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Quando esattamen- bisogno di qualcosa che desse voce ai te un anno fa cittadini, a tutti i cittadini, a chiunque iniziammo questa volesse far sentire la propria voce. Questa avventura, non avevamo idea di dove saremmo andati a finire. è stata ed è la nostra forza. La nostra forza siete voi lettori, nostri concittadini che Più che un'avventura, probabilmente è stata una scommessa amate come noi Tolentino e quotidianamente ne vivete le bellezze e le difficoltà, i che oggi, a un anno di distanza, non possiamo dire ancora di problemi e le ricchezze. Voi Tolentinati che avete sfatato la leggenda secondo cui "a aver vinto ma crediamo di essere sulla buona strada. Il Tolentino non si può fare niente perchè alla gente non ne va bene una". Ad un anno di riscontro ottenuto fra la gente, fra i cittadini di Tolentino è stato distanza abbiamo scelto di rinnovare la grafica del giornale e di ampliare ulteriormen- assolutamente sorprendente, forse perchè la nostra città te lo spazio a vostra disposizione, augurandoci di continuare ad essere un punto di aveva bisogno anche di un prodotto come il nostro. C'era riferimento per chi vuol farsi ascoltare. PRESS NEWS anno II n°4 - aprile 2008 Anno II n. 4 - Aprile 2008 - spedizione A. P. Art. 2 Comma 20/C Legge 662/96 - Filiale di Macerata - Taxe Perçue - PERIODICO EDITO DA MULTIRADIO Autor. Trib. di Macerata n.466/07 del 23 Aprile 2007 - Direttore Responsabile: Roberto Scorcella - Progetto grafico: K-Brush Tolentino - Stampa: Tipografia San Giuseppe GALLERIA EUROPA una proposta concreta per rivalutarla Il progetto dell’architetto Ado Gabrielli zano, sia a livello tipologico che funzionale: Lo spazio centrale; nel quale il pedone può sostare, incontrarsi, leggere ecc.. A tale scopo le pilastrature presenti lungo tutto il percorso, sono state interamente attrezzate con un sistema di sedute che si alternano a cornici in vetro incassate nella pavimentazioni, entrambe fornite di un sistema di luci nascoste che fungono sia da luce base per illuminare l'area attrezzata, sia da proposto da Multiradio Press News di dare un contributo concreto alla riqualificazione e rivitalizzazione dell'area, suggerendo la soluzione progettuale più idonea a tale scopo, mi sono immediatamente reso disponibile, poiché l'ho ritenuta un'importante opportunità per contribuire al completamento funzionale di uno spazio collettivo da sempre d'uso pubblico, ma mai efficacemente sfruttato. La galleria è stata organizzata nei tre spazi funzionali che la caratteriz- luce scenica che propagandosi lungo i lati delle pilastrature ne esalta i suoi contorni. Le luci, sulle sedute sono costituite da cubi in cristallo che fungono anche da schienali, mentre; singoli parallele- pipedi, sempre in cristallo, situati all'interno di un tappeto in pietre affogate nel calcestruzzo, illuminano le due pilastrature con bassorilievi che presenziano le due entrate della galleria. I due percorsi laterali; destinati principalmente alla percorrenza pedonale, sono caratterizzati da una diversa pavimentazione, incorniciata sui fianchi da una fascia pavimentata come lo spazio centrale, che in corrispondenza dell'incontro dei pilastri alloggia una luce ad incasso, funzionale all'illuminazione dei fianchi della galleria. Complessivamente, uno spazio galleria che, oltre al sistema di sedute ed al sistema delle pavimentazioni, individua nell'ideazione e dislocazione delle luci il suo principale elemento di arredo urbano, presentando una visione più moderna e razionale dello spazio pubblico, volta a proporre anche un luogo ideale per i giovani, principali fruitori in alcuni momenti della giornata di questo spazio di relazione. Architetto Ado Gabrielli [email protected] Via San Nicola, 5 TOLENTINO Tel. 0733.962166 Speciale Prestiti Dipendenti e Pensionati 7500 COPIE DISTRIBUZIONE GRATUITA La Galleria Europa è da sempre, lo spazio di relazione maggiormente strategico del nostro centro storico. Ideata negli anni '60 come spazio pubblico di centralità funzionale alle molteplici attività commerciali, direzionali e culturali, che da allora si svolgono nel suo intorno urbano, la Galleria è ancora oggi incompleta delle attrezzature necessarie a renderla un luogo di attrazione, dove il pedone possa svolgere il ruolo di unico protagonista. Pertanto, quando mi è stato UIC A51578 UIC A51578 Un anno di Multiradio Press News

MPN aprile 2008

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D IS TR IB U Z IO N E G R A TU IT A [email protected] Dipendenti e Pensionati Tel. 0733.962166 Via San Nicola, 5 TOLENTINO Il progetto dell’architetto Ado Gabrielli anno II n°4 - aprile 2008 Speciale Prestiti Architetto Ado Gabrielli Quando esattamen-

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Quando esattamen- bisogno di qualcosa che desse voce ai te un anno fa cittadini, a tutti i cittadini, a chiunque iniziammo questa volesse far sentire la propria voce. Questa avventura, non avevamo idea di dove saremmo andati a finire. è stata ed è la nostra forza. La nostra forza siete voi lettori, nostri concittadini che Più che un'avventura, probabilmente è stata una scommessa amate come noi Tolentino e quotidianamente ne vivete le bellezze e le difficoltà, i che oggi, a un anno di distanza, non possiamo dire ancora di problemi e le ricchezze. Voi Tolentinati che avete sfatato la leggenda secondo cui "a aver vinto ma crediamo di essere sulla buona strada. Il Tolentino non si può fare niente perchè alla gente non ne va bene una". Ad un anno di riscontro ottenuto fra la gente, fra i cittadini di Tolentino è stato distanza abbiamo scelto di rinnovare la grafica del giornale e di ampliare ulteriormen-assolutamente sorprendente, forse perchè la nostra città te lo spazio a vostra disposizione, augurandoci di continuare ad essere un punto di aveva bisogno anche di un prodotto come il nostro. C'era riferimento per chi vuol farsi ascoltare.

PRESS

NEWSanno II n°4 - aprile 2008Anno I I n . 4 - Apr i le 2008 - sped iz ione A. P. Ar t . 2 Comma 20/C Legge 662/96 - F i l ia le d i Macerata - Taxe Perçue - PERIODICO EDITO DA MULTIRADIO

Autor. Tr ib . d i Macerata n .466/07 de l 23 Apr i le 2007 - D i re t tore Responsabi le : Rober to Scorce l la - Proget to gra f ico : K-Brush To lent ino - Stampa: Tipograf ia San Giuseppe

GALLERIA EUROPAuna proposta concreta per rivalutarla

Il progetto dell’architetto Ado Gabrielli

zano, sia a livello tipologico che funzionale:Lo spazio centrale; nel quale il pedone può sostare, incontrarsi, leggere ecc..A tale scopo le pilastrature presenti lungo tutto il percorso, sono state interamente attrezzate con un sistema di sedute che si alternano a cornici in vetro incassate nella pavimentazioni, entrambe fornite di un sistema di luci nascoste che fungono sia da luce base per illuminare l'area attrezzata, sia da

proposto da Multiradio Press News di dare un contributo concreto alla riqualificazione e rivitalizzazione dell'area, suggerendo la soluzione progettuale più idonea a tale scopo, mi sono immediatamente reso disponibile, poiché l'ho ritenuta un'importante opportunità per contribuire al completamento funzionale di uno spazio collettivo da sempre d'uso pubblico, ma mai efficacemente sfruttato. La galleria è stata organizzata nei tre spazi funzionali che la caratteriz-

luce scenica che propagandosi lungo i lati delle pilastrature ne esalta i suoi contorni. Le luci, sulle sedute sono costituite da cubi in cristallo che fungono anche da schienali, mentre; singoli parallele-pipedi, sempre in cristallo, situati all'interno di un tappeto in pietre a f f o g a t e n e l c a l c e s t r u z z o , illuminano le due pilastrature con bassorilievi che presenziano le due entrate della galleria.I due percorsi laterali; destinati principalmente alla percorrenza pedonale, sono caratterizzati da una diversa pavimentazione, incorniciata sui fianchi da una fascia pavimentata come lo spazio centrale, che in corrispondenza dell'incontro dei pilastri alloggia una luce ad incasso, funzionale all'illuminazione dei fianchi della galleria.Complessivamente, uno spazio galleria che, oltre al sistema di sedute ed al sistema delle p a v i m e n t a z i o n i , i n d i v i d u a nell'ideazione e dislocazione delle luci il suo principale elemento di arredo urbano, presentando una visione più moderna e razionale dello spazio pubblico, volta a proporre anche un luogo ideale per i giovani, principali fruitori in alcuni momenti della giornata di questo spazio di relazione.

Architetto Ado Gabrielli

mult i radio@mult i radio. i t

Via San Nicola, 5 TOLENTINO

Tel. 0733.962166

Speciale Prestiti

Dipendenti e Pensionati

7500COPIE

DISTRIBUZIONE

GRATUITA

La Galleria Europa è da sempre, lo spazio di relazione maggiormente strategico del nostro centro storico.Ideata negli anni '60 come spazio pubblico di centralità funzionale alle molteplici attività commerciali, direzionali e culturali, che da allora si svolgono nel suo intorno urbano, la Galleria è ancora oggi incompleta delle attrezzature necessarie a renderla un luogo di attrazione, dove il pedone possa svolgere il ruolo di unico protagonista. Pertanto, quando mi è stato

UIC A51578 UIC A51578

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Trovarsi ad attraversare il centro, o l t re ad essere divenuto mente si corre di più, potrebbe traffico. Dai primi anni Novanta, si corso Garibaldi, via Roma, viale anacronistico da qualche mese è servire a indurre ad una maggiore cominciò a parlare di "piano del Matteotti palazzo Europa, nelle anche estremamente pericoloso, prudenza. Niente "agguati" traffico" con tanto di elaborazione ore di punta è diventata una viste le diverse situazioni in cui le improvvisi: una postazione fissa, da parte di un tecnico del settore p icco la impresa. Traff ico sbarre sono rimaste aperte anche della quale tutti i cittadini sono a e parcella di diversi milioni di lire congestionato, macchine ferme, in corrispondenza del transito di conoscenza e per la quale poi saldata. Di quel piano non se ne è smog che aumenta: questo è un treno. E, a proposito di nessuno avrebbe da lamentarsi saputo più niente e, soprattutto, quello che succede sotto gli occhi pericolosità, è evidente come ci se gli arrivasse una multa. non se ne è fatto nulla. Di "piano di tutti i cittadini in orari compresi sia una diffusa cattiva abitudine di Continua, invece, l'isolamento in del traffico" si è tornati a parlare 2-fra le 12 e le 13 e fra le 18 e le 20. sp ingere t roppo i l p iede cui è costretta la zona Ovest della 3 anni or sono. Anche in questo Per non parlare poi delle code sull'acceleratore delle auto. Non città, quella del quartiere Buozzi, caso è stato incaricato un interminabili (e pericolose) che si abbiamo mai nascosto la nostra che per arrivare in centro deve professionista di elaborare un formano in corrispondenza del c o n t r a r i e t à a l l ' u t i l i z z o farsi tutto il giro di Tolentino. Da piano che, però, non è mai stato passaggio a livello di viale Vittorio dell'autovelox come strumento anni i residenti di quella zona attuato. La viabilità tolentinate è Veneto, quando la fila arriva fino per fare cassa, ma lo stesso attendono una soluzione che rimasta quella attuale, contorta e in viale Benadduci e per chi deve mezzo potrebbe essere utilizzato consenta loro di raggiungere in poco pratica, e i "piani del traffico" procedere in direzione viale XXX in modo più razionale e, maniera più comoda il centro, ma sono rimasti dentro qualche Giugno o piazza dell'Unità soprattutto, più efficace. Una non se ne è mai fatto nulla. Ma cassetto del Palazzo a prendere proseguire è praticamente proposta su tutte: piazzare un non sono solo i residenti del polvere. Quanto ci sarà costato impossibile. Un passaggio a rilevatore di velocità fisso in via quartiere Buozzi ad aspettare sognare fino ad oggi una viabilità livello posizionato in pieno centro, Nenni, l'arteria dove indiscutibil- una soluzione alla questione migliore...?

Il miraggio "piano del traffico"da vent'anni la Città aspetta una razionalizzazione seria

Gentile redazione di Multiradio press-news, sono una cittadina di Tolentino che abita fuori dal centro urbano e cioè "al di là" del Ponte del Diavolo. Pur non essendo ancora patentata guido ormai da qualche anno con il patentino un quadriciclo leggero e quotidianamente per potere entrare in città devo a t t raversa re i l sudde t to pon te constatando ogni giorno che la pavimentazione stradale si trova in condizioni alquanto indecenti e sempre in peggioramento; essa è costituita da mattoncini di media grandezza che sono si, molto belli da vedersi ma che con il passare del tempo e senza un adeguata manutenzione si rovinano o ancora peggio si scompongono creando delle buche non indifferenti. Attualmente il nostro "unico" ponte si trova così ridotto e quando si percorre quel tratto bisogna farlo a velocità veramente limitata perchè c'è il rischio di danneggiare il mezzo che si sta guidando. Io mi chiedo se non fosse il caso da parte dell'Amministrazione comunale di sistemare la pavimentazione del ponte sopracitato e fare delle periodiche manutenzioni considerando soprattutto che nonostante le tante parole è ancora l'unico ponte che collega il centro urbano di Tolentino con le zone limitrofe. Grazie alla redazione del giornale per l'opportunità concessa ai cittadini di dar voce alle loro insoddisfazioni, problemi e desideri per la nostra città.

F.F.

Ponte del Diavolo Viale Matteotti"Guardi, in questa via un giorno o l'altro ci scappa il morto: corrono tutti, non ci sono controlli di nessun tipo e attraversare la strada è un'impresa quasi impossibile. Ne parlai con un assessore diverso tempo fa che mi assicurò sul fatto che presto sarebbe diventato un viale a senso unico, ma ad oggi non è cambiato niente ". Dall'altro capo della cornetta c'è la signora Conti, residente in viale Matteotti, che sottolinea la pericolosità di uno dei viali più importanti di Tolentino. Un viale dove, come giustamente fa notare la lettrice, attraversare la strada è estremamente rischioso ma anche dove quando ad incrociarsi sono un auto e un pulmann il rischio di collisione è molto alto. La carreggiata è stretta, c'è il parcheggio da un lato e lo spazio che rimane è veramente poco. Quando viale Vittorio Veneto divenne a senso unico dopo i lavori che lo interessarono, si parlò a lungo della possibilità di far diventare anche viale Matteotti a senso unico, costruendo una sorta di grande rotatoria che girava intorno alla ferrovia. Viale Matteotti, invece, nel corso degli anni è rimasto pericolosamente a doppio senso. Ripensare alla vecchia idea di farne un bel viale a senso unico, con l'aumento delle auto in circolazione, sembra una soluzione percorribile e condivisa da buona parte dei cittadini.

IO CITTADINOPRESS

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VIABILITÀ CRITICA

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PRESS

NEWS

DOPO MARZO... APRILEragazzi nel ‘44 tra speranza e tragedia

di Enzo Calcaterra

Nella foto della Liberazione di Tolentino, come in quelle di molte altre città d'Italia, tra le folle che acclamano i liberatori, si notano spesso grappoli di ragazzini e adolescenti, per lo più vestiti poveramente, i segni della fame sul volto, lo stupore di sentirsi trascinati nella Storia dei padri.Appartengono a quella generazio-ne che spesso ha seguito i fratelli maggiori in montagna, ha portato messaggi sotto il naso di fascisti e tedeschi, ha atteso a lungo nelle case padri e fratelli smarriti in chissà quale fronte o sepolti in chissà quale fossa. Portano nello sguardo, costretto a vedere nel fondo della spensieratezza, membra straziate e corpi di uccisi, magari dello stesso sangue.

Conservano negli occhi dell'anima il peggio del passato prossimo e negli orecchi il suono inconfondibile delle armi da fuoco, dei passi cadenzati di pattuglie notturne, del rombo di aerei che sganciano morte, dei mitragliamenti, degli allarmi, degli scoppi, delle grida di violenza, dei gemiti di sofferenza senza riscatto. Ma prima di quella giornata del giugno del '44, c'era stato un aprile non certo radioso, come quello che l'Italia avrebbe vissuto un anno dopo e celebrato per decenni tra infinite polemiche.Al marzo della tragedia consumata-si a Montalto in una gelida mattinata di un anno "bisesto", seguì l'aprile della paura. Le SS italiane, i rastrellamenti dei più giovani fino alla fine del maggio successivo, il campo di concentramento di Sforzacosta, le deportazioni, le violenze, la caccia agli ultimi profughi caratterizzarono i giorni di quella "mala Pasqua".I tedeschi erano ancora in grado di far male con gli ultimi colpi di coda che avrebbero lasciato una scia di sangue non ancora coagulato dai decenni trascorsi. Lo si vedrà a C a p o l a p i a g g i a ( l a n o s t r a Marzabotto), a Morro, a San Severino. L'odio di chi non ha più nulla da perdere lascia dietro di sè terra bruciata. Tutti sono in pericolo, nessuno è più innocente o immune da odio e terrore. Proprio a un passo dalla fine, "pietà l'è morta". Nei dintorni di Tolentino, il leggendario tenente "Acciaio" e i

suoi irriducibili - un pugno di ragazzi pronti a tutto - hanno formato un "commando" per dimostrare che non tutti si sono arresi alla paura. Sono i partigiani del "201 Volante", un manipolo di guerriglieri con lo scopo di eliminare fascisti isolati, un'azione gappist ica senza quartiere che porta la lotta nel centro abitato, toglie il sonno a molti, si incunea in un momento di tensione che si respira ovunque. Ragazzi poco più che adolescenti sottoposti a pressione da SS italiane perchè si arruolino in questa "armata fantasma" o trascinati via come disertori per oltre un mese, catturati su delazione e avviati alla deportazio-ne dalla quale molti non torneran-no, oppure emergeranno invec-chiati per sempre, attraversano altri due mesi d'inferno. Sono gli stessi che compariranno in quelle foto di folla festante del 30 giugno: pochi stracci addosso, il volto scavato dai giorni come fossero anni, eppure aperti al futuro, decisi a prendersi quel che resta della loro gioventù bruciata dalla Storia. Ne sanno abbastanza della vita, ma sentono che è arrivato il loro momento. Non se ne stanno ai margini della strada, ma si immergono in quel mondo che non li ha vinti nè piegati alla rassegna-zione.Non dimentichiamo quei figli di una Pasqua senza gioia per i quali la resurrezione poteva essere semplicemente un pasto caldo, una notte senza angoscia, un giorno senza notizie luttuose, un orizzonte senza più presagi di morte nè disperazione. Senza di loro, forse, l'Italia non si sarebbe rialzata con l'orgoglio e la determinazione dei suoi giorni migliori. Una generazione di mezzo, dimenticata. Eppure sono state le energie più importanti tra la fine della guerra e la ricostruzione del Paese. Quei ragazzi troppo giovani per aver veramente conosciuto il Fascismo, troppo acerbi per contrastarlo con le idee, tuttavia sufficientemente forgiati dalla vita per le sofferenze quotidiane e le ristrettezze di anni terribili.

TOLENTI... NATI

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PRESS

NEWS

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Ci sembra di sentirle, quelle domande: ce n'era proprio bisogno? Perché solo adesso? Ma sarà veramente successo tutto questo? Ancora sulla Resistenza?Per dieci giorni è transitata a Tolentino una mostra itinerante su un argomento che molti (troppi) pensano di conoscere e pochi possono onestamente ammettere d'aver studiato senza pregiudizi o superficialità. In questi ultimi decenni, archivi, testimonianze, documenti non più secretati hanno arricchito la conoscenza di una pagina che ci riguarda come italiani e, proprio per questo, va letta, studiata, meditata nella sua interezza, senza lasciare spazi vuoti o leggere una riga sì e una no.Se è vero, com'è sacrosantamente vero, che la nostra Costituzione è figlia legittima della Resistenza e ne porta le stimmate in ogni sua parte, luci e ombre di quella storia debbono diventare finalmente patrimonio e consapevolezza comuni. Non certo per giocare al massacro delle reciproche rimozioni o allo sciacallaggio sui morti e i

sacrifici di chi fece le proprie scelte, pagò il proprio tributo in tempi non sospetti.Lo spirito di questa mostra è contenuto nei titoli: Conoscere e far riconoscere ciò che merita di essere posto all'attenzione di tutti, valorizzare gli aspetti etici, ideali di un'esperienza storica determinante in cui un popolo, il nostro, si e messo in discussione, ha fatto i suoi errori (in storiografia non si parla di "colpe"), ha elaborato i suoi progetti, ha lottato per essi, ha conquistato la sua dignità o, in ogni modo, non l'ha barattata per un piatto di lenticchie come spesso avviene al giorno d'oggi.I fatti, le idee, i protagonisti di cui si tratta nelle sezioni della Mostra non sono inventati, bensì documentati, fondati su esistenze, impegni, talora violenti contrasti, passioni, vittorie che assomigliano a sconfitte, sconfitte che assumono via via nel tempo il senso di vittorie. Tutto vero, tutto autentico, tutto vivo. Il fine della iniziativa è semplice, quasi scontato: fornire altri elementi di conoscenza e giudizio oltre quelli

già noti. Non certo sminuire o disconoscere meriti acquisiti con coraggio e storiograficamente attestati, bensì ampliare la prospettiva oltre le interpretazioni che spesso hanno prevalso fino a porsi come dogmi indiscutibili, verità a senso unico, letture più simili a pregiudizi. In definitiva, quanto di più distante dalla storiografia, di per sé "fisiologicamente" revisionista e in grado di sottrarsi a qualsiasi speculazione o "ribaltone" che di culturale hanno ben poco. Senza stravolgere ciò che la Storia e la storiografia hanno ormai appurato, si può e si deve documentare la Resistenza come autentica "lotta di popolo", contributo di ideali, culture, sensibilità diverse eppure tutte con una propria dignità che merita di essere intesa, non sottintesa, tantomeno negata. Prima e più che di "memorie condivise" o "accet-tate", abbiamo bisogno di una memoria "completa", evidentemen-te ancora di là da venire, considerati gli imbarazzi, i malumori e i vari mal di pancia che ogni tentativo di muoversi in questa direzione suscita in una parte non piccola del

mondo politico e della pubblica opinione.Ma bisogna mettersi in testa che tutto questo, piaccia o no, contribui-sce a smentire nel modo più efficace le diverse ipotesi di "attendismo di massa", di "zona grigia", scontro di fazioni minoritarie con un Paese indifferente o assente, cinicamente a fare da spettatore o complice in attesa degli eventi, circolate in questi anni sulla Resistenza.Solo così, quella legittima assunzio-ne di dato storico che da più parti (talora proprio quelle che più osteggiano tentativi di approfondi-mento e ampliamento di conoscen-ze) si reclama per la Resistenza avrà possibilità di proporsi con qualche radicamento nel sentire comune, oltre gli addetti ai lavori. Ciò che è stato guadagnato sul campo deve diventare parte dell'identità di ciascuno come di un popolo che voglia considerarsi tale. Anche una Mostra che fa discutere può essere un segno di crescita, una testimonianza da condividere.

Enzo Calcaterra

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LE ALTRE RESISTENZEnote a margine di una Mostra

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PRESS

NEWS

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Gentilissimo Direttore, quanto esprime e gli fanno esprimere e se pur "in ogni dare" ci sono gli aspetti buoni e meno buoni non bisogna restare inattivi (magari

rimanere "al di sopra delle parti" non è facile e soprattutto il tentare di adducendo poi la scusante che: così facendo male non si fa - ma non si

farlo nasconde innumerevoli insidie. Se si critica a destra il centro batte fa nemmeno bene).

le mani, se lo si fa a sinistra lo stesso, se lo si fa al centro le battono tutte Io sono convinto che bisogna chiedere al Palazzo di risolvere le

e due... e via di questo passo, eccoci subito a chi dice; "sei di parte", "ce difficoltà, e di essere pronti poi a confrontarlo in questa azione, perché è

l'hai con noi» , "non sei super-partes"... per questa ragione che il Palazzo risiede nel Palazzo e quindi non deve

che cosa si ha da fare per garantire la propria neutralità non facendo la trovare scuse inventandosi "barriere architettoniche", nella comunica-

"pecora" silente? Che poi anche quella non è mai silente perché bela... zione con chi sta fuori del Palazzo, per il suo non agire.

credo che sia importante non accettare le provocazioni, non cadere nel Ne esistono troppe di barriere architettoniche a Talentino e dintorni,

"parlare tanto per parlare" e soprattutto tenere sempre presente il eppure anche i "diversamente abili" hanno il diritto/ragione di poter

concetto di "giustizia equa" e libertà (la libertà inizia e finisce là dove muoversi a loro piacimento... senza strade, marciapiedi dissestati,

inizia e finisce la libertà dell’altro e viceversa), e soprattutto il detto buche, mancanza di scivoli...

kennediano: "ci sono mille modi per storcere la verità, uno solo per dirla, Il Palazzo... il Palazzo dell'indifferenza dentro cui, e fuori pure, non si

da qui il grande vantaggio dei bugiardi"; e quindi non dire "bugie" e muove niente, abitato da chi lì è stato messo per agire, risolvere,

ammettere diligentemente in primis i propri errori, che esistono perché legiferare e che invece "chiuso in se stesso e in se stessi" fa si che

non sono sempre gli altri a sbagliare. Talentino sia lasciato nel completo disinteresse, salvo, come dicevo

Amo questa terra marchigiana, pur non essendovi nato, la sua storia, i all'inizio, svegliarsi o ricordarsene solo ogni 5 anni.

suoi abitanti e la loro ingegnosità, il loro acume e non capisco perché, Amo questa terra tolentinate, pur non essendovi nato, ma sono deluso

però, continuino a farsi pesare addosso una "statalità" immobile quasi però dai suoi abitanti e dalla loro indifferenza verso il "pubblico" che li

sempre, se non in o nelle vicinanze di una campagna elettorale, che fa circonda e che con qualche piccolo gesto "partecipato" potrebbero

stagnare la città, il suo territorio con tutti i suoi abitanti.invece costringere a cambiare e a fare i cambiamenti.

Non ho mai pensato, nella mia vita di essere un "portatore di verità ", ma solo un "osservatore attento " che ritiene non si debba dire o fare agli

Ivrea, 06 aprile 2008altri ciò che non si vuole sia fatto o detto a me. Francesco Maria Mosconi

Sono convinto che Talentino, e il suo territorio, meriti molto dì più di (accademico tiberino)

Il silenzio degli Indifferenti

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Il lettore che ci ha inviato questa mail, corredata di foto, ha racchiuso in poche righe un malcontento comune a tanti cittadini, stanchi delle tante promesse fatte nei giorni di campagna elettorale e raramente mantenute. Ne abbiamo avuta una ennesima dimostrazione in queste settimane che hanno preceduto le elezioni politiche. Promesse allettanti alle quali non potrà fare riscontro un reale intervento. Così la diminuzione delle imposte su salari e pensioni si dimostrerà una fiaba poiché non si tiene conto della disastrosa situazione della nostra finanza. Non si considera insomma, il costo del risanamento dell'esorbitante debito pubblico, conservando nello stesso tempo, la ricchezza e i privilegi negli apparati dell'alta burocrazia di Stato. Conseguentemente le tasse non potranno diminuire e il nostro paese si confermerà nuovamente come la nazione europea con i salari più bassi e le imposte più alte. Da tempo siamo entrati in una via senza uscita, con le istituzioni che non funzionano, con deficienze in tutti i campi: corruzione, mancate riforme (dalla scuola, alla giustizia), assenza di un piano energetico e di strategie contro l'inquinamento. Fattori negativi trascurati per decenni che stanno paralizzando la società con incalcolabili danni sociali ed economici. E i cittadini sono stanchi e sfiduciati di sentirsi raccontare favole.

R.S.

Le Favole Elettorali

Un soldato non è necessariamente un militare. O perlomeno non del Ponte sta cadendo a pezzi, non è la prima volta che frammenti della sono militari i Soldati dell'esercito del bene e il loro comandante Titti. stessa colpiscono i passanti e che gli escrementi dei suoi inquilini piccioni E' questo il nome che si è dato un gruppo di cittadini che ha preso accarezzano le chiome dei pellegrini diretti alla nostra bellissima Basilica particolarmente a cuore le condizioni in cui versa la medievale Porta di San Nicola. Tre anni fa la Porcu disse ai responsabili comunali che se del Ponte, il più antico ingresso medievale di Tolentino. Capitanati non fossero saliti loro su Porta del Ponte ci sarebbe salita lei. E così sarà il dalla dottoressa Cristina Porcu prossimo 7 giugno. Con la Flore annunciano che il prossimo collaborazione dei suoi Soldati del sabato 7 giugno saliranno sulla Bene: C laud io C iar lan t in i , Porta del Ponte per ripulirne la imprenditore italiano che l'aiuterà a sommità, salvo imprevisti o calare a terra il materiale e la impedimenti di carattere burocrati- fornirà dell'attrezzatura necessa-co. La vicenda ha radici piuttosto ria; Benito Lautizi, pensionato lontane e risale a circa tre anni fa, italiano che vigilerà per evitare che quando la dottoressa Porcu Flore qualcuno si avvicini alla zona dove sollecitò un dirigente comunale per cadranno i detriti; Arben Durro, un immediato intervento a tutela muratore albanese che trasporterà della Porta del Ponte. Non un il materiale in discarica; Isuru, restauro, non un intervento bambino di sei anni dello Sri Lanka particolarmente difficile o oneroso, come sostegno morale. Una vera e ma semplicemente la manutenzio- propria giornata di volontariato per ne ordinaria in quanto, ad la città, a tutela dei Beni comuni e esempio, il foro di scolo dell'acqua senza alcuna strumentalizzazione è parzialmente ostruito dai detriti politica. E sullo sfondo un chiaro che con il tempo si sono depositati. L'umidità, come conseguenza invito ai tolentinati ad agire, perchè non si può sempre aspettare. Agire, il naturale, sta lentamente compromettendo l'integrità strutturale modo migliore per non perdersi in chiacchiere e dimostrare che, anche da della Porta, ma di interventi non se ne sono visti. Ad oggi ancora soli, si può cercare di migliorare la città senza aspettare la burocrazia, silenzio scrive in una lettera aperta al periodico locale Multiradio troppo spesso ostacolo insormontabile anche per la risoluzione dei Press News la dottoressa Porcu ancora il desolante abbandono e problemi apparentemente più semplici. l'inesorabile declino degli ingressi medievali di questa città. La Porta

PRESS

NEWS

I SOLDATI DELL’ESERCITO DEL BENE E IL COMANDANTE TITTIA GUARDIA DI PORTA DEL PONTE ARRIVANO

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Spett. Multiradio

A Venezia esiste da secoli il famoso ponte dei sospiri.

Mentre qui a Tolentino esiste il famoso ponte di Mancinella che da poco tempo si chiama il ponte delle illusioni elettorali.

S.B.

Il ponte... dei sospiri

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Persone…

Un uomo normale

Ho rivisto il sorriso di Paolo Musso,

Giovin signore, gentile e garbato.

Mi guardava con il suo maglione rosso.

Ecco un anno, da quando ci ha lasciato:

dal palazzo riceve un encomio solenne,

in chiesa, per lui, tanti hanno pregato.

La speranza che il ricordo resti perenne,

parziale ristoro, al gran dolore provato,

per colei che suo compagno lo ritenne.

Lieve cordoglio alla tristezza del fato!

Il coraggio con cui la lotta sostenne,

sia l’ultimo grande civico esempio

di un uomo, padre e marito, valente.

E che si avverino le preci nel tempio!

CULTURA

SONETTIdi Righetto Toti

Enrico Toti era nato a Roma nel 1882 e a 24 anni aveva perso la gamba sinista rimasta sfracellata durante una manovra tra due locomotive. Lasciate le ferrovie scopre nel ciclismo il suo riscatto contro la sventura. Senza protesi, pedalando con una gamba sola, raggiunge in bicicletta la Lapponia e l'anno successivo percorre tutto l'Egitto, sino al Sudan. Scoppiata la guerra, Toti chiede di poter partire volontario, glielo negano, sale sulla sua bici e pedala sino alle spalle del fronte. Dove lo bloccano i carabinieri: "voglio arruolarmi, posso aiutare i soldati, portare il rancio, l'acqua, fare il portaordini…sono forte saprei come combattere….il 6 agosto, durante un assalto alle posizioini austriache del monte Sei Busi (quello che sovrasta il cimitero di Redipuglia), Enrico Toti viene colpito a morte, ma prima di cadere getta verso il nemico la stampella entrata nella leggenda. Alla sua memoria verrà assegnata una delle 362 medaglie d'oro della prima guerra mondiale.Da qualche tempo Righetto Toti, lontano parente di Enrico, abita nella nostra città e da questo numero collaborerà con il nostro periodico con due sonetti in rima: uno racconterà dei fatti principali; l'altro, invece, sarà un profilo di una persona. Buon lavoro Righetto!

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Il fatto ….

Sul ponte di Troiano…

Cantano ancora sul ponte di Bassano,

le gesta dei gloriosi alpini in coro.

Acri le invettive sul ponte di Troiano!

A Tolentino l’orizz0nte diventa scuro:

la minoranza, con tutte le sue bandiere,

calunnia Francalancia a muso duro.

Bugiardo ed impertinente, a lor parere,

gli urlano, ormai da tempo, invano.

Tutto tace, nessuno che li stia a sentire,

al clamore, è attonito il popolo sovrano.

Lassù si cercano per stringersi la mano;

da noi, ciascuno, prova con destrezza

a sistemare, al proprio nemico… l’ano!

… E parlano di politica con fierezza!

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lu Spì

Ciao Pè Una scì, quell'andra è rottaCiao Renà La vasca l'ha leata? che quella adè un Da dò veni Pè? piriculu costante pè le creature che ce Vengo da li giardì de lu "cantante". joca attorno, che se se casca e va a Capirai, ce vulìo portà mì nipoti, ma sbatte su li pezzi de marmo che s'è prima ho vuluto fà un sopralluogu! staccati e che gnisciù s'è curatu Robba da mettese le mà su li capelli, armeno de lealli, come minimo se da fasse vinì li reumatismi all'occhi pacca la testa come un cucummeru! da lo piagnè! Senza parlà d lu fattu che l'unica Perché Pè? Adè ridutti cuscì male? acqua che c'è drentro a stà specie de Certo che anche io quanno che c'ho fontana è quella che ristagna dopo lo portato mì nipote l'autunnu passatu pioe e che dopo un pò puzza come na ho visto che adera tuttu unu sfacelu. chiavica! Possibile che adè pegghio? Scì Renà, ma lo pegghio è che se te L'unica cosa vona è che l'erba è scappa un bisognu, a te o a 'na crisciuta per cuntu sua, grazie anche creatura, non sai dò jì a falla perchè le alla cuncimaziò che fà li cà che liberi latrine adè chiuse. D'altronde non scorrazza per tutti li jardì. Lu restu è putìa rmanè aperte viste le raccoman-rmastu come dice quella canzona naziò scritte su lu cartellu che lu "come prima, più di prima..." "Comando della Polizia Municipale" La vùscia cò la sabbia l'ha rpulita avìa ttaccatu all'ingressu de li cessi almeno? (vedere reperto n.1 - punto 2)Ma come ce penzi!!! Pè pulilla o Sarìa da mettelu in cornice e fallu cambialla ce vurrìa 'na trivella: è partecipà a li concorsu della Biennale diventata tutta un pezzu! dell'Umorismo!Scì, ma almeno, l'artalene funziona? E scì... vignirìa de sicuro!!!

Li sgagghiùI dialoghi di Peppe e Renato

Si raccomanda di evitare le seguenti azioni!

senza Parole...

Dò sta la caristia?!...

Ma che te cridi? No' 'nte pare gnen-de?!Adesso costa u' 'nocchiu anghe lu pà!Se segueta cuscì la pora jende se doverà 'nguezzasse a non magnà!

Dò sta la caristia?!... Cristo me sende,tantu de core lu voglio pregàche spidiscia magara 'n 'accidentea quilli che fà tutto rencarà

Ce lo vuria per daero, ce vuria'stu regalu pè falli filà ritti!Ma, dopo, ar munu chi ce restaria?

Chi restaria? Oh che ve sate fritti,tanti magnù de mino e se stariatantu, ma tantu meglio fra puritti!

Do sta la caristia?!...di Giovanni Sebastiani (1929)

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A settembre un premio giornalistico intitolato a Piero Ciarapica

L'idea ci è balenata in mente quasi subito. Per questa iniziativa avremo anche il patrocinio del Comune di Tolentino.La figura di Piero Ciarapica meritava di essere

ricordata in modo costante e, per così dire, anche Gli studenti saranno chiamati a presentare degli "ufficiale". Così, con la collaborazione indispensabi- elaborati su temi specifici che riguardano da vicino le del professor Enzo Calcaterra, abbiamo istituito il la nostra Città, tanto amata e raccontata in modo premio giornalistico "Piero Ciarapica" riservato agli inimitabile da Piero Ciarapica.studenti delle scuole medie e delle scuole superiori La giuria che deciderà i lavori da premiare sarà di Tolentino. Il bando del premio sarà distribuito presieduta dal professor Calcaterra e composta da nelle scuole all'inizio del prossimo anno scolastico altri personaggi di spicco del mondo culturale mentre la premiazione avverrà a novembre, in tolentinate.

occasione del primo anniversario della scom-parsa di Ciarapica.

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L'Associazione Musicale Nazareno Gabrielli

La "Associazione Musicale Nazareno Gabrielli" giovani di oltre 60 anni. Intergenerazionalità che strumenti a fiato vengono proposti corsi di è senza ombra di dubbio la forma di si ripercuote nei rapporti del quotidiano ma pianoforte classico e moderno, chitarra classica associazionismo più antica e ancora in attività anche come tramandazione di cultura ed e moderna, basso elettr ico, batteria, nel territorio di Tolentino, basti pensare che esperienze al di fuori del proprio ambiente percussioni, canto lirico e leggero con insegnanti proprio in questi anni ricorre il bicentenario della familiare. qualificati e specializzati nella "didattica della sua fondazione; infatti, anche se non si hanno Nei rapporti quotidiani questa unione si ha musica".notizie precise sulla sua nascita, ci sono partecipando insieme alle varie attività Oggi la scuola di musica, con sede presso i locali documenti ufficiali che provano l'esistenza del dell’Associazione e confrontandosi con gli altri della sede storica del Fonnaggino, spazio per il gruppo bandistico tolentinate prima del 1820. non avendo nessun vincolo o gerarchia dovuta vero non più sufficientemente capiente, è stata Nata ancor prima della fine dell'Impero all’età anagrafica, cosa che non è possibile fare affiancata da diversi progetti realizzati nelle Napoleonico e del Regno Italico la formazione molto spesso nella vita sociale di tutti i giorni. scuole.musicale ha attraversato la storia della nostra Attualmente la "Associazione Musicale Uno di questi progetti è "Finalmente si suona". penisola dagli albori della monarchia, all'unità Nazareno Gabrielli" è composta da circa Interamente finanziato dall'associazione, oggi d'Italia fino alla nascita della Repubblica Italiana duecento soci a tutti i livelli e si avvale della permette a sei classi del plesso Grandi e ha avuto da sempre fra i suoi obiettivi la collaborazione di una ventina di maestri di dell'Istituto comprensivo "Via Grandi" di svolgere divulgazione della cultura musicale in tutte le sue musica. attività musicale al di fuori dell'orario scolastico, forme. Opera nel territorio di Tolentino e zone limitrofe con lezioni settimanali teoriche e pratiche, per Un punto di distinzione di questa e di altre sia nel campo dell'insegnamento della musica l'apprendimento di uno strumento a fiato e a associazioni è stato da sempre la difesa della che in quello concertistico e del servizio percussione.intergenerazionalità all'interno delle sue bandistico. Questo progetto è stato al tempo stesso componenti, cioè il fatto di trovare fra i suoi Nel settore scuola e formazione coinvolge in innovativo per la nostra realtà, ma anche una componenti persone di tutte le età, con un totale 700 ragazzi e non solo divisi fra le varie grande scommessa in quanto non si è chiesto divario fra il socio più giovane e quello meno iniziative. Oltre all'insegnamento di tutti gli nessun esborso finanziario alle famiglie, alla

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L'intergenerazionalità fa emergere i giovani

PER IL 30° anno di attivitàA QUANTI COMPILERANNO LA LISTA NOZZEREGALEREMO PARTE DEL VIAGGIO DI NOZZE SCELTO IN QUALSIASI AGENZIA DI VIAGGI

V i a P a r i s a n i , 3 0 - T O L E N T I N O - Te l . 0 7 3 3 . 9 6 8 4 6 9

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scuola o al comune. Un altro progetto scolastico Nel campo concertistico l'associazione ha dato concorsi per orchestre di fiati.è "Musica a scuola", sempre nelle classi della la vita ormai più di dieci anni fa, al "Concerto di La formazione storica dell'Associazione è invece scuola primaria e dell'infanzia del complesso fiati Giuseppe Verdi" che raccoglie le punte di il Gruppo Bandistico, che svolge tutti i servizi Grandi e della scuola dell'Infanzia Rodari eccellenza degli strumentisti dell'associazione e civili e religiosi per il comune e per le parrocchie.dell'Istituto Comprensivo "Lucatelli". che ha visto in questi anni l'inserimento di molti L'invito è per tutti coloro che hanno a cuore la Il progetto ebbe inizio quattro anni fa in giovani provenienti dalla propria scuola di cultura musicale di partecipare alle iniziative collaborazione con il Comune di Tolentino. musica. dell'associazione e fornire idee e proposte per il Da alcuni anni operiamo con progetti di musica Questa formazione ha raccolto diversi successi futuro.della scuola primaria e dell'infanzia nell'Istituto nazionali ed internazionali anche a livello di Comprensivo di Caldarola e nelle plessi di sua competenza (Serrapetrona, Cessapalombo, Camporotomdo e Caldarola) e da quest'anno si è aggiunto anche l'Istituto Comprensivo Monti di Pollenza con un progetto musica nella scuola dell'infanzia delle sedi di Sforzacosta e Casette Verdini, nonché in quella di Fiastra.Dall'anno scorso, in collaborazione con L'assessorato dei servizi sociali, la musica è entrata anche nei due asili nidi comunali: "Cucciolo" e "Nicholas Green". Gli incontri si svolgono con i bambini e le educatrici delle varie fasce d'età: dai 3 mesi ai 3 anni.La scuola di musica Nazareno Gabrielli ha inoltre aperto una propria sede distaccata nel comune di Caldarola, in collaborazione con l'amministrazione caldarolese che ha messo a disposizione gli spazi del Palazzo delle Associazione.

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TIBERI

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una forza magnetica che li conquista, con la A volte ci ritroviamo a far sentenze: i cartoni magia della fantasia. sono sciocchi, le canzonette non hanno Con lei essi imparano a SOGNARE, imparano spessore culturale ecc.a INVENTARE giochi meravigliosi, imparano a Proponiamo linguaggi e costumi adulti perché VIVERE INSIEME. per noi sono sicuri e ci ripetiamo: "è già grande, Se viene contestata replica con autorità ma deve fare da solo".con garbo, si fa ubbidire con uno sguardo, da Altre volte con tanto entusiasmo non diamo regole, orari ed abitudini. regole, perdiamo il nostro ruolo di genitori, o E i bambini? La amano, anzi hanno paura che meglio di educatori; cercando di annullare i vada via, perché da loro SICUREZZA, con lei nostri interessi, giochiamo con le loro hanno la certezza che tutto andrà bene. figurine... .È proprio una maestra ideale! Perché? Perché MARY POPPINS non fa né una cosa né l'altra; li fa rigare dritti? NO!

lei fa fare sempre qualcosa di nuovo e di Lei sa mettere in pratica il modo migliore per

magico, qualcosa di SERIO e di CREATIVO.farsi ascoltare: NON SOTTOVALUTA LE

Il suo modo di educare è un miscuglio di REGOLE, pur proponendo percorsi di

REGOLE e di FANTASIA.educazione ricchi di creatività e fantasia.

Ammiro questo personaggio perché ha messo MARY POPPINS, prima della buona notte,

in evidenza il potere magico dell'educazione: estrae dalla sua borsa magica una bottiglina IMPARARE A CRESCERE con una miscela ed ognuno ha il suo bel cucchiaio di sciroppo. Nel regno della fantasia le fiabe a volte ci esplosiva di SERIETÀ, LIBERTÀ e FANTASIA.Ma è uno sciroppo speciale, fa bene a tutti, per insegnano.

ognuno ha sapore e colore diversi, ogni Una folata di vento, eccola, è già sulla porta di Quando lei va via, lo fa serenamente perché la bambino ha il suo preferito.casa, col sorriso invitante mette a loro agio disciplina ha dato certezze e la fantasia il LEI CONOSCE BENE LE ESIGENZE DI bambini e grandi: è MARY POPPINS. potere di sognare. Non sparisce COME adulto, OGNUNO! Sembra un pezzo di legno, è determinata e ma svanisce DA VERO adulto, lasciando i MARY POPPINS CI FA PENSAREbrusca, con disinvoltura si presenta e non fa ragazzi senza paura e privi di ansie per il Noi grandi , convinti di essere nel giusto, a nulla per attirare la simpatia dei bambini, li futuro.volte pecchiamo di "adultismo": insegniamo ai guarda con dolcezza ,quasi con complicità, poi Lei lascia in loro il gusto della SCOPERTA, la piccoli ad essere grandi in anticipo e critichia-si accosta alla ringhiera e VOLA. Li attrae con mo il loro mondo. VOGLIA di FARE ed il rispetto della DIGNITÀ.

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NEWSI NOSTRI FIGLI

OPINIONISTA LETTORE

NEL REGNO DELL A FANTASIAdi Luciana Zengarini

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MAGGIORE INFORMA ZIONE sulla raccolta differenziata

Gentile redazione di Multiradio Press News, da sono specificati i tipi di rifiuti da inserire ma talmente dislocati che è un terno al lotto cittadina tolentinate avrei delle considerazioni evidentemente tali indicazioni sono poco trovarne uno abbastanza vicino alla propria da fare sul tema dei rifiuti e della raccolta esaustive dal momento che ad esempio il abitazione. differenziata. raccoglitore della plastica contiene anche In ultimo volevo rilevare anche che molti bidoni Spesso durante la settimana getto i rifiuti nelle scatoloni di carta o contenitori di tetrapak sono sistemati lungo le strade e sui campane per il vetro, la plastica e la carta ma (questi ultimi dovrebbero avere una raccolta marciapiedi in maniera tale che le aperture puntualmente tali cassonetti sono stracolmi specifica o essere gettati tra i rifiuti comuni) o il sono solo dal lato della strada e non da quello perchè in primo luogo le isole per la raccolta bidone dell'umido contiene sacchi di plastica del marciapiede e visto che spesso si trovano differenziata non sono molte e nelle poche che piuttosto che quelli distribuiti gratuitamente in prossimità di incroci, curve o strade a ci sono confluiscono i rifiuti di molti abitanti, in presso l'ufficio ambiente. scorrimento veloce rendono pericolosa secondo luogo perchè non tutti gli abitanti sono Altro problema è che mancano, o sono l'azione quotidiana di gettare i rifiuti. correttamente informati su come va fatta la rarissimi, i raccoglitori di batterie esauste selezione di tali rifiuti. Infatti sui cassonetti mentre quelli per gli oli saturi ci sono ma sono Silvia Tiranti

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Non che ci aspettassimo che qualcuno si cospargesse il capo di cenere, ma quantomeno una voce ufficiale che si scusasse con i cittadini assicurando sul fatto che si fosse trattato di un caso singolo che non si sarebbe più ripetuto crediamo fosse stato il minimo. Il silenzio, come se si trattasse della cosa più naturale del mondo, sulla foto della m a c c h i n a d e l l a P o l i z i a Municipale posteggiata su un parcheggio riservato ai disabili pubblicata nel numero di marzo è imbarazzante. Cosa ne dovrebbero dedurre i cittadini? Così, sempre chi dovrebbe far rispettare le regole multa un'utilitaria con il contrassegno (regolare) per disabil i di domenica a mezzogiorno e tre quarti davanti o nei pressi della chiesa di San Catervo. Per due

volte. I contravventori? Una coppia di anziani, lei con problemi di deambulazione, "rea" di essere andata alla messa e non aver trovato altro posto. Al di là della mera legge che deve essere giustamente applicata e al di là del fatto che un'auto con contrassegno per disabili poteva trovarsi in quel posto anche per una emergen-

za, crediamo che esista anche un altro codice parallelo a quello della strada: il codice del buon senso. Se il primo potrebbe (forse) anche essere stato rispettato, il secondo è stato letteralmente calpestato. Il signor Mario Pianesi, bontà sua, anche se avrebbe potuto fare ricorso, ha pagato regolarmente le due multe per un totale di 72

euro, che di questi tempi per un pensionato (e non solo) non sono propriamente poco e poi, dopo aver letto Multiradio Press News di marzo, ci ha chiamato mostrandoci quanto gli era accaduto. Noi, onestamente, non ce la sentiamo di aggiunge-re altro, anche se la sensazione fastidiosa è quella dei "forti con i deboli e deboli con i forti".

Questione di buon senso ...

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LA STALLAAllevamento di bovini razza Marchigina, una razza molto pregiata e dalle elevate qualità nutrizionali la cui origine risale VI secolo d.C. e deriva dagli incroci tra il Bovino delle grandi corna di origine asiatica con razza la Chianina e la Romagnola. I bovini vengono allevati con passione seguendo i metodi

tradizionali con un’alimentazione a base di prodotti aziendali come orzo, fieno, fava e mais. La carne di razza Marchigiana è una carne di qualità dal sapore inimitabile, leggermente rosata e con grana fine dalle ottime qualità nutrizionali ed organolettiche, con un bassissimo contenuto di grassi e colesterolo.Importante pregio della carne è il suo contenuto in ferro, in forma perfettamente assorbibile dall’organismo. Inoltre il ferro contenuto nella carne aiuta l’assorbimento intestinale di quello contenuto in altri cibi.

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11/12/13 luglio 2008Un appuntamento da non perderein cui interverrà il colonnelloFrancesco Laurenzi direttamenteda “Rai2 in Famiglia”per trattare argomenti inerenti l’ambientee l’agricolturae rivivere la storia conla rievocazione della trebbiatura

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Tel. 0733.906552 - Cell. 340.2312798

I nostri eventi:

Sagra dell’Oca e Festa della trebbiaturaFesta del 1° Maggio

IV Edizione

NOVITÀ MACELLERIA

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PER I VOSTRI CONSIGLI, SUGGERIMENTI, PROPOSTE, LAMENTELEE QUALSIASI COSA VI VENGA IN MENTE CONTATTATECI A:Multiradio - casella postale 143 - Tolentino - Tel. 0733.960241 - [email protected]

Esce in questi giorni per i tipi della Le opere figurative talvolta fungono casa editrice Il Filo la raccolta da evocatrici didascalie delle liriche, poetica “Frammenti cosmici - ma anche nella stessa poesia sono poesie nell’arte” di Andrea presenti effetti grafici particolari, che Simonetti, impreziosita dai disegni tendono a suscitare emozioni di Monica Gattari. anche ad uno stesso impatto visivo. Questa silloge è un lavoro che Molto frequenti nei componimenti supera la mera arte poetica, per veri e propri richiami alla pittura, ad giungere ad un vero e proprio evidenziare il rapporto costante, idillico dialogo tra scrittura e arte indissolubile, inscindibile, tra figurativa: Andrea Simonetti, il disegno e lettera, tra arte e poeta, e Monica Gattari, la pittrice, sentimento.sono a tutti gli effetti i coautori della

Monica Gattari, 24 anni, vive a raccolta, raccolta che non si Tolentino e frequenta l’ultimo anno potrebbe percepire se mancasse di Scenografia presso l’Accademia l’uno o l’altro elemento, la poesia o il

disegno. di Belle Arti di Macerata.

SPETTACOLO CULTURA

in libreria il connubio artisticodi Andrea Simonetti e Monica Gattari

“ FRAMMENTI COSMICI - POESIE NELL’ARTE ”:

PAOLO MIGONEal Cine Teatro Don Bosco

Sabato 17 maggio alle ore 21.30 sarà ospite al Cinema-Teatro “Don Bosco” di Tolentino, direttamente da Zelig, Paolo Migone, ultimo appuntamento di 'Cabaret Buffet'. Migone è uno degli autori-attori comici più geniali ed innovativi del panorama nazionale. Non ha confini nella sua fantasia, ci sorprende con continue deviazioni della narrazione, ci illumina con trovate verbali, ci folgora con lampi di improvvisa-zione, corre con l'umorismo come un torrente in piena che percorre la valle, risaie, maremme, dirupi, prati fioriti e quando arriva al mare, il mare non sa più che pesci pigliare. Nei suoi spettacoli c'è verismo, surrealismo, malinconismo, risatismo, è un labirinto intricato come la mente di Paolo Migone, nella quale ci si può infilare senza paura, perché in fondo si trova sempre l'uscita…o l'entrata di un nuovo labirinto. Siamo sicuri di non perderci nella fantasia di Paolo Migone, anche perché è lui stesso a lanciarci delle cime per salvarci dalle tempeste della sua mente. il pericolo è che non si sa mai quando questo gioco ha fine; infatti lo spettacolo non ha una sua durata, potendo potenzial-mente durare l'intera notte ed il giorno successivo.

Prevendita biglietti presso il Botteghinodel Cinema Teatro Don Bosco TolentinoInfo 3200741900 o sul sito www.cinemadonbosco.it