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Nuova nota nei test auto Ora il TCS dà il voto anche al grado di visibilità 18 Intervista ad André Leman Da direttore di Viaggi TCS a guida turistica 28 Test della Seat Alhambra Spaziosa monovolume adatta ai lunghi tragitti 20 Notizie e informazioni dalla Sezione Ticino del TCS 31 Mobile nonostante l’handicap Una Miss in carrozzella 4 Forum dell’elettromobilità La sfida che si può vincere 12 Viaggio dei lettori con la Queen Mary 2 Una traversata d’altri tempi 24 10 febbraio 2011 touring 3 www.touring.ch GAA 1214 Vernier Il giornale della mobilità

Touring 03 / 2011 italiano

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Il giornale della mobilità, edizione del 10 febbraio 2011

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Page 1: Touring 03 / 2011 italiano

Nuova nota nei test autoOra il TCS dà il voto ancheal grado di visibilità 18

Intervista ad André LemanDa direttore di Viaggi TCSa guida turistica 28

Test della Seat AlhambraSpaziosa monovolumeadatta ai lunghi tragitti 20

Notizie e informazioni dalla Sezione Ticino del TCS 31

Mobile nonostante l’handicap

Una Missin carrozzella 4

Forum dell’elettromobilità

La sfida che si può vincere 12

Viaggio dei lettori con la Queen Mary 2

Una traversata d’altri tempi 24

10 febbraio 2011 touring 3www.touring.ch GAA 1214 Vernier

Il giornale della mobilità

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10 febbraio 2011 | touring 3 | editoriale e sommario 3

Le proposte e le idee per finanziare l’in-frastruttura di trasporto svizzera sonomotivo di dibattito, indipendentementedi dove mirino. La maggioranza dellerecenti proposte di finanziamento dellaresponsabile del Datec Doris Leuthardsfociano nell’incomprensione o addirit-tura nel rifiuto.

È comunque positivo che il Consigliofederale voglia rendere trasparente ilflusso finanziario per la strada e la rota-ia creando un fondo d’infrastruttura perla ferrovia. C’è in tal modo la speranzache venga disinnescata la ragione delcontendere. Una pillola amara, tuttavia,è rappresentata dal fatto che le risorsefinanziarie necessarie a strada e ferro-via (complessivamente 140 miliardi difranchi fino al 2030) dovrebbero veniregenerate attraverso varie entrate sup-plementari. Ciò perché non bastanole odierne tasse e riserve. Si prevede,dunque, l’aumento degli oli minerali, delcontrassegno autostradale, dei bigliettidel treno, inoltre i pendolari dovrebberopoter detrarre meno imposte per il tra-gitto per recarsi al posto di lavoro.

Passerà ancora molta acqua sotto ilponte prima di vedere tutte le propostedi finanziamento delle infrastrutture ditrasporto. Le posizioni non sono ancoradefinite, ma il TCS si attiverà per gliinteressi degli utenti della strada. Unacosa è tuttavia già chiara oggi: in futurotutti dovranno sborsare di più.

Felix Maurhofer, caporedattore

Per strada e rotaiatutti devonosborsare di più

Foto di copertinaAutore: Pia Neuenschwander

primo piano4 Miss Handicap 2010

Jasmin Rechsteiner guida un’automodificata per garantirle la mobilità.

società e mobilità9 Costi d’infrastruttura

Per finanziare le infrastrutturedel traffico arrivano nuovi aumenti.

9 Il consulenteAttenzione al ghiaccio sulla strada:un incidente può far saltare la patente.

12 Forum dell’elettromobilità300 ospiti discutono a Lucernadi problemi e opportunità concrete.

15 Progetto territoriale SvizzeraVisione comune per uno sviluppocontrollato di insediamenti e traffico.

test e tecnica18 Nuovo criterio di valutazione

La visibilità circolare di un’autogiudicata nei test eseguiti dal TCS.

18 Stabilità dei prezziObiettivi per il mercato svizzerodell’importatore Amag.

20 Test della Seat Alhambra 2.0 TDI StyleUna diesel con cambio DSG dal granbagagliaio e buon comfort di viaggio.

Prove su strada e novità19 Peugeot 508: berlina e break19 Fiat 500 TwinAir

viaggi e tempo libero24 Viaggio dei lettori

Crociera con la Queen Mary 2da Southampton a New York.

28 Accompagnatore e guida di viaggioUna vera passione per André Leman.

30 Novità invernalePer scorrazzare sulla neve arrivanole moto elettriche su piste speciali.

30 Divertirsi a CarnevaleTempo di maschere e guggen.

sezione ticino31 Restare sempre mobili

Corsi di guida per ultrasettantenni.31 Nuovo segretario sezionale

Nominato l’ing. Roberto Morandi.

club e soci33 ETI Med

Consigli medici per gli assicuratidel Libretto ETI.

34 Personaggi del TCSIl ruolo del presidente centrale.

35 Agenzie di viaggio KuoniVere oasi dei desideri per le vacanze.

38 l’incontroStephan Siegrist, alpinistaprofessionista e guida alpina.

35 prezzi e contatti TCS37 forum, il concorso, impressum

sommario

19951.191.141990

1.061.02

20001.421.39

20051.651.54

20101.721.65

19861.040.97

dieselsenza piombo 95

Prezzi dei carburanti dal 1986 al 2010g

rafi

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4 primo piano | touring 3 | 10 febbraio 2011

In giro conla mano sul gasJasmin Rechsteiner è Miss Handicap 2010.È nata con una grave malformazione alla colonnavertebrale. Grazie alle modifiche apportatealla sua auto è, però, mobile quotidianamente.

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10 febbraio 2011 | touring 3 | primo piano 5

La 29enne Jasmin Rechsteiner guida l’autoda dieci anni e riesce così a condurre una vita

indipendente nonostante il suo handicap.

continua a pagina 7

›Uno strato di smalto sulle unghie, un po’di ombretto e una linea di rimmel: JasminRechsteiner è in bagno e si prepara per unanuova giornata di lavoro. In veste di MissHandicap 2010 ci tiene al suo aspetto: «Misento semplicemente meglio quando sonoben truccata». Alle 8 Jasmin deve essere inufficio. La sedia a rotelle elettrica che pesa120 chili l’ha già messa nella sua RenaultMégane la sera prima, per risparmiare tem-po al mattino. Sciarpa, giacca e stivali sonoindossati in un battibaleno e con l’ascenso-re scende nel garage sotterraneo. Dopo unbreve tragitto in auto raggiunge il suo postodi lavoro.

La 29enne Jasmin Rechsteiner convivedalla nascita con una «cifoscoliosi», la suacolonna vertebrale è curva in più punti. Acausa della malformazione ha inoltre unvolume polmonare inferiore, che le rendedifficile respirare. È in grado di percorreresolo piccoli tratti a piedi, altrimenti deveprendere la sedia a rotelle elettrica. Jasmincomunque non si lascia ostacolare da nulla:abita da sola in un appartamento di duelocali e mezzo a Berna. Per determinate fac-cende domestiche ha bisogno di un aiutoche riceve puntualmente dai suoi amici o daSpitex. Da oltre dieci anni, Jasmin lavora atempo parziale come impiegata di commer-cio e come addetta alle questioni di assicu-razioni sociali presso la Fondazione Ros-sfeld, un centro di competenza per personeportatrici di handicap. La patente le per-mette una vita molto più indipendente:«Dopo aver superato l’esame di guida hoprovato una sensazione straordinaria. Perme significava libertà senza barriere».

Lungo ricovero | Jasmin Rechsteiner ècresciuta nella rurale Turgovia. Una zona –spiega – dove senza un veicolo non si arrivada nessuna parte. Per questo, già da ragaz-za, era in giro motorizzata: «Andavo a scuo-la con un motorino a tre ruote», raccontacon un sorriso sulle labbra. La sua RenaultMégane oggi le offre un po’ più di comodità.Guida con un acceleratore a mano e con unfreno pure manovrabile a mano e al postodel volante ha una manopola. Tutti espe-dienti questi che le facilitano la guida. Datoche Jasmin fa fatica a voltarsi, a bordosono stati aggiunti degli specchi, in modoche la visuale sia più ampia possibile.

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Breve introduzioneAlle 18 nei pressi dell’Arena si terrà un’introdu-zione all’opera in tedesco e francese. La presen-tazione è gratuita e non necessita iscrizione.

Offerta esclusiva TCSCon il tagliando, i soci TCS possono effettuarela loro prenotazione entro il 31 marzo 2011senza l’addebito di spese di riservazione. Èpossibile scegliere tra poltroncine numeratenel settore E+ di fronte al palcoscenico, sotto,nel settore E di fronte al palcoscenico, sopra,nel settore F, fasce laterali, e posti a sedere nu-merati sui gradini nel settore G. Con la confer-ma, l’organizzatore inoltrerà anche la fattura.I biglietti pagati in anticipo dovranno essere ri-tirati alla cassa prima delle 20. Per ogni ordi-nazione sarà offerto un programma del valoredi 10 fr. Informazioni: www.avenchesopera.cho al tel. 026 676 06 00.

cantato il pubblico dell’Arena già con Nabuccoe Il Trovatore. Gli altri interpreti principali sono:Il Duca, Bruce Sledge; Maddalena, Sara M’Pun-ga e Il bandito Sparafucile, Ruben Amoretti.

Sotto la guida di Eric Vigié, direttore dell’Opérade Lausanne, la direzione artistica si è rinnova-ta e annovera elementi di spicco. La scenogra-fia è affidata a Adriano Sinivia, regista creativoe poliedrico. Un allestimento scenico assoluta-mente nuovo per l’Arena con effetti di luce sor-prendenti e splendidi costumi ispirati all’epocadelizieranno gli spettatori. L‘Orchestre deChambre de Lausanne si esibirà sotto la dire-zione di Roberto Rizzi Brignoli. «Rigoletto» sa-rà cantato in italiano con sopratitoli in tedescoe francese, inizierà alle 21.30 e si concluderàverso mezzanotte.

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Da inviare entro il 31 marzo 2011 a: Festival dell’Opera di Avenches, Ufficio del festival, Casella postale, 1580Avenches, e-mail: [email protected]

Il più bel melodrammaromantico ad Avenches

RigolettoIn esclusiva per i soci TCS: nell’ambienteunico dell’anfiteatro romano, assisteteall’intenso e geniale capolavoro di Verdiche narra la straziante storia di Rigolet-to, buffone di corte, e della sua amatafiglia. Approfittate dei vantaggi,prenotando subito.

«La donna è mobile» è l’aria forse più cono-sciuta al mondo. Ma non è soltanto questo pez-zo, incredibilmente affascinante, a rendere lemusiche di «Rigoletto» irresistibili. L’interaopera, composta da Giuseppe Verdi nel 1851quando si trova all’apice della sua creativitàartistica, è pura intensità e genialità musicale.Il dramma narra storie di potere, amore e ma-ledizioni. Rigoletto, buffone di Corte del Ducadi Mantova, tiene nascosta la bellissima figliaGilda per preservarla dalla vita. Dopo che il Du-ca, dalla morale alquanto libertina, la rapisce,Rigoletto giura vendetta e gli tende un’imbo-scata. Ma Gilda è innamorata e si offre al sa-crificio, salvando il suo seduttore. Incredulo einorridito, Rigoletto constata che il cadavere èquello della figlia.

Una giovane stella nel panoramadell’opera lirica: Olga Peretyatko nelruolo di GildaLa giovane soprano russa Olga Peretyatko èconsiderata un’autentica stella della liricamondiale. Già nell’autunno 2010, ha dimostra-to tutta la sua grinta e intensità espressiva nelruolo di Gilda al Teatro La Fenice a Venezia, do-ve l’11 marzo 1851 ci fu la prima rappresenta-zione di «Rigoletto». Avenches vivrà un mo-mento indimenticabile, quando Olga Peretyat-ko canterà l’aria «Caro nome». Carlos Alma-guer interpreterà meravigliosamente la partedel protagonista. Il baritono messicano ha in-

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10 febbraio 2011 | touring 3 | primo piano 7

Dopo le medie, Jasmin dovette sottoporsiad un’operazione alla schiena. Era previstauna permanenza di tre mesi all’ospedale einvece a causa di complicazioni ne trascor-sero ben 13. Un periodo difficile per l’allorasedicenne piena di vita e di voglia di cono-scere. Poi nel 1999 la svolta: Jasmin potécominciare un tirocinio di impiegata dicommercio presso la Fondazione Rossfeld aBerna, dove lavora tutt’oggi.

Quando arriva sul posto di lavoro, po-steggia su un parcheggio per disabili. Maquesta mattina i posteggi sono ricoperti dineve. Un imprevisto che rappresenta il pri-mo ostacolo della giornata per Jasmin: pertogliere la pesante sedia a rotelle dall’autodeve sollevarla con l’argano. La neve, lospazio insufficiente e soprattutto la pen-denza, che non permette di posizionare la

vettura ben orizzontale, la mettono in diffi-coltà: «Gran parte della gente – spiega – nonsi rende conto che a noi delle piccolezze cipossono creare grandi problemi». I veicolidi persone handicappate hanno bisogno diposto, dietro o dalla parte del conducente,per l’argano che solleva la sedia a rotelle.Se gli altri parcheggiano troppo vicino, al-lora il conducente in sedia a rotelle non puòpiù nemmeno andare via. Per sensibilizzarela popolazione sulle problematiche dei di-sabili, Jasmin e un suo amico hanno tenutoun workshop per aspiranti poliziotti a SanGallo. «Abbiamo voluto mostrare quali ne-cessità hanno le persone disabili che circo-lano sulla strada a bordo di auto speciali».Una distanza insufficiente nel posteggio, lapresenza di ostacoli nei parcheggi e suimarciapiedi rendono ancor più difficile lavita delle persone disabili. «Mi è già capita-to di rimanere bloccata con la sedia a rotel-

le nella neve». Jasmin ammette però che lamobilità per le persone disabili è in conti-nuo miglioramento, soprattutto sui mezzidi trasporto pubblici.

Nazionale di e-hockey | Dopo il lavoro,Jasmin si dedica con passione al suo hobbyprediletto: hockey elettrico, hockey con lasedia elettrica. Una volta la settimana siallena con la squadra di Rossfeld «RollingThunder». Dal 2008 inoltre è membro dellaNazionale Svizzera. Lo sport di squadra èmolto importante per lei: «Si sbaglia chipensa che giocare con la sedia a rotelle elet-trica non sia faticoso. L’e-hockey richiedela massima concentrazione», sottolineaJasmin. Quando si concentra sul lavoro,guida l’auto o gioca ad e-hockey, le capitaa volte di respirare in modo incontrollato.La mancanza di ossigeno, si manifesta ingenere solo di sera. Di notte, dunque, ha poibisogno di un apparecchio per la respira-zione e così mettere in ricarica le batterieche le serviranno per affrontare la giornatasuccessiva. Jasmin ha però imparato al-cuni trucchetti, che l’aiutano, soprattuttoquando è in auto: «Mi metto al volante soloquando sono riposata e nel caso di lunghitragitti mi sforzo di respirare in manieraconsapevole».

Dall’elezione di Miss Handicap 2010 innovembre, la vita di Jasmin è cambiata.Riceve lettere di fan e viene riconosciutaper strada. In quanto Miss Handicap ha unmessaggio forte e chiaro: «Tutte le personehanno il diritto di partecipare alla vitasociale ed economica».‹ Nadia Rambaldi

Info TouringInformazioni sul concorso di Miss Handicap per lenuove candidate 2011 al sito www.misshandicap.ch

Lo scorso novembre Jasmin Rechsteiner è stata incoronata Miss Handicap 2010 al Kursaal diBerna. Il suo hobby per eccellenza è l’e-hockey e «Jazzy» è attaccante dei «Rolling Thunder».

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Con un handicapnel traffico stradaleSe una persona disabile è in grado diguidare o no, lo deve certificare il can-tone che rilascia la patente, facendo va-lere determinati requisiti medici mini-mi. Una capacità visiva fortemente li-mitata o un ritardo mentale in genereescludono l’idoneità alla guida. Altri-menti il medico di fiducia e l’espertocantonale del traffico giudicano il sin-golo caso: se può prendere parte allacircolazione stradale e se si devono ap-portare modifiche al veicolo. In seguito,l’aspirante conducente segue una scuo-la guida con un maestro. Chi possiedegià la patente deve invece effettuareuna guida di controllo con l’esperto. Indeterminate circostanze, le modificheal veicolo possono essere pagate dal-l’Assicurazione invalidità. nr

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10 febbraio 2011 | touring 3 | società e mobilità 9

L’autore è giornalista giudiziarioaccreditato presso il Tribunale federale.

Pioggia, gelo e neve ghiacciata: la stra-da diventa una pista di pattinaggio. Neigiorni più freddi gli incidenti a causa delfondo gelato sono la norma. Per fortunain gran parte si registrano solo dannimateriali, poiché in situazioni simili sicircola lentamente. Spesso anche gliautomobilisti esperti ne sono vittime,poiché sottovalutano il pericolo in unpunto esposto. Se la polizia intervienesul luogo dell’incidente, c’è da aspettar-si una denuncia. Le conseguenze posso-no essere la multa e in certi casi il ritirodella patente, come è successo ad unautomobilista del Canton Friburgo.

L’uomo stava viaggiando sul raccordoautostradale della A6 di Thun Nord.Sebbene viaggiasse in modo prudente ealla velocità di soli 60 km/h, dopo aversuperato un ponte è uscito dalla carreg-giata, in parte ghiacciata, ed è andatoa sbattere col muso dell’auto contro ilguardrail sulla sua destra. La giustiziabernese gli ha inflitto una multa di 200fr. per aver perso la padronanza del vei-colo. La sua situazione si è aggravata inquanto le autorità friburghesi gli hannoritirato la patente per un mese, nono-stante la sua fedina di conducente fosseimmacolata e la patente gli fosse indi-spensabile per lavorare.

Il conducente si è opposto – invano –fino al Tribunale federale, per riavere lasua patente. Le argomentazioni secon-do cui stesse viaggiando con prudenzae il tratto di strada dov’è avvenuto l’in-cidente non era stato oggetto di unamanutenzione usuale, non sono servite.I giudici hanno rimproverato al guidato-re che l’incidente è stato causato quan-to meno da una sua colpa lieve e ha inol-tre causato un pericolo per la sicurezzadegli altri utenti della strada (sentenza1C_83/2010). Questo comporta unainfrazione medio-grave delle norme del-la circolazione stradale, quindi automa-ticamente il ritiro della patente per unmese al minimo.

il consulenteUrs-Peter Inderbitzin

Incidente sulghiaccio: patentetolta in certi casi

›La nuova ministra dei trasporti, DorisLeuthard, propone quale controprogettoall’iniziativa dell’Associazione Traffico eAmbiente (ATA) la creazione di un fondo perl’infrastruttura ferroviaria. In questo mo-do, dovrebbero venir finanziati l’esercizio ela manutenzione miliardaria della rete fer-roviaria per mezzo di un fondo separato. Èanche previsto che gli utenti del treno par-tecipino ai costi. Si parla di un aumento delprezzo dei biglietti e degli abbonamenti del10 percento. Il TCS condivide la posizionedel Consiglio federale, secondo cui in futu-ro non deve più essere sovvenzionata laferrovia attingendo dalla strada, e quindil’iniziativa dell’ATA va respinta.

Senza fretta | Il Touring Club Svizzerocritica anche il pacchetto di misure che pre-vede di chiedere agli automobilisti di pas-sare alla cassa per il finanziamento dell’in-frastruttura per il traffico stradale. Si parladi un rincaro del contrassegno autostrada-le dagli attuali 40 franchi a 80 o 100 fran-chi. Inoltre, dovrebbe venire introdotta una«vignetta» per un tempo più breve, da uno odue mesi, dal prezzo di 40 franchi. In più, latassa sui carburanti dovrebbe venire au-mentata da 7 a 10 centesimi. Tenuto conto

del fatto che il prosciugamento delle riser-ve delle casse stradali è programmato e chel’infrastruttura stradale ha un grande biso-gno di investimenti, il TCS ritiene che latassa sui carburanti non può essere versatanel fondo per le infrastrutture ferroviarie.Per questo motivo, il TCS è soddisfatto del-la proposta del Consiglio federale, secondocui questi soldi debbano fluire nelle cassedelle strade.

Nella dichiarazione del TCS si spiega cheun aumento delle tasse può essere preso inconsiderazione soltanto dopo l’esaurimen-to dei fondi accumulati nella riserva delconto stradale, che ammonta attualmente a2,8 miliardi di franchi, e solo dopo la rea-lizzazione effettiva dei progetti stradali.

Deduzioni fiscali | Il TCS esprime fortiriserve sulla proposta del Consiglio federa-le di ridurre le deduzioni fiscali per le spesedi trasferta da casa al posto di lavoro (cfr.«Il Punto» del presidente centrale del TCSNiklaus Lundsgaard-Hansen sull’ultimo«Touring»). È un fatto che molti pendolaridipendono dall’uso della propria auto pri-vata, per potersi recare al lavoro. Gli organiprenderanno posizione ufficialmente nelquadro delle consultazioni.‹ hwm

Basta spremeregli automobilistiChi viaggia in auto o in treno è chiamato a ripassarealla cassa, per poter finanziare le infrastrutture per iltraffico. Il TCS rimane critico, ma in modo costruttivo.

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Stando alla volontà di Doris Leuthard, il contrassegno autostradale dovrà essere più caro.

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12 società e mobilità | touring 3 | 10 febbraio 2011

› L’Ufficio federale delle strade (Ustra) in-tende trasformare il Forum svizzero sul-l’elettromobilità lanciato un anno fa in unCentro di competenze nazionale per lamateria e si è impegnato al relativo finan-ziamento. L’associazione e’mobile organiz-zerà una ventina di manifestazioni, dovesi potranno testare veicoli elettrici. E LaPosta amplierà la sua flotta di scooter elet-trici di circa 3000 veicoli: sono solo tre dei19 esempi delle cose che i firmatari di unalista d’intenti per la mobilità elettricaribattezzata «Luzern Challenge» voglionoconcretizzare.

Andare oltre | «L’auto elettrica ha davantiuna storia piena di successi: di conseguen-za i principali svantaggi della mobilitàstradale non saranno maggiori di quellidella ferrovia», ha dichiarato con entusia-smo il direttore dell’Ustra Rudolf Dieterleai partecipanti ai due giorni del ForumSvizzero dell’elettromobilità nel Museo deitrasporti di Lucerna. L’evento è stato orga-nizzato dal team dell’Accademia della mo-bilità, avviata e cogestita dal TCS. Il cluboffrirà ai propri soci preziose informazioni

attraverso test neutrali di veicoli elettrici,ha promesso il presidente centrale NiklausLundsgaard-Hansen. Per dare un segnaleche il momento delle prove è già concluso,sugli spazi del Museo dei trasporti era pos-sibile testare la prima auto elettrica di pic-cola categoria prodotta in grande serie, la

Chiaro riconoscimento aLucerna per l’elettromobilitàIn Svizzera l’elettromobilità non resta lettera morta: al 2° Forum sul tema è statasottoscritta la «Luzern Challenge», con la quale 19 operatori si impegnano in attivitàconcrete. Trecento ospiti hanno discusso di problemi e opportunità.

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Nissan Leaf, assieme ad altri veicoli elettri-ci. Il gruppo Nissan-Renault ha investitofinora 4 miliardi di franchi nella nuova tec-nologia, fornendo la prova che il settore, finqui orientato sul petrolio, adesso puntaanche sull’elettromobilità. Alcuni esperti,soprattutto della cerchia del Politecnico di

Al Forum dell’elettromobilità queste personalità hanno firmato la «Luzern Challenge».

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10 febbraio 2011 | touring 3 | società e mobilità 13

Zurigo, si sono detti scettici a propositodella totale innocuità ambientale dell’autoelettrica. Infatti: anche la Svizzera produceparte della corrente elettrica in centrali nu-cleari e importa corrente originaria ancheda centrali a carbone. La riduzione dei con-sumi complessivi del parco veicoli è più im-portante della discussione su quale sia latecnica di trazione ideale. Comunque sia, èdiffusa la fiducia che in Svizzera l’auto elet-trica possa recitare un ruolo importante,cosa che va anche nell’interesse del clima.L’attuale limitato raggio d’azione delle bat-terie non è troppo rilevante, poiché moltiautomobilisti percorrono solo pochi chilo-metri al giorno.

Svizzera svantaggiata | Il nostro Paeseha però perduto la sua posizione di leadernel campo della mobilità elettrica. Affinché

Mi ricordo ancora bene quando mezzosecolo fa, scolaro delle elementari, po-tetti salire a bordo del veicolo elettricodel lattaio del quartiere. Ed anche LaPosta aveva alcuni veicoli che funziona-vano a motore elettrico. Simili mezzielettrici circolano ancora oggi nellelocalità turistiche vietate al trafficomotorizzato. Ma allora erano visti uni-camente come dei veicoli sperimentali.Ora, però, c’è la speranza che l’era gla-ciale della mobilità elettrica sia finita.Dopo molte sconfitte e altrettante tra-versie la prima automobile elettrica dicategoriamedia è sulmercato in grandeserie. E altre seguiranno poco alla volta.Anche i partecipanti al Forum dell’elet-tromobilità di Lucerna portano la Nis-san Leaf nei loro cuori. È questa la verasvolta dell’auto elettrica? La Confede-razione non fa troppo poco rispettoall’estero a favore di questa portatricedi speranze su quattro ruote? L’automo-bile elettrica è davvero così rispettosadell’ambiente come si dice? Oppureresta un veicolo di nicchia solo per pochiprivilegiati, perché è ancora troppo ca-ra? E cosa significa per l’auto elettricase ora Volkswagen presenta la primaauto che consuma appena un litro? Èqualcosa di più di una trovata pubblici-taria? Domanda dopo domanda, la que-stione resta emozionante.

il commentoHeinz W.Müller

la Svizzera riesca a mantenersi in vetta c’èbisogno dell’impegno di tutti, come ha au-spicato la nuova consigliera federale DorisLeuthard in un messaggio all’assemblea.Resta controverso se lo Stato, come in moltialtri Paesi, debba promuovere le vendite diautomobili elettriche tramite massicce sov-venzioni. E mentre un pioniere dell’auto-mobile elettrica evoca un programma «Mi-nergieauto» («Perché non con i 100 milionidel centesimo climatico?»), un uomo politi-co si schiera contro («I veicoli elettricidevono imporsi sul mercato da soli»). Dalcanto suo, il direttore dell’Ustra Dieterle ri-manda alle già esistenti riduzioni tariffariestatali (ad esempio, esenzioni fiscali e del-l’imposta sui carburanti).‹ hwm

Info TouringTutte le informazioni, documentazioni e discorsivisionabili su www.forum-mobilita-elettrica.ch

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MathiasWyssenba

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I dibattiti sulle auto elettriche con la moderatrice TV Claudia Weber e la Nissan Leaf presentata in anteprima.

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14 società e mobilità | touring 3 | 10 febbraio 2011

Cina: eldoradoma anche incubodel futuro elettrico

Mentre la Svizzera si dimostra pocoincline a sostenere finanziariamente lamobilità elettrica, altri Paesi si caratte-rizzano per ampi programmi d’incorag-giamento. Varie nazioni dell’Unione eu-ropea, Israele e Stati Uniti sbloccanoaiuti finanziari in tal senso. Ma è in Cinache si svolgono gli sforzi maggiori. Do-po aver sviluppato partenariati con icostruttori automobilistici, la Cina hamesso in pratica la sua visione in diecicittà del paese elevate al rango di cittàpioniere. Qui, amministrazioni pubbli-che, autobus e taxi utilizzano esclusiva-mente veicoli elettrici. Contemporanea-mente, il governo ha vietato l’uso discooter a benzina in alcune agglomera-zioni. La combinazione di queste inizia-tive ha generato una forte crescita delledue ruote elettriche, che sostituisconopositivamente gli sciami di scooter abenzina super inquinanti che intasava-no le città.Se questi motori sono iniziative lode-

voli, siamo ancora lontani da una situa-zione ideale. Infatti, la produzione cine-se di elettricità proviene per il 90%da centrali a carbone, e la sostituzionetramite una fonte meno dannosa ha bi-sogno ancora di tempo considerevole.Sebbene non sia ancora stata registratauna diminuzione sensibile del CO2. Altroproblema notevole, l’eliminazione delpiombo contenuto nelle batterie usate.Poiché il riciclaggio è quasi inesistente,il piombo sparso ai quattro venti conta-mina la popolazione e crea un problemadi salute pubblica. Resta il fatto che gliesperti sono concordi nell’applaudire lasvolta cinese, che manifesta, a prescin-dere da tutto, una presa di coscienzaambientale.Attraverso questo grande balzo in

avanti verso la mobilità elettrica, la Ci-namira anche a ridurre la sua dipenden-za dal petrolio e a fornire un vantaggioqualificante alla sua industria automo-bilistica nei confronti della concorrenzastraniera. Perché la battaglia per la con-quista del maggiore mercato dell’autopromette di essere senza esclusionedi colpi. Con 15 milioni di autovetturevendute nel 2010, il paese solletica gliappetiti. Secondo l’associazione deicostruttori automobilistici cinesi, l’anno2011 dovrebbe vedere le vendite lievi-tare del 15%, un aumento che si faràsentire particolarmente nelle città dimedie dimensioni. jop

«La concorrenzaspinge la competizione»»Dove si approvvigiona di energia l’autoelettrica?Jörg Beckmann: Dipende naturalmentedall’utilizzatore finale, che può decideredove comprare l’energia. È ipotizzabile unnormalissimo abbonamento della correnteelettrica. Si può anche far riferimento alleenergie rinnovabili o si può produrre a ca-sa. Considerazioni del genere le hanno giàfatte alcuni costruttori d’auto, pensando aun impianto solare sul tetto del garage.

A che punto è oggi la Svizzera con questotipo di alimentazione e con le stazionidi ricarica?La Svizzera dispone di una rete relativa-mente ben sviluppata di stazioni di ricari-ca, ad esempio quelle «Park&Charge». In to-tale ci sono circa 700 colonnine di ricaricanei punti nevralgici delle città, una tenden-za in forte rialzo. In confronto ai grandipaesi è una cifra enorme. Importante èl’utente dell’auto elettrica, che ricarica peril 90% delle volte a casa. Con le stazioni diricarica eliminiamo, tuttavia, l’angosciadel raggio d’autonomia: posso così contaresul fatto che da qualche parte trovo unastazione di ricarica. Il conducente di veicolielettrici deve solo sapere dove stanno quel-

le stazioni; intanto ci sono già dei mezzid’aiuto in macchina: una mappa digitale in-dica quanto dura ancora la batteria o dovesi trova la prossima stazione di ricarica.

Cosa succede se un ginevrino vuole rifornirsidi corrente sul suolo pubblico di San Gallo?Funziona con il sistema «Park&Charge».Pago 50 franchi all’anno e ricevo una chiaveper le colonnine di ricarica. Grazie a degli«Electric Mobility Operators» posso rifor-nirmi di corrente sangallese e poi riceverela fattura a Ginevra. Renault-Nissan mettesul mercato i suoi veicoli con la «MobilityHouse», che si occupa di questo conteggio,chiamato roaming, con i distributori dienergia.

Non esiste il pericolo che alla fine ci sianotroppi protagonisti?Questa è una cosa buona, perché non ci so-no monopolisti che vendono l’auto elettricao la corrente. Abbiamo 800 fornitori dienergia e operatori del settore; grazie a ciòesiste una concorrenza che incoraggia lacompetizione, facendo scendere i prezzi.

Come si orienta il consumatore?Importanti sono le informazioni sul consu-mo, che sicuramente saranno diffuse dalTCS. Ma anche il Forum sull’elettromobili-tà diffonderà informazioni ai consumatorifinali, importanti al momento dell’acquistodi un’auto elettrica, tramite il sito Internetwww.forum-mobilita-elettrica.ch.«

Intervista: Heinz W.Müller

Jörg Beckmann, direttore dell’Accademia della mobilità, è ottimista sull’elettromobilità.

MathiasWyssenba

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«L’utilizzatore di unaauto elettrica ricaricaper il 90% a casa»

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10 febbraio 2011 | touring 3 | società e mobilità 15

cità sulle strade elvetiche è inevitabile.L’infrastruttura stradale è stata costruitanegli anni Sessanta e non corrisponde piùalle esigenze odierne». L’obiettivo del con-cetto territoriale è stato puntato innanzi-tutto sui trasporti pubblici: «Con ciò sirischia l’ulteriore sviluppo di una politicadi sovvenzioni e investimenti, che andràuna volta di più a vantaggio dei trasportipubblici e a scapito della strada e dei suoiutenti».‹ Nadia Rambaldi

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Una pianificazione che solleva timoriIn Svizzera la terra è una risorsa scarsa.Per indirizzare meglio lo sviluppo territo-riale, i rappresentanti di Confederazione,Cantoni, Città e Comuni hanno elaboratouna visione comune.

› L’alta qualità della vita, la diversità e labellezza dei paesaggi della Svizzera vannomantenuti, ha sottolineato la consiglierafederale Doris Leuthard durante la recenteconferenza stampa sul Progetto territorialeSvizzera. Questo comprende strategie perevitare uno sviluppo incontrollato degliinsediamenti e del traffico. Il TCS ritiene inlinea di massima positivo tale coordina-mento nazionale e internazionale. Tuttavia,è preoccupante che in questo piano laConfederazione voglia assumere un ruologuida. Secondo la Costituzione federale,infatti, la pianificazione territoriale è dipertinenza cantonale. Il concetto territoria-le propone strategie a livello nazionale. Losviluppo di insediamenti deve essere indi-rizzato in modo coerente verso zone già edi-ficate. Secondo il progetto, le città, i centri

In futuro la terra non edificata dovrà esseregestita con maggiore accuratezza.

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rurali e i nuclei urbani devono includerespazi liberi, inoltre insediamenti e reti ditrasporto saranno collegati meglio tra loro.Ciò significa che, prima di costruire nuovevie di transito, va ottimizzata l’infrastrut-tura di trasporto esistente.

Dov’è la strada? | Questa occupazioneottimale solleva qualche preoccupazione inGérard Métrailler, responsabile di Politicaed Economia del TCS: «Un aumento di capa-

Spazio Svizzera

Questione centrale del Progetto territo-riale Svizzera è la promozione di con-cetti e pianificazioni di spazi d’azioneinterregionali, dunque anche negli Staticonfinanti. La terra non edificata vagestita con maggiore cura, evitandoulteriori insediamenti urbani in apertacampagna. A tale scopo, il progetto pro-pone di comprimere gli insediamentiverso l’interno. nr

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Vacanze in Italia

Terme e benessere

Adriatico

Vacanze in Italia

Salvate delle vite! Donate il vostro sangue.

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10 febbraio 2011 | touring 3 | società e mobilità 17

›Nella circolazione stradale sono partico-larmente pericolosi i sedativi e i sonniferi,sostiene il dottor Rolf Seeger dell’Istituto diMedicina Legale dell’Università di Zurigo.Purtroppo non di rado tali farmaci sonocausa d’incidenti, afferma il medico legale:«Spesso le persone che soffrono d’insonniacronica prendono sonniferi e poco dopoaverli ingeriti si sentono ancora attive esveglie e fanno un salto alla pompa di ben-zina o alla stazione ferroviaria». È moltorischioso: «Anche quando il conducente sisente ancora in forma, il farmaco continuaad agire in maniera sempre più intensa». Inquesto modo si può essere coinvolti facil-mente in un incidente: «Il conducente pren-de male una curva o nel buio non vede unciclista in una rotonda». Un sonnifero fa ef-fetto anche otto ore dopo averlo assunto:«Chi prende il farmaco alle due di mattina,non può andare al lavoro in auto alle sette».

L’alcol intensifica l’effetto | Karl Küen-zi, membro della direzione di pharmaSuis-se (Società svizzera dei farmacisti), rendeattenti sul fatto che sono problematici so-prattutto i medicamenti che agiscono sulsistema nervoso centrale: «A questa catego-ria appartengono praticamente tutte le pa-stiglie contro sbalzi di umore, depressione,epilessia e spesso anche contro i dolori».Una miscela devastante viene prodottaquando si beve alcol e allo stesso tempo siprendono pillole, spiegano Küenzi e Seeger.In questo caso, si deve assolutamente «la-sciar perdere il volante». Prendiamo il casoin cui: si è trascorsa una notte a tossire, ilnaso continua a colare e il mal di testa è in-sopportabile. Prima di andare al lavoro in

auto «si manda giù qualcosa», lo fanno cer-tamente molte persone quando sono raf-freddate. Seeger non si stanca di ricordareche: «Chi guida un’auto deve essere in for-ma». Lo stato di salute ha sempre la priorità.Tentare di rimettersi a posto con i farmaciper essere in grado di guidare è sbagliato.Molto pericolosi sono i rimedi contro la tos-se che contengono una sostanza lenitiva co-me la codeina.

Una questione di reazione | Il medicoricorda in particolare che gli antidolorificiparticolarmente potenti mettono il cervelloin uno stato di confusione. Chi ad esempiodeve prendere medicamenti per casi gravidi reumatismi, non dovrebbe guidare, so-prattutto non all’inizio della terapia. Piùtardi, quando il corpo non mostra più effet-ti collaterali, il paziente può di nuovo gui-dare l’auto, ma solo dopo aver consultato ilmedico. Nonostante ciò non si deve dimen-ticare, «che, dopo l’assunzione di forti anti-

dolorifici, la capacità di reazione è sempreridotta, anche se subentra l’abitudine». Losi vede in situazioni, in cui reagire veloce-mente può fare la differenza tra la vita e lamorte: «Un bimbo corre davanti all’auto onon viene rispettata una precedenza».

Nel dubbio, non guidare | Chi causa unincidente con lesione personale in seguitoall’influsso di farmaci, può essere punito.A riguardo il dottor Seeger: «È possibileche un giudice istruttore faccia redigereun rapporto su un eventuale influssodi medicamenti». Seeger ha costatato chespesso i conducenti non ammettono di es-sersi addormentati dopo aver preso un cal-mante o un sonnifero. Il medico legale con-clude che: «Ci si deve sempre chiedere se ilmedicamento ha effetti collaterali e se ci sipuò accorgere in tempo. In caso di dubbiovale sempre la regola: non guidare». Un col-loquio con il medico è imprescindibile.‹

Kurt Venner

Un pericolo le pillole al volanteI medicamenti sono all’origine di meno dell’uno percento di tutti gli incidenti gravio mortali nel traffico stradale. Ma questo non è un motivo per abbassare la guardia.

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Mal di testa:un possibile casoUn automobilista è invitato da amici unsabato sera, ha però un forte mal di te-sta. Ingerisce così un analgesico e partesubito dopo, nonostante che il dolorenon sia ancora sparito. Il dottor RolfSeeger non vieta la pastiglia, «ma si do-vrebbe aspettare che faccia effetto esolo dopo che il dolore è scomparso ci sipuò mettere al volante». Nel caso si ma-nifestino effetti collaterali come capogi-ro, tremore e nausea, non è consigliabi-le guidare. Spesso ci si dimentica che prendere medicamenti può pregiudicare la capacità di guidare.

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›Più di un automobilista che abbia acqui-stato un modello di ultima generazione, hagià fatto quest’amara costatazione: la suafiammante vettura dalle forme slanciatetrasforma le operazioni di parcheggio inuna vera impresa. È finita l’epoca delle car-rozzerie ispirate alle scatole delle scarpe edelle spigolature nette che permettevano diindividuarne perfettamente i contorni. Leauto moderne si caratterizzano da fiancateche salgono posteriormente, superfici ve-trate più ridotte e cofani sfuggenti. Oltre afattori estetici, questa tendenza è il fruttodegli imperativi in fatto di sicurezza strut-turale emersi dai crash-test. I musi sonoinfatti concepiti per ridurre l’impatto con ipedoni, ma devono anche avere forme aero-dinamiche al fine di ridurre la resistenzaall’aria, quindi ridurre i consumi.

Misure oggettive | Di fronte a questonuovo dilemma, il TCS introduce a partireda questa edizione il fattore «visibilità» neisuoi test. L’automobilista disporrà così diun metro di paragone tra i diversi modelli.La nota assegnata include, in particolare,dei test di parcheggio (vedi a lato). Basan-dosi su un paletto che simula il paraurtidi un’automobile parcheggiata, il tecnico

misura la distanza a partire dalla quale ilconducente non ha più alcuna visibilità an-teriore. Nel caso del posteggio in retromar-cia, il paletto simula un bambino che gioca.Il primo veicolo valutato è la Seat Alhambra(cfr. test), che offre una visibilità abbastan-za buona, ma è penalizzata dal largo mon-tante anteriore e dal suo finestrino. Inoltreil muso va piuttosto immaginato, poiché èdifficile da scorgere. Ragione per la qualel’Alhambra deve accontentarsi di 3 stelle su5. Affaire à suivre...‹ MOH

Voti alla visibilitànei test auto del TCSSebbene dotate di assistenti di guida, le auto peccanospesso di visibilità circolare. Un fattore di sicurezza che«Touring» ha deciso d’includere nelle valutazioni dei test.

I montanti anteriori larghi impediscono la visibilità, soprattutto se affiancati da un finestrino.

La nota in dettaglio

Lavalutazionedella visibilità nei test delTCS considera i seguenti criteri: par-cheggio in avanti (25%della nota globa-le), parcheggio in retromarcia (30%), vi-sibilità anteriore (10%), visibilità poste-riore (10%), assistenti alla guida di serie(10%) e valutazione soggettiva dell’au-tore del test (15%). Tale fattore riguar-da in particolare gli ostacoli fastidiosi(montanti della carrozzeria), superficiedei vetri, grandezza dei retrovisori eoggetti d’ostacolo alla visibilità (scher-mo Gps, retrovisore interno ecc.). MOH

Questione d’autonomiaGolf blue-e-motion Volkswagen stima chele vetture elettriche non siano ancora matu-re. Secondo il responsabile della ricerca delgruppo, Jürgen Leohold, gli accessori quali ilriscaldamento e la climatizzazione, possonocausare un dimezzamento dell’autonomia incasi estremi. Perciò VW non presenterà lasua Golf blue-e-motion (foto) prima della finedel 2013e spera, entro allora, di aumentarneampiamente l’attuale autonomia di 150 km.

Amag punta sullastabilità dei prezziNon contento di superare la crisi, ilprincipale importatore ha realizza-to il suo obiettivo storico: vendereun’auto su quattro in Svizzera. Con72900 unità, Amag si è infatti aggiu-dicata una quota di mercato del24,8% (+0,6) nel 2010. Il record nonfrenerà lo slancio del CEO MortenHannesbo, che intende proseguirela strategia d’investimento a lungotermine, pietra angolare di questogrande successo. Amag continua in-fatti ad estendersi nonostante la re-cessione e a maggio aprirà AutoweltZürich, il più gran garage del Paese(7500 m2). In quanto alla problema-tica dell’euro, Hannesbo si rifiuta dientrare in una spirale di riduzionedei prezzi. Egli ritiene che, come peruna casa, il cliente abbia tutto l’in-teresse alla stabilità. È la condizioneper un valore di rivendita elevato.Come finora, la debolezza dell’eurosarà contrastata da Amag offrendopacchetti di equipaggiamenti gra-tuiti. Anche se Hannesbo ammetteche la soglia critica si situa al 5% aparità di dotazione. MOH

Comiche a ZermattNiente auto, nemmeno elettriche Apprez-zata dai turisti per il suo ambiente esente daauto, Zermatt non deroga mai ai suoi princi-pi. Ne ha fatto le spese un prototipo Golf elet-trico che non produce il minimo grammo diCO2. Per percorrere il chilometro che separal’entrata del villaggio dall’albergo doveAmagorganizzava un seminario, la Golf super eco-logica ha dovuto essere caricata su un rimor-chio, trainato da un veicolo... elettrico.

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10 febbraio 2011 | touring 3 | test e tecnica 19

Il bicilindrico della Cinquecento potrà ancheessere accoppiato ad un motore elettrico.

Cinquecentoa 2 cilindri dopatiProva della Fiat 500 TwinAir L’erededella mitica Cinquecento veleggia lette-ralmente nel terzo millennio. Non con-tenta di continuare la tradizione di vir-tuosismo stilistico della sua antenata,eccola interpretare con brio lo spartitodel motore bicilindrico, concetto in sèassai vetusto. Con la sua rombante sin-fonia, questo piccolo propulsore da 0,9litri ci fa ripiombare negli anni Sessanta,offrendoci però riprese notevoli, scono-sciute a quei tempi. Il fatto è che questogermoglio puro del downsizing è soste-nuto da un turbo a partire dai più bassiregimi. Tonicità debordante e diverti-mento assicurato, senza tuttavia chel’estroverso bicilindrico produca sonori-tà o vibrazioni eccessive.

Fin qui i lati positivi. Se le emissioni diCO2 indicate sono di 95 g/km, i consumipromessi di 4,1 l/100 km sono inveceillusori. Si farà quindi ammenda utiliz-zando la modalità ECO che limita la cop-pia del motore a 100 Nm e incita a unaguida tranquilla. È meno divertente, mafrena gli ardori. MOH

Positivo: icona stilistica, bicilindricorombante e scintillante, riprese note-voli, scarse emissioni di CO2, compor-tamento stradale equilibrato, sistemastart-stop Negativo: consumi nonspettacolari, prezzo elevato, meccani-smo di ritorno dei sedili anteriori opzio-nale, poggiatesta rigidi.

Tecnica: cittadina; 4 posti; lunghezza:3,54 m; bagagliaio: 185 l; 2 cilindri turbo0,9 l, 85 CV, 145 Nm a 2000/min; cambio a5 marce; da 0 a 100 km/h in 11 s Consumoin prova: 6,8 l/100 km, autonomia di514 km Prezzo: 24500 fr. (TwinAir Sport).

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›Questa station destinata a far chilometri,punta sulla classe e sostituisce il muso afauci spalancate della progenitrice 407 conuna calandra più gradevole, sottolineata dagriglia cromata. La linea armoniosa e bentornita della familiare – 75% delle venditesvizzere – è evocatrice di un’innegabilevolontà di raffinatezza. La 508 infatti sipropone come rivale dell’inamovibile VWPassat e vuole entrare nelle top 3 europee,nutrendo anche forti ambizioni in Cina.

Più spaziosa | L’abitacolo emana classi-cismo seducente, incarnato da un quadro dibordo dalle linee semplici con un’alternan-za indovinata di materiali di qualità. Laconsolle centrale sovraccarica della 407 ce-de il passo a strumentazioni per il comfort,come sull’alta gamma «made in Germany».Una funzionalità che va di pari passo conun’abitabilità finalmente degna di una fa-miliare. Il passo allungato di 9 cm va a be-neficio dei passeggeri posteriori. Lo spazioper le ginocchia non raggiunge il livello del-le migliori della classe, ma diventa ampia-mente dignitoso.

Simile la costatazione per il bagagliaio,che aumenta di un centinaio di litri e si di-stingue per la sua forma rettangolare e, an-che in questo caso, per le finiture di valore.

Una coppia dallook molto chic

In un attimo è possibile ribaltare il divanoazionando due comandi alloggiati nellepareti, liberando così un’ampia superficiedi carico pressoché piana.

La 508 avvia pure un primo tentativo didimagrimento: benché di dimensioni accre-sciute, pesa 35 kg in meno della 407. Analo-ga «dieta» in fatto di consumi: il V6 HDiè sostituito da un 4 cilindri 2,2 litri congrande coppia (450 Nm) che promette 5,7 l/100 km, con cambio automatico. Ma lapalma spetta alla versione e-HDi (112 CV)con sistema stop/start che produce 115 gdi CO2/km, in attesa dei 99 g del futuromodello ibrido da 200 CV. Ciò detto, la 508rivela una bella dose di dinamismo e offrea scelta una sospensione anteriore a doppiotriangolo oppure convenzionale. La prima èmolto stabile, la seconda è più vivace. Maquesta familiare ben equilibrata proponeanche un livello elevato di insonorizzazionee diversi affinamenti. A partire dalla clima-tizzazione a quattro zone o al sistema per lariduzione dei colpi di frusta.‹ MOH

Tecnica: berlina/break; lunghezza: 4,79/4,81 m;bagagliaio: 515/560 l Motori: benzina 120/156 CV,diesel da 112 a 204 CV, ibrida a trazione integrale200 CV dal 2012 Prezzi: da 34500 fr. (1.6 VTi) a53300 fr. (2.2 HDi aut.), break +2000 fr.; disponibiledal 10 marzo.

Berlina o station wagon, la Peugeot 508 presenta linee che uniscono classicismo e dinamismo.

Lanciata in parallelo in versione berlina e station wagon,la Peugeot 508 cresce sia in abitabilità sia nella qualitàpercepita. Le linee ripulite fanno rima con dinamismo.

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Il cambio DSG offre un piacere senza pari.

continua a pagina 23

+–Più o meno

Eccellente ammiraglia (comfort di viag-gio, insonorizzazione), ampio abitaco-lo, bagagliaio gigantesco, porte elet-triche pratiche, comportamento equili-brato, buona sintonia tra motore diesele cambio DSG, consumi e autonomia.

Dimensioni (larghezza) e diametro disterzata elevati, cattiva visibilità late-rale anteriore, prezzo opzionale delleporte e del portellone elettrici, tenutalombare dei sedili sportivi, soltantodue anni di garanzia.

› Il gruppo Volkswagen ha atteso 15 anniper rinnovare le sue grandi monovolume,un’attesa che ben illustra il disamore perqueste vetture un tempo adulate dalle fami-glie. Visto il tempo trascorso, non meravi-glia perciò che le misure del duo VW Sha-ran-Seat Alhambra siano esplose. Più dellalunghezza di 4,85 m (+22 cm), è l’aumentodella larghezza che colpisce (+9 cm). Un’in-flazione rivelatrice della mutazione avve-nuta nel settore dell’automobile. Cionono-stante la Seat Alhambra ha una silhouetteaffusolata, non priva di eleganza. Un effet-to stilistico dovuto in particolare alla ridu-zione dell’altezza (–3 cm), per evitare chequesta monovolume sembrasse un furgon-cino familiare. Identica alla VW Sharan sulpiano tecnico, la Seat Alhambra si distin-gue per il suo design e l’equipaggiamento.Un po’ meno raffinato tecnologicamenterispetto alla cugina germanica, compensacon il prezzo di partenza decisamente infe-riore (–4400 fr.).

Abitabilità XXL | Se l’abitacolo non tra-smette le sensazioni da alta gamma dellaSharan, l’Alhambra è tuttavia molto acco-gliente. Plastiche di qualità e inserti laccaticreano un ambiente sobrio, impregnato disportività, nello spirito Seat. Quello checolpisce subito, però, è lo spazio a profusio-ne di cui godono gli occupanti, senza tra-scurare il fatto che l’accesso ai posti dietroè molto agevole grazie alle portiere scorre-voli. Molto comode soprattutto col sistemad’apertura elettrico. Comodità che si paga:1340 fr. (incluso il portellone elettrico). Sul-la versione a 5 posti del test, i passeggeriposteriori sono viziati: oltre all’importantespazio per le gambe, siedono su 3 sediliindividuali ben dimensionati, regolabililongitudinalmente oltre che a livello dischienale. L’Alhambra è un vero lusso. Evi-dentemente esiste anche una versione 7 po-sti, con un costo supplementare di 2140 fr.(compresa la climatizzazione a tre zone).

Coerentemente, il bagagliaio è enorme. Sene apprezza la forma rettangolare e la mo-dularità molto elaborata. Una sola manipo-lazione basta per ripiegare a portafogli i se-dili posteriori e liberare uno spazio di 2430litri, degno di un veicolo utilitario. Inoltrelo schienale del passeggero davanti s’ab-bassa per accogliere oggetti molto lunghi.Sulla versione 5 posti, l’assenza della terzafila di sedili crea un notevole dislivello.Niente di insormontabile, tuttavia. Degnadi nota peraltro la presenza di numerosivani portaoggetti.

Divoratrice di chilometri | Questa nuo-va versione dell’Alhambra è destinata apercorrere lunghe distanze. Appena intac-cato dal telaio sportivo opzionale, il com-fort è apprezzabile nei tragitti interurbanie autostradali. Soprattutto perché l’insono-rizzazione è efficace ed il motore dieseldiscreto. Ancora più sorprendente, questamonovolume sa far dimenticare il suo pesoche sfiora le due tonnellate. Ben equilibra-ta, affronta le curve con poco rollio e dando

L’Alhambra e ilgiardino segretoCopia quasi conforme della VW Sharan, la Seat Alhambratrasforma le grandi monovolume in ammiraglie per lunghiviaggi. Test della 2.0 TDI Style con cambio DSG.

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Longilinea e ben disegnata, la Seat Alhambra è una grande monovolume che gestisce abilmente le sue grandi dimensioni.

Nuove e pratiche portiere scorrevoli per l’Alhambra.

tabellacomparativa

Seat Alhambra Ford Galaxy Peugeot 807 Renault Grand2.0 TDI CR 2.0 TDCi 2.0 HDi Espace dCi 150Style DSG 6 Carving PShift Family aut. Dynamique aut.

Prezzo (fr.) 50300.– 52500.– 53950.– 52300.–Cilindrata (cc) 1998 1997 1997 1995Potenza (kW/CV) 103/140 103/140 120/163 110/150Coppia massima (Nm/min) 320/1750 320/1750 340/2000 340/2000Consumo (l/100 km) 6,2 A2 6,01 A2 7,21 C2 7,21 C2

Rumore int. 120 km/h (dBA) 68 — — —Costi al chilometro (fr./km)3 –.89 –.96 –.93 –.95Costi di manutenzione4 11113 11333 11111 11113

Test «Touring» 3/2011 — — —

1 dati secondo l’importatore 2 efficienza energetica secondo l’importatore 3 costi di manutenzione per km(15000 km/anno) 4 su 180000 km (15000 km/anno)

Page 22: Touring 03 / 2011 italiano

Dati tecnici:• boiler in acciaio inox, capacità del

serbatoio 1,5 litri• autonomia con serbatoio pieno: ca. 50 minuti• pressione del vapore: 3 bar, potenza massima

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10 febbraio 2011 | touring 3 | test e tecnica 23

l’impressione di una relativa agilità. Rassi-curante e stabile, tanto più che la frenata,dosabile e potente, è assolutamente di pri-m’ordine. Un quadro meno brillante in fasedi manovra, dove questa monovolume devegestire una larghezza e un raggio di sterza-ta importanti.

Una prima assoluta: il test del TCS inte-gra una valutazione della visibilità circola-re (v. pagina 18), un ambito che molto spes-so nuoce alla manovrabilità delle vetturemoderne. Primo veicolo ad essere giudicatoin questa materia, la Seat Alhambra ricevetre stelle su una scala di cinque. Corretta,la visibilità è penalizzata dal finestrinointegrato sul montante anteriore e dal mu-so non visibile. L’assistente di parcheggio(920 fr.) non è quindi un lusso. Da segnalare

che questa opzione è dotata di un disposi-tivo che regola automaticamente l’inseri-mento dei fari abbaglianti che funzionaperfettamente.

Spinta da un motore diesel che sviluppasoltanto 140 CV, questa monovolume sor-prende anche per il suo dinamismo. L’Al-hambra raggiunge infatti rapidamente illimite di velocità consentito, anche se inne-gabilmente perde un po’ di convinzione insalita oppure a pieno carico. Molto docile,questo motore lavora in perfetta armoniacon il cambio a doppia frizione. Infine, que-sta grande automobile deluderà i nostalgicidel CO2, dato che consuma ormai soltanto7 l/100 km.

La Seat Alhambra reinterpreta con uncerto brio il segmento delle monovolume,proponendo un rapporto qualità/prezzomolto mirato.‹ Marc-Olivier Herren

continua da pagina 20

Seat Alhambra 2.0 TDI DSG Style in dettaglioABITACOLO 11112 Finitura curata, materialidi buona qualità e tocco sportivo: l’abitacolo con-vince. Le porte laterali scorrevoli facilitano dimolto l’accesso. Tanto spazio per i tre occupantiposteriori che siedono su sedili facilmente ripie-gabili. Il vasto bagagliaio diventa allora enorme.

COMFORT 11112 Eccellente auto per lunghitragitti, questa monovolume beneficia di un te-laio progressivo, di una buona insonorizzazionee di sedili sportivi (opzionali) confortevoli. Sediliindividuali di uguali dimensioni dietro, scorrevolisulla lunghezza e con schienale regolabile.

EQUIPAGGIAMENTO 11112 Priva di fronzoli(climatizzatore semiautomatico, tempomat, si-stema start-stop) la versione Style è ben dotata.

L’opzione porte elettriche è cara. Ergonomia deicomandi ben studiata.

PRESTAZIONI 11123 Il diesel 2 l da 140 CVimprime il giusto dinamismo a quest’auto chesfiora le 2 tonnellate. Buona la calibratura con ilcambio DSG che permette innesti di marcia rapi-di e morbidi. Consumi modesti rispetto al peso.

COMPORTAMENTO 11113 Malgrado dimen-sioni e peso, questa grande monovolume è rela-tivamente agile, poco sensibile al rollio e disponedi una guida precisa. Eccellente frenata.

SICUREZZA 11111 Equipaggiamento com-pleto. Visibilità laterale anteriore mediocre e co-fano non visibile. Sensori di parcheggio racco-mandati.

Il finestrino sul montante anteriore riduce la visibilità laterale. Il vano bagagli enorme, benconfigurato e accessibile della versione 5 posti. Equilibrata, l’Alhambra è anche molto larga.

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Scheda tecnica

VEICOLO PROVATOSeat Alhambra 2.0 TDI DSG Style; 5 porte,5 posti; 50300 fr. (auto test: 58120 fr.)Gamma: dalla 1.4 TSI, 150 CV (40800 fr.)alla 2.0 TDI DSG, 170 CV, (50950 fr.)Opzioni: vernice metallizzata (710 fr.),porte scorrevoli elettriche (1340 fr.), pack7 posti (2140 fr.), assistente di parcheggio(da 640 fr.)Garanzia: 2 anni di fabbrica, assistenzaillimitata; garanzia antiruggine: 12 anni(senza condizioni)Importatore: Amag, Aarauerstrasse 20,5116 Schinznach-Bad, www.seat.ch

DATI TECNICIMotore: 4 cilindri turbodiesel FAP, 140 CV;trazione avanti, cambio a doppia frizione a6 rapportiPeso: 1925 kg (auto test), totale ammissibile2370 kg, carico rimorchiabile 2200 kg

Check-up TCSDINAMICA DI COMPORTAMENTOPrestazioni (0–100 km/h): 11,7 sElasticità:60–100 km/h (in 4a) 7,1 s80–120 km/h (in 4a) 9,6 sDiametro di sterzata: 12,3 mInsonorizzazione:60 km/h: 58 dBA 11113

120 km/h: 68 dBA 11111

SICUREZZAFrenata (100–0 km/h): 37,1 m 11111

Visibilità circolare 11133

Equipaggiamento 11111

COSTI DEI SERVIZImanutenzione (km/mese) ore mano d’opera (fr.)

30000/24 0,9 131.–Manutenzione per 180000 km:15000 km/anno 13,9 4382.–

COSTI D’ESERCIZIOkm/anno ct./km fr./mese

fissi variabili

15000 89 735.– 379.–30000 60 735.– 758.–Tariffa oraria per il calcolo TCS: 145 fr. (UFS), agenzieSeat da 95 a 190 franchi

CONSUMO AL BANCO DI PROVA(ciclo UE 80/1268)

urbano extra urbano misto

TCS 7,6 5,4 6,2fabbrica 6,9 5,0 5,7Emissioni di CO2: 162 g/kmMedia svizzera di CO2: 167 g/kmetichettaEnergia (A–G): A

CONSUMO DEL TEST 11113

6,9 l/100 km autonomia 1014 km

serbatoio: 70 litri

TCS Tecnica ed economia: Robert Emmenegger

larghezzainterna: ant. 151cm, post. 160cmbagagliaio: 809–2430 litri pneumatici: 225/50R17,min. 205/60R16

111cm

174cm

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�91

–113c

m

100cm

� 69–94

cm

passo 292cm� �lungh. 485cm (larg. 190cm)

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24 viaggio dei lettori | touring 3 | 10 febbraio 2011

›Sua maestà Queen Mary 2 (QM2) è ormeg-giata al porto di Southampton, mentre ipasseggeri avanzano impazienti sulla pas-serella sino ad entrare nel ventre della navetransatlantica lunga 345 metri. Nelle ulti-me ore prima del viaggio attraverso l’Atlan-tico sino a New York, nel porto si lavoraa pieno ritmo affinché anche gli ultimi ba-gagli vengano caricati sulla nave. Intanto ipasseggeri occupano, una dopo l’altra, tuttele 1310 cabine e danno una prima occhiataalla nave. Soltanto a piedi ci si può vera-

Attraversare l’Atlantico sulla Queen Mary 2, da Southamptona New York, è un’avventura di primissima categoria. Allaquiete dell’oceano segue il trambusto della Grande Mela.

Con nobile lentezzaverso l’America

Al cinema Illuminations si proiettano film con effetti speciali. Nei ristoranti di bordo ogni giorno 150 cuochi preparano 16000 piatti.

Il momento di maggior emozione dei sei giorni di traversata dell’Atlantico con la Queen Mary 2 è l’arrivo a New York.

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10 febbraio 2011 | touring 3 | viaggio dei lettori 25

lingua straniera, mentre i pigroni si siedo-no in poltrona davanti alle immense vetrateper gustarsi un cocktail in uno dei bar,oppure si può salire all’ottavo piano, dovela biblioteca offre diversi tipi di letture.Nonostante la vasta offerta di attività, conoltre 30 eventi al giorno, rimane tempo perincontri interessanti e discussioni avvin-centi con altri passeggeri.

A tutto questo si aggiunge l’offerta culi-naria. Dei cinque ristoranti a bordo dellaQM2, il più frequentato è il Britannia. Chivuole vivere un’esperienza culinaria so-praffina, prenota un tavolo al ristorante delfamoso cuoco Todd English. Naturalmente,a cena ci si deve vestire in modo adeguato,ma in genere l’atmosfera è piuttosto infor-male. Dopo cena i passeggeri hanno di nuo-vo l’imbarazzo della scelta. Al teatro RoyalCourt ogni sera viene presentato uno spet-tacolo coi fiocchi e chi ama danzare puòdarsi appuntamento nella sala da balloQueen per esibirsi in passi classici o in di-scoteca per dimenarsi sino alle prime lucidell’alba. Chi poi sente un languorino allostomaco, può approfittare del servizio incamera 24 ore su 24. In ogni caso, i sei gior-ni in mare aperto trascorrono troppo velo-cemente. La fine della traversata è annun-ciata dai gabbiani che ricompaiono attornoalla nave e dalla terra ferma che si scorgein lontananza. La QM2 sta già risalendo ilfiume Hudson.

Musei e musical | L’arrivo a New York èuno spettacolo di per sé: il mattino prestola QM2 si avvicina alla Grande Mela, sfiorala Statua della Libertà, Ellis-Island e lo sky-line di Manhattan. Di botto, la quiete e lalentezza finisce e inizia il ronzio dei grovi-gli di strade. L’offerta di cultura, spettacolie negozi è immensa. Soprattutto nel settoreculturale la città più pazza del mondo offredi tutto per tutti. In ogni caso, nel program-ma sono compresi una visita ai numerosimusical, concerti di blues e jazz, i musei co-me il Metropolitan Museum of Art, il MuseoGuggenheim, il Museo d’Arte Moderna o la

portaerei Intrepid. Per potersi fare un’ideadell’ampiezza della città, si consiglia di in-traprendere una gita del porto o di saliresulla cima dell’Empire State Building. E chivuole ritirarsi un attimo, allora al CentralPark trova di certo un angolino di quiete.Nel trambusto di New York non mancanoperò anche ristoranti tranquilli, e per gu-stare i piatti di tutto il mondo uno vicinoall’altro basta andare nel Theater Districtsulla 46ma strada.

La traversata dell’Atlantico a bordo dellaQueen Mary 2 e la visita della metropoli diNew York sono esperienze indimenticabilie incomparabili. La nave è semplicementegrandiosa per il suo stile e per la qualitàdella gastronomia e del vasto programmad’intrattenimento e di cultura. Infine, an-che solo per New York, il viaggio val co-munque la pena in ogni momento.‹

Felix Maurhofermente rendere conto di quanto sia grande elussuosa questa imbarcazione che pesa151400 tonnellate. Di colpo lo scafo comin-cia lentamente a vibrare: è il segnale infal-libile che la nave sta per salpare per il gran-de viaggio attraverso il Canale della Mani-ca, poi fino alle Azzorre e infine tutto dirittoverso New York.

Lentamente il colosso galleggiante simuove sull’acqua e per sei giorni solcheràl’oceano, mentre i passeggeri durante que-sto tempo non vedranno altro che il mare el’orizzonte. Ma niente paura, nessuno correil rischio di annoiarsi.

Divertimento infinito | Già dopo pocheore a bordo ci si rende conto che lo stress èfinito. A tutti risulta subito chiaro dove sitrovano i principali punti di ritrovo, comeil Ristorante Britannia, il Cinema Illumina-tions, la Sala dei Concerti, la discoteca e lapiscina. E non appena ci si è orientati, sipuò veramente godersi l’ampia offerta del-la nave. Ce n’è per tutti i gusti: gli sportivipossono sfogarsi nella palestra fitness osul ponte di coperta, gli amanti della cultu-ra possono andare a vedere un film o adascoltare una conferenza o frequentare ilcorso di acquerello, di computer o di una

Da sapere

Viaggio: richiedere un visto elettronicoESTA su Internet. Abbigliamento: sullanave a cena ci si deve vestire in modoadeguato: per i signori almeno un com-pleto nero con cravatta, per le signorevestito da sera. Vestiti per lo sport e perla piscina. Per scoprire a piedi New Yorkè meglio indossare scarpe comode.Valuta: sulla nave (senza contanti) e aNew York dollari USA. Salute: sullaQueen Mary 2 è garantito un serviziomedico completo. Chi soffre di mal dimare, dovrebbe prendere con sé i far-maci contro la nausea. Acquisti: diversinegozi di souvenir e anche tax free sullanave. A New York è vantaggioso l’acqui-sto di vestiti di marca USA. Pasti: sullanave è tutto incluso. A New York menual ristorante da 25 fr. Per informazionie prenotazioni: www.viaggi-tcs.ch owww.cunard.com Programma: dettaglidel Viaggio dei lettori a pag. 27. fm

Nella Grande Mela non ci si deve perdere la visita di un grattacielo e del Metropolitan Museum of Art.

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Page 26: Touring 03 / 2011 italiano

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1000 km

New York

Southampton

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10 febbraio 2011 | touring 3 | viaggio dei lettori 27

Traversatatransatlantica conla Queen Mary 2

casinò? Godersi uno spettacoloteatrale? Oppure lasciarsi coccolarenei numerosi bar? Purtroppo legiornate trascorrono troppovelocemente!8° giorno, ma, 27.9.11: il mattinopresto arrivo al porto di New York.Sbarco, poi visita della metropoli.Trasferta all’hotel.9° giorno, me, 28.9.11: in mattina-ta escursione al porto. Il pomerig-gio libero.10° giorno, gio, 29.9.11: il mattinovisita del MoMa – Museum ofModern Art. Il pomeriggio visitadell’Empire State Building.11° giorno, ve, 30.9.11: nelpomeriggio trasferta all’aeroportoe rientro in Svizzera.12° giorno, sa, 1.10.11: il mattinoarrivo in Svizzera.

Prezzi per persona, 12 giorni/11 notti da/fino in SvizzeraCat. D4, cabina interna, ponte 6:camera doppia CHF 4590.–*/singola CHF 7000.–*Cat. C4, cabina esterna, ponte 5:camera doppia CHF 4890.–*/singola CHF 7450.–*Cat. C3, cabina esterna, ponte 6:camera doppia CHF 4990.–*/singola CHF 7500.–*Cat. B3, cabina con balcone, ponti4+5: camera doppia CHF 5290.–*/singola CHF 8100.–*Cat. B2, cabina con balcone, ponti5+6: camera doppia CHF 5450.–*/singola CHF 8350.–*Cat. B1, cabina con balcone, ponte6: camera doppia CHF 5590.–*/singola CHF 8600.–*

Attraversare l’Atlantico da Southampton a New Yorke godersi una navigazione con il massimo comfort,un’eccellente gastronomia e un ampio programmad’intrattenimento. A New York vi attendono arte,musica, gastronomia e shopping. Un vero e proprioviaggio per i sensi... Indimenticabile!

PROGRAMMA1° giorno, ma, 20.9.11: il mattinovolo dalla Svizzera a Londra etrasferta in pullman versoSouthampton. Imbarco e partenzanel tardo pomeriggio.2°–7° giorno, me–lu, 21–26.9.11:giorni in mare. Lasciatevi alle spalleil tran-tran quotidiano! Concedeteviil tempo per essere pigri o persfruttare le offerte sulla nave.Non importa se un’interessanteconferenza, un concerto, un corsodi ballo o di computer, un’introdu-zione al gioco di carte del bridgeoppure all’arte dei cocktail: questoe tanto altro vi attende. Di notte,la nave mostra il suo lato migliore:ballare con l’orchestra nella SalaQueen? Tentare la fortuna al

*Vantaggio

per i soci TCS:

a chi prenota entro

il 14 marzo 2011 è concesso

uno sconto di CHF 100.–

Cat. A2, cabina deluxe con balcone,ponte 11: camera doppia CHF5990.–*/singola CHF 9200.–*Cat. A1, cabina deluxe con balcone,ponte 12: camera doppia CHF6090.–*/singola CHF 9500.–*Inoltre: prezzi per 3a e 4a personasu richiesta.

* Vantaggio per i soci TCS:a chi prenota entro il 14 marzo2011 è concesso uno scontodi CHF 100.–

Compresi nel prezzo: � voli Sviz-zera–Londra/New York–Svizzera� trasferte a Londra e New York� 7 pernottamenti a bordo, nellacabina della categoria prenotata� proposte d’intrattenimento abordo � pensione completa a bor-do (dalla cena il giorno 1 sino allacolazione il giorno 8) � servizio +tasse (aeroporto/porto) � 3 per-nottamenti a New York, incl. cola-zione americana � tutte le gite,visite + ingressi del programma� guida TCS da/per la Svizzera +guida a New York in lingua tede-sca/francese

Da notare: per i dettagli sul viaggiodei lettori si veda il programma alsito www.viaggi-tcs.ch/QM2.Il viaggio è stato organizzato erealizzato da KUONI Viaggi SA.Il programma serale a New York èfacoltativo. Organizziamo volentierinoi per voi! Consigliamo il LibrettoETI Mondo.

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� A bordo vasto programma diattività e intrattenimento

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congedo� A New York visita della città, del

porto e museo d’arte moderna� A New York hotel di prima

categoria in posizione centrale� Grande programma d’intratteni-

mento alternativo a New York

Viaggio dal 20 settembreal 1° ottobre 2011

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28 viaggi e tempo libero | touring 3 | 10 febbraio 2011

»Durante un viaggio, la guida è un organiz-zatore, un intrattenitore, uno psicologoe un tuttofare. È proprio così?André Leman: Intrattenitore di sicuro, psico-logo un po’ e organizzatore molto meno, datoche i nostri viaggi sono interamente pro-grammati. Una buona guida deve essere sen-sibile alle esigenze altrui per assecondarle edeve soprattutto voler bene alla gente.

La professione di guida turistica 25 annifa era più facile o più difficile di oggi?Era differente, non più difficile. Il contattocon i partecipanti era più semplice e chiaro,e loro erano meno critici rispetto ad oggi.

Chi viaggia è meglio informato?Sì, naturalmente. Molto più informato e piùpreparato. Nei miei primi viaggi non sape-vo se facevo bene il mio mestiere. Mi limi-tavo ad osservare come andava e imparavosempre qualcosa. Oggi mi rendo conto cheun grande bagaglio di esperienze è indi-spensabile per una guida turistica.

Come inizia il mattino e cosa c’è in cimaalla lista delle priorità?Come prima cosa m’incontro con la guidalocale e controllo se ha organizzato tutto.Dall’acqua sul pullman ai posti al ristoran-te. Poi saluto i partecipanti e dai loro voltiposso capire se sono contenti o se c’è qual-cosa che non va.

Se qualcosa non va, allora è richiestoil suo ruolo di psicologo.Esatto. Dapprima mi rendo conto di cosa sitratta, poi verifico se sono in grado di risol-vere subito il problema o se devo chiederel’intervento di qualcun altro. Il mio obietti-vo è che tutto il gruppo parta per la gitasenza alcuna preoccupazione e che possagodersi appieno la giornata.

Ciò significa anche riuscire a venire incontroil più possibile alle esigenze dei singoli.Assolutamente. Ognuno deve ricevere ciòche desidera. C’è chi vuole solo fotografaree chi vuole solo filmare. E chi ancora vuolerimanere sempre vicino alla guida, in mododa non perdersi neanche una parola di ciòche racconta. Una guida deve dimostrare diavere una buona dose di sensibilità e di im-pegnarsi a soddisfare tutti i desideri.

Quali sono i compiti più fastidiosi?Per me non ci sono compiti ingrati, ma solosituazioni reali. Se qualcosa non va comeprogrammato, mi assumo la responsabilitàe mi impegno affinché tutto fili liscio. Neimiei viaggi sono già capitati dei disguidi.

Per fortuna sono finiti bene, senza doverstravolgere il programma. In Giappone unavolta capitò che la guida locale dovetteaccompagnare un partecipante malato inospedale e così proseguiì l’escursione dasolo. Fa parte dei rischi del mestiere.

25 anni fa nessuno viaggiava con un telefo-nino, oggi invece ce l’hanno quasi tutti. È uncambiamento che influisce sul suo lavoro?È incredibile quanto possa essere d’aiutoun telefonino. Ad esempio: un pullman nonpuò sempre aspettare direttamente davantia un museo o un ristorante. La guida localeallora indica al conducente di pullmanesattamente il posto dove deve sostare. Aitempi, invece, in caso di ritardo anche io

dovevo fare pressione, in modo da arrivarepuntuale al ristorante per il pranzo. Adessomi basta chiamare per avvisarli.

Preferisce guidare un viaggio per l’ennesimavolta o le piace scoprire sempre nuove mete?Mi piacciono entrambe le cose. Ogni annoaccompagno quattro o cinque viaggi delclub e scelgo un mix. A gennaio ho intrapre-so per la settima volta un viaggio attraver-so il Vietnam, dove ormai ho fatto amiciziacon la guida locale, creando un’armonia tradi noi che ha un effetto benefico anche sututto il gruppo. Allo stesso modo, mi piacescoprire nuove destinazioni, e non solo peril paesaggio, ma anche e soprattutto per lepersone e la storia del paese. A questo pro-posito ricordo volentieri i viaggi nei PaesiBaltici o in Bulgaria e Albania. Ero ancheun po’ scettico, cercavo di capire il funzio-namento e il probabile sviluppo futuro diquesti paesi.

Ogni guida ha il suo paese preferito?Sì, naturalmente. Ci sono semplicementepaesi in cui mi sento più a mio agio, in cui

L’esperienza e il telefonino sono gli strumenti di lavoroindispensabili di una guida turistica, afferma AndréLeman. L’ex direttore di Viaggi TCS oggi accompagnai soci in indimenticabili peripli attorno al mondo.

«Il telefoninoè un toccasanaper una guidaturistica»

«Faccio la guidaper passione»

André Leman nelle vesti di guida turistica è sempre impegnato nel far star bene il «suo» gruppo.

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10 febbraio 2011 | touring 3 | viaggi e tempo libero 29

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mente si sentono meglio se conoscono laguida già da altri viaggi.

Esistono Paesi che non ha ancora visitato?Eh sì, molti. Ad esempio il Bhutan nell’Hi-malaya, il Perù e la Bolivia in Sudamerica ola Polonia. L’obiettivo non è però viaggiareassolutamente in questo o quel paese. Secapita, okay, altrimenti non fa nulla.

Qual è stata la situazione più difficile cheha dovuto affrontare in tutti i suoi 54 viaggidi gruppo?Durante una crociera da Valparaiso in Cilea Buenos Aires in Argentina. L’itinerariodella crociera di norma circumnaviga CapoHorn ed era descritto così anche nei nostriprospetti, ma solo perché la compagnia dinavigazione aveva copiato il programma

dall’anno precedente. Ma proprio la nostracrociera era l’unica che quella volta nonpassava attorno al punto più meridionaledel continente americano. Per questo moti-vo siamo rimasti una notte in più a BuenosAires. Già al secondo giorno di viaggio, ipartecipanti sono venuti a sapere che nonavrebbero circumnavigato Capo Horn e na-turalmente si sono arrabbiati. È stato unnostro errore, veramente vergognoso.

Il settore dei viaggi è nel complesso increscita. In quale direzione si muovono gliodierni «giramondo»?I viaggi accompagnati, come quelli delnostro Travelclub in Romandia o Wunder-welt nella Svizzera tedesca, ci saranno sem-pre. Semplicemente perché ci sarà sempregente che ad una determinata età sentirà ilbisogno di viaggiare in un gruppo guidatoche offre il servizio completo.

Al giorno d’oggi Internet recita un ruoloimportante nella scelta di una vacanza?È chiaramente così e anche il giro d’affaridi Internet sarà sempre in crescita. Ci sonomolti giovani che vogliono informarsi, pre-notare e viaggiare anche da soli. Spesso èanche una questione di portafogli. Con l’au-mentare dell’età, poi la situazione cambia.Ed è proprio per questo segmento di consu-matori che lavoro presso Viaggi TCS. Farela guida è un hobby, una passione della miavita. Mi piace dare alla gente e in cambio ri-cevo molto. Uno scambio di cui tutti noi neabbiamo bisogno.«

Intervista: Christian Bützberger«Una guida deve mostrare di avere sesto senso per capire desideri e bisogni dei viaggiatori».

«Una volta chiviaggiava era menocritico di adesso»

la gente è più gentile e più ospitale rispettoad altri. Il mio prediletto è Myanmar, l’exBirmania. La gente lì è fantastica, tanto piùse si pensa in che condizioni vivono.

Dal 1960 al 1974 ha lavorato per Lufthansae dal 1974 per Viaggi TCS, gli ultimi annicome direttore. Da pensionato ha già fatto laguida in 54 viaggi per i soci del club. A voltele capita d’incontrare le stesse persone?Sì, ed è bello. In ogni viaggio ci sono dei par-tecipanti che sono già stati con me. E cosìci si conosce, si chiede come va, cosa fa il

figlio, e se vive ancora negli Stati Uniti. Nel-l’ultimo viaggio in Giappone su 16 parteci-panti, solo due erano per la prima volta conme in viaggio. E anche in questo caso è belloconoscere nuove persone.

È vero che ci sono dei partecipanti chepartono solo con la loro guida prediletta?Sì. Ci sono. Anche nell’ultimo viaggio inGiappone, una signora mi ha detto che vo-leva visitare ancora il paese e solo quandoha visto che ero io a fare da guida, ha decisodi iscriversi. Ci sono persone che semplice-

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Non deve essere per forza la solita visitadi una cantina vinicola. Chi volesse im-piegare il proprio tempo libero vedendoqualcosa di diverso, come ad esempiola distillazione di una raffinata birra odi un eccellente Swiss Highland SingleMalt Whisky, può farlo anche in Sviz-zera. Solo però nella nuova RugenDistillery della birreria Rugenbräu aInterlaken. Il proprietario Bruno Hof-weber e il mastro distillatore PhilippAdler utilizzano le sinergie del birri-ficio e della distilleria sotto lo stessotetto all’insegna del motto «prepa-rare velocemente i prodotti, ma fer-mentare lentamente». Informazio-ni: www.rugenbraeu.ch. Bü

Gli addetti al turismo non si stancano mai d’inventare sempre nuove e originalidiscipline sportive per le vacanze invernali. E così i due esperti in manifestazionidella società Xperience, Silvan Studer e Adrian Barmettler, hanno avuto l’idea disviluppare una moto da cross elettrica per la neve. Dopo un paio di prototipi, ègiunto il momento: a Trübsee sopra Engelberg i due hanno allestito lo SnowXpark,dove le sette e-crossbike possono essere cavalcate sui percorsi preparati apposita-mente dai battipista. Attrezzati con casco, tuta da sci e buone scarpe, ci si lanciasul percorso con le moto ecologiche. Le due ruote raggiungono i 35 km/h ed è piut-tosto spassoso tagliare le curve. Le e-bike possono essere guidate da ogni personache abbia almeno 16 anni. fm

Cross con l’e-bike

fm

Birra e whisky sottolo stesso tetto

30 viaggi e tempo libero | touring 3 | 10 febbraio 2011

I bimbi salgono gratisSul Kronberg Sul Kronberg nella localitàsciistica appenzellese di Jakobsbad per ognigiornaliera comprata da un adulto i bambinifino a cinque anni salgono gratis su tutti gliimpianti. Per riprendere le forze a metà dellatranquilla discesa vi è la capanna Scheidegg.Informazioni: www.appenzellerland.ch.

Fino a metà marzo qua e là in tuttala Svizzera torna a impazzare l’esa-gerazione. Accanto al carnevale diBasilea, celebre anche oltre i confininazionali con il suo noto «Morgen-straich», ai grandi raduni di bandedi Guggenmusik al carnevale Lucer-na e ai cortei del Rabadan di Bellin-zona, esistono infiniti altri eventicarnascialeschi, come in Romandia«les brandos» di Payerne, Moudon eYverdon-les-Bains. O come il gigan-tesco concerto di Guggen che si tienesulla piazza della stazione ferrovia-ria di Wil, nel Canton San Gallo. Unprezioso strumento per orientarsi èil calendario di carnevale pubbli-cato da Svizzera Turismo. Oltre uncentinaio dei più noti carnevali delPaese sono presentati sul portalewww.myswitzerland.com, alla ru-brica «I carnevali più importanti»,con il corredo di informazioni detta-gliate. Bü

Scatenarsiin maschera

Hotel a buon prezzoSwiss Budget Hotels Si tratta di 200 piccolialberghi, pensioni e alloggi turistici. Sono pu-liti, secondo la tradizione svizzera delle casegestite all’insegna di un semplice comfort –www.swissbudgethotels.ch.

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10 febbraio 2011 | touring 3 | sezione ticino 31

›La tutela degli interessi dei soci e la sal-vaguardia degli interessi della circolazionestradale sono fra gli scopi principali deglistatuti del TCS. La nostra associazione os-serva quindi attentamente quanto ci riser-verà il futuro, in particolare sull’evoluzionedella mobilità.

Analizzando le conseguenze dell’invec-chiamento della popolazione ci rendiamoconto che le persone anziane (o non più gio-vani) saranno responsabili di un volume ditraffico sempre maggiore, utilizzerannocon sempre maggior frequenza l’automobi-le anche perché godranno più a lungo dibuona salute.

Le regole della circolazione sono in con-tinua evoluzione e sovente non si conosco-no abbastanza, gli anziani guidano conprudenza ma sono spesso insicuri in situa-zioni di traffico difficili. Per questi motivila Sezione Ticino del TCS ha lanciato unnuovo corso per la «Generazione over 70»che ha lo scopo di dare al partecipante legiuste informazioni teoriche e pratiche.

Per aggiornarsi | Il corso è strutturato inuna giornata teorica presso il centro tecni-

co TCS a Rivera. Dalle 09.00 alle 12.00 conun maestro conducente TCS si tratterannogli aggiornamenti delle regole della circola-zione, la prevenzione, i sistemi di sicurezzadell’auto e il comportamento alla guida.Dopo la pausa pranzo, dalle 13.30 alle 14.45si discuterà sulle norme amministrativecon un avvocato di Assista TCS, conseguen-ze d’incidenti stradali e mantenimento del-la licenza di condurre. Dalle 15.00 alle 16.15un medico geriatra spiegherà la funzionedella visita medica e tratterà i temi dell’età,le malattie e i farmaci.

Al termine della giornata verrà consegna-to il buono per una lezione di guida praticache il partecipante stabilirà con un maestroconducente del TCS. Questa lezione daràmodo all’istruttore di fornire consigli, cor-reggere eventuali cattive abitudini di guidae dare informazioni sul futuro dell’anzianoquale automobilista.

Il costo è di 150 fr. (non soci: 200 fr.) conil pranzo; al termine verrà consegnato uncertificato di frequenza. Il corso si terràcon 12–15 partecipanti; per informazioni eiscrizioni: tel. 0919359121 oppure inviareun’e-mail a: [email protected].‹ mor

Restare mobilisignifica restare viviCorsi speciali nel centro TCS di Rivera per gli ultrasettantenniche desiderano essere ancora sicuri al volante.

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Assemblee dei gruppiLe Assemblee dei soci sono convocatenelle date stabilite qui sotto. I soci chedesiderano partecipare all’assembleadel Gruppo della loro giurisdizione edalla cena che seguirà sono pregati diannunciarsi ai numeri indicati.

Gruppo del LuganeseMartedì, 29 marzo 2011 – ore 17.30Residenza «Al Parco Maraini» –LuganoIscrizioni: 0919228861

Gruppo del LocarneseVenerdì, 18 marzo 2011 – ore 18.00Albergo Bellavista –Vira GambarognoIscrizioni: 0792132010

Gruppo del MendrisiottoVenerdì, 25 marzo 2011 – ore 18.30Locanda degli Eventi – NovazzanoIscrizioni: 0794445666

Gruppo di Bellinzona, Valli e MoesanoMartedì, 5 aprile 2011 – ore 18.30Sala Consiglio comunale – ArbedoIscrizioni: 0793997292

Il comitato sezionale, nella sua riunionedel 6 ottobre scorso, ha nominato l’ing.Roberto Morandi (in foto) nuovo segre-tario della Sezione Ticino del TCS. Dal1° gennaio 2011 sostituisce RenatoGazzola che a fine febbraio avrà rag-giunto l’età del pensionamento.

Roberto Morandi, nato a Lugano nel1958, sposato e padre di tre figli, haconseguito la laurea in ingegneria alPolitecnico federale di Zurigo. Non è unvolto nuovo in seno alla sezione datoche affianca Gazzola dal 1997. Impie-gato come segretario amministrativoha partecipato alla costruzione del nuo-vo centro di Rivera e alla sua organizza-zione. Negli anni ha collaborato poi allacontinua espansione della Sezione.Questa scelta del comitato ha voluto as-sicurare la continuità nella conduzionedella politica aziendale.

Roberto Morandi èil nuovo segretario

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10 febbraio 2011 | touring 3 | club e soci 33

Il Dr. Abdel Boudemagh e i suoi assistenti medici Julie-Anne Dayer e Adrien Schwitzguébel consigliano gli assicurati ETI.

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›Nella Centrale d’intervento ETI a Ginevrauna trentina di specialisti rispondono quo-tidianamente a un numero infinito di tele-fonate. Nel 2010 sono state ben 150000. Du-rante i mesi estivi, le festività oppure inseguito a eventi naturali come l’eruzionevulcanica in Islanda ci sono addirittura piùdi 40 persone che rispondono alle richiestedei titolari del Libretto ETI.

Medico come confidente | Una parte im-portante delle prestazioni ETI è rappresen-tata dall’assistenza alle persone. Fino al2010 le consultazioni sanitarie erano forni-te da medici terzi, soprattutto della Rega.Dal 1° gennaio il Touring Club Svizzero di-spone di una propria squadra di dottori,che è a disposizione degli assicurati ETI inogni momento del giorno per consulenze eurgenze.

Responsabile del nuovo team ETI Meda Ginevra è il 57enne neurochirurgo Dr.Abdel Djellil Boudemagh. Assieme ai suoicollaboratori, i due «Medical Assistant Of-ficer» Julie-Anne Dayer ed Adrien Schwitz-

guébel, si occupa di fornire consulenze dinatura sanitaria ai titolari ETI. Boudemaghpuò già contare su esperienze di telemedi-cina e pronto soccorso. «Le consulenze me-diche sono il cuore delle prestazioni ETI»,afferma convinto il dottore. Perciò è impor-tante che il socio TCS sia affidato a un me-dico del TCS, anche perché: «In definitivaun medico è una persona di fiducia».

Il nuovo servizio ETI Med è stato avviatoe attuato dal capo-progetto del TCS JulienWeiler dall’aprile 2010. Il servizio medicodel club è nato gradualmente e con il coin-volgimento di tutti i reparti interessati.«Grazie a ETI Med gli assicurati hannoadesso un’unica persona di contatto, vale adire un medico del Touring Club Svizzero»,spiega Weiler. La qualità del serviziodovrebbe essere consolidata e successiva-mente accresciuta. Un miglioramento qua-litativo si evidenzia già oggi: i soci possonoparlare più rapidamente con un medico e lagestione è più efficiente, dal momento cheora l’integrazione con le attività operativepuò essere coordinata nello stesso luogo.

«Inoltre questo trasferimento all’internodi competenze apre le porte ad ulteriorisviluppi nel settore della salute», affermaJulien Weiler. Ad esempio, è prevista unahomepage con informazioni sanitarie sulledestinazioni di viaggio.

24 ore su 24, tutto l’anno | Grazie alprogramma informatico di localizzazionegeografica, il Dr. Abdel Boudemagh e la suasquadra possono seguire in ogni momentodove si trova il loro paziente e come sta dalprofilo sanitario. Il team è a disposizionedegli assicurati ETI 24 ore su 24, 365 giornil’anno. Se c’è bisogno di un rimpatrio sani-tario, il manager delle operazioni SergeGraub organizza il trasporto e il ricoverodei pazienti in Svizzera. Se necessario, vi èanche l’accompagnamento di un membrodella squadra sanitaria del TCS. L’annoscorso sono stati effettuati 700 rimpatri.‹

Nadia Rambaldi

Info TouringSi può ordinare il Libretto ETI sul sito www.eti.ch.Per maggiori informazioni: tel. 0844888111.

Il nuovo cuore di ETIIl TCS dispone ora di una propria squadra medica per le consultazioni sanitarie.Il team di ETI Med a Ginevra è guidato dal Dr. Abdel Boudemagh.

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34 club e soci | touring 3 | 10 febbraio 2011

Il presidente centrale Niklaus Lundsgaard-Hansen sottolinea l’atteggiamento influente del TCS.

portanti anche i contatti internazionali, so-prattutto a livello europeo, dove il TouringClub Svizzero partecipa a numerosi test. Lacollaborazione è particolarmente strettacon il tedesco ADAC, con l’austriacoÖAMTC e con l’olandese ANWB. Anche inquesto caso il presidente centrale è presen-te attivamente, come pure presso l’organiz-zazione mondiale della categoria FIA (Fede-razione internazionale dell’automobile).

Anno dei trasporti | Secondo l’agendapolitica l’anno in corso sarà contrassegna-to come «Anno dei trasporti», poiché saran-no gettate le basi di numerose politiche deitrasporti (Ferrovia e Strada 2030). «Il TCSreciterà un ruolo influente e rappresenteràcosì gli interessi dei suoi 1,6 milioni disoci», pronostica il presidente centraleNiklaus Lundsgaard-Hansen.‹

Heinz W.Müller

timori dei nostri soci del suo predecessore».Lundsgaard-Hansen si era arrabbiato quan-do, poco prima di dimissionare, il consi-gliere federale Moritz Leuenberger avevaproposto il tema delle zone ambientali, du-ramente combattute dal TCS e di recenteritirate dalla Leuthard.

Sull’impegno del TCS | Il presidentecentrale non è poi contento per il fatto cheal Touring Club Svizzero venga contestatoil popolare numero telefonico breve 140:«Le nostre prestazioni avvantaggiano gliautomobilisti e la facilità di gestione è statapoco considerata durante la decisione, diconseguenza ci siamo rivolti al Tribunalefederale amministrativo», afferma Lun-dsgaard-Hansen. Egli rammenta, inoltre,come il TCS spesso non alzi la voce in pub-blico, ma si impegni dietro le quinte a favo-re degli interessi dei propri soci. Sono im-

› Il suo modesto ufficio principale si trovain pieno centro di Berna, dove hanno sedealtri settori del club. Da qui NiklausLundsgaard-Hansen assolve alle sue fun-zioni di presidente centrale del TouringClub Svizzero. Il ventaglio di attività di cuisi occupa nell’ambito della sua carica vadalla direzione dell’annuale Assemblea ge-nerale dei delegati alla guida del Consigliod’amministrazione, il quale si riunisceundici volte all’anno.

Gettate le basi | In quest’ultimo gremiol’anno scorso sono state anche gettate lebasi per il futuro del TCS, nell’ambitodel progetto «Stratego». «È stato senz’altroun processo doloroso, ma indispensabile,per poter creare lo spazio per nuovi inve-stimenti», ricorda Niklaus Lundsgaard-Hansen. Ora si tratta innanzitutto di otti-mizzare i canali di vendita e di distribuzio-ne e quindi di creare nuovi prodotti. Ilpresidente centrale fornisce anche regolar-mente impulsi per le soluzioni politiche enuove proposte nel TCS.

Un compito importante del presidentecentrale è anche la conduzione del Consi-glio delle Sezioni. In questo organo sonorappresentati i presidenti di tutte le 24 se-zioni; in questo modo è tenuta in conside-razione la struttura federalista del club. Ènella natura delle cose che il presidentecentrale sia in un campo di tensione tra ilclub centrale e le sezioni e anche che si fac-cia carico di un ruolo di mediazione. Unadelle preoccupazioni di Niklaus Lundsga-ard-Hansen è il contatto con le molte sezio-ni: l’anno scorso il presidente ha illustratole linee direttive del TCS alle sezioni e havisitato molte di loro.

Contatti variegati | Il presidente centra-le del TCS cura molti contatti con la poli-tica, l’amministrazione e con le organizza-zioni collegate e i partner commerciali: sitratti di Consiglieri federali, membri delparlamento o vertici degli uffici federali,corresponsabili dei settori della mobilità:Niklaus Lundsgaard-Hansen è in costantecontatto con queste cerchie, accompagnatoe sostenuto anche dai responsabili dellasede centrale del TCS.

Alla nuova ministra del dipartimento deitrasporti il presidente centrale dice: «Spe-riamo che la consigliera federale DorisLeuthard abbia più comprensione per i

Davanti e dietro le quinteHa di fronte gli organi più importanti del TCS, cura i contatti interni, costruisce ponti,fornisce impulsi, rappresenta il club all’esterno: Niklaus Lundsgaard-Hansen, al terzoanno da presidente centrale del TCS. Ritratto di una delle persone che fanno il TCS.

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10 febbraio 2011 | touring 3 | club e soci 35

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Test & Training TCSal salone Swiss-MotoDal 17 al 20 febbraio si svolgerà a ZurigoSwiss-Moto 2011, il salone delle moto, degliscooter e del tuning. Negli spazi della fierazurighese sarà presente anche uno stand diTest & Training TCS, la società filiale delclub che si occupa dei corsi di formazionee di perfezionamento di guida. Durantel’esposizione, che ogni anno accoglie decinedi migliaia di visitatori provenienti da tuttala Svizzera, i collaboratori di Test & Trai-ning presenteranno i corsi «Moto» per ini-ziare con prontezza di riflessi e prudenza

La metà di tutte le persone che entrano in un’agenzia di viaggi non sanno di precisodove vogliono andare in vacanza, avendo aspirazioni e desideri piuttosto vaghi diwellness, spiagge di sabbia o crociere marittime. E proprio di individuare e soddi-sfare esattamente questi sogni e desideri si occupano i collaboratori dei nuovi uf-fici di rappresentanza Kuoni in rue Petite-Chêne 3 a Losanna (sopra) e in Cours deRive 8 a Ginevra. Entrambi gli indirizzi si trovano nelle sedi di ex agenzie del TCS.Con gli altri due uffici di rappresentanza a Zurigo sono ora quattro le nuove oasidei desideri in Svizzera, dove Kuoni intende generare ancora migliori valori aggiun-ti per i soci, come sottolinea il suo direttore Gianni Moccetti a Losanna. Bü

Oasi dei desideri

la stagione motociclistica. Si tratta diun’ampia gamma che copre tutti i livelli dicapacità dei motociclisti (da Basis a Pre-mium o Sport). Particolarmente interessan-te il nuovo corso «Moto After Work», appo-sitamente concepito per chi non ha moltotempo libero a disposizione…

Tutti i dettagli e orari di apertura delsalone su: www.swiss-moto.ch. Chi non po-tesse recarsi personalmente a Zurigo, puòconsultare la lista dei corsi per motociclistidel TCS su: www.test-e-trainingtcs.ch. Siricorda che alcuni corsi sono sovvenzionatidal Consiglio della sicurezza stradale conun buono di 200 fr. (fino al 30.6.2011, poi100 fr.). ac

Prezzi e prestazioni TCStelefono 0844888111 o www.tcs.ch

Affiliazione www.tcs.ch

Motorizzati (automobilisti e motociclisti)a seconda della Sezione e pro rata

Tessera partner/giovani Fr. 44.–Non motorizzati Fr. 32.–Cooldown Club membercard Fr. 66.–Ciclisti (con Velo Assistance e RC) Fr. 37.–Juniores (con Velo Assistance e RC)

a seconda della SezioneQuota per socio campeggiatore TCS(solo se già socio motorizzatoo non motorizzato) Fr. 55.–

(camping club AG: + Fr. 7.–; ZH: + Fr. 5.–)

ETI TCS www.eti.ch

Europa motorizzato «Famiglia» Fr.103.–Europa motorizzato «Individuale» Fr. 75.–Europa non motorizzato «Famiglia» Fr. 77.–Europa non motorizzato «Individuale» Fr. 65.–Estensione Mondo «Famiglia» Fr. 88.–Estensione Mondo «Individuale» Fr. 70.–Spese di cura Europa Fr. 32.–Spese di cura Mondo Fr. 45.–

Card Assistance www.cardassistance.tcs.ch

per tutta la famiglia Fr. 28.–20% di sconto per i titolari del Libretto ETI

Carta Aziendale TCS www.tcs.ch/azienda

Per veicoli aziendaliSoccorso stradale da Fr.134.–Protezione giuridica di circolazione da Fr.111.–

ASSISTA www.assista.ch

Assicurazione protezione giuridicaCircolazione «Fam.» Fr. 96.– «Ind.» Fr. 66.–Privata con circolazione già sottoscritta«Famiglia» Fr. 215.– «Individuale» Fr. 192.–Privata senza sottoscrivere la circolazione«Famiglia» Fr. 245.– «Individuale» Fr. 225.–Immobili Fr. 60.–

Auto TCS www.autotcs.ch

Responsabilità civile, casco parziale, cascocollisione, capitale incidente, protezione delbonus, danni di parcheggio su richiesta

Assicurazioni due ruotewww.assicurazionitcs.ch

Velo-Assistance. Con contrassegno per la bici,protezione giuridica, assistenza e coperturacasco fino a Fr. 2000.– Fr. 25.–*copertura casco fino a Fr. 5000.– Fr. 80.–*Contrassegno RC bici Fr. 6.50*Moto-Assistance(soccorso stradale e assistenza) Fr. 41.–*Ai motociclisti in Svizzera e all’estero

* prezzi soci TCS

Carta di credito TCS drive

TCS MasterCard drive Fr. 50.–Carta partner Fr. 20.–TCS-American Express drive Gold Fr.100.–Carta partner Fr. 50.–

Infotech www.infotechtcs.ch

Il TCS sottopone a test veicoli ed accessori emette a disposizione dei soci del informazioni rac-colte e redatte in modo competente e neutrale.

Test&Training www.test-et-trainingtcs.ch

Sconti sui prezzi dei corsi di perfezionamento diguida nei centri di Lignières, Plantin, Betzholz,Stockental e Emmen.

Formazione in due fasi www.2fasi.tcs.ch

corsi obbligatori per la licenza di condurre.

Viaggi TCS www.viaggi-tcs.ch

Viaggi 0844 888 333Camping www.campingtcs.ch 0224172520Alberghi Schloss Ragaz, Bad Ragazwww.hotelschlossragaz.ch 0813037777Bellavista, Vira Gambarognowww.hotelbellavista.ch 0917951115Ciclo e svago www.bici.tcs.ch

Page 37: Touring 03 / 2011 italiano

10 febbraio 2011 | touring 3 | la pagina dei lettori 37

impressumtouring Giornale del Touring Club Svizzero (TCS). Redazione: Felix Maurhofer (fm, caporedattore); vice caporedattore: Heinz W.Müller (hwm); vice caporedattore: Marc-Olivier Herren (MOH); Christian Bützberger (Bü), Antonio Campagnuolo (ac), Jacques-Olivier Pidoux (jop), Nadia Rambaldi (nr), Peter Widmer (wi). Grafica: Andreas Waber (caposervizio), Stephan Kneubühl, MathiasWyssenbach. Assistenti di redazione: Michela Ferrari (i), Sylvie Fallot (f), Karin Kobel (t), Irene Mikovcic-Christen (assistente ca-poredattore). Corrispondenza: Redazione Touring, Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna, tel. 031 380 50 00, fax 031 380 50 06.E-mail: [email protected]. Editore: Touring Club Svizzero, cp 820, 1214 Vernier (GE). Tiratura: edizione italiana: 83141, totale:1325035. Editoria/marketing: Reto Kammermann (responsabile), Gabriela Amgarten. Pubblicità: Publicitas Publimag SA,Seilerstrasse 8, 3011 Berna, tel. 031 38721 16, fax 031 38721 00. Produzione: St. Galler Tagblatt SA, Basler Zeitung SA, CIECentre d’impression Edipresse Lausanne S.A. Cambiamenti d’indirizzo: indicando il numero di socio, alla Sede centrale del TCS,cp 820, 1214 Vernier; tel. 0844888111; e-mail: [email protected]. Abbonamento: compreso nella quota sociale annua. «Tou-ring» è pubblicato 20 volte l’anno. Si declina ogni responsabilità per manoscritti e altri lavori non richiesti.

Il problema sta nelle strisce«Touring» 2/2011

Il problema delle strisce pedonali poco si-cure non dipende dai pedoni né dagli auto-mobilisti. Il problema sono le stesse striscepedonali. Molte sono poco visibili, soprat-tutto in caso di cattivo tempo e di notte.

Angelo Caduff (@)

Pedoni luminosiNon mi avvio mai sulle strisce pedonalisenza prima essere sicura che l’automobi-lista si è reso conto della mia presenza e chedunque mi dà la precedenza. In quantoautomobilista sarei più contenta se anche ipedoni fossero maggiormente visibili. Lebiciclette sono provviste di luce e i cavalliportano gambali luminosi. Perché allora ipedoni si immettono nel traffico vestiti discuro? Ognuno dovrebbe essere responsa-bile di se stesso e prendere le precauzioninecessarie. Annette Morf (@)

Pedoni non comunicantiSempre più pedoni si mettono improvvisa-mente sulle strisce pedonali, senza fareattenzione al traffico, un comportamentoassolutamente irresponsabile. Ma chi se neimporta? Sanno di non essere punibili e al-lora il loro comportamento diventa semprepiù sfacciato, soprattutto da quando ci so-no anche i telefonini. Comunicazione sì, macon gli automobilisti! Riesce a fermarsi, miha visto? Un gesto con la mano fa chiarezzae infonde sicurezza. Konrad Bodemann (@)

Austriaci draconianiLo scorso autunno sono finito in un control-lo del pedaggio all’uscita della galleria del

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Per questa rubrica valgono alcune regole: più breve èla lettera, maggiore è la probabilità che venga pubbli-cata; la redazione si riserva di apportare eventualitagli e non tiene corrispondenza. È possibile inviarele lettere per e-mail: [email protected]. Le lettere deilettori vengono pubblicate anche nell’edizione onlinedi «Touring» (www.touring.ch).

il concorso

L’estate al polso

Leggeri e colorati come l’estate: gli oro-logi Allegra di Pilo & Co hanno tutto perpiacere alle donne. Il quadrante in ma-dreperla, tempestato da una trentina didiamanti, trasforma il semplice atto diguardare l’ora in un vero piacere perl’occhio. Il cinturino in pelle ben si adat-ta al polso di colei che lo indossa. Inpalio vi sono due orologi Allegra – neicolori verde e fucsia – del valore di 790franchi ognuno.

Sponsor del premio: Pilo & Co,Ginevra, www.pilo-watches.com

Le domande:1. Come si chiama Miss Handicap

2010?2. Dove si è svolto il 2° Forum

svizzero dell’elettromobilità?3. Quale nuovo criterio di valutazione

è stato introdotto nel test TCSdelle auto?

Si possono fornire le risposte per posta (sol-tanto su cartolina postale), tramite SMS owww.touring.ch, indicando le generalità.

Concorso 1/11: i tre set di prodotti di bellez-za sono stati vinti da Jacqueline Schlatter diSt-Prex, Ingrid Schwetz di Birrhard e Anne-Lise Gaspar di Jongny.

Condizioni di partecipazione: il concorso di«Touring» è aperto a tutti, ad eccezione deicollaboratori del TCS e dei loro famigliari. Ivincitori saranno estratti a sorte e avvertitiper iscritto. I premi non possono essere sosti-tuiti da una somma di denaro equivalente.Non viene tenuta alcuna corrispondenza. Nonsarà possibile ricorrere alle vie legali.

Redazione Touring, concorso peri lettori, casella postale, 3024 Berna;SMS al numero 9988 (1 fr./SMS)scrivendo «Touring» e le tre risposteo su www.touring.chTermine d’invio: 27 febbraio 2011

Pfänder presso Bregenz, in Austria. Ciò chepoi è successo ha dell’incredibile: nell’in-collare il contrassegno annuale devo averlorovinato un po’, e ciò ha fatto reclamare ilcontrollore. Ho dovuto pagare una multa di120 euro! Anche dopo uno scambio di lette-re durato mesi, non sono riuscito a convin-cere l’Asfinag che il contrassegno l’ho com-prato e immediatamente incollato sul para-brezza dell’auto. Al contrario: il controlloremi ha addirittura accusato di furto (!) e ilsuo superiore lo ha difeso. Chi di voi, comeme, ha fatto cattive esperienze in Austriadurante un controllo del pedaggio? Forse seci uniamo, riusciamo a opporci con succes-so a questi soprusi. Stefan Imboden (@)

Pagine in contraddizione«Touring» 1/2011

Jacques-Olivier Pidoux nel suo articolo«Chi va in ciaspole rispetti la natura» lanciaun appello al buon senso delle persone,scrivendo che le escursioni nella naturainnevata mettono in pericolo fauna e flora.Sullo stesso giornale, però, «touring event»offre ai soci TCS «esclusivi voli a bordodell’elicottero»: «Sorvolate le vette maesto-se delle Alpi!». Alla ricerca della «bellezzaeterna del mondo dei ghiacciai», gli elicot-teri sorvolano boschi e natura incontami-nata spaventando così caprioli, camosci estambecchi. Come si conciliano le due cose?

Hansruedi Troxler (@)

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38 l’incontro | touring 3 | 10 febbraio 2011

può valutare il rischio molto bene e pre-pararsi professionalmente per i progettialpinistici. Non ci lanciamo in un progettosenza riflettere, ma cerchiamo nel limitedel possibile di calcolare. Ho già interrottoqualcosa perché i pericoli oggettivi eranotroppo grandi.

Ha già dovuto accettare battute d’arrestoalla sua carriera a causa di infortuni?Più volte, queste battute d’arresto mi han-no fatto riflettere e hanno anche lati posi-tivi. Mi hanno reso consapevole che tuttodipende dalla salute e che devo prestarviun’attenzione particolare affinché non suc-ceda nulla.

Attualmente ci sono molti alpinistiprofessionisti, come riesce a distinguersidalla concorrenza?Cerco di applicare in montagna idee creati-ve. Non sono particolarmente interessatoné alla velocità di ascesa né agli ottomilametri. Cerco più spesso montagne ascetichein posti esclusivi, dove ancora nessuno ciha messo le mani o altri hanno fallito.

Quali sono i suoi prossimi progetti?Prossimamente andremo a prepararci sulBen Nevis in Scozia, poi partiremo allavolta dell’Himalaya. Infine, ho un progettonell’Oberland Bernese.

Cosa preferisce fare in montagna?Mi affascinano soprattutto le scalate com-binate su roccia e ghiaccio. Anche se dipen-dono molto dal tempo e può essere anchemolto noioso.

Dove si sente più sicuro?A casa mentre sono a letto.

Cosa significa per lei mobilità?È importante e per me fondamentale, per-ché senza aerei, automobili o funivie moltonon sarebbe possibile. Grazie ai mezzi ditrasporto arrivo velocemente alle mie de-stinazioni alpinistiche.

Quando si concluderà la sua carriera?Fintanto che sarò motivato andrò in girocome alpinista professionista. Per quel cheverrà dopo mi sono ampiamente tutelato.Lavoro come guida alpina e ho qualcosa inriserva anche presso un organizzatore atti-vo nel campo delle manifestazioni.«

Intervista: Felix Maurhofer

Stephan Siegrist è alpinista professionista e ravvivala sua esistenza affrontando rischi calcolati. Il 38enneè in procinto di realizzare alcuni progetti di scalata.

circostanze fortunate e alla trasmissioneTV in diretta dall’Eiger nel 1999, come purealla conquista di una vetta in Patagonia.Trovai gli sponsor con cui firmai contrattie ottenni un salario per poter vivere bene.

Lei è uno sportivo d’elite con una particolarepredisposizione al rischio?Può sembrare così dall’esterno. Ma la pro-fessionalità è caratterizzata dal fatto che si

»Come è diventato alpinista professionista?Stephan Siegrist: Non c’è mai stata unachiara intenzione di scegliere questo me-stiere. Lentamente è cresciuta in me la sen-sazione che scalare le montagne potessediventare il mio lavoro. Così l’ho fatto, seb-bene nella mia cerchia fossero contrari per-ché ritenevano che con questo mestiere nonriuscissi a mantenermi. Ed è stato così finoa che non iniziai a farmi conoscere grazie a

Le aspre montagnecolorano la vita

Stephan Siegrist riunisce il materiale per un prossimo progetto alpinistico.

In pilloleStephan Siegrist lavora come alpinista professio-nista e guida alpina. Lo scalatore cresciuto aMeikrich è carpentiere di formazione. Il 38enneStephan Siegrist abita con la sua compagna aRinggenberg e a gennaio è diventato per la primavolta papà. I suoi hobby sono bici, paracadutismo,base jumping e surf.

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Scoprite le bellezze paesaggistiche diDavos con i suoi 450 km di sentierisegnalati, allacciatevi gli scarponi eaccompagnate gli albergatori: MarcDemisch, Jean-Pierre Galey, CyrillAckermann, Riet Frey e Jürg Zürchernelle varie escursioni attraverso laLandwassertal.

Lasciatevi contagiaredall’AlpenFieber!Davos Klosters incanta con il suo paesaggioalpino risplendendo nella sua luce migliore inquesta stagione. E accoglierà ancora una vol-ta le star della Schlagermusik, questa musicapopolare risuonerà infatti tra i verdi pascoli almelodioso suono delle fisarmoniche. «Alpen-Fieber», ovvero febbre alpina, viene denomi-nata la nostra manifestazione estiva 2011.Lasciatevi contagiare da questa «salutare»febbre e godetevi una settimana di vacanzacon gite nella natura e tanta buona musicasoggiornando in alberghi in cui il personalepenserà in modo speciale al vostro benessere.

Concerti: Lunedì 13 giugno 2011: con Yasmi-ne – Melanie, Stefan Roos, Captain Cook, Bel-

Non lasciatevi sfuggire l’occasione!

2a Settimana «Touring» dipasseggiate e musica a Davos,con «AlpenFieber»Godete lo splendido mondo alpino di Davosabbinato a concerti di noti cantanti.

Prestazioni esclusive per i soci TCS:– pernottamento in camera doppia,

incl. colazione e cena– libero ingresso a tutti i concerti– aperitivo di benvenuto e presentazione

delle guide e degli itinerari– tutti gli impianti di risalita

Sono esclusi:– il vitto durante le escursioni– i trasferimenti in bus e in treno che si ren-

dono necessari durante le escursioni.

Prezzi:Albergo 3 stelle(camera doppia a persona): Fr. 875.–Albergo 4 stelle(camera doppia a persona) Fr. 1050.–

sy&Florian, Francine Jordi, quintetto Nockalm,Semino Rossi, finale con tutti. Venerdì 17giugno 2011: con Diana, Dorfrocker, Oesch’sdie Dritten, Hey-Man Band, ChueLee, MarkusWohlfahrt, finale con tutti.

Davos: paradiso escursionisticoLe gite saranno accompagnate dagli albergato-ri dell’hotel tre stelle Sunstar e degli hotel 4stelle: ArabellaSheraton Seehof, Waldhotel,Sunstar Park, Grischa e Meierhof, coadiuvati daun team di esperte guide. Scoprite Davos da sa-bato 11 giugno a sabato 18 giugno 2011.

EscursioniI partecipanti verranno suddivisi ogni giorno inquattro gruppi, secondo le preferenze indivi-duali. Il programma prevede 24 differenti gite.Naturalmente sono possibili anche giornateall’insegna del dolce far niente.Gruppo blu: 1–2 oreGruppo verde: 2–4 oreGruppo giallo: 3–5 oreGruppo rosso: 4–6 ore

IscrizioniNumero di partecipanti limitato. Termine di iscrizione 18 marzo 2011.

Mi iscrivo definitivamente alla 2a settimana Touring di passeggiate a Davos:

Cognome Nome

Cognome Nome

Via/n. CAP/località

Tel. durante il giorno Fax/e-mail

N. socio TCS Data/Firma

Quantità camera singola (supplemento 15 Fr. per persona e notte):

Quantità camera doppia (CD):

Prezzo albergo 3 stelle:da sabato 11 giugno a sabato 18 giugnoFr. 875.–/a persona in camera doppia

Prezzo albergo 4 stelle:da sabato 11 giugno a sabato 18 giugnoFr. 1050.–/a persona in camera doppia

Da inviare a:Verlag TouringMaulbeerstrasse 103001 Bernaoppure fax 031 380 50 06o e-mail [email protected]

2aSettimana Touring dipasseggiate e «AlpenFieber»

Oesch’s die Dritten Semino Rossi

Francine Jordi