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11 ottobre

Rassegna 11 ottobre

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LA REPUBBLICA Pagina 13 - Interni Nuovo Mastella. Il capogruppo dipietrista Donadi: "Serve profilo etico" L´Idv non dice no a Casini "Ma i centristi non verranno" Il Pd delimiterà il perimetro della coalizione ma l´Udc non può diventare il nuovo Mastella ROMA - «L´Udc? Per noi è come fare passare un cammello nella cruna di un ago. Se il Pd ci riesce, staremo a vedere». Massimo Donadi, qual è il passo che l´Idv avrebbe preferito dal segretario democratico? «Il passo dovrebbe essere costruire una coalizione di centrosinistra con un progetto coraggioso di straordinaria modernizzazione del Paese, giocato su idee e personalità nuove, guidato da un leader forte, carismatico, ma con un forte tasso di innovazione della classe dirigente». Una coalizione che vada da Bertinotti a Fini? «Se apriamo a tutta quell´area che da sempre vota centrosinistra, ma che s´è rifugiata nel non voto per delusione, ci sono i numeri per sconfiggere il centrodestra che è in avvitamento su se stesso. Ma la coalizione deve essere costruita attorno a qualcosa ancor più importante del programma: la capacità delle forze politiche di essere compatte e leali fra loro, dopo che gli italiani hanno visto crollare maggioranze di destra e sinistra per liti». Ma su questo siete d´accordo con il Pd? Altrimenti il rischio è di litigare prima ancora di cominciare. «Noi vogliamo riconoscere al Pd la responsabilità di dare il la su ciò che sarà il perimetro della coalizione. Però una cosa la diciamo con nettezza assoluta: l´Udc non può diventare il nuovo Mastella. La storia sarebbe simile: entrambi mantengono l´identità del centrodestra dal quale entrambi provengono». Se riconoscete al Pd il ruolo di delimitare il perimetro della coalizione, quali sono le vostre condizioni, e le eventuali pregiudiziali? «Noi vogliamo capire se il piano energetico del centrosinistra prevederà il nucleare oppure no. Non vorremmo trovarci a favore del nucleare. Abbiamo proposto un referendum che sostiene l´esatto contrario». Come concilierete con il Pd il vostro forte senso di giustizialismo che molti, anche fra il centrosinistra, criticano? «Con il Pd va sottoscritto un patto che faccia sì che il profilo etico del centrosinistra sia superiore al centrodestra della "cricca". Noi siamo contrari a candidare condannati e rinviati a giudizio, ma l´Udc è disponibile ad accettarlo?». In conclusione, d´accordo o contrari all´Udc nella coalizione? «Per noi è come fare passare un cammello nella cruna di un ago. Se il Pd ci riesce, staremo a vedere. Ma mi pare che sia l´Udc a non aver intenzione di far parte del centrosinistra: se questa è la loro decisione, tiriamo sospiro sollievo». (a.cus.)

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CORRIERE DI AREZZO Il sit-in: le istituzioni chiedono conto dell’attuazione dei piani industriali. Idv in presidio davanti alla Buitoni. Manneschi e Rizzo: “I lavoratori vogliono certezze e trasparenza”. Nel nostro Paese, purtroppo, il problema lavoro, sta assumendo una dimensione estremamente preoccupante. La disoccupazione interessa un numero sempre maggiore di persone e la precarietà sembra essere diventata una condizione di normalità, soprattutto per i giovani. In questo difficilissimo momento, l'Italia dei Valori è vicina ai lavoratori nelle loro battaglie e rinnova l'impegno, a ogni livello amministrativo (Comune, Provincia, Regione, Parlamento, Europarlamento), a tenere sempre altissima l'attenzione sulla prima emergenza nazionale: il lavoro. A livello regionale, sono stati organizzati dei momenti di presenza in ogni provincia, davanti ai luoghi di lavoro, per ascoltare i lavoratori e confrontarci direttamente con loro. Questa iniziativa interesserà anche Sansepolcro: domani dalle 16.30 alle 17.30, l'Idv sarà davanti alla Buitoni insieme a Marco Manneschi, consigliere regionale e Roberto Rizzo, responsabile del dipartimento Lavoro-Welfare dell'Idv Toscana. Sfrutteranno quest'occasione per rinnovare alla dirigenza la richiesta di dare certezze ai lavoratori sul loro futuro. “Ci sono ancora troppi punti oscuri sul caso Buitoni - dice Manneschi - tutti i lavoratori, anche quelli dell'indotto, devono avere la sicurezza del mantenimento del posto di lavoro. A tal fine impegniamo le istituzioni a chiedere conto alla proprietà dello stato di attuazione dei piani industriali e degli accordi sindacali sottoscritti. La Buitoni rappresenta una pagina indelebile della storia della nostra vallata e vogliamo che continui ad essere, anche in futuro, un sicuro punto di riferimento”. Una richiesta di chiarezza e di trasparenza in un momento economico tanto difficile in cui i lavoratori hanno diritto di sapere cosa aspettarsi dal futuro Claudio Roselli

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