far conoscere il progetto per “una filiera agricola tutta italiana” ai rappresentanti istituzionali e ai numerosissimi cittadini incontrati

Lo stand Coldiretti alla "Tre giorni in piazza" di Pizzighettone

Page 11: Il Coltivatore Cremonese n.3/09

ColtivatoreCREMONESEIL

MAGGIO/GIUGNO - 09NUMERO 3

11

PROGETTO PER IL PAESE

Intervento del Presidente De Angeli al convegno svoltosi nell’ambito della ‘Tre giorni’

Il convegno Importante novità legata all’edizione 2009 della ‘Tre giorni in piazza’ è stata l’organizzazione del convegno che ha raccolto intorno a un tavolo i rappresentanti delle istituzioni e del set-tore primario, per affrontare il tema “L’agricoltura lombarda e le sfide della globalizzazione. Valorizzazione del territorio e conquista di nuovi mercati”, fissato nella mattinata di dome-nica 24 maggio. Coldiretti Cremona è stata tra i protagonisti dell’appuntamento, con l’intervento del Presidente De Angeli, che ha messo a frutto questa ulteriore opportunità di illu-strare a politici, amministratori pubblici e cittadini le finalità e i contenuti del progetto di Coldiretti, che sta costruendo una filiera tutta agricola e tutta italiana. Altri relatori sono stati il Sindaco di Pizzighettone Luigi Bernocchi, la Senatrice Cinzia Fontana, la Vicepresidente della Commissione per il Commercio internazionale del Parlamento europeo Cristiana Muscardini, il Presidente della Libera agricoltori Antonio Piva, il Vicepresidente della Regione Gianni Rossoni e il Presidente della Provincia Giuseppe Torchio.

Aperitivo a km zero All’ingresso della Casamatta che ha accolto la tavola ro-tonda, Coldiretti ha allestito una invitante esposizione

dedicata ai prodotti del terri-torio, dai formaggi ai salami, ma anche frutta,

verdura, farine e tutti gli altri eccellenti frutti dell’agricoltura made in Cremona. Anche il ‘coffee break’, a cura degli agri-turismi, è stato tutto nel segno dell’invito a gustare i prodotti a km zero. (m.b.)

AAc

dtorio dai formagg

Coldiretti ha dato vita ad uno spazio “a km zero”, rinnovando l’invito a

gustare, ed acquistare, gli eccellenti frutti dell’agricoltura cremonese

46018 VIGORETO (LOC. CAPUCCINI) • Sabbioneta (MN)Tel. e Fax 0375 52070 • Cell. 333 5789823

• TRIVELLAZIONI DI POZZI CIVILI, LI, INDUSTRIALI E AGRICOLI

• INSTALLAZIONE POMPE SOMMERSE

• RICERCHE STRATIGRAFICHE E PIEZOMETRICHE

Page 12: Il Coltivatore Cremonese n.3/09

ColtivatoreCREMONESEIL

MAGGIO/GIUGNO - 09NUMERO 3

12

Il prezzo del latteal centro di FierAgrumello Una serie di intensi “fine-settimana” sul territorio sta impegnano imprenditori agricoli, dirigenti e funzionari di Coldiret-ti Cremona. Ad inaugurare questa stagio-ne di instancabile presenza nelle piazze, fiere, feste (e in tutte quelle occasioni che consentono di rafforzare il dialogo, e il patto, tra agricoltori, cittadini, ammi-nistratori, rappresentanti istituzionali), è stato il tradizionale appuntamento con la Festa Regionale Agricola di Primavera, a Grumello Cremonese. Coldiretti è stata tra i protagonisti del-la 34esima edizione della Fiera: dopo la partecipata tavola rotonda sul tema “Prezzo del latte: strategia per la tutela del reddito delle imprese” (occasione per fare il punto, in una zona fortemente vo-cata alla produzione di latte, sull’azione che si sta conducendo, sul fronte ‘prezzo del latte’, tesa a garantire un’equa re-munerazione agli allevamenti), il week-end a Grumello ha registrato numerose presenze allo stand di Campagna Amica, dove agricoltori e cittadini hanno trovato degustazioni di prodotti made in Cremo-na, materiale informativo e l’occasione, attraverso i tanti incontri con dirigenti e rappresentanti istituzionali, di proseguire nel dialogo in merito al Progetto di Col-diretti per il Paese. Lasciamo che sia questa ‘carrellata’ di fo-tografie a testimoniare alcuni fra i tanti momenti condivisi a FierAgrumello

PROGETTO PER IL PAESE

L’ALLEVAMENTO DA LATTE IN ITALIA STALLE ................................... 45MILAVACCHE DA LATTE .................. 1,8 MILIONIOCCUPATI NELLA FILIERA ..... 190MILAVALORE FILIERA ..................... 22 MILIARDICONSUMI ............................... 47 CHILI DI LATTE E 24 CHILI DI FORMAGGIO PROCAPITE

L’ALLEVAMENTO

NI

RDIDI LATTE

Page 13: Il Coltivatore Cremonese n.3/09

ColtivatoreCREMONESEIL

MAGGIO/GIUGNO - 09NUMERO 3

13

l’indicazione obbligatoria dell’origine in etichetta: troppo spesso infatti – hanno evidenziato – carne e prosciutti in arrivo dall’estero vengono spacciati per italiani, a danno sia dei produttori che dei consu-matori. Con questa iniziativa gli allevatori hanno inoltre voluto trasmettere fiducia alle famiglie cremonesi, ribadendo che la suinicoltura italiana è eccellente nella qualità e sicurezza: non si può tollera-re, ha evidenziato in proposito Coldiretti, che psicosi ingiustificate si traducano in una riduzione dei consumi di carne di maiale e derivati, mettendo a rischio le oltre 5mila stalle italiane che allevano 13 milioni di suini (dei quali il 70% de-stinati alle produzioni italiane a denomi-

nazione di origine) e alimentano una filiera che dà lavoro a oltre 90mila lavoratori (35mila negli allevamenti, 25mila nei macelli e nelle industrie di trasformazione e 30mila nei tra-sporti ed altri servizi commerciali) e sviluppa al consumo un fatturato di circa 20 miliardi. (m.b.)

PROGETTO PER IL PAESE

Soncino: pane e porchetta a tutela della nostra suinicoltura“Pane e porchetta” in assaggio ai cittadi-ni, per richiamare l’attenzione sulla qua-lità, bontà e salubrità dei prodotti della suinicoltura autenticamente made in Italy. E’ stato questo il significato princi-pale della partecipazione della Coldiretti alla Festa di Primavera a Soncino, tra-dizionale appuntamento che domenica 24 maggio ha trasformato le piazze e le strade dell’antico borgo in un expo a cielo aperto. Coldiretti ha allestito uno stand presso il portico di via IV Novembre (da-vanti agli uffici della sezione), cogliendo anche questa occasione per incontrare i cittadini-consumatori offrendo degusta-zioni dei genuini prodotti della nostra agricoltura e materiale informativo in merito al progetto per una filiera tutta agricola e tutta italiana. L’attenzione è stata rivolta, in primo luo-go, alla suinicoltura, attraverso manifesti e volantini che denunciavano l’inaccetta-bile condizione che oggi vede i suini ita-liani pagati 1 euro al chilo, un prezzo che non copre neppure i costi di produzione (e che si moltiplica di otto, venti, tren-

ta volte, quando il cittadino acquista al banco della distribuzione i prodotti della suinicoltura, dalla braciola al salame, al prosciutto). Una situazione che, in assen-za del riconoscimento di un prezzo equo per i suini, mette a rischio la sopravvi-venza di tanti allevamenti e della stessa suinicoltura italiana. La decisione degli allevatori di accoglie-re i cittadini offrendo pane e porchetta è stata particolarmente apprezzata: tanto nella mattinata, quanto nel pomeriggio, lo stand è stato meta di numerosissi-mi buongustai. Tutti hanno concordato sulla grandissima qualità del prodotto offerto. Per gli allevatori è stata que-sta un’ulteriore occasione per ribadire la necessità di ottenere

L’ALLEVAMENTO DEL MAIALE ITALIANO IN CIFRESTALLE 5MILAMAIALI 13 MILIONI (70% PER PRODUZIONI DOP)OCCUPATI NELLA FILIERA 90MILAVALORE FILIERA 20 MILIARDICONSUMI 37 CHILI/PRO CAPITE

Lo stand Coldiretti alla ‘Festa di Primavera’

Ricambi agricoli - Articoli e forniture industriali - Utensileria - Lubri canti - Lamiere forate.

Page 14: Il Coltivatore Cremonese n.3/09

ColtivatoreCREMONESEIL

MAGGIO/GIUGNO - 09NUMERO 3

14

PROGETTO PER IL PAESE

Appuntamento alla Fieradi San Pantaleone

La 14esima edizione della Fiera di San Pantaleone è alle porte: si svolgerà a Crema nel fine settimana, dall'11 al 14 giugno. Col-diretti sarà tra i protagonisti della manifestazione: imprenditori agricoli e dirigenti si daranno appuntamento allo stand, per una giornata d’incontro e di dialogo sull’azione dell’Organizzazione, tesa alla tutela e promozione di tutte le produzioni dell’agri-coltura made in Italy, nel segno del Progetto di Coldiretti per la creazione di una filiera tutta agricola e tutta italiana. L’Orga-nizzazione curerà, inoltre, la regia del convegno “Vero o falso? L’agro-alimentare italiano tra eccellenze e inganni”, proposto per la mattinata di sabato 13 giugno, che accoglierà la rela-zione del dott. Lorenzo Bazzana, Ufficio Economico Coldiretti Nazionale, Esperto del Settore ortofrutticolo e commercializ-zazione. Accanto ad Armando Tamagni, Delegato provinciale di Giovani Impresa, che introdurrà i lavori, e al Presidente Roberto De Angeli, interverrà anche l’imprenditore agricolo Gianneneri-co Spoldi, che porterà l’esperienza – vincente – del Mercato di Campagna Amica in provincia di Cremona. Ci vediamo, dunque, al convegno e allo stand, dove si potrà gratuitamente richiedere una copia de Il Coltivatore Cremo-nese, periodico della Federazione di Cremona, insieme ad altro

materiale informativo, così da conoscere più a fondo – e condi-videre – il lavoro dell’Organizzazione a difesa del made in Italy agroalimentare e del futuro delle imprese agricole.

Vero o falso?L’AGRO-ALIMENTARE ITALIANO

TRA ECCELLENZE E INGANNI

SABATO 13 GIUGNO 2009ORE 10 - CREMA – Centro E.R.S.A.F

(ex Stalloni) – Via Verdi, 16

Nell’ambito della Fiera di San Pantaleone a Crema, Coldiretti organizza il Convegno

IntroduzioneArmando Tamagni – Delegato Prov.le Giovani Impresa

RelazioneLorenzo Bazzana – Uffi cio Economico Coldiretti NazionaleEsperto Settore ortofrutticolo e commercializzazione

InterventoGiannenrico Spoldi – Imprenditore agricolo(L’esperienza del Mercato di Campagna Amica in provincia di Cremona)

Dibattito

Conclusioni Roberto De Angeli – Presidente Coldiretti Cremona

XIV FIERA DI SAN PANTALEONE - CREMA, 11-14 GIUGNO 2009

GIARDINI - AGRICOLTURA - CAMPI SPORTIVI

IMPIANTI PERIRRIGAZIONE

E LIQUAMI

IMPIANTI PERIRRIGAZIONE

E LIQUAMI

SOCIETA’ ITALIANAPER L’IRRIGAZIONE

A PIOGGIAdi Volpi e C. s.n.c.

SOCIETA’ ITALIANAPER L’IRRIGAZIONE

A PIOGGIAdi Volpi e C. s.n.c.

Via Dante, 81 - Cremona - Tel. e Fax 0372 29344

Page 15: Il Coltivatore Cremonese n.3/09

ColtivatoreCREMONESEIL

MAGGIO/GIUGNO - 09NUMERO 3

15

COLDIRETTICREMONA

A cura di:

Andrea Ragazzini Paola Fraschini

Page 16: Il Coltivatore Cremonese n.3/09

ColtivatoreCREMONESEIL

MAGGIO/GIUGNO - 09NUMERO 3

16

Andrea RagazziniUfficio Ambiente

Paola FraschiniPolitiche Comunitarie

LINEE GUIDA REGIONALI PER LA SICUREZZA

NELLE AZIENDE AGRICOLE

Già da qualche anno la Regione Lombardia, rece-pendo le indicazioni della Comunità Europea, ha de-lineato un percorso che dovrebbe portare le azien-de agricole al recepimento ed all’attuazione della normativa in materia di sicurezza degli ambienti di lavoro. Il rispetto della suddetta normativa diventa vinco-lante per ottenere gli aiuti comunitari:- nel nuovo Piano di Sviluppo Rurale, per le misu-re strutturali ed il premio di primo insediamento, l’azienda deve “garantire il rispetto delle norme comunitarie, nazionali e regionali vigenti in mate-ria di igiene e sicurezza dei lavoratori, in materia di fitofarmaci, in materia di macchine, impianti ed attrezzature”. Oltre a ciò tutte le aziende ammesse a finanziamento vengono sottoposte ad un accurato controllo da parte dell’ASL, il cui esito, positivo o negativo, consente la liquidazione o meno del con-tributo previsto da parte della Provincia.- I numerosi controlli sul rispetto delle norme relati-ve alla condizionalità degli aiuti non prevedono per ora anche la verifica della situazione dell’azienda in materia di sicurezza; è però vero che una parte dei controlli viene effettuata dagli stessi soggetti (ASL)

che sono tenuti comunque a segnalare irregolarità sanzionabili.Con questo inserto, che è parte integrante delle Linee Guida Regionali (*), si vuole fornire un aiuto esemplificativo alle nostre aziende per favorire il rispetto delle norme e, quindi, per non incorrere in eventuali sanzioni.Elenco degli argomenti trattati nelle schede:- Alberi cardanici e prese di potenza- Protezione coclee, ingranaggi, catene e cinghie

di trasmissione- Protezione antiribaltamento dei trattori- Sicurezza del lavoro nei fienili- Gli impianti elettrici- Scale semplici portatili- Protezione dal rischio di scivolamento- Protezione dallo schiacciamento da parte dei bovini- Sicurezza nell’allevamento dei suini- Protezione delle letamaie e delle vasche dei liquami

(*) Fonte Regione Lombardia (www.agricoltura.regione.lombardia.it)

Page 17: Il Coltivatore Cremonese n.3/09

ColtivatoreCREMONESEIL

MAGGIO/GIUGNO - 09NUMERO 3

17

ALBERI CARDANICI E PRESE DI POTENZA➠ L’albero cardanico deve essere

dotato di una protezione, che su-peri di 5 cm le crociere

➠ La parte che rimane scoperta de-ve essere protetta dalle protezioniapplicate alle prese d’uscita deltrattore e all’ingresso della mac-china operatrice

➠ Le cuffie e ogni parte indipenden-te della protezione, devono esse-re dotate di catenelle, per evitarnela rotazione

➠ Gli alberi devono essere marcatiCE, dotati di dichiarazione diconformità e manuali d’istruzionein italiano

➠ Gli alberi devono essere sottopo-sti a regolare manutenzione

➠ Per evitare la rottura delle prote-zioni, l’albero non deve mai esse-re poggiato a terra. Quando vienestaccato va posizionato su rastrel-liera

TENERE SEMPRE

UNA SCORTADI PROTEZIONI

IN AZIENDA

Sostituire immediatamente le protezioni

in caso di rottura o di usura!

Page 18: Il Coltivatore Cremonese n.3/09

ColtivatoreCREMONESEIL

MAGGIO/GIUGNO - 09NUMERO 3

18

PROTEZIONE COCLEE, INGRANAGGI,CATENE E CINGHIE DI TRASMISSIONE

Le coclee, gli ingranaggi, le ca-tene e le cinghie di trasmissio-ne devono essere adeguata-mente e solidamente protettiquando siano in posizione rag-giungibile nelle normali opera-zioni di lavoro

LE PROTEZIONI DEVONO MPEDIRE DI RAGGIUNGERE

I PUNTI PERICOLOSI CONLE MANI O CON ALTRE

PARTI DEL CORPO

Le cinghie devono essere inogni caso dotate di protezioneadatta a trattenerle in caso dirottura. Gli organi pericolosi,qualora non segregati da carterdi protezione o scatolati, devo-no essere mantenuti ad una di-

a = Altezza della zona pericolosa.

b = Altezza della struttura di prote-zione.

c = Distanza orizzontale della zona pericolosa.

PERICOLO

PERICOLO

stanza di sicurezza dagli ope-ratori, come previsto dalle ta-belle 1 e 2 della norma EN 294

DISTANZA DI SICUREZZA

Page 19: Il Coltivatore Cremonese n.3/09

ColtivatoreCREMONESEIL

MAGGIO/GIUGNO - 09NUMERO 3

19

PROTEZIONE ANTIRIBALTAMENTODEI TRATTORI

Il ribaltamento del trattore rap-presenta uno dei rischi più gra-vi cui è esposto l’operatore.

I danni conseguenti a un ribal-tamento sono pressoché annul-lati per mezzo di:

➠ una struttura di protezioneomologata (telaio a 2 o 4montanti o cabina) o ricono-sciuta dall’Ispesl, per i tratto-ri antecedenti all'obbligo

➠ le cinture di sicurezza

I trattori a ruote, con l’eccezio-ne dei più piccoli e leggeri, de-vono avere telaio o cabina diprotezione.

Le cinture di sicurezza (D.Lgs.359/99) sono necessarie perevitare il rischio di schiaccia-mento tra il suolo e la strutturadi protezione, in caso di ribalta-mento.

IN CASO NON SIA POSSIBILEINSTALLARE LE PROTEZIONI

DEL POSTO DI GUIDA,IL TRATTORE NON PUÒPIÙ ESSERE UTILIZZATO

Page 20: Il Coltivatore Cremonese n.3/09

ColtivatoreCREMONESEIL

MAGGIO/GIUGNO - 09NUMERO 3

20

SICUREZZA DEL LAVORO NEI FIENILI

Il fieno viene conservato in rotoballe, in balleparallelepipede o in ballette, impilate in fienili oaccatastate all’aperto

I rischi, di infortuni gravissimi o mortali, so-no determinati:➠ dalla possibile caduta della balla in movi-

mentazione ➠ dalla caduta o instabilità delle balle accata-

state nelle vicinanze di quella movimentata

Per prevenire tali rischi si può intervenire sullestrutture, sulle attrezzature, con procedure dilavoro adeguate

Le soluzioni possibili:

➠ impilare 3-4 rotoballe al massimo, per evi-

tare rischi di instabilità. L’impilamento di un numero superiore puòcausare la caduta delle rotoballe addossoall’operatore

➠ adottare misure di contenimento delle roto-balle accatastate (funi, recinzioni, ecc.)

➠ utilizzare preferibilmente movimentatori abraccio telescopico

➠ operare preferibilmente sul fronte del depo-sito

➠ garantire nella zona di movimentazione lapresenza del solo lavoratore addetto

➠ non utilizzare vecchi fienili per lo stoccaggiodelle rotoballe. In caso contrario si dovràcontrollare la staticità dell’edificio e, se siopera sul fienile, quest’ultimo dovrà esseredotato di parapetto normale con arresto alpiede

Page 21: Il Coltivatore Cremonese n.3/09

ColtivatoreCREMONESEIL

MAGGIO/GIUGNO - 09NUMERO 3

21

GLI IMPIANTI ELETTRICI

L’impianto elettrico dell’aziendae le attrezzature utilizzate, com-prese prolunghe e riduzioni, de-vono essere mantenuti in mododa prevenire il pericolo derivanteda contatti accidentali con gli ele-menti in tensione ed anche even-tuali rischi di incendio.

L’IMPIANTO ELETTRICO DEVESEMPRE ESSERE PROVVISTO

DI MESSA A TERRA EDISPOSITIVO “SALVAVITA”

Gli impianti realizzati dopo il1990 devono essere certificatidall’installatore, ai sensi dellalegge 46/90

ESEMPIO DICOLLEGAMENTO

ELETTRICO A TERRA

Gli impianti di messa a terradevono essere verificati a cu-ra del datore di lavoro, primadella messa in servizio e pe-riodicamente.

La verifica periodica può essereeffettuata dall’ASL o da organi-smi certificati dal Ministero delleAttività Produttive

Page 22: Il Coltivatore Cremonese n.3/09

ColtivatoreCREMONESEIL

MAGGIO/GIUGNO - 09NUMERO 3

22

SCALE SEMPLICI PORTATILI

Devono essere costruite conmateriali adatti ed avere dimen-sioni appropriate all’uso, ovverosporgere di almeno un metrooltre il piano d’accesso.

Le scale in legno devono averei pioli privi di nodi ed incastratinei montanti, i quali devono es-sere trattenuti con tiranti di ferroapplicati sotto i due pioli estremi(anche a metà se le scale sonopiù lunghe di quattro metri).

PIEDINO SNODABILECON DENTI

Tutte le scale devono essereprovviste:

➠ di dispositivi antiscivoloall’estremità inferiore deidue montanti

➠ di ganci di trattenuta o ap-poggi antiscivolo alleestremità superiori o co-munque deve essere salda-mente vincolata

SCALA PORTATILEDA APPOGGIO

MONTANTE

PIOLI

SCALADOPPIA

SCALAA FILO

Page 23: Il Coltivatore Cremonese n.3/09

ColtivatoreCREMONESEIL

MAGGIO/GIUGNO - 09NUMERO 3

23

PROTEZIONE DAL RISCHIO DI SCIVOLAMENTOIn tutti i locali ed ambienti zootecnici esisteil rischio di scivolamento, dovuto a:➠ presenza di liquidi e grassi sulla pavi-

mentazione (lavaggio sala mungitura,sversamento latte, pre-senza deiezionianimali, ecc.)

➠ pavimentazione liscia e scalette a gra-dini con superficie liscia e senza corri-mano

➠ utilizzo di calzature non adatte

PROVVEDIMENTI DA ADOTTARE

➠ frequente pulizia delle zone di passaggio

➠ pavimentazione in materiali antiscivoloo “rigatura” della pavimentazione e suamanutenzione

➠ scalette dellasala mungitu-ra con gradiniin grigliato ecorrimano

➠ utilizzo di calza-ture con suoleantisdrucciolo

DISPOSITIVI DI PROTEZIONEINDIVIDUALI

Per prevenire gli infortuni, oltre ad inter-venire con accorgimenti durevoli nel tem-po, atti a limitare i rischi, è necessario in-tervenire anche dotando i lavoratori diadeguati dispositivi di protezione (DPI).

Per scegliere i DPI più opportuni, il datoredi lavoro si dovrà basare sulla valutazio-ne dei rischi aziendali, tenuto conto dellaportabilità, sulla quale si dovranno co-munque esprimere i lavoratori.

Si ricorda che l’uso dei DPIè obbligatorio.

Page 24: Il Coltivatore Cremonese n.3/09

ColtivatoreCREMONESEIL

MAGGIO/GIUGNO - 09NUMERO 3

24

PROTEZIONE DALLO SCHIACCIAMENTO DA PARTE DEI BOVINI

Il rischio di schiacciamento da parte deglianimali è presente soprattutto durante leseguenti operazioni, normalmente svoltenegli allevamenti bovini:❖ Movimentazione degli animali❖ Mungitura

(specialmente all’ingresso ed all’uscita degli animali)

❖ Interventi sugli animali

❖ Gestione dei tori

PER LIMITARE IL RISCHIO:

➠ Realizzare e utilizzare vie di fuga convarchi di 30-35 cm., che permettano l’u-scita dell’uomo. In alternativa realizzareluoghi protetti o nicchie non accessibiliagli animali

➠ Realizzare percorsi protetti per il trasfe-rimento degli animali

➠ Quando possibile, installare e utilizzareaccompagnatori nella sala d’attesa del-la mungitura

➠ Realizzare e utilizzare trappole autocat-turanti per gli interventi di ogni tipo sul-l’animale

GESTIONE DEI TORI

Infortuni gravi, anchemortali, possono es-sere causati da unacattiva o non adegua-ta gestione dei tori ne-gli allevamenti bovini.

Il toro deve essere te-nuto in apposito re-cinto, dotato di can-celli interni per poter-lo confinare all’ingres-so del personale, adesempio per la puli-

zia; la recinzione dev’essere sufficiente-mente robusta e alta almeno 180 cm.

All’età di 10 mesi, si consiglia di applicarel’anello al naso in modo che il personaleaddetto possa governare il toro dall’ester-no del recinto, con unbastone uncinato.

È vivamente sconsigliato tenere il toro nella mandria

Page 25: Il Coltivatore Cremonese n.3/09

ColtivatoreCREMONESEIL

MAGGIO/GIUGNO - 09NUMERO 3

25

SICUREZZA NELL’ALLEVAMENTO DEI SUINISi distinguono porcilaie da riproduzione,da ingrasso, a ciclo chiuso.

I rischi di infortunio sono determinati da:

➠ contatto traumatico con gli animali digrossa taglia

➠ lesioni provocate da animali (morsica-ture)

➠ cadute conseguenti a inciampi, scivola-menti su superfici sdrucciolevoli

➠ Contatti accidentali con organi mecca-nici in movimento (mangimificio)

PER LIMITARE IL RISCHIO

➠ la movimentazio-ne degli animali vaeffettuata da al-meno due perso-ne dotate di ido-nee attrezzature

➠ l’ispezione degli animali va effettuata daalmeno due persone, di cui una rimaneall’esterno del recinto; anche la fecon-dazione naturale e il prelievo del semevanno controllati da due addetti; per quest’ultima operazione almenouna deve essere abilitata

➠ frequente puli-zia delle zone dipassaggio

➠ utilizzo di calza-ture con suoleantisdrucciolo

➠ la preparazio-ne degli ali-menti va effet-tuata da per-sonale adde-strato, con at-trezzature do-tate di disposi-tivi di sicurez-za funzionanti

DISPOSITIVI DI PROTEZIONEINDIVIDUALI

Per prevenire gli infortuni, oltre ad in-tervenire con accorgimenti durevoli neltempo, atti a limitare i rischi, è neces-sario intervenire anche a livello indivi-duale, dotando i lavoratori di adeguatidispositivi di protezione (DPI). Per scegliere DPI più opportuni, il da-tore di lavoro si dovrà basare sulla va-lutazione dei rischi aziendali, tenutoconto della portabilità, sulla quale sidovranno comunque esprimere i la-voratori.Si ricorda che l’uso dei DPI è ob-bligatorio.

Page 26: Il Coltivatore Cremonese n.3/09

ColtivatoreCREMONESEIL

MAGGIO/GIUGNO - 09NUMERO 3

26

PROTEZIONE DELLE LETAMAIE E DELLE VASCHE DEI LIQUAMI

Le vasche per lo stoccaggio delle deiezio-ni, interrate e scoperte devono avere:

➠ parapetto nonarrampicabilein materiale re-sistente (pare-te piena, can-celli metallici,ecc.) di altezzadi almeno 140cm (consigliati 180 cm)

➠ se il parapetto non è costruito a partiredal piano campagna, deve essere dota-to di protezione di arresto al piede di al-meno 15 cm

➠ se non è pos-sibile applica-re il parapetto,o in caso di al-tre strutturedove passanoliquami (cana-line, pozzetti,prevasche), leaperture superiori dei recipienti devonoessere provviste di solide coperture o dialtre difese

➠ nelle vasche liquami devono esisterepostazioni protette per il prelievo e lamiscelazione

POSTAZIONE DI MISCELAZIONE

POSTAZIONE DI PRELIEVO

La stessa cosa vale qualora le vasche sia-no coperte da fessurato in calcestruzzo,per evitare che i punti di prelievo rimanga-no aperti

➠ nelle vasche fuori terra, l’eventuale po-stazione di controllo deve essere dota-ta di parapetto normale con arresto alpiede e deve essere raggiungibile inmodo sicuro

SCALA

Page 27: Il Coltivatore Cremonese n.3/09
Page 28: Il Coltivatore Cremonese n.3/09

ColtivatoreCREMONESEIL

MAGGIO/GIUGNO - 09NUMERO 3

28

DATORI DI LAVORO

MOD. 770/2009 SEMPLIFICATOSCADENZA PROROGATA

AL 31 LUGLIO 2009In sede di conversione del Decreto Legge n°. 207 del 2008,

certamente conosciuto come “Decreto Milleproroghe”, riscritto il calendario delle scadenze delle dichiarazioni. Concesso più tempo ai sostituti di imposta per dichiarare i dati relativi a certificazioni, compensi assistenza fiscale,

versamenti, crediti e compensazioni, difatti il termine di presentazione del 770/2009 semplificato passa dal 31 marzo al 31 luglio 2009, uniformando la scadenza a quella del 770 ordinario.

Dianella MariottiPolitiche del Lavoroe Contrattualistica

È INIZIATA LA CAMPAGNA OMBREGGIANTE PER IV° GAMMA

Via Umberto I°, 71 - 24054 Calcio (Bg) - Tel. e Fax 0363.968272 - 0363.968273

TESSITURAOROBICAS.r.l.

• Ombreggiante biancoper serre orticoltura

• Rete di protezione da corpiestranei per frontali serre

• Panno TNT per la germogliazione anticipata

• Reti ombreggianti per recinzioni giardini e parcheggi

• Reti ombreggianti e frangivento per stalle e allevamenti

• Sacchi per cordoli e trincee

Come certamente noto, il mod. 770/2009 Semplificato è la di-chiarazione con la quale i sostituti di imposta comunicano, in via telematica all’Agenzia delle Entrate, i dati fiscali sulle rite-nute effettuate nell’anno 2008 sui redditi di lavoro dipendente e assimilati, di lavoro autonomo, su provvigioni e redditi diversi, nonché i dati previdenziali ed assistenziali richiesti.

Praticamente il modello contiene i dati relativi alle certificazioni rilasciate ai soggetti cui sono stati corrisposti in tale anno redditi di lavoro dipendente, equiparati ed assimilati, indennità di fine rapporto, prestazioni in forma di capitale erogate da fondi pen-sione, redditi di lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi, inoltre anche i dati contributivi, previdenziali ed assicurativi e quelli relativi all’assistenza fiscale prestata nell’anno 2008 per il periodo d’imposta precedente.Rispetto allo scorso anno, il modello 770 semplificato si presenta più corposo, con l’inserimento di nuovi quadri.

Queste, in estrema sintesi, le novità del Modello 2009: • è stato inserito il nuovo prospetto SV in cui andranno in-

dicati i dati relativi alle trattenute di addizionali comunali all'IRPEF;

• il prospetto ST è stato diviso in due sezioni distinte dove indicare, rispettivamente, le ritenute IRPEF (codici tributo 1001, 1004, 1012, ecc.) e le imposta sostitutive (1712, 1713, ecc.) versate all'Erario (Sezione I) e le trattenute di addizio-nale regionale all'IRPEF (Sezione II);

• sono stati aggiunti nuovi righi nel prospetto SX per la ge-stione dei crediti riconosciuti per famiglie numerose e per canoni di locazione. La griglia del prospetto SX, inoltre, non presenta più, a lato, l'indicazione dettagliata degli enti im-positori (Regioni e addizionali comunali). L'informazione in questione verrà fornita inserendo nella colonna 1 "Codice" di nuova istituzione il codice regione ovvero il codice catastale identificativo, rispettivamente, della Regione e del Comune interessato.

Il 770/2009 Ordinario, invece, deve essere utilizzato dai sostituti d'imposta, dagli intermediari e dagli altri soggetti che interven-gono in operazioni fiscalmente rilevanti, tenuti a comunicare i dati relativi alle ritenute operate su dividendi, proventi da parte-cipazione, redditi di capitale erogati nell'anno 2008 o operazioni di natura finanziaria effettuate nello stesso periodo. Il termine di scadenza per l’invio telematico è fissato al 31 luglio 2009.

Alla luce di quanto sopra esposto i Signori Soci, nel rispetto delle norme vigenti, sono cortesemente pregati di provve-dere, nel più breve tempo possibile, comunque entro il 22 giugno 2009, alla consegna di tutte le fatture o ricevute di professionisti per prestazioni di lavoro autonomo relative all’anno 2008, al fine di consentire gli adempimenti neces-sari ad evitare sanzioni per tardive comunicazioni, nonché ottemperare agli obblighi di versamento delle ritenute IRPEF, che i sostituti di imposta devono pagare.

Page 29: Il Coltivatore Cremonese n.3/09

ColtivatoreCREMONESEIL

MAGGIO/GIUGNO - 09NUMERO 3

29

FISCALE

Tanto si è parlato del provvedimento che consente di versare l’IVA “per cassa”, già previsto dall’art. 7 DL 185/2008.In seguito alla pubblicazione del DM n. 96 del 26/03/2009 sulla Gazzetta Ufficiale del 27/04/2009, la disciplina menzionata entra in vigore e decorre dal giorno successivo alla sua pubblicazione: dal 28/04/2009.Si tratta di una facoltà per i soggetti passivi IVA di differire l’esigi-bilità dell’imposta al momento del pagamento della fattura emessa. In sostanza, ai fini della determinazione dell’IVA dovuta non fa più fede la data della fattura ma il pagamento della stessa. Dato il notevole beneficio che arreca questa sostanziale innovazio-ne del sistema fiscale, sono stati posti diversi limiti e requisiti.La possibilità è ammessa solo per coloro che operano nell’esercizio d’impresa, arti o professioni e che nell’anno precedente hanno con-seguito un volume d’affari inferiore ai 200.000 euro, per le attività di nuova costituzione si fa riferimento al volume d’affari presunto che non deve superare detto limite.La fattura in questione deve essere emessa nei confronti di soggetti titolari di partita iva (e non soggetti privati) e non è consentito se l’acquirente non deve assolvere l’imposta con il meccanismo dell’inversione contabile (reverse charge)Sulla fattura, inoltre, deve apparire sin dal principio la volontà di beneficiare dell’esigibilità differita dell’IVA e va obbligatoriamente apposta la dicitura: “Operazione con imposta ad esigibilità differita, ex. Art 7, DL n. 185/2008” , la non indicazione fa scaturire l’esigibi-lità immediata dell’imposta.A pochi giorni dall’entrata in vigore, l’Agenzia delle Entrate è in-tervenuta con la circolare 20/E del 30/04/2009, a chiarire alcuni aspetti pratici ma soprattutto ad elencare nello specifico le limi-tazioni soggettive.Nel decreto, sin dall’inizio, era espressa chiaramente l’esenzione dall’applicabilità a coloro che normalmente si avvalgono di regimi speciali IVA, il che ci poteva far desumere che i produttori agricoli ne fossero esclusi. Nella circolare però, sono enunciati nel dettaglio i tipi di regime che non possono aderire a questo sistema e, nello specifico, l’ap-plicazione dell’IVA per cassa è preclusa a tutti quelli che applicano il regime monofase, il regime del margine dei beni usati, il regime delle agenzie di viaggio e turismo, il regime del revese charge.Il regime speciale agricolo non è nominato e da qui ne consegue che anche il produttore agricolo sia in regime speciale che in regi-me normale possa liquidare l’IVA per cassa.Questo perché il regime agricolo non è qualificato come un regime speciale di applicazione d’imposta ma come regime speciale di detrazione d’imposta poiché le cessioni dei prodotti agricoli sono normalmente assoggettate ad IVA con aliquote ordinarie. Resta comunque da evidenziare che, ammesso che ricorrano le condizioni sopra indicate, la scelta di applicare o meno il regime dell’Iva differita, è a libera discrezione del cedente.

IVA AD ESIGIBILITÀ DIFFERITA

AMMESSI ANCHE I PRODUTTORI AGRICOLI IN REGIME SPECIALE Silvia TrevisiUfficio Fiscale Impresa Verde

In particolare la facoltà può riguardare una singola operazione o tutte le operazioni.La scelta incide soltanto ai fini della liquidazione poiché le fatture vanno normalmente registrate nel registro delle fatture emesse e ricevute per data di emissione e/o ricezione con la sospensione d’imposta. L’IVA sarà calcolata o detratta al momento del paga-mento e rilevata nella liquidazione a cui il pagamento si riferisce.Di riflesso anche la detrazione dell’IVA a credito sugli acquisti sca-turisce al momento del pagamento della stessa.Tutto ciò comporta un notevole aumento degli oneri contabili e una massima attenzione alle movimentazioni di denaro. E’ richiesto un duplice lavoro: la registrazione della fattura e la contabilizza-zione del pagamento.La circolare in questione chiarisce che la data del pagamento o dell’incasso, a meno che avvenga in contanti, va riferita alla movi-mentazione del conto corrente.Decorso un anno dal momento di effettuazione dell’operazione, l’imposta diventa comunque esigibile.Infine, è da rilevare, che in caso di incasso parziale, l’imposta è dovuta in proporzione al rapporto fra la somma incassata e il cor-rispettivo totale della fattura.

CINQUE SU CENTOCE LA FANNO

BIS

5 TRATTORI SU 100 DISPONIBILI A MAGAZZINO

A PREZZI MAI VISTI

PALAZZANI & ZUBANI SpA STRADA PROVINCIALE 668 KM 38 – SCARPIZZOLO DI S.PAOLO – BRESCIA

TEL. 030 9979030 r.a.

È anche la migliore occasione per acquistare delle attrezzature agricole ancora giacenti presso la nostra vecchia sede.

A PREZZI MAI VISTI

LA

PALAZZANI & ZUBANI SpA

CINQUE SU CENTOCE LA FANNO

BIS

5 TRATTORI SU 100 DISPONIBILI A MAGAZZINO

A PREZZI MAI VISTI

CINQUE SU CENTOCE LA FANNO

BIS

5 TRATTORI SU 100 DISPONIBILI A MAGAZZINO

A PREZZI MAI VISTI

CREMONA– BERGAMO – BRESCIA

CINQUE SU CENTOCE LA FANNO

RIPROPONE L’ESCLUSIVA PROMOZIONE:

A metà aprile, in occasione del trasferimento della nostra attivitàin una nuova e più moderna struttura commerciale, avevamo individuato

5 TRATTORI SU 100 DISPONIBILI A MAGAZZINOe li avevamo proposti ad un prezzo netto vantaggiosissimo.

L’iniziativa è stata un successo e per questoci è sembrato importante riproporre questa interessantissima promozione:

1 da 135HP – 1 da 105HP – 1 da 95HP – 1 da 85HP – 1 da 60HP

Page 30: Il Coltivatore Cremonese n.3/09

ColtivatoreCREMONESEIL

MAGGIO/GIUGNO - 09NUMERO 3

30

AMBIENTE

Mara MalinvernoAmbiente e Innovazione

SERVIZIO GESTIONE RIFIUTI AGRICOLIATTIVO IL SERVIZIO DI TENUTA

DEI REGISTRI DI CARICO E SCARICO DEI RIFIUTI AZIENDALI

CENSIMENTO DEI SITI CON AMIANTO

Si ricorda a tutti i nostri Soci che è operativo il Servizio per la tenuta del registro di carico e scarico dei rifiuti per tutte le aziende agricole sia convenzionate con la soc. Recupera che con altri operatori del settore.E’ fatto obbligo a tutte le aziende agricole di provvedere sia allo smaltimento dei propri rifiuti che alla tenuta del registro di c/s. Tale adempimento può essere delegato alla Coldiretti.Impresa Verde Cremona srl, in qualità di Società di Servizi di Coldiretti può avere mandato dal Socio per la tenuta dei registri di carico e scarico in forma multiaziendale.Pertanto tutte le imprese agricole associate sono chiamate a regolarizzare la loro posizione in merito al registro dei rifiuti sottoscri-vendo la delega ad Impresa Verde Cremona, resa necessaria per le modifiche di legge che hanno cambiato i riferimenti normativi. Le imprese associate possono proseguire nel contratto di servizio con Recupera, rinnovato e sottoscritto, come da precedenti nostre comunicazioni oppure scegliere altri operatori, ricordando sempre in questo caso che devono inoltrare la 4’ copia dei formulari a Coldiretti per la registrazione, entro un mese dalla operazione di smaltimento.

Si invitano tutti i Soci a rivolgersi ai propri Uffici di Zona per qualsiasi necessità, informazione ed assistenza.

Il Piano Regionale Amianto (PRAL) della Regione Lombardia si è posto come obiettivo strategico il censimento e la mappatura dei siti con amianto presenti sul territorio regionale allo scopo di definire l’entità dei rischi derivanti dalla dispersione dello stesso e sviluppare programmi di rimozione dei materiali deteriorati e di attivare azioni di tutela sanitaria.Come è noto, entro il 2015 l’amianto presente nei manufatti andrà rimosso e conferito in discarica.Al 31 dicembre scorso tutti i proprietari di immobili avevano l’obbligo di notificare alle ASL di competenza la presenza di amianto compilando l’allegato 4 del PRAL.

Non essendo previste sanzioni per il ritardo della presentazione di tale modello, si invitano tutte le aziende agricole che non avessero provveduto entro la scadenza

a procedere al più presto alla notifica.Il modello 4 da compilare con relative istruzioni è sempre disponibile presso i nostri Uffici di Zona. Per qualsiasi informazioni ulteriore rivolgersi al proprio Segretario di Zona.

Via Cadore, 19/ACREMONATel. 0372 34878Fax 0372 [email protected]

STAMPANTIDI RETE

COPIATORIDIGITALI B/N

E COLORE

FAX

COPY PRINTER

Z.B. COPIAZ.B. COPIA snc snc

Page 31: Il Coltivatore Cremonese n.3/09

CENTRO ASSISTENZA TECNICA - MAGAZZINO RICAMBIVIA CREMA 13 - 26010 CREDERA RUBBIANO (CR) - Tel. 0373/610099 ric. aut. - Fax 0373/61262

SITO WEB: www.agazzisnc.it - MAIL: [email protected]

Page 32: Il Coltivatore Cremonese n.3/09

Eurostylefucina di soluzioni

Posta in una zona di grandissimo passaggio, la vetrina di Eurostyle-Centro Kärcher è un sicuro punto di richiamo per chi opera nel settore del cleaning e per un nutrito numero di clienti commercial. A rendere il punto vendita più visibile concorrono le aiuole ad esso antistanti con il marchio Kärcher scritto con dei fi ori. Al suo interno, 170 metri quadri di esposizione accolgono macchine, accessori e detergenti: tutto è gestito con marchi importanti, pochi e selezionati che vanno a comporre un’offerta studiata e mirata che si rivolge alle imprese di pulizia, alle attività commerciali e artigianali, ai settori dell’edilizia, dell’industria, al comparto agricolo nonché ai privati. Altri 40 metri quadri sono riservati all’offi cina, 30 agli uffi ci.

SU MISURAUn centro vitale al cui interno operano sei persone, compreso il dinamico ed entusiasta titolare, Giacomo Vairani. Un vero “signore in giallo” che ha sposato a pieno il marchio e la fi losofi a Kärcher. Non attende sulla porta i clienti, ma li va a cercare uno per uno. Creato il contatto, raccoglie le richieste ed elabora la migliore risposta in grado di soddisfarle. La macchina è scelta in base alle esigenze verifi cate con sopralluoghi e colloqui con i potenziali clienti. “Io offro soluzioni - afferma con fi erezza – mirate alle esigenze che mi vengono poste. Certo, possono sembrare costose, ma quando si valutano a fondo le caratteristiche di quanto propongo, si comprende che in esse si trova il giusto rapporto prestazioni – qualità - prezzo”. Vairani mira a costruire un rapporto con il proprio interlocutore seguendo il motto “poco, costante e sempre”: un obiettivo ambizioso, ma che grazie a un lavoro costante premia.

Nel cuore di Crema, un’offerta completa e diversificata, competenza e servizio

PASSA PAROLAL’impegno nell’offrire soluzioni effi caci paga. Infatti un eccellente veicolo promozionale per Eurostyle è il passa-parola tra gli operatori che si confrontano e consigliano sulle migliori soluzioni. Non pochi giungono al punto vendita, chiedono informazioni e un preventivo affermando infi ne di essere stati indirizzati da un collega. Un meccanismo che funziona soprattutto nel settore agricolo.

ASSISTENZA PORTA A PORTAGrande attenzione è posta al servizio post vendita. Per questo c’è un’offi cina interna al negozio, ma soprattutto è stato allestito un furgone con tutto quanto occorre per le riparazioni e gli accessori di cui spesso l’utilizzatore avrebbe bisogno (l’anticalcare, l’ugello rotante…), ma che non trova mai il tempo di andare ad acquistare. Questi mezzi sono risultati preziosi con la crescita dei contratti di noleggio full service, che prevedono sopralluoghi periodici presso il cliente.

QUALI PROGETTI PER IL FUTURO?“Essere un concessionario fi dato e costante – risponde Giacomo Vairani -: nel 2007 abbiamo raggiunto un ottimo risultato, superando gli obiettivi previsti.La soddisfazione è di aver raggiunto un fatturato nel 2008, che ci ha collocato al secondo posto in Italia come CENTRO KARCHER. Siamo in continua crescita ed aspiriamo a raggiungimenti ambiziosi. Certo, ci sarà da lavorare sodo, ma sono giovane e ho ancora molta strada da fare. IMPOSSIBLE IS NOTHING.’’

Anno di fondazione: 2001Titolare: Giacomo Vairani

Addetti: 6Superfi cie: 170 mq esposizione+ 40 mq offi cina + 30 mq uffi ci

Orari apertura: lun-ven 8,30-12,30/14,30-18,30 - sab. solo la mattina

EUROSTYLE

Via A. De Gasperi, 52 - 26013 Crema – CRTel. 0373 81455 – Fax 0373 [email protected] - www.eurostylecrema.it

Page 33: Il Coltivatore Cremonese n.3/09

ColtivatoreCREMONESEIL

MAGGIO/GIUGNO - 09NUMERO 3

33

Le foto scattate da Maurizio Inzoli alla Festa dell'Albero mostrano l'incontro fra alunni, im-prenditori e rappresentanti del territorio.

Torricella del Pizzo (CR) - Tel. 0375/570019 - Cell. 339/2869516

A CREMONA Il Mercato è al Foro Boario, (nel parcheggio di via Mantova, nei

pressi della sede della Croce Rossa), ogni venerdì mattinadalle ore 8 alle 13.

A CASALMAGGIORE Il Mercato degli Agricoltori è in Piazza Turati,

ogni sabato mattina (in concomitanza con il mercato cittadino).

A CREMA Siamo in via Terni, a pochi passi dal distributore automatico

di latte fresco, dalle ore 8 alle 12.30 ogni prima e terza domenica del mese.

A OSTIANO L’appuntamento è in Piazza Garibaldi

ogni quarta domenica del mese, dalle 8 alle 12.30.

A SORESINA Il Mercato si tiene tutti i lunedì, dalle 8 alle 13

nella piazza davanti al Palazzo Comunale.

Mercato di Campagna Amica

Segnaliamo tutti gli appuntamenti del Mercato di Campagna Amica, dove è possibile acquistare, direttamente dagli agricoltori di Coldiretti, i prodotti a km zero, in arrivo dalle nostre campagne:

La Sezione di Formigara e Pizzighettone, la Zona di Soresina e la Coldiretti tutta rivolgono un caro ricordo a Federico Anselmi, classe 1917, scomparso il 19 aprile scorso, ed espri-mono sincere condoglian-ze al figlio e al nipote, che continuano la sua opera in agricoltura, alle figlie e a tutti i familiari, per la perdita di un grande

uomo. Ricordiamo l’amico Federico Anselmi come uno degli agricoltori che hanno contribuito a far nascere e crescere la nostra Coldiretti, coltivando – con autenticità e serietà – quei valori veri che appar-tengono alle famiglie che vivono di agricoltura. Un impegno sottolineato, in occasione della celebrazione dei cinquant’anni della Federazione di Cremona, dal conferimento ad Anselmi della “medaglia d’oro” tribu-tata ai “padri fondatori” della Coldiretti cremonese. L’esempio che Federico Anselmi ci ha lasciato nei rap-porti familiari e personali, nel lavoro, in Organizzazione (dove ha ricoperto importanti cariche, tra cui quella di Presidente di Sezione), il suo impegno civile (che lo ha portato a mettersi al servizio dei concittadini, come Sindaco di Formigara) e la sua apertura verso le giovani generazioni, restano per noi modelli di com-portamento da ammirare e da seguire.

In ricordo di Federico Anselmi

Page 34: Il Coltivatore Cremonese n.3/09

MAGGIO/GIUGNO - 09NUMERO 3

34

ColtivatoreCREMONESEIL

Le novità introdotte dalla Legge n. 33 del 9 aprile 2009, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale l’11 aprile 2009, hanno portato a modi-fiche importanti nella regolamentazione del settore lattiero caseario:

sono stati definiti i criteri per attribuire ai produttori oltre 760.000 tonnellate di quota; •sono stati modificati i criteri per le fasi di restituzione e compensazione che vengono effettuati al termine di ogni campagna; •è stata introdotta una nuova rateizzazione che differisce dalla precedente (che rimane in vigore) sia per la durata – fino ad un •massimo di 30 anni per quella attuale rispetto ai 14 di quella introdotta in seguito all’approvazione della Legge 119/03 – sia per l’onerosità degli interessi applicati in quanto la nuova rateizzazione prevede l’applicazione di interessi che possono arrivare sino ad un massimo del 7,2% contro l’assoluta mancanza di applicazione degli interessi di quella iniziale; è stato istituito il Registro Nazionale Debiti che consente, tra l’altro, di compensare il versamento della prima rata con •trattenute sugli aiuti nazionali e/o europei;è stato istituito un fondo per andare incontro prioritariamente alle imprese che hanno acquistato quota dopo l’entrata in vigore •della Legge n. 119/2003.

1. Multe maturate sino alla campagna 2007-08. Le multe imputate all’Italia per le eccedenze produttive rispetto alle quote assegnate dalla UE ammontano ad oltre 4 miliardi di euro. Da quando sono state imputate direttamente ai produttori che hanno generato il surplus produttivo – ovvero dalla campagna 1995/96 – il prelievo imputato ammonta ad oltre 2 miliardi di euro.

Pietro ScolariUfficio Economico

Latte: assegnazione delle quote e modifiche

della legge 119/03

Multe dal 1995-96 al 2007-08 (milioni di euro)

CampagnePrel.

imputatoPrel. riscosso

Debito residuo

da 1995-96 a 2001-02 1.119 440 6792002 - 2003 232 42 1902003 - 2004 175 6 1692004 - 2005 143 3 1402005 - 2006 198 38 1602006 - 2007 185 22 1632007 - 2008 169 0 169

TOTALE 2.221 551 1.670

Breve excursus sulle novità introdotte dalla legge n. 33/2009

Tab. 1, Fonte dati: AGEA

Dalla tabella 1 si evince che il debito che lo Stato deve ancora riscuotere dai produttori ammonta ad oltre un miliardo e seicento milioni di euro e che, nonostante le imputazioni delle ultime campagne siano in pratica quasi tutte esigibili, la somma riscossa ad oggi sia assai limitata. E’ opportuno segnalare, inoltre, che dei 440 milioni di euro riscossi dalle campagne 1995-96 fino alla 2001-02, ben 348 sono imputabili alla rateizzazione in 14 rate.

2. Compensazione 2008-09. La legge 33/09 ha introdotto alcune modifiche valevoli per la scorsa campagna allargando la base dei produttori ammessi alle fasi di restituzione andando a comprendere anche coloro che hanno prodotto oltre il 100% della propria indicazione produttiva. Tali produttori, pur essendo stati inseriti in ultima priorità al fine di non sottrarre spazio nelle fasi di restituzione agli altri allevatori, potranno beneficiare in modo significativo di una riduzione del prelievo imputato loro per la campagna 2008-09 sia in seguito alla riduzione della produzione, come si evince dalla tabella n° 2, sia in seguito all’incremento della quota nazionale del 2% attribuita dalla UE a marzo dello scorso anno e distribuita solo ora con la Legge 33/09.

Tab. 2, Fonte dati: AGEA

ECONOMICO

Consegne rettificate (tonnellate)2005 - 06 2006 - 07 2007 - 08 2008 - 09

10.886.184 10.828.183 10.804.457 10.567.193

Page 35: Il Coltivatore Cremonese n.3/09

MAGGIO/GIUGNO - 09NUMERO 3

35

ColtivatoreCREMONESEIL

Riepilogo regionale delle assegnazioni parziali Regione comma 4, lett. A comma 4, lett. B tot. assegnatata

PIEMONTE 17.667.887 84.223.727 101.891.614

VALLE D’AOSTA 0 395.219 395.219

LOMBARDIA 79.385.696 236.002.641 315.388.337

PROV. AUT. BOLZANO 0 17.601.621 17.601.621

PROV. AUT. TRENTO 0 3.129.089 3.129.089

VENETO 8.737.658 94.405.966 103.143.624

FRIULI VENEZIA GIULIA 320.904 18.524.042 18.844.946

LIGURIA 0 2.136 2.136

EMILIA ROMAGNA 8.010.580 72.099.838 80.110.418

TOSCANA 5.637 764.768 770.405

UMBRIA 0 1.836.489 1.836.489

MARCHE 1.294 1.113.384 1.114.678

LAZIO 1.494.480 11.419.383 12.913.863

ABRUZZO 7.173 1.027.408 1.034.581

MOLISE 421 1.473.717 1.474.138

CAMPANIA 10.586 4.311.107 4.321.693

PIGLIA 54.022 29.984.779 30.038.801

BASILICATA 0 2.376.427 2.376.427

CALABRIA 0 1.169.900 1.169.900

SICILIA 0 4.277.611 4.277.611

SARDEGNA 0 6.216.007 6.216.007TOTALE 115.696.338 592.355.259 708.051.597

Dalla tabella 2 appare evidente la riduzione della produzione avvenuta nella scorsa campagna rispetto alle precedenti: il gap tra la 2008-09 e la 2007-08 è di circa il 2,2%. Volendo fare una stima sommaria in merito all’esubero realizzato dall’Italia nella scorsa campagna, considerando che la quota consegne dovrebbe essere pari a 10.474.132 tonnellate e che l’importo del prelievo supple-mentare a kg. è pari a 0,2783 euro, otteniamo una somma di poco superiore a 25 milioni di euro.Appare, quindi, assai evidente che per la campagna 2008-09 le operazioni di restituzione e di compensazione saranno alquanto generose e, come anticipato in precedenza, permetteranno agli splafonatori di vedersi imputato un prelievo supplementare assai ridotto.

3. Assegnazione delle quote aggiuntive. Nei giorni scorsi sono state spedite da AGEA le assegnazioni di quota ai sensi della Legge 33/09. Schematicamente le quote dispo-nibili da distribuire sono:

210.601 tonnellate, in seguito all’incremento assegnato dall’UE a marzo dello scorso anno; 547.881 tonnellate, in seguito all’incremento del 5% ottenuto lo scorso novembre.

Andando a vedere come saranno distribuite le quote di cui sopra e quante imprese saranno beneficiarie delle assegnazioni, possiamo così sintetizzare:

115.696 tonnellate ai sensi del comma 4, lettera a (produttori con quota b tagliata) e per un totale di 3.629 produttori; 388.286 tonnellate per i 7.624 produttori che hanno realizzato degli esuberi non coperti da quota (splafonatori); 204.069 tonnellate per i 4.666 produttori che nella campagna 2007-08 hanno coperto l’esubero produttivo con l’affitto di quota

Con il quantitativo di cui sopra si potrà assegnare il 100% del beneficio B prodotto mentre per gli esuberi e gli affitti viene assegnato un quantitativo lineare pari al 58,72% del dato produttivo registrato nella campagna 2007-08 (al netto di eventuali vendite).In realtà di queste 758 mila tonnellate, 50.430 sono state accantonate in attesa di essere distribuite dopo che il Consiglio di Stato si sarà espresso in merito alla richiesta di chiarimento fatta dal ministro Zaia riguardante l’assegnazione delle quote aggiuntive per i produttori che hanno subito il taglio della B. Prudenzialmente, infatti, l’assegnazione riguardante il comma 4, lettera a, dell’art. 10 bis – assegnazione sulla quota B prodotta – prevede che venga assegnato il dato più sfavorevole al produttore tra la media delle 5 campagne di riferimento (ovvero dalla 2003-2004 alla 2007-08) e il dato produttivo, eventualmente rettificato in base al grasso con il nuovo coefficiente introdotto dalla Legge 33/09 (coefficiente di ricalcolo pari a 0,09 anziché 0,18), della campagna 2007-08.

Tab. 3, fonte dati: AGEA e Ministero delle Politiche Agricole

Qualora il Consiglio di Stato dovesse decidere che il criterio da utilizzare per il ripristino del taglio della quota B in quota A sia la media del beneficio B prodotto negli ultimi 5 anni – così come ritengo abbiamo inteso tutti e come Coldiretti stiamo sostenendo con forza affinchè si possa in buona parte risolvere l’annoso problema della quota B – allora le circa 50 mila tonnellate andranno distribuite ancora ai sensi del comma 4, lettera a. Qualora, invece, il Consiglio di Stato ritenesse corretto il criterio adottato per l’assegnazione del taglio della quota B prodotta, le rimanenti 50 mila tonnellate verranno distribuite agli affittuari ed agli splafo-natori in misura uguale, innalzando così la percentuale di assegnazione dal 58% al 64% ca. Aspetto importante è che l’assegnazione di quota per i produttori beneficiari andrà in primis a reintegrare il taglio della B in quota

ECONOMICO

Page 36: Il Coltivatore Cremonese n.3/09

MAGGIO/GIUGNO - 09NUMERO 3

36

ColtivatoreCREMONESEIL

A mentre l’eventuale restante parte andrà a creare un ulteriore incremento di quota A. Proviamo a fare un esempio per capire meglio quanto illustrato sopra. Supponiamo di avere un’impresa che ha una quota A di 12.500 q.li ed un taglio della B, al netto delle varie assegnazioni regionali, di 2.150 q.li, così come indicato nella tabella 4.

Supponiamo che questo allevatore abbia sempre prodotto quasi tutto il suo beneficio B tranne che nella campagna 2007/08 dove ha preso 1.000 q.li in affitto per evitare di produrre una percentuale alta della propria B (infatti ne ha prodotti 700 q.li, rettificati in base al grasso secondo il coefficiente in vigore ante Legge 33/09). Operando la media del beneficio B prodotto nelle 5 campagne 2003/04 – 2007/08, si ottiene un valore di 1.480 q.li mentre considerando la sola campagna 2007/08, il valore del taglio B prodotto rettificato in base al grasso ai sensi della Legge 33/09 - essendo il grasso di periodo di questa impresa (4,04) superiore al grasso di riferimento (3,57) – è di 150 q.li.Ora, per quanto specificato sopra, AGEA attribuirà a questo allevatore in via precauzionale un incremento di quota ai sensi del comma 4 lettera a, che è pari al minor valore tra la media dei 5 anni del taglio B prodotto (1.480 q.li) e quello prodotto nella sola campagna 2007/08 (150 q.li); quindi, in sostanza, come si evince dalla tabella attribuirà 150 q.li come taglio della quota B; per l’affitto dei 1.000 q.li effettivamente prodotti nella campagna 2007/08 avrà diritto ad un ulteriore incremento di quota che è pari a 587,25 q.li. Come si evince sempre dalla tabella 4, l’incremento totale sarà pari a 737 q.li che andranno a ridurre il taglio della B in carico a questa impresa portandolo a 1412,75 q.li. Nell’esempio di cui sopra l’allevatore, qualunque sia la decisione del Consiglio di Stato, potrà beneficiare di un’assegnazione ulteriore (che scaturirà dalle restanti 50.000 tonnellate ancora da distribuire) che potrà essere pari a 1.333 q.li (ovvero la media dei 5 anni della B prodotta pari a 1.480 q.li e quanto già assegnato come produzione beneficio B della campagna 2007/08 pari a 150 q.li) oppure a circa 70 q.li in quanto si innalza la percentuale di assegnazione sugli affitti e sugli splafonatori.Altro aspetto da rimarcare è rappresentato dalla non cedibilità delle quote assegnate sia per la vendita sia per l’affitto tempora-neo almeno fino al 2015, fatta salva la possibilità di effettuare contratti – sia di cessione sia di affitto – con terra. In realtà tale divieto non riguarda i produttori che hanno avuto le assegnazioni ai sensi del comma 4, lettera a, ovvero le assegnazioni avute sul beneficio B prodotto: tali allevatori non hanno alcun vincolo sulla vendita o sull’affitto temporaneo.La revoca delle quote assegnate ai sensi della Legge 33/09 scatterà nei seguenti casi:

Mancato versamento del prelievo supplementare; •Omessa presentazione della richiesta di rateizzazione; •Mancata accettazione della rateizzazione; •Mancato pagamento anche di una sola rata. •

4. Iter adempimenti ai sensi dell’art 8 - quinques. In attesa di un provvedimento che chiarisca le modalità per accedere alle somme destinate al fondo e che apra i termini per la presentazione delle domande, vediamo in sintesi l’iter di applicazione del decreto nei confronti dei produttori che presentano debiti esigibili.

Il 26 maggio • AGEA spedirà a tutti i produttori che hanno un debito esigibile le intimazioni di versamento di tali somme. Contestualmente provvede ad iscrivere tali somme esigibili nel registro nazionale dei debiti.Entro 60 giorni dalla ricezione dell’intimazione di pagamento e comunque • entro e non oltre il mese di luglio il produttore interessato può fare richiesta della rateizzazione del debito esigibile imputatogli. In questo caso, all’atto della presentazione della domanda di rateizzazione AGEA effettua la trattenuta delle somme erogate a titolo di aiuti nazionali e/o comunitari fino alla concorrenza del debito; non appena determinato l’importo della prima rata vengono restituite al produttore le somme eventualmente trattenute in eccesso. Qualora, invece, il produttore non provveda entro luglio a presentare la domanda di rateizzazione, AGEA provvede a riattivare le procedure di riscossione forzosa.

PERIODIQuantità effettiva

Quantità rettificata

Quota consegne

disponibile:

Quantità

(prima dell'applic.del comma 5)

TMGP

Quantità

(dopo l'applic.del comma 5)

2003 /2004 1.390.000 1.410.000 1.250.000 160.000 160.000 (a)

2004 /2005 1.425.000 1.495.000 1.250.000 245.000 245.000 (b)

2005 /2006 1.290.000 1.360.000 1.250.000 110.000 110.000 (c)

2006 /2007 1.350.000 1.460.000 1.250.000 210.000 210.000 (d)

2007 /2008 1.350.000 70.000 4,04 (e1) 0 15.000 (e)

media quinquennio 148.000 (f)

affitti 2007/2008 (g1)aff.rilevate 100.000 (g2)aff.cedente 100.000 (g)

Kg assegn. % esubero % affitto % "beneficio B"

Ass. "let. a" (tgl B) 15.000 7%

Ass. "let. b" (aff./esub.) 58.725 58,72% 58,72%

Ass. TOTALE 73.725 34%

Eventuale

(dopo l'applic.del comma 5)

0

3,57

TMGR disponibile

Tab. 4

ECONOMICO

Page 37: Il Coltivatore Cremonese n.3/09

MAGGIO/GIUGNO - 09NUMERO 3

37

ColtivatoreCREMONESEIL

GRANA PADANO • PROVOLONE • BURRO

Sede in Via Ostiano, 7026043 Persico Dosimo (CR)

Tel. 0372 455646Fax 0372 455660

E-mail: [email protected]

Dal nos t ro l a t t e gus to e bon tà !

Entro tre mesi e comunque • entro il mese di ottobre il Commissario straordinario comunica l’accoglimento della richiesta di rateizzazione.Entro 30 giorni e comunque • entro il mese di novembre il produttore comunica l’accettazione della rateizzazione e contestualmente rinuncia ai contenziosi in essere.

5. Restituzione a partire dalla campagna 2009-10. A partire dalla presente campagna la quota B non godrà più di alcuna priorità nelle fasi di chiusura sui conteggi della produzio-ne. Infatti alle priorità previste dal comma 3, art. 9 della Legge n. 119/03 – ovvero nell’ordine le aziende in zona montana, le aziende in zona svantaggiata e le aziende che hanno avuto un provvedimento di blocco della movimentazione (es blue tongue) – la Legge 33/09 ha aggiunto di seguito:

aziende che non hanno superato il livello produttivo conseguito nel periodo 2007-08, purchè non abbiano successivamente ceduto quota;aziende che non abbiano superato di oltre il 6% il proprio quantitativo disponibile individuale.

Le conseguenze di questi due nuovi criteri sono importanti. Infatti il produttore che oltrepassa di oltre il 6% la propria quota si vede attribuire un prelievo supplementare indipendentemente dal fatto che questi generi all’Italia una multa da versare alla UE. In pratica questo produttore non può beneficiare della fase di compensazione. E’ opportuno ricordare, inoltre, che i produttori che non effettueranno i versamenti mensili del prelievo supplementare maturato non potranno beneficiare in alcun modo della compensa-zione delle quote inutilizzate e l’eccedenza produttiva maturata al termine della campagna sarà loro imputata direttamente come multa da versare in toto. Tali importi incassati, qualora non dovessero generare una multa a carico all’Italia, andranno a confluire nel fondo e destinati per interventi a favore del comparto.In merito all’importo unitario del prelievo supplementare, questi sarà pari a 0,2783 euro/kg. – esattamente come la scorsa cam-pagna – se l’Italia non realizzerà consegne rettificate in base al grasso eccedenti di oltre il 6% la quota nazionale altrimenti tale importo unitario verrà incrementato del 50%.Ricordiamo, infine, quantunque la presente norma non sia contenuta nella Legge 33/2009 bensì nel Reg. Cee n° 72/2009, che a partire dalla presente campagna la soglia di utilizzazione del quantitativo di riferimento individuale è stata innalzata dal 70% all’85%. Pertanto il produttore che non riuscirà a commercializzare almeno l’85% della propria quota si vedrà decurtata la propria indicazione produttiva per un quantitativo pari a quanto non utilizzato, fatti salvi i casi di forza maggiore contemplati dalla Legge 119/03.

L’UE: anticipi sovvenzioni 2010 per i produttori di latte

La Ue, considerata la pesante situazione di mercato del settore del latte e al fine di dare liquidità alle imprese agricole, ha autorizzato gli Stati membri ad anticipare ai produttori di latte il 70% del premio relativo alla doman-da unica 2009 a partire dal prossimo 6 ottobre.Coldiretti cercherà, nelle opportune sedi, di estendere tale anticipo del premio PAC a tutti i richiedenti i premi comunitari, indipendentemente dal settore economico di appartenenza.

ECONOMICO

Page 38: Il Coltivatore Cremonese n.3/09

ColtivatoreCREMONESEIL

MAGGIO/GIUGNO - 09NUMERO 3

38

INFORMAZIONE ALLE IMPRESE

La Regione Lombardia sta per avviare, attraverso la colla-borazione delle Province e delle ASL, una serie di con-trolli sull’attività di feconda-zione artificiale, svolta nelle aziende; gli allevatori, al fine di non incorrere in sanzioni, devono adempiere a quanto previsto dalla normativa in materia di interventi di fe-condazione e trasferimento di embrioni.Per le aziende iscritte ai con-trolli funzionali dell’Associa-zione Provinciale Allevatori, l’APA potrà direttamente dal-la propria sede certificare gli interventi effettuati: agli as-sociati che ricadono in questo gruppo consigliamo comun-que di prendere contatto con l’APA per rilasciare la propria autorizzazione.Le aziende non socie APA de-vono procurarsi, a pagamen-to, presso l’Associazione Pro-vinciale Allevatori, il blocco con i moduli da compilare ad ogni intervento fecondativo effettuato. Una copia com-pilata del certificato (CIF) va poi consegnata ad APA, per l’inserimento e l’elaborazione dei dati e la relativa trasmissione ad ARAL ed alla Regione Lombardia.Nei certificati va riportato il codice univoco regionale di ogni fecondatore: presso gli uffici di zona Coldiretti potete consul-tare l’elenco, verificare di essere correttamente inseriti in esso e rilevare il vostro codice numerico. (p.f.)

CONTROLLI REGIONALI SUGLI INTERVENTI FECONDATIVI

COLDIRETTICOLDIRETTI

In tempo reale tutte le informazioni su Economia e Settori produttivi, Fisco, Ambiente, Lavoro, Scadenze, Mercati e Prezzi, Credito e Finanziamenti, Energia, Previdenza, Formazione, Qualità, Meteo, Normative, Innovazione e Ricerca

LEGGILO E STAMPALO DAL SITOwww.coldiretti.it

O CHIEDILO AL TUO UFFICIO ZONA

IL PUNTO COLDIRETTIIL PRIMO GIORNALE ON LINE PER LE IMPRESE AGRICOLE

Page 39: Il Coltivatore Cremonese n.3/09

Prezzo Promo 233,25 + Iva

Prezzo Listino 350,00 + Iva

Prezzo Promo Iva incl. 279,90

K 5.55 JubileeIdropulitrice a freddo25 Anni di esperienzaKärcher!

K 3.65 MD PlusIdropulitrice a freddoPratica e facile da trasportare con tutti gli accessori

Prezzo Promo 141 ,58 + Iva

Prezzo Listino 230,00 + Iva

Prezzo Promo Iva incl. 169,90

Prezzo Listino 290,00 + Iva

Prezzo Promo 189,00 + Iva

NT 48/1Aspiratore solidi/liquidiRobusto con grandi ruote. Tubo di drenaggio per scaricare i liquidi conla massima praticità

K 8.55 HSL PlusIdropulitrice a caldoDotata di lanciaergonomica professionale

Prezzo Promo 666,58 + Iva

Prezzo Listino926,00 + Iva

Prezzo Promo Iva incl. 799,90

Prezzo Promo 49,92 + Iva

Prezzo Listino 62,50 + Iva

Prezzo Promo Iva incl. 59,90

K 55 Pet PlusScopa elettricaScopa e raccogliein una passata.Con la SpazzolaStandard e in piùla Spazzola peri peli di animali

Prezzo Listino1.680 ,00 + Iva

Prezzo Promo1.099,00 + Iva

HDS 550 C ECOIdropulitrice a caldoIl caldo con tutti i comandi in una sola manopola

HD 5/14 CIdropulitrice a freddoDesign compatto,pompa in ottone

Prezzo Listino 645,00 + Iva

Prezzo Promo 499,00 + Iva

A 2254 MeAspiratore Wet&DryVano raccolta inacciaio inox confunzione soffi ante

Prezzo Promo 91,58 + Iva

Prezzo Listino 129,00 + Iva

Prezzo Promo Iva incl. 109,90

Prezzo Promo 83,25 + Iva

Prezzo Listino 113,50 + Iva

Prezzo Promo Iva incl. 99,90

A 2204Aspiratore Wet&DryRobusto, pratico e con funzione soffi ante

Tutta la convenienza anche nel Professionale

Tutta la convenienza in 25 anni di esperienza

EUROSTYLE - Via A. De Gasperi, 52 - CREMA (CR) - www.eurostylecrema.it - [email protected]

VENDITA - ASSISTENZA Tel. 0373 81455 - Fax 0373 253716

SOLUZIONI DI PULIZIA PER L’AGRICOLTURAE L’INDUSTRIA ALIMENTARE

SCOPRI LE ALTRE OFFERTE SUL NOSTRO SITO

Page 40: Il Coltivatore Cremonese n.3/09

CONCESSIONARIAPER LA PROVINCIA

DI BERGAMO, CREMONA E VARESE

ACONCESSIONARIAPER LA PROVINCIA

DI BERGAMO, CREMONAE VARESE

TREVIGLIO - Via F. Parri, 5 (Zona P.I.P.) - Tel 0363.40819 - 0363.86712 - Fax 0363.303927www.tadoltitrattori.it - [email protected]

26.900