14
L'ELIMO NEL QUADRO LINGUISTICO DELLA SICILIA ANELLENICA LUCIANO AGOSTINIANI Dato il poco tempo a disposizione, ridurrò al minimo i preliminari, avvertendo solo, prima di tutto, che in quanto dirò non vi sono novità appariscenti rispetto a miei precedenti inter- venti sulla materia 1 ; e non ve ne possono essere, dato che la base documentaria da cui parto è ancora, sostanzialme nt e, quella della mia monogr af ia sull' elimo del19T J2. Le novità epigrafiche a me access ibili, in quanto edite, sono costituite dai nuovi t esti di Grotta Vanella, pubblicati da Rosalia Camerata Scovazzo negli «Atti" del Seminario sugli Elimi del19893, e dal graffito di Castellazzo, reso noto da Gioacchino Falsane in occasi one dello stesso Seminario 4 , e pubblicato poi da A.M. Gabriella Calascibetta neg li Annali della Scuola Normale del 1990 5 I primi si in seriscono in toto in quanto già noto 6 Quanto al se- condo, i (troppo) puntuali confronti della sequenza che lo costi- tuisce con il materiale edito da Grotta V an ella 7 sono per me motivo di inquietudine. Prendo comunque atto del fatto che gli scavatori si dichiarano sicuri delle modalità del suo rinvenimento nel corso dello scavo, per di chiarare che, se l'iscrizione è genuina, allora le implicazioni per l'ono mastica e la lingua e lime sono più di quanto è stato visto. Ma di questo, eventualmente, in altra sede. L 'a ltra breve co nsiderazione preliminare che mi concederei riguarda il contenuto e il ta glio del mio intervento. Mi è sembrato che, da parte mia, e nell 'economia di queste «Giornate», la cosa

L'ELIMO NEL QUADRO LINGUISTICO DELLA SICILIA …lsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2012_11... · che, da parte mia, e nell 'economia di queste «Giornate»,

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: L'ELIMO NEL QUADRO LINGUISTICO DELLA SICILIA …lsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2012_11... · che, da parte mia, e nell 'economia di queste «Giornate»,

L'ELIMO NEL QUADRO LINGUISTICO DELLA

SICILIA ANELLENICA

LUCIANO AGOSTINIANI

Dato il poco tempo a disposizione, ridurrò al minimo i preliminari, avvertendo solo, prima di tutto, che in quanto dirò non vi sono novità appariscenti rispetto a miei precedenti inter­venti sulla materia1; e non ve ne possono essere, dato che la base documentaria da cui parto è ancora, sostanzialmente, quella della mia monografia sull' elimo del19TJ2. Le novità epigrafiche a me accessibili, in quanto edite, sono costituite dai nuovi testi di Grotta Vanella, pubblicati da Rosalia Camerata Scovazzo negli «Atti" del Seminario sugli El imi del19893, e dal graffito di Castellazzo, reso noto da Gioacchino Falsane in occasione dello stesso Seminario4, e pubblicato poi da A.M. Gabriella Calascibetta negli Annali della Scuola Normale del 19905• I primi si inseriscono in toto in quanto già noto6• Quanto al se­condo, i (troppo) puntuali confronti della sequenza che lo costi­tuisce con il materiale edito da Grotta V an ella 7 sono per me motivo di inquietudine. Prendo comunque atto del fatto che gli scavatori si dichiarano sicuri delle modalità del suo rinvenimento nel corso dello scavo, per dichiarare che, se l' iscrizione è genuina, allora le implicazioni per l ' ono mastica e la lingua e lime sono più di quanto è stato visto. Ma di questo, eventualmente, in altra sede.

L 'altra breve considerazione preliminare che mi concederei riguarda il contenuto e il taglio del mio intervento. Mi è sembrato che, da parte mia, e nell 'economia di queste «Giornate», la cosa

Page 2: L'ELIMO NEL QUADRO LINGUISTICO DELLA SICILIA …lsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2012_11... · che, da parte mia, e nell 'economia di queste «Giornate»,

Scuola Normale Superiore di Pisa Comune di Gibellina

CESDAE

Centro Studi e Documentazione sull 'Area Elima

- Gibellina -

GIORNATE INTERNAZIONALI DI

STUDI SULL'AREA ELIMA

(Gibellina, 19-22 Settembre 1991)

ATTI I

Pisa - Gibellina 1992

Page 3: L'ELIMO NEL QUADRO LINGUISTICO DELLA SICILIA …lsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2012_11... · che, da parte mia, e nell 'economia di queste «Giornate»,

Questo volume è stato curato da Laura Biondi, Alessandro Corretti, Stefania De Vido, Michela Gargini, Maria Adelaide Vaggioli. La parte grafica è stata curata da Cesare Cassane l/i.

Page 4: L'ELIMO NEL QUADRO LINGUISTICO DELLA SICILIA …lsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2012_11... · che, da parte mia, e nell 'economia di queste «Giornate»,

2 L. AGOSTINIANI

più opportuna fosse quella di tentare di qualificare l'e limo all'interno del più generale quadro delle lingue indigene di Sicilia: lingue per le quali è lecito adottare, ma solo in via preliminare e salvo distinguo e verifiche successive, le etichette corrispondenti alle tre etnie tramandateci, e cioè siculo, sicano e eli m o.

Come si sa, la documentazione relativa alle lingue indigene di Sicilia consta di testimonianze dirette, costituite da un certo numero di iscrizioni, e di testimonianze indirette, ricavabili dall'analisi dell'onomastica locale e di quello stock di parole, un 'ottantina circa, che gli antichi scrittori ci hanno trasmesso come proprie dei biKEÀOÌ. o dei Siculi, e per le quali è vulgata la dizione di 'glosse sicuJe'.

Ora, se 1 'uso delle iscrizioni ai fini ricostruttivi di una lingua è ovvio, qualche precisazione è necessaria per le testimonianze linguistiche indirette, onomastica e glosse. Il ricorso all 'onomastica può fornire due diversi tipi di informazione. Da una parte, già la pura e semplice possibilità di ricollegare un nome proprio a un certo ambito linguistico-culturale può essere significativa di legami e contatti. Così, tante per p~rtare un esempio tutt'altro che casuale, l'esistenza in elimo di toponimi di stampo micrasiatico è stata assunta come significativa per ipotizzare legami micrasiatici per gli Elimi e la loro lingua. Se poi si va più avanti, e si arriva a etimologizzare il nome proprio, riconoscendone radicali e formanti, questo ci dà molto di più, e cioè informazioni sulla struttura stessa della lingua (suoni, forme grammaticaH, significati).

Questo per l'onomastica. Per le glosse, l 'obiezione che verrebbe spontanea, che cioè, in quanto appunto 'sicule ', esse non riguardano l'elimo, non ha motivo di sussistere: Greci e Romani non erano particolarmente sensibili a differenze lingui­stiche tra popolazioni ' barbare' ; per cui è possibile che, come hanno fatto confusione tra Si cui i e Sicelioti, attribuendo ai Si culi parole del greco siceliota (e viceversa), così abbiano riunito, sotto l'etnia 'emergente' dei Siculi, il complesso delle lingue

Page 5: L'ELIMO NEL QUADRO LINGUISTICO DELLA SICILIA …lsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2012_11... · che, da parte mia, e nell 'economia di queste «Giornate»,

L'ELIMO NEL QUADRO LINGUISTICO DELLA SICILiA 3

indigene di Sicilia: il che significa che l' una o l 'altra delle glosse può essere e lima (o sicana, ma ciò non interessa in questa sede).

Isolati e caratterizzati così i tre settori della documentazione linguistica indigena di Sicil ia (glosse, onomastica, iscrizioni), si tratta ora di vedere che cosa, ali ' interno di ognuno dei settori, è qualifica bile come e limo e, se ciò è possibile, quali informazioni ne derivano per una qualificazione della lingua.

Il caso delle glosse richiede una trattazione assai ridotta. Una loro qualificazione elima non è evidente dalla formulazione delle fonti. Il fatto che alcune di esse sono esplicitamente dichiarate di area siracusana ha evidentemente solo una valenza negativa, e non ci aiuta molto. Più cospicui risultati ci potremmo aspettare, in partenza, da un'analisi della struttura delle parole stesse: è questo tipo di analisi, come è noto, che ha permesso di appurare i legami etimologici - indeuropei o altro - di glosse come &fyKAoJ/, T<Pros- o MT{J(I'.

Alla prova dei fatti, similarità formali con sequenze elime epigraficamente attestate non sono particolarmente evidenti: salvo per le due glosse Jilip.ape aUjxlp9, rispettivamente «stupido» e «pelle rugosa», che sono strutturalmente tra loro vicine e trovano confronti indigeni, per ora, solo nelle iscrizioni elime, per le quali è documentata una fina le di parola in -ap1°. Ma francamente non mi sentirei di dare a questo accostamento più significanza di tanto. Si potrebbe invece ritenere di un certo peso e motivata l' attribuzione ali ' e limo della glossa ~«avvoltoio»,

se si potesse accertare che aveva ragione il Di Giovannil 1, nel secolo scorso, a identificare il monte T{pywv, il cui nome deriva appunto da TCp'YQS', con il Monte Finestrelle presso Gibellina.

Forse un po ' più gratificante, anche se non entusiasmante, è quanto si ricava dall 'onomastica 12• Non tanto, diciamolo subi­to, dai nomi di luogo.

Dopo la pubblicazione della Geografia fisica e politica della Sicilia antica del compianto E. Manni (Roma 1981), possedia­mo un repertorio assai più affidabile di quello dello Whatmougb 13,

Page 6: L'ELIMO NEL QUADRO LINGUISTICO DELLA SICILIA …lsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2012_11... · che, da parte mia, e nell 'economia di queste «Giornate»,

4 L. AGOSTINIANI

su cui si basano tutte le analisi linguistiche più recenti, fino a quella dello Zamboni , della metà degli anni '7014• Urge dunque un riesame generale.

Comunque, l 'impressione che si ricava dagli studi esistenti è che il carattere evidentemente eterogeneo della toponomastica di area elima si stemperi nella più generale eterogeneità della toponomastica della Sicilia antica. Per esempio, la indubbia significatività delle corrispondenze liguri della triade Segesta -Erice- Entella si ridimensiona un po' quando si tenga presente, da una parte, che anche il nome non certo elimo di Zancle rimanda alla Liguria, via la glossa provatamente ligure daculum «falce» 15; da Il' altra, quando si tenga presente che il pendant ligure del nome di Erice presenta una e iniziale che non concorda con la i iniziale della forma epicorica del nome di Erice16 .

Analogamente, il peso delle corrispondenze micrasiatiche dei tre nomi di corsi d'acqua Kptpwa'èo, TdyJ.éOUCs e H elbesus, cui accennavo prima, scema parecchio quando si tenga presente che, come ha mostrato il mai smentito Kahrstedt nel lontano 1947, nomi di stampo micrasiatico sono diffusi un po ' in tutta l'Isola 17•

Una considerazione più articolata richiede, mi sembra, l'antroponimia. E' fuori discussione che, in rapporto ai centri indigeni, nomi di persona non greci sono diffusi dappertutto in Sicilia: a cominciare dal nome di Ducezio, fino ai vari Mares18,

Voltes 19 , ltalos2°, Kupura._ Akka21 , e così via, documentati epigraficamente. Ma nella Sicilia centrale e orientale greca la presenza di antroponimi non greci appare piuttosto rarefatta. Ciò è stato recentemente segnalato per Ca marina da F. Cordano22, ma può essere agevolmente documentato per tutta l 'area suddetta.

Del tutto diversa è la situazione per la Sicilia occidentale. Qui, l 'onomastica personale dell 'area elima - leggi, fondamen­talmente: di Se gesta- sembra compattarsi con quella della vicina Selinunte, che difatti documenta, oltre alla ovvia antroponimia greca, un assai cospicuo numero di antroponimi non greci, con effetto speculare rispetto a Segesta, dove antroponimi greci si affiancano all' antroponimia indigena. Richiamo, a puro titolo di esempio, Titelo- eBotu lo-, attestati sia a Segesta che a Selinunte23,

Page 7: L'ELIMO NEL QUADRO LINGUISTICO DELLA SICILIA …lsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2012_11... · che, da parte mia, e nell 'economia di queste «Giornate»,

L'E LIMO NEL QUADRO LINGUISTICO DELlA SICILIA 5

e, per Selinunte, antroponimi non greci come ''A1TEÀOS', 'PémJÀ.<>:,-, Kai.At.os-, TOj..lJ.i.apo:;, TaJ.i.ipa.s2A; per Se gesta, antroponimi greci come Aorriva5', E&\t.vr.~ (come ovvio, ampiamente documentato a Selinunte) o ht,q.tWv-26. Che questa commistione onomastica sia il risultato degli stretti contatti culturali tra Segesta e Selinunte è scontato; e altrettanto è scontato il richiamo alla documentata pratica di matrimoni tra gli abitanti delle due città. Certo è che il carattere italico di buona parte dell'onomastica indigena della zona non si vede a chi possa essere attribuito se non agli Elimi: il che, se metodologicamente non può certo assumersi come 'chiave' per interpretare i testi el imi, rientra, e pesantemente, in gioco quando la italicità della lingua sia segnalata per altra via.

E veniamo, infine, alla documentazione epigrafica. E ' su questa, più che sulle testimonianze linguistiche indirette, che si è finora giocata la caratterizzazione d eli ' elimo. Sarà dunque opportuno che si ricerchi e si descriva lo specifico elimo sia per quanto concerne la documentazione epigrafica, sia per quanto concerne i tratti di lingua che da essa si ricavano27•

Le peculiarità del corpus epigrafico elimo emergono con estrema evidenza dal confronto con quanto epigraficamente documentato per l' area sicula (nessuna iscrizione anellenica siciliana, sia detto per inc iso, può essere attribuita al sicano )28• Il corpus che- convenzionalmente, come detto- definiamo siculo, si è infatti costituito per aggregazioni , spesso scaglionate nel tempo, di iscrizioni che avevano caratteristiche linguistiche che le differenziavano dalle coeve iscrizioni greche.

E' ovvio che dal punto di vista del carattere non greco, e perciò indigeno, dei testi che lo costituscono, il corpus siculo si presenti in partenza come omogeneo: va detto, una volta 'ripulito' dalle iscrizioni spurie un po' maldestramente e artificiosamente inserite dallo Schmoll. Questo non implica affatto che esso documenti un 'unica lingua: è possibile, come minimo, che vi siano rappresentate delle varietà locali, vista l'ampiezza d eli ' area geografica che le iscrizioni sicule ricoprono (e questo giustifica i richiami alla cautela nell' applicare l' etichetta di 'siculo' che si

Page 8: L'ELIMO NEL QUADRO LINGUISTICO DELLA SICILIA …lsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2012_11... · che, da parte mia, e nell 'economia di queste «Giornate»,

6 L. AGOSTINIANI

sono sopra avanzati). D' altro canto, certe iscrizioni molto brevi, costituite magari

da una parola sola, possono rappresentare punti di sovrapposizione tra lingue indigene e greco, per cui una loro attribuzione non può pors i per ora con certezza, né forse lo potrà mai: mi riferisco, per esempio, ai nomi (forse di donna) akka, kupura, atita, che compaiono incisi sulle piramidettefittili di Terravecchia di Cuti; se, come pare, sono dei nominativi femminili , come decidere se sono greci piuttosto che di una lingua indeuropea, magari italica, locale? Ma, a parte ciò, l' omogenea anellenicità del corpus siculo resta indiscutibile.

Per J'elimo, condizioni analoghe si presentano solo per le iscrizioni su monete di Segesta e di Erice, il cui carattere an ellenico è garantito da fatti formali (e altro su cui sorvolo). Ma per il corpus dei cosiddetti 'graffiti di Segesta ' la situazione è profondamente diversa. Il corpus contiene tutti i graffiti rinve­nuti in zona elima: e cioè, nella quasi totalità dei casi, a Segesta. Ora, se si tiene presente da una parte che Segesta era centro di intensi e profondi scambi culturali con il mondo greco, e dali' altra che i graffiti segestani sono per lo più su ceramica attica, non ci si stupirà che il corpus presenti carattere composito: come ac­cade per situazioni socioculturalmente analoghe riscontrabil i un po ' dappertutto nel Mediterraneo, dall'Etruria a Xanthos, dalla Grecia propria ai centri del Golfo del Leone. Anche a Segesta, infatti, si riscontra la presenza del prevedi bile repertorio di segni e simboli quali la 'stella a cinque punte' , la ' cless idra', la 'bipenne', numerali vari e altro. Anche a Se gesta si riscontra la presenza di iscrizioni greche e di iscrizioni commerciali attiche.

Le implicazioni a livello metodologico sono complesse, e non posso trattarne in questa sede: basterà dire che le iscrizioni del tipo ora enunciato vanno tenute accuratamente separate dalle iscrizioni definibili, per caratteri intrinseci che le oppongono al greco, come redatte nella lingua locale, e cioè in elimo. Queste e analoghe considerazioni che ho svolto in passato29 sono servite a ridimensionare certe induzioni immotivate e a sgombrare il campo da un certo numero di ' fantasmi elimi': in futuro, dovran-

Page 9: L'ELIMO NEL QUADRO LINGUISTICO DELLA SICILIA …lsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2012_11... · che, da parte mia, e nell 'economia di queste «Giornate»,

L'ELIMO NEL QUADRO LINGUISTICO DELLA SICILIA 7

no cost1tuue lo sfondo sul quale proiettare, e con il quale confrontare, gli eventuali nuovi trovamenti.

Ancora una volta in opposizione con quanto si verifica in area siciliana orientale e meridionale, non vi sono problemi per attribuire all'elimo le iscrizioni che, nel corpus, presentino ca­ratteri di anellenicità.

Per quelle di Segesta, evidentemente, non vi sono etichette alternative. Ma la stessa attribuzione va fatta sia per l ' iscrizione anellenica di Montelepre, sia per quella di Castellazzo, se da accogliere: ambedue presentano caratteri linguistici che le as­similano a quelle di Segesta.

Anche per quanto concerne le vere e proprie risultanze linguistiche la situazione dell'elimo è assai diversa da quella dell 'area sicula. Come è noto, una volta la caratterizzazione del siculo si giocava tutta, o quasi tutta, sull 'interpretazione di un unico testo, quello dell 'Ask6s di Centuripe30: gli altri testi noti, quali le Tegole del Mendolito31 e la Stele di ScirP2 avevano, quando l'avevano, un ruolo del tutto ancillare.

Ma basta considerare anche la sola struttura esterna del testo dell'Ask6s, con quelle sequenze ritornanti e speculari, per ren­dersi conto che deve trattarsi di un testo di natura quanto meno concettosa e ' riflessa', al limite del gioco di parole33: il che ne ostacolerebbe la decodificazione anche per un parlante nativo. In queste condizioru, si capisce che le interpretazioni siano state molte e multiformj, e che di conseguenza il siculo sia rimasto per molto tempo largamente congetturale e ipotetico.

Le cose sono radicalmente cambiate con la scoperta del­l' iscrizione della porta urbica del Mendolito, resa nota nel1965, che presentava evidenze che si imponevano da sé34 e che banno per così dire' riciclato' le altre iscrizioni del Mendolito, in primis le tegole di cui sopra. E' risultato al di là di ogni ragionevole dubbio che i testi del Mendolito sono redatti in una varietà arcaica di italico, che mostra connessioni con le iscrizioni protocampane, con quelle sudpicene e con quelle preosche del Bruzio35. Lo dimostrano una serie di tTatti fonetici, morfologici e lessicali, tra i quali citerò solo un dimostrativo in i (im - iam,

Page 10: L'ELIMO NEL QUADRO LINGUISTICO DELLA SICILIA …lsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2012_11... · che, da parte mia, e nell 'economia di queste «Giornate»,

8 L. AGOSTINIANI

accusativo), la resa -es ( -ies nei gentilizi) d eli ' i. e. * -yos, e la triade lessi cale (e istituzionale) akara, touto, verega- che ri­produce la triade italica okri, touta, vereia.

Di fronte a questa acquisizione definitiva, la domanda che ci dobbiamo porre è: in che misura essa è estendibile al di fuori del Mendolito? In altre parole: la italicità linguistica del Mendolito riguarda solo il Mendolito, ovvero il Mendolito va considerato un'area linguistica sicula, fondamentalmente omogenea? A me pare che vi siano le condizioni per una estensione di quanto acquisito per iJ Mendolito.

Antroponimi con terminazione in -es, per esempio, com­paiono a Montagna di Marzo, dove è documentato ilMares visto sopra, esito locale di Marios36, nome ovviamente italico, e un Eurumakes37 , resa locale di un nome greco; nonché a Grammichele, dove il Voltes che si è visto sopra pare esito locale del Voltios attestato in falisco3s. Sempre a Montagna di Marzo sono documentate, con ogni probabilità, forme di perfetto in -(k)etf39; e la Stele di Sciri, oltre al tebeg correlabile al sud piceno tefei «a te»40, documenta l'impiego di posposizioni, altro tratto tipicamente italico.

Le evidenze ricavabili dal materiale epigrafico elimo si configurano in maniera assai diversa. Da un lato, abbiamo una serie di testi che, con martellante ripetitività, ci forniscono una serie di dati linguistici almeno altrettanto incontrovertibili di quelli del Mendolito. Acquisiamo così la presenza di una forma éJll, prima pers. sing. del verbo «essere»; di un dat. sing. in -m, che esprime il possesso; di una forma, a quest 'ultimo correlata, di nom. sing. in -a. Ciò rimanda, tipologicamente, a una lingua flessiva; genealogicamente, a ascendenze indeuropee non me­glio precisabili.

A queste evidenze, che non necessitano, per emergere, della messa in opera di particolari procedure interpretati ve, si contrap­pongono altri testi costituiti da sequenze del tutto opache e piuttosto sconcertanti, sulle quali non mi avventurerei, per il momento, in congetture.

Dovremo dunque !imitarci a definire l'elimo semplicemen-

Page 11: L'ELIMO NEL QUADRO LINGUISTICO DELLA SICILIA …lsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2012_11... · che, da parte mia, e nell 'economia di queste «Giornate»,

L'ELI MO NEL QUADRO LINGUISTICO DELLA SlCTLlA 9

te come lingua indeuropea, senza ulteriori qualif icazioni? Una cosa è certa, e va detta chiaramente: che non sussistono, almeno per il momento, basi documentarie sufficienti per riconoscervi tratti anatolici, più o meno antichi41• E ' invece possibi le che uno spiraglio si apra verso le lingue italiche. Se è vero, come credo di poter motivare42, che il beta che compare nell ' uscita delle leggende monetarie elime 'canoniche' di Segesta e Erice, I:éyéOTa(tf3 e l pu<a(t/3, rappresenta una fricativa labiale, allora le leggende in questione possono essere lette come forme di dat. plur., a indicare l 'appartenenza (della moneta ai cittadini), e si possono richiamare i paralleli italici, riportabili a un i.e. * -bhi. Ma è evidente che siamo di fronte a tratti che, a differenza di quanto sopra detto per il Mendolito, derivano da procedure analitiche, e non si impongono con la forza dell'evidenza. Il che equivale a dire che, a differenza di quella della lingua del Mendolito, J'italicità dell 'elimo è possibile, a mio avviso anche probabile, ma resta ancora in larga misura ipotetica.

NOTE

1 Si veda, da ultimo, L. AOOS'IlNtANI,La lingWl degli E/imi. Per uno stato della questione, in «Gli Etimi e l'area elima fino all 'inizio della prima guerra punica. Atti del seminario di studi, Palermo-Contessa Entellina 1989», ASS, S. IV, XlV-XV, 1988-1989,345-368, con bibliografia precedente; Io., La lingua degliElimi, in AA.VV., Gli Elimi, Trapani 1989,67-84. Si richiamano qui, una volta per tutte, le tre opere di riferimento stcmdard per la linguistica anellenica di Sicilia: R.S. CoNWAY- J. WtiATMOUOH - S.F. JoHNSON, The Pre-Jtalic Dialects of ltaly, London 1933, III, 431-496; U. SCHMOLL, Die vorgriechischen Sprachen Siziliens, Wiesbaden 1958; L. AOOS11NIANI, Iscrizioni anelleniche di Sicilia, l: Le iscrizioni elime, Firenze 1977.

2 AGOSTINIANI, Iscrizioni anelleniche cit. 3 R. CA>\iERATA ScovAZZO, Studi e ricerche a Segesta: la ricostruzione della

forma urbana, in «Gli Elimi e l'area elima» cit., 259-270,269-270, fig.14. 4 G. FALSONE, E/ima e Monte Castellazzo di Poggioreale, in «Gli Eli mi e

l'area elima» cit., 301-312. 5 A.M.G. CALASCIBETrA, Un graffito e/imo da Monte Castellazzo di

Poggioreale, ASNP, S. III, XX, :1990, 19-22. 6 Sono in tutto quattro frammenti , di cui tre appartenenti a piedi di kylikes

Page 12: L'ELIMO NEL QUADRO LINGUISTICO DELLA SICILIA …lsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2012_11... · che, da parte mia, e nell 'economia di queste «Giornate»,

10 L. AGOST!NlANl

attiche, uno a parete di vaso aperto. Il frammento di piede di kylix SG 448 porta ]?a, finale di sequenza. Se finale di parola, cf. AGOSTINIANI, lscrizioniane/leniche cit., 156-159 (la lettera ?]a che compare sul frammento di parete SG 449 può essere interpretata allo stesso modo, se non è un monogramma). Già nota è anche la sequenza ]aép[ di SG 481, cf. AGOSTINIANI, Iscrizioni anelleniche ci t., 156-159, da interpretare come ... a €J.l[ l (su questo tipo di formula cf.l'intervento di L. Biondi, in questo volume). Il frammento di piede di kylix SG 447, infine, porta una sequenza ?]a,a[ che richiama i graffiti commerciali attici del tipo 9E del Johnston (A JOHNSTON, Trademarks on Greek Vases, Warminster 1979, 212-213).

7 La sequenza di Monte Castellazzo è ]natt"Jl[, ed è perciò sovrapponibile ai nrr. *368: ]lcllTl.atéJ1 [ e *364: ]catéJ.l[ di AGOSTINIANI, Iscrizioni anelleniche ci t.

8 CONWAY- WHATMOUOI·t- JOHNSON, The Pre-Italic Dialects of Italy cit., rispettivamente 450-452; 459-460; cf. AGOSTINIANI, La lingua degli Elimi cit., 347.

9 CONWAY- WHATMOUGH- JOHNSON, The Pre-ltalic Dialects of Italy cit., rispettivamente 455 e 471.

IO Aoos11NIANT, Iscrizioni anelleniche cit., 163-165. li V. DI GIOVANNI, Della regione degli Etimi nella Sicilia Occidema­

le, Nuove Effemeridi Siciliane, !Il, 1876, 160-169, 168-169. 12 AGOSTINIANI, La lingua degli Elimi ci t. , 69-74. 13 CoNWAY- WHATMOUGH- JOHNSON, The Pre-ltalic Dialects of Jtaly cit.,

477-499. 14 A ZAM:aoNJ, l nomi locali della Sicilia antica in relazione col problema

delle lingue e dei Popoli dell'Isola, in «Actes du Xle Congrès International de Sciences Onomastiques», Sofia 1975,4 75-488; cf. a oche Io. ,l/Siculo, inAA. W ., Lingue e dialetti dell'Italia antica, Roma, 1978, Vl, 949-1012, 971-978.

15 CoNWAY - WHATMOUGH - JoHNSON, Tlze Pre-/talic Dialects of Italy cit., 450-452.

16 AoosTINIANI, Iscrizioni anelleniche cit., 137. 17 U. KAHRSTEDT, Die Geschichte der Elymer, WJA, II, 1947, 16-32. 18 Attestato a Montagna di Marzo, cf. L. AGOSTINIANI, Epigrafia e lingui­

stica anelleniche di Sicilia: bilancio di un quadriennio, Kokalos, XXX-XXXI, 1984 -1985, 200-201 , con rimandi bibliografici.

19 Attestato a Grammichele, cf. SOIMOLL, Di e vorgriechische11 Sprachen Siziliens cit., 36-37, nr. 31.

20 Attestato a Montagna di Marzo, cf. AGOSTINIANI, Epigrafia e linguistica cit., 200-201, con rimandi bibliografici.

21 Attestato a Terravecchia di Cuti, cf. AGOSTINIANI, Epigrafia e linguistica cit., 211-212, con rimandi bibliografici.

22 F. CoRDANO,Aicuni aspetti dell'onomastico personale di Camm·ina, PP, XLV, 1990,442-446.

Page 13: L'ELIMO NEL QUADRO LINGUISTICO DELLA SICILIA …lsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2012_11... · che, da parte mia, e nell 'economia di queste «Giornate»,

L'ELIMO NEL OUADRO UNGUISTICO DELLA SICILIA 11

23 Cf. AGOSTINIANI, Iscrizioni ane/leniche cit., 170-171. 24 S. FERRI, Nuova 'defixio' greca dalla Gaggera, NSA, 1944-1945, 168-

173 ( "ArréÀQS", P6rvÀos-, KalN.os-, Tap.fpa5"); G. ALESSIO, Fortune della grecità lin­guistica in Sicilia, I: Il sostrato, Palermo 1970, 94 (T~apo./).

25 Cf. AGOSTINIANI, Iscrizioni anel/eniche cit., 170-171. 26 Cf. AoosnNlANI, Iscrizioni anelleniche cit., 186. 27 Su tutta la questione, e peri relativi riferimenti bibliografici, rimando una

volta per tutte a AoosriNlANI, La lingua degli E/imi cit. 28 Sull'inesistenza di un dossier epigrafico sicano cf. L. AGOSTINIANI, Greci

e indigeni nella Sicilia antica, in AA.VV., Rapporti linguistici e culturali tra i popoli dell'Italia antica, Pisa 1991,23-41,25-26.

29 Cf. da ultimo AGOSf!NIANI, La lingua degli El imi cit., 349-352. 30 ScHMOLL, Die vorgriechischen Sprachen Si.ziliens cit., 25-30, nr.15. 31 SCHMOLL, Di e vorgriechischen Sprachen Sizi liens ci t., 32-34, nrr .18-19. 32 SCHMOLL, Die vorgriechischen Sprachen SizilieliS ci t., 30-31, nr.16. 33 A.L. PROSOOCIMI, Lingue e dialetti della Sicilia Antica, Kokalos, XXII­

XXIII, 1976-1977, 247-248. 34 PROSOOCIMI, ibid., 240 sgg. 35 L. AGOSTINIANI, Epigrafia e linguistica anelleniche di Sicilia: prospet­

tive,problemi, acquisizioni, Kokalos, XXVI-XXVII, 1980-1981,514- 517; lo., Epigrafia e linguistica cit., 204-207.

36 AGOSTINlANI, ibid. , 200. 37 AGoSTINIANI, Epigrafia e lin.guistica ... prospettive cit., 504, 514-516. 38 G. GIACOMELU, La lingua fa/isca, Firenze 1964, 233-234. 39 Cf. AoosnNrANl, Epigrafia e linguistica ... prospettive cit., 504, con ri­

mandi bibliografici. 40 A. MARINErn, Le iscrizioni sudpicene, Firenze 1985, 220-223, 233. 41 Così ha, viceversa, sostenuto a lungo R. Ambrosini (cf. da ultimo, in

proposito, AGOSTINIANl, Epigrafia e linguistica ... prospettive cit., 505-506). 42 Cf. AGOSTINIANI, La lingua degli E/imi cit., 356-359.

Page 14: L'ELIMO NEL QUADRO LINGUISTICO DELLA SICILIA …lsa.sns.it/dbsite_on_line//attachments.php?file=../uploads/2012_11... · che, da parte mia, e nell 'economia di queste «Giornate»,