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Anno 5/2009 N° 49 (l'editoriale continua all'interno) sett. dal 17 gennaio al 21 febbraio 2010 I veri beni dell'uomo e della donna Non arrabbiamoci della televisione o dei giornali se spesso riferiscono fatti della “commedia umana” che mette a confronto saggezza e presunzione, sapienza e ignoranza, inettitudine corazzata di supponenza ecc. Vizi e virtú che non di rado ritroviamo anche in noi stessi, ma non vogliamo rendercene conto. Il nostro non dovrebbe essere il tempo delle veline, eppure vediamo tante ragazzine di buona famiglia che dimenticano i pudori tradizionali per mettersi in mostra e trovare infine il marito “giusto”, cioè il calciatore con i soldi, il politico del momento o il giornalista di grido. E magari quel fotografo, anche lui tristemente famoso che, a forza di ricatti, é finito in galera, non ignorando che il velinismo é il volto “grazioso” d’altre colossali miserie. Umane, e pertanto anche nostre. Tutto sommato si tratta di personaggi che meritano tanto il biasimo quanto la compassione. Se fosse solo per il “velinismo” in voga, più compassione che biasimo. Meno compassione meritano invece coloro che usano il proprio talento per accrescere il potere di ricatto. Poveri diavoli. Ma intanto! Un antico aneddoto sulla figura del grande stratega greco Temistocle che sconfisse i Persiani a Salamina (sec. VI-V) ci aiuta a mettere i puntini sulla “i”. I Persiani sono gli abitanti dell’odierno Iran, in procinto di diventare una “potenza atomica”. A gloria dell’Islam! Un ulteriore esempio di stupidità di chi vuole ad ogni costo diventare protagonista sulla scena del mondo, costi quello che costi. Ecco l’aneddoto: “Un cittadino di Atene andó da Temistocle a chiedergli un consiglio. - Signor stratega, ho un problema da risolvere, devo sposare mia figlia e mi si presentano due pretendenti, un ricco ma stupido, e l’altro povero ma

La Voce - Nr. 49

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Bollettino mensile della Missione Cattolica Italiana Giessen - Pfarrblatt der ital.-kath. Gemeinde in Giessen

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Anno 5/2009 N° 49

(l'editoriale continua all'interno)

sett. dal 17 gennaio al 21 febbraio 2010

I veri benidell'uomo e della donna

Non arrabbiamoci della televisione odei giornali se spesso riferiscono fattidella “commedia umana” che mette aconfronto saggezza e presunzione,sapienza e ignoranza, inettitudinecorazzata di supponenza ecc. Vizi evirtú che non di rado ritroviamoanche in noi stessi, ma non vogliamorendercene conto. Il nostro nondovrebbe essere il tempo delleveline, eppure vediamo tanteragazzine di buona famiglia chedimenticano i pudori tradizionali permettersi in mostra e trovare infine ilmarito “giusto”, cioè il calciatore coni soldi, il politico del momento o ilgiornalista di grido. E magari quelfotografo, anche lui tristementefamoso che, a forza di ricatti, é finitoin galera, non ignorando che ilvelinismo é il volto “grazioso” d’altrecolossali miserie. Umane, e pertantoanche nostre.Tutto sommato si tratta dipersonaggi che meritano tanto ilbiasimo quanto la compassione. Sefosse solo per il “velinismo” in voga,più compassione che biasimo. Menocompassione meritano invece coloroche usano il proprio talento peraccrescere �

il potere di ricatto. Poveri diavoli. Maintanto!Un antico aneddoto sulla figura delgrande stratega greco Temistocle chesconfisse i Persiani a Salamina (sec.VI-V) ci aiuta a mettere i puntini sulla“i”. I Persiani sono gli abitantidell’odierno Iran, in procinto didiventare una “potenza atomica”. Agloria dell’Islam! Un ulterioreesempio di stupidità di chi vuole adogni costo diventare protagonistasulla scena del mondo, costi quelloche costi.

Ecco l’aneddoto: “Un cittadino diAtene andó da Temistocle achiedergli un consiglio. - Signor stratega, ho un problema darisolvere, devo sposare mia figlia emi si presentano due pretendenti, unricco ma stupido, e l’altro povero ma�

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(continua della pagina di copertina)

onesto e intelligente. E Temistoclerispose: ”Meglio un uomo senzaricchezze che ricchezze senza unuomo”.La lezione di Temistocle ci porta oltre leveline e i ricattatori di pessimo conio.Succede spesso e volentieri che l’uomoonesto e senza ricchezze vengasvantaggiato rispetto all’uomo ricco,solo per il fatto che possiede un grossoconto in banca e non certo per le suecapacità di pensare e agire. Qui inGermania si usa dire: ”Quando il denarobussa, tutte le porte si aprono”. “Dioregna nei cieli, il denaro sulla terra”.Dalla Russia: “Quando parla il denaro,la verità tace”. Dal Cina: “Con il denarosi fanno parlare anche i morti, ma senzadenaro non si fanno tacere neppure imuti. Persino il cieco sa vedere ildenaro”. E noi stessi che siamo eredi della Paroladel Figlio di Dio, Gesú, quandopossediamo un buon gruzzolo didenaro, abbiamo il vizio di dimenticarele sue parole di vita: ” Guai a voi ricchi!”Meditate, meditate genti! �di p. Corrado Mosna

Servire Dio o il denaroAnche il mercato finanziario fa parte delregno di Dio? I cristiani dovrebberoaverci a che fare? Può un cristianoessere chiamato a lavorarci? O ilmercato è semplicemente il tempio dimammona, che si deve denunciare inquanto rappresenta il voltointollerabilmente avido e materialistadel capitalismo? Questo libro non è unmanuale sul mondo della finanza, nétantomeno un sermone sul vile denaro.Si prefigge anzi lo scopo di osservare imercati da una prospettiva di fedecristiana ma dall’interno.Stephen Green è dirigente di un gruppobancario internazionale e si è occupatodi mercati finanziari per parecchi anni. Èinoltre ministro non remunerato dellaChiesa anglicana e vive a Londra con lamoglie e i due figli.Editore: Effatà EditriceAutore: Stephen Greenlibro, 128 pagineISBN 86617-70-4prezzo: 9,30 Euro + sp. spedizionewww.effata.it

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Wahre WerteÜber Moral, Geld und die ZukunftStephen Green beschreibt in seinemBuch, wie der Wunsch nach immerneuen Erkenntnissen undVeränderungen die Gesellschaft in eineglobalisierte und urbane Welt geführthat. Er erklärt warum der Kapitalismusobwohl offensichtlich fehlerbehaftetimmer noch das beste Systemdarstellt, um den materiellenWohlstand jedes Einzelnen zu mehren.Auf welche Art sollten wir heutzutageWohlstand in den verschiedenenGesellschaften kreieren? Warum ist dieSchaffung von Wohlstand gar eineNotwendigkeit? Was beeinflusst dasLeben eines Großteils der Menschheitauf gravierende Weise?Und wie solltejeder Einzelne, als Bestandteil einerglobalisierten Welt, angesichts derfinanziellen Turbulenzen reagieren,�

um die verschiedenen Bedürfnissevon Individuen und Unternehmen zubefriedigen? Lauter spannendeFragen, auf die Stephen Green indem vorliegenden Werk sowohleinleuchtende als auchüberraschende Antworten liefert.

Verlag:FinanzBuch Verlag GmbHAutor: Stephen Greengebundenes Buch, 256 SeitenISBN: 978-3-89879-561-6Preis: 24,90 Eurowww.amazon.de

Der Autor:Stephen Green ist Präsident desrenommierten Finanzinstituts HSBC,für das er schon 1982 zu arbeitenbegann. Green ist zudemVorsitzender der altehrwürdigenBritish Banker’s Association undberät den britischen Premierministerin Wirtschaftsfragen. Er genießt inder internationalen Finanz- undMedienwelt ein hohes Ansehen undist ein gefragter Gastredner zumThema Nachhaltigkeit aufFachkongressen.

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Un libro esplora le due rive della"Strada" più bella del mondoVenezia (parte ultima)

...; di Ca' Contarini che con le suestatute scolpite racconta un drammafamiliare e dei graffiti di San Felice cheparlano di tempi antichi di peste; dellamaestosità di Ca' Balbi e Ca' Grimani,costruite per dispetto; e della leziositàdella "casa di Desdemona"; di Ca'Dario, il "palazzo maledetto" perantonomasia; di San Simeon Piccolo "lacupola senza chiesa", seguendo unafelice definizione di NapoleoneBonaparte; del ponte di Rialto e diquello, nuovissimo, della Costituzione.I segreti del Canal Grande è un librodouble face che si può capovolgere dauna parte e dall'altra: leggendolo neidue versi si esplorano infatti - in unasorta di andata e ritorno - le due rivedel canale. Il volume è inoltrecorredato da un'elaborazione grafica diogni palazzo del Canal Grande, e puòdunque essere letto anche come unaguida. È arricchito dalle fotografie inbianco e nero scattate dal fotografoGianni Canton, che costituiscono unlinguaggio parallelo fatto di sguardiinediti e visioni oblique, in grado diaccompagnare le parole e impreziosirel'edizione. �

Una lunga passione per VeneziaAlberto Toso Fei è discendete diun'antica famiglia di vetrai di Murano,ed è un esperto di storia veneziana.Oltre a "I segreti del Canal Grande" haal suo attivo tre libri sulla Veneziacuriosa e del mistero, frutto di oltrequindici anni di studi per il recuperodella tradizione orale e di ricerchestoriografiche: Leggende veneziane esotrie di fantasmi (2000),Veneziaenigma (2004, vincitore delPremio letterario Gambrinus "GiuseppeMazzotti" e del Premio del Pubblico"Veneto Banca - La Voce dei Lettori"), eMisteri della laguna e racconti di streghe(2005, vincitore del Premio Specialedella Giuria per la narrativa veneta delPremio Villa Morosini), editi da Elzeviro.Nel 2007, con Shaul Bassi, docente diLetteratura Inglese all'Università Ca'Foscari di Venezia, ha dato alle stampeShakespeare in Venice. Nel 2008 harealizzato due libri-gioco su Venezia eRoma, editi da Log607, dando vita auna sagache va sotto il titolo die TheRuyi. � Info im/su Internet:http://www.albertotosofei.it

I segreti del Canal GrandeStudio LT2 EditoreAlberto Toso Fei, 200 pagineprezzo: 17,50 Euro + sp. spedizionewww.studiolt2.it

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S. AntonioAbate17 gennaio

Patronato: Eremiti, Monaci, CanestraiEtimologia: Antonio = nato prima, o che fa fronte ai suoi avversari, dal grecoEmblema: Bastone pastorale, maiale, campana, crocMartirologio Romano:Memoria di sant’Antonio, abate, che, rimasto orfano, facendo suoi i precetti evangelici distribuì tutti i suoi beni ai poveri e si ritirò nel deserto della Tebaide in Egitto, dove intraprese la vita ascetica;�

� Info im/su Internet:http://www.heiligenlexikon.de/BiographienA/Antonius_der_Grosse.htm

si adoperò pure per fortificare laChiesa, sostenendo i confessori dellafede durante la persecuzionedell’imperatore Diocleziano, eappoggiò sant’Atanasio nella lottacontro gli ariani. Tanti furono i suoidiscepoli da essere chiamato padredei monaci. Storia:Antonio abate è uno dei più illustrieremiti della storia della Chiesa. Natoa Coma, nel cuore dell'Egitto, intornoal 250, a vent'anni abbandonò ognicosa per vivere dapprima in unaplaga deserta e poi sulle rive del MarRosso, dove condusse vitaanacoretica per più di 80 anni: morì,infatti, ultracentenario nel 356. Già invita accorrevano da lui, attratti dallafama di santità, pellegrini e bisognosidi tutto l'Oriente. Anche Costantino ei suoi figli ne cercarono il consiglio. Lasua vicenda è raccontata da undiscepolo, sant'Atanasio, checontribuì a farne conoscere l'esempioin tutta la Chiesa. Per due volte lasciòil suo romitaggio. La prima perconfortare i cristiani di Alessandriaperseguitati da Massimino Daia. Laseconda, su invito di Atanasio, peresortarli alla fedeltà verso il Conciliiodi Nicea. Nell'iconografia è raffiguratocircondato da donne procaci (simbolodelle tentazioni) o animali domestici(come il maiale), di cui è popolareprotettore.

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S. Valentinomartire14 febbraio

Patronato: Innamorati, AmantiEtimologia: Valentino = che sta bene, sano, forte, robusto, dal latinoEmblema: Palma, bastone pastoraleMartirologio Romano:A Roma sulla via Flaminia presso il ponte Milvio, san Valentino, martire.

La leggenda:La festa del vescovo e martire Valentinosi riallaccia agli antichi festeggiamenti diGreci, Italici e Romani che si tenevano il15 febbraio in onore del dio Pane,Fauno e Luperco. Questi festeggiamentierano legati alla purificazione dei campie ai riti di fecondità. Divenuti troppoorridi e licenziosi, furono proibiti daAugusto e poi soppressi da Gelasio nel494. La Chiesa cristianizzò quel ritopagano della fecondità anticipandolo algiorno 14 di febbraio attribuendo almartire ternano la capacità diproteggere i fidanzati e gli innamoratiindirizzati al matrimonio e ad un’unioneallietata dai figli. Da questa vicendasorsero alcune leggende. Le piùinteressanti sono quelle che dicono ilsanto martire amante delle rose, fioriprofumati che regalava alle coppie difidanzati per augurare loro un’unionefelice. Oggi la festa di S.Valentino ècelebrata ovunque come Santodell’Amore. L’invito e la forza dell’amoreche è racchiuso nel messaggio diS.Valentino deve essere consideratoanche da altre angolazioni, oltre chedall’ormai esclusivo significato delrapporto tra uomo e donna. L’Amore èDio stesso e caratterizza l’uomo,immagine di Dio. Nell’Amore risiede lasolidarietà e la pace, l’unità dellafamiglia e dell’intera umanità.� Info im/su Internet:http://www.heiligenlexikon.de/BiographienV/Valentin_von_Rom.html

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S. Antonio Abate,

patrono degli animali (17 gennaio).Ci ricorda lo scrittore americanoWhitmann: “Penso che pottei andarea vivere con gli animali, sono cosícalmi e dignitosi; mi soffermo spessoa guardarli a lungo. Non sudano enon piagnucolano sulla lorocondizione, non giacciono svegli nelbuio.. Nessuno é scontento,nerssuno é ridotto alla follia dallamania di possedere cose, nessuno siinchina a un altro. Non piangono suiloro peccati (ma quali peccati!) enon discutono dei loro doveri versoDio”. Non piangerte i peccati e non parlaredi Dio non é né una lode né unacritica. Solo l’uomo é cosciente deipeccati e solo l’uomo si ricorda diDio, perché oltre all’istinto disopravvivenza, possiede unacoscienza e il senso di riconoscenzaper il bene che riceve da Dio”.L’animale non ha bisogno di tuttoquesto perché é “una bestia”. S.Antonio Abate ci ricorda questeelementari veritá.

di. p. Corrado Mosna

S. Valentino,

patrono degli innamorati (14febbraio): affinché l’innamoramentoduri tutta la vita é bene che ifidanzati e i futuri sposi, sianoconsapevoli di ció che ricevono nelmatrimonio. Il patto di amore ferredoche dura tutta la vita richiedesoprattutto tre cose: laconsapevolezza della decisione, laconoscenza reciproca e la grazia diDio che rende solido e felice il buonlegame che non cessa mai.

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FesteCarnevaleLa festa di carnevale, su parere dialcuni membri del comitato feste, élasciata all’iniziativa privata e all’aiutodi chi vi é interessato (o a Lollar o aBad Vilbel), come del resto risultaanche dalla volontá del C.P. (red.Consiglio Pastorale) che ha consigliatola prenatalizia, la Befana e la festadella mamma come prioritarie. Lamissione dará supporto informativo acoloro che si vogliono impegnare percarnevale.

GrazieNatale e BefanaSul finire del vecchio anno e il principiodel nuovo abbiamo celebrato due festedell’incontro fra la gente e gli amici: lafesta prenatalizia e la festa della Befana(rispettivamente e Giessen e Lollar).

La comunitá tutta ringrazia il comitatofeste che vi si é appassionatamenteinteressato e i parroci che ci hannoconcesso la sala, le persone che nehanno tenuto la regia, la Ferrero e altrienti o negozi che ci hanno offerto dolcie materiali didattici per i bambini.

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E la "tua" voce /Wo ist "Deine Stimme"

Piccoli pensieri“È l’amare e l’essere amato, l’opzione piú profonda di ogni creatura che viene al mondo”(Susanna Tamaro) “La fede non ammette di essere raccontata ma vissuta, allora si diffonde da sé”(M. Gandhi) “Se imparassimo ad essere contenti solo per il fatto di vivere”!(Oriana Fallaci) “Si perdona quanto si ama” (Rochefoucauld) “L’unica misura di amare Dio é quello di amarlo senza misura”(Il mistico)“Non sono le malattie forse , il momento in cui ci viene consegnata una lampada?”(S. Tamaro)”La guerra é il prodotto di una corruzione precedente e, al tempo stesso, produce nuova corruzione”(Lewis Mumford)

di p. Corrado Mosna

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domenica, 17 gennaio S. Agatone papa ore 09:30 S. Messa in Maria Frieden (Caritas) Giessendomenica, 24 gennaio S. Francesco di Sales ore 09:30 S. Messa in Maria Frieden (Caritas) Giessendomenica, 31 gennaio S. Giovanni Bosco ore 09:30 S. Messa in Maria Frieden (Caritas) Giessenvenerdì, 5 febbraio S. Agata v. m. ore 18:00 S. Messa del Sacro Cuore in Missione (Giessen)sabato, 6 febbraio SS. Paolo Miki e Pietro battista ore 17:00 S. Messa Langgöns - Butzbach in St. Josef a Langgöns

domenica, 7 febbraio S. Coleta v. ore 09:30 S. Messa in Maria Frieden (Caritas) Giessengiovedì, 11 febbraio B. V. Maria di Lourdes ore 18:00 Prove di canto in Missione (Giessen)sabato, 13 febbraio S. Benigno ore 16:00 S. Messa Lollar - Buseck in St. Josef a Lollardomenica, 14 febbraio SS. Cirillo e Metodio ore 09:30 S. Messa in Maria Frieden (Caritas) Giessenvenerdì, 19 febbraio S. Mansueto ore 18:00 Incontro biblico in Missione (Giessen)sabato, 20 febbraio S. Eleuterio v. m. ore 19:00 S. Messa Bad Vilbel - Karben in Verklärung Christi

a Bad Vilbel-Heilsbergdomenica, 21 febbrario S. Pier Damiani vesc. ore 09:30 S. Messa in Maria Frieden (Caritas) Giessen

per ulteriori informazioni:für weitere Informationen:� www.missione-giessen.de

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La GioiaUn attimo di paradiso cosi naturale,cosi fuori mercatodi Vittorino Andreoli

Sono sempre stato colpito da unafrase di Francis Bacon, il pittore deivolti scomposti e appena riconoscibili,perché maciullati. Diceva: “Ho tentatoper tutta la vita di dipingere unsorriso”. Forse anch'io sono incapacedi parlare di gioia pur se ho tentatomolte volte di farlo.La gioia è sentimento interiore, intimo:un'esperienza di ben d'essere, dicontentezza composta, disoddisfazione non gridata. Non è ilpiacere che si lega sempre al corpo oa una sua parte. Una sorta disollecitazione che scatena un acme digodimento. La gioia è semmai unpiacere che emerge e trascende ilnostro corpo.La gioia non nasce mai dall'altro,dall'approvazione della gente, ma èdichiarata da se stessi, meglio daquell'“Io” ideale che ciascunopersegue, segretamente. Il piaceredato dal pubblico si chiama successo,ma è totalmente altro rispetto allagioia. Il successo è l'approvazione datadagli altri, seguendo il loro criterio, ilbattimani, le luci del palcoscenico. �

Tra gioia e successo c'è un abisso, ebasterebbe ricordare che moltepersone di successo non conosconola gioia. Si può essere di successomimando un ruolo scelto da unregista o da un produttore dispettacolo che ti ancora a unburattino che funziona, ma tu seialtro. Quanto maggiore è ilsuccesso, la vittoria del tuoburattino, tanto maggiore è lalontananza da quello che vorrestiessere.Le persone si distinguono in duecategorie: quelle che cercano evivono per il successo e quelle per lagioia. Le prime sono sempre su unpalcoscenico disposte a fare ciò chegli altri vogliono per poterapplaudire; il secondo grupporifugge dal rappresentarsi e scegliedi essere. In un caso il metro èl'applausometro, nell'altro il rispettodi se stessi innanzitutto, ed è il piùdifficile.Conosco persone piene di gioia enon hanno mai ottenuto unapplauso. Il mattino guardandosinello specchio, accennano ad unsorriso. Le persone del successo allaprima sbirciata corrono subito per iltrucco. �Noi, il futuro oggi continua nel prossimonumero con "La Gioia" (parte seconda)

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Missione Cattolica Italiana Gießen Schützenstrasse 7 35398 Gießen

�(06 41) 8 47 47 � (06 41) 8 77 33 15 � [email protected] www.missione-giessen.de

Orari Missione aperta alla comunità: martedì, dalle 11 alle 13 martedì, mercoledì venerdì dalle 15 alle 18 e su appuntamento

Orari per i servizi consolari: martedì, dalle 11 alle 13, dalle 15 alle 18

"Buon compleanno"23 dicembre - Giacomo Mazzara26 dicembre - Milena d'Arco28 dicembre - Tina Napolitano29 dicembre - Christian Desiderio29 dicembre - Maria Settembre

01 gennaio - Gerarda Santaniello

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