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Regione Abruzzo Azienda Sanitaria Locale n. 2 Lanciano Vasto Chieti RASSEGNA STAMPA Mercoledì 16 settembre 2015

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Regione Abruzzo Azienda Sanitaria Locale n. 2

Lanciano Vasto Chieti

RASSEGNA STAMPA Mercoledì 16 settembre 2015

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Martedì, 15 settembre 2015

Sanità: all'Aquila nuova tecnica di anestesia 'locale' Presentata in un convegno europeo a Lubiana (ANSA) - L'AQUILA, 15 SET - L'Aquila in cattedra a Lubiana, in Slovenia, davanti a illustri anestesisti europei come Rafael Blanco, per illustrare una nuova tecnica di anestesia a paziente sveglio (senza quindi sedazione totale), applicabile anche a operazioni chirurgiche complesse come quelle della mammella e di natura ortopedica. È successo nei giorni scorsi in un congresso europeo nel quale gli specialisti dell'ospedale San Salvatore hanno avuto una vetrina importante per illustrare la rivoluzionaria metodica - adottata dal dottor Pierfrancesco Fusco e dai suoi colleghi del servizio di anestesia e rianimazione dell'ospedale San Salvatore dell'Aquila, diretto dal dottor Tullio Pozone - attualmente praticata da un ristrettissimo novero di centri italiani all'avanguardia. "L'eco degli eccellenti risultati della nuova procedura ha da tempo varcato i confini abruzzesi e nazionali, al punto da permettere all'Aquila di conquistare la grandi ribalte internazionali. L'aspetto innovativo, che rende questo tipo di anestesia 'locoregionale' (cioè locale) più sicura ed efficace, consiste nel depositare con estrema precisione l'anestetico in prossimità del nervo che trasmette il dolore, grazie all' utilizzo degli ultrasuoni: una vera rivoluzione", si legge in una nota della asl provinciale dell'Aquila. La tecnica si può adottare in quasi tutti gli interventi chirurgici e garantisce un migliore trattamento del dolore postoperatorio (quindi, meno sofferenza del paziente) nonché una riduzione delle complicanze, soprattutto in pazienti a elevato rischio; un ulteriore beneficio riguarda i tempi di permanenza più brevi in ospedale. Con l'introduzione dell'innovazione, il San Salvatore è diventato in Italia uno dei pochi centri di riferimento e di formazione: come testimonia il 15esimo corso di formazione, l'ultimo organizzato dagli specialisti dell'ospedale aquilano negli ultimi 3 anni, in programma il 7 ottobre prossimo al San Salvatore. Vi parteciperanno 11 anestesisti provenienti da varie parti d'Italia tra cui Piemonte, Sicilia, Lazio e Campania: salgono così a 150, nell'arco dell'ultimo triennio, gli specialisti italiani venuti a 'lezione' all'Aquila. (ANSA). XSB 15-SET-15 20:55

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SULMONA Mercoledì, 16 settembre 2015

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L’AQUILA Mercoledì, 16 settembre 2015

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Martedì, 15 settembre 2015

>>>ANSA/ Sanità: Lorenzin, Fondo non può andare sotto 112 mld Allarme sindacati dopo parole Renzi. Regioni, bene ministro (ANSA) - ROMA, 15 SET - Comunque vada il Fondo sanitario nazionale (Fsn) ''non può andare sotto i 112 miliardi''. A 'blindare' l'entità del finanziamento alla Sanità è il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, che così risponde alle affermazioni del premier Matteo Renzi che, ieri, ha spiegato come ''sulla sanità, male che vada nella legge di stabilità 2016 ci saranno le stesse cifre di quest'anno". Parole che non sono però piaciute a sindacati ed associazioni, secondo cui è all'orizzonte un nuovo 'attacco' al Servizio sanitario nazionale, mentre il coordinatore degli assessori regionali alla Sanità, Luca Coletto, esprime soddisfazione per le rassicurazioni del ministro. Nell'ambito della manovra 2016 dunque, che sarà pari a 27 miliardi di euro come annunciato da Renzi, sembra non escluso un intervento sulla sanità, partendo dalla considerazione del ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, secondo cui in questo settore si può spendere "meno e meglio". Un intervento che non si configurerebbe tuttavia come un vero proprio e taglio, bensì come un mancato incremento del Fondo sanitario. Sulla base di quanto previsto dal Patto per la salute 2014-2016, infatti, il finanziamento è fissato in 109 mld per il 2014, 112 mld per il 2015 e 115 mld per il 2016, con un incremento della spesa sanitaria pari quindi a 3 mld tra 2015 e 2016. Con il maxiemendamento del governo al dl enti locali, approvato lo scorso luglio, è stato però già confermato il mancato incremento di 2,3 mld per il 2015 sul livello di finanziamento della Sanità. A fronte di tali numeri, Lorenzin ha assicurato oggi che ''non ci saranno più tagli lineari alla sanità'', ed ha puntualizzato che ''nella legge di stabilità del 2015 eravamo a 112 mld, che poi le regioni hanno deciso di ridursi. Questa riduzione è molto tosta per la gestione del sistema sanitario che avverrà per il 2015. Per il 2016 - ha detto - credo che dobbiamo mantenere almeno il fondo previsto dal Patto della Salute per il 2015, attuare la spending review interna con il programma di risparmiare e reinvestire nel sistema sanitario''. Poi, ha aggiunto, ''abbiamo nel provisionale vecchio un incremento di tre mld che ovviamente sarebbe l'ottimo; dobbiamo lavorare su un dato realistico dei conti ma senza permettere un decremento del Fondo. Non sarebbe possibile - ha ammonito -. Sotto i 112 mld non si può andare". "Sono contento che Lorenzin dica che il Fondo sanitario non può andare sotto i 112 mld per il 2016, anche se ci aspettavamo di più: l'auspicio è che altri non stiano lavorando per togliere altri due miliardi. Si mettano tutti d'accordo, anche perchè i tagli alla sanità non vengono reinvestiti in sanità ma vengono girati su altri settori. A pagare, insomma, è la sanità a scapito di altri comparti", ha commentato Coletto. Sulle barricate invece i sindacati, dalla Fp Cgil medici all'Anaao, che rispondono con un coro di critiche. E se Federanziani si definisce ''terrorizzata dall'emorragia del Fondo Sanitario'', il Movimento 5 stelle annuncia una mobilitazione contro gli ''ulteriori tagli'': ''Per il prossimo 17-18 ottobre a Imola è previsto un momento di confronto a livello nazionale e se per quella data Lorenzin non avrà dato le dovute garanzie rispetto all'ammontare del Fsn per il 2016 - avverte M5S - pianificheremo attività e manifestazioni di protesta su tutto il territorio nazionale".(ANSA). CR 15-SET-15 20:31

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Martedì, 15 settembre 2015

>ANSA-BOX/ Sanità: risparmi stop esami inutili, ok Css a decreto Parere favorevole Consiglio superiore;stretta su 180 prestazioni (ANSA) - ROMA, 15 SET - Nell'ottica della razionalizzazione e contenimento della spesa, nuovi e notevoli risparmi nel settore della Sanità dovrebbero arrivare dallo stop ad esami e visite inutili, ovvero 'inappropriate': mira a questo il decreto messo a punto dal ministero della Salute, secondo quanto previsto dal maxiemendamento al dl Enti locali approvato a luglio, che ha ottenuto il via libera dal Consiglio superiore di sanità. L'organo consultivo del ministro, secondo quanto si apprende, ha infatti espresso parere favorevole al provvedimento, che dovrebbe poi arrivare in Consiglio dei ministri. Obiettivo è tagliare esami e visite 'inutili', e cioè a 'rischio di inappropriatezza', spesso prescritti a scopo 'difensivo' per prevenire i contenziosi. Si tratta della cosiddetta medicina difensiva che, secondo alcune stime, costerebbe 13 mld l'anno. Nel maxiemendamento si prevedeva che con decreto del ministero della Salute sarebbero state individuate ''le condizioni di erogabilità e le indicazioni di appropriatezza prescrittiva delle prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale". Il maxiemendamento prevede che le prestazioni al di fuori dei criteri di erogabilità siano a carico del paziente e che, in caso di comportamento prescrittivo non conforme alle indicazioni disciplinate dal decreto stesso, "l'ente richiede al medico prescrittore le ragioni della mancata osservanza delle predette indicazioni" e, "in caso di mancata risposta o di giustificazioni insufficienti, l'ente adotta i provvedimenti di competenza, applicando al medico prescrittore dipendente del Servizio sanitario nazionale una riduzione del trattamento economico accessorio''. Con il provvedimento ministeriale, secondo quanto già anticipato dai sindacati medici, si andrebbe verso una 'stretta' in particolare per 180 prestazioni sanitarie a maggiore rischio di inappropriatezza su oltre 1700 previste dal nomenclatore: tra queste, prestazioni di genetica, odontoiatria, allergologia, tac, risonanza magnetica agli arti e risonanza magnetica della colonna con mezzo di contrasto. Stretta in vista pure per gli esami laboratorio: solo in caso di determinati sospetti diagnostici si potrà richiedere un intervento. Duro il commento della Fp-Cgil Medici: ''Minacciare i medici e pensare di affrontare l'inappropriatezza con il controllo di 180 prestazioni, che dovrebbero essere individuate in un prossimo decreto del ministero, è pura illusione. Alla fine sul banco degli imputati finiranno soprattutto i medici di medicina generale, se non si cambierà subito l'organizzazione del loro lavoro con una nuova e coraggiosa Convenzione. Ma di questo non vi è traccia''.(ANSA). CR 15-SET-15 19:08

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IMPRESA e TERRITORI Mercoledì, 16 settembre 2015

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Martedì, 15 settembre 2015

Sanità: Risk manager e bonus-malus contro medicina difensiva In Comm. Affari Sociali testo Ministero su responsabilità medica (ANSA) - ROMA, 15 SET - Ammontare del premio assicurativo in base alla presenza di un risk manager nelle strutture sanitarie, sistema bonus-malus come per l'Rc auto con aumento o diminuzione di classe in caso di denuncia e un conciliatore attraverso cui passare prima di arrivare al giudice. Sono i punti principali del documento del Ministero della Salute per affrontare la responsabilità medica esposti oggi in Commissione Affari sociali di Montecitorio da Guido Alpa. Lo scopo, fornire elementi utili per affrontare, dal punto di vista normativo gli enormi costi dovuti alla medicina difensiva, quella messa in atto dai sanitari per difendersi da possibili denunce. Per gestire al meglio il rischio clinico, il documento incentiva la presenza di un risk manager, ha spiegato il giurista, "al fine di acquisire tutte le informazioni utili a prevenire futuri danni. Le strutture che hanno questa figura potrebbero avere sconti sul premio assicurativo". Per ridurre il contenzioso giudiziario, "si incentiva lo strumento della conciliazione obbligatoria nei casi di colpa lieve", ha proseguito Alpa in Commissione. In merito all'azione di rivalsa nel processo civile, il testo prevede una distinzione sulla responsabilità: è di natura contrattuale per le strutture e extracontrattuale per il medico. "Sono due regimi diversi che rispondono a regole diverse ma la distinzione non danneggia il paziente che potrà portare avanti le due istanze di risarcimento", ha precisato, ognuna con tempi di prescrizione diversa. Previste inoltre linee guida: "sono utili al medico per sapere se il suo comportamento è conforme a prassi consigliata. Per il giudice sono utili perché se il comportamento si discosta va giustificato". Diverse le osservazioni al testo da parte dei deputati della Commissione, dove si stanno per chiudere i tempi per la presentazione di emendamenti al testo unificato che affronta la stessa tematica. "L'idea del bonus-malus è lontana dal tutelare professionista e malato. Il rischio è che si potrebbero mettere d'accordo per mettere a tacere la cosa e non farla risultare, come accade oggi con l'Rc auto", critica Paola Binetti, di Area Popolare (Ncd- Udc).(ANSA). YQX-MON 15-SET-15 19:30

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Martedì, 15 settembre 2015

Come prevenire le morte infantili Da Agenzia Usa i consigli per il primo anno di vita del bambino (ANSA) - ROMA, 15 SET - Un ambiente dove dormire sicuro e privo di rischi, una gravidanza completa, un parto privo di complicazioni, un giusto peso alla nascita e la buona salute della madre prima e durante la gestazione sono tra i fattori chiave per 'costruire' la salute del bambino e prevenirne la morte nel suo primo anno di vita. A ricordarlo sono i Centers for disease control (Cdc) di Atlanta, dato che settembre è il mese di prevenzione delle morti infantili. Quello della morte infantile è un evento tragico, spesso causato da difetti alla nascita, parto pre-termine (prima delle 37 settimane di gravidanza) e basso peso, complicazioni materne da gravidanza, morte improvvisa del lattante (meglio nota come morte in culla) e lesioni (ad esempio soffocamento). Fondamentale è la salute materna, che va coltivata e curata già prima della gravidanza. Adottando corrette misure e stili di vita in questa fase, possono essere evitati molti futuri problemi a madre e bambino. In particolare, sottolineano i Cdc, tutte le donne in età riproduttiva dovrebbero assumere acido folico, mantenere una dieta sana e un peso adeguato, fare attività fisica regolare, smettere di fumare, non bere troppo, consultare il medico su come gestire malattie croniche e una gravidanza futura, e andare alle visite previste. Cure e attenzioni che devono essere mantenute una volta incinta e dopo la nascita, perché contribuiscono a prevenire difetti alla nascita e parti pretermine. Durante la gravidanza, vanno inoltre tenuti d'occhio nella futura mamma anemia, infezioni urinarie, depressione, ipertensione, diabete gestazionale, obesità e infezioni. Per prevenire la morte in culla invece bisogna creare un ambiente per il sonno sicuro. Quindi far dormire il bambino sempre in posizione supina, nel suo lettino e non nel proprio letto, non mettergli cuscini e oggetti soffici vicino, ed evitare l'esposizione al fumo.(ANSA). Y85 15-SET-15 19:20

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Martedì, 15 settembre 2015

Autismo: intervallo tra gravidanze può influenzare malattia Studio Usa, rischi piu' alti per nati a meno 2 anni distanza (ANSA) - WASHINGTON, 15 SET - L'intervallo di tempo fra le gravidanze di una stessa mamma potrebbe influenzare i rischi che i figli secondogeniti soffrano di autismo. E' questa la possibilita' emersa da una nuova ricerca condotta dal direttore degli studi sull'autismo della organizzazione Kaiser Permanent di Oakland in California, Lisa Croen. Secondo i dati relativi a ben 45.000 nascite di secondi figli tra il 2000 ed il 2009 - esaminati dagli scienziati - le probabilita' piu' elevate che i secondi nati sviluppino autismo, anche se i fratelli maggiori non ne soffrono, risultano tra chi nasce dopo meno di due anni dal fratello o sorella piu' grande o dopo piu' di 6 anni. Il rapporto che verra' pubblicato ad Ottobre sulla rivista 'Pediatrics', ha osservato un aumento dei rischi-autismo di 1.5-3 volte per i secondogeniti nati meno di 24 mesi dopo i maggiori o dopo ben 72 mesi.(ANSA) XNE 15-SET-15 20:59

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Martedì, 15 settembre 2015

Donne con diabete più a rischio infarto rispetto agli uomini Secondo studio Easd, per genere femminile +34% rischi cardiaci (ANSA) - ROMA, 15 SET - Il diabete mette a dura prova il cuore delle donne, più di quello degli uomini. Rispetto ai maschi, infatti, le donne hanno un rischio più alto del 34% di infarto. E' quanto emerge da uno studio italiano svolto in Toscana e presentato al 51/mo meeting dell'Easd, l'Associazione europea per lo studio del diabete, a Stoccolma. Per lo studio, retrospettivo di follow up durato otto anni (dal 2005 al 2012) e condotto da Giuseppe Seghieri dell'Agenzia regionale sanità, e dai suoi colleghi, sono stati analizzati i dati dei ricoveri negli ospedali toscani, dei registri demografici regionali e un database dei pazienti diabetici. Su circa 3,2 milioni di abitanti sopra i 16 anni (47% maschi), 24.605 sono stati i ricoveri per infarto miocardico acuto, 26.953 quelli per ictus ischemico, 17.628 quelli per insufficienza cardiaca congestizia. Nel dettaglio, i ricoveri per problemi cardiaci sono risultati maggiori come numero fra gli uomini, ma, dopo un aggiustamento per età, il rischio correlato al diabete risultava superiore nelle donne rispetto agli uomini ospedalizzati per infarto, del 34%. Il gap di genere si riscontrava dai 45-54 anni ai 75-84 anni, ma con la più alta differenza nella classe di età 45-54 anni. Il gap tra i due sessi valeva anche per ictus e insufficienza cardiaca congestizia, fra 55-64 e 75-84 anni, con un picco nella decade 55-64 anni. I dati sullo 'svantaggio' femminile sembrano confermati anche da un'altra ricerca, questa volta cinese, presentata sempre all'Easd. Si tratta di una revisione sistematica di 19 studi che coprono quasi 11 milioni di pazienti da cui emerge che le donne diabetiche hanno circa il 40% in più di probabilità di soffrire di sindrome coronarica acuta (infarto o angina). Y09-MON 15-SET-15 15:33

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