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II CIRCOLO DIDATTICO CAVA “A. DELLA CORTE” PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE a. s. 2016-17 Riferimenti normativi: Direttiva Ministeriale n° 419 del 27/12/2012, relativa agli “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”, la quale estende a tutti gli studenti in difficoltà il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento, richiamandosi espressamente ai principi enunciati dalla Legge 53/2003; Circolare Ministeriale n°8 del 06/03/2013, con la quale il Ministero dell’Istruzione fornisce alle scuole opportune indicazioni operative per l’attuazione della D. M. del 27/12/2012 e nello specifico prevede che il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione di ciascuna istituzione scolastica elabori una

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II CIRCOLO DIDATTICO CAVA

“A. DELLA CORTE”

PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONEa. s. 2016-17

Riferimenti normativi:

Direttiva Ministeriale n° 419 del 27/12/2012, relativa agli “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”, la quale estende a tutti gli studenti in difficoltà il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento, richiamandosi espressamente ai principi enunciati dalla Legge 53/2003;

Circolare Ministeriale n°8 del 06/03/2013, con la quale il Ministero dell’Istruzione fornisce alle scuole opportune indicazioni operative per l’attuazione della D. M. del 27/12/2012 e nello specifico prevede che il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione di ciascuna istituzione scolastica elabori una proposta di Piano annuale per l’inclusività, riferito a tutti gli alunni con BES e scaturito da un’attenta analisi delle criticità e dei punti di forza degli interventi di inclusione adottati durante l’anno scolastico;

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Nota MIUR n° 1551 del 27/06/2013, la quale ribadisce che il PAI costituisca parte integrante del Piano dell’Offerta Formativa di ciascuna scuola, che non sia da intendersi come un documento per i soggetti con Bisogni Educativi Specifici, bensì come lo strumento di sviluppo e di monitoraggio delle capacità inclusive della scuola, nel rispetto delle prerogative dell’autonomia scolastica.

Nello specifico la Direttiva Ministeriale n° 419 del 27/12/2012:

fornisce le indicazioni a ciascuna istituzione scolastica per la presa in carico degli alunni con Bisogni Educativi Speciali;definisce le modalità di organizzazione, le funzioni e la composizione del personale dei Centri Territoriali di Supporto (CTS);prefigura l’attivazione del Gruppo di Lavoro per l’Inclusione, con il preciso compito di:

rilevare gli alunni con BES all’interno della propria scuola; raccogliere e documentare gli interventi educativo-didattici; focus/confronto sui casi; consulenza e supporto ai colleghi

relativamente alle strategie e metodologie da adottare; elaborare una proposta di Piano Annuale per l’Inclusione

(PAI), da inserire nel POF e da redigere a termine di ogni anno scolastico (entro il mese di giugno);

monitorare e valutare il livello di inclusione della scuola.sancisce definitivamente il passaggio da un’ottica di integrazione ad una di inclusione, la quale sposta il focus dal singolo alunno al contesto scuola:“Ogni alunno, per continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta.”

Tenuto conto dei provvedimenti scaturiti dalle suddette normative, il GLI della nostra istituzione scolastica procederà ad un’attenta analisi dei punti di forza e delle criticità degli interventi operati nell’anno 2015/2016 appena trascorso ed elaborerà un’ipotesi globale di utilizzo funzionale delle risorse specifiche, istituzionali e non, per implementare il livello generale dell’inclusività della scuola nel prossimo anno.

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Piano Annuale per l’Inclusione

Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità

A. Rilevazione dei BES presenti: n°

1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) minorati vista 1

minorati udito

Psicofisici 7+2

2. disturbi evolutivi specifici

DSA

ADHD/DOP

Borderline cognitivo

Altro

3. svantaggio (indicare il disagio prevalente)

Socio-economico

Linguistico-culturale 1

Disagio comportamentale/relazionale

Altro 3

Totali 16

% su popolazione scolasticaTot. 624

2.56%

N° PEI redatti dai GLHO 10

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 2

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria 4

B. Risorse professionali specifiche

Prevalentemente utilizzate in…

Sì / No

Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di piccolo gruppo

SI

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

SI

AEC Attività individualizzate e di piccolo gruppo

SI

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Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

SI

Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di piccolo gruppo

NO

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

NO

Funzioni strumentali / coordinamento

2 SI

Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES)

1 SI

Psicopedagogisti e affini esterni/interni

NO

Docenti tutor/mentor NO

Altro: NO

Altro: NO

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C. Coinvolgimento docenti curricolari

Attraverso… Sì / No

Coordinatori di classe e simili

Partecipazione a GLI SI

Rapporti con famiglie SI

Tutoraggio alunni SI

Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

SI

Altro:

Docenti con specifica formazione

Partecipazione a GLI SI

Rapporti con famiglie SI

Tutoraggio alunni SI

Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

SI

Altro: SI

Altri docenti

Partecipazione a GLI SI

Rapporti con famiglie SI

Tutoraggio alunni SI

Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

SI

Altro: NO

D. Coinvolgimento personale ATA

Assistenza alunni disabili SI

Progetti di inclusione / laboratori integrati SI

Altro: NO

E. Coinvolgimento famiglie

Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva

SI

Coinvolgimento in progetti di inclusione SI

Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante

SI

Altro: NO

F. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza.

Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità

SI

Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati

SI

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Rapporti con CTS / CTI

su disagio e similiProcedure condivise di intervento sulla disabilità SI

Procedure condivise di intervento su disagio e simili SI

Progetti territoriali integrati SI

Progetti integrati a livello di singola scuola SI

Rapporti con CTS / CTI SI

Altro:

G. Rapporti con privato sociale e volontariato

Progetti territoriali integrati SI

Progetti integrati a livello di singola scuola SI

Progetti a livello di reti di scuole NO

H. Formazione docenti

Strategie e metodologie educativo-didattiche / gestione della classe

NO

Didattica speciale e progetti educativo-didattici a prevalente tematica inclusiva

NO

Didattica interculturale / italiano L2 NO

Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.)

NO

Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Disabilità Intellettive, sensoriali…)

NO

Altro: Informazione relativa alla psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA, ADHD, Disabilità Intellettive, sensoriali...)

SI

Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo X

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti X

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; X

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Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola X

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti;

X

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative;

X

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; X

Valorizzazione delle risorse esistenti X

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione X

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.

X

Altro: ridimensionamento delle classi in presenza di

alunno con disabilità; attenzione alla continuità dei docenti specializzati

sui casi assegnati.

X

* Legenda= 0: per niente; 1: poco; 2: abbastanza; 3: molto; 4: moltissimo.

Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici

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Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)

Il PTOF racchiude nelle sue linee programmatiche la politica di integrazione e inclusione della nostra istituzione scolastica, condivisa da tutto il personale docente e non, con lo scopo di migliorare la qualità di benessere psico-fisico dell’alunno con BES.Il Dirigente seguendo tali linee programmatiche, secondo quanto stabilito dal Collegio docenti, definisce una struttura organizzativa e di coordinamento degli interventi rivolti al disagio ed alla disabilità (GLI) stabilendo ruoli e compiti.Il GLI (Gruppo di Lavoro per l’Inclusione) svolge le funzioni del GLHI (Gruppo di lavoro per l’Handicap di Istituto), previsto dalla L.104/92, estendendo i suoi compiti di coordinamento, studio, progettazione e organizzazione alle problematiche relative agli alunni con BES.Il GLI è supportato dalla funzione strumentale area gestione BES che si occupa della gestione degli alunni certificati (ex L. 104/92), degli alunni certificati ex L.170/2010 e di altri alunni con BES; cura in accordo con il D.S. i rapporti con gli enti esterni e promuove attività di formazione sui BES; I docenti del Consiglio di Classe con alunni con BES, dopo un primo periodo di osservazione, previo consenso della famiglia, predispongono un PEI (Piano Educativo Individualizzato) o un PDP (Piano Didattico Personalizzato) nel quale ogni docente illustra come intende raggiungere gli obiettivi anche utilizzando metodologie, spazi, tempi diversi da quelli del resto della classe. La famiglia partecipa agi incontri con la scuola e con i servizi del territorio, condivide il progetto e collabora alla sua realizzazione.L’ASL effettua l’accertamento, redige la diagnosi e la relazione, incontra la famiglia per la restituzione relativa all’accertamento effettuato, fornendo supporto alla scuola per l’iter da seguire.

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnantiPer la formazione del personale per l’anno scolastico 2016-17, si propone la promozione di corsi specifici sulla didattica inclusiva per i docenti di scuola dell’infanzia e scuola primaria, relativi alle seguenti tematiche: didattica per alunni con BES e per le eccellenze; principi e strategie per la valutazione; metodologie e strategie didattiche in riferimento anche all’utilizzo delle TIC; conoscenza ed applicazione dell’ ICF (strumento internazionale riconosciuto dall’OMS per misurare e classificare salute e

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disabilità). Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive;Le strategie di valutazione si baseranno su:

valutazione iniziale, in itinere e finale; screening iniziale per l’individuazione di alunni DSA; attenzione agli stili di apprendimento degli alunni; individuazione di prove di verifica calibrate sugli obiettivi minimi

previsti dalle singole discipline, ai sensi dell’O.M. 90/2001; adozione di strategie di valutazione coerenti con le prassi inclusive,

ai sensi della D.M. del 27/12/2012 e C.M. n. 8 del 06/03/2013.

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuolaPer la buona riuscita del progetto è necessario che la scuola predisponga un piano attuativo, nel quale siano coinvolti tutti i soggetti, ognuno con competenze e ruoli ben definiti:

Dirigente scolastico Gruppo di coordinamento (GLI) Docenti curriculari Docenti di sostegno

Relativamente ai PDF, PEI e PDP gli insegnanti curricolari, affiancati e supportati dall’insegnante di sostegno metteranno in atto, già dalle prime settimane dell’anno scolastico, le strategie metodologiche necessarie ad una osservazione iniziale attenta, (test, verifiche, colloqui, griglie) che consenta di raccogliere il maggior numero di elementi utili alla definizione e alla realizzazione del percorso didattico inclusivo.Il GLI si occuperà della rilevazione degli alunni con BES presenti nella scuola, raccogliendo le documentazioni degli interventi educativo-didattici definiti, usufruendo del supporto del CTI.Il Dirigente Scolastico parteciperà alle riunioni del GLI e viene messo al corrente dai referenti del percorso scolastico di ogni allievo con BES ed è interpellato direttamente nel caso si presentino particolari difficoltà nell’attuazione dei progetti.Fornirà al Collegio dei Docenti informazioni riguardo agli alunni in entrata ed è attivo nel favorire contatti e passaggio di informazioni tra le scuole dei diversi ordini e il territorio.Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistentiLa scuola, costruendo una rete di contatti collaborativi, potrà accedere alle risorse del territorio: stabilendo protocolli d’intesa con amministrazioni locali, servizi territoriali, del volontariato e del privato sociale, stringendo con loro un patto di sostegno reciproco per il conseguimento di migliori risultati.Con particolare riferimento al servizio di assistenza specialistica, sarà compito dell’ASL fare richiesta esplicita, in termini di suggerimento, per gli alunni che ne avranno bisogno (L. 104/92 art 3 commi 3 e 1) già dalla Diagnosi Funzionale e successivamente nel PEI.

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Spetterà poi alla scuola comunicare entro il 30 giugno ai servizi sociali deputati la relazione finale degli elenchi degli alunni, per i quali si consiglia il servizio di assistenza specialistica.Entro la prima settimana di luglio si terrà un incontro Comune/ASL nel quale si concorderanno le ore da assegnare, a partire dal 15 settembre l’ASL programmerà il GLH d’Istituto e successivamente si terrà un incontro tra ASL-SCUOLA-FAMIGLIA ed eventuali professionisti esterni per redigere il PEI, nel quale sarà inserita la richiesta dell’assistenza specialistica.

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative

In base al calendario stabilito all’inizio dell’anno scolastico saranno previsti incontri scuola-famiglia-territorio, oltre agli incontri con l’equipe multidisciplinare dell’ASP competente. Con le famiglie gli incontri saranno periodici e programmati, al fine di attuare una guida extra scolastica costante e un quotidiano controllo sull’andamento didattico-disciplinare. Ciò consentirà un rinforzo di quanto trattato in sede scolastica e agevolerà il processo di crescita degli alunni. Pertanto, i familiari in sinergia con la scuola concorrono all’attuazione di strategie necessarie per l’inclusione dei loro figli.

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusiviUna cultura inclusiva deve tener conto delle diversità come risorsa. Gli interventi educativo-didattici, programmati e condivisi da tutti i docenti, curricolari e di sostegno, sono finalizzati alla realizzazione del successo formativo di ciascun alunno in base alle proprie capacità, facendo leva sui punti di forza e adottando metodologie e strategie didattiche che favoriscano al contempo la crescita formativa personale e sociale.Indicatori di qualità nella programmazione di interventi educativo-didattici personalizzati (PDP) e individualizzati (PEI):

- Individuare i bisogni educativi speciali con appositi strumenti di rilevazione/valutazione (test d’ingresso, in itinere, finali);

- Definire obiettivi adeguati alle diverse esigenze e ai diversi stili di apprendimento;

- Adottare strumenti compensativi (utilizzo di mediatori didattici, di attrezzature e ausili digitali, di software e sussidi specifici) e misure dispensative (tempi più lunghi, interrogazioni programmate, compiti ridotti e/o semplificati);

- Ricorrere a metodologie e strategie didattiche adeguate (peer tutoring, cooperative learning, learning by doing, task analysis, attività laboratoriali, attività in piccoli gruppi);

- Condividere tra i docenti di sostegno materiali, sussidi e buone pratiche, allestendo nella biblioteca una sezione specifica per la didattica inclusiva;

- Promuovere il confronto tra tutti i care givers (docenti curricolari, docenti di sostegno, genitori, terapisti, psicologi e operatori socioassistenziali) al fine di far convergere l’impegno di ciascuno

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verso il comune obiettivo, che è il successo formativo dell’alunno.

Valorizzazione delle risorse esistentiLa scuola prevede di valorizzare le risorse esistenti, attraverso la realizzazione di progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva.Il presente Piano Annuale per l’Inclusione prevede incontri periodici del GLI per:

- confronto/focus sui casi;- azioni di formazione;- monitoraggio;- verifica/valutazione del livello di inclusività dell’istituzione scolastica.

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusioneAlunni e docenti possono usufruire di materiali strutturati per attività didattiche differenziate, kit per la Robotica Educativa, laboratori di informatica dotati di Lavagne Interattive Multimediali e postazioni informatiche, laboratori per attività musicali, di psicomotricità, grafico-pittoriche e di manipolazione.Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.La scuola prevede una serie di incontri tra i docenti delle classi interessate e quelli degli ordini di scuola precedenti e successivi, per assicurare l’inserimento e la continuità didattica nel sistema scolastico degli alunni con bisogni educativi speciali.Sono, inoltre, previsti incontri periodici con le famiglie e con i care givers degli alunni con BES (psicologi e terapisti che li hanno in cura) per delineare insieme un’adeguata ed univoca linea d’intervento.

Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data 30/06/2016Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 30/06/2016

Allegati: Schede di rilevazione dei bisogni educativi speciali

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Allegato 1MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA

UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CAMPANIADIREZIONE DIDATTICA DEL 2° CIRCOLO

Via Alessandro Della Corte, 5/bis - 84013CAVA DE’ TIRRENI (SA)

Tel. 089/442246 - Telefax 089/4454300E-mail [email protected] – Sito web: www.secondocircolocava.gov.it

[email protected] Univoco Ufficio: UF69OO (fatturazione elettronica)

GRIGLIA DI OSSERVAZIONE PER L’INDIVIDUAZIONE DI ALUNNI BES

Scuola dell’Infanzia

ANNO SCOLASTICO …………………….

Prima parte: informazioni sull’alunno A. Data di compilazione: ..................................................................................... B. Dati anagrafici

Cognome e nome ……………………………………………………………………...

Luogo e Data di nascita ..........................................................................................................

Sezione ………………. Nazionalità (se straniero) ……………………………………

Frequenza nido o altra scuola ●NO ● SI

C. Difficoltà rilevate al nido o dalla famiglia ● NO ● SI

Seconda parte: tipologia e livello di disagio-svantaggio rilevato

(contrassegnare aree interessate)

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1. COMPORTAMENTO □ 2. MOTRICITA’ □ 3. LINGUAGGIO □ 4. APPRENDIMENTO □ 5. ALTRO ………………………. □ ………………………………………………………………………………………

Terza parte: descrizione dell’alunno

1) AREA DELL’AUTONOMIA PERSONALE NELLA SCUOLA

Per ciascuna categoria, il bambino riscontra qualche difficoltà? [Indicare la gravità della difficoltà secondo la seguente scala: 0 = nessun problema;1 = problema lieve; 2 = problema medio; 3 = problema grave; 4 = problema completo] (Evidenziare o mettere una X vicino alla voce adatta) A) Cura della persona 0 1 2 3 4 Dimostra scarsa autonomia personale Lavarsi: difficoltà a lavarsi/ paura/ rifiuto dell’acqua Bisogni corporali: difficoltà nell’utilizzo del bagno Vestirsi: difficoltà/rifiuto a svestirsi e/o vestirsi Mangiare: difficoltà a mangiare da solo/ deglutire/ rifiuta il cibo Bere: difficoltà / incapacità a bere dal bicchiere o a deglutire Note____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

B) Mobilità 0 1 2 3 4 Difficoltà a cambiare la posizione corporea Difficoltà a mantenere una posizione corporea Difficoltà a sollevare e trasportare oggetti Difficoltà a spostare oggetti con gli arti inferiori (es. pallone) Difficoltà nell’uso fine della mano/ di coordinazione fine Difficoltà nell’uso della mano e del braccio Difficoltà / goffaggine / nel camminare Difficoltà a spostarsi Blocco motorio: eccesso nel senso del pericolo Instabilità psicomotoria (eccesso nel movimento /iperattività)

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Carenza del senso del pericolo quando si muove, gioca Difficoltà di autocontrollo Ha stereotipie Note__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

C) Compiti e richieste generali 0 1 2 3 4 Difficoltà ad eseguire la routine quotidiana Difficoltà ad intraprendere un singolo compito Rifiuto della consegna Esigenza di un rapporto privilegiato con l’adulto Non è collaborativo Reazione esagerata davanti all’insuccesso Dimostra opposizione ai richiami Ha difficoltà a comprendere/rispettare le regole Ha difficoltà di concentrazione / rapida caduta dell’attenzione Ha difficoltà di memorizzazione Ha difficoltà logiche Problemi emozionali: timidezza, ansia, ritiro. Manifesta aggressività, ostilità Necessità di tempi più lunghi per portare a termine la consegna Rinuncia di fronte all’impegno, alle prime difficoltà Manifesta delle fissità nelle produzioni (stesso disegno, gioco) Tende a svolgere la consegna in modo superficiale, frettoloso. Note____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

D) Aree di vita principali 0 1 2 3 4 Gioco solitario Gioco d’osservazione Gioco frammentato / disorganizzato Gioco cooperativo Inibizione Irrequieto /Iperattivo Ha difficoltà di organizzazione spazio / temporale Note____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

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________________________________________________________________________________

2) AREA RELAZIONALE NELLA SCUOLA

A) Interazioni e relazioni interpersonali 0 1 2 3 4 Interazioni interpersonali semplici Interazioni interpersonali complesse Difficoltà di separazione dai fam. e di entrata alla sc. inf. Vissuto di “lutto” permanente Manifesta sintomi psicosomatici/lamenta malesseri fisici Non stabilisce buoni rapporti con i compagni E’ poco accettato /ricercato dai compagni Trasgredisce regole condivise Ha reazioni violente con i compagni Si isola dagli altri per lunghi periodi Compie gesti di autolesionismo Ha difficoltà ad esprimersi di fronte al gruppo Ha propensione a colpevolizzarsi Ha propensione a dare la colpa agli altri Ha improvvisi e significativi cambiamenti dell’umore/crisi di collera Spesso bisticcia con gli altri bambini o li infastidisce Ha reazioni violente con l’adulto. Note____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 3) AREA DELLA COMUNICAZIONE NELLA SCUOLA

A) Comunicazione 0 1 2 3 4 Comunicare con – ricevere – messaggi verbali Comunicare con – ricevere – messaggi non verbali Difficoltà di tipo linguistico: comprensione verbale Comunicare:difficoltà di tipo linguistico: espressione verbale Difficoltà fonatorie Non si esprime verbalmente Si esprime con frasi poco chiare /poco strutturate Parla continuamente

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Non comunica sentimenti,emozioni,desideri,bisogni verbalmente Presenta ritardi nel linguaggio Note____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

4) AREA DELL’APPRENDIMENTO

A) Apprendimento e applicazione delle conoscenze 0 1 2 3 4 a) Esperienze sensoriali intenzionali Guardare Ascoltare Altre percezioni sensoriali intenzionali specificare sotto b) Apprendimento di base Copiare Imparare attraverso il gioco simbolico Ripetere Acquisizione di abilità basilari: specificare quali nota sotto Acquisizione di abilità complesse: specificare quali c) Applicazione delle conoscenze Focalizzare l’attenzione Pensiero Risoluzione di problemi Prendere decisioni Note____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

5) SFERA SOCIALE

A) Sfera sociale 0 1 2 3 4 Ha frequenza scolastica irregolare Ha un abbigliamento inappropriato all’età o alla stagione Ha scarsa igiene personale Presenta segni fisici di maltrattamento (lesioni,ematomi) Ha materiale scolastico/didattico insufficiente B) Rapporti con la famiglia Famiglia poco collaborativa

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Genitori poco presenti Genitori poco attenti al bambino Genitori non attenti alla scuola (relaz., materiale, attività fatte) Genitori non collaborativi Note____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ RILEVAZIONE DEI PUNTI DI FORZA RELATIVAMENTE ALL’ALUNNO, AL GRUPPO CLASSE E AL TEAM DOCENTE, IMPORTANTI AI FINI DELL’INDIVIDUAZIONE DELLE RISORSE E DELLA PROGETTAZIONE DI INTERVENTI DI SUPPORTO E FACILITAZIONE

Punti di forza dell’alunno Attività in cui riesce: Attività preferite: Punti di forza del gruppo classe, del contesto scolastico

Presenza di un compagno o un gruppo di compagni di riferimento che possono essergli di aiuto/sostegno

Punti di forza del team docente Coerenza dello stile educativo Supporto alle relazioni Progettazione di un PDP personalizzato Laboratori Progetti o attività a classi aperte ALTRO________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

TEAM DOCENTE

COGNOME NOME FIRMA

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IL DIRIGENTE SCOLASTICO

Prof. ssa CAPPIELLO PASQUA

Allegato 2

Scheda di rilevazione delle difficoltà nel contesto scolastico

Al genitore dell’Alunno

Nome Cognome nato a

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Il __/__/____

CF residente a in via

Scuola di appartenenza Classe

Eventuali trattenimenti o bocciature ________________________________________________________

Motivo della segnalazione (incluse criticità e osservazioni)

Quali sono le misure già adottate dalla scuola per affrontare le difficoltà espresse dall’alunno:

Eventuali riferimenti specialistici (pedagogista, psicologo ecc.)

Nome Cognome Qualifica

Servizio Telefono Mail

Profilo dell’AlunnoFunzioni CognitiveSi evidenziano difficoltà nelle seguenti aree: Si,

sempreNo, mai Talvolta

Memoria AttenzioneConcentrazioneOrganizzazione spazio temporale

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Problem solving

(Da compilare solo se l’alunno proviene da Paese estero)Paese di Origine Anno di arrivo in Italia

Padronanza della lingua italiana (Nessuna, Elementare/Di Base; Al livello atteso per età; Superiore)

Area linguistica

Si evidenziano difficoltà nelle seguenti areeSi,

sempreNo, mai Talvolta

1. Pronuncia bene tutti i suoni2. Si esprime correttamente dal punto di vista morfosintattico

(singolare/plurale, concordanza articoli coniugazione verbi, ecc.)

3. Sa raccontare in modo chiaro e coerente un fatto tratto dalla propria esperienza personale

4. Dimostra di saper discriminare uditivamente le diversità e le somiglianze tra i suoni componenti le parole (lettera iniziale/finale, differenza fra casa/cosa)

5. Comprende le istruzioni date a voce alta6. Comprende gli elementi essenziali di ciò che ascolta (lettura,

racconto)7. Sa memorizzare8. Possiede un vocabolario adeguato all’età

Area delle abilità motorio prassiche Si, sempre

No, mai In parte

1. Ha una buona coordinazione generale nei movimenti2. Ha una buona capacità nei compiti di motricità fine: ritagliare,

colorare, ecc.3. Riesce a copiare segni spazialmente orientati4. Sa sfruttare adeguatamente lo spazio del foglio quando disegna

o scrive5. Usa preferenzialmente una delle due mani

Se si quale ____________6. Ha una buona capacità di esecuzione di semplici comandi che

implicano relazioni spaziali (alto/basso, sopra/sotto)7. Sa disegnare la figura umana in modo completo

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Area degli apprendimenti scolastici – lettura Si, sempre

No, mai In parte

1. Sa comprendere i contenuti principali di un racconto che gli viene letto

2. Sa comprendere i contenuti principali di un racconto letto da lui3. Commette molti errori in lettura4. Ci sono lettere che sostituisce sistematicamente

Se si quali_____________________5. La lettura è fluenteArea degli apprendimenti scolastici – scrittura Si,

sempreNo, mai In parte

1. Commette molti errori in scritturaSe si quali____________________

2. Ci sono lettere/suoni che sostituisce sistematicamente3. Sa esporre il proprio pensiero per iscritto seguendo nessi logici

sequenziali ben definiti4. La grafia è leggibile5. Ha un carattere preferito/meglio leggibile6. Se si quale__________________Area degli apprendimenti scolastici – calcolo Si,

sempreNo, mai In parte

1. Sa contare in avantiSino a che numero_____________

2. Sa contare indietroSino a che numero _____________

3. Sa individuare quale gruppo contiene il maggior numero di elementi

4. Sa far corrispondere una quantità al suo numero5. Sa sistemare in ordine di grandezza una serie di oggetti o

immagini6. Sa individuare il più grande fra due numeri7. Usa le dita per il calcolo8. Sa recuperare velocemente il risultato di tabelline e fatti

aritmetici9. Sa applicare le procedure del calcolo scritto e algoritmi

matematici più complessi10. Quali non ha ancora acquisito

11. Sa risolvere problemi aritmetici

Area delle autonomie personali Si, sempre

No, mai In parte

1. È autonomo nel vestirsi e svestirsi2. Riesce ad abbottonarsi da solo3. Riesce a portare a termine piccoli incarichi in autonomia4. Sa organizzare il proprio materiale scolastico 5. È autonomo in mensa6. Sa orientarsi autonomamente nell’ambiente scolastico

Area delle competenze didattiche Si, sempre

No, mai In parte

1. Sa eseguire un’attività didattica senza distrarsi2. È in grado di seguire la lezione frontale per un tempo adeguato

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3. Sa portare avanti un’attività didattica all’interno di un piccolo gruppo di pari

4. È autonomo nella comprensione e nell’esecuzione della consegna

5. Esistono condizioni particolari n cui l’alunno lavora meglioDeclinare

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Relazione con i pari Si, sempre

No, mai In parte

1. Ha generalmente rapporti sereni con tutti i compagni 2. Ha cura e rispetto per le cose degli altri3. Non interrompe gli altri quando parlano ed aspetta il proprio

turno4. Accetta o richiede l'aiuto dei compagni5. Tende a isolarsi

Area delle relazione con gli adulti di riferimento Si sempre

No mai Talvolta

1. Accetta interventi e giudizi negativi senza assumere atteggiamenti provocatori, di rifiuto, di indifferenza o di rinuncia

2. È tranquillo di fronte ad estranei (es. supplenti)3. Richiede l’aiuto dell’adulto e ne accetta i consigli e i

suggerimenti

Area emotivo comportamentale Si, sempre

No, mai In parte

1. Si adegua alle situazioni nuove2. Sa rispettare le regole di convivenza sociale3. Sa accettare ritardi nella gratificazione4. Ha una buona immagine di sé (autostima)5. È capace di tollerare le frustrazioni6. Nelle situazioni frustranti attiva condotte:

Oppositivedi chiusura in se stesso di evitamento/fugaaltro (specificare) ____________________________

7. di fronte alle difficoltà:a) ha scoppi di rabbiab) chiede aiutoc) abbandonad) risponde a casoe) piange

8. nei confronti dell’insegnantea) è oppositivo provocatoriob) è aggressivo verbalmentec) è aggressivo fisicamented) è molto timido e inibitoe) è dipendente dall’insegnante

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Descrizione di situazioni in cui l’alunno è in maggiore difficoltà

Descrizione di situazioni in cui l’alunno riesce ad esprimere migliori capacità

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Qualifica e firma del compilatore della scheda

Nome Cognome

Qualifica Servizio di riferimento

Telefono Mail

Firma

Il Dirigente Scolastico

______________________________________

Data e Luogo ______________________________

Firma per ricevuta CC

Il/la sottoscritto/a ______________________________________________________________________

(Cognome e nome di un genitore o di chi ha ruolo di tutore)

In qualità di ___________________________________________________________________________

(specificare la relazione con l’alunno/a)

Data ___ /__ /____ Firma __________________________________

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Al genitore

La “Scheda di rilevazione” che vi consegniamo raccoglie le informazioni relative alle fatiche che vostro figlio esprime all’interno del contesto scolastico.

Lo scopo di questa scheda è di raccogliere elementi utili al fine di promuovere un approfondimento che potrà chiarire le fragilità di vostro figlio e di intraprendere i percorsi più opportuni all’interno e all’esterno del contesto scolastico.

I passaggi da compiere per affrontare questo percorso sono qui di seguito evidenziati:

1. Individuare il servizio specialistico cui chiedere l’approfondimento (Il servizio può essere pubblico, oppure privato accreditato).

Se non conoscete i servizi potete rivolgervi al Pediatra di Famiglia che vi potrà accompagnare nella scelta del Servizio più adatto.

2. Prendere contatti con la struttura individuata. Le modalità di accesso e di attivazione del percorso di approfondimento possono essere diverse a seconda del servizio scelto. Queste vi saranno chiarite dalla struttura stessa. È importante che la struttura sappia che siete già in possesso della “Scheda di rilevazione” compilata dalla scuola.

3. Avvio della fase di approfondimento. Sulla base delle informazioni da voi fornite e raccolte nella “Scheda di rilevazione” il servizio specialistico avvierà il percorso più idoneo per comprendere la natura delle difficoltà di vostro figlio/a.

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Allegato 3MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, UNIVERSITA’ E DELLA

RICERCAUFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CAMPANIA

DIREZIONE DIDATTICA DEL 2° CIRCOLOVia Alessandro Della Corte, 5/bis - 84013

CAVA DE’ TIRRENI (SA)Tel. 089/2966836

E-mail [email protected] – Sito web: secondocircolocava.gov.it

[email protected] Univoco Ufficio: UF69OO (fatturazione elettronica)

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO (PDP)

SCUOLA DELL’INFANZIA

a. s. …../……….

PLESSO_______________________________SEZ.____________________________

ALUNNO ______________________________________________________________________

Il seguente Piano didattico personalizzato è un patto formativo tra1

I DOCENTI DELLA SEZIONE ____________________________________________________________________________________

GLI OPERATORI SOCIO – SANITARI _________________________________________________________

I GENITORI DELL’ALUNNO _________________________________________________________

Considerata

la situazione di bisogno educativo speciale dell’alunno; la normativa vigente, il PTOF e l’autonomia scolastica.

1. DATI RELATIVI ALL’ALUNNO

1 Indicare i nominativi delle insegnanti di sezione, degli operatori sanitari (se presenti) e i familiari che hanno in carico l’alunno.

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Cognome e nome

Data e luogo di nascita

Residenza Residenza....................................................................................

Indirizzo.......................................................................................

.

Nazionalità e lingua Nazionalità …………………………………………………………...

Arrivo in Italia ..............................................................................

Madre lingua: ……………………………………………………….

Altre lingue: ………………………………………………………….

Lingua usata all’interno del nucleo familiare: ……………………Composizione del nucleo familiare

▪ Padre: ………………………. Nazionalità: ……………….

Madre lingua: ………………. Altre lingue: ……………….

▪ Madre: ………………………. Nazionalità: ……………….Madre lingua: ………………. Altre lingue: ……………….

Individuazione della situazione di bisogno educativo speciale

L’individuazione è stata effettuata tramite:

diagnosi specialistica

segnalazione da parte dei Servizi Sociali

Consiglio di classe

Difficoltà prevalenti Diagnosi di ………… redatta da ………….. in data…………..

Oppure specificare le difficoltà prevalenti individuate dai Servizi o dalle insegnanti (ed allegare relazione più dettagliata dove va indicata la data di compilazione e il nominativo del referente dei Servizi o quelli dei docenti).

Informazioni dalla famiglia 2

Frequenza scolastica (indicare la sezione e il tempo scuola dell’alunno)

Sezione_______________Tempo scuola __________

Nel/i precedente/i anno/i la frequenza è stata: regolare non regolare

(indicare eventuali motivi se utili a delineare il quadro complessivo dell’alunno)

Impegni extra-scolastici □ gruppi sportivi ………………………………………………….......

□ gruppi a carattere culturale o ricreativi …………………………………

□ relazioni amicali .................................................................................□ altro …………………………………………………………………….

Note1. Difficoltà e punti di forza individuati dalla famiglia, vissuto della famiglia rispetto alle difficoltà del figlio,

vissuto del bambino…, ecc.

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2. DESCRIZIONI DEL FUNZIONAMENTO DELL’ALUNNO(Le informazioni possono essere ricavate dalla diagnosi specialistica e/o da osservazioni eseguite dai docenti)

CAMPI D’ESPERIENZA PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA

Il sé e l’altro

Il corpo e il movimento

Immagini, suoni, colori

I discorsi e le parole

La conoscenza del mondo

INTERESSI PARTICOLARI DIMOSTRATI DALL’ALUNNO

Specificare ……….

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3. DESCRIZIONE DEGLI ASPETTI EMOTIVI E SOCIALI

Ha stima di sé 0 1 2 3 4

Manifesta fiducia nelle proprie capacità 0 1 2 3 4

È consapevole delle proprie difficoltà 0 1 2 3 4

Tollera la frustrazione 0 1 2 3 4

Sa controllare le proprie emozioni:

a) in piccolo gruppo

b) in grande gruppo

c) in rapporto 1:1

d) in situazione libera

e) in situazione strutturata

a) 0 1 2 3 4

b) 0 1 2 3 4

c) 0 1 2 3 4

d) 0 1 2 3 4

e) 0 1 2 3 4

Mostra interesse per le attività proposte 0 1 2 3 4

Accetta e rispetta le regole 0 1 2 3 4

Rispetta i tempi di lavoro 0 1 2 3 4

Utilizza correttamente il materiale 0 1 2 3 4

Collabora durante le attività:

a) con gli insegnanti

b) con i compagnia) 0 1 2 3 4

b) 0 1 2 3 4

Evita i distrattori presenti nell’ambiente 0 1 2 3 4

Affronta serenamente situazioni o compiti nuovi 0 1 2 3 4

Si rapporta in modo adeguato con gli insegnanti 0 1 2 3 4

Si relaziona in modo positivo con i coetanei 0 1 2 3 4

È sensibile alle gratificazioni 0 1 2 3 4

Altro …………………………………………………

Legenda:0 = il bambino non presenta mai quel comportamento1 = il bambino lo presenta qualche volta2 = il bambino lo presenta abbastanza spesso3 = il bambino lo presenta molto spesso4 = il bambino lo presenta sempre

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4. STRATEGIE E STRUMENTI UTILIZZATI DALL’ALUNNO NELL’APPRENDIMENTO

►STRATEGIE

Manipolazione Imitazione Giogo simbolico Giochi di ruolo Espressione grafico-pittorica Espressione verbale Comunicazione mimico-gestuale Lettura di immagini Altro ……..

►STRUMENTI UTILIZZATI

Materiale di recupero Materiale strutturato Materiale non strutturato Testi con immagini Software Materiale audio/visivo Altro … …

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5. INDIVIDUAZIONE DEGLI OBIETTIVI PER IL CONSEGUIMENTO DELLE COMPETENZE FONDAMENTALI

OBIETTIVI DA RAGGIUNGERE A FINE ANNO SCOLASTICO

6. STRATEGIE METODOLOGICHE E DIDATTICHE UTILIZZABILI

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Tutti gli insegnanti opereranno affinché l’alunno/a sia messo/a in condizione di seguire la programmazione attraverso un atteggiamento di sensibile attenzione alle specifiche difficoltà, per stimolare l’autostima ed evitare frustrazioni.

Sarà cura dei docenti:

- tenere conto dei tempi del bambino- incoraggiare l’apprendimento collaborativo - favorire le attività in piccolo gruppo e il tutoraggio; - promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere;- privilegiare l’apprendimento esperienziale e laboratoriale;- sollecitare le conoscenze precedenti per introdurre nuovi argomenti e creare

aspettative;

Indicare attività programmate:

Attività ludiche Attività manipolative Attività motorie Attività simboliche e imitative

Attività senso-percettive

Attività di drammatizzazione

Attività metalinguistiche

Attività di ascolto

Attività di verbalizzazione delle esperienze e dei vissuti personali

Attività di ordinamento logico-temporale

Attività di tutoraggio

Attività di laboratorio

Attività per piccoli gruppi

Attività di carattere culturale, formativo, socializzante Altro ………………………………………………

7. MODALITÀ DI VERIFICA E VALUTAZIONE

Le insegnanti utilizzano come strumento fondamentale di verifica e valutazione l’osservazione in itinere del bambino. Le docenti possono avvalersi di griglie o altri mezzi strutturati per effettuare l’osservazione.

8. PATTO CON LA FAMIGLIA

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Si concordano: condivisione delle regole; le modalità di aiuto: chi, come, per quanto tempo, per quali attività segue il bambino; altro ___________________________________________________

Nota: Specificare le scelte adottate.

Il presente Piano Didattico Personalizzato è stato concordato e redatto da2:

Docenti della

sezione:_____________________________________________________________________

Dirigente Scolastico:

_____________________________________________________________________

Genitori:

_____________________________________________________________________________

__

Operatori socio – sanitari (se hanno partecipato alla stesura del documento)

_________________________________

Referente d’Istituto per i BES (se nominato)

_____________________________________________________

Cava de’ Tirreni, ______________________

Allegato 4MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, UNIVERSITA’ E DELLA

2 Il PDP deve essere approvato e firmato dai docenti della sezione, dagli operatori sanitari (se hanno partecipato alla stesura del documento) e dai genitori.

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RICERCAUFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CAMPANIA

DIREZIONE DIDATTICA DEL 2° CIRCOLOVia Alessandro Della Corte, 5/bis - 84013

CAVA DE’ TIRRENI (SA)Tel. 089/2966836

E-mail [email protected] – Sito web: secondocircolocava.gov.it

[email protected] Univoco Ufficio: UF69OO (fatturazione elettronica)

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO (P. D. P.)

per la scuola primaria

Per alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA-Legge 170/2010)

Per alunni con altri Bisogni Educativi Speciali (BES-Dir. Min. 27/1272012; C.M. n. 8 del

6/03/2013)

a. s. 2016/2017Alunno/a: ………………………………………………………………………………

Plesso………….. ……………………………………………………………………..

Classe: …………………………………………………………………………………….

Coordinatore di classe/Team: ............………………………………………………

La compilazione del PDP è effettuata dopo un periodo di osservazione dell'allievo, entro il primo trimestre. Il PDP viene deliberato dal Consiglio di classe/Team, firmato dal Dirigente Scolastico, dai docenti e dalla famiglia.

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SEZIONE A- (comune a tutti gli alunni con DSA, Disturbi evolutivi specifici e altri BES)Dati Anagrafici e Informazioni Essenziali di Presentazione dell’Alunno

Cognome e nome alunno/a: ________________________________________

Luogo di nascita: ______________________________Data_____/_____/________

Lingua madre: ___________________________________________________

Eventuale bilinguismo:________________________________________________

1) INDIVIDUAZIONE DELLA SITUAZIONE DI BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE

DA PARTE DI:

□ SERVIZIO SANITARIO - Diagnosi/ Relazione multi professionale:(o diagnosi rilasciata da privati, in attesa dì ratifica e certificazione da parte del Servizio Sanitario

Nazionale)

Redatta da: ____________________________________in data____/____/______

Aggiornamenti diagnostici:____________________________________________

Altre relazioni cliniche:_______________________________________________

Interventi riabilitativi:________________________________________________

□ ALTRO SERVIZIO - Documentazione presentata alla scuola

Redatta da:_____________________________________in data____/____/____

(relazione da allegare)

□ CONSIGLIO DI CLASSE/TEAM DOCENTI

Relazione/Verbale d’interclasse del

2) INFORMAZIONI GENERALI FORNITE DALLA FAMIGLIA / ENTI AFFIDATARI

(ad esempio percorso scolastico pregresso, ripetenze ...)

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SEZIONE B- (relativa agli alunni con DSA e Disturbi Evolutivi Specifici)

Descrizione delle abilità e dei comportamentiDIAGNOSI SPECIALISTICA(dati rilevabili, se presenti, nella diagnosi)

OSSERVAZIONE IN CLASSE(dati rilevati direttamente dagli insegnanti)

LETTURA LETTURA

VELOCITÀ □ Molto lenta□ Lenta□ Scorrevole

CORRETTEZZA □ Adeguata□ Non adeguata (ad esempioconfonde/inverte/sostituisce/ omette lettere o sillabe

COMPRENSIONE □ Scarsa□ Essenziale□ Globale□ Completa-analitica

SCRITTURA SCRITTURA

SOTTO DETTATURA

□ Corretta □ Poco corretta□ Scorretta

TIPOLOGIA ERRORI

□ Fonologici □ Non fonologici □ Fonetici

PRODUZIONE AUTONOMA/

ADERENZA CONSEGNA

□ Spesso □ Talvolta □ Mai

CORRETTA STRUTTURA MORFO-SINTATTICA□ Spesso □ Talvolta □ Mai

CORRETTA STRUTTURA TESTUALE(narrativo, descrittivo, regolativo ...)□ Spesso □ Talvolta □ Mai

CORRETTEZZA ORTOGRAFICA

□ Adeguata □ Parziale □ Non adeguata

USO PUNTEGGIATURA

□ Adeguata □ Parziale □ Non adeguata

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GRAFIA GRAFIA

LEGGIBILE

□ Sì □ Poco □ No

TRATTO

□ Premuto □ Leggero □ Ripassato □ Incerto

CALCOLO CALCOLO

Difficoltàvisuospaziali (es: quantificazione automatizzata)

□ spesso □ talvolta □ mai

Recupero di fatti numerici (es: tabelline)

□ raggiunto □ parziale □ non

raggiunto

Automatizzazionedell' algoritmoprocedurale

□ raggiunto □ parziale □ non

raggiunto

Errori di processamento numerico (negli aspetti cardinali e ordinali e nella corrispondenza tra numero e quantità)

□ spesso □ talvolta □ mai

Uso degli algoritmi di base del calcolo (scritto e a mente)

□ adeguata □ parziale □ non

adeguato

Capacità di problem solving

□ adeguata □ parziale □ non

adeguata

Comprensione del testo di un problema

□ adeguata □ parziale □ non

adeguata

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ALTRE CARATTERISTICHE DEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO

(Dati rilevabili se presenti nella diagnosi) OSSERVAZIONE IN CLASSE(dati rilevati direttamente dagli insegnanti)

PROPRIETA’ LINGUISTICA PROPRIETA’ LINGUISTICA

□ difficoltà nella strutturazione della frase

□ nel reperimento lessicale

□ difficoltà nell'esposizione orale

MEMORIA MEMORIA

Difficoltà nel memorizzare: □ categorizzazioni □ formule, strutture grammaticali, algoritmi (tabelline, nomi, date ...) □ sequenze e procedure

ATTENZIONE ATTENZIONE

□ attenzione □visivo-

spaziale □selettiva e

minima

IntensivaAFFATICABILITÀ’ AFFATICABILITÀ’

□ Sì □ poca □ No

PRASSIE PRASSIE

□ difficoltà di esecuzione

□ difficoltà di pianificazione

□ difficoltà di programmazione e progettazione

ALTRO ALTRO

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DESCRIZIONE DELLE ABILITÀ E DEI COMPORTAMENTI OSSERVABILI

A SCUOLA DA PARTE DEI DOCENTI DI CLASSEIstruzioni per la compilazione:Inserire nella casella "Osservazione degli insegnanti" UNO dei seguenti valori:0: L'elemento descritto dal criterio non mette in evidenza particolari problematicità1: L'elemento descritto dal criterio mette in evidenza problematicità lievi o occasionali2: L'elemento descritto dal criterio mette in evidenza problematicità rilevanti o reiterate 9: L'elemento descritto non solo non mette in evidenza problematicità, ma rappresenta un "punto di forza" dell'allievo, su cui fare leva nell'intervento

GRIGLIA OSSERVATIVAper ALUNNI CON BES senza diagnosi specialistiche

Osservazione degli INSEGNANTI

Manifesta difficoltà di lettura/scrittura

Manifesta difficoltà di espressione oraleManifesta difficoltà logico/matematicheManifesta difficoltà nel rispetto delle regole

Manifesta difficoltà nel mantenere l'attenzione durante le spiegazioniNon svolge regolarmente i compiti a casaNon esegue le consegne che gli vengono proposte in classeManifesta difficoltà nella comprensione delle consegne proposte

Fa domande non pertinenti all'insegnante/educatore

Disturba lo svolgimento delle lezioni (distrae i compagni, ecc.)

Non presta attenzione ai richiami dell'insegnante/educatoreManifesta difficoltà a stare fermo nel proprio bancoSi fa distrarre dai compagni

Manifesta timidezzaViene escluso dai compagni dalle attività scolasticheViene escluso dai compagni dalle attività di giocoTende ad autoescludersi dalle attività scolasticheTende ad autoescludersi dalle attività di gioco/ricreativeNon porta a scuola i materiali necessari alle attività scolastiche

Ha scarsa cura dei materiali per le attività scolastiche (propri e della scuola)Dimostra scarsa fiducia nelle proprie capacità

1La presente griglia costituisce uno strumento elaborato dal prof. R. Trinchero nell'ambito del Progetto "Provaci ancora Sam", in virtù del protocollo di intesa tra Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte, Fondazione per la Scuola dalla Compagnia di San Paolo, Ufficio Pio e Città di Torino.

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i

SEZIONE C - (comune a tutti gli alunni con DSA e altri BES)

C.1 Osservazione di Ulteriori Aspetti Significativi

MOTIVAZIONE

Partecipazione al dialogo educativo □ Molto Adeguata

□ Adeguata □ Poco Adeguata

Non adeguata

Consapevolezza delle proprie difficoltà □ Molto Adeguata

□ Adeguata □ Poco Adeguata

□ Non adeguata

Consapevolezza dei propri punti di forza □ Molto Adeguata

□ Adeguata □ Poco Adeguata

Non adeguata

Autostima □ Molto Adeguata

□ Adeguata □ Poco Adeguata

□ Non adeguata

ATTEGGIAMENTI E COMPORTAMENTI RISCONTRABILI A SCUOLA

Regolarità frequenza scolastica □ Molto Adeguata

□ Adeguata □ POCOAdeguata

□ Non adeguata

Accettazione e rispetto delle regole □ Molto Adeguata

□ Adeguata □ Poco Adeguata

□ Non adeguata

Rispetto degli impegni □ Molto Adeguata

□ Adeguata □ Poco Adeguata

□ Non adeguata

Accettazione consapevole degli strumenti compensativi e delle misure dispensative

□ Molto Adeguata

□ Adeguata □ Poco Adeguata

□ Non adeguata

Autonomia nel lavoro □ Molto Adeguata □ Adeguata

□ Poco Adeguata

□ Non adeguata

STRATEGIE UTILIZZATE DALL'ALUNNO NELLO STUDIO

Sottolinea, identifica parole chiave ... □ Efficace □ Da potenziare

Costruisce schemi, mappe o diagrammi

□ Efficace □ Da potenziare

Utilizza strumenti informatici(computer, correttore ortografico, software ...)

□ Efficace □ Da potenziare

Usa strategie di memorizzazione (immagini, colori, riquadrature ...)

□ Efficace □ Da potenziare

Altro

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APPRENDIMENTO DELLE LINGUE STRANIERE

Pronuncia difficoltosa

Difficoltà di acquisizione degli automatismi grammaticali di base

Difficoltà nella scrittura

Difficoltà acquisizione nuovo lessico

Notevoli differenze tra comprensione del testo scritto e orale

Notevoli differenze tra produzione scritta e orale

Altro:

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C. 2 PATTO EDUCATIVO

Si concorda con la famiglia e lo studente:

Nelle attività di studio l'alunno:

□ è seguito da un Tutor nelle discipline: Italiano- Matematica- L2

con cadenza: quotidiana bisettimanale settimanale quindicinale

□ è seguito da familiari

□ ricorre all'aiuto di compagni

□ utilizza strumenti compensativi

□ altro, doposcuola

Strumenti da utilizzare nel lavoro a casa strumenti informatici (pc, videoscrittura con correttore ortografico,...)

tecnologia di sintesi vocale

appunti scritti al pc

registrazioni digitali

materiali multimediali (video, simulazioni...)

testi semplificati e/o ridotti

fotocopie

schemi e mappe

altro ……………………………………………………………………………

Attività scolastiche individualizzate programmate attività di recupero

attività di consolidamento e/o di potenziamento

attività di laboratorio

attività di classi aperte (per piccoli gruppi)

attività curriculari all'esterno dell'ambiente scolastico

attività di carattere culturale, formativo, socializzante

altro...............................................................………………….

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SEZIONE D: INTERVENTI EDUCATIVI E DIDATTICI

TAB. MISURE DISPENSATIVE, STRUMENTI COMPENSATIVI, STRATEGIE DIDATTICHE(vedi quadro riassuntivo - sezione E)

DISCIPLINA oAMBITODISCIPLINARE

MISURE DISPENSATIVE

STRUMENTI COMPENSATIVI

STRATEGIEDIDATTICHEINCLUSIVE

OBIETTIVI DISCIPLINARI PERSONALIZZATI se necessari(conoscenze/competenze)

PARAMETRIDI VALUTAZIONE

MATERIA

ITALIANO

MATERIA

MATEMATICA

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DISCIPLINA oAMBITODISCIPLINARE

MISURE DÌSPENSATIVE

STRUMENTI COMPENSATIVI STRATEGIE

DIDATTICHEINCLUSIVE

OBIETTIVI DISCIPLINARI PERSONALIZZATI se necessariconoscenze/competenze)

PARAMETRIDI VALUTAZIONE

MATERIA

MATEMATICA………………………

MATERIA

L2………………………:

MATERIA

……………………….

N.B.: la tabella può essere compilata raccogliendo gli elementi corrispondenti dai piani di lavoro individuali dei docenti

Per le caselle "Misure dispensative" e "Strumenti compensativi" utilizzare le descrizioni o i codici desunti dalle tabelle della successiva sezione E.

Per la casella "Parametri di valutazione" fare riferimento agli indicatori della successiva sezione E

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SEZIONE E: Quadro riassuntivo degli strumenti compensativi e delle misure dispensative – parametri e criteri per la verifica/valutazione

MISURE DISPENSATIVE (legge 170/10 e linee guida 12/07/11) E INTERVENTI DI INDIVIDUALIZZAZIONE

D1. Dispensa dalla lettura ad alta voce in classe

D2. Dispensa dall'uso dei quattro caratteri di scrittura nelle prime fasi dell'apprendimento

D3. Dispensa dall'uso del corsivo e dello stampato minuscolo

D4. Dispensa dalla scrittura sotto dettatura di testi e/o appunti

D5. Dispensa dal ricopiare testi o espressioni matematiche dalla lavagna

D6. Dispensa dallo studio mnemonico delle tabelline, delle forme verbali, delle poesie

D7. Dispensa dall'utilizzo di tempi standard

D8. Riduzione delle consegne senza modificare gli obiettivi

D9. Dispensa da un eccessivo carico di compiti con riadattamento e riduzione delle pagine da studiare, senza modificare gli obiettivi

D10. Dispensa dalla sovrapposizione di compiti e interrogazioni di più materie

D11. Dispensa parziale dallo studio della lingua straniera in forma scritta, che verrà valutata in percentuale minore rispetto all'orale non considerando errori ortografici e di spelling

D12. Integrazione dei libri di testo con appunti su supporto registrato, digitalizzato o cartaceo stampato sintesi vocale, mappe, schemi, formulari

D13. Accordo sulle modalità e i tempi delle verifiche scritte con possibilità di utilizzare supporti multimediali

D14. Accordo sui tempi e sulle modalità delle interrogazioni

D15. Nelle verifiche, riduzione e adattamento del numera degli esercizi senza modificare gli obiettivi

016. Nelle verifiche scritte, utilizzo di domande a risposta multipla e {con possibilità di completamento e/o arricchimento con una discussione orale); riduzione al minimo delle domande a risposte aperte

D17. Lettura delle consegne degli esercizi e/o fornitura, durante le verifiche, di prove su supporto digitalizzato leggibili dalla sintesi vocale

D18. Parziale sostituzione o completamento delle verifiche scritte con prove orali consentendo l'uso di schemi riadattati e/o mappe durante l'interrogazione

D19. Controllo, da parte dei docenti, della gestione del diario (corretta trascrizione di compiti/avvisi)

D20. Valutazione dei procedimenti e non dei calcoli nella risoluzione dei problemi

D21. Valutazione del contenuto e non degli errori ortografici

D22.Altro …………………………………………………………………………………………………………………

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STRUMENTI COMPENSATIVI (legge 170/10 e linee guida 12/07/11)

C1. Utilizzo di computer e tablet (possibilmente con stampante)

C2. Utilizzo di programmi di video-scrittura con correttore ortografico (possibilmente vocale) e contecnologie di sintesi vocale (anche per le lingue straniere)

C3. Utilizzo di risorse audio (file audio digitali, audiolibri...)

C4. Utilizzo del registratore digitale o di altri strumenti di registrazione per uso personale

C5. Utilizzo di ausili per il calcolo (tavola pitagorica, linee dei numeri...) ed eventualmente dellacalcolatrice con foglio di calcolo (possibilmente calcolatrice vocale)

C6. Utilizzo di schemi, tabelle, mappe e diagrammi di flusso come supporto durante compiti e verifiche scritte

C7.

C8.

C9.

Utilizzo di formulari e di schemi e/o mappe delle varie discipline scientifiche come supportodurante compiti e verifiche scritte Utilizzo di mappe e schemi durante le interrogazioni, eventualmente anche su supporto digitalizzato (presentazioni multimediali), per facilitare il recupero delle informazioni

Utilizzo di dizionari digitali (cd rom, risorse on line)

C10. Utilizzo di software didattici e compensativi (free e/o commerciali)

C11. Altro

In caso di esame di stato, gli strumenti adottati dovranno essere indicati nella riunione preliminare per I’ esameconclusivo del primo ciclo (DM 5669 del 12/07/201, Circolare n. 48 del 31/5/2012) in cui il Consiglio di Classe dovrà indicare modalità, tempi e sistema valutativo previsto)

INDICAZIONI GENERALI PER LA VERIFICA/VALUTAZIONE o Valutare per formare (per orientare il processo di insegnamento-apprendimento)o Valorizzare il processo di apprendimento dell'allievo e non valutare solo il

prodotto/risultato o Predisporre verifiche graduate o Programmare e concordare con l'alunno le verificheo Prevedere verifiche orali a compensazione di quelle scritte (soprattutto per la lingua

straniera) ove necessarioo Far usare strumenti e mediatori didattici nelle prove sta scritte sia orali o Favorire un clima di classe sereno e tranquillo, anche dal punto di vista dell'ambiente fisico

(rumori, luci...)o Rassicurare sulle conseguenze delle valutazioni

PROVE SCRITTEo Predisporre verifiche scritte accessibili, brevi, strutturate, scalario Facilitare la decodifica della consegna e del testoo Valutare tenendo conto maggiormente del contenuto che della formao Introdurre prove informatizzateo Programmare tempi più lunghi per l'esecuzione delle prove

PROVE ORALIo Gestione dei tempi nelle verifiche oralio Valorizzazione del contenuto nell'esposizione orale, tenendo conto di eventuali difficoltà

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espositive.--■■

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Le parti coinvolte si impegnano a rispettare quanto condiviso e concordato nel presente PDP, per il successo formativo dell'alunno.

FIRMA DEI DOCENTI

COGNOME E NOME DISCIPLINA FIRMA

FIRMA DEI GENITORI

………………………………………………….

………………………………………………….

Cava de’ Tirreni, lì …………………………….

IL DIRIGENTE SCOLASTICO Prof.ssa Pasqua Cappiello

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