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1 Bollettino n. 5 del Rotary Club Sesto Milium Centenario - Distretto 2040 Domenica 14 Febbraio 2010 Anno Rotariano 2009/2010 Il R.C. Sesto Milium Centenario e il libro sugli affreschi del Bernardino Luini Il Rotary Club Sesto Milium Centenario che ha promosso la riproduzione degli affreschi del Luini, ricollocandoli nella loro sede originaria di Villa Pelucca, pubblica ora un libro, che riporta tutti gli affreschi riprodotti. La presentazione di questo libro è stata fatta dal nostro Presidente Pier Mario Biava. Riportiamo di seguito tale presentazione. E’ un vero piacere vedere la pubblicazione di questo libro, in cui vengono riprodotti gli affreschi del Luini, che originariamente abbellivano le stanze dell’attuale Villa Pelucca di Sesto San Giovanni. Il libro corona l’impegno biennale del Rotary Club Sesto Milium Centenario, che ha inteso con quest’opera diffondere la conoscenza di un patrimonio importante della città, custodito nella Pinacoteca di Brera. L’impegno del Rotary Club Sesto Milium Centenario di riportare alla luce gli affreschi del Luini, riproducendoli fedelmente nelle loro dimensioni e ricollocandoli nella loro sede originaria e poi di dar la luce a questo libro, nasce dalla consapevolezza che i beni artistici e culturali di una città, così come di una nazione, costituiscono un patrimonio fondamentale, che illustra e rappresenta la complessità di una civiltà condivisa. La riproduzione di questi affreschi, che ora abbelliscono nuovamente Villa Pelucca, avrà la funzione di stimolare non solo la cittadinanza, ma un pubblico più vasto, specie quello giovanile, ad approfondire la propria storia e le proprie origini comuni. E’ doveroso a questo punto ricordare che la realizzazione di riportare in Villa Pelucca gli affreschi è stata resa possibile attraverso l’impegno e la collaborazione di molteplici istituzioni ed attori sociali. Anzitutto va ricordato l’impegno del Comune di Sesto San Giovanni, che ha aderito immediatamente all’iniziativa del Rotary, non appena il Club ha manifestato l’intenzione di assumersi questo compito. L’azione del Comune è stata di stimolo per la Presidenza di Villa Pelucca perché questa si attivasse a recuperare le sale, in stato di abbandono, in cui dovevano essere ricollocate le riproduzioni degli affreschi. La Bacheca del Sesto Milium PRESIDENTE Pier Mario Biava E-mail: [email protected] VICE PRESIDENTE Alberto Ceppi E-mail: [email protected] SEGRETARIO Mario Santi E-mail: [email protected] PREFETTO Stefania Vangeli E-mail: [email protected] TESORIERE Fausto Dell‟Orto E-mail: [email protected] ROTARY FOUNDATION Emanuele Borgonovo E-mail: [email protected] INCOMING PRESIDENT E-mail: Federico Santini PAST PRESIDENT Sergio Airaghi E-mail: [email protected] REDAZIONE de „LA BACHECA‟ Andrea Fosco E-mail: [email protected] SITO INTERNET www.rotarysestomilium.it SEDE: Grand Hotel Barone di Sassj - Sesto S.G. Sono le nostre azioni quotidiane, e le nostre decisioni quotidiane, a determinare il corso del Rotary per tutti noi. Il Futuro del Rotary è nelle vostre maniJohn Kenny Earth & Environmental Ingegneria e Consulenza Ambientale Sesto San Giovanni (MI) - tel 02. 9288 9650

La Bacheca del Sesto Milium (2009/10, n.05)

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Bollettino del Rotary Club "Sesto Milium - Centenario" (Febbraio 2010)

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Bollettino n. 5 del Rotary Club Sesto Milium Centenario - Distretto 2040

Domenica 14 Febbraio 2010 Anno Rotariano 2009/2010

Il R.C. Sesto Milium Centenario e il libro sugli affreschi del Bernardino Luini

Il Rotary Club Sesto Milium Centenario

che ha promosso la riproduzione degli

affreschi del Luini, ricollocandoli nella

loro sede originaria di Villa Pelucca,

pubblica ora un libro, che riporta tutti gli

affreschi riprodotti. La presentazione di

questo libro è stata fatta dal nostro

Presidente Pier Mario Biava.

Riportiamo di seguito tale presentazione.

“E’ un vero piacere vedere la

pubblicazione di questo libro, in cui vengono riprodotti gli affreschi del Luini, che

originariamente abbellivano le stanze dell’attuale Villa Pelucca di Sesto San

Giovanni. Il libro corona l’impegno biennale del Rotary Club Sesto Milium

Centenario, che ha inteso con quest’opera diffondere la conoscenza di un patrimonio

importante della città, custodito nella Pinacoteca di Brera. L’impegno del Rotary

Club Sesto Milium Centenario di riportare alla luce gli affreschi del Luini,

riproducendoli fedelmente nelle loro dimensioni e ricollocandoli nella loro sede

originaria e poi di dar la luce a questo libro, nasce dalla consapevolezza che i beni

artistici e culturali di una città, così come di una nazione, costituiscono un

patrimonio fondamentale, che

illustra e rappresenta la complessità

di una civiltà condivisa. La riproduzione di questi affreschi,

che ora abbelliscono nuovamente

Villa Pelucca, avrà la funzione di

stimolare non solo la cittadinanza, ma

un pubblico più vasto, specie quello

giovanile, ad approfondire la propria

storia e le proprie origini comuni. E’ doveroso a questo punto ricordare che la

realizzazione di riportare in Villa Pelucca gli affreschi è stata resa possibile

attraverso l’impegno e la collaborazione di molteplici istituzioni ed attori sociali.

Anzitutto va ricordato l’impegno del Comune di Sesto San Giovanni, che ha aderito

immediatamente all’iniziativa del Rotary, non appena il Club ha manifestato

l’intenzione di assumersi questo compito. L’azione del Comune è stata di stimolo per

la Presidenza di Villa Pelucca perché questa si attivasse a recuperare le sale, in

stato di abbandono, in cui dovevano essere ricollocate le riproduzioni degli affreschi.

La Bacheca del

Sesto Milium

PRESIDENTE

Pier Mario Biava

E-mail: [email protected]

VICE PRESIDENTE

Alberto Ceppi

E-mail: [email protected]

SEGRETARIO

Mario Santi

E-mail: [email protected]

PREFETTO

Stefania Vangeli

E-mail: [email protected]

TESORIERE

Fausto Dell‟Orto

E-mail: [email protected]

ROTARY FOUNDATION

Emanuele Borgonovo

E-mail: [email protected]

INCOMING PRESIDENT

E-mail: Federico Santini

PAST PRESIDENT

Sergio Airaghi

E-mail: [email protected]

REDAZIONE de „LA BACHECA‟

Andrea Fosco

E-mail: [email protected]

SITO INTERNET

www.rotarysestomilium.it

SEDE:

Grand Hotel Barone di Sassj - Sesto S.G.

“Sono le nostre azioni quotidiane, e le nostre decisioni

quotidiane, a determinare il corso del Rotary per tutti noi. Il

Futuro del Rotary è nelle vostre mani”

John Kenny

Earth & Environmental Ingegneria e Consulenza

Ambientale Sesto San Giovanni (MI)

- tel 02. 9288 9650

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Tale recupero è avvenuto nei tempi concordati ed è stato effettuato in modo egregio.

Da ultimo, ma non per importanza, occorre ricordare il ruolo di altri attori, che sono

stati protagonisti soprattutto nei momenti delle scelte tecniche ed operative per

l’esecuzione pratica delle riproduzioni. Da questo punto di vista occorre ricordare,

da un lato, l’impegno del Professor Alberto

Ceppi, socio del nostro Club, che, avendone

le competenze, non solo ha suggerito le

tecniche più corrette per una fedele ed

ottimale riproduzione, ma ha seguito,

momento per momento, l’esecuzione di

ognuna di esse, dall’altro, la complessa

tecnologia che la ditta Pentacolor ha

adottato per le meravigliose riproduzioni

che ora possono essere ammirate nelle sale

recuperate di Villa Pelucca. Un

ringraziamento particolare va alla Sovrintendenza della Pinacoteca di Brera, che

ha dato l’autorizzazione a riprodurre gli affreschi, agli autori ed agli sponsors di

questo libro, oltre che al Dr. Elio Pogliani, socio del nostro Club e proprietario

della Ditta Signum, che ha provveduto alla stampa del medesimo. Infine un

ringraziamento va a tutti i soci del nostro club ed al Past President Sergio Airaghi,

che fortemente hanno voluto che quest’opera fosse portata avanti e si realizzasse.

Finalmente l’obiettivo prefissato è stato raggiunto ed è ora sperabile che un vasto

pubblico possa ammirare in tutto il loro splendore i capolavori lasciati ai posteri da

Bernardino Luini”.

E' ormai tradizione consolidata - in Italia come in Austria - che il primo giorno del

nuovo anno si apra con un ricco concerto sinfonico tenuto presso una sede

prestigiosa. Le televisioni europee diffondono l'evento come uno dei fatti più

rilevanti del Capodanno e gli ascolti

sono sempre più che soddisfacenti.

Segno che, forse, è possibile suscitare

l'interesse del grande pubblico nei

confronti della musica cosiddetta

"classica" senza ricorrere a eccessive

semplificazioni e senza contrabbandare

per "colto" ciò che

non lo è? Può essere istruttivo

- perlomeno nel

caso italiano e austriaco - esaminare più attentamente i contenuti

che ci vengono proposti dal palinsesto televisivo. Per quanto

riguarda il concerto trasmesso dal Teatro "La Fenice" di

Venezia, appare ormai consolidata la programmazione di musica

Prossimi appuntamenti per i soci del Sesto Milium

Martedì 23 Febbraio: Grand Hotel Barone di Sassj - ore 20,15

Conviviale sul tema „Beat Generation‟ con proiezione di

filmati e riproduzione di canzoni

Martedì 9 Marzo: Grand Hotel Barone di Sassj - ore 20,15

Conviviale con Marco Riveda, proprietario di Lifegate, che

ci parlerà del progetto „Worldshift‟

Spazio alla musica del Sesto Milium: „Ambrosius mediolanensis‟

Alberto Ceppi presso la

Pinacoteca di Brera

La nostra

consueta rubrica…

Il Teatro La Fenice

di Venezia

John Eliot Gardiner

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tutta made in Italy e, in essa, delle più popolari pagine del repertorio operistico

ottocentesco. Nella Sala d'oro del Musikverein viennese, invece, assistiamo da

sempre ad una parata di walzer, polke, galop della famiglia Strauss e di altri autori

coevi. Al di là dell'indubbio livello artistico delle due manifestazioni (garantito,

quest'anno, da Sir John Eliot

Gardiner a Venezia e Georges

Prêtre a Vienna), viene da

chiedersi quale

sia il senso,

meno in

superficie,

dell'operazione

culturale. In

primo luogo, ci troviamo

evidentemente di fronte alla marcata

sottolineatura di una identità -

nazionale nel caso italiano, più specificamente viennese in quello austriaco -

identificata con un passato in qualche modo percepito come mitico: l'Italia come

leader dello stile e del bel canto, Vienna come capitale della bonomia e di

un'aristocratica gioia di vivere. Il mezzo televisivo, poi, tende a creare l'illusione di

partecipare, in qualche modo personalmente, ad un evento per pochi; per lo meno,

curiosando - sapientemente guidati dal cronista di turno - tra lo scelto pubblico

presente. In terzo luogo, è dominante il gusto di trovarsi di fronte al già noto, di

riconoscere qualcosa che già abita stabilmente dentro la nostra memoria; per una

volta, dimentichiamo le angosce dell'incognito che tutti giorni ci troviamo ad

affrontare! Il gusto della scoperta è così saldamente, e unicamente, confinato

all'apprezzamento dei particolari di questa o quella interpretazione. Questo è

veramente "fare cultura"?

Rimane, per fortuna, il valore di un gesto che vede nella musica il miglior modo per

augurarsi un anno di pace e di prosperità; anzi: per rendere visibile - anche se per il

breve spazio di un concerto - un'umanità finalmente, e non formalmente, concorde.

Nelle sale del Musikverein lo spirito di Beethoven sorride, per una volta, soddisfatto.

Umberto Bombardelli

Martedì 12 gennaio si è tenuta, presso la nostra

sede sociale, la prima conviviale del 2010.

Ospite e relatrice della serata è stata la Dr.ssa

Costanza Pratesi, Responsabile dell’Ufficio

Paesaggio e Territorio del FAI (Fondo

Ambiente Italiano).

Dopo il consueto aperitivo di benvenuto, in cui

i presenti hanno potuto rinnovare gli

immancabili auguri di inizio anno, la serata è

quindi proseguita con la cena, al

termine del quale il Presidente, Pier

Mario, ha data la parola alla

Martedì 12 Gennaio: Prima conviviale del 2010 con Costanza Pratesi

Il Musikverein viennese

Georges Pretre

Pier Mario con

Costanza Pratesi

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Dr.ssa Pratesi che ci ha parlato delle attività del FAI, citando nello specifico, il

recupero del Giardino della Kolymbetra, vero e proprio patrimonio naturale

all'interno della Valle dei Templi (Agrigento).

Il FAI è una Fondazione privata senza scopo di lucro nata nel 1975, sul modello

del National Trust inglese,

per tutelare e salvaguardare

il patrimonio artistico e

naturale italiano. Riceve per

donazione, eredità o

comodato, beni di valore

storico, artistico e

naturalistico, che restaura,

apre al pubblico e consente

a tutti di goderne.

Attualmente il FAI

possiede, tutela e gestisce

40 proprietà in tutt‟Italia,

di cui 20 aperte al pubblico:

tra queste, le più importanti

e conosciute, oltre al Giardino della Kolymbetra, sono: Villa del Balbianello

(Lenno), il Monastero di Torba (Gornate Olona), Villa Panza (Varese), il Castello

della Manta, l’Abbazia di San Fruttuoso (Camogli), Villa Gregoriana (Tivoli) e

Villa Necchi Campiglio (Milano).

In 30 anni di vita, ha salvato più di 36 beni dal degrado e dall’abbandono,

investendo più di 35 milioni di euro nelle attività di restauro.

Ogni anno riceve più di 400.000 visitatori all’interno delle proprietà gestite ed ha

circa 70.000 aderenti.

Nel corso dell’anno il FAI organizza eventi che, traendo spunto dalle diverse

stagioni, toccano argomenti di ogni genere, dal giardinaggio alla gastronomia, alla

musica, alla danza e all’arte.

Nel corso della serata, ampio spazio è stato dato al tema del recupero del Giardino

della Kolymbetra, affidato in concessione gratuita al FAI dalla Regione Sicilia nel

1999. Bene storico, naturalistico e paesaggistico di grandissimo rilievo, questo

gioiello archeologico e agricolo era in completo stato di abbandono, pieno di rovi,

macerie e rifiuti. Grazie al lavoro “certosino” e manuale degli operatori del FAI è

stato ripulito e riportato agli antichi splendori. Solo per ripulirlo dai rovi, ci sono

voluti 2 mesi di tempo e 6 operatori a tempo pieno attrezzati solo di decespugliatori.

E’ importante segnalare che il recupero della valle è avvenuto utilizzando anche la

memoria storica di alcuni anziani contadini, in particolare per il

restauro/consolidamento delle strutture architettoniche, come ad esempio i muretti a

secco e gli ipogei (gallerie

lunghe chilometri, scavate a

mano in orizzontale dentro

la collina dai prigionieri

cartaginesi nel V secolo

a.C., per drenare l’umidità

dal terreno sovrastante

dando luogo a canaletti di

acqua purissima).

La serata si è conclusa con i

ringraziamenti per l’inte-

ressante relazione e con la

consegna dei consueti

omaggi alla nostra simpatica ospite e relatrice.

Ming San Hu

Il giardino della

Kolymbetra

Un ipogeo prima

della pulizia...

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Cari Soci,

nell'appuntamento di questo mese, vorrei prendere spunto dalla relazione della Dr.ssa

Pratesi, citando proprio una frase che è alla base di uno dei principi cardini del FAI.

Ming San Hu

"Si difende ciò che si ama e si ama ciò che si conosce" (Giulia Maria Mozzoni Crespi

Presidente Onorario e fondatrice del FAI)

Ospiti di questa bella serata sono stati i coniugi Dott. Pizzoccaro e Dott.ssa

Carluccio, proprietari della GUNA S.p.a, azienda leader nel mercato dei prodotti

biologici, i quali ci hanno intrattenuto parlando della loro felice e fortunata

esperienza professionale ed imprenditoriale.

Guna nasce dall’intuizione e dal sapere di Alessandro Pizzoccaro ed Adriana

Carluccio, marito e moglie, che 25 anni fa hanno deciso di dedicare la loro attenzione

e la loro passione al messaggio culturale omeopatico. “Guna” è una parola di

origine sanscrita, che significa “le qualità dell‟essere”.

Nata nel 1983 come importatrice e distributrice di prodotti omeopatici, Guna S.p.a. si

è rapidamente affermata come la più importante azienda italiana nel settore della

produzione e distribuzione di farmaci omeopatici, aggiudicandosi una quota di

mercato del 30%, un fatturato

di 50 milioni di euro e una

crescita annua superiore al

10%

Oggi, Guna Spa è il leader

italiano nel settore

dell‟omeopatia e della

Medicina Fisiologica di

Regolazione e vanta il più

innovativo stabilimento

farmaceutico al mondo per

le medicine naturali, a

Milano, in Via Palmanova

n° 69.

L’azienda copre circa un

terzo del mercato complessivo nazionale delle medicine biologiche, producendo in

proprio e distribuendo i prodotti di alcune delle maggiori aziende straniere del

settore: Heel, Staufen Pharma, Abbé Chaupitre, etc. Oltre ai rimedi omeopatici e

fitoterapici, i laboratori Guna producono anche linee di integratori e cosmetici a base

naturale (tra cui SON Formula, Vit Formula, Guna-Brain, Tonico Guna,

FerroGuna, Guna-Basic, ecc).

Obiettivo dell'Azienda, che oggi conta 200 dipendenti, tra cui 90 informatori

medico-scientifici oltre a 40 consulenti tecnico commerciali per le farmacie, è di

proseguire e intensificare la propria opera di servizio culturale e per questo si

impegna attivamente anche a livello socio-sanitario, per il giusto riconoscimento

dell'Omeopatia sul piano legislativo.

La striscia di Ming

Martedì 19 Gennaio: Conviviale con i Titolari della Ditta Guna

Nella foto: Pier Mario

con la moglie Annamaria,

Adriana con il marito

Douglas, insieme ai

relatori della serata

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Le attività collaterali dell'azienda si articolano su un intenso programma di

aggiornamento culturale per medici, farmacisti e operatori sanitari, in tutte le

città italiane, la pubblicazione di una Rivista specializzata "LA MEDICINA

BIOLOGICA" e la pubblicazione di molti testi medici inediti in Italia. GUNA

Editore-Divisione di Guna Spa ha, infatti, in catalogo oltre 50 opere originali di

autori italiani ed europei.

Guna Spa. promuove inoltre numerose iniziative finalizzate alla diffusione della

Medicina Biologica, destinando un cospicuo budget alla ricerca e allo sviluppo.

Per quanto riguarda la ricerca pura, di base, Guna finanzia numerosi progetti

innovativi e di grande interesse. Sul versante della ricerca clinica, l’azienda ha

lanciato un’iniziativa che rappresenta una novità assoluta nel settore: il “Progetto

Ricerca Clinica Guna” infatti prevede la realizzazione di numerosi studi svolti

secondo i più rigorosi canoni della ricerca convenzionale sui farmaci e destinati alla

pubblicazione su riviste specializzate internazionali. Il progetto coinvolge alcune

centinaia di medici, ed ha lo scopo di verificare in modo scientifico l’efficacia

terapeutica di diversi protocolli omeopatici, nonché di fornire ulteriori elementi di

conoscenza a tutti coloro che - per motivi professionali o istituzionali - hanno a cuore

la salute dei cittadini.

Un’ultima importante nota riguarda la responsabilità sociale, che Guna riconosce

come propria anche in quanto azienda omeopatica che guarda al futuro. Guna è

cosciente che l’obiettivo di un’azienda è quello di fare business, e si riconosce senza

false ipocrisie in questo modello, ma è convinta che la ricerca del profitto non

possa e non debba essere disgiunta da obiettivi di carattere etico e sociale, e che

il business possa avere un volto umano.

Come azienda, percepisce responsabilità di vario tipo: investimenti in ricerca

scientifica, in occupazione, in innovazione tecnologica, nel benessere dei dipendenti

e del territorio, nel

miglioramento degli

indici di salute

generale delle nazioni

dove opera, e nello

stimolare approcci più

consapevoli nei

confronti del concetto

di salute e di malattia.

Guna Spa si trova in

Via Palmanova n° 69 e si sviluppa su una

superficie di oltre

6.000 mq; l’edificio

ove ha sede è stato

trasformato dall'architetto Ivo Pellegri, ed ha subito vinto a Bruxelles un premio per

la migliore facciata industriale europea. Inaugurato ufficialmente il 25 settembre

2008, in occasione dell'anniversario per i 25 anni di attività della nostra attività, è

un'ardita sintesi di luce e colore.

Le piacevole serata si è conclusa con un piccolo dibattito sul tema della medicina

alternativa, alimentato da apporti autorevoli quali quelli dei nostri soci medici; Pier

Mario in primis, seguito da Adriana e dagli altri. __________________________________________________________________________________________________________

La facciata della Guna