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Regione Abruzzo Azienda Sanitaria Locale n. 2 Lanciano Vasto Chieti RASSEGNA STAMPA Venerdì 12 febbraio 2016

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Regione Abruzzo Azienda Sanitaria Locale n. 2

Lanciano Vasto Chieti

RASSEGNA STAMPA Venerdì 12 febbraio 2016

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ORTONA Venerdì, 12 febbraio 2016

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LANCIANO Venerdì, 12 febbraio 2016

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CHIETI Venerdì, 12 febbraio 2016

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Mercoledì, 10 febbraio 2016

L'AQUILA BISTICCIA SUL NUOVO MANAGER MENTRE LA COSTA DECIDE GLI ASSETTI DE MATTEIS: ''L'AGENZIA SANITARIA DECIDE QUALI E QUANTI, E' MOLTO STRANO''

SANITA': TAGLIATI 75 REPARTI, LA MAPPA; SOLO UN MEGA OSPEDALE, CHIETI-PESCARA

di Alberto Orsini

L’AQUILA - C’è un solo ospedale maggiore possibile in Abruzzo, ed è quello che potrebbe nascere dalla fusione tra i presìdi di Chieti e Pescara. È quanto emerge esaminando le tabelle che vengono stilate in questi giorni in frenetiche riunioni a Pescara presso l’assessorato alla Sanità per attuare le disposizioni previste dalla nuova, rivoluzionaria norma del settore, il “decreto Lorenzin”. Uno “tsunami”, scrisse AbruzzoWeb mesi fa, i cui effetti ora cominciano a esplicitarsi con una drastica riduzione di reparti, da a 245 a 170, un’enormità, e il conseguente colpo di spugna su eccellenze note e su ambizioni. Dalla riorganizzazione delle unità operative complesse, i reparti, emerge infatti uno scenario futuro in cui, con una rapida aggiunta al totale (la Chirurgia maxillo facciale), solo una fusione Pescara-Chieti potrebbe strappare la qualifica prestigiosa di “ospedale di secondo livello”. Molto più difficile, quasi impossibile, farcela invece per l’altra ipotizzata fusione di strutture, L’Aquila-Teramo: entrambe mancheranno di paletti quasi insormontabili, come i reparti di Gastroenterologia, Chirurgia plastica e Medicina nucleare. Particolarmente grave è che i destini della sanità abruzzese si decidano mentre all’Aquila si litiga sulla tipologia e il nome del futuro direttore generale dell’azienda sanitaria provinciale, dopo l’uscita a fine 2015 di Giancarlo Silveri. Come già denunciato da alcuni esponenti politici, ai vertici con i manager Armando Mancini (Pescara), Roberto Fagnano (Teramo) e Pasquale Flacco (Chieti, direttore sanitario facente funzioni di dg), il capoluogo si presenta con il solo direttore sanitario,Maria Teresa Colizza, che non ha interim e, quindi, manca di capacità decisionale. Il lifting ai reparti fissa dei totali molto risicati e che pure danno un’idea dell’aria che tira: L’Aquila e Teramo si ritroveranno con 28 e 26 unità operative complesse, totale 54; Pescara e Chieti ne avranno 33 e 27, totale 60. Quanto agli altri ospedali, quelli di Avezzano (L’Aquila) avrà 13 unità come anche quello di Vasto (Chieti), 11 reparti per Lanciano (Chieti), 5 per Sant’Omero (Teramo), Sulmona (L’Aquila) e Giulianova (Teramo), 4, infine, per Atri (Teramo). I reparti esclusivi, ossia che si trovano in un solo ospedale, saranno ben 5 a Chieti e altrettanti a Pescara, dando ancor più valore alla loro unione anche in termini di mobilità attiva (chi viene a curarsi da un’altra provincia, portando utili), contro i 4 all’Aquila e appena 2 a Teramo. Con la mannaia della riforma tutti sono destinati a trovarsi insoddisfatti, d’altronde questa è la logica conseguenza di tagli a tutto spiano per far funzionare una sanità “azienda” e non più “servizio”, come imposto da logiche nazionali ed europee. Tra i reparti “persi” dall’ospedale “San Salvatore” dell’Aquila, tanto per fare un esempio, Geriatria, Gastroenterologia, Pneumologia, Emodialisi, Otorinolaringoiatria e Medicina nucleare: chi avrà bisogno di queste unità, in un prossimo futuro dovrà andare a curarsi fuori provincia.

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LA MAPPA DEI NUOVI REPARTI L’AQUILA Allergologia, Cardiologia e Utic, Malattie infettive e tropicali, Medicina generale, Neurologia, Nefrologia (abilitato al trapianto rene), Oncologia, Radioterapia oncologica, Chirurgia generale, Chirurgia maxillo-facciale, Chirurgia vascolare, Neurochirurgia, Oculistica, Ortopedia e traumatologia, Urologia, Ostetricia e ginecologia, Pediatria, Neonatologia e Tin, Terapia intensiva/Anestesia, Medicina e chirurgia d’accettazione e d’urgenza, Psichiatria, Anatomia e istologia patologica, Radiologia, Neuroradiologia, Direzione sanitaria di presidio, Farmacia ospedaliera, Laboratorio analisi, Servizio trasfusionale. (28) TERAMO Cardiochirurgia, Cardiologia e Utic, Malattie endocrine, Medicina generale, Neurologia, Oncologia, Pneumologia, Emodialisi, Chirurgia generale, Chirurgia toracica, Oculistica, Ortopedia e traumatologia, Otorinolaringoiatria, Urologia, Ostetricia e ginecologia, Pediatria, Terapia intensiva/Anestesia, Medicina e chirurgia d’accettazione e d’urgenza, Psichiatria, Anatomia e istologia patologica, Radiologia, Direzione sanitaria di presidio, Farmacia ospedaliera, Fisica sanitaria, Laboratorio analisi, Servizio trasfusionale. (26) PESCARA Cardologia e Utic, Ematologia, Geriatria, Malattie infettive e tropicali, Medicina generale, Neurologia, Gastroenterologia, Oncologia, Reumatologia, Emodialisi, Chirurgia generale, Chirurgia pediatrica, Chirurgia plastica, Chirurgia toracica, Chirurgia vascolare, Neurochirurgia, Oculistica, Ortopedia e traumatologia, Otorinolaringoiatria, Urologia, Ostetricia e ginecologia, Pediatria, Neonatologia e Tin, Terapia intensiva/Anestesia, Medicina e chirurgia d’accettazione e d’urgenza, Psichiatria, Anatomia e istologia patologica, Radiologia, Direzione sanitaria e di presidio, Farmacia ospedaliera, Laboratorio analisi, Microbiologia e urologia, Servizio trasfusionale. (33) CHIETI Cardiochirurgia, Cardiologia e Utic, Medicina generale, Nefrologia, Neurologia, Dermatologia, Oncologia, Pneumologia, Radioterapia oncologica, Terapia del dolore, Chirurgia generale, Oculistica, Odontoiatria e stomatologia, Ortopedia e traumatologia, Otorinolaringoiatria, Ostetricia e ginecologia, Pediatria, Terapia intensiva/Anestesia, Medicina e chirurgia d’accettazione e d’urgenza, Psichiatria, Anatomia e istologia patologica, Medicina nucleare, Radiologia, Direzione sanitaria e di presidio, Farmacia ospedaliera, Laboratorio analisi, Servizio trasfusionale. (27) AVEZZANO Cardiologia e Utic, Geriatria, Medicina generale, Neurologia, Oncologia, Chirurgia generale, Chirurgia vascolare, Ortopedia e traumatologia, Otorinolaringoiatria, Ostetricia e ginecologia, Pediatria, Terapia intensiva/Anestesia, Medicina e chirurgia d’accettazione e d’urgenza. (13) LANCIANO Cardiologia e Utic, Medicina generale, Neurologia, Oncologia, Chirurgia generale, Ortopedia e traumatologia, Ostetricia e ginecologia, Pediatria, Terapia intensiva/Anestesia, Medicina e chirurgia d’accettazione e d’urgenza, Lungodegenza. (11) VASTO Cardiologia e Utic, Medicina generale, Neurologia, Gastroenterologia, Oncologia, Chirurgia generale, Ortopedia e traumatologia, Urologia, Ostetricia e ginecologia, Pediatria, Terapia intensiva/Anestesia, Medicina e chirurgia d’accettazione e d’urgenza, Psichiatria. (13) SANT’OMERO Medicina generale, Chirurgia generale, Ortopedia e traumatologia, Ostetricia e ginecologia, Terapia intensiva/Anestesia. (5) ATRI Medicina generale, Chirurgia generale, Ortopedia e traumatologia, Lungodegenza. (4) SULMONA Cardiologia e Utic, Medicina generale, Neurologia, Chirurgia generale, Ortopedia e traumatologia. (5) GIULIANOVA Cardiologia e Utic, Medicina generale, Chirurgia generale, Ortopedia e traumatologia, Lungodegenza. (5)

I REPARTI ESCLUSIVI Allergologia, Nefrologia (abilitato al trapianto rene), Chirurgia maxillo-facciale, Neuroradiologia solo all’ospedale dell’Aquila Nefrologia, Dermatologia, Terapia del dolore, Odontoiatria e stomatologia, Medicina nucleare solo all’ospedale di Chieti Ematologia, Reumatologia, Chirurgia pediatrica, Chirurgia plastica, Microbiologia e urologia solo all’ospedale di Pescara Malattie endocrine, Fisica sanitaria solo all’ospedale di Teramo Il reparto di Dietetica/Dietologia non sarà più presente in nessun ospedale

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Giovedì, 11 febbraio 2016

Giustizia: Abruzzo commissariato per mancata attivazione Rems Ritardo di un anno apertura struttura detenuti psichiatrici (ANSA) - L'AQUILA, 11 FEB - "Il Ministero della Giustizia ha nominato un altro commissario ad acta per la inadempienza della Regione Abruzzo sull'attivazione della Rems (Residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza). I commissariamenti sono due, considerando che la sanità abruzzese aspetta di uscire fuori dal Commissariamento". Lo ha reso noto il presidente della Commissione vigilanza e consigliere regionale di Forza Italia Mauro Febbo. "A quasi un anno dalla scadenza del 31 marzo 2015 - spiega Febbo - che avrebbe dovuto vedere la chiusura di tutti gli Ospedali psichiatrici giudiziari con il trasferimento nelle Rems dei detenuti psichiatrici in Abruzzo, insieme ad altre cinque Regioni, si registra un notevole ritardo. Avevo denunciato, sia a ottobre 2015 attraverso una precisa interrogazione e sia a Gennaio con un nota stampa - continua Febbo - il pasticcio e il ritardo della Regione Abruzzo e la sua totale inadempienza nell'individuazione della struttura più idonea, sia quella definitiva sia quella temporanea, per collocare i detenuti con problemi psichiatrici e superare la chiusura degli Ospedali psichiatrici giudiziari (Opg)". Mentre rimangono stanziati e bloccati nelle casse dell'Asl di Chieti 4 milioni e 500 mila euro per la struttura di Ripa Teatina (Ch) "per ragioni misteriose - spiega Febbo - si individua un altro immobile presso il Comune aquilano di Barete che deve ancora essere messo a norma, adeguato con un preciso progetto e lavori ancora da eseguire". È stato l'allora direttore Generale Giancarlo Silveri con la delibera n. 2106 dell'11 dicembre a denunciare e invitare la Regione Abruzzo a decidere visto che al 31.12.2015 ancora non vi era una struttura idonea da destinare a Rems. "Adesso - continua Mauro Febbo - per questo ritardo accumulato e per le inadempienze dell'Esecutivo regionale in Abruzzo arriva la diffida con l'avvio del procedimento del commissariamento governativo che si sostituirà all'amministrazione regionale per portare a conclusione il processo di costituzione della Rems". Per Febbo, si tratta di "un'altra figuraccia, che poteva essere benissimo evitata". (ANSA). XSB/IC 11-FEB-16 14:55

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Giovedì, 11 febbraio 2016

Giustizia: Paolucci, 4 aprile sarà attivata Rems di Barete (V.'Giustizia: Abruzzo commissariato per mancata...'delle 14:55) (ANSA) - PESCARA, 11 FEB - "A oggi non è pervenuta comunicazione alla Regione sulla nomina di un commissario ad Acta per l'attivazione della Rems. Ad ogni modo, al di là delle decisioni del ministero, martedì scorso abbiamo comunicato al ministero che il 4 aprile prossimo sarà attivata la struttura di Barete". Lo precisa l'assessore alla Programmazione sanitaria, Silvio Paolucci, rispondendo al presidente della Commissione di Vigilanza, Mauro Febbo (Fi), sulle Residenze per l'esecuzione delle misure di sicurezza. "La Rems di Barete - continua Paolucci - sarà dotata di 20 posti, di cui 3 riservati alle donne. È vero che abbiamo accumulato ritardi rispetto alle previsioni iniziali, ma ciò è dovuto esclusivamente alla grande piaga che affligge quasi ogni decisione della Sanità in Abruzzo: i continui ricorsi alla magistratura amministrativa. È bene ricordare, infatti, che subito dopo il nostro insediamento - dice Paolucci - avevamo stabilito che la Rems sarebbe stata localizzata a Guardiagrele. Contro quella decisione, però, fu proposto ricorso al Tar e ciò ci ha fatto perdere molti mesi sul cronoprogramma che ci eravamo prefissati, decidendo infine di modificarlo per non attendere ulteriormente. Per quanto riguarda, infine, i 4 milioni e mezzo di euro destinati inizialmente alla realizzazione della Rems a Ripa Teatina, appena 10 giorni fa il ministero ci ha comunicato l'autorizzazione alla completa rimodulazione del finanziamento, che potrà quindi essere utilizzato per nuovi investimenti nella nostra regione". (ANSA). XSB/RST 11-FEB-16 17:09

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ABRUZZO Venerdì, 12 febbraio 2016

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Giovedì, 11 febbraio 2016

Opg: De Filippo, regioni bocciano commissari, Governo prosegue Designato dal Cdm Franco Corleone (ANSA) - ROMA, 11 FEB - La nomina del Commissario per le regioni inadempienti rispetto alla legge sugli ospedali psichiatrici giudiziari "è stata portata oggi in Conferenza delle Regioni e non ha avuto parere favorevole. Ma il Governo va avanti sulla sua strada". Così il sottosegretario alla Salute Vito De Filippo all'ANSA, in merito alla nomina di un Commissario per 6 Regioni, il cui nome designato dal Consiglio dei Ministri è Franco Corleone, Garante dei detenuti e già sottosegretario alla Giustizia. Le regioni non in regola e in cui complessivamente ancora si trovano 164 internati reclusi in Opg sono Calabria, Abruzzo, Piemonte, Puglia, Toscana e Veneto. "Il parere espresso oggi dalle Regioni - specifica De Filippo - non è vincolante, quindi a breve il Consiglio dei Ministri deciderà".(ANSA). YQX 11-FEB-16 18:59

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PESCARA Venerdì, 12 febbraio 2016

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Tordera vien di sera Ad ogni costo, anche a costo di scatenare una marea di ricorsi. Perchè alla fine a rivolgersi al giudice potrebbero essere davvero in tanti: tutti quelli che sono iscritti all’albo dei candidati direttori generali delle Asl abruzzesi.

Rinaldo Tordera

Oggi la giunta regionale nominerà il nuovo manager della Asl dell’Aquila. Dovrebbe passare la linea-Cialente del sì allo straniero, e quindi la linea del presidente Luciano D’Alfonso: sulla poltrona che fu di Giancarlo Silveri la Regione vuole mettere Rinaldo Tordera, a tutti i costi. L’ex direttore generale della Carispaq, in lista d’attesa per una poltrona di tutto rispetto dai tempi del terremoto, legatissimo a D’Alfonso e agli ambienti che contano dell’Aquila, persino a quell’associazione cultural-politica “Insieme” di cui è vice presidente il prorettore dell’università Carlo Masciocchi, è pronto per il grande salto. In questi mesi è stato tenuto buono con incarichi di riserva: amministratore delegato a Sviluppo Italia e poi amministratore unico della Multiservizi dell’Aquila. Ora è in attesa della Asl.

Massimo Cialente

Ma quello che farà la Regione è un doppio salto mortale: Tordera non solo non è un medico, e in questo corrisponde al profilo tracciato da Cialente, ma non è neppure iscritto all’albo dei manager abruzzesi. D’Alfonso sarebbe pronto a forzare la mano, facendo scrivere nella delibera che è sufficiente che sia iscritto

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all’albo della Lombardia. E in effetti Tordera ha partecipato a quella selezione, ma non l’ha superata: tanto che il suo nome non è nella short list di Roberto Maroni. Bocciato, insieme al manager di Pescara Claudio D’Amario. Quella di D’Alfonso quindi si presenta come una manovra molto ardita, arditissima anzi. Nel pieno disprezzo delle regole. Perché, ammesso che sia consentito rivolgersi altrove, come mai l’Abruzzo attinge all’albo di un’altra Regione se ne ha uno suo?

D’Alfonso col nuovo manager di Pescara Armando Mancini

Sta di fatto che Tordera è sponsorizzatissimo sia dal sindaco dell’Aquila Massimo Cialente, che da D’Alfonso e da Giovanni Lolli, vice presidente della Regione. E ha la benedizione dell’Università e di Masciocchi, vicinissimo a D’Alfonso dai tempi della campagna elettorale per le Regionali. L’uomo che gli ha aperto le porte dell’Aquila. Oggi ha l’occasione di saldare il suo debito di riconoscenza, e per farlo è disposto a forzare leggi e regolamenti.

Ma non è escluso che alla fine prevalga la linea mediana: il sì a Tordera ma con un direttore sanitario aquilano come Patrizia Masciovecchio o Alessandro Grimaldi (che vedrebbe d’accordo Pierpaolo Pietrucci), oppure lo spariglio: il papa davvero straniero.

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L’AQUILA Venerdì, 12 febbraio 2016

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LETTERE Venerdì, 12 febbraio 2016

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TERAMO Venerdì, 12 febbraio 2016

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Giovedì, 11 febbraio 2016

Sanità: stop soffocamento bimbi; Mariani, ok progetto legge (ANSA) - L'AQUILA, 11 FEB - In Quinta Commissione Sanità è stata licenziata la proposta di legge sulla prevenzione del soffocamento dei bambini, di cui è primo firmatario il Capogruppo Regionale del Pd Sandro Mariani. "Con questo progetto di legge - spiega Mariani - la Regione Abruzzo riconosce l'importanza della prevenzione al soffocamento dei bambini, spesso causato dalla ingestione di cibi e oggetti apparentemente innocui, ma che possono diventare molto pericolosi, soprattutto per i bambini piccoli. Secondo dati ufficiali dell'Istat, nella fascia di età tra 0 e 4 anni, l'inalazione di corpi estranei è la seconda causa di morte accidentale dopo gli incidenti stradali". La legge prevede che la Regione Abruzzo, promuova tutte le iniziative tese a prevenire la morte per soffocamento accidentale per bambini da zero a dieci anni, nonché a formare i genitori dei bambini in età pediatrica ed il personale docente e non docente degli asili nido e delle scuola dell'infanzia, riguardo le manovre di rianimazione cardiopolmonare pediatrica di base, ossia le tecniche di disostruzione delle vie aeree in età pediatrica. Una proposta di legge, sulla quale avevano espresso positivamente il proprio parere anche il dirigente medico del servizio 118 di Pescara, Emanuele Cherubini e il Dott. Achille Lococo di Chirurgia Toracica, grande esperto in materia. Firmatari del progetto di legge sono inoltre l' assessore regionale Marinella Sclocco e i Consiglieri regionali Lorenzo Berardinetti (RF) e Camillo D'Alessandro (PD). (ANSA). XSB/RST 11-FEB-16 18:58

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! i_ Via libera anche al piano di riparto di 108,4 miliardi per quest'anno

Sanità, altri 4 miliardi nel 2017-2018Roberto Turno

non Nel giorno in cui trovanol'accordo definitivo a tempo direcord per il riparto di 108,4 mldda destinare quest'anno ad asl eospedali, i governatori mettonoin cassaforte unimpegno dapar-te del Governo per il 2017-2018:nei prossimi due anni, infatti, lasanità pubblica potrebbe incas-sare un doppio aumento di 2mld, con un Fondo sanitarioche salirebbe rispettivamente a113 e a 115 mld. Ad annunciarequesto cambio di passo del Go-verno (e dell'Economia) è statoieri il sottosegretario per gli Af-fari regionali, Gianclaudio Bres-sa, a margine della ConferenzaStato-Regioni.

llvialibera-unimp egro preci-so - all'aumento delle risorse perl'assistenza sanitaria nel prossi-mo biennio, è arrivato in rispostaa una richiesta elaborata dalledalle Regioniconl'intesa, sancitasempre ieri, che ha definito lemodalità di applicazione deitaglida 2,2 mld extra sanità previstidallalegge di Stabilità 2o16 acari-co delle amministrazioni locali.Le somme in più, in sostanza,

vengono giustificate dallaneces-sità di garantire i Lea (livelli es-senziali di assistenza), conlapre-cisazione che «tali stanziamentiassorbono il contributo alla fi-nanza pubblica delle Regioni pergli anni 2017-2o18 sia in termini disaldo netto da finanziare che intermini di indebitamento netto»per lo stesso importo previsto inpiù di 4 mld totali in due anni.

Sempre sulla sanità, ieri i go-vernatori hanno rilanciato al Go-vernolarichiestadi aprire itavolidella spesa del Ssn e per l'intro-duzione dei costi standard, cheanche nel riparto dei fondi perquest'anno è ancora a livelli pru-dentiperlanecessitàdinon com-promettere qualsiasi chance diripresa nelle Regioni commissa-riate e sottoposte apiano di rien-tro dai maxi disavanzi.

Sulla sanità, del resto, i frontiaperti sono numerosi. C'è il capi-tolo rovente della governancefarmaceutica (tettiepayback) sucui ancora ieri c'è stato un nulladifatto, con un rinvio ancora diqualche settimana. E nonostanteil riparto concordato tra i gover-natori dei 108,4 mld del Fondo sa-

nitario di quest'anno (ma si ag-giungeranno in seguito altri fon-di fino a quotam mld perle quotevincolate agli "obiettivi di pia-no"), restano da risolvere alme-no tre rebus. Li ha indicati Stefa-no Bonaccini (Emilia Romagna),rappresentante dei governatori:«Ora subito al lavoro per l'ag-giornamento dei Lea, per la ridu-zione della mobilità sanitaria eper la possibile revisione dei cri-teri di riparto», ha dichiarato. Inuovi Lea, ai quali la Stabilità2016 havincolato 8oo mln, saran-no inviati entro fine mese da Lo-renzin al parere delle Regioni,ma dovranno anche passare alvaglio delle commissioni parla-mentari. Solo a quel punto il Go-

verno potrà deliberarli: insom-ma, il percorso per la loro appli-cazione non si concluderà primadi marzo.

Tutto questo mentre da oggi ilGoverno cerca di correre ai ripa-ri per chiarire ed eventualmentecorreggere l'applicazione del ta-glio alle oltre 200 prestazioni«inappropriate» del recente de-creto che richia di far pagare su-perticket agli italiani e pesanteburocrazia e incertezze ai medi-ci. Fatto sta che all'incontro con-vocato per oggi i sindacati nonparteciperanno se non convoca-ti espressamente, e non comeuna ridotta delegazione indicatadall'Ordine dei medici.

C) RI PRO DD ZION E RISERVATA

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Giovedì, 11 febbraio 2016

Sanità: ddl responsabilità medica forse realtà entro giugno Licenziato dalla Camera ma ancora non incardinato in Senato (ANSA) - ROMA, 11 FEB - La legge sulla responsabilità professionale del personale sanitario è attesa da decenni, ma potrebbe diventare realtà prima dell'estate, "probabilmente entro giugno". E' quanto stima Federico Gelli, responsabile sanità PD e relatore del testo a Montecitorio, intervenuto al convegno "Medico e paziente, un'alleanza possibile? Proposte per una buona riforma", in corso presso l'Ordine dei Medici di Roma. Il ddl Gelli che riformerà la responsabilità professionale degli operatori sanitari, è stato licenziato il 20 gennaio dalla Camera e trasmesso a Palazzo Madama, ma il provvedimento non è ancora stato incardinato. "Mi auguro - prosegue Gelli - che l'esame venga affidato alla commissione Sanità così come accaduto alla Camera". Credo, aggiunge, "che l'iter in Senato non sarà lungo e che la struttura non verrà stravolta perché è frutto di un lavoro congiunto con molti senatori". In Italia, commenta Vito De Filippo, sottosegretario alla Salute, "c'è un gruppo di scoraggiatori militanti che intervengono per qualsiasi cosa, speriamo non prendano il sopravvento, perché questa legge rafforza il Sistema Sanitario Nazionale". E' pensata, secondo il sottosegretario alla Giustizia Cosimo Maria Ferri, "per far sì che i medici si occupino di problemi di salute, non legali. Recepisce norme che fanno già parte della giurisprudenza ma porta anche la politica ad assumere il proprio ruolo". Importanti le ricadute regionali dell'assenza di un testo organico sulla materia. "Le Regioni - sottolinea Michele Baldi, capogruppo della Lista Zingaretti - sono quelle che sostengono la spesa sanitaria. Contrastare la medicina difensiva significa ridurre la spesa inutile e dannosa per i pazienti e migliorare il servizio alleviando il costo per i contribuenti". Secondo Guido Alpa, che ha guidato la commissione del Ministero della Salute il cui lavoro è confluito nel disegno di legge, "la norma esprime bilanciamento tra diritto del medico a lavorare serenamente e del paziente che, se ha subito un danno, deve dimostrare la colpa del medico". (ANSA). YQX-VC 11-FEB-16 19:47

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Giovedì, 11 febbraio 2016

Italia maglia nera, prima per resistenza su antibiotici Semplici regole, come lavarsi spesso le mani, aiutano (ANSA) - ROMA, 11 FEB - L'Italia e' il Paese europeo con le più elevate percentuali di resistenza verso quasi tutti gli antibiotici. I dati sono stati presentati dai rappresentanti di istituzioni, società scientifiche e aziende, stamani a Roma in un convegno con il patrocinio del Ministero della Salute e dell'Istituto Superiore di Sanità, per fare il punto, e dare suggerimenti su come combattere i "superbatteri", una partita da giocare su piu' fronti: da un lato dando semplici regole di comportamento per frenare le infezioni, dall'altra su come "sviluppare e rendere disponibili nuove molecole antibiotiche". "La resistenza agli antibiotici è un problema allarmante, potenzialmente drammatico, perché cominciamo ad avere situazioni in cui i pazienti sono resistenti a quasi tutti gli antibiotici e questo vuol dire non avere più strumenti per curarli", ha spiegato Walter Ricciardi, presidente dell'Istituto Superiore di Sanità. Sono ben 4 milioni le infezioni da antibiotico resistenza registrate ogni anno in Europa, circa 37.000 i decessi stimati con un assorbimento di risorse (sanitarie e non) che ammonta a circa 1,5 miliardi di euro all'anno. In Italia le infezioni correlate all'assistenza intra-ospedaliera colpiscono ogni anno circa 284.000 pazienti (dal 7% al 10% dei pazienti ricoverati) causando circa 4.500-7.000 decessi. Le più comuni infezioni sono polmonite (24%) e infezioni del tratto urinario (21%). Se i termini dell'emergenza sono ormai chiari cominciano a delinearsi anche le strategie per affrontarla. Due su tutte: la messa in campo di tutte le risorse per accelerare lo sviluppo di nuove molecole antibiotiche e renderle immediatamente accessibili ai pazienti e l'attuazione di una vera e propria "educazione antibiotica", ovvero un utilizzo appropriato degli antibiotici dentro casa ma anche all'interno degli ospedali, per impedire lo sviluppo di nuove resistenze. (ANSA). COC 11-FEB-16 14:49

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Giovedì, 11 febbraio 2016

ANSA/ Antibiotici arma spuntata, aumentano superbatteri in Ue Anche in Italia, per cefalosporina in esseri umani e pollame (di Chiara Spegni)( ANSA) - BRUXELLES, 11 FEB - 'Superbatteri' resistenti agli antibiotici sempre più diffusi nell'Unione europea e anche in Italia. Presenti in alimenti, esseri umani ed animali, costituiscono ormai un problema che la Commissione europea ha indicato fra le priorità della sua agenda. A registrare la tendenza all'aumento dei casi è l'ultimo rapporto dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) e il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) sulla resistenza agli antimicrobici in batteri zoonotici, cioè trasmessi da animali ad esseri umani, animali e alimenti. "Ogni anno nell'Ue, infezioni provocate dalla resistenza agli antimicrobici portano a circa 25mila morti, ma la minaccia non si limita all'Europa" afferma Vytenis Andriukaitis, commissario Ue alla Salute. "Si tratta di un problema globale che richiede una soluzione globale" dice Andriukaitis. Alti livelli di resistenza antimicrobica, riferisce il rapporto, sono stati osservati soprattutto nell'Europa orientale e meridionale. Secondo Marta Hugas dell'Efsa, in Italia in particolare "abbiamo rilevato una elevata resistenza alla cefotaxime (una cefalosporina di terza generazione) in esseri umani e pollame". I risultati di un specifico studio condotto in Italia su animali impiegati per alimenti destinati all'uomo, hanno mostrato un importante livello di batteri resistenti ad alcuni antibiotici critici nel trattamento di infezioni umane. Fra tutti i Paesi europei, l'Italia emerge in particolare nel caso della 'Salmonella infantis', uno dei dieci sierotipi di Salmonella più diffusi, con un livello di resistenza alla cefotaxime, nei casi riportati, del 65% per gli esseri umani e del 55% per il pollame. Difficile sulla base dei dati del rapporto fare una classifica a livello europeo dei Paesi più colpiti dal problema dei 'superbatteri'. "Possiamo dire che c'è un trend generale, non che l'Italia abbia un problema più grave rispetto agli altri Paesi Ue" afferma un portavoce dell'Efsa. In Europa, gli scienziati avvertono che la resistenza alla ciprofloxacina, un antimicrobico importante per il trattamento delle infezioni umane, è molto alta nel caso del 'Campylobacter', riducendo così le opzioni per il trattamento efficace di infezioni alimentari gravi. Il rapporto ha anche trovato prove di resistenza alla colistina, un antimicrobico, della Salmonella ed Escherichia coli tra il pollame nell'Ue. Secondo Mike Catchpole, a capo degli scienziati dell'Ecdc, "è preoccupante perché significa che questo farmaco come ultima risorsa potrebbe presto non essere più efficace per il trattamento di infezioni gravi in esseri umani affetti da Salmonella". (ANSA) Y62 11-FEB-16 18:54

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Giovedì, 11 febbraio 2016

>ANSA-FOCUS/ Superbatteri, cellulare 'untore inconsapevole' Crescono infezioni 'resistenti', lavarsi le mani prima regola (di Claudia Coletta) (ANSA) - ROMA, 11 FEB - Sono piccoli, eppure talmente pericolosi da poter causare, entro il 2050, un tributo annuo di oltre 10 milioni di vite, più del numero dei decessi attuali per cancro. Sono i "superbatteri resistenti" che avanzano alla velocita' della luce, mentre la ricerca e lo sviluppo di nuove molecole segnano il passo. L'allarme e' stato lanciato dai rappresentanti di istituzioni, società scientifiche e aziende, in un convegno con il patrocinio del Ministero della Salute e dell'Istituto Superiore di Sanità per richiamare l'attenzione "su problema allarmante, potenzialmente drammatico", come quello della resistenza agli antibiotici. Se i termini dell'emergenza sono ormai chiari cominciano a delinearsi anche le strategie per affrontarla. Due su tutte: la messa in campo di tutte le risorse per accelerare lo sviluppo di nuove molecole antibiotiche e renderle immediatamente accessibili ai pazienti e l'attuazione di una vera e "educazione antibiotica", ovvero l'utilizzo appropriato degli antibiotici sia a casa che all'interno degli ospedali, con poche e semplici regole che vanno dal lavaggio delle mani ma anche limitare l'uso dei cellulari nei ospedali , perche' quest'ultimo e' portatore "inconsapevole" di batteri. E ultimo ma non di minore importanza - precisano gli esperti- "rilanciare la pratica vaccinale, in preoccupante calo, e promuovere l'uso corretto dei vaccini e l'uso consapevole degli antibiotici". L'Italia ha la "maglia nera" tra l'Europa del paese con le più elevate percentuali di resistenza verso quasi tutti gli antibiotici. Il Nostro paese detiene anche il primato dei maggiori consumatori di antibiotici in Europa, dopo la Grecia, e si calcola che un antibiotico su 5 sia usato in modo inappropriato. E' anche tra i paesi europei con i livelli più alti di antibiotico-resistenza con una situazione non uniforme tra nord e sud. I dati dell'Istituto Superiore di Sanità confermano, infatti, che i livelli di resistenza sono più alti al centro e al sud Italia, dove è più elevato anche il consumo di antibiotici. Per "dare i numeri", in Italia le infezioni correlate all'assistenza intra-ospedaliere colpiscono ogni anno circa 284.000 pazienti (dal 7% al 10% dei pazienti ricoverati) causando circa 4.500-7.000 decessi. Le più comuni infezioni sono polmonite (24%) e infezioni del tratto urinario (21%). (ANSA). COC 11-FEB-16 17:29

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Giovedì, 11 febbraio 2016

Da un anticorpo possibile cura contro micro-trombi cervello Studio ricercatori milanesi su una malattia rara spesso letale (ANSA) - MILANO, 11 FEB - Da un piccolo anticorpo una possibile terapia contro una malattia rara finora senza una vera cura, che si manifesta con micro-coaguli di sangue nel cervello, piccoli trombi che provocano cefalee, alterazione dello stato mentale, fino alle convulsioni e al coma. La malattia si chiama Porpora Trombotica Trombocitopenica (PTT), colpisce una persona su 100 mila e spesso ha origine da un difetto del sistema immunitario. A studiarne le possibili cure è stato un gruppo di ricercatori del Policlinico e dell' Università di Milano guidato da Flora Peyvandi, del Centro Emofilia e Trombosi 'Angelo Bianchi Bonomi', che hanno firmato un studio appena pubblicato sul New England Journal of Medicine. La malattia - spiegano i ricercatori milanesi - uccide 1-2 malati ogni 10, in genere entro 2 settimane dalla diagnosi: a volte può svilupparsi anche nel corso di una gravidanza o in seguito a delle infezioni. L'attuale terapia standard consiste nell'uso di farmaci che sopprimono il sistema immunitario e in sedute quotidiane di 'plasmaferesi' per purificare il sangue; nel 36% dei casi, però, i pazienti hanno ricadute che possono causare ulteriore danno agli organi, anche a lungo termine. Per questi pazienti oggi le cose potrebbero però migliorare, almeno parzialmente: i ricercatori guidati da Flora Peyvandi, infatti, hanno appena concluso la fase II dello studio TITAN, con cui hanno dimostrato che il piccolo anticorpo Caplacizumab, in aggiunta alla terapia standard, "agisce rapidamente nel controllare la fase acuta della malattia - spiega la ricercatrice - e protegge i pazienti fino a che i trattamenti immunosoppressivi non comincino ad avere effetto. Il farmaco ha quindi il potenziale per diventare un nuovo importante componente nella cura standard dei pazienti con PTT acquisita". I positivi risultati hanno già indotto i ricercatori a cominciare uno studio di fase III, puntando a far approvare l'utilizzo del Caplacizumab in Europa già nella prima metà del 2017. (ANSA). BRA 11-FEB-16 18:20

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Giovedì, 11 febbraio 2016

Tumori: leucemia scatenata da nostre 'sentinelle' immunitarie Scoperta ricercatori S. Raffaele, allo studio possibili terapie (ANSA) - MILANO, 11 FEB - I macrofagi sono alcune delle 'sentinelle' del nostro sistema immunitario, e ogni giorno combattono le infezioni. Eppure a volte possono danneggiarci: uno studio dei ricercatori dell'Ospedale San Raffaele di Milano, appena pubblicato su Cell Reports, ha dimostrato su modelli animali che i macrofagi alimentano la crescita e la disseminazione della leucemia linfatica cronica, il tumore del sangue più diffuso nel mondo occidentale. Lo studio, reso possibile da un finanziamento dell'Associazione Italiana per la Ricerca contro il Cancro (Airc), ha identificato inoltre delle nuove strategie per colpire l'interazione dei macrofagi con le cellule leucemiche, nel tentativo di ideare una nuova terapia utilizzando degli anticorpi. La leucemia linfatica cronica colpisce ogni anno una persona su 10mila, specialmente dopo i 60 anni, ed è caratterizzata dall'accumulo di linfociti B maligni nel midollo osseo, nel sangue e in diversi organi. Alcuni pazienti si ammalano di una forma molto aggressiva, per la quale al momento non esistono terapie efficaci. Gli scienziati hanno studiato lo sviluppo della leucemia in vari modelli sperimentali, "osservando - spiegano i ricercatori - che la malattia non progredisce o addirittura regredisce in assenza dei macrofagi. L'unicità della scoperta sta nel potenziale traslazionale e terapeutico dei risultati ottenuti", ovvero la possibilità che in futuro si passi dal bancone del laboratorio al letto del paziente, "poiché farmaci diretti contro i macrofagi sono attualmente in fase di sperimentazione clinica. La nostra speranza - concludono - è che i pazienti affetti da malattie linfoproliferative possano beneficiare in futuro di questi nuovi approcci terapeutici".(ANSA). KXP 11-FEB-16 18:20

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Giovedì, 11 febbraio 2016

Mammografo fa anche biopsie, a Bologna il primo al mondo Stringe tempi diagnosi.Donata da Unindustria a ospedale Bellaria (ANSA) - BOLOGNA, 11 FEB - Un nuovo mammografo che, primo al mondo, permette di eseguire biopsie guidate da tomosintesi, una tecnica d'avanguardia che consente la visualizzazione in 3D della mammella con immagini che corrispondono a sezioni molto sottili (anche di 1 millimetro). E' il mammografo prodotto dall'Ims di Sasso Marconi e donato da Unindustria Bologna alla Senologia della Breast unit dell'azienda Usl della città. L'innovativa macchina sarà utilizzata all'ospedale Bellaria dall'unità operativa di senologia diretta da Gianni Saguatti. "L'applicazione della tomosintesi alla procedura bioptica - ha spiegato il dottore - è la caratteristica che rende unica la macchina e permette di stringere i tempi per la diagnosi. E' un vanto, ma soprattutto un vantaggio". Il lavoro dei medici del Bellaria sarà dunque più rapido e incisivo: rispetto alla tradizionale visualizzazione bidimensionale sarà infatti possibile individuare in modo più evidente lesioni molto piccole grazie al 3D ed effettuare anche biopsie contemporaneamente. (ANSA).

YC9-GIO 11-FEB-16 14:39

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Giovedì, 11 febbraio 2016

Medicina: arterie in 3D per prevenire l'infarto Cnr Pisa coordina progetto finanziato da Commissione europea (ANSA) - PISA, 11 FEB - E' partito oggi da Pisa il progetto europeo Smartool (Simulation modeling of coronary artery disease: a tool for clinical decision support) che prevede lo sviluppo di soluzioni informatiche per la rappresentazione in 3D delle arterie coronarie in fase di aterosclerosi, allo scopo di prevenire e curare le patologie cardiache. Il progetto, finanziato dalla Commissione europea nell'ambito del programma Horizon 2020, è coordinato dall'istituto di Fisiologia Clinica del Cnr di Pisa. Partner del Cnr è Exprivia, società leader in Italia nella consulenza di processo, nei servizi tecnologici e nelle soluzioni di Information Technology, che, è spiegato in una nota, "svilupperà un repository clinico per l'acquisizione delle informazioni fornite dagli altri nove partner europei del progetto". Le informazioni raccolte saranno utilizzate per eseguire le modellazioni e le simulazioni del progresso delle placche coronariche. L'obiettivo finale, conclude la nota, "è quello di fornire a medici, ospedali e centri clinici uno strumento avanzato per la diagnosi precoce e la stratificazione del rischio nei pazienti con malattia coronarica, per ottimizzare prevenzione e trattamento delle sue manifestazioni acute quali l'infarto miocardico".(ANSA). YG7 11-FEB-16 18:23

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Giovedì, 11 febbraio 2016

ANSA/ Zika: terzo morto in Brasile, presidente chiede aiuto chiese Comitato olimpico assume esperti; aiuti da Agenzia atomica IAEA (ANSA) - ROMA, 11 FEB - L'emergenza legata al virus Zika in America Latina registra in Brasile una terza vittima adulta, una ragazza di 20 anni. Il livello d'allarme resta dunque alto e, fronte del dilagare dell'infezione, la presidente brasiliana Dilma Rousseff ha chiesto aiuto alle chiese del Paese affinché coinvolgano attivamente i fedeli nella lotta contro la zanzara Aedes aegypti, vettore del virus. La conferma del terzo decesso è giunta dal ministero della Sanità brasiliano. Si tratta di una paziente di 20 anni, ricoverata per problemi respiratori l'11 aprile 2015 nell'ospedale Giselda Trigueiro a Natal, capitale del Rio Grande, e deceduta 12 giorni dopo. Il caso, inizialmente considerato dengue, è stato portato all'attenzione dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Le morti di adulti registrate in Brasile sono le prime al mondo, ricordano i media locali. Il primo paziente ucciso dal virus Zika è stato un uomo del Maranhao, nel nord-est del Paese, e il risultato ufficiale è stato divulgato lo scorso novembre. Il secondo caso confermato è avvenuto lo scorso ottobre e ha riguardato una ragazza che fino ad allora non aveva presentato gravi problemi di salute. "Stiamo percependo uno spettro più ampio della malattia, con maggiore gravità", ha affermato Claudio Maierovitch, direttore del Dipartimento malattie trasmissibili del ministero. E per contrastare l'emergenza, la presidente brasilina ha rivolto dunque un appello ai leader di tutte le chiese cristiane per il coinvolgimento dei cittadini: secondo il governo, due terzi dei focolai larvali dei temuti insetti si trovano infatti nelle residenze private. Intanto, un ulteriore indizio del legame tra Zika e microcefalia fetale (oltre 4mila i casi presunti in Brasile) viene da uno studio pubblicato dal New England Journal of Medicine. Il cervello del feto di una donna colpita dal virus, affermano i ricercatori dell'università di Lubiana, è infatti risultato più piccolo della media e malformato, e nei tessuti è stato trovato il virus. In aiuto dei paesi colpiti si mobilita anche la International Atomic Energy Agency (IAEA), che fornirà supporto e assistenza all'America Latina ed ai Caraibi rendendo disponibili apparecchiature di tipo nucleare per la diagnosi precoce dell'infezione da Zika. Sul fronte delle cure, un annuncio positivo è giunto invece dal ministro della sanità brasiliano, Marcelo Castro: il vaccino contro Zika potrebbe essere pronto "in circa un anno", ha affermato annunciando la firma di un accordo tra l'Istituto Evandro Chagas, con sede a Belem, e l'Università del Texas, negli Stati Uniti. C'è ''grande ottimismo in vista di poter ottenere il vaccino in un tempo minore del previsto", ha detto Castro. Per la ricerca, il governo brasiliano investirà 1,9 milioni di dollari per i prossimi 5 anni. Il dilagare dell'infezione continua però a preoccupare in vista dei Giochi Olimpici: Il Comitato olimpico degli Stati Uniti (Usoc) ha annunciato che assumerà due specialisti in malattie infettive con il compito di consigliare gli atleti che, in quanto candidati a recarsi a Rio per i Giochi 2016, siano preoccupati dal diffondersi dell'epidemia da Zika virus in Brasile. CR 11-FEB-16 19:10

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PRECOMPILATA

I commercialisti: Sistema Ts in tilt,bloccato l'invio dei dati sanitariUn blocco del SistemaTessera Sanitaria (Ts) perl'invio dei dati sanitari starendendo difficile latrasmissione di quelli correttientro i cinque giornisuccessivi alla scadenza del 9febbraio con cui si evitalasanzione a carico deiprofessionisti intermediari.La denuncia vienedall'Associazione nazionalecommercialisti (Anc),secondo il cui presidente,Marco Cuchel, «dal giorno iofebbraio il Sistema Ts non

elabora gli invii dei filecorretti, rilevando l'erroredell'avvenuta trasmissioneoltre il termine previsto e laconseguente mancatacomunicazione dei dati alleEntrate». Un fatto, perCuchel, «che conferma leforti perplessità espressedall'Anc nei confrontidell'intera operazione 730precompilato, per quantoriguarda l'incompletezza equindi l'inattendibilità deidati contenuti nelladichiarazione precompilata».

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Accolto il ricorso contro il mini tetto di 200mila prestazioni

Laboratori accorpatiAl Tar rivincita dei piccoli

1l "referto", stavolta, lo han-no ricevuto loro. Ed è positivosia per i laboratori analisi pri-vati che per i biologi: il Tar haaccolto il loro ricorso contro ilPiano regionale di accorpa-mento che voleva introdurrela soglia minima annuale delle200.000 prestazioni per potermantenere l'accreditamentocon il sistema sanitario laziale.Peri giudici amministrativi, in-fatti, Al ricorso va accolto e perl'effetto va annullato il Pianodi riorganizzazione allegato alDecreto 270/2015 nella misu-ra in cui non è stata previstauna adeguata fase transitoriache tenga conto dei Laborato-ri che si siano già aggregati perraggiungere la soglia minimae nella misura in cui non sichiarisce quale sia la conse-guenza del Piano di riorganiz-zazione sul regime di accredi-tamento di cui siano giàin pos-sesso i Laboratori».

La bocciatura del piano re-gionale decisa dal Tar avrà con-seguenze per il Piano varato loscorso anno dall'amministra-zione laziale: «dovranno esse-re rivisti il punto IV recante le"Tipologie organizzative", ilpunto Vrecante "Soggetti giu-ridici dellarete" edil puntoXl-II recante il Cronoprograminadel Piano di riorganizzazioneallegato al decreto commissa-riale», indicano nella motiva-

zione i giudici amministrativi.E l'Ordine dei biologi esulta:«Ora si apre una fase nuova diconfronto con il Commissarioad acta per la Sanità della Re-gione Lazio, che dovrà vederecoinvolti tutti gli operatori delsettore. L'Ordine Nazionaledei Biologi- dice il presidenteErmanno Calcatelli- continue-rà a stare al fianco dei colleghibiologi laboratoristi perla tute-la del titolo e del decoro profes-sionale. Prepariamoci adulte-riori battaglie».

Come quelle sulle prescri-zioni stesse dei vari esami. Per-ché arrivano «segnalazionisempre più numerose di gravidisagi per medici e cittadini de-rivanti dalle oggettive difficol-tà interpretative ed applicati-ve del Decreto» sull'appropria-tezza degli esami, che dal me-se scorso ha impresso unastretta sull'erogazione a cari-co del servizio sanitario regio-nale di ben 203 tipi di presta-zioni. La Fimmg ha gi à denun-ciato casi di «aggressioni neiconfronti del medico da partedi assistiti che interpretanol'atteggiamento prudenziale

del professionista come un ri-fiuto di assistenza» ed ha chie-sto una proroga alla Regione.Dove ieri si è tenuto un verticesul tema coni sindacati di me-dicinagenerale. Ed è stato con-cordato di «pervenire in modograduale e progressivo all'ap-plicazione su tutto il territorioregionale delle disposizionipreviste nel decreto sull'ap-propriatezza», garantendo «iltempo necessario a consenti-re che vengano eliminate le at-tuali oggettive criticità gestio-nali».

Sono state evidenziate «di-screpanze nella codificazionedelle patologie e in materia diesenzione» degli esami, solle-citando un «adeguamento delsoftware di studio dei Medicidi Medicina Generale». Mal'ordineromano deimedicite-me «laricaduta economica suicittadini, con un cospicuo ag-gravio dei ticket sanitari e il pa-gamento di prestazioni sino aoggi rimborsabili, che andran-no così a incidere tanto sullaprevenzione quanto sull'accu-ratezza delle diagnosi», diceRoberto Lala, presidente deicamici bianchi della capitale.

Ant. Sbr.

I

p r' i _ _---- J. ---

Le norme sulle prescrizioniche legano le mani ai medici

LAZIO

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Giovedì, 11 febbraio 2016

Da narcisista a pettegolo,5 tipi di personalita' sul lavoro Ecco come identificarle e reagire (ANSA) - ROMA, 11 FEB - Dal narcisista allo 'scatenatore' di sensi di colpa, fino al pettegolo sono cinque i tipi di personalità sul posto di lavoro. A identificarli, sul Daily Mail, Judith Orloff, psichiatra dell'Ucla, l'università della California, autrice di The Ecstasy of Surrender: 12 Surprising Ways Letting Go Can Empower Your Life. Ecco le diverse personalità e come reagire. - Il narcisista: con un senso esagerato della propria importanza, brama attenzione e richiede di essere lodato. Bisogna evitare di cadere nella 'trappola' del voler sempre farlo contento. - L'arrabbiato: gestisce il conflitto 'attaccando, accusando, umiliando o criticando". "Puo' infliggere danni emotivi usurando la nostra autostima e si rifiuta di essere ritenuto responsabile per le proprie azioni", spiega Orloff. Meglio respirare e contare fino a 10 quando dobbiamo rispondergli, potrebbe farci dire cose di cui pentirci - Il 'passivo-aggressivo":È parente stretto dell'arrabbiato, ma 'esprime la rabbia con un sorriso o esagerata preoccupazione, mantenendo sempre la calma pur se a denti stretti". È' facile mettersi in discussione con lui, ma meglio decidere "ascoltando la propria pancia" - Lo 'scatenatore' di sensi di colpa: si presenterà come 'il martire dell'ufficio'. Saprà come scatenare i nostri sensi di colpa in modo da manipolarci e farci fare ciò che vuole. Nell'interagire,meglio "abbandonare l'idea di essere perfetti". "Tutti commettiamo errori- rileva Orloff - se ci rimprovererà si può chiedere scusa o prendere la responsabilità per farlo tacere". - Il pettegolo: ci attira facendo finta di farci delle confidenze, facendoci così sentire speciali. Soprattutto se il 'gossip' in ufficio ci coinvolge direttamente il consiglio e' non curarsene troppo, anche perché "non potremmo mai silenziare le voci di corridoio". (ANSA). Y09 11-FEB-16 18:26

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