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Rassegna Stampa IDV Emilia Romagna 05/03/2013

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Rassegna Stampa IDV Emilia Romagna 05/03/2013

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Ufficio stampa

Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del

05.03.2013

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extra IDV

Bologna

Piacenza

Parma

Reggio Emilia

Ferrara

Ravenna

INDICE

La Regione perde i pezzi ma non molla05/03/13 La Voce di Romagna forlì 4

Unipol, l'altolà del Piemonte Cota: "Non possono andarsene"05/03/13 Corriere di Bologna 5

Pink Route,il turismo inventato dalle donne05/03/13 Libertà 6

La Zilli a Pizzarotti: «Hai la memoria corta»05/03/13 Gazzetta di Parma 7

Fiere, è guerra aperta a colpi di denunce05/03/13 Gazzetta di Reggio 8

«Tper deve delle spiegazioni ai cittadini»05/03/13 Gazzetta di Reggio 10

«Idv e Psi sosterranno la giunta»05/03/13 Gazzetta di Reggio 11

Fiere, esposto in Procura contro fusione e concorso05/03/13 Il Resto del Carlino Reggio 12

«Troppi disagi, siamo pronti alla class action»05/03/13 Il Resto del Carlino Reggio 14

Arci Solidarietà:«Con la Provincia un lavoro proficuo, spero continui»05/03/13 Il Resto del Carlino Reggio 16

La maggioranza perde un altro consigliere05/03/13 Il Resto del Carlino Reggio 17

Si chiama ballottaggio l’incubo del Pd05/03/13 La Nuova Prima Pagina di Reggio Emilia 18

I compiti di Gandolfi a Spadoni, Ferrari e Delrio05/03/13 La Nuova Prima Pagina di Reggio Emilia 20

Il matrimonio naturale è un diritto dei figli05/03/13 La Nuova Prima Pagina di Reggio Emilia 21

«Episodio che non deve avere un seguito, la Tper dia spiegazioni»05/03/13 La Nuova Prima Pagina di Reggio Emilia 22

Continuano le polemiche per i disservizi ferroviari05/03/13 La Nuova Prima Pagina di Reggio Emilia 23

Dimissioni e nuovi arrivi a Cavriago05/03/13 Reggio:24h 25

Presidente, altra fumata nera05/03/13 Il Corriere Romagna Forlì 26

E la vigilanza privata fa ‘proseliti’: sbarca pure a Villanova05/03/13 Il Resto del Carlino Forlì 27

Provincia, ecco i quattro eliminati05/03/13 La Voce di Romagna forlì 28

La Regione perde i pezzi ma non molla05/03/13 La Voce di Romagna forlì 4

Tagli e assessori in bilico Ecco chi rischia05/03/13 La Voce di Romagna forlì 29

Il film di Maria Martinelli05/03/13 Corriere Romagna Ravenna 30

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Forlì Cesena

Rimini

Presidente, altra fumata nera05/03/13 Il Corriere Romagna Forlì 26

E la vigilanza privata fa ‘proseliti’: sbarca pure a Villanova05/03/13 Il Resto del Carlino Forlì 27

Provincia, ecco i quattro eliminati05/03/13 La Voce di Romagna forlì 28

La Regione perde i pezzi ma non molla05/03/13 La Voce di Romagna forlì 4

Tagli e assessori in bilico Ecco chi rischia05/03/13 La Voce di Romagna forlì 29

Galli attacca Morri: coi soldi extra stipendio non criticava il Comune05/03/13 Corriere Romagna di Rimini 31

Bandiera rossa non trionferà05/03/13 La Voce di Romagna Rimini 32

“Cavalli in fin di vita: pene esemplari”05/03/13 La Voce di Romagna Rimini 33

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Il palazzo della Regione

La Regjone perdei pezzi ma non molla

05/03/2013 pressunE L VOCE DI CESENA

ROMAGNA FORLÌ &

Direttore Responsabile: Stefano Andrini

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

In teoria la maggioranza che ha portato nel 2010 al governo regio-nale il presidente Vasco Errani nel paese reale, tra Piacenza e Riccio-

ne, non ci sarebbe più. In teoria, ovvia-mente. Se si considera che l'Italia dei va-lori ha corso ieri l'altro sotto i vessilli di Rivoluzione civile, quindi antagonista al Pd, già un pezzo dell'alleanza regionale se n'è andato altrove. In senso anche let-terale, non avendo più una rappresen-tanza parlamentare. Ed anche la sinistra vendoliana, che annovera due esponenti nell'assemblea regionale, non avrebbe numeri rilevantissimi nell'urna, visti gli esiti politici in regione. Il dato raggranel-lato non ha consentito nemmeno di su-perare la soglia al Senato, con la manca-ta elezione dell'assessore Massimo Mez-zetti. Rifondazione comunista, rappre-sentata in Aldo Moro da Monica Donini, ha corso anch'essa dietro le insegne di Antonio Ingroia, mancando e di molto il bersaglio nazionale. E Ingroia non era certo in feeling elettorale con Pd. E' un segnale ovviamente allarmante per i rifondatori e per l'Idv. Oggi sanno che ri-schiano di non avere più seguito eletto-rale. In termini di numeri, sempre ragio-nando teoricamente, la maggioranza re-gionale sarebbe potenzialmente scesa da 32 elettori a 24 del Pd più due espo-

nenti del Sel. Naturalmente esistono va-riabili indipendenti. Dalla pattuglia d el-l'Idv, originariamente robusta, sono fuo-riusciti già in due, entrati nel gruppo mi-sto. Tra questi Franco Grillini. Questo per dire che la maggioranza regionale, pur rintronata dall'esito elettorale, sulla carta resterà e resisterà incerta fino alla fine. Merito del mediatore Errani, merito del fatto che — sempre in teoria — la legi-slatura regionale ha oramai iniziato la fase discendente verso il 2015, anno del-la scadenza naturale. E più che la voce del Paese nelle urne, potè il restare an-corati ad una poltrona che garantisce ancora una piccola durata politica. Di-versi consiglieri devono poi la loro ele-zione al vituperato listino del presidente, ovvero il premio di maggioranza attri-buito tra candidati selezionati a tavolino. Listino che, sulla carta, molti han già detto di voler abolire. Sarà vero o finirà come il Porcellum non cambiato, nono-stante promesse? Resta il fatto che il col-lante di questa maggioranza è sempre più fragile e virtuale e sempre più lon-tano dal Paese. Ciò non significa che il centrodestra goda di buona salute o di un maggior ancoraggio con la base po-polare. Anzi, i dati sono ancora più sconfortanti che a sinistra. Solo i grillini sanno di avere il vento in poppa e la rag-

grinzita maggioranza regionale li corteg-gia, con l'eccezione dei renzi ani . Lasset-to futuro della sinistra di governo emi-liano-romagnola è, stavolta, tutto da ri-scrivere e senza uno spartito certo. So-prattutto senza più le tradizionale ga-ranzie di maggioranza inattaccabile. Tuttavia, al di là di tutte queste alchimie, il dato reale è la mancanza di "spinta

propulsiva" alla coalizione guidata dal governatore, che solo e solitario regge il timone di un vascello malconcio, grazie anche al suo ruolo di commissario nella vicenda sisma. Non verrà tradito dagli attuali consiglieri di maggioranza. Ma tra loro i malesseri serpeggiano. E si sen-te.

Primo Saldi

IL RETROSCENA In teoria la maggioranza che ha portato al governo il presidente Vasco Errani nel paese reale non ci sarebbe più

La Regione perde pezzi ma non molla

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ROMAGNA

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Governatoreovernatore oberto Cctc Piemont.

05/03/2013 press unE

CORRIERE DI BOLOGNA

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

Direttore Responsabile: Armando Nanni

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LIBERTA QUOTIDIANO DI PIACENZA FONDATO DA ERNESTO PRATI NEL 1883

press LinE 05/03/2013

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: 32.634 Direttore Responsabile: Gaetano Rizzuto

Diffusione: 26.480

Pink Route, il turismo inventato dalle donne Imprenditoria femminile, lanciato il proge 110 per itinerari piacentini che fondono arte, sapori, mestieri, con un "segreto"

ffis11 segreto è lei. La capacità delle donne dì illuminare gli angoli bui, di riscattare idee banali.

E' lei l'ingrediente per inven-tare nuove rotte cattura-turisti dove si pernotta, si mangia e d'accordo, ma si trova il tempo di imparare a fare i tortelli con la coda, di visitare l'artigiano che lavora il legno o il coltivato-re diretto che ti mostra come fa crescere l'insalata buona.

QUATTRO PERCORSI La grande papessa di questo turismo reinventato è la donna e non a caso il progetto lanciato dal Co-mitato per la Promozione del-l'imprenditorialità femminile della Camera di Commercio si intitola "Pink Route" e consiste nella costruzione di quattro o cinque itinerari provinciali da parte delle aziende (al femmi-nile) facendo rete tutte insie-me. Si dà disponibilità entro il 17 marzo per aderire, poi si parte con l'affiancamento di un esperto di comunicazione qua-le Maurizio Caimi e l'assistenza camerale. E' un modo per far brillare, per mettere a valore il proprio business. Le vie turisti-che in rosa saranno anche cari-cate su un sito web dedicato.

CONCRETEZZA Ieri il Comitato camerale presieduto da Nico-letta Corvi (Cooperazione) ha illustrato questa idea di fronte ad un nutrito pubblico di im-prenditrici, idea sulla quale si è lavorato a lungo, dopo quella lanciata nel 2011 e dedicata al-la commercializzazione delle aziende attraverso le nuove tecnologie. Per promuovere cultura di impresa il timone è quello della concretezza: «Vo-levamo che l'idea non fosse so-lo uno slogan, c'è voluto tem-po per affrontare terni specifi-

ci collegati, come l'accesso al credito».

"Pink route" e un progetto molto ambizioso, si è detto, af-fidato alla creatività e alla vo-glia di esprimersi delle donne in un momento critico per l'e-conomia dove è ben difficile in-ventarsi nuove strade.

PIACENTINI INTROVERSI Per il coach Caimi si trattava di usci-re dalla quotidianità della pro-pria vita aziendale. «Ecco per-ché si è scelto di valorizzare il territorio, dove un po' manca la

volontà dei piacentini di parla-re di se stessi, usando il web, lo strumento migliore per fare business, e aderendo a reti di impresa. Così si può essere vin-centi, basta mettere in comune la propria esperienza».

ORGOGLIO A farla breve, serve un'impennata di orgoglio. «Il punto di partenza è il turismo perché ha meglio reagito alla crisi - spiega Consueto Sartori (Camera di Commercio) rispet-to ad altri settori, è lo strumen-to migliore e più immediato, il

primo microscopico passo ver-so la internazionalizzazione, oggi le imprese hanno bisogno di avere a

imprese fare con l'estero

- prosegue - e per le imprese piccole e molto piccole turismo e rete sono un ottimo modo per

arrivare a questo scopo». Piacenza non è una realtà da

gran.di masse turistiche, però «abbiamo storia, arte, architet-tura, luoghi incantevoli e una nostra identità» sottolinea Sar-tori che contabilizza anche l'at-

tuale flusso turistico: nel 2011 trentamila presenze di cui die-cimila stranieri.

INCANTATI «Se facciamo vede-re le nostre aziende eccellenti i turisti restano incantati - argo-menta ancora Sartori - pensia-mo ad alberghi, ristorazione, cantine, ma attraverso una rete, qualsiasi azienda diventa at-trattiva». Immaginiamo il turi-sta che pranza in agriturismo, trova tutti i prodotti tipici del terriorio, magari affida i figli ad educatori delle cooperative so-ciali, va a visitare cantine dove si pigia l'uva, si allunga in città, visita palazzo Fam.ese, prende l'aperitivo in centro. poker di. questa filosofia è fatto di arte, sapori, mestieri, colori. Il pri-mo "pacchetto" si vorrebbe lanciarlo a primavera con il tu-toraggio camerale, trascorso il quale sarà un'azienda a gestir-lo, perché la formula per lavo-rare insieme, il collante, è il" contratto di rete", illustrato ieri. da un'esperta di Unioncamere che spinge verso le aggregazio-ni per essere competitivi.

Adesso è lei che. deve mette-re il sale su questa pietanza an-cora tutta da cucinare.

Patrizia Soffientini

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lien2oCasappa nominato

05/03/2013 press LinE GAZZETTA DI PARMA

Direttore Responsabile: Giuliano Molossi

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: 45.153

Diffusione: 37.669

PCLZM:CA SUL TEMA DELLINCENERITORE

La Zilli a Pizzarotti: «Hai la memoria Corta»

«Dopo la clamorosa sconfitta nella crociata contro l'inceneri-tore, le parole del sindaco Piz-zarotti ("Non si fanno sola bat-taglie che si è sicuri di vincere") suonano alquanto stonate».

A dichiararlo è la segretaria provinciale dell'Italia dei valori Paola Zilli, che prosegue: «Per le prossime battaglie suggerisco al primo cittadino di controllare quali armi ha disposizione, per-ché quello contro l'impianto di Ugozzolo e sui temi dell'ambien-te costituiva l'argomento chiave su cui i 5 Stelle avevano incen-trato la campagna elettorale e grazie al quale hanno registrato una vittoria inattesa dai più».

E la Zilli, che contesta al pri-mo cittadino di avere «la me-: moria corta», gli ricorda. che «in più di un'occasione, lui e, ancora più di lui, Grillo avevano riba-dito che l'inceneritore non sa-rebbe partito». Promesse che se-condo l'esponente dell'Idv non

avrebbero dovuto essere fatte: «Sarebbe semplicemente basta-to leggere le delibere approvate :- osserva la Zilli - per capire la si-tuazione e magari adottare un po' più di onestà intellettuale nei confronti dei cittadini. Le deli-bere circa il termovalorizzatore, infatti, parlavano molto chiaro, così come parlavano chiaro quelle riguardanti il centro com-merciale Decathlon, una strut-tura di 9 mila metri quadrati, la cui approvazione, a detta dei 5 Stelle "era inevitabile", causa "penali troppo alte e delibere ap-provate dalla precedente ammi-nistrazione"».

«Tornando all'inceneritore - ribadisce la Zilli - uno dei leit motiv della campagna elettorale è stato quello delle alternative all'impianto, alternative di cui, dopo un anno di amministrazio-ne, non si è più sentito parlare. Che non ci credessero nemmeno loro?».

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Regi, il Comune eroga 2,1milioni alla Fondazione

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L'ingresso delle Fiere di Mancasale

Dario Deveronico

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GAllETTA DI REGGIO Direttore Responsabile: Sandro Moser

05/03/2013 press LinE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: 14.722

Diffusione: 11.531

SOCIETA' PARTECIPATE IN CRISI )) ,81

Fiere, è guerra aperta a colpi di den CC I quattro lavoratori licenziati presentano Lin altro esposto ma sollecitano il sequestro di perizie e documenti scottanti

di Michela Scacchioli

Un altro esposto in tribunale. Con tanto di richiesta di seque-stro di documenti scottanti «prima che qualcuno ti faccia sparire», E' pronta, infatti, la (seconda) denuncia con cui i quattro dipendenti licenziati in tronco dalle Fiere di Reggio rispondono a muso duro ai vertici delta società che, a sua volta, ha già provveduto an-ch'essa a presentare il proprio esposto contro cinque (e non soltanto quattro) lavoratavi. tln rimpallo di accuse che si sussegue senza sosta.

La nuova istanza sarà pre-sentata stamani dall'avvocato reggiano Citino Cesare Bonaz-zi, e, a suo modo, getta benzi-na sul fuoco vivo di una vicen-da - il passato, il presente e il futuro delle Fiere di Mancasa-le sta Infiammando il di-battito nel pianeta politico ed_ economico locale. La richiesta è indirizzata alla procura - sot-tolinea Bonazzi - «a cui chie-diamo di fornire risposte preci-se che interessano l'intera col-lettività, perché qui si parla di denaro pubblico». E pure tan-to: 19 i .milioni di euro di debiti che graverebbero sul groppo-ne della Srl che ha già chiesto l'ammissione al concordato preventivo. E almeno l i milio-ni che le banche dovrebbero scucire per consentirle il salva-taggio.

Affiancato dai dipendenti la-sciati a casa da un giorno all'al-tro (tutti e quattro sono in cas-sa integrazione fino all '8 mar-zo, ma al momento la lettera di licenziarne f110 l'hanno ricevu-ta soltanto in due, anche se, a parole, il gruppetto al comple-to è stato messo sull'avviso), il legale ripercorre le tappe della questione per arrivare a dire che «l'esposto ha un duplice obiettivo». Da una parte, infat-ti, c'è il bando di gara che ha portato alla nomina del diret-tore Dario Deveronico.

invece, c'è la fusione Si-per-Sofiser a cui si lega la do-manda dell'avvocato: «Perché sono 4 dipendenti a dover pa-gare le conseguenze di questa fusione, su cui gravano mille dubbi per modalità e per meri-to?». Dalla cronistoria traccia-ta da Bonazzi emergono tutta-via alcune sostanziali novità. La prima riguarda il consiglio

di amministrazione di Siper del 3 settembre 2010. Un «cda di fuoco», lo definisce Bonazzi, durante il quale - prosegue an-cora Bonazzi - soltanto «De-mos Salardi, membro di un bo-ard composto di 13 persone, si oppose alla delibera che vole-va la società Exs, già nota al presidente Enrico Bini, quale soggetto scelto per individua-re il nuovo direttore», che poi sarà Deveronico. «Salardi vota contro la delibera, mentre i consiglieri di Comune e Indu-striali, Giaroni e Mezzofand, si astengono, La delibera passa, arriva Deveronico e dopo un

anno e mezzo licenziano 4 di-pendenti». Il dito è puntato sul compenso del direttore («il bando di gara prevedeva 75mi-la euro lordi annui, non 88mi-la euro più 15mila di premio pitt tutti i benefit che fanno lie-vitare il suo stipendio a quota 180mila euro annui»), sulla commissione d'esame che «ha rispedito a casa i 10 pretenden-ti con titoli che si sono presen-tati per l'incarico di direttore» e sulla fusione tra Siper e Sofi-ser: «Ma come è possibile che una società che ha 18 milioni di euro (1.1 debiti la immobilia-re Sofiser - incorpori una socie-

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GAllETTA DI REGGIO Direttore Responsabile: Sandro Moser

05/03/2013 pressunE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: 14.722

Diffusione: 11.531

L'AVVOCATO BONZI

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sione e sulla scelta del direttore chiediamo alla procura di fornire risposte precise E non si può non tirare in ballo i soci pubblici

tà che ha in pancia un tesoret-to di 500mita euro». Sono man-cati - è l'accusa - un piano in-dustriale, perizie aggiornate (soprattutto sul reale valore

immobili di Sofiser) e la due diligence. Che è stata effettua-ta soltanto a nozze celebrate. E ora, Bonazzi chiede il seque-stro «di tutti i verbali della commissione d'esame, e di tut-ti i documenti contabili, com-presa la due diligence».

Ma i soci pubblici quali Co-mune e Provincia? «In una vi-cenda come questa prosegue Bonazzi - non si può non tirare in ballo gli enti proprietari del-la società. Il concorso e la fu-sione hanno senza dubbio ri-svolti politici». E forse per que-sto uno dei dipendenti raccon-ta di quando, prima di Natale, fu l'assessore comunale Mira-mo Spadoni, affiancato da Bi-

' (Camera di commercio, so-cio Fiere) ad annunciare - in Munici pio, durante un incon-tro sindacale - i licenziamenti imminenti senza alcuna possi-bilità di ricollocazione.

Come se non bastasse, ai quattro licenziati la società do-vrà pagare senza che costoro lavorino quattro mesi di sti-pendio, «per un ammontate di circa 60mila euro». Ma il perio-do clou delle manifestazioni fieristiche incombe. E siccome a casa sono stati lasciati a casa i responsabili del commercia-le, dell'amministrativo e uffi-cio tecnico, per allestire Suini-cola, Canier, la Canina, Salone del Cavallo e America's fori sa-rà necessario esternalizzare il servizio. E dunque, un doppio esborso per un ventaglio di of-ferte capace di portare nelle ta-sche delle Fiere circa 600mila euro di margine operativo lor-do. Il 10% di questa cifra, però, sarà utilizzato per tenere a ca-sa chi, invece, avrebbe dovuto organizzare gli eventi.

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CASTELLARANO

«Tper deve delle spiegazioni ai c a » Dopo l'odissea di sabato, il vicesincaco di Castellarano si scaglia contro l'azienda ferroviaria regionale

Anche il Comune di Castel[ara-no ha voluto intervenire in me-rito al grave disservizio dello scorso 2 marzo, quando un ne-llo carico di studenti è rimasto bloccato a porte chiuse, per ol-tre un'ora a Pratissolo. Molti genitori e studenti di Castella-rano, Tressano e Roteglia si so-no uniti al coro dei tanti citta-dini che chiedono un miglior servizio e una comunicazione più efficace da parte di Tper, l'azienda regionale che gesti-sceil trasporto su rotaia.

A parlare è il vicesindaco con deleghe alla scuola Paolo lotti, che spiega come «la ri-strutturazione del trasporto pubblico locale ha creato un quadro di grande frammenta-zione; nella attuale suddivisio-ne delle responsabilità, per ciò che riguarda treni, orari, Infor-mazioni, rapporti con i passeg-

lotti a Ferrati — A chi dobbia-mo rivolgerci non per una ste-rile lamentela, ma per costrui-re insieme le condizioni per-ché questi problemi non si ve-rifichino più? E ancora: gli stu-denti, nell'eventualità del ripe-tersi di un simile evento, conte dovrebbero comportarsi? E so-prattutto, il personale viag-giante a sua volta come deve comportarsi? Dov'era il capo-treno? Possono i viaggiatori re-stare soli e isolati in vagoni chiusi? E' a norma che in un vagone non si possano aprire i finestrini all'occorrenza ma che occorrano chiavi apposi-te? Mi è stato riferito che non è stato possibile aprirli, il riscal-damento era alto e dopo I ora 20 era difficoltoso respirare, con ragazzi con chiari segnali di sofferenza. Molti sono i ge-nitori che in caso di ritardo del treno o sospensione non avvi-sata, sono partiti per portare i figli a scuola, perdendo ore di lavoro. Alcuni di essi mi fanno presente che se la situazione dovesse perseverare valuteran-no la possibilità di chiedere rimborsato o che venga rinego-ziata la retta dell'abbonamen-to».

geri e biglietti, la competenza è di Tper spa Bologna. Non è perciò direttamente all'Act o a Seta che in questo caso dob-biamo rivolgere le nostre do-mande, ma all'amministrato-re delegato di Tper, Claudio Ferravi».

lotti, facendosi portatore delle istanze dei suoi concitta-dini, ha voluto chiedere conto dell'ennesimo disservizio che ha toccato tanti studenti della Vai_ di Secchia. «Anzitutto, chi è it responsabile dell'ultimo episodio capitato? domanda

vicesindaco Paolo lotti Uno dei treni utilizzati dai pend er spostarsi da casa a scuola

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GAllETTA DI REGGIO Direttore Responsabile: Sandro Moser

05/03/2013 press LinE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: 14.722

Diffusione: 11.531

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GAllETTA DI REGGIO Direttore Responsabile: Sandro Moser

05/03/2013 press LinE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: 14.722

Diffusione: 11.531

CAVRIAGO

«Idv e Psi sosterr o la giunta» Appoggio confermato dopo l'uscita dei consiglieri Barani e Berciotti

CAVRIAGO

Claudio Bigi (Pd) ed Elena Pata-ro (Pd) sono subentrati ai consi-glieri dimissionari Roberto Bara-ni (Psi) e Gian Luca Berclotti (ldv)„ che hanno lasciato il consi-glio p er m o tivi personali.

Sulla vicenda Maura Bordi (se-gretaria Pd di Cavriago), Liana Barbati (Idv provinciale) e Gen-naro Parisi (segretario Psi di Ca-vriago) intervengono per preci-sare che «il Partito socialista ita-liano e l'Italia dei Valori -- anche In presenza delle dimissioni 'vo-lontarie dei loro rappresentanti in consiglio comunale confer-

mano i principi cardine che han-no generato la lista "Insieme per Cavriago" (nata nel 2009 dall'in-contro tra Pd, Psi e Idv) e il soste-gno al primo cittadino Vincenzo Delmonte»,

Bardi, Barbati e Parisi garanti-scono poi che porteranno a .fine mandato l'impegno preso coi. cittadini iiattraverso il costante lavoro dei consiglieri presenti sui banchi del Consiglio», preci-sando anche che il Partito socia-lista rimarrà parte attiva a Ca-vriago -- anche dopo l'uscita di Roberto &Trarli --- attraverso la presenza dell'assessore Roberto Bertani.

Infine, ai due consiglieri di-missionari rivolgono il ringrazia-mento a nome dell'esecutivo e della coalizione di governo (Pd, Psi, hiv) per il ',contributo forni-to e .rimpegno profuso in questi quattro anni, durante i quali si è condiviso un percorso politico che ha cercato di dare risposta a importanti obiettivi dettati a ini-ziolegislatura». Mentre ad Elena Pataro (che si è insediata lo scor-so consiglio) e a Claudio Bigi (che si insedierà presto), augura-no «buon lavoro per l'entusia-snio con cui hanno accettati) di assumersi tale impegno».

Cristina Fabbri

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press unE il Resto del Carlino 05/03/2013

REGGIO Direttore Responsabile: Davide Nitrosi

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CAOS ,Ah kS.ILZ I DIPENDE SITI LICENZIATI

Fiere, esposto in Procura contro fusione e concorso 'Chiediamo i-isposte precise, si parla di denaro pubblico'

LA SQUADRA delle Fiere di Reggio è stata decapitata a due me-si dalla fiera più importante (la Su-inicola). E di fronte a quattro sec-chi licenziamenti, il centrosini-stra reggiano stenta a mostrare so-lidarietà. Si devono difendere da soli, i dipendenti lasciati a casa, che oggi presenteranno in Procu-ra l'esposto preparato dall'avvoca-to Giulio Cesare Bonazzi. Sotto ac-cusa la gestione del concorso che ha portato Dario Deveronico alla direzione delle Fiere e l'incredibi-le gestione della fusione tra Sofi-ser e Siper che ha fatto affondare i conti del polo espositivo.

IN POCHI mesi le Fiere hanno vissuto abbandoni e polemiche, da Ecocasa a Immagina al Gater. La punta di diamante del polo reg-giana - la Suinicola (nel 2011 por-tò 470mila curo nelle casse di

Mancasale) - è in programma dal 18 al 20 aprile , ma i dipendenti che se ne occupavano sono stati la-sciati a casa «Noi presentiamo il nostro esposto in Procura - dice l'avvocato Bonazzi. - e ci basiamo su fatti. Se l'esposto che è stato

L'AVVOC:',TO «Nat 2010 un tempestoso Cda Sìper aprì la strada atta scelta dì Deveronico»

presentato contro i dipendenti aveva un intento intimidatorio, questo è andato a vuoto. Noi chie-diamo alla Procura di dare rispo-ste precise che interessano non so-lo i quattro dipendenti, ma tutta la collettività. Qui si parla ancora una volta di denaro pubblico».

L'ESPOSTO ripercorre la vicen-da della scelta di Deveronico. «La Camera di Commercio invitava a procedere con un bando pubblico - dice Bonazzi -. Prevedendo un compenso di 75:mila C11370 lordi. per il direttore e niente altro. Alla fine invece Deveronico ha 88mila euro lordi, piì il solito premio, più una serie di benefil che porta-no il costo a 160mila curo. Tutte cose non previste nel bando, che peraltro chiedeva anche una speci-fica competenza tecnica nel setto-re fieris tic°, mentre Deveronico era esperto di leasing finanzia-rio». I vari candidati erano stati esclusi perchè non avevano rag-giunto un punteggio minimo. «Punteggio non previsto nel ban-do - dice Bonazzi -, Eppure c'era-no personaggi di spessore come Mauro FC3173, con un curriculum importante, che ha detto di esser-

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si sentito preso in giro. O Massi-mo Treggia che lavora all'Ufficio Fiere in Regione. Entrambi parla-no chiaramente di un concorso nel quale non volevano scegliere nessuno. Finchè viene incaricata la società Exs Italia srl per indica-re dei nominativi. E arriva Deve-ronico. C'è stato un tempestoso Cda della Siper nel settembre 2010 per dare l'incarico alla Exs - prosegue Bonazzi Demos Salar-di, presidente Cormo, disse che l'ope razione avrebbe compromes-so il futuro dell'ente fiera e volò contro. Bini minacciò di lasciare la riunione. Alla fine si astennero Andrea Mezzofanti (Industriali) e l'altro esponente del Comune di Reggio, Mario Giaroni».

BONAZZ1 mette sotto osserva-zione anche le modalità della fu-sione Sofiser Siper, a partire dall'assenza di una perizia che avrebbe potuto evidenziare la gra-ve situazione economica di Sofi-ser. «Chiediamo il sequestro di. tutti i verbali delle commissioni d'esame e dei Cda che hanno por-tati) alla fusione - dice l'avvocato -. Confido che la Procura convo-chi tutti i membri della Commis-sione d'esame, del Cda e dei colle-gi sindacali di Siper e Sofiser, e i partecipanti al concorso». Resta il dramma dei quattro licenziati. «Quando abbiamo incontrato l'as-sessore Minimo Spadoni raccon-ta uno dei lavoratori - ci ha detto che il piano per salvare le Fiere prevedeva i licenziamenti. Gli ab-biamo chiesto: e tenete questo di-rettore (Deveronico, ndr)? Ci ha risposto: "Non siamo qui per par-lare di questo"». Chiude Bonazzi: «Sono stati messi sul lastrico quat-tro persone come avrebbe fatto il più cinico degli imprenditori».

Paolo Patria

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Paolo lotti (a sinistra) e Marcello Stecco,

consigliere rovinciale Pd

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ABBANDONATI Sabato mattina pendolari del treno Sassuolo Reggio, vicino a Scandiano, si sono dovuti allontanare a piedi dal convoglio fermo per un guasto

«Troppi disagi , s •

o pronti alla class action» Mobilitazione dei pendolari. E il vicesindaco di Castellarano attacca la società dei treni

UNA class action contro i disagi vissuti quotidianamente dai pen-dolari. Ci stanno pensando i viag-giatori della Bassa riuniti nel co-mitato 'Io viaggio per Parma'. «Ci stiamo informando a 360 gradi afferma Ziber Canini, uno dei re-ferenti del gruppo nato nel 2009 e che riunisce circa 150 lavoratori e studenti — per capire come muo-verci, Per ora k opzioni a disposi-zione sono queste: class action, azione collettiva o singola».

COME i pendolari della Bassa, anche in zona ceramiche - teatro sabato di un incredibile situazio-ne che ha determinato lo stop del treno per oltre due ore con gli stu-denti che hanno lasciato a piedi il treno fermo in mezzo alla campa-gna - ci stanno pensando. «Sono molti i genitori che in caso di ri-tardo del treno o sospensione non avvisata afferma il vicesindaco di Castellarano, comune del di-stretto ceramico di circa 15mila

abitanti — sono partiti per porta-re i figli a scuola, perdendo ore di lavoro. Alcuni loro mi fanno pre-sente che se la situazione dovesse perseverare valuteranno la possi-bilità di chiedere rimborsato o che venga rinegoziata la retta dell'abbonamento». Tra i fautori di questa mobilitazione anche

consigliere provinciale del Pd Marcello Stecco: «Sostengo da tempo l'opportunità di una class action dei pendolari nei confronti delle aziende responsabili di que-sti disservizi».

NEL MIRINO del vicesindaco di Castellarano e del consigliere

provinciale del Pd c'è l'azienda re-sponsabile del servizio su ferro: Tper. «La ristrutturazione del tra-sporto pubblico locale attacca Paolo lotti — ha creato un qua-dro di grande frammentazione. Per ciò che riguarda treni, orari, informazioni, rapporti con i pas-seggeri e biglietti, la competenza

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man rors dia

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è di Tper. Le nostre domande dobbiamo rivolgerle all'ammini-stratore delegato di Tper, Claudio Ferrali (ex ad di Seta e oggi anco-ra membro del consiglio di ammi-nistrazione, ndr)». «Ogni anno si ripetono gli stessi problemi — ri-vendica Marcello Stecco — e non si risolvono. E' evidente che i diri-genti di queste aziende (del tra-sporto pubblico, ndr) hanno delle difficoltà a mantenere quello che dicono». La situazione secondo, Stecco, è sempre uguale a sè stes-sa: «Naturalmente al danno fa sempre buona compagnia la bef-fa, nel nostro caso le imperturba-bili promesse dei vertici Fer e Tper che "da domani le cose mi-glioreranno"». La conseguenza di questa situazione, secondo il con-sigliere Pd è il 'suicidio' del tra-sporto pubblico. «Il trasporto pub-blico — afferma Stecco — con le sue performances incentiva il cit-tadino a preferire il trasporto pri-vato»,

al.an.

LA VEISONZ I'L'z7t I PROBLEMI Di SABATO

«Si è rotto il radiatore Abbiamo agito in sicurezza»

SCANMANO –

«LA CORSA di sabato mattina? C'è stato un guasto al radiatore che ha causato il blocco delle macchine e, di conseguenza, anche il consume delle batterie», E' questa la spiegazione di Tper, l'azienda che cura il trasporto ferroviario in provincia, sul disagio di sabato quando centinaia dì pendolari si sono dovuti allontana- re dal treno andando a piedi nei campi. «In seguito alla segnala- zione del guasto — riprende l'azienda con sede a Bologna —) do-po circa trenta minuti è arrivato un nostro mezzo di soccorso. Il problema è stato risolto parzialmente e si è arrivati in stazione a Bosco senza bisogno del traino». L'azienda che cura il trasporto su rotaia tuttavia ci tiene a rimarcare il buon ruolino clic, do )o il ddoislaosrtir, <s<No,,, ieiì'vlíiodttirma sgeptteernbiot droe, etroartilo4brfee,blbliri aalyoructo

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mo un ritardo medio molto basso, di due o tre minuti». «Tutto bgeulo neplreccie è stato

procedure di sabato rimarca l'azienda----- state rispettate».

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igorni Ponnreile protord dispone il seducono dell'Aro,

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Ard Solidarietà: «Con la Provincia un lavoro proficuo, spero continui» «RnENGo che il lavoro svolto in questi anni di concerto con l'amministrazione provinciale e l'assessore Marco Fantini sui temi del welfare e del terzo settore sia stato proficuo e condiviso». A dirlo è Riccardo Faietti, presidente Arci Solidarietà, che si augura che «si riesca a dare continuità a questo indirizzo incentrato sulla sussidiarietà e sulla programmazione partecipata».

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Pagina 15 Una ganane r1.31 anni muore aillnprn,isn

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CAV%A\GO DOPO BERCIOTTI SI E DIMESSO ANCHE IL SOCIALISTA ROBERTO BARANI

ma ioranza perde un altro consigliere CAVRIAGO

LA MAGGIORANZA perde i pezzi, ma proseguirà il suo per-corso fino alla fine del mandato senza grossi problemi Questa volta a lasciare il consiglio co-munale è il socialista Roberto Barani, ma per i partiti di gover-no locale la maggioranza è soli-da. A dare la notizia di quanto era accaduto è stato un comuni-cato congiunto di Pd, Idv e Psi, in cui si garantisce la stabilità pur annunciando le dimissioni del consigliere di maggioranza Roberto Barani (nella foto) che ha deciso di seguire la stessa strada percorsa, pochi mesi fa, dall'ex assessore Gian Luca Ber-ciotti. «Il Partito Socialista Italiano e

L'Italia dei Valori - si legge nel-la nota firmata da Maura Bardi, Liliana Barbati e Gennaro Pari-si- anche in presenza delle di-missioni volontarie dei loro rap-presentanti in Consiglio Comu-nale, confermano i principi car-dine che hanno generato la lista "Insieme per Cavriago" e il so-stegno al suo primo cittadino,

nella sfera di un rapporto conso-lidato di pari dignità». I tre esponenti politici assicura-no che la lista di maggioranza «porterà a fine mandato il Pro-gramma e l'impegno preso con i cittadini alle elezioni, attraver-so il costante lavoro dei consi-glieri presenti sui banchi del Consiglio Comunale». Al Psi rimane come rappresen-tante in maggioranza l'assesso-re Bertani. Pd, Idv e Psi rigrazia-no i due consiglieri di maggio-ranza che si sono dimessi, a loro dire per motivi personali, per l'impegno profuso in questi quattro anni, di condivisione del percorso politico.Al posto dei dimissionari Berciotti e Ba-rani. ora siedono in consiglio co-munale Claudio Bigi ed Elena Pataro.

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ALLEANZE E SCENARI Nervi tesi in via Gandhi. Cercasi alleati perchè a Reggio non accada quel che successe a Parma

Si chiama ballottaggio l'incubo del Pd Democratici al 47%. II timore è consegnare la città a Grillo nel 2014

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La folla presente in piazza Prampolini per assistere al comizio di Beppe Grillo

Il gruppo del Pd in Sala del Tricolore

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Si chiama ballottaggio l'incubo del Pd OmErrith,14, iltiwrrcuujnnteornig,n11,1213,

di Gandolf i a Spalai, Farai e Dello

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di MARCO BARBIERI

orrere ai ripari per e- vitare di fare la fine

di Parma. La parola d'or-dine per il Partito Demo-cratico reggiano è serrare i ranghi e cercare soluzio-ni per non rischiare di fi-nire, tra un anno, al bal-lottaggio contro un candi-dato grillino. Il rischio, molto concreto, è perdere la guida della città (e di al-tri Comuni della Provin-cia) dopo 70 anni di regno incontrastato. Sì, perché questa volta dall'altra par-te della barricata non ci sono partiti tradizionali con cui avere a che fare. Non ci si potrà- confronta-re e battere sullo sfondo di ideologie ottocentesche. Non basterà essere di si-nistra per manterere ac-canto a sè i propri elettori. Ad attendere i democrati-ci oltre il muro ci sarà quell'antipolitica che ha pescato a piene mani nel

serbatoio elettorale pro-prio di quel centrosinistra verso il quale il Movimen-to 5 Stelle ha già- lanciato il guanto di sfida in pre-visione delle elezioini am-ministrative del 2014.

Il Pd, anche quello emi-liano romagnolo, forse per la prima volta nella sua storia, ha paura. E non a torto visto che l'ondata grillina si è già abbattuta con conseguenze disastro-se o rivoluzionarie, a se-conda dei punti di vista, su municipi che diventa-no sempre meno "rossi".

«Puntiamo a conquista-re altri 10 Comuni», aveva annunciato il capogruppo reggiano del 5 Stelle Mat-teo Olivieri all'indomani dell'exploit elettorale. U-na prospettiva tutt'altro che campata per aria che ha fatto drizzare i capelli a molti in via Gandhi.

Il caso della città di Reg-gio è emblematico per ca-pire la portata del drenag-

gio di voti che dal Pd sono passati sotto le bandiere grilline. Nel 2008 i demo-cratici avevano raccolto le preferenze di 50.137 citta-dini, cioè del 51% degli a-venti dirito. Il 24 e 25 feb-braio ben 10.892 di loro hanno scelto il Movimen-to 5 Stelle provocando un crollo del 9.6%, che lascia il Pd a quota 41.4%. Una percentuale che non basta certo per evitare di finire al ballottaggio tra un an-no. E allora che fare? La prima cosa che si augura-no i democratici per recu-perare l'elettorato in fuga è che dal vertice romano arrivino segnali che vada-

no incontro alla richiesta di cambiamento che ha gonfiato le vele delle navi grilline. Ma questo po-trebbe non bastare ed ecco che entrano in gioco le al-leanze. L'abbraccio con Sel si è dimostrato poco produttivo in termini di consenso, sia a livello lo-cale (3.6% in città e 2.87% in provincia), che nazio-nale. L'intenzione pare es-sere al momento quella di confermare l'alleanza di centrosinistra lasciando le porte aperte ai montia-ni (8.6% nell'esagono e 8.2% in provincia) e all'I-talia dei Valori. Proprio il partito di Di Pietro, con-

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Si chiama ballottaggio l'incubo del Pd OmErrith,14, iltiwrrcuujnnteornig,n11,1213,

di Gandolf i a Spalai, Farai e Dello

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scio dell'importanza che potrebbe rivestire nell'al-lontanare il ballottaggio, si è fatto sentire nei giorni scorsi. «Se non la smette-ranno di prenderci a calci allora potremmo anche decidere di andare da soli. Non credo che al Pd con-venga sputare in faccia a-gli alleati in una situazio-ne come questa», sono sta-te le parole della capo-gruppo in Consiglio regio-nale Liana Barbati. In ef-fetti, con Bersani e compa-gnia bella in picchiata del 10%, il suo discorso non fa una grinza.

Il primo passo dei demo-cratici reggiani per non

farsi trovare impreparati andrà in scena già questa sera con la convocazione urgente dei segretari dei circoli cittadini. Durante l'esecutivo il capogruppo in Sala del Tricolore, e con ogni probabilità futuro candidato sindaco, Luca Vecchi analizzerà l'anda-mento del voto in vista dell'appuntamento con le amministrative del 2013. Stessa cosa, ma estesa all'intera provincia, av-verrà nella direzione che si riunirà, su richiesta del segretario Roberto Ferra-ri, il 12 marzo in via Gan-dhi. Anche in questa occa-sione non ci sono da aspet-

tarsi facce rilassate. Il Pd ha perso la leadership a favore del Movimento 5 Stelle in due Comuni (Ca-stellarano e Toano), men-tre in molti altri i grillini hanno superato il 25% partendo da zero. Vero è che nei territori che non arrivano a 15mila abitanti non è previsto il ballottag-gio, e che i democratici mantengono un discreto vantaggio sui grillini, ma è altrettanto evidente che se l'emorragia di consensi dovesse continuare non sono esclusi, da qui a un anno, altri sorpassi e rela-tivi cambi di bandiera sui municipi.

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Il sindaco Graziano Delrio

Paolo Gandolfi, assessore alla Mobilità

Ugo Ferrari, assessore all'Urbanistica

Si chiama ballottaggio l'incubo del Pd Democruiriú)". il timoreèconsytnlo città g nein,

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RIASSETTO NELL'ESECUTIVO Si va verso lo "spacchettamento" delle deleghe dell'assessore eletto in Parlamento

I compiti di Gandolfi a Spadoni, Ferrari e Delrio L'esito disastroso delle elezioni ha chiuso le porte della giunta comunale a Mirko Tutino

obilità, infrastrutture e lavori pubblici. Queste le le tre dele-

ghe che a breve rimarranno senza padrone, vista la partenza per Roma del titolare dell'assessorato che le gestiva. Paolo Gandolfi, recente-mente entrato a far parte della pat-tuglia di parlamentari reggiani, la-scerà quindi il suo posto in giunta. Nelle stanze di piazza Prampolini ci si sta organizzando per non lasciare sguarniti tre settori strategici per lo sviluppo della città. Non che la pos-sibile elezione dell'assessore cicli-sta non fosse stata messa in conto già prima che diventasse certezza, anche se la strategia prevista alla vi-gilia del voto per rimpiazzarlo è sta-ta poi mandata in frantumi dal ri-sultato disastroso ottenuto dai de-mocratici. L'ipotesi, finita in soffit-ta, prevedeva l'ingresso nella giunta di Graziano Delrio dell'attuale as-sessore provinciale all'Ambiente Mirko Tutino. Un passaggio che sa-rebbe stato una promozione per il 30 enne che in questi anni si è battuto e impegnato tenacemente sul tema dei rifiuti e dell'acqua pubblica.

stesso Delrio e gli assessori Mimmo Spadoni (Progetti speciali) e Ugo Ferrari (Urbanistica) a dividersi il materiale rimasto nei cassetti della scrivania di Gandolfi. Non si tratta però certo di una corsa per accapar-rarsi il pacchetto, dal momento che le casse del Comune sono vuote e che il Patto di stabilità imporrà al Comune di Reggio ulteriori tagli per 18 milioni di euro. Comunque a Spa-doni e al suo braccio destro Massi-mo Magnani dovrebbero andare le Infrastrutture che comprendono, tra le altre cose, la delicata fase dell'apertura della stazione Medio-padana, la realizzazione della tan-genziale Nord e le varianti di Foglia-no e Roncina. A Ferrari sarebbero invece affidate le competenze sulla mobilità leggera e il piano sosta, pa-tata bollente su cui sono in corso le trattative tra Comune e sindacati. I lavori pubblici, e quindi le manu-tenzioni ordinarie e straordinarie di strade ed edifici di proprietà co-munale, dovrebbero essere entrare a far parte delle prerogative del sin-daco.

Questo domino, tra l'altro, avrebbe a sua volta liberato un varco a palazzo Allende che avrebbe potuto essere riempito dall'Italia dei Valori, rima-sta senza rappresentante dopo l'u-scita di Marco Fantini del partito. Purtroppo per Tutino alla fine ha prevalso la linea dell'austerità con il sindaco che ha già annunciato di non voler rimpiazzare il neo deputa-to. Quindi non resta che "spacchet-tare" le deleghe e distribuirle a chi già siede nella stanza dei bottoni.

Ancora non c'è nulla di ufficiale, ma stando ai rumors saranno lo

(Mar.Bar.)

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legalmente. In pratica le proposte di cambiamento propongono che il ma-trimonio possa essere contratto da persone di sesso diverso o dello stesso sesso con i medesimi requisiti, e ad-dirittura che le parole marito e moglie vengano sostituite da "coniugi" con la garanzia di una eguaglianza tra coppie etero e coppie omosessuali in tema di adozioni. Bisogna ricordare ai due

consiglieri che la parola "matrimonio" contiene il termine "matri" cioè "don-na-madre" che genera dall'unione con un uomo. I consiglieri possono pensare come vogliono e dire che altri Stati sono più moderni dell'Italia ma questo non cambia la realtà dell'unione na-turale fra un uomo e una donna della quale i figli hanno "diritto".

(Gabriele Soliani)

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Il matrimonio naturale è un diritto dei figli Signor Direttore, in Regione Emilia Ro-magna due consiglieri (Franco Grillini di Diritti e libertà e Liana Barbati del-l'IDV) hanno presentato la proposta di legge con cui chiedono di apportare modifiche al Codice civile in modo da consentire anche alle coppie dello stesso sesso la possibilità di sposarsi

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Giunta e consiglio comunale, ecco tutti i numeri Tra imghl sndlo , 1»,aenteZarri rticagbarrragrelan, <anon eColdow

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CASTELLARANOII vicesindaco lotti sul caso degli studenti chiusi nel treno per un'ora

«Episodio che non deve avere un seguito, la Tper dia spiegazioni»

CASTELARANO

aolo lotti, vicesindaco, interviene sul caso de gli studenti rimasti bloccati

all'interno di un treno poco dopo Scandia-no: «In riferimento al grave disservizio del-lo scorso 2 marzo sono molti i genitori e gli studenti di Castellarano, Tressano e Rote-glia che mi chiedono spiegazioni sul perché sia potuto succedere un evento così grave».

«La ristrutturazione del trasporto pubbli-co locale ha creato un quadro di grande frammentazione; nella attuale suddivisio-ne delle responsabilità, per ciò che riguar-da treni, orari, informazioni, rapporti con i passeggeri e biglietti, la competenza è di T-per S.p.A. Bologna. Non è perciò diretta-mente all'Act o a Seta che in questo caso dobbiamo rivolgere le nostre domande, ma all'amministratore delegato di Tper, il dot-tor Claudio Ferrari» continua.

«E' a lui, che a nome dei cittadini di Ca-stellarano che hanno subito e subiscono gravi disservizi pongo alcune domande. Anzitutto, chi è il responsabile dell'ultimo episodio capitato? A chi dobbiamo rivolger-ci non per una sterile lamentela, ma per co-struire insieme le condizioni perché questi problemi non si verifichino più? E ancora: gli studenti, nell'eventualità del ripetersi di un simile evento, come dovrebbero compor-tarsi? E soprattutto, il personale viaggiante a sua volta come deve comportarsi? Dov'era il capotreno? Possono i viaggiatori restare soli e isolati in vagoni chiusi? E' a norma che in un vagone non si possano aprire i fi-

nestrini all'occorrenza, ma che occorrano chiavi apposite?» chiede lotti. Secondo quanto i genitori e gli studenti hanno rife-rito, non era possibile aprire i finestrini: «Il riscaldamento era alto e dopo 1 ora e 20 era difficoltoso respirare, con ragazzi con chia-ri segnali di sofferenza. Molti sono i geni-tori che in caso di ritardo del treno o sospen-sione non avvisata, sono partiti per portare i figli a scuola, perdendo ore di lavoro. Al-cuni di essi valuteranno la possibilità di chiedere un rimborsao o che venga rinego-ziata la retta dell'abbonamento» spiega.

«La correttezza professionale vuole che di fronte a un problema ci si "metta la fac-cia". In questo caso non è stato così, finora» conclude chiedendo apertamente una spie-gazione all'azienda.

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SASSUOLO Sabato scorso il treno delle 6.30 pieno di studenti è stato fermo nel reggiano per oltre un'ora a porte chiuse

Continuano le polemiche per i disservizi ferroviari Severi: «I collegamenti su rotaia sono destinati ad un futuro incerto»

SAS U01.0

ontinua a scatenare rea- zioni e polemiche quan-

to accaduto sabato scorso al treno delle 6.32 che copre la tratta Sassuolo Reggio Emi-lia quando i passeggeri del convoglio, in maggiore parte studenti, sono stati letteral-mente abbandonati in aper-ta campagna per oltre un'o-ra.« Continuano i disservizi -dice Claudia Severi, assesso-re municipale ai Trasporti di Sassuolo - tra ritardi, sop-pressioni e ora anche guasti: si continuano a calpestare i diritti degli utenti; di questo passo i collegamenti su ro-taia da e per Sassuolo sono destinati ad un futuro quan-

to mai incerto; per questo chiedo sia fatta chiarezza su quanto avvenuto: i disagi de-vono costituire qualcosa d'eccezionale e non certo la normalità. L'intero servizio deve essere ripensato alla lu-ce del nuovo volto che si vuo-le dare alla città: situazione decisamente inaccettabile». Rincara la dose Maria Cri-stina Vandelli coordinatrice sassolese di Alleanza per l'I-talia affermando: «L'azien-da ferroviaria in questione deve rimborsare i pendolari e le famiglie degli studenti

nato senza che la società che gestisce la tratta sia stata in grado di fornire spiegazioni e tempestive comunicazio-ni. L'emergenza - aggiunge -è stata affrontata in malo modo e con troppa superfi-cialità, tanto che era assente un mezzo di trasporto sosti-tutivo per portare a destina-zione i passeggeri del treno guasto». L'esponente di Api, termina riferendo: «Mi at-tendo una presa di posizione forte e decisa da parte delle istituzioni locali visto che il servizio è controllato dalla Regione oltre che dai settori provinciali competenti sia per quanto riguarda tanto

per i reiterati disagi: sabato si è raggiunto l'inimmagina- bile, con un treno abbando-

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Modena quanto Reggio, non è possibile che la cittadinan-za continui a pagare un ser-vizio decisamente mal fun-zionante». Il vicesindaco di Castellarano Paolo lotti, da-to che la corsa interessa mol-ti ragazzi di Roteglia e Tres-sano, sottolinea un altro a-spetto: «Dov'è finita - si chie-de - la correttezza professio-nale? Chi dell'azienda che gestisce il servizio è respon-sabile per i continui e gravi impedimenti che obbligano alcuni genitori a prendere permessi dal luogo di lavoro pur di portare i figli a scuo-la? Qualcuno dovrebbe for-nire delle risposte e metterci la faccia».

(Andrea Antoniett►

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Page 25: Rassegna Stampa IDV Emilia Romagna 05/03/2013

2 1-117 1-71 ILIA 05/03/2013 press unE

Periodicità: sito web

Direttore Responsabile: Nicola Fangareggi

Dimissioni e nuovi arrivi a Cavriago

Il Partito socialista italiano e L'Italia dei valori, anche in presenza delle dimissioni volontarie dei loro rappresentanti in consiglio comunale, confermano i principi cardine che hanno generato la lista Insieme per Cavriago e il sostegno al suo primo cittadino, nella sfera di un rapporto consolidato di pari dignità.

Le recenti dimissioni del consigliere comunale Roberto Barani (Psi) per motivi personali, seguono di poco quelle del consigliere Gian Luca Berciotti, motivate sia dall'uscita dall'Idv che da motivi personali.

La lista Insieme per Cavriago, nata nel 2009 dall'incontro tra il Partito democratico, Partito socialista italiano e Italia dei valori all'insegna e per contribuire ai valori della solidarietà, dell'inclusione, della legalità e della democrazia, porterà a fine mandato il programma e l'impegno preso con i cittadini alle elezioni, attraverso il costante lavoro dei consiglieri presenti sui banchi del consiglio comunale.

Rimane peraltro attiva, come forza di governo del Partito socialista italiano, la continuità ed il rapporto di collaborazione attraverso la presenza dell'assessore Roberto Bertani ancora presente nell'esecutivo.

Ai due consiglieri dimissionari è rivolto il ringraziamento dell'esecutivo e della coalizione di governo (Pd, Psi, ldv) per il contributo fornito e l'impegno profuso in questi quattro anni, durante i quali si è condiviso un percorso politico che ha cercato di dare risposta a importanti obiettivi dettati ad inizio legislatura, in un contesto di grandi e crescenti difficoltà, dovute alla crisi economica globale e nazionale e ai tagli che i vari governi hanno imposto agli enti locali.

Ai sub-entranti consiglieri Claudio Bigi ed Elena Pataro vanno i nostri migliori auguri di buon lavoro per l'entusiasmo con cui hanno accettato di assumersi tale impegno.

Maura Bardi - Partito democratico Liana Barbati - Italia dei valori Gennaro Parisi - Partito socialista italiano

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Presidente, altra fumata net

ci,o'r'fiere di Forlì e Cesena

Direttore responsabile: Pietro Caricato

05/03/2013 pressunE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

Presidente, altra fumata nera Questa sera assemblea, ma mancano i numeri per l'elezione

FORLÌ. La Circoscrizione 1 attende un nuovo pre-sidente da due mesi e aspetterà almeno un'altra settimana. Oggi il consiglio torna a riunirsi per eleggere il successore di Piero Fusconi, che ha la-sciato 1'11 gennaio, ma sarà ancora fumata nera.

Nella variegata e lunga casistica di nomine con-trastate in seno alle Cir-coscrizioni, quanto acca-duto recentemente nel "parlamentino" del cen-tro storico non ha prece-denti. Il 15 febbraio scor-so, infatti, un presidente era stato formalmente e-letto nella persona di Ma-rio Moretti del Pd, vice fa-cente funzione dopo l'ad-

dio di Fusconi, e nella stessa seduta era stato proclamato anche il nuo-vo "numero due", ossia Eugenio Fabbri Della Faggiola dell'Idv.

I 10 voti a favore, e-spressi solo dai due par-titi in questione con De-stinAzione Forlì astenuta e il centro-destra (P-dl-Idv) non presente in aula, sono stati però inva-

lidati. Tutta la seduta lo è stata per un errore proce-durale legato alla prima convocazione del 7 feb-braio scorso. Al primo scrutinio, con la necessi-tà di 14 consiglieri pre-senti per la validità della seduta e una maggioran-za di 11 voti per la procla-mazione, si finì 10-10 con "DestinAzione" astenuta. Per regolamento si sareb-be dovuta svolgere nella stessa serata una seconda votazione, ma l'assem-blea venne sciolta per poi essere riconvocata il 15 con la presenza richiesta

di almeno 11 componenti l'assise. Il Pdl e la Lega contestarono la regolari-tà della procedura e usci-rono prima della votazio-ne che proclamò Moretti (unico candidato in lizza avendo il centro-destra presentato solo un pro-gramma e non un nomi-nativo) "re per una not-te". Annullato il tutto, stasera si torna al punto di partenza: due votazio-ni con maggioranza asso-luta per l'elezione del pre-sidente. Non ci sono i nu-meri, tutto slitterà di un'altra settimana. (e.p.)

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il Resto del Carlino

FORLÌ Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

05/03/2013 press LinE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

Don Pierluigi Fiorini ha subito per mesi pressanti

richieste di denaro fino all'aggressione in chiesa

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Daino ai pa•-receue e000 g'a `wrIverd'e' aParai ,,,stenli oi vtdee,orvethenz,

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05/03/2013 press LinE

L VOCE DI CESENA

ROMAGNA FORLÌ &

Direttore Responsabile: Stefano Andrini

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

Cura dimagrante per la Giunta di Bulbi. In bilico Bellavista, Castagnoli, Francia e Garbuglia

Provincia, ecco i quattro eliminati G

ià dalla giunta di que-sta mattina in Provin-cia si inizierà a ragio-nare sulla riduzione

del numero di assessori. Sono quattro gli amministratori in bi-lico su un totale di dieci: Iglis Bel-lavista (assessore alle politiche turistiche e culturali), Maurizio Castagnoli (assessore all'urbani-stica e alla pianificazione territo-riale), Gianfranco Francia (asses-sore alla sicurezza e semplifica-zione amministrativa) e Luciana Garbuglia (assessore alla qualifi-cazione ambientale e alle politi-che energetiche). Si tratta di due cesenati, Bellavista e Garbuglia, e di due forlivesi, Castagnoli e Francia. Poi, presumibilmente già in settimana, si avvierà anche il confronto politico: se Casta-gnoli e Garbuglia sono del Pd, gli altri due amministratori rappre-sentano i due partiti alleati: Bel-lavista è di Rifondazione Comu-nista e Francia dell'Italia dei Va-lori, schieramenti che in consi-glio valgono tre voti e che sono importanti - non fondamentali -per garantire la maggioranza alla giunta di Massimo Bulbi.

Mercuriali a pagina 11

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LA VOCE

Provincia, ecco i quattro eliminati

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Page 29: Rassegna Stampa IDV Emilia Romagna 05/03/2013

Scelta per motivi di bilancio Servirà verificare la tenuta della maggioranza

FORI] Tagli e assessori in bilico

" Ecco chi rischia

05/03/2013 press LinE

L VOCE DI CESENA

ROMAGNA FORLÌ &

Direttore Responsabile: Stefano Andrini

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

PROVINCIA Potrebbero saltare Bellavista, Castagnoli, Francia e Garbuglia Oggi partono le consultazioni, prima con i diretti interessati, poi coi partiti

Tagli e assessori in bilico Ecco chi rischia G

ià dalla giunta di que-sta mattina in Provin-cia si inizierà a ragio-nare sulla riduzione

del numero di assessori. Sono quattro gli amministratori in bi-lico su un totale di dieci: Iglis Bel-lavista (assessore alle politiche turistiche e culturali), Maurizio Castagnoli (assessore all'urbani-stica e alla pianificazione territo-riale), Gianfranco Francia (asses-sore alla sicurezza e semplifica-zione amministrativa) e Luciana Garbuglia (assessore alla qualifi-cazione ambientale e alle politi-che energetiche). Se fossimo in un reality show in "nomination" ci sarebbero di due cesenati, Bel-lavista e Garbuglia, e due forlive-si, Castagnoli e Francia. In settimana si avvierà il con-fronto politico: se Castagnoli e Garbuglia sono del Pd, gli altri due amministratori rappresentano i due partiti alleati: Bellavista è di Rifondazione Comunista e Francia dell'Italia dei Valori, schieramenti che in consiglio valgono tre voti e che sono importanti - anche se non fonda-mentali - per garantire la maggioranza alla giunta di Massimo Bulbi. La delicata scelta del taglio, an-nunciata dal presidente durante la presentazione del bilancio, dovrà quindi essere valutata anche

in riferimento agli equilibri poli-tici del consiglio provinciale. Ma i tempi per arrivare alla riduzione dei componenti della giunta non saranno troppo lunghi, anche perché le casse dell'ente sono in disperata ricerca di risorse e an-che le poche migliaia di euro che porterà questa operazione paio-no importanti per la Provincia. Ma cosa faranno i quattro asses-sori se il loro mandato terminerà anzitempo? Bellavista, 45 anni, è avvocato; Luciana Garbuglia, 55 anni, insegnante; Gianfranco Francia, 62 anni, pensionato; mentre Maurizio Castagnoli, 60 anni, ex sindaco di Forlimpopoli dal 1995 al 2004 e poi assessore provinciale si dovrà cercare una nuova occupazione. Questo sempre se il taglio andrà in porto. Gli scettici, dentro la

maggioranza e allo stesso Pd, non mancano: l'o-perazione può avere il sapore della boutade me-diatica e in un qualche modo può dare il messag-gio che questi assessorati fino ad oggi sono serviti a poco. In realtà il presidente Bulbi ha fatto un ra-gionamento sulle future deleghe delle Province e sta cercando di reperire più risorse possibili dal taglio delle spese dell'ente.

Maicol Mercuriali

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Il film di Maria

Martinelli CERVIA.

Nell'ambito dell'evento "Bella da vivere 2013 -L'abito che abito" -il cartellone di eventi in occasione della festa della donna dell'8 marzo - è in programma domani alle 15, presso la sala XXV aprile, l'iniziativa Abito in Italia ma indosso la "Naframa". L'iniziativa vedrà la partecipazione dell'assessore comunale alla immigrazione Michela Bianchi. Seguirà la proiezione del film Madri senza confini della regista ravennate Maria Martinelli. Racconta la vita in Italia di una giovane badante e la segue nel suo viaggio di ritorno nella natia Ucraina, per riabbracciare dopo due anni i figli e il marito.

5> i\ L\O 05/03/2013

orriere Periodicità: Quotidiano

di Ravenna Faenza-Lupo e Imola Tiratura: n.d.

Direttore responsabile: Pietro Caricato

Diffusione: n.d.

pressunE

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Page 31: Rassegna Stampa IDV Emilia Romagna 05/03/2013

orriere di Rimini e San Marino

Direttore responsabile: Pietro Caricato

05/03/2013

Periodicità: Quotidiano

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pressunE

GaniattacraMorri: roisoldieseastipendio noncriticwailCoonme

Galli attacca Morii: coi soldi atra stipendio non criticava il Comune

di EMER SANI

RICCIONE. Il voto al Movimento 5 Stelle e le critiche all'operato delle precedenti amministrazioni da parte di Gianni Morri - ex se-gretario dell'Idv e neo presidente della lista Uniti per Riccione, nonché dipendente ai Lavori pubblici - non vanno giù a Fabio Galli (assessore provinciale al Turismo ed ex segretario del Pd riccio-nese). «Chissà perchè all'epoca non venivano bollate come scelte sbagliate - dice -, quando venivano elargiti al soggetto interessato (e ad alcuni dei suoi colleghi dell'assessorato ai Lavori pubblici) lauti compensi extra stipendio (cosa legittima per carità) frutto di "prov-vigioni" sulla progettazione effettuata all'interno dell'ente».

L'assessore

provinciale

Fabio Galli

e il sindaco

di Riccione

Massimo

Piron i

Morri al Corriere Roma-gna domenica scorsa ha dichiarato la sua prefe-renza espressa alle politi-che, «il partito di Antonio Di Pietro era la parte strutturata della corrente che voleva presentarsi come forza di governo - ha detto - mentre i grillini so-no la parte più rivoluzio-naria, ma partiamo tutti dalla stessa fonte. Di Pie-tro è cambiato, la base è rimasta».

Non si è fatta attendere la replica di Galli che ha avviato la discussione su

L'assessore replica dopo l'uscita di Morri in favore del M5S Facebook. «Ognuno vota per chi gli pare - prosegue -, la mia attenzione si è soffermata su un altro a-spetto. Tutto può essere o-pinabile, condiviso o me-no, e io non sono un giu-dice che ha la verità in ta-sca, però allora non ho mai sentito in tempo rea-le, considerato che c'ero, critiche sull'operato

dell'amministrazione». Poi l'affondo contro l'ar-chitetto Morri: «Ecco, il tutto per dire, anche a chi decide di stare oggi dalla parte dell'apparente pu-rezza, che sputare nel piatto dove si è sempre mangiato è uno dei com-portamenti più vili che a mio parere si possono te-nere».

Galli va giù decisamen-te duro. «L'ipocrisia di facciata e il perbenismo di maniera che caratte-rizza molti in politica non mi sono mai appartenu-

ti». Ma conclude con un auspicio e con una libera-zione. «D'ora in poi anzi, sempre più che in passa-to, sarà sempre più utile attrezzarsi per dire le co-se come stanno, "pane al pane e vino al vino". Si paga un prezzo ne sono certo, anche personale, ma quanto stai meglio con te stesso, cavolo».

Guglielmo Serafini (Pd) ricorda: «Avevo già ascol-tato il vicesindaco Lan-franco Francolini (ex Idv, alle politiche ha votato Sel), che durante il suo in-tervento nell'ultimo con-siglio pre-elettorale ha af-fermato che questa am-ministrazione e questo sindaco si sono trovati di fronte a decisioni di altri, e hanno potuto solamente cercare di sistemare quel-lo che di sbagliato era sta-to fatto da chi c'era pri-ma. Il Pd ne deve prende-re atto».

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Mostre ecotceropercelebr e donne

Eg.

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LAWOCE Direttore Responsabile: Stefano Andrini

05/03/2013

Periodicità: Quotidiano

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press LinE ROMAGNA RIMINI & SAN MARINO

L'EDITORIALE

Bandiera rossa non trionferà Napolitano attende e non mette becco. Bersani spe-ra che Grillo si ravveda accettando non si sa an-cora bene quale patto, il M5S riunisce gli "stati ge-nerali" un po' ovunque sfoggiando maschere e personaggi da film d'av-ventura.

Dopo le elezioni, gli i-taliani che volevano il cambiamento ci stanno capendo poco. E comin-ciano a manifestarsi se-gnali di fastidio. Il popolo della rivolta è lì che è in attesa di imbracciare i forconi e cacciare via tutti dal Parlamento oppure di assuefarsi ai voleri dei ve-terani, il popolo del Pd non sa a che santo votar-si, il popolo del Pdl aspet-ta che maturino gli even-ti, il popolo dei Montiani s'aggrappa ad una chan-ce di governo tecnico che da qualche parte rimbal-za. E il popolo che doveva andare alla riscossa, di quella bandiera rossa or-mai non sa più che farse-ne.

Vittorio Pietracci

jEficiomestic

LA VOCE 17:::° 1.1111

N'aà1,1;zinelie gli errori contabili ,;

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LAWOCE Direttore Responsabile: Stefano Andrini

05/03/2013

Periodicità: Quotidiano

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press LinE ROMAGNA RIMINI & SAN MARINO

"Cavalli in fin di Afa:pene esemplari"

-L.

SANTARCANGELO 711

'eco del blitz del Corpo Forestale nel- la struttura fatiscen- te in cui venivano "allevati" cavalli e

capre arriva fino a Bruxelles. "Complimenti ai volontari dell'Anpana. Ora tocca alla magistratura punire in modo esemplare i colpevoli", com- menta infatti Andrea Zanoni, eurodeputato del Gruppo eu- ropeo dei Liberali e Democra- tici (eletto come indipendente nelle liste Idv) e vice presiden- te dell'intergruppo per il Be- nessere degli Animali al Parla- mento europeo. "Mi compli- mento con l'associazione ri- minese, che è riuscita a salva- re da morte certa questi pove- ri animali. Mi auguro", ribadi- sce, "che tanta crudeltà venga punita con pene severe". Co- me noto durante il blitz del Corpo Forestale dello Stato, ordinato dal magistrato Davi- de Ercolani, a Santarcangelo, sono stati trovati cavalli in fin di vita per malnutrizione, se- misepolti dallo sterco, malati e sofferenti al punto da non

riuscire a reggersi sulle zampe. Gli uomini della Forestale hanno sequestrato nove caval-li e tre capre in un fondo di Santarcangelo, gestito da pa-dre e figlio, che sono stati poi denunciati per maltrattamen-to e morte di animali." La se-zione riminese dell'Associa-zione Nazionale Protezione A-nimali Natura Ambiente (An-pana), presieduta da Clara Corbelli", spiega in una nota Zanoni, "aveva raccolto le de-nunce di cittadini che vivono nella zona di via Fossa Baldini e che segnalavano una stalla-lager. Nelle ultime settimane alcuni cavalli sono morti di stenti e altri sono stati "messi a pascolo" dai gestori del fon-do in altre zone dove, però, non c'era nulla che potessero mangiare. Una settimana fa, per questo, è deceduta una puledrina di nemmeno un an-no ridotta ormai a uno sche-letro dalla fame. Venerdì scor-so", riepiloga l'eurodeputato, "il magistrato Davide Ercolani ha disposto l'immediato se-questro di nove cavalli e tre

caprette. La scena che si è pre-sentata agli uomini della Fo-restale, alle Guardie eco-zoo-file dell'Anpana e ai veterinari dell'Ausl al momento dell'ir-ruzione è stata straziante: ca-valli ridotti pelle e ossa, un paio sdraiati a terra senza più nemmeno la forza di sollevare la testa, affamati e assetati, pieni di acari, ammalati e im-mersi nel loro sterco. Alcuni a-nimali sono stati sottoposti a flebo mentre i soccorritori cer-cavano faticosamente di alza-re quelli stesi a terra, che se fossero rimasti ancora in quel-la posizione sarebbero morti. Per uno dei cavalli le condi-zioni sono disperate, ma si sta tentando l'impossibile per sal-varlo: è stato trovato catatoni-co, con gli occhi sbarrati, in-capace di reagire a qualsiasi

stimolo". "I colpevoli di tanta sofferenza, i due allevatori, hanno affermato che avevano deciso di abbandonare a se stessi quegli animali che non rendevano nulla, ma che co-stavano in biada e acqua". "O-ra è compito della magistratu-ra dimostrare che un Paese come l'Italia non può accetta-re tali barbarie. Le persone che sono state individuate", attacca l'eurodeputato, "devo-no essere punite con pene e-semplari, perché si sono rese colpevoli di atti di una cru-deltà inaudita e ingiustificata. La giustizia deve avere un ruo-lo preventivo e, per far in mo-do che altri non si macchino di reati simili, deve fare il suo corso fino in fondo arrivando a comminare il massimo della pena prevista". (db)

"Cavalli in fin di vita: pene esemplari" DA BRUXELLES Zanoni (Adle): "Grazie ai volontari dell'Anpana, si dimostri che non si accettano simili barbarie"

IL VICE PRESIDENTE DELL'INTERGRUPPO PER IL BENESSERE DEGLI ANIMALI DEL PARLAMENTO UE

Dopo il blitz del Corpo Forsetale dello Stato ordi-nato dal Pm Davide Erco-lani, arriva anche il com-mento da Bruxelles di An-drea Zanoni, eurodeputato del Gruppo europeo dei Liberali e Democratici (e-letto come indipendente nelle liste Idv): "Compli-menti ai volontari dell'An-pana. Ora tocca alla magi-stratura punire in modo e-semplare i colpevoli"

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