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Programma Comunale per l'individuazione delle microaree familiari Rom e Sinti Relazione Illustrativa Norme di attuazione Cartografia Rapporto ambientale preliminare DOCUMENTO FIRMATO DIGITALMENTE testo approvato ottobre 2017

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Programma Comunale per l'individuazione delle microaree familiari Rom e Sinti

Relazione IllustrativaNorme di attuazioneCartografiaRapporto ambientale preliminare

DOCUMENTO FIRMATO DIGITALMENTE

testo approvatoottobre 2017

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Progettazione a cura del Settore Piani e Progetti Urbanistici, U.I.Gestione urbanisticaFrancesco Evangelisti, Claudio Bolzon, Maria Grazia Fini, Claudia Nicodemo

Supporto giuridico-amministrativo a cura dell'Ufficio di Coordinamento Giuridico - DipartimentoRiqualificazione UrbanaSilvia Silvagni

Contributi settoriali:Area Benessere di ComunitàMaria Adele Mimmi, Monica BrandoliSettore Edilizia e PatrimonioRaffaela Bruni, Fabio Andreon, Carlo Casagrande, Mauro Muzzi Settore Mobilità sostenibile e InfrastruttureCleto Carlini, Paolo IlliceSettore Ambiente e EnergiaRoberto Diolaiti, Lara Dal Pozzo, Giovanni Fini, Paola VitaSettore Servizi per l'EdiliziaGiancarlo Pinto

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INDICE

1 RELAZIONE ILLUSTRATIVA...............................................91.1 Natura e obiettivi................................................................................................91.2 Procedimento di approvazione, contenuti e durata.......................................101.3 Individuazione delle microaree comunali.......................................................10

2 NORME DI ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA.......................172.1 Parametri urbanistici edilizi.............................................................................172.2 Prescrizioni particolari.....................................................................................18

3 CARTOGRAFIA...............................................................213.1 Localizzazione delle microaree comunali.......................................................213.2 Schede identificative delle microaree.............................................................21

4 RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE ...........................29

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RELAZIONE ILLUSTRATIVA

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RELAZIONE ILLUSTRATIVA

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1 RELAZIONE ILLUSTRATIVA

1.1 Natura e obiettivi

Il Programma per l'individuazione delle microaree familiari destinate allapopolazione Sinta e Rom nasce dall'esigenza di superamento graduale dellegrandi aree di sosta, istituite e disciplinate dalla Lr 47/1988 e considerate ormaiun ostacolo ai processi di integrazione che la nuova strategia regionaleindividua nella Lr 11/2015 in ottemperanza alla programmazione nazionale ealle disposizioni comunitarie in materia.Tale legge ha tra le sue finalità il superamento delle aree che per le lorocaratteristiche sono fonte di disagio per la cittadinanza, e di esclusione socialeper chi vi risiede, attraverso una pluralità di soluzioni fra le quali sono incluseappunto le microaree familiari pubbliche e private.La legge definisce gli ambiti territoriali non idonei all'inserimento dellemicroaree in quanto incompatibili con la stabile permanenza delle persone, diseguito richiamati:

– Ambiti interessati da rischi naturali (di cui all'art. A-2 dell'Allegato alla Lr20/2000);

– Zone interessate da stabilimenti a rischio di incidente rilevante (di cuiall'art. A-3 bis dell'Allegato alla Lr 20/2000);

– Aree produttive, ivi comprese quelle qualificate come areeecologicamente attrezzate (di cui agli artt. A-13 e A-14 dell'Allegato allaLr 20/2000)

– Poli funzionali (di cui all'art. A-15 dell'Allegato alla Lr 20/2000).Stabilisce inoltre che l'individuazione delle aree idonee non comporta modificadella destinazione urbanistica delle stesse e pone quindi i presupposti perfavorire l'inserimento di un uso speciale e temporaneo destinato a permaneresolo fintanto che i nuclei familiari interessati non possano transitare versoforme abitative convenzionali.La disciplina tecnica per la realizzazione di tali soluzioni abitative leggere etemporanee è demandata alla “Direttiva sui requisiti delle microaree familiari inattuazione dell'art. 3 Lr 11/2015” approvata dalla Giunta Regionale condeliberazione n. 43 del 25/01/2016, che definisce i requisiti urbanistici ed ediliziminimi delle aree e i criteri per la loro localizzazione sul territorio.La disciplina tecnica per la realizzazione di tali soluzioni abitative è demandataalla “Direttiva sui requisiti delle microaree familiari in attuazione dell'art. 3 Lr11/2015” approvata dalla Giunta Regionale con deliberazione n. 43 del 25gennaio 2016, che definisce i requisiti urbanistici ed edilizi minimi delle aree e icriteri per la loro localizzazione sul territorio.Il presente programma assume come obiettivo specifico l'individuazione di duemicroaree pubbliche che dovranno contribuire in tempi brevi al superamentodel campo di via Erbosa (Quartiere Navile), che presenta i maggiori problemi ditipo manutentivo e impiantistico ed è interessato dalla presenza di unelettrodotto.

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La microarea pubblica di via Shakespeare individuata con la precedenteversione approvata dalla Giunta Comunale con OdG n. 222 del 12 luglio 2016non è più inclusa nel presente programma perché l'insieme dei vincoli postidalla presenza di un elettrodotto e dalla prossima realizzazione di una vasca diaccumulo HERA a servizio del depuratore rendono inopportuna la suacollocazione.

1.2. Procedimento di approvazione, contenuti e durata

Il presente programma è approvato dal Consiglio Comunale ai sensi dell'art. 42,comma 2 lettera b) del D.lgs 267/2000 ed è composto dai seguenti elaborati:

— Relazione Illustrativa/Norme di Attuazione/Cartografia unica— Rapporto preliminare di valutazione ambientale

Prima della sua approvazione, la bozza di documento, unitamente al rapportopreliminare, è stata oggetto di valutazione ai sensi dell'art. 12 del D.lgs 152/2006presso il competente servizio regionale in merito alla necessità o meno disottoporre il programma a Vas in ragione del livello degli effetti ambientali eterritoriali da esso indotti. Il Servizio Regionale competente, acquisiti i pareri delle autorità ambientalicompetenti, ha ritenuto di escludere il programma dal procedimento di VAS “inquanto non si ravvisano rilevanti effetti negativi significativi sull'ambiente (anchein considerazione del carattere estremamente localizzato delle stesse)”, con lecondizioni riportate nella determina della Regione n. 15183 del 28 settembre2017.Il programma entra in vigore a partire dalla data di esecutività della delibera diapprovazione del Consiglio e termina la sua efficacia alla fine dei successivi 5anni.Entro tale termine è obbligo dell'amministrazione verificare il programmaconfermando eventualmente la necessità di mantenere la permanenza dellemicroaree in cui risultassero insediati nuclei che non possono ancora transitareverso le altre soluzioni abitative indicate dalla Lr 11/2015.

1.3. Individuazione delle microaree comunali

Le aree idonee a ospitare parte delle famiglie attualmente residenti nel campodi via Erbosa sono state individuate attraverso approfondita ricognizione deldemanio comunale, fra quelle di proprietà pubblica, di ampiezza sufficiente acontenere il lotto in grado di garantire la permanenza di 15 persone, e nonincompatibili con la permanenza stabile delle persone ai sensi dell'art. 3 comma2 della Lr 11/2015. In considerazione dei limiti imposti dalla legge sono stateconsiderate anche le distanze dalle fonti di pericolo e inquinamento, nonché gliobiettivi indicati in termini di sicurezza e igiene.

Una seconda fase di verifica ha riguardato le condizioni di accessibilità einfrastrutturazione del contesto in cui sono inserite, al fine di selezionare quelle

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che consentiranno minori costi di allacciamento alle reti e un miglior accesso altrasporto pubblico locale, e quindi ai servizi, per le famiglie che vi risiederanno.Le due microaree pubbliche, che saranno attrezzate dal Comune per ospitaretemporaneamente i moduli abitativi realizzati o trasportati dai nucleiassegnatari, sono di seguito sinteticamente descritte:

Via della Selva Pescarola (1) – Quartiere Navile1. Inquadramento urbanistico. L'area è classificata dal PSC nel territorio urbanostrutturato, più precisamente nell'ambito pianificato consolidato perinfrastrutture n.46.2.Vincoli e tutele.

Tutela Risorse idriche e assetto idrogeologico:

— Zone di protezione delle acque sotterranee nel territorio pedecollinare edi pianura - Aree di ricarica tipo B

Tutela Testimonianze storiche e archeologiche:

— Zone a bassa potenzialità archeologicaVincolo Infrastrutture per la navigazione aerea:

— Superfici di delimitazione degli ostacoli - Superficie di transizione –Pendenza 1:7

— Ostacoli alla navigazione aerea - Aree interessate da superfici didelimitazione degli ostacoli a quota variabile (Allegato A)

— Pericoli per la navigazione aerea - Tipologia 1 (Tav. PC01A)

— Pericoli per la navigazione aerea - Tipologia 2 (Tav. PC01A)

— Pericoli per la navigazione aerea - Tipologia 3 - Limiti sorgenti laserproiettori (Tav. PC01B)

— Pericoli per la navigazione aerea - Tipologia 4a - Impianti eolici - Area diincompatibilità assoluta (Tav. PC01C)

— Limite della zonizzazione acustica dell'intorno aeroportuale— Vincolo Elettromagnetismo:

— Emittenza radio/televisiva - Area di divieto di localizzazione impianti

3. Accessibilità.

Il lotto, situato all'interno del perimetro centro abitato e distante circa 500 metridal TPL, ha affaccio su strada pubblica attualmente in fase di riqualificazione daRFI/Italferr; a lavori ultimati, sarà presente un percorso su marciapiede conpresenza di attraversamento pedonale.4. Infrastrutturazione.

La microarea, attrezzata dal Comune, sarà allacciata alle reti elettrica epotabile.

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Gli scariche delle acque reflue saranno pretrattate in un pozzetto grigliatore e inuna vasca Imhoff.

via del Gomito (2) – Quartiere Navile1. Inquadramento urbanistico. L'area è classificata dal PSC nel territorio rurale,più precisamente nell'ambito agricolo di rilievo paesaggistico n. 170.

Il RUE individua l'area fra le attrezzature e spazi collettivi di proprietà pubblica euso pubblico – Area verde (VER), non ancora attuata.2.Vincoli e tutele.

Tutela Testimonianze storiche e archeologiche:

— Zone a bassa potenzialità archeologicaVincolo Infrastrutture per la navigazione aerea:

— Superfici di delimitazione degli ostacoli - Superficie conica – Pendenza1:20

— Ostacoli alla navigazione aerea - Aree interessate da superfici didelimitazione degli ostacoli a quota variabile (Allegato A)

— Pericoli per la navigazione aerea - Tipologia 1 (Tav. PC01A)

— Pericoli per la navigazione aerea - Tipologia 2 (Tav. PC01A)

— Pericoli per la navigazione aerea - Tipologia 4a - Impianti eolici - Area diincompatibilità assoluta (Tav. PC01C)

Vincolo Elettromagnetismo:

— Emittenza radio/televisiva - Area di divieto di localizzazione impianti

3. Accessibilità.

Il lotto, situato esternamente al centro abitato, è in corrispondenza di unaestremità di un percorso pedonale e ciclabile che si collega con la via Ferrareseed è in corrispondenza di un attraversamento ciclabile e pedonale della via delGomito; la distanza dal capolinea della fermata bus del TPL risulta di circa 100metri.4. Infrastrutturazione.La microarea, attrezzata dal Comune, sarà allacciata alle reti elettrica epotabile.Gli scariche delle acque reflue saranno pretrattate in un pozzetto grigliatore e inuna vasca Imhoff.

Visto che la Lr 11/2015 definisce gli ambiti territoriali non idonei all'inserimentodelle microaree in quanto incompatibili con la stabile permanenza delle

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persone e stabilisce che l'individuazione delle aree idonee non comportamodifica della destinazione urbanistica delle stesse per favorire l'inserimento diun uso speciale e temporaneo, la Direttiva conferma che la scelta delle aree puòprescindere da vincoli e prescrizioni che limitino la possibilità di stabilitrasformazione del suolo a fini residenziali. Pertanto, il vincolo “Infrastruttureper la navigazione aerea” rientra tra i limiti di cui sopra.

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NORME DI ATTUAZIONE

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NORME DI ATTUAZIONE

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2 NORME DI ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA

2.1 Requisiti urbanistici edilizi

1. Carichi insediativi – Parametri e indici urbanistici. In conformità a quanto disciplinato del punto 2.1. della direttiva regionale, siassume quale parametro di riferimento dimensionale una Su pari a 15 mq perabitante alla quale si aggiungono altri 9 mq di Sa da destinare parzialmente ausi di tipo condominiale.Ogni microarea pubblica, dimensionata per un massimo di 15 persone, disporràquindi di una Su max pari a 225 mq, suddivisa in 4 unità abitative insediate orealizzate dai nuclei familiari, e di una Sa max pari a 135 mq di cui almeno 25 mqper usi condominiali (bagni-lavanderia) realizzata dal Comune in strutturaprefabbricata leggera. Considerando un'indice territoriale ipotetico pari a 0,20 mq/mq, in ragione dellatipologia abitativa insediabile (prefabbricato - casa mobile – roulotte/camper), la Stmax di ogni microarea pubblica risulta pari a 1.125 mq.

2. Destinazione d'uso.L'insediamento di microaree non modifica la destinazione d'uso urbanistica dell'areainteressata. L'uso abitativo è consentito in via esclusiva e temporanea, ovvero pertutta la durata del programma, esclusivamente ai nuclei appartenenti alla comunitàRom e Sinta selezionati dai servizi comunali. Al termine del programma i moduliabitativi dovranno essere rimossi dai nuclei familiari insediati, mentre sarà cura delComune ripristinare le condizioni originarie dell'area.

3. Soluzioni abitative.Entro i limiti massimi di Su e Sa indicati al paragrafo 1 potranno essere collocate leseguenti tipologie di soluzioni abitative non in muratura, rispettose delle normevigenti in materia di igiene e sicurezza e tutte dotate di servizio igienico internocompleto (lavabo-wc-doccia):

— roulotte/camper— abitazione mobile— manufatto prefabbricato

In ragione della temporaneità dell'uso e della tipologia delle soluzioni consentitel'insediamento dei moduli abitativi non dovrà ottemperare alle limitazioni in tema didistanza tra fabbricati di cui all'art.9 del Dm 1444/1968. Tali prescrizioni infatti nonsono volte direttamente a prevenire rischi per la salute delle persone bensì a definirelimiti alla densità edilizia in sede di stabile trasformazione del suolo.

4. Infrastrutture per l'urbanizzazione degli insediamenti.Le microare saranno tutte dotate a cura del Comune dei necessari allacciamenti allarete di adduzione dell'acqua, alla rete fognaria e alla rete elettrica.In caso di assenza di collegamento con la fognatura pubblica dovranno essereadottate soluzioni analoghe a quelle previste per i nuclei isolati in ambito agricolo.

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Ogni lotto disporrà di un accesso carraio dalla pubblica via.

5. Misure per la sostenibilità.In tutte le microaree dovrà essere garantito un indice territoriale minimo dipermeabilità di 0,20 mq/mq, pari a 225 mq, da attrezzare a verde per la fruizione deiresidenti.Le microaree sono idonee all'installazione di impianti fotovoltaici sulle coperturedelle abitazioni oppure, in caso ciò non fosse fattibile, attraverso la realizzazione ditettoie sulle aree di sosta e sui manufatti abitativi, senza incremento della Su e dellaSa consentita.Al fine di aumentare le prestazioni energetiche dei moduli abitativi è sempre possibilel'intervento di coibentazione esterna delle pareti.

6. Modalità di attuazione.L'insediamento delle unità abitative sarà consentito solo a seguito di realizzazionedegli interventi di urbanizzazione primaria, della sistemazione delle aree pavimentatee degli allacciamenti ai servizi a rete in conformità al relativo progetto esecutivo diopera pubblica approvato ai sensi D.lgs 163/2006 e s.m. e i.Gli interventi privati saranno oggetto di permesso di costruire convenzionatoattraverso il quale sarà verificata la rispondenza ai requisiti e alle prescrizioni definitidalle presenti norme. La convenzione, che sarà oggetto di approvazione nell'ambitodel rilascio del permesso di costruire, dovrà disciplinare "gli aspetti urbanistici ededilizi ........" dell'intervento.

2.2 Prescrizioni particolari

Al fine di garantire il corretto inserimento delle microaree nel contestoterritoriale in cui esse saranno realizzate si prescrive una recinzione in retemetallica plastificata con utilizzo di siepe arbustiva continua.Per ragioni di sicurezza ogni unità abitativa dovrà essere dotata di estintore e ditutti i dispositivi antincendio previsti dalla disciplina in materia.Qualora nel nucleo familiare fossero presenti disabilità motorie le unitàabitative dovranno essere dotate di rampe d'accesso e ogni altro elementotecnico e tecnologico necessario all'eliminazione delle barriere architettoniche.Le aree devono essere dotate di spazi dedicati al servizio raccolta rifiuti, esterniall'area e da concordare con il gestore.

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CARTOGRAFIA

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3 CARTOGRAFIA

3.1 Localizzazione delle microaree comunali

La presente cartografia individua su ortofoto le microaree programmate nelterritorio comunale.Per ogni microarea viene indicata anche la particella catastale di riferimentoall'interno della quale il lotto tipo è stato indicativamente perimetrato.La geometria e l'esatta localizzazione di ogni lotto sono perfezionatenell'ambito dell'approvazione del programma al fine dell'approvazione deiprogetti definitivi.

3.2 Schede identificative delle microaree

Le schede di seguito riportate descrivono le singole microaree con la cartografiadel RUE e la Tavola dei vincoli.

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RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE

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1

RAPPORTO PRELIMINARE AI FINI DELLA VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA' A VAS INERENTE

LA BOZZA DEL "PROGRAMMA COMUNALE PER L'INDIVIDUAZIONE DELLE MICROAREE

FAMILIARI ROM E SINTI" APPROVATA CON DEL. DI GIUNTA COMUNALE PG N. 138779/2016

Premessa

Il presente documento costituisce il rapporto preliminare ai fini della verifica di assoggettabilità a VAS della

bozza del "Programma comunale per l'individuazione delle microaree familiari Rom e Sinti" approvato con

Del. di Giunta Comunale Pg n. 138779/2016.

Il rapporto è stato elaborato seguendo l'allegato 1 del DLgs 152/06 e smi che indica i "Criteri per la verifica

di assoggettabilità di piani e programmi di cui all'articolo 12" del Decreto stesso.

In particolare quindi il documento intende rispondere a quanto segue:

1. Caratteristiche del piano o del programma, tenendo conto in particolare, dei seguenti elementi:

• in quale misura il piano o il programma stabilisce un quadro di riferimento per progetti ed altre attività, o

per quanto riguarda l'ubicazione, la natura, le dimensioni e le condizioni operative o attraverso la ripartizione

delle risorse;

• in quale misura il piano o il programma influenza altri piani o programmi, inclusi quelli gerarchicamente

ordinati;

• la pertinenza del piano o del programma per l'integrazione delle considerazioni ambientali, in particolare al

fine di promuovere lo sviluppo sostenibile;

• problemi ambientali pertinenti al piano o al programma;

• la rilevanza del piano o del programma per l'attuazione della normativa comunitaria nel settore

dell'ambiente (ad es. piani e programmi connessi alla gestione dei rifiuti o alla protezione delle acque).

2. Caratteristiche degli impatti e delle aree che possono essere interessate, tenendo conto in particolare, dei

seguenti elementi:

• probabilità, durata, frequenza e reversibilità degli impatti;

• carattere cumulativo degli impatti;

• natura transfrontaliera degli impatti;

• rischi per la salute umane o per l'ambiente (ad es. in caso di incidenti);

• entità ed estensione nello spazio degli impatti (area geografica e popolazione potenzialmente interessate);

• valore e vulnerabilità dell'area che potrebbe essere interessata a causa:

- delle speciali caratteristiche naturali o del patrimonio culturale,

- del superamento dei livelli di qualità ambientale o dei valori limite dell'utilizzo intensivo del suolo;

• impatti su aree o paesaggi riconosciuti come protetti a livello nazionale, comunitario o internazionale.

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2

1. Caratteristiche del Programma

Il Programma per l'individuazione delle microaree familiari destinate alla popolazione Sinti e Rom nasce

dall'esigenza di superamento graduale delle grandi aree di sosta, istituite e disciplinate dalla LR 47/1988 e

considerate ormai un ostacolo ai processi di integrazione che la nuova strategia regionale individua nella LR

11/2015, in ottemperanza alla programmazione nazionale e alle disposizioni comunitarie in materia.

Attraverso la Comunicazione n. 173 del 4/4/2011 “Quadro dell’UE per le strategie nazionali di

integrazione dei Rom fino al 2012”, viene infatti data indicazione agli Stati membri di favorire politiche che

garantiscano parità di accesso e trattamento. A tale scopo è prevista l’adozione di misure d’intervento che

devono articolarsi su 4 assi prioritari: occupazione, istruzione, salute, condizioni abitative.

A livello nazionale la "Strategia d’inclusione dei Rom, dei Sinti e dei Caminanti - Attuazione

comunicazione Commissione Europea n. 173/11" del 28.02.2012, si pone come finalità:

- la promozione dell’inclusione economica e sociale e della parità di trattamento delle comunità rom, sinti e

camminanti;

- un miglioramento duraturo e sostenibile delle loro condizioni di vita;

- l’effettiva e permanente responsabilizzazione dei RSC;

- la partecipazione al proprio sviluppo sociale;

- l’esercizio e il pieno godimento dei diritti di cittadinanza garantiti dalla Costituzione Italiana e dalle

Convenzioni internazionali,

articolando così le quattro aree tematiche individuate dalla Commissione Europea.

La Legge Regionale 11/2015 "Norme per l'inclusione sociale di Rom e Sinti" ha così inteso

rispondere a diverse esigenze:

- allineare la Regione alle indicazioni dell’Unione Europea;

- aggiornare gli strumenti di programmazione e governo della materia semplificando la disciplina contenuta

nella precedente legge regionale;

- prendere atto che il nomadismo è ormai un fenomeno residuale.

La LR 11/2015 si caratterizza per un intervento normativo “leggero”, che ribadisce i principi dell’inclusione,

facendo riferimento alle norme e alle disposizioni regionali già esistenti nei settori chiave dell'educazione,

dell’istruzione, della formazione, del lavoro, dell’abitare e della salute.

Con la "Direttiva sui requisiti delle microaree familiari in attuazione dell’art. 3 della LR 11/2015

e smi" (approvata con DGR n. 43 del 25.01.2016) sono stati definiti i requisiti tecnici e le prescrizioni

urbanistiche ed edilizie delle microaree familiari pubbliche e private, al fine del superamento delle aree sosta

di grandi dimensioni.

Al punto 3.2 della Direttiva è stabilito che le Amministrazioni interessate devono predisporre un Programma

per l'individuazione delle microaree, secondo i criteri indicati nella direttiva stessa, con il quale

individuare:

a) i nuclei familiari che possono usufruire delle microaree pubbliche e private;

b) le aree del territorio comunale idonee alla loro localizzazione.

Con il Piano di Azione Locale del Comune di Bologna, approvato con delibera di Giunta nel febbraio 2014,

nell'ambito del progetto europeo Roma–Net, il Comune di Bologna, coerentemente con le linee d’indirizzo

dell’Unione Europea e recependo le indicazioni a livello nazionale, anticipando la normativa regionale ha

definito i seguenti quattro settori su cui si sta lavorando:

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- Istruzione, in termini di garanzia del diritto all’istruzione;

- Lavoro, sia come promozione di forme di auto imprenditorialità e creazione di imprese di tipo cooperativo,

sia come formazione e orientamento professionale;

- Abitare, come accompagnamento alla transizione abitativa in appartamento e in micro-aree;

- Intercultura e antidiscriminazione, ossia iniziative volte a scoraggiare pregiudizi e stereotipi che riguardano

Rom e Sinti, attraverso momenti di conoscenza reciproca tra gruppi Rom e Sinti e la popolazione generale.

Attualmente nel comune di Bologna sono presenti tre aree sosta autorizzate:

- Borgo Panigale – Reno in via Persicetana;

- Navile in via Erbosa;

- Savena in via G. Dozza.

L’area di sosta Navile, in via Erbosa, è censita come campo provvisorio e presenta i maggiori problemi di tipo

manutentivo e impiantistico ed è inoltre interessata dalla presenza di un elettrodotto. Per le criticità in essa

presenti, compresa l'impossibilità di effettuare interventi di ristrutturazione in quanto area provvisoria, l'area

si trova in condizioni di precarietà e difficile gestione. Per tali motivi è stato ritenuto urgente agire nella

prospettiva del suo superamento. Nell’area sono presenti 56 persone, di cui 43 adulti e 13 minori.

Il "Programma comunale per l'individuazione delle microaree familiari Rom e Sinti" in esame ha

come obiettivo prevalente il superamento dell’area sosta di Via Erbosa, migliorando le condizioni di vita dei

Rom e Sinti favorendone l’integrazione.

A questo si aggiungono:

- costruire percorsi individualizzati per ogni singolo/nucleo al fine di accompagnare la transizione abitativa;

- attivare dei percorsi di affiancamento lavorativo per favorire l’autonomia dei beneficiari;

- favorire l’inclusione scolastica;

- cura dei rapporti di vicinato;

- ridurre lo stigma e la diffusione degli stereotipi sulla comunità Rom e Sinti.

Il superamento dell’area sosta è un processo complesso in cui risulta fondamentale costruire percorsi di

uscita che prevedano la possibilità di ragionare su una pluralità di soluzioni abitative.

Sono pertanto previste, oltre alle microaree, diverse possibilità: alloggi di edilizia residenziale pubblica,

alloggi di transizione abitativa (appartamenti per l'accoglienza temporanea che prevedono progetti di

accompagnamento volti al raggiungimento della piena autonomia abitativa o nell’attesa dell’ottenimento di

un alloggio di edilizia residenziale pubblica), percorsi di inserimento in alloggi con un'elevata intensità di

monitoraggio e azioni di accompagnamento (progetto di Housing First), passaggio ad altra area sosta

(subordinata all’uscita dalle aree di Savena e Borgo di altri nuclei interessati al passaggio in alloggio),

soluzioni protette (soluzioni abitative che si andranno a definire per i casi di estrema fragilità).

Le microaree familiari costituiscono quindi una tra la pluralità di soluzioni, come previsto dalla LR 11/2015,

per la rimozione delle aree che per le loro caratteristiche sono fonte di disagio per la cittadinanza e di

esclusione sociale per chi vi risiede.

In merito agli aspetti urbanistici, la LR 11/2015 stabilisce che l'individuazione delle aree idonee, non

prevedendo la stabile e definitiva urbanizzazione delle aree e la loro trasformazione in ambiti residenziali,

non comporta modifica della destinazione urbanistica delle stesse e pone quindi i presupposti per favorire

l'inserimento di un uso speciale e temporaneo destinato a permanere solo fintanto che i nuclei familiari

interessati non possano transitare verso forme abitative convenzionali.

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4

La legge non individua, infatti, gli ambiti urbanistici nei quali devono essere collocate le microaree, bensì si

limita a indicare quelli dove la loro realizzazione risulta incompatibile (gli ambiti di cui agli articoli A-2, A-3-

bis, A-13, A-14 e A-15 dell’allegato alla LR 20/2000), a tutela della salute e incolumità dei residenti.

Come meglio specificato nella DGR 43/2016, le aree destinate alla realizzazione delle microaree:

− devono essere, per quanto possibile, distribuite omogeneamente sul territorio, in modo da non creare

situazioni di particolare concentrazione che possono configurarsi come segreganti e generare tensioni sociali;

− devono inoltre essere adeguatamente collegate alle principali vie di comunicazione, in modo da

consentire ai residenti di raggiungere autonomamente centri abitati e servizi pubblici (scuole, servizi sanitari,

luoghi di lavoro, ecc.);

− devono essere garantite opportune distanze da fonti di pericolo o di inquinamento (discariche, linee

ferroviarie, linee elettriche ad alta tensione, ecc.).

Le esigenze di riduzione del consumo del suolo e della dispersione insediativa, cui devono comunque essere

conformate le politiche che incidono sul governo del territorio, impongono alle amministrazioni comunali di

ridurre al minimo l’impatto di tali soluzioni abitative sul territorio extraurbano, consentendo la realizzazione

solo di strutture leggere e temporanee.

Il Programma, come richiesto anche nella DGR n. 43/2016, necessita di una valutazione ambientale, che

viene quindi svolta attraverso la verifica di assoggettabilità a VAS.

Infatti il Programma, pur rispondendo primariamente a specifiche politiche sociali, essendo tuttavia diretto

anche a disciplinare la localizzazione delle microaree nel territorio comunale, deve essere sottoposto a

valutazione ambientale e deve ricercare i necessari caratteri di essenzialità e temporaneità di tale uso

abitativo che consentano di considerare compatibile la realizzazione delle microaree senza la definitiva

modifica della classificazione urbanistica delle aree interessate.

A tale scopo, la bozza di programma viene inviata contemporaneamente alla struttura regionale competente

in materia di valutazione ambientale (cui è stata trasferita tale funzione ad opera della L.R. 30 luglio 2015, n.

13 di riforma del sistema di governo regionale) e agli eventuali soggetti competenti in materia ambientale.

La predisposizione del programma per le microaree costituisce dunque una fase operativa di uno strumento

programmatico di più ampio respiro che si propone di mettere a sistema azioni di tipo sanitario, socio-

assistenziale, educativo ed abitativo, di cui il citato strumento costituisce solo il mero strumento attuativo.

Alla luce di quanto sopra esposto, il Programma in esame non influenza altri piani o programmi.

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2. Caratteristiche degli impatti e delle aree che possono essere interessate

Per la realizzazione delle microaree, sul territorio comunale sono state individuate superfici che si trovano

in Via Selva di Pescarola, Via del Gomito e Via Shakespeare.

I criteri che hanno condotto all'individuazione di queste aree hanno riguardato diversi aspetti, declinati da

quanto indicato nella DGR n. 43 del 25.01.2016 in merito ai requisiti tecnici e alle prescrizioni urbanistiche ed

edilizie delle microaree.

L'individuazione è avvenuta attraverso approfondita ricognizione del demanio comunale, fra quelle di

proprietà pubblica, di ampiezza sufficiente a contenere il lotto in grado di garantire la permanenza di 15

persone, e non incompatibili con la permanenza stabile delle persone ai sensi dell'art. 3 comma 2 della LR

11/2015, come meglio articolato al punto 2.1 "Requisiti urbanistici minimi " della Direttiva.

A tal fine sono stati inizialmente esclusi gli ambiti di cui agli articoli A-2, A-3-bis, A-13, A-14 e A-15

dell’allegato alla LR 20/2000 e sono state considerate le distanze dalle fonti di pericolo e inquinamento,

nonché gli obiettivi indicati in termini di sicurezza e igiene.

Una seconda fase di verifica ha riguardato le condizioni di accessibilità e infrastrutturazione del contesto in

cui sono inserite, al fine di selezionare quelle che consentiranno minori costi di allacciamento alle reti e un

miglior accesso al trasporto pubblico locale, e quindi ai servizi, per le famiglie che vi risiederanno.

L'individuazione delle microaree non è da considerarsi definitiva: nella fase di redazione dettagliata del

programma potrebbe essere modificata l'ubicazione di una, o più d'una, delle microaree, fermo restando il

rispetto dei criteri sopra descritti ed il contenimento degli impatti derivanti dall'inserimento.

Pur essendo tutte e tre nello stesso Quartiere, le aree sono distribuite omogeneamente e distanti l’una

dall’altra, adeguatamente collegate alle principali vie di comunicazione, lontane da fonti di pericolo ed

inquinamento.

Esse sono ubicate in un contesto già conosciuto alle famiglie e questo permetterà ai nuclei di non modificare

le proprie abitudini, le attività quotidiane e i legami relazionali. Questa soluzione è stata pensata per 45

persone, in totale 16 nuclei.

Come si desume dalle Norme di attuazione del Programma, in conformità a quanto disciplinato del punto

2.1. della direttiva regionale, si assume quale parametro di riferimento dimensionale una SU pari a 15 mq

per abitante, alla quale si aggiungono altri 9 mq di Sa da destinare parzialmente a usi di tipo condominiale.

Ogni microarea, dimensionata per un massimo di 15 persone, disporrà quindi di una SU max pari a 225 mq,

suddivisa in 4 unità abitative insediate o realizzate dai nuclei familiari, e di una Sa max pari a 135 mq di cui

almeno 25 mq per usi condominiali (bagni-lavanderia) realizzata dal Comune in struttura prefabbricata

leggera.

Considerando un indice territoriale ipotetico pari a 0,20 mq/mq, in ragione della tipologia abitativa insediabile

(prefabbricato - casa mobile – roulotte/camper), la ST max di ogni microarea risulta pari a 1.125 mq.

Al termine del programma i moduli abitativi dovranno essere rimossi dai nuclei familiari insediati, mentre

sarà cura del Comune ripristinare le condizioni originarie dell'area.

Entro i limiti massimi di SU e SA indicati nelle Norme potranno essere collocate le seguenti tipologie di

soluzioni abitative non in muratura, rispettose delle norme vigenti in materia di igiene e sicurezza e tutte

dotate di servizio igienico interno completo: roulotte/camper, abitazione mobile, manufatto prefabbricato.

Le microaree saranno tutte dotate a cura del Comune dei necessari allacciamenti alla rete di adduzione

dell'acqua, alla rete fognaria e alla rete elettrica. In caso di assenza di collegamento con la fognatura

pubblica dovranno essere adottate soluzioni analoghe a quelle previste per i nuclei isolati in ambito agricolo.

Ogni lotto disporrà di un accesso carraio dalla pubblica via.

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Per l'esatta definizione dei nuclei destinati a questa soluzione, si andranno ad identificare i criteri trasparenti

e condivisi con il Servizio Sociale. Si intende inoltre prevedere la possibilità di rispondere a richieste

specifiche di nuclei che intendono realizzare autonomamente la propria microarea su terreni comunali o su

aree private.

I destinatari che formalizzeranno la volontà di accedere alle microaree dovranno condividere un progetto di

autonomia individualizzato e saranno coinvolti fin dall’inizio in azioni di accompagnamento, sostegno e

monitoraggio.

Azioni di accompagnamento

Tutti gli interventi di transizione abitativa dalle aree sosta ad altra soluzione abitativa, sia essa la microarea o

l'appartamento, non potranno prescindere da un supporto e una attività di accompagnamento

individualizzato a seconda delle caratteristiche del destinatario e del nuovo contesto abitativo.

Per rendere fattiva l’integrazione dei nuclei in transizione sarà necessario:

- costruire una condizione di sostenibilità economica di lunga durata, affiancando alla transizione abitativa

interventi di sostegno al reddito e all’inserimento lavorativo;

- sostenere il nucleo nella definizione del nuovo sistema relazionale molto differente se si ragiona di

inserimenti in appartamenti o in contesti completamente nuovi;

- affiancare i nuclei attraverso una attività di “formazione” alla gestione di una casa o di una micro-area in

completa autonomia (controllo/pagamento utenze, gestione delle manutenzioni, regole condominiali e di

convivenza con i vicini, ecc).

Oltre agli aspetti abitativi verranno pertanto presi in considerazione gli aspetti legati alla capacità di reddito e

di risparmio che sono centrali per garantire la sostenibilità dei costi legati alla transizione.

Si elencano di seguito gli aspetti preminenti che saranno anche oggetto delle attività di accompagnamento.

Lavoro

Verranno attivate forme di sostegno all’inserimento lavorativo, attraverso la collaborazione con lo Sportello

Lavoro Comunale e gli enti formativi presenti sul territorio.

Le azioni messe in campo avranno la finalità di sviluppare percorsi che valorizzino le competenze presenti;

che promuovano interventi professionalizzanti, che favoriscano l’inserimento lavorativo.

Scuola/istruzione

Verrà svolta una attività di monitoraggio della frequenza scolastica e di supporto alle famiglie attraverso

azioni di sostegno e di responsabilizzazione alla genitorialità. Per i bambini delle scuole elementari e medie si

lavorerà in sinergia con Il progetto nazionale per l’inclusione e l’integrazione dei bambini Rom, Sinti e

Camminati, (Ministero del Lavoro e delle Politiche sociale, L. 285/1997), attivo da tre anni nel comune di

Bologna. Per i ragazzi che hanno terminato la scuola media inferiore sarà possibile attivare una azione di

tutoraggio con la finalità di contrastare l’abbandono scolastico e favorire il conseguimento delle qualifiche e

diplomi professionali.

Abitare

I beneficiari, attraverso un approccio che promuova l’autonomia, saranno accompagnati in tutte le fasi della

transizione. Saranno monitorati e affiancati perché possano corrispondere agli impegni assunti (contribuzione

dell’affitto, pagamento delle utenze, manutenzioni necessarie). Saranno inoltre attivate azioni di mediazione

di comunità e di vicinato.

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Salute

Al fine di favorire l’accesso ai servizi e una cultura della prevenzione ancora piuttosto carente, i beneficiari

saranno sostenuti nella comprensione delle procedure e delle regole per accedere ai servizi sanitari, saranno

messe in campo azioni di educazione all’adozione di stili di vita sani, ponendo l’attenzione in particolare sui

comportamenti a rischio in adolescenza.

Le figure professionali che saranno coinvolte nella realizzazione del progetto saranno operatori con

esperienza nell’ambito dell’integrazione dei Sinti. Gli interventi degli operatori saranno rivolti ai singoli, alle

famiglie e alla comunità tutta in un’ottica di integrazione e di dialogo.

Gli operatori saranno affiancati da un coordinatore che avrà un ruolo sia di gestione dell’equipe di lavoro, sia

di verificare l’andamento del progetto e di raccogliere particolari indicazioni di indirizzo e di strategia

operativa. Svolgerà una funzione di raccordo con le istituzioni locali, nazionali ed europee se necessario.

Agli educatori professionali si affiancheranno le figure dei "peer operators" (un gruppo di persone Rom e

Sinti interessati a svolgere il ruolo di operatori pari) con un ruolo di sostegno e di facilitatori nelle azioni di

accompagnamento e comunicazione. Per i "peer operators" saranno attivati percorsi di formazione nei 4

ambiti: istruzione, abitare, comunicazione e lavoro.

Le aree così prescelte, che saranno attrezzate dal Comune per ospitare temporaneamente i moduli abitativi

realizzati o trasportati dai nuclei assegnatari, sono di seguito descritte evidenziando gli impatti attesi e le

misure di mitigazione/compensazione che si intendono adottare.

Nel merito si pone in evidenza che l'entità e l'estensione nello spazio degli impatti sono modeste. Essendo le

microaeree una soluzione abitativa temporanea, gli impatti sono inoltre reversibili e non hanno carattere

cumulativo.

Si tratta infatti di un numero limitato di persone coinvolte (45 persone suddivise in tre aree) e di superfici

utilizzate di modesta rilevanza (1.125 mq di Superficie territoriale massima per ciascuna microarea). Al

termine del Programma i moduli abitativi (roulotte/abitazioni mobili/prefabbricati) dovranno essere rimossi

dai nuclei familiari insediati, mentre sarà cura del Comune ripristinare le condizioni originarie dell'area.

Tra i parametri di scelta delle aree da utilizzare sono state escluse quelle che potevano costituire rischi per la

salute umana (coerentemente con quanto indicato nella LR 11/2015); a questo si aggiunge che coloro che

risiederanno nelle microaree provengono da via Erbosa, area sovrastata da un elettrodotto.

Entrando nel merito dei possibili impatti sulle componenti ambientali e delle misure di sostenibilità che

saranno rispettate in ogni sito, si evidenzia che il programma in generale e la localizzazione delle microaree

non producono impatti sulla componente atmosfera, considerando anche che non si tratta di un carico

insediativo aggiuntivo ma della ridistribuzione di un carico urbanistico già presente nel territorio.

Il regime straordinario attribuito alle microaree dalla legge regionale 11/2015, che le rende compatibili con

qualunque destinazione urbanistica (ad esclusione di specifici ambiti territoriali dove le microaree non

possono essere collocate: ambiti interessati da rischi naturali, zone interessate da stabilimenti a rischio di

incidente rilevante, aree produttive e poli funzionali), fa sì che le aree idonee, in generale, non sono

soggette alla disciplina che attiene ai vincoli che gravano sul territorio, non riferiti ai suddetti rischi naturali e

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industriali, fatte salve le ipotesi di inedificabilità assoluta e le prescrizioni stabilite dalla normativa statale

circa i limiti inderogabili da osservarsi nella edificazione.

In funzione di quanto sopra, dal punto di vista acustico non sono necessarie valutazioni acustiche preventive.

L’individuazione delle microaree dovrà comunque essere orientata a collocare gli immobili distanti dalle

potenziali fonti di rumore presenti in sito, cercando di localizzarle nei punti più schermati rispetto a queste

ultime.

Per quanto attiene gli aspetti ambientali che possono essere influenzati dalla realizzazione delle microaree,

sono state individuate delle misure comuni di sostenibilità che saranno rispettate nelle successive fasi di

progettazione e realizzazione.

In tutte le microaree dovrà essere garantito un indice territoriale minimo di permeabilità di 0,20 mq/mq, pari

a 225 mq, da attrezzare a verde per la fruizione dei residenti.

Dovranno essere evitati gli abbattimenti di esemplari arborei tutelati e dovrà essere ridotta al minimo

l'eliminazione di biomasse.

Dovrà essere limitata l'impermeabilizzazione di suoli integri, pur mantenendo le idonee cautele per evitare

inquinamenti del suolo e sottosuolo, in particolare in presenza di falde superficiali.

Negli spazi aperti condominiali all'interno della microarea, si dovranno prevedere impianti arboreo e/o

arbustivi finalizzati alla realizzazione di un adeguato microclima, che oltre al miglioramento del comfort

contribuisca anche al risparmio dei consumi energetici;

Dovrà essere realizzata una quinta arboreo arbustiva di mitigazione continua su tutto il perimetro della

microarea, con caratteristiche da definire in relazione al contesto.

Dovranno essere attuare tutte le misure possibili (tecnologiche e di comunicazione), ai fini del risparmio

idrico.

Dovrà essere previsto, in prossimità dell'accesso alla microarea, un idoneo spazio confinato da attrezzare per

la raccolta dei rifiuti.

Il superamento dell'attuale area sosta di via Erbosa, in virtù del rinnovo delle infrastrutture, può

rappresentare un'opportunità di riduzione dei consumi di energia e delle conseguenti emissioni climalteranti.

Le aree di sosta prese in considerazione dal programma comunale sono soleggiate e prevalentemente non

ombreggiate. Tali caratteristiche facilitano l'adozione di opportune soluzioni tecnologiche di risparmio

energetico e produzione di energia da fonti rinnovabili. Pertanto dovranno essere adottate soluzioni

tecnologiche per il controllo degli apporti di energia termica in regime estivo e di produzione di energia

solare.

Le microaree sono idonee all'installazione di impianti fotovoltaici sulle coperture delle abitazioni oppure, in

caso ciò non fosse fattibile, attraverso la realizzazione di tettoie sulle aree di sosta e sui manufatti abitativi,

senza incremento della SU e della SA consentita.

Nel seguito vengono illustrate le tre aree individuate fornendo ulteriori elementi inerenti lo stato delle aree e

specifiche misure di mitigazione.

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Via della Selva di Pescarola (1) – Quartiere Navile

Inquadramento urbanistico

L'area è classificata dal PSC nel territorio urbano strutturato, più precisamente nell'ambito pianificato

consolidato per infrastrutture n.46.

Accessibilità

Il lotto è situato all'interno del perimetro centro abitato e dista circa 500 metri dal TPLl; ha affaccio su strada

pubblica attualmente in fase di riqualificazione da parte di RFI/Italferr; a lavori ultimati sarà presente un

percorso su marciapiede con presenza di attraversamento pedonale.

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Verde

L'area è attualmente attrezzata a verde pubblico (cod. 247N Parco Selva di Pescarola) e sono presenti

numerose alberature, tra cui il filare arboreo di accesso al Parco.

La predisposizione della microarea determinerà l'eliminazione di alberature, e la sottrazione alla fruizione

pubblica di un lembo del sistema del verde già consolidato.

Un ulteriore elemento da tenere in considerazione è che l'area verde pubblica (perimetrata in blu

nell'immagine soprastante), entro la quale è stata individuata la superficie per la microarea (campita in

giallo), sarà interessata nella parte più prossima all'autostrada da interventi previsti nell'ambito del progetto

del “Potenziamento in sede del sistema autostradale e tangenziale di Bologna” per l'aumento della dotazione

arborea a scopi mitigativi/compensativi.

Al fine di ridurre al minimo gli impatti sulla vegetazione verrà predisposto un progetto che eviterà, quanto

più possibile, gli abbattimenti di esemplari arborei tutelati e, in generale, la riduzione della biomassa; gli

abbattimenti non evitabili verranno sostituiti con pari o superiori impianti in modo da arrivare ad un bilancio

positivo della fitomassa.

Acque superficiali

La microarea ricade nella zona "P1: scarsa probabilità di alluvioni" individuata dalla “Variante ai Piani Stralcio

del bacino idrografico del Fiume Reno finalizzata al coordinamento tra tali Piani e il Piano Gestione Rischio

Alluvioni (PGRA)”, approvata il 5 dicembre 2016 dalla Giunta Regionale dell'Emilia-Romagna con

deliberazione n. 2111. In considerazione di ciò, verranno aggiornati i Piani di emergenza ai fini della

Protezione Civile, conformemente a quanto indicato nelle linee guida nazionali e regionali, specificando lo

scenario d’evento atteso e il modello d’intervento per ciò che concerne il rischio idraulico.

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via Shakespeare(2) – Quartiere Navile

Inquadramento urbanistico

L'area è classificata dal PSC nel territorio urbano strutturato, più precisamente nell'ambito consolidato di

qualificazione diffusa misto n.76 “Corticella vecchia/Villaggio ferrovieri – Corticella”.

Il RUE individua l'area fra le attrezzature e spazi collettivi di proprietà pubblica e uso pubblico – Area verde

(VER), non ancora attuata. A nord dell'area è presente l'Impianto di depurazione di Bologna (IDAR) che

genera un vincolo costitutito da una fascia di rispetto perimetrale di 100 m.

La localizzazione dell'area sarà esterna a tale fascia di rispetto. LO SCRIVIAMO QUI O SOTTO ALLE ACQUE?

Accessibilità

Il lotto, situato dentro al centro abitato e distante circa 300 metri dal TPL, ha affaccio sulla strada pubblica,

con presenza di marciapiede e attraversamento pedonale.

Verde

L'area proposta è stata tra quelle individuate per gli interventi di forestazione urbana nell'ambito del progetto

GAIA.

Inoltre è prossima al percorso lungo il canale Navile, recentemente inaugurato e che consente di mettere di

fatto in collegamento il centro storico di Bologna con il territorio di Castel Maggiore; il tracciato è destinato

ad assumere nel tempo una valenza turistica, in quanto si sta ipotizzando un raccordo con la ciclovia

proveniente da Ferrara.

La progettazione dell'area terrà conto anche della vicinanza al percorso Lungo Navile, in particolare per

evitare e/o rimuovere tempestivamente eventuali situazioni di degrado.

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Acque superficiali

L'area ricade all'interno della Fascia di pertinenza fluviale (art 4.3 PTCP) del Canale Navile. L'intervento è

comunque ammissibile in quanto all'interno del territorio urbanizzato, ma è subordinato all'adozione di

misure di riduzione dell'eventuale rischio idraulico riguardo alle quali l'amministrazione comunale dovrà

verificare l'adeguatezza.

La microarea ricade nella zona "P2: alluvioni poco frequenti" individuata dalla “Variante ai Piani Stralcio del

bacino idrografico del Fiume Reno finalizzata al coordinamento tra tali Piani e il Piano Gestione Rischio

Alluvioni (PGRA)”, approvata il 5 dicembre 2016 dalla Giunta Regionale dell'Emilia-Romagna con

deliberazione n. 2111.

Verranno pertanto valutate e, se necessario, messe in atto le misure progettuali di riduzione della

vulnerabilità dei beni e delle persone esposte

A nord dell'area è presente l'Impianto di depurazione di Bologna (IDAR) che genera un vincolo costitutito da

una fascia di rispetto perimetrale di 100 m. La localizzazione dell'area sarà esterna a tale fascia di rispetto.

Paesaggio

Gli interventi nell'area in oggetto, tutelata ai sensi dell’art. 142 del D. Lgs. 42/2004 “Codice dei beni culturali

e del paesaggio”, sono soggetti ad autorizzazione paesaggistica.

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via del Gomito(3) – Quartiere Navile

Inquadramento urbanistico

L'area è classificata dal PSC nel territorio rurale, più precisamente nell'ambito agricolo di rilievo paesaggistico

n. 170. Il RUE individua l'area fra le attrezzature e spazi collettivi di proprietà pubblica e uso pubblico – Area

verde (VER), non ancora attuata.

Accessibilità

Il lotto, situato esternamente al centro abitato e distante circa 300 metri dal TPL, ha affaccio sulla strada

pubblica e presenza di un marciapiede solo sul lato opposto; la strada è caratterizzata da traffico intenso con

conseguente pericolosità per attraversare e raggiungere il marciapiede.

Verde

L'area è situata in una zona agricola in cui non vi sono alberature; ad est della stessa è presente un macero.

L'esatta collocazione della microarea dovrà tener conto del vicino macero ed evitare che venga

interessato/danneggiato dai lavori di realizzazione della stessa. Pertanto da esso sarà opportunamente

separato e saranno mantenute idonee distanze per le opere di realizzazione della microarea (scavi, reti,

ecc...) in funzione delle aree di rispetto delle alberature esistenti nell'intorno, ai sensi del Regolamento del

Verde Pubblico e Privato.

Acque superficiali

La microarea ricade nella zona "P2: alluvioni poco frequenti" individuata dalla “Variante ai Piani Stralcio del

bacino idrografico del Fiume Reno finalizzata al coordinamento tra tali Piani e il Piano Gestione Rischio

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Alluvioni (PGRA)”, approvata il 5 dicembre 2016 dalla Giunta Regionale dell'Emilia-Romagna con

deliberazione n. 2111.

Verranno pertanto valutate e, se necessario, messe in atto le misure progettuali di riduzione della

vulnerabilità dei beni e delle persone esposte

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Piano di monitoraggio relativo al Programma

Il Programma in esame sarà oggetto di un'attività di monitoraggio e raccolta dati in itinere al fine di

valutarne le azioni in corso e permettere l'eventuale applicazione dei correttivi per raggiungere gli obiettivi

stabiliti.

Gli indicatori per il monitoraggio riguarderanno, ad esempio: i percorsi di inserimenti lavorativi attivati, le

attività di mediazione di vicinato, il monitoraggio dei pagamenti di affitti e utenze; gli interventi di

emergenza; gli interventi di manutenzione in particolare dei manufatti e delle reti.

Saranno inoltre monitorati:

- il mantenimento delle quinte arboree realizzate sul perimetro e di tutti gli altri impianti arborei realizzati

all'interno dell'area,

- le condizioni degli spazi e delle pavimentazioni comuni interni alla microarea, in funzione della prevenzione

da eventuali sversamenti di sostanze inquinanti,

- il corretto conferimento dei rifiuti e la tutela igienica degli spazi, in particolare quelli preposti alla raccolta

dei rifiuti stessi.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNAAtti amministrativi

GIUNTA REGIONALEAtto del Dirigente a firma unica DETERMINAZIONE

Num. 15183 del 28/09/2017 BOLOGNA

Proposta: DPG/2017/15640 del 27/09/2017

Struttura proponente: SERVIZIO VALUTAZIONE IMPATTO E PROMOZIONE SOSTENIBILITA'AMBIENTALEDIREZIONE GENERALE CURA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE

Oggetto: VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA' A VAS DEL "PROGRAMMA "STRALCIO"PER IL SUPERAMENTO DELLE AREE SOSTA E L'INCLUSIONE DI ROM ESINTI, DEL PROGETTO PER IL SUPERAMENTO DELL'AREA SOSTA DI VIAERBOSA, 13/4" NEL COMUNE DI BOLOGNA " (ART. 12, D.LGS 152/06)

Autorità emanante: IL RESPONSABILE - SERVIZIO VALUTAZIONE IMPATTO E PROMOZIONESOSTENIBILITA' AMBIENTALE

Firmatario: PAOLO FERRECCHI in qualità di Direttore generale

sostituito in applicazione dell'art. 46 comma 3 della L.R. 43/01 e della Delibera2416/2008 e s.m.i., che stabilisce che le funzioni relative ad una strutturatemporaneamente priva di titolare competono al dirigente sovraordinato, dalDirettore generale della DIREZIONE GENERALE CURA DEL TERRITORIO EDELL'AMBIENTE, PAOLO FERRECCHI

Firmato digitalmente

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PREMESSO CHE:

1.1 il Comune di Bologna ha approvato con delibera di Giunta del 12 luglio 2016 il “Programma“stralcio” per il superamento delle aree sosta e l’inclusione di Rom e Sinti, del progetto peril superamento dell’area sosta di via Erbosa, 13/4 e relativa documentazione perl’ammissione al contributo regionale previsto dalla LR 11/2015”;

1.2 il Comune di Bologna ha attivato diversi incontri con i cittadini delle aree interessatepreliminari alla definizione del “Programma “stralcio” per il superamento delle aree sosta el’inclusione di Rom e Sinti, del progetto per il superamento dell’area sosta di via Erbosa,13/4 e relativa documentazione per l’ammissione al contributo regionale previsto dalla LR11/2015”;

1.3 con il “Programma “stralcio” per il superamento delle aree sosta e l’inclusione di Rom eSinti, del progetto per il superamento dell’area sosta di via Erbosa, 13/4 e relativadocumentazione per l’ammissione al contributo regionale previsto dalla LR 11/2015” ilComune di Bologna intende superare l’area di sosta di via Erbosa 13/4, in cui sono presenti43 adulti e 13 minori, migliorandone le condizioni di vita (l’area di via Erbosa è sovrastata daun elettrodotto) e favorendone l’integrazione con la realizzazione, in sostituzione, di tremicroaree comunali proposte;

1.4 le aree ritenute dal Comune di Bologna idonee ad ospitare le famiglie attualmente residentinel campo di via Erbosa sono:

- microarea 1: via della Selva Pescarola – Quartiere Navile,- microarea 2: via Shakespeare – Quartiere Navile;- microarea 3: via del Gomito – Quartiere Navile;

1.5 il “Programma “stralcio” per il superamento delle aree sosta e l’inclusione di Rom e Sinti,del progetto per il superamento dell’area sosta di via Erbosa, 13/4 e relativa documentazioneper l’ammissione al contributo regionale previsto dalla LR 11/2015” non comporta lamodifica della destinazione urbanistica delle aree che risultano idonee all’uso abitativo saràconsentito in via esclusiva e temporanea;

1.6 cartograficamente la perimetrazione delle microaree racchiude Superfici Utili pari a 225 mq,dimensionate per ospitare un massimo di 15 persone, e una Superficie Accessoria massimapari a 135 mq di cui almento 25 mq per usi condominiali (bagni – lavanderia);

1.7 gli elaborati che costituiscono il “Programma “stralcio” per il superamento delle aree sostae l’inclusione di Rom e Sinti, del progetto per il superamento dell’area sosta di via Erbosa,13/4 e relativa documentazione per l’ammissione al contributo regionale previsto dalla LR11/2015” sono i seguenti:

- Relazione illustrativa,- Norme di Attuazione,- Cartografia,- Rapporto ambientale preliminare, - Programma “stralcio” per il superamento dell’area di sosta di via Erbosa;

Testo dell'atto

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1.8 il “Programma “stralcio” per il superamento delle aree sosta e l’inclusione di Rom e Sinti,del progetto per il superamento dell’area sosta di via Erbosa, 13/4 e relativa documentazioneper l’ammissione al contributo regionale previsto dalla LR 11/2015” nasce su propostadell’Area Benessere di Comunità, del Dipartimento Cura e Qualità del Territorio, delDipartimento Riqualificazione Urbana, del Settore Edilizia e Patrimonio e del Settore Piani eProgetti Urbanistici del Comune di Bologna;

2 DATO ATTO CHE:

2.1 al fine dello svolgimento della procedura di Verifica di Assoggettabilità ai sensi dell’art. 12del D. Lgs. 152/06, il Comune di Bologna, acquisita al PG/2017/0564518 del 03/08/2017della Regione Emilia – Romagna, ha trasmesso proposta del “Programma “stralcio” per ilsuperamento delle aree sosta e l’inclusione di Rom e Sinti, del progetto per il superamentodell’area sosta di via Erbosa, 13/4 e relativa documentazione per l’ammissione al contributoregionale previsto dalla LR 11/2015” ed il relativo Rapporto ambientale preliminare, al finedell’espressione delle proprie valutazioni, al Servizio Valutazione Impatto e PromozioneSostenibilità Ambientale;

2.2 la scrivente Regione ha messo a disposizione sul proprio sito web, ai fini della consultazionedei soggetti con competenza ambientale, gli elaborati del “Programma “stralcio” per ilsuperamento delle aree sosta e l’inclusione di Rom e Sinti, del progetto per il superamentodell’area sosta di via Erbosa, 13/4 e relativa documentazione per l’ammissione al contributoregionale previsto dalla LR 11/2015”, e ha convocato un incontro tra il proponente Comune diBologna ed i soggetti con competenza ambientale: Arpae Emilia Romagna, Arpae SACSezione Bologna, Ausl Distretto Bologna, Città Metropolitana di Bologna, SegretariatoRegionale del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo per l’EmiliaRomagna, Agenzia Regionale per la Sicurezza territoriale e la protezione civile – ServizioArea Reno e Po di Volano (ex STB Reno);

2.3 il giorno 13 settembre 2017 si è tenuto un incontro presso la Regione Emilia Romagna cuihanno partecipato i seguenti enti:

- Comune di Bologna,- Regione Emilia Romagna,- AUSL Bologna;

apportando le proprie valutazioni di competenza;

2.4 né entro la scadenza dei termini per le osservazioni né successivamente sono pervenute alServizio Valutazione Impatto e Promozione Sostenibilità Ambientale della Regione Emilia -Romagna, ulteriori considerazioni e valutazioni sul suddetto “Programma “stralcio” per ilsuperamento delle aree sosta e l’inclusione di Rom e Sinti, del progetto per il superamentodell’area sosta di via Erbosa, 13/4 e relativa documentazione per l’ammissione al contributoregionale previsto dalla LR 11/2015” e sul relativo Rapporto ambientale preliminare;

3 RITENUTO CHE:

3.1 in relazione all’entrata in vigore del D. Lgs 152/06 a seguito delle modifiche introdotte dal D.Lgs. 4/08, è necessario, ai sensi dell’art. 6, comma 3, del D. Lgs. n. 152 del 2006, sottoporre il

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suddetto “Programma “stralcio” per il superamento delle aree sosta e l’inclusione di Rom eSinti, del progetto per il superamento dell’area sosta di via Erbosa, 13/4 e relativadocumentazione per l’ammissione al contributo regionale previsto dalla LR 11/2015” allaVerifica di Assoggettabilità di cui all’art. 12 del medesimo D. Lgs. n. 152 del 2006;

3.2 dal momento che il “Programma “stralcio” per il superamento delle aree sosta e l’inclusionedi Rom e Sinti, del progetto per il superamento dell’area sosta di via Erbosa, 13/4 e relativadocumentazione per l’ammissione al contributo regionale previsto dalla LR 11/2015” nonprevede la stabile e definitiva urbanizzazione delle aree e la loro trasformazione in ambitiresidenziali, per evidenti esigenze di semplificazioni riportate nella DGR 43/2016 e nellalettera di trasmissione del Programma, l’art. 18 della LR22/2015 ha previsto che lo stessofosse soggetto a verifica di assoggettabilità ai sensi dell’art. 12 del D. Lgs. n. 152 /2006;

3.3 il programma rientra nell’ambito di applicazione dell’art. 6, art. 3.bis del D. Lgs. 152/2006;

3.4 l’autorità competente ad esprimersi in merito alla valutazione ambientale strategica del pianoin oggetto è la Regione Emilia – Romagna, ai sensi dell’art. dell’art.15, comma 1, della L.R.13/2015 "Riforma del sistema di governo regionale e disposizioni su città metropolitana diBologna, province, Comuni e loro Unioni"; tale norma, dal 1 gennaio 2016, ha modificato lecompetenze in materia di Valutazione Ambientale, precedentemente attribuite alle province;1.4. con delibera di Giunta regionale n. 1392 del 8 settembre 2008, il Servizio ValutazioneImpatto Ambientale e Promozione sostenibilità Ambientale della Regione Emilia-Romagna èstato individuato, ai sensi dell’art. 1, commi 3 e 5, della LR. 13 giugno 2008, n. 9, qualestruttura competente per la valutazione ambientale di piani e programmi;

3.5 ai sensi della medesima deliberazione della Giunta regionale n. 1392 del 8 settembre 2008,per i piani e programmi approvati dalla Regione di cui all’art. 1 della L.R. 9 del 2008 ilprovvedimento di Verifica di Assoggettabilità e il parere motivato in merito alla valutazioneambientale di cui rispettivamente all’art. 12, comma 4 e all’art. 15, comma 1 del D. Lgs 152del 2006 siano espressi tramite determinazione del Responsabile del Servizio ValutazioneImpatto e Promozione Sostenibilità Ambientale;

3.6 il Rapporto Preliminare per la Verifica di Assoggettabilità di cui all’art. 12 del D. Lgs. n. 152del 2006, come modificato dal D. Lgs. 4/08, del “Programma “stralcio” per il superamentodelle aree sosta e l’inclusione di Rom e Sinti, del progetto per il superamento dell’area sostadi via Erbosa, 13/4 e relativa documentazione per l’ammissione al contributo regionaleprevisto dalla LR 11/2015” è sufficientemente approfondito nell’individuare gli impattiambientali attesi dall’attuazione dello stesso Programma, svolgendo adeguatamente lefunzioni indicate nell’art. 12 del D. Lgs 152 del 2006;

4 CONSIDERATO CHE:

4.1 all’interno del Rapporto Preliminare, costituendo il programma per le microaree una faseoperativa attuativa di uno strumento programmatico di più ampio respiro che si propone dimettere a sistema azioni di tipo sanitario, socioassistenziale, educativo ed abitativo, si affermache il “Programma “stralcio” per il superamento delle aree sosta e l’inclusione di Rom eSinti, del progetto per il superamento dell’area sosta di via Erbosa, 13/4 e relativa

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documentazione per l’ammissione al contributo regionale previsto dalla LR 11/2015” noninfluenza altri piani e programmi;

4.2 la Autorità Proponente Comune di Bologna sottolinea che gli obiettivi del “Programma“stralcio” per il superamento delle aree sosta e l’inclusione di Rom e Sinti, del progetto peril superamento dell’area sosta di via Erbosa, 13/4 e relativa documentazione perl’ammissione al contributo regionale previsto dalla LR 11/2015” nascono dall’esigenza disuperare gradualmente le grandi aree di sosta, istituite e disciplinate dalla LR 47/1988 econsiderate ormai un ostacolo ai processi di integrazione che la nuova strategia regionaleindividua invece nella LR 11/2015, in ottemperanza alla programmazione nazionale e alledisposizioni comunitarie in materia;

4.3 le aree oggetto del “Programma “stralcio” per il superamento delle aree sosta e l’inclusionedi Rom e Sinti, del progetto per il superamento dell’area sosta di via Erbosa, 13/4 e relativadocumentazione per l’ammissione al contributo regionale previsto dalla LR 11/2015” nonsono interessate da zone SIC e ZPS definite dal sistema delle aree protette della RegioneEmilia-Romagna;

4.4 il regime straordinario attribuito alle microaree dalla LR 11/2015, che le rende compatibilicon qualsiasi destinazione urbanistica (eccetto che ambiti interessati da rischi naturali o dastabilimenti a rischio di incidente rilevante, aree produttive e poli funzionali) le rendetemporalmente destinabili alla permanenza delle popolazioni cui il programma in oggetto siriferisce fintanto che i nuclei familiari interessati non possano transitare verso forme abitativeconvenzionali;

4.5 nella documentazione del “Programma “stralcio” per il superamento delle aree sosta el’inclusione di Rom e Sinti, del progetto per il superamento dell’area sosta di via Erbosa,13/4 e relativa documentazione per l’ammissione al contributo regionale previsto dalla LR11/2015” non sono stati evidenziati effetti negativi sull’ambiente;

5 VALUTATO CHE:

5.1 nel Rapporto ambientale preliminare per la Verifica di Assoggettabilità di cui all’art. 12 del D.Lgs. n. 152 del 2006, come modificato dal D. Lgs. 4/08, viene dato conto degli effettiderivanti dalla attuazione del “Programma “stralcio” per il superamento delle aree sosta el’inclusione di Rom e Sinti, del progetto per il superamento dell’area sosta di via Erbosa,13/4 e relativa documentazione per l’ammissione al contributo regionale previsto dalla LR11/2015”;

5.2 nel Rapporto Ambientale si afferma:

- per quanto riguarda la componente atmosfera, che il programma in generale e lalocalizzazione delle microaree non producono impatti (considerando anche che non sitratta di un carico insediativo aggiuntivo ma della redistribuzione di un carico urbanisticogià presente nel territorio),

- per quanto riguarda la componente rumore, che non sono necessarie valutazioni acustichepreventive,

- per quanto riguarda la componente suolo, che dovrà essere limitatal’impermeabilizzazione di suoli integri, per evitare inquinamenti, in tutte le microaree

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l’indice territoriale minimo di permeabilità da garantire è di 0,20 mq/mq, pari a 225 mq,da attrezzare a verde per la fruizione dei residenti,

- per quanto riguarda la risorsa acqua, che dovranno essere attuate tutte le misure possibiliai fini del risparmio idrico;

5.3 nella riunione tenutasi il giorno 13 settembre 2017 presso la Regione Emilia Romagna, cuihanno partecipato il Comune di Bologna, la Regione Emilia Romagna, Ausl DistrettoBologna, “Agenzia Regionale per la Sicurezza territoriale e la protezione civile – ServizioArea Reno e Po di Volano” (ex STB Reno), è stata evidenziata, da parte di Ausl che favigilanza sul territorio, una carenza nella manutenzione ella attuale area di via Erbosa,certamente dovuta alla provvisorietà dell’area; nella stessa riunione il rappresentante delcompetente “Servizio Area Reno e Po di Volano” ha richiesto di valutare l’efficienza delsistema di raccolta degli scarichi e di prevedere una laminazione delle aree impermeabilizzateper non scaricare direttamente sul reticolo superficiale; il Comune ha sottolineato che ilProgramma è stato definito a seguito di attenta informazione dei cittadini, affinché ledecisioni di pianificazione fossero condivise;

6 RITENUTO, ALTRESI’, CHE:

6.1 il “Programma “stralcio” per il superamento delle aree sosta e l’inclusione di Rom e Sinti,del progetto per il superamento dell’area sosta di via Erbosa, 13/4 e relativa documentazioneper l’ammissione al contributo regionale previsto dalla LR 11/2015”, ai sensi dell’art. 12,comma 4, del D. Lgs. 152/06, sia da escludere dal procedimento di VAS di cui agli articoli da13 a 18 del medesimo Decreto, in quanto non si ravvisano rilevanti effetti significativinegativi sull’ambiente (anche in considerazione del carattere estremamente localizzato dellestesse), a condizione che sia rispettato quanto riportato ai punti successivi;

6.2 si richiede una attenta valutazione dell’efficienza del sistema di raccolta degli scarichi e laprevisione di una laminazione delle aree impermeabilizzate per non scaricare direttamente sulreticolo superficiale;

6.3 si richiede di prestare particolare attenzione alla informazione dei cittadini, continuando ildialogo già impostato affinché le decisioni di pianificazione siano condivise;

ATTESTATA la regolarità amministrativa

Tutto ciò premesso, dato atto, considerato, valutato e ritenuto;

D E T E RM I N A:

a) di escludere il “Programma “stralcio” per il superamento delle aree sosta el’inclusione di Rom e Sinti, del progetto per il superamento dell’area sosta di viaErbosa, 13/4 e relativa documentazione per l’ammissione al contributo regionaleprevisto dalla LR 11/2015”, ai sensi dell’art.12, comma 4, del D. Lgs. 152/06, comemodificato dal D. Lgs. 4/08, dal procedimento di VAS di cui agli articoli da 13 a 18 delmedesimo Decreto, in quanto non si ravvisano rilevanti effetti negativi significativi

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sull’ambiente (anche in considerazione del carattere estremamente localizzato dellestesse), a condizione che sia rispettato quanto riportato ai punti successivi:

6.4 si richiede una attenta valutazione dell’efficienza del sistema di raccolta degli scarichi e laprevisione di una laminazione delle aree impermeabilizzate per non scaricare direttamente sulreticolo superficiale;

6.5 si richiede di prestare particolare attenzione alla informazione dei cittadini, continuando ildialogo già impostato affinché le decisioni di pianificazione siano condivise;

b) di trasmettere, ai sensi dell’art. 16, del D. Lgs 152/06, copia del presente atto al Comunedi Bologna, Arpae Emilia Romagna, Arpae SAC Sezione Bologna, Ausl DistrettoBologna, Città Metropolitana di Bologna, Segretariato Regionale del Ministero dei Benie delle Attività Culturali e del Turismo per l’Emilia Romagna, Agenzia Regionale per laSicurezza territoriale e la protezione civile – Servizio Area Reno e Po di Volano;

c) di pubblicare in estratto la presente determinazione nel Bollettino ufficiale dellaRegione Emilia - Romagna;

d) di pubblicare la presente determinazione nel sito WEB della Regione Emilia –Romagna.

Ing. Paolo Ferrecchi

La

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REGIONE EMILIA-ROMAGNAAtti amministrativi

GIUNTA REGIONALE

Paolo Ferrecchi, Direttore generale della DIREZIONE GENERALE CURA DELTERRITORIO E DELL'AMBIENTE, in sostituzione del Responsabile del ServizioValutazione Impatto e Promozione sostenibilità Ambientale temporaneamente privo dititolare esprime, contestualmente all'adozione, ai sensi della deliberazione della GiuntaRegionale n. 2416/2008 e s.m.i., parere di regolarità amministrativa in merito all'atto connumero di proposta DPG/2017/15640

IN FEDE

Paolo Ferrecchi

Parere di regolarità amministrativa

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