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29 ottobre

Rassegna 29 ottobre

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cinema” dell’anno, ma si deveaccontentare di un premio mi-nore. Incontra però Emilio Fe-de. E qui le versioni comincia-no a moltiplicarsi, in questastoria caleidoscopio. Lei rac-conta che Fede le consiglia ditrasferirsi a Milano e la mette incontatto con Lele Mora. Lui ne-ga: “Non ha conosciuto quellaragazza, non c’è stata nemme-no una stretta di mano”, assicu-ra Fede. “Potrei averla incrocia-ta un paio di volte”, ammette,ma mesi dopo, “alle cene a casadi Berlusconi. Ma non l’ho pre-sentata io né a Lele Mora, né alpresidente del Consiglio”.Di certo c’è che Ruby abban-dona la Sicilia. Viene a cercarefortuna a Milano. Fa la cubistain qualche locale. Balla la dan-za del ventre. Fa serate in disco-teca, partecipa a feste, incon-tra gente, vede vip presunti.Anche un vip vero: il presiden-te del Consiglio. Lo visita ad Ar-core il 14 febbraio 2010, sanValentino. Secondo il suo pri-mo racconto, è Emilio Fede achiamarla e a portarla fin den-tro villa San Martino, dove vie-ne presentata a Silvio. Ci sonocirca venti ragazze e solo dueuomini, Fede e Berlusconi. Do-po cena, ritorna a casa. La se-conda volta, invece, è il 2 mar-zo. Ruby arriva ancora conEmilio Fede e le viene chiesto

di restare per la notte. È in com-pagnia di molte ragazze, escortche partecipano con lei al ritosessuale del “bunga-bunga”, fi-no al bagno finale in piscina. Ilterzo incontro, invece, è unacena tranquilla a cui, secondoil racconto della ragazza, sareb-bero presenti anche GeorgeClooney, Elisabetta Canalis,

tutti, politico e presentatoridella ragazza.Quanto alla presentazione acorte della ragazza, ai regali ealle promesse, le cose sono unpo’ più complicate.Ipotesi 1: i presentatori igno-rano che il politico le farà regali(o pensano che le regalerà unabottiglietta di profumo) oppurepromesse di successo televisi-vo: ella si concederà certamen-

te perché innamorata del politico o sedotta dallasua fama di formidabile animale da letto. Inquesto caso non sarebbe ravvisabile alcun rea-to.Ipotesi 2: i presentatori sanno che il politico ledarà una bella sommetta o gioielli di valore oche le prometterà un luminoso avvenire; la ra-gazza dunque sarà pagata per la sua presta-zione. In questo caso il politico non commettealcun reato (la prostituzione in Italia non è undelitto). Ma i presentatori sì: si chiama fa vo -reggiamento della prostituzione ed è pre-visto dalla legge n. 75 del 1958 (cosiddettalegge Merlin); la pena: da 2 a 6 anni di re-clusione .Quanto all’intervento del politico su alti fun-zionari per sottrarre la ragazza alle procedurepreviste dalla legge, nessuno dei miei studentiavrebbe omesso di rilevare che questo era uncaso tipico d’interesse privato in atti di uf-ficio, punito dall’art. 324 del codice penale, chei politici hanno abrogato nel 1990. Alcuni miavrebbero detto che nemmeno è ravvisabilel’abuso di ufficio (art. 323 del codice penale,punito con pena da 6 mesi a 3 anni) perchél’interesse illecito perseguito deve essere di na-tura patrimoniale; e qui si tratta di ben altro …Quelli più bravi ipotizzerebbero un reato diconcussione (art. 317 del codice penale) chesi ha quando il pubblico ufficiale, abusando deisuoi poteri, costringe qualcuno a fare indebi-tamente qualcosa nel suo interesse. Insomma èuna speciale categoria di estorsione: guarda chese non fai quello che dico … Il punto è che laminaccia può essere anche implicita: se l’uomopolitico è molto potente chi si azzarda a nonobbedirgli? Anche se quello che chiede è as-solutamente illegale. La pena: da 4 a 12 anni.In ogni modo, alla fine, tutti mi avrebbero detto:“Professore ma guardi che è un esempio pocore a l i s t i c o ”. E io: “Come, ma ci sono stati molticasi di questo tipo!” “Si ma … casi di politicicondannati?”.

L’imbarazzo dell’Egitto:

“Macchè parente

di Moubarak”

N on si capisce se più forte sial’irritazione, lo stupore o –semplicemente – il disinteresse. Di

certo all’ambasciata egiziana a Roma non neparlano volentieri. Per trovare qualcuno cherisponda alle domande sulla signorina Ruby,spacciata per parente stretta del presidenteegiziano Hosni Moubarak dal collega italiano, al

punto da prelevarla da un commissariato conquesta scusa, bisogna attendere al telefono nonpochi minuti. Quando un gentile funzionarioaccetta di parlare, la risposta, qualunque sia ladomanda, è sempre la stessa: “Le notizieapparse sulla stampa sono prive di qualsiasifondamento, la signorina Ruby non ha alcunrapporto di relatività (sic) con il presidente

Mubarak”. Ok, rispondiamo noi, questo è fuoridiscussione, ma voi ne sapevate qualcosa, ilpresidente ne è stato informato? “Le notizieapparse sulla stampa sono prive di qualsiasifo n d a m e n t o …”. Non c’è verso. E nemmeno suisiti online dei giornali egiziani e marocchini – perora – si trova traccia della vicenda.

Ste. Ca.

I RITI DEL CAIMANOBUNGA BUNGA

SOLDI E MINORENNILa ragazza, le feste, il sesso e il potere

Il romanzo del Basso Impero

di Gianni Barbacettoe Fabio Amato

L’ indagine che tre giornifa “non c’e ra ”, ora occu-pa le prime pagine deigiornali e preoccupa

più d’ogni cosa il presidentedel Consiglio. È la storia di Ru-by, diciott’anni il prossimo 1novembre, che racconta di es-sere stata più volte a villa SanMartino, ad Arcore, ospite diSilvio Berlusconi. La vicenda èintricata e scivolosa, ma assu-me di giorno in giorno contor-ni un po’ più netti. “Spazzatu-ra mediatica”, secondo il pre-sidente del Consiglio. L’enne-sima dose di fango riversata sudi lui, secondo i suoi sosteni-tor i.Ma ora sappiamo che la procu-ra di Milano sta indagando suun’ipotesi di favoreggiamen-to della prostituzione. Sottoattenzione, l’impresario LeleMora, il direttore del Tg4 Emi-lio Fede e Nicole Minetti,l’igienista dentale di SilvioBerlusconi candidata a sorpre-sa nel Consiglio regionale del-la Lombardia. Proviamo ad al-lineare i fatti, cercando di di-stinguere ciò che in questastoria è accertato, da ciò che èancora avvolto nella nebbia.La protagonista è Ruby Ruba-cuori, come si presenta nelsuo profilo Facebook. O RubyHeyek, come risulta nell’albodi un concorso di bellezza si-ciliano a cui ha partecipatonel 2009. O Karima, come la

chiamano in famiglia. Maroc-china, nata il 1 novembre1992, ha la famiglia che vive inSicilia, a Letojanni, in provin-cia di Messina. Famiglia pove-ra, di cui i servizi sociali si oc-cupano ormai da tempo. La ra-gazza è vivace e irrequieta al-meno fin da quando aveva 14anni. Non ama la disciplinache le vuole imporre il padre,Mohamed Elmahroug. Fre-quenti i litigi con i genitori,più d’una le fughe da casa, maanche dalle comunità doveviene via via collocata dai ser-vizi sociali. I carabinieri la se-gnalano a Badolato, in Cala-bria, in un locale per soli uo-

mini. Ha denunce per furto.Appare e scompare dalla cro-naca e dai verbali dei servizisociali e delle questure per al-meno un anno e mezzo, primadi fare il gran salto nella cro-naca di questi giorni, il suo no-me accostato a quello del pre-sidente del Consiglio.

AGLI INIZI di settembre2009 si presenta, con il nomedi Ruby Heyek, a un concorsodi bellezza di provincia, aSant’Alessio Siculo, che eleggela “Ragazza per il cinema”. Pre-sidente della giuria è il diretto-re del Tg4, Emilio Fede. Rubynon diventa la “ragazza per il

Ipotesi di reato

Favo r e gg i a m e n t oconcus sione

e altre prodezze

GIOCHI DI POTERE

di Bruno Tinti

I o ho studiato diritto penale sul manuale diFrancesco Antolisei. Una delle caratteristiche

del Maestro era quella di fare spesso ricorso adesempi. Da professore, anche io ho utilizzatosempre questo metodo, naturalmente con bendiversi risultati.La fattispecie (come si dice in gergo): un potenteuomo politico ha (non si sa da quando) com-merci sessuali con una ragazza minore deglianni 18. La ragazza gli è procurata da personeche lo frequentano e che, per mestiere, hannofrequenti rapporti con giovani belle e disinibite.La ragazza non si concede gratis e quindi l’uomopolitico le fa alcuni regali e le promette inse-rimenti nel mondo dello spettacolo; ma unapossibile alternativa è che regali e successo ven-gano fatti e prospettati dalle persone che l’han-no portata nel letto del politico. Un bel giorno laragazza è accusata di un grave reato; portata inQuestura, scoprono che è, come detto, mino-renne e anche senza fissa dimora; ragione per laquale debbono segnalare il caso al Tribunale peri minorenni e cercare una comunità dove man-darla. A questo punto il politico ordina ad alcunialti funzionari di impedire questa procedura e didare disposizioni perché la ragazza venga af-fidata a una sua (del politico) amica. I funzionarieseguono.Quali reati, avrei chiesto ai miei studenti, pos-sono ravvisarsi in questa ipotetica fattispecie?Ecco le prevedibili risposte.Quanto ai commerci sessuali bisogna distingue-re; se il politico si è “fa t t o ” la ragazza quandonon aveva ancora 14 anni, si tratta di atti ses-suali con minorenne (art. 609 quater codicepenale) puniti da 5 a 10 anni. Se ne aveva di più,nessun reato. Prevenendo una mia domanda,mi avrebbero subito detto che, a norma dell’ar t.609 sexies, ignorare che la ragazza era minoredegli anni 14 sarebbe stato del tutto irrilevante;e che di questo reato ne dovrebbero rispondere

Daniela Santanchè.Fede nega: “Sono stato invitatopiù volte, e per fortuna, a casadi Berlusconi per delle cene,ma quello che posso dire è chenon mi è mai capitato una solavolta di vederle terminare inun modo che si possa definiretrasgressivo. Nulla è più lonta-no da me dall’idea dell’incita-mento o dello sfruttamentodella prostituzione”. Santan-chè smentisce. “Allucinante.Io George Clooney non ho maiavuto il piacere di conoscerlo.Non mi sono mai seduta al ta-volo di un ristorante, di un bar,di una casa privata con Cloo-ney, per cui, se tanto mi dà tan-to, non vorrei che fosse tuttauna bufala, perché nel mio ca-so lo è e lo dico con forza e confer mezza”.

NELLE DIVERSE, successi-ve versioni del racconto di Ru-by, ci sono anche buste di soldiche girano, 30 mila euro, 70 mi-la, 150 mila, ricevuti dal presi-

I RADICALI La lista irregolareper candidare “l’amica” Nicole MinettiU na lista (“Per la Lombardia” di Roberto

Formigoni) autenticata dalle firme primadi esser chiusa, cioé dove sono comparseprima le firme dei sottoscrittori e poi, in unsecondo momento, i nomi dei candidati. Tracui quello di Nicole Minetti. Elezioni regio-nali del marzo 2010. Come denunciato dalradicale Marco Cappato al Fatto Quotidiano il16 ottobre scorso, l’ex igienista dentale delpremier Silvio Berlusconi, poi eletta consi-gliere regionale in Lombardia, fu beneficiatadella candidatura in un modo che si può de-finire soltamente “illegale: perché le firmevanno raccolte su una lista di candidati giàcompilata e non su un modulo bianco”, spie-ga Marco Cappato, che continua a chiedere

le dimissioni del governatore Roberto For-migoni nel mezzo di un deserto politico chepreferisce tacere sulla questione, lasciando“i Radicali completamente soli in questa bat-taglia per ristabilire la legalità in Lombar-dia”. Il 9 dicembre è prevista un’udienza delTar, intanto Cappato attacca ancora il gover-natore: “Formigoni ha cambiato strategia,prima ha detto che tutto quello che diceva-mo era falso, adesso dice che sono stati i par-titi a raccogliere le firme. Beh, se Formigoniè stato truffato, allora chieda lui di tornare alvoto. In Lombardia è stata falsata tutta la pro-cedura elettorale, Le liste sono state decisein una riunione ad Arcore”.

Giampiero Calapà

Fede, le cenee le presentazioni

“Leisostiene chea portarlaad Arcoresarebbe statoil giornalistaChe nega

Venerdì 29 ottobre 2010

L’AIUTINO“Sono un uomo di cuore”: B. ammette

di aver fatto rilasciare Ruby dalla Questura

“Basta con le sue ‘s i n go l a r i ’ ab i t u d i n i ”IL PD: DAL PREMIER SOLO ABUSI, STACCARE LA SPINA AL GOVERNO. IL PDL: FANGO

Nuove ombreMisteri e abusi: Palazzo Chigi

e le smanie del poterevisti da Emanule Fucecchi

Nelle foto piccoleEmilio Fede e Lele Mora

A destra invece Ruby in discoteca

GIOCHI DI POTERE

Mora, l’adozionee il “giro giusto”

“Lei adessodice di avereingannatotutti quantiIl managerdei vip: “Maiconosciuta”

di Gianni Barbacettoe Davide Vecchi

L’ ammissione arriva daAcerra, durante la confe-renza stampa sull’emer -genza rifiuti in Campania.

“Sono una persona di buon cuo-re e mi muovo sempre per aiu-tare chi ha bisogno di aiuto”, di-ce Silvio Berlusconi alla giorna-lista di A n n o ze ro che gli chiedeespressamente come mai la pre-sidenza del Consiglio si sia mos-sa per far rilasciare dalla questu-ra di Milano Ruby, la minorennemarocchina che racconta diaver frequentato le feste di villaSan Martino ad Arcore. “Sonoqui per parlare della spazzaturavera, non di quella mediatica”,taglia corto il presidente. In se-rata - da Bruxelles - ribadisce:“Visto che casino mi hanno fat-to? Sul nulla... ”. La vicenda èquella raccontata ieri da Repub -blica. Ruby è stata fermata il 27maggio a Milano da una pattu-glia della polizia. Una sua cono-scente l’aveva segnalata al 113,sostenendo che qualche giornoprima le aveva rubato da casasoldi e gioielli per molte mi-gliaia di euro. Portata alla que-stura di via Fatebenefratelli, Ru-by risulta minorenne. E in fugada una casa famiglia dove era sta-ta collocata dal tribunale dei mi-nori di Messina. A questo punto,scatta per la polizia l’obbligo ditrattenerla, di compiere accer-tamenti. Invece arriva una tele-fonata da Roma, su cui sta inda-gando la Procura di Milano: è lapresidenza del Consiglio, chechiede al capo di gabinetto dellaquestura meneghina, PietroOstuni, di rilasciare immediata-mente la ragazza, senza fotoi-dentificazione e senza relazionedi servizio. “È la nipote di HosnyMubarak, il presidente egizia-no”, dicono da Roma. I funzio-nari di polizia obbediscono.Dunque la ragazza invisibile,protagonista di una vicenda ine-sistente, è invece reale. Tantoche Berlusconi ammette l’aiuti -no: gli è sbocciato dal buon cuo-

re. Insorge l’opposizione: qualeabuso di potere può portare ilpresidente del Consiglio a forza-re le procedure di polizia, per“a i u t a re ” una ragazza che ha ilmerito di aver allietato le sue se-ra t e ?

IN REALTÀ gli aiuti sono statipiù d’uno. Strappata con una te-lefonata dalla questura di Milano- che però ieri sera avrebbe ne-gato “privilegio o trattamentop re fe re n z i a l e ” nei confronti del-la ragazza. Affidata per un perio-do a Nicole Minetti, l’ig ienistadentale di Berlusconi poi elettaal Consiglio regionale della Lom-bardia. Aiutata da Diana Mora, fi-glia di Lele, che si offre per chie-dere l’affido della ragazza al tri-bunale dei minori. E infine strap-pata una seconda volta alla po-lizia, nel settembre scorso.Secondo quanto risulta al Fa t t oquotidiano, Ruby viene infatti fer-mata ai primi del mese alla sta-zione centrale di Milano. In zona

c’è il bilocale dove abita, mal’aspettano a Genova, dove deverientrare nell’ennesima comuni-tà dove è stata collocata dal tri-bunale dei minori. A Milano,quel giorno ha fatto shopping,girando la città con un’Audi A6

scura con autista. È passata inuna palestra. Ha cenato con al-cune amiche. È tardi quando gliagenti della polizia ferroviaria lavedono, in attesa del treno, ar-meggiare con alcune borse. Lechiedono i documenti. Lei dicedi non averli. La invitano alloranegli uffici Polfer della stazione.Ruby fa una telefonata e arriva ilsuo salvatore: è l’avvocato LucaGiuliante, che si precipita alla

Centrale, garantisce per lei e laporta via. Giuliante è il tesorieremilanese del Pdl, grande amicodi Paolo Berlusconi, legale di Le-le Mora e di Roberto Formigoni.L’entourage del presidente delConsiglio si muove dunque piùvolte per tirare fuori dai guai Ru-by. Il buon cuore di Silvio con-tagia anche i suoi amici (Lele Mo-ra), amiche (Nicole Minetti), di-rigenti di partito (Luca Giulian-te). Ruby deve essere “aiutata” atutti i costi, bisogna cercare inogni modo di non lasciarla nellemani della polizia. Fino a esporsicon una telefonata da palazzoChigi al capo di gabinetto dellaquestura di Milano, fino a inven-tare una bugia dalle gambe cortecome quella della parentela conMubarak. È una ragazza caparbiae irruente, ma anche fragile. Havisto cose che sarebbe meglionon raccontasse in giro. O, vistada un’altra angolazione, potreb-be inventarsi e poi raccontarecose false, per mettere in cattivaluce il presidente del Consiglio.

dente del Consiglio, in contan-ti. E regali: vestiti, orologi,gioielli. Ma ora il clima sembraessere cambiato e il suo nuovoracconto pare essere moltopiù tranquillizzante. Ruby hapronta una versione soft. Dicedi essere scappata da casa persfuggire alla tirannia di un’edu-cazione islamica. Accenna allavolontà di abbandonare la reli-gione dei genitori per abbrac-ciare, chissà, il cristianesimo.Ad Arcore c’è andata una solavolta. In taxi, non nell’auto diFede. E a tutti aveva fatto cre-dere di avere 24 anni. Né Ber-lusconi, né Lele Mora sapeva-no di avere a che fare con unam i n o re n n e .

“DIETRO questa storia”, hadichiarato ieri Ruby, “c’è la vo-lontà di attaccare il presidentedel Consiglio, ma io non c’en-tro nulla. L'artefice di tutto ciòè il giudice Pietro Forno. Luinon è mai stato interessato allamia storia e alle mie vicende incomunità: voleva solo colpireil premier e per farlo mi ha usa-ta”. Su Lele Mora: “Mi dispiaceaverlo coinvolto, lui mi ha fattosolo del bene, non sapeva chefossi minorenne. All'inizio miha detto di non farmi più vede-re quando la storia è esplosa.Poi mi ha richiamata dicendo-mi: ti aiuterò”. Alla procura diMilano il compito di dipanarela matassa delle versioni, di di-stinguere il vero dal falso.Per incontrare di nuovo un fat-to documentato bisogna arri-vare al 27 maggio di quest'an-no, quando Ruby viene ferma-ta dalla polizia in un centro be-nessere nei pressi di corso Bue-nos Aires, a Milano. A chiamareil 113 è una sua conoscente,che l’accusa di averle rubatosoldi e gioielli. La ragazza vieneportata in questura per l'iden-tificazione. Ma ne esce pocodopo, senza fotoidentificazio-

ne e senza rapporto di servizio,perché arriva una telefonata daRoma, dalla presidenza delConsiglio, direttamente al ca-po di gabinetto della questura.Ad attenderla fuori c'è NicoleMinetti, l'igienista dentale delpresidente del Consiglio salta-ta dalle scene di “Colorado ca-fè”, show di Italia 1, ai banchidel consiglio regionale, nel li-stino bloccato di Roberto For-m i go n i .Nei mesi scorsi, mentre nessu-no ancora conosceva questastoria, l’av vo c a t o - p a r l a m e n t a -re Niccolò Ghedini svolgevaprevidenti, accurate indaginidifensive. Contattava i prota-gonisti di questa storia e ne re-gistrava le dichiarazioni. Orasarà la procura di Milano a met-tere insieme i pezzi di questopuzzle.

“S e ha tanto buon cuore, ci sono mi-gliaia di fermati per furto nelle Que-

sture, li lascia tutti così?”. Bersani primautilizza l’ironia sul caso Berlusconi-Ruby,poi attacca: “Non possiamo perdere tem-po per il Paese tra questioni esoteriche co-me il lodo Alfano e questioni che portanoal centro le singolari abitudini del premier.Il Paese non ha una guida politica. Io ri-volgo un appello: andate a casa, chiudia-mola lì, qualcuno stacchi la spina per il be-ne del Paese”. “Non voglio entrare dentrola questione che riguarda le nottate delpremier, nè mi appassionano - rincara laFinocchiaro - . Stendiamo un pietoso velo.Quello che m'interessa è l’aspetto che ri-guarda il ruolo istituzionale del presidentedel Consiglio. Se la telefonata alla Questu-

ra di Milano fosse vera, ci troveremmo difronte a un grave abuso. È necessario cheriferisca in Parlamento. “Ci sarà una ragio-ne per cui Berlusconi vuole mettere il ba-vaglio all’informazione e non vuole le in-tercettazioni telefoniche - accusa l’Idv - .Evidentemente tra corruzione nel casoMills, diritti televisivi e probabilmente unsexgate che sta scoppiando, Berlusconivuole metterci sopra come al solito un co-perchio. Per fortuna l’Italia, nonostantelui, è una democrazia avanzata”. Nel Pdldifesa a oltranza. Mandano avanti il mini-stro Sandro Bondi: “Questo è l’ennesimocapitolo di una campagna scandalistica,segno più spaventoso di una inciviltà cheminaccia di corrodere le fondamenta del-la nostra vita democratica e di incanalare

nuovamente la vita politica verso esiti di-str uttivi”. E il portavoce Daniele Capezzo-ne: “Ormai è chiaro a tutti che c'è un obiet-tivo preciso di alcuni ambienti: tenere incostante fibrillazione il Governo Berlu-sconi e la maggioranza, impedire che ci siaanche una sola settimana di lavoro sereno.A questo scopo, tutto fa brodo: gossip,campagne scandalistiche, aggressioni me-diatiche, lanci di fango”. Ironico il com-mento di Claudio Fava di Sinistra e Libertà:“Pensavamo che Berlusconi non ciavreb-be più stupito, dopo il susseguirsi conti-nuo di gaffes, volgarità, ossessioni, osten-tazioni di pessimo gusto. Ma le danze tri-bali di Arcore e le telefonate in Questurasono oltre ogni immaginazione, a metà trail Bagaglino e l’imperatore Nerone”.

Una telefonatada PalazzoChigi: era statafermata perfurto. “Mi muovosempre per chiha bisogno”

Tg1, per Minzo

il “direttorissimo”

è tutto “presunto”

L e uniche notizie che il Tg1 può dare,e la dà con ampio risalto nei titoli, eche oggi (cioè ieri) c’era un

concorso milionario del Supernalotto e cheaumenta la tazzina del caffé al bar. Per il resto,è tutto un ‘p re s u n t o ’. Il caso Ruby è presunto,il suo racconto è presunto, il rilascio inQuestura grazia a una telefonata di Palazzo

Chigi è presunto. E così via. La giornalistaGrazia Graziadei non spiega di cosa si stiaparlando e di perché si parli di una ragazzaminorenne di origini marocchine, netantomeno parla delle cene ad Arcore o diun’indagine che coinvolge Lele Mora, NicoleMinetti ed Emilio Fede. Ma il telegiornale diRaiuno concede soltanto le repliche di Niccolò

Ghedini: “Tutto falso”. E la difesa al Tg4 diFede, del presidente del Consiglio più unaccorato appello di Daniela Santanché. Il Tg1apre sulla monnezza di Napoli e il miracoloannunciato di Silvio Berlusconi: “In tre giornirisolviamo tutto”. L’inviata Sonia Sarno diceche i “rifiuti sono diminuiti”. Sarà che a Napolisi sporca di meno di questi tempi.

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LA NAZIONE Pagina 2 – Lucca Comics&Scuola. Domani l’atteso corteo. E a sorpresa anche la Cisl si schiera con il fronte dei contestatari La protesta arriva in piazza: gli studenti incontrano gli autori ANCHE LA CISL-scuola si unisce alla mobilitazione del coordinamento lucchese che organizza per domani, da piazzale Verdi alle 14.30 (festa finale in piazza S.Frediano), la manifestazione provinciale di protesta contro i tagli previsti dalla riforma. La Cisl, a sorpresa, si schiererà con il fronte della contestazione insieme al Collettivo Studentesco per il Diritto allo Studio (Mercatino dei Libri Usati) e il Comitato Immigrati Uniti di Lucca. In piazza ci sarà anche l’Italia dei Valori. Un punto di svolta che rafforza le istanze del coordinamento che si è aperto anche un canale diretto con l’evento «Comics». «Ringraziamo il direttore di ‘Lucca Comics’ Renato Genovese che si è dimostrato disponibile a raccogliere e rilanciare il messaggio culturale a difesa della scuola pubblica — dicono i referenti del coordinamento — . Sarà la direzione dei ‘Comics’ a distribuire ad autori e editori il nostro appello e ci permetterà di invitare gli autori fin da questa mattina». La primaria di Marlia scenderà in piazza vestita con i sacchetti della spazzatura per sostenere l’esatto contrario, ovvero che «la scuola non è una discarica e i ragazzi non sono spazzatura», mentre quella di S.Vito raggiungerà i punti convenuti in bici o con i mezzi pubblici. Tra gli esempi al negativo, secondo il coordinamento, «una classe dell’Ipsia Simoni di Castelnuovo con 30 studenti e gli insegnanti di sostegno di fatto costretti dal dirigente a lavorare con 3 studenti diversamente abili in contemporanea. Le materne di Tempagnano e Picciorana costrette dal febbraio 2010 a far convivere negli stessi locali 130 bambini dai 3 ai 5 anni. Le aule per ‘ospitare’ i piccoli di Tempagnano sono ricavate da un corridoio e dalla stanza del dormitorio. Due bagni al piano terra, due bagni al piano superiore, per 130 alunni. La primaria di Capannori centro da sempre riconosciuta come ‘eccellenza’ per l’inserimento dei bambini diversamente abili e che in questi anni ha dovuto registrare il drammatico taglio di ore di sostegno, con insegnanti che devono tenere più di due bambini certificati, classi di 25/27 alunni con la presenza di disabili e situazioni in cui l’integrazione viene, di fatto, resa impossibile dimostrando che si pretende di far pagare la crisi e i tagli soprattutto ai più deboli». Laura Sartini

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LA NAZIONE Pagina 4 – Prato Lavoro a Livi, Gramsci, Keynes, Copernico e Dagomari Pulizie in quattro scuole 30 posti a rischio a fine anno Tagli, la Regione non ha ancora rinnovato il contratto ANTONIETTA Giugno è dipendente di una ditta che da dieci anni fa le pulizie nelle scuole, tra Gramsci-Keynes, Copernico, Dagomari e Livi. Lavora part time 4 ore al giorno per sei giorni a settimana per nove mesi l’anno. Adesso è molto preoccupata: da fine dicembre lei e le sue trenta colleghe pratesi rischiano di restare a casa. Senza lavoro. Per colpa dei tagli. Antonietta è dipendente della ditta Miorelli, che opera a livello nazionale e tramite gli Uffici scolastici regionali ha in appalto i servizi di pulizia e sorveglianza nelle scuole. La Miorelli in Toscana ha 1200 dipendenti, 2000 a livello nazionale. «Abbiamo un contratto triennale con un anno di proroga in scadenza a giugno 2011 – dice Alessandro Bigliazzi, capoarea per Prato della Miorelli - ma il taglio che riguarda i servizi esterni delle scuole rischia di non far rispettare i tempi e mandare a casa i dipendenti a fine dicembre. Per questo stiamo preparando le lettere di mobilità: fino a oggi l’Ufficio scolastico regionale non ha risposto alle nostre richieste, e i tempi sono tali per cui non ci resta altro da fare che cominciare ad avvisare i dipendenti. Naturalmente – avvisa Bigliazzi – il problema non riguarda solo Prato, ma tutta la Toscana e il territorio nazionale». A PRATO sarebbero una trentina le famiglie che ora rischiano di restare senza lo stipendio che nelle aziende di pulizie viene in un gran numero di casi percepito da personale femminile. «Non sappiamo nulla, ancora – dice Antonietta – siamo preoccupati: a fine dicembre la scuola chiude, e andiamo a casa anche noi: in questo modo non abbiamo la certezza di rientrare a gennaio». Insieme alle sue colleghe, Antonietta svolge il 75% delle pulizie: solo il 25% è affidato ai bidelli, che anche per questo sono in numero ridotto rispetto a quelle scuole in cui incombe su di loro anche la mansione di effettuare le pulizie. Per questo, anche le scuole sono in allarme. «SE QUESTE persone restano a casa – punta il dito il vicepreside del Gramsci-Keynes, Antonio Buffone – chi pulirà aule e corridoi? Dovrebbero mandare custodi in più: ma basteranno due tre custodi per fare il lavoro che fanno qui queste dieci persone?». Conti alla mano, Bigliazzi è possibilista: «Considerata la situazione, probabilmente si andrà avanti con la proroga fino a giugno 2011. Il punto che ci preoccupa, noi come i sindacati che già si stanno muovendo, è che i tempi non ci sono: questa proroga non è arrivata ancora, e ormai siamo a novembre». Intanto sul tavolo del presidente della Regione Enrico Rossi è arrivata una mozione di Pd, Idv e Fed. Sinistra Verdi approvata ieri con voto unanime in Consiglio, che lo impegna «ad attivarsi verso il Governo» perché lavoratori e lavoratrici delle imprese di pulizia «stanno rischiando il posto a causa della mancanza di fondi di finanziamento e dei tagli previsti dal Ministero». Lucia Pecorario

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LA NAZIONE Pagina 15 – Arezzo Risparmio energetico in primo piano Arrivano gli incentivi per le famiglie di GIORGIO GRASSI È PARTITA la campagna «Energie pulite e rinnovabili, e risparmio energetico» a San Giovanni. Il Comune darà incentivi, non in denaro ma su questioni tecniche degli spazi abitativi, per chi costruisce seguendo una serie di regole che vadano nella direzione del risparmio energetico e delle energie rinnovabili. E si tratta di pannelli solari e termici per la produzione dell’acqua calda, fotovaltaico, la produzione diretta di energia elettrica che viene reimmessa in rete. E poi il risparmio dell’acqua, con il recupero delle acque piovane, mediante delle cisterne da utilizzare per innaffiare orti e giardini. E poi la coibentazione delle abitazioni per il risparmio del calore all’interno, al fine di ridurre ovviamente anche gli sprechi energetici, utilizzo di caldaie a condensazione nelle case, le quali permettono una maggiore efficienza energetica. Insomma, si tratta di tutta una serie di norme che vanno nella direzione di favorire il risparmio energetico con delle agevolazioni per i cittadini. E su questo argomento interviene l’assessore all’urbanistica Marco Spadaccio, spiegando: “Ai cittadini che intendono costruire, il Comune concede agevolazioni in questo senso: la possibilità di costruire avendo delle superfici utili maggiori. Sono, quindi, dei premi i quali vengono concessi a coloro che costruiscono o recuperano e ristrutturano, seguendo una serie di parametri che vanno in questa direzione, vale a dire del risparmio energetico”. Ed aggiunge l’assessore: “Noi non abbiamo possibilità di dare soldi direttamente, per questi ci sono i contributi statali e regionali. Noi possiamo solo favorire chi costruisce, aumentando del 10 per cento la superficie utile lorda per l’abitazione.Esempio: se spettano 100 metri quadrati di superficie,si può costruire per 110, però se si edifica rispettando alcune di queste indicazioni. Nel nuovo regolamento urbanistico, vogliamo andare oltre in questa direzione: spingere cioè verso il risparmio energetico, premiando ulteriormente chi costruisce o ristruttura con questi criteri”.

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LA NAZIONE Pagina 12 – Viareggio Privatizzazione Gaia Prima spaccatura nella maggioranza ANCHE SE qualcuno parla di probabile riavvicinamento, al consiglio comunale di oggi (ore 17,30) andrà in scena la prima «spaccatura» all’interno della maggioranza. In discussione ci sarà infatti la mozione con cui la Federazione della sinistra e l’Italia dei valori diranno «no» alla privatizzazione di Gaia (al 40%) già firmata a giugno dai sindaci versiliesi. Un tema delicato, tant’è che entro fine anno, cioè prima che i comuni si pronuncino sulla privatizzazione, sarà convocato un consiglio comunale aperto. «E’ giusto ascoltare il parere dei nostri concittadini — conferma il sindaco Domenico Lombardi — come avverrà anche negli altri comuni. Sul documento di Federazione della sinistra e Idv non c’è molto da dire: conosco le loro posizioni sull’argomento, hanno fatto molte battaglie e le rispetto. Non credo comunque che un eventuale voto non unanime possa creare problemi alla tenuta della maggioranza. Ho firmato per la privatizzazione perché sono convinto che questo passaggio rafforzerà il servizio». Che è poi la stessa convinzione del Pdl, che salvo sorprese boccerà la mozione. «La privatizzazione, che sarà parziale e riguarderà solo la gestione del servizio idrico, porterà più capitali, professionalità ed efficienza. Siamo quindi dalla parte del sindaco. In questi anni le ricapitalizzazioni di Gaia, come di Ersu, hanno fatto spendere milioni di euro. L’acqua è un bene pubblico, d’accordo, ma la gestione pubblica si traduce sempre con una cattiva manutenzione, rendendo necessari sempre nuovi interventi. Il privato ha invece tutto l’interesse affinché il servizio sia ottimale». Ecco, allora, cosa recita la mozione, dall’eloquente titolo «L’acqua rimanga un bene pubblico»: «La scelta di privatizzare Gaia si basa su motivazioni economiche, mentre è fondamentale favorire la partecipazione dei cittadini, che viene a mancare quando a decidere sono i Cda. Siamo contrari alla privatizzazione di un bene comune come l’acqua e ci opponiamo a un percorso che vedrà l’ingresso di privati nell’unica realtà toscana a gestione totalmente pubblica. Chiediamo una moratoria immediata delle procedure che aprono Gaia agli interessi dei privati: decisioni che condizioneranno per decenni questo bene pubblico non possono essere prese nell’incertezza». Daniele Masseglia

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LA NAZIONE PANORAMA POLITICO Grosseto Idv: «La lotta agli sprechi deve andare avanti ma le Apt sono un patrimonio da salvare» «LA POLITICA di lotta agli sprechi intrapresa dalla Regione Toscana è sacrosanta. Tuttavia una politica di riduzione delle risorse, in un momento di difficoltà per il sistema economico, non può e non deve colpire il la promozione delle Apt: è proprio nei momenti di crisi e di rallentamento dei mercati che lo sforzo principale va concentrato sulle azioni commerciali e promozionali. La nostra proposta è semplice: una sola Apt per ogni singola provincia Toscana.». E’ quanto sostiene Giuseppe Sordini, consigliere provinciale dell’Idv.

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LA NAZIONE Pagina 7 – Livorno Castiglioncello. Al Castello Pasquini Una giornata tutta dedicata alle politiche... cimiteriali CASTIGLIONCELLO — TORNA per il 2 novembre, l’appuntamento di informazione dedicato alle politiche cimiteriali. «Cimiterinforma», organizzata da Crom Servizi srl e patrocinata dal Comune, si terrà al Castello Pasquini. «La giornata — dice il presidente di Crom, Patrizio Loprete — sarà in due parti: una più tecnica, per addetti ai lavori, dedicata soprattutto alla cremazione, e una di taglio più culturale per offrire alla cittadinanza una riflessione sulla cosiddetta declinazione dell’essere. E saràanche utile dialogare con rappresentanti di diverse fedi e confessioni per interrogarci sul ruolo della cultura, della spiritualità e della religione». Da Loprete anche due anticipazioni: «Vorremmo ricavare uno spazio cimiteriale per i nostri amici animali domestici. E poi, per il prossimo anno, elargiremo una borsa di studio ad uno studente laureando in discipline filosofiche o psicosociali dell’Università di Pisa. Nei prossimi mesi studieremo il bando di concorso».

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