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APPUNTAMENTO CON LE ASSEMBLEE DELLE AREE TERRITORIALI Quattro incontri per le imprese e per confrontarsi con le istituzioni INDAGINE ICT fattore chiave per la competitività CONSULENZA Lavoro nero: novità con il Jobs Act STORIE DI IMPRESE I puliscispiaggia di PFG TERRITORIO Tari pesante, ma il sindaco Drei apre a CNA FORMAZIONE L’esperienza di Makeover costruzioni FORLÌ-CESENA NOVEMBRE 2015 www.cnafc.it IMPRESA ARTIGIANA & P.M.I - Anno XIII – N° 29 del 12.11.2015 - Poste Italiane SPA - Sped. abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n. 46) - Art. 1 comma 1, DCB Po – Copia: 0,10

IO L'Impresa - Novembre 2015

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Page 1: IO L'Impresa - Novembre 2015

APPUNTAMENTO CON LE ASSEMBLEE DELLE AREE TERRITORIALI

Quattro incontri per le imprese e per confrontarsi con le istituzioni

INDAGINE ICT fattore chiave per la competitività

CONSULENZALavoro nero: novità con il Jobs Act

STORIE DI IMPRESEI puliscispiaggia di PFG

TERRITORIOTari pesante, ma il sindaco Drei apre a CNA

FORMAZIONEL’esperienza di Makeover costruzioni

FORLÌ-CESENA NOVEMBRE 2015www.cnafc.it

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vincitore della medaglia d’oro al concorso enologico internazionale Mundus Vini 2015

Rosso forlì igt

www.poderidalnespoli.com

#pdn1929poderidalnespoli1929

Mouth-wateringJammyElegant

Borgo dei Guidipoderi dal nespoliVilla Rossi 50 47012 Nespoli (FC) - Italiatel. +39 0543 989904tel.+39 333 6235659 [email protected]

Bottega del vinoLunedì chiuso Da martedì a domenica 9/13 - 15/19 Dicembre sempre aperto 9/13 - 15/19

visite guidate in cantina e degustazioni

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INTERVENTO

vincitore della medaglia d’oro al concorso enologico internazionale Mundus Vini 2015

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www.poderidalnespoli.com

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Bottega del vinoLunedì chiuso Da martedì a domenica 9/13 - 15/19 Dicembre sempre aperto 9/13 - 15/19

visite guidate in cantina e degustazioni

Che valutazioni dare sulla Legge di Stabilità? Nel suo in-sieme, è una manovra espansi-va. Pensata e progettata per ir-robustire la ripresa stimolando l’economia sia sul fronte della domanda che dell’offerta.

È significativo che il governo abbia abbandonato quell’at-teggiamento distaccato nei confronti delle piccole imprese notato in precedenza.

È chiaro che siamo al primo turno, per usare una metafora calcistica, e bisognerà vedere come andrà la partita di ritor-no. Poi tireremo le nostre som-me, che ci auguriamo saranno positive.

Guardando ai contenuti della legge, sembrano sicuramen-te apprezzabili le modifiche al regime forfetario per i contri-buenti minimi, le agevolazioni sugli ammortamenti per fa-vorire gli investimenti, la con-ferma degli sgravi contribu-tivi sulle assunzioni a tempo indeterminato, benché ridotti, il rimborso dell’Iva per i credi-ti non riscossi. E non bisogna dimenticare che, finalmente, nell’agenda del governo sono entrati i professionisti senza Albo.

Contribuire al riconoscimento del diritto a fisco, previdenza, welfare modellati sulle loro specifiche esigenze è un nostro

impegno primario, che mi pare vicino al successo.

Ci aspettiamo, però, che al-cune misure possano essere ulteriormente rafforzate nel passaggio in Parlamento: au-spichiamo, ad esempio, un in-nalzamento della franchigia Irap, per ora portata a 13mila euro. E poi gli ecobonus, una misura che ci piace molto, con un rapporto costi-benefici otti-male. Che riteniamo abbia un potenziale ancora inespresso: perché non trasformare gli ecobonus da detrazione in cre-dito d’imposta cedibile a terzi?

Detto questo, nella mano-vra ci sono alcune istanze del mondo dell’artigianato e della piccola impresa rimaste com-pletamente disattese. È in-comprensibile che rimanga in vita l’Imu sugli immobili delle imprese, i capannoni, i labo-ratori, i negozi. O, addirittura, che venga reintrodotta la Tasi sugli immobili invenduti, met-tendo ulteriormente in difficol-tà le imprese delle costruzioni. E questo mentre viene abolita l’Imu sull’agricoltura!

Così come è ingiustificato il prelievo a danno delle impre-se che pagano l’8% sui bonifici e sono sottoposte alla sottra-zione di liquidità con lo split payment. Il nostro mondo ha bisogno di avere delle risposte.

Buona l’idea di aumentare gli ammortamenti per sostenere gli investimenti

LEGGE DI STABILITÀ PROMOSSA A METÀGiudizio positivo su regime forfetario, ecobonus e sgravi per le assunzioni. Incomprensibile che rimanga l’Imu sugli immobili delle imprese, mentre è stata tolta in agricolturadi Francesco Ferro - Vicepresidente CNA Forlì-Cesena

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È nato su iniziativa delle associazioni di categoria dell’artigianato e della

piccola e media impresa. La sua storia è la storia dello spirito cooperativo che ha fatto grande l’economia di questa regione. L’ampiezza della base associati-

va

importanti Romagna.

77.000

Pagine pubbl2.indd 5 22/05/14 16.14

Per gli associati CNA Forlì-Cesena la società convenzionata è CNA Servizi Finanziari presente presso gli uf�ci territoriali.

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È nato su iniziativa delle associazioni di categoria dell’artigianato e della

piccola e media impresa. La sua storia è la storia dello spirito cooperativo che ha fatto grande l’economia di questa regione. L’ampiezza della base associati-

va

importanti Romagna.

77.000

Pagine pubbl2.indd 5 22/05/14 16.14

Per gli associati CNA Forlì-Cesena la società convenzionata è CNA Servizi Finanziari presente presso gli uf�ci territoriali.

SOMMARIO

IMPRESA ARTIGIANA & P.M.I Periodico – Aut. Trib. Prato n° 6 del 25/06/04

Chiuso in redazione il 11 novembre 2015

Direttore responsabile:Barbara Lisei

Direzione e amministrazione:Media Srl – Via Lombarda, 72Comeana – Tel. 055 8716801

www.cnafc.it

Seguici su http://www.facebook.com/cnaforlicesena

http://www.youtube.com/user/cnafc

Coordinamento editoriale: Franco Napolitano

Redazione Forlì-Cesena: Marco Boscherini, Veronica Bridi, Fatima Elghazioui, Silvia Foschi, Riccardo Guardigli, Marco Lucchi, Maria Maltoni, Piergiorgio Matassoni, Massimo Montanari, Franco Napolitano, Davide Prati. Via Pelacano, 29 Forlì - Tel 0543 770200 e mail: [email protected]

Artwork e impaginazione:

Menabò srl - Forlì - www.menabo.com

Stampa:

CILS - Cesena

Hanno collaborato a questo numero:Barbara Casamenti, Matteo Cecchini, Di Buonaventura Gabriele, Francesco Ferro, Maurizio Garavini, Marco Gasperini, Pierpaolo Gentili, Marco Laghi, Cecilia Milantoni, Giacomo Neri, Michela e Massimiliano Paglierani, Danila Padovani, Remo Ruffilli, Marino Salvatore, Sauro Siboni, Mauro Turchi, Aldo Vallicelli, Lorenzo Zanotti, Maurizio Zoli.

Fotografie: Archivio CNA, Friend Studio di Carlo Parrinello (Forlì), Fotogiornale Sabatini ph Giorgio Sabatini (Forlì), Master Foto di Mirco Ricci (Cesena).

INTERVENTO

Legge di Stabilità promossa a metà

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INDAGINE

ICT fattore chiave per lo sviluppo e la competitività della nostra provincia

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RICETTA DEL MESE

La ricetta di... Pierpaolo Gentili21

BACHECA

Annunci gratuiti22

PRIMO PIANO

Appuntamento con le assemblee delle aree territoriali

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STORIE DI IMPRESE

PFG: i puliscispiaggia che fanno anche bene all’ ambiente

12

BENESSERE

Sovrappeso e obesità producono gravi danni alla salute e sono fattori i rischio per molte malattie

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SICUREZZA

Continue modifiche alle procedure INAIL penalizzano le imprese

19

PUNTASPILLI

6 Il progetto “Detto, Fatto!” prosegue in autunno

12

8

18

14

19

IN BREVE

Temporary Export Manager: avviato il nuovo progetto di CNA Romagna Estero per le pmi

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IL CONSULENTE RISPONDE

Lavoro nero: il decreto attuativo del Jobs Act stravolge la maxisanzione

14

TERRITORIO

TARI pesante, ma il Sindaco apre alle proposte di CNA sulla fiscalità locale

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Storie di Romagna e d’Italia18 FORMAZIONE

Rigenerazione urbana: l’esperienza di Makeover Costruzioni

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6 | IO L’IMPRESA

PUNTASPILLI

Ognuno di noi è l’eccezione ad una regola che non esiste(Fernando Pessoa)

Sono quasi un migliaio i bam-bini della scuola primaria che, attraverso CNA, stanno incon-trando il mondo dell’artigiana-

to per vivere in prima persona i laboratori artigiani di eccellen-za che caratterizzano il nostro territorio e scoprire il significa-to del lavoro, anche attraver-so la manualità. Si completa così, per il 2015, il Progetto Detto, Fatto! nelle aree CNA Colline Forlivesi, Est Roma-gna e Cesena Valsavio, con la realizzazione dei laboratori a Forlimpopoli, Dovadola, Ce-senatico e Cesena, in cui sarà possibile far provare ai bam-bini l’esperienza della stampa tradizionale a ruggine, del la-voro di ceramista, della crea-zione del mosaico, del lavoro

nell’orto e della lavorazione della pelle. Dalle esperienze svolte, emerge che i ragazzi riescono a comprendono che l’Artigiano lavora con le mani, con la testa e con il cuore, per-ciò vengono coinvolti da questo entusiasmo e partecipano con molto interesse ai laboratori in classe, che consentono loro di realizzare piccoli oggetti con le proprie mani.

A breve prenderanno avvio anche le nuove edizioni dei progetti CNA per le scuole medie, Progetto Scuola Arti-gianato ed Enterprise, rivolto alle superiori.

IL PROGETTO “DETTO, FATTO!” PROSEGUE IN AUTUNNO

LA FOTOCNA Benessere e Sanità

a Sposi in Cesena

Le imprese di CNA Benessere e Sanità: Bulli e Pupe di Morena

Valbonetti, Frivolezze di Rosanna Maroni, Parrucchiera Hula di Hula Garavelli, Ritratti di

Roberta Fattori, Momenti Donna di Rosa Grazioso, Parrucchieri per passione Fabrizio & Nadia

e Nina Fashion by Tonina di Tonina Mancini hanno animato lo spazio CNA con dimostrazioni di acconciature sposa e cerimonia

e collaborato a realizzare le acconciature delle sfilate della

fiera. Gli abiti indossati dalle modelle nello stand CNA erano creazioni di Califa.

In tante scuole i bambini incontrano il mondo del lavoro artigiano del nostro territorio

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Il settore dell’Information and Communication Technology (ICT) è strategico per lo svilup-po delle imprese e per la com-petitività dei territori. Per sup-portare la definizione di azioni concrete, Camera di Commer-cio di Forlì-Cesena, Università di Bologna, CNA Forlì-Cesena e Unindustria Forlì-Cesena han-no realizzato la prima analisi conoscitiva su caratteristiche e posizionamento della provincia nel settore ICT. Che è stata pre-sentata in un convegno a Ce-sena lo scorso 8 ottobre 2015, incontro che è stato un’occa-sione preziosa per condividere riflessioni e scenari di sviluppo.

Per Matteo Cecchini, presi-dente dei Giovani Imprenditori CNA Forlì-Cesena e imprendi-tore ICT del mondo cloud: “lo scenario attuale impone aggre-gazioni su più livelli: associazio-ni, aziende e istituzioni devono operare insieme per sfruttare al meglio le opportunità offerte dalla tecnologia. L’indagine sul-le aziende ICT di Forlì-Cesena ha evidenziato che disponiamo di un ottimo potenziale”.

La ricerca, condotta dal pro-fessor Marco Boschetti dell’U-niversità di Bologna, è stata realizzata sulla globalità delle 222 imprese ICT del territo-rio provinciale, tramite que-stionario che indagava aspetti economici, organizzativi e di prodotto nel periodo 2011-2013. Hanno risposto 108 imprese,

evidenziando che il 50% si oc-cupa dello sviluppo di software; il 20% di consulenze e servizi; le altre svolgono un’ampia gam-ma di attività. Hanno un fattu-rato complessivo, realizzato prevalentemente sul territorio nazionale, che si attesta a 174 milioni di € nel 2013, in leg-gera flessione rispetto al 2012, ma in crescita rispetto agli anni precedenti. In aumento, invece, i dipendenti, passati da 671 del 2011 a 854 nel 2013, dei quali quasi il 70% è occupato in im-prese fino a 5 addetti. Il settore si conferma altamente scola-rizzato, con oltre il 40% degli addetti laureato.

Guardando al prodotto, tra chi sviluppa software circa il 20%

opera nell’ambito Web (siti/portali) e una percentuale ana-loga si occupa di sistemi infor-mativi gestionali. Circa il 15% si occupa invece di applicazioni mobile ed è identica la percen-tuale di coloro che si occupano di Business intelligence. Poco sopra il 5% l’incidenza delle im-prese dedicate all’automazio-ne industriale, settore dove è auspicabile una maggiore cre-scita. Le imprese che operano nell’ambito dei servizi cloud sono il 5%, un dato che indica come il sistema ICT tocchi an-che gli ambiti tecnologicamen-te più avanzati.

L’ampio report della ricerca è pubblicato e scaricabile anche dal sito: www.cnafc.it.

ICT FATTORE CHIAVE PER LO SVILUPPO E LA COMPETITIVITÀ DELLA NOSTRA PROVINCIAPresentati in un convegno a Cesena i risultati della prima mappatura del settore ICT nella provincia di Forlì-Cesena

Le 222 imprese ICT della provincia sono un ottimo potenziale

INDAGINE di Maurizio Garavini

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8 | IO L’IMPRESA

PRIMO PIANO

CNA è l’unica associazione che ha continuato a credere e investire su una presenza capil-lare in tutto il territorio provin-ciale. Una scelta di radicamen-to nata con la precisa volontà di garantire la vicinanza a tutti gli associati, e di comprendere meglio i bisogni delle imprese in contesti con caratteristiche e peculiarità economiche e so-ciali simili ma anche peculiari.

Sono molto diversi, infatti, i bisogni degli imprenditori del-le vallate che si scontrano con varie carenze infrastrutturali, rispetto a chi opera nei capo-luoghi o piuttosto sulla costa.

Proprio in queste settimane si terranno le assemblee annuali delle quattro aree territoriali in cui è articolata CNA Forlì-Ce-sena, in conclusione delle quali seguirà quella provinciale.

Un momento di incontro per gli associati ma anche di con-fronto con le istituzioni e la co-munità nel suo complesso.

Primo appuntamento il 5 no-

vembre, con l’assemblea di CNA Forlì città, che ha visto un confronto con l’Amministrazio-ne Comunale guidata dal sin-daco Drei.

Il presidente dell’area Loren-zo Zanotti ci spiega lo spirito dell’iniziativa: “in occasione delle elezioni amministrati-ve presentammo ai candidati le priorità per il sistema delle piccole medie imprese sotto forma di proposte concrete e realizzabili. Dopo poco più di un anno, abbiamo inteso fare il punto della situazione e verifi-care lo stato dell’arte. In parti-colare su cinque temi: politiche fiscali, semplificazione ammi-nistrativa, politiche per la cre-scita, legalità, centro storico”.

Grazie al suo Ufficio Studi, CNA ha scoperto che il Co-mune di Forlì ha una tassa-zione sulle imprese più alta della media provinciale (sulla Tari vedi a pag. 16 l’intervento di Riccardo Guardigli) e que-sto chiaramente va a discapito

della competitività. Nel corso dell’assemblea, però, è giunta una apertura da parte del sin-daco per modificare la tassa-zione sulle imprese, con l’avvio di un tavolo di confronto mirato.

“Anche il peso della buro-crazia è un costo – prosegue Zanotti – ogni adempimento ri-chiesto è un freno allo sviluppo delle imprese. Non chiediamo l’abolizione delle regole, tutt’al-tro: siamo per un sistema di re-gole che favorisca la legalità, in un contesto competitivo snello, ma rigoroso. La situazione at-tuale registra luci e ombre: se con il settore attività economi-che la collaborazione è profi-cua, con un reciproco scambio volto a semplificare la vita alle imprese, in altri ambiti come quello dell’Urbanistica, persino l’accesso agli uffici comunali, a causa degli orari ristretti di apertura al pubblico, diventa un problema. Sul Centro Storico, altro tema caldo affrontato, è stato confermato l’impegno ad

APPUNTAMENTO CON LE ASSEMBLEE DELLE AREE TERRITORIALIQuattro incontri nell’arco di un mese, per confrontarsi con le istituzioni e portare proposte. Idee concrete e su misura delle piccole medie imprese

Le assemblee sono un momento di incontro per gli associati, ma anche di confronto con le istituzioni

di Veronica Bridi

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PRIMO PIANOAppuntamento con le assemblee delle aree territoriali

affrontare la questione del ri-lancio dei Portici”.

Proseguendo il nostro viaggio per le aree territoriali, arrivia-mo a Cesena Val Savio, che ha messo a calendario la sua as-semblea per il 19 novembre: un confronto con le Amministra-zioni dell’Unione Comuni Valle

Savio. Come spiega il presi-dente dell’area Sandro Siboni: “anni di crisi hanno falcidiato il tessuto produttivo locale. È necessario mettere l’impresa al centro di ogni progetto di ri-presa. Aziende e Amministra-zioni locali devono creare un canale diretto e privilegiato di

relazioni e interscambio. Tas-sazione, abusivismo, accesso agli appalti, ruolo dell’Unione sono alcuni dei temi sui quali è necessaria una riflessione comune e sui quali gli impren-ditori di CNA vogliono avanzare proposte costruttive”.

Non è nuovo l’impegno dell’a-

01 La prima delle assemblee, che si è già tenuta: CNA Forlì città a confronto con il sindaco Drei.

01

Alcuni temi sono trasversali: tassazione locale, accesso agli appalti per le piccole imprese, infrastrutture, lotta all’abusivismo. Tutti temi segnalati da associati, per i quali CNA è impegnata

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10 | IO L’IMPRESA

PRIMO PIANO

rea in materia di appalti. “La nostra proposta è chiara e semplice – afferma Siboni – chiediamo linee guida per fa-cilitare l’accesso agli appalti pubblici delle micro, piccole, medie imprese del settore edi-le. Ecco, nel concreto, alcune delle soluzioni che abbiamo proposto: obbligo di suddivisio-ne della gara in lotti, rotazione degli inviti alle gare, riserva di una quota percentuale delle gare pubbliche per le imprese fino a 10 addetti e con fatturato inferiore ai 2 milioni di euro, pa-gamento diretto a cura dell’En-te locale del subappaltante”.

Una proposta che va a vantag-gio di tutta la comunità. Come conclude Siboni: “si sa quali sono i mali degli appalti: offerte al massimo ribasso, subappal-ti, ritardi, mancata ultimazione dei lavori e chi più ne ha più ne metta. Affidarsi alle imprese locali dà garanzie in termini di

affidabilità delle imprese, per-ché chi gioca in casa ci tiene alla propria reputazione. Ma serve anche a sostenere l’economia e l’occupazione sul territorio stesso. L’emergenza di oggi”.

Continuando il nostro per-corso, arriviamo nell’area di Est Romagna (Rubicone e Ce-senatico), dove incontriamo il presidente Marco Gasperini: “in un momento complicato e instabile come questo come fare a sostenere le piccole me-die imprese, che sono il cuore del nostro territorio? A questa domanda abbiamo provato a ri-spondere con la nostra assem-blea, presentando una mappa di varie opportunità per le im-prese, fatta di bandi, contributi, agevolazioni”.

A seconda dei settori, delle di-mensioni e dei progetti si pos-sono trovare soluzioni diverse. I consulenti CNA supportano le imprese su Ecobonus, acquisto

di nuovi macchinari, finanzia-menti Eber per chi ha dipen-denti. Ma anche bando Inail, per azioni di miglioramento per la sicurezza sui luoghi di lavoro, nuova Sabatini e Fondo Energia.

“Cresce l’interesse delle im-prese per i bandi sviluppati dal-la Regione su fondi europei, che hanno latitato almeno in questi due ultimi anni – spiega Ga-sperini – ora sono finalmente disponibili risorse certe, che la Regione ha già destinato. Par-liamo, per esempio, di finan-ziamenti per l’internazionaliz-zazione d’impresa, le start up innovative e gli spin off tecno-logici. Inoltre sono attesi bandi per finanziare anche gli acquisti di macchinari”.

E conclude: “Certo, esistono ancora problemi mastodontici come il credito, i tempi e la cer-tezza di pagamento nel pubbli-co e nel privato, il livello della tassazione che deprime al po-

Sulla nostra pagina FB tutte le gallery delle Assemblee CNA

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PRIMO PIANOAppuntamento con le assemblee delle aree territoriali

ASSEMBLEE DI AREA TERRITORIALE:

• Forlì città: 5 novembre (Forlì)• Cesena Val Savio: 19 novembre (Cesena)• Est Romagna: 23 novembre (Gatteo)• Colline forlivesi: 2 dicembre (Terra del Sole)

sto di sostenere. Ma quest’an-no potrebbero emergere più opportunità di quelle che si sono presentate nel recente passato. È bene conoscerle ed arrivare pronti”.

Ultima, ma solo per ordine di calendario, l’assemblea di CNA Colline forlivesi, previ-sta per mercoledì 2 dicembre a Terra del Sole. Come spiega il presidente Mauro Turchi: “la domanda che ci siamo fatti è: l’Unione dei Comuni serve a cittadini e imprese? In un ter-ritorio ampio e variegato come il nostro, dall’Unione ci aspet-tiamo molto, ma abbiamo l’im-pressione che si sia fatto poco. Vogliamo capire con semplicità e concretezza qual è lo stato dell’arte. Vogliamo porre i temi che stanno a cuore alle nostre imprese all’attenzione di quel tavolo a cui siedono i 14 sinda-ci del nostro territorio”. Un in-contro pensato per conoscere

meglio la materia, che ha tante ripercussioni concrete sulla vita delle imprese. “Un esper-to ci aiuterà a mettere a fuoco perché è stata costituita, cosa è confluito nell’Unione, cosa ha fatto ad oggi di concreto con ri-cadute su cittadini e imprese”, spiega Turchi.

Ma anche, come nello stile di CNA, per portare idee e propo-ste: “chiediamo di uniformare i regolamenti comunali. Di faci-litare l’accesso agli appalti alle piccole imprese, una battaglia nella quale CNA è impegnata a tutti i livelli sia locali che nazio-nali. Siamo sempre vigili anche

per quanto riguarda i tributi lo-cali: chiediamo di rendere uni-formi almeno le linee e i criteri delle scadenze e delle proce-dure. Amiamo molto il nostro territorio, ma siamo anche con-sapevoli dei suoi limiti, soprat-tutto per chi vuole fare impre-sa. Per questo chiediamo una programmazione territoriale che parli di turismo, valorizza-zione del territorio, infrastrut-ture. I temi della banda larga (dove manca) e del dissesto idrogeologico, infatti, non pos-sono più aspettare”. Quattro appuntamenti per confermare l’impegno di CNA sul territorio.

Rivivi tutti gli eventi in meno di 10 minuti sul nostro canale Youtube!

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12 | IO L’IMPRESA

La pulizia delle spiagge in particolare è un’esigenza sen-tita in tutto il mondo, le mac-chine di PFG oltre a raccogliere i rifiuti rendono possibile anche l’ossigenazione della sabbia, una funzione molto importan-te per l’ambiente. La PFG srl di Savignano, specializzata da anni in questo settore, nel 2015 festeggia i 30 anni di atti-vità, Michela Paglierani è socia dell’azienda assieme al fratello Massimiliano.

Michela come nasce la PFG? “La PFG viene fondata nel

1985 da nostro padre, Ago-stino Paglierani e un socio, Sebastiano Giovanardi, per progettare e realizzare ‘puli-scispiaggia’, mettendo a frutto la loro esperienza professiona-le nel settore delle macchine per l’agricoltura.

Loro inventano i primi proto-tipi di macchine per la pulizia delle spiagge per poi realizzarli e li chiamano con nomi che si richiamano al mare: Delfino è stata la nostra prima macchi-na, ma ci sono anche Barra-

cuda, Balena, Squalo, Cernia, Orca, Manta e Nemo. Fin da ragazzini io e mio fratello pas-savamo il nostro tempo libero nel capannone con il babbo, perciò per noi è stato del tutto naturale iniziare a lavorare in azienda.”

Quanto ha contato la vicinan-za con la Riviera nella nascita delle vostra attività?

“All’inizio parecchio: dalle esigenze dei clienti per la pu-lizia degli stabilimenti balne-ari e della spiaggia, sono nati i nostri primi macchinari, che si sono andati via via evolven-do nel tempo. Grazie all’espe-rienza acquisita negli anni oggi progettiamo e realizziamo, con sistemi innovativi, puliscispiag-gia professionali ad altissi-me prestazioni, ma semplici nell’utilizzo.

Siamo un’azienda in continua crescita che investe in ricerca e progettazione, cercando sem-pre soluzioni innovative per mi-gliorare la produzione, non è un caso se abbiamo una gam-ma di puliscispiaggia completa

che va dalle piccole semoven-ti a macchine da applicare a trattori di diverse dimensioni e, ultime nate, Puliscispiaggia Uomo a Bordo.”

Qual è oggi la dimensione dell’azienda?

“Siamo 11 persone in azienda e per il mercato estero ci ap-poggiamo su un ufficio esterno. Seguiamo moltissimo il post-vendita e in Italia garantiamo in 24-48 ore l’intervento per ri-mettere a posto il macchinario in caso di problemi, riportando qui in officina il puliscispiaggia e riconsegnandolo sistemato.

Per quanto riguarda la ri-cambistica, utilizzando corrie-ri celeri, riusciamo a garanti-re le consegne in 24-48 ore. Forniamo assistenza mirata e completa con manutenzioni invernali e anche servizio di ri-messaggio. Il servizio di ricon-segna macchine e ricambi che garantisce forniture rapide e tempestive è un elemento fon-damentale per mantenere una relazione positiva con il cliente e fidelizzarlo.”

PFG: I PULISCISPIAGGIA CHE FANNO ANCHE BENE ALL’ AMBIENTEL’azienda compie 30 anni con una nuova sede. Macchinari innovativi con nomi marini: Delfino, Barracuda, Squalo. Grande cura per il cliente e un export che pesa per il 40%

Dalla inventiva di due artigiani un prodotto che ha conquistato mercati nazionali e internazionali

di Maria MaltoniSTORIE DI IMPRESE

Page 13: IO L'Impresa - Novembre 2015

IO L’IMPRESA | 13

01 Michela e Massimiliano Paglierani.

02, 03 Fasi di lavorazione.

02

Il vostro mercato si è allar-gato anche fuori dai confini nazionali?

“La PFG oggi commercializ-za per il 60% i suoi prodotti in Italia e per il 40% li esporta, in particolare nei paesi CEE e USA, ma anche nel resto del mondo, abbiamo clienti in Cina, Emirati Arabi, Brasile. Dove c’è sabbia le nostre macchina pos-sono servire! Un nostro punto di forza è che siamo in grado

di mettere a disposizione del cliente un’offerta completa che spazia, come dicevo, dalle piccole semoventi, a macchine da traino e macchine Uomo a Bordo. Con internet il nostro mercato si è ampliato notevol-mente.”

Qual è il vostro prodotto maggiormente innovativo?

“Nel 2013 abbiamo presenta-to il nuovo modello di ‘Squalo’, che prevede un uomo a bordo ed è macchina completamente idrostatica. I prodotti che re-alizziamo spaziano in diversi settori: la raccolta di rifiuti su spiaggia; la pulizia di campi da golf, ippodromi, parchi giochi. Una gamma di prodotto molto duttile e di diverse dimensio-ni ci consente di soddisfare un mercato sia pubblico che pri-vato.”

Quali sono i prossimi pro-getti?

“Anche se per noi crisi non ha significato riduzione delle ven-dite, i tempi sono cambiati, è più difficile riscuotere i crediti, occorre essere molto attenti,

non basta più la parola come una volta per veder rispettati gli impegni. Nonostante que-sto, proprio in questi giorni abbiamo iniziato la costruzione del nuovo capannone di circa 2.000 mq che ci consentirà di concentrare in un unico spa-zio, a Longiano, le attività che si svolgevano nelle due sedi ope-rative di Savignano e nel vec-chio capannone di Longiano. È l’ultimo progetto avviato da nostro padre, perciò ci teniamo molto.

Sarà l’occasione per rendere più efficienti e razionali gli spa-zi di produzione e magazzino, oggi veramente molto ristretti. Il nostro prodotto, ad eccezione dei motori, è completamente realizzato della nostra azien-da con componentistica di ditte italiane, si tratta perciò di mac-chinari di grande qualità, che durano nel tempo.

Abbiamo clienti che da 25-30 anni continuano a rivolgersi a noi per acquistare un pulisci-spiaggia, ci sarà un motivo se continuano a fidarsi di noi!”

STORIE DI IMPRESEPFG: i puliscispiaggia che fanno anche bene all’ ambiente

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In effetti un recente, ennesi-mo, decreto attuativo del Jobs Act ha stravolto la maxi sanzio-ne per lavoro nero. A partire dal 24 settembre è stato istituito un sistema che prevede l’applica-zione della sanzione a scaglio-ni, che in sostanza delimita un tetto massimo a quota 36mila euro (prima, in teoria, in caso di lavoro nero per periodo molto lunghi la maxisanzione poteva ammontare ad importi molto più alti, perché veniva incre-mentata per ogni singolo giorno lavorato).

Vediamo nel dettaglio che cosa cambia in materia di lotta al lavoro nero.

Le sanzioni vanno a sca-glioni a seconda della durata effettivo del periodo di lavoro nero: da 1.500 a 9.000 euro per ciascun lavoratore sino a 30 giorni di lavoro. L’importo rad-doppia (3.000-18.000 euro per

ciascun lavoratore) da 31 a 60 giorni di lavoro, e raddoppia an-cora (6.000-36.000 euro) oltre i 60 giorni. Per la prima volta, in tema di sanzioni per lavoro nero, trova applicazione l’isti-tuto della diffida. Se il datore di lavoro rispetta le prescrizioni dell’ispettore (trasformazione a tempo indeterminato del lavo-ratore irregolare, regolarizza-zione retributiva e contributiva e pagamento delle sanzioni entro 120 giorni dalla notifica del ver-bale), potrà pagare la sanzione minima prevista per ogni sca-glione (rispettivamente: 1.500, 3.000 o 6.000 euro).

Invece, in caso di utilizzo di la-voratori stranieri o di minori in età non lavorativa, la sanzione è aumentata del 20%.

Ricordo che la normativa pre-cedente prevedeva una scom-posizione della sanzione in una parte fissa (3.900 euro per cia-

scun lavoratore irregolare) e in una parte proporzionale (65 euro per ogni giornata di lavoro irregolare prestata da ciascun lavoratore in nero) senza possi-bilità di diffida.

Vengono modificati anche gli importi delle somme aggiun-tive dovute dal datore di lavo-ro nel caso sia stata disposta la sospensione della attività imprenditoriale per aver im-piegato lavoratori irregolari in misura pari o superiore al 20% del totale dei lavoratori presenti sul luogo di lavoro o per aver commesso gravi e reiterate vio-lazioni in materia di salute e di sicurezza sul lavoro. Ora, infatti, il datore di lavoro, per richiede-re la revoca del provvedimen-to di sospensione, dovrà paga-re almeno 2.000 euro versando subito il 25% della somma e l’importo residuo maggiorato del 5% entro i 6 mesi successivi.

IL CONSULENTE RISPONDE a cura del Team consulenti di CNA

LAVORO NERO: IL DECRETO ATTUATIVO DEL JOBS ACT STRAVOLGE LA MAXISANZIONEApprofondiamo con Giacomo Neri, esperto in legislazione del lavoro di CNA, un aspetto importante del Jobs Act: la lotta al lavoro nero

Vorrei chiedere ai consulenti di CNA come sono cambiate le sanzioni contro il lavoro nero. Ho sentito notizie molto diverse negli ultimi mesi. Grazie

Carlo S. (Forlimpopoli)

Giacomo Neri

Vuoi sottoporre un quesito al Team dei consulenti CNA? [email protected]

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IN BREVE

La sfida dei mercati esteri è alla por-tata anche delle piccole medie impre-se grazie a CNA Romagna Estero, il servizio integrato di CNA Forlì-Cesena, CNA Ravenna e CNA Rimini che ha lan-ciato un progetto di Temporary Export Manager per creare una opportunità di penetrazione dei mercati interna-

zionali, ottimizzando tempi, risorse umane e investimenti economici. Hanno aderito alla prima edizione dell’iniziativa 10 aziende delle tre province, ed altre hanno mostrato inte-resse per il progetto. È già in program-ma pertanto una seconda edizione, che prenderà avvio nella primavera del 2016.

Nella lotta al sommerso l’Agenzia En-trate mette in campo diverse tipologie di strumenti, alcune più note, altre nuo-ve o rinnovate: partendo dagli accerta-menti sugli studi di settore, passando attraverso le comunicazioni di irregola-rità tra dichiarazione iva e spesometro, tra i compensi dichiarati e 770 presen-tato dai clienti, dalle comunicazioni di anomalia degli studi di settore, ai dati di sintesi sulle operazioni finanziarie interne e i movimenti da e per l’estero oltre i 15 mila euro, fino ad arrivare al Nuovo Redditometro.Il Nuovo Redditometro rappresenta un’evoluzione dello strumento prece-dentemente utilizzato dall’Agenzia En-trate per accertare il reddito sintetico delle persone fisiche per le annuali-

tà fino al 2008. Il nuovo strumento si basa sul concetto di “spesa sostenu-ta”; l’Amministrazione Finanziaria in-fatti può risalire al reddito stimato del contribuente sulla base delle spese di qualsiasi genere sostenute nel periodo d’imposta, di cui la stessa abbia co-noscenza attraverso l’impiego di stru-menti sempre più affinati. È fatta salva la prova contraria che le stesse spese sono state effettuate grazie a fonti di reddito diverse da quelle dichiarate, ov-viamente legalmente escluse dal Red-dito complessivo.CNA Servizi Forlì Cesena ti aiuta a va-lutare la congruità del reddito tuo e dei componenti del tuo nucleo famigliare, a valutare la sua capienza al fine di effet-tuare nuovi investimenti patrimoniali,

consentendoti quindi una pianificazione degli stessi grazie all’impiego di consu-lenza appositamente formata e alla di-sponibilità di un software unico. Chiedi informazioni al tuo consulente fiscale.

TEMPORARY EXPORT MANAGER: AVVIATO IL NUOVO PROGETTO DI CNA ROMAGNA ESTERO PER LE PMI

NUOVO REDDITOMETRO: IL FISCO RAFFORZA GLI STRUMENTI ANTIEVASIONE

La Pubblica Amministrazione in ge-nere (comprese Agenzia Entrate ed Equitalia) utilizza sempre più lo stru-mento della PEC (posta elettronica certificata) per effettuare importanti comunicazioni. Recentemente sono stati così notificati dall’Agenzia Entrate questionari per verifiche, inviti al contraddittorio, anomalie studi di settore, anomalie tra di-chiarazione iva e spesometro men-tre Equitalia ha notificato cartelle esattoriali. La valenza della PEC è parificata a quella di una raccoman-data: la presenza di un messaggio (es. cartella esattoriale) sulla propria casella di posta certificata, costitui-sce la notifica dello stesso, indipen-dentemente dalla sua lettura. Si rende quindi indispensabile un mo-nitoraggio costante e puntale della casella di posta certificata. Ram-mentiamo che CNA, in aiuto ai pro-pri associati, offre il servizio in abbo-namento di LETTURA PEC (solo per PEC rilasciate da CNA). Per maggiori informazioni rivolgersi ai colleghi del servizio CREAIMPRESA presso gli uf-fici territoriali.

PEC DA EQUITALIA E AGENZIA ENTRATE

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TERRITORIO

Siamo stati impegnati nelle settimane scorse in un con-fronto a tratti acceso con il Comune di Forlì a proposito della Tari. La normativa in ma-teria è caotica e ogni Comune ha adottato politiche diverse, in un panorama a macchia di leopardo.

Le attuali politiche del nostro Comune in materia, combinan-do la scelta di tassare i magaz-zini a quella di appoggiare il 46% dei costi della raccolta al mondo delle imprese, penaliz-zano le attività economiche.

Al centro del dibattito è stata la questione della tassabilità dei magazzini. A volte la diffe-renza la fa un avverbio: l’uso di “prevalentemente” al posto di “esclusivamente” può portare a un’impresa un risparmio an-che dell’80%.

Vediamo come. La non tassa-bilità è prevista dal Ministero per le attività che producono in via prevalente rifiuti specia-li, indipendentemente dal fat-to che ci sia o meno presenza

umana, in quanto la produzio-ne di rifiuti urbani è conside-rata non apprezzabile. Invece il Comune di Forlì non applica la Tari solo per i locali dove si formano esclusivamente ri-fiuti speciali, a condizione che non vi sia presenza di persone fisiche. È evidente che si tratta di situazioni molto più rare.

Facciamo l’esempio di un’of-ficina meccanica, che per sua natura produce in prevalenza rifiuti speciali (olii esausti, bat-terie ecc.) e in minima parte rifiuti urbani (carta, polvere, rifiuti organici…). Per il Mi-nistero tutta la superficie di officina e magazzino, ufficio escluso, non dovrebbe essere tassata.

A Forlì invece solamente una minima percentuale di super-ficie non viene tassata. Cosa comporta questo per l’impre-sa? Un’officina meccanica di 300 mq (con un ufficio da 20 mq) che nel 2014 spendeva a Forlì 1.197 euro di Tari, adot-tando l’interpretazione del

Ministero si vedrebbe scen-dere la tassa a poco più di 200 euro.

La buona notizia è che il Sin-daco Drei, in sede di Assem-blea CNA, ha deciso di apri-re un tavolo per discutere modifiche all’impianto della fiscalità locale in capo alle imprese.

Questa Amministrazione, all’avanguardia sul sociale e negli investimenti sulla cul-tura, vedi San Domenico, San Giacomo ed Palazzo ex-GIL, pare muovere i primi passi ver-so una riduzione del peso delle tasse che gravano sul mondo imprenditoriale.

È vero, l ’economia non è una delle materie peculiari di competenza delle amministra-zioni comunali, ma determi-nate scelte di fiscalità locale incidono eccome sul rilancio delle imprese, in un momento di svolta come questo. Pren-diamo atto con soddisfazione della disponibilità del Sindaco a ricevere le nostre proposte.

TARI PESANTE, MA IL SINDACO APRE ALLE PROPOSTE DI CNA SULLA FISCALITÀ LOCALEAnche il Comune di Forlì adotta una interpretazione della normativa TARI più penalizzante rispetto a quella del Ministero, ma apre a possibili modifiche condivise

di Riccardo Guardigli

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FORMAZIONE di Gabriele Di Bonaventura

“CNA ha intrapreso la strada giusta per guidare aziende, enti e banche verso una direzione comune che possa portare ad una riqualificazione del nostro territorio”. Questa l’opinione di Makeover costruzioni di Gam-bettola, iscritta nell’elenco del-le imprese qualificate CNA.

L’azienda ha partecipato ai seminari e workshop previsti dal Protocollo per la Riqua-lificazione edilizia e la Rige-nerazione urbana firmato da tutti i 30 Comuni della provin-cia Forlì-Cesena.

Per saperne di più abbiamo intervistato Marino Salvatore, uno dei titolari di Makeover: “se il mercato riuscisse a capi-re la differenza fra un’azienda qualificata e a non confronta-re i preventivi solo in base al prezzo finale, risulterebbe tut-to più semplice e si potrebbe iniziare un cammino comune verso quegli obiettivi che non ci vengono chiesti solo dall’Eu-ropa ma anche dal nostro ter-ritorio. CNA è riuscita a dare

un risvolto concreto e pratico ai propri corsi, basati sul con-fronto diretto con addetti ai lavori, che hanno messo a di-sposizione di tutti la loro espe-rienza. Credo che questa sia la strada giusta per una forma-zione efficace, che potrà por-tare sicuramente a un cambia-mento concreto”.

Ma l’azienda ha a cuore an-che il tema della concorrenza sleale che definisce un “can-cro”, contro il quale non c’è al momento una cura idonea. E continua: “gli enti pubblici de-vono essere coinvolti e devono tutelare tutte quelle aziende che garantiscono, oltre alla qualità delle opere eseguite, una correttezza nei confronti dei propri dipendenti e degli enti stessi”.

Salvatore protesta contro un fenomeno diffuso in un setto-re in crisi da anni, ma propone anche soluzioni: “un modo per risolvere la concorrenza slea-le è quella di informare i com-mittenti (primi responsabili dei

lavori) dei rischi che corrono e del danno che arrecano all’e-conomia della comunità in cui vivono nel momento in cui de-cidono di affidare i lavori ad aziende non in regola. L’ente pubblico potrebbe quindi effet-tuare delle campagne di sen-sibilizzazione e magari ricono-scere degli sgravi contributivi a tutti quei clienti che decidono di affidarsi ad aziende apparte-nenti al Protocollo o comunque ‘leali’”.

“Se le aziende sono chiamate a investire sulla formazione, le banche a loro volta devono sforzarsi e “riaprire i rubinet-ti” – conclude Marino Salvatore – magari concedendo credito agevolato solo a quei clienti che si affidano a imprese certifica-te, qualificate e appartenenti al Protocollo. Proprio come ha fatto Cariromagna, che ha creduto nel progetto Rigene-razione Urbana e ha deciso di sostenerlo con un plafond da 3 milioni di euro per imprese e famiglie”.

RIGENERAZIONE URBANA: L’ESPERIENZA DI MAKEOVER COSTRUZIONIGiudizio positivo sui corsi per le imprese delle costruzioni promossi da CNA: un taglio concreto e pratico, grazie al confronto diretto con addetti ai lavori

Leggi tutta l’intervista qui

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TERRITORIO di Cecilia Milantoni

Sanzvés, Aibâna e Tarbiân/i fa l’om sân (Sangiovese, Albana e Trebbiano fanno l’uomo sano). Questo proverbio romagnolo ha un forte valore evocativo a Pre-dappio dove il vino è visto non solo come alimento ed appor-tatore di forza e di calore, ma anche di piacere per il palato e l’animo, facendo dimenticare fatica e amarezze.

Predappio (La Pré o Dvia in dialetto romagnolo). La storia di Predappio inizia con rare testimonianze archeologiche di epoca preistorica che au-mentano durante l’età romana, sesta provincia sotto l’impera-tore Augusto. Si racconta che il nome derivi dall’insediamento in queste località di una antica famiglia romana: gli Appi. Nella frazione di Fiumana, a confer-ma di ciò, sono state trovate, pochi anni fa, le rovine di due antiche ville romane.

A circa 2 km da Predappio, lungo la valle, era la località nota con il nome di Dovia, pro-babile toponimo romano, Duo

Via, dove nacque Benito Mus-solini. Predappio, vero museo urbano, rappresenta un esem-pio dell’architettura raziona-lista degli anni Venti e Trenta, oggi valorizzata attraverso un progetto internazionale chia-mato ATRIUM (Architecture of Totalitarian Regimes in Urban Managements).

Da non perdere la visita all’ex stabilimento aeronautico Ca-proni in Predappio, preziosa testimonianza di archeologia industriale edificato nel 1935, oggi trasformato in spazio di ricerca universitaria.

Predappio alta è dominata dal-la Rocca risalente alla fine del 1200, costruita su una possente roccia e teatro di lotte feudali tra le famiglie Calboli e Ordelaffi di Forlì. Informazioni derivanti da storie popolari e tradizioni affermano che passaggi sot-terranei collegassero la Rocca di Predappio con le più vicine fortificazioni di Rocca d’El-mici e Rocca delle Caminate.

Passeggiando tra le rigoglio-

se viti con un ottimo Sangiove-se in mano si giunge a Rocca delle Caminate, la quale sorge sul crinale destro del corso del fiume Rabbi, tra il Comune di Predappio e Meldola. Fin dal 997 era soggetta ad Ambrone delle Caminate dal quale passò dopo il 1100 in eredità al figlio. Al centro di numerose lotte per il suo possesso, nel Quattro-cento fu dominio di Domenico Malatesta poi di Pino Ordelaffi. Più volte nella sua storia di-strutta e ricostruita, la strut-tura ebbe il colpo di grazia a causa di un terremoto della fine dell’Ottocento.

A seguito di lavori di riedifica-zione del 1927, fu ristrutturata e destinata in epoca fascista a residenza estiva di Mussoli-ni. Oggi dell’impianto origina-rio rimangono le fondamenta, i bastioni e i camminamenti del Cinquecento. Anche que-sta struttura è stata oggetto di un intervento di recupero nell’ambito di progetti desti-nati alla ricerca.

STORIE DI ROMAGNA E D’ITALIAQuarto appuntamento dei “Viaggi nel Cuore buono d’Italia” per conoscere e scoprire la nostra provincia, la cultura, l’enogastronomia, l’archeologia

DOVE MANGIARE a Predappio:• “Condè” , Azienda

vitivinicola, agriturismo, ristorazione

• “La vecia cantena d’la prè”, ristorante enoteca

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di Maria MaltoniSICUREZZA

CNA si sta facendo interpre-te del disagio e della protesta delle imprese per le continue modifiche delle procedure INAIL, che rendono più difficol-tosi gli interventi incentivanti per migliorare la sicurezza sul lavoro.

Spiega Davide Ghetti, re-sponsabile Servizio Ambiente Sicurezza CNA Forlì-Cesena: “L’artigianato e la piccola e media impresa hanno profuso grande impegno per adeguar-si ad una normativa comples-sa come quella della salute e sicurezza sul lavoro, pensata soprattutto per grandi impre-se. Con impegno, anche econo-mico, notevole che ha prodotto risultati importanti di dimi-nuzione degli infortuni, come emerge anche dalle relazioni dell’INAIL. A questi risultati hanno contribuito gli stru-menti incentivanti con i quali l’INAIL, negli ultimi anni, ha so-stenuto le imprese che investi-vano in salute e sicurezza degli ambienti di lavoro, come il ban-

do ISI e l’oscillazione del tasso per la prevenzione. Esprimia-mo perciò forte contrarietà per il metodo, che INAIL ripropone sistematicamente, di interveni-re in corso d’anno sulle regole e i criteri di riduzione del tasso medio di tariffa.”

Il presidente di CNA Naziona-le Daniele Vaccarino, ha chie-sto all’INAIL modifiche per evitare che sia l’Istituto stes-so a scoraggiare l’adozione di azioni che hanno prodotto una riduzione degli infortuni.

“Infatti ben due interventi dell’INAIL, quest’anno, prose-gue Ghetti, hanno modificato retroattivamente le regole, mettendo in difficoltà le im-prese che hanno investito in sicurezza sul lavoro: il primo ha abbassato la percentuale di riduzione prevista per gli inter-venti di prevenzione già pianifi-cati e attuati dalle imprese nel 2014; il secondo ha modifica-to gli interventi di prevenzione utili per ottenere la riduzione del tasso medio di tariffa 2015,

azioni che le aziende hanno do-vuto pianificare già all’inizio del 2015.”

“Ad aggravare la situazione, conclude Ghetti, nella nuova modulistica si sono privilegiate azioni su sistemi di gestione e di responsabilità sociale, eli-minando quasi tutte le forme di prevenzione più accessibili per micro e piccole imprese. Per esempio: sistema codifica-to di controllo affidato a perso-nale interno o esterno, per la revisione periodica delle con-dizioni di igiene e sicurezza sul lavoro; formazione del datore di lavoro specifica nel proprio settore; utilizzo di ditte spe-cializzate per la manutenzione programmata di attrezzature, macchine o impianti.

In questo modo diventa più difficile individuare le azioni migliorative necessarie per l’accoglimento delle domande. Auspichiamo con forza che INAIL tenga conto dei rilievi e modifichi al più presto le pro-cedure”.

Modifiche retroattive e priorità ad azioni poco accessibili per le PMI sono penalizzanti

CONTINUE MODIFICHE ALLE PROCEDURE INAIL PENALIZZANO LE IMPRESECosì si rendono più difficili gli interventi a sostegno della sicurezza sul lavoro, numerosi casi segnalati anche a livello locale

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BENESSERE

SOVRAPPESO E OBESITÀ PRODUCONO GRAVI DANNI ALLA SALUTE E SONO FATTORI DI RISCHIO PER MOLTE MALATTIEAlcuni semplici consigli per perdere peso in sicurezza

Si deve affrontare il problema con calma e tranquillità senza iniziare diete troppo drastiche o sbilanciate. Diete troppo ridotte (sotto le 1.200-1.300 calorie per le donne e 1.400-1.500 calorie per gli uomini) molto spesso portano ad un recupero veloce di peso. La perdita di peso non dovrebbe superare i 3 o 4 kg al mese, per non perdere troppa massa magra.

I pasti devono essere il più pos-sibile regolari. Bisogna sempre fare colazione, non saltare i pa-sti, non far mai passare molto tempo fra un pasto e l’altro e fare degli spuntini se occorre. Non bisogna “affamarsi” troppo e non si deve abbondare troppo nel pasto serale. Non si devono eliminare mai del tutto i cosid-

detti carboidrati complessi (pane e pasta) che apportano il carbu-rante necessario indispensabile per il buon funzionamento del nostro organismo.

Attenzione ai grassi. Sono gli elementi nutrizionali che appor-tano più calorie (circa il doppio rispetto alle proteine e ai carboi-drati). Condimenti, carni gras-se, formaggi, olio, burro devono essere ridotti. È bene mangiare molta verdura a pranzo e a cena, aiuta infatti a sentirsi sazi con un apporto calorico pressoché nullo e inoltre contiene vitamine e sali minerali importanti per un buon funzionamento del nostro organismo.

La frutta fresca non apporta molte calorie e si può mangiare come spuntino. È necessario

ridurre il consumo di dolci, so-prattutto di bibite zuccherate, cioccolato e pasticceria in ge-nere. Una volta alla settimana si può andare al ristorante senza esagerare con le portate o in pizzeria.

Fare attività fisica, come cam-minare un’ora al giorno, anche senza ridurre ciò che si mangia porta un calo di peso di circa 2 kg al mese. Una attività fisica aerobica (camminata, corsetta, bicicletta o cyclette, nuoto) svolta regolarmente aiuta a perdere peso mantenendo la massa ma-gra e un buon livello di metabo-lismo basale. Solo chi fa attività fisica regolare riesce a perdere peso in maniera stabile. Quasi sempre, chi fa solo dieta, prima o poi recupera il peso perduto.

DR ALDO VALLICELLI - DIETISTA Scuola di Economia e Merceologia degli alimenti Università di Bologna; esercita l’attività di dietista come libero professionista presso la Diabetologia dell’Ospedale Morgagni Pierantoni di Forlì. Collabora con la Pediatria dello stesso Ospedale in un gruppo formato da medici, psicologi ed infermieri che assiste i bambini affetti da Diabete tipo 1.

a cura di Remo Ruffilli

Scopriamo le convenzioni di CNA Cittadini

Per imprese e cittadini c’è un link di opportunità: www.cnacittadinicard.it

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RICETTA DEL MESE

LA RICETTA DI... PIERPAOLO GENTILIUn insolito pollo con profumi mediterranei

Procedimento:Tagliamo il galletto in sedicesimi e poniamolo in una terrina a marinare con il succo di limone, due cucchiai di olio extravergine di oliva, le foglie di salvia e il rosmarino sfogliato, sale, pepe, per circa 6 ore.

Mettiamo poi a cuocere il galletto, con tutta la sua marinata, in una placca da forno a 180° per circa 30 minuti. Durante la cottura aggiungere il brodo per non farlo asciugare troppo.

Ingredienti (per 6 persone)

• 1 galletto di circa 1.300 kg• 200 gr. di succo di limone• ¼ l di panna fresca da cucina

• salvia 5/6 foglie• 2 rametti di rosmarino• sale pepe q.b.• olio extravergine di oliva

GALLETTO AL LIMONE

IL RISTORANTE - PIZZERIA “FUORI PORTA” Ricavato da una antica casa colonica ristrut-turata, è attivo a Cesena dal 1993 e dispone al piano terra di due sale da 40 a 60 posti e di un’ampia veranda fino a 300 posti ed altre due al piano superiore. Negli ultimi anni si è arricchito con una veranda esterna, ideale per consumare le pietanze proposte duran-

te i mesi estivi. Pierpaolo Gentili è uno dei soci e si occupa in particolare della preparazione dei piatti; nel menù è possibile trovare minestre della tradizione romagnola, carne e pesce alla brace, ma anche piatti per celiaci e vegetariani.

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