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LE PMI E LA SFIDA DELLA QUALITÀ. UN’ECONOMIA A MISURA D’ITALIA Fotografia delle piccole medie imprese, spina dorsale del made in Italy INDAGINE Occupazione: continuano i segnali positivi STORIE DI IMPRESE Poderi Dal Nespoli 1929 CONSULENZA Che fine fanno i contratti co.co.pro? OPPORTUNITÀ SAN.ARTI apre al mondo artigiano TERRITORIO A Castrocaro mens sana in corpore sano FORLÌ-CESENA OTTOBRE 2015 www.cnafc.it 1° Supplemento al n. 22/2015 di IMPRESA ARTIGIANA & P.M.I - Anno XIII - Poste Italiane SPA - Sped. abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n. 46) - Art. 1 comma 1, DCB Po – Copia: 0,10

IO l'Impresa - Ottobre 2015

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LE PMI E LA SFIDA DELLAQUALITÀ. UN’ECONOMIAA MISURA D’ITALIAFotografia delle piccole medie imprese, spina dorsale del made in Italy

INDAGINE Occupazione: continuano i segnali positivi

STORIE DI IMPRESEPoderi Dal Nespoli 1929

CONSULENZAChe fine fanno i contratti co.co.pro?

OPPORTUNITÀSAN.ARTI apre al mondo artigiano

TERRITORIOA Castrocaro mens sana in corpore sano

FORLÌ-CESENA OTTOBRE 2015www.cnafc.it

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INTERVENTO

Ultimamente abbiamo regi-strato diversi segnali positivi. Alcuni li abbiamo ripresi nelle prossime pagine: un’indagi-ne nazionale di CNA mostra il grande dinamismo e grande potenziale rappresentato dalle piccole medie imprese in Italia, veri talenti che ci consentono di competere sui mercati interna-zionali tenendo alta la bandiera del nostro paese. Anche i dati sull’occupazione in provincia, monitorati bimestralmente dal nostro Ufficio studi, confermano un trend positivo.

Inoltre, il dato divulgato recen-temente dall’Istat sulla fiducia delle imprese e dei consuma-tori fotografa un cambiamen-to di clima che CNA aveva già colto, una propensione nuova al consumo e agli investimenti che speriamo si consolidi. Ora siamo tutti in attesa che le an-nunciate riforme prendano vita al più presto possibile. I nostri imprenditori hanno bisogno di certezze, di stabilità, di innova-zione.

Il nuovo, quando funziona, ci piace. Tra le nuove politiche del lavoro ci è piaciuto parti-colarmente il Jobs Act, per il suo contenuto ma anche per il metodo usato: nel giro di pochi mesi, abbiamo avuto tutti i de-creti attuativi, evitando che la ri-forma si svuotasse. Un metodo

che purtroppo rimane poco co-mune. Invece le imprese hanno bisogno di certezze. Pensiamo alle disposizioni contenute nel-la Delega fiscale, dall’istituzio-ne dell’Iri, l’imposta sul reddito delle imprese, per dare concreti benefici fiscali alle imprese che reinvestono gli utili nella propria attività, all’esclusione dall’Irap di imprese e professionisti privi dell’autonoma organizzazione.

Mentre siamo in attesa di questi provvedimenti promessi e rimasti in sospeso rimango-no in vigore l’Imu sugli immobili destinati all’impresa, che colpi-sce quanto hanno più a cuore gli imprenditori, il cuore stesso dell’impresa, e storture come lo split payment, che trasforma le imprese in bancomat dello Sta-to, o il reverse charge, al quale l’UE ha dato il via libera a patto che si riducessero i tempi dei pagamenti pubblici alle impre-se, che invece rimangono lun-ghi. Approfittando della Legge di Stabilità si potrebbero elimi-nare perlomeno questi ostacoli, ma ce ne sono tanti altri, al fare impresa. E anche a livello loca-le, bisogna accelerare tutto ciò che va nella direzione di ridurre la burocrazia e rimodulare la tassazione locale, con meccani-smi premianti per chi continua a fare occupazione, investire e credere nel nostro territorio.

Bisogna premiare chi continua a fare occupazione, investire e credere nel nostro territorio

QUALCOSA STA CAMBIANDO. ORA SUBITO LE RIFORMELe imprese hanno bisogno di certezze, di stabilità e di innovazione. Occorre supportare i primi segnali di ripresa con azioni concrete

di Catia Guerrini - Vicepresidente CNA Forlì-Cesena

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ENERGIE NUOVE PER L’IMPRESA

Gli istituti di credito convenzionati sono: Banca Popolare dell’Emilia Romagna, Banco Popolare, Cassa dei Risparmi di Forlì e della Romagna (Gruppo Intesa) e tutte le Banchedel Credito Cooperativo. I progetti dovranno essere conclusi e rendicontati entro il 30giugno 2016.

Per il dettaglio delle spese ammissibili e delle modalità operative di presentazione delladomanda contatta il servizio Credito CNA Forlì-Cesena al numero 0543 770311 o invia una mail a [email protected]

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SOMMARIO

IMPRESA ARTIGIANA & P.M.I Periodico – Aut. Trib. Prato n° 6 del 25/06/04

Chiuso in redazione il 06 ottobre 2015

Direttore responsabile:Barbara Lisei

Direzione e amministrazione:Media Srl – Via Lombarda, 72Comeana – Tel. 055 8716801

www.cnafc.it

Seguici su http://www.facebook.com/cnaforlicesena

http://www.youtube.com/user/cnafc

Coordinamento editoriale: Franco Napolitano

Redazione Forlì-Cesena: Marco Boscherini, Veronica Bridi, Fatima El ghazioui, Silvia Foschi, Riccardo Guardigli, Marco Lucchi, Maria Maltoni, Piergiorgio Matassoni, Massimo Montanari, Franco Napolitano, Davide Prati. Via Pelacano, 29 Forlì - Tel 0543 770200 e mail: [email protected]

Artwork e impaginazione:

Menabò srl - Forlì - www.menabo.com

Stampa:

CILS - Cesena

Hanno collaborato a questo numero:Fabio Bianchi, Andrea Del Seppia, Fausto Folti, Catia Guerrini, Davide Ghetti, Marco Laghi, Marco Martini, Cecilia Milantoni, Stefano Rossi, Remo Ruffilli, Carmelo Salonia, Marinella Secci, Silvia Severi, Vania Vicino.

Fotografie: Archivio CNA, Archivio ER Festival, Friend Studio di Carlo Parrinello (Forlì), Gianluca “Naphtalina” Camporesi, Master Foto di Mirco Ricci (Cesena).

INTERVENTO

Qualcosa sta cambiando. Ora subito le riforme

3

INDAGINE

CNA: occupazione, continuano i segnali positivi in provincia

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RICETTA DEL MESE

La ricetta di… Marinella Secci21

BACHECA

Annunci gratuiti22

PRIMO PIANO

Le PMI e la sfida della qualità. Un’economia a misura d’Italia

8

STORIE DI IMPRESE

Poderi Dal Nespoli 1929: quando la tradizione del vino sposa l’innovazione

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BENESSERE

Irregolarità intestinali e intolleranze alimentari

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OPPORTUNITÀ

SAN.ARTI apre ai titolari, soci e collaboratori ed ai loro familiari

19

PUNTASPILLI

6 Anatocismo fiscaleENERGIE NUOVE PER L’IMPRESA

Gli istituti di credito convenzionati sono: Banca Popolare dell’Emilia Romagna, Banco Popolare, Cassa dei Risparmi di Forlì e della Romagna (Gruppo Intesa) e tutte le Banchedel Credito Cooperativo. I progetti dovranno essere conclusi e rendicontati entro il 30giugno 2016.

Per il dettaglio delle spese ammissibili e delle modalità operative di presentazione delladomanda contatta il servizio Credito CNA Forlì-Cesena al numero 0543 770311 o invia una mail a [email protected]

12

8

17

14

19

IN BREVE

News dal mondo CNA15

IL CONSULENTE RISPONDE

Che fine fanno i contratti co.co.pro?

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TERRITORIO

Mens sana in corpore sano17Dal comune di cesena bandi a sostegno dell’ imprenditoria locale 2015

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Tontini: arte, artigianato e dintorni 18

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PUNTASPILLI

Ricorda che il destino di tutti dipende sempre dalle azioni del singolo.(Alessandro Magno)

“Una grande ingiustizia è stata eliminata. Dopo le pro-teste delle imprese il Gover-no ha deciso di eliminare alla radice l ’anatocismo, ossia l’obbligo di dover pagare al fisco interessi di mora sulle sanzioni e sugli interessi ge-nerati dai ritardati pagamenti di tributi”. Lo ha dichiarato Daniele Vaccarino, Presidente della CNA.

“Abbiamo lanciato questa mobilitazione nel mese di lu-glio per non rivivere un tragi-co film già vissuto, e che nel 2011, dopo le proteste delle

imprese, era stato cancellato. Con altrettanta chiarezza – ha proseguito Vaccarino - oggi esprimiamo apprezzamento per la scelta del Governo, che ha voluto eliminare la crescita inarrestabile del debito fisca-le che, in alcune circostanze, avrebbe potuto portare ad un incremento più che doppio ri-spetto a quello previsto dalle norme attuali”.

“Una scelta lungimirante sul piano sociale – ha concluso Vaccarino - perché stempera i rapporti fra i contribuenti ed Equitalia”.

ANATOCISMO FISCALE

LA FOTOChina Youth Philharmonic Orchestra al San Giacomo

Pubblico entusiasta per l’esibizione della China Youth

Philharmonic Orchestra al San Giacomo a Forlì, nell’ambito di Emilia Romagna Festival

2015, dove i migliori musicisti dei conservatori cinesi si sono esibiti, accanto a virtuosi degli

strumenti tradizionali, in un accattivante repertorio di

musiche cinesi ed europee. Anche quest’anno CNA Forlì-Cesena non ha fatto mancare

il suo sostegno alla prestigiosa iniziativa.

Vaccarino (CNA): apprezziamo la definitiva eliminazione da parte del Governo

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IO L’IMPRESA | 7

Pubblicati i nuovi dati dell’Os-servatorio sull’occupazione, la rilevazione effettuata con cadenza bimestrale dall’Uffi-cio studi di CNA Forlì-Cesena. Che punta i riflettori su tre aspetti: le differenze territoriali, i tipi di contratti e l’andamento dei settori. Il tutto sulla base di un campione di 2.000 imprese (con oltre 11.000 occupati), rap-presentativo del tessuto econo-mico della nostra provincia. Il dato analizzato riguarda i mesi da marzo ad agosto 2015, con-frontando il saldo tra assunti e licenziati rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

“Il dato complessivo – spiega Franco Napolitano, direttore generale di CNA Forlì-Cesena – è sicuramente positivo: nel complesso sono 181 gli occu-pati in più, nel campione pro-vinciale, rispetto allo stesso pe-riodo del 2014. Emergono però

alcune differenze territoriali: il Comprensorio forlivese che copre da solo il 62,5% dei nuo-vi occupati, mentre il 37,5% è nel Cesenate. Si conferma un capovolgimento della tendenza che vedeva storicamente il For-livese come un territorio meno dinamico. Ricordiamo che il saldo dei nuovi occupati che noi monitoriamo viene calco-lato come saldo netto fra nuo-ve assunzioni e licenziamenti. Nell’ultimo anno, le assunzio-ni aumentano del 6,2%, men-tre i licenziamenti calano del -3,1%: un doppio effetto po-sitivo che conferma la ripresa dell’occupazione”.

CNA ha indagato, poi, l’inci-denza dei contratti a tempo indeterminato che, sul totale dei nuovi assunti, è cresciuto di 1,6 punti percentuali rispetto ad agosto dell’anno preceden-te. Nei primi mesi dell’anno si

era evidenziato un picco nelle assunzioni a tempo indetermi-nato, per effetto probabilmente degli sgravi fiscali sulle nuove assunzioni, mentre il dato dei mesi estivi è inevitabilmente contrassegnato dall’elemento della stagionalità.

Il campione delle imprese di CNA è rappresentativo anche dei diversi settori che compon-gono l’economia del territorio. Che non hanno risposto tutti nello stesso modo: “per quanto riguarda i servizi – spiega Na-politano – è significativa la cre-scita dei comparti servizi alla comunità (+9,3%), benessere e sanità (+8,4%), comunica-zione e ICT (+7,5%). Mentre si confermano stabile il settore dei trasporti (+1,2%) e piutto-sto dinamico il comparto ali-mentare (+4,5 %). Si tratta di settori molto legati al consumo privato). Lo stesso per il com-parto delle imprese collegate al mondo ICT, in fase positiva come emerge anche dal rap-porto camerale. Mancano an-cora segnali netti di ripresa per il settore produttivo, se non per i comparti collegati direttamen-te all’export. Complessivamen-te, si tratta di un miglioramento dello stato dell’economia e del-le imprese, che il nostro Osser-vatorio CNA non ha mancato di registrare”.

CNA: OCCUPAZIONE, CONTINUANO I SEGNALI POSITIVI IN PROVINCIA

Il Forlivese si conferma locomotiva per la crescita, col 62,5% dei nuovi occupati in provincia. Bene i servizi, trainati dal consumo privato

I dati dell’Osservatorio sull’occupazione dell’Ufficio studi di CNA Forlì-Cesena

INDAGINE di Veronica Bridi

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8 | IO L’IMPRESA

PRIMO PIANO

Qual è il nostro posto nel mon-do? Quale ruolo spetta all’Italia sulla scena globale del XXI se-colo? Se qualcuno aveva dubbi, la durissima crisi – che, dopo 8 anni, finalmente sembra allenta-re la sua morsa – ci ha insegnato che niente è più come prima, che non basterà tentare di spostare indietro le lancette dell’orologio e tornare alle nostre abitudini. Sul terreno restano imprese, posti di lavoro, e tante presunte certezze: la crisi ha accresciuto le disuguaglianze, reso più ag-gressive le mafie, più intollera-bile la corruzione, mentre resta soffocante la burocrazia. Ma questa stessa crisi ci ha dimo-strato anche che abbiamo tut-te le caratteristiche – talenti, capacità, risorse – per tornare a competere, e vincere. Dob-biamo avere fiducia in questi ta-lenti unici, nelle nostre capacità irripetibili e sempre più richieste sui mercati. Dobbiamo guarda-re al mondo senza complessi, con coraggio, e senza tradire il

nostro dna. Riconoscendo, in-nanzitutto, il valore delle nostre tradizioni, del nostro sapere fare, della bellezza e della cultura: un valore reso ancora più deside-rabile agli occhi esterni, grazie anche all’affermazione di stili di vita e di consumo più sostenibili e responsabili. E dobbiamo rin-novare queste tradizioni, avendo l’ardire di sfidare – tante imprese lo stanno già facendo – le no-vità che il presente e il futuro pongono sul nostro cammino: novità che potremmo cavalca-re, scommettendo sulla ricerca, sulla nostra creatività, sulle po-tenzialità della green economy; e puntando sulle tecnologie avan-zate, sul web, sull’economia del-la condivisione.

Per questo CNA nazionale, in collaborazione con la Fonda-zione Symbola, ha fissato nero su bianco dati di verità che tanti hanno finora sottovalutato – al-tri, addirittura, ignorato o svilito. Un’indagine di grande interes-se, che fotografa quelle piccole

medie imprese italiane, che rap-presentano la spina dorsale del made in Italy.

Parliamo della capacità di in-novare: siamo il secondo paese in Europa, dopo la Germania, per numero di aziende (65.481) che, negli ultimi tre anni, han-no introdotto innovazioni di pro-cesso o di prodotto, innalzando il livello qualitativo delle loro attività. E più dell’80% di que-ste aziende ha meno di 50 ad-detti: segno incontestabile che, se un ostacolo alla capacità di innovare esiste, non sta nelle dimensioni delle nostre PMI. Quelle stesse PMI che guidano la “riconversione verde” dell’oc-cupazione europea: dalla fine del 2014, il 51% delle piccole e medie imprese italiane ha alme-no un green job, più del Regno Unito (37%), della Francia (32%) e della Germania (29%). Puntare sulla sostenibilità e sulla qualità ambientale è una scelta strate-gica che guarda al futuro, che già oggi ci garantisce primati:

LE PMI E LA SFIDA DELLA QUALITÀ. UN’ECONOMIA A MISURA D’ITALIAFotografia delle piccole medie imprese, spina dorsale del made in Italy. Tra manifattura, agroalimentare e turismo, all’insegna di creatività, innovazione e ambiente

Nella nostra provincia sono ben rappresentati alcuni dei nostri fiori all’occhiello: agroalimentare, manifattura, moda, turismo

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IO L’IMPRESA | 9

PRIMO PIANOLe PMI e la sfida della qualità. Un’economia a misura d’Italia

341.500 le aziende italiane (il 22% del totale, addirittura il 33% nella manifattura) che dal 2008 hanno investito nella green eco-nomy, guadagnando in termini di export (tra le manifatturiere, il 44% di quelle che investono green esportano stabilmente,

contro il 24% delle altre) e di in-novazione (30% contro 15%). E che potrebbe, domani, condurci ad una nuova leadership. Siamo già i campioni europei nell’indu-stria del riciclo: a fronte di un av-vio a recupero industriale di 163 milioni di tonnellate di rifiuti su

scala europea, nel nostro Paese – grazie anche a tante piccole imprese della preparazione al riciclo e della manifattura di ri-ciclo – ne sono stati recuperati 24,1 milioni, il valore assoluto più elevato tra tutti i paesi euro-pei (in Germania sono 22,4).

01.

02.

LE PMI ITALIANE SONO PROTAGONISTE NELL’EXPORT, IN ITALIA E IN EUROPAPiccole imprese esportatrici (valori assoluti e quote % sul totale UE, imprese con meno di 50 addetti)

IL MODELLO PRODUTTIVO ITALIANO È TRA I PIÙ INNOVATIVI IN CAMPO AMBIENTALE

Tonnellate di CO2 e di rifiuti per milione di Euro prodotto

FONTE | EUROSTAT

FONTE | Fondazione Symbola e Union-camere, GREENITALY (2013)

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10 | IO L’IMPRESA

PRIMO PIANO

Proprio le PMI emergono per ciò che sono: non un peso di cui liberarsi ma una delle chiavi di volta del made in Italy, tra le più adatte e versatili a mettere a frutto le virtù che in tanti al mondo ci riconoscono

Proprio le PMI emergono per ciò che sono: non un peso di cui liberarsi ma una delle chiavi di volta del made in Italy, tra le più adatte e versatili a mettere a frutto le virtù che in tanti al mondo ci riconoscono. Le mol-te imprese artigiane, le micro e piccole aziende italiane contri-buiscono per oltre 1/5 (22,1%, 77 miliardi di euro) al valore ag-giunto prodotto in Europa dalle imprese della manifattura fino a 50 addetti. Parliamo di quel-

le filiere territoriali che fanno di Brescia e Bergamo le prime due province manifatturiere d’Europa (per valore assoluto), davanti alla tedesca Wolfsburg (e seguite, nelle prime 20, da altre 9 province tricolori, molte delle quali nella nostra regio-ne). Parliamo di quelle imprese che sono un quarto delle PMI esportatrici in Europa (più del-le tedesche: 14,5%), e rappre-sentano ben il 90% del totale delle imprese manifatturiere

esportatrici nel nostro Pae-se: lo zoccolo duro, il volano dell’export nazionale. Una ca-pacità di imporsi fuori dai no-stri confini, anche su mercati poco frequentati, che va legata alla scommessa sulla qualità. Lo abbiamo visto con la scelta della sostenibilità ambientale, con il ruolo dell’innovazione. Lo dimostra il trend dei valori medi unitari dei nostri pro-dotti, che nell’ultimo decennio (2002 - 2015) sono cresciuti a ritmi superiori a quelli degli al-

tri grandi paesi europei: segno che i mercati ci riconoscono un crescente premio di prezzo le-gato proprio alla qualità. Siamo addirittura primi al mondo per valore medio unitario di 255 pro-dotti. Tra cui molti blasoni del made in Italy (dall’agroalimen-tare alla meccanica al mobile e design alla moda), ma anche illustri rappresentanti di settori nuovi e innovativi: si va dai mo-tocicli ai formaggi, ad esempio, dalle borse alle parti di orologi, e poi cappotti, calzature, guanti

e portafogli, ma anche pellicole cinematografiche, funghi e car-ta da riciclare, cinghie di tra-smissione e pannelli di legno, pianoforti a coda, violini e fresa-trici per metalli, bastoni per golf e tavole da windsurf.

Un mondo questo delle PMI, se lo guardiamo bene, che non ci parla solo di competitività, di fatturati e di export: ma che al-lude – a volte incarna – un mo-dello di sviluppo che sa tenere insieme la capacità di compe-tere con la valorizzazione del

03.LA CREATIVITÀ È IL MOTORE DELLA QUALITÀ DEL MADE IN ITALY

Numero di primi, secondi o terzi posti, per numerosità di brevetti di design comunitario, in ciascuna delle 32 classi, 2010 – 2014

FONTE | ISTAT, EUROSTAT

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IO L’IMPRESA | 11

PRIMO PIANOLe PMI e la sfida della qualità. Un’economia a misura d’Italia

04.

05.

L’ITALIA AL TOP MONDIALE DELLA QUALITÀ PER 255 PRODOTTI, PRIMI IN UENumero di prodotti con più alto Valore Medio Unitario (rapporto tra valore e quantità prodotto), 2013

PMI ITALIANE TRA I LEADER DELLA PRODUZIONE DEL VALORE AGGIUNTO NELLA MANIFATTURA EUROPEAValore aggiunto delle piccole imprese manifatturiere (quote % sul totale UE, imprese con meno di 50 addetti)

FONTE | UN-COMTRADE

FONTE | EUROSTAT

capitale umano, tradizione, ter-ritorio e rispetto dell’ambien-te con la crescita economica; produttività, coesione sociale e rispetto di diritti. Un model-lo economico – e sociale – che gravita intorno al concetto di qualità e guarda al futuro; nel quale l’Italia, anche sfruttando

le potenzialità di Expo 2015, ha tanto da dire.

Questo mondo, se vogliamo che il Paese si lasci definitiva-mente alle spalle la crisi, e che torni a guardare a testa alta i partner europei e i competitor mondiali, va valorizzato. Van-no sostenute, e vanno additate

come modelli, le imprese che hanno intrapreso questo cam-mino. Vanno rimossi gli ostacoli che le frenano, per far sì che le storie di successo individuali – e potremmo citarne davvero tante – diventino il successo di un intero sistema produttivo. Il successo di un Paese.

Scarica l’indagine completa:

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12 | IO L’IMPRESA

All’inizio di tutto c’è Attilio Ra-vaioli che nel 1911 apre a Cu-sercoli (Civitella) un’osteria con alloggio e rivendita dei propri vini e nel 1929 pianta i primi filari nel borgo di Nespoli. Se-guono i figli Amleto e Antonio ed i nipoti. Nel 1987 acquistano Villa Rossi, una casa padronale dei primi del ‘900 e costruisco-no la cantina Poderi Dal Ne-spoli che si afferma tra le più prestigiose della Romagna. Dal 2009 l’azienda stringe una col-laborazione con MGM Mondo del Vino: il nuovo assetto so-cietario punta alla valorizzazio-ne, in Italia e all’estero, dei vini romagnoli. Poderi Dal Nespoli è una delle quattro cantine ita-liane del gruppo, al centro di progetti importanti di sviluppo. Ne parliamo con il presidente, Marco Martini.

Perché l’acquisizione di Po-

deri Dal Nespoli da parte di MGM Mondo del Vino?

La Romagna è un territorio dalle grandi potenzialità, in buona parte ancora inespres-

se, e i vini della nostra regione possono sicuramente crescere relativamente alla loro presen-za soprattutto all’estero; Pode-ri Dal Nespoli, storico produt-tore di Sangiovese della Valle del Bidente dove il microclima consente produzioni di grande qualità, è sicuramente azienda che rappresenta l’alto profilo qualitativo dei vini delle no-stre aree.

Cosa è cambiato con questa operazione?

Scopo dell’acquisizione, av-viata nel 2008 e che vede la quarta generazione della fa-miglia Ravaioli con un ruolo centrale in azienda, è far co-noscere sempre di più i vini di Poderi Dal Nespoli all’estero. L’ingresso nella compagine di MGM si accompagna ad im-portanti investimenti: au-mentano i vigneti in proprietà ed in affitto, oggi infatti gestia-mo 160 ettari. Nel 2010 viene costruita la nuova cantina, con linee di produzione rinnova-te. Vinifichiamo in modo tra-dizionale ma con macchinari

d’avanguardia, ad esempio le operazioni di svinatura ven-gono effettuate per caduta e senza l’utilizzo di pompe che potrebbero cambiare il profilo qualitativo del prodotto.

Come riassumerebbe la fi-losofia aziendale?

Il vino non si limita alla botti-glia, attraverso il vino si può conoscere un intero territo-rio, la sua storia, le sue per-sone. Per fare questo abbiamo organizzato, soprattutto all’e-stero eventi collegati al cibo ed alle tradizioni locali con chef stellati o con esperte come le “Mariette”. Il vino ha un valore olistico che investe tanti aspetti della nostra vita, dalla cura del territorio, al tentativo di ridur-re l’impatto ambientale delle nostre azioni, dalla valorizza-zione del lavoro in vigna al co-municare in modo moderno ed autentico i nostri vini.

Quali sono i principali mer-cati?

Il primo è quello domestico: in Emilia Romagna siamo la prima cantina distribuita nel-

PODERI DAL NESPOLI 1929: QUANDO LA TRADIZIONE DEL VINO SPOSA L’INNOVAZIONEUna cantina di eccellenza del territorio alla conquista dei mercati esteri

Attraverso il vino si può conoscere un intero territorio

di Maria MaltoniSTORIE DI IMPRESE

Vuoi raccontare la tua esperienza imprenditoriale? Scrivi a [email protected]

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IO L’IMPRESA | 13

01, 02 Fasi di lavorazione

03 Mauro Martini, presidente di Poderi Dal Nespoli

02

la ristorazione. All’Italia se-guono Regno Unito, Canada, e ultimo importante risultato è l’inserimento del Prugneto nel monopolio di stato Svede-se, il Systembolaget; rilevanti anche le esportazioni in USA, Germania, Giappone, Irlanda e Perù. Nei maggiori ristoran-ti di tutto il mondo Poderi Dal Nespoli ha portato i vini di una terra che tra i suoi valori ha l’accoglienza e la convivialità, legando il piacere del cibo e di

un buon vino prodotto in modo sostenibile ad una prospetti-va di valorizzazione turistica. Per questo abbiamo creato La Bottega del Vino dove poter acquistare vini e prodotti Ne-spoli Food.

Che cosa intende per vino prodotto in modo sostenibile?

Mi riferisco alla nostra at-tenzione per l’ambiente, che parte dal vigneto praticando i principi della lotta integrata. Recuperiamo calore dai gruppi

di refrigerazione, compressori, mentre gli impianti fotovoltaici garantiscono oltre il 90% del fabbisogno elettrico della can-tina. Ricicliamo l’acqua utiliz-zata nei cicli di produzione, che viene depurata per impiegarla nella pulizia e nell’irrigazione; inoltre, per garantire minor dispersione del calore tutte le strutture sono coibentate.

Quali nuovi programmi in arrivo?

A fine anno sarà ultimato il Bed& Breakfast ed avranno avvio nuovi progetti, eventi collegati al turismo sportivo, dopo quelli estivi. Credo molto nel potenziale turistico della Vallata e del nostro vino, per questo puntiamo a farlo co-noscere dove viene prodotto. Abbiamo in programma molti appuntamenti: nel 2015 e nel 2016 sono previsti corsi con l’associazione sommelier, in vista del Natale ci sarà una scuola di cucina con i miglio-ri pasticceri del territorio, per presentare i dolci da abbinare ai nostri passiti.

STORIE DI IMPRESEPoderi Dal Nespoli 1929

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14 | IO L’IMPRESA

In effetti il Jobs Act ha defini-tivamente archiviato sia le col-laborazioni a progetto che le associazioni in partecipazione. Le collaborazioni a proget-to non potranno più essere stipulate ex novo, né potran-no essere prorogate quelle in scadenza. Potranno persistere, transitoriamente, solo quelle non scadute. La nuova regola-mentazione cancella le co.co.pro legate a progetto e risultato (disciplinate dal d.lgs.276/2003 e modificate dalla l. 92/2012) ma, fatto salvo il testo dell’art 409 c.p.c., non elimina total-mente le collaborazioni in forma autonoma (pre-riforma Biagi) e permette di stipula-re contratti di “co.co.co”. Bi-sognerà verificare che nella collaborazione vi sia totale assenza del vincolo di subor-dinazione e che le prestazioni di lavoro non siano esclusiva-

mente personali. Inoltre, non potrà essere il committente a decidere tempo e spazio di svolgimento della prestazione lavorativa.Per effetto della legge, oltre alle collaborazioni che presen-tano i requisiti indicati, restano quelle stipulate su previsione dei CCNL, quelle per professio-ni intellettuali regolamentate da Albi quelle per componenti di organi di amministrazione, controllo di società, collegi e commissioni. Restano infine possibili le collaborazioni a favore di as-sociazioni e società sportive dilettantistiche affiliate alle federazioni sportive nazionali o al CONI.Dal 1 gennaio 2016, perciò, sarà necessario verificare se sussistono i presupposti per le collaborazioni cosiddet-te “genuine”, che potranno

proseguire. Per le altre sarà possibile valutare dei percorsi di stabilizzazione, benefician-do dei vantaggi previsti dalla normativa. Per accedervi le parti dovranno sottoscrive-re congiuntamente un atto di conciliazione presso la Direzio-ne Territoriale del lavoro o le commissioni di certificazione e il rapporto di lavoro instaurato non dovrà essere interrotto nei 12 mesi successivi, tranne nei casi di giusta causa o giustifi-cato motivo soggettivo.Novità anche per i contratti di associazione in partecipazio-ne con apporto di lavoro: quelli con persone fisiche alla sca-denza non potranno più essere rinnovati, potranno restare in essere solo quelli sottoscritti a tempo indeterminato. Re-sto valido, invece, questo tipo di contratto quando coinvolge persone giuridiche.

IL CONSULENTE RISPONDE a cura del Team consulenti di CNA

CHE FINE FANNO I CONTRATTI CO.CO.PRO?

Molte imprese ci chiedono che cosa cambia col Jobs Act. Risponde Silvia Severi, esperta in legislazione del lavoro che fa parte del Team consulenti di CNA

Da quello che leggiamo sui giornali pare che con il Jobs Act i contratti co.co.pro saranno completamente soppressi, anche per le piccole imprese. Se è vero, da quando scatta questa novità? E come ci dobbiamo regolare con i contratti già in essere? Grazie

Marisa F. (Cesena)

Silvia Severi

[email protected]

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Il tema della sicurezza stradale è purtroppo sempre più sotto gli occhi di tutti. E i dati ci dimo-strano quanto sia importante l’attività di prevenzione, per ri-durre il numero e la gravità de-gli incidenti.Va in questo senso l’attività, promossa da CNA, di forma-zione alle imprese che si tro-vano a svolgere delle attività in presenza di traffico veico-lare. Pensiamo, solo per fare qualche esempio, ad attività quali: lavori stradali, segnale-tica, manutenzione fognature, pubblica illuminazione, instal-

lazione insegne e cartelloni-stica, sfalcio e potatura verde pubblico, soccorso stradale e molte altre. La normativa impone una for-mazione specifica alle impre-se che svolgono la loro attività professionale impegnando sedi stradali con possibile deviazio-ne della circolazione veicola-re (decreto interministeriale 4 marzo 2013 emanato in attua-zione dell’articolo 161-bis del decreto 81/08).Tale formazione obbligatoria riguarda sia gli addetti all’in-stallazione e alla rimozione della segnaletica occorrente nei cantieri stradali, sia coloro che svolgono attività lavorativa in presenza di traffico veicolare. Tutti questi lavoratori dovranno essere formati attraverso uno specifico corso base di otto ore, mentre coloro che sono prepo-sti alla gestione della squadra dovranno frequentare un corso di dodici ore. “L’obbiettivo dell’attività forma-tiva – spiega Davide Ghetti, re-sponsabile del servizio Ambien-te e Sicurezza di CNA – è quello di fornire tutte le informazio-

ni, per la salvaguardia della sicurezza di chi circola e di chi opera sulla strada o nelle sue immediate vicinanze. I corsi, dal taglio molto pratico, spie-gheranno come mettere in atto tutti gli avvisi necessari, se-gnalando tempestivamente le eventuali anomalie, informando gli utenti, e guidandoli a tenere un comportamento adeguato in situazioni non abituali. Con l’o-biettivo di garantire, oltre alla sicurezza, anche una adeguata fluidità della circolazione”.“Questi percorsi – conclude Ghetti – si inseriscono tra le tante attività svolte da CNA per promuovere la sicurezza sui luoghi di lavoro. Basti pensa-re al grande supporto che ogni anno diamo alle imprese che, col nostro aiuto, riescono ad ac-cedere ai contributi del bando Inail. Inoltre, chi si affida a noi ha la certezza di essere in re-gola con tutti gli adempimenti e di ricevere tutte le informazioni sul suo settore”.Per maggiori informazioni è possibile contattare gli uffici Ambiente Sicurezza, presenti in tutte le sedi CNA.

SICUREZZA PER CHI LAVORA SULLE STRADE: L’IMPEGNO DI CNA

La Regione Emilia Romagna ha recentemente istituito l’Albo delle imprese forestali. L’iscrizione sarà gratuita e volontaria, ma sarà condizione necessaria per avere assegnati lavori di taglio boschivo e lavori forestali su aree di privati; per ottenere in gestione aree pastorali di proprietà pubblica; per eseguire lavori forestali affidati dalla Pubblica amministrazione. Gli interessati si potranno iscrivere entro il 30 novembre 2015, attraverso la modulistica scaricabile dal sito della regione: http://ambiente.regione.emilia-romagna.it/parchi-natura2000/foreste/albo.

Per informazioni: tel. 051.527.6080/6094, e-mail: [email protected].

NOVITÀ PER CHI LAVORA IN AMBITO FORESTALE: LA REGIONE ISTITUISCE UN ALBO

IN BREVE

Corsi di formazione specifica dedicati alle imprese che si trovano a svolgere la loro attività in presenza di traffico.L’importanza della prevenzione

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IN BREVE

Privacy: videosorveglianza e nuovi controlli sui lavoratori

Il decreto attuativo del Jobs Act modifica l’art 4 dello Statuto dei lavoratori. Opportunità e rischi per le imprese

Novità in ambito privacy col decreto attuativo del Jobs Act, che modifica l’art 4 dello Statuto dei lavoratori. È stata introdotta, di fatto, la possibilità per i datori di lavoro di avvalersi di strumenti di controllo indiretti dei lavoratori, con finalità anche disciplinare. Questo riguarda sia i sistemi di videosorveglianza (che prima erano esclusi), sia gli strumenti di lavoro assegnati in dotazione ai lavoratori (pc, tablet, cellulari…). Data la delicatezza del tema, ai datori di lavoro è consigliabile una certa prudenza, per lo meno in questa fase iniziale. Va specificato, ad esempio, che per alcune misure, come le riprese con videocamere, occorre preventivamente un accordo sindacale.Bisognerà, poi, comprendere meglio che cosa significhi l’obbligo di adeguata informativa previsto nei confronti dei lavoratori e il richiamo al rispetto delle norme sulla privacy. Le quali, ad oggi, prevedono in questi casi l’adozione di un regolamento aziendale.

Per informazioni più dettagliate potete contattarci all’indirizzo [email protected].

Si amplia il ventaglio delle categorie ricomprese nel MEPA, il Mercato elet-tronico attraverso il quale la Pubblica amministrazione acquista beni e ser-vizi. Le imprese interessate potran-no ora proporre anche servizi quali: diagnostica degli edifici, segnaletica stradale, anagrafica tecnica per la co-stituzione del catasto stradale, moni-toraggio ambientale, servizi invernali di sgombero neve e ripristino della viabilità, bill audit.

Due in particolare, per la novità del tipo di servizio, meritano un ap-profondimento: la diagnostica degli edifici e il bill audit. Nel primo caso, la necessità nasce dall’esigenza di si-curezza, attualmente non sempre ga-rantita all’interno degli edifici in uso alle PA e, in particolare, delle scuole. Sono numerosi i casi di distacchi di intonaco, sfondellamento e cedimen-to di controsoffitti. È previsto, quindi,

un servizio di “indagini non strutturali su solai e controsoffitti”. Ma il servizio comprende anche molto altro.

Infine il bill audit, che consiste nel controllo delle fatture relative alla for-nitura di energia elettrica e/o di gas naturale, per verificare la corretta ap-plicazione dei costi energetici, sia per la parte negoziabile della fornitura (la “Quota Energia”), sia quella inerente gli Oneri di Sistema.

Tutte le novità sono state recepite nel Portale acquisti in rete, le imprese possono già presentare la propria do-manda di abilitazione. Naturalmente i consulenti CNA sono a disposizione delle imprese interessate per avere il supporto necessario.

Per maggiori informazioni potete contattarci all’indirizzo [email protected].

IL MEPA SI APRE A NUOVE MERCEOLOGIEAl Mercato elettronico della PA ora possono accedere nuovi servizi

Cosa ne pensate del Jobs Act e delle novità introdotte?Scrivi sulla nostra pagina FB

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TERRITORIO di Cecilia Milantoni

Ormai giunti all’autunno il nostro corpo necessita di pre-pararsi gradualmente al fred-do. E ciò che può aiutarci è sicuramente un giro a Castro-caro Terme e Terra del Sole.

Citata da Dante nella Divi-na Commedia in un canto del Purgatorio, Castrocaro Ter-me, stimata stazione termale dalla fine del 1800, dista da Cesena circa 40 km e da Forlì poco più di 10 km.

Nota per le proprietà bene-fiche delle acque terapeu-tiche, Castrocaro risulta sin dal VI secolo a.C. un punto di collegamento culturale tra la Romagna e l’ambiente mar-chigiano umbro-piceno. Ciò è riscontrabile grazie al ritrova-mento di bracciali in bronzo, spille (fibule) e un affibbiaglio per cinturone, tipico degli abi-ti maschili durante l’età del ferro. Sono oggetti di straor-dinaria raffinatezza, realiz-zati da artigiani specializzati che probabilmente operavano

2500 anni fa su una vasta area territoriale compresa tra Bo-logna e Forlì, oggi conservati presso il Museo Archeologico “A. Santarelli” di Forlì.

Dopo una invitante colazione tra suggestioni in stile liber-ty, da non perdere è la visita al complesso architettonico termale in pura tendenza art déco, che dagli anni trenta si erge elegante tra marmi colo-rati e mattoni iridescenti.

A pochi minuti a piedi dalle terme si giunge alla Fortez-za, collocata con fierezza sul-la cresta di una antichissima scogliera di origine preistori-ca. Punto strategico di avvi-stamento sin dagli inizi della civiltà, la rupe di appoggio durante il Medioevo segnava il confine che divideva il regno dei Longobardi dai domini bi-zantini.

A partire dal Mille la For-tezza ha percorso la storia per centinaia di anni, mutan-do la veste a seconda della

proprietà, ma rimanendo un complesso fortificato medie-vale che, oggi, dopo 300 anni di abbandono viene riportato alla luce per essere ammirato nel suo antico splendore.

Questo territorio profuma di storia e, proseguendo in di-rezione Forlì, si entra in una vera città fortificata di epo-ca rinascimentale: Terra del Sole. Sorta per volontà di Co-simo I de’ Medici, Granduca di Toscana, è uno dei pochi centri urbani a vantare una precisa data di fondazione: l’8 dicem-bre 1564.

Esempio di architettura rina-scimentale, la Piazza d’Armi, detta anche Piazza Maggiore, da alcuni anni sede di una pre-stigiosa manifestazione cano-ra di livello internazionale, è il vero centro cittadino secondo lo schema della “città a mi-sura d’uomo” tracciato da Francesco di Giorgio Martini, architetto e teorico dell’archi-tettura (1439-1501).

MENS SANA IN CORPORE SANOTerzo appuntamento dei “Viaggi nel Cuore buono d’Italia” per conoscere e scoprire la nostra provincia, la cultura, l’enogastronomia, l’archeologia

COSA COMPRARE a Castrocaro:• Tele stampate da Stramiello• Ferro battuto da

Tarrabusi Marino

DOVE MANGIARE:• Ristorante La

Cantinaza• Pasticceria Gran

Caffè 900• Circolo Gruppo

Alpini

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TERRITORIO

Silvano Tontini, classe 1940: una vita passata a dar forma e sostanza alle proprie passioni. Siano la manualità dell’artigia-no che per 50 anni ha tradotto in soluzioni innovative le esigenze dei clienti (suo il primo silos in vetroresina) o gli affascinanti “termometri di luce” (lampioni di 15 metri) che ornano la piaz-za Zabalburo a Bilbao, oppure le opere che in questi giorni ac-compagnano le manifestazioni per il centenario della morte di Renato Serra, a cui Tonti-ni si sente fortemente legato. L’ultima sfida di Tontini è legata all’Eroico Manoscritto: un vo-lume alto più di 2 metri e lar-go 1,5 che Cesena donerà alla Biblioteca Malatestiana. Per un’opera di queste dimensioni non si poteva usare la perga-mena e sfogliandola si doveva avere l’impressione di tocca-re pagine vere. Un problema

all’apparenza insormontabile ma, come spesso è accaduto, Tontini ha trovato la risposta con un’idea innovativa. Due fogli di tela di lino, con all’in-terno un’anima di silice. Anche per la rilegatura la soluzione è stata trovata con fibre ad alta tecnologia, usate normalmente in aeronautica. “In tutto quel-lo che faccio metto una gran-de passione e libero le mie emozioni, così come sempre, per 50 anni, ogni giorno nella mia azienda”, dichiara Tonti-ni. D’altra parte, l’artigiano e l’artista hanno sensibilità co-muni e non si può essere l’uno se non si è anche un po’ l’al-tro. L’importante è non ridurre il tutto a un fine utilitaristico, ma agire e ragionare secondo principi di solidarietà e umani-tà, non attardandosi al passato e con una spiccata attenzione al futuro.

TONTINI: ARTE, ARTIGIANATO E DINTORNI

Il Comune di Cesena ha ema-nato due nuovi bandi vol-ti a sostenere le imprese del territorio, la scadenza per la presentazione delle do-

mande è il 31 ottobre 2015. Il primo bando prevede l’eroga-zione di contributi a fondo per-duto per le nuove attività nate a Cesena nel periodo 1 ottobre 2014/30 settembre 2015 (pla-fond 300mila euro). Possono richiedere i contributi ditte in-dividuali e società che abbiano avviato attività in centro storico dal 1 ottobre 2014 al 30 settem-bre 2015; le ditte operanti nel comune di Cesena che abbiano attivato contratti di lavoro dal 1 ottobre 2014 al 30 settembre 2015; giovani imprese under 40 costituitesi dal 1 gennaio 2014 al 30 settembre 2015. Il secondo bando riguarda la cosiddetta “no tax area”, che permetterà alle aziende di

nuova costituzione di ottenere il rimborso di alcune imposte (IMU, TASI, TARI, COSAP, im-posta sulla pubblicità) nei pri-mi tre anni di attività (plafond 150mila euro). Il bando per contributi per contributi mette a disposizio-ne da un minimo di 500 sino a un massimo di 4.000 euro, a seconda del numero dei di-pendenti e delle dimensioni del locale che ospita l’attività. Il secondo bando prevede il rimborso di: IMU, TASI, TARI, COSAP, imposta sulla pubbli-cità per il periodo 1/1/2014 - 31/10/2015.Per informazioni contattare gli uffici Crea Impresa di CNA Ce-sena (0547 365611).

DAL COMUNE DI CESENA BANDI A SOSTEGNO DELL’ IMPRENDITORIA LOCALE 2015

L’Antica Cascina, caseificio forlivese associato a CNA, ha vinto il “Platinum Award” al Bel-lavita Expo a Londra. Si tratta del più grande evento del Regno Unito dedicato alle eccel-lenze alimentari. L’impresa, che da anni punta decisamente sull’export, ha presentato il meglio della sua produzione, facendo degustare una gamma di formaggi pecorini stagionati e affinati.

FORMAGGI DELL’ ANTICA CASCINA TRIONFANO IN UK

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OPPORTUNITÀ

CNA è lieta di informare tutti gli associati che il Fondo SAN.ARTI. (Fondo di Assistenza Sa-nitaria Integrativa per i Lavora-tori dell’Artigianato), nato per garantire una importante pro-tezione socio sanitaria integra-tiva ai dipendenti delle imprese artigiane e delle imprese che applicano CCNL dell’artigiana-to, ha aperto le proprie iscri-zioni anche agli imprenditori artigiani, soci, collaboratori e loro familiari.L’estensione della copertu-ra sanitaria a tutto il mondo dell’Artigianato rappresenta un grandissimo risultato rag-giunto grazie all’intenso lavo-ro della CNA che, insieme alle altre parti sociali, è stata de-terminante per la costruzione di un modello di welfare con-trattuale esteso a tutti i sog-getti del mondo delle imprese artigiane: dapprima il lavorato-

re dipendente e i suoi familiari e ora l’imprenditore artigiano e i suoi famigliari.SAN.ARTI. in questo contesto mette a disposizione una im-portante protezione socio-sanitaria, integrativa delle prestazioni rese dal S.s.n., con una particolare sensibili-tà e attenzione ai temi della maternità, dell’infanzia, della prevenzione.Le prestazioni:• Prestazioni gratuite di check-up,• Visite specialistiche,• Prestazioni di alta specializ-zazione (diagnostica e terapia),• Ticket per diagnostica e pron-to soccorso,• Implantologia odontoiatrica,• Ricovero in istituto di cura per grande intervento chirurgico,• Consulenza medico-farma-ceutica gratuitaTitolari, soci e collaboratori

possono usufruire anche delle seguenti prestazioni sanitarie:• Pacchetto maternità,• Neonati,• Indennità di convalescenza a seguito di intervento,• Indennità in caso di invalidità permanente

L’iscrizione di titolari, soci, collaboratori e relativi fami-liari è volontaria e si effettua attraverso un modulo disponi-bile sul sito http://www.cnae-miliaromagna.it/sanarti. Può essere effettuata dal 1 giugno al 31 ottobre di ogni anno.Per ulteriori informazioni è possibile contattare:i referenti CREAIMPRESA degli uffici ter-ritoriali, oppure Fabio Bianchi, CNA Cittadini Forlì-Cesena - tel 0543 770125 - e-mail [email protected], oppure è possibile mandare un’e-mail a [email protected].

Una particolare attenzione va ai temi della maternità, dell’infanzia e della prevenzione

SAN.ARTI APRE AI TITOLARI, SOCI E COLLABORATORI ED AI LORO FAMILIARIUn grandissimo risultato raggiunto grazie all’intenso lavoro della CNA. Come fare per aderire

di Fabio Bianchi

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BENESSERE

IRREGOLARITÀ INTESTINALI E INTOLLERANZE ALIMENTARIUn problema che riguarda un numero sempre maggiore di persone, una dieta corretta aiuta

Frequente nella popolazione moderna, correlata a fattori nu-trizionali, è la sindrome del colon irritabile, più nota come colite; una malattia funzionale ad an-damento cronico, caratterizzata da dolore/fastidio addominale e gonfiore, in associazione ad irregolarità intestinale. Spesso si cercano rimedi che aiutano a calmare i sintomi affidandosi a persone che non hanno la ne-cessaria professionalità o a test privi di validazione scientifica, senza rivolgersi a professionisti sanitari per valutarne cause e rimedi, fra cui quello nutrizio-nale, spesso risolutivo. Queste alcune cause ricorrenti.Intolleranza al lattosio: dovuta alla carenza dell’enzima Beta

galattosidasi che non consente di assimilare tale zucchero pre-sente nei latticini che fermentato dalla flora batterica intestinale produce gas e gonfiori addomi-nali. Si consiglia una dieta con alimenti a bassa concentrazione di lattosio, ma non l’esclusione totale, che comporterebbe non stimolare la produzione di Beta galattosidasi da parte dell’in-testino. Glutine: sostanza lipoproteica utilizzata in alte concentrazioni nelle farine. È spesso implicata in casi di intolleranza quali la celiachia, con conseguenze di malassorbimento intestinale, meteorismo, irregolarità dell’al-vo. Il quadro va valutato con spe-cifici esami di laboratorio ed

endoscopici e trattato con una dieta aglutinata. Nei pazienti non celiaci, ma con colon irritabile, una dieta a ridotto contenuto di glutine può avere effetti mi-gliorativi. Disbiosi: una popolazione batte-rica intestinale non in equilibrio è spesso fattore, sottovalutato, causa di irregolarità intestinale e meteorismo. Tale problematica di disbiosi “SIBO” va valutata con esame del respiro chiamato Breath Test. Un’integrazione con specifici fermenti lattici probio-tici può aiutare a ristabilire il corretto equilibrio intestinale sotto valutazione dello speciali-sta gastroenterologo, che potrà decidere se associare una tera-pia antibiotica idonea.

DR ANDREA DEL SEPPIA - NUTRIZIONISTA Nutrizionista; laurea magistrale in Scienze della Nutrizione Uma-na Facoltà di Medicina e Chirurgia Università di Perugia; laurea in Scienza e Tecnologia Alimentare; iscritto Ordine Nazionale Biologi Sez. A. Opera nel Servizio nutrizione e dietetica della Casa di Cura Malatesta Novello a Cesena ed è responsabile dell’Area nutrizione e studio composizione corporea dell’AC Cesena Calcio. Riceve a Ce-sena, Forlì, Forlimpopoli, Savignano e Fusignano. Per informazioni: [email protected]

a cura di Remo Ruffilli

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RICETTA DEL MESE

LA RICETTA DI... MARINELLA SECCIPer chi ama delicati abbinamenti di pesce nostrano e pasta fatta in casa

Procedimento:Prima di tutto si prepara la cre-ma con crostacei e del pesce bianco fresco che si può trovare alla giornata, solitamente so-gliola o merluzzo. Dopo avere ripulito il pesce e i crostacei da lische e gusci, viene macinato

il tutto sino a divenire finissi-mo e assumere la consistenza di una vera e propria crema. Al momento della messa in tavo-la, alla crema di pesce che sta cuocendo nella padella si ag-giunge un mestolino di panna

fresca da cucina e si amalgama il tutto, mentre in un secondo tegame si fa sobbollire il cap-pelletto fatto a mano a fuoco lento. Infine si fa saltare tutto insieme per pochi minuti e così il piatto è pronto. Buon appetito!

Ingredienti (per 2 persone)

• 500 gr di cappelletti

• 20 gr dicrema di pesce

• ¼ l di panna fresca da cucina

CAPPELLETTI ALLA CREMA DI PESCE

MARINELLA SECCI Insieme al marito Claudio Mancini e al figlio Michols, Marina è dal 1999 alla gestione del ristorante Oasi di Savignano Mare (via Matrice destra 26) dove ha porta-to la sua trentennale conoscenza della ristorazione e della buona cucina sia di pesce che di carne. Qui infatti è possibile trovare prodotti classici della cultura ita-liana ed emiliano-romagnola in particolare, così come piatti adatti ai palati più difficili e alle nuove sfide della ristorazione costituite dalle allergie alimentari. E se non dovesse bastare, dal forno a legna pizze e crostini per tutti i gusti!

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VENDESI attività di panificio pasticceria dettaglio e ingros-so, a Forlì in zona di forte passaggio. Per info 346 3364171.

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VENDESI attività di piadineria in via di forte passaggio nel centro di Forlì, zona universitaria. Il locale si gestisce in 2/3 persone, il titolare è disposto all’affiancamento ini-ziale. Prezzo trattabile. Per info telefonare al numero 346 5434626

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Dal 18 ottobre 2015, non si dovrà più esporre il contrassegno assicurativo sul parabrezza dell’au-to perché il controllo della copertura verrà effet-tuato attraverso la verifica della targa, nel corso dei posti di blocco attuati dalle Forze dell’Ordine o utilizzando i dispositivi di controllo a distanza come i tutor, gli autovelox e le telecamere posizio-nate in prossimità dei varchi ZTL, che abbineranno automaticamente la targa con il registro delle po-lizze assicurative RC Auto. Così si potrà verificare quali veicoli sono in regola e quali circolano senza copertura e sarà più facile contrastare l’evasione assicurativa. Le compagnie assicurative avranno l’obbligo di comunicare in tempo reale i dati, per aggiornare la banca dati.

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