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SCHEDA PAESE LIBANO

Indice

1. Mappe ................................................................................................................ 3 2. Fattori di crisi .................................................................................................... 6 3. Relazioni internazionali ..................................................................................... 6 3.1 Principali trattati internazionali ratificati ............................................................ 6 3.2 Appartenenza a blocchi regionali economici e ad altre organizzazioni internazionali . 7 4. Economia ........................................................................................................... 7 4.1 Investimenti esteri e commercio internazionale .................................................. 7 4.2 Interscambio commerciale con l’Italia ............................................................... 9 5. Indici socio-demografici .................................................................................. 10 5.1 Principali indicatori demografici ...................................................................... 10 5.2 Flussi migratori ............................................................................................ 10 6. Posizionamento del Paese rispetto ai “Millennium Development Goals” .......... 11 7. La cooperazione internazionale ....................................................................... 14 7.1 Principali Organizzazioni internazionali che hanno adottato una strategia Paese per il

Libano ........................................................................................................ 14 7.2 Osservatori permanenti delle Organizzazioni internazionali sul Libano .................. 18 8. Cooperazione allo sviluppo dell’UE................................................................... 18 9. La cooperazione allo sviluppo italiana ............................................................. 22

I parte – Profilo del Paese 1. Mappe

Orografia Infrastrutture Il Libano si estende da nord a sud per 225 km, con un’ampiezza variabile dai 40 agli 80 km, dalle pendici occidentali della catena dell'Antilibano (o Gebel esh Sharqi ) fino al Mar Mediterraneo. Nel Paese si innalzano due catene montuose, la catena del Libano ad ovest e quella dell'Antilibano ad est, tra cui s'interpone un'ampia valle, la Békaa, che percorre trasversalmente tutto il Paese in direzione nord-est/sud-ovest. La catena del Libano è a ridosso della costa, dando perciò poco spazio alla pianura litoranea, e forma inoltre un rilievo imponente a nord (il Qornet es-Saouda che tocca i 3.083 m), scendendo verso il Mediterraneo con un tratto pedemontano collinare tagliato da ampie valli; più brusco è il versante interno. La valle del Békaa, invece, corrisponde ad una fascia pianeggiante che si sviluppa per circa 120 km nel cuore del Paese. La valle è alta in media 900 m, è ricca di colture e ben irrigata, ma nella sezione settentrionale diventa semidesertica. La catena dell'Antilibano ha una morfologia in genere dolce, tabulare ed un andamento piuttosto discontinuo; si deprime nel tratto centrale, tocca le massime cime nella sezione settentrionale (Gebel Ouâdi Hajar, 2.629 m) e soprattutto in quella meridionale con il Monte Hermon (o Gebelech Cheikh, 2.814 m), l'imponente massiccio che si erge sui tavolati siriani da un lato e sulle colline della Galilea dall'altro.

Il Libano dispone, da tempo, di una buona rete di vie di comunicazione. Risulta particolarmente estesa la rete stradale (6.970 Km), resa in parte inagibile da azioni belliche durante i periodi di conflitto. Più carente risulta essere invece il sistema ferroviario. Le principali arterie si sviluppano lungo la fascia costiera, collegando tra loro i maggiori centri libanesi; una linea ferroviaria, cui si affianca una superstrada, si dirama da Beirut sino a Damasco, in Siria. L'attività del porto di Tripoli risulta essere molto intensa e ancor più, in condizioni normali, quella del porto di Beirut, per la sua funzione di porto franco. La capitale è servita dall'aeroporto internazionale di Khaldé. Nel Libano operano due compagnie di bandiera. Fonte mappa UN Cartographic Section

Fonte mappa UNITEXAS

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Clima Precipitazioni Il Paese gode, nelle regioni litoranee e nella valle della Békaa, di un clima mediterraneo, contraddistinto da inverni miti e piovosi e da estati molto calde ed asciutte, e di un clima continentale e più freddo nelle zone interne e sui rilievi più elevati. La temperatura media nella pianura costiera è di 26,7 °C in estate e di 10 °C in inverno, mentre le regioni montane sono relativamente più fresche.

Le piogge si aggirano sui 700-800 mm annui nella pianura costiera, ma si riducono a 400-500 mm nella Békaa e sui fianchi dell'Antilibano, mentre sui pendii occidentali della catena del Libano possono anche toccare i 2.000 mm annui; d'inverno sulle alte quote non mancano abbondanti precipitazioni nevose.

In particolare il rilievo del Libano, parallelo alla costa, impedisce il passaggio delle masse d'aria umide del Mediterraneo e l'aridità della Békaa settentrionale già introduce il deserto siriano. L'escursione termica, non molto accentuata sulla costa (a Beirut la media passa dai 12-14°C di gennaio ai 22-25°C di luglio), si accresce nell'interno dove però, oltre alla continentalità, esercita un importante ruolo anche l'altitudine; così a Rayak, a 908 m d'altezza, si hanno 4 °C in gennaio e 20 °C in luglio e, nella famosa stazione climatica e sciistica di Les Cèdres a 1.855 m, la media invernale si aggira sugli 0°, quella estiva sui 15 °C.

Fonte mappa FAO

Fonte mappa FAO

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Vegetazione Il Paese presenta sulla fascia costiera una vegetazione di tipo macchia mediterranea, mentre sui rilievi si hanno formazioni boschive, con faggi, querce, abeti, pini. Il cedro, albero rappresentativo del Paese (raffigurato anche nella bandiera nazionale), è ora una specie arborea sempre più rara. A quote più alte si trovano zone dedicate a magri pascoli, altrove predomina una vegetazione di tipo mediterraneo, cespugliosa e arborea. Le steppe infine occupano le zone più aride; quella più nota è la Békaa. Fonte mappa FAO

Distribuzione della popolazione Le favorevoli condizioni ambientali hanno influito sul popolamento del Libano, che registra una densità superiore a quella dei Paesi vicini. Solo una piccola parte della popolazione vive nei villaggi agricoli. La capitale accoglie ormai 1,9 milioni di abitanti. La maggioranza della popolazione è araba, ma sono presenti anche armeni ed altre piccole minoranze. La popolazione urbana è il 90% di quella totale. Fonte mappa FAO

Suddivisione amministrativa La Repubblica del Libano è divisa in 6 governatorati: Beirut, Bekaa, Monte Libano, Nord Libano, Sud Libano, ciascuno dei quali è suddiviso in distretti.

Fonte mappa World Gazzetter

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2. Fattori di crisi

Per consolidare la pace e ristabilire il pieno controllo del territorio da parte dell’esercito e del governo libanese, l’ONU ha inviato in Libano una forza militare internazionale composta in gran parte da soldati italiani e francesi. L’ONU ha anche chiesto alle parti coinvolte che vengano smantellate tutte le organizzazioni armate presenti in Libano, comprese le milizie palestinesi e i gruppi armati di Hezbollah, appoggiati da Siria e Iran. Il rifiuto di ottemperare da parte di Hezbollah e le divisioni politiche nel Paese rendono ancora molto incerti i tempi di ristabilimento di una vera pace nel sud del Paese. Le truppe ONU, sono incaricate di far rispettare il cessate il fuoco del 14 agosto 2006 insieme con l’esercito libanese. La situazione di sicurezza in Libano rimane molto precaria, data l’instabilità della regione mediorientale e delle tensioni politiche interne al Paese, aggravate da atti di violenza e terrorismo. Il sito del nostro Ministero degli Esteri segnala in particolare gli attentati contro personalità politiche libanesi (da ultimo, con la morte dei deputati della maggioranza Antoine Ghanem il 19 settembre 2007 e Walid Eido il 13 giugno e numerose vittime tra guardie del corpo e passanti) e l’attentato contro una pattuglia del contingente spagnolo dell’UNIFIL, il 23 giugno scorso. Anche la situazione di sicurezza all’interno dei campi di rifugiati palestinesi rimane molto delicata. Particolarmente a rischio (gennaio 2008) le aree di Tripoli e di Saida, nella periferia sud di Beirut, della Beqaa e l’area a Sud del fiume Litani.

3. Relazioni internazionali

3.1 Principali trattati internazionali ratificati

Tabella 1 – Principali trattati ratificati sui diritti umani

Trattati Organizzazione promotrice

Promulgazione Data di ratifica del Paese

Convenzione per la Prevenzione e Punizione del Crimine di Genocidio

Nazioni Unite 09/12/1948 17/12/1953

Convenzione Internazionale sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione razziale

Nazioni Unite 07/03/1966 12/11/1971

Convenzione Internazionale sui Diritti Economici, Sociali e Culturali

Nazioni Unite 16/12/ 1966 03/11/1972

Convenzione Internazionale sui Diritti Politici e Civili Nazioni Unite 16/12/ 1966 03/11/1972

Convenzione sull’ Eliminazione di tutte le Forme di Discriminazione contro le Donne

Nazioni Unite 18/12/1979 16/04/1997

Convenzione sui Diritti dell’ Infanzia Nazioni Unite 20/11/1989 14/05/1991

Tabella 2 – Principali trattati ratificati sull’ambiente

Trattati Organizzazione promotrice

Promulgazione Data di ratifica del Paese

Convenzione per la Protezione dello Strato dell’ Ozono Nazioni Unite 22/03/1985 30/03/1993

Protocollo di Kyoto sui Cambiamenti Climatici Nazioni Unite 11/12/1997 13/11/2006

Convenzione per Combattere la Desertificazione nei Paesi colpiti da Grave Siccità e/o Desertificazione, in Particolare in Africa

Nazioni Unite 14/10/1994 16/05/1996

Per un elenco degli ulteriori trattati disponibili consultare il data base delle Nazioni Unite

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3.2 Appartenenza a blocchi regionali economici e ad altre organizzazioni

internazionali Il Paese è membro dell’ ONU e appartiene alle seguenti organizzazioni internazionali ed economiche: Tabella 3 – Principali organizzazioni internazionali ed economiche di appartenenza

Organizzazione

World Bank

Islamic Development Bank Group (IsDB)

Lega Araba

OCI - Organizzazione della Conferenza Islamica

International Monetary Fund (IMF)

World Intellectual Property Organization (WIPO)

G-77

Arab monetary Fund

Arab Fund for Economic and Social Development (AFESD)

4. Economia 4.1 Investimenti esteri e commercio internazionale Nel 2006, a seguito dei bombardamenti subiti da Israele, il Libano ha registrato una crescita del PIL del 5,7%, inferiore alle previsioni. Per lo stesso motivo, sono calati gli investimenti esteri e le entrate per il turismo (ICE-MAE, 2007).

Il Libano, nonostante il clima politico, ha un’economia di mercato tendenzialmente aperta, basata sul libero scambio, con un importante ruolo di accesso all’area mediorientale. Il contesto, caratterizzato da una struttura produttiva ancora debole, da problemi di efficienza amministrativa e da un clima di instabilità generale, non impedisce al Paese di registrare negli anni una crescente propensione all’interscambio commerciale. I dazi doganali arrivano al 5% del valore delle importazioni e sono comunque in progressiva diminuzione.

Il Paese ha chiesto l’adesione all’Organizzazione mondiale del commercio nel 1999 e ancora oggi attende il consolidamento di status di Paese membro. Secondo l’OMC, i principali fattori che limitano lo sviluppo dell’internazionalizzazione produttiva del Paese sono una burocrazia ancora troppo macchinosa e la diffusione di merci contraffatte, dovuta alle crescenti relazioni commerciali con la Cina, a scapito soprattutto dei prodotti del Made in Italy (l’Italia è da anni il principale partner commerciale del Libano).

In applicazione del Piano di riforma, presentato alla terza Conferenza di Parigi, il Governo sta adottando dei provvedimenti per favorire il liberismo economico, semplificare le procedure amministrative, aumentare la concorrenza di mercato, avviare le privatizzazioni (settore elettrico e telecomunicazioni), incoraggiare gli investimenti esteri e quindi lo sviluppo industriale e l’ammodernamento tecnologico. L’IDAL, l’Istituto libanese per lo sviluppo degli investimenti, ad esempio, ha istituito un servizio di “One stop shop” per assistere gli investitori stranieri nel disbrigo delle pratiche autorizzatorie.

Il Paese figura all’85° posto su 175 Paesi per “clima degli investimenti” (Rapporto “Doing Business 2007” della Banca Mondiale). Gli IDE (Investimenti Diretti Esteri) ammontano, nel 2006, a 112 mln di US$, pari allo 0,5% circa del PIL. I fattori incentivanti sono l’efficienza del sistema bancario, il sistema delle agevolazioni fiscali per gli investitori stranieri, la qualificazione della manodopera. Il clima politico e le relazioni internazionali, invece, agiscono contro: il flusso degli investimenti registrato nel 2005, prima del conflitto con Israele, era aumentato del 35% rispetto all’anno precedente (UNCTAD, World Investment Report 2006);

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a seguito del conflitto con Israele del 2006, i Paesi arabi, principali investitori nel settore immobiliare, hanno bruscamente ridotto le proprie rimesse (IDAL, 2007).

Il debito estero ammonta, nel 2006, a quasi 24mld di US$, con un aumento del 6,2% rispetto all’anno precedente. Per evitare il suo ulteriore aggravamento, nel gennaio del 2007, a seguito della Conferenza dei Donatori, che si è tenuta a Stoccolma, e della Conferenza di Parigi sono stati assegnati 7.6mld di US$ di aiuti internazionali. Le risorse sono a destinazione vincolata e finanziano un programma quinquennale, elaborato con il supporto delle istituzioni finanziarie internazionali, basato su di una politica di investimenti pubblici in ambito sociale: impiego, pensioni, educazione, sanità.

Tabella 4 - Flusso degli aiuti, capitali privati e debiti Indice Valore APS totali ricevuti [milioni di $] 243 (1) APS ricevuti pro-capite [$] 60,6(1) APS ricevuti in % del PIL 1,1(1) Flusso di investimento diretto estero [% del PIL] 0,5 Rimesse immigrati [% del PIL] 25,2 Altri flussi privati [% del PIL] n.d.

Fonte: Banca Mondiale (World Development Indicators database), dati 2005; IFAD dati sulle rimesse (1) Popolazione WB 2005 pari a 4,10 mln; Aps pro-capite 2005 pari a 60,58; PIL 2005 pari a 21.523 mln Interscambio commerciale La Bilancia commerciale1 del Libano è strutturalmente deficitaria, essendo il Paese un importatore netto: il trend pluriennale indica il valore delle importazioni quattro volte superiore quello delle esportazioni. Il saldo netto del 2006 è superiore a 7mln di US$. La tabella che segue illustra i dati relativi alla Bilancia commerciale libanese nel periodo compreso tra il 2004 e il 2006. Tabella 5 - Bilancia commerciale libanese (in mln di US$) 2004 2005 2006

Importazioni 9.397,00 9.340,00 9.398,00 Esportazioni 1.747,00 1.880,00 2.282,00 Saldo - 7.650,00 - 7.460,00 - 7.116,00 Tasso di copertura 18,6% 20,1% 24,3%

Fonte: Dogane libanesi (Ultimo agg. Giugno 2007)

Nel 2006 la Bilancia dei pagamenti ha registrato un surplus di 2.8mld di US$, in netto aumento rispetto all’anno precedente, pari a 747.2mln di US$. Si tratta del secondo avanzo mai ottenuto dal Libano, fatta eccezione per quello registrato a seguito della seconda Conferenza di Parigi (2003). L’incremento dei flussi finanziari è infatti dovuto agli aiuti che il Paese ha ricevuto a seguito della Conferenza di Stoccolma (2006).

Esportazioni

Si esportano soprattutto articoli di oreficeria, macchinari e prodotti metallurgici, alimentari e prodotti chimici.

I principali Paesi di destinazione sono quelli del Medio Oriente (42% circa del totale; Emirati Arabi Uniti, Siria, Arabia Saudita, Iraq, Turchia, Giordania, Kuwait e Qatar), sebbene la sola Svizzera guadagni nel 2006 il primo posto come mercato di sbocco (19,8%, in specie con oro e preziosi) a scapito della Siria (7,7%). Complessivamente l’export verso i Paesi dell’UE è del 10,3% sul totale.

1 La Bilancia commerciale registra l’ammontare delle importazioni e delle esportazioni di merci (e non di servizi) del Paese; il suo saldo corrisponde alla differenza di valore tra importazioni ed esportazioni. Il saldo della Bilancia commerciale è una delle componenti che formano il Conto delle partite correnti della Bilancia dei pagamenti, che registra tutte le transazioni economiche tra residenti e non residenti nel Paese. Il saldo della Bilancia commerciale è, quindi, una componente delle transazioni registrate in parte corrente dalla Bilancia dei pagamenti.

Importazioni

Le importazioni sono costituite soprattutto da petrolio raffinato, macchinari, prodotti chimici e metallici, mezzi di trasporto, alimentari, tessile abbigliamento.

I principali Paesi fornitori sono gli Stati Uniti (10,8%), la Francia (8,1%), la Cina (8,0%), l’Italia (7,6%) e la Germania (7,0%). Dopo svariati decenni di relazioni commerciali privilegiate, l’Italia registra un -27% delle proprie esportazioni verso il Libano e gli Stati Uniti, assieme alla Francia, diventano i principali fornitori (+85%). Considerati complessivamente, i Paesi dell’UE superano gli Stati Uniti in termini di esportazioni verso il Libano (Tabella 7).

Le tabelle che seguono illustrano gli interscambi commerciali del Libano con gli altri Paesi nel 2006 (Tab. 6) e, in particolare, con i Paesi membri dell’UE (Tab. 7).

Tabella 6- Distribuzione percentuale import-export del Libano

Export del Libano verso altri Paesi

% Import del Libano da altri Paesi

%

Svizzera 19,8 Stati Uniti 10,8 Unione europea (25) 10,3 Unione europea (25) 57,6 Emirati Arabi Uniti 7,7 Cina 8,0 Siria 7,7 Egitto 4,0 Arabia Saudita 6,4 Arabia Saudita 3,1 Iraq 6,0 Giappone 3,0 Altri Paesi arabi 14.6

Fonte: Dogane libanesi (Ultimo agg. Giugno 2007) Tabella 7- Distribuzione percentuale import-export Libano-Paesi UE

Esportazioni del Libano verso Paesi UE

% Importazioni del Libano da Paesi UE

%

Francia 2,6 Francia 8,1 Regno Unito 2,5 Italia 7,6 Germania 1,5 Germania 7,0 Belgio 1,9 Regno Unito 4,3 Altri paesi UE 1,8 Belgio 3,4

Fonte: Dogane libanesi (Ultimo agg.to Giugno 2007) 4.2 Interscambio commerciale con l’Italia Come indicato, l’Italia nel 2006 perde posizioni, passando dal primo al terzo posto nella classifica dei Paesi fornitori del Libano. Le motivazioni sono principalmente due: nel mese di agosto 2006, periodo di conflitto, non si sono registrati interscambi; al contempo, mentre l’Italia riduceva le proprie esportazioni di prodotti energetici raffinati (-52%), gli Stati Uniti le aumentavano sensibilmente.

L’Italia fornisce al Libano anche macchinari e prodotti del Made in Italy, rivolti ai ceti più abbienti e ai flussi turistici arabi presenti nel Paese. Restano deboli gli investimenti produttivi italiani in loco, tra l’altro per via delle incertezze generate dal processo di privatizzazione economica, in buona parte ancora da realizzarsi.

A seguito degli aiuti concessi dai Paesi del Club di Parigi, l’Italia punta a nuove opportunità d’affari nel campo delle infrastrutture e dei trasporti, dell’ambiente e del trattamento dei rifiuti solidi, dell’acqua potabile e dell’energia elettrica: tutti obiettivi della ricostruzione.

Importazioni dall’Italia

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Il Libano importa dall’Italia soprattutto prodotti energetici minerali (30%), macchinari (13%), prodotti del settore tessile e dell’abbigliamento (9,4%), prodotti chimici (8,9%), metalli (8,3%), alimentari (5,1%), plastica e gomma (3,9%).

Esportazioni verso l’Italia

L’Italia, salita dal 22° al 19° posto nella graduatoria dei Paesi acquirenti, con una quota dell’1% dell’export del Libano è ancora un mercato assai marginale a causa di una limitata offerta libanese (ICE-MAE, Rapporto Paese 2007).

Tabella 8 - Interscambio commerciale Italia - Libano

Interscambio Italia-Libano Trend 2004-2006

2004 valore in €

2005 valore in €

2006 valore in €

Importazioni dell’Italia dal Libano 20.230.927 23.169.075 39.958.103 Esportazioni dell’Italia verso il Libano 764.716.719 786.026.205 780.020.406 Saldo -744.485.792 -762.857.130 -740.062.303

ISTAT, dati 2006 (Coeweb, datawarehouse commercio estero, ultimo agg.to Gennaio 2008)

5. Indici socio-demografici 5.1 Principali indicatori demografici La tabella che segue illustra le principali caratteristiche della popolazione. Tabella 9 – Dati e trend demografici Dati demografici

Valore Trend demografici Valore

Popolazione totale (milioni), 2006 4.055.000 Tasso di crescita annuo della popolazione (%) 1975-2005

1.3

Popolazione urbana (% sul totale) 86.6 Stima del tasso di crescita annuo della popolazione (%) 2005-15

1.0

Popolazione di età inferiore ai 15 anni (% sul totale)

28.6 Indice di fertilità previsto (nascite per donna), 2000-2005

2.3

Popolazione di età superiore ai 65 anni (% sul totale),

7.2

Fonte: UNDP, dati 2005; World Bank dati 2006

5.2 Flussi migratori Rifugiati e IdP La guerra civile che ha coinvolto il Libano dal 1975 al 1991 ha provocato 800.000 sfollati e ha costretto 400.000 libanesi ad emigrare all'estero. Il riaccendersi dei conflitti nell'estate del 2006 – a seguito dell’offensiva israeliana contro Hezbollah - ha ulteriormente aggravato la situazione umanitaria: circa 950.000 persone sono state costrette a lasciare le regioni del sud e la valle della Bekaa, territori maggiormente colpiti dalla guerra. Di queste, circa 700 mila hanno cercato rifugio in Libano (Internally displaced persons) e circa 230.000 hanno cercato rifugio in territorio siriano Secondo il rapporto Asylum levels and Trends in Industrialised Countries 2006 il Libano, negli ultimi anni, ha registrato un aumento significativo (+66%) del numero di domande d’asilo effettuate in altri Paesi. Nel 2007 il Libano ospitava circa 40mila rifugiati iracheni: alcuni si trovano nel Paese da alcuni anni, mentre altri sono arrivati dopo il 2003. Tra i Paesi di origine dei rifugiati ospitati in Libano vi sono anche i Territori Palestinesi. Flussi migratori

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Nel 2005 il Libano contava 656.727 immigrati, il 61.4% dei quali era costituito da rifugiati.

6. Posizionamento del Paese rispetto ai “Millennium Development Goals”

Si riportano di seguito i dati relativi agli indicatori più rappresentativi che contribuiscono a individuare il grado di raggiungimento di ciascuno degli otto obiettivi del millennio da parte del Libano, operando in parallelo un confronto con i dati dell’Asia Occidentale per evidenziare il posizionamento del Paese rispetto al contesto geografico di appartenenza. Lotta alla povertà e alla fame: dimezzare la percentuale di popolazione che vive

con meno di un dollaro al giorno e che soffre la fame.

Indicatore

Asia Occidentale

Libano Asia Occidentale

Libano

popolazione che vive con meno di un $ al giorno (%)

1,6 3,8(2004)

indice di intensità della povertà (%) 0,4 0,9(2004)

diffusione dei bambini sottopeso (fino a 5 anni) (%)

11 3(1996)

7(2005)

3,9(2005)

diffusione della malnutrizione (%)

dato al 1990Ultimo dato disponibile

Educazione di base universale: assicurare che tutti i bambini siano in grado di completare un ciclo completo di istruzione primaria.

Indicatore

Asia Occidentale

Libano Asia Occidentale

Libano

rapporto di iscrizione alla scuola primaria (%)

81(1991)

74,2(1991)

86 (2005)

94,3(2004)

iscritti alla scuola primaria che completano il ciclo (%)

89,7(2004)

tasso di alfabetizzazione dei giovani (tra i 15 e i 24 anni)

dato al 1990Ultimo dato disponibile

Promozione della parità fra uomo e donna: eliminare la disuguaglianza di genere nell’istruzione primaria e secondaria preferibilmente entro il 2005 e a tutti i livelli di istruzione entro il 2015.

Indicatore

Asia Occidentale

Libano Asia Occidentale

Libano

quantità di lavoratrici impegnate in settori non agricoli (%)

16 14,2(1995)

21(2005)

rapporto donne/uomini nella scuola primaria

0,97(1991)

0,97(2005)

rapporto donne/uomini nella scuola secondaria

1,10(1999)

1,10(2005)

rapporto donne/uomini nella scuola terziaria

1,04(1999)

1,15(2005)

rapporto di alfabetizzazione donne/uomini (15-24 anni)presenza di donne in parlamento (%) 5 0 8

(2007)4,7

(2007)

dato al 1990Ultimo dato disponibile

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11

Riduzione della mortalità infantile: ridurre di due terzi, tra il 1990 e il 2015, il

tasso di mortalità infantile al di sotto dei cinque anni d’età.

Indicatore

Asia Occidentale

Libano Asia Occidentale

Libano

tasso di mortalità dei bambini fino a 5 anni di età (ogni 1000)

68 37 55 (2005) 30(2005)

tasso di mortalità infantile fino a 1 anno di età (ogni 1000)

32 27(2005)

vaccinazione infantile contro il morbillo

80 61 91 (2005)

96(2005)

dato al 1990Ultimo dato disponibile

Miglioramento della salute delle gestanti: ridurre di tre quarti, tra il 1990 e il

2015, il tasso di mortalità materna. Indicatore

Asia Occidentale

Libano Asia Occidentale

Libano

gravidanze assistite da personale specializzato (%)

60 89(1996)

66(2005)

mortalità causata da gravidanze (ogni 100.000)

300 150(2000)

dato al 1990Ultimo dato disponibile

Lotta contro l’AIDS e le altre malattie infettive: aver arrestato, entro il 2015, e

invertito la tendenza alla diffusione dell’HIV/AIDS della malaria e delle altre maggiori malattie.

Indicatore

Asia Occidentale

Libano Asia Occidentale

Libano

incidenza della tubercolosi (ogni 100.000)

92 42 56(2005)

12(2005)

incidenza di decessi da tubercolosi (ogni 100.000)

3,6 1,1(2005)

persone affette da HIV di età compresa tra 15 e 49 anni (%)

0,10(2005)

dato al 1990Ultimo dato disponibile

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Protezione dell’ambiente: integrare i principi di sviluppo sostenibile nelle politiche dei paesi e nei programmi e arrestare la distruzione delle risorse ambientali; dimezzare entro il 2015 la percentuale di persone prive di accesso all’acqua potabile; raggiungere entro il 2020 un significativo miglioramento nelle condizioni di vita degli abitanti nelle periferie.

Indicatore

Asia Occidentale

Libano Asia Occidentale

Libano

territorio coperto da foreste (%) 3 11,7 3(2005)

13,3(2005)

aree protette (% di territorio) 0,3 0,5(2005)

emissioni di biossido di carbonio (mld di tonnellate)

0,7 0,01 1,2(2004)

0,02(2005)

popolazione con allacciamento a impianti di smaltimento acque reflue (%)

81 84 (2004)

98(2005)

popolazione con accesso a fonti di acqua potabile (%)

100 100(2005)

popolazione urbana che vive in baraccopoli (%)

26 50 24 (2005) 50(2001)

dato al 1990Ultimo dato disponibile

Creazione di un partenariato globale per lo sviluppo: entro il 2015, 189 stati si sono impegnati ad espletare una serie di interventi di sviluppo in quattro aree: cooperazione allo sviluppo, debito estero, commercio internazionale, trasferimento delle tecnologie.

Indicatore

Asia Occidentale

Libano Asia Occidentale

Libano

tasso di disoccupazione giovanile (15 -24 anni %)

19(1996)

23(2006)

tasso di disoccupazione giovanile femminile (15-24 anni %)

tasso di disoccupazione giovanile m aschile (15-24 anni %)

esportazione di beni e servizi come servizio del debito (%)

19 ,1(2005)

utilizzo di linee telefoniche fisse e m obili (% di popolazione)

15,45 42 ,76(2004)

utilizzo di internet (% di popolazione) 0,08(1995)

11(2005)

26 ,28(2006)

dato al 1990Ultimo dato disponibile

*Fonte: World Bank

** Fonte ILO (tasso di disoccupazione giovanile - 10-29 anni)

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II parte – La cooperazione allo sviluppo in Libano 7. La cooperazione internazionale

7.1 Principali organizzazioni internazionali che hanno adottato una strategia

Paese per il Libano La tabella che segue elenca le principali organizzazioni internazionali che hanno attuato strategie/programmi di sviluppo per il Libano. Il link ipertestuale apre la pagina che l’organizzazione dedica al Libano.

The World Bank

FAO UNDP UNCTAD UNEP E-mine

UNESCO UNIDO UNIFEM UNODC WHO UNICEF

Quelle che seguono sono organizzazioni internazionali che hanno sviluppato una strategia Paese e che rendono pubblici sul proprio sito programmi e risorse finanziarie impegnate The World Bank La strategia d’intervento della World Bank si pone come obiettivo principale di supportare la transizione del Libano da Paese in fase di ricostruzione a Paese in via di sviluppo. Il Lebanon Country Assistance Strategy ha la finalità di creare efficienza e responsabilità istituzionale per portare stabilità economica, sociale e occupazione alla popolazione libanese. Gli interventi si focalizzano su tre macro aree principali: i) governance e supporto alla crescita economica; ii) sviluppo del capitale umano; iii) gestione delle risorse ambientali. Dall’agosto 2006 la Word Bank ha finanziato 21 programmi di sviluppo nel Paese, per un importo totale di 1085.3mln di US$. Al gennaio 2008 risultano attivi 13 programmi di sviluppo, per un importo totale di 396,5mln di US$ Tabella 10 - Principali progetti Word Bank Group in corso

Bekaa Emergency Water Supply Project

LB-MUNICIPAL

INFRASTRUCTURE

Cultural Heritage

and Urban Development Project

URBAN TRANSPORT

DEVELOPMENT PROJECT

Education

Development Project

FAO - Food and Agriculture Organization of the United Nations La FAO interviene nel Paese attraverso interventi volti: alla formazione di personale specializzato; a migliorare l’organizzazione delle risorse idriche del Paese; a supportare le istituzioni nazionali nella definizione di una legislazione adeguata in materia di risorse idriche; alla prevenzione di malattie animali; all’istituzione di agenzie di prevenzione e controllo del rischio legato alla diffusione di influenza aviaria (Highly pathogenic avian influenza - HPAI). Nel periodo 2005 - 2009 la FAO ha finanziato 4 progetti di cooperazione tecnica (Technical Cooperation Programme - TCP) in Libano per un importo totale di 0,2mln di US$. Nel periodo 2006 – 2009 ha finanziato, attraverso Trust Fund (TF), 4 programmi di sviluppo per un importo totale di 9,8mln di US$

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Tabella 11 - Principali progetti FAO in corso2

Strengthening emergency

preparedness for avian influenza and

other epizootic diseases

Emergency assistance for the

control and prevention of

avian influenza

Strengthening coordination network for the control and

prevention of Highly Pathogenic Avian

Influenza in the Near East Region

Early Recovery Assistance for the Agriculture Small-holder

Early Recovery Assistance to War-affected, Resource-

poor livestock Keepers in Southern

Lebanon

UNDP - United Nations Development Programme UNDP collabora con il Governo, le comunità locali e la società civile libanese al fine di creare le condizioni economiche e sociali per la ripresa del Paese. Il suo intervento si focalizza sulle seguenti macroaree: a) governance, sostenendo politiche di pianificazione strategica, di rafforzamento della capacità istituzionale, di decentramento dei poteri alle comunità locali; b) lotta alla povertà, attraverso politiche sociali che, volte a migliorare le condizioni di vita delle comunità locali, coinvolgano la società civile nell’accesso delle fasce più povere della popolazione ai servizi primari; c) energia e ambiente, supportando il Governo libanese nella adesione a trattati internazionali per la sostenibilità ambientale e promuovendo l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile e la biodiversity. Al 2007 risultano attivi 6 programmi di sviluppo per un valore finanziario di 46,3mln US$. Tabella 12 - Principali progetti UNDP in corso

Rapid Repair of Key Municipal Infrastructure to restart local

services and support the return of displaced persons to their homes.

Clearance of Rubble and

Debris from Beirut’s Southern Suburbs

Emergency Oil Spill Clean-Up in service of the

environment and economy

Recovery of Fishermen’s Livelihoods

UNCTAD - United Nations Conference on Trade and Development UNCTAD interviene nel Paese supportando il mandato della Lebanese governmental Investment Promotion Agency (IDAL) al fine di: I) promuovere gli investimenti nel Paese; II) monitorare lo stato della economia di mercato; III) implementare progetti di formazione tecnica; IV) sviluppare progetti di assistenza rivolti agli investitori nazionali e internazionali. Inoltre UNCDAT supporta l’implementazione del programma di sviluppo del settore informatico e tecnologico (ITC e e-Gov) ASYCUDA++. Al 2007 risultano attivi 6 progetti di sviluppo, per un valore finanziario di 2mlnUS$. Tabella 13 - Principali progetti UNCTAD in corso

Fiscal reform and administration

Strategy development and institution building of the investment development

authority, Lebanon

Preparatory Phase I for

implementation of PortTracker

Completion of the implementation of ASYCUDA++ in

Lebanon

Implementation of

ASYCUDAWORLD in Lebanon

UNEP - United Nations Environment Programme UNEP interviene nel Paese supportando le iniziative nazionali volte a favorire il dialogo tra il Governo libanese e la società civile su questioni ambientali ed energetiche. Inoltre UNEP supporta programmi di intervento mirati alla diffusione di energie rinnovabili, alla tutela delle acque, alla lotta all’inquinamento. Al 2007 risulta attivo un solo progetto di capacty building per il quale non è specificato l’importo finanziario.

2 i link ipertestuali portano alla pagina FAO dedicata alla cooperazione tecnica in Libano, per visualizzare l’elenco dei progetti ciccare su FAO Projects in the country

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Tabella 14 - Principali progetti UNEP in corso

Global Training Programme 7

E-mine - Electronic Mine Information Network A fronte di un indagine del 2007 condotta da E-mine (dai cui risultati emerge che circa 37.9 milioni di metri quadri del territorio sono contaminati da ordigni inesplosi), gli interventi si concentrano sulla individuazione e successiva bonifica del territorio da munizioni e ordigni inesplosi (Munitions and unexploded ordnance - UXO); sulla formazione di team di medici specializzati; sulla riabilitazione (medica e psicologica) delle vittime delle mine. Al 2007 risultano attivi 16 progetti nel Paese per un importo totale di 32,2mln di US$. Tabella 15 - Principali progetti E-mine in corso

Battle Area Clearance in South Lebanon

Conflict Recovery Programme for

Lebanon

Continuation of Operational

Clearance Capacities in South Lebanon

Mine Clearance in North Lebanon

Integrated Mine Clearance and Developmental

Activities in Lebanon

UNIDO - United Nations Industrial Development Organization UNIDO supporta lo sviluppo economico e industriale del Libano attraverso il programma integrato “Integrated Programme to enhance the competitiveness of Lebanese industry and its integration into the global market”, del valore complessivo di 6mln di US$ e suddiviso nei seguenti 4 assi di intervento: I) Governance, del valore di 0,817mln di US$; II) Partnership e accesso al mercato, del valore di 1mln di US$; III) Miglioramento delle performance industriali, del valore di 2,5mln di US$; IV) Management del settore industriale, del valore di 1,6mln di US$. Tabella 16 - Principali progetti UNIDO in corso

Integrated Programme to enhance the competitiveness of Lebanese industry and

its integration into the global market

UNIFEM - United Nations Development Fund for Women UNFEM supporta le donne libanesi attraverso una programmazione volta a: facilitare il loro accesso alle risorse economiche (piccola e media impresa); incentivare la loro partecipazione alla vita politica del Paese; creare le condizioni di contesto socio culturale per la promozione dei loro diritti umani(Women’s Human Rights - WHR). Al 2008 risultano in corso 3 progetti UNIFEM, per i quali non è specificato l’importo finanziario. Tabella 17 - Principali progetti UNIFEM in corso

Arab Women Parliamentarians

Regional Programme to Promote Women's Human Rights in the Maghreb and Mashreq Areas

Regional Technical Resource Network for Women's Small and Micro Enterprises in

the Arab Region

UNODC - United Nations Office on Drugs and Crime La strategia di intervento UNODC prevede un approccio integrato che mira da un lato ad estirpare le piantagioni di sostanze illecite presenti nel Paese, dall’altro a supportare il Governo libanese nella definizione di una legislazione adeguata in materia di criminalità organizzata e lotta alla diffusione delle sostanze stupefacenti. Al 2007 risulta attivo un progetto di vasta area (che coinvolge anche Giordania, Egitto e Territori Palestinesi) del valore complessivo di 0, 424mln di US$.

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Tabella 18 - Principali progetti UNODC in corso

Upgrading of the licit control system in the

subregion

Le seguenti organizzazioni internazionali operano nel Paese con una strategia, ma non rendono pubblici nel proprio sito i programmi in attuazione e/o le risorse finanziarie impegnate. UNESCO - United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization La strategia di intervento dell’UNESCO in Libano si focalizza sulle seguenti macro aree: Istruzione, attraverso programmi di formazione dei docenti e supporto al UNESCO’s Associated Schools Projects Network (ASPnet); Scienze naturali, con progetti specifici sui temi della biodiversità, sviluppo sostenibile, parchi tecnologici e cultura, implementando programmi di tutela del patrimonio culturale. Non sono disponibili il numero complessivo dei progetti in corso e l’ammontare finanziario impegnato Tabella 19 - Principali interventi UNESCO in corso

Bridging the Digital Divide

Lebanon and UNESCO

sign two cultural agreements

Science,

Technology and Innovation Policy

for Lebanon

Technical assessment of the effects of the war on

Lebanon’s cultural heritage

Climate change

threatens UNESCO World Heritage sites

WHO - World Health Organization Gli obiettivi strategici principali dell’intervento del WTO in Libano per la programmazione 2005 - 2009 sono i seguenti: lotta all’ HIV e alla tubercolosi; campagne antitabagismo; educazione sanitaria; campagne di vaccinazione; supporto alle autorità sanitarie nazionali per la riforma del settore sanitario; formazione di medici specializzati in loco. Tabella 20 - Principali documenti strategici WHO disponibili

Country Cooperation Strategy for WHO and Lebanon 2005–2009

UNICEF - United Nations Children's Fund L’impegno dell’UNICEF nel Paese, in collaborazione con il Governo libanese e la società civile, si concentra sull’assistenza sanitaria alla popolazione, in particolare alle donne e ai bambini, attraverso azioni rivolte a: facilitare l’accesso ai servizi primari (idrici, sanitari, beni di prima necessità); costruire alloggi per le famiglie sgombrate dalle proprie abitazioni bombardate dalla recente guerra; ripristinare le reti elettriche, idriche e fognarie (con priorità agli istituti pubblici come ospedali, scuole); distribuire kit sanitari e beni alimentari. Tabella 21 - Principali documenti strategici UNICEF disponibili

Lebanon Immediate Needs 18 Jul 2006

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7.2 Osservatori permanenti delle organizzazioni internazionali sul Libano

La tabella che segue elenca le organizzazioni internazionali che hanno sviluppato una sezione del proprio sito istituzionale dedicata al Libano: tali sezioni propongono un quadro informativo specifico del Paese rispetto alle attività svolte delle organizzazioni stesse.

ILO International Labour

Organization

OHCHR - Office fo the United Nations High Commissioner for

Human Rights

UNAIDS Joint United Nations Programme

on HIV/AIDS

UNFPA United

Nations Population Fund

WIPO World Intellectual Property

Organization

UNHCR United Nations High

Commissioner for Refugees Office

8. Cooperazione allo sviluppo dell’UE Strategia L’accordo di associazione UE-Libano (Association Agreement – AA) La strategia di intervento UE in Libano è attuata attraverso l’accordo di associazione UE-Libano (Association Agreement - AA). L’accordo, stipulato nel 2002 ed entrato in vigore nel 2006, è basato sul rispetto dei principi democratici e diritti umani fondamentali e mira a: favorire il dialogo politico (interno) e diplomatico (internazionale); supportare le politiche economiche che favoriscano la crescita del Paese; creare un sistema legislativo in materia di commercio bilaterale in vari settori al fine di avvicinare gli standard europei. Vengono inoltre contemplate dall’AA misure che promuovano il ruolo delle donne all’interno della vita economica e sociale del Paese, che favoriscano il dialogo interculturale e la cooperazione del Paese nella lotta al terrorismo internazionale. La Politica Europea di Vicinato (European Neighbourhood Policy - ENP) 2007 - 2013 Attraverso l’European Neighbourhood Policy l’Unione Europea ha risposto al cambiamento delle sue frontiere esterne dovute all’allargamento attraverso la Politica Europea di Vicinato. L’idea centrale dell’ENP è la creazione di un cerchio di vicini del Sud (partner mediterranei) e dell’Est (Ucraina e Moldavia) che condividano valori ed obiettivi fondamentali dell’UE e di collaborare per rendere questi Paesi più sicuri, stabili e prosperi. L’ENP di fatto non rimpiazza il Partenariato Euro-Mediterraneo che, insieme agli Accordi di Associazione, restano gli strumenti essenziali dell’UE nelle sue relazioni con i suoi vicini del Sud ma si propone di completare questo Partenariato e di facilitare un salto di qualità nelle relazioni mediterranee. Il Piano d’Azione UE/Libano 2007-2013 identifica alcune riforme politiche, sociali ed economiche che mirano a modificare i quadri regolamentari, legislativi ed amministrativi del Paese. La UE si propone di cooperare al rafforzamento delle capacità istituzionali, all’avvicinamento ed alla convergenza verso le norme e regole europee. Questo sostegno si incentrerà sulle priorità identificate nel Piano d’Azione dell’ENP. Come indicato nel Country Strategy Paper, i principali obiettivi della strategia della UE per il Libano per il periodo 2007-2013 sono:

• sostegno alle riforme politiche in materia di democrazia, diritti umani, good governance, sicurezza e giustizia;

• sostegno alle riforme sociali ed economiche attraverso la messa in opera del piano d’azione con una particolare attenzione al settore energetico, il miglioramento delle reti di sicurezza sociale, il miglioramento delle condizioni di vita dei rifugiati palestinesi, la facilitazione degli scambi commerciali e delle riforme doganali, la

protezione dell’ambiente, la riforma della gestione del budget e delle finanze pubbliche;

• sostegno alla ricostruzione e alla riabilitazione sociale ed economica del Paese, allo sviluppo locale, allo sminamento e all’eliminazione degli ordigni inesplosi.

Iniziative di cooperazione Il Programma MEDA è stato il principale strumento attraverso cui l’UE ha implementato il Partenariato Euro-Mediterraneo iniziato nel 1995 dopo la Conferenza di Barcellona. Dal 1995 al 2003 la Commissione Europea ha erogato un totale di 62mln di Euro al Libano attraverso il Programma MEDA, corrispondente a circa il 26.17% del totale ad esso allocato che ammonta a 237mln di Euro. La tabella seguente illustra le somme ricevute dal Libano nel periodo 1995-2003 dal Programma in relazione al montante totale. Tabella 22 – Ripartizioni finanziarie Meda I e Meda II

Programma Anno Importo erogato al

Libano (mln di €)

MEDA I

1995 0

1996 0

1997 0

1998 0

1999 1,2

Totale 1995/1999 1,2

MEDA II

2000 30,7

2001 2

2002 5,7

2003 (1) 22,7

Totale 2000/2003 61,1

Totale 1995/2003 62,3

(1) I dati relative al Programma TEMPUS non sono inclusi. Nel periodo 2005-2006 gli interventi della Commissione si sono concentrati su quattro grandi priorità: 1) Sostegno alle iniziative della politica europea di vicinato e promozione della messa in

opera dell’accordo di associazione; 2) Sostegno all’economia della conoscenza (formazione professionale, Tempus, cooperazione

scientifica); 3) Rafforzamento della competitività del settore privato; 4) Riforma legata all’acqua e all’ambiente.

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Inoltre, la DG ECHO (European Commission Humanitarian Office) ha sostenuto i rifugiati palestinesi presenti nel territorio libanese nel periodo 2000-2006 con lo stanziamento di 30mln di Euro destinati ai seguenti settori: riabilitazione dei rifugiati, salute, acqua e igiene, opportunità di lavoro e aiuto ai gruppi più vulnerabili.

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20

National Indicative Programme 2007-2010 L’obiettivo principale dell’UE, nel periodo 2007-2013, consiste nel consolidare le relazioni con il Libano - nell’ambito della Politica Europea di Vicinato - basate sugli obiettivi definiti nell’Accordo di Associazione e nel Piano d’Azione UE-Libano dell’ENP. Il NIP 2007-2010 identifica e pianifica i progetti di sviluppo attraverso la definizione di un numero limitato di ambiti prioritari e di risultati da raggiungere. Gli obiettivi principali che intende perseguire sono:

I) sostenere le riforme e il processo di democratizzazione del Paese; II) sostenere la ricostruzione dello Stato e della società libanese a seguito del conflitto

scoppiato durante l’estate del 2006. Per il periodo 2007-2010 è prevista l’erogazione di 187mln di Euro così suddivisi: Tabella 23 - Ripartizione per settori NIP 2007-2010

Ambito Prioritario Milioni di Euro Ripartizione in percentuale per ambiti

Sostegno alle riforme

politiche12%

Sostegno alle riforme sociali

ed economiche

46%

Sostegno alla ricostruzione

e alla riabilitazione

42%

Sostegno alle riforme politiche

22

Sostegno alle riforme sociali ed economiche

86

Sostegno alla ricostruzione e alla riabilitazione

79

Totale

187

Durante i primi anni, le priorità principali sono la ricostruzione e la riabilitazione del Paese: l’80% della quota annuale prevista per il 2007 e quasi il 67% della quota annuale prevista per il 2008, infatti, sono state stanziate per far fronte a queste priorità. Tali risorse finanziarie saranno destinate alle regioni e ai settori maggiormente colpiti dal conflitto, secondo quanto stabilito dai rapporti e dalle valutazioni realizzati dai servizi della Commissione Europea sugli effetti della guerra.

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PROGETTI DI COOPERAZIONE DELL’UE Di seguito vengono riportati i principali progetti di cooperazione allo sviluppo della UE attualmente attivi:

Programma Settore Firma

Convenzione Durata (anni)

Importo (mln di Euro)

Med/2003/ 005-715-Projet De Dveloppement Agricole

Agricoltura

2003

n.d.

7,59

Med-2005/ 017261

Società Civile e Democrazia

2005 n.d.

2,5

Engagement Global Tempus Meda Educazione 2003 4 1,13

Engagement Global Tempus Meda 2004

Educazione 2004 n.d. 1,25

Med-2005/ 017212 Educazione 2005 n.d. 4,17

Med/2004/006-220-Improvement Of Employability Of Young Palestinian Refugees In L

Educazione 2004 n.d. 3,34

Echo/-Me/Bud/2004/01000

Aiuti d'Emergenza

2004 n.d. 3,35

Echo/Tps/210/2003/03000 Aiuti

d'Emergenza 2003 n.d. 1,02

Emergency/Distress Relief (Missing Specific Project Title)

Aiuti d'Emergenza

2002 n.d. 2,47

Med-2005/ 017554

Governo e Amministrazione

2005 n.d. 11,69

Med/2003/ 005-636-Integrated Sme Support Programme

Industria 2003 n.d. 12,91

Med/2003/ 005-634-Strengthening Quality Management, Capabilities And Infrastruct

Politiche Commerciali e

Regolamentazioni 2003 n.d. 11,39

Support To The Implementation Of The Association Agreement

Politiche Commerciali e

Regolamentazioni 2002 n.d. 7,6

Med-2005/ 017556 Acqua e Igiene 2005 n.d. 4,18

Med/2004/006-216-Bei-Modernisation Et Extension Du Systme D'Assainissement Des

Acqua e Igiene 2004 n.d. 6,68

Med/2004/006-217-Bei-Traitement Des Eaux Uses Grand Beyrouth

Acqua e Igiene 2004 n.d. 8,35

Fonte: Delegazione della UE in Libano Sul sito della Delegazione della Comunità Europea in Libano sono disponibili maggiori informazioni sui Programmi comunitari attuati nel Paese.

9. La cooperazione allo sviluppo italiana

L’intervento italiano di cooperazione allo sviluppo in Libano, dal 1983 ad oggi, ammonta a circa 282,345mln di Euro. La presenza e il ruolo ricoperto dall’Italia sono notevolmente aumentati a seguito della crisi scoppiata nell’estate 2006, con un significativo incremento del programma degli aiuti. Le finalità generali dell’azione italiana sono il soddisfacimento dei bisogni primari e in primo luogo la salvaguardia della vita umana, l’autosufficienza alimentare, la valorizzazione delle risorse umane, la conservazione del patrimonio ambientale, la crescita economica, sociale e culturale, il miglioramento della condizione femminile e dell’infanzia e la promozione della donna. Nel campo della cooperazione ordinaria l’Italia ha finanziato la realizzazione di importanti infrastrutture nell’ambito del Piano libanese di ricostruzione in corso dalla fine della guerra civile. L’assistenza fornita con la situazione di emergenza creatasi con gli eventi bellici del 2006 ha riguardato lo stanziamento di fondi per aiuti umanitari e l’adesione al programma “Early Recovery” (Conferenza di Stoccolma), con un iniziale stanziamento di 30 mln di Euro quale supporto alla riabilitazione del Paese. Attualmente risultano in corso complessivamente 23 iniziative, per un importo totale di 126,349mln di Euro, di cui le più rilevanti sono articolate nei diversi ambiti come di seguito indicato. Azioni di sostegno al settore Trasversale. Le principali iniziative sono:

• Programma ROSS Il programma rientra nel dono offerto al Libano con l’adesione al programma “Early Recovery”. L’obiettivo del ROSS è riportare la pace e la stabilità nel Paese, consentire il ritorno della popolazione nei villaggi abbandonati e ripristinare le condizioni di vita sociale, economica ed ambientale in alcune aree di conflitto; rafforzare i servizi sociosanitari ed educativi, ripristinare gli altri servizi di base a livello locale e sostenere le attività economiche. Si articola in 38 progetti che, per affinità tematica o contiguità territoriale, vengono rafforzati e collegati tramite microprogetti a sostegno, implementati da Ong – italiane e locali – o in gestione diretta, che mirano ad aumentare l’impatto dei risultati sulla popolazione beneficiaria.

L’importo dell’iniziativa è di 15mln di Euro.

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22

• Iniziativa di emergenza per la riabilitazione, occupazione, servizi, sviluppo (ROSS Fase II) Il programma intende dare seguito all’iniziativa di emergenza ROSS I. Con il ROSS Fase II ci si propone di consolidare quanto già realizzato dal programma ROSS I, usufruendo delle esperienze maturate in loco, delle partnership consolidate e della conoscenza del territorio, della popolazione e delle relative esigenze, in modo da consentire di apportare i necessari benefici alla popolazione. Le azioni nel territorio riguarderanno pertanto il rafforzamento dei servizi di base per l’immediato soddisfacimento dei bisogni fondamentali dell’uomo, della donna e dei minori nelle infrastrutture e nei servizi in diversi ambiti: educazione, sanità, protezione sociale, acqua potabile, energia, servizi amministrativi decentrati; sostegno alla ripresa delle attività economiche di base, promovendo condizioni di accesso e di miglioramento delle condizioni del lavoro, sostegno diretto e indiretto alla produzione, trasformazione e commercializzazione dei beni, specialmente nell’agricoltura; risanamento ambientale (acque reflue, gestione dei rifiuti, protezione e conservazione del territorio e dei beni). L’importo del finanziamento è di 6mln di Euro.

• Contributi versati alle diverse Agenzie delle Nazioni Unite per progetti rivolti al riequilibrio di gravi condizioni di sofferenza I doni rientrano nell’ambito del programma “Early Recovery”, per un totale di 10mln di Euro. - Unicef, 2mln di Euro per attività sanitarie ed educative; - Unrwa, 2mln di Euro come contributo alla Camp Improvement Initiative e alla

riabilitazione di sistemi di trattamento delle acque nei campi di Beirut e (inizialmente previsto) Nahr el-Bared;

- Unmas, 2mln di Euro per il completamento della bonifica del Sud dalle bombe a grappolo;

- Iam Bari, 2mln di Euro per il miglioramento della qualità nella produzione agricola, certificazione e attività di “institution building” presso il Ministero dell’Agricoltura libanese;

- Undp, 1,5mln di Euro come contributo aggiuntivo a Art Gold, sviluppo delle “reti territoriali” attraverso l’attivo coinvolgimento della cooperazione decentrata italiana.

Azioni di sostegno al settore Ambiente. Le principali iniziative sono:

• Programma per l’approvvigionamento idrico e lo smaltimento delle acque reflue nella provincia di Jbeil L’importo del programma è di 39,089mln di Euro, credito d’aiuto.

• Approvvigionamento idrico della citta' di Tripoli/Koura L’importo dell’iniziativa è di 5,911mln di Euro, credito di aiuto.

Azioni di sostegno al settore Pubblico. Le principali iniziative sono:

• Risposta all'appello del Governo libanese alla Conferenza di Parigi del 25.01.2007 L’importo del contributo è di 10mln di Euro, aiuto al Governo.

• Infrastruttura informatica siti per la Banca Centrale del Libano L’importo del contributo è di 5,655mln di Euro, aiuto al Governo.

• Contributi per progetti di ricostruzione e riabilitazione delle infrastrutture danneggiate dal conflitto: ricostruzione del Viadotto di Sofar L’importo del contributo è di 5mln di Euro, aiuto al Governo, nell’ambito del programma “Early Recovery”.

Azioni di sostegno al settore Sviluppo rurale. Le principali iniziative sono:

• UNDP – Sviluppo socio economico delle aree depresse L’iniziativa rientra nell’ambito dell’Art Gold Libano, che ha l’obiettivo di sostenere il raggiungimento degli otto Obiettivi del Millennio anche in Libano, utilizzando la più ampia partecipazione sociale possibile. In particolare, mira a stimolarne la crescita nel medio-lungo termine, attraverso azioni di recupero e crescita equilibrati, utilizzando strategie di sviluppo umano nelle aree pilota e partenariati territoriali nella regione euro-mediterranea, valorizzando il ruolo guida delle comunità locali. Il programma Art Gold Libano si coordina strettamente con il programma bilaterale della cooperazione italiana Ross. In particolare il Ross utilizza nelle aree dove entrambi i programmi intervengono, le strutture partecipative messe a punto dall’Art Gold, per programmare le proprie attività. Contributo multibilaterale di 6,687mln di Euro per la durata di tre anni.

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23

• Sostegno socio-economico per le famiglie delle regioni olivicole marginali. IAM Il sostegno ammonta a 3,299mln di Euro.

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24

Azioni di sostegno al settore Sviluppo sociale e umano. Le principali iniziative sono:

• Valorizzazione del patrimonio culturale e sviluppo urbano L’importo dell’iniziativa è di 10,268mln di Euro, credito di aiuto

• Sviluppo integrato dei servizi sanitari di base L’iniziativa si colloca nel quadro del programma triennale di cooperazione tecnica e finanziaria a sostegno del piano nazionale di ricostruzione del Governo libanese. Tale piano prevede lo sviluppo e il riordino del sistema sanitario negli aspetti di riorganizzazione, finanziamento e regolamentazione dei servizi ambulatoriali e di base, provveduti e/o finanziati dal Ministero della Sanità libanese. L’importo dell’iniziativa è di 3,471mln di Euro, dono.

• Progetto di sostegno al laboratorio centrale di sanità pubblica Il progetto prende origine dalla necessità, per il Ministero della Sanità libanese, di assicurare una serie di controlli sulla qualità degli alimenti, sui farmaci, sulla potabilità delle acque, nonché sulla diagnostica delle malattie infettive. Tali funzioni si erano, di fatto, perdute durante gli anni del conflitto. La realizzazione del Laboratorio Centrale di Sanità Pubblica contribuirà a mettere le basi per prevenire l’insorgere di patologie acute e croniche e la diffusione di agenti nocivi alla salute della collettività, costituendo un fattore rassicurante per i consumatori libanesi, assai preoccupati, al momento, per la mancanza di controlli a garanzia della salute comune. L’importo dell’iniziativa è di 0,847mln di Euro, dono.