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2 » PRIMO PIANO | IL FATTO QUOTIDIANO | Sabato 2 Aprile 2016 Renzi e Boschi, un patto di ferro con le lobby Trivelle, il premier blinda il ministro intoccabile: il suo ruolo è quello di controllare che il Parlamento faccia quello che vuole il governo In Senato L attivismo per la norma preziosa anche per la società di ingegneria di Gemelli IL PRECEDENTE Maria Elena lavorava per un secondo favore al fidanzato della Guidi » WANDA MARRA U n provvedimento giusto, sa- crosanto, perché porta posti di lavoro. È a Washington a un summit sul nucleare, Matteo Renzi. Ma il giorno dopo le di- missioni dellex ministro dello Sviluppo, Federica Guidi parla per difendere il progetto Tempa Rossa. Poche dichiarazioni, sot- totesto chiaro. Primo, rivendica- re la legge, davanti alle lobby del petrolio. Secondo, esporre lo scalpo del ministro: Se prima non ci si dimetteva per telefonate illecite, ora si fa. Il suo passo in- dietro è il risultato da vantare con lopinione pubblica, lasciando alla Guidi lonore delle armi: Non ha commesso nessun rea- to. Davanti alluscita delle in- tercettazioni, le ha chiesto di la- sciare a tempi di record, ma negli ultimi mesi lei aveva chiesto di andarsene. Rimandata al mitten- te: problemi col rimpasto, la mo- tivazione. Ma soprattutto, lei dallinizio era una pedina scelta da Silvio Berlusconi per curare gli affari di Confindustria. Un peccato origina- leche il premier non rinnega. E cè la difesa a spada tratta di Maria E- lena Boschi (citata dalla Guidi nelle i nt er ce tt az io ni come colei che a- veva garantito le- m e n d a m e n t o), bersaglio delle opposizioni (che hanno annunciato una mozione di sfiducia contro il governo): Lemendamento è favorevole a un progetto del governo, è natu- rale che il ministro dei rapporti con il Parlamento lo firmi. Im- possibile non blindarla di nuovo. Dal caso Banca Etruria è sempre più accerchiata. Ma inamovibi- le. Il perché è proprio nel mondo in cui gestisce il suo ruolo. Quasi un sottosegre- tario ombra a Palazzo Chigi, gestisce per conto del go- verno i dossier più delicati. Da quando cè lei è cambiata la funzione stes- sa del dicaste- ro: la Boschi è il braccio opera- tivo del governo, e non per me- diare con il Parlamento, ma per imporre le decisioni (dalle unio- ni civili al caso Bcc). Lemenda- mento ad fidanzatumche ha portato alle dimissioni della Gui- di è uno di questi: era stato pre- sentato alla Camera, nello Sbloc- ca Italia, e dichiarato inammis- sibile da Realacci. Il governo, per mano della Boschi, lha ripresen- tato in Senato, nel maxi emenda- mento alla Finanziaria, dove non poteva non passare. Lei continua a negare, stizzita, di sapere del conflitto di interessi della Guidi. Di certo sapeva per quali lobby stava lavorando. Ieri sera ha det- to: Lo rifirmerei domattina. Questa storia adesso rischia di a- vere una ricaduta sul referen- dum delle trivelle, rafforzando il fronte del . Renzi ha capito che lindicazione di astensione è stata un boomerang: e in direzio- ne Pd, lunedì, senza rimangiar- sela, lascerà anche libertà di co- scienza. © RIPRODUZIONE RISERVATA » PAOLA ZANCA A lla storia di Gianluca Gemelli ingegne- re, compagno del- l'ex ministro Fede- rica Guidi, ora indagato dalla procura di Potenza manca- va solo un tassello per scri- vere un lieto fine come si de- ve. Quel mancato lieto fine, ora naviga tra gli emenda- menti alla legge annuale per il mercato e la concorrenza che in questi giorni è all'esa- me della commissione Indu- stria del Senato: è la norma che permetterebbe di acce- dere al mercato dei lavori privati anche alle società di ingegneria, pensate un po, come la sua. DOVEVA ESSERE LEGGEda un pezzo, ma per strada ha in- contrato tanti ostacoli, molti più dell'emendamento sul Tempa Rossa con cui ha viag- giato a lungo fianco a fianco. Lo firma la deputata del Pd Francesca Bonomo. Qualche settimana fa Il Tempola at- tacca: la Bonomo, scrive il quotidiano della destra ro- mana, ha accolto la richiesta di un imprenditore suo con- cittadino, che avrebbe dato lavoro anche all'assistente dell'onorevole stessa. Ma gli interessi della so- cietà di ingegneria torinese amicadella Bonomo sono una goccia d'acqua in un ma- re molto più grande. Tra i po- tenziali beneficiari della nor- ma che apre al mercato pri- vato una manna, in tempi in cui il pubblico offre sempre meno chance - ci sono le coo- perative, c'è Confindustria. E, scopriamo adesso, c'è an- che Gianluca Gemelli. È pro- prio alle società come la sua - socio unico della Its - che quella norma spalanca un mercato finora chiuso e sen- za nemmeno il bisogno di a- deguarsi agli obblighi dei professionisti abilitati. Quando se nè resa conto, la deputata di Sel Serena Pel- legrino è rimasta di sasso. Lei, per la sua opposizione all'e- mendamento Bonomo, ha pagato parecchio, compresa una prima pagina del Corrie- re della Sera in cui si conte- stava la sua, di lobby, quella degli architetti, colpevole di voler difendere l'orticello del mercato delle consulenze. La Pellegrino, quella nor- ma per le società di ingegne- ria, ha contribuito a farla sal- tare almeno tre volte. La Bo- nomo laveva presentata nel decreto Competitività, nello Sblocca Italia. Sempre re- spinto. Ora, grazie al soste- gno del sottosegretario alle Infrastrutture Simona Vica- ri, è nel ddl Concorrenza in corso di approvazione. MA ANCHE QUI, come nella storia del Tempa Rossa, c'è stato bisogno di aiuti, pres- sioni, controlli. E ancora una volta torna il nome di Maria Elena Boschi. È la stessa Bo- nomo, interpel- lata dal Tempo,a spiegare che per la sua battaglia sulle società di ingegneri ha chiesto aiuto al ministro per i Rapporti con il Parlamento: Ho cominciato a interloquire con il ministro Boschi spiega la Bonomo - che ha messo a tavo- lino i diversi ministeri com- petenti: Trasporti, Infra- strutture e Giustizia. Anche la Pellegrino lo ha fatto: Par- lo con il ministro Boschi alla presenza della collega Bono- mo ricorda la deputata di Sel Le spiego quali sarebbe- ro le gravi conseguenze, che avrebbe messo a soqquadro tutto il comparto della rete delle professioni che fanno progettazione. Riesce a ot- tenere il ritiro, ma la partita non è finita lì. Ricorda la Pellegrino che quella notte il famoso gio- vedì di ottobre 2014 in cui l'e- mendamento sul Tempa Rossa fu boccia- to dalla commis- sione Ambiente della Camera il clima era infuo- cato. A un certo punto Claudio De Vincenti, al- l'epoca vice del ministro Guidi, arrivò quasi a male parole con i suoi colleghi di partito, Stella Bianchi e Ales- sandro Bratti: loro erano già perplessi sullo Sblocca Italia, ma quell'en- nesimo regalonon poteva- no mandarlo giù (e infatti lo bocciarono). La situazione e- ra talmente a rischio che Et- tore Rosato, allora segretario d'aula dei Dem, salì in com- missione a controllare che i deputati Pd non uscissero troppo dal seminato. Fu una notte di viavai. Dentro e fuori dalla commis- sione, ricorda la Cinque Stel- le Mirella Liuzzi, c'è anche il capo dell'ufficio legislativo di Maria Elena Boschi, Cri- stiano Ceresani. Quando i grillini se ne accorgono chie- dono a Realacci di mandare via dall'Aula i collaboratori dei ministri presenti. Ri- chiesta accolta. Ognuno, come sempre ca- pita in queste occasioni, ha qualcosa da spingere, qual- che riga da caldeggiare. Prendevano tutti un pezzet- to - dice oggi la Pellegrino - ma chi aveva il boccone mi- gliore era l'ingegner Gemelli. Lo sappiamo solo ora . Quando la partita delle socie- tà di ingegneri sembra chiu- sa, rieccola nel dl Concorren- za, stavolta a firma del sotto- segretario Vicari. Non è a lei che interessa. E alle solleci- tazioni della Pellegrino che le chiede il perché di tanta osti- nazione, risponde così: Devi vedertela con quelli del Pd, sono loro che lo vogliono. © RIPRODUZIONE RISERVATA Opportunità Il Tempa Rossa? Lo r i f a re m m o . Ma sulle trivelle lascia anche libertà di coscienza Su tutti i dossier Il ministro dei Rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi Ansa Le spiego le gravi conseguenze, che avrebbe messo a soqquadro tutto il comparto delle professioni che fanno progetta- zione PELLEGRINO (SEL) DOPO IL CASO ETRURIA Saviano attacca: Chiarisca in aula le sue tante ombreq LORMAI ex ministro dello Sviluppo e- conomico Federica Guidi ha scelto la strada delle dimissioni e questo le consentirà di spiegare, probabilmente ai magistrati, il sen- so delle sue parole. Un altro ministro, Maria E- lena Boschi, dovrà invece chiarire in Parlamen- to se le tante ombre che si addensano sul suo ruolo istituzionale sono solo sfortunate coin- cidenze. O se c'è dellaltro. Lo scrive su Fb il giornalista e scrittore Roberto Saviano com- mentando la vicenda che ha portato alle dimis- sioni il ministro Guidi. Il riferimento è alle in- tercettazioni in cui il ministro, parla con il com- pagno (indagato) Gianluca Gemelli delle- mendamento a lui caro per il progetto Tempa Rossa: Dovremmo riuscire a mette dentro al Senato... È daccordo anche Maria Elena la... quellemendamento che non hanno fatto usci- re quella notte... . Non è la prima volta che Sa- viano attacca la Boschi. È già successo a di- cembre sul caso di Banca Etruria, istituto finito in dissesto - e poi salvato dal governo- di cui il padre Pier Luigi Boschi è stato vicepresidente (e a lungo nel cda). La boschi spieghi - scrisse Saviano - il pesante coinvolgimento della sua famiglia in questa gravissima vicenda che avrà probabilmente sviluppi giudiziariLa notte del 2014 Nel suk della commissione Ambiente cera il suo capo del legislativo, che fu allontanato I punti 1 La Boschi era daccordo con lemendamen- to su Tempa Rossa che serviva al fidanzato della Guidi 2 La deputata del Pd Bonomo cerca da tempo di far accedere le società di ingegneria al mercato dei lavori privati 3 La Bonomo chiede il sostegno del ministro Boschi

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2 » PRIMO PIANO | IL FATTO QUOTIDIANO | Sabato 2 Aprile 2016

Renzi e Boschi, un pattodi ferro con le lobbyTrivelle, il premier blinda il ministro intoccabile: il suo ruolo è quellodi controllare che il Parlamento faccia quello che vuole il governo

In Senato L’attivismo per la norma preziosa anche per la società di ingegneria di GemelliIL PRECEDENTE

Maria Elena lavoravaper un secondo favoreal fidanzato della Guidi

» WANDA MARRA

Un provvedimento giusto, sa-crosanto, perché porta posti

di lavoro”. È a Washington a unsummit sul nucleare, MatteoRenzi. Ma il giorno dopo le di-missioni dell’ex ministro delloSviluppo, Federica Guidi parlaper difendere il progetto TempaRossa. Poche dichiarazioni, sot-totesto chiaro. Primo, rivendica-re la legge, davanti alle lobby delpetrolio. Secondo, esporre loscalpo del ministro: “Se primanon ci si dimetteva per telefonateillecite, ora si fa”. Il suo passo in-dietro è il risultato da vantare conl’opinione pubblica, lasciandoalla Guidi l’onore delle armi:“Non ha commesso nessun rea-to”. Davanti all’uscita delle in-tercettazioni, le ha chiesto di la-sciare a tempi di record, ma negli

ultimi mesi lei aveva chiesto diandarsene. Rimandata al mitten-te: problemi col rimpasto, la mo-tivazione. Ma soprattutto, leidall’inizio era una pedina sceltada Silvio Berlusconi per curaregli affari di Confindustria. Un“peccato origina-le” che il premiernon rinnega. E c’èla difesa a spadatratta di Maria E-lena Boschi (citatadalla Guidi nellei nt er ce tt az io nicome colei che a-veva garantito l’e-m e n d a m e n t o ) ,bersaglio delle opposizioni (chehanno annunciato una mozionedi sfiducia contro il governo):“L’emendamento è favorevole aun progetto del governo, è natu-rale che il ministro dei rapporti

con il Parlamento lo firmi”. Im-possibile non blindarla di nuovo.Dal caso Banca Etruria è semprepiù accerchiata. Ma inamovibi-le.

Il perché è proprio nel mondoin cui gestisce il suo ruolo. Quasi

un sottosegre-tario ombra aPalazzo Chigi,g e s t i s c e p e rconto del go-verno i dossierpiù delicati. Daquando c’è lei èc a m b i a t a l afunzione stes-sa del dicaste-

ro: la Boschi è il braccio opera-tivo del governo, e non per me-diare con il Parlamento, ma perimporre le decisioni (dalle unio-ni civili al caso Bcc). L’emenda-mento “ad fidanzatum” che ha

portato alle dimissioni della Gui-di è uno di questi: era stato pre-sentato alla Camera, nello Sbloc-ca Italia, e dichiarato inammis-sibile da Realacci. Il governo, permano della Boschi, l’ha ripresen-tato in Senato, nel maxi emenda-mento alla Finanziaria, dove nonpoteva non passare. Lei continuaa negare, stizzita, di sapere delconflitto di interessi della Guidi.Di certo sapeva per quali lobbystava lavorando. Ieri sera ha det-to: “Lo rifirmerei domattina”.Questa storia adesso rischia di a-vere una ricaduta sul referen-dum delle trivelle, rafforzando ilfronte del “Sì”. Renzi ha capitoche l’indicazione di astensione èstata un boomerang: e in direzio-ne Pd, lunedì, senza rimangiar-sela, lascerà anche libertà di co-scienza.

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» PAOLA ZANCA

Alla storia di GianlucaGemelli – in geg ne-re, compagno del-l'ex ministro Fede-

rica Guidi, ora indagato dallaprocura di Potenza – manca-va solo un tassello per scri-vere un lieto fine come si de-ve. Quel mancato lieto fine,ora naviga tra gli emenda-menti alla legge annuale peril mercato e la concorrenzache in questi giorni è all'esa-me della commissione Indu-stria del Senato: è la normache permetterebbe di acce-dere al mercato dei lavoriprivati anche alle società diingegneria, pensate un po’,come la sua.

DOVEVA ESSERE LEGGEda unpezzo, ma per strada ha in-contrato tanti ostacoli, moltipiù dell'emendamento sulTempa Rossa con cui ha viag-giato a lungo fianco a fianco.Lo firma la deputata del PdFrancesca Bonomo. Qualchesettimana fa Il Tempola at-tacca: la Bonomo, scrive ilquotidiano della destra ro-mana, ha accolto “la richiestadi un imprenditore suo con-cittadino”, che avrebbe datolavoro anche all'assistentedell'onorevole stessa.

Ma gli interessi della so-cietà di ingegneria torinese“amica” della Bonomo sonouna goccia d'acqua in un ma-re molto più grande. Tra i po-tenziali beneficiari della nor-

ma che apre al mercato pri-vato – una manna, in tempi incui il pubblico offre sempremeno chance - ci sono le coo-perative, c'è Confindustria.E, scopriamo adesso, c'è an-che Gianluca Gemelli. È pro-prio alle società come la sua -socio unico della Its - chequella norma spalanca unmercato finora chiuso e sen-za nemmeno il bisogno di a-deguarsi agli obblighi deiprofessionisti abilitati.

Quando se n’è resa conto,la deputata di Sel Serena Pel-legrino è rimasta di sasso. Lei,per la sua opposizione all'e-mendamento Bonomo, hapagato parecchio, compresauna prima pagina del Corrie -re della Sera in cui si conte-stava la “sua”, di lobby, quelladegli architetti, colpevole divoler difendere l'orticello delmercato delle consulenze.

La Pellegrino, quella nor-ma per le società di ingegne-ria, ha contribuito a farla sal-tare almeno tre volte. La Bo-nomo l’aveva presentata neldecreto Competitività, nelloSblocca Italia. Sempre re-spinto. Ora, grazie al soste-gno del sottosegretario alle

Infrastrutture Simona Vica-ri, è nel ddl Concorrenza incorso di approvazione.

MA ANCHE QUI, come nellastoria del Tempa Rossa, c'èstato bisogno di aiuti, pres-sioni, controlli. E ancora unavolta torna il nome di MariaElena Boschi. È la stessa Bo-nomo, interpel-lata dal Tempo, aspiegare che perla sua battagliasulle società dii n g e g n e r i h achiesto aiuto alministro per iRapporti con ilP a r l a m e n t o :“Ho cominciatoa interloquirecon il ministroBoschi – sp iegala Bonomo - cheha messo a tavo-lino i diversi ministeri com-petenti: Trasporti, Infra-strutture e Giustizia”. Anchela Pellegrino lo ha fatto: “Par -lo con il ministro Boschi allapresenza della collega Bono-mo – ricorda la deputata diSel –Le spiego quali sarebbe-ro le gravi conseguenze, che

avrebbe messo a soqquadrotutto il comparto della retedelle professioni che fannoprogettazion e”. Riesce a ot-tenere il ritiro, ma la partitanon è finita lì.

Ricorda la Pellegrino chequella notte – il famoso gio-vedì di ottobre 2014 in cui l'e-mendamento sul Tempa

Rossa fu boccia-to dalla commis-sione Ambientedella Camera – ilclima era infuo-cato. A un certopunto ClaudioDe Vincenti, al-l'epoca vice delministro Guidi,arrivò quasi amale parole con isuoi colleghi dipartito, StellaBianchi e Ales-sandro Bratti:

loro erano già perplessi sulloSblocca Italia, ma quell'en-nesimo “regalo” non poteva-no mandarlo giù (e infatti lobocciarono). La situazione e-ra talmente a rischio che Et-tore Rosato, allora segretariod'aula dei Dem, salì in com-missione a controllare che i

deputati Pd non uscisserotroppo dal seminato.

Fu una notte di viavai.Dentro e fuori dalla commis-sione, ricorda la Cinque Stel-le Mirella Liuzzi, c'è anche ilcapo dell'ufficio legislativodi Maria Elena Boschi, Cri-stiano Ceresani. Quando igrillini se ne accorgono chie-dono a Realacci di mandarevia dall'Aula i “collaboratoridei ministri presenti”. Ri-chiesta accolta.

Ognuno, come sempre ca-pita in queste occasioni, haqualcosa da spingere, qual-che riga da caldeggiare.“Prendevano tutti un pezzet-to - dice oggi la Pellegrino -ma chi aveva il boccone mi-gliore era l'ingegner Gemelli.Lo sappiamo solo ora” .Quando la partita delle socie-tà di ingegneri sembra chiu-sa, rieccola nel dl Concorren-za, stavolta a firma del sotto-segretario Vicari. Non è a leiche interessa. E alle solleci-tazioni della Pellegrino che lechiede il perché di tanta osti-nazione, risponde così: “Devivedertela con quelli del Pd,sono loro che lo vogliono”.

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Oppor tunitàIl Tempa Rossa? “Lor i f a re m m o ”. Ma sulletrivelle lascia anchelibertà di coscienza

Su tuttii dossierIl ministro deiRapporti conil Parlamento,Maria ElenaB os chiAnsa

Le spiegole gravico n s e g u e n ze ,che avrebbemesso as o q q u a d rotutto ilco m p a r t odel lep ro fe s s i o n iche fannop roge tt a -zione

P E L L EG R I N O(S E L)

DOPO IL CASO ETRURIA

Saviano attacca:“Chiarisca in aulale sue tante ombre”

q L’ORMAI ex ministro dello Sviluppo e-conomico Federica Guidi ha scelto la

strada delle dimissioni e questo le consentiràdi spiegare, probabilmente ai magistrati, il sen-so delle sue parole. Un altro ministro, Maria E-lena Boschi, dovrà invece chiarire in Parlamen-to se le tante ombre che si addensano sul suoruolo istituzionale sono solo sfortunate coin-cidenze. O se c'è dell’a l t ro”. Lo scrive su Fb il

giornalista e scrittore Roberto Saviano com-mentando la vicenda che ha portato alle dimis-sioni il ministro Guidi. Il riferimento è alle in-tercettazioni in cui il ministro, parla con il com-pagno (indagato) Gianluca Gemelli dell’e-mendamento a lui caro per il progetto TempaRossa: “Dovremmo riuscire a mette dentro alSenato... È d’accordo anche Maria Elena la...quell’emendamento che non hanno fatto usci-

re quella notte...”. Non è la prima volta che Sa-viano attacca la Boschi. È già successo a di-cembre sul caso di Banca Etruria, istituto finitoin dissesto - e poi “salvato dal governo”- di cui ilpadre Pier Luigi Boschi è stato vicepresidente(e a lungo nel cda). “La boschi spieghi - scrisseSaviano - il pesante coinvolgimento della suafamiglia in questa gravissima vicenda che avràprobabilmente sviluppi giudiziari”

La notte del 2014Nel suk dellacom m i s s ioneAmbiente c’e rail suo capo dellegislativo, chefu allontanato

I punti

1La Boschi erad’accordo conl’emendamen-to su TempaRossa cheserviva alf i d a n za todella Guidi

2La deputatadel PdBonomocerca datempo di faraccedere lesocietà diingegneria almercato deilavori privati

3La Bonomochiede ilsostegno delm i n i s t roBoschi

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Sabato 2 Aprile 2016 | IL FATTO QUOTIDIANO | PRIMO PIANO » 3

Vietato danneggiaregli affari: stop alle leggisulla trasparenzaLe norme sui lobbisti sono impantanate in Senato e l’esecutivoha bloccato il tentativo di trasformarle in emendamenti

» STEFANO FELTRI

In Italia nessuna legge re-golamenta i rapporti traun ministro e il suo fidan-zato lobbista: sul sito del

ministero dello Sviluppo F e-derica Guidi ha dovuto pub-blicare soltanto la propria di-chiarazione dei redditi, i fami-liari (cioè i due genitori) han-no negato il consenso, anchese Guidalberto Guidi è unimprenditore a rischio con-flitto di interessi con la suaDucati Energia. Anche l’i n-chiesta penale che riguarda ilcompagno della Guidi nascefragile: Gianluca Gemelli èindagato per traffico di in-fluenze illecite, il reato intro-dotto dalla legge Severino nel2012 che punisce chi “sf rut-tando relazioni esistenti conun pubblico ufficiale o con unincaricato di un pubblico ser-vizio indebitamente fa dare opromettere, a sé o ad altri, de-naro o altro vantaggio patri-moniale come prezzo dellapropria mediazione illecitaovvero per remunerarlo, in re-lazione al compimento di unatto contrario ai doveri di uf-ficio o all'omissione o al ritar-do di un atto del suo ufficio”.Quindi ci deve essere un pub-blico ufficiale che ha compiu-to qualche atto contrario aidoveri d’ufficio. In questa sto-ria sono citati due pubblici uf-ficiali: il ministro FedericaGuidi che si attiva per l’emen -damento che serviva a Totalper sbloccare i lavori del pro-getto Tempa Rossa e il mini-stro dei Rapporti col Parla-mento Maria Elena Boschiche, dicono la Guidi e Gemelli,assicura il passaggio in Sena-to. Nessuna delle due risultaindagata, però. Mistero.

IL REATO di traffico ha una de-bolezza intrinseca: “Come si faa definire un’attività di lob-bying illecita se non si è maistabilito cos’è la lobby lecita?”,la domanda di Pier Luigi Pe-trillo, professore di Teoria etecnica di lobbying alla Luiss, èsenza risposta da due anni. Daquando, cioè, anche la Cassa-zione ha detto che il reato ditraffico di influenze è fumoso,visto che non c’è modo di sta-bilire il confine tra lecito e il-lecito nel lobbying. Questa va-ghezza è una precisa scelta po-litica: dopo mille annunci, il di-segno di legge sulle lobby si èarenato in Senato nella com-missione Affari costituzionali

di Anna Finocchiaro (P d) .Dovrebbe stabilire come equando un lobbista può averecontatti con un decisore pub-blico, in maniera che resti trac-cia dei loro rapporti. Nessunoè così ingenuo da pensare chebasti, ma nel caso emerga cheun ministro o un parlamentarehanno avuto rapporti non di-chiarati con un lobbista, è su-bito evidente che avevanoqualcosa da nascondere. Escatta l’allarme.

VISTO CHE LA LEGGE sulle lob-by non si schiodava, alcuni se-natori come l’ex M5S AlbertoOrellanahanno provato a tra-sformare i contenuti di quelprovvedimento in emenda-menti al disegno di legge Con-correnza che si discute ora inSenato. Il governo ha datosempre parere negativo. Quelprovvedimento era seguitoproprio dal ministero dellaGuidi. Come ha riassunto ierisul Foglioil senatore MassimoMucchetti (Pd), nella discus-sione di questa legge si è vistala presa delle lobby sul gover-no Renzi: l’esecutivo ha usatola mancanza di relazione tec-nica (che deve essere prodottaperò dal governo stesso) o dicopertura finanziaria “perbocciare senza discussione e-mendamenti scomodi come èaccaduto anche a me sulla webtax e previdenza integrativa,dove avrei toccato le rendite diGoogle & C., dei sindacati edelle assicurazioni”.

Se Renzi volesse, al rientrodal viaggio negli Stati Uniti, a-vrebbe un sistema sempliceper prevenire un altro “casoGuidi”: imporre regole dicomportamento a tutti i mini-steri nei rapporti con i lobbisticon un decreto della Presiden-

za del Consiglio, senza neppu-re passare dal Parlamento.Difficile però che succeda, vi-sta la linea tenuta finora.

Il governo Renzi non pone ilproblema delle “porte girevo-li” tra lobby e politica: il vice-ministro degli Esteri Lapo Pi-stelli si è dimesso per andare afare il super dirigente dell’Eni(la legge Frattini lo consenteperché l’Eni dipende dal Teso-ro e non dalla Farnesina). Il ca-po della segreteria tecnica delministero della Salute di Bea -trice Lorenzin è un lobbistadi Fastweb, Roberto Scrivo,idem il suo omologo al mini-stero dell’Istruzione, France -sco Luccisano, ex lobbista E-nel. Niente impedisce loro ditornare a fare lobbying subitodopo la fine dell’incarico. E Pa-lazzo Chigi pullula di consu-lenti, alcuni con un contrattoformale (con qualche vincoloalmeno per la durata del man-dato, ma nessun limite sugliimpieghi successivi) e altri in-formali (tipo Marco Carrai),che hanno accesso a informa-zioni sensibili e nessuna leggestabilisce cosa possono farne.

Diego Piacentini va a Pa-lazzo Chigi a occuparsi di a-genda digitale mentre resta di-pendente di un gigante del di-gitale, cioè Amazon (si mettein aspettativa), dove può tor-nare un attimo dopo. Tuttonormale. Solo in Italia.

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Decaduta L’ex ministro Federica Guidi, modenese, 47 anni Ansa

Eni, Amazon, Enel...Soltanto in Italianon c’è alcun limitealle porte girevolitra politica e business

SU COMMISSIONEIspiratori e beneficiari

• SCUOLA A TREELLLENovembre 2014, la Treellle (cheriunisce banche, industriali, Cl,

etc.) consegna aRenzi la suariforma. Il premieresegue: superpresidi, incentivi e

flessibilità degli organici

• IL JOBS ACT DI SQUINZIConfindustria stila il dossier amaggio 2014: niente articolo 18,demansionamento e possibilitàdi spiare i lavoratori. Il Jobs Act

• I N C E N E R I TO R ILo “Sblocca Italia”è multi-favori

(petrolieri, autostrade ecostruttori). E impone pure alleRegioni 8 nuovi inceneritori.Felici le Multiutility care al Pd

• BANCA ETRURIAIl 20 gennaio 2015 un decretoimpone alle popolari (compresa

Etruria di PapàBoschi) ditrasformarsi in Spae quotarsi. Il 16 lanotizia trapela: il

titolo fa +66%

• GOOGLE ESENTASSEAppena eletto Renzi affossa laGoogle Tax di Letta: l’a vevapromesso ai big del digitale

• L’AMICA PHILIP MORRISA ottobre 2014, Matteoinaugura lo stabilimentobolognese di Philip Morris. Cheincassa favori sulle accise,arginati in parte da Bat, chefinanzia anche la “sua” Open

IL DEM RIBELLE

Emiliano:“Di sinquinarele istituzioni, orare fe re n d u m”» LUCA DE CAROLIS

Il governo Renzi finiscedentro un pozzo di pe-

trolio. E Michele Emilia-no, il dem ribelle, può an-dare in contro-piede: “B i-sogna di-s in q u in a-re le isti-t u z i o n i ,questa vi-cenda nonriguarda solo unministro”. Il giorno dopol’addio della Guidi, il go-vernatore della Pugliascrive subito su Facebook:“Ancora più convinti, indifesa del nostro mare edel nostro territorio, dellatrasparenza e della legali-tà. Il 17 aprile al referen-dum votiamo Sì”. Ed unarivincita, uno sberleffo alPd renziano che predical’astensione. Emilianoparte per Taranto, per unconvegno della Cgil conSusanna Camusso e Mau-rizio Landini: proprio lacittà dove dovrebbe esse-re raffinato il petroliod el l ’ impianto lucanoTempa Rossa. Sfoglia igiornali, e commenta con isuoi: “Questa inchiestaconferma l’i m p or t a nz adel referendum, farà ri-flettere tanti cittadini”.Dal palco, accusa il gover-no di non dare risposte sulfuturo dell’Ilva, l’acciaie -ria che per Taranto è vita:“La mancanza di interlo-cuzione mette la Regionein una condizione nellaquale finisco per direqualcosa che non è del tut-to allineato con il governo.È inevitabile, ma ogni vol-ta che affronto un tema re-lativo alla mia funzione i-stituzionale c’è semprechi insinua che la ragioneè un’altra, politica: ed è u-na scorrettezza che vuoledelegittimare una regioneintera”. Tradotto, lo accu-sano sempre di parlare dafuturo avversario di Renzial congresso dem. Da Bari,gli replica il capogruppoalla Camera Ettore Rosa-to: “Il governo ha fattosempre tutto quello chedoveva, anzi di più per laPugli a”. Ma a Taranto icronisti chiedono dell’in -chiesta di Potenza. Ed E-miliano va dritto: “Se ba-sta così poco per ottenereu n e m e n d a m e n t o , l apreoccupazione è altissi-ma. C’è una telefonata chedice tutto e su cui il Paesedeve riflettere perché nonriguarda solo il ministro”.E allora, “abbiamo biso-gno di disinquinare o di e-vitare l’inquinamento an-che delle istituzioni”.

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In filaa incassareBreve sintesidegli ispirato-ri (e beneficia-ri) dei provve-d i me nt idel governo

CINEGIORNALE LUCE

TEMPA ROSSA NONAVRAI IL MIO SCALPO» TO. RO.

, I TITOLI DEL TG1 DELLE 20 si a-prono con le parole, rispettivamente,

del numero 1 e del numero 2 del governo, sulcaso Guidi. Renzi: “Telefonata inopportunama norma sacrosanta. Con noi chi sbaglia vaa casa”. Boschi: “Rifirmerei quell’emenda -m e n to”. Come a dire: tutto a posto. Il primoservizio in scaletta è sulla mozione di sfiducia dei 5Stelle, poi c’è la replica con i servizi monografici sui

ministri. Uno con le parole della Boschi: “Ta m p aRossa è un progetto strategico per il Paese”; unotutto sul commento del premier dagli Usa: “È unprovvedimento giusto, vorrei che fosse chiaro agliitaliani”. Se non fosse chiaro, glielo spiega il Tg1:dopo pochi minuti ecco un approfondimentoTempa Rossa, “l’area petrolifera situata sulla ter-

raferma più importante d’E u ro p a ”, come sottolinea lapresentatrice. Il video si apre così: “Basilicata Texas

d’Italia”. A Tempa Rossa, prosegue, “attualmente la-vorano da 100 ai 200 operai a seconda del periodo, mal’estrazione non è ancora cominciata, quindi a regime iposti di lavoro potrebbero essere molti di più. Poten-zialmente potrebbe produrre 50 mila barili di petrolioal giorno”. Il servizio si chiude con una minaccia velata:“Aumenta il rischio – (per colpa degli ambientalisti, sisottintende ndr) – “che le grandi compagnie straniereabbandonino i loro progetti nella zona”.

La scheda

n IL REATOdi traffico dii n f l u e n zei l l e c i tepunisce chi“sfruttandore l a z i o n iesistenti conun pubblicoufficiale o conun incaricatodi un pubblicoservizioi n d e b i t a m e n tefa dare opromettere, asé o ad altri,denaro o altrova n t a g g i opatrimonialecome prezzodella propriamediazioneillecita ovveroperre m u n e ra r l o,in relazione alco m p i m e n todi un attocontrario aidoveri diufficio oa l l ' o m i ss i o n eo al ritardo diun atto delsuo ufficio”