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009 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 6, numero 24 dal 29 giugno al 4 luglio 2009 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona 24 2 BLACK LIST Dopo che il TAR del Lazio ha respinto il ricorso del Codacons contro l'ordinan- za 3 marzo 2009, il Sottosegretario Martini ha dichiarato: "La decisione del Tar del Lazio è un segno tangibile che abbiamo intrapreso la strada giusta, strada che peraltro la civile Svizzera ha fatto propria, ed è di sostegno all'azio- ne da me intrapresa". OPPIACEI "Il Ministero della Salute ha di recente provveduto con una apposita ordinan- za a rendere meno burocratica la pre- scrizione dei farmaci necessari contro il dolore severo". Il Sottosegretario Marti- ni conferma la prescrizione semplificata anche in campo veterinario e annuncia l'emanazione di linee guida. SSN Il testo del decreto legge anticrisi, co- siddetto Tremonti-ter, ha eliminato, per la dirigenza del pubblico impiego e quindi anche per quella sanitaria, la nor- ma che mandava in pensione i dirigenti con 40 anni di anzianità contributiva a discrezione dell'azienda. F ARMACO La Direzione Generale della Sanità Ani- male e del Farmaco Veterinario ha con- vocato un tavolo programmatico sui farmaci destinati agli animali da compa- gnia. Il tavolo ministeriale affronta alcu- ne tematiche riguardanti la commercia- lizzazione e la distribuzione di questi medicinali, insieme ai rappresentanti di Aisa, Federfarma e Ascofarve. F ARMACI F ACILI Sulla vendita di farmaci veterinari in as- senza della necessaria prescrizione del medico veterinario, la Direzione Gene- rale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario ha inviato una segnalazione ai Servizi Veterinari e ai Carabinieri per la Tutela della Salute. La Direzione Ge- nerale chiede che vengano "intensificati i controlli in merito e siano adottati gli e- ventuali provvedimenti sanzionatori". ZOO Il Ministero dell'Ambiente e delle Finan- ze ha emanato il decreto che stabilisce le tariffe per il rilascio della licenza e per l'espletamento dei controlli sui giardini zoologici. Per i controlli negli zoo il Mini- stero dell'Ambiente si avvale anche di medici veterinari. Il rilascio della licenza è subordinato al rispetto di linee guida di assistenza veterinaria. CERTAMENTE IL TITOLO PUÒ LASCIARE QUALCHE DUBBIO. LEGGENDOLO SUPERFICIALMENTE O MAGARI UN PO' TROPPO DI FRETTA, si potrebbe pensare che togliendo gli ECM, cioè l'obbligo di acquisire ogni anno 30/50 crediti formativi a dimostrazione di un regolare e continuo aggiornamento scientifico e professionale, tutti i medici diventino più "umani". Questa potrebbe essere una delle diverse letture che questo ti- tolo permette, ma comunque non sarebbe quella corretta. Infatti il titolo ri- prende quello di una notizia apparsa in questi giorni: il Sottosegretario Fer- ruccio Fazio di fronte alle lamentele dei pazienti che vorrebbero i medici più umani, attenti, garbati e disponibili, ha recepito subito questo appello dichia- rando: "Abbiamo pensato di inserire l'umanizzazione nell'Ecm, l'educazione continua in medicina. Già ne stiamo parlando con medici di famiglia ed as- sociazioni". E perché no? Nell'ECM si può mettere di tutto ed una giornata di "umanizzazione" avrà certamente tanti crediti, anche se dipenderà molto dall'"esperto referee" che dovrà valutare l'evento. Se dobbiamo essere sin- ceri ci viene abbastanza il terrore a pensare che il nostro Sottosegretario, Francesca Martini, voglia seguirne l'esempio introducendo il tema anche per gli ECM dei veterinari, pensando che anche noi, in fondo, si sia poco "uma- nizzati" vivendo troppo, se non sempre con gli animali. Ci sarebbe però da chiedersi se sia più giusto ascoltare le lamentele dei proprietari o quelle degli animali che noi curiamo. Le esigenze e gli interessi potrebbero essere anche molto diversi. E se invece facessimo corsi di "animalizzazione"? ECM: MEDICI PIÙ UMANI A PAGINA 3 LEAVET A VITERBO SI FA COSÌ A PAGINA 4 A PAGINA 5 A PAGINA 6 A PAGINA 8 A PAGINA 15 EQUIDI SI APPLICA IL REG. 504/2008 SETTIMANA VETERINARIA EUROPEA 2009 RABBIA PRIMO CASO IN UN CANE PALAZZO TRECCHI LA CASA DEI VETERINARI UNIVERSITÀ BREVI SIAMO PIÙ AVANTI DI CERTE LEGGI ORGANO DI INFORMAZIONE DELL ’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. la PR O FESSI O NE VETERINARIA L'Associazione Nazionale Me- dici Veterinari Italiani (Anmvi) ha scritto all'On. Roberto Cas- sinelli, firmatario di una proposta di legge (pdl 2526) per la regola- mentazione della professione vete- rinaria, invitandolo ad aggiornarsi sui progressi scientifici, normativi, deontologici e professionali dei me- dici veterinari italiani. Per l'Anmvi la proposta di legge è anacronistica e superata dalle attuali disposizioni normative, deontologiche e regola- mentari della professione veterinaria. Inoltre, nella pro- posta di legge sono conte- nute numerose inesattezze di ordine giuridico e legisla- tivo, palesi errori formali e terminologici che rivelano sconcertanti lacune nella preparazione del Legislato- re. L'On. Cassinelli pretende di legi- ferare senza conoscere la materia. Ignora ad esempio lo sforzo di qua- lificazione che la professione veteri- naria ha intrapreso con l'adozione delle Buone Pratiche Veterinarie, un percorso di qualità patrocinato dal Ministero del Lavoro della Salute e delle Politiche Sociali e accreditato per la certificazione secondo gli standard dei sistemi di qualità. Tut- to ciò a riprova di un processo di rafforzamento del dettato normativo e deontologico che la Veterinaria i- taliana ha fatto proprio senza che il la PR OFESSI O NE VETERINARIA Meno laureati e più qualità La Conferenza dei Presidi, la Fnovi e l’ Anmvi firmano un documento per il Ministro Gelmini Legislatore e i mezzi di informazio- ne si siano premurati di prenderne conoscenza, come invece sarebbe stato doveroso nei confronti della veterinaria, dei cittadini e dei lettori. La pdl, un vecchio cavallo di batta- glia di una associazione animalista, non sorprende la nostra Categoria. Ciò che sorprende - e rincresce vi- vamente - è l’assenza di una qua- lunque consultazione preventiva con le rappresentanze professiona- li, consultazione che avrebbe potu- to evitare alcune imprecisio- ni e molti anacronismi pre- senti nel testo della pdl 2526. Non si discutono le fi- nalità della proposta, bensì le disposizioni previste per conseguirle che, ripartite in 9 articoli, risultano in parte già esistenti, in parte non realistiche, in parte estranee alla competenza veterinaria e in parte distorte da una visione preconcetta che risente di datate polemiche dif- famatorie nei confronti della nostra professione. Crediamo sia finito il tempo della facile demagogia deni- gratoria nei confronti dei professio- nisti, che questo atteggiamento sia il retaggio di una politica ideologica e rinunciataria sotto il profilo del dia- logo con i cittadini e le categorie. Confidiamo nel diverso approccio dell’attuale maggioranza parlamen- tare e di Governo. ANMVI 1999 DIECI ANNI AL SERVIZIO DEI MEDICI VETERINARI 2009 ANMVI

Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 24

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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000099SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 6, numero 24 dal 29 giugno al 4 luglio 2009Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. srl - Cremona2244 22

BLACK LISTDopo che il TAR del Lazio ha respinto ilricorso del Codacons contro l'ordinan-za 3 marzo 2009, il SottosegretarioMartini ha dichiarato: "La decisione delTar del Lazio è un segno tangibile cheabbiamo intrapreso la strada giusta,strada che peraltro la civile Svizzera hafatto propria, ed è di sostegno all'azio-ne da me intrapresa".

OPPIACEI"Il Ministero della Salute ha di recenteprovveduto con una apposita ordinan-za a rendere meno burocratica la pre-scrizione dei farmaci necessari contro ildolore severo". Il Sottosegretario Marti-ni conferma la prescrizione semplificataanche in campo veterinario e annuncial'emanazione di linee guida.

SSNIl testo del decreto legge anticrisi, co-siddetto Tremonti-ter, ha eliminato, perla dirigenza del pubblico impiego equindi anche per quella sanitaria, la nor-ma che mandava in pensione i dirigenticon 40 anni di anzianità contributiva adiscrezione dell'azienda.

FARMACOLa Direzione Generale della Sanità Ani-male e del Farmaco Veterinario ha con-vocato un tavolo programmatico suifarmaci destinati agli animali da compa-gnia. Il tavolo ministeriale affronta alcu-ne tematiche riguardanti la commercia-lizzazione e la distribuzione di questimedicinali, insieme ai rappresentanti diAisa, Federfarma e Ascofarve.

FARMACI FACILISulla vendita di farmaci veterinari in as-senza della necessaria prescrizione delmedico veterinario, la Direzione Gene-rale della Sanità Animale e del FarmacoVeterinario ha inviato una segnalazioneai Servizi Veterinari e ai Carabinieri perla Tutela della Salute. La Direzione Ge-nerale chiede che vengano "intensificatii controlli in merito e siano adottati gli e-ventuali provvedimenti sanzionatori".

ZOOIl Ministero dell'Ambiente e delle Finan-ze ha emanato il decreto che stabiliscele tariffe per il rilascio della licenza e perl'espletamento dei controlli sui giardinizoologici. Per i controlli negli zoo il Mini-stero dell'Ambiente si avvale anche dimedici veterinari. Il rilascio della licenzaè subordinato al rispetto di linee guidadi assistenza veterinaria.

CERTAMENTE IL TITOLO PUÒ LASCIARE QUALCHE DUBBIO.LEGGENDOLO SUPERFICIALMENTE O MAGARI UN PO' TROPPODI FRETTA, si potrebbe pensare che togliendo gli ECM, cioè l'obbligo diacquisire ogni anno 30/50 crediti formativi a dimostrazione di un regolare econtinuo aggiornamento scientifico e professionale, tutti i medici diventinopiù "umani". Questa potrebbe essere una delle diverse letture che questo ti-tolo permette, ma comunque non sarebbe quella corretta. Infatti il titolo ri-prende quello di una notizia apparsa in questi giorni: il Sottosegretario Fer-ruccio Fazio di fronte alle lamentele dei pazienti che vorrebbero i medici piùumani, attenti, garbati e disponibili, ha recepito subito questo appello dichia-rando: "Abbiamo pensato di inserire l'umanizzazione nell'Ecm, l'educazionecontinua in medicina. Già ne stiamo parlando con medici di famiglia ed as-sociazioni". E perché no? Nell'ECM si può mettere di tutto ed una giornatadi "umanizzazione" avrà certamente tanti crediti, anche se dipenderà moltodall'"esperto referee" che dovrà valutare l'evento. Se dobbiamo essere sin-ceri ci viene abbastanza il terrore a pensare che il nostro Sottosegretario,Francesca Martini, voglia seguirne l'esempio introducendo il tema anche pergli ECM dei veterinari, pensando che anche noi, in fondo, si sia poco "uma-nizzati" vivendo troppo, se non sempre con gli animali. Ci sarebbe però dachiedersi se sia più giusto ascoltare le lamentele dei proprietari o quelle deglianimali che noi curiamo. Le esigenze e gli interessi potrebbero essere anchemolto diversi. E se invece facessimo corsi di "animalizzazione"?

ECM: MEDICI PIÙ UMANI

A PAGINA 3

LEAVETA VITERBO SI FA COSÌ

A PAGINA 4 A PAGINA 5 A PAGINA 6 A PAGINA 8 A PAGINA 15

EQUIDISI APPLICA

IL REG. 504/2008

SETTIMANAVETERINARIA

EUROPEA 2009

RABBIAPRIMO CASOIN UN CANE

PALAZZO TRECCHILA CASA

DEI VETERINARI

UNIVERSITÀ

BREVI SIAMO PIÙ AVANTI DI CERTE LEGGI

ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

laPROFESSIONE VETERINARIA

L'Associazione Nazionale Me-dici Veterinari Italiani (Anmvi)ha scritto all'On. Roberto Cas-sinelli, firmatario di una propostadi legge (pdl 2526) per la regola-mentazione della professione vete-rinaria, invitandolo ad aggiornarsisui progressi scientifici, normativi,deontologici e professionali dei me-dici veterinari italiani. Per l'Anmvi laproposta di legge è anacronistica esuperata dalle attuali disposizioninormative, deontologiche e regola-mentari della professioneveterinaria. Inoltre, nella pro-posta di legge sono conte-nute numerose inesattezzedi ordine giuridico e legisla-tivo, palesi errori formali eterminologici che rivelanosconcertanti lacune nellapreparazione del Legislato-re. L'On. Cassinelli pretende di legi-ferare senza conoscere la materia.Ignora ad esempio lo sforzo di qua-lificazione che la professione veteri-naria ha intrapreso con l'adozionedelle Buone Pratiche Veterinarie, unpercorso di qualità patrocinato dalMinistero del Lavoro della Salute edelle Politiche Sociali e accreditatoper la certificazione secondo glistandard dei sistemi di qualità. Tut-to ciò a riprova di un processo dirafforzamento del dettato normativoe deontologico che la Veterinaria i-taliana ha fatto proprio senza che il

laPROFESSIONE VETERINARIA

Meno laureati e più qualitàLa Conferenza dei Presidi, la Fnovi e l’Anmvi firmano un documento per il Ministro Gelmini

Legislatore e i mezzi di informazio-ne si siano premurati di prenderneconoscenza, come invece sarebbestato doveroso nei confronti dellaveterinaria, dei cittadini e dei lettori.La pdl, un vecchio cavallo di batta-glia di una associazione animalista,non sorprende la nostra Categoria.Ciò che sorprende - e rincresce vi-vamente - è l’assenza di una qua-lunque consultazione preventivacon le rappresentanze professiona-li, consultazione che avrebbe potu-

to evitare alcune imprecisio-ni e molti anacronismi pre-senti nel testo della pdl2526. Non si discutono le fi-nalità della proposta, bensìle disposizioni previste perconseguirle che, ripartite in9 articoli, risultano in partegià esistenti, in parte non

realistiche, in parte estranee allacompetenza veterinaria e in partedistorte da una visione preconcettache risente di datate polemiche dif-famatorie nei confronti della nostraprofessione. Crediamo sia finito iltempo della facile demagogia deni-gratoria nei confronti dei professio-nisti, che questo atteggiamento siail retaggio di una politica ideologicae rinunciataria sotto il profilo del dia-logo con i cittadini e le categorie.Confidiamo nel diverso approcciodell’attuale maggioranza parlamen-tare e di Governo. ■

ANMVI 1999 DIECI ANNI AL SERVIZIO DEI MEDICI VETERINARI 2009 ANMVI

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Un documento d’intenticomuni, siglato dallaConferenza dei Presidi,dall’Anmvi e dalla Fnovi èstato trasmesso il 3 lu-glio al Ministro dell’Uni-

versità Maria Stella Gelmini. È la prima voltache l’Accademia e la Professione firmano u-na richiesta condivisa per superare le diffi-coltà occupazionali e sostenere la qualifica-zione del sistema universitario.Per l’Anmvi, il documento segna una data sto-rica nei rapporti fra Accademia e Professione,perché per la prima volta mette nero su biancouna presa di posizione comune e condivisasulla necessità di rimediare con urgenza alledeformazioni della formazione veterinaria uni-versitaria che soffre di una programmazionesovradimensionata rispetto al fabbisogno oc-cupazionale e carenze sotto il profilo dei finan-ziamenti per consentire alle Facoltà di stare alpasso con gli obiettivi qualitativi richiesti daglistandard europei e dalle competenze profes-sionali.

LA COMMISSIONE PATIl testo è il risultato dei lavori della “Commissio-ne Pat”, il tavolo che ha visto impegnate le rap-presentanze dell’Accademia e della Veterinariaper raggiungere un “patto per la professione”.La Commissione si è insediata il 2 aprile, pres-so la sede Anmvi di Palazzo Trecchi, alla pre-senza di tutti i suoi componenti: per l'Univer-sità, Massimo Castagnaro, Preside di Padovae Presidente della Conferenza dei Presidi, San-tino Prosperi, Preside di Bologna e Fulvio Mar-silio, Preside di Teramo; per la Fnovi, Carla Ber-nasconi; per l'ANMVI; Giancarlo Belluzzi, Vice-presidente Vicario ed Antonio Manfredi, Diret-tore. La crisi occupazionale sommata alle difficoltàdell'economia nazionale ha reso più urgenteche mai la necessità di far fronte comune ai di-sagi dei neo laureati, dei professionisti e delleFacoltà. Il punto focale dell’analisi condottadalla Commissione stava nella necessità diconciliare la riduzione degli iscritti con la salva-guardia delle Facoltà di Medicina Veterinaria daun punto di vista economico ed organizzativoaffinché non vi siano penalizzazioni derivantidal calo di iscrizioni. Il documento approvato èunanimemente considerato come la sintesi ot-timale delle esigenze di evoluzione del mondo

universitario e di trasformazione della profes-sione veterinaria.

IL DOCUMENTO UNITARIOLa Conferenza dei Presidi delle Facoltà di Me-dicina Veterinaria, FNOVI (Federazione Nazio-nale Ordini Veterinari Italiani) e ANMVI (Associa-zione Nazionale Medici Veterinari Italiani), in rap-presentanza dell’Accademia, dei professionistiMedico Veterinari e del settore veterinario, de-siderano concordemente evidenziare che:• La situazione economica italiana ed interna-

zionale e le conseguenze sulla professioneveterinaria e sulle scelte di politica universi-taria hanno portato ad uno stato di grave cri-si del settore, sia sotto il profilo della forma-zione che degli sbocchi occupazionali per inuovi laureati, sia in relazione alle difficoltà e-conomiche ed organizzative delle Facoltà diMedicina Veterinaria.

• Molte di queste ultime, peraltro, faticano amantenere il percorso qualitativo europeo in-trapreso già da diversi anni da alcune. Daciò consegue un’oggettiva carenza formati-va del neolaureato.

• Nel nostro Paese, unico in Europa, le Fa-coltà di Medicina Veterinaria producono unnumero di laureati superiore al fabbisognonazionale, con elevata offerta ed evidentecrisi del settore, con forti percentuali di di-soccupazione giovanile e situazioni di sot-toccupazione generalizzata a tutte le fascedi età.

La Conferenza dei Presidi, FNOVI e ANMVI ri-tengono concordemente che si debba interve-nire sin dal prossimo anno accademico(2009/2010) e chiedono:• Che si programmi un numero di iscritti ai

Corsi di Medicina Veterinaria non superiorea 1000, che rappresenta il valore massimoprudenziale, se pur ancora sovradimensio-nato, per le esigenze del mercato.

• Che la riduzione del numero avvenga in mo-do mirato soprattutto in quei corsi di laureain Medicina Veterinaria che sono maggior-mente lontani dai parametri europei EAEVE(European Association of Establishments ofVeterinary Education) e dagli stessi indicatorinazionali sulla base dei rapporti del Nucleodi Valutazione, riconoscendo al contrario, al-le altre, il merito dello sforzo e degli obiettiviqualitativi raggiunti negli ultimi anni.

• Che non si penalizzi il sistema universitario,

mantenendo i finanziamenti attuali alle Fa-coltà di Medicina Veterinaria, senza alcunariduzione rapportata al contenimento del nu-mero degli iscritti per permettere loro di con-tinuare la virtuosa evoluzione già avviata peril raggiungimento di standard didattici euro-pei di eccellenza certificati dalla EAEVE (Eu-ropean Association of Establishments of Ve-terinary Education).

Rispetto a quanto sopra, la Conferenza deiPresidi, FNOVI e ANMVI, concordano e sottoli-neano:• Che una riduzione del numero generale dei

laureati in Medicina Veterinaria sia una viadifficilmente eludibile di fronte alle reali edrammatiche condizioni del settore occupa-zionale veterinario.

• Che la riduzione avvenga con adeguati am-mortizzatori di budget. In buona sostanza,si auspica che la riduzione degli iscritti e del-le sedi debba avvenire con adeguati riequili-bri affinché le Facoltà possano continuaread erogare una qualità formativa crescenteed in parallelo con l’evolvere della professio-ne e dei costi peculiari che il laureando inMedicina Veterinaria richiede. ■

Dal Ministro Gelmini con un documento unitarioSvolta storica nei rapporti fra Accademia eProfessione: meno laureati e più qualità. Taglio da151 posti per i corsi di laurea dell’a.a. 2009/2010 Un primo incontro informale con il Ministro dell’Università risale alla fine di maggio,

quando il Vice Presidente Vicario dell’Anmvi, Giancarlo Belluzzi (nella foto con ilMinistro Gelmini), ha annunciato l’imminente stesura di un testo condiviso con la

Conferenza dei Presidi e la Fnovi. Il documento, licenziato il 3 luglio, arriva in contempo-ranea con il taglio del numero programmato e alla vigilia del riparto dei fondi.Il Ministero dell'Università ha infatti preparato la bozza di decreto per la divisione fra gliatenei del Fondo di Finanziamento Ordinario, fissando gli indicatori che guideranno la ri-partizione degli incentivi. Secondo le anticipazioni del Sole 24 Ore il peso preponderanteandrà alla qualità della ricerca che guiderà la sorte di 345 dei 525 milioni in gioco. Piùcontenute le risorse indirizzate alla didattica. In questo campo il dato più significativosarà rappresentato dal successo occupazionale dei laureati misurati in base agli indica-tori Istat sul destino degli ex studenti a tre anni dal titolo. Per non penalizzare le Univer-sità del Mezzogiorno, deboli nel rapporto con un mercato territoriale del lavoro più diffici-le, la qualità degli atenei sarà misurata sulla capacità di offrire più chance rispetto ai con-correnti dello stesso territorio. Gli altri indicatori relativi alla didattica punteranno invecealla dispersione accademica e sul numero di crediti acquisiti dagli studenti nel 2007/2008,oltre che sul numero di docenti di ruolo in cattedra quest'anno. Per completare il quadrodel finanziamento, in ritardo rispetto agli anni scorsi, occorrerà anche destinare i 550 mi-lioni resi disponibili nel 2007 dal "Patto per l'Università": i criteri in questo caso devonoancora essere stabiliti con l'aiuto del Ministero dell'Economia.

IL RIPARTO DEL FFO

Per l'anno accademico 2009-2010, il numero dei posti disponibili a livello nazionaleper le immatricolazioni ai corsi di laurea specialistica/magistrale in Medicina Vete-rinaria è sceso a 1.160: agli studenti comunitari e non comunitari residenti in Italia,

sono destinati 1.050 posti ripartiti fra le Università e agli studenti stranieri residenti all'e-stero sono destinati 110 posti. Complessivamente, il numero si è ulteriormente ridotto di151 posti rispetto alla precedente programmazione. È quanto stabilito dal decreto del 3luglio firmato dal Ministro dell'Università Maria Stella Gelmini sulla base dei dati acquisitidal Ministero della Salute in vista dell'Accordo Stato-Regioni, che "palesano un'esigenzanazionale di molto inferiore alla potenzialità formativa del sistema universitario".Il decreto tiene anche conto delle considerazioni formulate dal Gruppo tecnico insediatopresso il Miur per la programmazione dei corsi universitari, che ha segnalato delle "criti-cità" "su alcune sedi ritenute non ancora adeguate a garantire standard formativi a livelloeuropeo definiti dalla EAEVE in applicazione delle Direttive CEE inerenti le attività di me-dico veterinario". Il Ministero ha ritenuto di "condividere la proposta formulata dal citatoGruppo tecnico di ridurre il numero degli accessi al corso di laurea in proporzione ai livel-li di standard formativi raggiunti dalle diverse sedi". Il decreto, infine, conferma l'offertaformativa 2009-2010 per le sedi che abbiano standard formativi a livello europeo e operauna riduzione del 40, del 20 e del 10 per cento rispetto alla programmazione 2008-2009sulle rimanenti sedi in proporzione al raggiungimento dei livelli formativi.

UN TAGLIO DA 151 POSTI

Posti disponibili per l’accesso al corso di laurea specialistica/magistrale in MedicinaVeterinaria anno accademico 2009-2010Università Comunitari e non comunitari residenti

in Italia di cui alla legge 30 luglio 2002 n. 189, art. 26Bari 100Bologna 125Camerino 29Catanzaro 11Messina 62Milano 162Napoli “Federico II” 68Padova 63Parma 62Perugia 90Pisa 72Sassari 26Teramo 60Torino 120Totale 1.050

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di LUCARELLI M. & C.

Otto Comuni del viterbe-se hanno da poco at-tuato il progetto Leavete altri 20 lo faranno dal1 gennaio 2010. Il pro-getto dell’Anmvi per i

“livelli essenziali di assistenza veterinaria” èstato deliberato dalla Provincia di Viterbo incollaborazione con la Asl e l’Ordine dei vete-rinari. È il risultato dell'impegno profuso daANMVI Lazio ed in particolare dalla rappre-sentante provinciale Daniela Boltrini che èanche Presidente dell'Ordine di Viterbo. “Èimpossibile non crederci”- dichiara la Collegache in questa intervista riassume le tappe delprogetto che ha conquistato le amministra-zioni locali.

Complimenti per la tenacia e per il risul-tato. Ripercorriamo i punti salienti delprogetto cominciando dalle prestazioni.Quali sono le “prestazioni Leavet” finan-ziate in Provincia di Viterbo?Non tutte quelle previste dal Progetto Leavetper una ragione molto semplice. Il primo pro-blema che abbiamo dovuto porci è stato il fi-nanziamento: capire quanti fondi avevamo adisposizione e per cosa venivano stanziati.Le risorse arrivano dalla 281 e dalle Leggi Fi-nanziarie che mettono le sterilizzazioni al pri-mo posto fra gli obblighi dei Comuni. Già ilfatto di aver messo in moto un iter procedu-rale e finanziario per le sterilizzazioni è un ri-sultato; se i finanziamenti lo permetterannopotremo aggiungere altre prestazioni, l’iterburocratico ormai è definito. Per il nostro pro-getto, che dura un anno, è previsto un finan-ziamento di 56.000 euro. Per adesso lavoria-mo alle sterilizzazioni, ma l’iter è ormai stan-dardizzato per ricomprendere anche altreprestazioni.

Sono anche previste lezioni nelle scuole…Sì, alla sterilizzazione, che da sola ha assor-bito i fondi, abbiamo voluto aggiungere an-che un progetto a costo zero di educazionenelle scuole per rafforzare la prevenzione sulpiano culturale. Nelle scuole potranno anda-re i colleghi dipendenti e i liberi professionisti.C’è un messaggio di prevenzione che devearrivare anche ai proprietari abbienti che, purpotendo permettersi la sterilizzazione, non lachiedono per motivi di ordine culturale, peruna carenza educativa a comprendere che ilrandagismo è una responsabilità collettivache tutta la società deve assumersi.

Il Presidente della Provincia di Viterbo harilasciato dichiarazioni entusiaste…Gli abbiamo portato una soluzione e un inve-stimento, perché i fondi vanno utilizzati nonsolo per gestire il fenomeno del randagismo,ma anche per debellarlo e questo progetto sitradurrà in un risparmio per le casse pubbli-che.

Chi sono i beneficiari della sterilizzazio-ne agevolata?I proprietari che a causa delle condizioni e-conomiche disagiate potrebbero non portaremai il loro cane dal veterinario per un inter-vento di sterilizzazione. I parametri di povertàsono quelli dell’ISEE, ai quali si aggiungonole situazioni di disoccupazione, i pensionati

con la minima e i nuclei familiari numerosicon tre figli a carico

Quanti Comuni hanno aderito?Nel Lazio, le domande per attingere ai fondidella 281 sono scadute il 30 giugno. A quelladata avevano aderito 20 Comuni, un terzo diquelli presenti nel viterbese. Considerato chenella nostra provincia 33 Comuni non aveva-no una giunta operativa a causa delle elezio-ni amministrative, direi che è un grande risul-tato, tanto più se si considera l’elevata po-polazione di randagi in questi territori. In que-sti Comuni, sono stati stimati circa 600 nuovirandagi all’anno, un bacino potenzialmenteenorme di proliferazione incontrollata chedobbiamo arrestare a tutto vantaggio dellasanità pubblica ma anche delle finanze locali.

I veterinari come aderiscono?Il progetto partirà nel 2010 e per allora i vete-rinari che vorranno aderire saranno innanzi-tutto informati dall’Ordine di Viterbo che iopresiedo. Va detto che l’iter è già stato avvia-to per i Leavet adottati da otto Comuni chehanno fatto da testa d’ariete rispetto ai 20che partiranno nel 2010. Diciamo che abbia-mo già fatto delle prove generali prima delgrande debutto. Richiederemo con una let-tera a tutti gli iscritti dell’Ordine se vorrannoaderire e in quel caso basterà inoltrare l’ade-sione alla Provincia. Poi l’Amministrazione sifarà carico di inviare gli elenchi ai Comuni.Anche l’Ordine provinciale lo pubblica. ComePresidente di Ordine ho anche fatto riunionicon i miei iscritti per illustrare tutte le fasi delprogetto e condividerlo con loro. È un pas-saggio fondamentale per essere tutti pronti epreparati. La Convenzione è pubblicata:http://www.ordineveterinarivt.it/Comunica-ti/Convenzione.pdf

Come funziona nella pratica?Il proprietario è informato tramite la stampalocale, manifesti affissi dai Comuni e locandi-ne fuori dagli ambulatori. Il cittadino interes-sato alla sterilizzazione agevolata va nel Co-mune di residenza a fare domanda e, se rien-tra fra gli aventi diritto, riceve un codice iden-tificativo e una carta con la quale andare dalveterinario a richiedere la prestazione. Vadetto che se il cane non risulta identificato eregistrato il Comune non riconosce il dirittoalla sterilizzazione agevolata e richiede preli-minarmente l’apposizione di microchip an-ch’essa ad un costo agevolato. A quel puntoil proprietario prende visione dell’elenco deiveterinari aderenti e decide da quale andare.L’elenco dei veterinari aderenti è in possessodell’ufficio comunale che si occupa della pra-tica ed è anche pubblicato sul sito dell’Ordi-ne. Con la carta rilasciata dal Comune il pro-prietario va dal veterinario che, una volta e-seguito l’intervento, registra sul documentol’avvenuta sterilizzazione.

Quanto costa la sterilizzazione e chi pa-ga il veterinario?La sterilizzazione comporta un impegno dispesa di 200 euro che il medico veterinariofattura al Comune entro 30 giorni dall’avve-nuta prestazione. Il 40% è a carico del pro-prietario, mentre il restante 60% è stato spal-mato fra Regione (50%), Provincia (25%) e

Comune (25%). In questo modo, anche i pic-coli Comuni hanno abbattuto l’impegno dispesa, tanto che in alcuni casi si sono resi di-sponibili ad assorbire una parte della spesadel proprietario. Non è mai previsto però chela prestazione sia gratuita al 100% per il pro-prietario, perché un minimo di impegno dispesa ha la funzione di responsabilizzare e dievitare che in virtù della gratuità cada il prin-cipio della prevenzione.

Sembra molto semplice…Lo è. La difficoltà è quasi tutta burocratica eper certi versi anche politica perché a volte ilcolore partitico delle amministrazioni coinvol-te, dalla Regione all’ultimo Comune, frena ilpolitico di turno. In realtà nel viterbese pos-siamo dire che ogni amministrazione ha lasua parte di merito e di responsabilità e conquesto tutti possono far bella figura. L’ammi-nistrazione provinciale ha fatto un po’ da ar-bitro giocando un ruolo di regia che ha la-sciato a tutti gli attori la possibilità di avere unruolo e una visibilità. Comunque, il peggior

nemico è l’immobilismo burocratico, non bi-sogna smettere di stimolare e insistere.

C’è una soluzione?Un intervento normativo che uniformi le pro-cedure, una sorta di legge quadro, di atto re-golamentare che definisca le procedure chetutti gli enti territoriali devono seguire per im-pegnare le risorse che hanno a disposizione.Spesso non sanno nemmeno di averle. Altrevolte, non sono al corrente degli obblighi dispesa che hanno e che la lotta al randagismonon è un’attività secondaria o facoltativa peruna amministrazione comunale. È un obbligoistituzionale per il quale vengono messi a di-sposizione i soldi degli italiani. Al contrario, fi-no ad oggi, non c’è stata alcuna regia nelladevoluzione dei fondi e come tutti sannoquesto ha permesso che molte risorse si per-dessero di vista. E invece i fondi vanno ac-compagnati nei passaggi da una amministra-zione all’altra, altrimenti i randagi spopolano.L’esperienza di Viterbo può fare da matriceper essere riprodotta altrove. ■

Leavet: “impossibile non crederci”Daniela Boltrini (ANMVI Lazio) spiega come funziona il progetto attuato dalla Provincia di Viterbo

laPROFESSIONE VETERINARIA 24 | 20094 Anmvi Informa Intervista

Page 5: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 24

Dal 1 luglio 2009 si applicail Regolamento europeo504/2008 (Attuazione del-le direttive 90/426/CEE e90/427/CEE del Consiglioper quanto riguarda i me-

todi di identificazione degli equidi). Le disposi-zioni transitorie che hanno accompagnato ilRegolamento dall'emanazione ad oggi, ave-vano lo scopo di permettere agli Stati membridi adattarsi alle nuove norme. Esse stabilivanoche:• gli equidi nati entro il 30 giugno 2009 e i-

dentificati entro questa data in conformitàdelle decisioni 93/623/CEE o 2000/68/CEsono considerati identificati in conformitàdel presente regolamento. I documenti di i-dentificazione per questi equidi sono regi-strati ai sensi dell'articolo 21, paragrafo 1,del presente regolamento entro il 31 dicem-bre 2009.

• gli equidi nati entro il 30 giugno 2009, manon identificati entro tale data in conformitàdelle decisioni 93/623/CEE o 2000/68/CE,sono identificati in conformità del presenteregolamento entro il 31 dicembre 2009.

Con l'applicazione del Regolamento 504 gli e-quidi nati nella Comunità sono identificati permezzo di un documento di identificazione uni-

co conforme al modello figurante nell'allegatoI «documento di identificazione» o «passapor-to», rilasciato per tutta la durata di vita dell'e-quide.Il sistema di identificazione degli equidi si com-pone dei seguenti elementi: a) un documentodi identificazione unico valido a vita; b) un me-todo che permetta di stabilire un nesso univo-co tra il documento di identificazione e l'equi-de; c) una base di dati nella quale sono regi-strati, sotto un numero di identificazione uni-co, gli elementi dell'identificazione dell'anima-le per il quale un documento di identificazioneè stato rilasciato a una persona registrata intale base di dati.Il Sottosegretario Francesca Martini ha annun-ciato la predisposizione di un disegno di legge"che regoli la complessa materia della tuteladel benessere e della salute degli equidi chedovrà essere il risultato di un confronto tra tut-te le categorie e gli enti che, a diverso titolo,sono coinvolti nel mondo del cavallo". Fra ipunti qualificanti del provvedimento figura pro-prio l'identificazione: "l'anagrafe equina è allabase di tutto"- ha spiegato il Sottosegretario-"un unico documento d'identità e un numerounico a vita che individui il Cavallo come pre-visto dal Regolamento Europeo 504". ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 24 | 2009 Tutela del cavallo Attualità 5

Identificazione degli equidi: dal 1 luglio si applica il Regolamento europeoDocumento di identificazione unico rilasciato per tutta la vita dell'equide

In vista della scadenza dell’OrdinanzaMinisteriale 18 dicembre 2007, Pianodi sorveglianza nazionale per l’anemia

infettiva degli equidi, il Settore Equididella LAV ha promosso un gruppo di la-voro composto dai rappresentanti delleistituzioni e degli enti preposti all'elabo-razione e all'applicazione di tale Ordi-nanza. Il gruppo di lavoro si occuperà diredigere un documento che sarà presen-tato al Ministero del Lavoro, della Salutee delle Politiche Sociali, all’inizio dell’au-tunno, e che conterrà spunti e suggeri-menti concreti per l’ottimizzazione del-l'Ordinanza stessa, grazie al risultato dellavoro di tutti gli attori direttamente o in-direttamente coinvolti. Al gruppo di lavo-ro parteciperà la Collega Paola Gulden inrappresentanza dell’Associazione Nazio-nale Veterinari Italiani e della Società Ita-liana Veterinari per Equini.

GRUPPO DI LAVORO SU ANEMIA INFETTIVA

EQUINA

"La registrazione dell'avvenuta vaccina-zione nel capitolo VI del documento di i-dentità (passaporto) dell'equide, di cui aldecreto ministeriale 5maggio 2006, così co-me modificato dall'Alle-gato 1 del Regolamen-to CE 504/2008, può es-sere effettuata anchedirettamente dal veteri-nario prescrittore". Il chiarimento vienedalla Direzione Genera-le della Sanità Animale e del Farmaco Ve-terinario in una nota sui presidi immuniz-zanti per la West Nile Disease. "In que-st'ultimo caso - prosegue la nota - il ve-terinario proscrittore, ai sensi dell'artico-lo 65 del Regolamento di Polizia Veteri-naria, è tenuto a darne immediata comu-nicazione al servizio veterinario compe-tente sul territorio, trasmettendo entrotre giorni i dati relativi ai trattamenti dalui stesso eseguiti, valendosi del modello

CHIARIMENTI SULLA REGISTRAZIONE DELLA VACCINAZIONE WND

n. 12 allegato allo stesso Regolamento".I chiarimenti ministeriali fanno seguito asegnalazioni di difficoltà operative dei

servizi veterinari com-petenti in merito allaprocedura di registra-zione dell'avvenutavaccinazione, conside-rando la necessità digarantire l'immediatatracciabilità anche de-gli animali eventual-mente movimentati in

prossimità dell'evento vaccinale.La nota conclude: "Per quanto concerneeventuali indagini epidemiologiche coin-volgenti animali sottoposti a trattamentoimmunizzante si fa presente che lo sche-ma vaccinale del Duvaxyn WNV prevedeuna prima iniezione dopo i 6 mesi d'età ela seconda vaccinazione 3-5 settimanepiù tardi; l'immunizzazione attiva inizia 3settimane dopo la seconda somministra-zione e dura 12 mesi".

Page 6: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 24

Il Direttore del Servizio Veterinariodella Regione Friuli Venezia Giulia,Renato Coassin, ha comunicato il1 luglio al Ministero della Salute il19° caso di rabbia, il primo in un a-nimale domestico, un cane bassot-

to il cui proprietario è residente nel comunedi Osoppo, morto il 18 giugno scorso. Il cane, che nelle 24 ore precedenti avevapresentato sintomatologia fortemente algicaad un orecchio, moriva improvvisamente do-po aver manifestato una aggressività "ano-mala". Il cane non aveva morsicato nessunapersona, pertanto è stato sottoposto alle in-dagini di laboratorio per la diagnosi di rabbiasecondo la "procedura normale". Il bassottoera stato vaccinato il 29 maggio durante lacampagna di vaccinazione obbligatoria di-sposta dalle autorità regionali."Ieri sera - si legge nella relazione del veteri-nario ufficiale della Asl 3 Alto Friuli - appena

avuta la comunicazione di positività dell'IZS,mi sono recato presso l'abitazione del pro-prietario del cane per eseguire l'indagine epi-demiologica e per invitare i familiari alla vac-cinazione post-esposizione. Dall'anamnesi risulta che il cane, un bassot-to che viveva in casa, usciva ogni tanto con ilproprietario, che comunque asserisce di a-verlo sempre avuto sotto controllo visivo e dinon essersi mai accorto di un qualsiasi con-tatto con animali selvatici. La casa - prosegue la relazione - è recintataaccuratamente e non permette l'ingresso dianimali. Si può supporre che ci sia stato un contattoattraverso la rete di recinzione".Il proprietario ha altri due cani, una femminaregolarmente vaccinata e un cucciolo di duemesi e mezzo. Entrambi gli animali si trovanoora sotto osservazione nel canile di Tolmez-zo (UD).

MISURE E RACCOMANDAZIONI

A seguito dell'ulteriore verificarsi in Friuli Ve-nezia Giulia di casi di rabbia silvestre, con ilcoinvolgimento da ultimo anche di un cane,la Direzione Generale di Sanità Animale e delFarmaco Veterinario del Ministero della Salu-te ha diffuso una nota di aggiornamento e diraccomandazioni.In attesa dell'emanazione di un appositoprovvedimento ministeriale, la Direzione Ge-nerale di Sanità Animale e del Farmaco Vete-rinario, raccomanda fortemente che i caniprovenienti dal rimanente territorio regionalee nazionale al seguito di persone dirette ver-so la provincia di Udine siano stati vaccinatipreventivamente contro la rabbia da almeno21 giorni e sconsiglia fortemente di introdur-re cani non vaccinati nello stesso territorio.Nella provincia di Udine si contano 19 casi dirabbia silvestre, l'ultimo dei quali ha coinvol-to per la prima volta un animale domestico,un cane bassotto, il cui proprietario è resi-dente nel Comune di Osoppo, morto il 18giugno scorso. L'Azienda per i Servizi Veteri-nari n. 3 Alto Friuli ha aggiornato le ordinan-ze precedentemente emesse. Tra le misureadottate è stata inserita la vaccinazione anti-rabbica precontagio da effettuarsi obbligato-riamente sugli animali domestici al pascolo esui cani che devono essere tenuti obbligato-riamente al guinzaglio. Inoltre, è stata proibi-ta sullo stesso territorio la caccia con i cani.I medici veterinari italiani sono informati del-l'evoluzione della situazione che delle misuresanitarie tempestivamente adottate sia daiServizi veterinari della Regione Friuli VeneziaGiulia sia dalla competente Direzione mini-steriale. Le misure disposte dalle autorità re-gionali e ministeriali sono volte ad escludereil più possibile ogni rischio di contagio nel ter-ritorio interessato e particolarmente nelle zo-ne di confine con la Slovenia e l'Austria. ■

In Toscanaassistenzaveterinaria per le fasce deboli

La Commissione Sanità del Consiglioregionale della Toscana ha licenzia-to il 2 luglio la pdl "Norme per la tu-

tela degli animali" di iniziativa dei consiglieri ver-di Lupi e Roggiolani. Astensione tecnica dichiarata dalla vicepresi-dente Anna Maria Celesti per Fi-Pdl e An-Pdl,"per valutare in aula una proposta di leggeche recepisce norme nazionali e direttive delMinistero della Salute". Richiesta di chiari-menti da Filippo Fossati (Pd) sulla responsa-bilità per l'abbandono degli animali. "Perchécon l'abbandono la responsabilità si allargaed è il Comune a pagare per il mantenimentodell'animale?" Questo avviene solo in casiparticolari ad esempio se il responsabile è in-digente o detenuto. Lucia Franchini (Pd) hachiesto, invece, compiti più definiti per lacommissione per la tutela degli animali "l'indi-viduazione di strumenti per il loro benessere".La legge risponde ad "un'esigenza di regola-re le relazioni tra gli esseri umani e gli animali,in seguito alla sensibilità delle norme verso ibisogni degli animali in quanto esseri senzien-ti"; tutela il benessere degli animali, combat-tendo "le forme di maltrattamento con normeche sensibilizzano i proprietari verso una cor-retta conduzione dell'animale nei luoghi pub-blici garantendo al contempo l'incolumità del-le persone". Nella nuova legge si mantengono l'anagrafecanina e le regole sul randagismo, già presen-ti nella legge regionale 43 del '95 ma si defini-scono procedure e competenze in modo piùadeguato e preciso. La pdl interviene su alcu-ni aspetti regolamentati da norme comunalicome l'accesso dei cani nei locali pubblici, inambienti aperti al pubblico, parchi e spiaggiacon uso obbligatorio di guinzaglio e della mu-seruola qualora previsto dalle norme naziona-li. Novità anche nel recepimento delle normenazionali riguardo al benessere degli animaliutilizzati nel commercio e in manifestazionistorico culturali (è istituito l'elenco regionaledelle manifestazioni nelle quali è previsto l'im-piego di animali, di diritto sono iscritte quellein corso da almeno 10 anni). La pdl prevede l'introduzione di assistenzaveterinaria per i proprietari di cani apparte-nenti alle fasce deboli e istituisce il servizio sa-nitario veterinario mutualistico regionale cuipossono accedere i cittadini già esenti dallapartecipazione alle spese per il Servizio sani-tario nazionale per motivi di reddito; le presta-zioni possono essere erogate dalle strutturepubbliche o anche da medici veterinari privatiappositamente convenzionati; tale conven-zione potrà essere estesa anche ad Associa-zioni animaliste in possesso di determinati re-quisiti. Altri cambiamenti rilevanti nel testo riguarda-no il divieto di utilizzo di animali "con ruoli atti-vi nella pratica dell'accattonaggio"; l'innalza-mento della sanzione da 80 a 480 euro per ilproprietario che non raccoglie le deiezioni del-l'animale e l'eventuale prova del dna (se ri-chiesta) con onere a carico del proprietario. Iltesto conferma il primato della Toscana, all'a-vanguardia per i diritti degli animali: regionecon il minor fenomeno di randagismo rispettoal numero di abitanti; prima regione ad esser-si dotata dell'anagrafe canina (nel 1987) e pri-ma ad aver sposato il no-kill che prevede dinon abbattere i randagi, diventata norma na-zionale nel '91. (fonte: Consiglio regionale del-la Toscana) ■

Rabbia silvestre in Friuli,primo caso in un caneIl Ministero annuncia provvedimenti e scrive una nota di raccomandazioni

laPROFESSIONE VETERINARIA 24 | 20096 Info Regioni Sanità pubblica

Page 7: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 24

Può dirsi senz'altro positivoil risultato raggiunto dallaprima campagna di riduzio-ne dei cinghiali nel ParcoRegionale di Porto Conte. Idati conclusivi delle 47

giornate di cattura spalmate nei mesi di aprilee maggio scorsi hanno portato alla riduzionedi 142 capi di cinghiale che sommati ai 14 ab-battuti con l'ausilio dei cacciatori e la supervi-sione del corpo forestale nelle aree limitrofe alParco si arriva a 156 capi complessivi. Unpiano piuttosto complesso nella sua redazio-ne e che ha goduto dell'avallo scientifico delDipartimento di Zoologia dell'Università diSassari prima e dell'Istituto nazionale di faunaselvatica oggi compreso nell'Ispra. La gestio-ne operativa del piano è stata gestita in ma-niera diretta dagli operai e tecnici dell'EnteForeste della Sardegna che hanno individua-to i siti di posizionamento delle gabbie, lehanno allestite, hanno foraggiato i siti e cura-to giornalmente i prelievi e le consegne. Il tut-to coordinato dai tecnici del Parco di PortoConte, la supervisione dei veterinari e delleguardie forestali. I costi degli indennizzi allecolture e agli automobilisti coinvolti nei sinistristradali causati dai cinghiali hanno annual-mente una voce di spesa a sei zeri, hanno e-videnziato i tecnici regionali e della provincia

di Sassari che hanno riferito come non fosse-ro più rinviabili azioni di prevenzione e riduzio-ne degli ungulati. I capi di cinghiali, in aderen-za alle direttive della direzione generale del-l'Assessorato regionale all'ambiente, sonostati consegnati a cinque aziende aggiudica-tarie in possesso di regolari centri polifunzio-nali di macellazione.

Le normative in materia sanitaria e movimen-tazione di animali selvatici sono molto rigide,ecco perché si è scelto di limitare al minimogli spostamenti e favorire una macellazioneimmediata. Appare chiaro che tale pratica an-drà ripetuta annualmente in quanto i cinghialihanno un indice di crescita di circa il 150% equindi per tenere sotto controllo la popolazio-

ne sarà sempre necessario provvedere ad u-na riduzione utile a mantenere l'equilibrio e-cologico. E dopo il cinghiale morto nel navi-glio di Milano, Coldiretti parla di "allarme" perla presenza di animali selvatici come i cinghialiche stanno mettendo a rischio la vita quoti-diana delle persone a Milano come in moltealtre Regioni italiane. ■

Prima campagna di riduzionedei cinghiali in SardegnaI costi degli indennizzi alle colture e agli automobilisti hanno raggiunto cifreormai insostenibili

laPROFESSIONE VETERINARIA 24 | 2009 Traguardi Info Regioni 7

Sarebbero scaduti il 30 giugno i con-tratti temporanei non rinnovabili dipiù di 1500 tra dirigenti medici, ve-

terinari sanitari ed amministrativi precari.Ma l'accordo raggiunto il 26 giugno per-mette la salvaguardia dei posti di lavoro.È stato infatti firmato presso la sede del-l'Assessorato alla Sanità della RegioneLazio con il Vicepresidente della GiuntaRegionale Sen. Montino il protocollo d'in-tesa che chiude una vertenza annosa, inbase al quale le procedure di stabilizza-zione si dovranno concludere entro il 31dicembre 2011. Già entro la fine di settem-bre saranno immessi in ruolo tutti i vinci-tori di concorso che, a causa del piano dirientro, erano stati assunti solo con con-tratti a termine; saranno poi banditi i con-corsi per tutti quei posti vacanti ricopertida personale precario con immissionegraduale a tempo indeterminato. I sinda-cati hanno anche ottenuto uno specificotavolo tecnico che verificherà e monito-rerà l'applicazione dell'accordo.In forza dell'accordo sottoscritto Aziendeed Enti del SSR sono tenuti a mantenerein servizio tutti i medici, veterinari e gli al-tri dirigenti titolari di contratti a tempo de-terminato e/o atipici (da ricondurre a rap-porti di dipendenza) che, in servizio alladata del 31/12/2008 siano ancora in servi-zio, e ciò sino al completamento delleprocedure concorsuali. Procedure con-corsuali che prevederanno, ai fini delladeterminazione del punteggio per i titoli,nel rispetto dell'art. 3, comma 115 dellaLegge 244/07, una idonea valorizzazionedel lavoro prestato presso le Aziende.

STABILIZZATI IVETERINARI PRECARI

DEL LAZIO

Page 8: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 24

Il prossimo percorso di formazionespecialistica europea organizzatoda Anmvi International e da Aivempsarà collegato alla seconda edizio-ne della Settimana Veterinaria Eu-ropea (dal 28 settembre al 4 otto-

bre), promossa dalla Commissione Ue. Anmvi International e Aivemp partecipano allecelebrazioni con il percorso formativo orga-nizzato a Cremona, dal 30 settembre al 2 ot-tobre 2009, in collaborazione con la RegioneLombardia: Food safety: animal feed impacton human health. Le tre giornate cremonesi affronteranno i ri-flessi dell’alimentazione animale sulla saluteumana, enfatizzando lo stretto legame tra la

sanità animale con la salute pubblica e la si-curezza alimentare, un legame che è ormai unpilastro della politica comunitaria e che staalla base delle iniziative di formazione specia-listica di rilevanza europea che da alcuni annil’Assessorato all’Istruzione Formazione e La-voro della Regione Lombardia propone ai me-dici veterinari.In tutti i paesi dell’Unione Europea sono pre-visti convegni, mostre, sessioni di formazionela cui finalità comune sarà quella di sottolinea-re l’importanza della prevenzione per ridurre irischi in materia di salute animale. Il principioispiratore della Settimana Veterinaria Europeaè infatti “One health: Healthly Animals =Healthly People”, uno slogan con il quale vie-ne promossa in tutta Europa la strategia co-munitaria per la salute degli animali (2007-2013) “Prevenire è meglio che curare”. La di-rezione generale per la salute e i consumatori(Dgsanco) aprirà ufficialmente la SettimanaVeterinaria Europea con un convegno aBruxelles, il 28 settembre, dal titolo “EUhealth professionals working together to en-sure good health for all Animals + Humans =One Health”. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 24 | 20098 Anmvi International Food Safety

One health: l’impattodell’alimentazioneanimale su quella umanaAnmvi International aderisce alla SettimanaVeterinaria Europea 2009

EU Veterinary Week 2009Animals + Humans = One health

Page 9: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 24

laPROFESSIONE VETERINARIA 24 | 2009 Eventi Veterinari 9

CONVEGNI NAZIONALILATTE CRUDO: UN VALORE O UN PERICOLO?SEME SESSATO: DALLA TEORIA ALLA REALTÀ

CremonaFiere, Sala “Stradivari” - Giovedì 22 Ottobre 2009

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA REDDITOSOCIETÀ FEDERATA ANMVI

ORDINE DEI MEDICI VETERINARIDELLA PROVINCIA DI CREMONA

in collaborazione conAZIENDA SANITARIA LOCALE

DELLA PROVINCIA DI CREMONA

LATTE CRUDO:UN VALORE O UN PERICOLO?

RELATORINorma Arrigoni (IZSLER, sede di Piacenza)Mario Astuti (Regione Lombardia, Milano)Giuseppe Bolzoni (IZSLER, sede di Brescia)

CHAIRMANMaurilio Giorgi

PROGRAMMA9.30 Registrazione partecipanti e verifi-

ca presenze9.40 Saluto del moderatore ai parteci-

panti ed inizio lavori9.45 La normativa attuale e l’approccio

della Regione LombardiaMario Astuti

10.30 Esiti del monitoraggio dei produttori in Regione LombardiaGiuseppe Bolzoni

11.15 Pausa11.45 Autocontrollo: l’esperienza dell’Emi-

lia RomagnaNorma Arrigoni

12.30 Discussione13.00 Chiusura lavori

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

SEME SESSATO:DALLA TEORIA ALLA REALTÀ

RELATORIRobert W. Everett (Cornell University, USA)Juan Moreno (Sexing Technologies - Texas, USA)

CHAIRMANDaniele Gallo

PROGRAMMA14.15 Saluto del moderatore ai parteci-

panti ed inizio lavori14.30 Sviluppo del seme sessato negli

anni: realtà attualeJuan Moreno

16.00 Pausa16.15 Convenienza economica del seme

sessatoRobert W. Everett

17.30 Discussione18.00 Questionario apprendimento ECM,

consegna attestati e termine gior-nata

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

SEGRETERIA SCIENTIFICA E ORGANIZZATIVASIVAR - Paola Orioli - Via Trecchi, 20 -26100 CremonaTel. 0372 40.35.39 - Fax 0372 40.35.54E-mail: [email protected] - Website: http://www.sivarnet.it

ISCRIZIONEIniziativa riservata ai laureati in MedicinaVeterinaria.L’iscrizione ai convegni dà diritto a:• Atti delle relazioni• Attestato di frequenza• Traduzione simultanea• Attestato crediti formativi ECM

SEDE CONVEGNICremonaFiere - Cà de SomenziP.zza Zelioli Lanzini, 1 - Cremona

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DA MILANO• Autostrada A1 Milano-Bologna, a Pia-

cenza svincolo autostrada A21 direzioneBrescia, uscita Cremona, seguire indica-zioni Fiera.

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DA VENEZIA/VERONA• Autostrada A4 Venezia-Milano, a Brescia

svincolo per autostrada A21 direzionePiacenza, uscita Cremona, seguire indi-cazioni Fiera.

DA TORINO• Autostrada A21 Torino-Piacenza-Brescia,

direzione Brescia, uscita Cremona, se-guire indicazioni Fiera.

DA BOLOGNA/FIRENZE• Autostrada A1 Firenze-Bologna-Milano,

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In trenoStazione di Cremona (www.trenitalia.com).Linea Milano - Mantova. Linea Piacenza -Cremona, Linea Fidenza - Cremona; LineaBrescia - Cremona.

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Page 10: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 24

Responsabile scientifico:LUCA FORMAGGINI

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Invited Speakers:JENNIFER DEVEY

DVM, Dipl ACVECC, USA

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Page 11: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 24

di MARIA GRAZIA MONZEGLIO

Le infezioni da MRSA condivi-se tra animali d'affezione eloro proprietari sono un pro-blema emergente in medici-na veterinaria e umana, ecoinvolgono soprattutto e in-

fezioni cutanee, dei tessuti molli e chirurgiche.Uno studio pubblicato su The Lancet Infec-tious Diseases effettua una revisione di que-ste e altre sindromi settiche associate al mor-so di cane e gatto. Negli Stati Uniti e in Euro-pa, i morsi di cane e gatto costituiscono l'1%circa delle visite d'emergenza annuali. Sonopiù a rischio di morsicatura da parte di un gat-to le donne e gli anziani. La maggiore proba-bilità di lesioni riguarda gli uomini e i giovani dientrambi i sessi di età inferiore a 20 anni. Lamaggior parte delle esposizioni ai morsi si ve-rifica nei bambini, coinvolge cani non confina-ti all'interno della loro abitazione e nel 20%circa riguarda un cane non sterilizzato. Il ri-schio è maggiore nei bambini di età compre-sa tra 5 e 9 anni. A causa della loro altezza, ibambini spesso vengono morsi su faccia, col-lo e testa, mentre gli adulti più frequentemen-te alla mano, seguita da faccia, cuoio capel-luto, collo, cosce e gambe. Il corretto approc-cio ai morsi di cane e gatto dovrebbe inclu-dere il trattamento immediato della lesione(superficiale e profonda) e la gestione del ri-schio di infezione acuta, lavando la parte consoluzione salina ad alta pressione e, in casiselezionati, somministrando antibiotici. Nel20% circa dei casi si verificano infezioni gravi,causate da Pasteurella, Streptococcus, Fu-sobacterium e Capnocytophaga provenientidalla bocca dell'animale o da patogeni pre-senti sulla cute umana. Nei paesi in cui la rab-bia è endemica, deve essere considerata laprofilassi antirabbica. La sepsi può costituireuna complicazione grave delle ferite da mor-so, in particolare in presenza di C. canimor-sus, P. multocida, Staphylococcus spp (inclu-si gli MRSA) e Streptococcus spp. Possonocomplicare la ferita da morso anche meningi-te, endocardite e peritonite. Altre specie bat-teriche, tra cui Bacteroides, Fusobacterium,Neisseria e Prevotella possono produrre se-psi da morso in soggetti affetti da leucemia elupus o sottoposti a terapia steroidea croni-ca. La prevalenza di ceppi MRSA acquisiti incomunità è in aumento e crescono le eviden-ze cliniche di colonizzazione da MRSA neglianimali domestici, spesso dovute all'acquisi-zione diretta dell'infezione dall'uomo. La co-lonizzazione da MRSA è stata documentatain specie domestiche come cavalli, cani egatti, considerati possibili serbatoi di infezio-ne. L'infezione correlata a MRSA negli animali

da compagnia sembra determinare manife-stazioni diverse, dalla semplice dermatite allacellulite perineale, e può essere trasmessa aiproprietari. Tuttavia, osservano gli autori del-l'articolo, molto resta ancora da comprende-re circa gli MRSA e le infezioni umane asso-ciate agli animali. Secondo Mark Enright, del-l'Imperial College London, "il danno avvienesoprattutto se chi viene morso ha già il batte-rio sulla pelle e non perché l'animale ne è por-tatore”. È quindi importante, concludono gliautori, essere consapevoli dei possibili rischidi trasmissione di patogeni dagli animali do-mestici all'uomo attraverso il morso, conti-nuando a promuovere il rapporto affettivo traproprietario e animale nella consapevolezzache le possibili malattie trasmissibili sono pre-venibili attraverso il riconoscimento, l'educa-zione e semplici precauzioni.*“Bite-related and septic syndromes causedby cats and dogs” Richard L Oehler MD a , A-na P Velez MD a, Michelle Mizrachi MD a, Jor-ge Lamarche MD a, Sandra Gompf MD. TheLancet Infectious Diseases, Volume 9, Issue7, Pages 439 - 447, July. ■

Le infezioni umanecausate dal morso di cane e gatto

laPROFESSIONE VETERINARIA 24 | 2009 Attualità scientifica Vet Journal 11o

Un articolo in via di pubblicazionesull’European Journal of Integra-tive Medicine delinea l'attuale si-

tuazione delle medicine non convenzio-nali (MNC) in Italia, in particolare la lorodiffusione e regolamentazione, in medi-cina sia umana sia veterinaria. Il ricorsoalle MNC si sta diffondendo nella popo-lazione italiana così come nel resto d'Eu-ropa. La vendita di rimedi alternativi è increscita così come il numero di mediciche praticano le MNC. Tuttavia, nel no-stro paese, a differenza di altri Stati del-l'Unione Europea, attualmente lo statusgiuridico/legale delle MNC non è ben de-finito, soprattutto a causa della mancan-za di leggi nazionali che regolino la for-mazione professionale, la pratica e l’ac-cesso pubblico alle MNC, oltre all'assen-za di ricerca scientifica statale in questocampo. Dopo aver procrastinato pervent'anni, concludono gli autori, il Parla-mento italiano deve urgentemente legi-ferare senza ulteriori ritardi e approvareuna legge nazionale sulle medicine nonconvenzionali per proteggere la sicurez-za e la libertà di scelta dei cittadini.(M.G.M.)* “Non-conventional medicine in Italy:The present situation.” Paolo Roberti diSarsina, Ilaria Iseppato. 2009, EuropeanJournal of Integrative Medicine.doi:10.1016/j.eujim.2009.04.002. In press

MEDICINE NONCONVENZIONALI:

SITUAZIONE IN ITALIA

Page 12: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 24

Acausa dell'intensificazio-ne degli allevamenti dalatte e del riconoscimen-to di infestazioni subclini-che con un impatto nega-tivo sulla produzione, il

controllo dei nematodi gastrointestinali nellebovine adulte sta divenendo costante in uncrescente numero di allevamenti da latte. Unostudio ha rivisto gli aspetti correlati all'impattosu produzione, diagnosi e controllo dei nema-todi gastrointestinali nella bovina da latte adul-ta. Durante il decennio passato, evidenze so-stanziali hanno indicato che i nematodi ga-strointestinali possono avere un impatto nega-tivo sulla performance degli animali adulti. Larisposta della produzione lattea al trattamentoantielmintico in studi recenti su mandrie da lat-te al pascolo era pari a 1 kg/vacca al giorno,mentre gli effetti sulla performance riproduttivarimangono equivoci. Le infestazioni gastrointe-stinali da nematodi possono essere monitora-te sulla base della misurazione degli anticorpispecifici per Ostertagia ostertagi, che fornisco-no informazioni sul grado di esposizione allelarve e un'indicazione delle perdite produttiveassociate. Altri parametri diagnostici sono con-siderati di utilizzo limitato nei bovini adulti. Il controllo si basa sul trattamento antielminticoe sulla gestione del pascolo, che possono es-

sere utilizzati in maniera complementare. Vi so-no tre punti critici che devono essere conside-rati nello sviluppo di una strategia di controlloantielmintico delle vacche adulte: l'imprevedi-bilità della risposta al trattamento, la cronolo-gia del trattamento e il rischio di sviluppo di re-sistenza agli antielmintici. Di conseguenza, ilmonitoraggio delle infestazioni gastrointestinalida nematodi è auspicabile per focalizzare i trat-tamenti antilemintici negli allevamenti esposti aun elevato rischio di esposizione alle larve e diperdite produttive associate. In futuro, sononecessari ulteriori studi per valutare gli effetti didiverse strategie di controllo in termini di bene-fici finanziari per l'allevatore e di sostenibilità alungo termine. (M.G.M.)*“Gastrointestinal nematode infections in adultdairy cattle: Impact on production, diagnosisand control” Charlier J, Höglund J, von Sam-son-Himmelstjerna G, Dorny P, Vercruysse J.Vet Parasitol. 2009 Apr 15. [Epub ahead ofprint] ■

Effetto di razza esistema diproduzione suiparametri di zoppianella bovina da latte

Uno studio ha valutato gli effetti deigenotipi delle vacche da latte Hol-stein-Friesian (HF) e Norvegesi (N)

sui parametri di zoppia nell'ambito di diversi si-stemi di produzione nel corso delle prime duelattazioni. Dopo il parto, le vacche HF (n = 39) eN (n = 45) venivano assegnate a uno di tre si-stemi di produzione (alto livello di concentrato,basso livello di concentrato ed erba). Gli animali

nutriti con alti e bassi livelli di concentrato veni-vano tenuti al coperto in un sistema rotazionalein modo che spendessero una simile quantitàdi tempo su pavimenti grigliati e in cemento. Glianimali nutriti con erba pascolavano dalla pri-mavera all'autunno in entrambi gli anni di stu-dio, affinché la maggior parte di essi pascolas-sero dalla fase picco a quella tardiva di lattazio-ne. Le condizioni del piede venivano registratein entrambi gli unghioni posteriori di ciascun a-nimale in quattro periodi di osservazione di o-gni lattazione, come segue: 1) da -8 a 70 giornidopo il parto, 2) da 71 a 150 giorni dopo il par-to, 3) da 151 a 225 giorni dopo il parto e 4) da226 a 364 giorni dopo il parto. Si registravano:lesioni della suola, erosioni del tallone, deviazio-ne assiale della parete, lunghezza della suoladell’unghione posteriore laterale destro (lun-ghezza dell’unghione), ampiezza del tallone de-stro e altezza dell’unghione posteriore lateraledestro, così come la presenza di dermatite di-gitale. Le vacche N avevano punteggi inferiori(migliori) per le lesioni della linea bianca e totalirispetto alle vacche HF. Gli animali nutriti con al-ti e bassi livelli di concentrato avevano punteggimigliori per le lesioni della suola e totali, rispettoagli animali nutriti con erba. Le vacche HF ave-vano punteggi di locomozione migliore rispettoalle vacche N. Si osservavano differenze asso-ciate alla razza e al sistema di produzione nellaconformazione dell’unghione, inclusa la lun-ghezza dell’unghione e l'ampiezza e altezza deltallone.La dermatite digitale era associata a un pun-teggio peggiore per le lesioni della suola e inte-ragiva con il sistema di produzione influenzan-do il punteggio delle lesioni della linea bianca equello delle erosioni del tallone. Lo studio mo-stra, concludono gli autori, che fattori genetici,ambientali e infettivi sono correlati alle malattiedel piede nella bovina da latte. (M.G.M)*“Effects of breed and production system onlameness parameters in dairy cattle” Baird LG,O'Connell NE, McCoy MA, Keady TW, Kilpa-trick DJ. J Dairy Sci. 2009 May; 92 (5): 2174-82. ■

Glicoconiugatiprostatici nellostallone e nel cavallocastrato

Uno studio ha determinato i glicoco-niugati secreti dall'epitelio prosta-tico dello stallone e del cavallo ca-

strato, utilizzando procedure istochimiche conlectina in associazione a digestione enzimaticae trattamenti di deglicosilazione. Inoltre, si uti-lizzavano anticorpi anti-5 e 13-16-citokeratinaper localizzare le cellule epiteliali basali. Nellostallone, l’istochimica con lectina identificava iseguenti zuccheri residui nella zona del Golgidelle cellule ghiandolari: alfa-Glu/Man, alfa-Fuce beta-Gal inclusi in oligosaccaridi O- e N-linked, così come beta-GalNAc, GlcNAc e al-fa-Gal, appartenenti a O-glicoproteine. Porzio-ni di beta-Gal e beta-GalNAc si notavano inol-tre in posizione subterminale di sialil-residui. Lelectine specifiche per l'acido sialico identifica-vano sequenze Neu-5Ac(alfa2,3-6)-beta-Gal oNeu5Ac (alfa2,6)-beta-GalNAc nelle glicopro-teine N- e O-legate. Le cellule ghiandolari pro-statiche del cavallo castrato esprimevano al-cune delle porzioni zuccherine riscontrate nellostallone, come alfa-Glu/Man, alfa-Gal e Glc-NAc, ma si notavano differenze significative. Inparticolare, beta-D-GalNAc si riscontrava sol-tanto in posizione subterminale all’acido siali-co, beta-D-Gal-(1-3)-D-GalNAc veniva riscon-trata nei glicani N-legati, mentre beta-D-Gal-(1-4)-D-GlcNAc e Neu5Acalfa2,6Gal/ GalNAcsi notavano solo nelle O-glicoproteine. Questirisultati indicano che la modalità di legame del-la lectina nelle cellule ghiandolari può esseremodificata degli ormoni sessuali. Non si riscon-trava una marcatura lectina-specifica delle cel-lule basali, né nello stallone né nel cavallo ca-strato, anche se sottoposti a immunocolora-zione con anticorpi specifici anti-citocheratina.Queste cellule si coloravano in maniera mag-giore nel cavallo castrato che nello stallone,suggerendo una sensibilità agli androgeni. Leglicomolecole identificate nelle secrezioni pro-statiche equine, concludono gli autori, posso-no contribuire al rimodellamento della superfi-cie spermatica che si verifica durante il transitoattraverso l'apparato genitale maschile e an-che dopo l'eiaculazione nel plasma seminale.Tali modificazioni possono essere importantiper la comprensione della fertilità dello stallo-ne. (M.G.M.)* “Expression of Prostate Glycoconjugates inthe Stallion and Castrated Horse” Parillo F,Mancuso R, Vullo C, Catone G. Reprod Dome-st Anim. 2009 Mar 28. [Epub ahead of print] ■

Nematodi gastrointestinali nelle bovine da latte: impatto sulla produzioneMonitoraggio delle infestazioni per concentrare i trattamenti negli allevamenti a rischio

laPROFESSIONE VETERINARIA 24 | 200912 Vet Journal www.vetjournal.it o

TUMORI SPONTANEI DEL CRICETO DOMESTICO

Uno studio ha descritto i tumorispontanei del criceto domestico.Sono state esaminate istologica-

mente 90 neoformazioni asportate da 85criceti (70 criceti siberiani e 15 criceti do-rati). Nei criceti siberiani si i-dentificavano 64 lesioni neo-plastiche e 11 non neoplasti-che, mentre 14 criceti doratipresentavano neoplasie eun soggetto una malattianon neoplastica. Il cricetosiberiano mostrava un'ele-vata prevalenza di malattieneoplastiche, similmente alcriceto siberiano di labora-torio. Quasi tutte le neoplasie erano tegu-mentarie, mentre i tumori ematopoieticierano le neoplasie più frequenti nel crice-to dorato. I più comuni tumori tegumen-tari del criceto siberiano erano tumorimammari, fibromi e papillomi atipici e u-

no spettro di tumori tegumentari non de-scritti nei criceti siberiani di laboratorio.La maggior parte dei tumori mammari siriscontrava nelle femmine, mentre tutti ifibromi atipici si osservavano nei maschi.

Nel criceto dorato, le neo-plasie più frequenti eranoplasmacitoma e linfoma. Ilbasso numero di criceti do-rati dello studio potrebbe ri-flettere la bassa prevalenzadi tumori spontanei osserva-ti nei criceti dorati di labora-torio. L’età media dei cricetiaffetti era pari a 19,8 mesi,quindi piuttosto avanzata. A

conoscenza degli autori, il presente è ilprimo ampio studio sui tumori del cricetodomestico. (M.G.M.)*“Spontaneous tumors in domestic ham-sters” Kondo H, Onuma M, Shibuya H, Sa-to T. Vet Pathol. 2008 Sep; 45(5): 674-80.

Page 13: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 24

E’ noto che i medici veteri-nari sono esposti a un ele-vato rischio di suicidio,con un tasso proporziona-le di mortalità circa quat-tro volte superiore a quel-

lo della popolazione generale e circa due vol-te superiore a quello delle altre professionisanitarie. Vi sono state numerose specula-zioni e poche ricerche empiriche circa i pos-sibili meccanismi sottostanti l'aumentato ri-schio di suicidio tra i veterinari. Uno studio havalutato il contributo della salute e del benes-sere mentale all'aumentato rischio di suicidio

attraverso un questionario rivolto a un ampiocampione stratificato di medici veterinari e-sercitanti nel Regno Unito. Il questionario èstato inviato per posta a 3200 medici veteri-nari inglesi. Sono stati valutati sintomi di an-sia e depressione, consumo di alcol, propo-siti suicidi, benessere mentale, percezionedelle caratteristiche psicosociali della profes-sione e interazione lavoro-casa. I questionarivalidi erano 1796, con un tasso di rispostadel 56,1%. Il profilo demografico e occupa-zionale dei rispondenti era rappresentativodella professione veterinaria inglese. La pre-valenza di “caseness” (la probabilità di esse-

re un “caso”, o identificazione clinica) (pun-teggio subscala HADS maggiore o uguale a8) per ansia, depressione e comorbilità di an-sia e depressione era pari rispettivamente a26,3, 5,8 e 4,5%. Il 5,4% dei rispondenti e-rano non bevitori, il 32,0% bevitori a bassorischio e 62,6% bevitori ad "alto rischio". Laprevalenza nei 12 mesi di pensieri suicidi eradel 21,3%. Rispetto alla popolazione gene-rale, concludono gli autori, il campione ripor-ta elevati livelli di ansia e di sintomi depressi-vi, maggiore prevalenza di pensieri suicidi nei12 mesi, caratteristiche psicosociali dellaprofessione sfavorevoli, soprattutto rispetto

alle richieste e al supporto manageriale, bas-so livello di benessere mentale e livelli supe-riori di interazioni lavoro-casa negative. Il gra-do di stress psicologico riportato suggerisceche il facile accesso e la conoscenza di pre-sidi letali non agiscono probabilmente da solinell'aumentare il rischio di suicidio tra i medi-ci veterinari.* “Cross-sectional study of mental health andwell-being and their associations in the UKveterinary profession.” David J Bartram1,Ghasem Yadegarfar, David S Baldwin. SocPsychiatry Psychiatr Epidemiol. March2009;0(0) ■

Suicidi non collegati all’accesso ai farmaci

laPROFESSIONE VETERINARIA 24 | 2009 Attualità scientifica Vet Journal 13o

Tra i medici veterinari si registraun'elevata prevalenza di infortuni,ma gli studi che descrivono i fatto-

ri associati a tali eventi sono limitati. Unostudio ha analizzato le caratteristichedegli infortuni gravi e l'utilizzo di misuredi sicurezza al momento dell'infortuniotra i veterinari australiani.Sono stati valutati 2188 infortuni signifi-cativi. Questi ultimi si verificavano piùfrequentemente in azienda (55%) ed era-no associati allo svolgimento di procedu-re cliniche (37%) e alla visita e movimen-tazione degli animali (37%). La sede piùfrequentemente coinvolta era la mano(33%). Le lesioni alla testa e al viso costi-tuivano il 15% di tutti gli infortuni. Le le-sioni più frequenti erano ferite aperte(36%), fratture e dislocazioni (27%) econtusioni dei tessuti molli (12%). Eranosegnalate 63 lesioni intracraniche e 19amputazioni traumatiche. I più frequenti meccanismi di infortunioerano morsi, calci o attacchi, contattocon l'animale e tagli o graffi. I principalifattori riportati in associazione gli infor-tuni erano bovini (22%), cavalli (21%), ca-ni (20%) e gatti (8%). Il 55% dei veterinaririportava l'utilizzo di misure di sicurezzaal momento dell'infortunio. I medici veterinari, concludono gli autori,sono una categoria a elevato rischio diinfortuni significativi associati al contat-to con gli animali. L'utilizzo da parte deiveterinari delle misure di sicurezza e laloro efficacia appaiono meno che ottima-li. Ulteriori sforzi per la prevenzione degliinfortuni dovrebbero includere lo svilup-po e l'implementazione di pratiche di ma-nipolazione e misure di prevenzione piùsicure. (M.G.M.)*“Significant injuries in Australian veteri-narians and use of safety precautions”Lucas M, Day L, Shirangi A, Fritschi L.Occup Med (Lond). 2009 May 25. [Epubahead of print]

INFORTUNI E MISURE DI SICUREZZA

TRA I VETERINARI

Page 14: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 24

di OSCAR GRAZIOLIMedico Veterinario, Reggio Emilia

Nel linguaggio parlato ecolorito si dice che lafaccenda ha sollevato uncasino che mezzo basta-va. Mi riferisco alla lo-candina sulla sterilizza-

zione della LAV con patrocinio dell’ANMVI e

della FNOVI, inviata ai veterinari, suppongoperché fosse esposta nelle sale d’aspetto.Premetto che non l’ho esposta, non perchéfossi in disaccordo con il suo meritevole in-tento, ma per come è stata formulata. Sulleliste telematiche poi, soprattutto ad opera deicolleghi comportamentalisti (e poi dicono de-gli anestesisti) la temperatura si è impennatae le tastiere sono diventate bollenti. In effettisono due i punti che hanno sollevato le mag-

giori critiche: prima di tutto quel se non vienesterilizzato può andare incontro a malattieanche mortali effettivamente è un po’ troppoterrorizzante e anche sbagliato concettual-mente. Anche un cane sterilizzato può anda-re incontro a malattie mortali. Il fatto poi cheun cane non sterilizzato possa mettere almondo una dinastia (ma chi ha scelto questotermine?) di 70.000 cuccioli (o eredi?) randa-gi, obbiettivamente è fuori di ogni ragionevo-

le previsione, anche lo si volesse fare con in-seminazione artificiale e uteri in affitto. Poi,d’accordo che, vista la situazione drammati-ca del randagismo, non si debba andar tan-to per il sottile, ma neanche colpevolizzare iclienti che entrano in sala d’aspetto è unabuona idea. Mi piacerebbe sapere che nepensano i colleghi che si occupano del prac-tice management.Vero è che il problema sociale, con i relativirisvolti etici ed economici, dei canili sovraffol-lati da animali abbandonati presenta aspettidi rilevanza tale da muovere persino coschemafiose ad occuparsi di quello che è divenu-to un interessante business: migliaia di cani,confinati in rifugi lager, spesso abusivi, edifi-cati con strutture fatiscenti, senza cure me-diche, con un'alimentazione a "pane e ac-qua" fanno guadagnare cifre non trascurabiliattraverso le sovvenzioni che amministratoricompiacenti (talvolta proprietari dei canilistessi) erogano attingendoli da tesori, teso-rucci e tesoretti accumulati attraverso le tas-se di chi lavora. Su questo credo non ci pio-va, come non piove sul fatto che la piaga delrandagismo non si risolve costruendo o am-pliando i canili, ma proprio con campagne disterilizzazione massicce e capillari, oltre ov-viamente all’educazione dei proprietari (la co-sa più difficile in assoluto). La sterilizzazionedi cani e gatti senza proprietario sarebbecompito del servizio veterinario pubblico, maben sappiamo i ritardi o il totale fallimento diintere regioni (come peraltro accade per l’a-nagrafe canina) e il loro ostinato zelo, degnodi miglior causa, a evitare l’apertura di con-venzioni con la capillarità delle strutture vete-rinarie private presenti sul territorio.Ottima idea, dunque l’invito alla sterilizzazione,ma discutibile realizzazione dell’iniziativa. ■

Locandine drammatichequanto il randagismo

laPROFESSIONE VETERINARIA 24 | 200914 L’opinione Sterilizzazioni

Grazie ad un accordo fra @nmvi Oggi

e Libero, gli articoli scritti dal Collega

Oscar Grazioli per il quotidiano di

Vittorio Feltri sono disponibili on line.

@nmvi Oggi pubblica regolarmente gli

articoli dopo le ore 12.00.

La rubrica LiberOscar li mantiene in

archivio per la consultazione.

@nmvi Oggi ringrazia

Oscar Grazioli.

www.anmvioggi.it

cerca informatore per Roma città,

con residenza all’interno del GRA. Inviare CV a

[email protected]

Page 15: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 24

laPROFESSIONE VETERINARIA 24 | 2009 Post-laurea Riflessioni 15

di ANTONIO MAFREDI

Se anni fa qualcuno, ha pen-sato di chiamare, sia pure i-ronicamente, la nostra se-de: "Università di Cremo-na", qualche motivo reale cisarà pure. Ricordiamo solo

qualche numero riferito al 2008 per dare un'i-dea dell'attività che si svolge ogni anno pressoPalazzo Trecchi. Più di 6000 veterinari hannoavuto modo di partecipare ad un evento forma-tivo o di aggiornamento. Le iniziative proposte,tutte accreditate ECM, sono state circa 90. I te-mi trattati: sostanzialmente tutti. Numerose le i-niziative su argomenti di medicina degli animalida compagnia, dalla medicina interna alla chi-rurgia, dalla medicina felina all'oncologia, equelle riferite agli animali non convenzionali: uc-celli, mammiferi, rettili, pesci, ecc. ma si è par-lato anche di animali da reddito, di cavalli, dimedicina pubblica, di animali per la ricerca,ecc. Basti pensare alle numerose sigle delle as-sociazioni che fanno riferimento a PalazzoTrecchi per la propria attività, per rendersi con-to dell'ampia gamma di proposte che vengonoofferte ai veterinari in questa sede; proviamo adelencarle: AIVEMP, SCIVAC, SIVAE, SIVAL, SI-VAR, SIVE. Alcune di queste hanno poi com-missioni di studio su vari argomenti, come laSIVAR, o società specialistiche come la SIVE(3) o la SCIVAC (20). Per la SCIVAC il prossimoanno ne partono tre nuove: la SIGAV, SIATAV eSIMUTIV. Mentre per la SIVE le società si limi-tano a riproduzione, ortopedia e podologia,nella SCIVAC spaziano su tutti i temi della me-dicina del cane e del gatto: chirurgia, odonto-stomatologia, dermatologia, oftalmologia, car-diologia, ecc. Ovviamente per poter svolgereun'attività così vasta di corsi, incontri di società

specialistiche, seminari, tavole rotonde, con-gressi, ecc. Palazzo Trecchi ha una struttura a-deguata. Nei nostri spazi, oltre 1400 metri qua-dri, disponiamo non solo di uffici, sale riunioni,biblioteca, ecc. ma anche di tre sale: Aula Gra-dellini, per la formazione frontale, che può ospi-tare sino a 60 persone, con impianto di tradu-zione simultanea, Aula Didattica per la partepratica con tutte le attrezzature necessarie, edinfine l'Aula Violini per la didattica interattiva con25 computer interconnessi fra loro e predispo-sti per tutti i collegamenti esterni.A seconda delle nostre necessità vengono poiutilizzate altre sale del Palazzo: Galleria(180/200 posti), Teatro (100/120 posti) e Oro(60/70 posti). È disponibile anche la Palazzinasul giardino con due sale da circa 50 posti l'u-na. Quando serve una sala con maggiore ca-pienza a fianco di Palazzo Trecchi si trova Pa-lazzo Cittanova, del Comune, che dispone diuna sala di circa 360 posti.Le sale quindi non mancano e sono in grado diospitare ogni tipo di evento. All'interno della nostra struttura si trova ancheuna biblioteca con tutti i testi in italiano o in in-glese pubblicati negli ultimi anni e numerose ri-viste italiane e straniere a disposizione dei ve-terinari che possono anche aquistare i testi diloro interesse a prezzi particolari. In bibliotecasono disponibili anche computer che permet-tono collegamenti con Pub Med e Cab Ab-stract per ogni ricerca bibliografica.Proprio in questi giorni stiamo sperimentandoun nuovo sistema di video conferenza che cipermetterà da qualsiasi sala utilizzata di tra-smettere l'avvenimento online rendendolo di-sponibile per tutti quanti vorranno seguirlo dacasa in computer.Molte delle nostre iniziative sono proposte a li-vello internazionale ed alcuni dei corsi avanzati

vedono già una forte presenza di veterinaristranieri. Nel mese di maggio, nell'ambito delprogetto ANMVI International/Regione Lom-bardia, abbiamo avuto ospiti 25 veterinari pro-venienti da alcuni paesi dell'Est Europa: Rus-sia, Bielorussia, Polonia, Ungheria, Rep. Slo-vacca ed Estonia.In questo palazzo ha sede anche la FSA (Fon-dazione Salute Animale) che svolge una impor-tante attività per il controllo delle malattie eredi-tarie del cane e del gatto."Università di Cremona", quindi? Noi crediamonella qualità delle proposte, siamo convinti chei veterinari che vengono a Cremona non pos-sano trovare niente di meglio e siano soddisfat-ti delle nostre iniziative. Questo ci ha permessodi continuare negli anni a crescere come nu-meri e come qualità senza dover mai fare sven-dite o 3x2 che non appartengono alla nostralogica e che riteniamo siano sempre irrispetto-se dei veterinari nella loro qualifica e professio-nalità. Palazzo Trecchi è inoltre anche la sededell'ANMVI e quindi riferimento di tutte le asso-ciazioni, anche regionali o provinciali, federatea questa associazione. In questo Palazzo vi èla redazione del settimanale Professione Vete-rinaria (17mila copie) e del quotidiano online

dell'ANMVI, @nmviOggi, inviato ogni giorno apiù di 16mila email di veterinari. Un grande sfor-zo di informazione, quindi, non solo scientifico.Ed è sempre a Palazzo Trecchi che vengonoproposti i corsi dell'ANMVI per la 626, prontosoccorso, antincendio, le giornate di PracticeManagement, ecc. È nelle sale di questo Pa-lazzo che l'ANMVI ha avuto occasione di ospi-tare Ministri, Sottosegretari, Senatori, Deputati,Parlamentari europei, esponenti importanti del-le istituzioni regionali e locali, dirigenti dei Mini-steri o di organismi internazionali, ecc. In questiincontri l'ANMVI ha presentato la situazionedella veterinaria italiana illustrando esigenze erichieste e chiedendo interventi a sostegno odifesa della categoria, incontri che si sonosempre conclusi con promesse, spesso nonmantenute, ma a volte qualche passo avantiserio e concreto è stato fatto.Non vi è dubbio quindi che Palazzo Trecchi siala casa dei veterinari italiani. ■

Palazzo Trecchi: la casa deiveterinari italiani, e non solo!Nel 2008 a Cremona più di 6000 veterinari italiani e stranieri sono venuti a Palazzo Trecchi per il loro aggiornamento

Palazzo Trecchi

Aula Didattica

Aula Didattica

Sala GalleriaSala Teatro

Page 16: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 24

Invalidità, positivo riscontrodell’Enpav

Con la presente voglio ringraziarviper l'appoggio dato alla mia notadi riforma (Professione Veterina-

ria, n. 19, ndr). Vi ringrazio anche per le parole di solidarietàespresse nel commento della mia nota, do-ve avete colto il mio intento. Grazie. Sono felicissimo del positivo riscontro daparte dell’Ente anche se solo al 50%.

Dott. Giuseppe Rosato

Caro Collega, per richiamare brevemente achi ci legge la questione, ricordo che avevi ri-

volto un “appello agli organi decisionali di ri-vedere gli obblighi del pagamento dei contri-buti minimi dei pensionati di invalidità rispet-to alla propria fascia di appartenenza”. La tuarichiesta era fin troppo giusta, tanto da ren-dere impossibile un sostegno da parte nostrae, come vedi, anche un intervento adeguatoda parte del nostro Ente di previdenza. Lariforma della nostra pensione, che abbiamopubblicato sui numeri scorsi, è molto impor-tante anche per gli aspetti assistenziali e disostegno a tutti i veterinari, sia per condizio-ne anagrafica che professionale. Permettimidi cogliere questa occasione per ricordareche per quanto riguarda la pensione di invali-dità, l'importo della prestazione, attualmentepari al 70%, sale all'80%. Inoltre, sotto il pro-filo degli obblighi contributivi in capo a que-

sta categoria di pensionati, è previsto che ilcontributo soggettivo minimo sia dovuto nel-la misura del 50% e non più per la misura in-tera. Colgo l’occasione per invitare tutti i Col-leghi a prendere visione delle novità introdot-te dalla riforma della previdenza veterinaria.Altri interventi di modifica riguardano le age-volazioni per i giovani che si iscrivono per laprima volta all'Ente prima del compimentodei 32 anni di età. Ad essi non verrà richiestoalcun versamento contributivo nel loro primoanno di iscrizione e per il secondo anno ver-seranno il 33% del dovuto, il 50% nel terzo equarto anno. È importante, anche alla lucedella crisi, riconoscere lo sforzo del nostroEnte pensionistico per conciliare stabilità eremuneratività senza penalizzare nessuno.Un caro saluto Carlo Scotti

laPROFESSIONE VETERINARIA 24 | 200916 Lettere al Direttore @

“Dentro ai professionisti c'è la migliorcultura professionale di questo Paese:

abbiate la capacità di ridisegnare la vostraposizione”.

Renato BrunettaMinistro della Funzione Pubblica

A.V.M.Federata ANMVI

con il patrocinio dell’ordine dei med. vet. di Modena

Seminario di Oftalmologia Felina

Nell’occhio del gatto:quello che è bene

sapere sulle malattieoculari dei felini

Modena, 4 Ottobre 2009

RELATOREDr. C. Peruccio

PROGRAMMA

09.00-09.30 Particolarità sullafunzione visiva del gatto

09.30-10.30 Le più frequenti malattiedel segmento anterioredell’occhio del gatto(prima parte)

10.30-11.00 Coffee break 11.00-12.30 Le più frequenti malattie

del segmento anterioredell’occhio del gatto(seconda parte)

12.30-13.00 Discussione13.00-14.30 PAUSA PRANZO14.30-15.45 Le più frequenti malattie

del segmento posterioredell’occhio del gatto(prima parte)

15.45-16.15 Coffee break16.15-17.30 Le più frequenti malattie

del segmento posterioredell’occhio del gatto(seconda parte)

17.30-18.00 Discussione

ISCRIZIONE

L’iscrizione può avvenire tramite e-mail,all’indirizzo [email protected], odirettamente nella sede dell’evento.Le quote di partecipazione sono leseguenti:• Soci AVM in regola iscrizione 2009:

GRATUITO• Non soci AVM, iscritti Ordine di MO:

€ 10,00• Non soci AVM, NON iscritti Ordine

di MO: € 40,00 (l’iscrizione dà diritto apartecipare gratuitamente alle altreiniziative organizzate da AVM perl’anno 2009).

Page 17: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 24

Irisultati di un recente studio di sti-molazione di risposta immunologi-ca hanno mostrato la capacità delvaccino Fort Dodge contro l’in-fluenza equina Duvaxyn® IE-T Plusdi fornire protezione incrociata

contro il ceppo A/equi-2/Sydney/07 (H3N8)due settimane dopo una vaccinazione prima-ria costituita da due dosi. Questo ceppo èstato responsabile di un’epidemia di influen-za equina dalle conseguenze economiche di-sastrose, verificatasi in Australia nell’agostodel 2007. Duvaxyn® IE-T Plus è un vaccino a virus interoinattivato contro l’influenza equina, con l’ag-giunta di un adiuvante a base acquosa. In unrecente meeting dell’OMS sui vaccini umani(Organizzazione Mondiale della Sanità - WHO:World Health Organization), studiosi della ma-teria hanno espresso l’opinione che i vaccini a

virus intero abbiano la capacità di indurre unarisposta più forte e su una base più ampia neiconfronti dei ceppi influenzali in circolazioneche non i vaccini a subunità, questo a causadella presenza della serie completa di protei-ne virali presenti nel vaccino*.Lo studio, condotto dall’Animal Health Trust,ha coinvolto due gruppi di cavalli sieronega-tivi all’EIV (Virus dell’Influenza Equina). Al pri-mo gruppo, costituito da sette cavalli vacci-nati, sono state somministrate due dosi diDuvaxyn® IE-T Plus, a 28 giorni di distanzauna dall’altra e quindi sono stati esposti alceppo virale A/equi-2/Sydney/07 (H3N8) 14giorni dopo la seconda vaccinazione. Il se-condo gruppo di cavalli, non vaccinati, è sta-to esposto al ceppo virale nello stesso mo-mento. Duvaxyn® IE-T Plus ha determinatouna riduzione statisticamente significativa siadei segni clinici della malattia che della diffu-

sione virale. Helen Barnes, Business Manager Equini FortDodge EMEA (Europa, Medio Oriente ed A-frica) ha commentato: “I risultati di questostudio di stimolazione di risposta immunolo-gica garantiscono ai proprietari che i cavallivaccinati con Duvaxyn risultano protetti con-tro i ceppi di influenza equina in circolazione,compreso il ceppo Sydney che si è dimostra-to veramente dannoso”. “Dato che i vantaggi offerti dalla tecnologia avirus intero sono ormai sempre più diffusa-mente riconosciuti, la popolarità di vaccinibasati su questa tecnologia è tornata a cre-scere, specialmente per combattere i perico-li di una potenziale pandemia”. “Tutta la gamma di vaccini equini Duvaxyn,compreso il Duvaxyn® WNV contro il virusWest Nile, che ha ottenuto di recente l’auto-rizzazione alla vendita, è basata sul principio

del virus intero e siamo fermamente convintiche questi vaccini offrano un livello di prote-zione ampio e consistente.”.* Dati relativi al meeting: terzo meeting del-l’OMS sulla valutazione in test clinici di vacci-ni prototipo contro una pandemia influenza-le, 15-16 Febbraio 2007, OMS, Ginevra. ■

PROSSIMI AGGIORNAMENTI SCIENTIFICI SCIVACPer informazioni: Segreteria SCIVAC - Paola Gambarotti - Tel. 0372/403508 - Fax 0372/403512 - E-mail: [email protected] - www.scivac.it

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Mario Caniatti, Med Vet, Dipl ECVCP, MilanoCarlo Masserdotti, Med Vet, Dipl ECVCP, Brescia

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DIRETTOREDea Bonello, Med Vet, SRV, PhD, Dipl EVDC, Torino

RELATORI ED ISTRUTTORIDea Bonello, Med Vet, SRV, PhD, Dipl EVDC, TorinoAlessandro De Simoi, Med Vet, Dipl EVDC, Feltre

Margherita Gracis, Med Vet, Dipl AVDC, Dipl EVDC,Milano

Bonnie Miller, Registered Dental Hygienist, Philadelphia(USA)

Mirko Radice, Med Vet, Palazzolo Milanese (MI)Paolo Squarzoni, Med Vet, Molinella (BO)

ISCRIZIONEPartecipazione a numero chiuso (24)

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I risultati di uno studio mostrano che ilDuvaxyn IE-T Plus fornisce protezioneincrociata contro il ceppo virale Sydney/07dell’influenza equina

laPROFESSIONE VETERINARIA 24 | 2009 Dalle Aziende 17▲

Page 18: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 24

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Veterinari e operatori del settore

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Chiuso in stampa il 29 giugno 2009

laVETERINARIAPROFESSIONE

Questo periodico è associatoall’Unione Stampa Periodica Italiana Questo periodico è associatoall’Unione Stampa Periodica Italiana

laPROFESSIONE VETERINARIA 24 | 200918 Calendario attività Dal 12 settembre al 18 ottobre

2. La sterilizzazione precoce della coniglia ci consente:

a di trovare meno grasso in cavità addo-minale

b di eseguire solo l'ovariectomia

c di eseguire una ovarioisterectomia intempi più brevi

d di utilizzare meno anestesia gassosa

e di correre meno rischi anche senza l'uso di analgesici QUIZ 1Risposta corretta: a)

Problemi urogenitali neglianimali esotici, Incontro SIVAE

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mazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

20 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC TOSCANA L’ESAME ENDOSCOPICO IN GASTROENTEROLOGIA E PNEUMOLOGIA - ECM: Richiesto Accreditamento -

Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail:[email protected]

20 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC BASILICATA LA RADIOLOGIA DALLA A ALLA D (DIAGNOSI) - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica

Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

22 - 25 SETITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 2° IT. ANESTESIA: III PARTE - ANESTESIA NELLE SPECIALITÀ - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trec-

chi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +390372 403508 - E-mail: [email protected]

24 SETSEMINARIO SIVE IN COLLABORAZIONE LE PATOLOGIE DELLA REGIONE METACARPALE PROSSIMALE NEL CAVALLO DA ENDURANCE - Assisi, CON SISTEMA EVENTI Grand Hotel Assisi - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel.

+39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

25 - 27 SETCORSO SCIVAC SICILIA - CORSO REGIONALE DI DERMATOLOGIA - Ragusa - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informa-

zioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

26 - 27 SETINCONTRO SIONCOV CHEMIOTERAPIA - Centro Studi SCIVAC - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per

informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

26 - 27 SETINCONTRO SICARV / SIARMUV QUALI LIMITI PER L’ANESTESIA DI UN PAZIENTE CARDIOPATICO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via

Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. SpecialisticheSCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

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Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

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ni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

27 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNA LA VISITA CLINICA E LA MEDICINA COMPORTAMENTALE - Jolly Hotel - Castenaso (BO) - Via Villanova 29/8

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27 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC TRENTINO A. ADIGE DIAGNOSI E PREVENZIONE DELLA FIP - Trento - Via V. Zambra, 36 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per IN COLLABORAZIONE CON ORDINE DEI MEDICI informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail:VETERINARI DI TRENTO [email protected]

27 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC UMBRIA CRONIC KIDNEY DISEASE E STADIAZIONE IRIS: NEFROPATIA CRONICA NEL CANE E NEL GATTO - Pe-

rugia - Facoltà di Medicina Veterinaria - Via San Costanzo 4 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni:Monica Borghisani - Segr. Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

28 SETCORSO SIVE NEUROLOGIA - Ozzano Emilia (BO) - Facoltà di Medicina Veterinaria - ECM: Richiesto Accreditamento - Per

informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

30 SET - 2 OTTITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 2° IT. CARDIOLOGIA: I PARTE - FISIOPATOLOGIA CARDIOVASCOLARE E APPROCCIO CLINICO - Centro

Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti -Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

30 SET - 2 OTTCORSO AIVEMP IN COLLABORAZIONE FOOD SAFETY: ANIMAL FEED IMPACT ON HUMAN HEALTH. RIFLESSI DELL’ALIMENTAZIONE ANIMALE CON REGIONE LOMBARDIA SULLA SALUTE UMANA. - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Ac-

creditamento - Per info: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected]

3 - 4 OTTSEMINARIO SCIVAC IN COLLABORAZIONE DAY-HOSPITAL, DEGENZA E TERAPIA INTENSIVA NEL PAZIENTE FELINO: QUANDO L’OSPEDALIZZA-CON SIMEF E SINUV ZIONE È UNA NECESSITÀ - Crowne Plaza, Via Po 197 - Padova - ECM: Richiesto Accreditamento - Per infor-

mazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

4 OTTINCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC LIGURIA IL CONIGLIO DA COMPAGNIA - “Sala Quadrivium” Genova - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazio-

ni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: [email protected]

4 OTTINCONTRO REGIONALE SCIVAC CAMPANIA IL CAMPO CHIRURGICO COME UN VIDEOGAME: LA CHIRURGIA MINIINVASIVA - ECM: Richiesto Accredi-

tamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506- E-mail: [email protected]

4 OTTINCONTRO REGIONALE SCIVAC SICILIA LA RADIOLOGIA DALLA A ALLA D (DIAGNOSI) - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica

Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

4 OTTINCONTRO REGIONALE SCIVAC MARCHE PATOLOGIE TRAUMATICHE DELLO SCHELETRO APPENDICOLARE - Hotel Sporting - Ancona - Via Flami-

nia 220 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regio-nali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

10 - 11 OTTINCONTRO SIMVENCO INCONTRI DI OMEOPATIA VETERINARIA. MATERIA MEDICA DEI LATTI SPERIMENTATI IN OMEOPATIA E

LORO APPLICAZIONI CLINICHE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accredi-tamento - Per info: Erika Taravella - Segr. Soc. Spec. SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

10 - 11 OTTINCONTRO SIODOV ARGOMENTI DI PATOLOGIA ORALE - II PARTE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Ri-

chiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +390372 403509 - E-mail: [email protected]

11 OTTINCONTRO SIGAV INCONTRO SIGAV_AGGIORNAMENTI SULLE PRINCIPALI PATOLOGIE EPATICHE DEL CANE E DEL GAT-

TO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: ErikaTaravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

11 OTTINCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA CHIRURGIA PLASTICA E RICOSTRUTTIVA - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Bor-

ghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

14 - 16 OTTITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 2° IT. ORTOPEDIA: V PARTE - CHIRURGIA ARTICOLARE E PERIARTICOLARE - Centro Studi SCIVAC, Cre-

mona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCI-VAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

16 - 18 OTTCONGRESSO NAZIONALE SCIVAC 63° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC - TRAUMATOLOGIA DEI TESSUTI MOLLI - Centro Affari E Conve-

gni, Arezzo - Via Lazzaro Spallanzani - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti -Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

17 - 18 OTTSEMINARIO SIVAE ECOGRAFIA NEGLI ANIMALI ESOTICI - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Ri-

chiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail:[email protected]

1. Quale pannello ematologico di base suggeri-reste per la valutazione della funzionalità renalein un’iguana verde?

a Proteine totali, Ca, P, SP(coefficien-te di solubilità), CPK, Ac. Urico edAST

b Creatinina, Urea, AST ed acido Uri-co

c Ca, P, SP (coefficiente di solubilità),Creatinina, Urea

d Rapporto Creatinina/Urea, Ca e P

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