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007 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 4, numero 29, dal 27 agosto al 2 settembre 2007 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona 292 ORGANO DI INFORMAZIONE DELL ’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. RIFORMA Il 13 settembre sarà presentata una prima bozza di testo base per la rifor- ma delle professioni. La esaminerà un Comitato parlamentare. Le anticipa- zioni parlano di un superamento defi- nitivo del Ddl Mastella, emendato in almeno 15 punti, e di passaggio dalla legge delega alla legge quadro. Man- tini: “siamo sollecitati dalla direttiva europea sul riconoscimento delle qua- lifiche”. ANAGRAFE EQUINA Il 1° agosto la Conferenza Stato Re- gioni ha raggiunto l’Intesa sullo sche- ma di decreto del Ministro delle politi- che agricole alimentari e forestali, di concerto con il Ministro delle salute, relativo al manuale operativo per la gestione dell’anagrafe equina. IANÌ È in Gazzetta Ufficiale la nomina con decreto del Presidente della Repub- blica 8 giugno 2007, del dott. Ettore Ianì a commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle i- niziative volte a fronteggiare le conse- guenze dell'encefalopatia spongifor- me bovina ed altre emergenze zoo- tecniche. La nomina varrà fino al 31 dicembre 2007. UNIRE Il Consiglio dei Ministri ha approvato su proposta del Ministro delle politiche agricole e forestali, Paolo Di Castro, l’avvio della procedura per la nomina del dott. Goffredo Sottile a Presidente dell’Unione nazionale per l’incremento delle razze equine- UNIRE. H5N2 Il blocco dell'importazione del polla- me italiano in Russia è stato giudicato dalle autorità italiane e comunitarie come “sproporzionato”. Lo stop era scattato per un focolaio di H5N2 in un allevamento del ravennate nell'ambito del piano di monitoraggio per l'influen- za aviaria. Immediate le misure di iso- lamento e abbattimento dei capi. AFTA Il Comitato Veterinario dei 27 Stati Membri ha limitato l’embargo contro l'afta epizootica nel Regno Unito e an- nunciato che “le esportazioni di ani- mali vivi, carne e latticini dal territorio della Gran Bretagna potranno ripren- dere, eccetto che dalla zona di 10 km attorno alla contea del Surrey”. I foco- lai sarebbero stati causati da fughe di virus da laboratori inglesi per la ricer- ca del vaccino. VET NURSE CLINIC A Londra ha aperto la prima veterinary nurse clinic: consulenze e prevenzio- ne prima di ricorrere ad un medico ve- terinario: controlli sui cuccioli, cure dentarie, diete e consigli per la socia- lizzazione dell’animale. L’obiettivo di- chiarato di Miss Hina Patel è di innal- zare il profilo dell’infermiere veterina- rio e offrire un’alternativa al medico ve- terinario giudicato “troppo caro”. Brevi Iniziativa dell’On. Mancuso la PR O FESSI O NE VETERINARIA www.vet.journal.it vet.journal - aggiornamento scientifico permanente on-line Si torna in battaglia per l’IVA S arà avviata in autunno dall’ANMVI una campagna di sensibilizzazione dei politici nazionali ed europei sull’IVA veterinaria. A comin- ciare dalle Politiche Comunitarie. Questa estate la Corte di Giustizia Europea ha offerto alla Catego- ria un ottimo spunto per riprendere la battaglia per la riduzione dell’aliquota che grava sulle pre- stazioni veterinarie. Il Legislatore europeo punta infatti all’armonizza- zione dei vari regimi impositivi dei Paesi membri e spetta ai giudici, che chiedono prelievi omoge- nei, il compito di garantire l’uniformità dell’imposta. L’IVA veterinaria è de- cisamente disarmonica: si va dal 20% di aliquota applicata sulle presta- zioni in Italia e Austria, al 5% nella Repubblica Ceca, 7% in Spagna, 8% in Grecia, fino al 25% in Danimarca. Le disparità sono evidenti, specie se si considera che non sono presenti solo sulle prestazioni mediche, ma anche su farmaci e pet food. È l’occasione per sensibilizzare la politica, naturalmente in direzione di una scelta d’aliquota al ribasso, uniforman- dosi alla percentuale più bassa possibile. L’uniformità impositiva nei set- tori del farmaco e del pet food, inoltre, consentirebbe di incentivare il pos- sesso degli animali da compagnia, avrebbe risvolti positivi sotto il profilo gestionale e fiscale per il medico veterinario e potrebbe far finalmente decollare il pet corner e l’istituto della dispensazione diretta del farmaco. L’IVA è oggetto di particolare attenzione perché è la principale imposta sui consumi. L’assunto dei giudici della Corte Europea è che se si vuole instaurare una reale libera circolazione dei beni, dei servizi, dei cittadini e delle professioni intellettuali è indispensabile che si creino le condizioni comuni per non falsare la libera concorrenza. Potrà essere una direttiva, una decisione o un regolamento, ma l’Europa è determinata a pervenire ad un’applicazione uniforme dell’imposta sul valore aggiunto. Il discorso si collega inevitabilmente al recepimento della Direttiva Zappalà avvenu- to a luglio: il Ministro per le Politiche Europee, Emma Bonino, ha portato in Consiglio dei Ministri la sua proposta di recepimento della Direttiva n. 2005/36/CE sul riconoscimento delle qualifiche professionali. Il testo ri- guarda le cosiddette professioni “regolamentate”, quelle cioè il cui eser- cizio è consentito solo a seguito dell’iscrizione in albi, e permetterà ai ve- terinari europei, entro ottobre, di esercitare negli Stati Membri con minori difficoltà burocratiche. E proprio il Ministro Bonino si è distinta per la sua determinazione a far rispettare in Italia le regole europee. Cercheremo dunque di sfruttare al massimo il quadro comunitario, co- minciando col rivendicare uno spazio di attenzione da dedicare alla vete- rinaria e facendo pressione affinché le regole della libera circolazione e della concorrenza portino a quei risultati che i tanto invocati principi della tutela e del benessere animale non hanno mai prodotto. Come è noto, mentre le prestazioni mediche sull’uomo sono IVA esenti, quelle sull’ani- male sono ancora considerate alla stregua di un bene superfluo. E per u- na UE che onora gli animali nel proprio Trattato Costituzionale, la mano pesante del Fisco sulla loro salute suona molto stonata. LEAVET: una proposta di legge In Parlamento il progetto dell’ANMVI: prestazioni in regime di convenzione e incentivi al possesso animale A PAG. 3 ® LABORATORIO ANALISI VETERINARIE PER ANIMALI DA COMPAGNIA E DA REDDITO Via Amedeo d’Aosta, 7 20129 MILANO tel. +39. 02. 29 40 46 36 fax +39. 02. 29 40 46 44 e-mail [email protected] [email protected] ISO 9001:2000 Certificato Qualità www.biessea.com Da 30 anni il nostro lavoro e la nostra esperienza al servizio dei Medici Veterinari Abbiamo più volte scritto su questa rivista che le contestazioni dei clien- ti, soprattutto nel settore degli anima- li da compagnia, sono in continuo aumento al punto da diventare un problema realmente preoccupante. Da un lato vi è l’emulazione delle continue denunce, con richieste mi- lionarie di danni, nei confronti dei no- stri cugini medici che trovano sem- pre più spazio sui mezzi di informa- zione, dall’altro una maggior atten- zione verso la salute ed il benessere degli animali ed anche una più am- pia ed approfondita, anche se spes- so distorta, informazione acquisita da Internet. Rispetto ad altre catego- rie professionali, inoltre, noi non ab- biamo alcun senso di appartenenza alla categoria o di mutua solidarietà con i colleghi. Appena ci capita di dover dare un parere sul comporta- mento di un collega siamo subito pronti a criticarlo alimentando nei proprietari la convinzione che una contestazione è il minimo che si pos- sa fare per punire la sua incapacità. Tante volte abbiamo sollecitato i col- leghi alla sottoscrizione di una poliz- za di RC professionale e soprattutto a mantenere comportamenti inatta- cabili sia per quanto riguarda le pro- cedure eseguite sia per la conserva- zione della documentazione relativa. Difendersi da una denuncia, spesso anche immotivata o non giustificata, è sempre molto difficile, se non im- possibile, quando non si ha una car- tella clinica, non c’è una ricevuta fi- scale, non si ha una polizza o addi- rittura, come è capitato, non si han- no neppure i dati di chi ci ha portato l’animale. Che la situazione si stia deteriorando lo vediamo dal forte in- cremento di telefonate che ci arriva- no da colleghi che si trovano a dover affrontare contestazioni o denunce. Gli Psicologi, per superare questi problemi ed evitare situazioni spia- cevoli, complicate e costose, hanno creato una procedura di conciliazio- ne costituendo una Commissione mi- sta consumatori/professionisti che giudicherà i vari ricorsi sulla base di una Carta dei diritti dei consumatori approvata dal Consiglio Nazionale degli Psicologi e le varie associazio- ni in rappresentanza dei clienti. Sta- vamo pensando che potrebbe valer la pena, e ci permettiamo di sugge- rirlo alla FNOVI, riflettere su questo e- sempio. PUNTIAMO ALLA CONCILIAZIONE

Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 29

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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007SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 4, numero 29, dal 27 agosto al 2 settembre 2007Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. srl - Cremona 292ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

RIFORMAIl 13 settembre sarà presentata unaprima bozza di testo base per la rifor-ma delle professioni. La esaminerà unComitato parlamentare. Le anticipa-zioni parlano di un superamento defi-nitivo del Ddl Mastella, emendato inalmeno 15 punti, e di passaggio dallalegge delega alla legge quadro. Man-tini: “siamo sollecitati dalla direttivaeuropea sul riconoscimento delle qua-lifiche”.

ANAGRAFE EQUINAIl 1° agosto la Conferenza Stato Re-gioni ha raggiunto l’Intesa sullo sche-ma di decreto del Ministro delle politi-che agricole alimentari e forestali, diconcerto con il Ministro delle salute,relativo al manuale operativo per lagestione dell’anagrafe equina.

IANÌÈ in Gazzetta Ufficiale la nomina condecreto del Presidente della Repub-blica 8 giugno 2007, del dott. EttoreIanì a commissario straordinario delGoverno per il coordinamento delle i-niziative volte a fronteggiare le conse-guenze dell'encefalopatia spongifor-me bovina ed altre emergenze zoo-tecniche. La nomina varrà fino al 31dicembre 2007.

UNIREIl Consiglio dei Ministri ha approvatosu proposta del Ministro delle politicheagricole e forestali, Paolo Di Castro,l’avvio della procedura per la nominadel dott. Goffredo Sottile a Presidentedell’Unione nazionale per l’incrementodelle razze equine- UNIRE.

H5N2 Il blocco dell'importazione del polla-me italiano in Russia è stato giudicatodalle autorità italiane e comunitariecome “sproporzionato”. Lo stop erascattato per un focolaio di H5N2 in unallevamento del ravennate nell'ambitodel piano di monitoraggio per l'influen-za aviaria. Immediate le misure di iso-lamento e abbattimento dei capi.

AFTAIl Comitato Veterinario dei 27 StatiMembri ha limitato l’embargo control'afta epizootica nel Regno Unito e an-nunciato che “le esportazioni di ani-mali vivi, carne e latticini dal territoriodella Gran Bretagna potranno ripren-dere, eccetto che dalla zona di 10 kmattorno alla contea del Surrey”. I foco-lai sarebbero stati causati da fughe divirus da laboratori inglesi per la ricer-ca del vaccino.

VET NURSE CLINICA Londra ha aperto la prima veterinarynurse clinic: consulenze e prevenzio-ne prima di ricorrere ad un medico ve-terinario: controlli sui cuccioli, curedentarie, diete e consigli per la socia-lizzazione dell’animale. L’obiettivo di-chiarato di Miss Hina Patel è di innal-zare il profilo dell’infermiere veterina-rio e offrire un’alternativa al medico ve-terinario giudicato “troppo caro”.

Brevi Iniziativa dell’On. Mancuso

laPROFESSIONE VETERINARIA

www.vet.journal.it vet.journal - aggiornamento scientifico permanente on-line

Si torna in battaglia per l’IVA

Sarà avviata in autunno dall’ANMVI unacampagna di sensibilizzazione dei politici

nazionali ed europei sull’IVA veterinaria. A comin-ciare dalle Politiche Comunitarie. Questa estate laCorte di Giustizia Europea ha offerto alla Catego-ria un ottimo spunto per riprendere la battagliaper la riduzione dell’aliquota che grava sulle pre-stazioni veterinarie. Il Legislatore europeo punta infatti all’armonizza-zione dei vari regimi impositivi dei Paesi membrie spetta ai giudici, che chiedono prelievi omoge-

nei, il compito di garantire l’uniformità dell’imposta. L’IVA veterinaria è de-cisamente disarmonica: si va dal 20% di aliquota applicata sulle presta-zioni in Italia e Austria, al 5% nella Repubblica Ceca, 7% in Spagna, 8%in Grecia, fino al 25% in Danimarca. Le disparità sono evidenti, specie sesi considera che non sono presenti solo sulle prestazioni mediche, maanche su farmaci e pet food. È l’occasione per sensibilizzare la politica,naturalmente in direzione di una scelta d’aliquota al ribasso, uniforman-dosi alla percentuale più bassa possibile. L’uniformità impositiva nei set-tori del farmaco e del pet food, inoltre, consentirebbe di incentivare il pos-sesso degli animali da compagnia, avrebbe risvolti positivi sotto il profilogestionale e fiscale per il medico veterinario e potrebbe far finalmentedecollare il pet corner e l’istituto della dispensazione diretta del farmaco. L’IVA è oggetto di particolare attenzione perché è la principale impostasui consumi. L’assunto dei giudici della Corte Europea è che se si vuoleinstaurare una reale libera circolazione dei beni, dei servizi, dei cittadini edelle professioni intellettuali è indispensabile che si creino le condizionicomuni per non falsare la libera concorrenza. Potrà essere una direttiva,una decisione o un regolamento, ma l’Europa è determinata a perveniread un’applicazione uniforme dell’imposta sul valore aggiunto. Il discorsosi collega inevitabilmente al recepimento della Direttiva Zappalà avvenu-to a luglio: il Ministro per le Politiche Europee, Emma Bonino, ha portatoin Consiglio dei Ministri la sua proposta di recepimento della Direttiva n.2005/36/CE sul riconoscimento delle qualifiche professionali. Il testo ri-guarda le cosiddette professioni “regolamentate”, quelle cioè il cui eser-cizio è consentito solo a seguito dell’iscrizione in albi, e permetterà ai ve-terinari europei, entro ottobre, di esercitare negli Stati Membri con minoridifficoltà burocratiche. E proprio il Ministro Bonino si è distinta per la suadeterminazione a far rispettare in Italia le regole europee.Cercheremo dunque di sfruttare al massimo il quadro comunitario, co-minciando col rivendicare uno spazio di attenzione da dedicare alla vete-rinaria e facendo pressione affinché le regole della libera circolazione edella concorrenza portino a quei risultati che i tanto invocati principi dellatutela e del benessere animale non hanno mai prodotto. Come è noto,mentre le prestazioni mediche sull’uomo sono IVA esenti, quelle sull’ani-male sono ancora considerate alla stregua di un bene superfluo. E per u-na UE che onora gli animali nel proprio Trattato Costituzionale, la manopesante del Fisco sulla loro salute suona molto stonata.

LEAVET: una proposta di leggeIn Parlamento il progetto dell’ANMVI:

prestazioni in regime di convenzione

e incentivi al possesso animale A PAG. 3

®

LABORATORIO ANALISI VETERINARIE PER ANIMALI DA COMPAGNIA E DA REDDITO

Via Amedeo d’Aosta, 7 � 20129 MILANO tel. +39. 02. 29 40 46 36 � fax +39. 02. 29 40 46 44 e-mail [email protected][email protected]

ISO 9001:2000

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Da 30 anniil nostro lavoro e la nostra esperienzaal servizio dei Medici Veterinari

Abbiamo più volte scritto su questarivista che le contestazioni dei clien-ti, soprattutto nel settore degli anima-li da compagnia, sono in continuoaumento al punto da diventare unproblema realmente preoccupante.Da un lato vi è l’emulazione dellecontinue denunce, con richieste mi-lionarie di danni, nei confronti dei no-stri cugini medici che trovano sem-pre più spazio sui mezzi di informa-zione, dall’altro una maggior atten-zione verso la salute ed il benesseredegli animali ed anche una più am-pia ed approfondita, anche se spes-so distorta, informazione acquisitada Internet. Rispetto ad altre catego-rie professionali, inoltre, noi non ab-biamo alcun senso di appartenenzaalla categoria o di mutua solidarietàcon i colleghi. Appena ci capita didover dare un parere sul comporta-mento di un collega siamo subitopronti a criticarlo alimentando neiproprietari la convinzione che unacontestazione è il minimo che si pos-sa fare per punire la sua incapacità.Tante volte abbiamo sollecitato i col-leghi alla sottoscrizione di una poliz-za di RC professionale e soprattuttoa mantenere comportamenti inatta-

cabili sia per quanto riguarda le pro-cedure eseguite sia per la conserva-zione della documentazione relativa.Difendersi da una denuncia, spessoanche immotivata o non giustificata,è sempre molto difficile, se non im-possibile, quando non si ha una car-tella clinica, non c’è una ricevuta fi-scale, non si ha una polizza o addi-rittura, come è capitato, non si han-no neppure i dati di chi ci ha portatol’animale. Che la situazione si stiadeteriorando lo vediamo dal forte in-cremento di telefonate che ci arriva-no da colleghi che si trovano a doveraffrontare contestazioni o denunce.Gli Psicologi, per superare questiproblemi ed evitare situazioni spia-cevoli, complicate e costose, hannocreato una procedura di conciliazio-ne costituendo una Commissione mi-sta consumatori/professionisti chegiudicherà i vari ricorsi sulla base diuna Carta dei diritti dei consumatoriapprovata dal Consiglio Nazionaledegli Psicologi e le varie associazio-ni in rappresentanza dei clienti. Sta-vamo pensando che potrebbe valerla pena, e ci permettiamo di sugge-rirlo alla FNOVI, riflettere su questo e-sempio.

PUNTIAMO ALLA CONCILIAZIONE

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È stata assegnata allaCommissione Affari So-ciali della Camera la

proposta di legge Disposizioniper l’erogazione di prestazioni dimedicina veterinaria in regime diconvenzione e agevolazioni tribu-tarie in favore dei proprietari di a-nimali d’affezione firmata dal Col-lega-parlamentare On. GianniMancuso.

Si parte dai “LEAVET”La proposta ricalca il progettoLEAVet, ideato dall’ANMVI per rea-lizzare un sistema di erogazione diprestazioni di medicina veterinariadi base in regime di convenzione,che utilizzi e valorizzi le struttureveterinarie private presenti sul ter-ritorio nazionale. La presentazionedella proposta di legge analizzadiffusamente i presupposti del pro-getto: l’innalzamento della consi-derazione giuridica dell’animaleda compagnia nella società dellepersone e la necessità di convi-venze garantite da adeguati stan-dard sanitari; la diffusione di cani egatti nelle case italiane e, per con-tro, la persistenza del fenomenodel randagismo; le risorse finanzia-rie si sprecano, senza che si siamai colta l’opportunità di appog-giarsi alle strutture veterinarie pri-vate per un progetto complessivodi medicina veterinaria di base.Due le articolazioni del progetto:un decisivo intervento di lotta alrandagismo e l’incentivazione del-la detenzione legale e responsabi-le dei cani e dei gatti di proprietàpromuovendo il rispetto degli ob-blighi di legge (quali l’identificazio-ne dell’animale) e agevolando lefasce di proprietari economica-mente più deboli.

Non è la mutuaDiversamente da analoghe pro-gettualità avanzate nel tempo,quella dell’On. Mancuso non è u-na proposta finalizzata a realizza-re la “mutua degli animali”. Non sipensa infatti alle strutture veteri-narie pubbliche, non si suggeri-sce la creazione di inutili, ridon-danti e costosi ospedali veterinaripubblici, ma si vuole orientare lapopolazione animale beneficiariaverso il patrimonio scientifico-tec-nologico e organizzativo-struttura-le delle strutture veterinarie priva-te già presenti sul territorio in cir-ca 6.500 realtà.Non rientra nelle finalità del pub-blico l’erogazione di prestazioniveterinarie su animali di proprietàe senza dubbio comporta diffi-coltà organizzative e di gestione.Le pubbliche amministrazioni (re-gioni, province, comuni) potreb-bero invece avvalersi di una retedi strutture veterinarie private di ri-ferimento, individuata sul territoriocon la collaborazione degli ordiniveterinari provinciali e delle auto-rità competenti al rilascio dell’au-torizzazione.

La sanità privata fa sanitàpubblica“Non è più differibile il coinvolgi-mento sistematico, coordinato eorganizzato delle strutture veteri-narie private nel sistema salute-a-nimale. È anche incongruo e de-precabile sprecare un patrimoniodi competenze (e di strutture) di-stribuito su tutto il territorio nazio-nale, mentre appare poco lungi-mirante non coinvolgere nel cam-po della sanità pubblica questiprofessionisti. Nel nostro Paesesono presenti circa 6.500 struttu-re sanitarie autorizzate, rispon-denti ai requisiti minimi strutturali,tecnologici e organizzativi per l’e-rogazione delle prestazioni veteri-narie. Tale coinvolgimento non siè ancora perfezionato”. Lo si leg-ge nella presentazione della pro-posta di legge, per sottolineare lanecessità di creare una rete na-zionale di strutture veterinarie pri-vate alle quali ricorrere sistemati-camente nell’affrontare progetti ditutela animale e lotta al randagi-smo. In troppe occasioni le ammi-nistrazioni, centrali-regionali e lo-cali, hanno trascurato la presenzadella professione veterinaria, ma-gari privilegiando interlocutori nonsempre all’altezza dei problemi.“Occorre quindi consolidare laconsapevolezza che le struttureveterinarie private operano anche

per il soddisfacimento di obiettividi sanità animale e di sanità pub-blica. Il patrimonio di dotazionetecnico-strumentale e di profes-sionalità clinica presente nellamedicina veterinaria privata nonviene così utilizzato, mentre po-trebbe essere opportunamentemesso al servizio di tutta la popo-lazione animale, delle pubblicheamministrazioni, dei proprietari-detentori e della collettività”.

Le risorse finanziarieIl costo di mantenimento di un ca-ne nei ricoveri è di circa 1.000 eu-ro all’anno. Si stima che la spesaproiettata su scala nazionale sia dicirca 45 milioni di euro all’anno. “Ènell’attuale gestione delle risorseeconomico-finanziarie pubblicheche si ravvisano le principali criti-cità”. A ciò vuole porre rimedio l’ul-tima Legge Finanziaria che indicale sterilizzazioni come la destina-zione prioritaria delle somme che iComuni ricevono dalle Regioni perla lotta al randagismo, un fenome-no che - lungi da far pensare anuovi canili e a nuove strutturepubbliche - andrebbe inteso cometermine e non come fonte, in nonpochi casi, di speculazioni.

Gli strumenti di finanziamentoIl primo strumento di finanziamen-to è quindi da individuare, in via diprincipio, in un virtuoso impiegodi risorse finanziarie pubbliche, e-vitando investimenti inutili e favo-rendo quelli che garantiscono unritorno in termini di risparmio del-la spesa pubblica. Il secondostrumento è dato dal recupero amedio termine dei costi di cui sigrava la collettività per il fenome-no del «randagismo di ritorno»,ovvero l’abbandono conseguentealla mancanza di responsabilizza-zione del proprietario o allo smar-rimento di animali non più ricon-dotti al proprietario (anche in ra-gione di carenze nel sistema del-l’anagrafe).

Fondo di solidarietà nazionale E per gli animali di proprietà? Perle prestazioni di base in conven-zione rivolte a cani e gatti di pro-prietà si tratta di realizzare appo-siti strumenti di finanziamento, a-vendo circoscritto la platea deibeneficiari aventi diritto. La pro-posta di legge prevede quindi l’i-stituzione di un Fondo di solida-rietà nazionale per gli animali d’af-fezione. “È istituito presso il Mini-stero della salute il Fondo di soli-darietà nazionale per gli animalid’affezione, allo scopo di provve-dere al finanziamento delle con-venzioni. Al Fondo è assegnata lasomma di 5milioni di euro per l’an-no 2007. Per gli anni successivi al2007, la dotazione finanziaria delFondo è determinata dalla leggefinanziaria. All’onere derivantedall’attuazione della legge si

provvede mediante l’utilizzazionedelle maggiori entrate tributarierealizzate nel 2007 e derivanti dal-la lotta all’evasione fiscale”.

Commissione nazionale Con decreto del Ministro della sa-lute è istituita presso il Ministerodella salute la Commissione na-zionale per l’erogazione di presta-zioni di medicina veterinaria dibase in regime di convenzione.La Commissione è composta daquattro membri, nominati in baseai seguenti criteri:a) un rappre-sentante del Ministero della salu-te, con funzioni di presidente; b)

un membro designato dalla Con-ferenza permanente per i rapportitra lo Stato, le regioni e le provin-ce autonome di Trento e di Bolza-no; c) il presidente della federa-zione nazionale degli ordini vete-rinari italiani (FNOVI), o un suo de-legato; d) il presidente dell’asso-ciazione veterinaria maggiormen-te rappresentativa in ambito na-zionale, o un suo delegato. LaCommissione predispone una re-lazione annuale per il Ministro del-la salute sull’attuazione della leg-ge, compie verifiche e proponeaggiornamenti al decreto attuati-vo del Ministero della Salute. ■

3ATTUALITÀ

Gianni Mancuso ha presentato la proposta di legge “Leavet”

Per una medicina veterinaria di base in convenzionePrestazioni per cani e gatti, randagi e di proprietà. Protagoniste le strutture veterinarie private

laPROFESSIONE VETERINARIA 29/2007

Sintesi della propostaPrestazioni di medicina veterinaria di base: tutte le prestazioni richie-ste a) per l’adempimento degli obblighi posti in capo ai proprietari dal-la normativa vigente; b) per le finalità di cui alla legge 14 agosto 1991,n. 281; c) per le finalità di prevenzione e di profilassi veterinarie. Sullabase di questi criteri, il ministero della salute elencherà per decreto leprestazioni di base in convenzione.Erogatori: i medici veterinari iscritti all’albo professionale operanti pres-so le strutture veterinarie private convenzionate.Strutture veterinarie convenzionate: hanno diritto all’accesso al regi-me di convenzione le strutture veterinarie private autorizzate ai sensidella normativa vigente. Le modalità di accesso vengono disciplinatecon decreto del ministero della salute.Beneficiari: i cani e i gatti di proprietà detenuti legalmente a scopo dicompagnia, gli animali randagi o comunque non di proprietà (cani ran-dagi ricoverati presso le strutture di cui alla legge 281, gatti apparte-nenti a colonie feline riconosciute dalle aziende sanitarie locali o rico-verati nelle strutture di cui alla legge 281, cani e gatti detenuti in strut-ture, canili e gattili, con finalità protezionistiche convenzionate con glienti locali), cani adibiti ai sensi di legge alla guida di persone non ve-denti; cani e gatti impiegati ai sensi di legge in attività di terapia assisti-te e in attività finalizzate alla cura e alla riabilitazione del malato.Regime di convenzione: pagamento di una quota minima, da partedei proprietari aventi diritto all’erogazione di prestazioni veterinarie dibase, stabilita con Decreto del Ministero della Salute.Proprietari aventi diritto: a) quando hanno un reddito complessivo lor-do non superiore a 15.000 euro annui; b) sono titolari di pensione so-ciale; c) hanno superato i sessanta anni di età e sono titolari di pensio-ne minima; d) sono membri di nuclei familiari comprendenti più di duefigli a carico; e) sono disoccupati o non occupati. i proprietari autocer-tificano, la sussistenza di almeno uno dei requisiti previsti nonché la lo-ro situazione reddituale e patrimoniale, determinata mediante l’indica-tore della situazione economica equivalente (ISEE). Con decreto dellaSalute vengono definite le modalità di accesso alle prestazioni in con-venzione.Le tariffe veterinarie: per la determinazione delle tariffe delle presta-zioni di medicina veterinaria di base si applicano le disposizioni del De-creto Bersani che all’articolo 2, comma 2, prevede la fissazione di tarif-fe per le prestazioni erogate in regime di convenzione con il SSN. Il co-sto delle prestazioni di base in convenzione viene stabilito per decretodal Ministero della Salute.IVA veterinaria al 10%: si propone la modifica del DPR 633/1972 Isti-tuzione e disciplina dell’imposta sul valore aggiunto, inserendo le pre-stazioni di medicina veterinaria di base fra i beni e i servizi soggetti al-l’aliquota del 10%.

L’anagrafe felina

I l testo contiene una proposta innovativa come l’istituzione dell’a-nagrafe felina, istituto ancora non disciplinato da un provvedimen-

to normativo, benché alcune amministrazioni territoriali abbiano avviatosperimentazioni in tal senso. “Le regioni disciplinano con propria leg-ge, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge,l’istituzione dell’anagrafe dei gatti presso i comuni o le aziende sanita-rie locali, nonché le modalità per l’iscrizione a tale anagrafe e per il rila-scio al proprietario o al detentore della sigla di riconoscimento del gat-to, da realizzare mediante inserimento di un microchip”.

Detrazioni fiscalisul pet food

A ltro che consumo di lus-so. Nella proposta di leg-

ge l’alimentazione dei cani e deigatti viene agevolata e le spesesostenute per l’acquisto di pro-dotti alimentari per animali d’af-fezione possono essere detrai-bili: “Ai fini della detrazione laspesa relativa all’acquisto diprodotti alimentari deve esserecertificata da fattura o da scon-trino fiscale contenente le spe-cificazioni della natura, qualitàe quantità di beni acquistati”.

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Così com’è, come l’abbia-mo conosciuto in questianni, il sistema di edu-

cazione continua in medicina(ECM) andrà avanti fino al 31 di-cembre di quest’anno. Dopo diche sarà veramente finita: la spe-rimentazione lascerà il posto adun nuovo assetto sul quale c’è giàil benestare della Conferenza Sta-to-Regioni (Intesa dell’1 agosto2007). La formazione continua vie-ne così precisata nei suoi fonda-menti normativi (adeguamento alTitolo V della Costituzione, raffor-zamento e chiarimento del decre-to istitutivo 502/92) e nei suoi prin-cipi ispiratori: “è uno strumentoimportante di cambiamento deicomportamenti individuali e collet-tivi”. Si consolida il ruolo dell’Ordi-ne professionale, si fa leva sull’au-to-responsabilizzazione dei sin-goli operatori sanitari, si chiarisceil ruolo dei provider e delle istitu-zioni che governano il sistema.L’intento è di “passare ad un siste-ma rivolto al miglioramento dellaqualità dell’offerta formativa”.Vediamo in dettaglio le novità prin-cipali. I corsivi sono citazioni daltesto dell’Intesa Stato Regioni peril riordino della formazione conti-nua in medicina.

Avvio a regime nel 2008Ci sarà una fase di transizione ini-ziale per consentire il gradualepassaggio dal vecchio al nuovosistema. Una prima tappa di verifi-ca sarà il 30 giugno 2008. La svol-ta sarà segnata dalla conclusionedel processo di accreditamentodei provider.Fin da ora le Società Scientifichecon ampia rappresentatività ed or-

ganizzazione sotto il profilo nazio-nale possono già proporsi per di-ventare provider riconosciuti. Al ri-guardo manca però una legislazio-ne specifica: i criteri di riconosci-mento ideati a suo tempo dal mini-stero della salute sono stati boc-ciati dalla giurisprudenza, per cuisi tratterà di “ridefinire un percorsodi riorganizzazione delle SocietàScientifiche italiane”, attualmentein numero eccessivo, spesso pocorappresentative, ad eccessiva par-cellizzazione e concorrenza.

Due tipi di obiettivi formativi“Il professionista della sanità ha ildiritto/dovere di acquisire creditiECM su tematiche coerenti con ilproprio lavoro”. L’aggiornamentodovrà pertanto essere finalizzatoad obiettivi formativi specifici,scelti individualmente sulla basedello specifico professionale. Do-vrà anche tenere conto degli o-biettivi formativi generali legati allaprogrammazione sanitaria (PianiSanitari Nazionali, Regionali e A-ziendali). Per la formazione speci-fica il singolo professionista si ri-farà a scelte individuali coerenticon il proprio ambito di lavoro. Perla formazione finalizzata agli obiet-tivi formativi generali verranno pre-disposti appositi Piani formativinazionali o regionali che orientanol’aggiornamento. Le quote sonotendenzialmente: 20% di obiettivinazionali, 50% di obiettivi regiona-li e aziendali, 30% di obiettivi indi-viduali.

Pianificare il proprioaggiornamento“È importante che il processoECM non sia estemporaneo ma

sia organizzato e pianificato”. Ilnuovo assetto prevede la pianifi-cazione del proprio aggiornamen-to attraverso la predisposizione diun Dossier Formativo (Df) su basetriennale. Lo predispongono sia idipendenti pubblici e convenzio-nati (in tal caso viene valutato dal-l’azienda in cui lavorano) sia i libe-ri professionisti (in tal caso vienevalutato dall’Ordine professiona-le).Il Dossier Formativo “è lo strumen-to di programmazione e valutazio-ne del percorso formativo del sin-golo operatore (individuale) e delgruppo di cui fa parte (équipe onetwork professionale). Non è unportfolio delle competenze, ma ècomunque correlato al profilo pro-fessionale e alla posizione orga-nizzativa”. (v. box). I dipendenti e convenzionati ela-borano il proprio DF nell’ambitodella struttura di appartenenza,secondo bisogni individuali e stra-tegie aziendali (Piano della forma-zione aziendale) e sotto la super-visione di organismi direttivi pre-posti alla formazione continua. UnRapporto annuale sulla formazio-ne aziendale darà conto dell’an-damento della formazione conti-nua in ambito aziendale. Nel caso dei liberi professionisti,invece, “la funzione di program-mazione e valutazione della for-mazione continua è svolta in mo-do esclusivo da apposite Com-missioni degli Ordini professionaliche siano diretta espressione del-le specifiche professioni o profiliprofessionali coinvolti”.

Formazione “blended”La formazione residenziale, comei seminari e i congressi sono daanni la forma più comune dell’ag-giornamento, ma non quella piùapprezzata dal Ministero. Si leggenell’intesa che questi eventi “sonopoco efficaci e abbastanza costo-si (viaggi, alberghi, assenza dallavoro) anche in relazione all’im-patto e alle ricadute non semprevantaggiose e sostenibili ”. Megliouna formazione blended: speciequando i presenti sono tanti è me-glio “mescolare” tipologie di for-mazione diverse. Ad esempio laformazione residenziale interattivacon discussione di casi clinici. Be-nissimo l’autoapprendimento at-traverso riviste scientifiche e piat-taforme informatiche: “oggi è utiledifferenziare le metodologieECM”, pertanto avranno il ricono-scimento ecm anche forme di ag-giornamento nuove che fino ad o-ra non davano crediti. Ad esempiogli stage, le attività di ricerca, l’au-toapprendimento (fad senza tutoro fad interattiva con tutor), docen-ze e partecipazione a “gruppi dimiglioramento” per esempio com-missioni di lavoro. Sarà la Com-missione Nazionale ECM a dareindicazioni di utilizzo, ovvero il nu-mero massimo di crediti acquisibi-

4ATTUALITÀ

Intesa Stato-Regioni sul nuovo sistema ECM. Partirà nel 2008

L’ECM volta pagina: nuove regole dopo sei anni di sperimentazioneMa il vecchio assetto varrà ancora per tutto il 2007

laPROFESSIONE VETERINARIA 29/2007

Nessun obbligo senza la detraibilità “La nostra Associazione darà indicazione alla Categoria dei medici ve-terinari privati di considerare effettivamente sussistente l’obbligo ECMsolo quando contestualmente ad esso saranno concretamente attuabilimodalità di totale recupero fiscale”.In data 22 agosto 2007, il Presidente dell’ANMVI ha scritto al Ministrodella Salute, Sen. Livia Turco e ai Sottosegretari di Stato alla Salute,Patta e Zucchelli, in merito all’Accordo Stato Regioni per il riordino del-la Formazione continua in Medicina ed in particolare sull’obbligo per iliberi professionisti di conseguire i crediti ECM. Scrive il Presidente dell’ANMVI: “letto con molta attenzione il testo del-l’Accordo per il riordino della Formazione continua in medicina appro-vato in Conferenza Stato-Regioni il 1 agosto u.s., ci dispiace dover con-statare che, mentre da un lato viene definito l’obbligo di acquisizionedei crediti ECM anche per i liberi professionisti veterinari, poco o nullaè stato fatto per rendere tale onere adeguato alle specifiche esigenzedi questa categoria di operatori sanitari. L’assetto delineato dal citatoAccordo continua a risentire del fatto di essere stato pensato e volutoper i Medici e per i Medici del SSN, senza tener in debito conto le e-normi differenze con Veterinari e con il settore privato”. Secondo l’ANM-VI solo una richiesta fra le tante avanzate è stata inserita nell’Accordo:quella riguardante la possibilità di una congrua de-fiscalizzazione deglioneri sostenuti per la partecipazione ad attività accreditate e in ragionedel debito da assolvere. “Si condivide pertanto l’assunto contenuto nel-l’Accordo - scrive Scotti - in base al quale “nessun onere deve ricaderesui professionisti destinatari di un obbligo normativo”. Riteniamo infattiche sia giusto e doveroso che tutti i costi sostenuti per l’aggiornamentoECM - e non solo quelli per le iscrizioni agli eventi formativi - possanoessere totalmente recuperati a livello fiscale. Ne consegue che la no-stra Associazione darà indicazione alla Categoria dei medici veterinariprivati di considerare effettivamente sussistente l’obbligo ECM soloquando contestualmente ad esso saranno concretamente attuabili mo-dalità di totale recupero fiscale. Sarebbe infatti una discriminazione i-naccettabile l’acconsentire che i sanitari dipendenti pubblici possanoaggiornarsi senza alcun costo ed in giornate lavorative regolarmenteretribuite, mentre gli operatori privati fossero costretti a sostenere oneridi spesa per la formazione ECM nonché perdite economiche per legiornate sottratte all’attività professionale. Sarebbe d’altra parte impen-sabile credere che questi costi possano ancora una volta ricadere, siapure in parte, sui provider che devono già far fronte ai rilevanti costigestionali del sistema ECM. Ogni diversa decisione in merito, essendofortemente discriminante e penalizzante per gli operatori del settoreprivato, troverà la nostra ferma contrarietà”.

li su un dato argomento e con unadata modalità formativa. Un 20%dei crediti da conseguire su basetriennale dovrà, ad esempio, es-sere maturato nell’ambito di argo-menti generali come la deontolo-gia, la legislazione, il managing,l’informatica e la lingua inglese.

I liberi professionisti“Il sistema ECM riguarda anche i li-beri professionisti che possono tro-vare in esso un metodo di forma-zione continua e uno strumento diattestazione della propria costanteriqualificazione professionale”. An-che i liberi professionisti “sono im-pegnati ad assolvere l’obbligo del-la formazione continua essendo e-guali le loro responsabilità deonto-logiche e legali nei confronti dei pa-zienti e della qualità delle presta-zioni sanitarie erogate”. Andrannodefiniti per loro modalità ed incenti-vi “che servano a facilitare l’acqui-sizione della necessaria formazio-ne continua. Lo svolgimento di atti-vità ecm andrebbe accompagnatoda misure di congrua defiscalizza-zione degli oneri sostenuti per lapartecipazione ad attività accredi-tate in ragione del debito da assol-vere, atteso che in via di principio

nessun onere deve ricadere suiprofessionisti destinatari di un ob-bligo normativo”.Con quali risorse? Il ministero del-la salute immagina ad esempio direcuperare dal minisitero dell’eco-nomia le “ingenti somme”, circa85 milioni di euro, versate dai pro-vider nel periodo sperimentale. Al-tre risorse per il finanziamento delsistema deriveranno dai contributipagati dai provider per essere ac-creditati e dalle sponsorizzazioni.Conflitto di interessi permettendo.

Crediti sempre nazionaliSia che siano stati conseguitipresso un provider accreditato alivello regionale o presso un provi-der nazionale, i crediti formativi a-vranno valenza nazionale.

50 crediti all’anno“Approssimativamente” 1 credito

corrisponde ad 1 ora di aggiorna-mento. L’unità di misura adottataper misurare i crediti è il tempo,ma si dovrà raggiungere il numerodi crediti richiesti nel triennio2008-2010 (ovvero 50 crediti al-l’anno per un totale di 150 creditinel triennio) facendo attenzione al-le indicazioni della Commissione

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su argomenti e tipologie didatti-che. Secondo il Ministero, 50 cre-diti all’anno corrispondono ad unasettimana all’anno dedicata all’ag-giornamento. Nel 2008 andrannoacquisiti 50 crediti: minimo 30massimo 70 crediti. In caso di crediti conseguiti all’e-stero, saranno riconosciuti solonella misura del 50% del totale at-tribuito all’evento straniero. Saràcompito del singolo professionistache li ha maturati provvedere al lo-ro inserimento nell’anagrafe deicrediti.

I providerL’accredito dei provider, ovvero illoro “riconoscimento pubblico”, a-bilita questi ultimi “a realizzare atti-vità didattiche per l’ECM e ad as-segnare direttamente i crediti aipartecipanti”. L’accreditamentodei provider può avvenire su baseregionale - se operano solo in unadeterminata regione- oppure subase nazionale. I provider che o-perano in due o più regioni devo-no chiedere l’accreditamento na-zionale. I requisiti minimi di accre-dito sono gli stessi in tutto il territo-rio nazionale. I provider attribuiran-no direttamente i crediti sulla basedi parametri che saranno fornitidalla Commissione ECM. “La re-sponsabilità della trasmissione deidati per la registrazione dei creditiè del provider accreditato (la suacapacità di ottemperare a questoobbligo rientra tra i requisiti di ac-creditamento) “. Il provider dovràinoltre assicurare la trasmissioneper via informatica dei crediti alleanagrafi, sia regionale che nazio-nale, nel primo caso all’organismoregionale accreditante, nel secon-do caso al Cogeaps. Le anagrafiregionali e quella nazionale sa-ranno interconnesse. Sarà solol’anagrafe nazionale a contenerela registrazione complessiva deicrediti individuali. Le anagrafi re-gionali contribuiranno alla crea-zione di statistiche territoriali e al-

l’analisi provinciale e regionaledel sistema.I provider saranno inseriti in un e-lenco pubblico, liberamente con-sultabile, nel quale saranno pub-blicate anche eventuali sanzioni ecensure a carico dei provider me-desimi in caso di controlli con esitinegativi.

Gli OrdiniConfermata la loro presenza nellaCommissione Nazionale ECM.Quali enti pubblici previsti dall’or-dinamento giuridico, hanno “com-piti di garanzia e tutela verso i cit-tadini delle attività dei professioni-sti coinvolti nell’ECM”. Gli Ordini“sono soggetti del tutto legittimatiad esercitare una propria funzionedi responsabilità a garanzia deiprofessionisti e delle attività daquesti svolte verso i cittadini”.Con particolare riferimento ai liberiprofessionisti, gli Ordini territorialivalutano il Dossier formativo degliiscritti al fine di certificare l’avve-nuto conseguimento dei crediti. I-noltre, gli Ordini possono rivestireanche la funzione di produttori diformazione continua “limitatamen-te agli aggiornamenti su etica,deontologia e legislazione“.

La certificazione dei creditiGli Ordini non registrano i crediti(la registrazione in anagrafe è uncompito del provider) ma certifica-no i crediti formativi. Tale funzioneè conclusiva e si basa sulla verifi-ca del Dossier formativo (ovveroche sia stato elaborato tenendoconto del numero di crediti acqui-sibili, della suddivisione per tipo-logie di aggiornamento, degli o-biettivi formativi, ecc.) e sull’ac-cesso alle anagrafi dei crediti: “gliOrdini territorialmente competentisi avvalgono del sistema delle a-nagrafi (anagrafi dei crediti sia re-gionali che nazionale ndr) nel lorocomplesso per l’esercizio della lo-ro funzione certificativa“. Se ilDossier è conforme agli indirizzi di

aggiornamento ecm e i crediti so-no correttamente presenti nelle a-nagrafi, l’assolvimento dell’obbli-go di aggiornamento viene certifi-cato. L’Ordine può rilasciare su ri-chiesta dell’iscritto un atto scritto.

Incentivi e sanzioni“Questi aspetti del sistema, corre-lati alla previsione di un obbligo le-gislativo sono al momento larga-mente indefiniti“. Il principio è chei professionisti debbano aggior-narsi in base a motivazioni profes-sionali e non perché spinti da ra-gioni economiche, di carriera oper la presenza di sanzioni e in-centivi. La Commissione promuo-verà comunque un confronto con isoggetti interessati al fine di defi-nire proposte in ordine a un siste-ma di incentivi e sanzioni “per svi-luppare l’impegno dei professioni-sti in ordine ai processi formativiecm”.

La Commissione nazionaleResta un organismo centrale dellagovernance del sistema e sarà ac-casato presso l’ASSR, l’Agenziaper i servizi sanitari regionali. Nesono parte gli Ordini ed è quindiconfermata la presenza della F-NOVI nella figura di un “espertodesignato”. Tale esperto deve es-sere designato “d’intesa con isoggetti maggiormente rappre-sentativi nell’ambito delle catego-rie professionali effettivamentepreposte all’erogazione delle pre-stazioni sanitarie previste dal SSN,compresi nel programma ecm“.La Commissione sarà supportatada una Consulta nazionale dellaFormazione permanente compo-sta da rappresentanze sindacali,di Società Scientifiche Accredita-te, provider accreditati, università,enti. Tutte le decisioni della Com-missione dovranno essere appro-vate dalla Conferenza Stato Re-gioni.Altri organismi sono il Comitatotecnico delle regioni che assicurala partecipazione delle regioni alsistema ecm, il Cogeaps e l’Os-servatorio nazionale della forma-zione continua in sanità per il co-stante monitoraggio, in collabora-zione anche con gli ordini territo-riali, delle attività svolte; responsa-bile dell’osservatorio è il coordina-tore degli assessori alla sanità chesi avvale di esperti in formazioneindicati dalla Conferenza Stato Re-gioni e dal comitato di presidenzadella commissione ecm.

Appositi interventi legislativiL’attuazione del “Riordino del Si-stema di Formazione Continua” ècomunque subordinata alla defi-nizione di appositi interventi legi-slativi da adottarsi senza nuovi omaggiori oneri a carico della fi-nanza pubblica previa verifica edimostrazione della effettiva so-stenibilità delle iniziative di spe-sa non ricomprese nella legisla-zione vigente nell’ambito delle ri-sorse che saranno complessiva-mente disponibili, anche attra-verso il miglioramento dell’effi-cienza derivante dal nuovo siste-ma ECM. ■

5ATTUALITÀ

laPROFESSIONE VETERINARIA 29/2007

30 crediti nel 2007

L ’anno in corso si chiuderà secondo le vecchie regole. Per l’anno2007 è confermato il debito formativo per gli operatori sanitari

fissato in n. 30 crediti formativi (minimo quindici, massimo sessantacrediti formativi). Ciascun operatore può acquisire il numero di creditiformativi a completo adempimento del debito formativo, fissato nel nu-mero globale di 150 crediti, per il periodo sperimentale 2002-2007. Icrediti formativi già acquisiti dagli operatori sanitari in numero ecce-dente rispetto a quello stabilito per il predetto periodo 2002-2006, pos-sono valere ai fini del debito formativo stabilito per l’anno 2007.Per ilperiodo 2002-2007 il numero complessivo di crediti necessari a salda-re il debito formativo è 150.

Ad ognuno il suo Dossier

L ’elaborazione e la tenuta di un Dossier Formativo (DF) è unadelle principali novità documentali del nuovo sistema ECM. Si

tratta di un documento di programmazione triennale, individuale, del-l’aggiornamento, che documenta il piano formativo di ciascun operato-re sanitario, i crediti conseguiti e i risultati raggiunti. Il DF documenta:l’individuazione del piano formativo in cui sono indicati gli obiettivi for-mativi programmati dal sanitario in funzione delle aree e dei campi diapprendimento e degli indirizzi prioritari rispondenti ai suoi bisogni in-dividuali;la periodica e sistematica attività di verifica che verrà fatta dagli orga-nismi preposti alla registrazione e alla certificazione dei crediti con ac-quisizione della documentazione relativa alle attività ecm svolte dal pro-fessionista;la valutazione triennale dei risultati del percorso da parte degli organitecnico professionali preposti alle verifiche delle attività.

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S econdo la FondazioneONAOSI con la sentenzadella Corte Costituzio-

nale 190/2007 “si è creato unvuoto normativo”. L’Ente perugi-no - che dal 2007 riscuote i con-tributi dei soli dipendenti pubbli-ci e dei sanitari volontari - non hainfatti adeguati criteri normativiper determinare l’entità dellequote, quote peraltro già stabilitedal CdA fino al 2010. La Corte hachiaramente detto che non puòessere la Fondazione a quantifi-care unilateralmente l’ammonta-re della contribuzione. La Fonda-zione ha quindi stabilito nel me-se di luglio un’agenda di “primeurgenti iniziative, sia di caratteregiuridico legale che di indirizzo,e di sensibilizzazione in sede po-litico-istituzionale”.

L’attenzione del GovernoE proprio durante un Consiglio deiMinistri estivo il Ministro della salu-te, Livia Turco, ha svolto una rela-zione “sull’esigenza di assicurarela continuità degli interventi assi-stenziali da parte dell’Opera nazio-nale assistenza orfani sanitari ita-liani - ONAOSI - a seguito della re-cente sentenza della Corte Costi-tuzionale”. Il Consiglio dei Ministri,si legge in una nota di Palazzo Chi-gi, “ha confermato la propria atten-zione sul problema che sarà af-frontato con apposita normativa”.La Fondazione, che continua a ri-badire la sua natura di ente priva-tizzato al pari dell’ENPAV e di aver

sempre agito conformemente alleindicazioni del Legislatore e con lasupervisione dei ministeri vigilanti,teme le “incombenti ricadute dellasentenza della Corte sulle attivitàassistenziali erogate e da eroga-re”. Nella seduta del 13-14 luglioscorso la Giunta Esecutiva ha deli-berato una erogazione in denaropari a 526.360, 99 euro in favoredi assistiti. Le adesioni volontariecomplessive sono 16.625: 867 ve-terinari, 656 farmacisti, 15.002 me-dici e odontoiatri.

La risposta alla richiesta dirimborsoNel frattempo arrivano i primi ri-scontri della Fondazione ai medi-ci veterinari che - seguendo le in-dicazioni dei legali dell’ANMVI -hanno inoltrato la raccomandatacon la richiesta di rimborso dellequote versate dal 2003 al 2006. Afirma del direttore generale Clau-dio Rondini e del Presidente Pa-ci, la risposta dell’ONAOSI recita:“La sentenza della Corte Costitu-zionale n. 190/2007, nel confer-mare il principio dell’obbligo con-tributivo in favore dell’ONAOSI, haprovocato un vuoto normativo e-sclusivamente in ordine ai criteridi quantificazione dei contributimedesimi. Stante la persistenzadell’obbligo contributivo, nonchél’evidente necessità di garantire lacontinuità delle prestazioni in fa-vore degli assistiti e l’equilibrio fi-nanziario dell’ente, di tale questio-ne sono stati formalmente investiti

i Ministeri vigilanti, anche ai sensidi quanto previsto dal D. Lgs.509/94. Sarà cura di questa Fon-dazione attenersi alle indicazioniche verranno fornite dai Ministerimedesimi, anche in relazione alleistanze, come quella da Lei avan-zata, che, al momento, la stessaFondazione, come da mandatoconferito dal Consiglio di ammini-strazione, per le ragioni appenaesposte, è nell’impossibilità distabilire e definire”. ■

D al 7 agosto sono in vi-gore nuove Disposizio-ni in materia di attività

libero-professionale intramuraria ealtre norme in materia sanitaria. Perquanto riguarda la veterinaria, lalegge rinvia a successive definizio-ni: Le regioni e le province autono-me di Trento e di Bolzano dovran-no definire le modalità per garanti-re l’effettuazione, da parte dei diri-genti veterinari del Servizio sanita-rio nazionale, delle prestazioni libe-ro-professionali che per la loro par-ticolare tipologia e modalità di ero-gazione esigono una specifica re-golamentazione.La cornice del provvedimento è co-munque già degna di interesse.Per garantire l’esercizio dell’attivitàlibero-professionale intramuraria, leregioni e le province autonome diTrento e di Bolzano assumono en-tro il termine di diciotto mesi a de-correre dalla data del 31 luglio2007 le più idonee iniziative voltead assicurare gli interventi di ristrut-turazione edilizia, per rendere di-sponibili i locali destinati a tale atti-vità presso le strutture sanitariepubbliche. (Nel frattempo, la liberaattività dei medici del servizio pub-blico svolta in extramoenia neglistudi privati, scaduta il 31 luglio,viene prorogata fino al 31 dicembre2008). Le regioni e le province au-tonome di Trento e di Bolzano pro-cedono all’individuazione e all’at-tuazione delle misure dirette ad as-sicurare, in accordo con le organiz-zazioni sindacali delle categorie in-

teressate e nel rispetto delle vigentidisposizioni contrattuali, il definitivopassaggio al regime ordinario delsistema dell’attività libero-profes-sionale intramuraria della dirigenzasanitaria, medica e veterinaria delServizio sanitario nazionale e delpersonale universitario.

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“Vuoto normativo”

ONAOSI, Livia Turco riferisce al GovernoIntanto la Fondazione risponde ai veterinari che chiedono il rimborso delle quote

laPROFESSIONE VETERINARIA 29/2007

Pisa, master in comportamento senza la laurea

Una lettera a firma del presidente dell’ANMVI e indirizzata all’Università di Pisa ed al MIUR è statainviata a fine agosto per evidenziare le conseguenze del Master in Medicina Comportamentale degli A-

nimali d’Affezione sull’utenza e sulla professione. La lettera invita i destinatari ad inibire ai soggetti non laureatiin Medicina Veterinaria qualsivoglia utilizzazione del Master in Medicina Comportamentale che la Facoltà ave-va aperto anche a laureati in discipline diverse dalla medicina veterinaria.Nel 2002 il Direttore del Dipartimento di Anatomia, Biochimica e Fisiologia Veterinaria della Facoltà di Medici-na Veterinaria dell’Università di Pisa emanava il bando di concorso per l’ammissione al Corso di Perfeziona-mento in “Scienze Comportamentali Applicate”. Il bando, indicava i laureati in Medicina Veterinaria come colo-ro ai quali la tipologia del Corso era rivolta “in modo particolare”, aggiungendo tuttavia che il Corso stesso erarivolto “anche ad altri laureati che possiedano un’adeguata preparazione scientifica di base relativa agli argo-menti trattati”. Ciò ha significato l’accesso al Corso da parte non soltanto di laureati in Medicina Veterinaria,ma anche in altre e diverse discipline. Successivamente, scrive Scotti, il corso è stato inopinatamente trasfor-mato in Master e il risultato è che, all’oggi, laureati in svariate discipline (psicologi, biologi ecc.) si trovano inpossesso di un titolo di Master in “Medicina comportamentale degli animali d’affezione” senza essere mediciveterinari. L’attribuzione di tale titolo- scrive il Presidente dell’ANMVI- ed il conseguente utilizzo che può farnechi ne è giunto in possesso pur senza essere medico veterinario, ha determinato una situazione tale per cui ilpotenziale cliente si trova ad avere indicazioni che possono indurlo in errore, portandolo a ritenere cheil professionista che ha conseguito il suddetto Master sia in realtà un medico veterinario. Tale deduzionefacilmente può determinarsi tra le persone comuni, che nulla sanno di discipline di questo tipo, e si risolve inun danno tanto per l’eventuale cliente, quanto per il medico veterinario. Il primo, infatti, ritiene di rivolgersi adun medico veterinario e finisce invece per incaricare un professionista sprovvisto della competenza ritenutaerroneamente sussistente; il secondo vede soggetti, privi della necessaria preparazione in campo veterinario,porsi in diretta concorrenza con la categoria rappresentata dalla scrivente Associazione. La richiesta di inter-vento dell’ANMVI è stata inviata per conoscenza alla FNOVI.

ANMVI INFORMA

Marino: regole perl’intramoenia veterinariaIl Presidente della Commissione Igiene eSanità del Senato risponde all’ANMVI

La lettera dell’On.Ignazio Marino

Gentile Presidente,con riferimento alla sua cortese e-mail dello scorso 5 luglio con laquale svolgeva alcune riflessioni inmerito all’esigenza di riconoscerela peculiarità dell’esercizio dell’atti-vità libero-professionale intramura-ria in ambito veterinario, desiderosegnalarle che nella giornata di ierila Camera dei deputati ha appro-vato definitivamente il disegno dilegge sull’intramoenia, nel testo li-cenziato lo scorso 19 luglio in sededeliberante dalla Commissione i-giene e sanità del Senato che mi o-noro di presiedere. In proposito, le faccio presente chenel corso dell’esame in prima lettu-ra la Commissione, nel riconoscerela specificità della professione ve-terinaria, ha introdotto all’articolo 1,comma 12, una disposizione chedemanda alle regioni e alle provin-ce autonome la definizione dellemodalità atte a garantire l’effettua-zione da parte dei dirigenti veteri-nari del Servizio sanitario naziona-le delle prestazioni libero-profes-sionali che per la loro particolare ti-pologia e modalità di erogazione e-sigono una specifica regolamenta-zione.Cordiali saluti.

Prof. Ignazio Marino Presidente, Commissione igiene e

sanità Senato della Repubblica(email al Presidente ANMVI Carlo

Scotti del 3 agosto 2007)

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EVENTI VETERINARIlaVETERINARIAPROFESSIONE

AIVEMP ANMVI FSA SCIVAC SIVAR SIVAE SIVESIVAL

SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

PARTECIPAZIONEGli incontri delle delegazioni Regionali SCIVAC sono liberi e gratuiti per tutti i soci SCIVAC in regola con la quota associativa del 2007. Senza obbligo di preiscrizione

INFORMAZIONISegreteria SCIVAC - Monica Borghisani - Tel. 0372/403506 - [email protected]

La PROFESSIONE VETERINARIA numero 29, settimana dal 27 agosto al 3 settembre 2007 - 7

SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

DELEGAZIONE REGIONALE BASILICATALE LUSSAZIONI ARTICOLARI TRAUMATICHE

NEL CANE E NEL GATTOMatera, 7 Ottobre 2007

RELATOREFilippo Maria Martini

OBIETTIVIL'obiettivo primario della giornata non specialistica è rap-presentato dalla volontà di fornire gli strumenti necessariper diagnosticare e proporre un protocollo terapeutico ade-guato in caso di lussazioni articolari traumatiche. Nel corsodella giornata di aggiornamento verranno prese in consi-derazione tutte le lussazioni articolari dell'arto anteriore eposteriore del cane e del gatto ed in modo dettagliato quel-le che si presentano con maggior frequenza nella clinicaquotidiana dei piccoli animali. Verranno fornite ai parteci-panti le informazioni utili ai fini di effettuare una diagnosicorretta e di mettere in atto le indagini collaterali necessa-rie ai fini diagnostici. Saranno inoltre fornite informazionidettagliate circa il trattamento delle lussazioni a cielo chiu-so, mentre per quanto riguarda il trattamento chirurgiconon si forniranno informazioni dettagliate per la sua esecu-zione (essendo tale aspetto complesso e per il quale è ne-cessario un corso approfondito), ma solo indicazioni dimassima al fine di rendere possibile una adeguata sceltadel paziente ed una corretta impostazione del protocollo te-rapeutico.

PROGRAMMA8.30 Registrazione dei partecipanti e veri-

fica presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente,

presentazione del relatore ed inizio

dei lavori9.30 Le lussazioni articolari traumatiche

dell'arto toracico 11.00 Pausa11.30 Le lussazioni articolari traumatiche

dell'arto pelvico 13.00 Pausa14.00 Casi clinici interattivi15.00 Pausa15.30 Casi clinici interattivi16.30 Test di valutazione dell'apprendimento

e discussione finale17.00 Consegna degli attestati di partecipa-

zione e termine della giornata

SEDEOstello Femminile Le Monacelle via Riscatto- 32 Matera

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

DELEGAZIONE REGIONALE ABRUZZOin collaborazione con l’Ordine dei Medici Veterinari de L’Aquila

CHIRURGIA DELLO STOMACO E INTESTINOSulmona (AQ), 7 Ottobre 2007

RELATOREFabio Sangion

OBIETTIVILa chirurgia dell'apparato gastroenterico, più specificata-mente di stomaco e intestino, fa parte spesso delle primeesperienze del chirurgo veterinario. Alcuni interventi, inve-ce, sono bagaglio solo di chirurghi molto esperti. Biopsie otomie, per esempio, non sono degli esercizi di tecnica chi-rurgica ma vanno inseriti nella gestione di un paziente chepuò presentare svariati fattori di rischio. Scopo della gior-nata è quello di fornire dei principi di base che rendano piùgratificante l'approccio a questo tipo di chirurgia e alcunenozioni più specialistiche che illustrano la gestione di casipiù complessi.

PROGRAMMA8.30 Registrazione dei partecipanti e veri-

fica presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente,

presentazione del relatore ed iniziodei lavori

9.30 La chirurgia dello stomaco 11.00 Pausa

11.30 La chirurgia dell'intestino13.00 Relazione Commerciale a cura di

Iams13.30 Pausa14.30 Casi clinici interattivi 15.30 Pausa16.00 Casi clinici interattivi 17.00 Test di valutazione dell'apprendimento

e discussione finale17.30 Consegna degli attestati di partecipa-

zione e termine della giornata

SEDE - Europa Park Hotel SS. 17 - 670'9Sulmona (AQ)

3 CREDITI

DELEGAZIONE REGIONALE SICILIALA GESTIONE DELLE PIU' COMUNI CARDIOPATIE

DI RISCONTRO AMBULATORIALEPalermo, 7 Ottobre 2007

RELATOREOriol Domenech

OBIETTIVIApprofondire aspetti pratici della visita clinica e interpreta-zione dell'informazione ottenuta dai diversi accertamenticomplementari alla cardiologia veterinaria. Conoscere gliaspetti pratici dell'ecocardiografia nelle diverse patologiecardiache congenite. Individuare le informazioni più utili performulare una corretta terapia e prognosi.

PROGRAMMA8.30 Registrazione dei partecipanti e verifi-

ca presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente

Regionale, presentazione del relatoreed inizio dei lavori

9.30 Considerazioni sulla visita clinica eprove complementarie nella diagnosidelle più comuni cardiopatie

11.00 Pausa

11.30 Cosa fare una volta che diagnostichia-mo una cardiopatia? È possibile ga-rantire la qualità di vita?

13.00 Pausa14.00 Casi clinici interattivi15.00 Pausa15.30 Casi clinici interattivi16.30 Test di valutazione dell'apprendimento

e discussione finale17.00 Consegna degli attestati di partecipa-

zione e termine della giornata

SEDE Addaura Hotel - Lungo Mare C. Colombo- 4452 Palermo

3 CREDITI

DELEGAZIONI REGIONALI SCIVACINCONTRI PREVISTI NEL MESE DI SETTEMBRE

DELEGAZIONE REGIONALE EMILIA ROMAGNAL’INSUFFICIENZA RENALE CRONICA (IRC)NELLA PRATICA CLINICABologna, 23 Settembre 2007

DELEGAZIONE REGIONALE VENETOL’OCCHIO DOLENTEMonastier (TV), 23 Settembre 2007

DELEGAZIONE REGIONALE FRIULI VENEZIAGIULIADERMATOFITOSI E DERMATITE ATOPICA: COMEGIUNGERE AD UNA CORRETTA DIAGNOSI EDEFFETTUARE UN’ADEGUATA TERAPIACervignano del Friuli (UD), 30 Settembre 2007

DELEGAZIONE REGIONALE MOLISELA GESTIONE DELLE PIU' COMUNI CARDIOPATIE DI RISCONTRO AMBULATORIALEVenafro (IS), 30 Settembre 2007

3 CREDITI ECM

3 CREDITI ECM

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

ECM

3 CREDITI ECM

DELEGAZIONE REGIONALE VALLE D’AOSTAPATOLOGIE DEL GIOVANE VITELLO

Quart (AO), 4 Ottobre, 2007

RELATORISandro Cavirani Dipartimento di Salute Animale Sez. MalattieInfettive degli Animali Domestici Facoltà diMedicina Veterinaria di Parma

Marco ColomboMed Vet LP Milano

OBIETTIVIConsiderata l'importanza economica ed ezio-logia delle forme infettive che colpiscono i vi-telli nei primi mesi di vita, si vuole fare il pun-to sullo stato dell'arte delle principali patolo-gie, allo scopo di saperle correttamente dia-

gnosticare e combattere, con l'intento di ridur-re i costi dei trattamenti e l'utilizzo sproposita-to di antibatterici e chemioterapici.

PROGRAMMA13.30 Registrazione dei partecipanti 14.00 Sandro Cavirani: Eziopatogenesi e

diagnosi delle principali malattie infetti-ve del giovane vitello

16.00 Pausa caffè16.30 Fausto Toni: Profilassi e terapia delle

principali malattie infettive del giovanevitello

18.30 Discussione 19.00 Termine sessione e chiusura lavori

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA REDDITOSOCIETÀ FEDERATA ANMVI

SEDEIstituto Zooprofilattico Sperimentale del Pie-monte, Liguria e Valle D'Aosta (Quart, Aosta).Regione Amerique, 7/g (Tel. 0165 - 23.85.58)

PARTECIPAZIONEIniziativa rivolta ai soci SIVAR-AIVEMP in re-gola con la quota associativa 2007 ed agliiscritti all'Ordine dei Medici Veterinari di Ao-sta.Non è necessario inviare la pre-iscrizione,presentarsi direttamente presso la sede disvolgimento dell'evento.

INFORMAZIONISegreteria SIVAR (Paola Orioli)Tel. 0372-40.35.39 [email protected] www.sivarnet.it

3 CREDITI

Professione 29-2007 27-08-2007 12:11 Pagina 7

Page 8: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 29

La PROFESSIONE VETERINARIA numero 29, settimana dal 27 agosto al 3 settembre 2007 - 8

Per tutte le iniziative organizzate da AIVEMP, ANMVI, FSA, SCIVAC, SIVAE, SIVAL, SI-VAR e SIVE viene richiesto l’accreditamento presso il Ministero della Salute ai fini delprogramma ECM (Educazione Continua in Medicina). Per la normativa prevista consul-tare il sito del Ministero della Sanità all’indirizzo http://ecm.sanita.it/.

INCONTRO REGIONALE SOVEP IN COLLABORAZIONE CON SCIVACQUANTI DETTAGLI CI SFUGGONO

IN UNA RADIOGRAFIA ADDOMINALE?Rivoli (TO), 23 Settembre 2007

RELATOREGiliola Spattini

PROGRAMMA8.30 Registrazione dei partecipanti e verifi-

ca presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente,

presentazione del relatore ed iniziodei lavori

9.30 Come ottenere il meglio dal proprioapparecchio radiologico, l’uso dellagriglia e degli schermi

10.15 L’importanza della radiologia addo-minale nella pratica clinica: tecnichedi esecuzione di una radiografia ad-dominale

11.00 Pausa11.30 Il metodo radiologico: quali diagnosi

differenziali scaturiscono dalla letturadella radiografia?

13.00 Pausa14.00 Casi clinici interattivi

15.00 Pausa15.30 Casi clinici interattivi16.30 Test di valutazione dell’apprendimento

e discussione finale17.00 Consegna degli attestati di partecipa-

zione e termine della giornata

SEDEHotel Campanile, C.so Allamano, 15310098 Rivoli (TO)

PARTECIPAZIONEL’incontro è libero per tutti i soci SCIVAC e So-vep in regola con la quota associativa dell’an-no in corso.

INFORMAZIONISegreteria SCIVAC - Monica BorghisaniTel. 0372/403506 - [email protected]

3 CREDITI

SOVEPSOCIETÀ FEDERATA ANMVI

ANESTESIA NEL PAZIENTEAFFETTO DA PATOLOGIE EPATICHE E RENALI

Cremona, 30 Settembre 2007OBIETTIVIL’incontro, l'ultimo del 2007, vuole completare un percorsoinformativo e di approfondimento iniziato con la precedentegiornata SIARMUV ("Anestesia nel paziente affetto da alte-razioni a carico dell'apparato respiratorio"), e continuato poinel recente congresso di Rimini ("Apparato cardiovascolare eanestesia") dove si è cercato di analizzare il rapporto tra ane-stesia e grandi funzioni organiche, sia nel paziente sano chein quello con patologie riferibili agli organi stessi in questione.Questa giornata pone come primo punto di riflessione unavalutazione sulle principali modificazioni che avvengono acarico di fegato e rene di un paziente sano quando questivenga posto in anestesia. Analogamente a quanto è statoproposto al congresso di Rimini, verranno analizzate le prin-cipali implicazioni esistenti tra i farmaci comunemente usatiin anestesia e la funzionalità degli organi in questione, verràpoi affrontato il problema dell'anestesia nel paziente affettoda insufficienza epatica e renale ed infine, il Dott. Sommaru-ga esporrà le proprie esperienze personali di anestesia nel-la chirurgia epatica.

PROGRAMMA9.00 Registrazione dei partecipanti9,30 Principali modificazioni della fisiologia

epatica e renale in corso di anestesia -Gabriele Serafin

10,15 Le principali interazioni tra farmaci utiliz-zati in anestesia, fegato e rene - 1 parte- Antonello Bufalari

11,00 Pausa11.30 Le principali interazioni tra farmaci utiliz-

zati in anestesia, fegato e rene - 2 parte- Antonello Bufalari

12,15 Pausa pranzo

14.30 Il corretto approccio anestesiologico nelpaziente affetto da patologie a caricodell'apparato renale - Cristiano Stefa-nello

15.15 Il corretto approccio anestesiologico nelpaziente affetto da disfunzione epatica -Sara Nannarone

15.45 Pausa16.15 Esperienze personali di anestesia nella

chirurgia epatica resettiva - Paolo Som-maruga

16.45 Discussione, valutazione dell'apprendi-mento, consegna degli attestati e chiu-sura dei lavori.

SEDEPalazzo Trecchi, via Trecchi 20 - Cremona

PARTECIPAZIONEL’incontro è libero per tutti i soci SIARMUV inregola con la quota associativa dell’anno in cor-so.

INFORMAZIONISegreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel.0372 403502 - Fax 0372 457091 [email protected]

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

SIARMUVSocietà Italiana di Anestesia, Rianimazione e Medicina d’UrgenzaSocietà Specialistica di riferimento SCIVAC

INCONTRO GRUPPO DI STUDIO DI PRACTICE MANAGEMENTLE DINAMICHE D'ACQUISTOCremona, 30 Settembre 2007

PROGRAMMA9.00 Registrazione dei partecipanti9.30 Presentazione del tema e dei parteci-

panti10.00 Tariffe e prezzi - Stefano Zigiotto11.30 Pausa12.00 Discussione in gruppo13.00 Pausa Pranzo14.00 Percorso Qualità: uno sguardo sul fu-

turo - Marco Viotti15.30 Discussione in gruppo16.30 Valutazione dell'apprendimento e chiu-

sura dei lavori

SEDEPalazzo Trecchi, via Trecchi 20 - Cremo-na

PARTECIPAZIONEL’incontro è libero per tutti gli iscritti al Gruppodi Studio di Practice Management in regolacon la quota associativa dell’anno in corso.

INFORMAZIONISegreteria Società Specialistiche SCIVAC -Tel. 0372 403502 - Fax 0372 457091 [email protected]

3 CREDITI

PATOLOGIE OSTRUTTIVE NON ONCOLOGICHEDELLE VIE URINARIE

Cremona, 7 Ottobre 2007OBIETTIVIOffrire ai partecipanti le nozioni necessarie per riconosce-re la presenza di ostruzioni delle alte e basse vie urinariedei piccoli animali. Individuare i rischi e le complicanze me-taboliche connesse con le ostruzioni urinarie, e saperlecorreggere. Comprendere quando è possibile intervenirecon la sola terapia medica o quando questa debba essereaffiancata all'intervento chirurgico. La giornata vede la col-laborazione dei chirurghi, al fine di offrire al pubblico un ap-proccio più completo al trattamento delle patologie ostrutti-ve. Per la trattazione delle tecniche chirurgiche sarannoprese in rassegna prime le ostruzioni delle alte vie urinariee successivamente quelle delle basse vie.

PROGRAMMA9.00 Registrazione dei partecipanti9.30 Anatomia delle vie urinarie, eziologia e

fisiopatologia delle ostruzioni urinarienel cane e nel gatto - Andrea Zatelli

10.15 Approccio medico alle patologieostruttive e relative complicanze - Pao-la D'Ippolito

11.00 Pausa11.30 Approccio chirurgico alle patologie

ostruttive: alte vie urinarie (pelvi, urete-ri) - Stefano Nicoli

12.30 Domande12.45 Pausa pranzo14.00 Approccio chirurgico alle patologie

ostruttive: basse vie urinarie (uretra) -Marina Martano

15.30 Pausa16.00 Casi clinici17.30 Domande dei partecipanti

SEDEPalazzo Trecchi, via Trecchi 20 - Cremo-na

PARTECIPAZIONEL’incontro è libero per tutti i soci SINUV in re-gola con la quota associativa dell’anno incorso.

INFORMAZIONISegreteria Società Specialistiche SCIVAC -Tel. 0372 403502 - Fax 0372 457091 [email protected]

4 CREDITI

RELATORIAndrea Bertuglia - Hans Catelijns

PROGRAMMA8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica

presenze9.00 Saluto ai partecipanti del Delegato Re-

gionale, presentazione dei relatori edinizio dei lavori

9.15 Laminite: prevenzione, diagnosi attac-co acuto, prime cure

10.00 Laminite: fase acuta - subacuta, radio-logia, stabilizzazione ortopedica

11.00 Pausa 11.30 Laminite: rifondimento, fase subacuta

cronica, gestione, prognosi, obiettiviortopedici

12.30 Discussione e valutazione dell’appren-dimento

13.00 Pausa pranzo14.30 Sistemi di RD (Radiologia Digitale) a

confronto con la radiologia convenzio-nale. Cosa c’è di nuovo?

15.15 La RD nella pratica clinica ippiatrica.Parte I (casi clinici sulle estremità di-

stali degli arti)16.00 Pausa 16.30 La RD nella pratica clinica ippiatrica.

Parte II (casi clinici parte prossimaledegli arti, cranio, colonna vertebrale)

17.30 Discussione e valutazione dell’appren-dimento

18.00 Consegna degli attestati e conclusionedell’evento

SEDEUniversità di Pisa, San Piero A Grado - Pisa

PARTECIPAZIONEL’incontro è gratuito per tutti i soci SIVE in re-gola con l’iscrizione 2007. Non è richiesta lapre-iscrizione. Gli interessati possono regi-strarsi direttamente in sede congressuale pre-sentandosi alle ore 8.30 presso la segreteria.

INFORMAZIONI - Segreteria SIVE Tel. 0372/403502 - [email protected]

3 CREDITI

MACROREGIONE CENTRALELAMINITE E RADIOLOGIA DIGITALE: VECCHI PROBLEMI

E NUOVE SOLUZIONIPisa, 8 Settembre 2007

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER EQUINISOCIETÀ FEDERATA ANMVI

IN COLLABORAZIONE L’ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI SONDRIO

CORSOPROGETTAZIONE, IMPLEMENTAZIONE E VALUTAZIONE

DEI SISTEMI DI AUTOCONTROLLO IGIENICO-SANITARIO NELLEIMPRESE ALIMENTARI E MANGIMISTICHE

Sondrio, 11 Ottobre 2007RELATORE: Andrea Cereser

PROGRAMMA8.30 Registrazione dei partecipanti e verifi-

ca presenze9.00 Saluto ai partecipanti, presentazione

dei relatori ed inizio dei lavori9.15 Evoluzione del concetto di controllo 9.45 La legislazione sull'autocontrollo

10.15 L'applicazione dell'autocontrollo10.45 Pausa 11.00 I pre-requisiti del sistema di autocon-

trollo12.15 Le attività preliminari dell'HACCP13.00 Pausa 14.30 L'analisi dei pericoli15.15 L'individuazione e la gestione dei CCP16.00 Pausa 16.15 La gestione dell'HACCP 17.00 La gestione della documentazione17.30 L'integrazione dell'HACCP nel sistema

di gestione per la qualità18.15 Test di valutazione dell'apprendimento

e discussione finale18.30 Consegna degli attestati e termine del-

la giornata

SEDECredito Valtellinese - Sala E. Vitali - Via Del-le Pergole (angolo via Cesura) Sondrio

PARTECIPAZIONEIncontro libero e gratuito per tutti i medici ve-terinari interessati. Certificazione ECM riser-vata ai soci AIVEMP e SIVAR in regola con laquota associativa per l'anno 2007 e ai Veteri-nari iscritti all'Ordine di Sondrio. Per questioniorganizzative è necessaria la conferma dipartecipazione da inviare entro il 24 Settem-bre via fax alla Segreteria AIVEMP. Si ram-menta che la quota d'iscrizione all'AIVEMP èdi € 70. Si prega di richiedere il modulo allaSegreteria AIVEMP o consultare il sitowww.aivemp.it

INFORMAZIONIAIVEMP - Lara Zava - Palazzo Trecchi, ViaTrecchi 20 - 26100 CremonaTel. 0372 403541 - Fax 0372/403540E-mail: [email protected] Web: www.aivemp.it

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

Professione 29-2007 27-08-2007 12:11 Pagina 8

Page 9: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 29

Con un comunicato pub-blicato in Gazzetta Uffi-ciale (GU n. 186 del 11-8-

2007), il Ministero della Salute hafornito “opportune chiarificazionicirca le tipologie di medicinali ve-terinari cedibili senza obbligo diprescrizione al di fuori delle far-macie”. A seguito della emanazio-ne della circolare del Ministerodella salute n. 3 del 3 ottobre2006, applicazione del DecretoBersani, erano infatti emerse alcu-ne perplessità interpretative. Ec-co dunque il chiarimento.

Fuori dalla farmacia e senza ilfarmacistaOra il Ministero precisa che lavendita di medicinali veterinarisenza obbligo di prescrizione me-dico veterinaria all’utilizzatore fi-nale non professionale, al di fuoridelle farmacie e grossisti autoriz-zati alla vendita diretta (art. 90 delDlgs 19372006 “Attuazione delladirettiva 2004/28/CE recante codi-ce comunitario dei medicinali ve-terinari” ) può essere effettuataanche negli esercizi commerciali,senza la presenza del farmacistadurante l’orario di vendita”. nelcaso di:• medicinali veterinari ad azione

antiparassitaria e disinfestanteper uso esterno

• medicinali veterinari destinatiad essere utilizzati esclusiva-mente per i pesci di acquario,gli uccelli da gabbia e da volie-

ra, i piccioni viaggiatori, gli ani-mali da terrario, i furetti, i coni-gli da compagnia ed i piccoliroditori.

Al supermercato ma con ilfarmacistaPer tutti gli altri medicinali ad u-so veterinario senza obbligo diprescrizione medico veterinariala vendita rimane consentitanelle modalità citate nella circo-lare del Ministero della salute n.3 del 3 ottobre 2006, ovvero du-rante l’orario di apertura dell’e-sercizio commerciale e deve es-sere effettuata nell’ambito di unapposito reparto, alla presenzae con l’assistenza personale ediretta al cliente di uno o più far-macisti abilitati all’esercizio del-la professione ed iscritti al relati-vo ordine. Ciò vale per i medici-nali industriali, non soggetti aprescrizione medica, compren-denti: • i medicinali da banco o di auto-

medicazione; • i restanti medicinali non sog-

getti a prescrizione medica; • i prodotti omeopatici classificati

come medicinali vendibili sen-

za presentazione di ricetta me-dica;

• i medicinali per uso veterinarioche possono essere acquistatisenza ricetta medica. ■

9

Farmaco veterinario e liberalizzazioni

Al supermercato e senza il farmacista

laPROFESSIONE VETERINARIA 29/2007OSSERVATORIO FARMACO

a cura di Aldo Vezzoni

Antitrust: eliminare gli Ostacoli

Occorre eliminare gli ostacoli che sta incontrando la liberalizzazio-ne dei farmaci da banco. L’Antitrust torna ad evidenziare le diffi-

coltà che sta incontrando la riforma del settore e sottolinea la necessitàdi chiarire in via normativa che la possibilità di aprire punti vendita difarmaci da banco vale non solo per i farmacisti ma anche per le societàdi farmacisti. Altro aspetto che occorre chiarire è quello dei nomi e dei simboli chepossono essere utilizzati dai negozi che vendono farmaci da banco. Sia alcune delibere regionali che una circolare del ministero della Salu-te limitano denominazioni e insegne utilizzabili. In questo modo, segna-la l’Antitrust, si vincola ingiustificatamente la libertà di scelta economi-ca dei farmacisti che intendano avvalersi appieno delle opportunità lo-ro offerte dal nuovo contesto normativo. Secondo l’Antitrust, devono esser messi in condizione di sfruttare le le-ve concorrenziali disponibili, incluse quelle relative alla promozione del-la propria attività tramite insegne e simboli. Gli utenti devono in sostan-za sapere che in quei negozi c’è un farmacista e si vendono farmacida banco.

Ossigeno al cane?Dopo avere prescritto con ricetta medica la somministrazione diossigeno terapeutico ad un cane con trauma cranico, il proprieta-rio recatosi in farmacia per prendere in affitto la bombola d’ossige-no, al presentare la ricetta al farmacista questi risponde che nonpuò dare la bombola d’ossigeno perché, essendo rimasta l’ultima,se fosse capitata un’emergenza per una persona avrebbe avuto deiproblemi perché l’ultima sua bombola era stata usata per un cane.Se io prescrivo dei farmaci salvavita e la farmacia ha l’ultima sca-tola è tenuta a non darla se è per un animale?

(Risponde Giorgio Neri, consulente ANMVI per il farmaco) - Nel rispet-to delle norme di legge, il farmacista è tenuto a spedire ogni ricetta for-malmente corretta, senza pregiudizi circa il fatto che sia redatta da unmedico umano piuttosto che da un medico veterinario. Quindi anchenel caso in questione, il farmacista avrebbe dovuto consegnare l’ossi-geno medicale al latore della prescrizione.

EUROPA

★★

★★★★★★

25 Italiani nel Team delle emergenze

Sono 25 gli esperti italianiche faranno parte delTeam europeo per le

emergenze veterinarie (Emer-gency Veterinary Team) istituito afebbraio dal Commissario Kipria-nou. La Commissione europea hapubblicato l’elenco degli espertiche faranno parte del VeterinaryEmergency Team, istituito a feb-braio di quest’anno per fronteg-giare le emergenze di sanità ani-male. Gli esperti italiani sono 25 -controi 51 della Francia, che ha la mag-gioranza di rappresentanti e i 31del Regno Unito -: Giovanni LorisAlborali, Maria Serena Beato, Sil-via Bellini, Emiliana Brocchi, Ca-nio Buonavoglia, Paolo Calistri,Vincenzo Caporale, Pietro Cordio-li, Paolo Cristalli, AlessandroDalla Pozza, Manuela Diegoli,Giuseppe Filipponi, Giorgio Gio-vannini, Armando Guercio, An-

nalisa Lelli, Rossella Monaco,Federica Moreno, Anna Martin,Franco Mutinelli, Stefano Nardel-li, Nicola Pozzato, Domenico Ru-tili, Giovanni Savini, MassimoScacchia, Giovanni Tosi e Gior-gio Zanardi. Il Team include nonsolo esperti veterinari ma anchevirologi, esperti di fauna selvatica,test di laboratorio e gestione delrischio. Gli esperti sono perma-nentemente in servizio per esseresempre pronti ad affrontare le si-tuazioni di sanità animale. La Commissione sceglie fra gli e-sperti in caso di particolare richie-sta di assistenza da parte di unoStato Membro o di un Paese Ter-zo durante una emergenza di sa-nità animale. La Commissioneinforma sulle attività del Team at-traverso report annuali agli StatiMembri, in sede di StandingCommittee on the Food Chain andAnimal Health. ■

Professione 29-2007 27-08-2007 12:11 Pagina 9

Page 10: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 29

M isure disciplinari per ifunzionari responsabi-li dei mancati controlli

e spiegare per quale ragione mol-te Regioni meridionali non hannoeffettuato i controlli anti-BSE suibovini. Sono le richieste che i par-lamentari Fava, Alessandri, Pini,Montani, Allasia e Fugatti hanno ri-volto ai ministri della salute e del-l’agricoltura il 2 agosto scorso. Gli interroganti si basano su unostudio svolto dal CEA (Centro di re-ferenza nazionale per lo studio e lericerche sulle encefalopatie ani-mali e neuropatologie comparate),che ha evidenziato che in alcuneRegioni, ed in particolare nelle Re-gioni meridionali, la quantità di ani-mali «non» testati raggiunge per-centuali abnormi: Sardegna = 89,9per cento; Calabria = 55,9 per

cento; Sicilia = 55,5 per cento; Ba-silicata = 33,2 per cento; Abruzzo= 33,0 per cento; Molise = 32,1per cento. Lo studio citato era sta-to commissionato dal Ministerodella Salute per quantificare l’en-tità di mancati controlli «anti-BSE»sui capi bovini avviati alla macella-zione, dopo i controlli del 2006 del-l’Ufficio Ispettivo alimentare e vete-rinario della Commissione europea(FVO). A giugno 2007, il Ministero dellasalute ha informato gli AssessoratiRegionali alla Sanità che gli Ispet-tori Comunitari hanno evidenziato:a) carenze a livello centrale nell’at-tività di controllo relativa alla sorve-glianza sui bovini morti di età so-pra i 24 mesi; b) le Regioni, esclu-si rari casi, pur potendo accedereai dati presenti nella BDN (bancadati nazionale - anagrafe bovina) eCEA (Centro di referenza naziona-le per lo studio e le ricerche sulleencefalopatie animali e neuropato-logie comparate), non effettuava-no a loro volta verifiche incrociateper accertare il livello di applica-zione delle prescrizioni comunita-rie in materia di sorveglianza sui

bovini morti; c) le discrepanze rile-vate, sommate ad altre carenze e-merse nell’ambito della sorveglian-za attiva e passiva, facevano rite-nere che i dati sulla sorveglianzaBSE in Italia non fossero del tuttoattendibili.Il Ministero confermava che “circail 90 per cento dei capi del cam-pione esaminato non era stato ef-fettivamente testato per BSE; e-stendendo i dati dello studio ai da-ti complessivi della sorveglianza ri-ferita al solo I semestre 2006 si de-sume che non sono stati sottopostia test nel periodo di riferimento cir-ca 8.500 capi; in relazione a quan-to sopra si reputa non più rinviabi-le il controllo periodico da partedelle Regioni...”. La nota del Mini-stero della salute, citata dai parla-mentari, si conclude con l’allarma-ta e sconfortante affermazioneche: «Senza l’individuazione di ap-posite soluzioni si ritiene che il pro-blema permarrà, con imprevedibiliconseguenze sul processo di ca-tegorizzazione dell’Italia in relazio-ne al rischio BSE che, come è no-to, condizionerà in futuro la com-mercializzazione in ambito comu-nitario e internazionale di bovini vi-vi e prodotti». Pertanto, “lo scrivente interroganteesprime il fondato timore che il mi-nor numero di casi di BSE accerta-ti a far data dal 2004, «non» sia ri-conducibile ad una progressiva e-stirpazione della malattia, ma al«venir meno» dei controlli; la pre-senza di quella che si configuracome un vero e proprio «buco ne-ro» nei controlli anti-BSE, rappre-senta un grave pericolo per la sa-lute dei consumatori, ed altresì fon-te di potenziale rischio economicoper l’intero comparto zootecniconazionale. ■

PIEMONTE

417.000 euro per laprevenzioneveterinaria

La Regione Piemonte ha deli-berato un accantonamento

a favore della Direzione di Sa-

nità Pubblica della somma diEuro 417.000,00 per l’attuazionedi programmi di prevenzione vete-rinaria. Deliberazione della GiuntaRegionale 17 luglio 2007, n. 2-6388. La Regione ha inoltre delibe-rato un accantonamento a favoredella Direzione Sanità Pubblicadella somma di Euro 80.000,00da assegnare all’Istituto Zoo-profilattico del Piemonte, Ligu-ria e Valle d’Aosta per il potenzia-mento dell’Osservatorio Regionaleper le profilassi pianificate del be-stiame. (Deliberazione della Giun-ta Regionale 5 luglio 2007, n. 2-6294). La somma di 108.456 Euroè stata invece accantonata per ilpagamento degli indennizzi agli al-levatori che abbattono o distrug-gono animali infetti da epizoozieda encefalopatia spongiforme bo-vina o scrapie.

Contratto, costituito il Comitato Garanti

La Giunta del Piemonte ha deli-berato a luglio la costituzione

del Comitato Garanti previstodall’art. 20 del CCNL dell’Area Me-dica e Veterinaria. Il Comitato chia-mato ad esprimere parere preven-tivo sulle ipotesi di recesso propo-ste dalle Aziende ed Enti del SSNnei confronti dei dirigenti. Questi icomponenti: Mezzapesa GiuseppeMaria, (presidente titolare), Caran-ta Roberto, (pres supplente), Fri-gione Carmelo (titolare), RobinoLuigi (supplente), Antonio Macrì (ti-tolare), Baù Maria Grazia (supplen-te). Ai componenti è assegnato ungettone di presenza di 250 euro. Lacarica dei Garanti dura tre anni.

TOSCANA

Strutture veterinarie,primo sì alla legge

Garantire una maggiorequalità delle strutture vete-

rinarie pubbliche e private, assicu-rando ai cittadini proprietari di ani-mali più trasparenza nelle presta-zioni erogate in relazione alla cate-goria di appartenenza. Sono gli o-biettivi della proposta di legge re-

gionale ‘Disciplina delle struttureveterinarie pubbliche e private’, dicui è stato approvato dalla Giuntaregionale il Documento prelimina-re. La proposta di legge, un perfe-zionamento normativo delle regolegià recepite in Regione in materia,vuole adeguare il quadro normati-vo regionale ai principi definiti dal-l’accordo Stato-Regioni del 26 no-vembre 2003. La proposta fissa inparticolare i requisiti minimi struttu-rali, impiantistici, tecnologici e or-ganizzativi che gli studi, gli ambu-latori, le cliniche, gli ospedali vete-rinari e i laboratori di analisi devo-no rispettare. Studi e ambulatori,ad esempio, dovranno possederealmeno una sala d’attesa, un’areaper adempimenti amministrativi, u-na sala per l’esecuzione delle pre-stazioni, oltre a locali o armadi peril deposito di materiale d’uso, difarmaci e attrezzature, e dovrannogarantire un’adeguata, illuminazio-ne ed aerazione dei locali. Nel ca-so delle strutture, quali cliniche eospedali veterinari, che prevedonolocali destinati alla degenza, que-sti ultimi dovranno essere realizzatinel rispetto delle norme vigenti sulbenessere degli animali. Si stabili-sce poi che debbano essere istitui-ti presso le aziende USL gli elenchidelle strutture veterinarie abilitate,consentendo così la creazione diun elenco regionale. Vengono inol-tre fissate nuove regole che disci-plinano l’esercizio di attività com-merciali, artigianali o di allevamen-to all’interno o nelle vicinanze dellestrutture veterinarie: in particolarela cessione di beni accessori fun-zionali al completamento della pre-stazione professionale sanitaria(cosiddetti pet corner), come arti-coli parafarmaceutici, diete ali-mentari e altre attrezzature, vieneconsentita a patto che sia effettua-ta esclusivamente dal medico ve-terinario nei riguardi dell’animale incura. È vietato inoltre lo svolgimen-to di attività diverse da quella sani-taria, ad eccezione di quella di toi-lette. Infine, la proposta prevede u-na semplificazione del procedi-mento per ottenere l’autorizzazio-ne all’apertura delle strutture e alla

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Interrogazione parlamentare

BSE, niente controlli in molte regioni?

laPROFESSIONE VETERINARIA 29/2007INFO REGIONI

Brucellosi, stato di emergenza a Caserta

I l presidente del consiglio dei ministri ha dichiarato, fino al 30 giugno2008, lo stato di emergenza socio-economico nel territorio della

provincia di Caserta e zone limitrofe per fronteggiare il rischio sanitarioconnesso alla elevata diffusione della brucellosi negli allevamenti bufa-lini. (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 3 Agosto 2007Dichiarazione dello stato di emergenza nel territorio della provincia diCaserta e zone limitrofe, per fronteggiare il rischio sanitario connessoalla elevata diffusione della brucellosi negli allevamenti bufalini. - GU n.184 del 9-8-2007). La Dichiarazione è conseguente al fatto che nel ter-ritorio della provincia di Caserta è stata accertata una gravissima situa-zione di rischio sanitario derivante da infezione da brucellosi bufalinache ha causato la contaminazione dei prodotti agricoli. Per il Governoc’è “ l’urgenza di potenziare le misure di lotta contro la brucellosi bufa-lina ai fini della tutela della salute pubblica, considerati i molteplici casidi infezione nell’uomo nella provinciadi Caserta e nelle zone limitrofe”.È inoltre considerata “ineludibile” l’ esigenza di assicurare “il compi-mento degli interventi da porre in essere per il superamento della situa-zione di criticità in cui versano in particolare le aziende che hanno su-bito un gravissimo pregiudizio dalla situazione emergenziale”. Lo statodi emergenza è stato dichiarato ai sensi dall’art. 5, comma 1, della leg-ge 24 febbraio 1992, n. 225, “ritenuto necessario adottare tempestiva-mente misure adeguate di sostegno alle attività produttive presenti nelterritorio, nonché iniziative a tutela dei comparti zootecnico ed agroali-mentare interessati”.

Professione 29-2007 27-08-2007 12:11 Pagina 10

Page 11: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 29

pubblicità della professione sani-taria e delle strutture stesse. Perl’apertura della struttura veterinariasarà necessario presentare una di-chiarazione di inizio attività alloSportello unico per le attività pro-duttive del Comune competente:quest’ultimo, a conclusione delprocedimento amministrativo, co-municherà l’apertura della struttu-ra all’Ordine professionale provin-ciale e all’azienda USL competen-te per l’iscrizione nell’elenco; perpoter fare pubblicità invece nonoccorrerà più avere il nulla ostadell’Ordine di appartenenza, masarà sufficiente un’autorizzazionerilasciata dal Sindaco competente.Approvato il Documento prelimina-re, la proposta di legge sarà oratrasmessa alla IV commissione epoi discussa dal Consiglio regio-nale. Sono circa 650 le struttureveterinarie interessate dal provve-dimento. Attualmente in Toscanasono circa 357mila i cani censiti,mentre si stima che i gatti (per iquali, diversamente dai cani, nonè disponibile un’anagrafe felina)raggiungano le 500mila unità. (fon-te: Regione Toscana)

UMBRIA

Trichinella e deroghealla macellazione

La Giunta Regionale dell’Um-bria ha approvato due prov-

vedimenti in materia di sanità ani-male e sicurezza alimentare: 1) leLinee guida per l’applicazione delReg. CE 2075/05 in tema di normespecifiche applicabili ai controlliufficiali relativi alla presenza di tri-chinella nelle carni; 2) l’Intesa Sta-to-Regioni concernente una «De-roga specifica, norme transitorie etalune disposizioni generali per glistabilimenti di macellazione». Ladelibera regionale dà mandato diapplicazione operativa al ServizioIV - programmazione e gestionedegli interventi di emergenza sani-taria, sanità veterinaria e sicurezzaalimentare della Direzione regiona-le sanità e servizi sociali dell’Um-bria. I regolamenti del cosiddetto «pac-chetto igiene», individuano negli o-peratori del settore alimentare gliattori principali nella responsabilitàdi dare piena attuazione alle pre-scrizioni in essi contenute, mentrespetta ai Servizi medici e veterinaridelle AA.SS.LL., delle Regioni eProvince autonome e del Ministerodella salute, ciascuno per la partedi propria competenza, verificare ilrispetto di tali norme. Vista l’impor-tanza e la trasversalità della mate-ria, che vede il coinvolgimento del-le professionalità mediche e vete-rinarie, con la partecipazione ditutte le Regioni e delle Provinceautonome di Trento e Bolzano, èstato istituito un Gruppo tecnico in-terdisciplinare, il cui coordinamen-to è stato affidato al dott. GonarioGuaitini, dirigente responsabile delServizio di programmazione e ge-stione degli interventi di emergen-za sanitaria, sanità veterinaria e si-curezza alimentare della Direzioneregionale sanità e servizi socialidell’Umbria.Nell’ambito di tale Gruppo tecnico

interregionale interdisciplinare perla sicurezza alimentare, sono stateesaminate ed approfondite (con ilconfronto continuo con dirigenti efunzionari dei Ministeri competentied anche tramite riunioni con le as-sociazioni di categoria interessa-te), varie problematiche inerentil’applicazione della normativa del«pacchetto igiene ». Sono stati e-laborati documenti condivisi e li-nee di indirizzo, che poi sono statiemanati dal Ministero della salute,principalmente sotto forma di ac-cordi o di intese sanciti dalla Con-ferenza Stato-Regioni, aventi lo

scopo di armonizzare su tutto il ter-ritorio nazionale modalità applica-tive e/o interpretative della nuovalegislazione, soprattutto là dove ilriferimento comunitario lasciava a-gli Stati membri la possibilità di de-finire margini di adeguamento allerealtà nazionali e/o locali. In parti-colare, il Gruppo tecnico interre-gionale interdisciplinare per la si-curezza alimentare, ha approvatoall’unanimità la «deroga specififca,norme transitorie e talune disposi-zioni generali per gli stabilimenti dimacellazione ». (Bollettino Uffi-ciale Regionale , serie generale,

n° 34 del 1° agosto 2007)

Alimentazioneanimale

La Regione Umbria ha aggior-nato il Piano triennale di vigi-

lanza e controlli sanitari sull’ali-mentazione degli animali. In data 3maggio 2007 il Ministero della sa-lute, con prot. DGSA/VII/3484/P hatrasmesso la nuova circolare «Pia-no nazionale di vigilanza e control-li sanitari sulla alimentazione ani-male - anno 2007» (successiva-mente denominato PNAA) che so-

11laPROFESSIONE VETERINARIA 29/2007

8,45 Registrazione partecipanti

9,15 Welcome coffee

9,45 Dr. Dennis B. DeNicola“Perchè i valori degli elettroliti sono così importanti e come vanno interpretati?”

10,30 Dr. Graham Bilbrough“Qual è la procedura di raccolta campioni per l’analisi deglielettroliti? Come ci si deve comportare in caso di risultati anomali?”

11,15 Pausa

11,30 Dr. Dennis B. DeNicola“Perchè i valori dei gas ematici sono così importantie come vanno interpretati ai fini di una diagnosi corretta?”

12,15 Dr. Graham Bilbrough“Qual è la procedura di raccolta campioniper l’analisi dei gas ematici? Come ci si devecomportare in caso di risultati anomali?”

13,00 Pausa pranzo

14,15 Drs. DeNicola, Bilbrough e LubasCasi clinici interattivi

15,15 Drs. DeNicola, Bilbrough e LubasCasi clinici interattivi

15,45 Dr. George Lubas“Le normative sulla medicina trasfusionalein Italia“(risvolti pratici)

16,30 Sessione domanda e rispostae conclusioni

16,45 Cocktail

Traduzione simultanea in cuffia

La partecipazione al seminario è gratuita ed è limitata a 70 presenze.Pe informazioni e prenotazioni rivolgersi al proprio agente di zonaoppure inviare una mail a:[email protected]

Seminario a cura di:

Docente presso l’Università di Pisa

INFO REGIONI

stituisce ed abroga il «Piano nazio-nale di vigilanza e controlli sanitarisull’alimentazione animale» del 12maggio 2006. Obiettivo fondamen-tale del nuovo PNAA è di assicura-re, in accordo a quanto già stabili-to dal regolamento (CE) n.178/2002 e dal regolamento (CE)n. 882/2004, un sistema ufficiale dicontrollo dei mangimi lungo l’inte-ra filiera alimentare al fine di garan-tire un elevato livello di protezionedella salute umana, animale e del-l’ambiente. (DGR n°1045 del 25giugno 2007- BUR n° 35 dell’8 a-gosto 2007) ■

Professione 29-2007 27-08-2007 12:11 Pagina 11

Page 12: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 29

L e ripercussioni sanitarielegate all’importazione il-legale di cani di razza dai

Paesi dell’Est Europeo sono nu-merose e serie. Malattie come ilcimurro, le rogne e i parassiti inte-stinali sono favorite dal commer-cio illegale di questi cani, movi-mentati in età troppo tenera (Lau-

ra Torriani su @nmvioggi,11/07/2007). Oltre al cimurro, èverosimilmente imputabile ai caniprovenienti dall’Est europeo an-che la ricomparsa in Italia dell’e-patite infettiva canina. Alcuni recenti articoli a opera del-la facoltà di Medicina Veterinariadi Bari (Dipartimento di sanità e

benessere animale) segnalanol’introduzione sul territorio nazio-nale di ceppi virulenti del virus delcimurro e dell’adenovirus del ca-ne tipo 1 (responsabile dell’epati-te infettiva). Si evince in particola-re dai suddetti articoli che l’impor-tazione illegale di cani dai Paesidell’Est è stata associata all’intro-

duzione in Italia di ceppi del virusdel cimurro tipici dell’ecosistemaartico, nonché alla ricomparsa inItalia dell’epatite infettiva canina,malattia che, come accaduto ne-gli altri paesi dell’Europa Occi-dentale, avrebbe dovuto esseredebellata a seguito dell’assiduaprofilassi vaccinale. Uno degli ar-

ticoli dell’Università di Bari descri-ve quattro episodi di epatite infet-tiva canina (ICH) verificatisi in Ita-lia tra il 2001 e il 2006, tre dei qua-li in canili del Sud e uno in duecuccioli di razza importati dall’Un-gheria. In tutte le epidemie si i-dentificava mediante isolamentoe PCR l’Adenovirus canino tipo 1(CAV-1). Lo studio mostra comeCAV-1 sia attualmente circolantenella popolazione canina italianae come sussista ancora la neces-sità di una profilassi vaccinale. Unsecondo articolo mostra come inItalia circolino almeno tre ceppi divirus del cimurro canino (CVD), u-no dei quali di origine artica. Il ter-zo articolo descrive l’utilizzo dellaHemi-nested PCR per la genoti-pizzazione dei ceppi di CVD, me-todo che potrebbe essere utilizza-to per gli studi epidemiologici,giacché il commercio illegale o in-controllato di animali può modifi-care l’epidemiologia virale intro-ducendo nuovi ceppi in aree CVDnaive oppure causando la riemer-genza di CVD in aree in cui la ma-lattia è controllata da una profilas-si efficace. ■

12

Cani dall’Est: cimurro ed epatite tra i rischi sanitariIntroduzione di nuovi ceppi virali o ricomparsa di malattie sottoposte a profilassi

laPROFESSIONE VETERINARIA 29/2007LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

di Maria Grazia Monzeglio

www.vetjournal.it

Infezionistafilococciche

nel conigliod’allevamento

S. aureus coinvolto nellamaggior parte dei casi diabbattimento delle coniglie

U no studio ha valutato iprincipali motivi di ab-

battimento delle coniglie nelcorso di un anno in due alleva-menti cuniculi industriali spa-gnoli. La condizione patologicapiù importante era la mastite(33,3%), seguita dagli ascessisottocutanei (9,9%) e dalla pio-metra (8,7%).Le infezioni da Staphylococcusaureus costituivano il problemadi maggiore gravità, e l’organi-smo veniva isolato dal 69,2%degli animali infetti. Pasteurellaspp. era più prevalente nei casidi piometra e polmonite. Dueceppi di S. aureus erano identi-ficati utilizzando come criterio ilpolimorfismo del gene dellacoagulasi. Uno di questi ceppiera responsabile della maggiorparte delle infezioni stafilococ-ciche e veniva isolato da nume-rosi processi patologici.

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Giorgio Romanelli, Med Vet, Dipl ECVS, Cusano Milanino (MI)Fabio Sangion, Med Vet, Treviso

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DIRETTOREAlessandra Bergadano, Med Vet, Dipl ECVA, Berna (CH)

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LA GESTIONE DEL CLIENTE E DELPAZIENTE E LA PREVENZIONECOMPORTAMENTALE DEL CANE, GATTO,CONIGLIO, FURETTO E PSITTACIDI(4a Parte dell’Itinerario didattico di MedicinaComportamentale)Cremona, 03/06 Ottobre 2007 - Centro Studi SCIVAC

ECM: 30 Crediti

DIRETTOREFranco Fassola, Med Vet, Asti

RELATORI E ISTRUTTORIBarbara Alessio, Psicologa e Psicoterapeuta, TorinoMaria Chiara Catalani, Med Vet, Senigallia (AN)Armando Cotugno, Med Chir, Psichiatra, Roma

Franco Fassola, Med Vet, AstiSabrina Giussani, Med Vet, Dipl Comportamentalista ENVF, Busto Arsizio (VA)

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TERAPIA IN DERMATOLOGIA DEL CANE EDEL GATTO: APPRENDIMENTO BASATO SULPROBLEMA(4a Parte dell’Itinerario didattico di Dermatologia)Cremona, 10/12 Ottobre 2007Centro Studi SCIVAC

ECM: 19 Crediti

DIRETTORELaura Ordeix, Med Vet, Dipl ECVD, Milano

RELATORI E ISTRUTTORISilvia Colombo, Med Vet, Dipl ECVD, Milano

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Professione 29-2007 27-08-2007 12:11 Pagina 12

Page 13: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 29

Sul ruolo degli Ordini

Egregio direttore, scrivo in riferimento all’articolopubblicato su ANMVIOGGI il20/07/07 nel quale si sollecita unamaggiore vigilanza degli OrdiniProvinciali sul rispetto della Deon-tologia Professionale. Premesso che condivido comple-tamente le osservazioni del Presi-dente Penocchio, vorrei ampliareil campo dell’argomento propo-nendo due domande:1) se i componenti dell’OrdineProvinciale sono i miei diretti con-correnti, perché questi dovrebbe-ro facilitarmi il lavoro e, quindi, lavita?2) se i miei diretti concorrenti pos-sono attivare senza alcun filtropredefinito un procedimento disci-plinare a mio carico determinandocosì grave dispendio di tempo,pazienza e salute nonché denaro,come si può pensare che l’OrdineProvinciale sia di utilità alla profes-sione veterinaria e, di conseguen-za, alla categoria?È curioso come sui vari mezzi diinformazione della nostra catego-ria non venga trattato adeguata-mente il grave conflitto di interessiche investe i componenti degli or-dini provinciali. Non voglio fare ditutta l’erba un fascio e sono con-vinto che, nella maggior parte deicasi, l’autorevolezza dei professio-nisti investiti di tali incarichi sia suf-ficiente a determinarne giusticomportamenti, ma, purtroppo,non è dappertutto così. È, anzi,nelle piccole province che si ma-nifesta appieno la possibilità di in-terferire indebitamente con la na-turale e corretta evoluzione dellaprofessione.Si può ritenere l’argomento degnodi essere affrontato in modo deci-sivo? Sarebbe anche interessante cono-scere la tipologia degli addebitidei procedimenti disciplinari, lesanzioni conseguenti e l’esito deirelativi ricorsi.Concludendo, a mio avviso, l’Or-dine Provinciale dovrebbe esserecomposto da liberi professionistiin pensione che si dedichino al-l’osservazione della naturale evo-luzione della professione limitan-dosi al controllo del rispetto delleregole e della dignità professiona-le, dall’alto della loro esperienza esaggezza.In attesa di un cortese riscontro,saluto cordialmente.

Massimo Taricco, Sanremo (IM)

Caro collega,proprio su questa rivista avevamopubblicato un’indagine fra tutti gliOrdini sui procedimenti disciplina-ri avviati negli ultimi tre anni. Rive-dendo i dati raccolti ci si rendeconto facilmente di come gli Ordi-ni veterinari, rispetto anche ad al-tre categorie, siano poco interven-tisti. I motivi possono essere vari.Per citarne alcuni: quieto vivereche porta ad evitare posizioni for-ti, confusione di ruoli fra quello dicontrollo e quello di lobby a difesadella professione, i Consigli sonoeletti dagli iscritti ed è difficile es-sere dei duri controllori dei propri

elettori, spesso un intervento san-zionatorio provoca contro-denun-ce con rischi e responsabilità nonda poco. Certamente il conflitto diinteressi esiste ed è possibile siaquando il Presidente dell'Ordine èun collega privato sia quando èpubblico. Possono essere dipen-denti pubblici che per interessiprivati condizionano l'attività deicolleghi ma possono essere an-che privati che per propri interessio per “amicizia” prendono decisio-ni discutibili e non super partes.Purtroppo il decreto Bersani ha

tolto agli Ordini molti elementi diintervento, basti pensare ai tariffa-ri, in nome di una libera concor-renza che finisce di non portare al-cun vantaggio al consumatore,soprattutto per i livelli qualitativi,mentre di certo, scatenando laguerra al ribasso, svilisce e squa-lifica il nostro lavoro. Concludo ri-cordandoti che i liberi professioni-sti in pensione non ci vanno quasimai, per passione verso la profes-sione e per motivi economici, ecomunque anche loro non sareb-bero sempre così obiettivi nelle lo-

13laPROFESSIONE VETERINARIA 29/2007

Prac-tic con piriprolo.la Nuova libertà da

puLci e zecche.

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LETTERE AL DIRETTORE

@

“La clonazione di cani e gatti a cui si è affezionati non rientra

nei parametri del benessere e per almeno 15 anni non si potrà fare nulla.

Noi congeliamo la speranza”.Prof. Cesare Galli

Laboratorio di Tecnologie dellaRiproduzione, Cremona

ro valutazioni. Una soluzione erastata proposta tempo fa ma non a-veva incontrato molto seguito: affi-dare gli interventi sanzionatori rife-riti al codice deontologico a figurefuori dal Consiglio dell'Ordine equindi non condizionabili. Certa-mente qualche cosa si dovrà farema mi sembra che questa nuovaFNOVI si stia muovendo con il pie-de giusto e certamente la nostralettera potrà essere uno stimolo adaffrontare anche questi problemi.Un cordiale saluto.

Carlo Scotti

Professione 29-2007 27-08-2007 12:11 Pagina 13

Page 14: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 29

14 laPROFESSIONE VETERINARIA 29/2007CALENDARIO ATTIVITÀ

INCONTRO MACROREGIONE CENTRALE SIVE LAMINITE E RADIOLOGIA DIGITALE: VECCHI PROBLEMI E NUOVE SOLUZIONI - ECM: 3 Crediti - Perinformazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC CHIRURGIA DEI TESSUTI MOLLI: IV PARTE - CHIRURGIA TORACICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona -Via Trecchi, 20 - ECM: 24 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372403508 - E-mail: [email protected]

CONVEGNO AIVEMP IN COLLABORAZIONE CON IZS TECNICHE DI INDAGINE INNOVATIVE NELLA PREVENZIONE DELL’USO DI ANABOLIZZANTI IN DELLA SICILIA, ASL 7 DI RAGUSA E ORDINE DEI ZOOTECNIA - Istituto Zooprofilattico sperimentale della Sicilia, Ragusa - c/a Nunziata KM 1.3 S.P 40 - ECM: 4 MEDICI VETERINARI DI RAGUSA Crediti ECM - Per info: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected]

CORSO AIVEMP / E.V. IN COLLABORAZIONE IL VETERINARIO CONVENZIONATO CON IL SSN - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - ECM: 11 Crediti CON REGIONE LOMBARDIA - Per informazioni: Sabina Pizzamiglio - Segreteria ANMVI - Tel. +39 0372 403537 - E-mail: [email protected]

CORSO E.V. IN COLLABORAZIONE IL VETERINARIO AZIENDALE PER LA SICUREZZA ALIMENTARE E L’EPIDEMIOSORVEGLIANZA - Centro CON REGIONE LOMBARDIA Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 12 Crediti - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria

e Commissione Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected] SIVE CORSO BASE DI EMBRYO TRANSFER - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona e San Daniele Po (CR) -

Via Trecchi, 20 - ECM: 15 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 -E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNA L’INSUFFICIENZA RENALE CRONICA (IRC) NELLA PRATICA CLINICA - Bologna - Jolly Hotel Villanova -VIA VILLANOVA 29/8 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - SegreteriaDelegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC VENETO L’OCCHIO DOLENTE - Park Hotel Villa Fiorita, Monastier (TV) - Via Giovanni XXIII, 1 - ECM: 3 Crediti - Perinformazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail:[email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC PIEMONTE QUANTI DETTAGLI CI SFUGGONO IN UNA RADIOGRAFIA ADDOMINALE? - Hotel Campanile - Rivoli (TO) IN COLLABORAZIONE CON SOVEP - C.so Allamano 153 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria

Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC ANESTESIA: IV PARTE - ANESTESIA E SISTEMA NERVOSO - TERAPIA DEL DOLORE - COMPLICANZEIN CORSO DI ANESTESIA - EUTANASIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 14 Crediti- Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO SIVE CONCETTI APPLICABILI DI DERMATOLOGIA EQUINA PER IL VETERINARIO PRATICO - Palazzo Trecchi,Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372403502 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO INTRODUTTIVO ALLA PRATICA RADIOLOGICA - Novotel Caserta Sud, Caserta - Strada Statale,87 Sannitica - ECM: 7 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508- E-mail: [email protected]

SEMINARIO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON ASVAC INFEZIONE DA “LEISHMANIA INFANTUM” NEL CANE: LA DIAGNOSI, LA TERAPIA E LA GESTIONE DIUNA MALATTIA IN PERENNE EVOLUZIONE - Holiday Inn Cagliari, Cagliari - Viale Umberto Ticca - ECM: 4Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIARMUV L’ANESTESIA NEI PAZIENTI AFFETTI DA PATOLOGIE EPATICHE E RENALI - Centro Studi SCIVAC,Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc.Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO GRUPPO DI STUDIO CRITERI DI VENDITA DI UN SERVIZIO AL CLIENTE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM:DI PRACTICE MANAGEMENT 3 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-

mail: [email protected] REGIONALE SCIVAC FRIULI VEN.GIULIA DERMATOFITOSI E DERMATITE ATOPICA: COME GIUNGERE AD UNA CORRETTA DIAGNOSI ED EFFETTUARE

UNA ADEGUATA TERAPIA. - Hotel Internazionale, Cervignano del Friuli (UD) - Via Ramazzotti, 2 - ECM: Rich. Accr, - Perinfo: Monica Borghisani - Segr. Del. Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC MOLISE LA GESTIONE DELLE PIÙ COMUNI CARDIOPATIE DI RISCONTRO AMBULATORIALE - Venafro (IS) -ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni RegionaliSCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC MEDICINA COMPORTAMENTALE: IV PARTE - LA GESTIONE DEL CLIENTE E DEL PAZIENTE E LA PREVENZIONECOMPORTAMENTALE DEL CANE, GATTO, CONIGLIO, FURETTO, PSITTACIDI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - ViaTrecchi, 20 - ECM: 30 Crediti - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

CORSO AIVEMP IN COLLABORAZIONE IL VETERINARIO DI SANITÀ PUBBLICA: DALL’ISPEZIONE DI PRODOTTO AL SISTEMA DEGLI AUDIT (IN CON REGIONE LOMBARDIA APPLICAZIONE DEI REGOLAMENTI EUROPEI 854/2004 E 882/2004) - Centro Studi EV - Palazzo Trecchi, Cre-

mona - ECM: 12 Crediti - Per info: Lara Zava - Segr. AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SIVAR VALLE D’AOSTA PATOLOGIE DEL GIOVANE VITELLO - IZS Piemonte, Ligura e Valle D’aosta (Quart) - Regione Amerique, 7/g- ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria e Commissione Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372403539 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO SCIVAC PATOLOGIE OSTRUTTIVE DELLE VIE RESPIRATORIE: VIVERE CON UN FILO D’ARIA - Sheraton PadovaHotel Conference Center, Padova - Corso Argentina, 5 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni:Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SINUV PATOLOGIE OSTRUTTIVE NON ONCOLOGICHE DELLE VIE URINARIE - Centro Studi SCIVAC, Cremona -Via Trecchi, 20 - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel.+39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SISCA LA GERARCHIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Perinformazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail:[email protected]

INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC PRIMO NON NUOCERE: APPROCCIO ALLA TERAPIA D’URGENZA NEGLI ANIMALI ESOTICI DAFRIULI VEN.GIULIA COMPAGNIA - “Il Quadrifoglio srl” Ronchi dei Legionari - Gorizia - Via Staranzano, 23 - ECM: 4 Crediti - Per

informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: [email protected] REGIONALE SCIVAC BASILICATA LE LUSSAZIONI ARTICOLARI TRAUMATICHE NEL CANE E NEL GATTO - Matera - ECM: Richiesto

Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +390372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC SICILIA LA GESTIONE DELLE PIÙ COMUNI CARDIOPATIE DI RISCONTRO AMBULATORIALE - Palermo - AddauraHotel - Lungo mare Cristoforo Colombo, 4452 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: MonicaBorghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO AIVEMP IN COLLABORAZIONE CON L’EPIDEMIOLOGIA IN MEDICINA VETERINARIA - Sala G. Tondi - Via Tondi - Zollino (LE) - Via Tondi - ECM:ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI LECCE 4 Crediti - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail:

[email protected] DIDATTICO SCIVAC 2° IT. NEUROLOGIA VETERINARIA: IV PARTE - PRINCIPI DI NEUROTERAPIA MEDICA E CHIRURGICA - Attenzione: Date evento modificate. Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola

Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC DERMATOLOGIA: IV PARTE - TERAPIA IN DERMATOLOGIA DEL CANE E DEL GATTO:APPRENDIMENTO BASATO SUL PROBLEMA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 19Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: VI PARTE - ECOGRAFIA AVANZATA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - ViaTrecchi, 20 - ECM: 17 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508- E-mail: [email protected]

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L'ARMA VINCENTE

LE SFIDE NELLA CHIRURGIADEI TESSUTI MOLLI

57° CONGRESSO NAZIONALE SCIVACPERUGIA, 26-28 OTTOBRE 2007

CENTRO CONGRESSI QUATTROTORRI

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SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIASOCIETÀ FEDERATA ANMVI

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